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WinIride A cura di Alessandra Ferrarese Introduzione WINIRIDE è un programma sviluppato in ambiente Windows dall'INDIRE (ex BDP) allo scopo di informatizzare le biblioteche e i centri di documentazione delle scuole. La costruzione concettuale del programma, concepito come specifico per l’ambiente educativo, si deve alla collaborazione di esperti della rete INDIRE, IRRE, CEDE, dell’ICCU e della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. WinIride non è solo la versione Windows di Iride ma un nuovo strumento ricco di potenzialità didattiche e che può coinvolgere insegnanti e alunni a più livelli. Nato per essere a un tempo strumento tecnico ed occasione educativa è espressamente pensato per permettere alle scuole di documentare non solo ciò che si ha, ma anche quello che si fa. Consente infatti a ciascun istituto di comunicare le proprie esperienze didattiche ad altre scuole, attraverso l’utilizzo della rete. Dal mese di marzo del 2000 viene distribuito gratuitamente, attraverso il canale dei referenti territoriali, a tutte le scuole italiane di ogni ordine e grado. Successivamente l'Indire ha provveduto ad aggiornare periodicamente il software inserendo le modifiche on-line. Un servizio di assistenza all'uso di WinIride viene assicurato tramite il sito www.indire.it\assistenza, dal quale viene data anche la possibilità di scaricare gli aggiornamenti.

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WinIrideA cura di Alessandra Ferrarese

Introduzione

WINIRIDE è un programma sviluppato in ambiente Windows dall'INDIRE (ex BDP) allo scopo diinformatizzare le biblioteche e i centri di documentazione delle scuole. La costruzioneconcettuale del programma, concepito come specifico per l’ambiente educativo, si deve allacollaborazione di esperti della rete INDIRE, IRRE, CEDE, dell’ICCU e della Biblioteca NazionaleCentrale di Firenze.

WinIride non è solo la versione Windows di Iride ma un nuovo strumento ricco dipotenzialità didattiche e che può coinvolgere insegnanti e alunni a più livelli. Nato per essere aun tempo strumento tecnico ed occasione educativa è espressamente pensato per permetterealle scuole di documentare non solo ciò che si ha, ma anche quello che si fa. Consente infatti aciascun istituto di comunicare le proprie esperienze didattiche ad altre scuole, attraversol’utilizzo della rete.

Dal mese di marzo del 2000 viene distribuito gratuitamente, attraverso il canale dei referentiterritoriali, a tutte le scuole italiane di ogni ordine e grado. Successivamente l'Indire haprovveduto ad aggiornare periodicamente il software inserendo le modifiche on-line.

Un servizio di assistenza all'uso di WinIride viene assicurato tramite il sitowww.indire.it\assistenza, dal quale viene data anche la possibilità di scaricare gliaggiornamenti.

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WINIRIDE strumento specifico per la gestione della biblioteca scolastica

Il programma è nato espressamente con l’obiettivo di essere lo standard dellebiblioteche/centri scolastici di documentazione. I vantaggi della standardizzazione sia intermini di catalogazione catturata e/o condivisa, che di scambio di informazione sulle risorse,sono ormai universalmente riconosciuti. In questa prospettiva WinIride costituisce un passodeterminante per arricchire in modo qualificato il patrimonio documentario delle scuole,alleggerendo sensibilmente il lavoro dei bibliotecari ed incrementando la diffusione di servizieffettuati in modo centralizzato quale la catalogazione di materiale scolastico e il trattamentodi riviste.

Uno dei vantaggi dell’uso di WinIride è quello di rendere attivo l’apprendimento andandoincontro a uno dei problemi cruciali dell’insegnamento: coinvolgere maggiormente gli studentie stimolarne la curiosità. La possibilità di costruire percorsi di apprendimento personalizzatirappresenta un aiuto decisivo in questa direzione.

Infatti, all’interno della biblioteca scolastica, WinIride è stato studiato espressamente perrispondere alle specifiche esigenze di un ambiente educativo.

1. Consente di mantenere un alto livello di rigore nel trattamentodell’informazione attraverso un accesso estremamente amichevole e difacile utilizzo. Questo aspetto ne fa uno strumento particolarmente,adatto ad un’utenza in formazione.

2. è un software particolarmente flessibile che permette di personalizzare ilmezzo informatico senza costringere l’utente alla propria rigidità.L’evidenza della struttura di base infatti facilita l’esplorazione e sollecita iprocessi cognitivi in direzione di un’ottimizzazione del risultato.

3. privilegia la ricerca per chiavi di soggetto, la più praticata nello specificoscolastico;

4. l’indicizzazione e la ricerca vengono perfezionati rispetto alla classicasoggettivazione attraverso l’utilizzo di strumenti quale il ThesaurusEuropeo dell’Educazione (il thesaurus multilingue delle grandi retieducative europee), ed il Thesaurus di Letteratura Giovanile (LGI),espressamente creato in INDIRE per la letteratura e la divulgazione suqualsiasi supporto per lettori dai 3 ai 16 anni ;

5. introduce gli utenti non solo alla classica ricerca in biblioteca, ma anchealle logiche documentarie, proprie dei grandi sistemi informativi circolantiin Internet;

6. tende a coinvolgere nella gestione del patrimonio documentalistico nonsolo il bibliotecario ma anche l’insegnante e lo studente attraversol’integrazione delle specifiche competenze nella possibilità di corredare irecord descrittivi dei documenti di abstract, note bio-bibliografiche, notestoriche, note critiche, suggerimenti d'uso, aggiungendo valore alla purainformazione segnaletica;

7. è una delle componenti di un sistema omogeneo ed integrato di strumentidocumentari progettati per la scuola italiana, destinati non solo alla gestionedelle risorse librarie e non librarie, ma anche alla documentazione delleesperienze didattiche, dell’offerta formativa, dei prodotti delle scuole.

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Cosa permette di fare

• Consente tutte le funzioni professionali di catalogazione e inventariazione per una vastagamma di documenti, che spaziano dai libri, al materiale grigio, dalle videocassette aicd-rom, dalle cartine geografiche ai kit multimediali, dagli spogli di riviste e/omonografie fino ad arrivare alle riviste stesse.

• Consente un trattamento di tipo documentario, particolarmente attentoall’indicizzazione ed alla descrizione dei contenuti semantici dei documenti

• Fornisce molteplici chiavi di accesso per la ricerca di documenti;

• Permette di creare un archivio degli utenti che accedono ed usufruiscono della bibliotecascolastica

• Gestisce il prestito• Consente elaborazioni statistiche sul prestito sia per età dell'utente che per classe;• Permette di produrre, anche su supporto cartaceo, una varietà di indici e cataloghi

ordinati secondo un’ampia gamma di criteri• Permette di lavorare sia in monoutenza che in modalità multiutenza, collegando più

computer

• Permette di inviare le schede ad un catalogo remoto

• Permette, anche se non in modo automatico, di ricevere archivi prodotti con altrisoftware purché in formati compatibili, come ad esempio DBIII/IV, ACCESS, Excell,Sebina, Bookmark;

• Consente di stabilire due tipi di link: interni ed esterni. I primi sono ancore a filecontenuti negli archivi interni del proprio computer. Più precisamente, sono àncore allecartelle Immagini (dove vengono archiviati immagini, filmati e file audio) e Note(l'archivio per i file txt, doc, html/htm, xls, dbm), e alle cartelle degli altri archivi Iridequali Dida, Stori, Scuole, Emer, Utenti. I secondi come ad esempio link ad internet elink ad archivi Isis Internet, collegano ad una stringa del record un preciso sito Internetoppure permettono di lanciare una query su Internet tramite i motori di ricerca, edancora link ad un archivio Isis Internet collegando ad una stringa del record con archiviIsis in rete.

• Consente la derivazione di schede catalografiche da archivi bibliografici quali: Liber:raccoglie la letteratura per ragazzi dal 1988 al 2003; Biblionauta: catalogo cumulativodelle biblioteche del sistema veneto; BNI: segnala le pubblicazioni edite in Italiasoggette a consegna a norma di legge alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze

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Catalogazione derivata

Grazie alla distribuzione di WINIRIDE e alle recenti funzionalità della catalogazione derivata inesso presenti, si è aperta la possibilità di conseguire anche nelle scuole l’obiettivo di unacatalogazione rigorosa, sia sul piano formale che semantico. Per la prima volta le scuolepossono disporre di strumenti biblioteconomici ed informatici che rispettano gli standardinternazionali e nazionali.

Grazie al risparmio di tempo reso possibile con la catalogazione derivata da BNI, Nauta eLIBER è possibile spostare il lavoro del bibliotecario scolastico in quelle che sono le direzioni alui più utili e proprie

• verso il lavoro di ricerca, selezione, disseminazione di informazione locale e remota,acquistata o prodotta, posseduta o accessibile

• verso il lavoro di comunicazione, di reference, di costruzione di servizi bibliograficimirati ed in anticipo sui bisogni informativi dei propri utenti, che in quanto studentidella scuola sono in gran parte conoscibili a priori

• verso la selezione, trattamento, diffusione della informazione prodotta all’interno dellascuola (materiale grigio, processi e prodotti innovativi),

• verso la formazione dell'utente alle abilità di ricerca

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5) Struttura del software

Il menu principale introduce ai diversi archivi che sono:

CATALOGO (Scuole): archivio presentato di default ad apertura del sistema, all'interno delquale si catalogano monografie, materiale non librario, materiale grigio e spogli;

RIVISTE (Emer): archivio per la catalogazione delle testate delle riviste;

AUTORI (Auto): archivio per la compilazione di schede bio-bibliografiche sugli autoricollegabilialle schede catalogo;

EDITORI (Edit): archivio per la compilazione di schede relative alle case editrici collegabili alleschede catalogo;

DIDATTICO (Dida): archivio per la compilazione di schede contenenti commenti edosservazioni per un uso didattico dei documenti, collegabili alle schede catalogo;

NOTE STORICHE (STORI): archivio per la compilazione di schede di informazione su periodistorico-culturali collegabili alle schede catalogo;

UTENTI (Utenti): archivio degli utenti che usufruiscono della biblioteca scolastica;

STORICO PRESTITI (Prest): archivio compilato automaticamente dal programma chememorizza i prestiti effettuati, utile per l'elaborazione dei dati statistici;

ACQUISTI (Acqui): archivio per la registrazione delle proposte di acquisto.

E’ sufficiente un po’ di familiarità con l’ambiente Windows e il programma si presenta ingran parte autoesplicativo. Ogni singola funzione è accompagnata, passo dopo passo,da istruzioni richiamabili sullo schermo. Inoltre tutte le funzioni hanno almeno undoppio accesso, uno più semplice e guidato e l’altro più complesso. Infine per chipreferisce una guida su supporto cartaceo, è possibile stampare dal menù una Guidaper l’utente che oltre ad offrire informazioni dettagliate sulle definizioni di ciascuncampo, assiste dal punto di vista tecnico attraverso accurate indicazioni sull’uso delsoftware stesso.

In questo modo la biblioteca scolastica viene gestita come un vero e proprio centro diinformazione e documentazione, integrato nell'attività didattica.

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Che cos'è un Thesaurus

Il Thesuarus è un vocabolario di linguaggio controllato di indicizzazione in un campoconcettuale specifico (scienze dell’educazione, matematica, diritto, ecc.), organizzato in mododa rendere esplicite le relazioni semantiche tra i suoi termini (descrittori). Usato in campoprevalentemente documentario per una indicizzazione analitica dei documenti.

All'interno di Winiride è possibile trovare due tipi di thesauri:

Thesaurus Europeo dell’educazione, del Consiglio d'Europa e della Commissionedell’Unione Europea, multilingue (11 lingue) nella versione cartacea, interfacciato alla schedadi immissione nella sola versione italiana. Destinato all’indicizzazione di documenti di scienzedell’educazione, ha 2953 descrittori presentati in tre forme nella versione cartacea, scaricabiledal sito www.eurydice.org in Internet: lista alfabetica strutturata, presentazione sistematica in42 microthesauri, lista alfabetica permutata.

Thesaurus LGI per l'indicizzazione della letteratura giovanile da 0 a 16 anni elaboratodall'INDIRE di Firenze.

Considerato il carattere specifico della letteratura per ragazzi, nella quale elementi formali (diforma fisica e concettuale) e funzionali (di destinazione ed uso) sono strettamente intrecciati alcontenuto, il thesaurus presenta descrittori riferiti a diverse sfaccettature:

- contenuti in senso stretto (compresi quelli della fiction),- forme interne ed esterne (tipologie, generi, strutture, tipologie di

illustrazione, materie nel cui contesto si sviluppa il discorso),

- valenze educative.

LGI presenta i suoi 3971 descrittori in tre forme nella versione cartacea: lista alfabeticastrutturata, 30 classi di macroclassificazione, lista alfabetica permutata. Solo la prima èinterfacciata alla scheda di immissione.

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Maschera di immissione (Catalogo)

Le maschere di immissione dati vengono presentate di default nel formato completo, ma aseconda delle esigenze è possibile selezionare, per l'archivio Catalogo, anche il formato ridotto.Nel formato completo abbiamo a disposizione 5 worksheet mentre nel formato ridotto sono ca.3.

Le maschere di immissione dati sono di facile navigazione e si compongono di vari elementiquali:• liste precaricate o implementate dinamicamente: Codici Dewey, Pubblicazione (lista

editori), Indici/Responsabilità (autori), Paese di pubblicazione, Lingua di pubblicazione,Lingua originale, Genere, Descrittori TEE, Altri descrittori, Descrittori proposti, Soggetti.

La presenza di una LISTA è segnalata dal pulsante

• Campi ripetibili: Campo della maschera di immissione destinato ad ospitare un numero > 1di dati omogenei (per es., più descrittori, più codici di classificazione, ecc.). Consente diutilizzare tante ricorrenze del campo quanti sono i dati da introdurre. La presenza di un

CAMPO RIPETIBILE è segnalata dal pulsante • Campi liberi• Campi bloccati: campi che vengono implementati automaticamente dal programma, quali

Codice Scheda , Questo codice è generato da un algoritmo di costruzione ed è costituito dauna sequenza di numeri e lettere precedute dalla lettera corrispondente all'archivio al qualela scheda si riferisce.

Dal menu di Immissione si ha la possibilità di inserire e modificare le schede di catalogo perquattro tipi di tipologie di materiali, quali:

1) monografie, cioè libri, dizionari, enciclopedie2) materiale non librario, cioè videocassette, cd.rom, floppy disk, cartine geografiche3) materiale grigio, cioè quel materiale non distribuito nei circuiti commerciali4) spogli da riviste o da monografie.

E' da mettere in evidenza le caratteristiche di userfriendly:1) la possibilità di utilizzare il software a più livelli di complessità e la ricchezza di opzioni

(ad es. classificazione ed indicizzazione analitica, soggettazione per l'accesso alcontenuto semantico del documento)

2) presenza di liste di autorità3) la possibilità da parte del software della descrizione catalografica a norma;4) la gestione delle copie in un'unica soluzione;5) possibilità di avere un'anteprima della scheda compilata prima della validazione.

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Funzioni di ricerca

La ricerca su monografie, materiali non librari, materiale grigio, spogli si effettua nell'archivioScuole;La ricerca su periodici si effettua nell'archivio Emer.L'ampiezza del campo di ricerca dipende dal numero dei campi selezionati per l'inversione edalle tecniche di inversione. Così come viene fornito, il software consente la ricerca in tutti icampi e/o sottocampi.WinIride prevede una ricerca libera e una ricerca guidata (con indici).

La ricerca libera consente di recuperare le schede immettendo nei campi di ricerca parolescelte liberamente; in questo caso si ricevono tutti i documenti contenenti, in un qualunquecampo della scheda di immissione, la parola scelta come chiave d'accesso.Nella ricerca guidata l'utente si avvale di indici divisi per campo costruiti e aggiornatiautomaticamente dal programma. Gli indici possono essere aperti dalla barra degli strumentidella finestra di dialogo della Ricerca e sono diversi a seconda dell'archivio nel quale si compiela ricerca.

Si può chiedere al sistema di recuperare le schede che contengono la chiave di accesso in undeterminato campo, o una o più chiavi d'accesso adiacenti all'interno di un campo, ecc. Lericerche parziali sono viste dal sistema come insiemi a cui è possibile applicare gli operatoriAND, OR e NOT dell'insiemistica classica.Le schede possono essere ricercate per la modifica oppure per vederne il contenuto edeventualmente stamparlo.

1) Ricerca guidata

Nella ricerca guidata l'utente si avvale di indici divisi per campo costruiti e aggiornatiautomaticamente dal programma. Gli indici possono essere aperti dalla barra degli strumentidella finestra di dialogo della Ricerca e sono diversi a seconda dell'archivio nel quale si compiela ricerca.E' possibile combinare più dati in ricerca: ad es., un autore, un titolo, un descrittore, untermine presente nell'abstract ecc.; il sistema li collega, a scelta del richiedente, con AND = *(= si reperiranno solo i documenti in cui tutti i dati sono contemporaneamente presenti), OR =+ (= si reperiranno tutti i documenti in cui è presente almeno uno dei dati) oppure NOT = ^(= si reperiranno tutti i documenti in cui è presente solo uno dei dati ma non quelli indicatidopo il NOT). Gli operatori di ricerca AND, OR e NOT sono selezionabili dalla mascheraImmettere i termini per la ricerca.

2) Ricerca libera

La ricerca libera consente di recuperare le schede immettendo nei campi di ricerca parolescelte liberamente; in questo caso si ricevono tutti i documenti contenenti, in un qualunquecampo della scheda di immissione, la parola scelta come chiave d'accesso.Questo metodo di ricerca richiede la conoscenza degli operatori di ricerca ISIS che devonoessere digitati direttamente nel campo Immettere i termini per la ricerca. In cambio potrannoessere impostate ricerche articolate e personalizzate.

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Link ipertestuali in WinIride

I link (collegamento con un'altra risorsa di rete) sono gli strumenti che consentono direalizzare un ipertesto multimediale.

In WinIride è possibile inserire link ipertestuali a immagini, suoni, filmati, indirizzi Internet etesti in qualunque punto della scheda bibliografica.E' importante una riflessione sulla opportunità di mantenere questa elasticità lasciando albibliotecario la possibilità di scegliere:

· una scheda bibliografica con collegamenti ipertestuali liberamente distribuiti al suointerno· una scheda bibliografica "pulita" con i collegamenti ipertestuali tutti concentrati in unapposito campo· una via di mezzo.

WinIride consente due tipi di link: interni ed esterni.

I primi sono ancore a file contenuti negli archivi interni del proprio computer. Piùprecisamente, sono link alle cartelle Immagini (dove vengono archiviati immagini, filmati e fileaudio) e Note (l'archivio per i file txt, doc, html/htm, xls, dbm), e alle cartelle degli altri archiviIride quali Dida, Stori, Scuole, Emer, Utenti.

Àncora immagine

Permette di ancorare un'immagine ad una stringa del record; una volta creato il link saràpossibile aprire l'immagine facendo clic sulla stringa.

Immagine in linea (icone)

Inserisce un'immagine di dimensioni ridotte (c. 1 cm. di lato); facendo clic sull'icona è possibileingrandire l'immagine.

Immagine in linea

Inserisce una immagine visibile nella scheda. Le dimensioni sono di circa due o tre cm. di lato;facendo clic sull'immagine questa viene ingrandita.

Àncora file (.txt .doc .html .htm .xls .dbd)

Link a file di vario tipo.

Collega una stringa del record a documenti contenuti nella cartella Note

Àncora video

Link a file video.

Collega ad una stringa del record una sequenza filmata (file di immagine e movimento).

Àncora archivio Isis locale

Collega ad una stringa del record gli archivi locali, quali l'archivio didattico, l'archivio autori,all'archivio catalogo ecc.

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Àncora suoni

Collega ad una stringa del record un file audio.

Àncora suoni in linea

Con una specifica àncora un file audio può essere inserito in modo da partire all'apertura dellascheda.

Àncora Internet

Collega ad una stringa del record un preciso sito Internet. Permette inoltre di lanciare unaquery su Internet tramite i motori di ricerca.

Àncora archivio Isis Internet

Collega ad una stringa del record con archivi Isis in rete.

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8.1 - Gestione della classe e rapporti conl'amministrazione

a cura di Giacomo Ferrari

1. Rapporti tra amministrazione, documentazione e didatticaLa struttura di un ente come la scuola è caratterizzata dalla suamolteplicità e dal coesistere di problemi amministrativi egestionali, con problemi collegati con lo scopo istituzionale diinsegnamento e trasmissione della conoscenza.

Le TIC portano sostanziali innovazioni in ambedue i settori. Glistrumenti informatici per la gestione e l'amministrazione,penetrati nelle pubbliche amministrazioni con una certa fatica,ne hanno provocato, in alcuni casi e nel rispetto delle pratichevigenti, una ristrutturazione ed una semplificazione.

Per quanto attiene l'insegnamento, l'uso di strumenti informatici,se da un lato porta ad un ripensamento anche concettuale delsapere da trasmettere, dall'altro rende più "penetrante" e piùcontinua l'azione di formazione. Nell'ambito delle TIC sono statesviluppate tecniche nuove di presentazione dei contenuti e formecapillari di distribuzione.

Nei confronti della gestione scolastica, le TIC presentano ancheun valore aggiunto importante, la possibilità di trarre vantaggiodall'interazione facile tra le diverse componenti, di trattare, cioè,l'unità "studente" in modo uniforme sia dal punto di vistaamministrativo che didattico.

2. Macrofunzioni

L'attività scolastica può essere divisa in tre macrofunzioni:§ amministrativa pura§ documentale§ didattico-formativa

La macrofunzione amministrativa è quella coinvolta nella gestioneeconomica e finanziaria della scuola. Esistono software dedicati aquesta funzione, per la quale è richiesta, da un lato, una totalecorrettezza e trasparenza, ma, dall'altro, un'accessibilità limitata.Si tratta, infatti, di operazioni soggette ad un minimo diriservatezza.

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La macrofunzione documentale si riferisce a tutte quelle attivitàdestinate a creare e gestire documentazione. La più evidente è lagestione di una biblioteca, l'archivio studenti, la circolazione dimessaggi, circolari, informazioni attraverso la scuola stessa. Sitratta di attività svariate di supporto all'attività scolastica.

La macrofunzione didattico-formativa concerne tutti gli aspetti dicircolazione di materiale didattico in rete, di presentazione egestione della classe, di interazione tra docenti e studenti.

Lasciando da parte la macrofunzione amministrativa, le altre duepossono integrarsi l'una con l'altra, creando nuove funzionalità efavorendo una distribuzione più mirata delle attività didattiche.

3. Documentazione Scolastica

Per documentazione scolastica intendiamo tutte quelle attivitàdestinate a gestire documenti relativi alle attività scolastiche, conlo scopo di mantenere e pubblicizzare l'operato della scuolastessa, i suoi metodi e i suoi obiettivi. Secondo certi approcci, ladocumentazione è l'unico strumento che può garantire continuitànegli obiettivi della scuola, pur nella flessibilità richiesta dallanecessità di adattamento all'evolvere dei contesti.

Le attività di documentazione possono ricoprire varie aree, più omeno connesse con le attività amministrative e quellepropriamente didattiche. Ad esempio, la gestione di unabiblioteca prevede l'attivazione di procedure puramenteamministrative per quanto riguarda gli ordini, la fatturazione el'inventario dei volumi. Tuttavia, anche il materiale prodottodurante i corsi e le sperimentazioni, meritano di essere in qualchemodo "agganciati" alla fase di catalogazione, per essere poireperibili come normali libri di consultazione.

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4. Motivazioni e funzioni della documentazione scolastica

La documentazione scolastica deve collocarsi su tutte le fasi dellavita dell'istituzione. Distingueremo§ documentazione sull'istituzione§ documentazione per l'istituzione§ documentazione dall'istituzione

La documentazione sull'istituzione ha la funzione di illustrarel'istituzione stessa e le sue attività ed è destinata a far conoscerel'istituzione stessa all'esterno. Rientrano in questa categoriabrochure e siti di presentazione, descrizione degli obiettivi e deicorsi, istruzioni per l'immatricolazione e l'iscrizione.

La documentazione per l'istituzione ha la funzione di manteneretraccia delle attività svolte e condividerle tra le componentiscolastiche. I materiali didattici, gli elaborati, le valutazioni fannoparte integrante delle attività propriamente legate con ladocenza, ma entrano a far parte anche dell'azione dicertificazione svolta da ogni scuola.

La documentazione dall'istituzione è diretta ad altri operatori(insegnanti) ed è funzionale allo scambio di esperienze, allacostituzione di una comunità di pratica, all'accessibilità allerisorse.Le tre funzionalità definiscono strutture diverse e politiche diversedi accesso, definendo i livelli di riservatezza.

5. Documentazione sull'istituzione

La documentazione sull'istituzione è, in genere, ad ampiavisibilità e circolazione. Il suo obiettivo è di far conoscerel'istituzione, la sua struttura, la sua offerta didattica, i suoiobiettivi e la sua organizzazione. Le tematiche didattiche siintersecano fortemente con tematiche di tipo amministrativo.

Nella tradizione anglosassone si ritiene che questa parte didocumentazione, oltre a fornire informazione "propagandistica" diogni scuola, costituisca la base per la definizione degli obiettiviideali dell'attività formativa, la linea guida educativa. Semprenella tradizione anglosassone si ritiene che questo costituiscauna sorta di carta contrattuale tra docenza, discenti e famiglie.

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La situazione italiana è diversa, in quanto nel servizio pubblicoobiettivi e linee guida sono forniti, con una certa precisione, dallanormativa. Non mancano, tuttavia, esempi anche in Italia, discuole che presentano i propri principi generali di funzionamentoed il proprio piano didattico, con lo stesso spirito delle scuoleanglo-sassoni (ad es.: http://www.sifor.it/itas/POF/principi.htm).

Il suggerimento di un'assoluta chiarezza dei percorsi e dei metodiè certamente da tenere in considerazione. La scuola come serviziorisulterebbe certamente più trasparente ai suoi utenti.

6. Documentazione per l'istituzione

I settori di applicazione delle TIC all'interno della singolaistituzione scolastica sono innumerevoli e dipendono molto dalla"fantasia" progettuale degli addetti. Potremmo identificare leseguenti funzioni fondamentali:- amministrazione interna- gestione delle risorse- attività didattica- flussi informativi

In questa sede interessa mettere in evidenza l'interferenza che siistituisce tra procedure di amministrazione e gestione e attivitàdidattica, come messo in evidenza dalla figura. $$$inserireadmin$$$

Nell'area amministrativa inseriamo- le procedure "studenti", cioè le azioni che hanno a che fare conimmatricolazione, iscrizione, gestione della situazioneamministrativa- le procedure finanziarie, cioè quelle che coinvolgono capitoli dispesa- i piani di allocazione del personale (docente)

Alcune di queste attività entrano nel flusso comunicativo verso lefamiglie e verso gli studenti, sotto forma di notifiche personali,per quanto attiene alle posizioni amministrative. Altre attività sitrasformano in flussi informativi relativi alla docenza edall'allocazione delle risorse.

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Questa seconda categoria informativa è quella che tipicamentepuò apparire in una bacheca; assegnazione di insegnamenti,utilizzazione di aule, allocazione di laboratori, ecc.

Appartiene ad un'altra categoria di documentazione, ugualmentedi natura amministrativa, la circolazione di informazionenormativa, giuridica ed amministrativa. Questo tipo di documenti,leggi, circolari ministeriali, circolari locali, si prestano alladefinizione di livelli diversi di accesso. Alcuni, infatti, sono dipertinenza rigorosamente interna, mentre altri potrebberoutilmente essere consultati da studenti o famiglie.

La documentazione giuridica e normativa circola già in rete sui sitidel ministero, delle direzioni e delle organizzazioni sindacali.Nonostante questo è utile che quella parte che pertiene allagestione della scuola, o della singola scuola, sia ripresentataanche a livello locale per maggior visibilità.

Nell'area risorse rientra la formulazione del piano specifico dellerisorse. E' un tema sovrapponibile ad alcune attivitàamministrative, specialmente per quanto riguarda l'assunzione dioneri finanziari. La risultante, come si è detto sopra, appare,tipicamente, in una bacheca. Per questo entra a far parte di unflusso informativo diretto agli studenti; si tratta di informazionipratiche relative alle ore di lezione, le aule, i laboratori, imateriali disponibili ecc.

L'area didattica include il monitoraggio del lavoro di classe,includendo i materiali prodotti e le sperimentazioni.Si tratta della documentazione "di lavoro" più ricca e più delicata.Le TIC permetterebbero, con metodologie semplici di creazione egestione di basi di dati, di tracciare tutta la storia di ogni singolostudente. Sarebbero, quindi, possibili operazioni di monitoraggiopersonale, di classe, di categoria, di generazione ecc.

Gli elaborati degli studenti, le valutazioni, le azioni dimonitoraggio costituiscono un utile terreno di confronto ediscussione tra tutte le forze che entrano in gioco nella scuola,docenti, studenti e genitori. Tuttavia, si tratta, i molti casi, dimateriale "sensibile", cioè di materiale che ha a che fare con laprivacy di ogni studente e di ogni famiglia.

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I documenti che possono entrare a far parte di questa funzionalitàsono di varia natura. Non è utile farne una lista chiusa, ancheperché molto dipende dall'impostazione dei percorsi didattici. Sene può, tuttavia, immaginare qualche categoria.

Ne possono far parte§ elaborati degli studenti§ forum, mailing list ed altri strumenti di interazione fra studenti

e docenti§ schede valutative dei percorsi scolastici§ rapporti, valutazioni e discussioni dei docenti§ diario di classe

In base alla categoria si avranno livelli diversi di accessibilità.Questi possono essere suddivisi in flussi, nel modo seguente:§ docenti - studenti§ docenti - docenti§ docenti - singola famiglia§ docenti - famiglie§ docenti - studenti - famiglie

7. Flussi di informazione

Appartengono alla prima categoria le piattaforme che permettonodi mettere a punto test e verifiche "in itinere", incluse quelleinterattive. L'accesso è riservato agli studenti, che devonosvolgere i test, e ai docenti che devono esercitare controlli edesprimere valutazioni.

Lo scambio di flussi di informazione tra docenti può avvenire permolti motivi, la maggioranza dei quali ha a che fare con lafunzione didattica propria. Interseca con le funzioniamministrative il lavoro preparatorio per la formulazione deigiudizi. I giudizi in sé, poi, sono pubblici.

Gli scambi tra docenti e famiglie, intese sia singolarmente checollettivamente, hanno un interesse potenziale enorme, in quantopermetterebbero un monitoraggio cooperativo sulle attivitàscolastiche dei figli. Tuttavia, interviene una difficoltà di ordineorganizzativo: lo scambio sistematico può essere garantito soloda una distribuzione capillare delle risorse. Ogni famigliadovrebbe essere dotata di computer ed accesso alla rete.

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Quindi un servizio di comunicazione tra scuola e famiglia puòessere implementato dalla scuola, ma può essere supportatopubblicamente solo in quei casi in cui vi siano progetti globali,come reti cittadine e servizi telematici per il cittadino, su cuiappoggiare il servizio scolastico.

La delicatezza dell'informazione trattata fa di questo flusso unodei più delicati dal punto di vista della riservatezza. Occorredefinire dei livelli di accessibilità e dei meccanismi di accessoselettivo. In linea di principio, è necessario definire accessi subase di login personalizzato con password, che diano "viste"diverse (più o meno vaste) sui materiali.

8. Documentazione dall'istituzione

Questo tipo di documentazione viene prodotta dall'istituzione eresa visibile ad altre istituzioni come contributo al confronto dipratiche ed allo sviluppo di qualità del servizio.Questa funzionalità ha due facce, quella amministrativa e quelladidattica. In entrambi i casi l'obiettivo è la creazione di unacomunità di esperienze e pratiche, che coinvolgono sia i percorsiburocratici che le casistiche didattiche.

La scuola è una realtà complessa sia dal punto di vista giuridico eamministrativo, che dal punto di vista didattico dei contenuti edell'organizzazione. Per questo è perfettamente giustificato ilbisogno di creare comunità di pratica su tutti i fronti.Naturalmente questo richiede che si pongano in discussione, conaltri operatori, tematiche reali e "sensibili".

Si può trattare di incertezze, da parte dell'amministrazione, neltrattare determinate materie, come pure di vere e propriedifficoltà di tipo didattico, che meritano la richiesta di discussionecon colleghi, anche di altre scuole, che abbiano esperienze inmateria. Anche in questi casi occorre tener presenti le normativesulla privacy.

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9. Tutela della privacy

La circolazione di documentazione relativa a praticheamministrative e ad attività che coinvolgono docenti studenti efamiglie ricade pienamente nell'area di applicazione delle misuresulla tutela della privacy. La legge istitutiva è la Legge31/12/1996, n. 675, che recepisce le direttive della ComunitàEuropea, ma esistono molte indicazioni applicative diverse, aseconda dei settori.

Documentazione sulle leggi, le normative e i regolamentiapplicativi, sia nazionali che europei, è contenuta nel sitowww.privacy.it. Inoltre, la tutela della privacy, in Italia è affidataad una autorità nazionale che fa capo alla figura del garante. Ilsito ufficiale del garante della privacy è www.garanteprivacy.it.

Le normative sulla tutela della privacy definiscono, sia pure inmaniera generica, le classi di informazioni sottratte ad unaccesso generalizzato. La scuola presenta una realtà complessa,in questo senso, in quanto tratta informazioni "sensibili", ma ha,altresì, l'obbligo di permettere la discussione di certi elementi,rendendoli accessibili, almeno ad alcune categorie di persone.

I flussi principali più "a rischio" sono quelli che coinvolgono lefamiglie e quelli che coinvolgono personale di altre scuole. Perquesto motivo, pur senza paralizzare la circolazionedell'informazione, che costituisce la base di un servizio formativoefficiente, occorrerà, nel progettare un sistema di gestionescolastica, tener conto accuratamente dei gradi di riservatezzadei flussi informativi.

10. ProgettazioneProgettare l'informatizzazione di un servizio come la scuola nonsignifica soltanto trasferire le procedure già note su un supporto oin un ambiente informatico, ma occorre riprogettarne alcuniaspetti, in particolare la struttura, la tempistica ed i flussi dicomunicazione.

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11. Struttura del servizio

Il primo obiettivo è la progettazione del servizio. Informatizzareun servizio complesso significa analizzarne le funzionalitàprincipali, le interazioni tra diverse funzionalità e definire le sferedi azione. Questo porta alla definizione di aree, come l'areafinanziaria o l'area risorse, che riuniscono attività affiniconcettualmente.

In alcuni casi l'affinità concettuale porta anche alla definizione diaree fisiche di azione che non interagiscono tra loro o lo possonofare solo dietro rilascio di particolari autorizzazioni. Ad esempio,esistono software commerciali di gestione per le università. In talisoftware, la regola è che la parte amministrativa e finanziaria nonè accessibile a nessuno e, in certi casi, risiede, per motivi disicurezza su server dedicati.

Anche per quello che riguarda i dati relativi agli studenti,iscrizioni, prove sostenute, curriculum, ecc., si tende a definirearee separate, possibilmente con macchine dedicate. Tuttavia,questo settore è il più delicato perché costituisce l'interfaccia trale attività didattiche e la certificazione finale come attoamministrativo.

L'uso di server dedicati non è obbligatorio, ma è raccomandabileper motivi di sicurezza dei dati. Infatti, le aree "delicate" comequelle descritte richiedono una maggior accuratezza nelleprocedure di memorizzazione, ma soprattutto nella periodicità deiback-up. Infatti, eventuali crash di sistema provocherebbero laperdita di dati estremamente importanti.

Per quello che riguarda il trattamento dei dati relativi aglistudenti valgono le cautele indicate per i servizi amministrativi,con alcune complicazioni che derivano dalla necessità di accesso.L'esperienza universitaria insegna che tutte le attività di supportoe tutorato necessitano l'accesso a dati privati come l'indirizzo, inumeri di telefono privati, ecc.

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In molti casi, ad esempio, singoli docenti o Corsi di Laurea sicostituiscono, proprio per venire incontro alle attività di tutorato,archivi propri completamente scollegati da quelli ufficiali. E' unasituazione estrema che richiede una soluzione anche a livello diuniversità. Probabilmente nella scuola l'obbligo di frequenza rendemeno impellente il bisogno di accesso a queste informazioni.

12 Tempistica

La costituzione di un servizio informatico di gestione della scuolaprevede l'assoluta pubblicità di certe fasi della vita scolastica,attraverso bacheche e libero accesso alla documentazione non"sensibile". In linea generale, anche se non obbligatoriamente,questo prevede che le attività siano in qualche modo disciplinatedal punto di vista della tempistica.

La pubblicità di un servizio ne richiede l'affidabilità, specialmenteper quanto riguarda i tempi di apparizione degli avvisi sullabacheca. Scadenze, allocazione delle aule, valutazioni e tutti glialtri aspetti di interazione con l'esterno è preferibile che appaianoa scadenze fisse. Questo, in genere, è già vero in unaorganizzazione tradizionale, ma è ancora più vero in unaorganizzazione fondata sull'accesso alla rete.

Occorre, quindi, che per ogni area o azione che termina con unavisibilità in rete a scadenze fisse, venga previsto uno scadenzariointerno che ne garantisca lo scorrimento senza difficoltà. Inquesto modo tutti gli attori possono prendere parte alle attivitàsecondo un'agenda "sicura".

13 InformazioneSui flussi di informazione si è già detto molto. Ripetiamo inquesta sede, che nella fase di progettazione è importante definirefin dall'inizio "sulla carta" quali saranno questi flussi. La lorodeterminazione, insieme alla tabella temporale, definirà il ritmodella vita dell'istituzione scolastica e servirà a stabilire anche lapolitica degli accessi (definizione di login dedicati a singolecategorie).

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• Spunti di Riflessione

Gli elementi da evidenziare nell'uso delle tecnologie informaticheper l'amministrazione e la gestione di una scuola sono:- la possibilità di collegare tutti i settori dell'amministrazione edella didattica in un unico schema coerente;- la definizione dei livelli di privacy.

I due temi possono essere approfonditi solo provando asviluppare progetti complessi. Si propone, pertanto, di progettarela struttura organizzativa di una scuola, sia pure in manieraintuitiva, passando attraverso le normali fasi di progettazione disoftware. In particolare si suggerisce di:- identificare ed elencare le funzioni che si intende modellare edintegrare insieme, descrivendole dettagliatamente in formatestuale;- identificare i flussi informativi tra una funzione e l'altra;- trascrivere il tutto in forma di diagramma come mostrato nellafigura presentata nel modulo;

Questo genere di progettazione non comporta l'uso di softwareparticolare sia perché la scelta delle piattaforme e degliapplicativi è funzione di molte variabili che vanno oltre l'attivitàstessa di progettazione, sia perché non è di importanza centralel'uso di un particolare software, quanto è l'identificazione deglistessi applicativi da usare. Fa, quindi, parte dell'esercitazione, ladefinizione del software necessario, sia esso software d'ufficio(Office) per le funzioni specificamente di gestione, o softwareparticolari per l'implementazione delle pagine web di contorno(qualunque editor HTML).La progettazione di un servizio di questo genere non ha modellipredefiniti cui conformarsi né vere e proprie best practice; èraccomandabile, quindi, che questo esercizio venga compiuto dapiù persone in autonomia che, successivamente, confrontino leloro soluzioni.

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8.1 - Gestione della classe e rapporti con l'amministrazione

a cura di Giacomo Ferrari

BibliografiaSulla progettazione di servizi informatici non esiste una bibliografia specifica.Un articolo, relativo alla pubblica amministrazione, si trova nel sitohttp://www.novuscampus.it/pdf/1997/19972303.pdf

Sitografiahttp://www.pianetascuola.it/resonline/http://www.sifor.it/itas/POF/principi.htmhttp://www.privacy.ithttp://www.garanteprivacy.it

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8. 2 Rapporti con i genitori

a cura di Giacomo Ferrari

1. Quali rapporti scuola-genitori

La saldezza del rapporto tra scuola e famiglia è causa di un migliorprocesso di apprendimento negli allievi. Questo non è soltanto unluogo comune, ma anche una verità che ha ricevuto numeroseprove anche scientifiche e sperimentali (Eagle, 1989; Henderson &Berla, 1994; U.S. Department of Education, 1994; Ziegler, 1987).Tanto maggiore è il coinvolgimento delle famiglie nell'educazionedei figli, tanto migliori i risultati, tanto da indurre a parlare di verae propria partnership.

Quasi tutti i governi sono molto sensibili al problema delcoinvolgimento delle famiglie nei processi educativi. Questocoinvolgimento può assumere diverse forme, ma si fonda, in ognicaso, su un'efficiente circolazione dell'informazione tra scuola efamiglia e viceversa. Il coinvolgimento dei genitori nelle attivitàscolastiche si articola in diverse forme (Epstein 95 e 97).

La forma minima di impegno della famiglia consiste nello svolgerele proprie funzioni familiari ordinarie (alloggiare, nutrire, sostenerei figli), ma anche nel creare un contesto favorevole allo svilupposcolastico dei figli, mostrandosi attenti ai loro risultati scolastici edinteressandosi delle notizie che i figli riportano da scuola.

La seconda funzione è la comunicazione , il cui peso ricademaggiormente sulla scuola. Spetta alla scuola, in genere, stabilireun canale di comunicazione nelle due direzioni, informando igenitori dei progressi o dei problemi dei figli, dando spazio per icontributi di genitori.

La terza forma è la partecipazione volontaria dei genitori ad attivitàscolastiche formative, in genere sotto la guida di personalescolastico.

L'assistenza domestica riguarda tutte le attività di facilitazione delleattività scolastiche; in particolare ci si riferisce all'aiuto che si puòdare nello svolgimento dei compiti a casa.

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La quinta forma è la partecipazione rappresentativa alle attivitàdella scuola, con particolare attenzione a tutto ciò che concerne leistanze decisionali e di pianificazione della scuola.

In certi casi, i genitori possono intervenire nei processi scolasticicome appartenenti a comunità specifiche. Questo accadesoprattutto nel caso di trattamento dell'handicap e dell'inserimentodi stranieri.

Queste forme di cooperazione tra scuola e genitori sono abbastanzatradizionali, anche se il coinvolgimento nella vita scolastica si staun po' attenuando. Inoltre alcune forme, come ad esempio lapartecipazione alle istanze decisionali, è garantita anche dalle leggi.

2. Rapporti scuola-genitori e telematica

E' evidente, in ogni caso, che lo strumento telematico può rivestireun ruolo fondamentale nel moltiplicare e rafforzare i canali dicomunicazione tra famiglie e scuola (Dunman…). In particolare, laposta elettronica rappresenta un mezzo efficace, tempestivo e pocointrusivo.

La posta elettronica ha il grande vantaggio di essere asincrono,cioè è un tipo di comunicazione che, al contrario del telefono, nonrichiede compresenza dei partecipanti all'atto comunicativo. Quindi,la comunicazione può essere inviata in maniera tempestiva edessere letta a comodo del ricevente.

Lo svantaggio della posta elettronica è che non tutti possono osono disposti ad averla. I motivi possono essere diversi, dallamancanza dei mezzi economici, sia pur esigui, necessari a dotarsi acasa di una postazione, alla renitenza o riserva mentale contro latecnologia. Il risultato, però non cambia. alcune famiglie possononon avere la posta elettronica.

C'è, poi, la possibilità che anche chi è dotato di indirizzo di mailvenga momentaneamente o definitivamente tagliato fuori dalla reteper motivi tecnologici (crash di un server, cambio di indirizzi IP delprovider ecc.) o economici (fallimento di un provider).

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Tuttavia, la posta elettronica resta un mezzo da potenziare. Anchel'uso del sito internet, interattivo o non, costituisce un canale dicomunicazione, forse più efficiente della posta elettronica. Infatti, ilsito internet può essere visitato da qualunque posizione e nonprefigura una comunicazione da persona a persona.

Il sito Internet, quindi, estremizza la proprietà dell'asincronicità,con il rischio, però, che le famiglie lo vedano solo raramente.Inoltre il sito Internet può essere utilizzato solo per quellecomunicazioni che non cadono sotto le norme della tutela dellaprivacy.

Nonostante questi svantaggi, il sito Internet presenta anchenotevoli vantaggi, quali la durevolezza della comunicazione e lacompletezza del ciclo comunicativo, che può investire elementigenerali, notizie generiche sulla scuola, fino alle notizie specifichesul singolo studente, accessibile solo con una password.

3. Il sito Internet della scuola

Il sito Internet di una scuola dovrebbe rispondere a dei requisitistandard, cioè essere articolato in un numero minimo di aree(Adamyk & Dach, 1999; Sanchez, 1998):

- Un messaggio di benvenuto specificamente indirizzato ai genitori.Il messaggio deve essere indirizzato specificamente ai genitori edeve invitarli a visitare sia il sito che, fisicamente, la scuola, comeveicolo di comunicazione continua tra le due parti. In questasezione può esservi anche una presentazione della scuola stessa edelle sue scelte didattiche di fondo.

- Una sezione di "Novità" che contenga la menzione degli eventi incorso, passati e futuri. Si può presentare anche un bollettino.

- Una sezione di storia e dati vari sulla scuola. Questa sezionepotrebbe presentare la menzione dei successi principali (culturali,artistici, sportivi) della scuola, nonché dati statistici sugli iscritti,sulle percentuali di successo ecc.

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- Le FAQ, cioè le domande avanzate più frequentemente. E' unasezione relativamente semplice da organizzare; basta raccogliereun numero sufficiente di domande significative. Si tratta, in ognicaso, di una sezione molto importante che può anticipare eventualidomande o desideri dei genitori anche più sprovveduti.

- L'organizzazione scolastica, cioè gli orari di lezione, gli orari diricevimento, le modalità di rilevamento e di giustificazione delleassenze e quant'altro riguardi la vita pratica della scuola.

- Una sezione sui contatti. Questa sezione può aprirsi con lalocazione geografica della scuola (completa di cartina), i numeri ditelefono e di fax rilevanti, gli indirizzi di posta elettronica ed altreinformazioni sui punti di contatto e sulle persone, purché nonvenga violata la normativa sulla privacy. Tuttavia è utile, che per lepersone di contatto (segretari, docenti ecc.) vengano fornite dellefoto, che permettano ai genitori, in caso di visita, di riconoscere lediverse persone, anche se non le hanno mai incontrate prima.

- Una sezione dedicata alle attività extra-curriculari.

- Una sezione sulle risorse didattiche disponibili in sede. Ricadonoin questa sezione la presentazione della biblioteca e del suofunzionamento, la mediateca (se ne esiste una), eventualilaboratori ed ogni altra struttura che abbia sede presso la scuolastessa.

Ovviamente, non si tratta di una lista di sezioni obbligatorie, né èobbligatorio l'ordine in cui si presentano. Tuttavia è importante chetutte le informazioni menzionate siano presenti sul sito dellascuola. Le famiglie dovrebbero sentirsi rassicurate ed invogliatepartecipare alla vita della scuola.

4. Scuola, genitori e comunità

Il rapporto tra scuola e genitori spesso interseca con altri problemidi organizzazione familiare e di comunità. Un problema che si fasempre più serio in Italia è la presenza di stranieri, specialmentenelle grandi città o nelle aree industriali.

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Il problema dell'inserimento di studenti nella scuola può essere,spesso, un problema di inserimento delle famiglie stesse. Perquesto ci giungono dai paesi più multietnici del nostro, alcunisuggerimenti relativi ad un eventuale sito di comunicazione(Internet).

Il primo suggerimento è quello di permettere la consultazione di unsito in più lingue. Nel caso dell'Italia, le lingue straniere coinvoltesarebbero, probabilmente, lingue poco diffuse, come l'arabo, ilcinese o il rom. La costituzione di un sito multilingue è un'ottimaoccasione per il coinvolgimento diretto delle famiglie in un'attivitàvolontaria che avvicina certamente alla scuola.

Il secondo suggerimento è quello di fornire, insieme alleinformazioni più strettamente scolastiche, altre informazioni sulla osulle comunità. Le notizie possono riguardare sia la comunità diorigine che quella "ricevente". Per quanto riguarda quest'ultima,possono esserci notizie di tipo amministrativo, politico o culturalefinalizzate ad una maggior comprensione ed integrazione.

5. Riservato ai genitori

La presenza della scuola in rete tende a costituire una comunitàintorno alla scuola stessa, una comunità che abbraccia docenti,studenti e famiglie. Vi sono, tuttavia, situazioni in cui il rapportodeve diventare diretto, se non, addirittura, riservato tra scuola egenitori.

La riservatezza è dettata principalmente dalla tutela della privacy,che può essere richiesta nella trattazione di argomenti delicati, chevanno dalle informazioni sul profitto alla trattazione di situazioniproblematiche individuali.

L'interazione fra scuola e genitori si svolge su due lineecomplementari:- una linea di tipo assembleare, in cui il colloquio ha luogo trascuola e genitori come collettivo- una linea fondata su colloqui individuali, che hanno la funzione difacilitare l'inserimento dell'alunno, cooperando con la famiglia.

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Entrambe le linee prevedono un rapporto esclusivo tra scuola efamiglia, sia pure con modalità e finalità diverse.

Il rapporto collettivo permette di diffondere e discutere le scelte difondo della scuola, di partecipare alle istanze decisionali ed alle fasidi elaborazione, nonché di convenire atteggiamenti educativiuniformi tra scuola e famiglia.

Il rapporto individuale è quello che maggiormente ricade nella sferadella riservatezza. Esso riguarda tutte le informazioni, leelaborazioni e le decisioni che riguardano la sfera del singoloallievo.

Entrambe le forme di interazione tra scuola e genitori affondano leradici in pratiche già consolidate prima e al di fuori dell'uso deimezzi elettronici. Risulteranno, tuttavia, potenziate dall'uso delmezzo telematico che può rendere tale comunicazione piùfrequente e critica.

6. Interazione collettiva

L'interazione collettiva tra scuola e genitori si lega ai momenti dielaborazione e decisione delle attività e delle pratiche didattiche. Leparole chiave di questa attività sono il POF e il patto educativo.

Il POF, o Piano dell’Offerta Formativa è il documento fondamentalecostitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioniscolastiche ed esplicita la progettazione curricolare,extracurriculare, educativa ed organizzativa che le singole scuoleadottano nell'ambito della loro autonomia.

Il POF è offerto "in chiaro" dalla scuola, ma è soggetto adiscussione, critica ed interventi da parte delle famiglie. L'uso delmezzo elettronico può facilitare notevolmente gli interventi dellefamiglie nei diversi momenti di sviluppo del POF.

Il termine patto educativo è, praticamente, sinonimo di POF, anchese sottolinea maggiormente il momento di accordo tra scuola efamiglie. Infatti, scuola e famiglie si confrontano su quelli che sonoritenuti gli obiettivi comuni da perseguire per consentire la crescita

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dei bambini e lo sviluppo dell’autonomia, del rispetto, degliatteggiamenti collaborativi previsti nel piano della scuola.

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E' importante osservare che in tutti i casi l'uso del mezzoelettronico e telematico in questa forma di accordo tra scuola efamiglie non sostituisce in alcun modo il contatto diretto,specialmente quello assembleare e rappresentativo. L'uso del webha soltanto una funzione di facilitazione, specialmente nella fase diistruttoria.

Certe elaborazioni e discussioni possono avvenire, o meglio, esseremonitorate via web, ma la fase di confronto in presenza devesempre aver luogo.

7. Interazione individuale

L'interazione della scuola con le singole famiglie tocca il grado diinserimento dell'alunno, la valutazione del suo profitto,l'osservazione di eventuali problemi. Si tratta di attività che sipossono svolgere tramite mezzo elettronico. Tuttavia, è praticacomune non sostituire il colloquio diretto tra corpo docente efamiglie.

La maggioranza delle scuole dotate di un proprio sito, spessoorganizzato secondo le migliori raccomandazioni, riserva uno spazioal calendario degli incontri "faccia a faccia" con le famiglie, ma nonli sostituisce e, spesso, non li integra con comunicazionielettroniche.

Si tende, invece, a rendere disponibile in rete l'informazionerelativa alle attività scolastiche degli alunni(http://www.comune.pesaro.ps.it/progettoscuola/proscuola.asp,http://www.rodari-rossano.org/).

In particolare si mette a disposizione dei genitori la possibilità di- Controllare le assenze- Fornire le giustificazioni on-line- Visionare i documenti/comunicazioni inviati dalla scuola- Controllare le valutazioni on-line

L'accesso a questo genere di informazione non è libero. Questogenere di notizie e di interazioni rientra nel novero delleinformazioni riservate. Per questo, tali servizi sono spessoappoggiati ad un progetto di scuola o di territorio che tende ad

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assegnare alle famiglie (ai cittadini) un proprio indirizzo ed unapropria password.

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8.2 Scuola e famiglia

a cura di Giacomo Ferrari

Bibliografia

• Dunman, S. (1998). Catching parents in a web. Schools in the middle, 8 (3),42-45.

• Eagle, E. (1989). "Socioeconomic status, family structure, and parentalinvolvement: The correlates, of achievement". In A.T. Henderson & N. Berla(Eds.), A new generation of evidence: The family is critical to studentachievement (pp. 59--60). Washington, DC: Center for Law and Education.

• Epstein, J. L. et al. (1995). "TIPS: Teacher Involve Parents inSchoolwork".Manual for teachers. Language arts, science/health, and mathinteractive homework in the middle grades. Baltimore, MA: The Johns HopkinsUniversity.

• Epstein, J. L. et al. (1997). School, family, and community partnerships. Yourhandbook for action. Thousand Oaks, CA: Corwin Press.

• Henderson, A. T., & Berla, N. (Eds.). (1994). A new generation of evidence:The family is critical to student achievement (A report from the NationalCommittee for Citizens in Education). Washington, DC: Center for Law andEducation.

• Rutkowski, K. (1998). "Private schools on the World Wide Web".MultimediaSchools, 5 (2), 76-79.

• Sanchez, R. (1998). "A new world on the Web (Creating school districtwebsites)". The School Administrator, 55 (4), 22-2+.

• Ziegler, S. (1987, October). "The effects of parent involvement on children'sachievement: The significance of home/school links". In A.T. Henderson & N.Berla (Eds.), A new generation of evidence: The family is critical to studentachievement (pp. 151-152). Washington, DC: Center for Law and Education.

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Sitografia

http://www.ncpie.org National Coalition for parental involvement in education(USA)

http://www.standards.dfes.gov.uk/parentalinvolvement/ Parental Involvement(Inghilterra)

http://www.scuolaelettrica.it/guida/spigolando/intervistamoratti.htm Intervista alMin. Moratti.

http://kidmir.bo.cnr.it/mameli/pof2003/pof.htm un esempio di POF

http://www.comune.pesaro.ps.it/progettoscuola/proscuola.asp esempio di sitoscolasticohttp://www.rodari-rossano.org/ esempio di sito scolastico

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1

Reinventing Education

a cura di

Angelo Failla, Direttore Fondazione IBM Italia

Paola Provenzano, Fondazione IBM Italia

1. La scuola nella e della Comunità

Il processo di apprendimento di una persona avviene dentro e fuori la scuola. La

scuola pertanto non deve costituire un “luogo” separato, chiuso e delimitato, ma

deve porsi, per la comunità all’interno della quale opera, come il fulcro aperto e

dinamico di un progetto formativo che coinvolga non solo gli studenti ma anche

gli insegnanti, i genitori, e tutte le altre istituzioni sociali, economiche e culturali

presenti nel territorio.

L'obiettivo non è allargare i confini della scuola fino a farli coincidere con quelli

dell'area territoriale senza cambiare i modelli che stanno alla base del processo

educativo. Al contrario, grazie all’uso efficace ed appropriato delle tecnologie

multimediali, è oggi possibile avere a portata di dito enormi quantità di

informazioni provenienti da tutto il mondo e da fonti altrimenti non accessibili:

musei, biblioteche, istituzioni culturali, agenzie pubbliche e private.

Gli strumenti per la realizzazione di un simile progetto di apertura della scuola

verso l'esterno e di coinvolgimento attivo di studenti, insegnanti e genitori sono

ormai ampiamente disponibili. Essi sono essenzialmente costituiti dalle

tecnologie di rete (con o senza fili!!!) e dalle piattaforme applicative che

scaturiscono come risposte ai bisogni reali di coinvolgere i genitori, i docenti, gli

studenti di specifiche aree geografiche, molto spesso ad opera dell’azione

spontanea di docenti particolarmente preparati.

La Fondazione IBM Italia in collaborazione con il MIUR, con il Progetto

Reinventing Education ha sperimentato con successo l’utilizzo delle tecnologie di

rete nella scuola. L’esperienza maturata ha dimostrato che,

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2

• quando la scuola riesce ad aprirsi efficacemente al mondo esterno e gli

studenti possono studiare e collaborare a distanza e on-line su specifici

obiettivi formativi;

• quando ai genitori è offerta la possibilità di accedere - grazie alla rete - alle

attività che gli studenti svolgono a scuola o a casa, per ottenere informazioni

in tempo reale sui progressi compiuti dal singolo studente e interagire

direttamente con gli insegnanti;

• quando gli insegnanti e gli studenti possono accedere alle innumerevoli

risorse messe a disposizione da Internet;

• quando si favorisce la collaborazione alle attività scolastiche da parte di

esterni (persone impegnate nella vita della comunità, come professionisti e

uomini d'azienda) su progetti e attività formative specifiche;

• quando la scuola assume – in modo esplicito e riconosciuto – il ruolo di snodo

centrale all’interno dei flussi comunicativi orizzontali e verticali;

si ridisegna profondamente il sistema scolastico contribuendo a delineare una

scuola e un sistema dell’istruzione di qualità, che rompe il tradizionale

isolamento dell’istituto scolastico.

2. L’esperienza di Reinventing Education

2.1 Il Progetto

La Fondazione IBM Italia ha sviluppato, in collaborazione con il Ministero

dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, negli anni 1998-2000 un Progetto

a carattere sperimentale denominato Reinventing Education, volto a rispondere

alle diffuse esigenze di modernizzazione del nostro sistema scolastico tramite

l'utilizzo delle tecnologie di rete.

Il Progetto è stato attuato in 3 distretti scolastici distribuiti nel territorio

nazionale per un totale di 9 scuole, ed ha coinvolto, nella fase iniziale, circa 200

insegnanti e 500 studenti.

Tra i principali obiettivi del Progetto:

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3

1) L'apertura della scuola al mondo esterno ed il coinvolgimento della comunità

nella vita dell'istituzione scolastica.

2) Il miglioramento della qualità dell'insegnamento e dell'apprendimento e lo

sviluppo della professionalità del docente

2.2 Le scuole e le reti

Reinventing Education non si è limitato a introdurre sofisticate tecnologie

informatiche nelle scuole, ma ha invitato a ripensare al loro ruolo all’interno

dell’organizzazione scolastica.

Alcune delle scuole coinvolte disponevano già di attrezzature hardware e

software le quali erano per lo più “concentrate” nei laboratori multimediali,

utilizzate prevalentemente dal docente d’informatica, o “confinate” in segreteria

per la gestione amministrativa.

Con Reinventing Education le tecnologie informatiche sono state inserite

direttamente nelle classi, e sono state messe in rete.

Si è voluta superare l’impostazione del laboratorio d’informatica, nella

convinzione che le tecnologie informatiche devono essere sempre disponibili e di

supporto alle quotidiane pratiche d’insegnamento e d’apprendimento.

L’informatica non è infatti da intendersi come una disciplina specialistica,

confinata in un luogo e in un orario specifico ed affidata ad un singolo docente,

ma come una disciplina trasversale.

Ciascuna delle aule attrezzate è stata dotata di almeno cinque postazioni

multimediali dotate di modem per l’accesso ad Internet, di stampanti a colori,

scanner e web cam. Il computer è così diventato per gli insegnanti e per molti

studenti uno strumento quotidiano di lavoro, proprio come un libro o una

lavagna, pienamente inserito nella pratica didattica.

L’arredamento delle classi è stato ripensato ad hoc. Le attività con il computer si

basano per lo – specialmente nella scuola primaria - più su modalità di lavoro

cooperative e interattive, quindi è stato necessario prevedere una disposizione

dei tavoli e delle attrezzature che garantisse la facilità di accesso agli strumenti

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da parte di piccoli gruppi di studenti e consentisse la circolarità delle

informazioni.

Anche l’aula professori è stata dotata di personal computer .

Tutti i computers della scuola sono stati collocati via LAN ad un server. E’ stata

così costituita una Intranet scolastica in cui ogni utente ha potuto accedere in

lettura e scrittura, con la necessaria autorizzazione, a dei database e condividere

con altri utenti delle applicazioni.

2.3 La scuola in rete

Con il Progetto le scuole hanno “conquistato” un loro spazio sul web. Genitori,

studenti e visitatori possono collegarsi in qualsiasi momento al sito della scuola,

conoscere il Piano dell'Offerta Formativa, essere informati sugli eventi più

importanti, comunicare a distanza con i professori1.

Le scuole del Progetto hanno in particolare utilizzato una piattaforma di rete

denominata Learning Village (LV), alla quale si accede tramite Internet, che

consente sicure comunicazioni on-line tra genitori, insegnanti, studenti.

Con Learning Village la Rete telematica, è divenuta il luogo di una comunicazione

interattiva e partecipata, un luogo d’incontro e di relazione. Il software ha

“offerto nuove opportunità di dialogo” agli utenti finali della scuola: genitori e

alunni. La comunicazione mediata non ha certo inteso “fare concorrenza” a

modalità di colloquio faccia a faccia tra genitori e professori, (orario di

ricevimento, consigli di classe), né sostituirsi al consueto dialogo fra alunni e

docenti; ma ha dimostrato come la scuola fosse in grado di avvalersi delle nuove

opportunità messe in campo dalle tecnologie per offrire un servizio sempre più

“al passo coi tempi”, adeguato alle diverse esigenze dell’utenza, specie di quei

genitori che per impegni di lavoro vivono come troppo limitanti i vincoli spazio-

temporali che tradizionalmente connotano l’istituzione scolastica.

1 Gli indirizzi web delle scuole coinvolte sono reperibili sul sito del Progettowww.reinventingeducation.it .

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2.4 Le reti tra le scuole

Il Progetto non si è limitato a “mettere la scuola in Rete”, ma, (ed era questo

l’aspetto più innovativo…si pensi che il Progetto risale al 1998), ha promosso la

costituzione di vere e proprie reti tra le scuole e tra le scuole ed il territorio.

L’attuazione della legge dell’autonomia scolastica, che avrebbe lasciato, di lì a

poco, ad ogni singolo istituto maggiore libertà di azione in ambito didattico ed

organizzativo, poneva implicitamente la necessità di un maggior confronto tra le

istituzioni scolastiche e di un rapporto collaborativo con gli Enti Locali. Una Rete

telematica di scuole andava proprio nella direzione di favorire i processi

d’interscambio tra le scuole e tra le scuole e il territorio, dilatando enormemente

le possibilità comunicative e cooperative.

Le reti telematiche sono state istituite tra le scuole appartenenti alla stessa

provincia (all’interno di ciascuna delle tre reti istituite una scuola ha assunto il

ruolo di Polo,) e si basavano sull’ applicazione software di rete Learning Village .

- Una rete a sostegno dell’offerta formativa e delle attività di

programmazione didattica

Alcune delle scuole Reinventing Education hanno condiviso in Rete la

progettazione del proprio Piano dell’Offerta Formativa (POF). La Redazione del

POF rappresenta annualmente per le scuole un’occasione d’innovazione, ma

richiede competenze, esperienze consolidate, template di riferimento per non

cadere nella riproduzione dell’esistente.

Tanto più una scuola entra in relazione con le altre scuole, quanto più sarà in

grado di:

- capire le reali esigenze del territorio

- strutturare un Piano formativo adeguato attraverso azioni sinergiche e/o

complementari con le altre scuole ed il territorio

La messa in Rete del proprio POF ha dunque portato le scuole a confrontarsi, a

prendere idee e spunti l’un l’altra e ad entrare in una competizione positiva in

merito al servizio offerto agli utenti.

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A tal fine è stata adoperata una specifica applicazione del Software Learning

Village, denominata “Programmazione Didattica”. L’applicazione permette ai

docenti d’inserire i dati inerenti la programmazione strutturandoli in moduli

interdisciplinari ed unità didattiche che è possibile utilizzare in maniera flessibile

e corredare con attività specifiche, bibliografie, piani di valutazione. I docenti

all’interno della stessa scuola o di scuole diverse hanno potuto progettare i

moduli didattici congiuntamente, contribuirvi con una o diverse unità didattiche,

apportare modifiche o suggerimenti. L’applicazione permetteva ai docenti sia di

lavorare insieme sia semplicemente di mettere a fattor comune, a vantaggio

della comunità dei docenti, moduli ed unità già sperimentati, offrendo spunti e

materiali ai propri colleghi.

2.5 Una Rete tra le scuole in relazione con l’Ente Locale

La scuola vive sempre di più l’esigenza di divenire soggetto partecipe e

promotore dei processi di sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio

in cui è presente. L’Ente locale vive a sua volta la necessità di giocare un ruolo

attivo nelle politiche di formazione e trova nella scuola il partner e

l’interlocutore ideale.

Una partnership tra scuola e Enti Locali permette di:

- variegare l’offerta formativa;

- ampliare la possibilità di servizio reso all’utenza;

- offrire attività di orientamento efficace;

- intervenire in politiche d’integrazione di handicap;

- mettere a punto politiche di prevenzione e recupero della dispersione.

La costituzione di reti che prevedano anche la partecipazione degli Enti Locali

può contribuire a rispondere alle esigenze sopra descritte. L’analisi dei

fabbisogni formativi, educativi, e di istruzione di un determinato contesto

sociale, così come l’orientamento scolastico e professionale e le iniziative mirate

a favorire e a facilitare la transizione scuola-lavoro, ma anche molti interventi

sul disagio e sulla dispersione scolastica, implicano infatti un processo di

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comunicazione a due vie fra il mondo della scuola e la società locale e sui

rispettivi bisogni e sugli esiti delle attività svolte.

Di particolare interesse nell’ambito della costituzione di una Rete tra le scuole e

l’Ente Locale si è dimostrata l’esperienza del Consiglio Comunale dei Ragazzi di

Crema. L’esperienza, stimolata da Reinventing Education, è stata promossa

congiuntamente all’Amministrazione di Crema ed ha visto il coinvolgimento di

tutte le scuole elementari e medie della città. L’iniziativa non è in sé nuova,

essendo già sperimentata in diverse città italiane, ma l’elemento di originalità è

stato dato dall’uso della Rete telematica sia per la comunicazione tra le scuole

(tra studenti in primo luogo, ma anche fra docenti) che tra le scuole e l’Ente

Locale. In ciascuna scuola e nel comune è stato allestito uno spazio denominato

“piazza virtuale”, dotato di una postazione multimediale collegata in Internet e

alla Rete di Learning Village. Gli studenti hanno quindi utilizzato la Rete per la

realizzazione della loro campagna elettorale e, una volta eletti, per lavorare

collaborativamente ai programmi e per comunicare con l’elettorato. L’iniziativa

ha raggiunto obiettivi di alto rilievo didattico quali quello di avere fatto

confrontare gli studenti concretamente con i principi della democrazia

rappresentativa, e di fare utilizzare loro una nuova forma di comunicazione, un

nuovo linguaggio.

3. Conclusioni

Reinventing Education, pur connotandosi come un progetto ad alto tasso di

tecnologie, ha prestato una forte attenzione alle componenti non tecnologiche,

quali la didattica, i sistemi professionali e l’organizzazione scolastica.

Affinché l’introduzione delle ICT nelle scuole abbia effetti positivi e di supporto

alla realizzazione di progetti didattici occorre “prendersi cura” delle tecnologie.

Occorre creare le condizioni di partenza: motivazionali, sociali, professionali,

organizzative e logistiche. Fondamentali sono anche le condizioni di esercizio e di

manutenzione di queste tecnologie, che richiedono conoscenze, responsabilità,

capacità d’intervenire sui processi.

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L’introduzione delle tecnologie nelle scuole comporta un complessivo mutamento

organizzativo del sistema socio-tecnico della scuola e una riconfigurazione delle

sue relazioni con l’esterno.

Se il progetto venisse riproposto oggi naturalmente verrebbero impiegate delle

soluzioni tecnologiche diverse: penso in particolare alle tecnologie wireless, che

consentono di evitare tutti i problemi connessi al cablaggio dell’istituto e

garantiscono una maggiore flessibilità nella soluzione, ed al disegno

dell’infrastruttura di Rete.

Del Progetto rimangono valide, ed anzi sono state ulteriormente consolidate dalle

esperienze della scuola italiana degli ultimi anni, alcune filosofie di fondo:

- la collocazione delle tecnologie direttamente in classe e non solo nei

laboratori d’informatica;

- l’introduzione dell’informatica come una discliplina trasversale valida per

ogni ordine di scuola e non esclusivamente come una disciplina specialistica

(curriculare o extracurriculare);

- l’impiego di Internet nella didattica;

- la costituzione di reti telematiche tra le scuole e tra le scuole ed il territorio;

- la realizzazione di interventi di formazione mirata del corpo docente in

materia di nuove tecnologie;

- la necessità di una maggiore specializzazione ed articolazione dei ruoli

all’interno dell’istituzione scolastica.

E’ stata inoltre ampiamente confermata, quella che è stata l’intuizione più

originale del Progetto, e nello stesso tempo la più critica da mettere in pratica:

il valore ed il ruolo strategico che possono giocare le reti telematiche tra le

scuole e tra le scuole ed il territorio, in termini di cooperazione, progettazione

congiunta e di comunicazione.

L’introduzione delle tecnologie di rete nelle scuole del progetto ha comportato

l’avvio di un significativo cambiamento sia nei processi d’insegnamento ed

apprendimento sia nell’organizzazione scolastica.

Proponiamo in seguito, in estrema sintesi, le maggiori evidenze:

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a) Cambiamento nei processi d’insegnamento

- Nuove attività per i docenti:

Nelle classi sperimentali di Reinventing Education è apparsa evidente una

maggiore interattività nel modo di fare lezione. Gli studenti sono gradualmente

diventati soggetti attivi e attori primari del proprio processo di apprendimento.

L’introduzione delle TIC a scuola ha dunque contribuito alla trasformazione della

didattica tradizionale fondata su un’idea di conoscenza come passaggio

d’informazioni verso una didattica basata sugli orientamenti pedagogici delle

teorie costruzioniste e dell’apprendimento collaborativo.

Gli studenti divengono protagonisti di un progetto che li vede come soggetti

attivi, di conseguenza le attività dei docenti si concentrano maggiormente sul

«generare apprendimento». Gli insegnanti devono cioè indirizzare gli studenti

nella ricerca, nell’uso degli strumenti a disposizione, nell’orientamento a

raggiungere un obiettivo. Cambia quindi il metodo di insegnamento: i docenti

intervengono nel processo di apprendimento per lo più quando gli allievi

incontrano problemi, assistendoli individualmente come potrebbe fare un coach o

un tutor. L’attività principale dell’insegnante non è quindi più definibile come “far

lezione”: l’insegnante si è trasformato in un partner di lavoro, certamente con

esperienze e conoscenze consolidate, in grado di controllare i processi

dall’interno della situazione e dell’attività in cui egli stesso è coinvolto, evitando

però di fornire risposte invalidanti la motivazione alla ricerca e al confronto.

L’introduzione delle TIC nella didattica ha comportato inoltre per i docenti un

aumento delle attività di programmazione, necessarie per fare lezione applicando

le nuove tecnologie. I docenti hanno dovuto progettare il piano didattico

collegialmente, condividere e negoziare metodologie, strategie ed obiettivi. Essi

hanno studiato e predisposto dei "moduli interdisciplinari" per guidare gli

studenti attraverso dei percorsi che fossero in grado d’integrare la multimedialità

con le consolidate pratiche d'insegnamento e che li conducessero al

perseguimento di specifici e concordati obiettivi cognitivi e relazionali. Le attività

sono state sempre più orientate alla realizzazione di obiettivi e al raggiungimento

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di risultati piuttosto che all’applicazione di programmi predefiniti nei tempi e

nella sequenza.

- Nuove competenze:

Il cambiamento delle attività richiesto dall’introduzione delle nuove tecnologie ha

implicato un ampliamento delle competenze dei docenti, sia di tipo tecnico

(conoscenza di hardware e software) sia di tipo metodologico e didattico (come

fare lezione con le nuove tecnologie).

L’evoluzione delle competenze dei docenti non ha riguardato tanto un nuovo

dominio disciplinare – l’informatica – quanto la competenza pedagogico didattica,

cioè il modo di utilizzare le tecnologie a supporto della propria materia di

insegnamento

- Un nuovo ruolo

Nelle scuole di Reinventing Education è emerso un nuovo modello di

articolazione dei ruoli all’interno dell’istituzione scolastica, che si scosta dal

tradizionale binomio dirigente scolastico - altri docenti. La definizione di un unico

ruolo docente, infatti, non era più sufficiente a ricoprire la pluralità di attività

richieste a seguito dell’introduzione delle nuove tecnologie informatiche. Ogni

docente si è quindi specializzato in particolari compiti: chi ha messo a

disposizione competenze tecniche dovute ad una passione personale, chi ha

dimostrato maggiore attitudine verso nuove modalità di fare didattica, chi si è

specializzato nel presidiare l’area delle relazioni con l’esterno, chi ha assunto il

ruolo di tutor nei confronti di insegnanti meno esperti ecc. La differenziazione dei

ruoli ha portato a: maggiore valorizzazione del sistema di competenze degli

individui, migliore gestione dei conflitti, soddisfazione che deriva dal

riconoscimento sociale, migliore qualità dei risultati.

b) Cambiamento nei processi d’apprendimento

- Il computer ha costituito uno stimolo ad apprendere: in presenza delle TIC gli

studenti si sono dimostrati più motivati ed in grado di applicarsi allo studio per

un periodo di tempo maggiore. Gli insegnanti hanno rilevato che studenti con

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difficoltà nell'insegnamento tradizionale danno prestazioni migliori con il supporto

del Pc. Il computer permette loro di controllare i processi di scrittura, di

sperimentare, di apprendere dagli errori, di acquisire sicurezza. Gli studenti

hanno inoltre la possibilità di svolgere delle attività di rinforzo individuale,

attraverso esercizi autocorrettivi.

- Gli studenti sono stati stimolati a divenire dei "soggetti attivi" nel processo di

apprendimento. In presenza delle nuove tecnologie vengono costantemente

interpellati a cooperare nel processo di costruzione della conoscenza. Gli

strumenti messi a disposizione dalla multimedialità permettono loro di accedere

a numerose fonti, di scegliere e proporre un loro percorso conoscitivo, di agire

con maggiore autonomia.

- L'introduzione delle TIC ha comportato l'instaurarsi di una nuova modalità

comunicative fra insegnanti e studenti: collaborativa e non "frontale e

direttiva".

- L'utilizzo del computer ha facilitato l'instaurarsi di relazioni positive fra

studenti. Nelle classi Reinventing Education il rapporto alunni/computer è di

circa 1 a 4. Gli studenti sono pertanto invitati a lavorare in gruppo: tale

situazione favorisce occasioni di scambio, di dibattito e di sostegno reciproco.

- Cambiamento nell'organizzazione

- Reinventing Education ha portato ad una maggiore differenziazione ed

articolazione dei ruoli nell'organizzazione scolastica, ed ha contribuito alla

formazione di nuove figure professionali (dall'amministratore di sistema al

progettista di moduli multimediali).

- Reinventing Education ha favorito l'idea di scuola come un'organizzazione

flessibile, in grado di calibrare l'offerta formativa alle reali esigenze del territorio

e di rivolgersi ad un’utenza sempre più diversificata.

- Reinventing Education ha favorito l'apertura della scuola all'ambiente esterno,

le relazioni della scuola con altre scuole, con gli Enti locali, con le altre agenzie

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formative e con il mondo economico e produttivo ed il coinvolgimento attivo della

comunità nella vita scolastica.

- Il Progetto ha stimolato dirigenti scolastici e docenti a sviluppare competenze

manageriali. Titolare dei rapporti con le istituzioni, garante delle regole negoziali

e coordinatore delle varie figure che operano nell'istituto, il dirigente scolastico

deve sviluppare competenze manageriali che gli permettano di gestire al meglio

le complessità del presente.

Altresì i docenti che operano in una scuola "tecnologica" si trovano a gestire

progetti complessi, a progettare articolati percorsi formativi, a relazionarsi con

altri insegnanti (della stessa scuola e di scuole diverse), ad assumere un nuovo

ruolo (di guida e di coordinatori) all'interno della classe. Le doti manageriali

divengono pertanto un requisito necessario per lavorare con successo nel nuovo

contesto scolastico.