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1 XXXIII CONFERENZA ITALIANA DI SCIENZE REGIONALI VERSO UN APPROCCIO INTEGRATO ALLA VALUTAZIONE: L’ANALISI MULTICRITERI SPAZIALE Valentina FERRETTI 1 SOMMARIO La valutazione della sostenibilità degli interventi di trasformazione del territorio è ormai un tema non eludibile e di centrale importanza nel dibattito culturale, scientifico e politico. Un utile supporto in tale contesto è fornito dai cosiddetti modelli Multicriteria- Spatial Decision Support Systems i quali, nascendo dall’integrazione tra Geographic Information Systems e tecniche di Analisi Multicriteri, costituiscono una piattaforma ideale per l’analisi, la strutturazione e la risoluzione di problemi inerenti alla gestione dell’ambiente e del territorio. Obiettivo del presente contributo è quello di esplorare strumenti di lavoro innovativi in grado di aiutare la comprensione dei fenomeni complessi relativi alle trasformazioni del territorio e, in particolare, di evidenziare il contributo delle Analisi Multicriteri spaziali all’interno delle procedure di valutazione ambientale e di pianificazione. In particolare, viene proposta l’integrazione tra la tecnica di Analisi Multicriteri denominata Analytic Network Process e i l GIS, indagandone limiti e potenzialità attraverso lo sviluppo di un’analisi di idoneità del territorio alla localizzazione di un’infrastruttura per la gestione dei rifiuti. Parole chiave: Multicriteria- Spatial Decision Support Systems, Analisi Multicriteri, Analytic Network Process, Geographic Information Systems. 1 Politecnico di Torino, Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio (DIST), Castello del Valentino, Viale Mattioli, 39, 10125 Torino. E-mail: [email protected].

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XXXIII CONFERENZA ITALIANA DI SCIENZE REGIONALI

VERSO UN APPROCCIO INTEGRATO ALLA VALUTAZIONE: L’ANALISI

MULTICRITERI SPAZIALE

Valentina FERRETTI1

SOMMARIO

La valutazione della sostenibilità degli interventi di trasformazione del territorio è ormai un

tema non eludibile e di centrale importanza nel dibattito culturale, scientifico e politico. Un

utile supporto in tale contesto è fornito dai cosiddetti modelli Multicriteria- Spatial Decision

Support Systems i quali, nascendo dall’integrazione tra Geographic Information Systems e

tecniche di Analisi Multicriteri, costituiscono una piattaforma ideale per l’analisi, la

strutturazione e la risoluzione di problemi inerenti alla gestione dell’ambiente e del territorio.

Obiettivo del presente contributo è quello di esplorare strumenti di lavoro innovativi in grado

di aiutare la comprensione dei fenomeni complessi relativi alle trasformazioni del territorio e,

in particolare, di evidenziare il contributo delle Analisi Multicriteri spaziali all’interno delle

procedure di valutazione ambientale e di pianificazione. In particolare, viene proposta

l’integrazione tra la tecnica di Analisi Multicriteri denominata Analytic Network Process e il

GIS, indagandone limiti e potenzialità attraverso lo sviluppo di un’analisi di idoneità del

territorio alla localizzazione di un’infrastruttura per la gestione dei rifiuti.

Parole chiave: Multicriteria- Spatial Decision Support Systems, Analisi Multicriteri, Analytic Network

Process, Geographic Information Systems.

1 Politecnico di Torino, Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio (DIST), Castello

del Valentino, Viale Mattioli, 39, 10125 Torino. E-mail: [email protected].

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1 Introduzione

I problemi decisionali inerenti alle valutazioni di sostenibilità delle trasformazioni territoriali

e, più in generale, alla gestione dell’ambiente e delle risorse naturali, sono tipicamente

caratterizzati dal coinvolgere una componente spaziale (individuazione di aree idonee ad

ospitare discariche, Valutazione Ambientale Strategica di piani regolatori, etc.), dal richiedere

più di un criterio di valutazione e dal perseguire più di un obiettivo (protezione dell’ambiente,

ma anche crescita economica e giustizia sociale, ossia sviluppo sostenibile).

Al fine di gestire la crescente complessità in tale contesto di analisi è necessario garantire, da

un lato, un approccio sistemico e di tipo non lineare e, dall’altro, un’integrazione di metodi e

discipline.

Questo ha stimolato, in fase operativa, l’integrazione delle funzioni spaziali tipiche dei

Geographic Information Systems (GIS) con quelle di Analisi Multicriteri (AMC) tipiche dei

Decision Support Systems (DSS; Burstein e Holsapple, 2008), generando i modelli

denominati Multicriteria- Spatial Decision Support Systems (MC-SDSS; Malczewski, 1999) e

sviluppando una piattaforma ideale per l’analisi, la strutturazione e la risoluzione di problemi

inerenti alla gestione dell’ambiente e del territorio (Geneletti, 2000).

I modelli MC-SDSS consentono, infatti, di integrare le dimensioni della sostenibilità (società,

economia, ambiente) offrendo un approccio olistico ai problemi, di identificare relazioni e

feedbacks, di introdurre esplicitamente limiti/vincoli e di dimostrare l’importanza del “dove”

in unione al “cosa” e al “quanto”, svolgendo così un ruolo di fondamentale importanza nel

percorso verso la sostenibilità.

Tali tecniche fanno parte del sottoinsieme degli strumenti di supporto alla decisione

denominato strumenti di supporto alla decisione spaziale (Spatial Decision Support Systems,

SDSS; Spatial Decision Support Knowledge Portal, 2012) e, basandosi sull’integrazione tra

strumenti GIS e Analisi Multicriteri, offrono il duplice vantaggio di organizzare, gestire ed

integrare la grande quantità di dati geografici necessari allo studio e di strutturare il problema

decisionale attraverso l’elaborazione e la modellazione delle preferenze dei decisori,

incorporando così il processo decisionale all’interno di un sistema geografico (Malczewski,

1999).

Lo studio della letteratura relativa ai modelli MC-SDSS ha evidenziato come essi

costituiscano strumenti di analisi e valutazione recentemente sviluppati in campo

internazionale ma ancora scarsamente sperimentati a livello nazionale e come essi

rappresentino una delle più recenti evoluzioni delle procedure di valutazione nell’ambito degli

interventi di trasformazione territoriale.

Permettendo, infatti, di affiancare ai dati ambientali anche informazioni di carattere

economico e sociale, di confrontarli, di garantire una partecipazione attiva degli attori

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coinvolti all’interno del processo decisionale, di generare alternative e di rappresentare l’esito

finale secondo mappe tematiche specifiche, tali modelli garantiscono un supporto rilevante

nello sviluppo dei processi decisionali e si dimostrano essere di particolare interesse

soprattutto all’interno delle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA),

Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e Valutazione di Incidenza Ecologica (VIE), per le

quali il confronto tra diversi interventi alternativi, vero e proprio fulcro della valutazione,

costituisce paradossalmente ancora la parte meno sviluppata all’interno del processo

valutativo (Bottero e Mondini, 2009). In tale contesto, le tecniche MC-SDSS si inseriscono

nella fase di valutazione ex- ante quali tecniche capaci di supportare i Decision Makers nel

raggiungimento di un più alto grado di efficacia ed efficienza nelle scelte relative alle

trasformazioni ed al governo del territorio.

Il valore aggiunto fornito dagli MC-SDSS è legato dunque soprattutto all’esplicita

considerazione della dimensione spaziale dei problemi decisionali, caratteristica intrinseca

alle questioni relative alle trasformazioni territoriali.

Obiettivo del presente contributo è quello di illustrare l’avanzamento della conoscenza in

materia di strumenti di supporto alle decisioni spaziali multicriteri, indagandone limiti e

potenzialità attraverso l’applicazione ad un caso studio. Lo scopo specifico dell’applicazione

è quello di valutare l’idoneità del territorio della porzione Nord Est della Provincia di Torino

alla localizzazione di una discarica di rifiuti solidi urbani, evidenziando come l’approccio

metodologico proposto possa rappresentare un supporto efficace nella fase di valutazione ex-

ante per la localizzazione di un’infrastruttura indesiderata.

Da un punto di vista metodologico, il presente contributo sperimenta un approccio innovativo

e propone l’integrazione tra la tecnica di Analisi Multicriteri denominata Analytic Network

Process (ANP, Saaty, 2005), recente evoluzione dell’Analytic Hierarchy Process (AHP,

Saaty, 1980) e i sistemi GIS.

Il risultato dell’applicazione è rappresentato da una mappa di suitability del territorio in esame

che, considerando i trade offs tra i diversi criteri individuati, evidenzia le aree che

rappresentano la soluzione di miglior compromesso per la sostenibilità complessiva

dell’intervento in analisi.

I successivi paragrafi del presente contributo propongono un’analisi dettagliata relativa allo

stato dell’arte delle tecniche MC-SDSS finalizzata ad evidenziare il crescente interesse

manifestato nel corso degli ultimi anni nei confronti di tale innovativa metodologia e,

soprattutto, ad illustrare quali siano i trend più attuali della ricerca in tale settore, presentando

altresì i fondamenti metodologici alla base di tali modelli (sezione 2). Viene poi proposta

l’applicazione del sopra citato approccio integrato per la valutazione dell’idoneità di parte del

territorio della Provincia di Torino alla localizzazione di una discarica (sezione 3) e vengono

infine presentate alcune riflessioni conclusive (sezione 4).

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2 Le Analisi Multicriteri spaziali

3.1 Stato dell’arte: classificazione della letteratura scientifica pubblicata dal 2007 al 2011

Esiste oggi una letteratura consolidata sui modelli MC-SDSS ed un interessante studio

recentemente sviluppato da Malczewski (2006) con riferimento alla produzione scientifica dal

1990 al 2004 dimostra come tali applicazioni costituiscano un insieme eterogeneo sia per la

tipologia dei problemi affrontati, sia per le metodologie e gli approcci impiegati.

Con riferimento, invece, alla produzione scientifica più recente, il presente paragrafo riassume

i risultati principali della classificazione della letteratura pubblicata dal 2007 al 2011 (Ferretti,

2011b) con l’obiettivo di delineare i trend più attuali della ricerca sui modelli MC-SDSS

tentando di comprendere, in particolare, verso quali approcci metodologici si stiano

orientando le sperimentazioni scientifiche e quali siano i contesti di analisi in cui tali tecniche

sono più utilizzate a livello internazionale. Tale classificazione si basa sui risultati di una

ricerca bibliografica condotta tramite il database SCOPUS2 e finalizzata ad ottenere un elenco

delle pubblicazioni scientifiche aventi per oggetto gli MC-SDSS. Per ottenere tale elenco è

stata impostata la ricerca sulla seguente combinazione di parole chiave:

TITLE-ABS-KEY(("Multicriteria" OR "Multicriteria analysis" OR “MCA” OR “Spatial

Multicriteria Analysis” OR “Spatial Multicriteria Evaluation” OR “SMCE”) AND

("Spatial Decision Support Systems" OR "GIS" OR “Geographic Information

Systems”))

Il risultato di una ricerca così impostata fornisce l’elenco delle pubblicazioni che presentano

la sopra citata combinazione di parole chiave nel titolo, oppure nell’abstract oppure tra le

keywords.

Nel caso in esame il risultato della ricerca è rappresentato da 3873 articoli pubblicati a partire

dal 1990 sino ad oggi. Dal momento che, di questi articoli, la produzione scientifica dal 2007

ad oggi è rappresentata da 231 pubblicazioni venendo così a costituire il 60% del totale degli

articoli pubblicati sul tema, si è deciso di sviluppare una classificazione della letteratura

relativa a questi ultimi 5 anni al fine di delineare quelli che attualmente risultano essere i

campi di più efficace applicazione dei modelli MC-SDSS, le tecniche che vengono

maggiormente utilizzate nell’integrazione con i GIS e gli approcci metodologici prediletti. Per

la classificazione dettagliata della letteratura in materia di MC-SDSS il lettore interessato può

fare riferimento a Malczewski (2006) e Ferretti (2011b).

2 www.scopus.com

3 La ricerca bibliografica è aggiornata al 17 Novembre 2011

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La Figura 1 illustra lo sviluppo dei metodi MC-SDSS in termini di numero di articoli

pubblicati su riviste sottoposte a revisione a partire dal 19904 sino ad oggi e il numero

cumulato degli stessi. Osservando la figura è possibile notare come lo sviluppo dei metodi

MC-SDSS sia stato modesto negli anni novanta ma abbia attratto crescente attenzione a

partire dal 2000 in avanti.

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Numero di articoli Numero cumulativo di articoli

Figura 1 - Numero di articoli pubblicati sugli MC-SDSS per anno dal 1990 al 2011 (Fonte:

elaborazione dati da SCOPUS)

Negli ultimi sei anni, in particolare, il numero di pubblicazioni sottoposte a revisione ha

continuato a crescere molto rapidamente. Su 387 articoli circa il 68% è stato, infatti,

pubblicato nel suddetto arco temporale.

La rapida crescita del numero di ricerche sui metodi MC-SDSS può essere attribuita ai

seguenti fattori (Malczewski, 2006): (i) riconoscimento del ruolo essenziale svolto dall’analisi

e dal supporto decisionale nei sistemi informativi geografici; (ii) disponibilità di software di

Analisi Multicriteri a basso costo e di facile utilizzo come Expert Choice e di strumenti di

programmazione matematica come LINDO; (iii) disponibilità di moduli di Analisi

Multicriteri integrati in sistemi quali IDRISI, SPANS e TNT-GIS.

4 Nonostante i risultati della ricerca evidenzino una produzione scientifica sul tema a partire dal 1990 in avanti

non bisogna dimenticare che esistono studi antecedenti (Diamond e Wright, 1988; Janssen e Rietveld, 1990;

Moreno e Seigel, 1988) come capitoli di libri e atti di conferenze che sono stati individuati attraverso citazioni in

altri documenti.

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A livello generale è possibile affermare che i trend attuali della ricerca sui modelli MC-SDSS

(Ferretti, 2011b) evidenziano una predilezione per le metodologie basate sulla teoria Multiple

Attribute Decision-Making e sull’approccio value focused thinking (Keeney, 1992),

sull’utilizzo di dati raster, su di un’integrazione di tipo loose coupling5 tra AMC e GIS e

sull’applicazione di tali modelli a problemi di “land suitability analysis”, o analisi di idoneità

del territorio, le quali hanno l’obiettivo di valutare l’attitudine del territorio ad accogliere la

localizzazione di un nuovo progetto o verso future destinazioni di uso del suolo. In

particolare, la Figura 2 illustra, per ogni contesto di applicazione analizzato nella

classificazione (Ferretti, 2011b), quali siano le tipologie di problema decisionale più

frequentemente affrontate.

3.2 Approccio metodologico

Un MC-SDSS può essere definito come una procedura finalizzata all’identificazione ed al

confronto di soluzioni ad un problema decisionale spaziale semi-strutturato, sulla base di una

combinazione di fattori che possono essere, almeno parzialmente, rappresentati da mappe

(Malczewski, 2006). Nonostante la maggior parte dei problemi di pianificazione territoriale

ed ambientale sia multicriteri in natura, essendo caratterizzata dal coinvolgimento di varie

dimensioni quali quella economica, quella sociale, quella ambientale e quella politica, con

interessi spesso in conflitto fra loro, le tecniche di Analisi Multicriteri spaziali sono state solo

recentemente inserite ed integrate nel campo delle valutazioni di sostenibilità delle

trasformazioni territoriali (Malczewski, 2006; Geneletti e Abdullah, 2009).

L’esigenza di tale integrazione deriva dal fatto che nella realtà non solo i criteri di valutazione

ed i rispettivi attributi, che servono a misurarli, variano nello spazio e devono essere

rappresentati attraverso map layers georeferenziati, ma anche le alternative decisionali da

ordinare sono geograficamente definite, cioè rappresentabili attraverso “primitive

geometriche” a cui sono associati i valori dei criteri di valutazione (Lapucci e Petri, 2009).

L’80% dei dati sui quali si basa l’attività decisionale è stato infatti stimato essere di natura

geografica (Worral, 1991), evidenziando dunque la necessità e la potenzialità per un

approccio integrato-sistemico, che sappia superare le debolezze e sfruttare in modo strategico

la sinergia derivante dall’integrazione di sistemi GIS e tecniche di Analisi Multicriteri.

La pianificazione, intesa come processo di scelta e distribuzione di risorse finalizzato al

raggiungimento di obiettivi e alla progettazione del futuro, rappresenta una tipologia specifica

di attività decisionale.

5 Per una spiegazione dettagliata degli approcci metodologici citati si rimanda a Ferretti (2011c).

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Figura 2 - Tipologia di problema decisionale affrontato per ogni contesto di applicazione

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Per tale ragione, Sharifi e Rodriguez (2002) pongono l’accento sull’importanza del confronto

tra i momenti della pianificazione e le fasi del processo decisionale proposte da Simon (1960)

(Fig. 3).

Planning &

Decision-

Making

Process

Intelligence

(Process

model)

Design

(Planning

model)

Decision/

Choice

(Evaluation

model)

Describe system

Understand system

Assess current situation

Formulate objectives

Formulate model

Generate alternatives

Assess impacts

Evaluate & decide

Communicate results

EV

IDE

NC

E

Figura 1 – Il processo di decision- making a supporto della pianificazione (Fonte:

elaborazione da Sharifi e Rodriguez, 2002)

Figura 3 - Il processo di decision- making a supporto della pianificazione (Fonte:

elaborazione da Sharifi e Rodriguez, 2002)

La struttura presentata in Figura 3 evidenzia come vi sia un flusso di attività dalla fase di

intelligence a quella di design a quella di choice e come le diverse fasi del processo

decisionale comportino il contributo metodologico sia dei sistemi GIS, sia delle tecniche di

Analisi Multicriteri.

In particolare, la fase di intelligence si riferisce alla strutturazione del problema, durante la

quale viene descritto il sistema in esame e vengono individuati gli obiettivi da perseguire.

Uno o più criteri, o attributi, vengono quindi selezionati al fine di descrivere il grado di

raggiungimento di ciascun obiettivo (Keeney, 1992).

La fase di design si fonda sulla raccolta ed elaborazione dei dati ed ha per obiettivo lo

sviluppo della struttura multicriteri dell’analisi attraverso la definizione delle relazioni tra gli

obiettivi, gli attributi e le preferenze del Decision Maker (Malczewski, 1999).

Infine, durante la fase di choice le alternative vengono valutate ed è utile sviluppare analisi di

sensitività, al fine di testare la robustezza del modello e ricavare opportune raccomandazioni.

Il termine “evidenza” in Figura 3 si riferisce all’insieme totale dei dati e delle informazioni

che il decisore ha a disposizione, incluse le capacità necessarie per gestire le varie

informazioni. L’evidenza può basarsi su fatti, valori, conoscenze o esperienze e rappresenta

una risorsa chiave in tutte le fasi del processo decisionale. Una parte considerevole del

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supporto alla decisione è, infatti, rappresentata dalla raccolta, dalla valutazione e

dall’organizzazione di questi dati in forme utili per l’analisi.

L’Analisi Multicriteri spaziale rappresenta pertanto un significativo passo in avanti rispetto

alle tecniche AMC convenzionali grazie all’esplicita considerazione della componente

spaziale. Le convenzionali tecniche AMC usano infatti tipicamente la media o il totale degli

impatti di un’alternativa sul sistema ambientale, ritenendoli appropriati per l’intera area in

considerazione. Tale assunzione circa l’omogeneità spaziale dell’area oggetto di studio è però

chiaramente poco realistica in quanto i criteri di valutazione, o meglio gli attributi che

servono a misurarli, variano nello spazio.

Rispetto alle tecniche di AMC convenzionali, l’Analisi Multicriteri spaziale richiede quindi

informazioni sul valore dei criteri e sulla localizzazione geografica delle alternative in

aggiunta alle preferenze del Decision Maker.

3 Applicazione al caso studio

3.1 Obiettivi dell’analisi e presentazione dell’area di studio

L’obiettivo generale della presente applicazione è quello di sperimentare un approccio di

valutazione innovativo basato sull’integrazione della tecnica di Analisi Multicriteri

denominata Analytic Network Process (ANP; Saaty, 2005), recente evoluzione dell’Analytic

Hierarchy Process (AHP, Saaty, 1980) con il GIS per lo sviluppo di un modello MC-SDSS

capace di tenere in debita considerazione le interrelazioni tra i fattori caratterizzanti il contesto

decisionale reale.

Mentre l’incorporamento della tecnica AHP all’interno del software IDRISI 3.2 (Eastman,

2001) ha facilitato la sperimentazione di modelli basati sull’accoppiamento AHP-GIS

(Malczewski, 1999), le applicazioni basate sull’integrazione tra ANP e GIS sono pochissime e

presenti solo a livello internazionale (Levy et al., 2007; Nekhay et al., 2009; Neaupane e

Piantanakulchai, 2006; Ferretti, 2011a; Ferretti e Pomarico, 2011). La presente analisi si

configura dunque come una delle prime sperimentazioni dell’integrazione tra i due suddetti

ambiti di ricerca a livello nazionale.

L’obiettivo specifico dell’analisi illustrata nel presente contributo è quello di valutare

l’idoneità del territorio della porzione Nord Est della Provincia di Torino (Figura 4) alla

localizzazione della discarica di rifiuti solidi urbani a servizio del termovalorizzatore di

Gerbido, attraverso l’individuazione delle aree a minima sensibilità ambientale e sociale al

fine di minimizzare ex ante le ripercussioni dell’intervento sul territorio.

A partire dal 2003 l’azienda TRM (Trattamento Rifiuti Metropolitani) ha avviato uno studio

tecnico- ambientale di confronto tra alcune aree candidate ad ospitare l’impianto ad

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interramento controllato a servizio del termovalorizzatore di Gerbido. Gli studi effettuati

hanno condotto alla definizione di una rosa di siti da sottoporre ad analisi ambientale per la

scelta definitiva, ovvero Foglizzo, Montanaro e Torrazza e all’espressione di una preferenza

per il sito di Montanaro ma, al momento dell’inizio della presente ricerca, non vi era ancora

alcuna alternativa risultata ufficialmente vincente.

La presente applicazione si propone quindi di illustrare lo sviluppo applicativo di un modello

MC-SDSS simulando il processo decisionale e di evidenziare come tale approccio

metodologico innovativo possa rappresentare un supporto efficace nella fase iniziale, detta di

macrolocalizzazione (Programma Provinciale di Gestione dei Rifiuti, 2006) della procedura di

selezione di un sito da adibire a discarica. In particolare, l’applicazione intende rappresentare

uno studio preliminare finalizzato alla caratterizzazione del territorio di una porzione della

Provincia di Torino in termini di idoneità alla localizzazione della discarica.

Figura 4 - Inquadramento territoriale dell’area di studio

3.2 Strutturazione del problema decisionale

La prima fase dell’analisi è rappresentata dalla strutturazione del problema attraverso

l’identificazione dell’obiettivo e la definizione dei criteri di valutazione.

Come precedentemente anticipato, la presente applicazione utilizza la tecnica ANP per

definire il modello decisionale tentando di riflettere la complessità del reale attraverso

l’esplicita considerazione delle interdipendenze esistenti tra i fattori presi in considerazione.

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La decisione di utilizzare l’ANP per lo sviluppo del modello di Analisi Multicriteri spaziale

nel presente lavoro deriva dalle seguenti motivazioni: (i) la localizzazione di una discarica

costituisce un problema di natura multicriteri; (ii) esistono dipendenze tra i criteri di

valutazione; (iii) l’analisi dettagliata delle interrelazioni esistenti tra i fattori forza gli analisti e

gli attori del territorio a riflettere sulle priorità e sul problema decisionale stesso (Aragonés-

Beltràn et al., 2010); (iv) l’integrazione con il GIS consente di esplorare le potenzialità

associate a tale approccio metodologico innovativo.

La Figura 5 illustra la sequenza di step metodologici adottata nella presente applicazione per

lo sviluppo dell’analisi ANP spaziale.

ALTERNATIVE CRITERI

Dati di base

(Sistema Informativo Territoriale)

Processing

(Distanze, overlay spaziale, densità,

riclassificazioni, etc.)

Standardizzazione [0-1]

(Omogeneizzazione delle scale, costruzione

funzioni di utilità)

Calcolo dei pesi

(confronto a coppie)

Aggregazione/ Ricomposizione gerarchica

(Map algebra)

Analisi di sensitività

(scenari di idoneità)

Mappe degli attributi

Mappe dei criteri e del

goal

Mappe degli scenari

Risultati e raccomandazioni

Figura 5 - Flusso operazionale di un’analisi ANP spaziale (le linee tratteggiate si riferiscono

a meccanismi di feedback)

In particolare, l’approccio adottato nel presente studio è quello “value focused” (Keeney,

1992). La strutturazione del problema decisionale si è concentrata infatti inizialmente sulla

definizione della struttura di valori caratterizzanti il contesto decisionale e, successivamente,

sulla generazione delle alternative potenzialmente idonee.

I criteri per lo sviluppo del modello in esame sono stati selezionati sulla base della letteratura

internazionale (Kontos et al., 2003; Wang et al., 2009; Sharifi e Retsios, 2004; Sharifi et al.,

2009; Nas et al., 2010; Geneletti, 2010; Gemitzi et al., 2007) e della normativa di riferimento

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(Programma Provinciale di Gestione dei Rifiuti, 2006, DGP 367482/ 2007). Coerentemente

alle indicazioni contenute nel Programma Provinciale di Gestione dei Rifiuti (PPGR, 2006)

sono stati considerati fattori di esclusione, fattori penalizzanti e fattori preferenziali per la

definizione delle aree non idonee e di quelle potenzialmente idonee.

I diversi fattori individuati come significativi ai fini della valutazione di idoneità sono stati

organizzati nel network riportato in Figura 66, secondo la struttura a rete semplice (Saaty,

2005), dove le frecce rappresentano le interdipendenze esistenti tra gli elementi decisionali. A

titolo di esempio è possibile notare come nel caso in esame l’uso del suolo e la distanza dalle

aree protette influenzino l’indice di naturalità.

Al fine di sottolineare come l’idoneità di un sito alla localizzazione di una discarica dipenda

in grande misura dalla posizione del sito stesso (Bottero e Ferretti, 2011; Sharifi e Retsios,

2004), si è deciso nel presente modello di destinare un cluster ai fattori di posizione (gli unici

in grado di massimizzare le caratteristiche positive derivanti dalla localizzazione e dunque di

creare valore aggiunto).

Obiettivo

Valutazione dell’idoneità del

territorio alla localizzazione della

discaricaCOMPONENTI AMBIENTALI

ABIOTICHE

-Idrografia superficiale

-Idrografia sotterranea

-Composizione litologica del suolo

-Uso del suolo

-Pendenza del terreno

-Rischio geologico

-Zone da bonificare

-Aree inondabili

COMPONENTI AMBIENTALI

BIOTICHE

-Aree protette

-Indice Biotico Esteso

-Indice di naturalità

FATTORI SOCIO- ECONOMICI

-Aziende RIR

-Sistema infrastrutturale

-Densità di popolazione

-Mercato immobiliare

FATTORI DI POSIZIONE

-Distanza dal termovalorizzatore

-Distanza dalle zone edificate

-Distanza dalle discariche esistenti

-Aree con quota > 1000 m

-Aree a riserva naturale ed integrata

-Aree in frana o soggette a

movimenti gravitativi

-Aree inondabili per tempi di ritorno

cinquantennali

-Piano Stralcio Fasce Fluviali

-Aree con soggiacenza compresa tra

0 e 3 m

VINCOLI

Figura 6 - Il network decisionale

Al fine di sviluppare l’Analisi Multicriteri spaziale è necessario che a ciascun fattore

identificato nel modello (Fig. 6) venga associata una mappa georeferenziata o data layer

capace di rappresentare la distribuzione spaziale dei valori di performance dei criteri in

6 Per una spiegazione più dettagliata del caso studio si rimanda a Ferretti (2011c).

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riferimento al raggiungimento dell’obiettivo dell’analisi. I dati grezzi vengono elaborati in

ambiente GIS attraverso calcoli di distanze e di densità, analisi di overlay spaziale e di

riclassificazione di attributi alfanumerici presenti nelle informazioni di base.

Ai fini della rappresentazione spaziale delle mappe è opportuno richiamare le differenze tra:

- vincoli, ovvero criteri escludenti. Le aree escluse assumono nella mappa un valore di

performance pari a zero mentre le aree rimanenti ottengono un valore pari ad uno.

- Fattori, ovvero criteri che contribuiscono secondo un certo livello a determinare

l’idoneità dell’area. Esistono due tipi di fattori: quelli da massimizzare (quando il

criterio contribuisce positivamente al risultato: maggiori sono i valori, meglio è) e

quelli da minimizzare (quando il criterio contribuisce negativamente al risultato:

minori sono i valori, meglio è).

Contrariamente a quanto accade per i vincoli che non possono essere compensati, per i

fattori vi è la possibilità che una performance bassa per un criterio venga compensata

da una performance alta su di un altro criterio.

- Gruppi di fattori. Definiscono un obiettivo intermedio o parziale il cui raggiungimento

è determinato da una combinazione di più fattori.

3.3 Sviluppo del modello

L’applicazione illustrata è stata sviluppata utilizzando il software Superdecision7 per la

determinazione dei pesi dei criteri e il software ILWIS 3.3 (ILWIS 3.3, 2005) per le

operazioni di analisi spaziale.

Per poter relazionare i punteggi relativi a ciascun criterio al grado di idoneità di ciascun pixel

della mappa, questi devono essere trasformati dalle loro unità originali in una scala di valori

attraverso una funzione di standardizzazione capace di rendere i criteri adimensionali, dunque

confrontabili, e rappresentativi del grado di raggiungimento degli obiettivi di valutazione.

Questa operazione viene solitamente condotta attraverso la generazione di una funzione

utilità, ovvero di una curva che rappresenta la relazione tra i punteggi del criterio ed i

corrispondenti punteggi sulla scala di valutazione che varia in genere da 0 (performance

peggiore) a 1 (performance ideale).

La procedura di standardizzazione, ovvero la decisione di come assegnare il valore massimo e

come il valore nullo, e la procedura di pesatura dei criteri costituiscono la parte più soggettiva

dell’analisi.

Per tale ragione, nell’applicazione in esame, è stato organizzato un focus group di esperti per

la condivisione del metodo di standardizzazione adottato per ciascun criterio e per la pesatura

degli stessi criteri.

7 www.superdecisions.com

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La funzione di standardizzazione utilizzata più frequentemente ed adottata anche nella

presente applicazione è quella lineare. Tale funzione costruisce una relazione lineare tra i

punteggi dei criteri e la significatività percepita degli stessi, valutando un aumento del

punteggio di un criterio nello stesso modo lungo il range di punteggi possibili e mantenendo il

rapporto tra i valori pari al rapporto tra i punteggi originali (Geneletti, 2008).

La Tabella 1 fornisce, per ciascun criterio considerato nell’analisi, la spiegazione della

procedura di standardizzazione adottata.

Tabella 1 - Standardizzazione dei fattori e dei vincoli

Criteri Standardizzazione

VIN

CO

LI

Soggiacenza Le aree con soggiacenza della falda compresa tra 0 e 3 m hanno suitability nulla, le

altre suitability pari a 1.

Aree inondabili Le aree inondabili con tempi di ritorno cinquantennali hanno suitability nulla, le altre

suitability pari a 1.

Aree a riserva

naturale ed

integrata

Le aree protette provinciali istituite, i Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e le Zone

di Protezione Speciale (ZPS) hanno suitability nulla, le altre suitability pari a 1.

Altimetria Le aree con quota superiore ai 1000 m hanno suitability nulla, le altre suitability pari

a 1.

Aree in frana Le aree in frana o soggette a movimenti gravitativi hanno suitability nulla, le altre

suitability pari a 1.

Piano Stralcio

Fasce Fluviali

Le fasce di rispetto fluviali hanno suitability nulla, le altre suitability pari a 1.

FA

TT

OR

I

Distanza

dall’idrografia

superficiale

Standardizzazione secondo la funzione lineare crescente: l’estremo inferiore

(suitability nulla) è stato posto a 150 m (fascia di rispetto dalle sponde dei corsi

d’acqua prevista dal PPGR, 2006) e l’estremo superiore (suitability massima) è stato

posto alla distanza massima raggiunta all’interno dei confini dell’area di studio.

Composizione

litologica del

suolo

Funzione monotona lineare a suitability crescente fino alla classe rappresentante le

argille.

Uso del suolo Funzione monotona lineare a suitability decrescente in funzione della classe di uso

del suolo (le aree urbanizzate sono quelle con suitability più elevata, mentre le aree

umide e quelle corrispondenti al reticolo idrografico sono quelle con valori di

suitability più bassi).

Pendenza del

terreno

Standardizzazione secondo la funzione lineare decrescente: sono considerate idonee

pendenze comprese tra 0 e 10% (Nas et al.,2010; Gemitzi et al.,2007), dopodiché

l’idoneità decresce all’aumentare della pendenza.

Rischio

geologico

Funzione monotona lineare a suitability decrescente all’aumentare del livello di

rischio geologico.

Aree inondabili Funzione monotona lineare a suitability decrescente al diminuire dei tempi di ritorno

delle inondazioni.

Idrografia

sotterranea

Funzione lineare monotona a suitability crescente all’aumentare della classe di

soggiacenza della falda. La classe 1 (soggiancenza compresa tra 0 e 3m) ha

suitability nulla in quanto esclusa per effetto del vincolo.

Distanza dalle

zone da

bonificare

Funzione lineare monotona a suitability crescente. La distanza massima in metri

(suitability pari a 1) è stata riposizionata sulla base della distanza massima raggiunta

all’interno dei confini dell’area di studio.

Distanza dalle

aree protette

Funzione lineare monotona a suitability crescente. La distanza massima in metri

(suitability pari a 1) è stata riposizionata sulla base della distanza massima raggiunta

all’interno dei confini dell’area di studio.

Distanza dalle

classi più

sensibili di

Funzione lineare monotona a suitability crescente. La distanza massima in metri

(suitability pari a 1) è stata riposizionata sulla base della distanza massima raggiunta

all’interno dei confini dell’area di studio.

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15

Criteri Standardizzazione

Indice Biotico

Esteso

Indice di

Naturalità

Funzione monotona lineare a suitability decrescente all’aumentare del valore

dell’Indice di Naturalità del territorio.

Distanza dal

sistema

infrastrutturale

Standardizzazione secondo la funzione lineare decrescente: fino a 60 m l’idoneità è

considerata nulla (fascia di rispetto da infrastrutture prevista dal PPGR, 2006), a

partire dai 60 m (idoneità massima) il valore di suitability decresce linearmente fino

alla distanza massima raggiunta all’interno dei confini dell’area di studio (suitability

nulla).

Densità di

popolazione

Funzione monotona lineare a suitability decrescente all’aumentare del valore di

densità di popolazione di ciascun Comune.

Mercato

immobiliare

Funzione monotona lineare a suitability decrescente all’aumentare del valore di

mercato del patrimonio immobiliare di ciascun Comune.

Distanza dalle

aziende a

Rischio di

Incidente

Rilevante

Funzione lineare monotona a suitability crescente. La distanza massima in metri

(suitability pari a 1) è stata riposizionata sulla base della distanza massima raggiunta

all’interno dei confini dell’area di studio.

Distanza dal

termovalorizzator

e di Gerbido

Funzione lineare monotona a suitability decrescente. La distanza massima in metri

(suitability nulla) è stata riposizionata sulla base della distanza massima raggiunta

all’interno dei confini dell’area di studio.

Distanza dalle

zone edificate

Standardizzazione secondo la funzione lineare crescente: fino a 500 m l’idoneità è

considerata nulla (buffer dalle zone edificate previsto dal PPGR, 2006), a partire dai

500 m in avanti l’idoneità aumenta linearmente all’aumentare della distanza dalle

zone edificate fino alla distanza massima raggiunta all’interno dei confini dell’area

di studio (suitability massima).

Distanza dalle

discariche

esistenti

Funzione lineare monotona a suitability crescente. La distanza massima in metri

(suitability pari a 1) è stata riposizionata sulla base della distanza massima raggiunta

all’interno dei confini dell’area di studio.

La Figura 7 riporta le mappe standardizzate relative a tutti i fattori e vincoli considerati nel

modello.

Dopo aver standardizzato le mappe dei criteri, il passo successivo dell’analisi consiste

nell’assegnazione di un peso ad ogni fattore. Da un punto di vista metodologico, la fase di

confronto e valutazione secondo la metodologia ANP si articola secondo due livelli distinti: il

confronto tra clusters, più generale e strategico, ed il confronto tra nodi, più specifico e

dettagliato.

Il procedimento di confronto a coppie nell’ANP segue un andamento a “rete” in cui,

imponendo a rotazione ogni elemento della rete come “genitore”, si esprime un giudizio di

preferenza mediante la realizzazione di molteplici confronti a coppie tra tutti gli elementi ad

esso precedentemente collegati (“figli”). Durante lo svolgimento dei vari confronti a coppie si

stabilisce una relazione binaria di preferenza tra i due elementi confrontati rispetto al nodo

genitore.

I giudizi numerici stabiliti sono tratti da una scala numerica a 9 punti, denominata “scala

fondamentale di Saaty” (Saaty, 1980) dove il valore 1 indica che i due aspetti hanno eguale

importanza mentre il valore 9 indica che l’importanza di uno dei due aspetti è estrema.

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Figura 7 - Mappe standardizzate dei vincoli e dei fattori considerati nell’analisi

Legenda

(valori di suitability)

Vincolo “soggiacenza”

Legenda

(valori di suitability)

Vincolo “aree inondabili”

Vincolo “aree protette” Vincolo “altimetria”

Legenda

(valori di suitability)

Vincolo “frane”

Legenda

(valori di suitability)

Vincolo “fasce fluviali” Distanza dall’idrografia Litologia

Uso del suolo

Legenda

(valori di suitability)

Pendenza del terreno Rischio geologico Aree inondabili

Legenda

(valori di suitability)

Soggiacenza

Legenda

(valori di suitability)

Distanza dalle zone da bonificare Distanza dalle aree protette Distanza dalle classi più sensibili

di IBE

Indice di Naturalità

Legenda

(valori di suitability)

Distanza dal sistema infrastrutturale Densità di popolazione Mercato immobiliare

Legenda

(valori di suitability)

Distanza da Gerbido

Legenda

(valori di suitability)

Distanza dalle zone edificate

Legenda

(valori di suitability)

Distanza dalle discariche

Distanza dalle aziende RIR

Legenda

(valori di suitability)

Legenda

(valori di suitability)

Legenda

(valori di suitability)

Legenda

(valori di suitability)

Legenda

(valori di suitability)

Legenda

(valori di suitability)

Legenda (valori di suitability)

Legenda (valori di suitability)

Legenda (valori di suitability)

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17

I valori numerici stabiliti di volta in volta costituiscono delle matrici quadrate di confronto a

coppie degli elementi che vengono determinate ad ogni livello della rete.

Il procedimento di confronto procede quindi attraverso la progressiva formazione di tre

supermatrici:

- la “supermatrice iniziale”, composta dai vettori priorità ottenuti dal confronto a coppie;

- la “supermatrice pesata”, ottenuta moltiplicando i valori della supermatrice iniziale per la

matrice di confronto a coppie ottenuta a livello dei clusters;

- la “supermatrice limite”, ottenuta moltiplicando la supermatrice pesata per sé stessa un

numero di volte tendente a infinito.

La Tabella 2 illustra il vettore delle priorità globali per gli elementi considerati nell’analisi

ottenuto attraverso il sopramenzionato focus group8. Tali priorità rappresentano il punto di

partenza per l’aggregazione e la sintesi finale dei risultati del modello.

I fattori più importanti ai fini della determinazione delle aree più idonee alla localizzazione

della discarica sono risultati essere quelli di posizione, seguiti dai fattori socio- economici,

dalle componenti ambientali biotiche e, infine, dalle componenti ambientali abiotiche.

Tabella 2 - Priorità finali degli elementi del network decisionale

Elementi del networkPriorità

normalizzate

Aree inondabili 0.014

Pendenza del terreno 0.005

Idrografia sotterranea 0.014

Idorgrafia superficiale 0.009

Rischio geologico 0.020

Composizione litologica del suolo 0.013

Uso del suolo 0.009

Zone da bonificare 0.009

Aree protette 0.118

Indice Biotico Esteso 0.016

Indice di Naturalità 0.040

Distanza da zone edificate 0.201

Distanza dal termovalorizzatore 0.127

Distanza dalle discariche esistenti 0.049

Aziende a Rischio di Incidente Rilevante 0.060

Densità di popolazione 0.114

Sistema infrastrutturale 0.123

Mercato immobiliare 0.060

8 Per maggiori dettagli in merito alla fase di pesatura dei fattori si rimanda a Ferretti (2011c).

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18

3.4 I risultati

Nell’ultima fase dell’analisi le mappe dei fattori e dei vincoli sono state aggregate in funzione

del peso a loro assegnato, al fine di determinare la mappa di suitability con riferimento

all’obiettivo generale. Tale operazione avviene attraverso l’applicazione di un’opportuna

regola decisionale che determina come ordinare le alternative (ovvero i pixel di ciascuna

mappa), sulla base dei dati (punteggi dei fattori) e delle preferenze dei Decision Makers (pesi

dei criteri).

Nel caso studio in oggetto (Ferretti, 2011d) è stata applicata una combinazione lineare pesata

(Weighted Linear Combination, WLC), la quale calcola per ciascun pixel un valore di

idoneità moltiplicando i valori di performance standardizzati per il peso dei relativi criteri e

sottraendo i vincoli, come illustrato nell’equazione 1.

Sj = Σ Wi Xi Π Ck (1)

dove Sj rappresenta l’idoneità del pixel j alla localizzazione della discarica; Wi è il peso del

fattore i; Xi è il valore standardizzato del fattore i e Ck è la costante relativa al vincolo k.

Attraverso l’applicazione di tale regola decisionale, ciascun pixel ottiene un valore compreso

tra 0 (idoneità nulla) e 1 (idoneità massima). La mappa ottenuta in Figura 8 rappresenta il

risultato finale dell’analisi e costituisce uno strumento di supporto alla decisione per

identificare spazialmente le zone idonee alla localizzazione dell’impianto.

Legenda

(valori di suitability)

Figura 8 - Mappa di suitability complessiva alla localizzazione della discarica

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Dal risultato ottenuto emerge che una notevole porzione del territorio risulta non idonea alla

localizzazione dell’impianto, mentre i territori che presentano valori maggiori di suitability si

concentrano principalmente nella zona centro- orientale della macroarea oggetto di studio. Si

riscontra inoltre con evidenza come la presenza dei vincoli limiti il numero e l’estensione

geografica delle alternative in quanto per definizione essi rappresentano le restrizioni imposte

allo spazio decisionale e determinano l’insieme delle alternative possibili.

Interessanti riflessioni derivano, inoltre, dall’analisi di sensitività dei risultati sviluppata per

l’applicazione in esame (Ferretti, 2011c); quest’ultima permette, infatti, di considerare il

modello robusto in quanto, nonostante si registrino delle variazioni dei valori di suitability nei

diversi scenari di sensitività, le zone a maggiore idoneità si mantengono sempre quelle della

porzione centro- orientale dell’area di studio.

4 Conclusioni e sviluppi futuri

La trattazione ha messo in luce le potenzialità dell’integrazione tra le tecniche GIS e le

Analisi Multicriteri, esplicitando come tale approccio sia di grande utilità nel fornire supporto

alle decisioni in modo sistemico, trasparente e ripercorribile, grazie ad una presentazione

chiara e razionale dei risultati dell’analisi agevolata dalla creazione di mappe tematiche.

Alla luce degli esiti dell’applicazione sviluppata, numerose sembrano essere le potenzialità

dell’approccio ANP spaziale nell’ambito della valutazione degli interventi di trasformazione

territoriale. In primo luogo, l’analisi ha permesso di evidenziare quali siano gli elementi più

significativi ai fini della decisione attraverso un processo di valutazione trasparente.

In secondo luogo, l’applicazione ha evidenziato come le Analisi Multicriteri spaziali possano

offrire un supporto efficace alla fase di pianificazione strategica degli interventi di

trasformazione territoriale, fornendo una base conoscitiva utile per le successive analisi di

maggior dettaglio (micro-localizzazione).

Una delle potenzialità più significative dei modelli MC-SDSS fa dunque riferimento al

supporto da essi fornito sia alla fase di pianificazione, dove essi possono aiutare a generare le

opzioni alternative, sia alla fase di valutazione, nella quale consentono il confronto delle

alternative sulla base di una molteplicità di criteri al fine di esplicitarne gli impatti, i livelli di

trade-off e l’attrattività globale.

L’applicazione sviluppata ha anche evidenziato come i limiti di un’Analisi Multicriteri

spaziale facciano essenzialmente riferimento alla disponibilità e all’accessibilità dei dati

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spaziali, raramente di tipo pubblico e comunque dispersi tra i vari enti, e alla necessità di

elaborazioni preliminari sui dati prima di poterli utilizzare nei software MC-SDSS.

Gli sviluppi futuri della ricerca presentata fanno riferimento a tre aree di possibile

miglioramento del modello illustrato nel presente caso studio: (i) lo sviluppo di un’analisi di

sensitività basata sulla generazione di più combinazioni di pesi da associare ai diversi criteri

al fine di tenere in debita considerazione l’incertezza ad essi relativa (Geneletti, 2008;

Aragonés- Beltràn et al.,2010), anche attraverso l’approccio della logica fuzzy (Zadeh, 1965);

(ii) l’implementazione dell’analisi attraverso un’applicazione web-GIS al fine di facilitare la

partecipazione al processo decisionale; (iii) l’impiego di informazioni di maggior dettaglio al

fine di passare dalla scala di osservazione provinciale a quella comunale.

Concludendo, è possibile affermare che l’integrazione tra tecniche GIS e metodi di Analisi

Multicriteri costituisce un campo di ricerca estremamente promettente a supporto delle

procedure di valutazione della sostenibilità nel contesto degli interventi di trasformazione del

territorio.

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24

SUMMARY

The sustainability assessment of territorial transformation projects plays a very crucial role in

the present cultural, scientific and political debate. In this context a very useful support is

provided by the so called Multicriteria- Spatial Decision Support Systems. These tools are

based on the integration between Geographic Information Systems and Multicriteria Analysis

techniques and constitute an ideal platform for the analysis, the structuration and the solution

of semi-structured spatial problems concerning the management of territorial transformations.

The objective of the present contribution refers to the exploration of innovative tools that are

able to support the comprehension of complex phenomena concerning territorial

transformations, highlighting the contribution of spatial Multicriteria evaluations in the field

of environmental assessment procedures and planning practices. In particular, the paper

proposes the integration between the Multicriteria Analysis technique named Analytic

Network Process and Geographic Information Systems, investigating limits and potentialities

of the innovative approach through a case study application concerning the land suitability

analysis to host a waste management facility in Turin (Italy).