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Yeats - I Racconti Di Hanrahan Il Rosso

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Nei Racconti di Hanrahan il Rosso, lo scrittore e premio Nobel William Butler Yeats (1865-1939), ripropone molti dei temi comuni alle sue composizioni poetiche, in cui le idee mistico-filosofiche si incarnano in immagini e si svolgono in ritmi onirici indimenticabili; il tutto narrato con stile inimitabile legato all’essenzialità e alla concretezza del linguaggio.Hanrahan il Rosso, uomo di grande sapere ed artista dall’animo puro, a causa dell'intervento di misteriose creature che vivono i boschi, perderà la donna amata e non riuscendo a trovare rifugio e conforto fra gli uomini, sarà costretto ad una vita errabonda.

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  • William Butler Yeats

    I RACCONTIDI

    HANRAHAN IL ROSSO

  • Hanrahan il Rosso

    Hanrahan, il maestro della scuola all'aperto, un giovane alto, forte, dai capelli rossi, entr nel granaio, dove sedevano alcuni uomini del villaggio la vigilia di Samhain. Era stato un'abitazione e, quando il proprietario ne aveva costruita una migliore, aveva unito le due camere, tenendolo come locale per ammassarvi provviste di ogni tipo.

    C'era una fiamma nel vecchio focolare, e c'erano candele di sego conficcate nelle bottiglie, e c'era una bottiglia nera da un quarto su delle assi che erano state messe tra due barili per formare un tavolo.

    La maggior parte degli uomini stava seduta vicino al fuoco, e uno di loro cantava una lunga cantilena su un uomo di Munster e un uomo di Connacht che litigavano sulle loro due regioni.

    Hanrahan and dal padrone di casa e gli disse: - Ho ricevuto il tuo messaggio -. Ma, detto questo si ferm, perch un vecchio montanaro che aveva una camicia e dei calzoni di flanella grezza, e che se ne stava seduto da solo vicino alla porta, lo guardava facendo girare un vecchio mazzo di carte tra le mani, e mormorava. - Non fategli caso - disse il padrone di casa -, solo un forestiero venuto qui da poco, e gli abbiamo dato il benvenuto perch la notte di Samhain, ma credo che sia un po' fuori di testa. Mettetevi ad ascoltarlo e sentirete quello che va dicendo. Allora si misero in ascolto, e poterono sentire il vecchio che mormorava fra s, girando le carte: - Picche e Quadri, Coraggio e Potere; Fiori e Cuori, Conoscenza e Piacere.

    - Con questa specie di chiacchiere sta andando avanti da un'ora- disse il padrone di casa, e Hanrahan distolse gli occhi dal vecchio come se si annoiasse a guardarlo.

    - Ho ricevuto il tuo messaggio - disse allora Hanrahan -. Si trova nel granaio con i suoi tre cugini primi di Kilchriest - ha detto il messaggero -, e con loro ci sono alcuni vicini.

    - E' mio cugino laggi che vuole vederti - disse il padrone di casa, e chiam un giovane vestito di panno di lana, che ascoltava la canzone, e disse: - E' questo Hanrahan il Rosso, per il quale hai il messaggio.

    - E' un messaggio proprio gentile - disse il giovane -, perch viene dalla tua innamorata Mary Lavelle.

    - E come mai avresti un suo messaggio, e cosa sai di lei?

    - Per la verit non la conosco, ma ieri ero a Loughrea, e un suo vicino, con il quale ho dei rapporti, mi diceva che lei lo aveva pregato, se avesse incontrato al mercato qualcuno di queste parti, di farti sapere che le morta la madre e, se tu hai ancora intenzione di unirti a lei, disposta a mantenere la parola che ti ha dato.

    - Andr da lei, infatti - disse Hanrahan.

    - E ti prega di non aspettare, perch, se non ha un uomo in casa prima della fine del mese, probabile che quel pezzetto di terra verr dato a un altro.

    Quando Hanrahan sent questo, si alz dalla panca dove stava seduto.

  • - Infatti non aspetter - disse, - c' la luna piena, e se raggiungo Kilchriest questa notte, arriver da lei domani, prima del tramonto.

    Quando gli altri sentirono queste parole, cominciarono a ridere di lui perch aveva tanta fretta di andare dalla sua innamorata, e uno gli chiese se avrebbe lasciato la scuola nel vecchio forno della calce, dove impartiva ai bambini tanti buoni insegnamenti. Ma lui disse che i bambini sarebbero stati ben contenti di trovare quella mattina il posto vuoto e nessuno a tenerli a bada; e quanto alla scuola poteva rimetterla su in qualsiasi posto, avendo, come aveva, il suo piccolo calamaio appeso al collo con una catena, e il grosso Virgilio e il sillabario nella falda della giacca.

    Alcuni lo invitarono a bere un bicchiere prima di andarsene, e un giovanotto lo prese per la giacca, e gli disse che non doveva lasciarli senza cantare la canzone che aveva composto in onore di Venere e di Mary Lavelle. Lui bevve un bicchiere di whisky, ma disse che non si sarebbe fermato, si voleva mettere in viaggio.

    - C' tempo, Rosso Hanrahan - disse il padrone di casa -. Avrai tutto il tempo di abbandonare i divertimenti dopo il matrimonio, e potrebbe passare molto tempo prima che ci si veda ancora.

    - Non voglio fermarmi - disse Hanrahan -, la mia testa sarebbe continuamente per la strada, portandomi verso la donna che mi ha mandato a chiamare, che sola e sta spiando il mio arrivo.

    Alcuni gli si fecero intorno, insistendo che era stato una cos piacevole compagnia, tutto canti, scherzi e buffonerie di ogni tipo, e che non doveva lasciarli prima che fosse passata la notte, ma lui rifiut e se li tolse di torno, avviandosi alla porta. Ma, come mise il piede sulla soglia, lo strano vecchio si alz, pos la propria mano, che era scarna e vizza come l'artiglio di un uccello, sulla mano di Hanrahan e disse: - Non da Hanrahan, l'uomo dotto e il grande poeta, andarsene da una compagnia come questo, la notte di Samhain.

    Fermati, dunque- disse - e fatti una mano con me; ecco qui un vecchio mazzo di carte che ha compiuto il suo dovere molte notti prima di questa e, vecchio com', molte ricchezze del mondo sono state vinte e perse su di lui.

    Disse uno dei giovani: - Vecchio, non molte ricchezze del mondo si sono fermate presso di te - e guard i piedi nudi del vecchio e risero tutti. Ma Hanrahan non rise, sedette con grande tranquillit senza una parola. A questo punto uno di loro disse:- Cos ti fermerai con noi, dopotutto, Hanrahan -, e disse il vecchio: - Si fermer, infatti; non mi avete sentito chiederglielo?

    Allora tutti guardarono il vecchio come se volessero sapere di dove venisse. - E' che vengo da lontano - disse -, attraverso la Francia sono venuto, attraverso la Spagna, lungo il lago Greine dalla sorgente nascosta, e nessuno mi ha mai negato nulla. E si fece poi silenzioso, nessuno os interrogarlo e cominciarono a giocare. Sei uomini giocavano intorno al tavolo e gli altri li guardavano da dietro le spalle. Giocarono due o tre partite per niente, e poi il vecchio prese dalla tasca una monetina da quattro penny, sottile e levigata per l'uso, e invit gli altri a puntare qualcosa. Tutti allora misero qualcosa sul tavolo, e per poco che fosse pareva molto, dal modo in cui passava dall'uno all'altro, dato che prima lo vinceva un uomo e poi il suo vicino. E a volte la fortuna girava le spalle a un tale che non aveva pi niente da perdere, e allora l'uno o l'altro gli prestava qualcosa e lui glielo

  • restituiva prendendolo dalla vincita, perch la buona e la cattiva sorte non si fermavano a lungo da nessuno. E una volta Hanrahan disse, come un uomo che parlasse in un sogno: - Per me tempo di mettermi in cammino -, ma proprio allora gli venne una buona carta, e la gioc, e tutto il denaro prese ad andare da lui. E una volta pens a Mary Lavelle, e sospir; e quella volta la fortuna si allontan da lui, e lui se la dimentic di nuovo.

    Ma la fortuna alla fine and dal vecchio e rimase con lui: tutto quel che avevano fin nelle sue tasche, e lui inizi a fare piccole risatine tra s e a cantare ripetutamente, "Picche e Quadri, Coraggio e Potere", e cos via, come se fosse il verso di una canzone.

    Dopo un po', chiunque avesse guardato quegli uomini e avesse visto i loro corpi dondolare avanti e indietro - e il modo di tenere i loro occhi fissi sulle mani del vecchio - avrebbe creduto che fossero ubriachi e tutti i loro averi fossero puntati sulle carte; ma non era cos, perch la bottiglia da un quarto non era stata aperta da quando era iniziato il gioco, e ancora era quasi piena, e tutta la puntata consisteva in qualche monetina da sei penny e qualche scellino e forse una manciata di spiccioli.

    - Siete bravi a vincere e bravi a perdere - disse il vecchio , avete il gioco nel sangue -. Poi cominci a mischiare e a confondere le carte con grande rapidit e abilita, finch alla fine non riuscirono a capire se erano proprio carte, ma si sarebbe potuto credere che facesse anelli di fuoco nell'aria come li farebbe un ragazzino roteando un bastoncino acceso; dopodich sembr loro che la camera fosse tutta al buio e non riuscirono a vedere altro che le sue mani e le carte.

    E di colpo una lepre salt fuori dalle mani del vecchio e nessuno cap se era stata una delle carte a prendere quella forma o se era stata creata dal nulla nel palmo delle sue mani, ma stava l che correva sul pavimento del granaio veloce come ogni lepre di questo mondo.

    Alcuni guardavano la lepre, ma la maggior parte teneva gli occhi sul vecchio, e mentre lo guardavano un cane salt fuori dalle sue mani, proprio come aveva fatto la lepre, e dopo di quello un altro cane e ancora un altro, finch ci fu tutta una muta al completo che inseguiva la lepre tutto intorno al granaio.

    Adesso i giocatori erano tutti in piedi, con la schiena al tavolo, rattrappiti per evitare i cani, e quasi assordati dal rumore dei loro guaiti, ma per quanto fossero veloci i cani non riuscivano ad aver ragione della lepre, e quella continuava a girare fino a quando, finalmente, come se un colpo di vento spalancasse la porta, la lepre cambi bruscamente direzione e scavalc il tavolo dove gli uomini avevano giocato, usc dalla porta e via di corsa nella notte e i cani oltre il tavolo e attraverso la porta, dietro a lei.

    Allora il vecchio grid: - Seguite i cani, seguite i cani, e sar una grande caccia quella alla quale assisterete questa notte -, e usc dietro di loro. Ma gli uomini, bench abituati ad andare a caccia delle lepri e pronti a ogni tipo di diversivo, avevano paura a uscire nella notte, e fu solo Hanrahan ad alzarsi e dire: - Li seguir io, li seguir io.

    - Faresti meglio a fermarti qui, Hanrahan - disse il giovane che gli stava pi vicino -, perch potresti andare incontro a qualche grave pericolo -. Ma Hanrahan disse: - Vedr un gioco leale, vedr un gioco leale -, e usc dalla porta inciampando come un uomo che sogna, e la porta si richiuse dietro di lui non appena se ne fu andato.

  • Pensava di vedere il vecchio davanti a s, e invece era solo la propria ombra che la luna piena proiettava sulla strada davanti a lui, ma poteva sentire i cani abbaiare dietro la lepre sui vasti campi verdi di Granagh; e li segu a grande velocit, perch non c'era niente a fermarlo; e dopo un po' arriv a dei campi pi piccoli che intorno avevano dei muretti di pietre sconnesse, e butt gi le pietre quando li oltrepass, senza fermarsi a rimetterle a posto; e costeggi quel posto dove il fiume va sottoterra a Ballyle e poteva sentire i cani che lo precedevano verso la sorgente del fiume. Presto si accorse che correre gli era pi difficile, perch era su per una china che stava andando, nuvole coprivano la luna e gli fu difficile vedere la strada, e una volta lasci il sentiero per prendere una scorciatoia, ma il piede scivol in un pantano e dovette ritornare sul sentiero. Da quanto tempo stava camminando non lo sapeva, o per quale via andasse, ma alla fine si trov sulla nuda montagna, con niente se non la ruvida erica intorno a lui, e non pot sentire i cani n altro. Ma il loro grido cominci ad arrivargli di nuovo, prima lontano e poi pi vicino; quando gli fu vicinissimo, si sent di colpo nell'aria, e il suono della caccia risuon sopra la sua testa; poi si diresse verso nord finch non riusc a sentire pi nulla. - Questo non leale disse -, questo non leale -. E non pot andare pi avanti, ma si sedette sull'erica dove si trovava, nel cuore dello Slieve Echtge, perch le forze lo avevano abbandonato per la durezza del lungo viaggio che aveva fatto.

    Dopo un po' si rese conto che c'era una porta vicino a lui, dalla quale filtrava una luce; si meravigli che, essendogli cos vicina, non l'avesse vista prima. Si alz, e stanco com'era si diresse verso la porta, e sebbene di fuori fosse notte fu la luce del giorno che trov all'interno. Immediatamente incontr un uomo vecchio che stava raccogliendo timo estivo e gialli fiori di ireos, e sembrava che insieme a loro ci fossero tutti i soavi profumi dell'estate. E il vecchio disse: - Ce ne hai messo per venire da noi, Hanrahan, l'uomo dotto e grande poeta.

    E con questo, lo port in un enorme palazzo splendente, e tutte le cose grandiose delle quali Hanrahan aveva sentito parlare, e tutti i colori che aveva mai visto, stavano l dentro. All'estremit del palazzo c'era un posto elevato, e l su un alto seggio era seduta una donna, la pi bella che il mondo avesse mai visto, con un lungo volto pallido e fiori intorno, ma aveva l'aspetto stanco di chi ha aspettato a lungo. E sul gradino sotto il suo seggio c'erano quattro vecchie grigie sedute, e una di loro teneva in grembo un grande calderone; e un'altra sulle ginocchia una grande pietra, che per quanto pesante le pareva leggera; e un'altra aveva una lunghissima lancia fatta di legno appuntito; e l'ultima aveva una spada che era senza fodero.

    Hanrahan rimase a guardarle per molto tempo, ma nessuna gli rivolse una parola o lo guard. Egli aveva in mente di chiedere chi fosse quella donna sul seggio, che somigliava a una regina, e che cosa stesse aspettando; ma per quanto avesse la lingua sciolta e non temesse nessuno, aveva paura adesso di parlare a una donna cos bella, e in un posto cos immenso. Allora pens di chiedere cosa fossero le quattro cose che le quattro vecchie grigie tenevano come un grande tesoro, ma non gli riusc di pensare le parole giuste per esprimersi.

    Poi la prima vecchia si alz, tenendo il calderone con le due mani, e disse: - Piacere -, e Hanrahan non disse parola. Poi si alz la seconda vecchia con la pietra fra le mani, e disse: - Potere -; si alz la terza vecchia con una lancia in mano, e disse: - Coraggio -; e si alz l'ultima vecchia che teneva in mano la spada, e disse: - Conoscenza -. E ognuna, dopo aver parlato, rimase in attesa che Hanrahan la interrogasse, ma lui non disse nulla. Allora le quattro vecchie uscirono dalla porta, portando con loro i quattro tesori, e mentre

  • uscivano una di loro disse: - Non ha da chiederci nessun desiderio -; e disse un'altra: - E' debole, debole -; e disse un'altra: - Ha paura -; e disse l'ultima: - Le sue facolt lo hanno abbandonato -. E poi dissero tutte: - Echtge, figlia di Mano d'Argento, deve continuare a dormire. E' un peccato, un gran peccato.

    Allora la donna che assomigliava a una regina emise un sospiro tristissimo, e sembr a Hanrahan come se quel sospiro avesse il suono di ruscelli nascosti; e se il posto in cui si trovava fosse stato dieci volte pi grande e pi splendido di quel che era, non avrebbe potuto impedire al sonno di impadronirsi di lui; e barcoll come un ubriaco, sdraiandosi all'istante.

    Quando Hanrahan si svegli, il sole splendeva sul suo viso, ma c'era la candida brina sull'erba intorno a lui, e c'era il ghiaccio sulla sponda del ruscello vicino al quale giaceva, che corre attraverso Doire-caol e Drim-na-rod. Dalla forma delle colline e dallo splendore del lago Greine in lontananza, cap che si trovava su una delle colline dello Slieve Echtge, ma non sapeva come ci fosse arrivato; perch tutto quello che era successo nel granaio lo aveva abbandonato, e tutto del suo viaggio, tranne i piedi doloranti e la rigidit nelle ossa.

    Un anno dopo, c'erano uomini del villaggio di Cappaghtagle seduti vicino al fuoco in una casa sul bordo della strada; Hanrahan il Rosso, che adesso era molto magro ed emaciato, e con i capelli lunghissimi e ispidi, si avvicin alla mezzaporta e chiese il permesso di entrare a riposarsi; e loro gli diedero il benvenuto perch era la notte di Samhain. Sedette con loro, e quelli gli versarono un bicchiere di whisky da una bottiglia da un quarto; videro il piccolo calamaio che gli pendeva dal collo, capirono che era un erudito, e gli chiesero delle storie riguardo ai Greci.

    Tir fuori il Virgilio dalla grande tasca della giacca, ma la copertina era nerissima e gonfia per l'umidit, e quando l'apr, la pagina era molto ingiallita, ma non se ne preoccup molto perch la guardava come un uomo che non aveva mai imparato a leggere. Alcuni giovani che erano l cominciarono allora a ridere di lui, e a chiedergli perch portava un libro cos pesante con s dal momento che non era capace di leggerlo.

    Sentire queste parole irrit Hanrahan; rimise il Virgilio in tasca e chiese se in mezzo a loro c'era un mazzo di carte. Quando tirarono fuori le carte le prese e cominci a mescolarle; mentre le mescolava qualcosa sembr venirgli in mente, pos le mani sul viso come uno che stia cercando di ricordare, e disse:- Sono mai stato qui prima, o dove sono stato in una notte come questa? -; poi all'improvviso si alz e fece cadere le carte sul pavimento, e disse: - Chi fu a portarmi un messaggio da Mary Lavelle?

    - Non ti abbiamo mai visto prima d'ora, e non abbiamo mai sentito parlare di Mary Lavelle - disse il padrone di casa -. E chi sarebbe - disse -, e di che stai parlando?

    - Fu in questa stessa notte dell'anno scorso, mi trovavo in un granaio, c'erano dei giocatori di carte, sul tavolo c'era il denaro, e loro lo facevano passare qua e l dall'uno all'altro... io ebbi un messaggio, e me ne stavo andando a cercare la mia innamorata Mary Lavelle, che mi voleva -. Poi Hanrahan grid con voce altissima: - Dove sono stato da allora? Dove sono stato per un anno intero?

    - E' difficile dire dove puoi essere stato in questo tempo - disse l'uomo pi vecchio -, o in quale parte del mondo puoi aver viaggiato, e probabilmente conservi sui tuoi piedi la

  • polvere di molte strade, perch ce ne sono molti che vanno in giro e dimenticano a questo modo - disse -, una volta che hanno ricevuto l'impronta.

    - Questo vero - disse un altro -. Conoscevo una donna che and vagabondando cos per la durata di sette anni; dopo torn indietro e disse ai suoi amici che spesso si era accontentata di mangiare il cibo che veniva messo nel truogolo dei maiali. Adesso la cosa migliore per te andare dal prete - disse -, e farti togliere tutto quello che ti pu essere stato gettato addosso.

    - E' dalla mia innamorata che voglio andare, da Mary Lavelle - disse Hanrahan -, troppo a lungo ho aspettato, come faccio a sapere quello che le successo nello spazio di un anno? Poi si prepar a uscire, ma gli dissero tutti che per lui sarebbe stato meglio fermarsi la notte e riprendere forza per il viaggio, e lui lo desiderava davvero, perch era molto debole; quando gli diedero del cibo lo mangi come un uomo che non ha mai visto cibo prima, e uno di loro disse: - Mangia come se avesse calpestato l'erba riarsa -. Fu nella bianca luce del mattino che si mise in cammino, e il tempo per arrivare alla casa di Mary Lavelle gli sembr lungo. Ma quando arriv trov la porta rotta, la paglia che veniva gi dal tetto, e non si vedeva anima viva. E quando chiese ai vicini cosa le fosse capitato, poterono soltanto dire che era stata messa fuori di casa, aveva sposato un manovale, ed erano andati a cercare lavoro a Londra o a Liverpool o in qualche altra grande citt. E lui non seppe mai se lei avesse trovato un posto migliore o peggiore, ma ad ogni modo non la incontr pi n ebbe pi sue notizie.

    La torcitura della fune

    Una volta, alla fine del giorno, Hanrahan stava percorrendo le strade vicino a Kinvara, e sent il suono di un violino proveniente da una casa un po' discosta dal ciglio della strada. Prese il sentiero che portava l, perch non era abituato a passare vicino a un luogo dove si facesse musica, si ballasse o ci fosse una piacevole compagnia, senza entrare. Il padrone di casa stava in piedi sulla porta, e quando Hanrahan si avvicin lo riconobbe e disse: - Benvenuto a te, Hanrahan, ci sei mancato tutto questo tempo -. Ma la padrona di casa venne alla porta e disse al marito: - Sarei felice che non entrasse questa sera, perch adesso non gode di una buona fama presso i preti, o con le donne prudenti, e dalla sua andatura non mi meraviglierei che avesse bevuto un goccio -. Ma l'uomo disse: - Non mander via Hanrahan dei poeti dalla mia porta -, e con questo lo preg di entrare.

    C'erano parecchi vicini riuniti nella casa, alcuni di loro ricordavano Hanrahan, ma alcuni dei pi piccoli, che stavano negli angoli, avevano soltanto sentito parlare di lui, e si alzarono in piedi per vederlo; e uno di loro disse:

    - Non quell'Hanrahan che aveva la scuola, e che fu portato via da Loro? -. Ma la madre gli mise una mano sulla bocca e gli ordin di stare zitto, e di non dire cose simili. - Perch Hanrahan capace di diventare cattivo - disse -, se sente parlare di quella storia o se qualcuno si mette a fargli domande. L'uno o l'altro, allora, grid per chiedergli una canzone, ma il padrone di casa disse che non era il caso di chiedergli una canzone prima

  • che si fosse riposato, e gli diede un bicchiere di whisky; Hanrahan lo ringrazi e lo bevve d'un fiato alla sua salute.

    Il violinista stava accordando il suo violino per un'altra danza, e il padrone di casa disse ai giovani che tutti loro avrebbero saputo cosa fosse danzare quando avessero visto la danza di Hanrahan, perch non si era mai visto niente di simile da quando era stato l la volta precedente. Hanrahan disse che non voleva danzare, che sapeva fare miglior uso dei suoi piedi adesso, dato che era in viaggio attraverso le quattro regioni dell'Irlanda. Non appena ebbe detto questo, entr dalla mezzaporta Oona, la figlia di casa, portando tra le braccia dei trucioli di abete di palude da Connemara per il fuoco. Li butt nel camino e la fiamma si alz, rivelando quanto fosse graziosa e sorridente, e due o tre giovani si alzarono e le chiesero di ballare.

    Ma Hanrahan attravers la stanza e scans gli altri, e disse che era con lui che lei doveva danzare, dopo il lungo cammino percorso prima di giungere da lei. Ed probabile che le dicesse dolci parole all'orecchio, perch lei non si oppose, and in mezzo alla stanza con lui, e c'era del rossore nelle sue guance. Poi si alzarono le altre coppie, ma quando la danza stava per cominciare, capit a Hanrahan di abbassare lo sguardo, e si rese conto che i suoi stivali erano consumati e rotti, e mostravano le logore calze grigie; disse irritato che era un pessimo pavimento, e che la musica non era una gran cosa, e si sedette in un angolo al buio vicino al focolare. Ma come lui si sedette, la ragazza sedette l, insieme a lui.

    La danza continuo, e quando fu finita ne venne richiesta un'altra, e nessuno fece molta attenzione a Oona e Hanrahan il Rosso per un po', nell'angolo dove stavano. Ma la madre cominci a essere in ansia, e grid a Oona di andare ad aiutarla ad apparecchiare la tavola nella stanza interna. Ma Oona, che prima non aveva mai disobbedito, disse che ci sarebbe andata presto, ma non allora, perch stava ascoltando tutte le cose che lui le diceva all'orecchio. La madre si fece ancora pi ansiosa e si avvicin a loro, facendo credere di dover attizzare la fiamma o spazzare il camino, e si mise in ascolto un minuto per sentire quello che il poeta diceva alla figlia. E una volta lo sent raccontare di Deirdre dalla bianca mano, e di come port alla morte i figli di Usna, e di come l'incarnato delle sue guance non fosse cos rosso come il sangue dei figli di re che fu versato per lei, e come le sue pene non le erano mai uscite di mente; lui disse che era forse il ricordo di lei a rendere il grido del piviere sulla palude doloroso, alle orecchie dei poeti, come la nenia funebre dei giovani per un loro compagno. E disse che non sarebbe mai esistito il ricordo di lei, se non fosse per i poeti che avevano messo la sua bellezza nei loro canti. E la volta dopo lei non comprese bene quello che stava dicendo, ma per quanto poteva sentire aveva la cadenza della poesia sebbene senza rima, ed questo quello che gli sent dire: - Il sole e la luna sono l'uomo e la fanciulla, sono la mia vita e la tua vita, essi vanno e vanno per sempre attraverso i cieli come sotto un solo mantello. Fu Dio a crearli uno per l'altro. Lui cre la mia e la tua vita prima del principio del mondo, Lui le cre per farle andare su e gi per il mondo come i due pi bravi danzatori che continuano a ballare su e gi per il lungo pavimento del granaio, freschi e ridenti, quando tutti gli altri sono stanchi e si appoggiano al muro.

    Allora la vecchia and dove il marito stava giocando a carte, ma egli non le bad, e allora and da una donna del vicinato e disse: - Non c' modo di separarli? -, e senza aspettare risposta disse a dei giovani che stavano parlando tra loro: - Che tipi siete se non potete convincere la pi bella ragazza della casa a venire per danzare con voi? E ora andate tutti - disse, e vedete se vi riesce di allontanarla dalle chiacchiere del poeta -. Ma Oona non

  • diede ascolto a nessuno di loro, e agit una mano come per mandarli via. Allora si rivolsero a Hanrahan e dissero che avrebbe fatto meglio a danzare con la ragazza o a lasciarla danzare con uno di loro. Quando Hanrahan sent quello che stavano dicendo disse: - E sia, danzer con lei; non c' nessun uomo nella casa che deve danzare con lei all'infuori di me.

    Allora si alz insieme a lei e la guid tenendola per mano; alcuni giovani si stizzirono, e qualcuno prese a canzonarlo per la sua giacca rappezzata e gli stivali rotti. Ma lui non gli diede peso, e Oona non gli diede peso, ma si guardarono l'uno con l'altro come se tutto il mondo appartenesse soltanto a loro. Ma un'altra coppia che era rimasta seduta come fanno gli innamorati si mise nello stesso istante al centro del pavimento, tenendosi per mano e muovendo i piedi per tenere il tempo della musica. Ma Hanrahan gli volt le spalle come fosse in collera, e invece di danzare cominci a cantare; mentre cantava le teneva stretta la mano, la sua voce si faceva pi forte; cessarono le beffe dei giovani, smise il violino, e non si sent niente tranne la sua voce che aveva in s il suono del vento. E quello che cantava era una canzone che aveva sentito o aveva composto un tempo nei suoi vagabondaggi sullo Slieve Echtge, e le sue parole, se si potessero tradurre, sarebbero pi o meno cos:

    "O il vecchio dito ossuto della Morte Non ci trover mai laggi Nella terra di citt alta nel vuoto Dove amore dare e serbare; Dove i rami hanno frutti e gemme Tutte le stagioni dell'anno; Dove i fiumi straripano Birra bionda e bruna.

    Un vecchio suona le cornamuse In un bosco d'oro e d'argento; Regine, dagli occhi blu come il ghiaccio, Danzano in coro."

    E mentre cantava Oona gli si fece pi vicina, il colore era sparito dalle sue guance, e adesso i suoi occhi non erano blu ma grigi per le lacrime che li riempivano; ognuno che l'avesse vista avrebbe pensato che era pronta a seguirlo subito da oriente a occidente del mondo.

    Ma uno dei giovani grid: - Dov' quel paese di cui sta cantando?

    Bada a te, Oona, molto lontano, potresti camminare a lungo prima di raggiungerlo -. E disse un altro: - Non nel Paese della Giovent che tu andrai, se lo segui, ma a Mayo delle paludi -. Allora Oona lo guard come volesse interrogarlo, ma lui sollev la mano di lei nella propria, e a met tra il canto e l'urlo annunci: - Quel paese vicinissimo a noi, sta da ogni parte, pu essere sulla collina dietro di noi, o nel cuore del bosco -. E dichiar con voce potente e chiara: - Nel cuore del bosco. Oh, la Morte non ci trover mai nel cuore del bosco. E verrai con me laggi, Oona? - disse.

    Ma mentre diceva questo le due vecchie erano uscite, la madre di Oona stava piangendo, e disse: - Egli ha gettato un maleficio su Oona.

    Non possiamo convincere gli uomini a buttarlo fuori di casa?

    - Questa una cosa che non si pu fare - disse l'altra donna, perch un poeta gaelico, e sai bene che se buttassi fuori di casa un poeta gaelico, lui getterebbe sopra di te una

  • maledizione che inaridirebbe il frumento nei campi e seccherebbe il latte delle vacche, se dovesse rimaner sospesa nell'aria per sette anni.

    - Che Dio ci aiuti! - disse la madre -. Perch mai gli ho permesso di entrare in casa, con la cattiva fama che ha!

    - Non ci sarebbe stato proprio niente di male a tenerlo fuori, ma te ne verrebbe un gran danno se lo buttassi fuori con la forza. Ascolta il piano che ho per metterlo fuori di casa di sua iniziativa, senza che nessuno ce lo spinga.

    Poco tempo dopo le due donne entrarono ancora, tenendo ognuna un fascio di fieno nel grembiule. Hanrahan adesso non cantava, ma stava parlando a Oona molto in fretta e dolcemente, e le diceva:- La casa stretta, ma il mondo ampio, e non esiste nessun innamorato vero che debba aver paura della notte o del mattino o del sole o delle stelle o delle ombre della sera, o di qualsiasi altra cosa terrena. - Hanrahan - disse allora la madre, battendogli sulla spalla -, vuoi darmi una mano per un minuto?- Fallo, Hanrahan - disse la donna del vicinato -, aiutaci a fare di questo fieno una fune, perch sei abile con le tue mani, e una raffica di vento ha sciolto la paglia sul fienile.

    - Lo far per te - disse lui; prese in mano un bastoncino, la madre cominci a dargli fieno ed lui a torcerlo, ma aveva fretta di finirlo, ed essere di nuovo libero. Le donne continuavano a parlare e a dargli fieno, a incoraggiarlo, e a dirgli quale buon torcitore di fune egli fosse, migliore dei loro vicini o di chiunque altro conoscessero. E Hanrahan vide che Oona lo osservava, e cominci a girare molto rapidamente, a testa alta, e a vantarsi della prontezza delle sue mani, della sapienza che aveva nella mente e della forza che aveva nelle braccia. E mentre si vantava, indietreggiava sempre torcendo la fune, finch arriv alla porta che era aperta alle sue spalle, e senza pensarci oltrepass la soglia e usc in strada. Non appena fu l la madre spicc una corsa improvvisa, gli gett dietro la fune, chiuse la porta e la mezzaporta e tir il catenaccio.

    Era molto contenta di averlo fatto, rideva ad alta voce, e le vicine ridevano e si congratulavano con lei. Ma lo sentirono bussare alla porta e pronunciare al di l di essa parole di maleficio; la madre ebbe appena il tempo di fermare Oona, che aveva la mano sul catenaccio per aprirla. Allora fece segno al violinista, lui attacc un "reel", e uno dei giovani non chiese il permesso, afferr Oona e la port nel fitto della danza. Quando questa fu terminata il violinista si ferm, da fuori non arrivava nessun suono, la strada era tranquilla come prima.

    Quanto a Hanrahan, quando cap di essere chiuso fuori e che quella notte per lui non ci sarebbero stati n rifugio n bevande, n orecchio di ragazza, la rabbia e il coraggio svanirono, e se ne and dove le onde battevano la spiaggia.

    Sedette su una grossa pietra e cominci a muovere la mano destra e a cantare lentamente tra s, come faceva sempre per darsi animo quando ogni altra cosa gli veniva meno. E se fu quella volta o un'altra volta che compose il canto che fino a oggi chiamato "La torcitura della fune" e che inizia: "Qual era il gatto morto che mi mise in questo posto", non si sa.

    Ma dopo un po' che cantava, foschia e ombre sembrarono avvolgerlo; a volte provenivano dal mare, a volte vi si spostavano sopra. Gli sembr che una delle ombre fosse la donna-regina che aveva visto addormentata sullo Slieve Echtge; sveglia, adesso, ma beffarda, e

  • vociante verso quelle che le stavano dietro: - Era debole, era debole, non aveva coraggio . E ancora sent in mano i trefoli della fune, e continuo a torcerla, ma gli parve, mentre l'attorcigliava, che quella avesse in s tutti i dolori del mondo. E allora gli sembr come se la fune si fosse trasformata, nel sogno, in un grande verme d'acqua che usciva dal mare e gli si attorcigliava addosso, tenendolo sempre pi stretto.

    Poi riusc a liberarsi e prosegu, tremante e malfermo, lungo il filo della spiaggia, e le grigie forme svolazzavano qua e l intorno a lui.

    E gli dicevano: - E' un peccato per lui rifiutare il richiamo delle figlie di Sidhe, perch non trover conforto nell'amore delle donne della terra fino alla fine della vita e del tempo, e il freddo della tomba sta nel suo cuore per sempre. Ha scelto la morte: che muoia, che muoia, che muoia.

    Hanrahan e Cathleen, la figlia di Houlihan

    Una volta Hanrahan viaggiava verso nord, e ogni tanto dava una mano a un contadino nel momento pi congestionato dell'anno, e andava raccontando le sue storie e contribuendo con le sue canzoni alle veglie funebri e ai matrimoni.

    Un giorno gli capit di incontrare per la strada di Colooney una certa Margaret Rooney, una donna che conobbe in giovent a Munster. Allora lei non godeva di buona fama, e alla fine fu il prete che la cacci via dal paese. La riconobbe dall'andatura e dal colore degli occhi, e dal modo che aveva di scostarsi i capelli dal volto con la mano sinistra. Aveva vagabondato qua e l, gli disse, vendendo aringhe e roba simile, e adesso stava tornando a Sligo, il paese del Burrough dove viveva con un'altra donna, Mary Gillis, che aveva in gran parte la sua stessa storia. Sarebbe stata felice, disse, se lui fosse voluto andare nella casa insieme a loro e si fosse messo a cantare le sue canzoni ai "bocachs", ai ciechi e ai violinisti del Burrough. Lo ricordava bene, gli disse, e aveva desiderio di lui; quanto a Mary Gillis, conosceva alcune sue canzoni a memoria, cos non doveva temere di non ricevere un buon trattamento, e tutti i "bocachs" e i poveretti che lo avessero sentito, gli avrebbero dato una parte dei loro guadagni per le sue storie e per le sue canzoni per tutto il tempo che fosse rimasto con loro, e avrebbero portato il suo nome in tutte le parrocchie d'Irlanda.

    Egli fu ben felice di andare con lei, e di trovare una donna che ascoltasse la storia dei suoi affanni e lo confortasse. Era il momento del crepuscolo, quando ogni uomo pu passare per bello e ogni donna per attraente. Lei lo cinse con il braccio quando le raccont la disgrazia della torcitura della fune, e nella penombra lei poteva andare bene come un'altra.

    Si trattennero in conversazione per tutta la strada fino a Burrough, e quanto a Mary Gillis, appena lo vide e sent chi era stava per piangere al pensiero di avere in casa un uomo di cos grande fama.

  • Hanrahan fu molto contento di sistemarsi con loro per un po', perch era stanco di vagabondare; e dal giorno in cui aveva trovato la piccola capanna crollata, e Mary Lavelle che se n'era andata, e sparsa la paglia del tetto, non aveva pi chiesto di avere un posto tutto suo; e non si era mai fermato da nessuna parte quanto bastava per veder arrivare le foglie verdi dove aveva visto le foglie vecchie appassire, o per vedere il grano mietuto dove lo aveva visto seminato.

    Era un buon cambiamento per lui avere un riparo dall'umidit, e un fuoco la sera, e la sua porzione di cibo messa sul tavolo senza doverla chiedere.

    Compose un buon numero di canzoni mentre viveva l, cos ben curato e cos tranquillo. Per la maggior parte erano canzoni d'amore, ma alcune erano canzoni di pentimento, e altre erano canzoni sull'Irlanda e le sue pene, sotto un nome o un altro. Ogni sera i "bocachs", i mendicanti, i ciechi, e i violinisti si riunivano nella casa e ascoltavano le sue canzoni, e i suoi poemi e le sue storie sui tempi antichi dei Fianna, e li custodivano nella loro memoria che non fu mai sciupata dai libri; e cos portarono il suo nome a ogni veglia funebre e a ogni matrimonio, e negli avvenimenti di tutta la contrada di Connacht. Non fu mai cos ricco e considerato come allora.

    Una sera di dicembre stava cantando una canzonetta, che disse di aver sentito dal verde piviere della montagna, sui ragazzi dai capelli biondi che avevano lasciato Limerick e che vagavano senza meta in tutte le parti del mondo. C'era un bel numero di persone nella stanza, quella notte, e due o tre ragazzini che si erano infilati l dentro e sedevano sul pavimento vicino al fuoco, ed erano troppo indaffarati con la tostatura di una patata nella cenere o cose di questo genere per dargli troppo retta; ma si ricordarono molto tempo dopo, quando la sua fama era cresciuta, il suono della sua voce, e il suo modo di muovere la mano, e il suo aspetto mentre sedeva sulla sponda del letto, con la sua ombra che cadeva sulla parete imbiancata dietro di lui, e mentre si muoveva salendo su fino al tetto di paglia.

    Di colpo il suo canto cess, e i suoi occhi si annebbiarono come se stesse guardando una cosa lontana.

    Mary Gillis stava versando whisky in un gotto che era posato sul tavolo vicino a lui, smise di versare e disse: - Stai forse pensando di lasciarci? Margaret Rooney sent quello che diceva e non capi perch lo diceva, prese le parole troppo sul serio e si avvicin a lui, e nel suo cuore ebbe timore di essere sul punto di perdere un cos buon compagno, e un uomo che era tanto considerato e che portava tante persone nella sua casa.

    - Non vorrai lasciarci, cuore mio? - disse, prendendolo per la mano.

    - Non a quello che sto pensando - disse -, ma all'Irlanda e al peso di dolore che la opprime -. E appoggi la testa sulla mano, cominci a cantare queste parole, e il suono della sua voce era simile al vento in un posto deserto.

    "I vecchi alberi bruni di biancospino si spezzano in due in alto sul Comillon Strannd.

    Sotto un amaro vento nero che soffia dalla mano sinistra; Il nostro coraggio si spezza come un vecchio albero sotto un vento nero e muore, Ma abbiamo nascosta nei cuori la fiamma degli occhi Di Cathleen, la figlia di Houlihan.

  • Il vento ha ammassato le nubi in alto sul Knocknarea E ha scagliato il tuono sulle pietre contro tutto quello che Maeve pu dire.

    Furori che sono come nembi fragorosi hanno fatto battere i nostri cuori; Ma noi tutti ci siamo inchinati gi e gi abbiamo baciato i piedi fermi Di Cathleen, la figlia di Houlihan.

    La palude limacciosa tracimata in alto sul Cloothna-Bare, Perch gli umidi venti soffiano dall'aria vischiosa; Come pesanti acque straripate sono i nostri corpi e il nostro sangue; Ma pi pura di un'alta candela davanti alla Santa Croce E' Cathleen, la figlia di Houlihan."

    Mentre cantava la sua voce inizi a incrinarsi, lacrime gli rotolarono sulle guance, e Margaret Rooney si mise il viso tra le mani e cominci a piangere con lui. Allora un mendicante cieco vicino al fuoco scroll i suoi stracci con un singhiozzo, e dopo non ci fu nessuno fra tutti loro che non versasse lacrime.

    La maledizione di Hanrahan il Rosso.

    Una bella mattina di maggio, molto tempo dopo che Hanrahan aveva lasciato la casa di Margaret Rooney, stava percorrendo la strada vicino a Coolooney, e il suono degli uccelli che cantavano nei cespugli fioriti di bianco lo faceva cantare mentre andava. Era diretto alla sua casetta, che non era pi di una capanna, ma che gli piaceva tanto. Poich era stanco di tanti anni di vagabondaggio di rifugio in rifugio in tutte le stagioni dell'anno, e anche se gli veniva raramente rifiutato il benvenuto e una parte di quello che c'era in casa, gli pareva a volte che la sua mente si stesse facendo rigida come le sue giunture, e non gli era pi cos facile come una volta passare la notte in scherzi e divertimenti, e far ridere tutti i ragazzi con le sue piacevoli chiacchiere, e attirare le donne con le sue canzoni. E qualche tempo prima, era entrato in una capanna che un pover'uomo aveva abbandonato per andare a mietere e non era pi tornato. E quando ebbe sistemato il tetto di paglia e preparato un letto nell'angolo con pochi sacchi e giunchi, ed ebbe spazzato il pavimento, fu ben contento di avere un posticino per s, dove andare e venire come voleva, e tenere la testa tra le mani per tutta la sera se l'opprimeva l'inquietudine e la malinconia per i vecchi tempi. Uno dopo l'altro i vicini cominciarono a mandare i loro bambini, per ricevere un po' di istruzione da lui, e con quello che loro portavano, qualche uovo o una focaccia di avena o un paio di zolle di torba, riusciva a vivere. E se andava ogni tanto al Burrough per un giorno e una notte di follie, nessuno diceva niente, sapendo che era un poeta, con un cuore vagabondo.

    Era dal Burrough che veniva quella mattina di maggio, abbastanza spensierato, e al canto di qualche nuova canzone che gli era venuta.

    Ma non pass molto tempo che una lepre attravers di corsa il sentiero e spar nei campi, attraverso le pietre sconnesse del muro. E lui sapeva che non era buon segno se una lepre tagliava il sentiero, e si ricord della lepre che lo aveva portato sullo Slieve Echtge al tempo che Mary Lavelle lo stava aspettando, e come da allora non aveva mai pi conosciuto felicit d'una certa durata. - E' probabile che mi stiano preparando qualcosa di brutto - disse. E dopo aver detto questo, sent un suono di pianto nel campo vicino a lui, e guard al di sopra del muro. E vide l una fanciulla seduta sotto un cespuglio di candido biancospino, piangente come se le si spezzasse il cuore. Il viso era nascosto tra le mani, ma i suoi capelli soffici e il suo collo bianco e il suo giovane aspetto gli fecero venire alla

  • mente Bridget Purcell e Margaret Gillane e Maeve Connelan e Oona Curry e Celia Driscoll, e il resto delle ragazze per le quali aveva composto canzoni e delle quali aveva lusingato il cuore con le sue parole di adulazione.

    Lei alz gli occhi, e lui vide che era una ragazza dei dintorni, la figlia di un fattore. - Cosa ti angustia? - disse. - Niente da cui tu possa sollevarmi, Rosso Hanrahan. - Se ti affligge un dolore, sono proprio io che dovrei essere capace di aiutarti! - disse allora -, perch conosco la storia dei Greci, e so bene che cos' il dolore e il distacco, e la durezza del mondo. E se non sar capace di guarire te dalla tua pena - disse -, ce n' pi di una che ho guarito con il potere che sta nelle mie canzoni come stava nei canti dei poeti che furono prima di me dal principio del mondo. Ed con gli altri poeti che mi sieder e parler in un posto lontano oltre il mondo, alla fine della vita - disse. La ragazza smise di piangere e disse: - Owen Hanrahan, ho sentito spesso che tu hai avuto dolori e persecuzioni, e che conosci tutte le pene del mondo da quando hai rifiutato il tuo amore alla donna-regina sullo Slieve Echtge, e che lei non ti ha mai lasciato in pace da allora. Ma quando la gente di questa Terra che ti ha fatto del male, tu sai bene il modo di provvedere a tua volta al loro male. E adesso farai quel che ti chiedo, Owen Hanrahan? - disse lei. - Lo far, infatti - disse lui.

    - Sono mio padre e mia madre e i miei fratelli disse -, che mi maritano al vecchio Paddy Doe, perch ha una fattoria di cento acri ai piedi del monte. E ecco quello che puoi fare, Hanrahan - disse -, mettilo in rima proprio come facesti con il vecchio Peter Kilmartin quando eri giovane, che il dolore possa opprimerlo quando si alza e quando si corica, che lo costringa a pensare al cimitero di Colooney e non al matrimonio. E fallo senza indugio, perch per domani che hanno fissato il matrimonio, e vorrei piuttosto veder sorgere il sole sul giorno della mia morte che su questo giorno.

    - Lo metter in una canzone che gli porter vergogna e dolore; ma dimmi quanti anni ha, perch vorrei metterli nella canzone.

    - Oh, ne ha di anni. E' vecchio come te, Rosso Hanrahan.

    - Vecchio come me - disse Hanrahan, e la sua voce fu come se si spezzasse -, vecchio come me, ci sono vent'anni e pi tra noi! E' davvero una brutta giornata per Owen Hanrahan quando una fanciulla con il fiore di maggio sulle guance crede che io sia un vecchio. Che tristezza! - disse -. Mi hai messo una spina nel cuore.

    Si allontan da lei allora e discese la strada finch arriv a una pietra, e vi si sedette sopra, perch gli sembrava che tutto il peso degli anni gli fosse calato addosso in un minuto. E si ricord che non era molti giorni prima che una donna in una casa aveva detto: - Tu adesso non sei Hanrahan il Rosso, ma Hanrahan il Giallo, perch i tuoi capelli sono diventati del colore di un mazzetto di stoppa -. E un'altra donna, alla quale aveva chiesto da bere, non gli aveva dato latte fresco ma latte acido, e a volte le ragazze bisbigliavano e ridevano con i giovanotti ignoranti mentre lui era tutto preso a recitare i suoi poemi o a conversare. E pens alla rigidit delle sue giunture, quando si alzava al mattino, e alla sofferenza delle sue ginocchia dopo aver fatto un viaggio, e gli sembr di essere diventato un uomo decrepito, con il gelo nelle spalle, con gli stinchi a chiazze, il fiato rotto e la vita sfiorita. E con questi pensieri gli venne una grande rabbia nei confronti della vecchiaia e di tutto quello che portava con s. E proprio allora alz gli occhi e vide una grande aquila maculata volare lentamente verso Ballygawley, e le strill dietro: - Anche tu, aquila di Ballygawley, sei vecchia e le tue ali sono piene di vuoti, e io metter te e i tuoi antichi

  • compagni, il luccio del lago Dargan e il tasso dell'Erta degli Stranieri, nelle mie rime, affinch sia su di voi una maledizione eterna!

    Alla sua sinistra c'era un cespuglio, fiorito come gli altri, e una piccola folata di vento soffi i suoi bianchi fiori sulla sua giacca.

    - Fiori di maggio - disse, raccogliendoli nel cavo della mano -, voi non conoscete mai la vecchiaia perch morite nel pieno della vostra bellezza, e io vi metter nelle mie rime e vi dar la mia benedizione.

    Si alz allora e stacc un rametto dal cespuglio, e lo tenne in mano.

    Ma arrivando a casa sembrava vecchio e deperito, quel giorno, con le spalle curve e il viso scuro.

    Quando arriv alla capanna non c'era nessuno, e and a sdraiarsi sul letto per un po', come era abituato a fare quando voleva comporre una poesia, o una laude o un'invettiva.

    E non gli ci volle molto a comporla questa volta, perch la potenza dei bardi fattucchieri era su di lui. E quando l'ebbe composta cerc nella sua mente il modo di farla circolare per tutta la contrada.

    Allora cominciarono ad arrivare alcuni scolari, per sapere se quel giorno ci sarebbe stata scuola, e Hanrahan si alz e si sedette sulla panca vicino al focolare, e loro restarono tutti in piedi intorno a lui.

    Credevano che avrebbe tirato fuori il Virgilio o il messale o il sillabario, ma invece di questi sollev il rametto di biancospino che ancora teneva in mano. - Bambini - disse -, questa una lezione nuova che ho per voi oggi.

    - Voi stessi e la bella gente del mondo assomigliate a questo fiore, e la vecchiaia il vento che giunge e soffia via il fiore. E io ho composto un'invettiva sulla vecchiaia e sui vecchi, e adesso ascoltatela mentre la recito per voi -. E questo quello che disse:

    "Owen Hanrahan, il poeta, sotto un cespuglio di maggio, Fa scendere sul suo capo una maledizione perch grigio appassisce; Poi sull'aquila maschio screziata della collina di Ballygawley Perch il pi antico essere a conoscere malattia e affanno; E sul tasso che sempre verde dal tempo dei tempi Sull'Erta degli Stranieri e la Breccia del Vento; E sul grande luccio grigio che si riproduce nel lago d Castle Dargan, Che ha nel suo lungo corpo pi d'un uncino e d'un dolore; Poi maledice il vecchio Paddy Bruen del Pozzo della Sposa Perch sulla testa non ha un capello e dentro l'intorpidimento.

    Poi il vicino di Paddy, Peter Hart, e Michael Gill, suo amico, Perch le sue fantasticaggini non hanno mai fine.

    E poi il vecchio Shemus Cullinan, pastore delle Terre Verdi, Perch tiene due grucce tra le mani deformi; Poi invoca una maledizione dal tenebroso Nord sul vecchio Paddy Doe, Che progetta di posare il suo capo avvizzito sopra un seno di neve, Che progetta di arrochire una voce argentina e spezzare un cuore felice; Prega che una maledizione incomba su di lui finch il respiro si partir dal corpo, Ma egli invoca una benedizione sul fiore di maggio Perch viene in bellezza, e in bellezza svanisce."

  • La ripet ai fanciulli verso dopo verso finch tutti riuscirono a dirne una parte, e i pi svegli tutta.

    - Per oggi basta - disse allora -. E quello che dovete fare adesso andare fuori e cantare per un po' questa canzone, sul ritmo de "Il Verde Fascio di Giunchi", a ognuno che incontrerete, e agli stessi vecchi.

    - Lo far - disse uno dei ragazzi -, conosco bene il vecchio Paddy Doe. L'ultima vigilia di san Giovanni abbiamo buttato un topo gi nel suo camino, ma questo meglio di un topo.

    - Io andr nella citt di Sligo e la canter nelle strade - disse un altro ragazzo. - Fallo - disse Hanrahan -, e va nel Burrough e dilla a Margaret Rooney e a Mary Gillis, e pregale di cantarla, e di farla cantare ai mendicanti ovunque vadano -. Allora i fanciulli corsero fuori, pieni di orgoglio e di malizia, urlando la canzone mentre correvano, e Hanrahan cap che non c'era pericolo che non fosse sentita.

    La mattina dopo stava seduto fuori della porta, guardando i suoi scolari mentre arrivavano due o tre alla volta. Erano arrivati quasi tutti, e lui stava calcolando la posizione del sole nei cieli per sapere se era l'ora di cominciare, quando sent un suono che somigliava al ronzio d'uno sciame di api nell'aria, o allo scrosciare di un fiume nascosto in tempo di inondazioni. Allora vide una folla che dalla strada si avviava alla capanna, e si rese conto che tutta la folla era composta di vecchi, e che i loro caporioni erano Paddy Bruen, Michael Gill e Paddy Doe, e non c'era nessuno nella folla che non avesse in mano un bastone di frassino o di prugnolo. Appena lo videro, i bastoni cominciarono a ondeggiare come rami in una tempesta, e i vecchi piedi a correre.

    Non aspett pi oltre, ma se la diede a gambe su per la collina dietro la capanna finch si trov fuori dalla loro vista.

    Dopo un po' torn indietro girando intorno alla collina, dove era protetto dal ginestrone che cresceva lungo un fosso. E quando giunse in vista della sua capanna vide che tutti i vecchi vi si erano radunati intorno, e uno di loro stava proprio allora buttando un rastrello con un ciuffo di paglia accesa sopra il tetto.

    - Che rovina! - egli disse -. Ho aizzato la Vecchiaia, il Tempo, la Stanchezza e la Malattia contro di me, e devo andarmene in giro di nuovo. E, oh Santissima Regina del Cielo - disse -, proteggimi dall'aquila di Ballygawley, dall'albero di tasso sull'Erta degli Stranieri, dal luccio del lago di Castle Dargan, e dalla paglia accesa dei loro simili, i Vecchi!

    La visione di Hanrahan

    Fu nel mese di giugno che Hanrahan si trovava sulla strada vicino a Sligo, ma non entr nella citt, gir per Ben Bulben, perch lo stavano prendendo pensieri dei vecchi tempi, e non aveva intenzione di incontrarsi con uomini comuni. E mentre camminava, cantava tra s una canzone che gli era venuta una volta in sogno:

  • "Oh, il vecchio dito ossuto della Morte Non ci trover mai laggi Nella terra di citt alta nel vuoto Dove amore dare e serbare Dove i rami hanno frutti e fiori Tutte le stagioni dell'anno; Dove i fiumi straripano Di birra bionda e bruna.

    Un vecchio suona le cornamuse In un bosco d'oro e d'argento Regine, dagli occhi blu come il cielo Danzano in coro.

    La piccola volpe mormor "Che importa del mondo la rovina?".

    Il sole rideva dolcemente, La luna trainava le mie redini Ma la piccola volpe mormor "Oh, non tirare le sue redini, Lui cavalca verso la citt Che del mondo la rovina".

    Quando i loro cuori sono cos eccitati Che verrebbero alle mani, Staccano le pesanti spade Dagli aurei e argentei rami; Ma tutti quelli che perirono in battaglia Son desti ancora alla vita.

    Fortuna che la loro storia Ignota sia agli uomini, Perch, oh i coloni robusti Che lascerebbero cadere la vanga, I loro cuori sarebbero come una coppa Che fino all'ultima goccia qualcuno ha bevuto.

    Michele staccher la sua tromba Da un alto ramo, E lancer un piccolo squillo Quando la cena sar apprestata.

    Gabriele verr dal mare Con una coda di pesce e faveller di meraviglie accadute Sulle strade bagnate, percorse dall'uomo, E sollever un vecchio corno Martellato d'argento, e berr Fino ad assopirsi Sotto il cielo stellato."

    Hanrahan aveva cominciato a salire la montagna, e aveva smesso di cantare, perch era una salita lunga per lui, e ogni tanto doveva sedersi e riposare per un po'. E una volta che stava riposando vide un cespuglio di rose selvatiche, pieno di fiori, che cresceva vicino a un "rath", e gli fece venire in mente le rose selvatiche che portava di solito a Mary Lavelle e non port a nessun'altra donna dopo di lei. E strapp un rametto dal cespuglio, che aveva boccioli e fiori, e continu con il suo canto:

    "La piccola volpe mormor "Che importa del mondo la rovina?".

    Il sole rideva dolcemente La luna trainava le mie redini Ma la piccola volpe mormor:

    "Oh, non tirare le sue redini, Lui cavalca verso la citt Che del mondo la rovina"."

    E continu ad arrampicarsi sulla montagna, e lasci il "rath", e gli vennero in mente delle vecchie poesie che parlano di amanti buoni e cattivi, e di quelli che furono svegliati dal sonno della tomba dalla forza del reciproco amore, e portati via a vivere in un posto d'ombra dove sono in attesa del Giudizio, ed esiliati dal volto di Dio.

  • E finalmente, al morire del giorno, arriv all'Erta degli Stranieri, e si sdrai l lungo un pendo roccioso e guard nella valle, che era piena di nebbia grigia che si stendeva da una montagna all'altra.

    E gli sembr che, mentre guardava, quella nebbia prendesse le forme incerte di uomini e donne, e il suo cuore cominci a battere per la paura e la gioia di quella vista. E le sue mani, che erano sempre irrequiete, cominciarono a strappare i petali delle rose sul rametto, e li guard mentre se ne andavano fluttuanti gi nella valle in una piccola frotta svolazzante.

    All'improvviso sent una musica flebile, una musica che in s aveva pi risate e pi lamenti che tutta la musica del mondo. E quando la sent il suo cuore si riebbe, e lui cominci a ridere a gola spiegata, perch sapeva che quella musica era composta da uno che aveva una bellezza e una grandezza che non appartenevano alle creature di questo mondo. E gli parve che i piccoli, lievi petali di rosa mentre fluttuavano gi nella valle cominciassero a cambiare la loro forma finch assomigliarono a un drappello di uomini e di donne lontani nella nebbia, con addosso il colore delle rose. E poi quel colore cambi in molti colori, e quel che vide fu una lunga fila di bei giovani alti e di donne-regine, che non si allontanavano da lui ma venivano verso di lui e lo oltrepassavano, e i loro visi erano pieni di tenerezza nonostante il loro aspetto altero, ed erano pallidissimi ed emaciati, come se cercassero e cercassero sempre cose molto dolorose. E braccia nebulose si affacciavano fuori dalla nebbia come per afferrarli, ma non riuscivano a toccarli, perch la quiete che li circondava non poteva essere infranta. E davanti e dietro di loro, ma a una distanza come di rispetto, c'erano altre forme, che sprofondavano ed emergevano e andavano e venivano. E Hanrahan dal loro volo turbinante cap che erano i Sidhe, le antiche divinit sconfitte, e quelle braccia nebulose non si alzarono per afferrare i Sidhe, che sono di quelli che non possono n peccare n obbedire. E poi si rimpicciolirono nella distanza, e sembravano andare verso la bianca porta che sta nel fianco della montagna.

    Adesso la nebbia si stendeva davanti a lui come un mare deserto che lavasse la montagna con lunghe onde grigie, ma mentre la guardava, la nebbia cominci a riempirsi di nuovo di 'una vita fluida, incompleta, scialba che era una parte di se stessa, e braccia e pallide teste coperte da una capigliatura ondeggiante apparvero nel grigio. Si alz sempre pi alta finch fu al livello dell'orlo della roccia scoscesa, e allora le forme parvero quasi solide, e quella nuova processione quasi sperduta nella nebbia si mosse con passi lentissimi e ineguali, e nel mezzo di ogni ombra c'era qualcosa che brillava al chiarore delle stelle. Si avvicinarono sempre di pi, e Hanrahan vide che anche loro erano amanti, e che avevano specchi a forma di cuore al posto dei cuori, e guardavano e guardavano sempre i loro volti gli uni negli specchi degli altri. Passavano inabissandosi mentre passavano, e altre forme nascevano al loro posto, ma queste non si tenevano vicine, ma si seguivano l'una dopo l'altra, tendendo le braccia e gesticolando in modo frenetico, e vide che quelle che erano seguite erano donne, e quanto alla loro testa superavano ogni bellezza, ma quanto ai loro corpi non erano che ombre senza vita, e la loro lunga chioma si agitava e fremeva intorno a loro, come se vivesse di una qualche terribile vita propria. E allora la nebbia di colpo si alz e le nascose, e allora una lieve folata di vento le trascino verso nord- est, e nello stesso tempo ricopr Hanrahan con una bianca ala di nuvole.

    Si alz in piedi tremante e stava per allontanarsi dalla valle, quando vide due sagome scure e seminascoste che stavano come nell'aria proprio oltre la roccia, e una di loro, che aveva gli occhi addolorati di un mendicante, gli disse con voce di donna: - Parlami, perch nessuno in questo mondo o in nessun altro mondo mi ha parlato da settecento anni.

  • - Dimmi chi sono quelli che sono passati - disse Hanrahan.

    - Quelli che passarono per primi - disse la donna - sono gli amanti che ebbero la maggiore fama nel tempo antico, Blanaid e Deirdre e Grania e i loro cari compagni, e moltissimi che non sono ugualmente conosciuti ma sono altrettanto amati. E poich non era solo il fiore della giovinezza che cercavano l'uno nell'altro, ma la bellezza che duratura come la notte e le stelle, la notte e le stelle li conservano per sempre dalla guerra e dalla distruzione, nonostante la morte e l'amarezza che il loro amore ha portato nel mondo. E quelli che vennero dopo - disse -, e che ancora respirano la dolce aria e hanno gli specchi nei loro cuori, non sono messi nei canti dei poeti, perch hanno mirato solo a trionfare gli uni sugli altri, e a provare cos la loro forza e la loro bellezza, e da questo crearono una specie di amore. E quanto alle donne con i corpi d'ombra, non hanno desiderato n di trionfare n di amare ma solo di essere amate, e non c' sangue nei loro cuori o nei loro corpi finch non fluisce in loro attraverso un bacio, e la loro vita esiste solo per un attimo. Tutte queste sono infelici, ma io sono la pi infelice di tutte, perch sono Dervorgilla, e questi Diarmuid, e fu il nostro peccato che port i Normanni in Irlanda. E su di noi sono le maledizioni di tutte le generazioni, e nessuno punito come siamo puniti noi. Fu il fiore dell'uomo e della donna che amammo l'uno nell'altro, e cos, quando morimmo non ci fu pace duratura intorno a noi, e l'amarezza delle battaglie che portammo in Irlanda si mut nella nostra punizione. Noi andiamo vagando insieme per sempre, ma Diarmuil che fu il mio amante mi vede sempre come un corpo che stato a lungo sottoterra, e io so che cos che mi vede. Chiedimi di pi, chiedimi di pi, perch tutti questi anni hanno lasciato la loro saggezza nel mio cuore, e nessuno mi ha ascoltata da settecento anni.

    Un grande terrore era calato su Hanrahan, e sollevando le braccia sopra la testa url a piena voce tre volte, e gli armenti nella valle alzarono le loro teste e muggirono, e gli uccelli nel bosco ai piedi della montagna si svegliarono dai loro sonni e svolazzarono tra le foglie tremanti. Ma un po' al di sotto della cresta della roccia, la massa dei petali di rosa fluttuava ancora nell'aria, perch la porta dell'Eternit si era aperta e di nuovo richiusa in un battito del cuore.

    La morte di Hanrahan

    Hanrahan, poich non era mai rimasto a lungo in un posto, ritorn ancora nei villaggi che stanno ai piedi dello Slieve Echtge, Illeton, Scalp e Ballylee, fermandosi ora in una casa ora nell'altra, e trovando ospitalit in ogni posto per amore dei vecchi tempi, della sua poesia e del suo insegnamento. C'era qualche moneta d'argento e di rame nella piccola sacca di pelle sotto la sua giacca. Ma raramente aveva bisogno di estrarne qualcosa, perch aveva bisogno di poco, e non c'era nessuno che avrebbe accettato di essere pagato da lui. La sua mano si era fatta pesante sul prugnolo al quale si appoggiava, e le sue guance erano scavate e smunte, ma per quanto riguardava il cibo, patate e latte e un pezzo di focaccia di avena, aveva tutto quello che desiderava, e non al limitare di un posto cos selvaggio e paludoso come Echtge che un goccio di acquavite sarebbe mancato, con dentro il gusto affumicato della torba. Era solito vagare nel grande bosco di Kinadife, o sedersi per molte ore della giornata tra i giunchi intorno al lago Belshragh, ascoltando i torrenti che scendono dalle colline, o guardando le ombre nei bruni laghetti paludosi, standosene tranquillo per non far trasalire il cervo che scende gi dalla macchia

  • all'erba dei prati e ai campi coltivati sul fare della notte. Con il passare dei giorni pareva come se cominciasse a far parte di un mondo immaginario e nebuloso, che ha come sua prerogativa dei colori al di l di tutti gli altri colori; e i silenzi sono al di l di tutti i silenzi di questo mondo. E a volte udiva andare e venire nel bosco una musica che quando si fermava gli usciva dalla testa come un sogno, e una volta nell'immobilit del mezzogiorno sent un suono come lo strepito di molte spade, che and avanti per molto tempo senza intervallo. E al cadere della notte e al sorgere della luna il lago arrivava a essere come una cancellata d'argento e di pietre preziose, e veniva dal suo silenzio il suono debole di un lamento funebre e del riso terrorizzato rotto dal vento, e molte pallide mani gesticolanti.

    Sedeva scrutando l'acqua, una sera, in tempo di raccolto, pensando a tutti i segreti che erano chiusi dentro i laghi e nelle montagne, quando sent un grido proveniente da sud, molto debole all'inizio, ma che si faceva pi forte e pi chiaro man mano che l'ombra dei giunchi si allungava, finch pot sentire le parole: - Io sono bella, io sono bella. Gli uccelli nell'aria, le falene sotto le foglie, le mosche sull'acqua mi guardano, perch non hanno mai visto una bella come me. Io sono giovane, io sono giovane; guardatemi montagne; guardatemi boschi perituri, perch il mio corpo briller come le bianche acque quando voi sarete spazzati via. Voi e tutta la razza degli uomini, e la razza delle bestie, e la razza dei pesci, e la razza alata, cadrete come una candela che prossima a estinguersi. Ma io rido a voce spiegata perch sono nella mia giovinezza -. Di tanto in tanto la voce si rompeva, come fosse stanca, e poi riprendeva di nuovo, gridando sempre le stesse parole: - Io sono bella, io sono bella -. Subito gli arbusti sul ciglio del piccolo lago tremarono per un momento, e una vecchissima donna si fece strada tra loro, e pass vicino a Hanrahan, camminando lentamente. La sua faccia aveva il colore della terra, e pi rugosa della faccia di qualsiasi altra megera mai vista, e i capelli grigi le pendevano a ciuffi, e gli stracci che indossava non coprivano la sua pelle scura resa ruvida dalle intemperie. Gli pass accanto con gli occhi spalancati, e la testa alta, e le braccia penzolanti sui fianchi, e si inoltr nell'ombra delle colline verso occidente.

    Una specie di terrore invase Hanrahan quando la vide, perch sapeva che lei era una certa Winny Byrne delle Cross-Roads, che andava chiedendo l'elemosina di posto in posto gridando sempre lo stesso grido, e lui aveva sentito spesso che lei una volta possedeva tanta saggezza che tutte le donne del vicinato andavano da lei per chiedere consiglio, e che aveva una voce tanto bella che uomini e donne venivano da ogni parte per sentirla cantare a una veglia funebre o a un matrimonio; e che gli Altri, i grandi Sidhe, le avevano rubato il senno una notte di Samhain molti anni fa, quando si era addormentata sull'orlo di un "rath" e aveva visto nei suoi sogni i servi di Echtge delle colline.

    E mentre si dileguava su per il pendio, sembrava come se il grido "Io sono bella, io sono bella" venisse di fra le stelle del cielo.

    Un vento freddo strisciava tra i giunchi, e Hanrahan cominci a rabbrividire, e si alz per andare in qualche casa dove vi fosse una fiamma nel focolare. Ma invece di scendere dalla collina come faceva di solito, sal su una collina, lungo il piccolo solco che forse era una strada e forse il letto arido di un torrente. Era la stessa strada dove era andata Winny, e portava alla piccola capanna dove lei si fermava se mai si fermava in qualche posto. Lui cammin molto lentamente su per la collina come se avesse un gran peso sulle spalle, e finalmente vide una luce un po' verso sinistra, e penso che probabilmente brillava nella casa di Winny, e abbandon il sentiero per andarci. Ma le nuvole erano arrivate nel cielo, e lui non poteva vedere bene la strada, e dopo che aveva percorso pochi passi gli scivol il piede e cadde in un canale di drenaggio melmoso e sebbene si tirasse fuori di l,

  • aggrappandosi alle radici dell'erica, la caduta lo aveva scombussolato, e sent che avrebbe fatto meglio a sdraiarsi che andare viaggiando. Ma aveva sempre un grande coraggio, e prosegu per la sua strada, passo dopo passo, finch alla fine arriv alla capanna di Winny, che non aveva finestre, ma la luce filtrava dalla porta. Penso di entrare e riposarsi per un po', ma quando arriv alla porta non vide Winny; ci che vide furono quattro vecchie dai capelli grigi che giocavano a carte, ma Winny, lei, non era tra loro.

    Hanrahan si sedette su un mucchio di torba vicino alla porta, perch era sfinito, e non aveva voglia di parlare n di giocare a carte, con le ossa e le giunture indolenzite com'erano. Poteva sentire le quattro donne parlare mentre giocavano e gridare la loro mano. E gli pareva che stessero dicendo, come lo strano uomo nel granaio tanto tempo fa:

    - Picche e Quadri, Coraggio e Potere. Fiori e Cuori, Conoscenza e Piacere -. E lui and ripetendosi queste parole pi volte e, stesse o no sognando, il dolore che aveva nelle spalle non lo abbandon mai. E dopo un po' le quattro donne nella capanna cominciarono a litigare, e ognuna diceva all'altra che non aveva giocato in modo onesto, e le loro voci diventarono sempre pi forti, e le loro urla e le loro maledizioni, finch tutta l'aria intorno e sopra la casa alla fine fu piena del loro baccano, e Hanrahan, sentendolo tra il sonno e la veglia, disse: - Questo il suono della lotta tra gli amici di un uomo che vicino a morire e quelli che gli vogliono male. E mi domando - disse -, chi l'uomo in questo posto solitario che vicino alla morte.

    Gli parve di aver dormito per lungo tempo, apr gli occhi, e la faccia che vide su di lui era la vecchia faccia grinzosa di Winny delle Cross-Roads. Lo guardava fisso, come per accertarsi che non era morto, strofin via il sangue che si era seccato sulla sua faccia con uno straccio, e, poco dopo, in parte lo sorresse in parte lo aiut a entrare nella capanna, e lo fece distendere su quello che le serviva da letto. Gli diede un paio di patate da una pentola sul fuoco, e, cosa che gli giov di pi, un boccale di acqua di sorgente. Egli dorm un po' a intervalli, e ogni tanto la sentiva cantare tra s mentre si muoveva nella casa, e cos la notte pass. Quando il cielo cominci a illuminarsi d'alba egli palp la borsa dov'era la sua piccola scorta di denaro, e gliela diede, e lei prese una moneta di rame e una moneta d'argento, ma le lasci subito ricadere come se per lei non fossero nulla, forse perch non era il denaro che voleva elemosinare, ma cibo e stracci, o forse perch il sorgere dell'alba la stava riempiendo di orgoglio e di nuova fiducia nella sua grande bellezza. Usc e tagli alcune bracciate di erica, le porto dentro e le accatast sopra Hanrahan, dicendo qualcosa sul freddo della mattina, e mentre faceva questo egli si rese conto delle rughe sulla sua faccia, dei suoi capelli grigi, e dei denti rotti che erano neri e pieni di vuoti. E quando fu ben coperto con l'erica lei usc e se ne and in giro per il fianco della montagna, e pot sentire il lamento: - Io sono bella, io sono bella - che diminuiva mentre si allontanava, finch non si estinse del tutto. Hanrahan giacque l per la durata del giorno, con i suoi dolori e con la sua debolezza, e quando caddero le ombre della sera sent di nuovo la voce di lei che risaliva la collina, e lei entr e boll le patate e le divise con lui allo stesso modo di come aveva fatto prima. E pass cos un giorno dopo l'altro, e il peso della propria carne gli pesava addosso. Ma a poco a poco, mentre diventava pi debole, si accorse che qualcuno pi grande di lui stava nella camera insieme a lui, e che la casa cominciava a riempirsi; e gli sembr che avessero nelle loro mani ogni potere, e che con un solo tocco della mano potevano demolire il muro che l'asprezza del dolore aveva innalzato intorno a lui, e potevano portarlo nel loro mondo. E a volte poteva sentire voci, molto flebili e gioiose, che gridavano dai travi o dalla fiamma del focolare, e altre volte tutta la casa era piena di musica che la attraversava come un vento. Dopo un po' la sua debolezza non lasci spazio al dolore, e si fece intorno a lui un grande silenzio simile

  • al silenzio nel cuore di un lago, e attraverso il silenzio, simili alla fiamma di uno stoppino, le flebili voci eternamente gioiose.

    Una mattina sent una musica provenire da qualche parte al di l della porta; mentre il giorno passava, si faceva sempre pi forte finch sommerse le flebili voci gioiose, e al calare della sera perfino il grido di Winny sul pendio della collina. Intorno a mezzanotte, in un attimo, le pareti parvero dissolversi e lasciare il suo letto galleggiare su una pallida luce nebbiosa che splendeva da ogni parte fin dove l'occhio poteva vedere; e dopo il primo abbagliamento degli occhi vide che era piena di grandi sagome evanescenti che si precipitavano di qua e di l.

    Nello stesso tempo la musica gli arriv chiarissima, e lui cap che era solo l'ininterrotto strepito delle spade.

    - Io sono oltre la mia morte - disse lui -, e nel cuore stesso della musica del Cielo. Oh, Cherubini e Serafini, accogliete la mia anima!

    Al suo grido la luce che gli era pi vicina si riemp di scintille ancora pi luminose, e lui vide che queste erano le punte delle spade rivolte verso il suo cuore; e poi una fiamma improvvisa, luminosa e ardente come l'amore di Dio o l'odio di Dio, super la luce e si spense, e lui fu nell'oscurit. All'inizio non riusciva a vedere niente, perch tutto era buio come se intorno a lui ci fosse la terra nera e paludosa, ma di colpo il fuoco divamp come se gli fosse stata gettata sopra una manciata di paglia. E mentre lo guardava, la luce si mise a brillare sulla grossa pentola che pendeva da un gancio, e sulla lastra di pietra dove Winny usava di tanto in tanto cuocere una focaccia, e sul lungo coltello arrugginito con il quale tagliava le radici dell'erica, e sul lungo bastone di prugnolo che aveva portato in casa lui stesso. E quando vide quelle quattro cose, arriv alla mente di Hanrahan un ricordo, gli ritorn la forza, si alz a sedere sul letto, e disse con voce molto forte e chiara:

    - Il Calderone, la Pietra, la Spada, la Lancia. Che cosa sono? A chi appartengono? E ho fatto la domanda questa volta.

    E poi ricadde, debole, e con il respiro che se ne andava da lui.

    Winny Byme, che stava badando al fuoco, si avvicin tenendo gli occhi fissi sul letto; e le flebili voci ridenti cominciarono a gridare di nuovo, e una pallida luce, grigia come un'onda, venne a insinuarsi nella stanza, e lui non cap da quale segreto mondo provenisse. Vide la faccia avvizzita di Winny e le sue braccia rinsecchite che erano grigie come terra sbriciolata, e debole com'era lui indietreggi rannicchiandosi contro la parete. E allora uscirono, dagli stracci irrigiditi dal fango, braccia cos bianche e cos evanescenti come la schiuma di un ruscello, e si misero attorno al suo corpo, e una voce che poteva sentire bene ma che sembrava arrivare da molto lontano, gli disse in un sussurro: - Non andrai pi a cercarmi sul seno delle donne.

    - Chi sei? - disse allora.

    - Io sono una della gente eterna, delle eterne Voci instancabili, che fisso la mia dimora in chi spezzato e morente, e in chi ha perso il proprio senno; e sono venuta a cercarti, e tu sarai mio finch il mondo intero si sar consumato come una candela che si esaurita. E adesso alza gli occhi - lei disse -, perch le fiaccole di paglia per le nostre nozze sono accese.

  • Lui vide allora che la casa era piena di pallide mani evanescenti e che ogni mano teneva quello che per un verso era simile a una fiaccola di paglia accesa per un matrimonio, e per un altro a un lungo cero bianco dei morti.

    Quando spunt il sole, la mattina dopo, Winny delle Cross-Roads si alz dal posto dove sedeva vicino al corpo, e cominci il suo accattonaggio di paese in paese, cantando mentre camminava la medesima canzone: - Io sono bella, io sono bella. Gli uccelli nell'aria, le falene sotto le foglie, le mosche sull'acqua mi guardano. Io sono giovane: guardatemi montagne, guardatemi boschi perituri, perch il mio corpo continuer a brillare come le acque bianche quando voi sarete spazzati via. Voi e tutta la razza degli uomini, e la razza delle bestie, e la razza dei pesci, e la razza alata, cadrete come una candela che prossima a estinguersi Ma io rido a voce spiegata, perch sono nella mia giovinezza.

    Lei non torn quella notte o nessun'altra notte alla capanna, e non fu prima della fine di due giorni che i tagliatori di torba che andavano alla palude trovarono il corpo di Hanrahan il Rosso, e radunarono gli uomini per vegliarlo e le donne per piangerlo, e gli diedero una sepoltura degna di un cos grande poeta.

    Un Visionario

    L'altra sera un giovane mi venne a trovare nella mia abitazione, e inizi a parlare del formarsi della terra e dei cieli e di molte altre cose. Gli chiesi della sua vita e di ci che faceva. Aveva scritto molte poesie e dipinto molti disegni mistici dall'ultima volta che ci eravamo incontrati, ma ultimamente non aveva scritto n dipinto, perch si era impegnato di tutto cuore a rendere forte e sereno il suo carattere: la vita emotiva di un artista non gli giovava, temeva.

    Comunque recit le sue poesie senza farsi pregare. Le sapeva tutte a memoria. Alcune non erano mai neppure state scritte. D'improvviso mi sembr che si scrutasse intorno con una certa inquietudine. - Vedi niente, X...? chiesi. - Una donna luminosa, alata, ricoperta dei suoi lunghi capelli, se ne sta in piedi vicino alla porta - rispose, o parole simili. - E' l'influenza di qualche persona vivente che pensa a noi e i cui pensieri ci appaiono in quella forma simbolica? - chiesi, forte della mia esperienza in fatto di visionari e dei loro modi di esprimersi. - No - replic ; perch se fossero i pensieri di una persona vivente sentirei la sua viva influenza nel mio corpo vivo: mi batterebbe il cuore e mi verrebbe meno il respiro. E' uno spirito. E' qualcuno che morto o non mai vissuto.

    Gli chiesi cosa facesse, e scoprii che era impiegato presso un grande negozio. In ogni modo il suo svago consisteva nell'andarsene in giro per le colline a chiacchierare con i contadini mezzi matti e visionari, o a convincere le persone strampalate e tormentate a confidargli i loro guai. Un'altra sera che ero con lui nella sua stessa abitazione, pi di uno si present per discutere con lui delle sue credenze e delle sue incredulit al fine di vagliarle, per cos dire, alla luce sottile della sua mente. A volte, come parla con loro, gli giungono delle visioni, e si vocifera che a diversa gente abbia detto cose vere di fatti del loro passato o di amici lontani, lasciandoli ammutoliti e reverenti di fronte a quel loro strano maestro, che sembra poco pi di un ragazzo, e tanto pi acuto del pi vecchio tra loro. La poesia che mi recit era piena della sua natura e delle sue visioni. Ora raccontava di

  • altre vite che egli crede di aver vissuto in altri secoli, ora di persone alle quali ha parlato rivelandole a loro stesse. Gli dissi che avrei scritto un articolo su di lui e sulla sua poesia, e mi venne risposto che avrei potuto farlo se non citavo il suo nome, poich desiderava restare sempre "sconosciuto, oscuro, impersonale". Il giorno dopo mi arriv un fascio delle sue poesie, e insieme ad esse una nota con queste parole:

    "Ecco le copie dei versi che dicevi ti piacevano. Non credo che potrei mai pi scrivere o dipingere. Mi preparo per un ciclo di altre attivit in qualche altra vita. Render inflessibili i miei rami e le mie radici. Per me non ancora tempo di mettere fiori e foglie".

    Le poesie erano tutti tentativi di afferrare qualche alto, impalpabile stato dell'anima in una rete di immagini oscure. In tutte c'erano bei passi, incastonati tuttavia spesso in pensieri che hanno, a quanto sembra, uno speciale valore per la sua mente, ma per gli altri uomini sono monete di un conio sconosciuto. Altre volte la bellezza del pensiero era offuscata da una scrittura sciatta, come se di colpo gli fosse nato il dubbio che lo scrivere fosse una fatica priva di senso.

    Spesso i suoi versi erano illustrati da disegni, nei quali un'imperfetta anatomia non offuscava completamente la bellezza del sentimento. Gli esseri soprannaturali in cui crede gli hanno offerto molti soggetti, tra i quali spicca Thomas di Ercildoune che siede immobile nel crepuscolo mentre una creatura giovane e bella si sporge leggera dall'ombra per sussurrare al suo orecchio. Si era compiaciuto soprattutto degli effetti intensi di colore: spiriti che hanno penne di pavone sulla testa al posto dei capelli; un fantasma che tende la mano da un turbine di fiamma verso una stella; uno spirito che passa con un globo di cristallo iridescente - simbolo dell'anima - mezzo nascosto dentro la mano. Ma sempre sotto questa abbondanza del colore si nascondeva un certo richiamo all'umana simpatia. Essa gli attira tutti quelli che, come lui stesso, desiderano l'illuminazione o piangono una gioia perduta. Uno di questi mi torna in mente in modo particolare. Un inverno o due fa egli pass gran parte della notte a camminare su e gi per la montagna conversando con un vecchio contadino che, muto con la maggior parte degli uomini, scioglieva di fronte a lui ogni reticenza, confidandogli i suoi crucci. Erano infelici entrambi: X... perch aveva deciso proprio allora che l'arte e la poesia non facevano per lui, e il vecchio contadino perch la vita gli sfuggiva senza pi speranza di ottenere nulla. Il contadino vaneggiava per il dolore tanto a lungo trattenuto. Un momento esplodeva con: "Dio padrone dei Cieli; Dio padrone dei Cieli; eppure vuole il mondo"; un altro momento si lamentava che i suoi vecchi vicini se ne erano andati, e che lo avevano dimenticato tutti:

    una volta mettevano sempre in ogni capanna una sedia per lui davanti al fuoco, e ora invece dicevano: "Chi quel vecchio l?". "La malasorte su di me", ripeteva e poi continuava a discutere ancora di Dio e del Cielo. Pi di una volta disse anche, agitando il braccio verso la montagna: "Lo so solo io quello che successo sotto il rovo quarant'anni fa"; e mentre lo diceva sulla sua faccia riverberavano le lacrime al lume della luna.

    I Fantasmi del Villaggio

  • I cartografi antichi scrivevano sulle regioni inesplorate "Hic sunt leones". Sui villaggi dei pescatori e degli zappaterra, cos diversi da noi, possiamo scrivere una sola riga che sia degna di fede: "Qui stanno i fantasmi".

    I miei fantasmi abitano nel villaggio di H... a Leinster. La storia non stata in nessun modo gravata da questo villaggio antico, con i suoi sentieri sghembi, il cimitero della sua vecchia abbazia pieno di erba alta, il verde sfondo di abeti bassi, e il molo dove riposano pochi trabaccoli incatramati. Negli annali di entomologia ben conosciuto. Perch a occidente si stende una piccola baia, dove chi se ne stesse a vegliare una notte dopo l'altra potrebbe avere la ventura di scoprire una certa rara falena svolazzare sull'orlo della marea, proprio al morire della sera e allo spuntare dell'alba. Venne portata qui dall'Italia un centinaio d'anni fa dai contrabbandieri in un carico di sete e merletti. Se il cacciatore di falene volesse buttare via la rete e andasse a caccia di storie di spiriti o di quei figli di Lilith che per noi sono gli esseri fatati, non avrebbe bisogno di tanta pazienza.

    Per un uomo pauroso avvicinarsi di notte al villaggio sar un'impresa strategica. Si sent uno lamentarsi una volta: "Per la Croce di Ges!

    Dove passer? Se passo dalla collina di Dunboy il vecchio capitano Burney potrebbe vedermi. Se faccio il giro lungo la marina e poi vado su per la gradinata, c' quello senza testa, e un altro ce n' sui moli, e uno nuovo sta sotto il muro del vecchio cimitero. Se invece prendo l'altra strada, la signora Stewart mi appare a Porta collina, e il Diavolo in persona al vicolo dell'Ospedale".

    Non ho mai saputo quale fantasma abbia affrontato, ma di sicuro so che non fu quello del vicolo dell'Ospedale. Ai tempi del colera vi era stata costruita una baracca per accogliere i malati. Quando l'emergenza pass venne demolita, ma da allora il terreno su cui era sistemata rigurgita di spiriti, dmoni e esseri fatati. C' un contadino a H..., di nome Paddy B., un uomo di gran vigore, e astemio; sua moglie e sua cognata, pensando a quella sua grande forza, si chiedono spesso cosa farebbe se bevesse. Una notte, mentre andava per il vicolo dell'ospedale, vide qualcosa che all'inizio gli sembr un coniglio domestico; dopo un po' scopr che era un gatto bianco. Quando gli pass vicino la creatura cominci pian piano a gonfiarsi, sempre di pi e, come quella cresceva, lui sentiva la sua forza scemare, ritirarsi, quasi gli venisse succhiata via. Gir sui tacchi e scapp di corsa.

    Vicino al vicolo dell'Ospedale passa il "Sentiero delle fate". Ogni sera transitano dalla collina al mare, dal mare alla collina.

    All'estremit del tragitto che d sul mare, c' una casetta. Una notte la signora Arbunathy, che vi abitava, lasci la porta aperta, perch aspettava suo figlio. Il marit dormiva vicino al fuoco; un uomo alto entr e le sedette vicino. Era seduto da un bel po' quando la donna chiese: - In nome di Dio, chi siete? -. Quello allora prese su e usc, dicendo: - Non lasciate mai la porta aperta a quest'ora, vi potrebbe capitare qualcosa di brutto. -. Lei svegli il marito e glielo raccont. - Uno della Buona gente stato con noi - disse lui.

    Probabilmente l'uomo affront la signora Stewart a Porta collina. In vita lei era stata la moglie del pastore protestante. "Non si mai saputo che il suo spirito abbia fatto del male a qualcuno", dice la gente del villaggio; "sta solo scontando la sua penitenza sulla Terra". Non lontano da Porta collina, che lei visitava spesso, apparve per un breve periodo uno spirito molto pi straordinario: luogo prescelto il borro, un sentiero erboso all'estremit ovest del villaggio. L, dove il borro incontrava il villaggio, vivevano in una casupola un

  • imbianchino, Jim Montgomery, e sua moglie. Avevano diversi figli. Lui, che proveniva da un ceto sociale pi alto di quello dei vicini, faceva un po' il damerino. Sua moglie era un donnone; ma lui, che era stato espulso dal coro del villaggio perch beveva, un giorno la baston di santa ragione. Quando lo venne a sapere la sorella di lei, accorse, stacc uno degli scuri delle finestre - Montgomery amava l'ordine nelle sue cose e aveva gli scuri all'esterno di ogni finestra - e lo colp con quello, perch era grande e grossa come sua sorella. Lui minacci di citarla in tribunale; lei rispose che se ci avesse provato gli avrebbe rotto le ossa. Ma da quel momento non rivolse pi la parola alla sorella che si era fatta picchiare da un omarino simile. Jim Montgomery si incattiv sempre di pi; gi da un pezzo la moglie non aveva abbastanza da mangiare ma, orgogliosa com'era, non voleva dirlo a nessuno. Inoltre spesso, nelle notti fredde, non aveva fuoco. Se per caso entrava un vicino diceva che l'aveva lasciato spegnere perch stava proprio per andare a letto. E spesso la gente sentiva il marito picchiarla, ma lei non lo raccont mai a nessuno. Si era ridotta pelle e ossa. Alla fine capit che in casa un sabato non ci fu pi niente da mangiare n per lei n per i figli. Allora non ne pot pi, and dal prete e gli chiese un po' di soldi. Questi le diede trenta scellini. Ma il marito la incontr, le strapp i soldi e la picchi. Il luned successivo cadde gravemente malata e mand a chiamare una certa signora Kelly. La signora Kelly, non appena la vide, esclam: - Brava donna, ma voi state morendo! - e mand a chiamare il prete e il dottore. Mor nell'arco di un'ora.

    Dopo la sua morte, dato che Montgomery non si occupava dei figli, il padrone di casa li fece portare all'ospizio. Erano passate alcune notti da quando se ne erano andati quando alla signora Kelly che tornava a casa per il borro, apparve il fantasma della signora Montgomery, che la segu. Non la lasci finch non fu arrivata a casa sua. La donna raccont il fatto al prete, padre S., un noto studioso di antichit, ma non riusc a farsi credere. Qualche notte pi tardi la signora Kelly incontr il fantasma di nuovo nello stesso posto. Era troppo spaventata per farsi tutto il tragitto fino in fondo, si ferm a met strada per bussare alla casa di un vicino, chiedendo che la facessero entrare. Le risposero che stavano andando a letto. Allora grid - Nel nome di Dio fatemi entrare o forzo la porta! -.

    Aprirono, e cos pot sfuggire al fantasma. L'indomani raccont di nuovo la cosa al prete. Questa volta le credette, e disse che il fantasma l'avrebbe seguita finch non gli avesse rivolto la parola.

    Incontr il fantasma una terza volta nel borro. Gli chiese che cosa gli impediva di aver pace. Lo spirito rispose che i suoi figli dovevano essere tolti dall'ospizio, perch nessuno dei suoi parenti c'era mai stato prima, e che si dovevano dire tre messe per il riposo della sua anima. - Se mio marito non ci crede - disse -, mostrategli questo -; e tocc con tre dita il polso della signora Kelly. I punti che aveva toccato diventarono gonfi e neri. Quindi spar. Per un po' Montgomery non volle credere che sua moglie era apparsa. "Non si sarebbe mica mostrata alla signora Kelly", diceva; "avrebbe scelto persone rispettabili, alle quali apparire, lei". Si convinse con i tre segni e i bambini vennero tolti dall'ospizio. Il prete disse le messe e l'ombra deve aver trovato pace, perch da quella volta non pi apparsa. In seguito, dopo qualche tempo, Jim Montgomery mor all'ospizio, ridotto in gran miseria per il bere.

    Conosco alcuni che credono di aver visto lo spirito senza testa sul molo, e uno che, quando di notte passa lungo il muro del vecchio cimitero, vede una donna con una cuffia dai bordi bianchi sgattaiolare fuori e seguirlo. L'apparizione lo lascia soltanto davanti alla porta di casa. La gente del villaggio immagina che lo segua per vendicare qualche torto.

  • "Ti perseguiter quando sar morto", la minaccia preferita. Sua moglie una volta per poco non mor dallo spavento per quello che considera un dmone sotto forma di cane.

    Questi sono alcuni degli spiriti all'aperto; i pi domestici della loro trib si riuniscono all'interno, fitti come le rondini sotto le grondaie volte a sud. Una notte una certa signora Nolan stava vegliando il proprio bambino morente in vicolo Fluddy. All'improvviso si sent bussare alla porta. Lei non apr, temendo che a bussare fosse qualcosa di non umano. Il bussare cess. Poco dopo la porta d'ingresso e quella di dietro si spalancarono per richiudersi di colpo. Il marito corse a vedere cosa non andava. Trov tutti e due gli usci sprangati.

    Il bambino mor. Le porte si aprirono e si chiusero di nuovo come prima. Allora la signora Nolan si ricord che aveva dimenticato di lasciare aperta, com' d'abitudine, una porta o una finestra, per la dipartita dell'anima. Questi strani aprirsi e chiudersi e bussare erano avvertimenti e segnali degli spiriti che assistono il morente.

    Il fantasma di casa in genere una creatura innocua e benintenzionata. Lo si sopporta il pi a lungo possibile. Porta fortuna a quelli che ci vivono insieme. Ricordo due bambine che dormivano con la madre, le sorelle e i fratelli in una stanzetta.

    Nella camera c'era anche un fantasma. Vendevano aringhe per le strade di Dublino, e non facevano molto caso al fantasma, perch sapevano che avrebbero sempre venduto facilmente il loro pesce finch avessero dormito nella stanza "infestata".

    Conosco qualcuno tra la gente dei villaggi dell'ovest che vede i fantasmi. I racconti del Connacht sono molto diversi da quelli di Leinster. Questi spiriti di H.. hanno nel loro modo di fare qualcosa di cupo e insieme di prosaico. Appaiono per annunciare una morte, per soddisfare qualche impegno, per riparare un torto, perfino per pagare i conti in sospeso - come ha fatto l'altro giorno la figlia di un pescatore - e poi si affrettano a ritirarsi nella quiete. Fanno tutto con ordine e discrezione. Sono i dmoni e non i fantasmi a trasformarsi in gatti bianchi o cani neri. Quella che racconta le storie povera gente, pescatori seri e posati che scoprono nelle imprese dei fantasmi il fascino della paura. C' nelle storie dell'Ovest una grazia bizzarra, una curiosa stravaganza. La gente che le racconta vive nel pi bello e selvaggio degli scenari, sotto un cielo continuamente carico di nuvole in fuga, fantastico. Sono agricoltori e operai che di ogni tanto vanno a pesca. Non temono gli spiriti fino al punto di non divertirsi alle loro imprese come per qualcosa di artistico e di spiritoso. I fantasmi stessi prendono parte alla loro ilarit. In una citt occidentale,