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1 #Youth4culture: indagine sugli interessi culturali delle giovani generazioni Nel mese di aprile 2017, il gruppo del 900 Giovani ha lanciato, sia in modalità on-line che in formato cartaceo, un sondaggio per capire gli interessi culturali delle giovani generazioni. Il sondaggio, attivo dal 18 al 30 aprile, aveva come luogo di diffusione la città di Torino e come destinatari ragazzi e ragazze di età compresa fra i 18 e i 25 anni 1 . Dati Generali In totale, sono state raccolte 361 risposte, di cui il 61,8% proveniente dal pubblico femminile, mentre il 32,2% dal pubblico maschile; il 33,3% da ragazzi e ragazze di 22 e 23 anni; l’84% da studenti, il 10,3% da lavoratori e il 5,7% da persone in cerca di occupazione. Risposte alle domande chiuse 2 Dal sondaggio è emerso che le modalità di apprendimento privilegiate sono quelle che prevedono un approccio individuale, come cinema/video (71,2%) e lettura (52,6%), ma anche quelle che richiedono un’attività di gruppo come workshop (48,8%). I temi di maggiore interesse sono risultati essere integrazione culturale (50,6%), migrazioni e frontiere (44,7%) e libertà di espressione e censura (46,4%). Come si può notare, gli approfondimenti più richiesti concernono i temi di maggiore attualità, come la questione dei migranti e della loro integrazione, a cui si aggiunge anche la tematica del diritto all’informazione. Nel tempo libero gli intervistati preferirebbero visitare una mostra (61,2%), vedere un film (59,8%), partecipare ad un workshop/laboratorio (41,3%). Il dato che suscita maggiore curiosità è il primo, che denota, a fronte di un presunto disinteresse generale verso la cultura e le sue forme di divulgazione, il desiderio degli intervistati di occupare il proprio tempo libero con attività culturali, anche tradizionali come una mostra. I canali preferiti attraverso i quali ricevere informazioni sono risultati essere facebook (79,8%) e proposte di amici e familiari (58,4%). Interessante notare che, se da una parte prevale l’informazione digitale e impersonale veicolata dal social network, dall’altra è ancora diffuso il tradizionale “passaparola”. Sulla decisione di non andare ad eventi culturali incide soprattutto il fatto che sono poco o mal pubblicizzati (47,1%), trattano argomenti poco stimolanti (39,9%), sono troppo costosi (38,5%). Di buon auspicio è la bassa percentuale relativa all’opzione 1 L’indagine non possiede un impianto scientifico ne ha ambizioni accademiche. Rappresenta un’indicazione generale della domanda culturale giovanile della città di Torino. In allegato è possibile visionare: il testo e i luoghi di diffusione del sondaggio in formato cartaceo; l’infografica finale. Quello on-line è stato realizzato con Moduli Google e diffuso attraverso Facebook. 2 Le domande del sondaggio prevedevano una risposta multipla, dunque i dati riportati non sono in proporzione percentuale, bensì in proporzione al numero di risposte ricevute.

#Youth4culture: indagine sugli interessi culturali delle ... · parte prevale l’informazione digitale e impersonale veicolata dal social network, ... l’infografica finale. Quello

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1

#Youth4culture: indagine sugli interessi culturali delle giovani generazioni

Nel mese di aprile 2017, il gruppo del 900 Giovani ha lanciato, sia in modalità on-line

che in formato cartaceo, un sondaggio per capire gli interessi culturali delle giovani

generazioni. Il sondaggio, attivo dal 18 al 30 aprile, aveva come luogo di diffusione la

città di Torino e come destinatari ragazzi e ragazze di età compresa fra i 18 e i 25 anni1.

Dati Generali

In totale, sono state raccolte 361 risposte, di cui il 61,8% proveniente dal pubblico

femminile, mentre il 32,2% dal pubblico maschile; il 33,3% da ragazzi e ragazze di 22

e 23 anni; l’84% da studenti, il 10,3% da lavoratori e il 5,7% da persone in cerca di

occupazione.

Risposte alle domande chiuse2

Dal sondaggio è emerso che le modalità di apprendimento privilegiate sono quelle che

prevedono un approccio individuale, come cinema/video (71,2%) e lettura (52,6%),

ma anche quelle che richiedono un’attività di gruppo come workshop (48,8%).

I temi di maggiore interesse sono risultati essere integrazione culturale (50,6%),

migrazioni e frontiere (44,7%) e libertà di espressione e censura (46,4%). Come si può

notare, gli approfondimenti più richiesti concernono i temi di maggiore attualità, come

la questione dei migranti e della loro integrazione, a cui si aggiunge anche la tematica

del diritto all’informazione.

Nel tempo libero gli intervistati preferirebbero visitare una mostra (61,2%), vedere un

film (59,8%), partecipare ad un workshop/laboratorio (41,3%). Il dato che suscita

maggiore curiosità è il primo, che denota, a fronte di un presunto disinteresse generale

verso la cultura e le sue forme di divulgazione, il desiderio degli intervistati di occupare

il proprio tempo libero con attività culturali, anche tradizionali come una mostra.

I canali preferiti attraverso i quali ricevere informazioni sono risultati essere facebook

(79,8%) e proposte di amici e familiari (58,4%). Interessante notare che, se da una

parte prevale l’informazione digitale e impersonale veicolata dal social network,

dall’altra è ancora diffuso il tradizionale “passaparola”.

Sulla decisione di non andare ad eventi culturali incide soprattutto il fatto che sono

poco o mal pubblicizzati (47,1%), trattano argomenti poco stimolanti (39,9%), sono

troppo costosi (38,5%). Di buon auspicio è la bassa percentuale relativa all’opzione

1 L’indagine non possiede un impianto scientifico ne ha ambizioni accademiche. Rappresenta un’indicazione generale

della domanda culturale giovanile della città di Torino. In allegato è possibile visionare: il testo e i luoghi di diffusione

del sondaggio in formato cartaceo; l’infografica finale. Quello on-line è stato realizzato con Moduli Google e diffuso

attraverso Facebook. 2 Le domande del sondaggio prevedevano una risposta multipla, dunque i dati riportati non sono in proporzione

percentuale, bensì in proporzione al numero di risposte ricevute.

2

non mi interessano gli eventi culturali in generale (3,6%). Gli intervistati si

confermano persone generalmente interessate agli eventi culturali, ma che, per un

motivo o un altro, non sempre riescono a prendervi parte.

Risposte alle domande aperte

Dal sondaggio è emerso che il campione intervistato, essendo costituito per la maggior

parte da studenti, conosce e frequenta maggiormente poli universitari e biblioteche.

Altri luoghi citati con frequenza sono: Circolo dei Lettori; Cavallerizza Reale; Cecchi

Point; Lingotto Fiere; Officine Corsare; Margot; Casa del Quartiere di San Salvario;

Bagni Pubblici di Via Agliè. Fra i musei, quelli maggiormente segnalati sono: GAM;

Museo Egizio; Museo del Cinema, ma anche quello dell’Automobile, quello delle

Scienze e quello della Criminologia; Palazzo Madama; Palazzo Reale; MAO. Per

quanto riguarda la frequenza, è emerso che i luoghi sopra citati sono spesso frequentati

in maniera discontinua e sporadica, ed infatti è stato assegnato loro numeri dall’1 al 3,

corrispondenti ad una frequenza di media intensità. Al contrario, alle biblioteche, ai

poli universitari e ai cinema è stato assegnato o il numero 4 o il 5, corrispondenti

rispettivamente a ci vado più volte al mese e frequento assiduamente.

Dai testi redatti è emersa, in linea generale, una grande richiesta di partecipazione: gli

intervistati chiedono di essere coinvolti attivamente nelle attività dei centri culturali,

attraverso un approccio informale e dinamico che sia in grado di coniugare forme

tradizionali di divulgazione, come seminari e conferenze, con workshop, laboratori e

progetti concreti sul territorio. Inoltre, è richiesta la presenza di centri aperti e condivisi,

giovanili e gioviali, che facciano della multidisciplinarietà, dell’interculturalità e della

concretezza i loro tratti distintivi. Fra le tante risposte raccolte, alcune meritano

un’attenzione e riflessione particolare, come quella che lamenta la distanza, fisica e

sociale, che separa centri culturali e periferie, mentre invece “ci sono moltissimi

giovani che abitano in periferia e hanno un disperato bisogno di cultura e di centri e

spazi in cui confrontarsi”. Ancora, c’è chi chiede che i centri “non siano politicizzati,

nel senso limitante del termine, ma permettano crescita in senso politico”, ed inoltre

che siano più accessibili ai giovani laureati, magari attraverso tirocini e volontariato.

Infine, c’è chi suggerisce – scherzosamente, ma non troppo – strategie per un

coinvolgimento massiccio di pubblico, come l’applicazione della formula “cibo gratis,

gadget e qualcosa che stupisca”, oppure la creazione di veri e propri PR della cultura.

Conclusioni

Come si è potuto constatare, dal sondaggio è emersa, pur variamente declinata, una

grande richiesta di partecipazione e confronto, ma più in generale di “vera” cultura:

concreta, attiva e dinamica. Il centro culturale a cui idealmente i giovani fanno

riferimento è un luogo aperto e condiviso, in cui il passato si mischia col presente e

dove si è recettivi e disponibili allo scambio interculturale. Le tematiche che i giovani

3

chiedono che vengano approfondite sono quelle che evidentemente li tangono

maggiormente, che sentono come proprie, sono quelle dell’epoca in cui vivono: la

questione dei migranti e della loro integrazione e quella dell’informazione. È

necessario, però, al fine di soddisfare le loro esigenze, che queste tematiche siano

affrontate, e i loro relativi contenuti divulgati, attraverso modalità che integrino forme

tradizionali (conferenze e seminari) con forme innovative (workshop e laboratori).

Riguardo alla pubblicizzazione delle attività del centro culturale, risulta

imprescindibile che essa avvenga – anche in questo caso – attraverso una sintesi che

sappia coniugare i canali più innovativi e giovanili, come quelli social, con quelli più

tradizionali, come il “passaparola”.

In conclusione, è possibile affermare che i giovani intervistati chiedono che il loro

centro culturale sia uno spazio in cui sentirsi “a casa”, nel quale all’attività riflessiva e

di studio si unisca l’attività ricreativa e di svago, un luogo di formazione ma anche di

espressione e realizzazione personale, del quale non siano solo semplici frequentatori,

ma anche parte integrante. Vogliono che il centro culturale sia per loro una lente di

ingrandimento attraverso la quale fare luce sulla complessità del reale, capace di non

fornire chiavi di lettura univoche, ma di stimolare l’interesse e il dibattito.

Questa è la voce dei giovani. Il progetto 900 Giovani e il sondaggio #youth4culture

sono i mezzi per rispondere.

1 di 4

900/GIOVANI

#Youth4culture

Hai tra i 18 e i 25 anni e sei appassionato di cultura? Partecipa al sondaggio per aiutarci a capire quali

sono gli interessi culturali delle nuove generazioni!

900/Giovani è un progetto di coinvolgimento giovanile: ragazzi/e, come te, hanno elaborato alcune

domande per scoprire la TUA opinione sulla cultura. Ti chiediamo di rispondere al questionario per

arricchire la proposta culturale della tua città. Grazie al tuo contributo potremmo creare un manifesto

giovanile sulla cultura!

Il progetto "900/Giovani" del Centro studi Piero Gobetti è realizzato con il sostegno della Compagnia di San Paolo

nell'ambito dell’edizione 2016 di "OPEN_progetti innovativi di audience engagement" ed è in collaborazione con

GiovaniXTorino, il Dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Torino, la Consulta Provinciale degli studenti e il

Coordinamento Regionale delle Consulte del Piemonte.

*********************************************************************************

DATI GENERALI

M F

Età…………………

Città di residenza: ……………………………………………………..

Professione/ occupazione:

Studente Lavoratore In cerca di occupazione

2 di 4

Ti chiediamo di rispondere a queste brevi domande.

1. Attraverso quale modalità vorresti imparare qualcosa di nuovo? (Scegli una o più risposte).

a) Cinema/video

b) Lettura

c) Dibattito

d) Workshop

e) Concerto

f) Internet

g) Teatro

h) Giochi

2. Quali di questi temi preferiresti approfondire? (Scegli una o più risposte).

a) Integrazione culturale

b) Tradizioni locali

c) Storia del territorio

d) Politica internazionale

e) Europa

f) Democrazia

g) Web

h) Diritti

i) Religione e libertà di culto

3. In un pomeriggio libero cosa faresti? (Scegli una o più risposte)

a) Andare a vedere un film al cinema

b) Visitare una mostra

c) Andare a uno spettacolo teatrale

d) Sentire un concerto

e) Seguire una conferenza

f) Partecipare a un workshop/laboratorio

g) Fare una merenda comunitaria

4. Attraverso quali mezzi di informazione vieni a conoscenza di eventi culturali nella tua città? (Scegli una o più risposte)

a) Newsletter

b) Proposte di amici/famigliari

c) Manifesti pubblicitari per le strade

d) Volantini:

• in biblioteca • all’università • al bar • nelle scuole • in palestra

e) Internet

f) Social media (se sì, specifica):

• Facebook • Instangram • Twitter • Youtube • Snapchat

g) Quotidiani cartacei

h) Quotidiani online

l) Economia

m) Giovani

n) Antimafia e legalità

o) Dipendenze

p) Tutela dell’ambiente

q) Sessualità e affettività

r) Libertà di espressione e censura

s) Diritto al lavoro e sul lavoro

t) Totalitarismi e resistenza

u) Migrazioni e frontiere

3 di 4

5. Quali sono i motivi che ti fanno decidere di non andare ad eventi/attività culturali? (Scegli una o più risposte)

a) sono poco interessanti, perchè trattano argomenti poco stimolanti

b) non coinvolgono attivamente il pubblico

c) parlano di cose che non conosco

d) sono troppo distanti o scomodi da raggiungere

e) sono poco o mal pubblicizzati

f) costano troppo

g) non so con chi andarci

h) sono troppo impegnato

i) non mi interessano gli eventi culturali in generale

6. Quali centri culturali di Torino conosci (es. Case del quartiere, musei, circoli, biblioteche,

ecc.)? Scrivi i nomi, indicando nelle caselle la frequenza da 1 a 5 considerando che: 1 ci sono stato una volta sola; 2 ci sono stato

più di una volta; 3 ci vado circa una volta al mese; 4 ci vado più volte al mese; 5 frequento assiduamente.

a)…………………………………………………………..

b)…………………………………………………………..

c)…………………………………………………………..

d)…………………………………………………………..

e)…………………………………………………………..

7. Cosa desideri che un centro culturale faccia per coinvolgerti?

GRAZIE!

Scrivi un testo

4 di 4

DESIDERI ESSERE INFORMATO SULLE PROSSIME INIZIATIVE DEL PROGETTO 900

GIOVANI E SULL’ESITO DEL SONDAGGIO?

Dati personali (IN STAMPATELLO)

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Mail: …………………………………………………………………………………………………….

Privacy

In conformità al D. Lgs. 196/2003 ti informiamo che i tuoi dati personali saranno trattati al solo fine della

realizzazione del sondaggio. I dati saranno conservati con la massima riservatezza e non verranno divulgati. Il

trattamento dei dati per la suddetta finalità è realizzato mediante l’utilizzo di procedure informatiche in grado di

tutelare e garantire la riservatezza dei dati forniti.

Il Centro studi Piero Gobetti userà i tuoi dati solo per la gestione delle comunicazioni concernenti le sue attività

e non li cederà a terzi.

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Per maggiori informazioni sul progetto 900/Giovani

Centro studi Piero Gobetti

Via Antonio Fabro 6, 10122 Torino

Tel. 011 531429

Mail. [email protected]

www.centrogobetti.it

Luoghi di diffusione del sondaggio in formato cartaceo

1. Polo del ‘900

2. Piazza Arbarello

3. CasArcobaleno

4. Centro InformaGiovani

5. 8 Gallery

6. Mercato di Corso Palestro

7. Mirafiori sud

8. CPG Torino – Centro per il

protagonismo giovanile

9. Talent cafè lounge bar

10. Largo Brescia

11. Centro InformaGiovani di Rivoli

12. Castello di Rivoli

13. Piazza d’Armi

14. Vanchiglia

15. Palazzo Nuovo

16. Falchera

17. Aula studio “Opera”

18. Nichelino

19. Campus Luigi Einaudi

20. Politecnico

21. Giardino Lamarmora

22. Piazzetta Cerignola (Mercato di

Piazza Foroni)