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Percorso 5 le forme della poesia 1 Laperdita delverso 5 10 15 20 Perdita d’aureola Perdita d’aureola è la più famosa delle poesie in prosa scritte dal poeta francese Charles Baudelaire negli anni Sessanta dell’Ottocento. Si trat- ta di un breve testo drammatico che mette in scena un dialogo tra due personaggi: il poeta e un suo amico che si incontrano al bordo di una strada trafficata della città. «Ehi! cosa vedo? voi qui, mio caro? Voi, in un posto così malfamato! voi, il bevitore d’ogni quintessenza 1 ! voi, il mangiatore d’ambrosia 2 ! Davvero, c’è di che sorprendersi». «Caro mio, voi sapete il mio terrore dei cavalli e delle vetture. Poco fa, mentre attraversavo il boulevard 3 , di gran carriera 4 , certo, saltellan- do qui e là nel fango, in mezzo a quel mobile caos dove la morte arriva al galoppo da ogni parte e simultaneamente, ecco che la mia aureola per un brusco movimento m’è scivolata dalla testa nel fango della car- reggiata. E non ho avuto il coraggio di riprenderla, ma ho giudicato meno disdicevole perdere le mie insegne piuttosto che farmi rompere l’osso del collo. E poi, mi son detto, non tutto il male viene per nuoce- re. Adesso posso andarmene a zonzo in incognito, compiere basse azioni, darmi alla crapula 5 come un qualunque mortale. Ed eccomi qui, proprio simile a voi, come mi vedete!» «Ma almeno dovreste far mettere un avviso per questa aureola, o andare alla polizia a reclamarla agli oggetti smarriti». «Dio mio, no davvero! Mi trovo così bene qui. Soltanto voi mi avete riconosciuto. D’altra parte la dignità m’annoia. E poi penso con gioia che qualche poeta d’accatto 6 la raccoglierà e se ne incoronerà impune- mente 7 . Far felice qualcuno, che bello! Felice, e soprattutto capace di farmi ridere! Pensate a X., o a Z.! Sarebbe il colmo, no!?» Autore: Charles Baudelaire Titolo: Lo spleen di Parigi Editore: Einaudi Anno: 1997 Le informazioni su Charles Baudelaire sono a pag. 444 del volume 3. Aureola Deriva dal latino tardo au- rèola (coròna), cioè “(corona) aurea”, “dorata”. L’aureola è un cerchio dorato raffigura- to attorno al capo dei santi come simbolo della loro di- gnità. etimologie 1. quintessenza: essenza purissima. 2. ambrosia: il cibo degli dei, che si credeva avesse il potere di rendere immor - tali. 3. boulevard: viale in fran- cese. 4. di gran carriera: con andatura veloce. 5. compiere… crapula: fa- re cose indegne, bere e mangiare con sregolatezza. 6. d’accatto: di poco valore, scadente. 7. impunemente: senza essere punito. a. Dove si trova il poeta? ……………………………………………....................................................………………………………………………… b. Che cosa è successo al poeta? ……………………………………………....................................................………………………………………………… c. Perché il poeta non vuole recuperare la sua au- reola? ……………………………………………....................................................………………………………………………… ……………………………………………....................................................………………………………………………… ……………………………………………....................................................………………………………………………… comprensione della lettura le competenze in cantiere

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Percorso 5 le forme della poesia

1

La perdita

del verso

5

10

15

20

Perdita d’aureolaPerdita d’aureola è la più famosa delle poesie in prosa scritte dal poetafrancese Charles Baudelaire negli anni Sessanta dell’Ottocento. Si trat-ta di un breve testo drammatico che mette in scena un dialogo tra duepersonaggi: il poeta e un suo amico che si incontrano al bordo di unastrada trafficata della città.

«Ehi! cosa vedo? voi qui, mio caro? Voi, in un posto così malfamato!voi, il bevitore d’ogni quintessenza1! voi, il mangiatore d’ambrosia2!Davvero, c’è di che sorprendersi».

«Caro mio, voi sapete il mio terrore dei cavalli e delle vetture. Pocofa, mentre attraversavo il boulevard3, di gran carriera4, certo, saltellan-do qui e là nel fango, in mezzo a quel mobile caos dove la morte arrivaal galoppo da ogni parte e simultaneamente, ecco che la mia aureolaper un brusco movimento m’è scivolata dalla testa nel fango della car-reggiata. E non ho avuto il coraggio di riprenderla, ma ho giudicatomeno disdicevole perdere le mie insegne piuttosto che farmi romperel’osso del collo. E poi, mi son detto, non tutto il male viene per nuoce-re. Adesso posso andarmene a zonzo in incognito, compiere basseazioni, darmi alla crapula5 come un qualunque mortale. Ed eccomiqui, proprio simile a voi, come mi vedete!»

«Ma almeno dovreste far mettere un avviso per questa aureola, oandare alla polizia a reclamarla agli oggetti smarriti».

«Dio mio, no davvero! Mi trovo così bene qui. Soltanto voi mi avetericonosciuto. D’altra parte la dignità m’annoia. E poi penso con gioiache qualche poeta d’accatto6 la raccoglierà e se ne incoronerà impune-mente7. Far felice qualcuno, che bello! Felice, e soprattutto capace difarmi ridere! Pensate a X., o a Z.! Sarebbe il colmo, no!?»

Autore: Charles Baudelaire

Titolo: Lo spleen di Parigi

Editore: EinaudiAnno: 1997

Le informazioni su CharlesBaudelaire sono a pag. 444

del volume 3.

AureolaDeriva dal latino tardo au-rèola (coròna), cioè “(corona)aurea”, “dorata”. L’aureola èun cerchio dorato raffigura-to attorno al capo dei santicome simbolo della loro di-gnità.

e t i m o l o g i e

1. quintessenza: essenzapurissima.2. ambrosia: il cibo deglidei, che si credeva avesse il potere di rendere immor -tali.3. boulevard: viale in fran-cese.4. di gran carriera: conandatura veloce.5. compiere… crapula: fa-re cose indegne, bere emangiare con sregolatezza.6. d’accatto: di poco valore,scadente.7. impunemente: senzaessere punito.

a. Dove si trova il poeta?

……………………………………………....................................................…………………………………………………

b. Che cosa è successo al poeta?

……………………………………………....................................................…………………………………………………

c. Perché il poeta non vuole recuperare la sua au-reola?

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comprensione della lettura

l e c o m p e t e n z e i n c a n t i e r e

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Percorso 5 le forme della poesia

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� Analizzare Un testo poetico?1. Da che cosa puoi capire che questo testo è una poesia?

È scritto in versi.Affronta un argomento poetico.Contiene molte rime.Lo spiega l’autore.

��� Riflettere Poeti con l’aureola e poeti senza l’aureola2. Baudelaire fa implicitamente riferimento a due tipi di poeti. I poeti del primo tipo assomigliano al protago-

nista della sua poesia in prosa, che, dopo aver perduto l’aureola, cammina felice in mezzo alle altre personeche non possono riconoscerlo. I poeti del secondo tipo, invece, sono quelli che, pur non meritandolo e a co-sto di apparire ridicoli, sarebbero felici di indossare l’aureola per essere riconosciuti dal pubblico. Che cosapensi di questa distinzione? Secondo te la metafora dell’aureola si può applicare anche in altri ambiti? Scri-vi le tue riflessioni sul quaderno.

��� Lingua I connettivi3. Individua i connettivi presenti nel testo e indica se possono essere considerati connettivi di tipo logico-cau-

sale, temporale, spaziale o di opposizione, prescrittivi, di importanza o di spiegazione.

Lettura drammatizzata4. In coppie, attribuitevi i ruoli del poeta e dell’amico e realizzate una lettura drammatizzata della poesia in

prosa, facendo particolare attenzione a dare la giusta intonazione alle battute. Confrontate la lettura dellecoppie in classe.

lavoro sul testo

��� Riflettere Il prestigio e l’anonimato5. Cingendo la testa del poeta, l’aureola fa sì che tutti gli altri lo considerino autorevole e importante, perché è

simbolo della creatività e della cultura. Il poeta, dal canto suo, deve quindi essere sempre all’altezza del ruo-lo che l’aureola gli impone. Ecco perché, quando la perde, egli non vuole recuperarla: vuole potersi compor-tare come un uomo comune, senza essere condizionato dal ruolo che gli altri gli riconoscono. Ciò vale ancheper altri ruoli sociali: dietro a una divisa, a una professione autorevole, a un personaggio di successo, c’è unapersona comune, che qualche volta forse desidererebbe l’anonimato e una vita più tranquilla. Che cosa nepensi? Scrivi le tue riflessioni sul quaderno.

Dibattito6. Ricevere riconoscimenti e gratificazioni per il proprio lavoro è piacevole, ma spesso basta la consapevolezza

di svolgerlo al meglio per essere soddisfatti, anche senza ottenere riconoscimenti dagli altri. Scegli tra ledue opzioni seguenti quella con cui sei più d’accordo e discutine in classe, motivando la tua scelta.a. Non è necessario ottenere un riconoscimento da parte degli altri per essere soddisfatti del proprio lavoro.b. Si può davvero essere soddisfatti del proprio lavoro solo se gli altri riconoscono che è ben fatto.

a partire dal testo