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ZANZARE n 1 - marzo 2012 Foglio informativo del Lo sappiamo, amministrare difficile: bisogna mettere d’accordo i compagni di cordata (a Selvazzano detti anche i “quattro amici al bar”), tener conto delle lobbies locali, avere a che fare con le “fastidiose” regole della democrazia consiliare, sopportare i rompi scatole dei Comitati ... Ma soprattutto trovare i soldi per la gestione ordinaria e straordinaria del Comune. In attesa di una Legge saggia (che temiamo non verr mai), che fornisca ai Comuni fonti di finanziamento sicure e commisurate alle tasse che paghiamo, ogni amministrazione si arrangia come pu. Principalmente favorendo il rilascio di concessioni edilizie ai privati (in pratica “vendendo” pezzi di territorio) in cambio degli Oneri di Urbanizzazione e qualche altro “vantaggio” per la collettivit (molte volte altro cemento). Ma l’Amministrazione di Selvazzano sta proprio esagerando: poli natatori di dimensioni hollywoodiane, forum halls, nuovi centri commerciali e supermercati (in aggiunta agli 8 esistenti), grattacieli, case di lusso, 4 nuovi palazzetti dello sport e cos continuando. Tutto in una cittadina di 22.000 abitanti dalle solide radici contadine che qualcuno, grazie ad appoggi regionali, ha fatto dichiarare prima, “citt turistica” e poi “piccola citt storica”. Ma che cosa dovrebbero dire citt come Cittadella, Montagnana, Noale o Marostica? C’ paragone? A noi sembrano tutte manifestazioni di una mentalit megalomane e un p naif, che scambia progresso per cemento, servizi per perdita della qualit della vita, sport e spettacolo per cultura. Inoltre, mentre da un lato si afferma (vedi PAT) che tutto quello che rimane dentro al GRA assimilabile alla grande Padova, dall’altro si progettano opere faraoniche senza il minimo coordinamento con il comune capoluogo. Vedi il nuovo Auditorium di Padova, di cui la Forum Hall di Selvazzano sarebbe un doppione. Vedi anche la nuova mega lottizzazione padovana proprio ai confini del nostro comune (dal ponte delle Brentelle fino a Tencarola). Ma chi transiter pi in via Padova? Che dire poi delle modalit di finanziamento delle opere pubbliche in programma? Per quanto riguarda l’ex seminario esse dovrebbero essere fornite gratuitamente dai privati in cambio delle licenze edilizie promesse, per un valore reale tuttora misterioso a causa della poca trasparenza delle procedure e con un beneficio per la collettivit tutto da dimostrare. Per quanto riguarda il resto, il Comune vorrebbe farci contrarre mutui o leasing per circa 6 milioni di Euro (12 miliardi di una volta !) che ci costerebbero di soli interessi da 3 a 4 milioni di Euro, calcolando 10 anni di rimborso ad un tasso del 10 %. Nessuna Giunta che ha governato Selvazzano negli ultimi 30 anni esente da critiche, ma questa ha superato il limite per arroganza, poca trasparenza ed utilizzo disinvolto del territorio. Per questo non possiamo esimerci dal continuare ad essere la voce di quei cittadini che si ostinano a sperare di vivere in un paese normale. Sperando che prima o poi arrivi un’Amministrazione con cui sia possibile aprire il dialogo finora negatoci, e possa finalmente iniziare un’epoca di collaborazione e non di contrapposizione. EDITORIALE SPECIALE EX SEMINARIO I grattacieli di Selvazzano favoriranno le relazioni personali

Zanzare n°1/2012

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Foglio informativo del Comitato Rovereto Friuli - Selvazzano Dentro

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ZANZARE

n� 1 - marzo 2012Foglio informativo del

Lo sappiamo, amministrare � difficile: bisogna mettere d’accordo i compagni di cordata (a Selvazzano detti anche i “quattro amici al bar”), tener conto delle lobbies locali, avere a che fare con le “fastidiose” regole della democrazia consiliare, sopportare i rompi scatole dei Comitati ...Ma soprattutto trovare i soldi per la gestione ordinaria e straordinaria del Comune.In attesa di una Legge saggia (che temiamo non verr� mai), che fornisca ai Comuni fonti di finanziamento sicure e commisurate alle tasse che paghiamo, ogni amministrazione si arrangia come pu�. Principalmente favorendo il rilascio di concessioni edilizie ai privati (in pratica “vendendo” pezzi di territorio) in cambio degli Oneri di Urbanizzazione e qualche altro “vantaggio” per la collettivit� (molte volte altro cemento).Ma l’Amministrazione di Selvazzano sta proprio esagerando: poli natatori di dimensioni hollywoodiane, forum halls, nuovi centri commerciali e supermercati (in aggiunta agli 8 esistenti), grattacieli, case di

lusso, 4 nuovi palazzetti dello sport e cos� continuando.Tutto in una cittadina di 22.000 abitanti dalle solide radici contadine che qualcuno, grazie ad appoggi regionali, ha fatto dichiarare prima, “citt� turistica” e poi “piccola citt� storica”.Ma che cosa dovrebbero dire citt� come Cittadella, Montagnana, Noale o Marostica? C’� paragone?A noi sembrano tutte manifestazioni di una mentalit� megalomane e un p� naif, che scambia progresso per cemento, servizi per perdita della qualit� della vita, sport e spettacolo per cultura.Inoltre, mentre da un lato si afferma (vedi PAT) che tutto quello che rimane dentro al GRA � assimilabile alla grande Padova, dall’altro si progettano opere faraoniche senza il minimo coordinamento con il comune capoluogo.Vedi il nuovo Auditorium di Padova, di cui la Forum Hall di Selvazzano sarebbe un doppione.Vedi anche la nuova mega lottizzazione padovana proprio ai confini del nostro comune (dal ponte delle Brentelle fino a Tencarola).Ma chi transiter� pi� in via Padova?Che dire poi delle modalit� di finanziamento delle opere pubbliche in programma?Per quanto riguarda l’ex seminario esse dovrebbero essere fornite gratuitamente dai privati in cambio

delle licenze edilizie promesse, per un valore reale tuttora misterioso a causa della poca trasparenza delle procedure e con un beneficio per la collettivit� tutto da dimostrare.Per quanto riguarda il resto, il Comune vorrebbe farci contrarre mutui o leasing per circa 6 milioni di Euro (12 miliardi di una volta !) che ci costerebbero di soli interessi da 3 a 4 milioni di Euro, calcolando 10 anni di rimborso ad un tasso del 10 %.Nessuna Giunta che ha governato Selvazzano negli ultimi 30 anni � esente da critiche, ma questa ha superato il limite per arroganza, poca trasparenza ed utilizzo disinvolto del territorio.Per questo non possiamo esimerci dal continuare ad essere la voce di quei cittadini che si ostinano a sperare di vivere in un paese normale.Sperando che prima o poi arrivi un’Amministrazione con cui sia possibile aprire il dialogo finora negatoci, e possa finalmente iniziare un’epoca di collaborazione e non di contrapposizione.

EDITORIALE

SPECIALE EX SEMINARIO

I grattacieli di Selvazzano favoriranno le relazioni personali

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ZANZARE n. 1 - marzo 2012 pag. 2

Cari Amici,

l’inverno se ne sta finalmente andando per lasciare il posto alla primavera e al bel tempo. Anche se a molti ha procurato qualche inevitabile disagio, non � stato tutto sommato un inverno cattivo, che ora lascer� il posto alla buona stagione, alla luce, al caldo ed al verde chiaro dell’erba e delle nuove foglie. Nonostante i tanti nemici sempre pi� agguerriti e determinati a distruggerla, la Natura ci ama e continua a regalarci il ritorno delle stagioni e con esse dei suoi frutti. Con il caldo, lo sapete, ritornano anche le “Zanzare”, che quest’anno avranno il loro bel daffare a pungere e a pizzicare, perch� gli argomenti non mancano di certo. Durante l’inverno il nostro Comitato non � andato in vacanza e non ha mai interrotto la sua attivit�.Ha lavorato un p� sotto traccia per prepararsi alle future battaglie, partecipando ai lavori del Consiglio Comunale e alle varie assemblee pubbliche, mettendo in cantiere iniziative che presto vedranno la luce e organizzando gruppi di lavoro cui sar� delegato lo svolgimento di iniziative specifiche. In questi ultimi mesi ci siamo interessati in particolare al problema dell’ex-seminario, per cercare di capire la genesi e gli sviluppi di una vicenda che si trascina da molti anni e dare un contributo alla sua soluzione.Ma di questo daremo ampio spazio e informazioni nelle pagine successive.

Sim City è un videogioco di simulazione in cui si deve creare una nuova città partendo dal nulla, o da una città già esistente, grazie ad un giocatore-sindaco impegnato nella costruzione di centri commerciali, industriali e residenziali rispettando ovviamente il budget disponibile. (da Wikipedia)

Iniziamo da questa definizione, che molti amanti dell’intrattenimento con PC conoscono, per dire che non dovrebbe essere cos� difficile per una qualsiasi Amministrazione cittadina sapere come muoversi nell’interesse della collettivit�. Lo capirebbe giocando qualunque ragazzo armato di mouse. La riconversione edilizia dell’area, dove si

situa l’abbandonato edificio chiamato oggi “Ex seminario Minore”, sembra essere il paradigma di un modo di assoggettare la politica del territorio a interessi privati (noi lo temiamo fortemente) e (presunte) ambizioni degne dei fasti di antichi imperatori romani. Da decenni in questo Paese la classe politica, soprattutto quella che amministra le nostre citt�, � sembrata vivere in uno stato di costante psicosi megalomane, apponendo firme di avallo e consenso volte a dar corso ad opere “faraoniche” incuranti delle esigenze davvero prioritarie di una collettivit�. E ci� con l’arroganza sconsolante di chi considera l’informazione preventiva e il confronto costruttivo orpelli fastidiosi e insostenibili, nonch� simboli di un modo stantio e polveroso di fare davvero “politica” (il buon vecchio “governo della polis”). Per questo a Selvazzano non ci basta assistere a qualche presentazione video seducente sul futuro dell’ex seminario: vogliamo risposte chiare e sostanziali. Assistiamo con occhio preoccupato e angosciato a cosa sta sorgendo in un’area del nostro territorio gi� cos� satura e pesantemente congestionata dal traffico: una montagna di cemento che s’innalza e si estende, fagocitando il verde oggi esistente e quello possibile. Qui in ballo, lo sappiamo tutti, c’� un’idea di vivibilit� urbana chericadr� gioco forza sul capo dei nostri figli e delle generazioni future. I partiti di opposizione tradizionali (Pd e Idv) e quelli occasionali (PdL) hanno dichiarato di essere pronti a dar battaglia se supportati. E sperando che davvero lo siano, vogliamo invitare, attraverso questo modesto foglio, i cittadini di Selvazzano a far fronte comune, a fare massa critica.Siamo certi che la maggioranza della popolazione di Selvazzano gradirebbe risiedere su un territorio dove potesse convivere il giusto equilibrio tra ambiente naturale e aree di cemento privato e pubblico.Un territorio dove si privilegiassero i bisogni fondamentali delle persone.Un territorio urbano che nel suo inevitabile sviluppo si arricchisse di funzionalit� e servizi primari e si armonizzasse con i territori confinanti. Dove non si costruisse solo per il gusto del dispetto (di schieramento) verso altre Amministrazioni considerate

“nemiche”. Qui � in ballo la “Qualit� della Vita” nella sua concezione pi� alta e non c’� schieramento politico che possa permettersi di metterla in discussione senza pagarne un prezzo in termini di consenso. Abbiamo imparato, anche dall’esito degli ultimi referendum sull’acqua ed il nucleare, che il coinvolgimento trasversale di persone appartenenti a diverse idee politiche pu� essere vincente ed un diffusore di valori condivisi, se � in grado di rappresentare l’interesse di una collettivit� intera contro un possibile sopruso, vero o presunto che sia. Il mandato ricevuto da un’Amministrazione con le elezioni � basato esclusivamente sulla fiducia e sulla delega ricevuta dai cittadini attraverso il voto. Questa fiducia e questa delega non devono essere assolutamente sprecate (e sporcate) da accordi privati che farebbero l’interesse di pochi privilegiati. Se un Sindaco e la sua squadra si dimostrano competenti, oculati, attenti alle esigenze del

cittadino, apportatrici di modifiche sul territorio che vadano incontro ad un miglioramento fattivo della vita cittadina, crediamo non debbano avere timore di nessuna competizione elettorale. E tanto meno di un referendum consultivo come quello proposto dalle minoranze, che avr� scarso valore concreto ma una grande ed indiscutibile valenza politica. Perch� se un ragazzo pu� tranquillamente continuare a giocare al Sindaco a colpi di mouse, imparando virtualmente come svolgere al meglio tale prestigioso incarico, nella vita reale, dove � veramente in palio il benessere dei cittadini, questo non � proprio possibile.Amministrare non � un gioco, vero signor Sindaco?

SIAMO ANCORA QUI

SYM CITYQuando il cemento

incute spavento

Fertili ed ubertosi grattacieli a Selvazzano

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Una speculazione di successoTrifoglio SpA � titolare di diritti reali (propriet� o prelazione di acquisto) su circa 360.000 mq di terreni che comprendono l’area dell’ex seminario di Tencarola. Le capacit� edificatorie previste dall’attuale PRG su tali terreni (cio� le superfici su cui si potrebbe costruire se il Comune rilasciasse le relative Concessioni Edilizie), sono pari a 183.000 mq, di cui 33.000 a destinazione “commerciale/direzionale”, 90.000 per “attrezzature di interesse collettivo” e 60.000 per “istruzione superiore”. In altre parole, oggi su questi terreni la Trifoglio potrebbe costruire 33.000 mq di centri commerciali, 90.000 mq di edifici per funzioni amministrative, religiose, culturali, associative, ricreative, sportive, per l’istruzione esociali e 60.000 mq di scuole. Sono quindi terreni che, ad eccezione per la parte a destinazione commerciale, hanno oggi scarso valore di mercato. Valore che aumenterebbe di varie decine di milioni se venisse modificata la loro destinazione, come chiede la Trifoglio: cio� 75.000 mq residenziale, 25.000 direzionale e 33.000 commerciale.

L’assemblea pubblicaNell’assemblea di venerd� 17 febbraio la maggior parte degli interventi ha evidenziato la preoccupazione dei cittadini per le pesanti ricadute negativedel progetto sul traffico, la qualit� dell’aria, la sicurezza idrogeologica delle aree prossime all’argine, il piccolo commercio, la perdita di verde urbano, l’identit� e le tradizioni del nostro territorio. Molti si sono chiesti: ma Tencarola e San Domenico hanno veramente bisogno di queste opere? O dovranno pagare per tutti, diventando un polo di interesse regionale per insediamenti abitativi, commercio e spettacolo, come se nel Veneto non vi fossero gi� abbastanza case invendute e strutture di vendita e ritrovo in eccesso? A questo punto, il Sindaco ed il rappresentante della Trifoglio hanno smesso l’atteggiamento conciliatorio fino ad allora mantenuto, passando ad argomenti pi� preoccupanti e decisivi, cio� il peso dei ricorsi pendenti al TAR, di cui facciamo brevemente la storia.

Le precedenti amministrazioniNel corso degli anni dal 2005 al 2009, le Giunte al governo di Selvazzano hanno

pi� volte tentato di opporsi ai piani di speculazione edilizia della Trifoglio:- nel 2005 e nel 2007

respingendo le varie proposte di pianificazione presentate dal costruttore perch� in contrasto con il PRG

- nel 2009 deliberando in Consiglio Comunale una mozione contraria all’insediamento di una grande struttura di vendita

- nello stesso anno, esprimendo in Giunta Comunale parere contrario ad un Accordo di Programma con la Trifoglio, perch� in contrasto con il PRG.

Le amministrazioni precedenti, pur con i loro inevitabili errori, hanno operato secondo buon senso ed in sintonia con il sentire della maggioranza della gente di Selvazzano. Si, la stessa gente che a suo tempo ha finanziato la Curia di Padova con le offerte che hanno reso possibile la costruzione del seminario e che oggi vorrebbe che questa grande area verde non fosse trasformata in una colata di cemento ma piuttosto restituita ai cittadini.

I Ricorsi della Trifoglio al TAR La risposta della Trifoglio al Comune � stata la presentazione di quattro ricorsi al TAR, di cui tre tutt’ora pendenti, e la conseguente richiesta di risarcimento danni per la bellezza di 55.000.000 di Euro. Una cifra spropositata e senza senso, considerando che il danno reale per la Trifoglio in caso di mancata realizzazione delle opere sarebbe al massimo di 8.000.000 di Euro, come chiaramente indicato dalla Trifoglio stessa nel Protocollo d’Intesa firmato con il Comune. Sorge quindi il legittimo sospetto che tale cifra corrisponda in realt� alla mancata speculazione della Trifoglio sull’area, qualora il Comune non autorizzasse la sua trasformazione in superficie ad elevato rendimento immobiliare. Speculazione ancora pi� fruttuosa se la Trifoglio, una volta ottenuto l’aumento del valore commerciale dei propri cespiti, li frazionasse per rivenderli ad altrettanti costruttori diversi.

Le affermazioni del Sindaco Ma cosa ha detto il Sindaco al termine dell’assemblea pubblica? Semplicemente che � stato “costretto” ad accettare il progetto della Trifoglio e a firmare il Protocollo di Intesa (che obbliga il Comune a modificare il PianoRegolatore nella direzione voluta dal costruttore), perch� altrimenti quest’ultimo non ritirer� i ricorsi al TAR ed il Comune non avr� i soldi per risarcirlo dei 55 milioni richiesti. Analogo concetto si � lasciato sfuggire il rappresentante della Trifoglio, architetto Bancher, dicendo pressappoco: “se preferite pagarci i danni, ritiriamo il progetto”. Che giustificazione morale e civile dare a queste esternazioni ?

Un’ultima considerazioneLa Giunta Soranzo, a differenza di quelle che l’hanno preceduta, ha ritenuto di “non resistere” giudizialmente ai Ricorsi della Trifoglio e di accettarne senza discutere ogni richiesta. Arrivando a firmare un Protocollo di Intesa che obbliga il Comune a modificare il PRG vigente in senso favorevole al costruttore, consentendo cos� allo stesso di realizzare una speculazione edilizia di successo. Noi crediamo che non sia affatto scontato che il Comune debba soccombere ai ricorsi al TAR e che andando in giudizio spetterebbe invece alla Trifoglio dimostrare di fronte al TAR stesso i reali motivi e la reale entit� dei presunti danni che subirebbe. Crediamo anche che la non sostenibilit� del progetto sia facilmente dimostrabile e che i danni che deriverebbero alla popolazione e al territorio in termini di salute, di maggiori costi del trasporto su ruota, di incidenza sul gi� fragile sistema idrogeologico del Bacchiglione e dei Colli Euganei, sarebbero a lungo termine maggiori della somma richiesta. Se, come chiediamo al Sindaco ormai da un anno senza successo, questi avesse avuto l’intelligenza politica di chiedere il parere preventivo dei cittadini sui progetti per l’ex seminario e sul PAT (due atti che impatteranno in modo drammatico sulla qualit� della vita collettiva), egli avrebbe messo al riparo se stesso e la sua Giunta da ogni critica e responsabilit�.

SELVAZZANO SOTTO RICATTO ?Le strane affermazioni del Sindaco e della Trifoglio nell’assemblea pubblica di venerd� 17 febbraio

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Ci saremmo aspettati che con la previsione di 10.000 auto che entrano ed escono ogni giorno dalla lottizzazione (15.000 al giorno in caso di eventi o spettacoli all’Auditorium), il progettista ne avesse calcolato la sostenibilit� e previsto strade di accesso adatte a non penalizzare il traffico circostante.Dopo aver visto il progetto presentato dalla Trifoglio (vedi figura), dobbiamo purtroppo ricrederci ed ecco il perch�:

Bretella Boston e svincolo di accessoAnche se non fa parte della nuova lottizzazione, la Bretella Boston ne � strettamente collegata. Infatti, secondo il progetto della Trifoglio, l’ingresso e l’uscita dalla lottizzazione dovrebbero avvenire principalmente attraverso la Bretella e una nuova strada ad

essa collegata. Parliamoci chiaro: la Bretella Boston � solo una bufala all’italiana, con buona pace dei tanti politici locali che ne auspicano la rapida apertura.E’ una strada stretta, pericolosa e a sole due corsie che, una volta imboccata da Brusegana obbligher� il traffico diretto ad Abano ad arrivare a Feriole e a tornare indietro fino alla rotonda Al�. In pratica sposter� il problema pi� avanti, intasando via Euganea e soprattutto la rotonda Al�. Mentre il traffico proveniente da nord (Rubano, Mestrino, ecc.) dovrebbe, per trarne beneficio, arrivare fino a Chiesanuova e quindi continuer� ad utilizzare la viabilit� ordinaria.

Rotonda e accesso da via Monte GrappaSempre rifiutata dai cittadini di San Domenico per l’eccessiva vicinanza alle abitazioni, la rotonda si far� per consentire l’accesso alla lottizzazione per chi proviene o va ad Abano. Tale accesso si rende assolutamente necessario a causa della cecit� dei

progettisti della Bretella Boston e l’ignavia dei politici, che non hanno mosso un dito sapendo che la stessa non sarebbe stata accessibile al traffico da e per Abano. In pratica senza tale accesso, chi vuole recarsi da Abano all’ex seminario dovrebbe per forza utilizzare la Bretella Boston recandosi a Feriole o a Brusegana per entrarvi. E preferir� quindi utilizzare via Padova e via Monte Grappa come adesso.

Via Sant’AntonioChi per svariati motivi non pu� o non vuole usufruire delle uscite della Bretella Boston di Feriole o di Brusegana, ha un’altra alternativa: via Sant’Antonio. Questa strada, stretta e difficilmente ampliabile, sar� per il momento l’unica alternativa per chi

vuole uscire dalla Bretella a Tencarola. Non ci risulta che l’Amministrazione possa o voglia imporre limiti alla circolazione dei mezzi pesanti su questa strada, n� che siano iniziate le procedure di esproprio per il suo allargamento. Non si capisce inoltre come si possa pensare in alternativa ad una sua chiusura, essendo l’unica via di accesso dalla Bretella alle abitazioni esistenti. Il traffico nei due sensi sar� ancora pi� difficile di oggi.

Via Argine DestroQuanto detto vale in modo particolare per l’argine destro, gi� oggi rovinato dall’alluvione e danneggiato ai lati dalla circolazione delle auto nei due sensi. L’argine � particolarmente stretto e, difficolt� di circolazione a parte, sar� fortemente danneggiato

dall’aumento del transito di auto e mezzi pesanti. Il Sindaco ha promesso il suo allargamento che, come si vede dalla figura, non sar� a carico della Trifoglio. Se mai si far�, tale allargamento non potr� nemmeno essere effettuato dal Comune che non � proprietario dell’argine, ma dal Genio Civile, con tempi che dipenderanno dalla sua efficienza e dalla sua disponibilit� di fondi, tempi che temiamo saranno particolarmente lunghi.

Rotonda Al�Da quanto detto sopra risulta evidente che le 10-15.000 auto in pi� che la lottizzazione richiamer� confluiranno in gran parte nella rotonda Al� di Tencarola, vero cardine e collo di bottiglia di tutta la viabilit� connessa con l’area dell’ex seminario.

Rendendo la circolazione di Tencarola, gi� fortemente intasata nelle ore di punta, un vero inferno.

PERCH� SIAMO CONTRARI - 1

La viabilit� stravolta

Bretella Boston

Via Monte Grappa

Via Sant’Antonio

Argine destro

Rotonda Al�

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Per chi non lo sapesse, le PM10 sono le particelle di polvere e prodotti di combustione pi� piccole di 10 milionesimi di millimetro, che quotidianamente inaliamo e che possono provocare una serie di danni irreversibili ai nostri polmoni. Sono prodotte principalmente dalle auto e dagli impianti di riscaldamento. La direttiva CEE 99/30 stabilisce che, per non essere dannose alla salute, le PM10 non devono superare per pi� di 7 volte in un anno il limite medio giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo di aria (�g/m�). In pratica, con una concentrazione di PM10 fino a 50 �g/m� per 7 volte in un anno, non ci sarebbero rischi per la nostra salute. Di questo si dovr� tener conto nella Valutazione di Impatto Ambientale preventiva (la famosa VIA), indispensabileprima di realizzare grandi opere. Ma qual’� oggi la situazione e quale sar� dopo la costruzione del mega villaggio nell’area dell’ex seminario? Per capirlo siamo andati a vedere i dati misurati dalle centraline dell’ARPAV - Agenzia Regionale Ambiente Veneto, nell’area del Parco dei Colli Euganei cio� in un posto dove la qualit� dell’aria � senz’altro migliore di quella di Tencarola (potete consultarli sul sito www.arpa.veneto.it/dati-in-diretta/pm10). Ebbene, � risultato che nei primi 58 giorni di quest’anno il limite di legge � stato superato per ben 26 volte! Attraverso Tencarola attualmente transitano ogni giorno circa 30.000 auto che diventeranno 40 - 45.000 dopo la lottizzazione. Queste 10 - 15.000 auto in pi� sono facilmente calcolabili come segue:

CALCOLO APPROSSIMATIVO PASSAGGI AUTO IN PI� DOPO LOTTIZZAZIONE EX SEMINARIO

Persone Passeggeri x auto

Viaggi a/r giorno

Auto in più giorno

Nuovi residenti 2.000 2 4 4.000Frequentatori giornalieri centro commerciale 2.000 2 2 2.000

Frequentatori giornalieri Forum Hall 1.000 2 2 1.000Scuole 500 1 2 1.000Frequentatori giornalieri centro servizi 1.000 1 2 2.000

Totale senza concerti 10.000Frequentatori eventi Forum Hall 5.000 2 2 5.000

Totale in caso di concerti 15.000

Il traffico aumenterebbe quindi del 35 % rispetto ad oggi, senza considerare i camion necessari per il rifornimento del centro commerciale e per l’installazione delle strutture degli eventuali concerti presso l’Auditorium. Per capire l’impatto di questo enorme aumento di traffico, siamo andati a vedere il grafico dei PM10 misurati nell’ultima decade dello scorso mese di febbraio, aggiungendovi il 35 % e trascurando ottimisticamente l’inquinamento prodotto dai camion in pi�. Il risultato, che potete vedere nel grafico, � impressionante.

Primo: Gi� oggi i limiti di legge sono stati superati 5 volte su 10 (grafico giallo) e per ben 3 volte � stata superata la soglia di pericolo (100 �g/m�).

Secondo: con la nuova lottizzazione, la soglia di pericolo verrebbe superata 5 volte anzich� 3, con un aumento del 67 % del rischio salute.

Conclusioni: l’analisi qui condotta non intende essere tecnicamente esauriente (per la qual cosa lasciamo la parola agli esperti) ma � significativa in quanto rivela lo stato della qualit� dell’aria nel nostro comune “verde” ed indica la grave tendenza al peggioramento che si avr� qualora la lottizzazione dell’ex seminario venisse approvata. Indica pi� in generale quanto le tematiche della salute e della qualit� della vita, cos� enfatizzate e promosse a livello europeo, siano state trascurate negli ultimi anni da una classe politica occupata solo a progettare uno sviluppo basato sulla crescita indefinita e sul cemento.

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P e r ic o lo s a lu te

L im i te d i le g g e

S O G L IA D I P E R IC O L OA d e s s o è s u p e r a ta 3 v o l te s u 1 0D o p o , s a rà s u p e r a to 5 v o l te s u 1 0A u m e n to d e l 6 7 %

V a lo r i a t t u a l i

A u m e n t o d o p o lo t t i z z a z io n e

A N D A M E N T O P M 1 0 N E L P A R C O D E I C O L L I IN F E B B R A IO 2 0 1 2E S T IM A IN C R E M E N T O D O P O L O T T IZ Z A Z IO N E E X S E M IN A R IOP M 1 0

p p mF o n te d a t i : A R P A V

PERCHÈ SIAMO CONTRARI - 2

L’inquinamento dell’aria peggiorer� drasticamente

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Una sala da concerti da 3.000 a 5.000 posti e un secondo centro commerciale, anche se mascherato, dove sorgeranno ulteriori negozi e vendite di servizi. Ai cittadini di Selvazzano la solita caramella: spazi di ritrovo pubblico non meglio definiti, tutti ancora da quantificare.

L’inutilit�E’ facile immaginare quanta parte di questo enorme spazio sar� utiizzato dagli abitanti di Selvazzano e quanta servir� per attrarre gente da tutta la Provincia. La struttura nasce dichiaratamente per ospitare eventi e concerti, con una dimensione tale da fare seria concorrenza con gli analoghi spazi esistenti a Padova (Palazzetto dello sport, Palageox, Palafiera, campo sportivo, eccetera).Nasce anche in chiara contrapposizione con l’annunciato auditorium di Padova, forse perch� sponsorizzato dalle forze politiche avverse, con grande spreco di risorse e di ambiente. Una provincia come quella di Padova non ha bisogno di tutti questi grandi spazi per eventi, opere che per sostenere gli enormi costi di gestione dovranno sempre fare il pieno di pubblico e puntare quindi principalmente su residenti fuori comune.

Il trafficoAvete presente cosa accade quando c’� una partita di calcio al Due Palazzi (5.000 persone) o un concerto al Palageox (3.000 persone)? La tangenziale di Padova si blocca per alcune ore, nonostante sia a quattro corsie, e si rende

necessario l’intervento della polizia municipale. Potete allora immaginare cosa accadr� alla nostra povera, piccola Bretella Boston in situazioni analoghe? E che ne sar� dei residenti, costretti a sopportare una tale invasione di auto e persone e di rumore? Senza contare l’arrivo e lo stazionamento

dei grandi TIR necessari per l’allestimento degli spettacoli? Perch� l’Auditorium non nasce come struttura isolata, collocata come dovrebbe lungo un’arteria di scorrimento veloce, ma sar� inserita in un’area abitativa ad alta densit�, dove ci sono scuole e soprattutto un grande centro commerciale, in

grado anch’esso di attrarre migliaia di persone.

L’accordo con la TrifoglioCome da Protocollo d’Intesa, la struttura (auditorium e negozi) sar� gestita dalla Trifoglio fino a rientro dell’investimento e per un massimo di 15 anni (chi controller� i bilanci della Trifoglio per sapere quando l’investimento sar� stato remunerato?).Dopo 15 anni il complesso diventer� di

propriet� del Comune, che molto verosimilmente dovr� darlo in concessione ad altri privati e cos� via. Non � chiaro poi se la cessione della propriet� al Comune avverr� nello stato in cui l’immobile si trover� fra 15 anni e a chi spetteranno gli eventuali costi per il ripristino e la manutenzione.

PERCH� SIAMO CONTRARI - 3

La Forum Hall: un’opera inutile e forse dannosa

PERCH� SIAMO CONTRARI - 4

Un supermercato ogni 2.500 abitanti ci pare francamente un p� troppo

La Forum Hall di Selvazzano: copia non autorizzata dell’Auditorium della Musica di Roma (progetto

Renzo Piano)

Il nuovo centro commerciale: un sogno giapponese

Soprattutto di questi tempi di crisi scommettere su nuovi centri commerciali e supermercati ci sembra un azzardo. Non vogliamo fare i conti in tasca alla speculazione, ma questa ci sembra solo un operazione finanziaria ben fatta per aumentare il capitale della societ� costruttrice.Temporaneamente per�, perch� a lungo andare in assenza di una ripresa sostanziosa dei consumi (che non riusciamo francamente a vedere nel medio periodo) questa corsa all’apertura di esercizi commerciali si tradurr� solo in costi per l’eccessiva esposizione bancaria dei proprietari degli immobili e dei gestori e quindi in aumento dei prezzi. Riguardo al numero di supermercati presenti o in progetto a Selvazzano, ci limitiamo ad osservare che, in rapporto alla popolazione residente, essi sono equivalenti a 130 grandi strutture di vendita per una citt� come Padova.

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Da sola l’area interessata dalla lottizzazione (360.000 m2) rappresenta quasi il 2 % dell’intero territorio comunale. Contando le altre grandi lottizzazioni in corso o in progetto, stiamo bruciando in due, tre anni, il 4 % del territorio in cui viviamo. Questo grande consumo di verde ha come prima conseguenza la riduzione delle superfici in grado di assorbire l’acqua delle eventuali alluvioni o semplicemente l’acqua piovana dei grandi acquazzoni. Questo vale a maggior ragione per l’area dell’ex seminario, cos� vicina al fiume, di cui si progetta la cementificazione di una porzione superiore al 50 % della superficie totale disponibile. Ma il maggior pericolo � costituito dalla grande pressione che eserciteranno le fondazioni dei grattacieli, delle palazzine e delle grandi opere in programma, che potrebbero provocare la deviazione e l’innalzamento della falda acquifera sottostante, con imprevedibili conseguenze sulla tenuta degli argini. Sono in particolare i grattacieli, con l’elevata pressione specifica che graver� sulle loro fondazioni e per la loro vicinanza al fiume, a generare le maggiori preoccupazioni.

PERCH� SIAMO CONTRARI - 5

Le possibili conseguenze sulla sicurezza idraulica

UNA SFIDA AI LIMITI DELL’IMPOSSIBILE PER I CITTADINI DI SELVAZZANO:PENSARE CON LE ORECCHIE!

Non ce ne voglia il nostro beneamato Sindaco: il fatto � che ogni volta che lui esterna non fa che confermarci quanto tenga in considerazione noi cittadini, offrendoci sempre pi� motivi per continuare nel nostro impegno. Un esempio? Nell’articolo “Ex seminario, lo sfogo di Soranzo” del 7 marzo scorso, il mattino di Padova riporta quanto scrive il Sindaco su Facebook contro coloro che stanno “ criticando il nostro impegno a cambiare il volto della citt�”, augurandosi che ai cittadini interessino i fatti “ovvero ci� che � possibile verificare con i propri occhi e orecchie” (testuale). Al riguardo avremmo due piccole obiezioni da fare.

Obiezione n. 1Se Soranzo avesse voglia di scendere dalla Turris Eburnea che si � costruito da solo grazie alla sempre osannante corte di cui si circonda e CONSULTASSE DAVVERO i cittadini di Selvazzano, scoprirebbe che questi non hanno la minima voglia di “cambiare il volto della citt�”. Che i loro sentimenti dominanti sono il mantenimento delle radici comuni, il risparmio delle risorse naturali, il rispetto dei valori tramandati. E che nessuno gli ha conferito il mandato di cambiare ci� che abbiamo e ci� che siamo, soprattutto quando cambiare favorisce pochi e danneggia molti.

Obiezione 2Il nostro Sindaco dovrebbe sapere che fra gli occhi e le orecchie, i cittadini di Selvazzano hanno installato un organo forse poco considerato, il cervello, in grado di disturbare parecchio il suo ruolo di “Grande trasformatore”. E di questo nostro organo sembra proprio non voler tener conto. Che questo sia un concetto ben radicato nel nostro Sindaco � confermato da quanto da lui dichiarato nell’assemblea pubblica del 17 febbraio, in cui siamo stati invitati a giudicare “con occhi ed orecchie” un filmato pubblicitario della Trifoglio sulla grande lottizzazione dell’ex seminario. Ma che cosa avremmo dovuto giudicare in quell’occasione? La pubblicit� di un progetto (in gergo nobile “layout progettuale”) raffazzonato utilizzando qui e l� foto di architetture d’avanguardia assolutamente al di fuori del nostro contesto? La mancanza di un crono programma che dicesse per quanto tempo ci troveremo questi immani lavori in corso fra i piedi? La mancanza di studi preliminari sul traffico e sull’impatto ambientale ed idrogeologico? No, caro Sindaco: quello che abbiamo percepito con i nostri occhi ed orecchie sono certamente parole ed immagini suadenti, ma quello che abbiamo capito col cervello �:

- che firmando il l’Accordo Preliminare con la Trifoglio il comune si � impegnato ad approvarne il progetto - che non sono state per niente valutate le conseguenze sociali ed ambientali dello stesso- che i vantaggi per la cittadinanza saranno risibili e forse addirittura negativi- che gli svantaggi in termine di salute, vivibilit� e sicurezza saranno certi.

CARTOLINEDA

SELVAZZANO

Case a misura d’uomoCase a misura d’uomo

Aree verdi commemorative caduti Grande Guerra

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L’assemblea pubblica del 17 febbraio

Care amiche e amici, soci e simpatizzanti del Comitato, ciao a tutti! Serata memorabile venerd� 17 febbraio sera al centro Presca di San Domenico! La nostra Amministrazione non ci ha fatto mancare nulla: presente al gran completo Consiglio e Giunta Comunale, Segretario Comunale, Polizia Municipale e Carabinieri! Ha aperto i lavori l’architetto della Trifoglio Dott. Giacomo Enrico Bancher che nella disamina dei pareri presentati da 37 cittadini, ha cercato bonariamente di “indorare la pillola” affrontando problematiche a mio avviso marginali, dimostrandosi tuttavia possibilista nell’andare incontro alle esigenze dei cittadini. La parte del leone l’ha fatta come sempre il Sindaco (persona indubbiamente di grande carisma e determinazione) nello sponsorizzare senza mezzi termini la bont� e la validit� dell’opera nel suo insieme. Verso la fine dell’incontro uno degli intervenuti ha fatto giustamente notare che purtroppo “sembra quasi che la Trifoglio abbia nell'Amministrazione avvocati difensori e non antagonisti alla ricerca del meglio per gli abitanti del nostro territorio”. Ho anche notato con piacere che a quasi tutti i presenti la soluzione proposta dalla Trifoglio e sponsorizzata dall'Amministrazione non va bene. Solo una o due persone infatti, ne hanno parlato a favore. Gli interessi alla base di questo progetto sono enormi, ma circa il 40% delle forze politiche (PDL-PD-IDV) e penso la maggioranza dei cittadini, ne sono contrari. E’ mia convinzione che come cittadini dovremmo attivarci con maggiore determinazione per far capire all’Amministrazione che non vogliamo una simile distruzione del territorio. I motivi per non volere questo progetto sono molti: a Selvazzano servono ancora case, appartamenti, 3 grattacieli di 13-14 piani, supermercati, centri commerciali, forum hall, parcheggi con conseguente forte aumento del traffico e smog? Io credo proprio di no. Ma c’� un’altra cosa che mi fa arrabbiare; l’ex Seminario � una struttura che fu pagata anche dai diocesani. Il fatto che adesso diventi oggetto di speculazione edilizia, producendo un danno irreparabile al territorio e molti svantaggi ai residenti, mi sembra veramente una palese ingiustizia. Qualcuno probabilmente dir� che le decisioni ormai sono gi� state prese. Ricordo per� che quando il Comitato Rovereto – Friuli ha deciso di

contrastare la decisione dell’Amministrazione di spostare l’asilo nido/scuola materna dall’area della scuola Bertolin (come previsto dalla precedente Amministrazione) al parco di Via Rovereto-Via Friuli, sembrava una impresa disperata. In realt� il Comitato, costituito da un gruppo di persone motivate e coese, � riuscito perlomeno a bloccare la scelta dell’Amministrazione. Ma per non essere etichettati nuovamente per quelli che “vogliono vivere in un’isola felice nella tranquillit� delle loro villette” serve il contributo di tutte le persone che hanno a cuore il nostro territorio. Dobbiamo proporre per l’area ex-Seminario un progetto valido che tenga in considerazione le necessit� dei cittadini di Selvazzano, che salvaguardi il pi� possibile il verde pubblico e favorisca un’architettura eco-sostenibile. Muoviamoci, e in fretta!

Silvano Cappellini

Il suolo � dei nostri figli

Carissimi lettori, dopo aver visto il filmato di quello che si vuole costruire nell'area dell'ex Seminario, ho a lungo pensato se veramente � quello che desidero per i miei figli. La risposta � no. L'ambiente in cui viviamo e che abbiamo, a mio avviso, gi� parecchio avvelenato, � di tutti ed in particolare delle generazioni future. La responsabilit� di non peggiorarlo spetta a tutti noi ed io sento forte questa responsabilit�. Per questo volevo condividere con voi opinioni e considerazioni sull'argomento. Innanzi tutto riporto quanto dichiarato dal presidente INU, Federico Oliva:”il territorio italiano si sta rapidamente metropolizzando. Alla citt� tradizionale si sta sostituendo una nuova citt� nella quale accanto alla periferia si sono sviluppate aree a bassa densit� sollecitate da motivazioni economiche (il minor costo delle aree) e dalla ricerca di una miglior qualit� della vita. Questa nuova citt�, in cui vive oltre il 60% dell’intera popolazione italiana, presenta una generale condizione di insostenibilit�: per l’elevato consumo di suolo, per l’aumento del traffico motorizzato individuale che sollecita, per i nuovi squilibri e le nuove forme di congestione che determina, per la mancanza di spazio pubblico. Contenere la metropolizzazione del territorio e il

crescente consumo di suolo deve dunque essere una priorit� per le politiche territoriali del nostro Paese”. A questa autorevole dichiarazione aggiungo che l’Universit� di Venezia afferma che in Veneto il 22 per cento del territorio della pianura veneta centrale � gi� coperto di cemento, con gravissimi rischi idrogeologici. Se nei paesi europei lo sviluppo del territorio � stato affrontato costruendo prima i servizi e poi le case, e gli insediamenti hanno seguito i tracciati dei trasporti pubblici, la proposta della Trifoglio, nonch� della amministrazione di Selvazzano, sceglie invece di fare il contrario, sostituire parchi con case. Non si vede quindi sulla cementificazione, quella presa di coscienza o quella sensibilizzazione ecologica che, al di l� degli interessi, tenga conto dell’ambiente. della vivibilit� e della qualit� di vita di un paese. Anche in un periodo di crisi economica mondiale, come quello attuale, � possibile governare sapendo che l’obiettivo principale � garantire alle persone un modo di vivere qualitativamente buono, dal punto di vista ambientale. E’ inutile poi nasconderci di fronte all’evidenza che ci sono molte meno risorse di una volta ma che, nello stesso tempo, � diventato un obbligo morale per noi e per le generazioni future non svendere in alcun modo il nostro territorio. Una citt� che vive bene si ispira ad uno sviluppo sostenibile e il rispetto del proprio territorio e dell’ambiente diventa priorit� assoluta. Le parole d’ordine non possono che essere “ no a qualsiasi speculazione edilizia”, ”consumo di territorio uguale a zero” e “incentivazione alla ristrutturazione dell’esistente”. Una citt� che vive bene valorizza un territorio ricco di storia, di cultura e di bellezze paesaggistiche perch�, solo se mantenuto, pu� garantire benessere a tutti. Cari lettori, ci sarebbe ancora molto da scrivere sull'ambiente, ad esempio quanto la qualit� dell'aria che respiriamo influisce sulle malattie allergiche e respiratorie dei nostri bambini. E che dire delle nostre risorse agricole, quanto lo sviluppo della cosiddetta “green economy” potrebbe migliorare la qualit� dei prodotti, ridurne i costi e favorire lavoro per i nostri giovani. Qual'� la vostra opinione?

Lina Artifoni

I SOCI CI SCRIVONO

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Pubblichiamo un estratto del libro “Prepariamoci – Un piano per salvarci” del climatologo Luca Mercalli, perch� rappresenta molto bene il nostro pensiero e ci� che noi vorremmo fossero le priorit� per chi oggi ha il dovere di amministrare una comunit� moderna:

L e t t e r a a l m i o s i n d a c oCaro Sindaco,

oggi abbiamo una Terra con sette miliardi di individui, dilaniati da disparità intollerabili, che con ogni loro bisogno e ogni loro scelta di consumo incidono sul clima, sull' acqua, sulla salute, sulla produzione di scorie e rifiuti di durata plurimillenaria, sulla disponibilità di cibo e materie prime, per se stessi e per tutte le generazioni future. Abbiamo una tecnologia che non è mai stata così potente, ma è un' arma a doppio taglio. Abbiamo un mondo estremamente complesso, ma pure fragile. Abbiamo un' economia basata su un'impossibile crescita infinita, alla quale però obbediamo stoltamente come a una religione. Abbiamo religioni e ideologie antiche, totalmente inadeguate a gestire questo rapido cambiamento epocale. Caro Sindaco, amministrare oggi è una responsabilità enorme, e sulle tue spalle grava non solo il giudizio dei tuoi elettori, non sempre informati, non sempre onesti, che vogliono solo risposte concrete per oggi, ma pure quello delle generazioni più giovani e di quelle ancora a venire, che ti condanneranno senza pietà o ti ringrazieranno per l'eternità, perché dalle tue scelte dipenderà il loro benessere. Come per un grave malanno c'è un tempo nel quale la prevenzione ha ancora un senso prima che i sintomi divengano incurabili. Sei proprio tu, e solo tu quello che può ancora fare qualcosa. Adesso. Dopo sarà troppo tardi. Allora prova a uscire dagli schemi, dal conformismo ideologico, dalle soluzioni semplificate, dalla comodità, dal piccolo o grande interesse, dall'ignoranza, dalla supponenza. Prova a pensare a un progetto che parta dalle esigenze dei cittadini di oggi e di domani, coinvolga i centri di ricerca per trovare le soluzioni più razionali tramite la condivisione con le persone dei vari scenari possibili. Prova a immaginare città con aria più pulita, con più verde, con mezzi pubblici più efficienti, con più spazio per i piedi e le biciclette, con più risparmio energetico, con meno rifiuti, con meno automobili, con meno consumi superflui, ispirandoti a modelli virtuosi che stanno nascendo proprio nella nostra Europa. Prova a ricreare i legami fisici e sociali tra città, territorio extraurbano e piccoli centri, fermando la cementificazione, promuovendo la diffusione equilibrata delle energie rinnovabili, i circuiti di produzione di cibo locale, la salvaguardia del paesaggio, la consapevolezza dei limiti. Raccogli la sfida ecologica globale come punto di partenza per pensare il futuro con un progetto coraggioso che metta la ricchezza sociale prima della ricchezza economica, che pure potrà rigenerarsi con nuove produzioni eco compatibili. Oggi hai internet che ti permette di informarti più velocemente e più profondamente su ciò che accade nel mondo. Fai rete, circondati di una squadra competente in tanti settori: non potrai fare tutto da solo, è impossibile. Pensa al carattere di irreversibilità delle tue azioni: ogni grammo di CO2 in più nell'atmosfera, ogni metro quadrato di cemento in più e di suolo in meno, ogni capriccio al posto di una reale necessità avranno conseguenze anche gravi nel tempo e nello spazio. Per favore, fai tanta manutenzione e poche inaugurazioni. Metti davanti a tutto la cura dei beni comuni, l'ambiente, la sanità, l'istruzione e la preparazione dei cittadini ad affrontare nuove scarsità: è l'unico modo per proteggere la società civile dalla trappola della barbarie, che sempre emerge quando la torta diventa più piccola. Tanti auguri, siamo tutti con te, perché il sindaco amministra con i cittadini. Insieme ce la faremo.

L u c a M e r c a l l i

Lettera al Sindaco che vorremmo

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Per sorridere un pÄ

Dialoghi surreali

SELVAZZANO, “DIE ST�DTE VON Z�PFCHEN“ (LA CITT� DELLE SUPPOSTE)

Ci mettiamo nei panni di una coppia di turisti tedeschi che, provenendo da Abano ed arrivando a Tencarola, si chiedano il significato dell’oggetto rosso a punta arrotondata che troneggia nella rotonda di accesso al ponte. Non avendo probabilmente mai saputo dell’esistenza della catena locale di supermercati che utilizza quel logo, potrebbe essere tentata di assimilarlo ad un familiare e popolare presidio farmaceutico: la supposta. Il colloquio fra i due potrebbe essere pressappoco questo:

“Ach quarta Franz, una zupposta nella rotonda!”“Sar� il zimpolo di kvesta citt�.”“Ma perk� la ezibiskono proprio nella rotonda prinzipale del paese?”“Forze ne zaranno orcogliosi, perk� forze in citt� ci zono molte fappriche di zupposte.”“Ach, vuoi tire ke le zupposte sono la prinzipale risorsa della citt�?”“Ja zikuro.”“Per� non vedo tante facce felizi in ciro, dovrebbero esserlo dato ke hanno una coz� importante attivit� ekonomica. Produrre tante zupposte fa pene alla loro ekonomia....”“Ja, zono proprio fortunati!”“E’ proprio il caso di dire:” ke kulo !!!”.

Due suggestive immagini dell’avveniristico tram che entrer� presto in funzione a Selvazzano, come previsto nel progetto della Trifoglio per l’ex seminario.Effettuer� servizio fra il nuovo centro Al� vicino ai magazzini D’Avanzo e la Forum Hall, dove saranno realizzate due altrettanto avveniristiche fermate.

FINALMENTE ANCHE SELVAZZANO AVR� IL SUO TRAM !

Consiglio Comunale casalingo ...

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Si � svolta domenica scorsa la preannunciata pulizia degli argini del Bacchiglione lungo il tratto di fiume tra i ponti di Selvazzano Dentro e Tencarola. La manifestazione si � svolta in collaborazione tra il Comitato Rovereto-Friuli di Tencarola, promotore dell’iniziativa, e il Gruppo scout AGESCI Selvazzano 1 da sempre sensibile alla salvaguardia degli argini e aree golenali del territorio, con la spontanea adsione di diverse famiglie con bambini. Il tutto

sotto il patrocinio di Legambiente Padova. La giornata, davvero meteorologicamente perfetta, ha visto la partecipazione di quasi 200 persone ed ha permesso la raccolta di una notevole quantit� di immondizia, recuperata lungo il percorso che da Selvazzano Dentro porta a Tencarola. Non sono mancati nemmeno i mezzi “d’appoggio” quali zattere e canoe, forniti dagli scout per esplorare le sponde dall’acqua e l’arruolamento di quattro asinelli, forniti dall’Associazione Terra degli Asini, resi necessari per il trasporto di sacchi lungo l’argine destro, ove vige il divieto di transito per i mezzi a motore. I partecipanti, radunati sull’area golenale dietro l’Auditorium di Selvazzano Dentro al termine della S. Messa delle 9.30, hanno dapprima assistito ad un divertente lancio della giornata in puro stile scout e poi, suddivisi in due

squadre, una su ogni argine, si sono incamminati lentamente armati di sacchi, guanti e bastoni adibiti alla raccolta. Oltre al pranzo al sacco, consumato lungo il percorso, nella Golena Tiso in prossimit� del ponte di Tencarola � stato allestito un gazebo di ristoro gestito dal Comitato promotore e si � potuto assistere , al termine dell’iniziativa, ad un bel monologo teatrale in tema ambientale con brani tratti dal Ruzzante, Goldoni e Cechov, recitati dall’attore Mattia Past�, appositamente intervenuto. E’ stata una giornata di sensibilizzazione all’ambiente, e all’uso responsabile del territorio, davvero esemplare ed educativa per le famiglie. “Lascia il mondo migliore di come l’hai trovato” � il motto cardine dello scoutismo e tale giornata � risultata senza dubbio la migliore occasione di poterne condividere lo spirito con i fatti.

11 marzo: Successo dell’iniziativa “Puliamo gli argini del Bacchiglione”

ECCO COSA VI SIETE PERSI !

Certi di farvi cosa gradita, integriamo con questa sintesi gli scarni comunicati apparsi sulla stampa sulla giornata ecologica di domenica 11 marzo 2012 organizzata dal Comitato Rovereto – Friuli in collaborazione con il Gruppo Scout di Selvazzano

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La vetrinetta del Comitato

E’ con grandissimo piacere che annunciamo la costituzione, nell’ambito del Comitato Rovereto – Friuli, del Gruppo Legambiente di Selvazzano.Continuare sotto la bandiera di Legambiente la nostra azione a difesa del suolo, del verde e dell’ambiente, � un’ulteriore prova della seriet� e dell’impegno che hanno accompagnato il nostro Comitato fin dalla sua nascita.Un’evoluzione naturale, a favore di un impegno sempre maggiore.Grazie a tutti voi, per la fiducia che ci concedete.

NASCE IL GRUPPO LEGAMBIENTE DI SELVAZZANO

APRE LO SPORTELLO DEL CITTADINO

A partire dal 24 marzo, riapre il nostro gazebo in via Padova, di fronte all’ex negozio Belmonte.Il gazebo, che sar� aperto tutti i sabato fino alla fine di novembre, dalle ore 9 alle ore 12, vuole essere un’occasione permanente di incontro del Comitato con i Soci e i cittadini.Un’opportunit� per ascoltarli ed informarli su quanto accade nel nostro territorio e per aggiornarli sullo stato delle iniziative in corso.Con i gazebo prender� il via una serie di nuovi servizi riservati ai Soci, che abbiamo chiamato lo “Sportello del Cittadino”:

DIMMI COSA NON VÀSegnalazione di disservizi e problematiche locali

COSA VORRESTI SAPERE?Info sulle novit� dal Comune e dal territorio

COME POSSO FARE?servizi di piccola consulenza

VORREI ASSOCIARMIal Comitato Rovereto – Friulia Legambiente

RISPARMIARE È POSSIBILEgruppo d’acquisto solare di Legambientetessera sconti.

Ci vediamo !

Calendario aperture

24.03.2012 21.07.201231.03.2012 28.07.201207.04.2012 01.09.201214.04.2012 08.09.201221.04.2012 15.09.201228.04.2012 22.09.201205.05.2012 29.09.201212.05.2012 06.10.201219.05.2012 13.10.201226.05.2012 20.10.201209.06.2012 27.10.201216.06.2012 03.11.201223.06.2012 10.11.201230.06.2012 17.11.201207.07.2012 24.11.201214.07.2012