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pag.1 VotaMI 6-7 febbraio pag.2 Come si vota pag.3 Dove si vota in Zona 6 pag.4 Perche’ votare pag.5 Per chi votare pag.5 Francesca Balzani pag.6 Antonio Iannetta pag.7 Pierfrancesco Majorino pag.8 Giuseppe Sala INDICE 28 gennaio 2016 - N°4 VotaMI - Primarie del Centrosinistra - Milano 2016 Mancano pochi giorni al 6-7 febbraio! 1

Zona 6 PD News Gennaio 2016

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Speciale primarie Milano

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Page 1: Zona 6 PD News Gennaio 2016

pag.1 VotaMI 6-7 febbraio pag.2 Come si vota pag.3 Dove si vota in Zona 6 pag.4 Perche’ votare pag.5 Per chi votare

pag.5 Francesca Balzani pag.6 Antonio Iannetta pag.7 Pierfrancesco Majorino pag.8 Giuseppe Sala

INDICE

28 gennaio 2016 - N°4

VotaMI - Primarie del Centrosinistra - Milano 2016

Mancano pochi giorni al 6-7 febbraio!

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Come si vota

Vedi a pagina 3 i seggi e come saltare la coda” in Zona 6

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Dove si vota in Zona 6

Seggi in Zona 6

Sabato 6 dalle ore 8 alle 18 1.  Circolo Porta Genova - Via Tortona, 12 Domenica 7 dalle ore 8 alle 20 1.  Circolo PD Porta Genova - Via Tortona 12 2.  Fondazione Quercioli - Via Gola 20 3.  Bar MOOD - Via Solari 2/A 4.  Bar HARMONY - Via Solari 45 angolo Via Stendhal 5.  Bar DO YOU FUSION - Via Vigevano 22 6.  Circolo PD Giambellino - Via Segneri 5 7.  Duck & Duck - Via Lorenteggio 43 8.  Lab Café - Via Scrosati 9 9.  Istituto Pedagogico della Resistenza - Via degli Anemoni 6 10. Arci Biko - Via Ettore Ponti 40 11.  Circolo PD Barona - Ingresso via Voltri 1 12.  CAM San Paolino - Via San Paolino 18 13.  Centro Tre Castelli - Via Martinelli 53 14.  Centro Arce - Via Teramo 31/g ingresso Via Campari 15.  Linguaggi Creativi - Via Villoresi 26 16.  Cascina Moncucco - Via Moncucco 29 17. Barrio’s Cafè - Via Barona angolo Via Boffalora 18.  Circolo SEL zona 6 - Via della Capinera 6 Sabato 6 febbraio dalle ore 8.00 alle 20.00 si vota soltanto nel circolo PD Porta Genova in via Tortona 12 Domenica 7 febbraio verranno aperti tutti i seggi riportati nell’elenco, sempre dalle 8.00 alle 20.00 Per saltare la coda in Zona 6 Da mercoledì 20 gennaio a martedì 2 febbraio si può compilare il modulo di registrazione in modo da evitare la coda il giorno della votazione. In Zona 6 in questi luoghi e gli orari: •  Circolo Giambellino domenica dalle 10:30 alle ore 12:30, lunedì dalle 16:00 alle

18:00, martedì dalle ore 21:00 alle 23:00, giovedì dalle 10:30 alle ore 12:30

•  Circolo Barona martedì dalle 15:00 alle 19:00

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Primarie di coalizione: unicità e opportunità Le primarie di partito sono un esercizio di democrazia che accresce l’affezione dei sostenitori e rende contendibili le cariche più importanti. Realizzano la partecipazione degli iscritti alla scelta delle candidature, come prevede lo Statuto del PD, che ne estende l’utilizzo, salvo casi speciali, alla selezione degli aspiranti Sindaci e Presidenti di Regione. Le primarie riescono sempre a scegliere il candidato migliore e vincente? No, lo sappiamo bene, e ne abbiamo visto esempi recenti. Ma stando alle sue norme statutarie, il PD mira ancora a svolgere primarie di coalizione, che includono altri partiti affini e di ispirazione ideale (non ideologica) comune. Le prime primarie dello storia moderna si sono svolte nel 1896 in South Carolina e sono state successivamente assunte da tutti gli USA per la scelta dei candidati alla presidenza. Le primarie americane sono disciplinate dalla legge, cosa impossibile in Italia poiché i partiti non possono essere oggetto di normazione sulle loro regole interne a meno che non si cambia la loro natura giuridica, attribuendo ai partiti la una diversa personalità giuridica con l’assoggettamento a disciplina uniforme. Il ché favorirebbe la democrazia interna ai partiti, nient’affatto garantita dall’attuale status normativo, anzi, spesso calpestata o mascherata platealmente, come avviene in molte formazioni italiane di destra e/o qualunquiste.

Le primarie di coalizione sono un tipico prodotto italiano/europeo che risente dell’adattamento del meccanismo partecipativo d’oltre oceano alle strutture partitiche del vecchio continente. Negli USA i partiti sono sostanzialmente comitati che si formano solo in occasione delle elezioni, mentre in Italia e in Europa hanno struttura permanente con una funzione programmatica continua e di supporto all’azione di governo e del parlamento. Personalmente preferisco la nostra idea di partito, che, insieme alla partecipazione assicura la continuità dell’azione politica. Anche in funzione di garanzia per le libertà costituzionali che storicamente in Europa hanno avuto vicende più drammatiche che in Usa (non per niente la prima cosa che hanno fatto le dittature europee è stata quella di abolire i partiti).

In conclusione, seppure sia uno strumento da usare con intelligenza e criterio, le primarie del centrosinistra rappresentano una opportunità maggiore dei rischi connessi. A Milano, le primarie di coalizione, analoghe a quelle tenute nelle precedenti elezioni comunali, sono una scelta vincente. Nello Statuto del PD, quando si parla di primarie (art. 18) si parla quasi esclusivamente di ‘primarie di coalizione’. Ciò significa che il PD ritiene naturale e imprescindibile un accordo politico con altri partiti di analogo riferimento valoriale e/o programmatico, per affrontare una competizione elettorale. Sempre che non emergano tendenze autoreferenziali dei possibili alleati, come talvolta è successo (vedi le dinamiche pre-elettorali di Torino e Bologna tra il PD e SEL) e speriamo non debba accadere a Milano. Solo due parole sui candidati a Sindaco di Milano. La cultura politica espressa dai candidati è di alto livello e nelle loro differenze vi è tutta la ricchezza politica e programmatica che un grande partito come il PD sa esprimere. Penso che il confronto democratico e civile che si sta sviluppando tra loro sia la più evidente prova della maturità che gli iscritti e i simpatizzanti del PD milanese hanno raggiunto. Perché solo il dibattito aperto e trasparente, su temi programmatici concreti, può dissipare pregiudizi e supposizioni nascenti da posizioni politiche precostituite. Dunque ci auguriamo che tutti, iscritti e non, colgano la grande opportunità di scelta democratica offerta dal PD e dagli altri partiti della coalizione milanese, onde concretizzare quel principio di partecipazione oggi così sentito e richiesto. Buone primarie a tutti.

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Perche’ votare - Alessandro Calabria

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Per chi votare (i candidati in stretto ordine alfabetico)

Francesca Balzani

Punti salienti di un programma in itinere Le primarie, ricorda negli incontri Francesca Balzani, sono un momento particolare, perché permettono a chi si candida di confrontare la propria visione per la città con le esigenze e le idee della cittadinanza. È così che si forma un programma, intrecciando pensieri, con la partecipazione. Gli otto punti della visione di Francesca Balzani (vedi balzanixmilano.it/programma/) sono: 1.  Milano bella, orgogliosa, positiva - Oggi Milano è una città con un profilo internazionale consolidato;

una città innovativa, vivace e aperta alla diversità come valore; più bella e fiera dei risultati raggiunti; più sostenibile e più inclusiva. Molto cammino è stato fatto, molto ancora lo possiamo fare insieme ...

2.  Milano città policentrica e dell’innovazione negli investimenti pubblici - Dobbiamo superare la contrapposizione centro/periferia per sviluppare una città con più centri vitali, nei quali investire per il recupero degli edifici e dei servizi al cittadino, per l’aumento delle aree verdi e delle attività ...

3.  Milano città del ben-essere: bellezza e PIL culturale - Milano è la capitale dell’innovazione italiana, con migliaia di imprese culturali, di reti creative, di studi professionali, di partite IVA che ogni giorno producono ed esportano qualità e ossigeno di idee, con la maggior concentrazione di centri …

4.  Milano città della mobilità condivisa, efficiente e di sistema - Vogliamo ancora di più il trasporto pubblico e la condivisione dei mezzi individuali – dalla bici, all’auto ecologica, al car sharing elettrico – e la mobilità dolce fatta di spostamenti pedonali e ciclabili, che hanno dimostrato di essere …

5.  Milano città della sicurezza partecipata e della prevenzione - È importante, a partire dal ruolo che può avere il Comune in tema di sicurezza, considerare la sicurezza una condizione necessaria per la qualità della vita; una garanzia di base per tutti i quartieri di Milano. Per questo vogliamo …

6.  Milano città del sociale diffuso - Dobbiamo considerare le potenzialità sociali di tutte le attività e i servizi pubblici per non confinare il welfare ai tradizionali strumenti di intervento. Per questo vogliamo realizzare un vero e proprio Atlante delle associazioni e delle reti che operano nei …

7.  Milano città della biodiversità e della tutela del patrimonio esistente - Dobbiamo perseguire un modello di sviluppo centrato sulla ricostruzione anziché sul consumo dell’ambiente. Per questa ragione, vogliamo anticipare la direttiva europea “zero consumo di suolo” che per le aree …

8.  Milano Città-Mondo, ricca nella diversità delle culture - La varietà delle culture e delle tradizioni che abitano la nostra città è un valore irrinunciabile e storico di Milano, capitale italiana dell’integrazione. Dobbiamo valorizzare il mix di culture e modi di abitare per evitare che si creino ghetti e favorire …

Ho 49 anni, sono nata a Genova, sposata e ho tre figli. Ho lavorato come avvocato con Victor Uckmar fino al 2007 quando vengo chiamata come Assessore al Bilancio a Genova. Due anni dopo con 45mila preferenze divento eurodeputata per il PD. Ho lavorato in diverse commissioni e sono stata Relatore Generale al Bilancio europeo 2012. Nel 2013 il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia mi chiama all’Assessorato al Bilancio e dal 17 luglio del 2015 sono Vicesindaco. Dal 2015 presiedo la Commissione Finanza Locale di ANCI. Il 18 dicembre 2015 ho deciso di candidarmi alle Primarie del centro-sinistra per il Sindaco di Milano. balzanixmilano.it

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Antonio Iannetta

Punti salienti di un programma in itinere I punti salienti del programma di Antonio Iannetta (vedi www.antonio-iannetta.it/index.php/la-milano-che-vorrei/) sono: 1.  PROTETTA – Il controllo del territorio e la capacità di creare coesione sociale sono i pilastri su cui

poggiare ogni strategia che riguarda la sicurezza dell’area metropolitana. Milano deve essere in grado di garantire protezione ai propri cittadini nella vita di tutti i giorni attraverso un modello di cooperazione tra le istituzioni locali e le forze dell’ordine. Penso che la sicurezza possa essere tale solo se partecipata non solo dalle istituzioni, dalle associazioni e dalle forze dell’ordine, ma anche ...

2.  INTRAPRENDENTE – Una città che torna a investire sulle sue vocazioni imprenditoriali: attività di ricerca, creatività, innovazione, promuovendo il nuovo, favorendo gli scambi, valorizzando una maggiore collaborazione tra imprese, università e centri di cultura. Una città etica: trasparente, corretta, onesta, che sostiene il lavoro di qualità, definendo criteri adeguati nell’assegnazione …

3.  VERDE – Ogni cittadino ha il diritto di poter usufruire di un ambiente sano dove gli spazi verdi crescono in quantità ed estensione contribuendo a diminuire l’inquinamento atmosferico. Tale incremento può essere realizzato utilizzando aree demaniali, aree vincolate dal Piano Regolatore, aree dismesse e creando un grande anello verde attorno alla città, collegando fra loro il Parco …

4.  BELLA – Milano gode di una notorietà molto alta, ma pochi la scelgono come destinazione turistica. L’Expo ha invertito questo trend che deve però continuare a crescere. Milano è una metropoli che conserva inalterati i simboli di un illustre passato (la Milano romana, dei Visconti e degli Sforza, la Milano asburgica e della prima industrializzazione, liberty e déco), ma nello stesso tempo una città ...

5.  POLICENTRICA – La città dovrà essere policentrica, una metropoli che non guarda ai quartieri periferici come mondi complicati, ma come un’opportunità di crescita economica e di partecipazione della cittadinanza attiva. E’ necessario investire nella rigenerazione urbana, aprire nuovi spazi …

6.  PARTECIPATIVA – Una città che sa reinventarsi insieme ai cittadini. Il ruolo attivo dei cittadini è importantissimo per la città. Il governo della città non può prescindere dal valorizzare le idee e le competenze dei cittadini attraverso le realtà associative e del volontariato. Occorre anche …

Sono un manager del sociale che per me significa non solo essere un esperto nel campo della progettazione e realizzazione degli interventi sociali ma soprattutto essere un punto di congiunzione tra coloro che pianificano gli interventi e coloro che ne beneficiano. Laureato alla Facoltà di matematica, fisica e scienze naturali, ho sempre avuto un interesse particolare per l’ambiente. Nonostante sia il più giovane candidato alle primarie del Centrosinistra per la scelta del Sindaco di Milano, ho all’attivo una solida esperienza di gestione delle relazioni con le istituzioni della città. www.antonio-iannetta.it

Per chi votare (i candidati in stretto ordine alfabetico)

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Pierfrancesco Majorino

Punti salienti di un programma in itinere (vedi www.majorino.it/futuro-milano/): 1.  Reddito minimo comunale - La crisi in Italia ha più che raddoppiato la povertà relativa e assoluta,

rendendo difficile per molti una condizione di dignità garantita dalla Costituzione. Occorre … 2.  Il Comune come Casa dei Diritti - L’Amministrazione uscente ha realizzato importanti azioni volte a

estendere il godimento dei diritti sociali e civili a tutti come il Registro delle Unioni Civili e il … 3.  Obiettivo Zero Case Vuote - È un obiettivo ambizioso, ma di grande rilevanza e impatto sociale, e

dovrà diventare l’ossessione positiva della prossima Amministrazione. Basti pensare che il … 4.  Cooperazione tra generazioni per lo sviluppo - Per migliorare i tassi e la qualità dell’occupazione

andrebbe favorita, creando spazi e iniziative ad hoc, la trasmissione del sapere fra giovani e … 5.  Milano accessibile e inclusiva - L’Amministrazione uscente si è impegnata molto per rendere più

accessibile la città ad anziani e persone con disabilità motorie, sensoriali e con ridotte capacità di … 6.  La solidarietà e l’accoglienza, grazie all’alleanza tra pubblico e privato - Milano con il coeur in … 7.  Muoversi di più e meglio - Le politiche della giunta uscente – spesso innovative sullo scenario … 8.  Milano città connessa -La connettività a internet e le infrastrutture digitali sono e saranno sempre … 9.  Un Comune più veloce e vicino - Garantire che i servizi e la burocrazia comunali siano efficienti,

accessibili e vicini alle esigenze dei cittadini è uno degli obiettivi prioritari di ogni Amministrazione ... 10. La cultura nella prossimità - Valorizzare le biblioteche rionali (ventiquattro distribuite sul tutto il … 11. I Beni confiscati restituiti alla collettività - L’attuale gestione dei beni confiscati da parte del Comune

di Milano, promossa in modo coraggioso e innovativo, è un modello che è studiato e copiato … 12. Una palestra a cielo aperto - In città è forte la domanda di attività sportive, basti pensare ai circa … 13. Welfare di prossimità - Milano deve diventare sempre più una città a misura della Terza Età, … 14. Università e studenti per la città - Milano non è definita una città-universitaria, solo in quanto la … 15. Quartieri vivi, spazi di socialità - Un tema strategico per il futuro della città è rappresentato dai … 16. Politiche di Sostenibilità – Milano dai tetti verdi - La rivoluzione ambientale che Milano dovrà … 17. Tecnologie digitali per il benessere diffuso - Milano ha intrapreso il percorso per diventare smart … 18. La cultura, bellezza! Diffusa e accessibile - Occorre proseguire sulla strada della crescita … 19. Detenzione civile per un paese più sicuro - La sicurezza è in diretta correlazione con la civiltà di … 20. In sinergia con le imprese culturali - Il Comune deve rafforzare la propria azione sinergica a … 21. La città dei bambini -Dice un detto africano che “per educare un bambino ci vuole un intero … 22. Liberiamo i dati - I dati di un Comune rappresentano un vero e proprio patrimonio in quanto … 23. Sostegno al lavoro - Mai come in questo tempo in cui si prepara una lunga e lenta fase di … 24. Milano Capitale Morale: questo è quanto ci ha riconosciuto Raffaele Cantone. Non è un auspicio … 25. La salute, competenza della città metropolitana - La sfida di oggi è promuovere una capillare ed …

Sono nato nel 1973 a Milano, dove vivo e lavoro. Ho un figlio e faccio lo scrittore; dal 2011 sono Assessore alle Politiche sociali della Giunta Pisapia e Vicepresidente nazionale Rete Città Sane. Faccio politica da quando son ragazzo e sono sempre stato orgogliosamente di sinistra. Come capogruppo PD in Consiglio Comunale ho guidato l’opposizione a Letizia Moratti. Da Assessore mi sono dedicato al riscatto delle persone su più terreni: lotta alle povertà, servizi per le persone con disabilità, assistenza a famiglie e anziani, diritti civili. Vivo nella zona di Corso Lodi con la mia compagna e la nostra gatta. Sono appassionato di letteratura, calcio, montagna, cinema. Ho scritto romanzi, testi teatrali, reportage. www.majorino.it

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Beppe Sala

La nostra visione di Milano per i prossimi 20 anni. Voglio partire da qui, dalla mia proposta per le primarie del centrosinistra, per elaborare un grande progetto per la città e che non sarà mai solo mio, ma di quanti condividono questa idea di città. Un progetto che dovrà essere il più partecipato possibile. Un progetto plurale. Noi, Milano (vedi www.beppesala.it/programma-esteso/) 1.  Una città maestra di cambiamento - La nostra città ha sempre vissuto di cambiamento. È stata

laboratorio di se stessa e del Paese. Ha vissuto momenti difficili e ha saputo attraversare con successo le fasi più intense della storia sociale e economica dell’Italia. È stato così con la …

2.  Alzare l’asticella - Anche negli ultimi 5 anni Milano ha dimostrato di saper reagire, coniugando inclusione e innovazione, intraprendenza e legalità, capacità di visione e partecipazione civica. Grazie ad Expo gli occhi del mondo si sono posati su di noi proprio mentre in città si completava …

3.  La città delle opportunità - Oggi Milano si ritrova a un nuovo grande appuntamento con la sua storia. Nel nuovo contesto globale ciò che conta sono le idee, e nella nostra città non mancano. Partiamo da una base già molto solida: una grande vocazione internazionale, il sistema di università e …

4.  Una città giusta - La città che vogliamo è la città dei diritti uguali per tutti, delle leggi che si rispettano senza se e senza ma, della legalità come principio irrinunciabile. Partiamo da un altro grande lascito dell’amministrazione di Giuliano Pisapia: una Giunta dalle “mani pulite” di cui andare orgogliosi …

5.  Una città forte - Le milanesi e i milanesi vogliono una città forte. Forte non significa muscolare o prepotente. Forte perché solo così Milano può restare aperta al mondo, aiutare chi è più debole e rischia di restare indietro. Solo così può essere attenta e generosa con le fasce più fragili della …

6.  Una città bella - La Milano che vogliamo è una città bella perché vitale e creativa, che sa valorizzare un patrimonio storico e architettonico che non ha nulla da invidiare alle più importanti città del mondo. Una città sempre in movimento e che non chiude mai, dove la cultura è dentro i teatri ma …

7.  Una città nata sull’acqua - Ma noi, innamorati di Milano, abbiamo qualcosa che è più di un sogno e non ancora un progetto. Milano è nata sull’acqua, la Lombardia è nata sull’acqua e nell’acqua questo territorio trova la sua anima, la sua storia, il suo sviluppo economico e sociale. Senza la …

8.  La grande Milano - La città che vogliamo è un progetto per rispondere alle aspettative e alle richieste delle Milanesi e dei Milanesi per i prossimi 20 anni. È questo il nostro impegno. È questa la nostra visione. A cominciare dalla Città Metropolitana. Su questo tema c’è parecchio scetticismo e molta …

9.  Il perché di una scelta - La città che vogliamo non è un libro dei sogni ma una prospettiva concreta. Dobbiamo proseguire e migliorare il lavoro svolto in questi anni, a partire da quel rinnovato senso di partecipazione ed orgoglio che pervade la città. Avere al mio fianco molti protagonisti della Giunta …

Milano è la mia città. Qui sono nato nel 1958 e qui ha avuto inizio il mio percorso professionale. Dopo essermi laureato all’Università Bocconi, ho lavorato in Pirelli e poi in Telecom Italia. Da gennaio 2009 a giugno 2010 sono Direttore Generale del Comune di Milano. Subito dopo l’esperienza di Expo 2015, la più bella che abbia mai vissuto, la più completa, la più emozionante. Cinque anni in cui ho imparato molto e che mi hanno spinto oggi a impegnarmi ancora di più per la mia città, Milano. www.beppesala.it

Per chi votare (i candidati in stretto ordine alfabetico)