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Regole e strumenti per la programmazione del FESR 2014-2020
Incontro con il partenariato
Antonio BERNARDO Assistenza Tecnica PO FESR Basilicata 2007-2013
Venerdì 23 maggio 2014 | Sala A – Consiglio Regionale della Basilicata
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Riferimenti normativi e programmatici (1) 9 novembre 2012 - ““Position Paper”” della CE su preparazione
dell’Accordo di Partenariato (AdP) e dei PO 2014-2020 in Italia 17 dicembre 2013: Parlamento Europeo e Consiglio hanno
approvato – Regolamento (UE) N. 1303/2013 (Regolamento generale SIE); – Regolamento (UE) n. 1301/2013 (Regolamento FESR) – (Numerosi) atti delegati ed atti di esecuzione Commissione sono
in corso di approvazione 7 gennaio 2014: Regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della
Commissione che approva un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei SIE
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Riferimenti normativi e programmatici (2)
18 febbraio 2014: Decisione della Commissione che colloca la Basilicata tra le “regioni meno sviluppate” (PIL pro capite < al 75 % della media del PIL dell'UE-27 – dati 2007- 2009)
25 febbraio 2014: Regolamento di esecuzione (UE) n. 288/2014 della commissione che approva il modello di PO;
18 aprile 2014: approvazione in CIPE della proposta di Accordo di Partenariato per il periodo 2014-2020 trasmesso dal Governo alla Commissione entro il 22 aprile
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Nuove norme in materia di aiuti di stato Regolamento (UE) 1407/2013 del 17.12.2013 (nuovo
regolamento “de minimis”); Orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale
2014-2020 (2013/C 209/01) comunicazione del 23 luglio 2013;
Linee guida sugli aiuti a favore dell'ambiente e dell'energia 2014-2020 (aprile 2014);
E’ in corso di redazione/approvazione: - il Regolamento generale di esenzione per categoria (che
abrogherà il Reg. 800/2008) - la Carta regionale degli aiuti 2014-2020
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Iter di redazione ed approvazione POR (1)
1. Redazione proposta da parte dei dipartimenti regionali
2. Validazione della proposta da parte del CICO (ex L.R. 31/2009)
3. Parere della competente Commissione consiliare (ex L.R. 31/2009)
4. Approvazione in Giunta (ex L.R. 31/2009)
5. Trasmissione alla Commissione europea e avvio negoziato (21 luglio 2014)
1. Redazione VEXA
2. Redazione Rapporto ambientale e VAS
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Iter di redazione ed approvazione POR (2)
6. Osservazioni della Commissione (max Ottobre 2014)
7. Approvazione del POR con decisione della Commissione (max 6 mesi dall’invio)
8. Presa d’atto in Giunta della decisione della CE ed invio al Consiglio regionale
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Condizionalità ex ante (nazionali e/o regionali)
Un pre- requisito per l'efficace ed efficiente raggiungimento di un obiettivo specifico
Se le condizionalità ex ante non sono soddisfatte al momento di presentazione del POR, la Regione deve adempiere a tali condizionalità ex ante entro il 31 dicembre 2016: il programma contiene una descrizione delle azioni da attuare, gli organismi responsabili e il calendario di attuazione
Il mancato completamento delle azioni volte a soddisfare una condizionalità ex ante applicabile costituisce un motivo per la sospensione dei pagamenti intermedi da parte della Commissione
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Elenco di alcune condizionalità ex ante regionali Piano regionale di specializzazione intelligente (Smart specialisation
strategy –S3) Piano regionale per la società dell’informazione Piano regionali sulle infrastrutture di rete di accesso di nuova generazione
(NGN) Piano per promozione imprenditoria in linea con Small Business Act Piano regionale trasporti Quadro politico strategico per la sanità di gestione dei rifiuti Quadro politico strategico sull’abbandono scolastico Adeguamento normativa in materia energetico e Piano energetico regionale Piano di gestione dei bacini idrografici
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Regole del ringfancing (FESR)
almeno il 50% del totale delle risorse del FESR a livello nazionale deve essere destinato a due o più obiettivi tematici tra gli OT 1, 2, 3 e 4
almeno il 12% del totale delle risorse del FESR a livello nazionale è destinato all’OT 4
almeno il 5% delle risorse del FESR (a livello nazionale) per azioni integrate per lo sviluppo urbano sostenibile delegate alle città mediante ITI
Altro vincolo del Reg CE 1303/2013: – 7% delle risorse FESR per ingegneria finanziaria
Fonte: regolamento FESR n. 1301/2013
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Modalità di intervento integrate e territoriali (strumenti) CLLD
1. Strumento di sviluppo per aree rurali (FEASR) o aree marine costiere, lagunari, lacustri e fluviali (FEAMP)
2. Gestito da GAL (partnership pubblico-privata) mediante PAL
3. FEASR (fondo capofila – min 5% del PSR), possibile approccio multifondo
4. Ambito ottimale: min 10.000 e max 150.000 abitanti
5. Comitato tecnico regionale per l’attuazione (interfondo)
ITI 1. Strumento per attuare Agenda
Urbana e Strategia aree interne (lontane dai servizi di base e con perdita demografica acuta)
2. Attuato da soggetti pubblici 3. Fondi FESR o FSE; possibile
integrazione con FEASR 4. Ambito ottimale città o aree
interne definito in base a polarità 5. Possibilità di delega ad un
Organismo Intermedio (Comuni o loro associazioni)
6. Principi di individuazione delle Aree da definire nel Programma 7. Possibile attivare interventi multiasse 8. La dotazione finanziaria per asse è indicata nel POR
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Dotazione finanziaria pubblica per CLLD Fondo interessato Soglia minima Soglia massima FEASR 3 milioni 12 milioni FESR/FSE 1 milione 5 milioni FEAMP 1 milione 5 milioni
La legge 147/2013 (legge di stabilità 2014) ha stanziato 3 milioni di euro per l'anno 2014 e 43,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2015 e 2016 per lo sviluppo delle aree interne a valere sul Fondo di rotazione ex legge n. 183/1987 per finanziare interventi pilota per il riequilibrio dell'offerta dei servizi di base delle aree interne (servizi di trasporto pubblico locale, di istruzione e socio-sanitari) mediante ApQ attraverso la cooperazione tra i Ministeri competenti ed il coordinamento del Ministro per la coesione territoriale
Risorse ITI per progetti pilota
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Ammissibilità delle spese (1)
1°gennaio 2014 – 31 dicembre 2023 (10 anni) Il contributo ai beneficiari può essere erogato mediante il
rimborso dei costi ammissibili o mediante metodi semplificati: a) Tabelle standard di costi unitari b) Somme forfettarie < a 100.000 euro c) Finanziamenti a tasso forfettario (%)
Il metodo «semplificato» deve essere indicato nell’atto di ammissione
Dati statistici, dati storici, meccanismi
analoghi
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Ammissibilità delle spese (2)
Sono ammissibili operazioni svolte al di fuori della Regione Basilicata attuate nel’UE se le stesse: a) portano vantaggi al territorio della Basilicata b) hanno ricevuto l’assenso del CdS c) sono stipulati accordi con le autorità dell’area in cui si attua
il progetto Le norme nazionali sull’ammissibilità delle spese non sono
ancora state approvate (cfr. atto equivalente al DPR 196/2008 per i PO 2007-2013)
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Velocità di spesa: Regola N+3
Si è passati dalla regola N+2 alla regola N+3: – le risorse comunitarie allocate su ciascun annualità del
Bilancio comunitario devono essere certificate entro il 31 dicembre del terzo anno successivo all’impegno (pena il disimpegno della parte non certificata)
Maggiore attenzione alla qualità della spesa rispetto alla quantità/velocità della stessa !
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Strumenti di ingegneria finanziaria (1)
Valutazione ex ante da presentare al CdS (fallimenti di mercato; condizioni di investimento subottimali; prodotti finanziari da sostenere; stima delle risorse pubbliche necessarie; effetto moltiplicatore)
Sostegno agli investimenti ed la capitale circolante Gli SIF possono essere associati a sovvenzioni ed ad abbuoni
di interessi Possibilità di optare per SIF gestiti direttamente dalla
Commissione o per SIF gestiti a livello nazionale o regionale
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Strumenti di ingegneria finanziaria (2)
I controlli sui destinatari sono effettuati solo dagli organismi delegati all’attuazione dei SIF e dai revisori dei conti designati negli accordi di finanziamento
La spesa stanziata negli SIF è certificabile solo gradualmente: - per l’importo pari alle erogazioni a favore dei destinatari
finali, oppure (ove più conveniente) … - … max 25% del contributo allo SIF nella prima domanda di
pagamento, nella seconda (se min il 60% si è tramutato in spesa ammissibile) e nella terza (se min l’80% si è tramutato in spesa ammissibile)
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Grandi Progetti
Un’operazione comprendente una serie di opere, attività o servizi finalizzato a realizzare un’azione indivisibile di precisa natura economica o tecnica con finalità chiaramente identificate
Costo ammissibile > 50 milioni di euro Richiede la candidatura alla Commissione europea di uno
studio di fattibilità corredato da Analisi Costi benefici e l’approvazione con decisione
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Piano di Azione comune (Joint Action Plan - JAP Un progetto o un gruppo di progetti (non infrastrutturali) per il quale
sono stati individuati e convenuti la Regione e la Commissione europea le realizzazioni ed i risultati (effetti diretti del JAP)
Il JAP è attuato da organismi di diritto pubblico (beneficiario) Dotazione finanziaria (spesa):
≥ 10 milioni di euro ≥ 5milioni di euro nel caso di JAP pilota
E’ candidato alla Commissione europea ed approvato con Decisione entro 4 mesi dalla presentazione
Prevede un Comitato direttivo che si unisce 2 volte l’anno L’’audit non è effettuato sulle singole spese (rileva il risultato!)
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Sostegno ai PPP (artt. 62-64)
Nelle operazioni di Partenariato Pubblico-Privato (PPP) il beneficiario può essere l’operatore pubblico o quello privato selezionato
Le spese sono ammissibili se il beneficiario ha sottoscritto un accordo PPP con un partner privato
Necessita rispettare la normativa appalti pubblici o di aiuti di stato
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Progetti generatori di entrate nette (IGE)
La spesa ammissibile per IGE (> 1 milione di euro) è ridotta anticipatamente sulla base delle entrate nette stimate generate nel corso dell’attuazione e successivamente al completamento del progetto
Le entrate nette sono stimate in base ad una percentuale forfettaria che varia per settore (da 20 a 30%) o mediante un puntuale calcolo delle entrate nette attualizzate.
Le norme sugli IGE non si applicano agli strumenti di ingegneria
finanziaria, agli aiuti alle imprese ed ai Piani di azione comune
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Sistema di gestione e controllo (1)
3 Autorità: Autorità di Gestione, Autorità di Certificazione e Autorità di Audit
Organismi intermedi Presidio di vigilanza e coordinamento nazionale sul
corretto ed efficace funzionamento dei sistemi di gestione e controllo dei PO (PdC, AC, MLPS, MIPAF e MEF)
Organismo di coordinamento nazionale delle Autorità di audit (MEF-RGS.-IGRUE)
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Sistema di gestione e controllo: designazione Autorità (2) 1. Proposta di designazione AdA (descrizione struttura organizzativa, sistemi, procedure e strumenti utilizzati)
2. Parere obbligatorio e vincolante dell’Organismo di coordinamento nazionale (IGRUE) su adeguatezza struttura e procedure AdA
3. Proposta di designazione AdG e AdC (descrizione struttura organizzativa, sistemi, procedure e strumenti utilizzati)
4. Parere AdA sull’adeguatezza delle strutture AdG/AdC e delle procedure
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Codice di condotta del Partenariato (Reg. UE n. 240/2014) I partner includono autorità pubbliche, parti economiche e sociali
e organismi che rappresentano la società civile, Nomina (con atto regionale) dei rappresentanti del partenariato
“tenendo conto delle loro competenze, della capacità di partecipare attivamente e di un adeguato livello di rappresentanza”
Consultazione sul processo e sulla tempistica della preparazione dei programmi
Fornire i “documenti preparatori” Mettere a disposizione «canali» attraverso i quali i partner possono
porre domande, fornire contributi ed essere informati del modo in cui le loro proposte sono state prese in considerazione (è in corso la redazione di una pagina web)