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1. FINALITÀ DELLA TESI_____________________________________________La tesi è un momento istituzionale in cui lo studente può dimostrare la propria capacità di pensiero e di elaborazione delle esperienze teorico - professionali ricevute nel corso dei tre anni. La tesi di Laurea è prevista dall’ordinamento del Corso di Laurea in Fisioterapia e consiste “nella redazione e nella discussione di un elaborato scritto, allestito sotto la guida di un Docente del Corso di Laurea”. Deve perciò rappresentare un’occasione coerente con gli obiettivi didattici del curriculum formativo e pertinente allo specifico professionale. Pertanto, gli argomenti della tesi possono riguardare ogni campo ed aspetto relativo alla fisioterapia. Possono interessare la prevenzione, la valutazione funzionale, l’intervento strumentale, l’intervento terapeutico, educativo, riabilitativo, l’aspetto organizzativo, economico, legislativo, sociale, lavorativo, occupazionale, etico, relazionale, purché connessi con gli ambiti della disabilità e della fisioterapia. Possono essere, inoltre, oggetto di tesi anche argomenti relativi alle scienze di base, purché anch’essi collegati all'ambito delle disabilità e della fisioterapia.

La Tesi di Laurea ha inoltre lo scopo di:o Approfondire un argomento gradito e/o di interesseo Avviare lo studente al lavoro scientifico personaleo Dare prova di abilità e correttezza scientificao Sviluppare autonomia nello studenteo Essere uno strumento di valutazione dello studente stesso.

2. TIPOLOGIE DI TESI_____________________________________________2.1 Tesi compilativaLa tesi compilativa consiste nello studio e approfondimento di uno specifico argomento di chiara competenza fisioterapica. Il quesito di partenza è: che cosa dice la comunità scientifica internazionale su questo argomento? È stata dimostrata l’efficacia di questa metodica, di questa tecnica? In linea generale le

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tesi compilative hanno una struttura articolata nei seguenti punti: obiettivo, fonti della ricerca, selezione degli studi, estrazione degli studi, sintesi dei dati, discussione, conclusioni. L’obiettivo della tesi deve essere chiaro ed esplicito. Non deve limitarsi ad esporre l’ambito che si intende approfondire, ma deve riferirsi ad un’ipotesi che può essere relativa alla valutazione o all’intervento terapeutico e che attraverso la ricerca della letteratura viene analizzata e studiata. Le fonti della ricerca sono i databases della letteratura scientifica che verranno esplorati. Devono essere i più autorevoli e qualificati per lo studio che si vuole realizzare. La selezione degli studi è rappresentata dai risultati della ricerca, preceduti dalla descrizione dei criteri di inclusione ed esclusione prescelti, senza analizzarne le peculiarità o le caratteristiche. L’estrazione degli studi è la rilevazione di tutti gli articoli scientifici ritenuti significativi in base ai criteri adottati e alle valutazioni effettuate. Maggiore è la sovrapponibilità dei risultati ottenuti nella selezione degli studi e nell’estrazione degli studi, migliore sarà stato il disegno dello studio che lo studente ha eseguito in fase di elaborazione del progetto. La sintesi dei dati viene di solito accompagnata dalla descrizione e l’applicazione di uno strumento per la ponderazione dei medesimi. Per i trial clinici, ad esempio, si utilizzano frequentemente la Pedro Scale o la Jadad Scale. La discussione consiste nell’approfondimento dei risultati ottenuti, la loro potenziale applicazione in ambito clinico e il confronto con eventuali altre ricerche di carattere compilativo che siano disponibili in letteratura. Le conclusioni sono una finestra aperta sul futuro, in cui vanno evidenziati gli obiettivi e i percorsi di potenziali continuazioni delle ricerche attraverso strumenti appropriati ed efficaci.

2.2 Tesi sperimentaleÈ un lavoro che prevede la formulazione e la dimostrazione di un’ipotesi o di una metodologia tramite una sperimentazione diretta, secondo procedure già riconosciute o meno. Il focus sul quale ruota tutto il lavoro è il rigore metodologico nella sperimentazione e nell’analisi ed interpretazione dei dati. La strutturazione della tesi deve essere coerente con quella di un lavoro scientifico e quindi deve essere chiaro e ben definito lo scopo. Deve inoltre contenere rigorosamente le

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seguenti sezioni: introduzione o quadro di riferimento, materiali e metodi, risultati, discussione, conclusioni. La tesi sperimentale può essere costituita da uno studio di tipo osservazionale, in cui vengono raccolti i dati su una popolazione di riferimento esposta ad un determinato fattore o intervento. Ad esempio, una popolazione di emiplegici tutti sottoposti ad un training riabilitativo di due sedute quotidiane in un determinato arco di tempo. Gli outcomes devono essere ottenuti tramite scale di valutazione validate dalla letteratura scientifica, che devono essere somministrate possibilmente da una persona diversa da chi ha eseguito il trattamento, ad una ragionevole distanza di tempo dall’inizio dello studio. L’inferenza e la generalizzazione dei risultati sono sostenibili solo nel caso di popolazioni molto elevate. La tesi sperimentale più valida in assoluto è il trial clinico, soprattutto quando è randomizzato e controllato. In questo caso, fortemente consigliato agli studenti più interessati e disponibili a seguire progetti anche di lunga durata, vanno previsti due campioni di soggetti omogenei tra di loro; ad uno di questi sarà applicato l’oggetto della sperimentazione, all’altro un altro tipo di trattamento (ad es. placebo). I partecipanti dovranno fornire un consenso informato. La numerosità del campione (fondamentale per la significatività dei risultati) dovrà essere correlato alla disponibilità della/e strutture coinvolte. È necessario che i dati raccolti con lo studio siano elaborati statisticamente, in modo da evidenziare l’eventuale significatività dei risultati ottenuti. Fa parte delle tesi sperimentali anche il case report, che consiste nell’applicazione di una sperimentazione di un particolare trattamento, o su una particolare patologia. In questo caso è assolutamente necessario che di questo caso non si abbiano tracce in letteratura, per evitare di eseguire una semplice e poco utile descrizione di un caso clinico. Prevede l’individuazione di outcome specifici e sensibili analogamente a quanto viene fatto per una popolazione sottoposta ad un trial clinico. Può riguardare anche più di un paziente. Anche la tesi empirica appartiene al gruppo delle tesi sperimentali. Si tratta del tentativo di dimostrazione di un’ipotesi tramite non una sperimentazione diretta, ma un’indagine di tipo conoscitivo, ad esempio tramite questionari.

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3. IL RELATORE_____________________________________________Il Relatore è sempre un docente del Corso di Laurea in Fisioterapia. la scelta del Relatore dipende dall’argomento della Tesi il Relatore indica e definisce con lo studente l’argomento della tesi affida allo studente i compiti atti alla stesura, ne guida, controlla,

corregge e valuta il lavoro può fornire allo studente spunti bibliografici, indicazioni su dove

reperire il materiale di documentazione e suggerimenti sulla composizione del lavoro. Sono compiti dello studente la composizione del disegno della tesi, la ricerca delle fonti e la stesura della tesi stessa, il garantire la riservatezza dei dati raccolti, il richiedere al/ai Responsabile/i del Servizio l’autorizzazione per la raccolta dati, sia in caso di un’indagine, che nel caso di applicazione di un modello concettuale riabilitativo ad una situazione terapeutica reale (nei casi complessi può chiedere l’intervento della sede formativa). È inoltre suo dovere tenere i contatti con il relatore, consegnargli di volta in volta capitoli o parti del manoscritto ai fini della revisione/correzione, in tempo utile e concordato con il relatore stesso. Il relatore non è né un co-autore né un correttore di bozze, non corregge ogni dettaglio, ma cerca di supportare lo studente su problemi di tipo contenutistico. E’ ammesso il correlatore (con riconoscimento del Presidente del Corso) che ha il compito di co-partecipare a guidare lo studente nel lavoro di preparazione e di stesura dell'elaborato. Spesso è il tutor/guida di tirocinio che segue lo studente nella fase applicativa clinica.

4. IL PERCORSO_____________________________________________4.1 Scelta dell’argomentoUmberto Eco in “Come si fa una tesi di laurea” (Tascabili Bompiani 2004) ricorda le “quattro regole ovvie” per la scelta dell’argomento:1. Che l’argomento risponda agli interessi del candidato

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2. Che le fonti a cui ricorrere siano reperibili, vale a dire a portata materiale del candidato3. Che le fonti siano maneggiabili, vale a dire a portata culturale del candidato4. Che il quadro metodologico della ricerca sia alla portata dell’esperienza del candidatoIl tema deve quindi essere: sufficientemente delimitato, rilevante nel dibattito fisioterapico/riabilitativo, originale, fattibile, coerente con il percorso di studi.

4.2 Definizione dell’oggetto e del progetto di tesi. Raccolta del materialePrima di definire il tema circoscritto da trattare è necessario procedere alla ricerca bibliografica per precisare e delimitare meglio gli obiettivi del lavoro.Dove?Biblioteche Universitarie e Ospedaliere, su banche dati on-lineCome?1) ricerca per parola chiave o argomento attraverso banche dati2) materiale cartaceo.È utile raccogliere, conservare e ordinare tutto il materiale bibliografico inerente il lavoro, per una più proficua elaborazione del testo e citazione in bibliografia. È utile individuare un procedimento ad “anello” in cui meglio definire prima una struttura generica poi ricercare le fonti (per poter restringere e rendere più efficace la ricerca) e poi riscrivere la struttura in maniera più dettagliata, seguendo le fasi di: analisi, impostazione, stesura, revisione.Quando?È consigliabile iniziare la raccolta bibliografica in tempo utile per la realizzazione del progetto. I tempi sono definiti e concordati con il Relatore.

4.3 Stesuraa) sintassi e lessico. Uso efficace del linguaggioLa tesi è un testo di carattere tecnico-scientifico, pertanto il linguaggio da utilizzare deve essere puramente referenziale. Occorre: omettere le parole inutili

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omettere ridondanze preferire la costruzione positiva alla negativab) lo stile. Periodare sempliceUtilizzare frasi brevi, semplici ed incisive, con poche subordinate. Aggettivi e avverbi con parsimonia ed evitare assolutamente i superlativi. Non utilizzare frasi di collegamento fra paragrafi e capitoli. Il titolo del capitolo, paragrafo o sezione devono essere sufficientemente esaurienti. In caso contrario spezzare il tema con un nuovo paragrafo.

4.4 Alcuni suggerimentiA chi si scrive?Non si scrive al relatore (che è più che altro un supervisore – fruitore privilegiato). Non si scrive a se stessi, ma si scrive a tutti, ovvero alla comunità scientifica di riferimento: va capito pertanto cosa spiegare e cosa no (è consigliato stare su di un livello intermedio).L’orgoglio scientificoScrivendo una tesi, si produce qualcosa che dovrebbe essere dimostrabile e sul quale si ha competenza: non abbiate timore di “affermare”.Utilizzare la terza personaLa forma impersonale garantisce una certa oggettività al lavoro, in via esclusiva o in via combinata con quello della prima persona singolare. Ad esempio “si può concludere che…” – “si dovrebbe a questo punto dire che…” – “come si può notare dalla tabella…” – si è potuto constatare che …- Si utilizza la prima persona singolare nel redigere Introduzione e Conclusioni.Andare sovente a capoAndare a capo quando ha senso, cioè quando si conclude un discorso e se ne inizia un altro, tenendo conto anche del senso estetico, o per far prendere fiato alla lettura.Come utilizzare il corsivo Si usa per scrivere le parole straniere.

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Per mettere in risalto alcuni concetti, su cui si intende richiamare l’attenzione del lettore

Per mettere in risalto un concetto riguardo un brano riprodotto da altri Testualmente, in tal caso va data notizia al lettore nel contesto o in

apposita notaCome utilizzare le virgoletteL’inserimento di parole tra virgolette ha lo scopo di: Evidenziare il carattere metaforico di un’espressione. Racchiudere un brano di un’opera altrui riportato integralmente nel

testo (cfr.citazione) Utilizzare un termine circoscritto ad una comunità (es.” bobathiano”).Come utilizzare le noteEventuali note nella tesi sono preferibili a fondo pagina, utilizzando un sistema di riferimento diverso da quello della bibliografia, come asterischi, lettere in apice ecc.Come utilizzare i termini stranieriEvitare di utilizzare termini che hanno un corrispondente in lingua italiana, nel caso in cui si utilizzi un vocabolo inglese, anche se al plurale, va omessa la “s” del plurale (si applicano le regole grammaticali italiane).Rileggere più volte ogni parte prodottaPorre l’attenzione ai diversi aspetti che renderanno la lettura comprensibile e piacevole: coerenza terminologica, ortografia, sintassi e punteggiatura. La lettura effettuata da persone non competenti sull’argomento della tesi può fornire un giudizio oggettivo su questi aspetti.

4.5 VerificaTitolo: contiene la parola chiave? Corrisponde ai contenuti?Struttura del lavoro: le divisioni del testo sono logiche? Le parti sono proporzionate?Introduzione o premessa: è dichiarato l’oggetto o il tema? Sono dichiarati gli obiettivi? È indicata l’articolazione del lavoro?

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Corpo o parte centrale: è ricca, esauriente, completa dal punto di vista dei contenuti? Sono strutturati e connessi i contenuti? Vengono sottolineati i punti problematici? Vi è un utilizzo corretto delle fonti bibliografiche?Conclusione: vengono sintetizzati i risultati? Vengono evidenziati elementi di criticità, problemi aperti o nuove piste di ricerca?Bibliografia: ha i riferimenti corretti? è sufficiente? Completa e articolata? Corretta dal punto di vista formale?

5. FONTI D’INFORMAZIONE_____________________________________________Le fonti utili a raccogliere informazioni necessarie alla stesura della tesi possono essere:5.1 fonti tradizionali:a. i trattati: sono utili per rispondere a bisogni stabili di informazione cioè di elementi che non cambiano nel tempo es. anatomia b. testi e manuali, che tendono ad “invecchiare” molto velocementec. la letteratura grigia: sono gli atti dei convegni, di conferenze, di seminari, le tesi e costituiscono la raccolta dei pareri di più espertid. le riviste: le riviste non indicizzate, gli editoriali, le lettere e le comunicazioni presenti nelle rivistee. il fisioterapista esperto (lezioni, insegnamenti trasmessi in tirocinio ecc) (ma poco oggettivi)

5.2 le fonti innovative (da preferirsi per obiettività e validità)1. le banche dati biomediche2. i nuovi strumenti editoriali; pubblicazioni secondarie, giornali elettronici, linee guida, revisioni sistematiche

5.3 Le banche biomedicheForniscono citazioni ed abstract degli autori e non sempre full text. Le due banche dati più importanti sono:

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Medline: il più conosciuto database contenente citazioni bibliografiche di più di 4000 riviste biomediche mondiali. L'accesso è gratuito (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi)Cinahl: contenente citazioni bibligrafiche specifiche per le professioni sanitarie non mediche. L'accesso è a pagamento.

5.4 I nuovi strumenti editorialiO pubblicazioni secondarie comprendono revisioni sistematiche e linee guida.Queste pubblicazioni vengono redatte riprendendo secondo criteri di selezione e metodologici prestabiliti i contenuti di articoli scientificamente solidi e dalle conclusioni valide già pubblicati da altre riviste e forniscono un condensato della migliore evidenza disponibile.Banche dati di revisioni sistematiche:- Cochrane (solo abbonati)http://www3.interscience.wiley.com/cgi-bin/mrwhome/106568753/HOME la Cochrane library è il prodotto della Cochrane collaboration, è pubblicata trimestralmente e include revisioni regolarmente aggiornate sull'efficacia dell'assistenza sanitaria, valutazioni e abstract strutturati di revisioni sistematiche pubblicate sulle migliori riviste, informazioni bibliografiche su oltre 400.000 studi clinici controllati- JoannaBriggs (accesso gratuito)http://www.joannabriggs.edu.au/about/home.phpÈ un sito australiano per EBN (evidence based nursing) fornisce informazioni per la migliore pratica clinica Banche dati di linee guida- pnlg (accesso gratuito)È il programma nazionale delle linee guida consultabile on linehttp://www.pnlg.it/Elabora raccomandazioni di comportamento clinico basate sugli studi scientifici più aggiornati- National Guideline Clearinghouse (accesso gratuito)http://www.guideline.gov/

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Banca dati di linee guida americane, permette il collegamento con la società che le ha prodotte per il recupero dei full test.- PEDro è un'iniziativa del Centre for Evidence-Based Physiotherapy (CEBP).http://www.pedro.fhs.usyd.edu.au/italian/index_italian.htmlPEDro è il database delle evidenze scientifiche in fisioterapia. È stato creato per dare un accesso rapido a dati bibliografici e ad abstract di studi randomizzati controllati e revisioni sistematiche in fisioterapia.La maggior parte degli studi clinici del database hanno un punteggio che rappresenta la valutazione della loro qualità per aiutare il lettore a discriminare velocemente gli studi che hanno maggiori probabilità di essere validi ed interpretabili, da quelli che non lo sono.Utilizzando le pagine web del sito- Evidence Based Nursinghttp://www.evidencebasednursing.it/È il sito dell’Azienda Ospedaliera di Bologna che ha sviluppato una sezione di EBN molto attiva nella ricerca e nella individuazione di linee guida; cliccando “aiuti e link” è possibile collegarsi alle:Banche dati biomediche generali, Banche dati di linee guida, Banche dati di revisioni, PEDro, Ecc……Negli Allegati: breve guida all’uso di PubMed e glossario statistico epidemiologico

6. NORME EDITORIALI_____________________________________________

6.1 Redazione della tesi di laureaLa redazione della tesi deve essere standardizzata. Deve essere pertanto conforme alle seguenti indacazioni: Pagine di 32-35 righe, ciascuna di 65-70 caratteri circa (times, helvetica o

courier); Scrittura fronte-retro; Allineamento giustificato;

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Si consiglia inoltre: Interlinea: 1.5; Margine destro e sinstro: 3; Margine superiore e inferiore: 3; Rilegatura: 0,5.

6.2 Copertina e frontespizioLa copertina ed il frontespizio hanno la stessa facciata, la prima riprodotta in cartoncino leggero di un colore stabilito dal corso (cambia ogni anno accademico), la seconda (pagina interna o frontespizio) deve essere firmata dal Relatore prima della consegna della Tesi in Segreteria. Devono contenere alcune informazioni fondamentali: Istituzione presso a quale si laurea lo studente (Università, Scuola, Corso), Anno Accademico, Titolo Tesi, Disciplina di riferimento, Cognome e Nome del laureando, Cognome e Nome Relatore.Il frontespizio è scaricabile alla pagine web:http://www.medicina.unibo.it/it/segreteria-studenti/tesi-di-laurea

6.3 Numerazione delle pagineTutte le pagine vanno numerate progressivamente preferibilmente in basso e al centro della pagina. Le pagine relative alla copertina e all’indice non vanno numerate. La numerazione inizia ad essere presente dall’introduzione, vanno contate però tutte le pagine a partire del frontespizio. Ad esempio se l’introduzione si trova nell’undicesima pagina (contando fronte e retro tutte le pagine a partire dal frontespizio), la numerazione parte da 11.( vedi par.7.8). Occorre inoltre rammentare che in corso di “editing” i capitoli devono essere posizionati sempre sulla pagina dispari (quella di destra).

6.4 IconografiaLe tabelle, le figure e i grafici vanno inseriti nel punto più vicino al testo in cui sono citate. Devono essere numerati progressivamente di solito con un numero

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romano (I, II, III,) ed avere un riferimento all’interno del testo. Non devono eccedere il profilo del corpo del testo. Immagini: occorre inserire la didascalia che permetta di

comprenderne il significato anche senza leggere il contenuto del testo. Grafici: è opportuno evitare grafici troppo complessi (tridimensionali,

ecc). Ricordare inoltre di eliminare le griglie. Utilizzate per le linee o le colonne colori molto diversi fra loro.

Tabelle: devono riportare il titolo.Qualora si utilizzino figure e/o tabelle provenienti da altre pubblicazioni, è necessario riportarne la fonte, come per le altre citazioni.

6.5. IndiceGeneralmente un indice deve rispettare le seguenti caratteristiche: CAPITOLI in maiuscolo e grassetto Paragrafi in grassetto Sottoparagrafi sottolineati e non numeratiQualora l’elaborato sia diviso in PARTI, queste vanno riportate in indice in maiuscolo e grassetto, senza numerazione, ed andranno seguite dai vari capitoli, con numerazione progressiva (tab.6)ESEMPIO DI INDICE(secondo norma ISO 2145)Parte 1 TITOLO1.0 Cap.1TITOLO del capitolo pag..XX1.1 Titolo del paragrafo pag..XX1.2 ………………………. pag..XXTitolo del sottoparagrafo pag..XXParte 2 TITOLO2.0 Cap.2 TITOLO del capitolo pag..XX2.1 Titolo del paragrafo pag..XX6.7 Bibliografia

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È da inserire alla fine della tesi e NON al termine di ogni capitolo. Può essere scritta in ordine di citazione oppure in ordine alfabetico, avrà una struttura diversa a seconda del documento da citare.Esempi di riferimenti bibliografici:Testo: Cognome Iniziale nome (di tutti gli autori): Titolo del libro. Edizione.

Luogo di edizione: Casa Editrice, anno: pagina iniziale – pagina finale consultate. Es. Basaglia N.: Trattato di medicina riabilitativa. Napoli: Idelson-Gnocchi, 2000:35-46.

Capitolo di un libro: Cognome Iniziale nome (di tutti gli autori): Titolo del capitolo. In:

(citare il libro in cui è contenuto tale capitolo) autori del libro (a cura di…nel caso in cui vengano citati libri in inglese Eds): titolo del libro. Edizione. Luogo di edizione: Casa Editrice, anno: pagina iniziale – pagina finale consultate. Es. Campanacci M., Guernelli N. Capanna R.: Pelvic resections involving and not involving the acetabulum. In: Coombs R., Friedlaender G. (Eds.): Bone tumor management. London: Butterworth, 1987: 114-118.

Articolo di una rivista: Cognome Iniziale nome (di tutti gli autori): Titolo articolo. Titolo rivista

abbreviato, anno; Vol: pagina iniziale - pagina finale. Es. Pascarella R., Ponziani L., Ferri M., Ercolani C., Zinghi G.F.: Le pseudartrosi asettiche della diafisi femorale. Chir. Organi Mov., 2000; 85: 29-34.

Articolo di rivista on-line: Cognome Iniziale nome (di tutti gli autori): Titolo dell’articolo. Titolo

rivista. [online serial]. Disponibile: scrivere il sito dove può essere reperito (data di accesso al sito). Es. Kenneth I: A Buddhist response to the nature of human rights. Journal of Buddhist Ethics [online serial]. Disponibile: http:// www.cac.psu.edu/jbe/twocont.html (june 15, 1998)

Pagina web: Cognome Iniziale nome (di tutti gli autori): Titolo dell’intero lavoro

[online] Disponibile: sito dove può essere reperito (data di accesso)

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6.8 Alcuni suggerimenti:È consigliabile scrivere i vari capitoli utilizzando inizialmente file separati, per una più agevole consultazione/correzione durante la fase “bozza”. Solo una volta ultimato il lavoro, si uniranno i vari file, ricordando però di lasciare separato quello contenente frontespizio e indice. In tal modo, dal menù di Word Inserisci - numeri di pagina - formato, potrete scegliere di far partire la numerazione dal numero corretto (cioè quello corrispondente alla pagina dell’introduzione).

7.CONSIGLI UTILI_____________________________________________1. Non pensare che una tesi più lunga sia migliore di una breve. A volte tesi sintetiche, ma di contenuto, sono migliori di tesi lunghe e prolisse.2. Poni particolare attenzione alla bibliografia. Cerca di citare tutte gli scritti utilizzati. Per facilitarti il lavoro scrivi i riferimenti bibliografici contemporaneamente alla scrittura della tesi, ossia ogni qualvolta utilizzi una fonte aggiungila alla bibliografia.3. Scrivi l’abstract solo alla fine, ossia quando hai dei risultati visibili.4. Imposta l’indice fin da subito, perlomeno dei capitoli principali. Questo ti servirà per avere una guida da seguire.5. Se pensi di fare una tesi sperimentale, tieni conto del tempo che hai a disposizione.6. Cerca di tenerti almeno una settimana di tempo a disposizione per la rilegatura della Tesi (4 copie in cartaceo ed una su CD che contenga anche la presentazione).7. Preparati un discorso, che non superi i 10 minuti, per la presentazione della tesi.8. Ricordati di rispettare i tempi di consegna della domanda di Laurea, del titolo della tesi, della copia definitiva della Tesi, presso la Segreteria della Scuola di Medicina e Chirurgia

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9. Non consegnare la tesi al Relatore solo una volta che l’hai ultimata, onde evitare correzioni dell’ultimo minuto.

8. VALUTAZIONE_____________________________________________Il Regolamento del Corso di Laurea in Fisioterapia dell’Università di Bologna non prevede una valutazione differenziata fra tesi compilative e sperimentali, pertanto i criteri adottati nella valutazione degli elaborati da parte della Commissione d’esame sono i seguenti:1. Qualità della ricerca bibliografica: pertinenza, quantità, periodo, completezza2. Rigore espositivo: argomentazione fondata e verificabile - presenza di revisione della letteratura3. Grado di leggibilità: equilibrio tra chiarezza espositiva e pertinenza terminologica4. Architettura interna del lavoro: presenza delle opportune sezioni ed equilibrio fra esse5. Esaustività della trattazione dell’argomento6. Modalità espressiva e qualità della presentazione.

9. PRESENTAZIONE_____________________________________________La presentazione della tesi, generalmente viene effettuata elaborando slide col programma Power Point.9.1 Considerazioni generali Prendetevi il tempo necessario, una presentazione efficace, per

essere preparata, richiede molto tempo ed attenzione Selezionate attentamente ciò che volete dire Per la vostra presentazione, avrete circa dieci minuti a disposizione,

generalmente in questo lasso di tempo si illustrano circa 17 – 20 diapositive Le diapositive devono essere facilmente leggibili e schematiche Sfruttate, quando possibile l’uso di parole chiave, anziché frasi intere

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Usate un concetto per diapositiva Quando possibile privilegiate i grafici, piuttosto che le tabelle Se inserite delle foto, ricordate di oscurare i visi e far firmare il

consenso per la privacy

9.2 Considerazioni tecnicheModello struttura Sfondo preferibilmente scuro, evitando gli sfondi complessi e le

sfumature Si possono scegliere sfondi predeterminati o sfondi personali.Carattere Scegliete caratteri piuttosto tondi, come Arial, Comic Sans Serif,

Tahoma, ecc. immediati da leggere Si consiglia una dimensione del carattere non inferiore a 18 Evitate le lettere maiuscole, scegliete piuttosto di evidenziare le

parole, se necessario, utilizzando sottolineature, grassetto o differenti colori. Limitate l’uso di differenti colori e caratteri nella stessa diapositiva.Animazioni Le entrate possono essere utili a scopo didattico o per mantenere la

suspense”, ma possono anche risultare distraenti ed irritanti Scegliete un’entrata semplice e coerente da una diapositiva all’altra.Grafici e tabelle Preferite i grafici, che danno un’idea più “immediata” delle tabelle Non inserite troppi valori sull’asse Y Eliminate le griglie Usate colori molto contrastanti vicini fra loro (ricordate che a volte il

passaggio da un computer all’altro modifica i colori!) Ricordate che i grafici tridimensionali sono più complessi da

interpretare, di quelli semplici.Ricordate inoltre di provare molte volte la vostra presentazione, cronometrando iltempo che impiegate, e di salvarla su un CD riscrivibile.

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