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PRODURRE UTILITA’ SOCIALE PRODURRE UTILITA’ SOCIALE DENTRO IL MERCATO DEI SERVIZIDENTRO IL MERCATO DEI SERVIZI
Il Bilancio di Utilità Sociale di ASPeFIl Bilancio di Utilità Sociale di ASPeF20032003
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Privato non regolare
A ) Il Mercato dei Servizi A ) Il Mercato dei Servizi Una griglia di analisi ...Una griglia di analisi ...
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A. ) Tra bisogni e domandeA. ) Tra bisogni e domande
Uno slittamento semantico?Uno slittamento semantico?
Dal paradigma:
Bisogni – diritti – risposte
Al paradigma:
Domanda – convenienza - offerta
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A.-) Tra bisogni e domande: A.-) Tra bisogni e domande: convergenze parallele?convergenze parallele?
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A.-) A.-) IL MERCATOIL MERCATO
Intendendo questo come:Intendendo questo come:
• incontro tra domanda e offerta ed equilibrio economico finanziario
• ampliamento del portafoglio dell’offerta nella logica della customer satisfaction
• (parziale/totale) liberalizzazione del sistema dei servizi• possibilità di scelta dell’offerta da parte del cittadino
cliente
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A.-) MERCATIZZAZIONE E AZIENDALIZZAZIONEA.-) MERCATIZZAZIONE E AZIENDALIZZAZIONE
“La mercatizzazione si struttura tramite una filiera aziendale fra pubblico e privato e il livello di efficacia è proporzionale al livello di aziendalità che pervade l’integrazione. Senza un orientamento deciso all’efficienza, efficacia e economicità aziendale, non si raggiungono risultati di welfare ottimali in una dimensione di orientamento operativo alla domanda e non un approccio di tipo solo giuridico istituzionale” (G.Fiorentini)
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A.-) IL PUBBLICO DENTRO IL MERCATOA.-) IL PUBBLICO DENTRO IL MERCATO
Sul lato della gestioneSul lato della gestione:- Managerializzazione della gestione interna- Controllo di gestione- Tariffazione- Crescita della contrattazione privatistica – contratto di
lavoro/esternalizzazione- Programmazione e Outsourcing- Outsourcing senza programmazione (terzo pagante) - Bonus- Project financing- Global service- Accordo di fornitura- Costituzione enti/aziende pubbliche/miste – sistema holding Sul lato della regolamentazione del mercatoSul lato della regolamentazione del mercato:- E-procurement- Livelli essenziali di assistenza- Accreditamento degli erogatori –Voucher- ISEE- Nuova contrattazione pubblica
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A.-) SOGGETTI SOCIALI DENTRO IL MERCATOA.-) SOGGETTI SOCIALI DENTRO IL MERCATO( sussidiarietà orizzontale )( sussidiarietà orizzontale )
VolontariatoVolontariato AssociazioniAssociazioni Fondazioni BancarieFondazioni Bancarie PatronatiPatronati FondazioniFondazioni ASPASP
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A.-) GLI ATTORI ECONOMICI DENTRO IL MERCATOA.-) GLI ATTORI ECONOMICI DENTRO IL MERCATO
Imprese sociali Cooperative sociali Responsabilità sociale dell’impresa profit Profit corporate humanitarism
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A.-) EUROPEIZZAZIONE DEI SISTEMI DI WELFAREA.-) EUROPEIZZAZIONE DEI SISTEMI DI WELFARE
Trattato di Maastricht (1993)• “Crescita, competitività, occupazione” (1993)• Coordinamento aperto sull’occupazione (Lussemburgo 1997)• Com. Com.E. “La problematica urbana: orientamenti per un dibattito europeo” (1997)• Trattato di Amsterdam (entrata in vigore 1 maggio 1999)• Consiglio Europeo di Tampere (immigrazione –1999) • Trattato di Nizza- Carta dei diritti fondamentali (2000)• Costruire un’Europa Solidale ( comunicazione Commissione marzo 2000)• Lotta all’esclusione sociale (Lisbona 2000)• Agenda Sociale 2000 – 2006 (tra cui conciliazione tra lavoro di cura e lavoro extradomestico) Comitato per la partecipazione Sociale Stoccolma 2001: linee guida europee ( piani nazionali di azione; banchmarking; incentivi premianti)• I Programmi: Lotta all’esclusione sociale, Equal, Urban, Leda• La nuova Costituzione dell’Europa Unita
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A.-) IL LIBRO BIANCO SUL WELFARE (2003)A.-) IL LIBRO BIANCO SUL WELFARE (2003)
“La concorrenza tra i modelli economico sociali è una forza pervasiva. Capace di modificare la solidarietà sociale anche all’interno di economie in grado di rispondere positivamente alla intensificata pressione del mercato. Il vero cambiamento sta tutto qui: la concorrenza rende obsoleta qualunque politica sociale e salariale di tipo egualitaristico basata su vecchi modelli. Proprio a causa dei vincoli originati dalla concorrenza, oggi non è possibile pensare di perseguire la giustizia sociale limitandosi a trasferire ricchezze dai settori o dalle aree a più alta produttività verso quelli meno produttivi. Per il semplice motivo che i primi, per poter continuare a esistere, hanno bisogno di reinvestire il proprio surplus economico o quantomeno di conservarlo per il futuro…
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...Se la politica di solidarietà sociale resta ancorata a livello nazionale, la sua sostanza sta però profondamente cambiando sotto l’incalzare di nuovi scenari. Le differenti collettività cercano di difendere i rispettivi modelli di solidarietà attraverso performance di sistema. Accanto al mercato e non contro…
Al momento ciò che emerge è una forte differenziazione locale, su scala nazionale e tra i diversi paesi. La ricerca della coesione sociale avviene sempre più attraverso l’uguaglianza delle opportunità e percorsi di autonomia, piuttosto che su status predeterminati. Anche la solidarietà deve fare i conti con il principio di “efficienza”. Le fragilità degli individui e dei gruppi non vengono considerate in sé, né possono più essere affrontate con spirito paternalistico. Esse si inseriscono piuttosto all’interno di una azione ad ampio spettro finalizzata a garantire la coesione sociale come condizione stessa dello sviluppo.
Lo sforzo di individui e comunità si orienta dunque verso investimenti “competitivi”.(pag. 5)
A.-) IL LIBRO BIANCO SUL WELFARE (2003)A.-) IL LIBRO BIANCO SUL WELFARE (2003)
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B.-) B.-) UTILITÀ SOCIALEUTILITÀ SOCIALE
Produrre beni non divisibili (es.relazionali)
Creare condizioni eque per l’allocazione fruibilità/accessibilità a beni individuali
Produrre beni individuali per una maggiore disponibilità degli stessi, nonostante la non convenienza per chi opera per fini di lucro
Promuovere fattori di socialità/capitale sociale (fiducia, benessere, appartenenza, sicurezza, competenze di sistema, integrazione..)
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B.-) B.-) UTILITÀ SOCIALEUTILITÀ SOCIALE
Produrre beni indivisibili (valore aggiunto della rete assistenziale)
Produrre/mantenere prodotti, nonostante la non convenienza per chi opera per fini di lucro
Produrre beni individuali per una maggiore disponibilità degli stessi, imponendo standard economici e qualitativi
Promuovere fattori di socialità/capitale sociale (fiducia, benessere, appartenenza, sicurezza, competenze di sistema, integrazione..)
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B.-)…evoluzioneB.-)…evoluzione
Dell’assistenza domiciliare integrata Degli enti per la gestione delle RSA Degli enti per la gestione di servizi sanitari Per l’opportunità di creare …
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C.-) I RISULTATI 2003C.-) I RISULTATI 2003
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C.2) TRENDS ECONOMICO GESTIONALIC.2) TRENDS ECONOMICO GESTIONALI1998 - 20031998 - 2003
1998 - Anno di costituzione dell’Azienda – Utile € 8.105
1999 - Completamento profilo multiservizi – Utile € 1.633
2000 - Analisi e verifica dati economici per settore - Disavanzo € 687.502
2001 - Riorganizzazione aziendale - Disavanzo € 306.740
2002 - Completo risanamento economico – Utile € 22.809
2003 - Sviluppo/evoluzione/trasformazione - Utile € 559
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C.) TREND ASPEF ANDAMENTO UTILE - PERDITA
-700.000
-600.000
-500.000
-400.000
-300.000
-200.000
-100.000
-
100.000
1998 1999 2000 2001 2002 2003
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C.) TRENDS ECONOMICO GESTIONALIC.) TRENDS ECONOMICO GESTIONALI1998 - 20031998 - 2003
Sono aumentati i valori della Produzione …Sono aumentati i valori della Produzione …
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C.) Valore della ProduzioneC.) Valore della Produzione
Valore della Produzione
5.440.521
6.316.716 6.208.1896.964.319
7.340.7757.098.769
-
1.000.000
2.000.000
3.000.000
4.000.000
5.000.000
6.000.000
7.000.000
8.000.000
1998 1999 2000 2001 2002 2003
Euro
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C.-) TRENDS ECONOMICO GESTIONALIC.-) TRENDS ECONOMICO GESTIONALI1998 - 20031998 - 2003
Non solo il dato di aumento della produttività Non solo il dato di aumento della produttività è confermato, ma la composizione dei ricavi è è confermato, ma la composizione dei ricavi è significativamente diversasignificativamente diversa
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Composizione ricavi: minori entrateComposizione ricavi: minori entrate
• 129.000 euro di riduzione di contributi per la RSA I. D’Este.
• 53.400 euro di riduzione sul finanziamento per il servizio nuoto disabili
• 102.500 euro di minori trasferimenti da parte dell’ASL per il servizio di assistenza socio assistenziale a domicilio, a parità di casi trattati ed aumentato carico assistenziale degli utenti;
• 123.000 di minori entrate delle farmacie.
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Composizione ricavi: maggiori entrateComposizione ricavi: maggiori entrate
• Un finanziamento regionale per il monitoraggio delle attività di animazione nelle RSA ex ONPI, di euro 68.800
• Un contributo della BAM, nuovo Tesoriere Aziendale,di euro 93.750
• Un contributo del Piano di Zona per il Dormitorio di euro 51.645,68
• Entrate per 13 posti letto di nuovo accreditamento di euro 122.000
• Incremento diaria giornaliera a carico del SSR per posto letto di complessivi euro 82.500
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Il risultato finale positivo è stato garantito Il risultato finale positivo è stato garantito a frontea fronte
•di euro 135.000 di minor utile per il ritardo di mesi 8 del procedimento di accreditamento dei 13 nuovi posti letto della RSA I. D’Este
•di 150.000 euro di minor utile per mancata apertura della RSA L. Bianchi nei termini ipotizzati (1° luglio 2003).
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C.-) ASPEF Rapporto Costi/Ricavi
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
1998 1999 2000 2001 2002 2003
Costi Ex ONPI Ricavi
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C.-) Trend economico gestionali C.-) Trend economico gestionali 1998-20031998-2003
Il trend positivo è accentuato dal progressivo ridursi del contributo ex ONPI, pari 774.685 nel 1997, nella misura di 130.000 € annui. Il 2003 è il primo a non beneficiare dello storico finanziamento a fondo perduto da parte della Regione Lombardia per le strutture ex ONPI
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C.-) struttura dei costi per c.d.r. C.-) struttura dei costi per c.d.r. Anno 2003Anno 2003
1.383.539,0060.326,002.187,00-14.995,00123.652,0023.320,0038.172,001.150.877,008. Farmacia Gramsci
960.827,0044.448,001.661,0019.669,0092.451,0015.330,0054.476,00732.792,007. Farmacia 2 Pini
137.488,0014.157,002.532,00051.093,00053.471,0016.235,006. Dormitorio/Semipensionato
147.676,0018.238,000096.340,00029.380,003.718,004. C.D.I
354.618,0038.836,002.222,000129.979,003.380,00175.279,004.922,003. S.A.D
387.083,0028.569,003.296,000166.864,000,0017.346,00171.008,002. Ristorazione
2.940.644,00354.815,0032.741,0001.129.397,0011.188,001.168.008,00244.495,001. R.S.A.
TotalICosti ComuniOneri di Gestione
Variazioni delle Rimanenze
Costi per il Personale
Costi per Godimenti di beni di Terzi
Costi per Servizi
Costi per materie prime, sussidiare, di consumo e di merci
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C.-) struttura dei costi per c.d.r. C.-) struttura dei costi per c.d.r. Anno 2003Anno 2003
21.637,002.360,0014,0005.039,00014.224,000,0015Pensionato sociale
261.435,0029.717,00271,0007.023,001.964,00222.460,000,0013. C.A.H
98.839,0011.542,0028,00027.203,00060.066,00 0,0012. Nuoto Disabili
13.305,00438,00514,000010.765,001.588,000,0011. Agenzia di locazione
307.216,0033.607,00467,00039.566,002.342,00208.702,00 22.532,0010. Area Minori
19.158,00610,00104,0000013.537,004.907,009. Servizio Trasporti
TotaleCostidi struttura
Oneri di Gestione
Variazioni delle Rimanenze
Costi per il Personale
Costi per Godimenti di beni di Terzi
Costi per Servizi
Costi per materie prime sussidiare, di consumo e di merci
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C.-) Struttura dei costi per c.d.r.C.-) Struttura dei costi per c.d.r. Anno 2002Anno 2002
1.013.393,0047.564,00917,004.784,0076.778,0015.013,0053.793,00814.534,007.Farmacia 2P
52.816,006.274,000014.244,00030.870,001.428,006.Pensionato Sociale
86.214,0010.653,00261,00019.511,00043.557,0012.232,005. DormitorioSemipensionato Sociale
132.936,0020.492,000080.243,00027.155,005.046,004. C.D.I.
469.573,0065.256,002.160,000193.953,003.909,00196.739,007.556,003. S.A.D.
402.753,0036.763,003.245,000147.580,00542,0045.741,00168.882,002. Ristorazione
2.748.761,00412.097,0022.732,0001.052.819,00023.944,00965.490,00271.679,001. R.S.A.
TOTALICosti di strutturaOneri di Gestione
Variazioni delle Rimanenze
Costi per il Personale
Costi per Godimenti di beni di Terzi
Costi per ServiziCosti per materie prime, sussidiare, di consumo e di merci
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C.13) Struttura dei costi per c.d.r.C.13) Struttura dei costi per c.d.r. Anno 2002Anno 2002
266.899,0039.484,00202,00001.596,00225.612,005,0013. C.A.H
125.530,0018.432,000055.887,00051.211,00012. Nuoto Disabili
274.871,0037.926,00368,00037.060,000178.619,0020.898,0011. Area Minori
15.099,00996,0033,0001.989,0009.378,002.703,00 10. Servizio Trasporti
1.428.204,0065.958,001.043,00-9.277,00148.908,0024.373,0024.343,001.172.856,009. Farmacia Gramsci
844,0025,00000723,0096,0008. Agenzia di Locazione
TOTALICosti di struttura
Oneri di Gestione
Variazioni delle Rimanenze
Costi per il Personale
Costi per Godimenti di beni di Terzi
Costi per Servizi
Costi per materie prime, sussidiare, di consumo e di merci
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C.-) Struttura Economico PatrimonialeC.-) Struttura Economico PatrimonialePreventivo /Consuntivo 2003Preventivo /Consuntivo 2003
52,88-56,22Incidenza Costi Risorse Umane su totale Costi
7,118,90Incidenza Costi Struttura su totali Costi
--3.988,71Ammortamenti e svalutazioni
-227.262,00-333.610,50Costo per personale dipendente
--5.722,50Costi per godimenti beni di terzi
-275.410,65-284.010,16Costi per servizio
-5.200,00-11.308,16Costo per acquisto materie prime
-525.872,65-638.640,03Costo indiretti (struttura)
-117.061,74-139.513,03Ammortamento e svalutazioni
-2.329.108,85-2.202.218,12Costo per personale dipendenti
-51.773,97-74.012,15Costo per godimento beni di terzi
-2.274.008,88-2.336.554,24Costo per Servizio
-2.586.48,89-2.362.794,56Costi per acquisto materie prime
-7.358.412,33-7.115.092,10Costi Diretti
-7.393.078,23-7.173.029,28Costi della Produzione
7.516.235,237.340.775,72Valore della Produzione
Preventivo Anno 2003Consuntivo Anno 2003
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D.-) I RISULTATI 2003 DELLE SINGOLE D.-) I RISULTATI 2003 DELLE SINGOLE UNITA’ D’OFFERTAUNITA’ D’OFFERTA
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D.3) AREA RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE PER D.3) AREA RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE PER ANZIANIANZIANI
R.S.A. I. D’ESTE R.S.A. I. D’ESTE R.S.A. L. BIANCHIR.S.A. L. BIANCHIC.D.I. A. BERTOLINIC.D.I. A. BERTOLINI
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D. ) R.S.A. I. D’ESTE D. ) R.S.A. I. D’ESTE
Nell’anno 2000 il CdR rappresentava uno dei punti di maggiore criticità dell’Azienda:
Lavori di ristrutturazione in corso
Basso tasso di saturazione
Inefficienza gestionale
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D. ) R.S.A. I. D’ESTE 2003D. ) R.S.A. I. D’ESTE 2003
Azioni positiveAzioni positive
•Standardizzazione Case Manager
•Attivazione 13 posti letto accreditati
•Chiusura dei cantieri di ristrutturazione dell’edificio
•Riorganizzazione dei nuclei operativi
•Costumer satisfaction
•Nessun aumento delle rette
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D.-) R.S.A. I. D’ESTED.-) R.S.A. I. D’ESTE 2003
•Costumer satisfaction elevata
•Tasso di saturazione del 100%
•Ottimizzazione delle risorse
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D.) Costumer Satisfation R.S.A. I. D’EsteD.) Costumer Satisfation R.S.A. I. D’Este
Parrucchiera-pedicure
14%
55%
14%
0%
2%
15%
Ottimo
Buono
Sufficiente
Scarso
Molto scarso
Non risponde
38
D.-) Costumer Satisfation R.S.A. I. D’EsteD.-) Costumer Satisfation R.S.A. I. D’Este
39
D. ) Costumer Satisfation R.S.A. I. D’EsteD. ) Costumer Satisfation R.S.A. I. D’Este
40
D. ) Costumer Satisfation R.S.A. I. D’EsteD. ) Costumer Satisfation R.S.A. I. D’Este
41
D.-) Costumer Satisfation R.S.A. I. D’EsteD.-) Costumer Satisfation R.S.A. I. D’Este
42
D.-) Costumer Satisfation R.S.A. I. D’EsteD.-) Costumer Satisfation R.S.A. I. D’Este
43
D.-) Costumer Satisfation R.S.A. I. D’EsteD.-) Costumer Satisfation R.S.A. I. D’Este
44
D.-) Costumer Satisfation R.S.A. I. D’Este D.-) Costumer Satisfation R.S.A. I. D’Este
(considerando le risposte ottimo e buono…)(considerando le risposte ottimo e buono…)
Accoglimento %Assistenza Sanitaria %Igiene ambiente %Adeguatezza stanza %Qualità vitto %Benessere psico-fisico %
45
Costumer satisfationCostumer satisfation
0,0 20,0 40,0 60,0 80,0
Buono-ottimo
Sufficiente
Scarso
Molto scarso
Non risponde
Accoglienza (%)
2003
2002
46
D.- ) R.S.A.D.- ) R.S.A.
88
90
92
94
96
98
100
Percentuale saturazione posti letto accreditati
1998 1999 2000 2001 2002 2003
47
D.16) RISTORAZIONE D.16) RISTORAZIONE n° pasti confezionati per la R.S.An° pasti confezionati per la R.S.A
86.06985.505
89.840
90.858
82.000
83.000
84.000
85.000
86.000
87.000
88.000
89.000
90.000
91.000
N° pasti
2000 2001 2002 2003
48
D.16) RISTORAZIONE D.16) RISTORAZIONE n° giornate alimentatin° giornate alimentati
Composizione costi ristorazione
45%
4%0%
43%
0%1% 7% Materie prime
Servizi
Locaz./Affitto
Personale
Variazione Rim.
Oneri di Gestione
Costi Comuni
2003
Composizione costi ristorazione
42%
11%0%
37%
0%1% 9% Materie prime
Servizi
Locaz./Affitto
Personale
Variazione Rim.
Oneri di Gestione
Costi Comuni
2002
49
D.-) RISTORAZIONE D.-) RISTORAZIONE COSTI di PRODUZIONECOSTI di PRODUZIONE
Costi di produzione settore ristorazione
-
100.000
200.000
300.000
400.000
500.000
600.000
700.000
800.000
2000 2001 2002 2003
Costi di produzione
50
D.-) RISTORAZIONE: Costumer satisfationD.-) RISTORAZIONE: Costumer satisfation
Vitto
19%
46%
19%
7%
3%6%
Ottimo
Buono
Sufficiente
Scarso
Molto scarso
Non risponde
51
D.-) CENTRO DIURNO INTEGRATO A. BERTOLINID.-) CENTRO DIURNO INTEGRATO A. BERTOLINI
Azioni positive ed esiti
•Valutazione partecipazione progetto regionale sulle attività di animazione
•Attività di animazione in acqua
•Costumer satisfaction elevata
•Tasso di saturazione posti 100%
•Soggiorno estivo
52
D.-) TASSO SATURAZIONE CDI A. BERTOLINID.-) TASSO SATURAZIONE CDI A. BERTOLINI
-
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Percentuale utilizzo della struttura
1999
2000
2001
2002
2003
53
D..) CONTO ECONOMICO CDID..) CONTO ECONOMICO CDI
19992000
20012002
2003
Ricavi
Costi-
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
140.000
160.000
180.000
Ricavi
Costi
54
D.) AREA DOMICILIARITA’D.) AREA DOMICILIARITA’
Servizio di assistenza domiciliare per anziani e per Servizio di assistenza domiciliare per anziani e per portatori di handicapportatori di handicap
55
D.21) SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARED.21) SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE
•Alta intensità assistenziale
•Assistenza Domiciliare integrata: voucher per il Distretto di Mantova
•Partnership con Fornitori
•Partnership con ASL
264 Nuclei Familiari assistiti, di cui
228 ad elevato carico assistenziale
56
D.22) Servizio di Assistenza a DomicilioD.22) Servizio di Assistenza a Domicilio
La razionalizzazione nell’allocazione delle risorse ha consentito di garantire una qualificata assistenza a 228 nuclei ad elevato carico assistenziale
57
D.-) COMPOSIZIONE PRESTAZIONI SADD.-) COMPOSIZIONE PRESTAZIONI SAD- - 27.435 10.968- - Costi strut.
1 2 3 4 5 6
Nuclei a basso caricoassistenziale
-50
100150
200
250
300
350
Nuclei a basso caricoassistenziale
Nuclei ad alto carico assistenziale
Totale nuclei assistiti
58
D.-) SAD:Conto EconomicoD.-) SAD:Conto Economico
19981999
20002001
20022003
Costi
Ricavi-
100.000
200.000
300.000
400.000
500.000
600.000
700.000
800.000
Costi
Ricavi
59
D.24) ASSISTENZA IN REGIME AMBULATORIALED.24) ASSISTENZA IN REGIME AMBULATORIALE
Servizio di RiabilitazioneServizio di Riabilitazione
Servizio Nuoto DisabiliServizio Nuoto Disabili
60
D.-) SERVIZIO DI RIABILITAZIONE E SERVIZIO NUOTO D.-) SERVIZIO DI RIABILITAZIONE E SERVIZIO NUOTO DISABILIDISABILI
La pluralità dei servizi, che caratterizza ASPeF, ha La pluralità dei servizi, che caratterizza ASPeF, ha consentitoconsentito::
•Integrazione attività Servizio di Riabilitazione e Servizio Nuoto Disabili
•Forte integrazione del Servizio di Riabilitazione con il CDI A. Bertolini ed ampliamento attività
•Supporto Servizio Assistenza Domiciliare
•Presa in carico attività ambulatoriali erogate dal SETRA e dagli ambulatori di Via Trento, in partnership con ASL e Az. Osp.C.Poma
61
D.26) AREA INTEGRAZIONE SOCIALED.26) AREA INTEGRAZIONE SOCIALE
DormitorioDormitorio
Semi PensionatoSemi Pensionato
Pensionato SocialePensionato Sociale
Agenzia di locazione temporaneaAgenzia di locazione temporanea
62
D.27) AREA INTEGRAZIONE SOCIALED.27) AREA INTEGRAZIONE SOCIALE
Differenziazione e qualificazione della rispostaDifferenziazione e qualificazione della risposta
63
D.-) AREA INTEGRAZIONE SOCIALED.-) AREA INTEGRAZIONE SOCIALE
64
D.29) AREA INTEGRAZIONE SOCIALED.29) AREA INTEGRAZIONE SOCIALE
65
D.30) AREA INTEGRAZIONE SOCIALED.30) AREA INTEGRAZIONE SOCIALE
66
D.31) CAPACITA' ACCOGLIENZA AREA D.31) CAPACITA' ACCOGLIENZA AREA INTEGRAZIONE SOCIALEINTEGRAZIONE SOCIALE
67
D.32) AREA MINORID.32) AREA MINORI
Centro di Aggregazione GiovanileCentro di Aggregazione GiovanileServizio di Assistenza Domiciliare MinoriServizio di Assistenza Domiciliare Minori
68
D.) AREA MINORID.) AREA MINORI
•Integrazione servizi Centro Aggregazione Giovanile e Servizio Assistenza Domiciliare per Minori
•Organizzazione del Servizio a territorialità diffusa
•Forte partnership con le istituzioni territoriali di riferimento
69
D.) TIPOLOGIA UTENZA CENTRO AGGREGAZIONE D.) TIPOLOGIA UTENZA CENTRO AGGREGAZIONE GIOVANILEGIOVANILE
70
D.) Volume attività Servizio di Assistenza D.) Volume attività Servizio di Assistenza domiciliare minoridomiciliare minori
•Media casi assistiti 17
•Ore annue di assistenza 5700
71
D.) AREA HANDICAPD.) AREA HANDICAP
Comunità Alloggio handicapComunità Alloggio handicap
72
D.) COMUNITA’ ALLOGGIO HANDICAPD.) COMUNITA’ ALLOGGIO HANDICAP
•Rafforzamento partnership con ANFFAS
•Tasso di saturazione 100%
•Pareggio conto economico
•Completamento arredi Comunità
73
D.) TASSO SATURAZIONE COMUNITA' D.) TASSO SATURAZIONE COMUNITA' ALLOGGIO HANDICAPALLOGGIO HANDICAP
74
D.) CONTO ECONOMICO CAH
75
D.39) Valutazione esiti permanenza in CAH
Capacità sociali
1
2
3
4
5
1 2 3 4 5 6
Utenti
Liv
ello
Au
ton
om
ia
2002
2003
76
D.40) AREA SALUTED.40) AREA SALUTE
Farmacia Due PiniFarmacia Due Pini
Farmacia GramsciFarmacia Gramsci
77
D.42) TREND FARMACIA GRAMSCID.42) TREND FARMACIA GRAMSCI
78
D.43) TREND FARMACIA 2 PINID.43) TREND FARMACIA 2 PINI
79
D.) TRASPORTO PROTETTOD.) TRASPORTO PROTETTO
Partnership tra ASPeF e Onlus “Trasporto Partnership tra ASPeF e Onlus “Trasporto Protetto Città di Mantova”Protetto Città di Mantova”
80
D.) TRASPORTO PROTETTOD.) TRASPORTO PROTETTO
Aumento del numero di prestazioni
81
D.46) TRASPORTO PROTETTOD.46) TRASPORTO PROTETTOCOSTI 2002 - 2003COSTI 2002 - 2003
82
D.47) TREND ATTIVITA' TRASPORTO PROTETTOD.47) TREND ATTIVITA' TRASPORTO PROTETTO
83
D.) Struttura Acquisti:D.) Struttura Acquisti:Fornitori per Acquisti materie prime e di consumoFornitori per Acquisti materie prime e di consumo
CONSUNTIVO 2002 - 2003 CONSUNTIVO 2002 - 2003 controllarecontrollare
Fornitori % 2003
Fornitori % 2002
1 Confarma S.p.A. 73,24 Confarma S.p.A. 65,00
2 Tea S.p.A. 4,51 Artsana S.p.A. 7,80
3 Scapa S.p.A. 3,80 Paul Hartmann Spa 2,70
4 Comifar S.p.A. 5,88 Maccari Farmaceutici S.p.A.
3,70
5 Co.Far.Pa. S.r.l 4,08 Vivisol S.r.l. 3,10
6 Farmacie Comunali Re 2,88 Scapa S.p.A. 8,10
7 Paul Hartmann S.p.A. 2,27 Artoni Bevande 2,20
8 Artsana S.p.A. 1,14 Pulitalia 2,90
9 Cattafesta e Guzzoni 1,05 Tea S.p.A. 4,30
10 Pfizer italia S.r.l. 1,15 Mazzola e Bignardi SpA 0,20
84
E.)Valorizzazione Risorse UmaneE.)Valorizzazione Risorse Umane
•Mantenimento del tasso di occupazione
•Raggiunta flessibilità organizzativa
•Razionalizzazione dei costi
•Aumento professionalità
85
E.2) Valorizzazione Risorse UmaneE.2) Valorizzazione Risorse Umanenumero operatori/Costinumero operatori/Costi
Numero Operatori
Uomini Donne Costo
Dipendenti 79 16 63 2.202.218,12
Co.Co.Co. 27 7 20 361.990,68
Incarico Libero Professionale
16 12 4 278.201.32
Coop./Associazioni 72 10 62 1.299.973,13
Convenzioni con altri Enti
4 3 1 12.566,90
Totale 198 48 150 4.154.950,15
86
E.3) Valorizzazione Risorse UmaneE.3) Valorizzazione Risorse UmanePartnership Rapporto 2003/2002Partnership Rapporto 2003/2002
2003 2002 DIFFERENZA
Lavanderia biancheria piana 43.436,32 45.007,00 - 1.570,68 Servizio di pulizia 249.792,25 192.493,00 57.299,25 Servizio lavaggio stoviglie e pulizia cucina 0,00 30.812,00 - 30.812,00 Assistenza geriatrica e di pulizia 555.812,66 526.988,00 28.824,66 Assistenza CAG 84.198,71 90.563,00 - 6.364,29 Assistenza SADM 94.511,03 65.839,00 28.672,03 Assistenza CAH 210.027,82 211.714,00 - 1.686,18 Confez. - consegna pasti a domicilio 62.194,34 60.698,00 1.496,34
Prestazioni professionali sanitarie 371.100,86 235.161,42 135.939,44 Prestazioni professionali non sanitarie 182.679,02 281.781,62 - 99.102,60
Uff. Tecn., Contab., Lavoro, tribut. E leg. 86.413,05 83.924,97 2.488,08
87
E.5) TIPOLOGIE DI RAPPORTO E.5) TIPOLOGIE DI RAPPORTO CONTRATTUALE CONTRATTUALE
20032003
Profilo Socio-Sanitario Profilo non Socio-Sanitario
DIPENDENTI 57 30
Co.Co.Co/Lib. Prof./Conv 23 18
Cooperative/Associazioni 36
N.B. i dati si riferiscono al turn over registrato
88
E.6) Valorizzazione delle Risorse UmaneE.6) Valorizzazione delle Risorse UmaneFormazione 2003Formazione 2003
Formazione Durata Dipendenti coinvolti
Squadra antincendio 16 ore 12 (11 con attestato)
Operatori Ufficio Personale 10 giornate 2
Progetto L’Imprenditorialità Femminile
150 ore 15
D. Lgs 626/94, movimentazione carichi e rischio biologico
8 ore 65
89
E.7) Valorizzazione delle Risorse UmaneE.7) Valorizzazione delle Risorse Umane
Dipendenti per Fascia di EtàDipendenti per Fascia di Età2002-20032002-2003
Fascia Numero Dipendenti 2003
Numero Dipendenti 2002
Percentuale
2003
Percentuale
2002
21-25 0 1 0,00 1,09
26-30 4 3 4,88 3,26
31-35 5 11 6,10 11,96
36-40 13 17 15,85 18,48
41-45 17 20 20,73 21,74
46-50 18 14 21,95 15,22
51-55 10 12 12,20 13,04
56-60 12 14 14,63 15,22
61-65 3 0 3,66 0
Totale 82 92 100% 100%
90
E.8) Valorizzazione delle Risorse UmaneE.8) Valorizzazione delle Risorse UmaneEtà dei DipendentiEtà dei Dipendenti
2002-20032002-2003
ETA’ 2003 2002
20-30 4 4
31-40 18 28
41-50 35 34
MAGGIORI DA 50 25 26
TOTALE 82 92
91
E.9) Valorizzazione delle Risorse UmaneE.9) Valorizzazione delle Risorse Umaneanzianità dipendentianzianità dipendenti
2002-20032002-2003
ANZIANITA’ 2003 2002
0-10 29 42
11-20 34 32
SOPRA 20 19 18
TOTALE 82 92
92
E.10) Valorizzazione delle Risorse UmaneE.10) Valorizzazione delle Risorse UmaneTitolo di Studio dei DipendentiTitolo di Studio dei Dipendenti
2002-20032002-2003
TITOLO DI STUDIO
Numero
2003
Numero
2002
Percentuale
2003
Percentuale
2002
Licenza elementare
1 10 1,21 10,87
Licenza media 46 46 56,10 50,00
Diploma 25 19 30,49 20,65
Diploma Universitario
0 9 0,00 9,78
Laurea 10 8 12,20 8,70
Totale 82 92 100% 100%
93
E.11) Struttura del Fatturato: E.11) Struttura del Fatturato: Costo del lavoro Costo del lavoro Anno 2002-2003Anno 2002-2003
ELIMINARE
94
E.12) VOLONTARI TRASPORTO E.12) VOLONTARI TRASPORTO PROTETTOPROTETTOFASCE D’ETA’FASCE D’ETA’
FASCIA D’ETÀ NUMERO VOLONTARI
2003
NUMERO
VOLONTARI
2002
PERCENTUALE 2001
PERCENTUALE
2002
41-45 1 2,5
46-50 2 5,0
51-55 5 12,5
56-60 18 45,0
61-65 11 27,5
66-70 3 7,5
TOTALE 40 100%
95
E.13) VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANEE.13) VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE
VOLONTARI TRASPORTO PROTETTOVOLONTARI TRASPORTO PROTETTOTITOLO DI STUDIOTITOLO DI STUDIO
TITOLO NUMERO
2003
NUMERO
2002
PERCENTUALE
2002
PERCENTUALE
2002
Licenza elementare
7 17,5
Licenza media 18 45,0
Diploma 14 35,0
Laurea 1 2,5
96
CONSIDERAZIONICONSIDERAZIONI FINALI FINALI
97
La prima riguarda la maturità aziendale di ASPeF. Nonostante i margini di miglioramento ancora possibili e comunque necessari, il lavoro svolto nel corso dei suoi cinque anni di vita ha portato l’azienda ad un livello di qualità gestionale assolutamente significativo, riconosciuto peraltro da interlocutori autorevoli. Negli ultimi tre anni, in particolare, questo processo ha manifestato un valore aggiunto si è consolidato e qualificato uno staff gestionale coordinato dalla Direzione Generale - apprezzato sia dai fruitori e portatori di interessi mantovani dei nostri servizi (OO.SS., Associazioni di Volontariato, al Forum Provinciale del Terzo Settore), che dalle molteplici realtà che settimanalmente fanno visita alla azienda o chiedono un contributo di riflessione ed esperienza per approntare azioni innovative nelle proprie amministrazioni – grazie al quale è possibile affrontare con maggiore serenità le complesse sfide che si pongono innanzi.
98
La seconda riguarda i risultati economici. Come è acquisito dalla letteratura scientifica e come risulta evidente al buon senso di tanti nostri concittadini laboriosi, il pareggio di bilancio non è, di per sé, indice di buona gestione. Esso può essere raggiunto eliminando semplicemente delle attività, nel nostro caso servizi che hanno a che fare con le condizioni di disagio, di malattia, di emarginazione, di mancanza di diritti fondamentali di cittadini delle diverse età. Al contrario, la politica aziendale è stata orientata all’aumento dei servizi gestiti, alla loro riqualificazione sulla base delle priorità emergenti dalla condizione di bisogno della popolazione, al coinvolgimento degli attori sociali significativi del territorio, dentro un quadro di profonda riduzione della quota dei trasferimenti regionali (900.000 euro rispetto al 1998), di aumento dei costi del personale (stimabile in 2-300.000 euro) e per forniture (adeguamento Istat), di assestamento della spesa per acquisti da parte del Comune, senza considerare la quota di spese generali che nella gestione in economia non emergeva e che invece è presente nel bilancio aziendale. Quindi, al di là del fatto che nel corso dell’esercizio si sia arrivati a produrre un utile di poco più di 22.000 euro, più importante è capire come ci si è arrivati e quanto esso è indice di economicità, di efficienza, di efficacia, di qualità delle prestazioni erogate.
99
Cinque sono le voci di bilancio, se confrontate con il 2001, che assumono, al riguardo, particolare interesse:
riduzione di 100.000 euro dei costi di struttura e di 75.000 euro di acquisti; sono gli indicatori economici della maturità aziendale di ASPeF sopra richiamata soprattutto in quanto correlati all’aumento delle prestazioni e al miglioramento della qualità delle stesse raggiunto
100
riduzione di 200.000 euro di spese per il personale dipendente e aumento di 300.000 euro di spese per servizi di assistenza e sanitari; si tratta di due dati determinati da fattori diversi anche se, dal punto di vista aziendale, debbono essere visti insieme; il primo ci dice, in sostanza, che una corretta gestione del personale dipendente rende concorrenziale il pubblico rispetto al privato, ovvero che grazie alle scelte concertate con i lavoratori e accompagnate dall’impegno della maggioranza di essi, quelli che potevano essere posti di lavoro a rischio oggi sono stabili e molto più sicuri di quanto non sarebbero diventati nel corso di questi anni con l’introduzione del regime di concorrenza tra erogatori; il secondo che, a prescindere dalla fase transitoria determinata dalla realizzazione della nuova rsa Luigi Bianchi e dalla ristrutturazione della rsa Isabella d’Este con la conseguente necessità di acquisire dall’esterno una parte dei servizi di assistenza al fine di poter richiedere l’accreditamento, è stato fatto un ulteriore sforzo per migliorare e stabilizzare la componente sanitaria, con le positive conseguenze sul piano della qualità dei servizi;
101
riduzione dei trasferimenti regionali di 200.000 euro; questo dato, infine, conferma che la riduzione non è imputabile solamente al venir meno dell’ultima trance del contributo forfetario ex ONPI (pari a poco meno di 130.000 euro) ma al quadro complessivo di riduzione della spesa e di revisione delle forme di finanziamento, attuate in particolare dalla Regione Lombardia.
102
La terza riguarda gli scenari prossimi e futuri. Per non perdere quanto fin qui fatto è assolutamente
necessario approntare una o più azioni strategiche che rafforzino le performance economiche e qualitative dei servizi. Si tratta di delineare una o più società miste di scopo, con una forma giuridica appropriata a seconda del tipo di attività, che trasformino i rami aziendali delle farmacie, dei servizi domiciliari, della ristorazione, dei servizi per lavoratori, in entità imprenditorialmente autonome, controllate o comunque compartecipate in modo significativo da ASPeF.