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VAL PELLICE
Ultimi passi verso il rifugio Willy Jervis,con lo sfondo della vasta Conca del Prà.
2.2 DA VILLANOVA ALLA CONCA DEL PRÀ E AL COLLE DELLA CROCE
Il Colle della Croce è uno storico valico che mette incomunicazione l’alta Val Pellice con il Queyras. Fino alla scenografica conca del Prà l’itinerario si snoda suquanto resta dell’antica via selciata, in parte cancellata dallapista agrosilvopastorale, quindi una bella mulattiera risale conampi scorci panoramici fino al colle, da cui appaiono lemontagne del Queyras.
NOTE TECNICHEPartenza: Villanova 1223 m.Arrivo: Colle della Croce 2299 m.Dislivello: 1100 m.Tempo di salita: 3.30 ore.Difficoltà: E.Periodo consigliato: da maggio a
ottobre.Punti d’appoggio: trattoria
Villanova (tel. 0121 91897);rifugio W. Jervis al Prà (tel. 0121932755); Ciabota del Prà (tel.0121 953477).
Cartografia: Igc 1:25.000, n. 106Monviso, Sampeyre, BobbioPellice; Ign-AsF 1:25.000 n. 8. 115
ACCESSO
Da Torre Pellice si segue la strada difondovalle, toccando Villar Pellice eBobbio Pellice, dove la strada si re-stringe e sale con qualche tornante aVillanova. Si parcheggia nel piazzaleprima del paese, o dopo il tornantelungo il primo tratto della strada ster-rata per il Prà.
ITINERARIO
A Villanova (1223 m) si passa fra lecase della piccola borgata e si conti-nua sulla pianeggiante mulattiera (se-gnavia 115-Gta), che domina il corsodel Torrente Pellice, fin sotto le baiteBrunel. Qui si lascia a destra il sentie-ro per i colli Malaura e Boucie (cartel-li) e si attraversa il Rio Crosenna. Labella via selciata sale con alcuni tor-nanti, taglia in diagonale alta sul tor-rente e con altre svolte giunge a Mira-bouc (1430 m), dove sorgeva un’an -tica fortificazione cancellata dallastrada (cartello). Ora bisogna seguireper oltre 1 km la pista, passando aipiedi della bella cascata del Pis. At-traversato un altro rio, si individua sul-la destra la vecchia mulattiera che ta-glia un paio di tornanti dello sterrato,poi si continua su quest’ultimo fino aun tornante a destra. Procedendo di-ritto si ritrova il sentiero che sale in dia-gonale dominando il torrente ed escesulla pista. Si percorre ancora un bre-ve tratto di sterrato, poi lo si lascia(cartello) per salire a destra sulla mu-lattiera che procede parallela alla stra-da quindi si alza a tornanti fino al Col-le della Maddalena. Dalla sella appa-re la vasta conca del Prà, con in primopiano il vicino rifugio Jervis e i Ciabotdel Prà (1732 m, 1.45 ore), mentre al-
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VAL PELLICE
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tri nuclei di alpeggi sono più lontani,tra i vasti pascoli.Presso i Ciabot del Prà si lascia lastrada per prendere a destra (cartel-
lo) il sentiero che sale tra le baite(fontana) e prosegue in piano tra letracce di bestiame verso sudovest;attraversato un rio, si ritrova il trac-ciato della mulattiera che comincia aguadagnare quota verso ovest, coninnumerevoli tornanti nel bosco. Do-po un breve traverso in costa versosud, la via selciata riprende a salire asvolte, con pendenza costante cheallevia la fatica, fino a raggiungere LaCoccia (2180 m), una sella tagliatanella roccia da cui si apre un vastopanorama su Conca del Prà, Grane-ro, Monviso. Con moderata penden-za la via sale ora in diagonale tra i pa-scoli, e con poche svolte esce al Col-le della Croce (2299 m, 1.45 ore;cartello): si notano l’antico cippo diconfine e i ruderi della casermetta deidoganieri.Conviene proseguire per un tratto sulversante francese, per ammirare me-glio il panorama sul Queyras: lascian-do a sinistra il ramo per L’Echalp, siraggiungono subito i ruderi del refugeNapoleon, oltre i quali il sentiero scen-de a La Monta.Il ritorno è sul percorso di salita e ri-chiede 2.30-3 ore.
La fontana aiCiabot del Prà.
R . C r o s e n n a
A. Crosenna1654
Bufafol
1925
Gorgia
1764
Mirabouc
Mirabucas
1434
C. BrunelVillanova
1223
BobbioPellice
115
P
Cernira
la Gugliassa
2023
Colletta
2218Grange del Pis
1905
Cascatadel Pis
le Barricate
) (
1732
CIABOTA
DEL PRÀ RIFUGIO
JERVIS
T.
Pe
ll
ic
e
115
) (
Col Porsel2362
Fontanad. Genziana
Colledella Croce
2299 0 1km
121
117
1450
gta
l’Echalp
laMonta
116
Con
cade
lP
rà
RIFUGIO
BARANT
2373
giardinobotanico
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VAL PELLICE
La vasta Conca del Prà, al termine dellaquale si sale versoil rifugio Granero.
2.3 DAL PRÀ AL RIFUGIO GRANERO E AL COLLE MANZOL
Lunga gita alla testata della Val Pellice, che si può effettuare indue giorni pernottando al Prà o al rifugio Granero. L’escursione offre molti motivi di interesse: il vasto pianoro del Prà con i suoi pascoli, i panorami alpestri dal rifugio Granero,il bel Lago Lungo, il solitario Lago Nero. L’itinerario viene seguitoin discesa dalla «Tre rifugi», una classica corsa podistica in montagna. La gita si può concludere anche al Colle Seilliere,sullo spartiacque con la Francia.
NOTE TECNICHEPartenza: Ciabot del Prà 1732 m.Arrivo: Colle Manzol 2663 m.Dislivello: 1000 m.Tempo di salita: 3.30 ore.Difficoltà: E.Periodo consigliato: da luglio a
settembre.Punti d’appoggio: rifugio W. Jervis
al Prà (tel. 0121 932755);Ciabota del Prà (tel. 0121953477); rifugio Granero (tel.0121 91760)
Cartografia: Igc 1:25.000, n. 106Monviso, Sampeyre, BobbioPellice; Ign-AsF 1:25.000, n. 8. 116
ACCESSO
Da Torre Pellice si segue la strada difondovalle, toccando Villar Pellice eBobbio Pellice, dove la strada si re-stringe e sale con qualche tornante aVillanova; si parcheggia nel piazzaleprima del paese, o dopo il tornante,
lungo il primo tratto della strada ster-rata per il Prà.A piedi, seguendo la mulattiera consegnavia 115 e lunghi tratti della pistasterrata alternati alla mulattiera, si rag-giunge la Conca del Prà (1.45 ore, ve-di itinerario precedente), con il rifugioWilly Jervis e la Ciabota del Prà.
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VAL PELLICE
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ITINERARIO
Dai Ciabot del Prà (1732 m, cartelli) sisegue la pista sterrata che percorreper 2 km la lunga piana, fino agli al-peggi di Partia d’Amount (1743 m, 30minuti). Poco dopo l’itinerario 116 sibiforca, ma i tracciati si riuniscono piùavanti, a Pian Sineive: pertanto si può
scegliere uno dei percorsi per l’anda-ta e l’altro per il ritorno.Il sentiero si tiene sul versante sinistroorografico, senza attraversare il Pelli-ce, guadagna quota con alcuni tor-nanti, poi procede a mezza costa,giungendo a Pian Sineive. La mulat-tiera invece va ad attraversare il tor-rente, risale sulla sua destra orografica
Nella pagina a fianco, il Lago Lungo: in alto, con il MonteGranero riflessonelle acque; in basso, con lo sfondo della valle chescende verso il Prà.
) (
1732
CIABOTA
DEL PRÀ RIFUGIO
JERVIS
115) (
Col Porsel2362
Fontanad. Genziana
Colledella Croce
2299
117
l
116
RIFUGIO
BARANT
2373
) (Colle delBaracun
Punta Barant
2427
la
16
1
Grange
del Pis
Punta Pleng
o Pareat
2659T
or r e
nt e
Pe
llice
Partia
d’Amount
17432675Custassa
M. Arbancie
2718
C. Vittona) (
2576
M. Cappello
Pic du Rondet
2838
) (
Colle Vecchioo Col Pisset
2665
Monte Gianzana
2162
L. Mal Consej
) (
Passo del Cros2135
Guglion Grande
2686
l’Agugliassa
2793
) () (
PassoAschias
PassoAgugliassa
Monte
Meidassa
) (
Monte Manzol
2932
Colle Manzol2663
Lago Nero2567
Lago Gelato2654
RIFUGIO
GRANERO
2377
Pian Losere
L. Lungo
Monte Olive
2869
Pic Traverse
o M. Barsajas2991
L. Arbancie2448
23107
Monte Granero
3171
Aig Traversette
) (
Colle Seilliere2834
) (Col dei Coj2619
Villanova
Concadel Prà
0 1km
112
1142356
118
Pia
nS
ine l v ie
giardinobotanico
Rocce
dell’Inchiun
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tra larici e rododendri, poi riattraversail Pellice e si congiunge al sentiero. Si continua per il Pian Sineive (2050 mcirca, lapide che ricorda un aereo mi-litare caduto qui nel 1957), si attraver-sa il torrente e si affronta una ripida se-rie di zig-zag sull’arido costone detto«schiena d’asino», con cui si superano300 metri di dislivello, giungendo nel-la conca in cui si trova il Lago Lungo(2356 m, 2 ore). Poco prima del lago siincontra un bivio (cartelli): il sentiero118 porta al Colle Seilliere, mentre il116 sale sulla sinistra e in pochi minu-ti giunge al rifugio Battaglione AlpiniMonte Granero (2377 m).Il rifugio Granero e il Lago Lungo sonogià un’ottima meta, soprattutto per chieffettua una gita di giornata (4.15 oredi salita da Villanova).Per chi ha scelto di pernottare in rifu-gio, al Prà o al Granero, c’è la possi-bilità di continuare sul sentiero 116che sale verso est, tenendosi sulla si-nistra (per chi sale) di una vasta con-ca di detriti e pietraie, e conduce in vi-cinanza del piccolo Lago Nero (2567m, 40 minuti). Infine un’ultima dura sa-lita tra le pietraie conduce al sovra-stante Colle Manzol (2663 m, 20 mi-nuti), da cui ci si affaccia sulla valle deiCarbonieri: il sentiero 112 che scendesu questo versante porta al rifugioBarbara Lowrie (vedi itinerario suc-cessivo).Il ritorno sul percorso di salita richiedecirca 4.15 ore fino a Villanova.
VARIANTEDal bivio presso il Lago Lungo è pos-sibile seguire il sentiero 118 che sfio-ra il lago, sale per breve tratto versosud, quindi piega a sinistra e risale unvalloncello in direzione sudest, fino alColle Seilliere (2834 m, 1.30 ore). Po-sto sullo spartiacque con la Francia eil Queyras, il colle si affaccia sulla te-stata della valle del Guil e sulla concadel refuge du Viso.
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