“Disturbi Specifici dell’Apprendimento tra
diagnosi, misure dispensative e strumenti compensativi”
Marzia Lorenzini – Paola Belli
Mantova, 4 marzo 2011
Questa definizione indica “fragilità” nei processi neuropsicologici che sono alla base della capacità di
LeggereScrivere
Fare i calcoli
DISLESSIALETTURA
• DISGRAFIA• DISORTOGRAFIA
SCRITTURA
• DISCALCULIACALCOLO
I DSA non vanno confusi con le difficoltà di apprendimento generate da cause diverse: handicap, ritardo mentale, disturbi emotivi, svantaggi socio-culturali, demotivazione…
La dislessia evolutivaLa dislessia evolutiva(International Dyslexia Association, 2003)(International Dyslexia Association, 2003)
”La dislessia è una disabilità specifica dell’apprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata dalla difficoltà ad effettuare una lettura accurata e/o fluente. Queste difficoltà derivano tipicamente da un deficit nella componente fonologica del linguaggio, che è spesso inattesa in rapporto alle altre abilità cognitive e alla garanzia di un’adeguata istruzione scolastica. Conseguenze secondarie possono includere i problemi di comprensione nella lettura e una ridotta pratica della lettura, che può impedire la crescita del vocabolario e della conoscenza generale”.
Quali sono le cause della dislessia?Quali sono le cause della dislessia?
Due sono le principali ipotesi:
1. un deficit del sistema fonologico, dunque un’alterazione delle aree che processano il linguaggio verbale.
*** la fonologia si interessa dei suoni distintivi di una lingua.
1. 2. deficit del sistema di elaborazione visiva, del sistema che ha il compito di elaborare le informazioni in movimento, come sono le lettere che scorrono sotto la scansione dei movimenti oculari e vengono fissate per un brevissimo tempo.
2. 3. Il disturbo , in alcuni casi, potrebbe essere determinato da entrambi i meccanismi, fonologico e visivo.
Quali sono le cause della dislessia?Quali sono le cause della dislessia?
Il concetto di DSA è imperniato su due punti Il concetto di DSA è imperniato su due punti fondamentali: fondamentali:
• I FATTORI DI ESCLUSIONE I FATTORI DI ESCLUSIONE
• Il CRITERIO DISCREPANZAIl CRITERIO DISCREPANZA
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Il problema non è dovuto ad altre cause, che vanno pertanto escluse:DEFICIT INTELLETTIVODEFICIT INTELLETTIVODANNI NEUROLOGICIDANNI NEUROLOGICI DEFICIT SENSORIALI DEFICIT SENSORIALI DITURBI EMOTIVI DITURBI EMOTIVI INADEGUATA ISTRUZIONEINADEGUATA ISTRUZIONEINADEGUATE CONDIZIONI INADEGUATE CONDIZIONI SOCIO-CULTURALISOCIO-CULTURALI
I FATTORI DI ESCLUSIONEI FATTORI DI ESCLUSIONE
10
Media
Dislessico 4%
70 130
Ritardo mentale
100
Patologia
deficitaria normale
LETTURA
INTELLIGENZA
Int. normale
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Quando qualcuno (genitore o insegnante) sospetta di trovarsi di fronte ad un bambino dislessico é importante che venga fatta, al più presto, una valutazione diagnostica.
In Italia la diagnosi può essere posta solo da un medico o da uno psicologo ed è importante che questi adottino i protocolli necessari a verificare la presenza di tutte le condizioni richieste..
• DISLESSIA• DISGRAFIA• DISORTOGRAFIA
• DISCALCULIA
Dalla fine del secondo anno della Scuola Primaria in poi .
Dalla fine del terzo anno della Scuola Primaria in poi.
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• Velocità• Correttezza
• L’anticipazione del significato e la conoscenza della lingua
CHE COSA RISULTA DEFICITARIO?CHE COSA RISULTA DEFICITARIO?
CHE COSA RENDE POSSIBILE UNA CHE COSA RENDE POSSIBILE UNA LETTURA FUNZIONALE?LETTURA FUNZIONALE?
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Evoluzione della velocità di lettura di un brano in bambini che leggono normalmente e in bambini con dislessia
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DISGRAFIA: non è una diagnosi ma è un sintomo
•Di natura motoria,
di motricità fine
•Di codifica, associazione di un suono ad un segno
Quindi esistono bambini disgrafici con difficoltà motorie e bambini disgrafici e disortografici
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Da “Quando un bambino non sa leggere” A. Biancardi G. Milano Ed Rizzoli
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Da “Quando un bambino non sa leggere” A. Biancardi G. Milano Ed Rizzoli
DISORTOGRAFIA• Disturbo specifico della scrittura di natura
linguistica (errori di ortografia)• Componenti del processo di scrittura (Dettato):
Discriminazione fonetica
Analisi fonetica
Associazione fonemi- grafemi Recupero forme ortografiche
Recupero allografi
Recupero pattern grafo- motori
Efficienza neuromotoria
COPIA: processo diverso da scrittura
Componenti del processo di copia:
Discriminazione visiva
Pianificazione costruttiva
Analisi spaziale
USO DI LETTERE MOBILI PER CAPIRE SE E’ UN PROBLEMA VISIVO O PRASSICO (MOTORIO)
NASOSCALATA
FARONASCOSTO
TUTA
MINUTO FORTUNASCARPA
DENAROMINESTRAPONTEMOSTRO
NUVOLAPALCOPINOFANALE
DISCALCULIA EVOLUTIVA
• È un disturbo delle abilità numeriche ed aritmetiche che si manifesta in bambini di intelligenza normale, che non hanno subito danni neurologici.
• Essa può presentarsi associata a dislessia, ma è possibile che ne sia dissociata.
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•Difficoltà nell’automatizzazione delle procedure del conteggio (in avanti e indietro)•Difficoltà di transcodifica (lettura, scrittura e ripetizione dei numeri)•Difficoltà nell’acquisizione e nel recupero dei fatti aritmetici (es. tabelline..)•Difficoltà nell’esecuzione di calcoli (scritto e mentale)… strategie•Difficoltà nell’applicazione delle procedure di calcolo•Difficoltà visuo-spaziali
CARATTERISTICHE DISCALCULIA
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26
27
•Capacità di attenzione breve. •Stancabilità.•Distraibilità•Memorizzazione non perfetta di termini difficili,di numeri, dei giorni della settimana•Lentezza complessiva
Prof. G. StellaFondatore AIDDocente Università di Modena-Reggio Emilia
UN ESEMPIO DI RELAZIONE CLINICA Davide.doc
Per una visione/spiegazione completa dei diversi test:Sito UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE DI
MANTOVASezione DISTURBI DI APPRENDIMENTOFasi di
apprendimento della lingua scritta negli alunni con DSA
relazione di Lucia Cacciò e Monica Maran - pdf
FAMILIARITA’
C’E’ O C’E’ STATO UN DISTURBO DI LINGUAGGIO
Da E..Mariani, M. Pieretti - Como 2009
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Età prescolareRiabilitare l’eventuale disturbo specifico del linguaggioLavorare alla Scuola dell’Infanzia sui prerequisiti alla letto-scrittura
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SEGNI PRECOCI,
La Consensus Conference ribadisce l’importanza di screening degli indicatori di rischio condotti dagli insegnanti con la consulenza di professionisti della salute. …Queste attività di screening richiedono un’attività di formazione e di costruzione condivisa di strumenti con gli operatori sanitari al fine di mettere gli insegnanti in condizione di riconoscere gli indicatori di rischio e di favorire in modo ottimale lo sviluppo delle competenze implicate nell’apprendimento della lettura, della scrittura e del calcolo. Gli screening andrebbero condotti già all’inizio dell’ultimo anno della scuola dell’Infanzia....Nell’arco del primo anno della scuola primaria è opportuno che gli insegnanti realizzino delle osservazioni sistematiche e periodiche delle competenze di lettura-scrittura
Consensus Conference 26 Gennaio 2007
ETA’ SCOLARE
• DIDATTICA CHE FAVORISCE L’APPRENDIMENTO DELLA LETTURA, SCRITTURA
• MONITORAGGIO DELLE ABILITÀ / DIFFICOLTÀ
L’INSEGNANTE DEVE TENER CONTO:
• TAPPE E MODALITÀ NEUROPSICOLOGICHE DELLO SVILUPPO
DELL’ APPRENDIMENTO
• METODO DI INSEGNAMENTO DELLA LETTURA/SCRITTURA
CHE FAVORISCE L’APPRENDIMENTO DI TUTTI I BAMBINI
“COSA ACCADE NEL BAMBINO”
• TEORIA LINGUISTICA DEL BAMBINO
COME L’INSEGNANTE PUÒ …
RICONOSCERE L’ESISTENZA DEL PROBLEMA
SAPERLO INDIVIDUARE PRECOCEMENTE
OSSERVANDO IN MODO SISTEMATICO L’EVOLUZIONE DELLE PRESTAZIONI DEGLI ALUNNI,
METTENDOLE ANCHE A CONFRONTO PER COGLIERNE LE DISCREPANZE INDIVIDUALI
SCREENING
MetodologiaMetodologia di rilevazionedi rilevazione
IndividuaIndividua con un buon livello di con un buon livello di
attendibilità attendibilità i soggetti a rischioi soggetti a rischiodi un determinato disturbodi un determinato disturbo
PredicePredice un disturbo sullaun disturbo sulla base di unbase di un segnosegno criticocritico
individuato in precedenzaindividuato in precedenza
DIAGNOSI
C’È RELAZIONE TRA DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO E METODO UTILIZZATO?
La lingua italiana ha un’ortografia trasparente, quindi la via fonologica di accesso alla lettura/scrittura è più semplice e naturale.
è controindicato, fin dalle prime fasi dell’apprendimento, proporre una via di accesso al lessico (METODO GLOBALE).
METODO GLOBALE
NON È APPLICABILE ANCHE PER ALUNNI STRANIERI PERCHÉ MANCA IL
REQUISITO FONDAMENTALE DEL METODO, CIOÈ RICHIEDE UN
RETROTERRA DI CONOSCENZE LESSICALI E SINTATTICHE.
Il b.no deve acquisire un sistema generativo di scrittura, se vogliamo che usi la via sublessicale, dobbiamo insegnargli la corrispondenza fra “pezzi” di parola orale e “pezzi” di parole scritte, ma di che ampiezza devono essere questi pezzi?L’italiano è un sistema di scrittura alfabetico molto regolare, sarebbe logico insegnare le corrispondenze grafema-fonema.Ciò però si basa su operazioni metalinguistiche analitiche che non sono a disposizione di bambini che arrivano in prima elementare sono inaccessibili a b.ni che hanno avuto o hanno ancora problemi di linguaggio e in particolare problemi di programmazione fonologica.
Da M.Emiliani, gennaio 2005
… QUALE METODO UTILIZZARE?
IL METODO SILLABICO PERCHÉ SI FONDA SULLA SILLABA, CHE
HA MAGGIORE SALIENZA PERCETTIVA PER I BAMBINI.
BA – NA – NA
BA – LE - NA
IL METODO SILLABICOIL METODO SILLABICO
Emiliani – Partesana
“Dislessia: Proviamo con le sillabe”
LibriLiberi
OK!
USO DEL CARATTERE DI SCRITTURA
FINCHÈ IL BAMBINO NON HA STABILIZZATO LA FASE ALFABETICA È NECESSARIO NON PRESENTARE ALTRI CARATTERI OLTRE LO STAMPATO MAIUSCOLO.
LO STAMPATO MAIUSCOLO
• ASTE ORIZZONTALI, VERICALI, DIAGONALI, CERCHI E SEMICERCHI
• LA SEPARAZIONE TRA LE LETTERE FACILITA L’INDIVIDUAZIONE
DEI SINGOLI SUONI E LA CORRISPONDENZA SUONO – SEGNO
• LE LETTERE NON CAMBIANO AL CAMBIARE DELLA POSIZIONE
ALL’INTERNO DELLA PAROLA
Laura Blason, Michela Borean, Laura Bravar e Stefania Zoia
“IL CORSIVO
DALL’A ALLA Z”Un metodo per insegnare
I movimenti della scrittura
Erickson
La teoria
La pratica
Possibili indicatori dei DSA (7- 12 anni)
• La capacità di lettura è significativamente inferiore alla vivacità intellettiva.• Lento nell’apprendere e nello stabilizzare le corrispondenza grafema
fonema• Quando scrive dimentica delle lettere nelle parole e/o le mette nell’ordine
sbagliato• Lettura lenta, priva di espressività• Nella lettura la poca accuratezza, velocità e scorrevolezza pregiudicano la
comprensione• Non prende o trascrive i compiti per casa• Confusione tra la destra e la sinistra• Difficoltosa gestione del tempo• Può avere limitate competenze nel pianificare e organizzare le attività • Non può utilizzare i propri appunti per studiare• Difficoltà linguistiche anche in ambito matematico (confusione numeri e
simboli)• Poca autostima e sicurezza in sé
Possibili indicatori dei DSA Possibili indicatori dei DSA (oltre i 12 anni)(oltre i 12 anni)
• Continua a leggere lentamente, in maniera poco fluente e con errori.
• Ha un bagaglio culturale limitato per la difficoltà di lettura.• Continua ad avere difficoltà nello spelling.• Scrive a mano lentamente in modo poco leggibile.• Migliori competenze orali che scritte.• Difficoltà nella pianificazione e composizione di testo scritto.• Difficoltà in sintassi e punteggiatura.• Difficoltà a prendere appunti• Lento a rispondere a domande, soprattutto quelle aperte• Difficoltosa gestione del tempo• Limitata capacità di organizzazione delle attività• Ha bassa autostima e poca fiducia in se stesso
Questi comportamenti non sono esclusivi della Dislessia e comunque non costituiscono un indice diagnostico, ma sono solo un indicatore della presenza di un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA)
Esiti scolasticiEsiti scolastici: (cambiano a seconda del livello di gravità e del supporto da famiglia e scuola)
• maggiori bocciature (anche 2)
• insuccesso scolastico
• abbandono scolastico
Esiti sociali:Esiti sociali:• alta percentuale di conseguenze psicopatologiche sociali (devianza)
• depressione
GLI INSEGNANTI
Monitorare il percorso di
apprendimento
•Segnalare la difficoltà alla famiglia;
• consigliare una visita specialistica
Si devono rivolgere al Servizio di Neuropsichiatria Infantile.
Se viene confermata la diagnosi di DSA, è opportuno consegnarne una copia al Dirigente Scolastico, che la conserverà nella documentazione riservata e gli insegnanti ne prenderanno visione.
I GENITORI
SCUOLA
FAMIGLIA SERVIZI SANITARI
… LA SCUOLA…• CONTRATTO
FORMATIVO CON LA FAMIGLIA E L’ALUNNO
• AGIRE IN MANIERA COORDINATA CON GLI OPERATORI SANITARI
• UTILIZZO STRUMENTI COMPENSATIVI
• UTILIZZO MISURE DISPENSATIVE
PROMUOVERE IL SUCCESSO FORMATIVOPER
PER
EVITARE LA DISPERSIONE SCOLASTICA
PER
AGGIRARE L’OSTACOLO EDESPRIMERE LE POTENZIALITÀ
Compensare i D.S.A.
Competenze compensative
Strategiecompensative
Didatticacompensativa
Tecnologie compensative
da F. Fogarolo – Guida Didattica ALFa READER - Erickson
Nuove norme in materia di disturbi specifici di
apprendimento in ambito scolastico
Legge170 /2010
LA LEGGE DELINEA IL PERCORSO DI GESTIONE DEI DSA ALL’INTERNO DELLA SCUOLA
INTERVENTI DI IDENTIFICAZIONE PRECOCEMETTERE IN ATTO ATTIVITÀ DI RECUPERO MIRATO
PERSISTERE DELLA
DIFFICOLTÀ
COMUNICAZIONE DELLA SCUOLA ALLA FAMIGLIA
ITER DIAGNOSTICODIAGNOSI – DOCUMENTO DI
SEGNALAZIONE
COMUNICAZIONE DELLA FAMIGLIA ALLA SCUOLA
PROVVEDIMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI:
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
PRESTARE PARTICOLARE ATTENZIONE AL VISSUTO DELL’ALUNNO
FAVORIRE AUTOSTIMA E AUTONOMIA
Aspetto psicologico: problemi sociali ed emotivi collegati
• Frustrazione: incapacità a soddisfare aspettative (“eppure è così intelligente se solo si impegnasse di più”)
• Ansia: porta a evitamento di ciò che spaventa (insegnati e genitori pensano sia pigrizia)
• Rabbia: provocata da frustrazione verso scuola o genitori (tutoraggio)• Immagine di sé: inferiori inadeguati e incompetenti• Depressione rischio di dolore e sofferenza, bassa autostima, può mascherare dolore comportandosi male
CONOSCENZA DELLE DIFFICOLTÀ E DEI PUNTI DI FORZA DEL RAGAZZO E DEL SUO
RAPPORTO CON LE MATERIE
• DIAGNOSI
• COLLOQUIO CON IL TERAPEUTA
• COLLOQUIO CON LA FAMIGLIA
• COLLOQUIO CON L’INSEGNANTE DEL CICLO SCOLASTICO
PRECEDENTE
• COLLOQUIO CON IL RAGAZZO
•OSSERVAZIONE DURANTE L’ATTIVITÀ
• TEST
Dott. Enrico Savelli
UONPIA - Rimini
Codirettore rivista DISLESSIA
(Erickson)
IL PROBLEMA È IL MEZZO ATTRAVERSO IL QUALE ARRIVARE
ALLE CONOSCENZE, AI SAPERI …
IL PROBLEMA È L’ ACCESSO AI
CONTENUTI
STRATEGIE DIDATTICHE
STRATEGIE METACOGNITIVE
STRATEGIE INFORMATICHE
CON …
L’ALUNNO DISLESSICO APPRENDE MEGLIO ATTRAVERSO UN
PERCORSO • STRUTTURATO• SEQUENZIALE 1 – 2 – 3 •
APPRENDEAPPRENDE• CON MOLTO SFORZO• CON MOLTO RAGIONAMENTO• E POCO STUDIO A MEMORIA
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
Consapevolezza delle proprie difficoltà: ne parla, le accetta, elude il problema …
continuità
punti di forza difficoltà
Relazionalità con compagni/adulti (sa relazionarsi/ interagire, partecipa agli scambi comunicativi) approccio agli impegni scolastici (è autonomo, necessita di azioni di supporto…) capacità organizzative (sa gestirsi, sa gestire il materiale scolastico, sa organizzare un piano di lavoro …)
CIÒ CHE NON È MODIFICABILE
CON L’INSEGNAMENTO E
L’APPRENDIMENTO
VA “COMPENSATO”
CON L’USO DEGLI
STRUMENTI COMPENSATIVI
E
MISURE DISPENSATIVE
4a. STRATEGIE UTILIZZATE DALL’ALUNNO NELLO STUDIO
- Strategie utilizzate (sottolinea, identifica parole chiave, fa schemi..)
- Modalità di svolgimento del compito assegnato (ricorre all’insegnante per spiegazioni,ad un compagno, è autonomo,…)
- Riscrittura di testi con modalità grafica diversa- Modalità di affrontare il testo scritto
(computer, schemi, correttore ortografico,…)
COSA FARE?COSTRUIRE E APPRENDERE
STRATEGIEGeneralmente si insegna a « come fare», quasi mai a «come fare se non si ha una soluzione o si è in difficoltà»
Roberto Medeghini, Mantova, ottobre 2010
ABITUARLO ALL’USO DI MEDIATORI DIDATTICI:
TABELLE, SCHEMI, MAPPE
• Aiutano nell’apprendimento• Sollecitano le generalizzazioni• Aiutano ad appropriarsi di quadri d’insieme• Sono strumenti di apprendimento ma anche di
presentazione degli argomenti nelle interrogazioni programmate
• Sollecitano i processi di pensiero, la riflessione
SUPERMAPPE
C - MAP
PER STUDIARE…
Strategie per comprendere un testoStrategie per comprendere un testo
• Sollecitare le conoscenze precedenti• Attivare: schemi • Creare aspettative rispetto all’argomento• Insegnare all’utilizzo dei indici testuali: titolo,
sommari,immagini• Insegnare a focalizzazione parti e a operare inferenze
(colori diversi)• Controllare i processi di comprensione
Comprensione del testo
• Le domande di comprensioneLe domande di comprensione:
– Le domande inserite nel testo migliorano la comprensione e l’apprendimento
– Le domande di carattere concettuale acquistano maggiore significatività se poste prima di leggere il testo, perché favoriscono la costruzione di una traccia di lettura
– Le domande prima della lettura creano aspettative, focalizzano l’attenzione sull’argomento, stimolano previsioni su ciò che si sta leggendo
GLI INDICI TESTUALI
I principi guida della storia tratti dal programma “Guida allo studio del testo di storia” (De Beni, Zamperlin, 1993) che costituiscono uno schema di riferimento, un organizzatore anticipato che facilita la comprensione del testo della sua memorizzazione.
Guida allo studio del testo di storiaErickson
Claudia Zamperlin , Rossana De Beni
Studiare la storia significa:• Conoscere il tempo;• Conoscere il luogo;• Conoscere l’economia;• Conoscere la politica;• Conoscere la cultura;• Conoscere le relazioni con altri popoli;• Conoscere i rapporti temporali;• Conoscere i rapporti di causa-effetto.
LA VIDEOSCRITTURA
• CONSENTE
• DI ECONOMIZZARE ENERGIE
• SOLLECITA PROCESSI DI DECISIONE
LESSICALE
• I TESTI SONO PIÙ FACILMENTE
CONTROLLABILI
• RICHIEDE
• CONOSCENZA DELLA TESTIERA
• BUONE CAPACITÀ FONETICO
FONOLOGICHE
• mantenere lo stampato maiuscolo finché l’alunno non abbia acquisito la sicurezza nella scrittura. Il passaggio al corsivo non deve mai essere obbligatorio e lo stampato maiuscolo può essere conservato per tutto l’iter scolastico;
MISURE DISPENSATIVE/COMPENSATI
VE
• evitare la sottolineatura degli errori per il rischio che questi permangano a causa del rinforzo visivo;
• evitare la copiatura di lunghi testi dalla lavagna, la scrittura veloce (prendere appunti);
• svolgere costantemente il controllo dei compiti scritti dal bambino sul diario;
MISURE DISPENSATIVE/COMPENSATI
VE
• evitare la dettatura di testi che dovranno poi essere usati come materiale di studio; consegnare piuttosto delle schede chiare e ben strutturate, sulle quali l’alunno possa studiare, dato che non può farlo sui propri appunti o su dettati;
MISURE DISPENSATIVE/COMPENSATI
VE
TUTORE DATTILO
CORRETTORE ORTOGRAFICO DI WORD
MEGLIO UTILIZZARE
• LA SINTESI VOCALE CHE FA ECO DI SCRITTURA
SOFTWARE DI LIBERA DUPLICAZIONE
4b. STRUMENTI UTILIZZATI
• non devono essere visti come la panacea che risolve con un colpo di magia tutte le difficoltà scolastiche dell’alunno
• vanno presentati fin dalla Scuola Primaria all’intera classe come strumenti utili a svolgere alcuni compiti scolastici
Strumenti compensativi
• va creato il contesto entro il quale questi strumenti vengono usati;
• gli alunni devono essere accompagnati ad imparare ad utilizzarli per divenire:– autonomi nel loro impiego e consentire di integrarsi
nella normale didattica;– per ampliare argomenti di interesse personale;
Strumenti compensativi
Cosa dicono gli specialisti“…un metodo di studio che tenga conto della
scarsa efficienza di lettura deve essere considerato un fondamentale strumento compensativo eventualmente da affiancare a tutti gli altri, tecnologici e didattici, indicati nei documenti citati . …uno studente con dislessia…non può permettersi… di leggere più volte il materiale da studiare…”
[Cesare Cornoldi, Patrizio E. Tressoldi, Maria Lucina Stretti, Claudio Vio : Il primo strumento compensativo per un alunno con Dislessia. Un efficiente metodo di studio – Dislessia N.1 gennaio 2010 - Erickson ]
99
È IMPORTANTE
• MOTIVARE ALL’APPRENDIMENTO• FAR SPERIMENTARE IL SUCCESSO• RIFLETTERE CON IL RAGAZZO SULLE
DIFFICOLTÀ E LE STRATEGIE EFFICACI
4. STRUMENTI UTILIZZATI
- Strumenti informatici- Fotocopie adattate- Schemi e mappe- Strategie - Appunti scritti al PC/Smart Pen- Registrazioni- Materiali multimediali- Testi con immagini- Testi con ampie spaziature- Altro
LIM
CONDIVIDERE
I MATERIALI
REALIZZARE UN SITO CON GOOGLE SITES
http://www.icsangiorgio.it/sito.pdf
PER LEGGERE/ STUDIARE
LIBRI DIGITALI(È L’ESATTA COPIA DEL
LIBRO CARTACEO IN FORMATO PDF)
chi? +
si richiedono asi leggono
si leggono
http://pdf-xchange-viewer.softonic.it/
5. INDIVIDUAZIONE DI EVENTUALI MODIFICHE ALL’INTERNO DEGLI OBIETTIVI DISCIPLINARI PER IL CONSEGUIMENTO DELLE COMPETENZE FONDAMENTALI
MATEMATICA
STRUMENTI COMPENSATIVI PER LA MATEMATICA (C.M. 5 –
10 – 04)
• CALCOLATRICE• TABELLE • FORMULARI
• FASI SVOLGIMENTO PROBLEMA
AGGIRA LE DIFFICOLTÀ DI RECUPERO DALLA MEMORIA E PERMETTE DI CONCENTRARE L’ATTENZIONE SULLA PROCEDURE
Siti utili• http://www.ritabartole.it (aritmetica, geometria, algebra, scienze)
Nei problemi di geometria puo’ essere pratico utilizzare software che permettano la realizzazione di costruzioni geometriche , visualizzazioni ed applicazioni di teoremi etc..Tra i tanti software liberi, questo e’ uno dei piu’ intuitivi: Geogebra Programma di geometria dinamica, dalla scuola elementare fino al liceo e universita' (guida, esempi e informazioni in Italiano). Per Windows, Linux , Mac http://www.geogebra.org/cms/index.php?lang=it Raccolta di materiali liberi ( elementari, medie e oltre) realizzati con GeoGebra, cui si puo’ partecipare aggiungendo i propri materiali! http://www.geogebra.org/en/wiki/index.php/Italian
Matematica :
LINGUA STRANIERA
LINGUA STRANIERA– Non esiste “la panacea”, “la strategia”:
bisogna mettersi in un atteggiamento di ricerca delle strategie in relazione alle specifiche difficoltà di apprendimento di ogni alunno.
– Occorre riflettere costantemente su risultati per capire quanto è stato appreso e per modulare il processo di insegnamento.
CLAUDIA GABRIELI – ROSSANA GABRIELI
DYSLEXIA
WHAT IS TI?
Armando Editore
LINGUE STRANIERE• Applicare gli strumenti compensativi e dispensativi.
• Procedere con un insegnamento sistematico con molte ripetizioni della stessa struttura o dello stesso contenuto, ma con modalità diverse, per far sì che l’allievo mantenga l’attenzione. • Controllare spesso con domande flash se quanto è stato spiegato o è stato oggetto di applicazione gli è sufficientemente chiaro.
• Riprendere sempre all’inizio della lezione quanto è stato spiegato la volta precedente.
•Incoraggiarlo a chiedere ogniqualvolta qualcosa non gli è chiaro gratificarlo con commenti positivi.
• Evitare lo studio mnemonico di parole e dati, soprattutto se in successione cronologica.
• Evitare di farlo scrivere alla lavagna
• Assegnare verifiche più brevi
Dal sito AID sez. di Bologna
LETTURA:
• Evitargli la lettura ad alta voce. • In qualunque situazione (test/verifica/esercizio in classe) leggere per lui a voce alta, per più volte.
• Favorire l’utilizzo di un lettore con sintesi vocale fornendo le verifiche su supporto informatico
SCRITTURA
Evitare qualsiasi esercizio di traduzione o di semplice applicazione meccanica delle strutture grammaticali, ma assegnare esercizi di scelta multipla o di vero/falso, dando se possibile, un esempio della struttura richiesta e non il termine grammaticale (come tale in genere non viene recepito).
Dal sito AID sez. di Bologna
Se si vuole VERIFICARE una semplice produzione :
1)Si può procedere tramite l’uso di vignette con parole-chiave (se si ritiene che l’allievo sia in grado, si possono fare inserire a lui le parole-chiave), quindi gli si chiede di “raccontare”il tutto, anche oralmente.
2)Si può assegnare un testo non complesso ( da leggergli) inerente un argomento, quindi procedere tramite domande vero/falso (anche oralmente) per verificare la comprensione del testo.
3)Successivamente gli si chiede di produrre una mappa (o la si produce assieme) e sulla base di questa gli si chiede di “raccontare” il tutto. Non considerare gli errori di spelling
Dal sito AID sez. di Bologna
ASCOLTO: è un test che utilizza abilità che in caso di dislessia sono spesso deficitarie.
• È necessario che l’insegnante legga più lentamente, se possibile registri in anticipo su cassetta/CD e permetta all’allievo il riascolto.
• Assegnare solo prove d’ascolto in cui l’allievo deve semplicemente apporre una crocetta, domande di vero/ falso;le domande non devono essere numerose ed essere lette anche da una voce sintetica. Tenere conto della difficoltà per l’allievo di leggere correttamente la domanda e di ricordarla mentre cerca la risposta scritta (deficit di memoria di lavoro).
Dal sito AID sez. di Bologna
PARLATO: è sicuramente da privilegiare
• prima di assegnargli un argomento da studiare, lavorare in classe producendo alla fine schemi e tabelle in modo collegiale
• assegnargli sempre un argomento chiaro e definito
• quando deve riferire concetti/contenuti studiati a casa lasciargli utilizzare mappe, schemi costruiti da lui, possibilmente con sinonimi in L1 a fianco delle parole chiave.
• nelle funzioni comunicative semplici, di vita quotidiana già note, interagire con lui, dandogli un input ogniqualvolta sia necessario
Dal sito AID sez. di Bologna
Metodologie e approcci per l'insegnamento della lingua inglese• una corretta conoscenza della
glottodidattica (scienza che si occupa della didattica delle lingue).
• saper individuare gli strumenti didattici più adeguati in relazione al funzionamento dell’alunno per favorire l'apprendimento (psicolinguistica).
MISURE DISPENSATIVE
• Evitare di far leggere a voce alta;
• Nelle verifiche ridurre il numero degli esercizi senza modificare gli obiettivi;
• Privilegiare le verifiche orali in tutte le materie tradizionalmente orali consentendo l’uso di mappe durante l’interrogazione;
6. STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE UTILIZZABILI
7. MISURE DISPENSATIVE
9. CRITERI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
LA DIDATTICA CHE AIUTA IL RAGAZZO DISLESSICO È VALIDA PER TUTTA LA
CLASSE
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA N° 122DEL 22 GIUGNO 2009
Il data 19 agosto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il REGOLAMENTO recante il coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni.
L’artico N° 10 riguarda direttamente gli alunni con DSA.Si riporta di seguito il testo integrale dell’articolo.Art. 10 – Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento
(DSA) –Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente
certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove d’esame, sono adottati, nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei.
Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.
• 10. PATTO CON LA FAMIGLIA
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
GLI STRUMENTI COMPENSATIVI PER…
PER … AMPLIARE ARGOMENTI DI INTERESSE PERSONALE
DOVE REPERIRE GLI AUDIOLIBRI/ I LIBRI PARLATI
• PRESSO LE BIBLIOTECHE• NELLE LIBRERIE
http://www.comune.venezia.it/letturagevolata/
AUDIO LIBRI
GRAZIE PER L’ATTENZIONE