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Dal 1906 la vocedel Centro

Sportivo ItalianoGiovedì 10 maggio 2012Presidenza Nazionale

Via della Conciliazione, 1 00193 Roma

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Sabato e domenicail Consiglio NazionaleIncontro di congedo a Roma,il prossimo week–end, per ilConsiglio nazionale del Csi.Sarà infatti l’ultima riunionedell’organismo prima dell’as-semblea elettiva di Salso-maggiore (8–10 giugno), chene rinnoverà la composizio-ne. Di qui un OdG che conce-de largo spazio alla convivia-lità, allo “stare insieme” del-l’équipe dopo un quadrien-nio di lavoro congiunto. Mo-menti clou del sabato: visitaguidata ai Musei Vaticani, ce-lebrazione della Santa Messadel Csi in San Pietro, cena diamicizia e di “commiato”. Do-menica mattina, invece, lasessione di lavoro sarà dedi-cata al bilancio consuntivo2011, alle nuove norme di tes-seramento, alla definizionedei principali appuntamentidella prossima stagione, allacondivisione del programma2012–2016.

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Massimo Achini si candida ufficialmente al secondomandato come presidente Nazionale dell’EnteCon un programma molto ambizioso che gioca suun’Associazione impegnata a costruire un grande futuro

DI ANDREA DE PASCALIS

er il Csi è tempo di ele-zioni. Da gennaio adoggi si è “rinnovata”

tutta la classe dirigente delterritorio. Con assemblee ca-ratterizzate da entusiasmo ebuona partecipazione sonostati eletti 150 presidentiprovinciali e i 20 presidentiregionali che “servirannol’Associazione” per il qua-driennio 2012–2016. Ora arinnovarsi è la dimensionenazionale. Il prossimo 9 giu-gno, a Salsomaggiore, le so-cietà sportive di tutta Italiavoteranno il nuovo ConsiglioNazionale composto da 32rappresentanti del territo-rio.Massimo Achini, scio-gliendo ogni riserva, ha uffi-cialmente presentato la suacandidatura a PresidenteNazionale per il secondomandato.Presidente, partiamo da unbilancio del suo primomandato?Non spetta a me dare giudizio valutazioni su quello che èstato fatto. Indubbiamente ilCsi oggi gode di buona salu-te. È un’Associazione checontinua a crescere nellaqualità delle proposte edu-cative, nei numeri, nell’entu-siasmo. Siccome ritengo do-veroso rendere conto a tuttal’Associazione ed a ogni so-cietà sportiva, dico ancheche nel 2008 abbiamo pre-sentato un programma mol-to ambizioso e che oggil’80% di quel programma èstato realizzato. Il merito ditutto questo è del territorio.Sono state le mi-gliaia di dirigentiimpegnati nellaperiferia associa-tiva a “fare cosegrandi” in questianni. Sono statiloro i veri prota-gonisti di questomandato e sonoloro (uno per u-no) che vannoringraziati.Che Csi dobbia-mo aspettarciper i prossimianni?Tutti oggi parlanodi trasformare lacrisi in una op-portunità. Il problema èquello di non limitarsi alleparole. Il Csi oggi è chiamatoa dare un segnale di speran-za a tutto il Paese. È chiama-to a testimoniare che educa-re i ragazzi ed i giovani allavita resta l’unica via per co-struire sulla roccia il nostrofuturo. Lo sport può davverodare un contributo straordi-nariamente importante inquesta direzione.Lei dice che oggi serve il Csimigliore di tutti i tempi. Checosa intende?È una provocazione che fac-

ciamo a noi stessi. Ci sentia-mo profondamente immersinel cammino del decenniosull’educazione (2010–2020)della Chiesa Italiana. Sentia-mo di avere tra le mani unagrande opportunità ed unagrande responsabilità. Sen-tiamo la fiducia che la Chie-sa ha nello sport come stru-mento educativo e la fiducia

che ha nel Csi. In un mo-mento in cuila società viveuna grande e-mergenza e-ducativa vo-gliamo dare ilmeglio di noicome Asso-ciazione. Nel-lo sportquando si ar-riva da unastagione falli-mentare mi-gliorare non èdifficile. Ècomplesso“ripetersi efare meglio”

quando si arriva da una sta-gione in cui si sono ottenutigrandi risultati. Questo è ilcaso del Csi. L’Associazioneviene da 68 anni di storia ca-ratterizzati da grandi succes-si educativi e da grandi in-tuizioni che hanno segnatoil mondo dello sport e dell’e-ducazione. Oggi siamo chia-mati a fare ancora meglio,“mettendo “ in campo il Csimigliore di tutti i tempi. E’ u-na sfida alla quale siamopronti e che affrontiamo conentusiasmo.Volare alto con i piedi per

terra era il titolo del pro-gramma del suo primomandato. Vale ancora? Certo che sì. Dobbiamo ave-re nel cuore la voglia di so-gnare, di credere nell’impos-sibile, di realizzare le uto-pie… coniugandola con laconcretezza della vita quoti-diana di ogni nostra societàsportiva perché è lì che l’e-ducazione attraverso losport diventa realtà.I grandi obiettivi dei prossi-mi anni? Un gruppo sportivo in ogniParrocchia sarà la grande a-zione strategica dei prossimi10 anni. Vogliamo arrivaredavvero a dare vita ad ungruppo sportivo in ciascunadelle 26 mila parrocchie delPaese. Lo sport in Oratorio èun patrimonio straordinarioche deve essere valorizzato ediffuso. La realizzazione diun grande movimento gio-vanile under 35 all’internodell’Associazione, perchéquesto Paese solo dandospazio ai giovani può inne-stare una marcia in più. Enoi vogliamo testimoniarlo.Aumentare la presenza el’incisività dell’Associazionesu tutti i tavoli del welfare edel terzo settore, che costi-tuiranno ambiti prioritari diimpegno nei prossimi anni.Lo sviluppo del Sud, dove cisono potenzialità incredibili

per aumentare il tasso dipratica sportiva tra i giovani.Il rilancio dell’attività giova-nile, con l’obiettivo di farladiventare “centro perma-nente” di attenzione e dipriorità di ogni società spor-tiva e di ogni Comitato.La certificazione di qualitàdelle società sportive: unasorta di bollino di qualitàche distingua e dia vantaggiconcreti alle società sportiveche veramente realizzano unprogetto educativo chiaro econcreto.Come dire: “la carne al fuo-co non manca”Mi rendo conto che si trattadi tanti impegni. Ma sonoprofondamente convintoche sia possibile affrontarli erealizzarli. Il Csi è un’Asso-ciazione che ha potenzialitàstraordinarie, potendo con-tare su persone che hannouna passione educativa im-pressionante. È un’Associa-zione che, da sempre, ha im-parato a sognare e che nonsmetterà.”Magari lei avrà anche qual-che altro sogno nel cassetto?Certo che sì. Primo fra tuttiun impegno forte e sistema-tico per arrivare ad una leggequadro sullo sport in questoPaese. Può sembrare unabattaglia contro i mulini avento, perché se ne parladalla notte dei tempi. Ma in

questi anni ci impegneremoper una legge di iniziativapopolare coinvolgendo lesocietà sportive e provandoa scalare insieme questa sor-ta di Everest istituzionale. Lei crede fortemente inun’alleanza educativa con lefederazioni e con il mondodello sport professionistico.Ci credo e ci ho sempre cre-duto. Il Csi nonè chiamato astare chiuso nelsuo orticello. E’chiamato acontaminare econtagiare tuttoil mondo dellosport con la suapassione educa-tiva. Deve farlocon pazienza , u-miltà… ma an-che con deter-minazione. Il si-stema sportivo i-taliano e il mon-do professioni-stico sono moltopiù interessatialla dimensione educativa diquanto si possa pensare. Perquesto credo che si possanofare cose grandi in questa di-rezione. E su questo provere-mo a premere sull’accelera-tore. Da questo punto di vi-sta la presenza nella giuntanazionale del Coni è stataun’esperienza straordinaria-mente arricchente per mema anche per tutta l’Asso-ciazione.Per affrontare le sfide che loattendono il Csi dovrà esse-re forte e ben strutturato.Come lavorerete su questo?

Dobbiamo convincerci cheoggi serve cambiare per ri-manere se stessi. Solo lerealtà associative che sa-pranno cambiare e leggere isegni dei tempi diventeran-no più forti. Chi resterà fer-mo tenderà ad andare incrisi. Noi lavoreremo su trefronti. Formazione perma-nente e obbligatoria di tutti inostri quadri dirigenti. Mo-difica dello Statuto entro il2013, per dotarci di una car-ta costituzionale più agile emoderna. Riforma organiz-zativa e gestionale del Csi,per costruire un’associazio-ne al passo con i tempi. Infi-ne, potenziamento dellaparte dedicata alla cultura ealla ricerca, con l’introduzio-ne di un decennio culturalenell’Associazione per avere“pilastri” forti su cui far pog-giare il nostro fare quotidia-no.Quale ritiene sia il punto diforza del Csi di oggi?La nostra fedeltà alla nostraidentità e alla nostra storia.Il Csi è nato all’interno del-l’Azione Cattolica e sente“viva e attuale” la sua originee la sua appartenenza allaChiesa italiana . Questa è lanostra vera forza! E poi in-dubbiamente il territorio.Che vuol dire Società Sporti-ve e Comitati.È lì che il Csi vive, che dà ilmeglio di sé, che gioca dav-vero la sua partita educativa.Il Nazionale è e dovrà sem-pre di più essere una struttu-ra di servizio al territorio. La-voreremo molto su nuoviservizi dedicati alle Societàsportive e ai Comitati, con la

speranza di semplificare eagevolare unpo’ la loro vi-ta quotidia-na.Lei arrivadalla basedell’Associa-zione. Quan-to Le è utile ilvissuto nelleSocietà spor-tive nel gui-dare un’As-sociazioneda oltre 900mila tessera-ti?Dire tantissi-mo è ridutti-

vo. Ho vissuto in societàsportiva per circa 30 anni(dai 10 ai 40) facendo il gio-catore, l’allenatore (mia verapassione) e il dirigente. Hovissuto nel Comitato di Mi-lano per più di 20 anni (ho i-niziato che avevo 18 anni).Mi sento un dirigente della“base” prestato al compito difare il Presidente Nazionale.Ogni giorno penso con unpo’ di nostalgia alla vita delleSocietà sportiva e del Comi-tato e non dimentico maiche tutto quello che ho im-parato l’ho imparato lì.

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Massimo Achini: «Pronti a metterein campo l’Associazione migliore ditutti i tempi»

Siamo chiamatia dare unsegnale disperanza alPaese: educare igiovani alla vitaè l’unica via percostruire suroccia il futuro

Il Csi oggi èun’Associazioneche continua acrescere nellaqualità delleproposteeducative, neinumeri,nell’entusiasmo

Dobbiamo avere nelcuore la voglia disognare, di crederenell’impossibile, direalizzare le utopie

Sentiamo la fiduciache la Chiesa ha innoi e nello sportcome strumentoformativo

Sarà un Csi votato alla sfida educativa

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m32GIOVEDÌ

10 MAGGIO 2012

Il programma del quadriennio 2012-2016