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LA FESTA DELLA LIBERAZIONE

«Le parole di Napolitano siano d’esempio per tutti»Da Coazze il presidente invita a non stropicciare il 25 aprile«I partiti facciano un passo indietro». Porchietto: «Bene così»

VALORI Secondo il presidente «la Resistenza non va denigrata»

La Resistenza fu un fenomenoche abbracciò tutta la nazio-ne. Ci fu quella dei partigiani,quella dei militari e quella delpopolo. Quindi è «importanteche quest’anno il 25 aprile siacelebrato in qualsiasi modo ein qualsiasi luogo» ricordando«l’una o l’altra delle compo-nenti della Resistenza. L’im-portante è che ci unisca laconsapevolezza e lo stessoimpegno per conservare i va-lori della Resistenza che si so-no tradotti nella Costituzionerepubblicana». Sono parole epensieri del presidente delCapo dello Stato Giorgio Na-politano che si è recato ierimattina a visitare il sacrario diForno di Coazze, dove riposa-no le salme di 300 partigianidi tutte le estrazioni politiche,sociali e culturali. «Parole im-portanti», ha osservato Clau-

dia Porchietto, candidata delPdl e della Lega Nord, che hasottolineato «il grande equili-brio del presidente».Ci sono le premesse insommaperché il 25 aprile possa fi-nalmente essere festeggiatoda tutti, anche se qualcunonon lo vorrebbe come i centrisociali, i movimenti antagoni-sti della sinistra estrema. Ilpresidente comunque non siè fatto tirare per la giacca, l’in-vito a festeggiare «tutti» il 25aprile è stato esplicito comemai prima d’ora. Ma ha dettoanche basta ai tentativi di«svalutare o diffamare, comepurtroppo ancora avviene, l’e-

lavoratori difficilissime. È pro-prio nelle difficoltà che ci sideve aggrappare a quei valorifondamentali nostri e dellanostra nazione dei quali il pre-sidente Napolitano è un sin-cero rappresentante». Per ilrabbinocapo di Torino, Levi «c’è ungrande bisogno della condivi-sione di quegli ideali. Esisteun legame indissolubile tra lacomunità ebraica e i valoridell’antifascismo e della lottaal nazismo». Dopo di lui, PieroFassino. Suo padre combattéa fianco dei morti dell’ossariodi Coazze, e non trattiene lacommozione. «Fu una Resi-stenza unitaria, nazionale e in-terclassista», sottolinea, sim-bolo di «una vasta alleanza an-tifascista che si rese necessa-ria per battere fascismo e na-zismo. Queste sono le radicisolide e profonde della demo-crazia italiana». Il rabbino haringraziato Napolitano perquello che ha detto sulla Co-stituzione.A Coazze lo chiamaper nome, lo ringrazia ancoraper il suo «richiamo a ricor-dare» le radici della libertà na-zionale. Napolitano non ha

preparato un intervento scrit-to, ma parla nella sua rispostacon grande sicurezza.Il riferimento che fa è a quan-to disse esattamente un annofa a Genova. E cioé: «La Resi-stenza non può essere deni-grata». «Rispetto per tutti i ca-duti, però niente false equipa-razioni e nessuna delle forzepolitiche può rivendicare inesclusiva l’eredità del 25 apri-le». Perché insomma la Resi-stenza fu una «straordinariaprova di riscatto civile e pa-triottico». Quindi non appar-tiene a una sola parte. È sem-mai opportuno «ricomporrein spirito di verità la storiaper giungere a un comunesentire», che parta dal ricono-scimento delle sue «tre com-ponenti: partigiana, popolaree militare». [Aco]

SAGGIO Il capo dello Stato dà il ben servito a chi erapronto a strumentalizzare la ricorrenza

il Giornale del Piemonte

Venerdì 24 aprile 2009

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AFFETTO L’abbraccio della popolazione al Capo dello Stato a Coazze

CONSENSO Applausi dalla candidata del Pdl per le parole di Napolitano

unitarietà». La giostra di cele-brazioni partirà comunqueoggi. La candidata del centro-destra per la presidenza dellaProvincia sarà presente,per lecelebrazioni alle 10, al Cimi-tero Monumentale di corsoNovara, alla funzione religio-sa e all’omaggio alle lapidicommemorative che ricorda-no le vittime della deporta-zione politica e razziale, i par-tigiani caduti, le vittime diguerra. «Vanno espressi ungrande ringraziamento e lamassima stima per le paroledel presidente della Repub-blica sulle celebrazioni del 25aprile che esortano all’unitàdi una nazione per una ricor-renza che è di tutti gli italiani- ha detto Porchietto -. L’equi-librio del presidente della Re-pubblica deve essere d’esem-pio, ancora di più oggi che lacrisi stringe la vita delle per-sone e rende le giornate dei

LEVI Anche il rabbino in piena sintonia con il Quirinale: «Certi ideali vanno condivisi»

In via Donati Domani si ricordala grande figura di Edgardo SognoAnche quest’anno il Comitato per le Libertà Edgardo Sognocommemorerà la figura indimenticabile di Sogno. L’ap-puntamento è per domani alle 11 in via Donati 29, a Tori-no. Dopo l’introduzione del presidente del comitato, Fran-cesco Forte, parleranno Gian Nicola Amoretti e Paolo DelDebbio. La manifestazione riveste un forte valore simboli-co perché è l’occasione per ribadire come il 25 aprile nonsia una ricorrenza della sola sinistra, ma rappresenti ladata di rinascita dello spirito e dell’unità nazionale. Sognocostituisce ancor oggi un fulgido esempio di coerenza idea-le e di preveggenza politica: già durante la guerra di Libe-razione aveva compreso chiaramente il pericolo rappre-sentato dai comunisti e perciò aveva saldamente fondatola sua azione sui valori risorgimentali e atlantici.

sperienza partigiana». «Que-sta, piaccia o no - ha aggiunto- fu determinante per restitui-re libertà e dignità al nostroPaese». I partigiani dunque fu-rono parte essenziale di unmovimento più ampio e piùprofondo di reazione che fuanche «popolare e militare».Non sempre i tre aspetti dellaResistenza sono stati ricorda-ti allo stesso modo.Anche perquesto, ha proseguito, «dopooggi sarò a Mignano Monte-lungo» per ricordare la primabattaglia che vide combattereil rinato Esercito italiano do-po l’8 settembre. Militari che,in altri casi «si unirono alleformazioni partigiane» oppu-re, a Cefalonia come altrove,combatterono a viso apertocontro i nazisti, e ha aggiunto,«occorre dare peso a questa

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