CARRI RACCOGLI FRUTTALa messa in servizio e la verifica dei carri raccogli frutta
Bologna, 16 ottobre 2017
Ing. Paolo Pantalone – INAIL - UOT Bologna
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INQUADRAMENTO LEGISLATIVO
Questo perché tali macchine sonoconsiderate “impianti speciali” alpunto 9 dell’allegato A delDecreto Ministeriale 4/3/1982che continua ad essere in vigore.
Le macchine agricole raccogli frutta (carri raccogli frutta) rientrano tra le attrezzature di lavorocontenute nell’allegato VII al D.lgs 81/2008 nella categoria “ponti sospesi e relativi argani” conperiodicità di verifica biennale.
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I Carri Raccogli Fruttasono stati considerati“impianti speciali” alpunto 9 dell’allegato Adel DM 4 marzo 1982
INQUADRAMENTO LEGISLATIVO
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IMPIANTI SPECIALI [DM 4 marzo 1982 - MLPS]
Sono considerati apparecchi speciali:
1) Piattaforme con portata utile superiore a 350 Kg.
2) Piattaforme a più piani di lavoro.
3) Piattaforme aventi lunghezza superiore a 4 m.
4) Apparecchi asserviti ad altro apparecchio di sollevamento.
5) Apparecchi con circuiti ausiliari e di azionamento di tipo
fluodinamico.
6) Apparecchi con bracci telescopici motorizzati.
7) Apparecchi da installarsi in ambienti esposti a condizioni
particolari di pericolo
Le macchine con
sole piattaforme fisse
non rientrano tra le
attrezzature da
sottoporre a verifica
periodica.
Dal 23 maggio 2012 conl’entrata in vigore del D.M. 11aprile 2011 la competenzadella gestione delle verifichedei carri raccogli frutta passadal Ministero del Lavoroall’INAIL.
INQUADRAMENTO LEGISLATIVO
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Tale passaggio dicompetenze si estende anchealle macchine marcate CEimmesse sul mercatoantecedentemente al 23maggio 2012. Circolare n°
23 del 13 agosto 2012.
La gestione amministrativa e operativa delle PVP dei carri raccogli frutta marcati CE eimmessi sul mercato prima o dopo il 23 maggio 2012 sono sempre di competenza INAIL(Circolari del M. L. n° 23 del 13/08/2012 e n° 9 del 5/3/2013).
INQUADRAMENTO LEGISLATIVO
CONSIDERAZIONI:
1)
Essendo ancora in vigore il D.M. 4/3/1982 rimane ancora valida anche la procedura diomologazione per i carri raccogli frutta non marcati CE e per tale procedura rimanecompetente il M.L.
2)
L’INAIL, per i carri raccogli frutta non marcati CE, risulta competente per quanto riguarda lagestione della banca dati delle nuove immatricolazioni e riconversioni delle matricoleattribuite dal M.L. (Circolari del M. L. n° 23 del 13/08/2012 e n° 9 del 5/3/2013).
3)
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/PFA-MACVecchia matricola
Ministero del Lavoro
E’ necessario
richiedere al help desk
INAIL la conversione
della matricola
/ /
/_ _Anno
immatricolazione
Numero matricola Provincia
Codice attività
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PROCEDURA AMMINISTRATIVA INAIL PRIMA VERIFICA PERIODICA
CASISTICHE
MACCHINE MARCATE CEImmesse sul mercato dopo il
31/12/1996
MACCHINE NON MARCATE CEImmesse sul mercato prima del
31/12/1996
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PROCEDURA AMMINISTRATIVA INAIL MACCHINE NON CE
MACCHINE NON MARCATE CEImmesse sul mercato prima
del 31/12/1996
Macchine collaudate dal M.L. e dotate di libretto di
omologazione secondo D.M. 4/3/1982
Macchine non collaudate dal M.L.
Macchinerientranti nel regime delle
verifiche successive alla prima
Denunciate al M.L. e dotate di matricola
Mai denunciate al M.L. e sprovviste di matricola
L’utente chiede a INAIL la conversione della matricola;
trascorsi 40 gg dalla comunicazione della
matricola sottopone la macchina a collaudo da parte dei professionisti abilitati secondo quanto
previsto dall’art. 4 del D.M. 4/3/1982
L’utente chiede a INAIL l’assegnazione della
matricola; trascorsi 40 ggdalla comunicazione della
matricola sottopone la macchina a collaudo da parte dei professionisti abilitati secondo quanto
previsto dall’art. 4 del D.M. 4/3/1982
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PROCEDURA AMMINISTRATIVA INAIL PRIMA VERIFICA PERIODICA
MACCHINE CEImmesse sul mercato dopo il 31/12/1996
MACCHINE CEImmesse sul mercato prima del 23/05/2012 (competenza INAIL)
MACCHINE CEImmesse sul mercatodopo il 23/05/2012 (competenza INAIL)
Denunciate al M.L. e verificate, dotate di libretto
secondo circolare MLPS n° 9 del 12/01/2001
Denunciate al M.L. e mai verificate
Mai denunciate al M.L. (e neppure a INAIL) e quindi mai verificate
Denunciate a INAIL, verificate (da INAIL o
privato) e dotate di verbale di PVP e relativa scheda tecnica
Denunciate a INAIL e non verificate
Mai denunciate a INAIL (e quindi mai verificate)
Macchinerientranti nel regime delle
verifiche successive alla prima
L’utente chiede a INAIL la conversione della matricola e
attiva la richiesta di PVP
Denuncia di messa in servizio a INAIL che comunicherà la
matricola al datore del lavoro
MacchineRientranti nel regime
delle verifiche successive alla prima
Tramite la matricola si attiva la richiesta di PVP a INAIL (entro 45 gg verifica
INAIL o privato)
Denuncia di messa in servizio a INAIL che
comunicherà la matricola al Datore del Lavoro
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Il Datore di Lavoro denuncia lamessa in servizio della macchinaall’INAIL.
PROCEDURA AMMINISTRATIVA INAIL PRIMA VERIFICA PERIODICA
1)
INAIL attribuisce alla macchina unamatricola univoca (2017/2/XXX/BO)e ne dà ufficialmentecomunicazione al Datore di Lavoro.
2)
Il Datore di Lavoro attiva larichiesta di prima verificaperiodica non oltre 22 mesidopo la denuncia di messa inservizio.
3)Entro 45 giorni prima verificaperiodica INAIL o SoggettoAbilitato indicato nella richiestadal Datore di Lavoro.
4)
Il tecnico verificatore redige erilascia al D. L. il verbale di primaverifica periodica e la schedatecnica della macchina.
La macchina rientra nel regime delleverifiche periodiche con periodicitànon superiore a due anni con AUSLo con Soggetto Abilitato.
5) 6)
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Il modello di denuncia di messa in servizio e il modello di richiesta di prima verificaperiodica possono essere inoltrati tramite: PEC, raccomandata A/R, fax, a mano, postaordinaria, portale INAIL (data certa del ricevimento).
PROCEDURA AMMINISTRATIVA INAIL PRIMA VERIFICA PERIODICA
CONSIDERAZIONI:
1)
Nel modello di denuncia di messa in servizio è necessario apporre la marca da bollo da 16euro; in caso di inoltro tramite PEC è necessario allegare “la dichiarazione sostitutiva dell’attodi notorietà”. (sul portale INAIL: Moduli e modelli INAIL – Ricerca e Tecnologia).Nel modello di richiesta di prima verifica periodica non è richiesto apporre la marca da bollo.
2)
La periodicità biennale parte dalla data certa della ricezione della denuncia di messa in servizio.I termini dei 45 giorni per l’esecuzione della PVP partono dalla data certa della ricezione dellarichiesta di PVP.
3)
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Indentificare univocamente la macchina per la quale è stata richiesta la verifica accertandosiche i dati rilevati sulla macchina (marcatura CE e indicazioni varie), dedotti dal manuale diuso e manutenzione e riportati dal Datore di Lavoro sul modello di richiesta di PVP sianocongruenti e che la macchina sia utilizzata nelle configurazioni previste dal costruttore.
FASE OPERATIVA DELLA PRIMA VERIFICA PERIODICA
Finalità della prima verifica periodica (PVP):
1)
Valutare lo stato di manutenzione e conservazione della macchina e dei suoi organiprincipali.
2)
Accertare l’efficacia dei dispositivi di sicurezza previsti dal fabbricante e descritti sul manualed’uso.3)
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In particolare , occorre richiedere la presenza di:
- Operatore autorizzato e formato alla conduzione e manovra della macchina.- Luogo adeguato dove poter svolgere le prove.- Pesi di massa nota per eseguire le prove funzionali- Dichiarazione di Conformità CE del costruttore, - Targa con marcatura CE apposta sulla macchina; - Manuale d’uso e manutenzione- Registro di controllo debitamente compilato
FASE OPERATIVA DELLA PRIMA VERIFICA PERIODICA
Ricevuto l’incarico di eseguire la prima verifica periodica, il tecnico verificatore prende i contatti con il Datore di Lavoro per informare e chiarire le condizioni necessarie per poter effettuare la verifica.
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FASE OPERATIVA DELLA PRIMA VERIFICA PERIODICA
Redazione del verbale di 1° verifica periodica e della scheda tecnica della macchina
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I Rischi (significativi) connessi con l’impiego della macchina agricola
raccoglifrutta e per la potatura sono
1. Scivolamenti, urti e cadute durante la salita e la discesa dalle
piattaforme di lavoro
2. Scivolamenti e cadute sulle piattaforme di lavoro
3. Caduta dell’alto
4. Schiacciamenti e/o cesoiamenti con organi pericolosi in
movimento
5. Perdita di stabilita del carro
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1. Dispositivo di avvertimento (acustico e visivo) della raggiunta inclinazione massima
2. Dispositivo che impedisce l’inserimento della marcia veloce di trasferimento con i palchi
elevati o i balconcini estratti.
3. Dispositivo che impedisce il sollevamento dei palchi o l’estrazione dei balconcini con
marcia veloce inserita.
4. Dispositivi di protezione anti-cesoiamento degli elementi mobili del pantografo
(tendine).
5. Dispositivi di protezione contro lo schiacciamento e trascinamento degli elementi mobili
(puleggia del motore, catene di rinvio sollevatori a forche).
6. Puntoni di sicurezza per la manutenzione.
7. Arresti di emergenza in ogni postazione di comando.
8. Comandi ad azione mantenuta.
9. Sistemi di protezione del circuito idraulico (valvole di massima pressione, valvole di
blocco dei martinetti di sollevamento).
10. Parapetti regolamentari contro il rischio di caduta dall’alto.
11. Mezzi di accesso ai posti di manovra in piattaforma sicuri. 16
I DISPOSITIVI DI SICUREZZA
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