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Chroniclenewsla vetrina del Distretto 2060

numero 5

Rotaract e nuove generazioni

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La redazioneChroniclenews

Lucky Dalena

Carlotta Pascotto

DirettoreConegliano - Vittorio Veneto

Caporedattore

Segretario

Redattore

Redattore

Fotografo

[email protected]

San Vito al Tagliamento

Feltre

Maniago - Spilimbergo

Trieste

Trieste

Anna Curto

Nicole Chivilò

Bianca Maria Sibillo

Annalisa Zorzut

[email protected]

Redattore

Anna Fabris

Lignano Sabbiadoro - Tagliamento

4 Editoriale Rotaract

6 Il Rotary e i Giovani di Serena Tonel

8 Il primo service Interact Club Treviso

10 I dolci della nonna Interact Club Camposampiero

12 Distrettuale Interactiana Interact Club Trieste

14 Venezia

16 2060 for women Uniti contro la violenza sulle donne

17 SMART divertirsi facendo service

18 La Grande Bellezza Rotaract Club Treviso

20 Rotaractiani nel mondo gli altri club visti da qui e da fuori

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Nuove GenerazioniLa foto che vedete qui dietro è una del-le partecipanti al concorso La Grande Bellezza del club di Treviso (pag. 18). L’ho scelta perché l’ho sentita adatta a questo numero.

Una donna, una possibile rotaractiana, una persona qualsiasi che potrei essere io. O qualcuno di voi. Una persona che guarda al futuro, una lunga strada da-vanti a sé.

Mi sento un po’ così: da presidente di club ho visto nascere sotto le mani della mia famiglia rotaractiana un nuovo In-teract, da direttore di questo magazine ne ho visti nascere molti altri. Il nostro futuro, persone che fino a qualche anno fa potevamo essere noi, con quelle idee, quel bisogno e quella voglia di sentirsi parte di un progetto ben più grande di noi stessi.

Un po’ come succede qui nel Chronicle News: è arrivato il momento per me di guardare questa strada che c’è davanti a me e alla meravigliosa redazione che mi ha accompagnato fin qui, e lasciare che la strada propria di questo giornale sia percorsa da qualcun altro. In bocca al lupo a Roberta e a tutta la sua squadra, ma soprattutto grazie a tutti voi di averci letti fin qui.

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Alla vigilia del passaggio di collare, tra bilanci e di statistiche di un anno così veloce, è impossibile non pensare allo scorrere del tempo.

Mi vengono in mente le parole di un sonetto di Shakespeare, che am-moniva il “Tempo divoratore”, invitandolo a fare tutto ciò che poteva “al vasto mondo e a tutte le sue effimere dolcezze” ma proibendogli, perento-riamente, il “crimine più orrendo”: quello di tracciare, con la sua “penna antica”, il volto del suo amore.

Nel distico finale, poi, il poeta inglese lanciava la sua rivelazione: il Tempo sarebbe stato, nonostante tutto, sconfitto, perché nei versi si sarebbe conservato “giovane sempre” il suo amore.

Spetta anche a noi, specialmente nei momenti conclusivi di un’esperien-za, confrontarci con l’inarrestabile avanzare degli anni. Si susseguono i Presidenti, i Consigli Direttivi e i Rappresentanti Distrettuali, annata dopo annata. Ma, come per il più illustre cittadino di Stratford-upon-Avon, an-che per noi esiste una rivelazione finale. È il nostro personalissimo cou-plet, la nostra promessa all’eternità: la nuova generazione.

Abbiamo l’occasione di rendere durevoli i nostri sforzi e i nostri progetti, di trasmettere i nostri principi, impegnandoci sempre nel rinnovamento e nel ringiovanimento della compagine sociale, con un occhio di riguardo ai giovanissimi. E’ questo il segreto per superare l’andare del tempo con successo: dobbiamo impegnarci a creare una nuova generazione di Rot-aractiani, pronta a prendere il nostro posto e a continuare quell’opera di miglioramento continuo che ci contraddistingue da oltre 45 anni.

Molti sono i Club che quest’anno si sono distinti per azioni mirate ai giovani, andando nelle scuole superiori a portare testimonianze di servizio, aiutando con borse di studio e finanziando strutture e materiali per scuole, centri ricreativi ed educativi e palestre.

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Rotaract

Giuliano BordigatoRappresentante Distrettuale

Ma c’è di più, perché, in collaborazione con i Rotary Club padrini, ecco che nel nostro Distretto si è vista una notevole crescita dei Club Interact, vera e propria istituzione rotariana per i giovani tra i 12 e i 18 anni. Ragazzi preparati, animati da uno spirito di servizio e da un’energia incredibile, che hanno dimostrato in poco tempo di non avere nulla da invidiare an-che ai Rotaract più strutturati e preparati. Essi rappresentano una risorsa per tutti noi, e un’occasione di formare la futura generazione per il Rota-ract e, perché no, per il Rotary.

Non posso quindi che lasciare la guida del Distretto Rotaract facendo il mio personale “in bocca al lupo” al mio successore, Carlotta, e ricordan-do a tutti noi come il nostro interesse verso la prossima gen-erazione sia la chiave per un Rotaract forte, capace di preparare giovani leader alle sfide della vita perso-nale e lavorativa, con etica consapevolezza e spirito di servizio.Con un grande ringraziamento a tutti voi, rotaractianamente,

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Il Rotary favorire l’espressione del potenzialedei giovani

Dove può portare la sinergia tra Rotary, Rotaract e Interact?

Forse non lo immaginiamo esattamente, ma i risultati concreti di questa collab-orazione, a partire dai service, sono davvero numerosi e importanti. Gli esempi più eclatante sono services come quello per la disabilità che si svolgono ad Al-barella, Ancarano e Feltre: un’esperienza umana impareggiabile per tutti coloro che decidono di parteciparvi. Ed è forse importante sottolineare quanto la col-laborazione ad un service del genere possa essere formativa e utile per i giovani volontari: l’impegno verso le persone in difficoltà, il sostegno discreto ai loro movimenti e alle piccole esigenze quotidiane ma soprattutto la condivisione del sorriso quando, la sera, tutti assieme sotto la grande tensostruttura del ritrovo collettivo, si fa festa, si canta e si balla. La soddisfazione di aver reso felice qual-cuno, con dei piccoli gesti.

Ecco, questo significa sincronizzare l’azione del Rotary con quella di Rotaract e Interact: collaborare insieme per uno stesso obiettivo e allo stesso tempo impara-re ciascuno qualcosa dall’altro. Come in un rapporto tra padri e figli. E moltipli-care, non semplicemente sommare, le singole potenzialità. Anche le dinamiche che si realizzano in occasione del RYLA sono formidabili. L’obiettivo principale di un’azione rotariana come questa è la formazione dei giovani, attraverso l’or-ganizzazione di seminari che hanno come protagonisti stimati professionisti di riconosciuto calibro ed è un’opportunità rara. In secondo luogo, l’impegno del Rotary a far partecipare i giovani è indirettamente un aiuto anche per il Rota-ract e l’Interact, sempre alla ricerca, a volte difficoltosa, di nuovi Soci motivati e consapevoli dei valori che la spilla rappresenta, e quindi di linfa che garantisca il ricambio generazionale. Avvicinare sempre nuove persone alla famiglia rotariana è, perciò, anche un service nei confronti del Rotaract. È giusto ricordare sempre che Interact e Rotaract sono stati fondati per costituire una piattaforma di con-divisione di esperienza tra individui, a maggior ragione tra diverse generazioni e in questa prospettiva si comprende ancora meglio come il RYLA sia un effica-cissimo strumento di formazione, proprio perché si svolge in un clima di intensa collaborazione e perché promuove fin dai primi istanti i rapporti di amicizia tra i partecipanti, creando un’atmosfera davvero stimolante e propositiva.

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ROTARACT E NUOVE GENERAZIONI

di Serena TonelRotary Club Muggia

Il Rotaract e l’Interact, che nel tempo sono stati definiti da persone più autorevoli di me il “miglior service del Rotary”, sono nati quindi come azione mirata alla formazione di giovani cittadini: come mezzo per investire sul futuro e come stru-mento per condividere e trasmettere l’esperienza professionale e umana, non-ché i valori e i principi etici che aiutino i giovani ad essere consapevoli costruttori del loro futuro e della società futura.

Il Rotary, pertanto, dovrebbe guidare i giovani a trovare il senso della propria vita, affinché acquisiscano fiducia in se stessi e nei propri progetti; dovrebbe inoltre responsabilizzarli. Offrendo loro le occasioni per espimere il potenziale umano e professionale, dando poi riconoscimento alle cose positive realizzate. A loro volta, Rotaract e Interact possono avere un ruolo utile nei confronti del Rotary: sono partners nel servire, aiutano il Rotary a mantenersi al passo con i mutamenti inesorabili della società. Bisogna pure riconoscere che, puntando al futuro, Rotaractiani e Interactiani garantiscono continuità ai valori e alle azioni rotariane.

E non dimenticare mai che la miglior guida è l’esempio!

Ai giovani si chiede di essere responsabili e intraprendenti, per costruire in modo consapevole il loro futuro, ma alle generazioni precedenti analogamente si chie-de di assisterli al meglio nella loro crescita: attraverso il RYLA e la collaborazione attraverso i service più disparati, ancora una volta il Rotary dimostra di dare una risposta attuale a queste esigenze. Concludendo e ricordando l’indimenticabile motto del col. Carmagnola, sempre attento e vicino alle giovani generazioni:

“Viva il Rotaract! E viva il Rotaract e l’Interact, perché viva il Rotary!”.

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di Interact ClubTreviso

L’Interact raccoglie 900 euro per l’oncologia trevigiana I ragazzi dell’Interact Club di Treviso hanno consegnato al dr. Stefano Lamon, consigliere della Fondazione Oncologica Trevigiana, 900 euro frutto del loro pri-mo service.

L’Interact Club di Treviso, nato nell’0ttobre 2013, è costituito da un gruppo di giovani di età compresa tra i 14 e i 18 anni e si occupa di volontariato in ambito locale.

Nell’anno 2013-2014 si è impegnato per sostenere la Fondazione Oncologica Trevigiana, onlus che opera per migliorare la qualità delle cure e della vita dei pazienti del reparto di oncologia dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso.

Domenica 4 Maggio, grazie anche alla parrocchia di Santa Maria Maggiore che ha gentilmente messo a dispozione il sagrato della chiesa, i ragazzi dell’Inter-act hanno proposto deliziosi dolci preparati da loro stessi chiedendo in cambio un’offerta per la Fondazione.

I 900,00 euro raccolti grazie alla sorprendente generosità dei Trevigiani verranno destinati all’allestimento di un’area verde prospicente il reparto oncologico così da offrire ai pazienti la possibilità di trascorrere alcuni momenti all’aperto.Il successo dell’iniziativa dà ai ragazzi dell’Interact la carica per affrontare al meg-lio nuovi service di volontariato.

ROTARACT E NUOVE GENERAZIONI

Il primo servicenon si scorda mai

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di Lorenzo ForneoInteract Camposampiero

Domenica 11 maggio 2014 l’annuale manifestazione che rende celebre Cam-posampiero nel circondario, la festa della fragola, è stata arricchita ed addolcita dalla presenza dello stand gestito da noi ragazzi dell’Interact , chiamato “I dolci della nonna”. Lo scopo di questo service era, appunto, raccogliere donazioni da devolvere all’associazione a sostegno di ragazzi disabili “Il Graticolato” di San Giorgio delle Pertiche; ben nota all’ambiente Rotariano e Rotaractiano visti i nu-merosi services fatti a favore di essa.L’iniziativa è stata semplice e, giudicando a posteriori, molto efficace: vendere torte, rigorosamente fatte in casa, chiedendo un’offerta libera. La preparazione di questo service ha impiegato molto tempo ed energie: accordi da trovare con la pro loco, decisioni logistiche da prendere e, nonostante le scarse abilità culinarie di alcuni di noi, torte da preparare. È stata dura , essendo stato questo intera-mente organizzato e gestito in proprio dal nostro gruppo Interact, ma alla fine ce l’abbiamo fatta e l’attività si è rivelata un successo su tutti i fronti; siamo infatti riusciti a vendere ogni nostra torta, circa una ventina, addolcendo la giornata ad altrettanti caritatevoli avventori e raccogliendo la stupefacente somma di 263 euro (e 3 centesimi, per essere “svizzeri”). Tutto questo passando una gradevolis-sima mattinata tra risa e scherzi, in amicizia. Ma se l’ iniziativa è andata in porto è soprattutto grazie alla bontà della gente disposta a donare, in taluni casi senza nemmeno prendere una torta o uno spiedino di fragole e cioccolato (trovata del nostro Presidente Silvia Agusson) per questa nostra giusta causa, a tutti un grazie dei più sentiti. Quindi tirando le somme, credo di parlare a nome del mio club quando dico che questo sarà il primo di una lunga serie di services a lieto fine e che ci impegneremo a fondo perché sia così.

D’altronde il futuro è dei giovani ed è compito dei giovani dimostrare nel presente che lo meritiamo.

ROTARACT E NUOVE GENERAZIONI

I dolci della nonnafanno bene a tutti, anche alle associazioni

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Distrettuali Interactianela prima a Trieste

di Elisabetta GoinaInteract Trieste

L’Interact è il luogo in cui ogni suo membro ha la possibilità di conoscere il mondo lavorativo e migliorare se stesso accrescendo i suoi interessi e trovando nuovi e tanti amici non solo della propria città ma appartenenti ai vari club del Distretto.

Tutto ciò si realizza all’interno della Distrettuale, la seconda delle quali si è svolta a Trieste il 25 maggio nella splendida cornice di Piazza Unità, presso il Caffè degli Specchi.

In quest’occasione abbiamo potuto rinnovare quel rapporto di amicizia che ciascun Interactiano sviluppa in questa grande famiglia. Un evento che ha visto partecipi i Club di Conegliano, Treviso, Asolo, Camposampiero e Trieste e che ha permesso lo sviluppo di un’unione sempre più forte tra i Club.

In questa occasione abbiamo potuto confrontare il lavoro svolto da ciascun Diret-tivo permettendo la diffusione di suggerimenti e grandi idee molto utili per tutti i soci. Più volte è stato sottolineato come il Rotary ed il Rotaract siano sempre dis-ponibili nell’aiutare noi giovani Interactiani.

L’incontro ha avuto un risvolto decisamente positivo con il conseguente buon aus-picio che questa esperienza si ripeta nel prossimo Anno Sociale.

ROTARACT E NUOVE GENERAZIONI

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ROTARACT E NUOVE GENERAZIONI

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PERLE DEL DISTRETTO 2060

Venezia. Venezia ha in sé una luce propria, particolare ed estasiante, ma mai egoista e gelosa. Una luce capace di propagarsi su tutto ciò che la circonda, su chi la visita, su chi ha la fortuna di sentirla propria.

Venezia ha in sé un’ombra di malinconia, di vite passate, di ricordi impreg-nati alle pareti dei palazzi che crescono maestosi sulle calli, sui campi e sulle piazze. Ha un’anima sua, più di qualsiasi altra città: un’anima che trascende chi la abita, che fa diventare veneziani per un’ora, una giornata, per una setti-mana, per una vita intera, ma mai il contrario, questo fa parte del suo segreto incantesimo, della sua natura magica, un antichissimo trucco che trasforma chiunque metta piede sul suo suolo in qualcosa che le appartiene, che le è sempre appartenuto. D’altra parte, nessuno può dire di possederla intera-mente, chi può definirla “casa” conosce questo gioco delle parti e, come un eterno innamorato, rimane in ammirazione platonica senza velleità possesso-rie, accontentandosi di rimanere un turista per sempre.

Venezia è bellezza fine a se stessa, mai in relazione a qualcosa. Era bella nello scenario de “La morte a Venezia”, in cui sublimava la malattia, la povertà, la morte, in un ritratto esistenzialistico della decadenza fungendo da canale catartico e liberatorio, e’ bella oggi con le corruzioni dei nostri tempi e i tito-loni sui giornali. Nulla può piegarla.

È pace, calma e serenità, e movimento, isterismo e iperattività nello stesso momento, a distanza di pochi metri.È indifesa se vista dal mare, ma forte vissuta da dentro.È ambiguità, o come dicevo prima, è il chiaro/scuro per definizione.

Si potrebbero spendere milioni di parole, di aggettivi, di metafore, di pen-sieri su questa città che ne ha viste tante e che in tanti hanno visto, ma si dimenticherebbe sempre qualcosa, non sarebbe mai una descrizione fedele e completa, perchè ha un carattere che non può trapelare dalle cose dette o scritte, ma che dev’essere semplicemente respirato e vissuto da chi avrà voglia di sottostare al suo gioco.

di Anna CurtoFeltre

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Veneziaperla tra le perle

Era l’alba quando disse:- Sire, ormai ti ho parlato di tutte le città

che conosco.- Ne resta una di cui non parli mai.

Marco Polo chinò il capo.- Venezia, – disse il Kan.

Marco sorrise. – E di che altro credevi che ti parlassi?

L’imperatore non batté ciglio. – Eppure non ti ho mai sentito fare il suo nome.

E Polo: – Ogni volta che descrivo una città

dico qualcosa di Venezia.

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EVENTI PASSATI

di Lucrezia FavaroMontebelluna

Sabato 22 marzo, nella cornice della Sala Gran Quest’anno il Distretto Rac 2060 ha deciso di dedicare particolare attenzione alla sensibilizzazione del sempre più preoc-cupante problema della violenza contro le donne. Ne è nata così l’idea del “2060forWomen”, evento che si è tenuto sabato 10 maggio presso l’auditorium di Veneto Banca ed organizzato in collaborazione con il Rotaract Club di Montebelluna.La giornata è stata suddivisa in due parti. Alla mattina si è tenuto un dibattito abil-mente moderato dal giornalista e rotariano Sergio Zanellato nel quale si sono con-frontati sul tema, con punti di vista differenti, Virna Cassol, presidente dell’associazi-one “Il coraggio di essere donna”, che ha raccontato la sua trasformazione personale da vittima della violenza a donna coraggiosamente attiva nell’aiuto delle persone in difficoltà, la psichiatra Sara Tabbone, che ha analizzato la questione dal punto di vista medico, sottolineando come soltanto un cambiamento sociale può portare all’elim-inazione di un problema che, a suo avviso, nonostante i clamori di cronaca, si è for-temente ridimensionato rispetto al passato, ed il maestro di arti marziali ed esperto di difesa personale Enrico Luciolli, che ha trattato, invece, del modo di gestire e di reagire di fronte al rischio di subire una violenza.Nella seconda parte della giornata, terminato il pranzo, Luciolli ha fornito ai giovani e alle giovani in sala ulteriori consigli per la difesa personale, mostrando anche alcune tecniche, pur ribadendo in ogni caso l’opportunità di prevenire situazioni rischiose e di evitare, per quanto possibile, lo scontro con l’aggressore, poiché nella difesa personale e nella vita in genere, come affermato già nel VI secolo a.C. da Sun Tzu ne “L’arte della guerra”, “chi in cento battaglie riporta cento vittorie, non è il più abile in assoluto; al contrario, chi non dà nemmeno battaglia, e sottomette le truppe dell’av-versario, è il più abile in assoluto”.

2060 for womenuniti contro la violenza sulle donne

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EVENTI PASSATI

Smart servicedivertirsi facendo servizio

di Giovanna d’AnnaPortogruaro - Jesolo - San Donà di Piave

Sabato 17 maggio, presso il Savoy Beach Hotel Bibione, il Rotaract Club San Donà di Piave-Portogruaro-Jesolo, insieme con il Rotaract Club Padova Euganea, ha or-ganizzato lo SMART EVENT, legato al Service Distrettuale 2013/2014, diviso in due momenti: SMART CONFERENCE e SMART GALA.

Durante la CONFERENCE relatori Dott.Sebastiano D’Anna Direttore UOC Neuro-logia e Stroke-Unit Portogruaro, Dott.ssa Lisa Lain Fisiatra AISM Padova, Roberta Amadeo Rappresentane Nazionale AISM sono intervenuti parlando della SM e del funzionamento del macchinario Sostegno e Scarico Biodex. Con gran soddisfazione è stato dichiarato che l’80% dei pazienti usufruirà del nostro macchinario.

Dopo i ringraziamenti ai relatori la giornata è continuata con lo SMART GALA.Più di centoventi ospiti hanno partecipato all’evento ricevendo i ringraziamenti da parte del Direttore Generale ULSS 10 Carlo Bramezza presente in sala.Durante la cena di è stato sancito e firmato il gemellaggio tra i due Club ed è sta-to nominato Lucio D’Anna socio onorario del Club San Donà di Piave-Portogrua-ro-Jesolo per le attività di prestigio svolte.La serata si è conclusa con una lotteria della quale il contributo verrà devoluto all’As-sociazione Italiana Sclerosi Multipla.Ringrazio di cuore tutto il Distretto Rotaract 2060 che ha creduto in noi e nel proget-to. Abbiamo visto un Distretto commosso, interessato, soddisfatto del lavoro che abbiamo portato avanti.

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EVENTI PASSATI

di Rotaract Treviso

Anche quest’anno il Rotaract Club di Treviso tra i suoi Service ha realizzato due inizia-tive a sostegno dell’Onlus ADVAR, associazione per l’assistenza domiciliare gratuita ai malati di cancro fondata nel 1988 da Anna Mancini.La prima riguarda un concerto Jazz organizzato Sabato 21 giugno al Just Café di Treviso. In quell’occasione si sono esibiti Marco Bolfelli alla chitarra, Simone Serafini al basso ed Igor Cecchini alla batteria. Parte dell’incasso della serata è stato donato all’associazione.Il concerto è stata una splendida occasione di fare service, unendo al piacere di un aperitivo con gli amici, la volontà di fare beneficenza.Il secondo progetto è incentrato invece sulla fotografia. Abbiamo promosso su face-book il concorso “La Grande Bellezza”, intesa non tanto come la celeberrima pellicola cinematografica vincitrice dell’Oscar, bensì come valore estetico ed emotivo secondo sensibilità personale. Abbiamo raccolto le foto dei partecipanti al concorso nella nos-tra pagina facebook di club dove chiunque poteva esprimere i propri apprezzamenti. Una volta selezionate le foto che avevano ricevuto più i-like, le abbiamo stampate e abbiamo allestito la mostra fotografica presso lo Schiraz Café in Piazzetta Trentin a Teviso.La mostra è iniziata il 13 Giugno e rimarrà allestita fino a metà luglio, l’evento con-clusivo del service si è svolto nella serata del 26 Giugno durante la quale si è svolta un’asta di beneficenza delle fotografie e le opere più apprezzate sono state premiate. Il ricavato dell’asta è stato devoluto interamente all’ADVAR.

Il Rotaract Club di Treviso si é messo in gioco non senza titubanze, tuttavia questo progetto ha avuto un forte riscontro e molti apprezzamenti dal pubblico e dai fotografi che hanno partecipato al concorso. L’idea di coinvolgere chiunque e lasciare aperta la partecipazione al contest, ha permesso inoltre al club di farsi conoscere e di mostrare il vero spirito Rotaract, quello del volontariato.

La grande bellezzadel servizio per gli altri

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EVENTI PASSATI

Questa è una selezione di alcune

delle foto arrivate al club di Treviso.

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ROTARACTIANI NEL MONDO

Rotaractiani nel mondovisti da loro di Rotaract Adana Seyhan &

Rotaract Istanbul Dolmabahçe

Clothing Support Project

After a brief discussion with Dolmabahce Rtc, we have decided to initiate a com-mon project. Following some research we have discovered Kepez Village which was in need of clothing support. Quickly we arrange committees and started gathering clothes. On 26th of September, with Dolmabahce Rtc members, we visited the village and distributed the clothes with the help of village authorities. Even a wedding gown was collected and by coincidence it was used the same day by a bried in need. The project successfully reached the target and with help of Dolmabahce Rtc, Adana Seyhan Rtc managed to change lives!

Progetto “supporto abiti”

Dopo una breve chiacchierata con il Club di Dolmabahce, abbiamo deciso di intraprendere un progetto comune. Consultando alcune ricerche abbiamo sco-perto Kepez Village, un villaggio in cui c’era un gran bisogno di abiti. In poco tempo abbiamo quindi creato delle commissioni incaricate per il progetto e cominciato la raccolta degli abiti. Il 26 settembre con i nostri partner abbiamo visitato il villaggio e distribuito gli abiti, grazie anche all’aiuto delle autorità loca-li. Per caso avevamo raccolto anche un abito da sposa, che è stato usato il giorno stesso da una sposa che ne aveva bisogno. Il progetto è riuscito con successo e, grazia all’aiuto del Rotaract Dolmabahce, il nostro club ha cambiato delle vite!

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ROTARACTIANI NEL MONDO

Rotaractiani nel mondovisti da noi

Salve cari soci di Distretto,

sono felice di raccontarvi la mia fantastica esperienza vissuta con i soci di Shanghai.Facciamo un passo indietro: sono Matteo De Tomasi, di Vicenza, ho 28 anni, lavoro per un’azienda che produce valvole per compressori ad aria dal 2004, dal 2008 faccio avanti e indietro da Shanghai per seguire l’implementazione e lo sviluppo delle linee di produzione in loco, da un’anno sono Socio RAC.

A fine marzo 2013 sono partito per seguire altri lavori e ho voluto approfittare del fatto che il RAC è presente ovunque. Arrivato ho spedito una mail al club e Alexander, il segretario di allora, mi ha invitato al loro successivo meeting che si tiene ogni lunedì in un ristorante in centro città (Jing’an).

Per ogni nuovo ospite e dovere presentarsi, club di provenienza o come si è venuto a co-noscenza del Rotaract.

Da lì a poco, il passo è stato breve per partecipare ad una maratona di 5 miglia in un campus universitario (HULT) per una raccolta di cibo (foto A), promuovere l’END POLIO NOW, l’attività principale, in giro per la città e nei locali (foto B), ai Ferrari day’s (foto C), al padiglione italiano dell’Expo all’evento organizzato dall’ambasciata italiana in occasione del 2 giugno (foto D).

Per poi partecipare a una famosa competizione in barca, la Dragon Boat

Un’esperienza Fantastica!! Forza Rotaract!!

di Matteo De TomasiVicenza

Matteo è socio del Club di Vicenza.È spesso in viaggio per lavoro, in particolare a Shangai, e ci racconta l’esperienza con il club locale

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PROSSIMI EVENTI

SIDE e Apertura Nazionale 29 agosto | 31 agostoTrieste

Buona estate, il Chronicle torna a settembre!