1.
- Luomo che illumin il periodo buio della scienza
2.
- Il genio, luomo, le opere
1564 Galileo nacque a Pisa. Sin da giovane si appassiona alle
facolt scientifiche, dapprima alla medicina e in seguito alla
matematica e alla fisica. 1589 A Pisa inizia la sua professione di
docente universitario. In questo periodo pubblica De motu, il
saggio dedicato allacaduta libera dei corpi 1593 Accetta la
proposta dinsegnamento nelluniversit padovana. Sei anni dopo si
sposer con Marina Gamba, da cui avr tre figli: Virginia, Livia e
Vincenzio. In questi anni Galileo rispolvera la teoria eliocentrica
di Copernico e perfeziona uno strumento essenziale per le sue
ricerche prossime, il telescopio. 1609 Si trasferisce a Firenze,
alla corte medicea, ed effettua numerose scoperte astronomiche: i
satelliti di Giove,le stelle della Via Lattea, il primo
avvistamento di Saturno. Inoltre approfondisce le conoscenze su
Venere e sulle macchie solari. 1614 Il SantUffizio, organo
giuridico della Chiesa, scheda Galileo come un eretico.1630
Pubblica nelDialogo sopra i due massimi sistemi del mondo. 1638E
edito il suo ultimo libro, Discorsi e dimostrazioni matematiche
intorno a due scienze. 1642Muore ad Arcetri nella sua villa.
3.
- Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
- Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo probabilmente il
pi importante trattato scientifico steso da Galileo. Infatti, per
la rima volta, viene utilizzato un metodo scientifico per
investigare sulla realt dei fatti.Galilei espone nellopera la
veridicit della teoria copernicana, eliocentrica, ossia la presenza
centrale del sole nel nostro sistema. Per confutarla con quella
tolemaica, geocentrica, ossia la presenza della Terra al centro del
sistema solare, il nostro scienziato utilizz la via del dialogo fra
uomini di cultura di opposta ideologia.
- Lo scienziato fiorentino Salviati (il personaggio in cui
sidentifica Galileo) e il veneziano Simplicio (aristotelico, vedi
in basso) discutono in un palazzo della Serenissima su varie
tematiche:il moto di rotazione della Terra, il moto di rivoluzione
della Terra, le maree ma soprattutto il confronto fra teoria
geocentrica ed eliocentrica. Ad assistere ai due vi un nobile
veneziano, Sagredo, che spesso opera da mediatore e da arbitro
della disputa.Attraverso esempi pratici e osservazioni pragmatiche,
la teoria di Salviati sembra inoppugnabile. Tuttavia, Simplicio
rimane della propria parte.In questopera, Galileo mette in risalto
il netto contrasto fra una mentalit aristotelica e una
galileiana.Questo libro dimostra, in aggiunta, di come il metodo
galileiano possa essere valido ed efficace.
- Abbiamo gi detto in precedenza che Simplicio rappresentava la
fazione degli aristotelici. Ma chi erano gli aristotelici? Essi
erano uomini di cultura che si rifacevano alle idee di Aristotele,
filosofo greco vissuto nel 300 a. C. Il concetto aristotelico
fondamentale si basava sull affermazione tutto ritorna alla propria
natura. Le sue teorie si basavano su dogmi e perci gli aristotelici
non si servivano di dimostrazioni pratiche e di osservazioni, si
limitavano a pensare e ripensare. Per questa ragione la loro teoria
era errata: si scopre che la terra a girare attorno al Sole solo
con osservazioni e calcoli. Inoltre, Aristotele era considerato
dagli aristotelici pi uno scienziato che un filosofo.
4.
- Palazzo Pitti: qua si tenevano molte delle conferenze
dellAccademia del Cimento
- Nel 1657 a Firenze viene fondata la societ scientifica
denominata Accademia del Cimento. I principali artefici furono i
due allievi di Galileo Evangelista Torricelli e Vincenzo Viviani.
Essi vollero proseguire e approfondire gli studi del maestro,
servendosi sempre del metodo ideato da Galileo. La societ, infatti,
si poneva come scopi la sperimentazione scientifica delle nuove
teorie e la creazione di nuovi strumenti da laboratorio e di
standard di misurazione convenzionali. Inoltre, tutte le ricerche e
le scoperte effettuate nellAccademia sarebbero state raccolte nel
volume da laboratorio Saggi dinaturali esperienze fatte
nellAccademia del cimento.Gli studiosi del Cimento si occuparono
soprattutto di termometria, pressione e barometria. Alle conferenze
organizzate dallAccademia, che si tenevano a Palazzo Pitti,
potevano partecipare anche coloro che non erano membri della
societ. Perci molti scienziati fiorentini, fra cui Francesco Redi,
presero parte ai congressi del Cimento.Nonostante le grandi
iniziative, lAccademia del Cimento fu sciolta una decinadanni dopo
la
- fondazione. Tuttavia, lesperienza di questa societ fu
estremamente importante poich fu la prima ad adottare un metodo
sperimentale. A differenza degli aristotelici, il loro lavoro non
si basava sul ragionamento: era un lavoro pratico. Per confermare
le numerose ipotesi che gli studiosi formulavano, furono ideati
numerosi esperimenti. Ci stimol notevolmente la costruzione di
strumenti da laboratorio. Insomma, grazie a Galileo e allAccademia
del Cimento, Firenze assunse il ruolo di capitale europea della
scienza.
5.
- IL MUSEO DI STORIA E DI SCIENZA DI FIRENZE
- Al giorno doggi, possiamo ammirare numerosi strumenti costruiti
da Galileo e dai membri del Cimento al Museo di Storia e di Scienza
di Firenze. La galleria, inoltre, ospita altri utensili scientifici
di incomparabile valore. Probabilmente, gli arnesi pi importanti di
Galileo presenti nella Galleria sono: il cannocchiale, il
microscopio e il compasso.
- Il cannocchiale galileiano (fig. 4) stato lelemento-chiave
delle scoperte astronomiche dello scienziato pisano.Galileo
perfezion il cannocchiale elaborato da uno scienziato olandese.
Nonostante la sua grossa importanza, il cannocchiale non era uno
strumento sofisticato: un semplice tubo alle cui estremit
spuntavano due lenti: un obiettivo (doveva inquadrare le immagini)
e un oculare (le zoomava). Comunque, grazie ad esso, Galileo
individu numerose stelle della Via Lattea, Saturno, quattro
satelliti di Giove Un altro arnese fondamentale elaborato da
Galileo fu il microscopio (fig. 3): esso era un tubo contenente due
lenti, una concava e una convessa. Attraverso il microscopio,
Galileo approfond gli studi sullorganismo umano. Un altro oggetto
molto interessante il compasso (fig. 1). Non nato per scopi
scientifici, ma bellici: era utilizzato per progettare nuove armi.
Tuttavia Galileo lo impieg per fini matematici. La sua funzione
principale era la costruzione di poligoni inscritti in una
circonferenza.Il museo offre altre sezioni molto importanti, tra
cui quella che ospita gli strumenti del Cimento. I marchingegni pi
importanti riguardano la compressibilit dei liquidi il suono e il
vuoto.
- La galleria scientifica celebre anche per la sfera armillare
(fig. 2): essa non altro che una grossa sfera in legno dorato
utilizzata per complessi calcoli astronomici.
6.
- IL PIANO INCLINATO: il lavorodi Galileo e il nostro
- Galileo, come descritto nel Dialogo sui massimi sistemi, si
accert che loggetto da far rotolare sullasse e il piano inclinato
fossero ben levigati, in modo da non creare attrito.In base ad un
suo esperimento, Galileo fece ruzzolare un oggetto sferico. Per
cronometrare il tempo impiegato dalloggetto, Galileo si serv
delloscillazione uniforme di un pendolo. Attraverso
questultimo,intu che la palla raggiungeva una velocit elevata solo
dopo la partenza e che la velocit delloggetto aumentava allaumentar
dello spazio percorso. Inoltre lo scienziato not che lo spazio
percorso in un oscillazione di pendolo era il quadrato dello spazio
precedente percorso in un oscillazione. Perci Galileo pens che la
relazione spazio/tempo fosse una dipendenza quadratica.Anche noi
abbiamo effettuato lo stesso tipo di esperimento, munendoci di vari
oggetti sferici e di un piano inclinato posto a diverse
inclinazioni. Dal grafico, presente nella successiva
diapositiva,che abbiamo tracciato la relazione risulta anche qui di
dipendenza quadratica. Si pu anche notare che il coefficiente della
dipendenza aumenta allaumentar dellinclinazione del piano. Tuttavia
non abbiamo formulato il vero coefficiente, dato che gli
esperimenti non possono non essere caratterizzati da errori
accidentali.Anche se resta a Galileo il merito di aver trovato una
formula iniziale (Spazio= K x Tempo 2 ), non individu il
coefficiente della dipendenza quadratica. Solo con un fisica pi
moderna, fu possibile formularlo: Newton, fisico inglese del 600,
elabor la formula definitiva della caduta libera, trovando il
coefficiente: 9,8 (acc.gravitaz.)
- Dobbiamo necessariamente attribuire un altro merito a Galileo:
lo studio della caduta libera dei gravi.Si dice che lo scienziato
pisano abbia studiato la caduta libera gettando dei pesi della
Torre di Pisa.In qualsiasi caso, Galileo costru una macchina
semplice che potesse rallentare la caduta libera delloggetto: il
piano inclinato. Essa era costituita da unasse posta in
obliquo