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diAndrea di Furia

CambiaMenti

Daily Horror

ChronicleCORRISPONDENZE DIABOLICHE ON-LINE

DAL PALUDOSO FRONTE TERRESTRE

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© 2011 Editrice CambiaMenti I edizione

ISBN 978-88-96029-04-6

Editrice Cambiamenti sas40125 Bologna - Via Quadri, 9

Tel. 051 52 24 40 Fax 051 55 38 57www.cambiamenti.com

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Progetto grafico di collana (copertina e interni) e impaginazione

Energia di Emanuela [email protected]

Tutti i diritti di riproduzione, di traduzione o di adattamento

cine-radio-televisivo sono riservati per tutti i Paesi. È vietata la riproduzione

dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa la stampa, copia fotostatica,

microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’Editore.L’Editore è a disposizione degli aventi dirittocon i quali non è stato possibile comunicare,

nonché per eventuali inesattezza od omissioninella citazione delle fonti.

Tutte le citazioni all’inizio di ogni e-mail sono tratte dal Faust di J. W. Goethe,

tradotto da Vincenzo Errante, èdito da Sansoni.

Immagine di copertina:elaborazione grafica di Emanuela Crivellaro

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Dedicato a chi: saprà divertirsi leggendo, troverà il filo rosso dell’insegnamento, incontrerà spunti per la sua meditazione, vorrà impegnarsi per la società futura.

Un particolare ringraziamento da parte dell’autore va alla Redazione della rivista L’Archetipo (www.larchetipo.com), che a partire dal numero di settembre 2007 ha mensilmente pubblicato la rubrica Inviato speciale, contribuendo molto con i suoi incoraggiamenti e consigli alla realizzazione del presente volume.

A tutti: buona lettura

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Indice

Introduzione 11Premessa 15

DAILY HORROR CHRONICLE

Mail n°: I. Un inviato molto “speciale” 18

II. Allineamento e indipendenza in redazione 21

III. Prevenzione inversa 28

IV. Appunti oracolari abusivi su zio Miltie 35

V. La prima regola del master 40

VI. Una vaccinazione di massa con contorno, toglie un’intera generazione di torno 47

VII. Una buccia di banana finanziaria per il Master Truffator 58

VIII. Alleati della Fanatic University? Sì, ma... “in-sana” competizione 64

IX. Shock e Sgomento: l’origine della strategia 70

X. La seconda regola del master 75

XI. Un ‘dono’... paradossalmente mortale 81

XII. Un ambasciatore autorevole... contro nonno Berlicche 86

XIII. Cosa non devono giammai sapere 96

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XIV. Il segreto manifesto 102

XV. La terza regola del master 107

XVI. Guarirli? Assolutamente no! L’obiettivo è... ‘curarli’ fino alla morte 114

XVII. Dormire, svegliare? No grazie: solo sognare! 122

XVIII. 70 volte 7, l’incubo di Vermilingua 128

XIX. È inevitabile: con Faucidaschiaffi... mi girano le corna! 137

XX. La quarta regola del master 143

XXI. Una velenosa rotazione del chaos 154

XXII. Un bel programmino contro-evolutivo 160

XXIII. Tre nefaste chiavi operative 167

XXIV. Un’infelicità quotidiana programmata 173

XXV. La quinta regola del master 181

XXVI. Un tiro mancino... per eccesso di zelo 190

XXVII. Ho fatto 13! 197

XXVIII. Tre flebo immaginative, per disorientare il mondo 204

XXIX. Semi-sèri di tutto il mondo unitevi: sorridiamo all’Euro-America 212

XXX. La sesta regola del master 221

XXXI. Il perfido comandamento 231

XXXII. Una bramosa sfoltitina 237

XXXIII. Un proverbio bastardo 250

Personaggi 287Postfazione 289Bibliografia essenziale 295

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introduzione

È da apprezzare che Andrea di Furia abbia deciso di riproporre ai suoi fedeli lettori un seguito del fortunato Mail da Furbonia, i cui umori sulfurei tuttora evaporano dagli scaffali delle librerie dove è custodito il volume contenente lo scabroso carteggio e-mail tra il gio-vane diavolo Giunior Dabliu e suo zio Malacoda.

Lo zio era finito in Purgatorio per una serie di fatti e misfatti che presso l’Arcontato delle Tenebre ne avevano minato la credibilità nel suo ruolo canonico di mefistofelico professionista della tentazione ai danni delle gustose seppure addormentate caviucce umane nel paludoso sottobosco animico del quinto piccolo eone tecnologico postatlantico, ovvero nella sua opera di perversione esiziale dei figli dell’uomo abitanti quel “ciottolo orbitante” chiamato Terra.

Se l’autore del presente lavoro insiste nel proporci un ulteriore car-teggio tra diavoli è perché, sempre per quella debolezza tipica dei geni, Giunior Dabliu, essendo anche demonio, pecca di distrazione, nel consentire indebite interferenze e intercettazioni delle sue mail, e di diabolica perseveranza nel diffondere confidenze piccanti e rivela-re a un occhio indiscreto i piani quinquennali di satanica libidine di-struttiva messi a punto dal Black Team, una squadra speciale di gua-statori infernali, tutti laureati e con master in damnatio administration

CHORUS MYSTICUS: Tutto l’Effimeroè solo un Simbolo.L’Inattuabilesi compie qua.Qui, l’Ineffabileè Realtà.Ci trae, superno,verso l’EmpireoFemmineo eterno.

Gole montane, vv. 12.103-12.111dal Faust di J.W. Goethe.

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conseguito presso l’università subnaturale di Furbonia, frequentata a suo tempo anche da Giunior Dabliu e dalla sofisticata Vermilingua.

Ora la diavolessa col penchant intellettuale, dopo la laurea e il ma-ster, è nella redazione del Daily Horror Chronicle, il prestigioso quo-tidiano infernale, di cui il brillante Giunior Dabliu è corrispondente esterno. Il fatto che i due giovani diavoli appena laureati e dopo aver finito il master siano stati assunti in pianta stabile, a tempo inde-terminato, con tutte le garanzie e tutele amministrative, sconfessa i detrattori della condizione infernale, che non conosce precariato e disoccupazione.

È di estremo interesse leggere la corrispondenza in rete tra il giovane inviato speciale del Daily Horror e l’emancipata redattrice Vermilingua. Ne esce un quadro allucinante, non della condizione infernale bensì della civiltà umana, arrivata al punto omega della perversione, e pare di capire dai commenti e dalle considerazioni dei due sulfurei giornalisti che gli uomini e le donne del pianeta, definiti con un certo azzardo semantico “le appetitose vittimucce”, siano nel-la realtà della cronaca più diabolici degli stessi diavoli, e hanno fatto tutto da soli.

È il caso di dire che gli allievi hanno superato i maestri, e che la mattanza di anime progettata dalla corrosiva università della perdi-zione stia avvenendo per autoesecuzione, senza eccessivo intervento della sanguinolenta nomenclatura dirigente degli inferi, che avrà così trionfato senza troppa fatica sul Nemico Celeste e le di Lui Gerar-chie.

L’uomo ha fatto harakiri, rinunciando alla propria libertà e divini-tà per un pacchetto di derivati.

È infatti la corruzione in ogni campo, individuale e sociale, che ha portato la civiltà umana al punto di non ritorno dell’imbarbari-mento cui è pervenuta, e Giunior Dabliu lo rivela nelle sue e-mail, attribuendo ai gestori della cosa pubblica, allo Stato unitario onni-pervasivo, di «causare distruzione, provocare avversione, instillare paura e stimolare l’odio nell’economia, nella politica e nella cultura, intrecciandola con nodi sempre più stretti e soffocanti al carro della gestione autocratica della società umana».

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INTRODUZIONE 13

Le soluzioni? Sono tante e geniali. Prima fra tutte la Tripartizione dell’organismo sociale secondo le tre aree di competenza culturale, giuridica ed economica. Soluzioni che, rovesciate, ci fornisce lo stes-so Giunior Dabliu nel succoso scambio epistolare con la sua collega Vermilingua.

Il neo-corrispondente del media deviato Daily Horror Chroni-cle, rivelando con icastico zelo le strategie, neppure tanto occulte, dell’Arcontato delle Tenebre per dannare la creatura umana, delinea allo stesso tempo le contromosse che l’uomo divenuto cosciente del proprio compito, ispirato dalle Armate Celesti guidate da Michele, potrebbe mettere in campo per risolvere a proprio definitivo vantag-gio la millenaria, anzi multieonica contesa tra il Male e il Bene. Natu-ralmente, in piena autonomia di scelta tra dannazione e redenzione. Ecco perché questo libro è un vero vademecum per aiutare la società umana a uscire dall’inferno in cui si è autoreclusa.

Stranamente, ma non poi così tanto, l’inviato Giunior Dabliu, per distrazione (o intenzione?), come il Mefistofele di Goethe, incarna «quella forza che sempre vuole il male e sempre il bene crea». Per questo dalle pagine del libro non esala zolfo ma un forte odore di libertà: dalle pastoie della finanza creativa, dalla politica rapace e inconcludente, dalle fughe di greggio e di capitali, dalle pandemie pompate, dalle scie chimiche e dalle Torri di Babele che ci tolgono il Cielo.

Se le vie dell’Inferno sono pavimentate di umane buone intenzioni mancate, vuoi vedere che quelle che riporteranno l’Uomo al Paradiso sono lastricate delle distrazioni di un buon diavolo di reporter?

Fulvio Di Lieto

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MEFISTOFELE a FAUST: Si sa: la gente non s’accorge mai d’avere innanzi il diavolo in persona, neppur se per il bavero la tiene.

La taverna di Auerbach a Lipsia vv. 2.182-2.183, dal Faust di J.W. Goethe.

Premessa

Non chiedetemi con quale diritto ho catturato la corrispondenza giornalistica che metto a disposizione di chi legge: vitale e indispen-sabile... per evitare secoli di oscura e penosa schiavitù, e per guidare nella più serena pacatezza ed equilibrio l’evoluzione dell’uomo attua-le verso la civiltà del prossimo futuro.

Neppure voglio autodenunciarmi per aver violato – nel pieno, co-sciente possesso e sano esercizio delle mie facoltà mentali – la privacy cosmica dell’autore: Giunior W. Berlicche, in realtà un diavolo emer-gente.

Sono anche cosciente, dati i miei precedenti, che se persèvero in questo atteggiamento da ‘paparazzo informatico’ rischio di attirare, prima o poi, la scomoda attenzione delle terribili Authority cosmiche che vigilano severamente sul pieno rispetto delle norme a tutela della privacy universale interplanetaria.

L’impellenza di comunicare i concetti di base pervenuti nelle mie mani: l’improrogabilità di far emergere la perniciosità dello Stato uni-tario moderno (‘moderno’ come un decrepito zombie, in quanto so-cialmente monodimensionale); la premura di portare a conoscenza di tutti noi l’inosservato guasto dell’hardware sociale dei presenti tempi – che ha impedito e naturalmente impedisce tuttora il funzionamento di qualsiasi software sociale si studi per risanarlo – causato dalle due leggi sociali oggettive dell’Unitarietà delle tre aree sociali (Uas ) e dello Slittamento laterale degenerativo (Sld ): leggi subite perché non conosciute e non controllate dall’uomo... ebbene, tale urgenza ha cancellato e rimosso ogni mia paura e indugio in merito.

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1 Causa l’interesse suscitato in più lettori dal precedente imprevisto incidente me-diatico che aveva depositato sul desktop del mio computer le mail astrali inviate da Giunior Dabliu allo zio Malacoda – in quel momento al confino in Purgatorio perché sospettato di essere ‘a rischio redenzione’ – per illustrare nei minimi dettagli i suoi feroci progressi e la sua proterva partecipazione al master infernale in damnatio ad-ministration della prestigiosissima Furbonia University. Leggi in: MAIL DA FURBONIA, Andrea di Furia, CambiaMenti, Bologna 2006.

2 La scelta: tra l’offerta del Master Truffator, il Magnifico Rettore che dopo l’antìtesi di laurea di Giunior Dabliu (intitolata: “Fregalité, ovvero lo Stato Unitario onniper-vasivo, bipolare e democratico…”) lo voleva come assistente alla Furbonia Univer-sity; e la possibilità di partecipare allo stage post-master al DailyHorrorChronicle.inf (uno dei più prestigiosi quotidiani on-line del suo pestìfero Arcontato delle Tene-bre) su interessamento di Vermilingua, ex-collega al master e per retaggio tribale predestinata a posizioni di comando negli infernali media deviati.

Fortunatamente, l’hacker astrale esperto di gossip infernali (disce-polo del coriàceo Gozzoprofondo) cui mi sono rivolto1 per monitora-re “in remoto” e copiare ogni file elettronico inviato dal nostro neo-Top manager della tentazione, ha escluso tassativamente la possibilità che la sua vittima, o altri, se ne possa mai accorgere.

Meglio così! Mi sarebbe proprio dispiaciuta l’interruzione in corso d’opera della pubblicazione di queste rivelazioni, di queste leccornìe giornalistiche provenienti dal paludoso fronte terrestre che Giunior Dabliu ha scelto di calcare da inviato speciale, per sperimentare di-rettamente sul campo i suoi diabolici talenti naturali.

Alla scelta2 finale di Giunior Dabliu non credo siano state estranee l’incertezza, il disagio e la pur furbetta voglia di cambiare aria... in merito alle future terrificanti intenzioni nei suoi riguardi di nonno Berlicche, ora ben informato sui rapporti intercorsi tra zio Malacoda e il proprio pimpante e intraprendente nipotino.

L’evidente difficoltà di rendere in termini umani concetti come quello di evoluzione, che nel testo originale possono riferirsi indiffe-rentemente al solo piano corporeo, a quello animico o a quello spiri-tuale, o addirittura contemporaneamente a tutti e tre questi àmbiti,

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PREMESSA 17

e l’impossibilità di trasporre nei nostri usuali concetti spazio-tempo-rali (un’evidente assenza di questa categoria nel mondo frequentato attivamente da Giunior Dabliu, che nelle sue corrispondenze salta-becca frequentemente di palo in frasca tra passato, presente e futuro) mi costringe a rinnovare l’invito al lettore verso una sana prudenza, piuttosto che entrare in una sterile polemica con una Entità che pre-ferisce operare nell’ombra, lanciare il sasso e nascondere la mano.

Piuttosto, lo ripeto, è preferibile voltare pagina ed occuparsi d’al-tro.

Gli eventi ‘scientifici’ o ‘bellici’ o ‘civili’ o ‘sociali’ o ‘medici’ o ‘economici’ o ‘pedagogici’ o ‘politici’ allusi nella corrispondenza indirizzata all’indirizzo [email protected] dal nostro infernale inviato sono il preciso risultato di una ‘strategia del-la tensione’ che nutre copiosamente la bramosìa malèfica di un’intera categoria di cui il nostro grintoso inviato speciale del DailyHorror-Chronicle.inf è, alla fin fine, solamente un solido, degno, laborioso e rispettabile rappresentante.

San Michele 2010, in Italia.Andrea di Furia

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FAUST: Rimanga dunque il Sole alle mie spalle! Alla cascata, che di roccia in roccia scroscia precipitando, io l’occhio affiso in un beato crescere di gioia. Di balzo in balzo essa rovina: in mille e mille rivi riversata e franta; e scaglia in alto turbini sonori d’iridescenti spume.

Paesaggio ridente vv. 4.715-4.720, dal Faust di J.W. Goethe.

I. Un inviato del tutto “speciale”

Carissima Vermilingua,davvero non è stato facile ambientarmi, qui, sul paludoso fronte ter-restre. Nel mio nuovo ruolo di “inviato speciale”, come pedante os-servatore oggettivo dell’andamento del conflitto interepocale tra le nostre tribù infernali e l’uomo, la nostra cavietta predestinata (slap), la nostra prelibatissima e succulenta vittimuccia… devo ancora rac-cogliere le idee.

Certamente la tua raccomandazione per lo stage post-master pres-so il prestigioso Daily Horror Chronicle è stata decisiva per sciogliere i miei ultimi dubbi e incertezze.

Sia per rimandare a eòni più favorevoli a me lo scomodo e inevi-tabile futuro confronto con nonno Berlicche, sia per rinviare a tempi migliori la risposta all’offerta del Master Truffator che, appena laurea-to, mi voleva a tutti i costi come suo assistente diretto alla Furbonia University addirittura, vista la mia creatività, con deleghe di control-lo sui suoi insopportabili financial pitbull.

Bello eh?, nel tuo caso... sapere di essere predestinata per tradizio-ne tribale a diventare un futuro pezzo da novanta dei grandi media deviati del malaffare planetario!

Piuttosto, sai dirmi se il nonno è ancora imbufalito come un fe-rocissimo Minotauro? E nonostante il mio coraggioso tentativo di

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sostituirlo quale “divoratore autorizzato” (nella sua antica querelle con zio Malacoda) sia stato quel clamoroso insuccesso che ancor mi brucia? È sempre così scarsino nel nonno il tasso di sense of humor? Tienimi comunque sempre al corrente delle sue mosse. So che farà decisamente bene alla mia salute.

Comunque sia, chiedi come me la passo. Ebbene, ho appena termina-to le prime fasi di addestramento giornalistico su come manipolare a no-stro vantaggio le iniziative di quelle povere leccornìe animiche umane.

E devo dire che una certa qual nostalgia delle nostre rilassanti ris-se durante e dopo le lezioni con i compagni del master mi ha subi-to assalito, non appena mi è stato chiesto di scegliere se proseguire l’attività all’interno della redazione o se piuttosto partire su uno dei fronti caldi che impegnano da sempre la nostra infernale genìa delle Tenebre contro le insidiose forze avverse della Luce.

Ma la scelta era obbligata per me [volendo libidinosamente impul-sare l’abuso nefasto dello Stato unitario onnipervasivo democratico bipolare (o del ricatto continuo) su quel buffo sassolino che chiama-no Terra], poiché desidero spingere l’uomo di questo quinto piccolo eòne post-diluviano, o anglo-germanico appena iniziato, a scollega-re definitivamente la sua fastidiosa animuccia quèrula dalla relativa corporeità fisica, da noi così ferocemente bramata e concupita. Alla faccia delle coorti e degli Agenti del nostro invisibile Nemico, che la vogliono più che mai ben collegata e attiva!

E tu, invece? Come te la cavi nei panni della più giovane assistente astrale di redazione che la tua tribale famiglia ricordi... dalla sepa-razione del Sole e della Luna, quando l’uomo per la prima volta ha potuto calcare in equilibrio, con il suo fiàmmeo piede, l’infuocata superficie della residua Terra?

E l’impegno continuo al sèguito del fanatico Direttore Irresponsa-bile del Daily Horror (il nostro Maleficissimus Periodator sempre e comunque a 90 gradi al servizio degli infernali ‘poteri forti’ del no-stro pestìfero Arcontato delle Tenebre con le sue contorte strategie comunicative), quell’impegno ha totalmente cannibalizzato anche il tuo tempo libero? Oppure ne disponi ancora a tua totale discrezione?

Ti vedi ancora con qualche ex-collega del nostro famigerato Black

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Team? Che so, con il palestratissimo Righiotenebroso o quell’inte-gralista scientifico di Ruttartiglio? Con il fatuo Farfarello? O magari con quel demonio falso e bugiardo di Ciriatto?

Uh, dimenticavo di informarti che… per deviare le rimostranze dell’odiosissimo Ciriatto, ed anche i suoi fastidiosi anatèmi – a pro-posito: vorrei proprio sapere da chi quel satanasso ha appreso il mio ruolo, a favore di Ruttartiglio, che gli ha impedito di entrare a far parte dei financial pitbull di Sua Unilateralità Usuraria – ebbene, al momento opportuno non sono stato capace di inventarmi niente di meglio del fargli notare come, con la tua raccomandazione nei miei confronti, tu stessa avevi definitivamente mandato a carte quarantot-to la sua residuale e risicata possibilità, per diritto tribale, di accede-re almeno come stagista ad una prestigiosa stagione giornalistica al Daily Horror.

Grazie a te! Gliel’ho ripetutamente fatto notare, ribadendolo con un abile e vigoroso placcaggio al tronco e dopo ogni successiva, do-lorosissima, torsione bilaterale simultanea di corna e coda. Tiè!

Adesso a quel ‘povero diavolo’, per non finire la sua lunghissima futura carriera demoniaca tra i minatori infernali proletari di serie B dell’ottavo o nono girone dell’Ade, non resta che puntare le sue ul-time carte sul master per ripetenti irrecuperabili che la Fanatic Uni-versity ha programmato per il prossimo sesto piccolo eòne terrestre.

Capirai! Le nostre diaboliche agenzie profetiche abusive hanno saputo che le Gerarchie regolari lo definiscono l’eòne post-atlantìdeo di Filadelfia: ovvero l’eòne dell’Amore fraterno! Ah, già pregusto l’agrodolce sapore del suo sicuro fallimento, e tu pure (slap)…

Eh sì! Debbo sempre stare più che attento a tenere sotto controllo l’ipertensione sulfùrea e il solito pastoso filino di bava che nell’ecci-tazione mi cola dalla fauci. E, ovviamente, non devo divagare.

Dunque... ebbene… allora, se lo vedi, Vermilingua... cioè, se vedi l’odiatissimo Ciriatto… rasenta le pareti e presta attenzione: nei tuoi riguardi, potrebbe proprio non essere del suo umore migliore.

Il tuo devotissimo inviato, speciale

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FAUST: Ma con quale splendor germoglia in alto. Dal grembo di quel fervido uragano nel cangiante durar della sua curva l’arcobaleno variopinto. Ed ora, tutto si staglia in nìtido disegno; ora, si sfuma dentro l’atmosfera, un fresco abbrividir spargendo intorno è dell’umana attività, lo specchio. Mèdita bene: e ne sarai più certo. In un’iride solo di riflessi, noi possediam la vita.

Paesaggio ridente vv. 4.721-4.727, dal Faust di J.W. Goethe.

II. Allineamento e indipendenza in redazione

Carissima Vermilingua,eccomi dunque introdotto nel Daily Horror Chronicle a percorrere i primi passi dello stage di avviamento alla professione. Diversamen-te dai membri della tua infernale genìa, che nasce ‘imparata’, come direbbe quel narciso analfabeta culturista di Ringhiotenebroso, mi tocca una lunga sequela di piccole e fastidiose corvée organizzate da quell’arrogante minus habens del mio caporedattore.

Lo conosci Faucidaschiaffi... una boccia persa.Se non fosse emanazione di uno dei più potenti consiglieri di am-

ministrazione del giornale, sarebbe destinato vitanaturaldurante – mi pare proprio di risentire nonno Berlicche – a spalar via tonnellate di peli e carbone dalla cuccia di Cèrbero.

Ma non voglio lamentarmi, perché con la sua prima destinazione ha permesso di confermare a me stesso la bontà della vocazione diabolica che mi ha ispirato il nostro master.

Ebbene sí: proprio nella prima location, in quel paese al centro della buffa palletta roteante oggetto delle nostre bramose attenzioni,

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ho potuto capire la perniciosità, per le nostre agognate vittimucce, dello Stato unitario onnipervasivo. È, al momento, la nostra arma segreta più potente. Forse sono uno dei pochi ad aver chiaro come non sia altro che la perfetta traduzione in chiave costituzionale, se vuoi, dell’incantesimo intellettuale che impedisce loro di “percepire il pensiero”.

In tutto il mondo delle nostre prelibatissime leccorníe animiche, in-fatti, lo Stato unitario onnipervasivo impedisce loro di “percepire l’au-tonomia basale delle tre aree sociali, perciò ne sopravviverà una sola!

Stavo appunto intervistando alcuni dei nostri colleghi che già dall’inizio del quinto piccolo eòne post-atlantico presidiano atten-tamente quella fetta centrale del paludoso fronte terrestre da cui, nessuno sa ancora perché, la nostra infernale intelligence ritiene si possa avviare un poderoso movimento sociale... a tutto vantaggio delle coorti del Nemico.

Mentre chiedevo loro di segnalarmi spunti convincenti e unìvoci a favore di questa tesi, secondo le routinarie indicazioni ricevute dal mio insipiente caporedattore, inizialmente ho ricevuto solo una tri-plice conferma dell’ottimo lavoro svolto sin qui dai nostri guastatori animici d’assalto:a) Una forzosa religiosità, filtrata da un’elaborazione animica svilup-

pata nel quarto eòne dopo il Diluvio, ma segretamente orientata in base ai ‘fondamentali’ validi per il terzo, quello egizio-caldaico-assiro-babilonese. Utilissima per minarne l’individuale maturazio-ne culturale. Dunque nessun velenosissimo libero pulsare dell’importunissima ricerca personale di un puro accesso individuale, cosciente e re-sponsabile, al Mondo spirituale. Piuttosto la paralisi, causata da un approccio – valido in un passato morto e sepolto – mantenuto artificialmente in vita fuori tempo massimo. La nostra specialità!

b) Un orientamento politico diffuso e nessun colpevole eccesso di zelo personalistico di qualche collega della Fanatic University: nel senso che non si producono capipopolo carismatici, ma tutte le grigie generazioni di politici esistenti si sentono salvatrici della

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patria in quanto corporazione, in quanto gruppo elitario... a ciò deputato per inderogabile destino: che per la legge sociale dello slittamento laterale degenerativo – e giammai dovranno conoscerla, se il nostro Stato Maggiore militare vorrà prevalere sul paludoso fronte terrestre – un tempo si riferiva alla Volontà divina, poi al Popolo sovrano, e infine alla volontà della Banca che ti finanzia la campagna elettorale!Ogni politico, poi, grazie alla continua manipolazione egalitaria dei nostri specialisti laureati alla Furbonia University, è intimamente persuaso che soltanto dal proliferare del suo ‘oncologico’ attivismo sociale può venire la risoluzione (sic!) di tutti i problemi dei propri amministrati. Sai le risate! Ebbene, qui Vermilingua, alla faccia degli odiati Agenti del Nemico, abbiamo un ottimo esempio di accanimento terapeu-tico inverso.

c) Un’economia allucinata dove siamo addirittura riusciti ad impor-re una duplice menzogna geniale! Tutti parlano infatti di ‘libero mercato’, invece che di “mercato fraterno”, e di ‘sana’ speculazio-ne finanziaria… invece che di una “truffaldina” circonvenzione di incapace.Poi, lo immagini certo, non fidandomi di queste spontanee consta-

tazioni rassicuranti, ho voluto approfondire l’intervista… con atleti-che prese a terra e qualche vigorosa mazzata delle mie.

E dunque le risposte da sollecitazione hanno fatto emergere un montare costante di qualche notevole perplessità, nella popolazione, circa il fatto che le due aree sociali di economia e cultura fossero così compresse in quel paese del Centro. Tanto che, all’insaputa della politica, dall’area economica stava emergendo un diffuso sentire per sfruttare meglio le potenzialità turistiche di quel paese, e da quella culturale la necessità di migliorare la qualità dello studio delle gene-razioni future.

Secondo i colleghi pesantemente intervistati, baluginava una pre-occupante tendenza proveniente da queste due aree sociali tese ad acquisire autonomia e pari opportunità rispetto all’onnipresente area politica. Ebbene, no problem ho commentato alla fine: a tutto pone

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rimedio il democratico e moderno Stato unitario onnipervasivo: ov-vero lo Stato del ricatto continuo!

Hack! Essendo lo Stato unitario infatti (e non tripartito come vor-rebbero quelle margheritucce degli Agenti del Nemico) l’autonomia delle tre aree al suo interno non può fisicamente esistere!

Storicamente è dimostrabile – e lo sottolineo esplicitamente causa la tua antipatìa congenita per la storia delle nostre bramate leccornìe – che le tre aree sociali non si sono equilibrate: piuttosto, all’inizio, due (area giuridica ed economica) si sono alleate contro la terza (area culturale) e poi, rispettivamente, a seconda della prevalenza delle istanze della Furbonia o della Fanatic University, o l’area economica o quella giuridica ha preso infine il sopravvento: relegando così dopo appena alcuni decenni, sia nel Centro che in Estremo Occidente, in secondo e terzo piano le altre due.

In Oriente invece, Medio od Estremo che sia su quella palletta rotolante che tanto bramiamo, non si è ancora iniziato il percorso che parte dal deciso tradimento della Rivoluzione francese: così qui permane intatta la prevalenza dell’area sociale culturale sulle altre due, appena abbozzate.

«Vedrete – ho così subdolamente suggerito ai colleghi in aperta violazione della regola che vuole noi stagisti quali osservatori asetti-ci e indipendenti, come i magistrati – vedrete che quel trend, quella tensione montante, si risolverà ancora una volta a nostro schiacciante vantaggio. Farete sostenere a qualcuno dei politici registrati sul nostro libro paga animico, a qualche vuoto pneumatico deambulante riempito della vostra ferina essenza medianica, una contorta proposta di legge che per favorire il turismo contempli si debba agire sulle vacanze scolastiche degli studenti, e per ciò si debba… ridisegnarne i calendari!».

Al solito, Vermilingua, seguendo pedissequamente il binario obbli-gato del venèfico Stato unitario onnipervasivo – che, avrai capito, per sua natura intrinseca può privilegiare solo una delle tre forze sociali – nel Centro di quel sassolino orbitante otterremo con una pecora i due pro-verbiali ippogrifi: mantenere l’economia sempre schiava della politica e rovinare al nostro graditissimo spezzatino animico, sempre grazie alla politica, il livello qualitativo degli studi… e perciò del suo destino!

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Se le nostre bramate caviucce continueranno a considerare e do-minare con la loro capacità di comprensione soltanto un terzo della loro totale realtà sociale, a discapito degli altri due, saranno sempre più impotenti ad affrontare e risolvere i problemi che già urgono al presente e che sempre più le nostre truppe d’assalto scaricheranno loro addosso nel prossimo futuro. Niente male, vero?

Comunque sia, durante lo stage al Daily Horror mi sto proprio rendendo conto che per diventare un grande inviato speciale non è sufficiente avere volontà corruttrice e pervertitrice a gogò, grandi zanne acuminate e lunghi artigli ricurvi per battere sulla nostra “Orma 22” portatile, o eseguire gli ordini senza fiatare. Piuttosto serve una grande capacità di autonomia dalle autorità e dai loro piani (a partire da quelle che guidano i nostri cinque pestìferi Arcontati delle Tene-bre) e soprattutto dai disegni del diabolico Direttore Irresponsabile della più prestigiosa testata del malaffare infernale.

Frequentando proprio il nostro Mediaticissimus Imperator quel poco che ho potuto (e grazie anche ai furbi consigli di Draghignaz-zo), ho capito dall’interno come funziona una redazione giornalistica deviata e come si muove per assecondare il volere dell’invisibile Pro-prietà Occulta. La quale a sua volta intrallazza con gli Arconti delle Tenebre di volta in volta dominanti e con i loro scherani tribali, ma-nipolando costantemente l’opinione pubblica infernale, per assecon-dare e spingere verso il successo i loro obiettivi di predazione astrale.

In sostanza, la fumosa Proprietà Occulta del giornale si accorda di volta in volta con il Potere in atto per sostenerlo… ricevendone a sua volta sostegno economico e tutela per evitare fastidiosi cambia-menti, appunto, di proprietà. Le cause le conosci: gli sgambetti dei soci dell’infernale patto di sindacato, meno rari di quello che appare all’esterno; o gli assalti intempestivi del potere economico-finanziario; o le inopportune indagini di troppo zelanti giudici d’assalto in cerca del loro quarto di secolo di notorietà; o infine le solite ingerenze in-tegraliste e settarie del potere religioso inverso delle tenebre.

A fronte di questo accordo tacito (che va sempre negato anche di fronte all’evidenza, soprattutto durante inchieste governative o attacchi di altri demonìaci media deviati concorrenti) non si deve co-

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stringere nessuno contro la sua volontà, perché l’ineffabile Proprietà Occulta selezionerà un Insipientissimus Scribacchinus che genetica-mente e ideologicamente condivida in pieno proprio la linea politica dell’Arcontato delle Tenebre.... vincitore. Costui a sua volta sceglie-rà di circondarsi di redattori e maestranze in linea anch’essi con la suddetta linea politica, allontanando i dissidenti se si può, altrimenti attivando sui luoghi del lavoro, per suscitare dimissioni ‘spontanee’, le più perverse pratiche di mobbing e di bullismo oltretombale.

Questo concetto operativo, così ben congegnato, efficace e a prova di bomba, l’ho appena cercato di spiegare anche a quel minus habens di Ruttartiglio, che mi è venuto a trovare mentre si è preso un anno sabbatico per meditare sul suo futuro. Quel figlio d’un diavolo vuole visitare tutti i pianeti di questo sistema solare per avere ispirazioni ulteriori su come biecamente impulsare l’abuso nefasto di progresso scientifico grazie alla sua passione inesausta e integralistica per una bio-nano-geno-cyber-laser-andro-giga-meccatronico-tecnologia ‘al-tamente disumanizzante’.

Siamo riandati sùbito con la memoria ai rissosi bei tempi del master. Ti ricordi le sue esaltanti performance come primo tamburo per quel mio strepitìo tribal-infernale di successo che volevi portare nei gironi infernali con frenetici tour musicali, e nelle Malebolge con selvaggi rave party?

Comunque, mentre con intenso e ritmico vigore mazzolavo nostal-gico il suo obliquo groppone da yesdevil, gli illustravo che il direttore designato, poi, avrebbe mantenuto una linea di condotta apparen-temente di irreprensibile equidistanza tra governo ed opposizione, ma – come ha appunto fatto il nostro attuale direttore nell’ultima campagna elettorale appena all’inizio del millennio – nel caso in og-getto sarebbe stato sùbito pronto a saltare apertamente sul carro del programmato vincitore se questi, a quattrocchi, glielo avesse esplici-tamente richiesto!

Certo, so perfettamente che tu questi fondamentali della manipo-lazione li conosci benissimo e a menartiglio, avendoli la tua tribale famiglia imposti da alcuni secoli ai vostri fidati ossessi via via messi alla guida dei media deviati su questo insulso pianetino terracqueo,

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dove le nostre truppe d’assalto sono impantanate in una durissima campagna militare contro le coorti del Nemico. Tuttavia ho voluto specificartelo solo per farti capire la mia futura scelta di stare lontano dalle mefìtiche redazioni centrali, per diventare inviato speciale del giornale, oltre alla natura dei miei obliqui reportage dal paludoso fronte terrestre.

Per essere indipendente dai condizionamenti cercherò di vedere le origini di tutti i guasti che abbiamo provocato alle nostre ignare, ignoranti e belle vittimucce addormentate nell’oppiaceo abbraccio dei reality show e, attraverso l’accesso illegale anche a previsioni abusive di tendenza, cercherò di rendere la mia insinuante e malèfica crona-ca di quanto sta accadendo, è accaduto o accadrà… all’altezza delle diaboliche aspettative dei nostri fanatici e corrosivi lettori.

Il tuo allineatissimo inviato speciale