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Page 1: Depliant Agesci

L’AGESCI non è un’isola. Il collegamentocon le altre realtà esistenti sul territorioè importante e necessario.Importante perché permette di rea-lizzare sinergie, di progettare insieme edi rendere più efficace il lavoroeducativo; necessario perché solo così sicoglie la propria collocazione nella rete

dei soggetti sociali e politici e sipartecipa con maggiore coscienza allacostruzione della società.Costruire la “rete” non è facile e man-tenere vive le relazioni a volte è fati-coso, ma è l’unico modo per non ripie-garsi su se stessi. La struttura organizzativa dell’Agesciprevede una metodologia democraticanel decidere le linee prioritarie diimpegno e di proposta e nell’eleggere iresponsabili a livello locale, regionale enazionale.L’adeguamento della proposta educativae lo studio di contenuti tecnici e di rea-lizzazioni operative vengono curati davari settori associativi che operano conpropri incaricati nazionali: brancaRover/Scolte, branca Esploratori/Guide,branca Lupetti/Coccinelle, Stampa,Internazionale, Emergenza e ProtezioneCivile, Specializzazioni, Nautico, Pacenonviolenza e solidarietà, FoulardsBianchi.

L’AGESCI

Collabora con le Istituzioni

Il grande gioco dello Scautismo iniziafin da bambini, con la proposta di unaesperienza fantastica giocata e vissutanell’atmosfera della Giungla di Kiplingo del Bosco.Nel Branco e nel Cerchio sono accoltibambini e bambine dagli 8 agli 11/12anni: Lupetti, Lupette e Coccinelle.

Il gioco è l’elemento centrale dellametodologia della branca L/ C. Attraverso il gioco i bambini si misuranocontinuamente con se stessi, conosconoil proprio corpo, ne acquisiscono ilcontrollo, si esprimono e comunicanocon gli altri, con creatività e fantasia. Lo spirito di gioia e di “famiglia felice”unisce bambini e adulti, in una vita acontatto con la natura di cui imparanoa conoscere e a scoprire le bellezze e le

ricchezze, dono di Dio; in unacomunità di bambini con adultieducatori; in un impegno a giocare congli altri facendo sempre del “propriomeglio”. Il Branco o il Cerchio propone albambino un cammino di autoedu-cazione per:

• maturare affrontandoin modo critico le espe-rienze e le occasionioffertegli;

• partecipare inprima persona edin manieraattiva a tuttele attività,portando aglialtri il suocontributo edoffrendo la sua collaborazione;

• vivere un’esperienza comunitaria,in cui ciascun bambino ha unaidentità individuale e un suo ruolo, ein cui l’impegno e la responsabilitàdel singolo sono indispensabili per lacrescita del gruppo.

Tutta l’unità di Branco o di Cerchiogarantisce che bambini di età diversacollaborino e giochino insieme, nelrispetto reciproco; favorisce il trapassodelle nozioni e l’inserimento dei piùpiccoli; dà la sicurezza e la familiaritàdel piccolo gruppo, ponendosi comevalido riferimento per i bambini.

Giovani capacidi impegno e solidarietà

Protagonistidell’avventura

Adultial servizio dei ragazzi

Fratelli di ogni altraGuida e Scout

L’Agesci in retee la nostra democrazia

È connessa con altre Associazioni

È presente nella Chiesa

La Capo Guida e Il Capo Scout

LIVELLO NAZIONALE

comitato nazionale

comitato regionale

comitato di zona

PRESIDENZA

consigliogenerale

assemblea regionale

assemblea di zona

COMUNITÀ CAPI

LIVELLO REGIONALE

LIVELLO LOCALE

Il gioco per crescere

Il Reparto è l’unità di ragazzi e ragazzedagli 11/12 ai 16 anni, gli Esploratori e leGuide. Comprende tre o quattro Squa-driglie, formate da 7-8 ragazzi o ragazzeche progettano e realizzano in modoautonomo attività e imprese. Il Reparto èuna comunità di ragazzi e Capi, unitidalla stessa Legge: dieci articoli semplici,

ma impegnativi, che propongono unostile di vita, lo stile scout che gli adulti ei ragazzi sono liberamente impegnati arispettare. Con la Promessa inizia ilcammino nel gioco scout. Le esperienzedel campo, delle uscite della Squadrigliae del Reparto sono elementi dellametodologia scout per la formazione delcarattere, la familiarità con la natura, lacreazione di buone abitudini chefavoriscano la vita comune e il rispettodell’ambiente. Nel Reparto la crescitapersonale è stimolata e aiutata da unsistema progressivo di assunzione diresponsabilità che vede il singoloragazzo o ragazza protagonista dellapropria crescita attraverso:

• La vita all’aperto: vissuta comeavventura, connaturata all’età e ispirataa reali vicende della vita; basata sull’usodelle tecniche tipiche dello scouting. I ragazzi e le ragazze sono stimolati adacquisire il senso di responsabilità, lacompetenza, la capacità organizzativa el’autonomia.

• Il gioco: che rende le attività appassionanti e infondeserenità nell’affrontare le difficoltà.

• La vita di gruppo: attuata inpiccole comunità denominate Squa-driglie e poi nella più ampia comunitàdi Reparto.

• L’essenzialità:che prevede attivitàrealizzate nella semplicità per una concreta educazione a queste virtù e perfavorire la partecipazione alle attività ditutti i ragazzi, indipendentemente dalleloro condizioni economiche.

• Il servizio: concretizzato in piccoliimpegni quotidiani tesi ad aiutare ilprossimo.

• L’abilità manuale: utilizzatacome stimolo concreto alla creatività.

• L’osservazione e la deduzione:esercitate in tutte le occasioni esviluppate per aiutare a superarel’introversione, per aiutare i ragazzi adinteressarsi della società e del mondoche li circonda.

Ministero della Pubblica IstruzioneDipartimento per le Politiche Giovanili e le Attività Sportivedella Presidenza del Consiglio

dei Ministri

Dipartimento Protezione Civile

Servizio Civile Nazionale

FAO

UNICEF

ACLIAVIS

AZIONE CATTOLICABANCA ETICA

CIVITASCNCA

COMITATO PROMOTORE DIRITTI UMANI

FOCSIVFORUM NAZIONALE DEI GIOVANI

FORUM TERZO SETTORELIBERAPIDIDA

per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

RETINOPERATAVOLA DELLA PACE

VITA

CONFERENZA EPISCOPALEITALIANA

Uffici e Servizi PastoraliCNAL

PONTIFICIO CONSIGLIO PER I LAICI

Gli adulti in servizio educativo sono iCapi, gli Assistenti ecclesiastici e coloroche, impegnati nel servizio in Unità,stanno completando l’iter formativo. Illoro servizio è gratuito. Gli Assistentiecclesiastici sono sacerdoti correspon-sabili del Progetto educativo scoutall’interno delle Unità, delle Comunità

Capi e degli altri livelli associativi. Essi vi eserci-

tano il mandato sacerdo-tale che viene loro

affidato dal Vescovo e

insieme con gli altri Capi annunciano etestimoniano la proposta cristiana.I Capi testimoniano l’adesione personalealla Legge e alla Promessa scout.Svolgono il loro servizio secondo il me-todo e i valori educativi dell’Associa-zione, che si ispirano alle intuizionipedagogiche e agli scritti di Baden-Powell, alla Legge e alla Promessa.

Il Patto Associativo è la sintesidelle idee e delle esperienze maturate nell’ASCI e nell’AGI, accolte e sviluppatenell’AGESCI. È il legame che esprime le

scelte fatte dai Capi e dagli Assistentiecclesiastici dell’Associazione, l’identità,l’impegno e le speranze che tutticondividono. È il punto di riferimentoper ogni successivo arricchimento.Il Patto Associativo è rivolto anche allefamiglie dei ragazzi e a tutti coloro chesono interessati ai problemi dell’edu-

cazione, perché possano comprenderequali siano le caratteristiche dell'Asso-ciazione.

La Comunità CapiGli adulti in servizio educativo presentinel Gruppo formano la Comunità Capi

che ha per scopo: l’elaborazione e lagestione comunitaria del Progetto

educativo; l’approfondimentodei problemi educativi; la

formazione permanente e lacura del tirocinio degli adultiin servizio educativo; l’inseri-mento e la presenza dell’Asso-ciazione nell’ambiente locale.

La Formazione CapiL’adulto che ha fatto una scelta diservizio quale Capo nell’Associazione, apartire dall’ingresso in Comunità Capi,si inserisce in un itinerario di forma-zione permanente di cui la ComunitàCapi è responsabile e si fa garante. La Formazione Capi, a tutti i livelliassociativi, mette a disposizione unitinerario formativo di base in grado dicondurre il Capo a svolgere un servizioeducativo competente e responsabile.

La branca Rover/Scolte si rivolge aigiovani e alle giovani compresi tra i 16ed i 20/21 anni e si propone di favorire,attraverso l’autoeducazione, la crescitadi ciascuno, nella disponibilità alservizio del prossimo, nello sforzo dimaturare delle scelte per la vita. I giovani e le giovani si uniscono in

Comunità di Rover/Scolte, formate da un primo momento chiamato Noviziato e da un secondo chiamato Clan se maschile, Fuoco se femminile, Clan /Fuoco, se misto. Strada, Comunità e Servizio costituisconoi tre elementi complementari ed indis-sociabili del metodo R/S da cuiderivano le concrete attività della branca(route, veglia, capitolo, challenge...).Sono l’espressione della visione globaledell’uomo che è:• in cammino sulla Strada, esperienzadi vita povera ed ascetica, luogo di

conoscenza di sé e del mondo, didisponibilità al cambiamento, di impegnoa costruirsi con pazienza e fatica;• disponibile all’incontro con gli altri,alla condivisione di gioie e sofferenze,di speranze e progetti; la Comunità,infatti è luogo di crescita e di confrontoattraverso cui si riscopre la propriapersonalità;• pronto al Servizio, che diviene modoabituale di relazione con i fratelli,attraverso l’ascolto e l’attenzione per ipiù piccoli, i più deboli, gli emarginati,il dono delle proprie capacità, creati-vità, abilità manuale, gioia di vivere.I giovani, nel corso del primo anno diClan/Fuoco, manifestano la volontà diimpegnarsi firmando la Carta di Clan,un documento della Comunità cherende esplicite le proprie caratte-ristiche e tradizioni.È il momento dell’assunzione di unaresponsabilità diretta di servizio e dicondivisione all’interno del Clan/Fuoco.

La Partenza segna il terminedell’esperienza educativa ed è ilmomento in cui le scelte di ogni Rovere Scolta diventano esplicite per viverenel mondo, nella società, nella Chiesa,con lo stile e i valori acquisiti.

Essere guida, essere scout significa farparte dei due movimenti di giovani piùdiffusi nel mondo: l’AssociazioneMondiale delle Guide ed Esploratrici(World Association of Girl Guides andGirl Scouts, WAGGGS) e l’Organiz-zazione Mondiale del Movimento Scout(World Organization of the Scout

Movement, WOSM). Oggi nel Mondo cisono oltre 40 milioni di scout e guide inpiù di 200 Paesi. L’incontro più grande econosciuto è il Jamboree, un campo cheaccoglie migliaia di esploratori e guidedi tutti i Paesi del mondo, realizzatoogni 4 anni, fin dal 1920.L’AGESCI è membro di WOSM per lacomponente associativa maschile e diWAGGGS per quella femminile.

L’AGESCI, insieme all’associazionenon confessionale CNGEI (CorpoNazionale Giovani Esploratori edEsploratrici Italiani), forma laFederazione Italiana dello ScautismoFIS, che rappresenta lo scautismoitaliano nelle strutture europee emondiali di scout e guide.

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AGESCIAssociazione Guide e Scouts Cattolici Italiani

Un progetto di crescita,la forza dell’educazione

Tutto il gioco scout, attraverso cui sonopassate nel mondo oltre 300 milioni dipersone, nasce dalla genialità di un exgenerale inglese, Robert Baden-Powell.Egli riuscì a tradurre la propria espe-rienza di vita in una formula di peda-gogia attiva che rispondeva pienamente amolte esigenze dei ragazzi della sua epoca

e risultò attraente anche per le successivegenerazioni. Dal suo apparire, nei primidel ‘900, lo scautismo ebbe rapidamentegrande successo in tutto il mondo, e lostesso Baden-Powell, detto familiarmenteB.-P. fra gli scout, poté seguirne losviluppo assieme alla moglie Olave, chesi occupò delle ragazze, le guide.

Baden-Powell, una vita per i ragazzi

“Un vero Scout è consideratodagli altri ragazzi e dagli adul-ti come uno di cui ci si puòfidare, uno che non mancheràmai al suo dovere, anche sequesto comporta rischi e peri-coli, un tipo gaio ed allegro,per grandi che siano le diffi-coltà dinanzi a lui.”

Il metodo scout:un’intuizione originale

Una diffusione capillare sul territorio

AGESCI SEDI REGIONALI

AbruzzoVia L. Polacchi 19 - 65132 Pescaratel. 0854503239 - fax [email protected]

Basilicatac/o Michele Vallario - via Appia 2/c85100 Potenzatel. 097122971 - fax [email protected]

CalabriaVia Trento 49 88046 Lamezia Terme CZtel. 096823249 - fax [email protected]

CampaniaVia Maria Longo 50 - 80138 Napolitel. 081457721 - fax [email protected]

Emilia RomagnaVia Rainaldi 2 - 40139 - Bolognatel. 051490065 - fax [email protected]

Friuli Venezia GiuliaVia Cormor Alto 29 - 33100 Udinetel. 0432532526 - fax [email protected]

LazioVia Adalberto 13/15 - 00162 Romatel. 0644246483 - 0644242432fax [email protected]

LiguriaVico Falamonica 1/10 - 16123 Genovatel. 0102474404 - fax [email protected]

LombardiaVia Burigozzo 11 - 20122 Milanotel. 0258314760 - fax [email protected]

MarcheVia Einaudi 14 - 60125 Anconatel. 071200914 - fax [email protected]

Molisec/o Pasquale Borrelli - Largo Betulla 2086010 Ferrazzano CBtel. 087492544 - fax [email protected]

PiemonteVia Beaulard 61 - 10139 Torinotel. 011331747 - fax [email protected]

PugliaVia Tupputi 48 - 70126 Bari Mungivaccatel. 0805023708 - fax [email protected]

SardegnaPiazza Mons. Mazzotti 9 07100 Sassaritel. 079237225 - fax [email protected]

SiciliaVia F.lli Bandiera 8295030 Gravina di Catania CTtel. 095416561 - fax [email protected]

ToscanaV.le F. Redi 65 c/d - 50144 Firenzetel. 055334098 - fax [email protected]

Trentino Alto AdigeVia Chini 23/a CP 65 - 38100 Trentotel. 0461930390 - fax [email protected]

UmbriaVia Barbarasa 8 - 05100 Ternitel. 0744429281 - fax [email protected]

Valle d’AostaVia Conte Tommaso 2 - 11100 Aostatel. 016534546 cell. 3358192031fax [email protected]

VenetoVia R. Fowst 9 - 35135 Padovatel. 0498644003 - fax [email protected]

AGESCI SEDE NAZIONALEPiazza Pasquale Paoli, 18 00186 RomaTelefono +39 06681661 Fax +39 [email protected]

1857 - Lord Robert Baden-Powell of Gilwell nasce aLondra il 22 febbraio da un professore di Oxford,pedagogo, teologo e pastore, e dalla figlia di unammiraglio.

1876 - Dopo aver preso la licenza presso l’anticascuola Charterhouse di Londra, si dà alla vita militare.

1888 - In Africa del Sud partecipa alle campagnecontro gli Zulù. Si distingue per coraggio e abilità.

1899 - Col grado di colonnello mantiene la posizio-ne chiave di Mafeking durante la guerra tra gliInglesi e i Boeri. L’assedio dura 217 giorni e terminanel maggio 1900. Promosso maggiore generale dallaRegina, viene considerato un eroe in patria.

1901 - Torna in Inghilterra e scopre che la sua pub-blicazione Aids to Scouting ha un grande successopresso gli educatori. Pensa di tradurre l’esperienzain termini esplicitamente pedagogici.

1901-1907 - Sono gli anni dello studio preparato-rio, lungo e intenso, del suo progetto. Incontranumerose personalità del mondo giovanile, pedago-gico e editoriale.

1907 - Organizza il primo campo sperimentale conventi ragazzi nell’isola di Brownsea, sulla Manica.

1908 - Pubblica il libro Scautismo per ragazzi, illustrato da lui stesso. La pubblicazione ha un successo enorme: gruppi spontanei di “Boy Scouts”(Giovani esploratori) sorgono un po’ dovunque.

1910 - Si dimette dall’esercito per dedicarsi intera-mente al Movimento scout.

1912 - Viaggia intorno al mondo per visitare iMovimenti scout che si stanno sviluppando. SposaOlave St Clair Soames. Sarà la sua compagna anchenell’avventura scout, fondando di lì a qualche annoil movimento femminile.

1914-1918 - La prima guerra mondiale blocca losviluppo del Movimento, che poi riprende però piùforte di prima.

1920 - A Londra si tiene il primo raduno mondialedegli scout (“Jamboree”). Baden-Powell, ormai pertutti solo B.-P., è acclamato Capo Scout del Mondo.

1929 - Il Movimento ha 21 anni. Il Re d’Inghilterraconferisce a B.-P. il titolo di Lord. Gli scout sonoormai due milioni sparsi in tutto il mondo e si radu-nano nuovamente per un “Jamboree”. Altri incontriinternazionali si terranno nel ‘33 in Ungheria e nel‘37 in Olanda, con B.-P. sempre presente.

1938 - Ormai ottantenne, si trasferisce con lamoglie a Nyeri, in Kenya.

1941 - Muore l’8 gennaio.

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L’AGESCI è un’associazione digiovani per i giovani, aperta aragazzi e ragazze dagli 8 ai 21anni che, in essa:

• crescono secondo una scelta e un progetto specifico di coeducazione, performarsi come persone che sanno capirsi,collaborare, discutere, decidere insieme;

• si assumono responsabilità personaliproporzionate all’età e vivono occasioniper sviluppare a fondo qualità e interessi,in una progressione di crescita che cia-scuno progetta e verifica personalmentecon i Capi;

• vivono esperienze appassionanti divita all’aperto e di conoscenza dell’am-biente, incontro con persone e situazionidiverse, per acquisire le capacità chevengono dallo scouting: saper osservare,capire, agire;

• si aprono alla dimensione internazio-nale, nel frequente incontro gioioso conscout e guide di Paesi diversi, sperimen-tando l’apertura all’altro e il rispettodelle differenze, la solidarietà e la cooperazione;

• camminano nella fede, che parte dalleesperienze vissute, attraverso un sentierofatto di conoscenza, approfondimento,preghiera, confronto.

Il metodo scout attribuisce importanzaa tutte le componenti della persona,aiutando a svilupparle e a farle crescerein armonia, secondo un camminoattento alla progressione personale diciascuno.È fondato sui quattro punti di B.-P.:Carattere. Per formazione del

carattere si intende la formazione dellapersonalità, cioè di una relazionepositiva con se stessi. L’educazione delcarattere mira a sviluppare la capacitàdi fare scelte, di prendersi delleresponsabilità, di progettare con con-sapevolezza la propria vita, scoprendola propria vocazione nel piano di Dio.Essa si fonda sull’esercizio delle virtù.

Abilità manuale. Per abilità ma-nuale si intende una relazione creativacon le cose. L’educazione all’abilitàmanuale ha come scopo lo sviluppo diun’intelligenza e di una progettualitàpratica, di un’autonomia a realizzare,partendo da mezzi poveri, e avalorizzare quello che si ha perché lo sisa usare.

Salute e forza fisica. Per salute eforza fisica si intende la conoscenza eun rapporto positivo con il propriocorpo in quanto dono di Dio e fonte direlazione con gli altri e con l’ambiente:significa cioè accettare il proprio corpo

e averne cura, ricercare ritmi naturalidi vita, esprimere e vivere la propriasessualità, saper affrontare la fatica, lasofferenza, la malattia, la morte.

Servizio del prossimo. Per ser-vizio del prossimo si intende il metterea disposizione degli altri le proprie

energie e capacità e rendersi utili inqualunque momento sia richiesto. Ciòcomporta l’educazione all’amore per glialtri, al bene comune e alla solidarietà, ascoprire la ricchezza della diversità nellepersone, a vivere e lavorare insiemeper costruire un mondo più giusto.

Il metodo educativo dell’AGESCI èuna proposta formativa che vede igiovani come autentici protagonistidella loro crescita; deriva da unavisione cristiana della vita; tiene contodella globalità della persona e quindidella necessaria armonia con se stessi,con il creato, con gli altri; è attenta ariconoscere valori, aspirazioni, diffi-coltà e tensioni nel mondo dei giovani.Il metodo si evolve e si arricchisce neltempo e si caratterizza per l’auto-educazione, l’esperienza e l’interdi-pendenza tra pensiero e azione, la vita digruppo e la dimensione comunitaria, lacoeducazione, la vita all’aperto, il gioco,il servizio, la fraternità internazionale.