DIREZIONE DIDATTICA STATALE 2° CIRCOLO
Via A. De Gasperi - 70016 NOICÀTTARO (BA) - Tel. e Fax 080 4793318 C.F. 80034260721 - C.M. BAEE145008
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aa.ss. 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019
EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015
Aggiornamento a.s.2016/2017
Prot.4465 del 14/10/2016
ANNUALITA’ 2015 – 2018
LA NOSTRA MISSION
è
“IMPARARE AD APPRENDERE IN UNA DIMENSIONE
EUROPEA DELL’EDUCAZIONE”
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.ssa DOMENICA CAMPOSEO
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PREMESSA
Uno dei più importanti cambiamenti introdotti dalla Legge 107 del 2015, è l’elaborazione del PTOF
(Piano Triennale dell’Offerta Formativa)di durata triennale che, al comma 14 , ha dato una nuova
formulazione al vecchio P.O.F . Si tratta della programmazione triennale dell’offerta formativa per
il potenziamento dei saperi e delle competenze degli alunni e per l’apertura della comunità scolastica
al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali. La nuova offerta
formativa così come delineata dalla legge 107 è integrata da iniziative di potenziamento e da attività
progettuali per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati dalla Scuola, tenendo conto di
quelli forniti nel comma 7. Il Piano contiene anche la programmazione delle attività formative rivolte
al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario, nonché la definizione delle risorse
occorrenti e assicura l’attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni
ordine e grado l’educazione alla parità dei sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le
discriminazioni. Il Piano promuove anche azioni per sviluppare e migliorare le competenze digitali
degli studenti attraverso il Piano nazionale per la scuola digitale. Lo sviluppo delle competenze
digitali riguarda anche il personale docente e il personale tecnico e amministrativo. Il PTOF viene
ad agganciarsi con il procedimento di valutazione ex art.6 del D.P.R. n.80 del 2013, con il RAV e il
relativo Piano di Miglioramento definito dalla nostra scuola.
Il presente Piano è stato elaborato a partire dagli indirizzi che il Dirigente scolastico, Domenica
Camposeo, ha presentato al Collegio dei docenti.
PRIORITA’ STRATEGICHE
Con l’entrata in vigore della Legge del 13 luglio 2015 n.107 la programmazione del POF (piano
dell’offerta formativa) diventa triennale secondo un piano strategico che integra PdM (piano di
moglioramento), Curricolo e POF. La finalità di questo nuovo orientamento organizzativo e
didattico, è quella di creare un unico piano coerente con le priorità emerse dal RAV (rapporto di
autovalutazione) e indicate nel PdM.
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Le INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
E DEL I CICLO DI ISTRUZIONE – 2012 rimangono punto di riferimento per i traguardi di
competenza che le scuole sono chiamate a seguire per garantire a tutti i cittadini pari condizioni di
accesso all’istruzione.
Quindi il PTOF partendo da questi traguardi imprescindibili integra e si pone come anello di
congiunzione tra Indicazioni nazionali, Ob. Formativi al comma 7 della L. 107 e PdM. Quest’ultimo
definisce gli Indicatori, gli Ob. Operativi e gli indicatori di Valutazione per il raggiungimento delle
competenze.
Il nostro C. D. ha elaborato un PdM già da qualche anno, in quanto scuola VALES, quest’anno è
stato aggiornato in relazione alle criticità emerse con il nuovo RAV.
Qui di seguito elenchiamo gli obiettivi formativi prioritari individuati dalla scuola, (comma 7 della
legge 107), prendendo in considerazione quanto emerso dal Rapporto di Autovalutazione e dal
Piano di Miglioramento:
a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento
all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo
della metodologia Content language integrated learning (CLIL);
b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
c) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero
computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla
produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
d) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
e) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli
studenti;
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f) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito
degli alunni e degli studenti;
g) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la
valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le
culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni
comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia
giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialità.
ANALISI DEL CONTESTO SOCIO- CULTURALE- ECONOMICO
Il nostro paese è basato su un’economia prevalentemente commerciale: la principale risorsa
economica è collegata alla produzione di uva da tavola, che viene esportata anche all’estero. Una
zona di insediamenti produttivi è attiva alla periferia di Noicàttaro.
Il tessuto sociale si presenta molto variegato a causa della presenza di nuclei familiari provenienti
dal capoluogo e di extracomunitari in cerca di lavoro, la cui integrazione richiede, da parte di tutte le
istituzioni, un notevole impegno dal punto di vista assistenziale, culturale ed educativo. Si evidenzia,
dunque, una diversificazione delle fasce socio – economiche, dalle più agiate alle più deprivate. Nel
territorio sono presenti 2 Istituti Comprensivi, un Circolo Didattico Statale ed uno Parificato, 5
Scuole dell’Infanzia non statali.
Il centro psico-pedagogico “ F. M. Divella ” accoglie ragazzi portatori di gravi handicap provenienti
anche da paesi vicini.
I cittadini possono usufruire di una Biblioteca Comunale bene attrezzata, dotata di sala conferenze e
di spazi strutturati per gli utenti; presso la stessa si trova la biblioteca per ragazzi nella quale bambini
e ragazzi usufruiscono di guida e animazione nella consultazione. Sono presenti nel territorio anche
una galleria civica di arte moderna e contemporanea; uno sportello “Informa - giovani” presso il
Palazzo della Cultura; un’ampia Sala Consigliare all’interno del Palazzo Comunale, utilizzata per
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varie manifestazioni culturali; un Poliambulatorio; un Centro Ascolto per tossicodipendenti; un
Consultorio Familiare. Per l’assistenza ospedaliera, i cittadini devono rivolgersi alle strutture dei
paesi limitrofi.
Cresce l’esigenza dell’introduzione di asili nido comunali, poiché quelli esistenti sono privati.
Risultano incrementate le aree creative: il Parco è dotato di belle strutture sportive per il tempo libero,
di una ludoteca e di un’arena che funziona nel periodo estivo; la Villa Comunale, ultimamente
attrezzata a parco giochi per i più piccoli; il campo sportivo, ritenuto tra i più importanti della
Provincia; il Palazzetto dello sport; altri spazi verdi attrezzati, come Piazza Dossetti presso il
Municipio; una sala cinematografica e teatrale EXVIRI.
Va evidenziato, altresì, che presso la Scuola “A. De Gasperi” la “Libera Università della Terza Età”,
che vede l’adesione di un gran numero di iscritti, realizza numerose attività culturali.
La Scuola per le famiglie è la più importante “agenzia” educativo -formativa, cui è affidato anche il
ruolo di recuperare quei valori che il rapido modificarsi dei costumi non ha sempre salvaguardato e/o
consolidato. Emerge negli scambi comunicativi( dialoghi, conversazioni, discussioni …) il bisogno
di incentivare e/o potenziare la capacità di ascolto e il rispetto delle regole.
Dal monitoraggio effettuato su tutti gli “attori” che collaborano al processo educativo e didattico (
genitori, alunni, docenti), effettuato per mezzo di questionari, per la valutazione dell’Offerta
Formativa e dagli incontri programmati, è emerso che tutti si sentono coinvolti nelle iniziative
proposte, si dichiarano soddisfatti delle attività svolte nei laboratori (di informatica, multimediale,
scientifico e di lingua straniera) allestiti nel nostro edificio scolastico, dei progetti realizzati in corso
d’anno, apprezzano il clima sociale positivo che gli alunni vivono nell’ambiente scolastico. La
Scuola, d’altronde, continuerà a tenere in considerazione le proposte di ampliamento dell’Offerta
Formativa formulate dalle famiglie con la progettazione dei Laboratori e dei Progetti da realizzare in
orario curricolare e/o aggiuntivo.
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Il Circolo Didattico “De Gasperi”- Noicattaro (BA) è costituito dal plesso scolastico “Caldarazzo-
Scarola”, Scuola dell’Infanzia Statale (via Di Vagno), dal plesso scolastico “De Gasperi”, Scula
Primaria (via De Gasperi, n.13).
La scuola dell’infanzia “Caldarazzo-Scarola” è un luogo in cui i bambini si conoscono, inventano,
scoprono, giocano, ascoltano, comunicano, sognano, condividono con gli altri idee ed esperienza ed
imparano il piacere di stare insieme. È una scuola che pone al centro dell’azione il benessere e lo
sviluppo dei bambini e delle bambine.
La nostra scuola si propone come contesto di relazione,di cura e di apprendimento:
La RELAZIONE: si manifesta nella capacità delle insegnanti di dare ascolto e attenzione a ciascun
bambino;
La CURA: si traduce nell’attenzione all’ambiente, ai gesti e alle cose in modo che ogni bambino si
senta riconosciuto, sostenuto e valorizzato;
L’APPRENDIMENTO: avviene attraverso l’esperienza, l’esplorazione, i rapporti tra i bambini con
la natura, gli oggetti, l’arte, il territorio e le sue
tradizioni.
La scuola dell’infanzia “Caldarazzo-Scarola” è ATTENTA ai ritmi, ai tempi della giornata educativa
del bambino e della bambina, alla loro alimentazione, alla strutturazione di ambienti dinamici, ludici
e stimolanti, agli interventi educativi che sostengono la loro crescita personale e globale.
È una scuola ACCOGLIENTE dove tutti i bambini, possano intraprendere un percorso di crescita in
un contesto di relazioni significative.
È una scuola COLLABORATIVA che sa instaurare rapporti costruttivi di collaborazione con le
famiglie, con enti e associazioni operanti sul territorio, per migliorare la vita scolastica ed innescare
processi innovativi.
È una scuola che valorizza l’INCLUSIONE delle persone e l’integrazione delle culture,
considerando l’accoglienza delle diversità un valore irrinunciabile. Una scuola DIALOGANTE e
cooperante con altre agenzie educative per costruire un sistema formativo allargato.
Una scuola MODERNA al passo con i tempi.
La concreta realizzazione di tale MISSION si traduce in azioni ed iniziative che configurano la
VISION della SCUOLA DELL’Infanzia “Caldarazzo-Scarola Di Noicattaro come:
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Scuola del Rispetto e del benessere...
- perché è orientata all’integrazione affettiva della personalità, per la maturazione di abilità sociali
che portano l’alunno a superare l’egocentrismo personale e ad orientarsi alla pratica dei valori del
reciproco rispetto, della partecipazione, della collaborazione, dell’impegno competente e
responsabile, della cooperazione, della solidarietà, della pace.
- perché promuove l’accoglienza nel rispetto delle diversità.
Scuola delle Opportunità e dell'inclusione
- perché promuove il potenziamento delle energie di ciascuno attraverso un processo di crescita
umana, culturale e sociale;
- perché educa all’assunzione di comportamenti autonomi e responsabili;
- perché accoglie ciascun bambino “così come è”, aiutandolo nel suo percorso di crescita
Scuola delle Competenze
- perché favorisce il raggiungimento delle competenze chiave per l’apprendimento permanente come
raccomandato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea (18-12-2006) necessarie
per la realizzazione e lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e
l’occupazione.
Scuola della Comunicazione e del Dialogo
- perché stimola tutti i canali della comunicazione, in un contesto multidimensionale, e favorisce lo
sviluppo ed il potenziamento di competenze comunicative efficaci sia tra il personale scolastico, tra
alunni ed insegnanti, tra docenti e famiglie, e tra scuola e territorio attraverso una metodologia di
scambio e cooperazione.
PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, EDUCATIVA ED
ORGANIZZATIVA SCUOLA dell’INFANZIA
La Scuola dell’Infanzia “Caldarazzo-Scarola” fa parte del Circolo Didattico “A. De Gasperi”, essa è
ubicata in viale Di Vagno, zona quasi centrale del comune di Noicattaro.
La Scuola è stata intitolata ai coniugi Pasquale Caldarazzo (maestro di scuola elementare) ed Emilia
Scarola, in ricordo della costruzione nel 1974, su suolo privato, della Scuola Materna Statale.
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Nel 2006 sono stati eseguiti lavori di ristrutturazione dell’edificio scolastico che ne hanno migliorato
la funzionalità
Gli spazi
L’attenzione al bambino implica la cura nel preparare lo spazio in cui questo viene accolto; lo spazio
non può essere considerato un elemento di sfondo accessorio e secondario ad una serie di attività, ma
soggetto protagonista e fondante del progetto pedagogico, ed è così strutturato:
10 sezioni ampie e luminose, strutturate ad angoli (ad esempio l’angolo della casetta, del morbido,
delle costruzioni, della lettura ed eventuali altri angoli costituiti in itinere) per stimolare l’iniziativa
di ogni bambino e per permettergli, nello stesso tempo, di sentirsi contenuto, rassicurato e protetto
Refettorio, un luogo spazioso, molto luminoso, che permette ai bambini delle sezioni di pranzare
insieme e di condividere il pasto anche con le maestre.
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I servizi igienici ben strutturati e funzionali alle esigenze degli alunni.
L'edificio dispone di un ampio giardino attrezzato per attività all'aperto.
La Scuola dell'Infanzia presenta una popolazione scolastica composta
prevalentemente da bambini nojani, affiancata da una sempre più crescente
presenza di bambini extracomunitari (albanesi, cinesi ecc).
Da osservazioni mirate, colloqui formali ed informali, è emerso che i bambini del
territorio, generalmente, trascorrono il proprio tempo libero guardando programmi
televisivi oppure giocando presso le zone verdi del paese quali il parco e la villa
comunale.
Dati della popolazione della Scuola dell'Infanzia
N.° Sezioni N.° Alunni
Anni 3 4 103
Anni 4 3 81
Anni 5 3 87
Totale 10 271
Le sezioni
La sezione è l'ambiente quotidiano in cui i bambini si muovono, costruiscono,
manipolano, trasformano oggetti, apprendono e nello stesso tempo è il luogo in cui
instaurano relazioni significative, provano emozioni, affrontano sentimenti positivi
e negativi.
Per tale motivo, la progettazione intenzionale dell’ambiente sezione è un aspetto
fondamentale dell’azione educativa dell’insegnante, essa mette in condizione ogni
bambino ed ogni bambina di sentirsi protagonista attivo degli apprendimenti,
ricercando, esplorando in libertà e serenità il mondo circostante.
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Nella nostra scuola dell'infanzia si possono osservare all'interno delle sezioni diversi “angoli-laboratori”
ricchi di materiali e di oggetti, facilmente identificabili e fruibili dai bambini, come ad esempio l'angolo
dei travestimenti, l'angolo della cucina, l'angolo del disegno/scrittura, l'angolo biblioteca, l'angolo delle
attività scientifiche, l'angolo della musica, l'angolo delle costruzioni/manipolazioni ognuno costruito ed
organizzato per soddisfare le esigenze di tutti i bambini della sezione.
L'angolo...dei travestimenti Descrizione
In questo angolo, allestito con contenitori ricchi di abiti,
giacche, gilet, accessori (cappelli, foulards, sciarpe,
borse...)ed uno specchio, i bambini imitano e fanno
propri i gesti quotidiani degli adulti, inventano e
raccontano delle storie, imparano, elaborano e
sperimentano i ruoli sociali e le varie identità.
E' un'occasione “magica” per superare le incertezze e le
paure, identificandosi con i personaggi interpretati per
imparare a stare con gli altri.
...della cucina
Il gioco simbolico permette al bambino di agire "come
se", simulando azioni realmente osservate e vissute,
diventandone protagonista attivo, e sviluppando
un'emergente capacità di rappresentazione mentale. Il
bambino, in questo angolo, impara a riprodurre
situazioni di vita familiare sia per imitarne le attività sia
per interpretarne i ruoli. Questo angolo è caratterizzato
dalla presenza di una piccola casetta di legno o di
plastica, o dalla ricostruzione di uno o più ambienti
familiari (come la cucina, la camera, con oggetti
domestici relativi, a disposizione dei bambini).
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..dell’ascolto e lettura
Creato in uno spazio protetto, corrisponde anche
all'angolo morbido, con tappeto, cuscini, e con uno
scaffale con libri di vario genere e diverse dimensioni.
Il bambino autonomamente, sfoglia, legge immagini,
interpreta trame, inventa storie, da solo o in coppia con
i pari.
...delle costruzioni.
E' un piccolo spazio in cui sono a disposizione dei
bambini contenitori con costruzioni di plastica, di
legno, di piccole e grandi dimensioni, giochi strutturati
a tavolino, per giocare da soli o in gruppo, inventando,
costruendo e assemblando, per scoprire le
caratteristiche degli oggetti e realizzare strutture,
sviluppando la motricità fine, la creatività e il pensiero
logico. Questo ambiente strutturato permette di
sviluppare attività motorie quali montare, smontare,
inserire, estrarre, aggiungere, eliminare, facendo
continue scoperte logico-spaziali.
Pur mantenendo la loro stabilità funzionale, gli angoli si modificano e si adattano alle diverse situazioni,
alle proposte, alle attività, alle scelte di gioco e di aggregazione, per consentire ai bambini di:
sviluppare l'identità personale,
affermare l'autonomia,
esplorare e dare senso a ciò che li circonda,
sperimentare e padroneggiare il linguaggio verbale.
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Sez. Numero
alunni Livello di età Tipologia Insegnanti
A 29 Conclusiva Omogenea Fanelli - Liturri
B 23 Intermedia Omogenea
Saponaro – Didonna
Ins. Sostegno
Boccuzzi
C 29 Iniziale Omogenea Buono –Fortunato
Ins.Sostegno Nardulli
D 21 Iniziale Omogenea Faraone– Lasalandra
E 29 Intermedio Omogenea Porrelli M. – Salatino
F 29 Conclusiva Omogenea Porrelli F. – Stanisci
G 29 Intermedio Omogenea Madio -Laudadio
H 29 Conclusiva Omogenea D'amico – Nicolì
I 29 Iniziale Omogenea Dipinto – Monopoli
L 25 Iniziale Omogenea Decaro -Favuzzi
Docenti
Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed sostengono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei
bambini e creano occasioni di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini vanno
scoprendo. All'interno del plesso Caldarazzo-Scarola operano 23 docenti, di cui:
20 unità curriculari
1 unità I.R.C.
2 unità di sostegno ad alunni diversamente abili
Orario di funzionamento della Scuola dell'Infanzia
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Dal lunedì al venerdì → dalle ore 8:30 alle ore 16:30
sabato → dalle ore 8:30 alle ore 12:30
Organizzazione dei tempi
L'orario giornaliero di funzionamento della Scuola dell'Infanzia è di otto ore, dalle 8.30 alle 16.30
dal lunedì al venerdì ed il sabato dalle 8.30 alle 12.30, ovvero 44 ore settimanali, comprensive del
tempo dedicato alla mensa.
L'orario flessibile di ingresso/uscita dei piccoli alunni, permette ai genitori una migliore
organizzazione personale/familiare. In particolare:
al mattino l'ingresso è previsto dalle ore 08:30 alle ore 09:00
al pomeriggio l'uscita è prevista dalle ore 16:00 alle ore 16,30
La scansione dei tempi della giornata scolastica:
rispetta i bisogni educativi;
rispetta ritmi biologici dei bambini;
permette un ordinato svolgimento delle attività scolastiche
con una articolazione flessibile.
Tempi della giornata scolastica
La durata delle attività è adatta sia all’età dei piccoli alunni che alla difficoltà delle situazioni
proposte, pertanto ai momenti che esigono una attenzione sostenuta, si alternano momenti più
distesi.
8:30 - 9:15 Accoglienza dei bambini
9:15 - 9:30 Riordino della sezione
9:30 - 9:50 Attività di routine quotidiana
9:50 - 11:00 Attività educativo-didattiche
12:00 - 12:15 Uso dei servizi igienici
12:30 - 13:30 Pranzo
13:30 - 14:00 Giochi e canti collettivi
14:00 - 15:30 Attività didattica
15:30 - 16:00 Riordino della sezione
16:00 - 16:30 Uscita
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Servizi Offerti alle famiglie
Il servizio mensa gestito dal Comune di Noicattaro con l’appalto della ditta “Ferrara”
Il servizio scuolabus gestito dal Comune di Noicattaro.
La Scuola dell’Infanzia Caldarazzo-Scarola, per soddisfare le esigenze organizzative delle
famiglie in cui entrambi i genitori lavorano, garantisce la presenza di personale educativo
dalle ore 8,00 alle ore 8,30.
Rapporto Scuola-Famiglia
La Famiglia e la Scuola sono corresponsabili del progetto educativo del bambino. La sua realizzazione
dipenderà quindi dall’assunzione di specifici impegni, quali la partecipazione, il confronto e il dialogo
costruttivo da parte di tutte le componenti della comunità scolastica.
La Famiglia con la Scuola si impegna in un rapporto di:
CORRESPONSABILITÀ (condividendo le finalità educative)
COLLABORAZIONE (con dialoghi e confronti),
PARTECIPAZIONE ATTIVA (in manifestazioni e giornate di “didattica aperta”)
Il Circolo Didattico realizza iniziative di coinvolgimento e di partecipazione diretta alla vita scolastica
al fine di:
incrementare la conoscenza reciproca tra Scuola e Famiglia,
sviluppare una maggiore collaborazione,
approfondire l’analisi di tematiche educative e psicologiche con manifestazioni e giornate di “didattica
aperta” ai genitori.
Giornate di didattica aperta ai genitori
In queste giornate, i genitori sono accolti nelle sezioni dove assistono e partecipano allo svolgimento di
una attività didattica insieme ai bambini, alle bambine ed alle insegnanti. In queste occasioni i genitori
conoscono meglio l'offerta formativa completa della scuola dell'Infanzia “Caldarazzo-Scarola”, le
docenti e le strategie di insegnamento/apprendimento utilizzate per i diversi livelli d'età, si rendono
conto della gestione degli spazi e della loro utilizzazione.
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La Scuola predispone modalità di comunicazione e di informazione a più livelli che si concretizzano in
incontri periodici con le famiglie.
All’inizio dell’anno scolastico sono convocate le Assemblee dei Genitori degli alunni di ogni sezione
per eleggere il Rappresentante di Sezione e per rendere trasparente e condivisa la proposta formativa
della Scuola.
1. INCONTRI D’ INTERSEZIONE con i rappresentanti dei genitori
È composto da tutti gli insegnanti di sezione e dai genitori rappresentanti. È presieduto dal Dirigente
Scolastico o da un insegnante delegato.
Definisce e organizza i progetti che coinvolgono tutte le sezioni; affronta problematiche di rilevanza
generale e discute sull’andamento complessivo dell’attività didattica.
Spetta comunque alla sola componente docente la verifica – valutazione dei percorsi stabiliti e l’esame
di eventuali situazioni problematiche. Si riunisce con cadenza bimestrale.
LUNEDÌ 07 novembre 2016 (ore 16:45-17:45)
LUNEDÌ 06 febbraio 2017 (ore 16:45-17:45)
LUNEDÌ 08 maggio 2017 (ore 16:45-17:45)
2. INCONTRI SCUOLA-FAMIGLIA
LUNEDÌ 03 ottobre 2016 (ore 16.45-17.45)
LUNEDÌ 28 novembre 2016 (ore 16:45-17:45)
LUNEDÌ 06 febbraio 2017 (ore 18:00-19:00)
LUNEDÌ 08 maggio 2017 (ore 18.00-19.00)
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Risorse Materiali
All’interno del plesso “Caldarazzo-Scarola” sono presenti le seguenti attrezzature e sussidi
didattici:
Televisori
Videoregistratore
Lettore dvd
Stereo
Episcopio
Libri, riviste
Lim
Cd, dvd, cassette audio e video
Carrello con attrezzatura sportiva
Giostrine nel cortile esterno
Giochi vari
ATTIVITÁ, INIZIATIVE E
PROGETTI
Progetto musicale:
“Ascoltando…
Progetto musicale:
sulle note della fantasia”
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16
Progetto di alimentazione:
“Arte e cibo”
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17
PROGETTO EDUCAZIONE ALL’ASCOLTO
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PROGETTO REGIONE IN MOVIMENTO
COMPUTER IN GIOCO
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20
PROGETTO LINGUA INGLESE
STEP TO STEP TO ENGLISH
Progetto
“Erasmus Plus our story…true
story”
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0
II° CIRCOLO DIDATTICO
ALCIDE DE GASPERI
Noicattaro (BA)
SCUOLA PRIMARIA STATALE
“DE GASPERI”
PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA
2016-2019 (aggiornamento a.s.2016/2017)
Prot.4465 del 14/10/2016
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1
Collaboratori
DS
Referente
plesso
S.Infanzia
Gruppi docenti Commissioni Interclasse
Docenti
Tecnostruttura Vertice strategico Staff di supporto
Linea Intermedia
Nucleo Operativo
Consulenti tecnici
Addetti alla
sicurezza
RSU
Giunta
esecutiva
Funzioni
strumentali/
referenti
progetti
Comitato
valutazione Consigli di
Intersezione /
Interclasse /
Classe
Collaboratori scolastici
ORGANIGRAMMA DELLA SCUOLA
DSGA
Personale di
segreteria
Fornitori di beni e
servizi
Consigliod
i Istituto
Dirigente
Scolastico
Collegio
Docenti
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2
FUNZIONIGRAMMA
Dirigente Scolastico
Dott.ssa
DOMENICA CAMPOSEO
Dirige la scuola nella sua organizzazione complessiva;
Assicura:
il funzionamento dell’unità scolastica secondo criteri di efficienza ed efficacia
formativa
la gestione unitaria
la direzione, il coordinamento, la valorizzazione delle risorse umane
Promuove:
l’autonomia sul piano gestionale e didattico
l’esercizio dei diritti costituzionalmente tutelati
E’ responsabile:
della gestione delle risorse finanziarie, strumentali e dei risultati del servizio
della sicurezza nei luoghi di lavoro.
emana l’atto di indirizzo
Direttore Serv. Amministrativi
Boccuzzi Domenica Responsabile del settore amministrativo.
Ins.
Vicario
Anelli Angela Maria
Collabora con il Dirigente nella gestione e organizzazione funzionale ed è segretario del
Collegio dei Docenti.
Sostituzione del D.S.. in caso di assenza per impegni istituzionali
Supporto alla gestione dei flussi comunicativi interni ed esterni
Coordinamento di commissioni e gruppi di lavoro e raccordo con le funzioni
strumentali e con i Referenti di incarichi specifici
Contatti con le famiglie
Supporto al lavoro del D.S. e partecipazione alle riunioni periodiche di staff.
Inss. Collaboratori
Abbruzzese Maria Isa
Collabora con il Dirigente :
Per il controllo del rispetto del regolamento della Scuola da parte di alunni e
famiglie
Supporto alla gestione dei flussi comunicativi interni ed esterni
Coordinamento delle attività di documentazione educativa e organizzativa
Supporto al lavoro del D.S. e partecipazione alle riunioni periodiche di staff.
Presidenti Consigli
d’interclasse/Intersezione
Fanno da ponte fra il Dirigente e i docenti delle classi parallele, hanno la
delega a presiedere i consigli d’interclasse.
Referente di plesso Scuola
dell’Infanzia Narracci Anna R.
Responsabile del plesso Scuola dell’Infanzia
Gruppo di Valutazione (Giv)
Si interessa delle attività relative all’Autovalutazione d’Istituto
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3
Funzioni
strumentali
I^ Area:
Curricolo,PTOF,Progetti
speciali d’Istituto
II^ Area :Valutazione,
Inclusione
D’addabbo Rubina
Troise Carmela
Favuzzi M. Carmela
Stanisci A.Lucia
Aggiorna il P.T.O.F triennale.
Coordina le attività del piano dell’offerta formativa.
Coordina la progettazione curriculare.
Coordina i rapporti Scuola-Famiglia.
Gestisce gli spazi per i progetti extracurriculari
e per i laboratori.
Stimola la partecipazione a concorsi nazionali e non.
Raccoglie materiali progettuali per una proficua trasferibilità interna.
Analizza i bisogni formativi e gestisce il piano di formazione e di aggiornamento.
Accoglie i nuovi docenti e cura il coordinamento dei tirocinanti presso la nostra scuola.
Coordina le attività extracurriculari.
Coordina e gestisce le attività di continuità.
Coordina le attività di compensazione, integrazione e recupero.
Coordina le attività di doposcuola fornite dal territorio.
Coordina le attività di raccordo tra insegnanti di sostegno
Gestione dell’aula Magna.
Gestione dei sussidi didattici e del laboratorio scientifico, multimediale1- 2 e
Linguistico.
Coordinamento delle attività di sostegno.
Coordinamento delle attività relative al servizio civile volontario, di tirocinio.
Coordinamento delle attività relative al Presidio del Libro.
Coordinamento delle attività relative alla partecipazione ai giochi studenteschi.
Coordinamento delle attività relative alla partecipazione delle scolaresche ai vari
concorsi/iniziative.
Referente per le attività di
sostegno Campione C.
Svolge la funzione di coordinamento del gruppo delle docenti di sostegno
Consiglio
di Circolo
Definisce gli indirizzi generali per le attività della scuola e le scelte di gestione
e amministrazione.
Adotta il PTOF elaborato su indicazioni del Collegio dei Docenti.
Animatore Digitale e
Team per l’Innovazione Digitale
Gruppo di Lavoro per
L’Integrazione e Inclusione
Comitato per la valutazione
dei Docenti
Aggiornamento del sito web della scuola
Svolge attività di divulgazione delle attività del PNSD
Organizza l’Integrazione e l’Inclusione
Individua i criteri per valorizzazione dei Docenti; esprime parere sul
superamento del periodo di formazione di prova del Personale Docente.
PIANO DI MIGLIORAMENTO
(si allega file) Piano di Miglioramento PDF
PROGETTAZIONE CURRICOLARE
EXTRACURRICOLARE EDUCATIVA E ORGANIZZATIVA
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Nella Scuola Primaria Statale “ De Gasperi” operano:
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI E ALLE DISCIPLINE
I criteri adottati per l’assegnazione dei docenti alle classi e alle discipline sono i seguenti: i docenti uscenti dalle classi
quinte sono prioritariamente assegnati alle classi prime, tenendo presente eventuali richieste avanzate dagli stessi; sono
utilizzate le competenze acquisite da ogni insegnante cercando di rendere equilibrati i gruppi docenti per evitare
concentrazione positive/negative negli stessi; si cerca di valorizzare per quanto più possibile gli insegnanti giovani per
dare loro la possibilità di acquisire esperienze nell’insegnamento delle varie discipline; si garantisce la copertura di tutte
le classi per tutte le ore di attività didattica, impiegando tutte le risorse umane presenti con l’utilizzo delle ore di servizio
anche per la copertura delle supplenze brevi. Per quanto riguarda la classe prima a tempo pieno, sono state valutate le
qualità individuali dei docenti, le loro competenze riconosciute e la continuità che gli stessi si prevede potranno garantire
per tutti i cinque anni, tenendo presente le eventuali disponibilità degli insegnanti.
RIPARTIZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE
Le Indicazioni Nazionali per il curricolo del 2012 prevedono le discipline aggregate in aree, volendo rafforzare
trasversalità e interconnessioni più ampie e assicurare l’unitarietà del loro insegnamento.
N.29 classi adottano l’orario di 27 ore settimanali antimeridiane, mentre n.3 classi a tempo pieno effettuano 40 ore
settimanali. Si veda in proposito la deliberazione del collegio dei docenti in data 02/09/2015, riportate nell’apposito
registro depositato agli atti della scuola e la deliberazione del Consiglio di Circolo del 03/09/2015.
Sono state fissate le seguenti soglie orarie per ciascuna disciplina prevista dall’ I.N.
Classi
Docenti
Curricolari
Docenti
di Sostegno
Docenti
specializzati
in L 2
Docenti
specializzati
in I R. C.
31
53
7
17
7
Docenti
Specialisti
di I.R.C.
Totale
Docenti
Alunni in
situazione
handicap
Alunni
Stranieri
Totale
Alunni
3
55
13
44
664
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Discipline Ore
Italiano Min.7 ore
Lingua inglese Classe 1^:1 ora;Classe 2^: 2 ore;Classi 3^-4^-5^:3 ore
Storia Min. 3 ore
Geografia Min. 2 ore
Matematica Min.6 ore
Scienze Min.2 ore
Musica Min.1 ora
Arte e immagine Min.1 ora
Educazione fisica Min.1 ora
Tecnologia Min.1 ora
IRC 2 ore
Considerando che 29 classi effettuano 27 ore settimanali antimeridiane dal lunedì al sabato, nel rispetto della soglia oraria
minima di ogni disciplina, i docenti operano in diverse classi, con orari diversi, al fine di garantire la copertura oraria
totale delle stesse, nello specifico:
- alcuni docenti operano con più ore e più discipline in una classe, completando l’orario di servizio con l’insegnamento di
altre discipline in classi parallele e non;
- altri docenti operano con meno ore in ogni classe, quindi su più classi, parallele e non;
le eventuali compresenze vengono utilizzate per la sostituzione dei colleghi nelle assenze brevi.
INSEGNAMENTO DELLA IRC E LINGUA INGLESE Nelle classi delle quali non vi è la presenza di docenti idonei all’insegnamento della Religione
Cattolica è utilizzato un docente esterno.
Per quanto riguarda gli alunni i cui genitori non intendono avvalersi dell’insegnamento della Religione
Cattolica, il Collegio dei docenti ha deliberato i seguenti criteri:
Gli alunni permarranno nelle classi di appartenenza nel caso in cui i genitori dovessero essere
consenzienti.
Gli alunni saranno impegnati con i compagni di un’altra classe parallela.
Gli alunni potranno essere prelevati da scuola per la durata della lezione dai propri genitori
Nel Circolo Didattico è impartito in tutte le classi l’insegnamento della lingua inglese da docenti specializzati.
RISORSE DIDATTICO-ORGANIZZATIVE Nell’ambito delle 22 ore di insegnamento settimanale, oltre al tradizionale “orario frontale” ogni docente
realizza:
- Classi aperte
- Attività di recupero/di rinforzo/ di sviluppo.
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- Compresenza utilizzata per le supplenze brevi
L’organizzazione delle risorse strutturali in senso funzionale ai bisogni educativi costituisce la base portante
del nostro curricolo. La gestione degli ambienti, laboratori e altri spazi interni ed esterni sono finalizzati ad
attività promozionali ed arricchenti la formazione del fanciullo, utilizzando i diversi linguaggi.
La gestione dei sussidi è affidata a un docente funzione strumentale al P.O.F. .
L’uso degli spazi comuni: locali, aule, aula mensa, aula telematica docenti, aula magna, palestra coperta,
cortili, laboratorio multimediale, laboratorio linguistico, laboratorio scientifico è disciplinato da un quadro-orario
appositamente predisposto.
PIANO DELLE ORE DI NON INSEGNAMENTO
Per quanto concerne i Collegi dei Docenti si prevedono, in linea di massima, due riunioni: una a febbraio
e l’altra a giugno per la verifica della programmazione dell’azione educativa e dell’attività didattica e del
POF e/o quando lo si riterrà opportuno.
Interclasse con presenza dei genitori 4 ore
Incontri scuola – famiglia 6 ore
Incontri con èquipe 2 ore per bimestre
Incontri per gruppi di insegnanti 4 ore quindicinali
Art.42 CCNL/95 attività funzionali all’insegnamento comma 5 “Per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli
alunni, gli insegnanti sono tenuti a trovarsi in classe 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni ed assistere
all’uscita degli alunni medesimi”.
COMMISSIONI ESAMI Esami di Idoneità alla classe seconda – le commissioni sono costituite prioritariamente da docenti delle classi
prima o seconda designate dal Collegio dei Docenti. Sulla base di tale criterio, il dirigente scolastico nomina i
membri della suddetta commissione e comunica, prima del termine delle lezioni, i nominativi dei docenti.
FORMAZIONE IN SERVIZIO La formazione in servizio diventa obbligatoria e coerente con il Piano triennale dell’offerta formativa della
Scuola (comma 124 Legge 107/2015).
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L’aggiornamento professionale dei docenti si configura come un importante elemento di qualità del servizio
scolastico. ( L. 107/2015) poiché tende a valorizzare il lavoro collegiale degli insegnanti sul piano della formazione,
promuove la cultura dell’innovazione e sostiene i progetti di ricerca – azione e di sperimentazione che la scuola
mette in atto.
Viene riconosciuto il diritto degli insegnanti a partecipare alle attività di aggiornamento, di studio, ricerca e
produzione di materiale. I docenti possono scegliere di aderire ad uno o più corsi che saranno svolti nel corso
del corrente anno scolastico.
Questo nuovo modo di impostare e realizzare il lavoro scolastico è ormai acquisito dai docenti della scuola De
Gasperi, i quali si impegnano conseguentemente in una “formazione continua” con dovere e pieno senso di
responsabilità.
La Scuola Primaria A. De Gasperi, infatti, si qualifica come un vero e proprio laboratorio didattico per lo sviluppo e l’
arricchimento professionale attraverso la promozione di attività di formazione in servizio, curando l’effettiva
ricaduta di quanto è oggetto di esperienza di aggiornamento interno–esterno, nella progettualità di Circolo e di
classe. In quest’ottica di continua innovazione e condivisione, dei processi messi in atto dalla nuova
normativa,in particolare nel corso di questo anno scolastico 2016/17 , grazie al Progetto “Diritti a
Scuola” finanziato dalla regione Puglia, tutti i docenti del circolo potranno migliorare le proprie
competenze partecipando ai tre corsi di formazione: “Ambienti di Apprendimento per la
didattica digitale integrata” n° 20 ore; “Scenari e processi didattici per l’integrazione del
mobile, gli ambienti digitali e l’uso di dispositivi individuali a scuola( BYOD) n° 15 ore;
“Introduzione al coding”n° 15 ore. Inoltre molti docenti hanno dato la disponibilità per
partecipare al PON 6 - 6076 del 04/04/2016 - FSE -Iscrizioni alla Formazione - Anno Sc.
2016/2017.
I corsi di formazione, organizzati, sempre dopo un’attenta indagine sui bisogni formativi dei
docenti, tengono conto delle priorità emerse dal RAV. Senza trascurare la lingua straniera, le
competenze digitali e per l’innovazione metotologica, in relazione con la creazione di competenze
di cittadinanza globale, inclusione, coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile.
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Nuovi modelli di didattica:
CLIL
Il CLIL (Content language integrated learning) è un approccio diverso all’insegnamento della
lingua straniera, che diventa un mezzo per imparare i contenuti di altre discipline in modo chiaro,
diretto ed esperienziale.
Nella nostra scuola, molti docenti hanno conseguito la certificazione in inglese ( livello B1 in L2)
e lo scorso anno, hanno partecipato al P.O.N. VALeS ”Competenze e Metodologie della Lingua
Straniera” nel corso del quale hanno avuto la possibilità di sperimentare direttamente le
opportunità strategiche di questa nuova metodologia che da quest’anno viene applicata in tutte le
classi dell’Istituto. Tale metodologia promuove e sviluppa strategie di apprendimento collaborativo
con una maggiore esposizione alla L2 in un contesto naturale e reale nel quale si pone più
attenzione al significato piuttosto che agli errori linguistici o alle strutture grammaticali.
PROGETTO D’ISTITUTO
Il progetto, “INSIEME.. FACCIAMO LA DIFFERENZA”, strategicamente si sviluppa intorno ad una
tematica comune, Ed. Ambientale e alla Salute, prende spunto da un avvenimento importante e
molto sentito sul territorio, “ LA RACCOLTA DIFFERENZIATA”, pur mirando allo sviluppo di
competenze comuni, il Progetto è stato differenziato per contenuti.
I campi di potenziamento individuati ed elencati in ordine di preferenza sono:
Potenziamento Linguistico: con particolare riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese anche mediante l’utilizzo della metodologia CLIL.
potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la
valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;
sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;
sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni
educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto
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e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore;
valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di
sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le
organizzazioni del terzo settore e le imprese;
apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe
o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o
rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto
del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89;
valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni;
individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del
merito degli alunni;
alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e
laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in
collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine,
delle famiglie e dei mediatori culturali;
Creazione di un curricolo verticale;
il progetto mira allo potenziamento delle seguenti competenze:
COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA
COMUNICAZIONE IN UNA LINGUA EUROPEA
COMPETENZE DI MATEMATICA
COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA
COMPETENZA DIGITALE
COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
Il pensiero Computazionale a Scuola con il progetto
“Programma il Futuro”
Anche quest’anno la nostra scuola partecipa all’iniziativa “Programma il Futuro”- “Il pensiero
computazionale a scuola” promossa dal MIUR in collaborazione con il CINI – Consorzio
Interuniversitario Nazionale per l’Informatica, che fornisce alle scuole una serie di strumenti
semplici , divertenti e facilmente accessibili per formare gli alunni ai concetti base dell’informatica.
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Grazie al sito del Progetto molti docenti hanno inserito questa iniziativa nel piano delle attività
didattiche della scuola per favorire l’introduzione strutturale dei concetti di base dell’informatica
attraverso la programmazione (coding), con strumenti di facile utilizzo e che non richiedono
un’abilità avanzata nell’uso del computer. Infatti per essere culturalmente preparato a qualunque
lavoro che uno studente vorrà fare da grande è indispensabile una comprensione dei concetti di
base dell’informatica.
Il lato scientifico- culturale dell’informatica, definito anche “pensiero computazionale”, aiuta a
sviluppare competenze logiche e capacità di risolvere problemi in modo creativo ed efficiente,
qualità che sono importanti per tutti i futuri cittadini.
Inoltre un’appropriata “educazione al pensiero computazionale” è essenziale affinché le nuove
generazioni siano in grado di affrontare la società del futuro non da consumatori passivi ed ignari di
tecnologie e servizi, ma da soggetti consapevoli di tutti gli aspetti in gioco e come attori
attivamente partecipi del loro sviluppo.
Il modo più semplice e divertente di sviluppare “il pensiero computazionale” è attraverso la
programmazione (coding) in un contesto di gioco.
Progetto ERASMUS PLUS OUR STORY… TRUE STORY
L’ adesione al progetto nasce dalla esigenza di arricchire e qualificare l’offerta formativa della nostra scuola. Il filo conduttore del progetto sarà quello di sviluppare una coscienza interculturale attraverso lo studio della storia e delle tradizioni dei Paesi partecipanti, per scoprirne differenze e affinità. La conoscenza delle “culture altre” permette di coinvolgere gli alunni tutti, nonché stranieri, svantaggiati e disabili. Di qui nasce la necessità di creare situazioni didattiche, capaci di stimolare e sviluppare la creatività dei bambini, anche attraverso la condivisione delle personali potenzialità. In particolare tale progetto ha lo scopo di migliorare le capacità di alunni portatori di handicap e con bisogni formativi speciali, dal momento che le scuole che vi aderiscono al progetto sono scuole con alunni problematici. La nostra scuola partecipa in partenariato con le seguenti Istituzioni scolastiche europee: Polonia, Germania, Repubblica Ceca, Romania, Portogallo, Macedonia, Lettonia e Turchia. Il progetto mira a:
1. Promuovere la consapevolezza interculturale in una prospettiva di pace e tolleranza
attraverso la conoscenza reciproca.
2. Creare la consapevolezza storica e culturale del proprio paese e di altri paesi europei
attraverso la conoscenza delle tradizioni locali e nazionali.
3. Sviluppare l’identità di ogni paese e confrontare le diversità di ciascuno.
4. Migliorare il legame con nuovi stati, affinché si diventi consapevoli del rispetto di altre
culture diverse dalla nostra.
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Obiettivi
Conoscere la storia del proprio paese e dei paesi partner attraverso racconti e leggende.
Usare correttamente le lingue conosciute( italiano e inglese),per comunicare.
Creare cittadini europei consapevoli, responsabili che abbiano una idea di Europa concreta
e vissuta.
Motivare gli alunni ad apprezzare, rispettare e preservare la cultura locale e presentarla
agli altri paesi.
Migliorare le competenze professionali e relazionali, attraverso la collaborazione e il
confronto.
Incrementare la competenza della tecnologia informatica.
Metodologia Per ottimizzare la realizzazione del progetto verranno organizzati lavori di gruppo in
presenza di insegnanti curriculari e di potenziamento. Nei diversi luoghi d’ apprendimento verranno letti racconti della storia locale e tradizione
popolare e il lavoro di manipolazione che ne seguirà verrà poi raccolto in un libro unico. I lavori da svolgersi in laboratori multimediali, in biblioteche di classe e bookshop, una volta
ultimati, verranno socializzati tra le classi partecipanti e Paesi-partner, con l’ausilio della LIM e del computer.
Gli alunni produrranno il logo, la copertina, i disegni relativi al racconto, i fumetti, semplici dialoghi in lingua italiana e inglese, scenografie e coreografie per la drammatizzazione, nonché semplici articoli da pubblicare sul blog relativi all’esperienza vissuta.
Il prodotto finale sarà presentato ai Paesi Partner.
“ Sport di Classe ”
Anche il progetto “ Sport di classe “ mira allo sviluppo della cittadinanza attiva, ha la finalità di
indurre la modifica del comportamento nei bambini sostenendo e promuovendo, nel contesto
“scuola”, scelte alimentari corrette e uno stile di vita attivo. Inoltre si prevede un’integrazione
sinergica di vari attori per realizzare un percorso progettuale mirato alla Promozione della Salute e
caratterizzato dalla metodologia partecipativa. I concetti di “Sport, Benessere, Alimentazione,
Mobilità e Scuola” costituiscono un “patto” che ha dato vita ad un luogo istituzionale per la
programmazione di politiche e azioni educative per la salute, valorizzando la cooperazione tra
ambiti, saperi e competenze differenti in un regime di uso ottimale di mezzi e risorse per un
obiettivo comune. Per la realizzazione di questo Progetto alla Scuola, il CONI assegna n°2 docenti
laureati in Scienze Motorie.
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Organizzazione dell’azione educativo-didattica delle attività di
sostegno
L’organizzazione del servizio scuola è finalizzata alla formazione completa attraverso attività di insegnamento
– apprendimento di tutti gli alunni, affinché vengano accolti ed aiutati nella piena realizzazione del
potenziamento educativo di ciascuno.
L’istituzione scolastica, dunque, che sceglie come finalità sociale l’etica dell’uguaglianza, perseguita mediante
la valorizzazione delle diversità, si fa essa stessa modello di vita democratica e di educazione alla convivenza
nella democrazia
L’integrazione dell’alunno in situazione di handicap non si esaurisce nella semplice trasmissione di conoscere
in un normale contesto scolastico, ma comprende una gamma più vasta di relazioni umane e sociali idonee a
favorire lo sviluppo armonioso e globale della sua personalità.
La funzione della Scuola, pertanto, è quella di promuovere “l’apprendimento in dimensione educativa a
vantaggio di ogni soggetto, qualunque sia la sua storia e la sua diversità”.
Essa, pertanto, assume la connotazione di “ambiente educativo e di apprendimento”, come afferma Brunner,
cioè spazio vitale, complesso di condizioni idonee alla crescita e allo sviluppo della persona, luogo di
educazione attraverso l’istituzione adeguatamente commisurato alle esigenze formative da “diversi” soggetti.
L’azione educativa di sostegno pertanto sarà progettata in vista dell’inserimento e dell’integrazione degli
alunni disabili all’interno di ogni gruppo classe, per favorire e promuovere oltre che i processi di
apprendimento strumentale e lo sviluppo della personalità.
La prima fase dell’iter educativo consiste nell’osservazione sistematica dei comportamenti degli alunni per
giungere ad una valutazione globale. Si procede quindi secondo le seguenti tappe:
Analizzare le certificazioni diagnostiche e le diagnosi funzionali
Individuare i fattori che favoriscono e ritardano i processi di apprendimento
Valutare la capacità di organizzazione spontanea e le potenzialità di base
Effettuare prove di ingresso adeguate
Elaborare i P.E.I.
L’aspetto socio-culturale e quello diagnostico costituiscono i dati indispensabili per la stesura del Profilo
Dinamico Funzionale, e per l’organizzazione di un’adeguata azione didattica individualizzata. Il piano P.E.I., è
frutto di una pluralità di interventi, resi possibili da un’organizzazione scolastica sistematica, è flessibile in
modo da consentire ad ogni alunno, mediante il conseguimento stadi minimi a breve scadenza il risultato del
proprio lavoro, ricevendo una gratificazione immediata
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L’azione didattico- educativa si estrinseca anche attraverso la fruizione degli spazi alternativi offerti dalla
Scuola: laboratori multimediali, motorio, scientifico, linguistico- espressivo, nel pieno rispetto della congruenza
psicologica e della correttezza epistemologica.
I laboratori sono spazi opportunamente, scientificamente e pedagogicamente per lo sviluppo integrale della
personalità dei bambini.
In essi gli educandi imparano “facendo” in un clima di attiva collaborazione.
La Scuola, in tal modo, si qualifica come territori di risposta esaustiva a tutte le esperienze degli alunni.
In questo modo si favorisce il possesso di basilari strumenti linguistici e matematici, in base ai reali bisogni e
alle effettive potenzialità del singolo alunno, utilizzando tutti i canali della comunicazione.
L’attività di sostegno deve prevedere con tempi, modalità e scelte affidate ai singoli, quanto segue:
Interventi individuali con alunni in situazione di handicap
Interventi individualizzati nel gruppo classe
Ore della classe in piccoli gruppi
Trasformazione degli spazi fisici, esistenti nella scuola, in spazi agibili.
METODOLOGIA
Le attività di insegnamento specializzato si realizzano attraverso la metodologia dell’esperienza e della
comunicazione, per consentire agli alunni la sperimentazione delle proprie possibilità, e la partecipazione
diretta alla vita scolastica.
Dal metodo dell’osservazione attiva si passa, gradualmente, a quello della sollecitazione e dell’intervento, con
una finalizzazione a tempi brevi e/o brevissimi.
Le stimolazioni degli insegnanti, nella loro modalità, intensità e durata, devono essere organizzate in maniera
tale da creare spazi operativi, in cui gli alunni si sentano protagonisti e stabiliscano situazioni di feed-back
positive e costruttive.
La fase operativa dell’integrazione si realizza attraverso l’utilizzazione di sussidi didattici speciali, strutturati e
non, scelti secondo le potenzialità di ciascuno.
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TEMPI E MODALITA’ DI INTERVENTI
Per quanto attiene alle attività curricolari, gli alunni seguono percorsi individualizzati e quando è possibile si
realizzano raccordi con le attività del gruppo classe con ritmi e modalità di apprendimento rapportati alle
difficoltà di ognuno.
Gli interventi individualizzati, sono caratterizzati da flessibilità, secondo le necessità che la situazione e le
verifiche precedenti di volta in volta suggeriscono.
Si prevede quanto segue:
A. Un incontro durante il primo mese di scuola del gruppo di lavoro di Circolo con funzione
organizzativa.
B. Un incontro al termine del primo bimestre per la stesura del Profilo Dinamico Funzionale e
l’impostazione del P.E.I.
Si programmano, inoltre, incontri di verifica per valutare la funzionalità del P.E.I. onde poterlo confermare,
perfezionare e modificare.
La verifica è condotta attraverso prove individuali e individualizzate, al fine di accertare l’acquisizione degli
obiettivi proposti.
La valutazione quadrimestrale è tesa ad accertare i risultati raggiunti in ogni ambito di apprendimento.
ORARIO DI SERVIZIO
Anche per il corrente anno scolastico le insegnanti di sostegno, svolgono 22 ore frontali su 5 giorni settimanali
e 2 ore di programmazione settimanale. Le ore di progettazione vengono svolte ogni 15 giorni (4h) al fine di
rendere meglio integrato il lavoro del docente di sostegno e nello stesso tempo per realizzare la
partecipazione di tutti i contitolari di ogni classe per una piena attuazione dell’integrazione dell’alunno in
situazione di handicap.
Si tende a conseguire uno scopo ben preciso, che è quello di aiutare quei bambini, le cui capacità intellettive
sono limitate, a raggiungere almeno obiettivi educativi minimi, attraverso gli interventi didattici differenziati e
individualizzati. In caso di assenza dell’alunno in situazione di handicap l’insegnante di sostegno viene
utilizzata per la sostituzione di docenti assenti per brevi periodi.
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ORARIO DI RICEVIMENTO DEL PUBBLICO DA PARTE
DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
E ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI (SEGRETERIA)
L’ufficio della direzione è situato al piano rialzato; il Dirigente riceve per appuntamento, oppure secondo il seguente
orario:
LUNEDI’ MERCOLEDI’ VENERDI’
11,00 – 12,00 11,00 – 12,00 11,00 – 12,00
L’orario di lavoro del personale amministrativo è finalizzato a soddisfare le esigenze dell’utenza utilizzando tutte le
risorse disponibili. Gli uffici operano pertanto :
Ubicati al piano rialzato ricevono il pubblico :
LUNEDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’ SABATO
8,00-14,00
8,00-14,00
8,00-14,00
8,00-14,00
8,00-14,00
8,00-14,00
15,00-18,00
15,00-18,00
15,00-18,00
15,00-18,00
15,00-18,00
LUNEDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’ SABATO
11,30-12,30
11,30-12,30
11,30-12,30
11,30-12,30
11,30-12,30
11,30-12,30
17,00-18,00
17,00-18,00
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17,00-18,00
17,00-18,00
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Progetti didattici e curriculari ed extracurriculari
I docenti del Circolo Didattico “A. De Gasperi” inseriscono all’interno del curricolo percorsi didattici quali
strumenti di prevenzione della dispersione, valori propri dell’Autonomia Scolastica, contenitori di idee e attività
da coltivarsi e da svolgersi sia nell’ambito del normale insegnamento curricolare sia nei tempi aggiuntivi. La
scelta di questi percorsi è scaturita da un’analisi accurata del contesto territoriale, dalle esigenze e attese
delle famiglie, dai bisogni formativi degli alunni. Le attività di ampliamento dell’Offerta Formativa in linea con il
PdM consentono all’utenza di soddisfare particolari interessi di formazione, di vivere momenti culturali diversi
da quelli tradizionali, di vivere un tempo-scuola in modo interessante e creativo, di fruire di maggiori e diverse
opportunità educative. Nonché di recuperare, consolidare ed ampliare conoscenze, competenze ed abilità.
ATTIVITA’, INIZIATIVE E PROGETTI
Progetto accoglienza
Progetti continuità
NewsPaperGame (progetto sponsorizzato dalla Gazzetta del Mezzogiorno)
Olimpiadi d’informatica
Kangourou (olimpiadi di matematica)
Progetto “Programma il futuro”
Scuola senza zaino (inviata richiesta adesione alla rete)
Progetto recupero-consolidamento- potenziamento
Progetto SPORT di CLASSE
Progetto scacchi a scuola
Progetto staffetta di scrittura creativa BIMED
Filosofia coi bambini
Bibliotecando - Libroscopio, settimana scientifica (Presidio del libro)
Progetto Erasmus Plus : OUR STORY…TRUE STORY
Progetto “Frutta e verdure nelle Scuole”
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Progetto accoglienza
La scuola Primaria, mediante forme di raccordo pedagogico, curricolare ed organizzativo con la scuola
dell’infanzia, contribuisce a realizzare la continuità del processo educativo.
E’ il clima che rende facile la vita scolastica, sono i bisogni e le risposte le prime forme di comunicazione ed
interazione.
L’accoglienza e l’attenzione alla dimensione affettivo - emotiva degli alunni sono i primi obiettivi che i docenti
si pongono.
Questi ultimi si impegnano da subito a creare attorno ai nuovi arrivati un clima sereno ed accogliente, nel
quale i bambini possano trovare stimoli ed incentivi per socializzare e comunicare, verbalmente e non, in un
clima che faciliti l’inserimento e il superamento delle ansie.
Per creare un ambiente accogliente non bastano soltanto le scritte di benvenuto o i cartellini che vengono
collocati in posizioni strategiche per aiutare gli alunni ad orientarsi in un nuovo spazio scolastico, così come
non bastano le conversazioni per enunciare le regole richieste dalla vita scolastica.
Per fare accoglienza è necessario predisporre una esperienza concreta attraverso la quale stabilire relazioni
empatiche che sicuramente hanno bisogno anche di parole.
Una risposta concreta al problema dell’accoglienza e dell’inserimento dei nuovi arrivati è sicuramente un’
attività ludico-motoria strutturata e programmata.
Il gioco e il movimento, se considerati non solo come elementi tecnici e funzionali, ma anche nel loro valore
culturale, sono le esperienze scolastiche da far vivere a chi entra in prima.
Il movimento implica relazione, è espressione dell’identità, dell’autonomia e delle competenze maturate ed
acquisite dal bambino, è “momento unitario predisciplinare”, occasione di espressione e comunicazione,
opportunità per creare reciprocità, raccontandosi agli altri ed invitando gli altri a raccontarsi. Con il corpo si
raccontano storie, si costruiscono messaggi e si ascoltano gli altri in una prospettiva interculturale.
Il gioco crea un incontro tra gli individui, rivela la disponibilità alla relazione ed alla comprensione e consente
di costruire insieme storie, affermando se stessi e la propria creatività.
L’attività motoria consente al bambino di vivere in una situazione di esperienza interattiva, di apprendimento
collaborativo, di approccio alla pluralità dei punti di vista, di costruzione e decostruzione di schemi e modelli.
Proponendo all’alunno un’ attività ludica, il gruppo d’insegnamento fa in modo che egli percepisca che la
nuova scuola lo stava aspettando e progressivamente scompaiono l’ansia e la paura di essere rifiutati: i
bambini entrano in comunicazione con insegnanti e compagni.
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Osservando gli alunni durante le attività motorie e di gioco si possono rilevare le abilità e le competenze
trasversali (di memoria, di logica, di organizzazione) e le competenze e le abilità di base (ascoltare comandi,
eseguire consegne, rielaborare informazioni, produrre messaggi, esprimere emozioni).
Seconda lingua (INGLESE)
“Per un’educazione sempre più Europea”
L’insegnamento della seconda lingua è rivolto a tutte le classi della Scuola Primaria, a cominciare già dalla
prima classe ed è svolto dagli insegnanti specializzati. Lo scopo di ampliare l’offerta formativa attraverso
l’insegnamento e la conoscenza della lingua inglese è uno degli obiettivi contemplati nelle Indicazioni
Nazionali .
L’insegnamento - apprendimento della L2 in un’ottica di continuità educativa è attuato anche nelle sezioni dei
bambini di cinque anni frequentanti la scuola dell’infanzia “Caldarazzo”; le attività di tipo prevalentemente
ludico spalancano il bambino al gusto per l’avventura linguistica aprendolo a forme di esperienza
comunicativa da esplorare gradualmente. Negli anni successivi, il metodo prescelto garantisce lo sviluppo
integrato di tutte le abilità portando l’alunno ad esprimersi con naturalezza all’interno di contesti comunicativi
autentici.
Scacchi a scuola
L’attività del gioco degli scacchi è un’attività ormai consolidata nella nostra scuola, poichè il gioco degli
scacchi potenzia le competenze di logica e matematica .
Essa è rivolta ad alunni provenienti da varie classi, in base alla libera scelta e all’interesse degli stessi alunni e
in continuità con quanto è stato realizzato durante gli scorsi anni scolastici .
Quest’anno, inoltre, presso la nostra scuola si effettua anche un Corso di Formazione per docenti di Scuola
Primaria e Secondaria di 1 e 2 grado con il titolo ” Scacchi a scuola: un gioco per allenare la mente”
promosso dal Ministero dell’istruzione , dell’Università e della Ricerca della Regione Puglia e coordinata dai
servizi di Educazione Motoria, Fisica e Sportiva (Coni e Federazione Scacchistica italiana) . Molti sono i
docenti che hanno aderito a questa formazione per l’approfondimento delle strategie e della tattica del gioco.
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Olimpiadi di Informatica
E’ diventata ormai consuetudine la partecipazione della nostra scuola alle Olimpiadi di Informatica Problem
Solving cioè delle gare on-line che potenziano le competenze: matematico-scientifico tecnologico; linguistico-
artistico-espressivo; storico-geografico.
Alle gare partecipano gli alunni delle classi V divisi in squadre ben definite che effettuano allenamenti on-line
per prepararsi alle prove d’Istituto, alle prove Regionali e Nazionali.
Questa iniziativa è finalizzata a favorire la formazione e lo sviluppo delle competenze degli alunni , anche
nella prospettiva di valorizzare le eccellenze in ogni disciplina. Ottimi sono stati i risultati conseguiti negli
scorsi anni scolastici : nella graduatoria regionale della Puglia la squadra “Leotigrijolly”, con il punteggio di
91,667 in centesimi si è classificata al 1° posto.
Ha partecipato alla finalissima a Roma il 19/05/2012 classificandosi al 10°posto a livello nazionale. Nell’
anno scolastico 2012/ 2013 gli alunni delle classi V sezz. F- G si sono posizionati al 26^ posto a livello
regionale.
.“Kangaurou della matematica”
La nostra scuola intende partecipare a competizioni di matematica di rilevanza nazionale e internazionale,
così come è avvenuto negli anni scorsi, in virtù del potenziamento delle competenze matematiche. In
particolare, gli alunni di quarta e quinta classe potranno prendere parte a queste importanti iniziative.
Rispettivamente, la prima è una prova che si svolge in forma individuale, mentre la seconda si effettua in
forma collettiva e collaborativa all’interno della classe al completo. Tali competizioni hanno l’obiettivo di
favorire:
la curiosità e l'interesse per la matematica,
il lavoro di gruppo e la capacità organizzativa,
la partecipazione di tutti,
l’assunzione di responsabilità comune nel raggiungere il risultato
l'iniziativa degli alunni,
la fantasia e l’iniziativa dei singoli
l’emergere di conoscenze e competenze favorendone la consapevolezza
la possibilità d’imparare pur divertendosi
il coinvolgimento anche di chi non si reputa “portato per la matematica”.
Buoni sono stati i risultati raggiunti nei precedenti anni scolastici.
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LA STAFFETTA DI SCRITTURA CREATIVA BIMED
Numerose classi terze e quarte della nostra Scuola quest’anno partecipano al Progetto “La Staffetta di scrittura creativa BIMED”. Si tratta della produzione di un racconto creativo che parte da un INCIPIT scritto da un autore di libri per ragazzi e poi ogni classe scriverà un capitolo che sarà inviato attraverso una piattaforma digitale ad un’altra classe di un’altra scuola e così via; alla fine si otterrà “un racconto a più mani”, cioè una storia collettiva. La Staffetta è un nuovo modo di educare in grado di determinare la qualità della vita e della scuola in quanto:
scaturisce da una visione inclusiva in cui gli studenti sono i protagonisti del fare e del come fare; ci consente di entrare in una classe e promuovere una sfida comune; ci permette di tornare alla costruzione di un pensiero evoluto attraverso la relazione con le parole; attiva la stimolazione e la costruzione di una forma di pensiero che diventa confronto ed elaborazione
comune in un alveo di cittadinanza; la Staffetta è in linea – da anni – con la strategia del problem-solving connesso all’evoluzione di una storia
che è, poi, metafora di come bisogna porsi rispetto alla vita, accettandone gli ostacoli per giungere a sentirli come una grande occasione per il proprio divenire;
perché immette nella scuola la passione, il desiderio e la soddisfazione: gli studenti si sentono parte integrante di un processo che coinvolge la scuola e li pone in diretta relazione con studenti di tante altre scuole italiane; i docenti assurgono al ruolo di protagonisti di un processo che accomuna e rende tangibile il lavoro che insieme ha determinato una produzione intellettuale;
perché, infine, trasferisce ai docenti tecniche specifiche di storytelling (p. e. il foreshadowing, il flashback, il cliffhanger...) necessarie per rendere la narrazione strumento di qualificazione dell’offerta per la scuola e il fare scuola nel suo insieme.
NEWSPAPERGAME
Il progetto NewspaperGame è un progetto ideato per portare il giornale in classe e la Scuola in prima
pagina. Rappresenta un'occasione per studenti e docenti delle scuole elementari, medie inferiori e superiori
per confrontarsi con il linguaggio giornalistico, migliorando le competenze linguistiche e risponde agli
indicatori del PdM.
Introducendo il quotidiano a scuola i ragazzi disporranno di un ulteriore strumento didattico utile a stimolare il
dibattito e la riflessione su temi di particolare attualità. Gli studenti potranno redigere una pagina che sarà
pubblicata su «La Gazzetta del Mezzogiorno» .
Con NewspaperGame gli studenti, riuniti in gruppi di lavoro, diventano protagonisti del mondo dell'editoria con
i seguenti obiettivi: Realizzare pagine da pubblicare sul quotidiano.
Partecipare alle iniziative proposte dagli sponsor .
Approfondire la lettura del quotidiano in classe con le copie omaggio che «La Gazzetta del
Mezzogiorno» distribuirà in tempi e modi da concordarsi.
Ulteriori approfondimenti si possono ottenere consultando il sito web della Gazzetta
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FILOSOFIA COI BAMBINI
In seguito ad un percorso di formazione intrapreso da alcune insegnanti curricolari sui nuovi approcci educativi, si è pensato di cogliere l’opportunità di adottare nella nostra scuola IL PROGETTO DI SPERIMENTAZIONE FILOSOFICA FILOSOFIA COI BAMBINI è un approccio educativo originale per lo sviluppo del pensiero critico rivolto ai bambini dai 4 ai 10 anni, nato nel 2008 ad opera del filosofo Mario Cirino e diventato nel 2013 progetto di dottorato universitario dell’università di Urbino. Ora coinvolge 37 scuole in Italia. Tale progetto prevede l’inserimento all’interno dell’orario scolastico di un’ora di filosofia alla settimana tenuta da un esperto filosofo (esterno) che condurrà dei laboratori chiamati “Allenamenti mentali”, in compresenza con il docente curricolare. Le ripercussioni positive del metodo riguardano: la concentrazione, la memoria, arricchimento del lessico, potenziamento delle capacità cognitive trasversali, attentive ed immaginative. La durata del progetto sarà di 10 settimane ad iniziare dal mese di gennaio. Le classi che aderiranno al progetto saranno 4 classi seconde e 5 classi terze.
BIBLIOTECANDO
“Bibliotecando” è un’iniziativa promossa ed organizzata dal Presidio del Libro di Noicattaro, sostenuta
dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Noicattaro ormai da diversi anni e a cui la nostra scuola ha
sempre aderito con una presenza massiccia. Ogni anno infatti, fatta esclusione solo per alcune classi, tutte le
scolaresche partecipano a questo importante evento.
FESTA DEL LETTORE
La “Festa del Lettore” è un evento, a cui la nostra scuola aderisce ormai da anni. L’iniziativa è promossa dal
MIUR, al cui sito predisposto viene fatta ogni anno, da parte della nostra scuola, richiesta di partecipazione.
La Festa promuove l’invito alla lettura e vi aderiscono anche alcune scuole del territorio e dei paesi vicini.
Partendo dalla propria scuola con striscioni e cartelloni che pubblicizzano il libro letto, il corteo sfila per le vie
principali del paese fino a raggiungere Piazza Umberto I. Qui dopo un primo momento comune ogni
scolaresca con i propri insegnanti raggiungerà il luogo prefisso dove verrà composto un puzzle con le
copertine dei libri letti dai bambini.
PROGETTI CONTINUITA’
Il tema della continuità educativa, nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno a un percorso
formativo completo che miri a promuovere uno sviluppo articolato della personalità, a costruire una identità in
evoluzione e integrazione con i vari contesti educativi. Per garantire ciò occorre realizzare forme di raccordo
pedagogico curricolare e organizzativo tra la Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria.
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Incontri tra docenti precedono l’inserimento degli alunni da un grado scolastico all’altro, griglie di
osservazione in ingresso ed in uscita aiutano gli insegnanti a guidare gli alunni verso un ingresso positivo,
al successivo grado d’istruzione, che tenga conto delle situazioni di partenza, ed eventuali problemi sia questi
legati alla socializzazione che all’apprendimento. Vengono anche organizzate periodiche attività didattiche
con scambio di docenti, dove gli alunni possono confrontarsi con nuovi approcci metodologici didattici e
organizzativi. Un’effettiva continuità poggia sulle idee di un percorso unitario e coerente di formazione
culturale per tutti, di uguaglianza delle opportunità formative, esprimibili con il concetto di “diritto al successo
scolastico”. L’idea vincente di continuità risiede proprio in questa comune convergenza a lavorare non tanto
sulla base di schematici prerequisiti, bensì sulla predisposizione di quelle condizioni cognitive, emotive e
affettive tali a costruire un apprendimento significativo, che è quello che innesti nuovi concetti, conoscenze e
abilità su quelli già padroneggiati in un clima di sicurezza, di autostima e di fiducia nei propri mezzi. Già negli
anni scorsi la nostra scuola ha realizzato attività didattiche ispirate al principio della continuità. Per questo
anno scolastico si intende procedere attraverso l’attivazione di iniziative formative che saranno oggetto di
programmazione specifica. Inoltre il Consiglio di Circolo delibera la partecipazione, nel rispetto della libertà dei
docenti, degli alunni del Circolo Didattico alle iniziative che in corso d’anno il territorio organizza. Il Collegio dei
Docenti per l’a. s. 2016/2017 progetta visite guidate sul territorio, viaggi di istruzione, scambi scolastici allo
scopo di consentire agli alunni una diretta conoscenza delle risorse e delle istituzioni operanti sul territorio.
In particolare entro l’9 maggio 2017 saranno possibili per le Classi V e IV libere adesioni a visite guidate nel
territorio, viaggi di istruzione della durata di un giorno da definire secondo le richieste del Consiglio di
Interclasse, in sintonia con le attività curricolari programmate. Per le classi V il Consiglio di Circolo potrà
approvare deroghe. Le Classi III^, II^ e I^ possono partecipare a visite guidate nel territorio regionale, di
Noicattaro e dintorni, secondo le richieste avanzate dai diversi gruppi di insegnamento.
Per le visite guidate nel territorio si chiederà all’Amministrazione Comunale di fornire i pullman e/o si
effettueranno con finanziamenti a carico dei genitori come per le altre. Gli alunni, inoltre, parteciperanno a
Concorsi con particolari finalità educative.
PROGETTO “FRUTTA E VERDURE NELLE SCUOLE”
Anche quest’anno la nostra Scuola ha aderito al programma europeo “Frutta e verdure nelle scuole”,
introdotto dal regolamento (CE) n.1234 del Consiglio del 22 ottobre 2007 e dal regolamento (CE) n. 288 della
Commissione del 7 aprile 2009 . Questo Progetto è finalizzato ad aumentare il consumo di frutta e verdura da
parte dei bambini e ad attuare iniziative che supportino più corrette abitudini alimentari e una nutrizione
maggiormente equilibrata, nella fase in cui si formano le loro abitudini alimentari.
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TRAGUARDI DI COMPETENZE E INDICATORI DI VALUTAZIONE
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TRAGUARDI DI COMPETENZA CLASSE PRIMA
ITALIANO INGLESE STORIA GEOGRAFIA MATEMATICA SCIENZE
COMPETENZE: Partecipa a scambi linguistici con i compagni e gli insegnanti. Ascolta e comprende testi di vario tipo individuandone il senso globale e le informazioni principali. Legge e comprende brevi e facili testi dimostrando di averne
compreso gli elementi
essenziali. Scrive frasi
semplici e compiute.
Espande il lessico
personale. Applica le
conoscenze ortografiche.
COMPETENZE: Ascolta e comprende semplici messaggi orali, vocaboli e frasi relativi ad ambiti familiari. Interagisce con i
compagni e gli
insegnanti
utilizzando
parole e semplici
frasi. Legge e
scrive semplici
parole e frasi
COMPETENZE: Ricostruisce fatti ed esperienze seguendo appropriati indicatori temporali. Ordina in successione azioni, eventi accaduti, storie ascoltate. Riconosce i rapporti di successione, di contemporaneità e di durata in relazione al vissuto personale. Intuisce che il tempo ha una dimensione lineare e ciclica
COMPETENZE: Si orienta nello spazio circostante, utilizzando i riferimenti topologici. Riconosce nel proprio ambiente di vita le funzioni dei vari spazi. Rappresenta lo
spazio.
COMPETENZE: Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica anche grazie a molti esperienze in contesti significativi. Si muove nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali entro il venti. Risolve facili situazioni problematiche che richiedono l’uso dell’addizione e della sottrazione. Descrive e classifica figure in base a
caratteristiche
geometriche.
Organizza e
rappresenta
raccolte di dati.
Individua ed
esprime relazioni.
COMPETENZE: Esplora i fenomeni e formula ipotesi e previsioni; osserva., registra, classifica, coglie relazioni. Assume atteggiamenti di
curiosità e di
rispetto nei
confronti del
mondo animale e
vegetale. Ha cura
del proprio corpo
e assume
comportamenti
adeguati e
corrette abitudini
alimentari.
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25
TECNOLOGIE MUSICA ARTE E IMM. ED. FISICA COMPORTAMENTO RELIGIONE
COMPETENZE: Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura. E’ in grado di usare le nuove tecnologie.
COMPETENZE: Esplora e
discrimina eventi
sonori. Articola
combinazioni
ritmiche
applicando
schemi
elementari,è in
grado di
eseguirle con la
voce e con il
corpo. Esegue da
solo e in gruppo
semplici brani
vocali.
COMPETENZE: Elabora
creativamente
produzioni
personali e
autentiche per
esprimere
sensazioni ed
emozioni.
Osserva e
descrive
immagini, forme
e oggetti presenti
nell’ambiente
utilizzando le
capacità visive,
uditive, olfattive,
gestuali e tattili.
COMPETENZE: Acquisisce
consapevolezza
di sè attraverso
la percezione del
proprio corpo e
la padronanza
degli schemi
motori. Conosce
e applica
correttamente
diverse proposte
di gioco-sport..
Rispetta le regole
di un gioco
Partecipa alla
comunità
educativa della
classe e della
scuola rispettando
le regole e
interagendo con
gli altri.
Competenza: :
Conoscere i
principali
riferimenti storici e
dottrinali del
Cristianesimo
attraverso lo studio
della Bibbia e delle
altre fonti.
Riconoscere il
linguaggio
religioso. Cogliere
i valori etici e
religiosi per la
crescita del senso
morale e per lo
sviluppo di una
convivenza civile,
responsabile e
solidale.
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VALUTAZIONE IN RIFERIMENTO AI TRAGUARDI DI COMPETENZA classe 1a
5 6 7
Una valutazione insufficiente indica una
immaturità dell’alunno nel sostenere il carico di
lavoro e che non sono stati raggiunti i traguardi
minimi in nessuna disciplina.
Rispetta regole e ruoli della vita comunitaria generalmente su
sollecitazione degli adulti. Si relaziona preferibilmente con un
piccolo gruppo o si isola. Nell’interagire con l’insegnante,
qualche volta ha rapporti di dipendenza oppure oppositivi. Ha
spesso bisogno di essere sollecitato all’attenzione per
comprendere globalmente i messaggi. Non tiene quasi mai
conto di ciò che è stato già detto. Sa ritenere un’informazione
ascoltata e la espone attraverso domande guida o schemi di
riferimento usando termini generici e frasi semplici. Individua i
significati espliciti di un documento letto e ne comprende il
senso generale supportato da domande guida. Ha bisogno
costante di aiuto per ipotizzare soluzioni.
Rispetta regole e ruoli della vita comunitaria generalmente su sollecitazione degli adulti. Si relaziona preferibilmente con un piccolo gruppo. Nell’interagire con l’insegnante, qualche volta ha rapporti di dipendenza. Ha spesso bisogno di essere sollecitato all’attenzione per comprendere globalmente i messaggi. Sa ritenere un’informazione ascoltata e la espone attraverso domande guida o schemi di riferimento usando termini generici e frasi semplici. Individua i significati espliciti di un documento letto e ne comprende il senso generale supportato da domande guida. Sceglie risorse, metodi, strumenti per pianificare la soluzione scelta solo con l’aiuto dell’insegnante o del gruppo di lavoro.
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8 9 10
Ha buoni rapporti con tutti i coetanei, ma preferisce relazionarsi con un piccolo gruppo. E’ quasi sempre attento; rispetto al lavoro è quasi sempre responsabile portando a termine le consegne nei tempi stabiliti. Ha tempi di attenzione quasi sempre adeguati alle richieste e spesso comprende anche i messaggi impliciti. Espone il senso globale dei discorsi ascoltati con un linguaggio semplice e corretto. Comprende globalmente il documento e lo traduce quasi sempre autonomamente nelle sue parti costitutive secondo i modelli appresi. Scrive autonomamente con pertinenza di forma testuale e registro. Gli elaborati, semplici nel contenuto e con qualche stereotipo sono organici sia dal punto di vista strutturale che sintattico. Comprende una situazione problematica articolata e la risolve correttamente individuandone le informazioni. Analizza e riconosce spesso in modo autonomo relazioni causali/ temporali e proprietà invarianti di fatti e fenomeni. Ipotizza soluzioni e raramente ha bisogno di aiuto per integrare i dati registrati con le conoscenze pregresse. Sceglie, valuta e pianifica la soluzione generalmente in modo autonomo. Spesso chiede all’insegnante conferme delle proprie decisioni.
Con i coetanei e gli adulti interagisce sempre nel rispetto di
ruoli e regole. Ha tempi di attenzione adeguati, argomenta con
pertinenza. Scrive in modo autonomo. Analizza la situazione
problematica e l’obiettivo da raggiungere: comprende un
problema e lo risolve utilizzando la strategia più opportuna.
Ipotizza soluzioni, utilizza linguaggi specifici. Sa sempre
motivare i propri ragionamenti e le proprie decisioni.
Con i coetanei e gli adulti
interagisce sempre nel rispetto
di ruoli e regole. Ha tempi di
attenzione sempre adeguati,
argomenta con pertinenza,
completezza di idee e proprietà
linguistica. Analizza la
situazione problematica e
l’obiettivo da raggiungere
sempre in modo autonomo.
Ipotizza soluzioni, utilizza
linguaggi specifici sa sempre
motivare i propri ragionamenti e
le proprie decisioni. Sceglie,
valuta e pianifica con sicurezza
una soluzione efficace e sempre
in modo autonomo.
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TRAGUARDI DI COMPETENZA CLASSE SECONDA
ITALIANO INGLESE STORIA GEOGRAFIA MATEMATICA SCIENZE COMPETENZE: Esercitare l’interazione verbale mediante scambi comunicativi corretti, chiari, pertinenti agli argomenti di conversazione. Leggere, comprendere e interpretare testi di
genere letterario e non,
utilizzando i diversi modi
di lettura. Scrivere testi
coerenti con gli scopi
comunicativi, coesi sul
piano dell’organizzazione
morfo-sintattica e corretti
a livello ortografico.
Ampliare e utilizzare in
modo consapevole il
patrimonio lessicale.
COMPETENZE: Ascoltare comprendere brevi messaggi orali scritti relativi ambiti familiari. Descrivere oralmente e iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente. Interagire nel gioco, comunicando modo comprensibile scambiando informazioni semplici
e
routine.
e
e ad
per
in
di
COMPETENZE: Organizzare e interpretare fatti ed eventi nel tempo, anche sulla base di fonti e documenti. Conoscere e utilizzare gli strumenti
convenzionali per
la misurazione del
tempo.
COMPETENZE: :
Riconoscere la
propria posizione e
quella degli oggetti
nello spazio vissuto
rispetto a diversi
punti di
riferimento.
Riconoscere
elementi fisici e
antropici di
ambienti naturali
diversi. Tracciare e
individuare percorsi
COMPETENZE: Muoversi con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali. Risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrivere, denominare e classificare figure in base a caratteristiche geometriche; progettare e costruire modelli concreti di vario tipo. Ricercare dati per ricavare informazioni e costruire rappresentazioni (tabelle e grafici).
COMPETENZE: Esplorare i fenomeni con un approccio scientifico: osservare e descrivere lo svolgersi dei fatti, formulare domande, anche sulla base di ipotesi personali, proporre e realizzare semplici esperimenti. Conoscere le principali caratteristiche del mondo minerale e vegetale. Saper cogliere i rapporti fondamentali tra gli esseri viventi e l’ambiente
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TECNOLOGIE MUSICA ARTE E IMM. ED. FISICA COMPORTAMENTO RELIGIONE
COMPETENZE: Conoscere e utilizzare
semplici oggetti e
strumenti di uso
quotidiano,
descrivendone la
funzione principale e la
struttura. Orientarsi tra i
diversi mezzi di
comunicazione ed essere
in grado di farne un uso
adeguato a seconda delle
diverse situazioni.
COMPETENZE: Discriminare gli
elementi costitutivi
del linguaggio
musicale. Eseguire
semplici brani
vocali e/o
strumentali.
Apprezzare aspetti
funzionali ed
estetici in brani
musicali ascoltati
COMPETENZE: Elabora
creativamente
produzioni
personali e
autentiche per
esprimere
sensazioni ed
emozioni. Osserva
e descrive
immagini, forme e
oggetti presenti
nell’ambiente
utilizzando le
capacità visive,
uditive, olfattive,
gestuali e tattili
COMPETENZE:
Acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori. Conosce e applica correttamente diverse proposte di gioco-sport. Rispetta le regole di
un gioco.
COMPETENZE:
Partecipa alla comunità
educativa della classe e
della scuola rispettando
le regole e interagendo
con gli altri.
Competenza: : Conoscere i principali riferimenti storici e dottrinali del Cristianesimo attraverso lo studio della Bibbia e delle altre fonti. Riconoscere il linguaggio religioso. Cogliere i valori etici e
religiosi per la
crescita del senso
morale e per lo
sviluppo di una
convivenza civile,
responsabile e
solidale.
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VALUTAZIONE IN RIFERIMENTO AI TRAGUARDI DI COMPETENZA classe 2a
5 6 7
Una valutazione insufficiente indica una
immaturità dell’alunno nel sostenere il
carico di lavoro e che non sono stati
raggiunti i traguardi minimi in nessuna
disciplina.
Rispetta regole e ruoli della vita comunitaria
generalmente su sollecitazione degli adulti.
Si relaziona preferibilmente con un piccolo
gruppo o si isola. Nell’interagire con
l’insegnante, qualche volta ha rapporti di
dipendenza oppure oppositivi. Ha spesso
bisogno di essere sollecitato all’attenzione
per comprendere globalmente i messaggi.
Non tiene quasi mai conto di ciò che è
stato già detto. Sa ritenere un’informazione
ascoltata e la espone attraverso domande
guida o schemi di riferimento usando
termini generici e frasi semplici. Individua i
significati espliciti di un documento letto e
ne comprende il senso generale supportato
da domande guida. Ha bisogno costante di
aiuto per ipotizzare soluzioni.
Rispetta regole e ruoli della vita comunitaria generalmente su sollecitazione degli adulti. Si relaziona preferibilmente con un piccolo gruppo. Nell’interagire con l’insegnante, qualche volta ha rapporti di dipendenza. Ha spesso bisogno di essere sollecitato all’attenzione per comprendere globalmente i messaggi. Sa ritenere un’informazione ascoltata e la espone attraverso domande guida o schemi di riferimento usando termini generici e frasi semplici. Individua i significati espliciti di un documento letto e ne comprende il senso generale supportato da domande guida. Sceglie risorse, metodi, strumenti per pianificare la soluzione scelta solo con l’aiuto dell’insegnante o del gruppo di lavoro.
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31
8 9 10
Ha buoni rapporti con tutti i coetanei, ma preferisce relazionarsi con un piccolo gruppo. E’ quasi sempre attento; rispetto al lavoro è quasi sempre responsabile portando a termine le consegne nei tempi stabiliti. Ha tempi di attenzione quasi sempre adeguati alle richieste e spesso comprende anche i messaggi impliciti. Espone il senso globale dei discorsi ascoltati con un linguaggio semplice e corretto. Comprende globalmente il documento e lo traduce quasi sempre autonomamente nelle sue parti costitutive secondo i modelli appresi. Scrive autonomamente con pertinenza di forma testuale e registro. Gli elaborati, semplici nel contenuto e con qualche stereotipo sono organici sia dal punto di vista strutturale che sintattico. Comprende una situazione problematica articolata e la risolve correttamente individuandone le informazioni. Analizza e riconosce spesso in modo autonomo relazioni causali/ temporali e proprietà invarianti di fatti e fenomeni. Ipotizza soluzioni e raramente ha bisogno di aiuto per integrare i dati registrati con le conoscenze pregresse. Sceglie, valuta e pianifica la soluzione generalmente in modo autonomo. Spesso chiede all’insegnante conferme delle proprie decisioni.
Con i coetanei e gli adulti interagisce
sempre nel rispetto di ruoli e regole. Ha
tempi di attenzione adeguati, argomenta
con pertinenza. Scrive in modo autonomo.
Analizza la situazione problematica e
l’obiettivo da raggiungere: comprende un
problema e lo risolve utilizzando la strategia
più opportuna. Ipotizza soluzioni, utilizza
linguaggi specifici. Sa sempre motivare i
propri ragionamenti e le proprie decisioni
Con i coetanei e gli adulti interagisce
sempre nel rispetto di ruoli e regole. Ha
tempi di attenzione sempre adeguati,
argomenta con pertinenza, completezza di
idee e proprietà linguistica. Analizza la
situazione problematica e l’obiettivo da
raggiungere sempre in modo autonomo.
Ipotizza soluzioni, utilizza linguaggi
specifici sa sempre motivare i propri
ragionamenti e le proprie decisioni.
Sceglie, valuta e pianifica con sicurezza
una soluzione efficace e sempre in modo
autonomo
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TRAGUARDI DI COMPETENZA CLASSE TERZA
ITALIANO INGLESE STORIA GEOGRAFIA MATEMATICA SCIENZE
COMPETENZE:
ascolta attivamente e partecipa agli scambi comunicativi in modo pertinente.
Esprime idee, di vista in maniera articolata coerente. Legge comprende testi scritti. Produce testi per scopi versi, rispettando le convenzioni lnguistiche.
COMPETENZE: Ascolta
attivamente
cogliendo il
significato di
quanto detto.
Partecipa agli
scambi
comunicativi in
modo pertinente.
Legge e
comprendere
semplici testi
scritti. Scrive
parole e brevi
frasi di uso
quotidiano.
COMPETENZE: Colloca nel tempo
fatti e
avvenimenti.
Ricava semplici
informazioni da
fonti e testi storici.
Riconosce
cambiamenti
avvenuti nel
tempo. Utilizza
categorie
concettuali per
definire e
distinguere le
epoche storiche.
COMPETENZE: : Riconosce la propria posizione e quella degli oggetti nello spazio vissuto rispetto a diversi punti di riferimento. Riconosce elementi fisici e antropici di ambienti naturali diversi. Traccia e individua percorsi. Si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. Individua i
caratteri che
connotano i
paesaggi.
COMPETENZE: Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali. Risolve facili problemi, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche; Riconosce e
utilizza rappresentazioni
diverse di oggetti
matematici. Ricerca dati
per ricavare informazioni
e costruisce
rappresentazioni (tabelle e
grafici).
COMPETENZE: Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. Conosce le principali
caratteristiche del
mondo minerale,
animale
e
vegetale. Sa
cogliere i rapporti
fondamentali
tra gli
esseri viventi e
l’ambiente.
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TECNOLOGIE MUSICA ARTE E IMM. ED. FISICA COMPORTAMENTO RELIGIONE
COMPETENZE: Sa analizzare semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano e descriverne la funzione principale e la
struttura. Usa la tecnologia informatica per
scopi espressivi
e formativi.
COMPETENZE: Ascolta, analizza
e interpreta brani
musicali di vario
genere. Utilizza la
voce e semplici
strumenti per
l’espressione
musicale.
COMPETENZE: :
Osserva, descrive
e interpreta le
immagini.
Utilizza
conoscenze,
abilità e tecniche
per esprimersi
attraverso
realizzazioni
graficoespressive,
pittoriche e
plastiche.
COMPETENZE:
Padroneggia gli
schemi motori e
posturali di base.
Utilizza il
linguaggio
gestuale e motorio
per esprimersi e
comunicare
COMPETENZE: : Rispetta
le regole concordate.
Adotta atteggiamenti di
ascolto e di relazione
positiva .Coopera
costruttivamente nel
gruppo. Affronta gli
impegni scolastici con
senso di responsabilità.
Competenza: : Conoscere i principali riferimenti storici e dottrinali del Cristianesimo attraverso lo studio della Bibbia e delle altre fonti. Riconoscere il linguaggio religioso. Cogliere i valori etici e religiosi per la crescita del senso morale e per lo sviluppo di una convivenza civile,
responsabile e
solidale.
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34
VALUTAZIONE IN RIFERIMENTO AI TRAGUARDI DI COMPETENZA classe 3a
5 6 7
Una valutazione insufficiente indica una
immaturità dell’alunno nel sostenere il
carico di lavoro e che non sono stati
raggiunti i traguardi minimi in nessuna
disciplina.
Rispetta regole e ruoli della vita comunitaria generalmente su sollecitazione degli adulti. Si relaziona preferibilmente con un piccolo gruppo o si isola. Nell’interagire con l’insegnante, qualche volta ha rapporti di dipendenza oppure oppositivi. Ha spesso bisogno di essere sollecitato all’attenzione per comprendere globalmente i messaggi. Non tiene quasi mai conto di ciò che è stato già detto. Sa ritenere un’informazione ascoltata e la espone attraverso domande guida o schemi di riferimento usando termini generici e frasi semplici. Individua i significati espliciti di un documento letto e ne comprende il senso generale supportato da domande guida. Con il supporto dell’insegnante e di schemi e/o di domande- guida, elabora testi, brevi e semplici. Comprende una situazione problematica semplice, individua le informazioni utili e la risolve ricorrendo a strategie note. Ha bisogno costante di aiuto per ipotizzare soluzioni. Sceglie risorse, metodi, strumenti per pianificare la soluzione scelta solo con l’aiuto dell’insegnante o del gruppo di lavoro.
Rispetta regole e ruoli della vita comunitaria generalmente su sollecitazione degli adulti. Si relaziona preferibilmente con un piccolo gruppo. Nell’interagire con l’insegnante, qualche volta ha rapporti di dipendenza. Ha spesso bisogno di essere sollecitato all’attenzione per comprendere globalmente i messaggi. Sa ritenere un’informazione ascoltata e la espone attraverso domande guida o schemi di riferimento usando termini generici e frasi semplici. Individua i significati espliciti di un documento letto e ne comprende il senso generale supportato da domande guida. Con il supporto di schemi e/o di domande- guida, elabora testi pertinenti, brevi e semplici. Comprende una situazione problematica semplice, individua le informazioni utili e la risolve ricorrendo a strategie note. Ha bisogno di aiuto per ipotizzare soluzioni. Sceglie risorse, metodi, strumenti per pianificare la soluzione scelta con l’aiuto dell’insegnante o del gruppo di lavoro.
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8 9 10
Ha buoni rapporti con tutti i coetanei, ma preferisce relazionarsi con un piccolo gruppo. E’ quasi sempre attento; rispetto al lavoro è quasi sempre responsabile portando a termine le consegne nei tempi stabiliti. Ha tempi di attenzione quasi sempre adeguati alle richieste e spesso comprende anche i messaggi impliciti. Espone il senso globale dei discorsi ascoltati con un linguaggio semplice e corretto. Comprende globalmente il documento e lo traduce quasi sempre autonomamente nelle sue parti costitutive secondo i modelli appresi. Scrive autonomamente con pertinenza di forma testuale e registro. Gli elaborati, semplici nel contenuto e con qualche stereotipo sono organici sia dal punto di vista strutturale che sintattico. Comprende una situazione problematica e la risolve correttamente individuandone le informazioni. Analizza e riconosce relazioni causali/ temporali e proprietà invarianti di fatti e fenomeni. Sceglie, valuta e pianifica la soluzione non sempre in modo autonomo. Spesso chiede all’insegnante conferme delle proprie decisioni.
Ha buoni rapporti con tutti i coetanei. E’ quasi sempre attento; rispetto al lavoro è quasi sempre responsabile portando a termine le consegne nei tempi stabiliti. Ha tempi di attenzione quasi sempre adeguati alle richieste e spesso comprende anche i messaggi impliciti. Espone il senso globale dei discorsi ascoltati con un linguaggio semplice e corretto. Comprende globalmente il documento e lo traduce quasi sempre autonomamente nelle sue parti costitutive secondo i modelli appresi. Scrive autonomamente con pertinenza di forma testuale e registro. Gli elaborati, semplici nel contenuto sono organici sia dal punto di vista strutturale che sintattico. Comprende una situazione problematica articolata e la risolve correttamente individuandone le informazioni. Analizza e riconosce spesso in modo autonomo relazioni causali/ temporali e proprietà invarianti di fatti e fenomeni. Ipotizza soluzioni e raramente ha bisogno di aiuto per integrare i dati registrati con le conoscenze pregresse. Sceglie, valuta e pianifica la soluzione generalmente in modo autonomo.
Con i coetanei e gli adulti interagisce sempre nel rispetto di ruoli e regole. Ha tempi di attenzione sempre adeguati, argomenta con pertinenza, completezza di idee e proprietà linguistica. Traduce e interpreta testi di varie tipologie e ne estrapola significati .Scrive sempre in modo autonomo con competenza ideativa e testuale. Analizza la situazione problematica e l’obiettivo da raggiungere sempre in modo autonomo: comprende un problema e lo risolve utilizzando la strategia più opportuna. Ipotizza soluzioni e utilizza linguaggi specific,i sa sempre motivare i propri ragionamenti e le proprie decisioni. Sceglie, valuta e pianifica con sicurezza una soluzione efficace. Nell’esecuzione risolutiva, sa sempre valutare autonomamente le risorse logiche.
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TRAGUARDI DI COMPETENZA CLASSE QUARTA
ITALIANO INGLESE STORIA GEOGRAFIA MATEMATICA SCIENZE
COMPETENZE: Partecipare a scambi comunicativi formulando messaggi chiari e pertinenti. Leggere e comprendere testi di vario tipo. Scrivere testi chiari e coerenti e rielaborarli utilizzando il lessico appropriato. Padroneggiare e applicare in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione
logico-sintattica e
morfosintattica.
COMPETENZE:
Comprendere
brevi messaggi
orali e scritti
relativi ad ambiti
familiari.
Produrre
oralmente e per
iscritto, in modo
semplice, aspetti
del proprio
vissuto e del
proprio ambiente.
Individuare alcuni
elementi culturali
e cogliere rapporti
tra forme
linguistiche e usi
della lingua
straniera.
COMPETENZE: Usare la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze e periodi. Organizzare le informazioni e le conoscenze pertinenti. Raccontare i fatti
studiati e saper
produrre semplici
testi storici.
COMPETENZE: : Sapersi orientare
nello spazio
circostante e sulle
carte geografiche
utilizzando i punti
cardinali. Ricavare
informazioni
geografiche da
una pluralità di
fonti.
COMPETENZE: Operare con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali. Riconoscere e utilizzare numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione, ecc.. Descrivere, denominare e classificare figure in base a caratteristiche geometriche. Ricercare dati per ricavare informazioni e costruire rappresentazioni. Risolvere problemi in tutti
gli ambiti di contenuto
descrivendo il
procedimento adeguato
COMPETENZE: Esplorare i fenomeni con un approccio scientifico: osservare e descrivere lo svolgersi dei fatti, formulare domande, anche sulla base di ipotesi personali, proporre e realizzare semplici esperimenti. Riconoscere le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. Esporre in forma
chiara ciò che ha
sperimentato,
utilizzando un
linguaggio
appropriato.
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TECNOLOGIE MUSICA ARTE E IMM. ED. FISICA COMPORTAMENTO RELIGIONE
COMPETENZE: Riconoscere e identificare nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. Conoscere ed utilizzare semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano. Utilizzare le tecnologie della Informazione e della Comunicazione nel
proprio lavoro.
COMPETENZE: Esplorare diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali. Eseguire semplici
brani vocali o
strumentali.
Ascoltare,
interpretare e
descrivere brani
musicali di
diverso genere.
COMPETENZE : Utilizzare le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi. Saper osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini. Individuare i principali aspetti dell’opera d’arte.
COMPETENZE: Acquisire consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali. Comprendere, all’interno delle
varie occasioni di
gioco e di sport, il
valore delle regole
e l’importanza di
rispettarle.
COMPETENZE: : Partecipare alla comunità
educativa della classe e
della scuola nel rispetto
delle regole. Cooperare
nel gruppo. Esercitare
consapevolmente diritti e
doveri.
Competenza: : Conoscere i principali riferimenti storici e dottrinali del Cristianesimo attraverso lo studio della Bibbia e delle altre fonti. Riconoscere il linguaggio religioso. Cogliere i valori etici e religiosi per la crescita del senso morale e per lo sviluppo di una convivenza civile,
responsabile e
solidale.
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VALUTAZIONE IN RIFERIMENTO AI TRAGUARDI DI COMPETENZA classe 4a
5 6 7
Una valutazione insufficiente indica una
immaturità dell’alunno nel sostenere il carico
di lavoro e che non sono stati raggiunti i
traguardi minimi in nessuna disciplina.
Rispetta regole e ruoli della vita comunitaria generalmente su sollecitazione degli adulti. Si relaziona preferibilmente con un piccolo gruppo o si isola. Nell’interagire con l’insegnante, qualche volta ha rapporti di dipendenza oppure oppositivi. Ha spesso bisogno di essere sollecitato all’attenzione per comprendere globalmente i messaggi. Non tiene quasi mai conto di ciò che è stato già detto. Sa ritenere un’informazione ascoltata e la espone attraverso domande guida o schemi di riferimento usando termini generici e frasi semplici. Individua i significati espliciti di un documento letto e ne comprende il senso generale supportato da domande guida. Traduce i documenti in parafrasi e li trasforma solo attraverso schemi di riferimento e/o aiuto dell’insegnante. Con il supporto di schemi e/o di domande- guida, elabora testi pertinenti, brevi e semplici. Comprende una situazione problematica semplice, individua le informazioni utili e la risolve ricorrendo a strategie note. Ha bisogno costante di aiuto per ipotizzare soluzioni. Sceglie risorse, metodi, strumenti per pianificare la soluzione scelta solo con l’aiuto dell’insegnante o del gruppo di lavoro.
Rispetta regole e ruoli della vita comunitaria generalmente su sollecitazione degli adulti. Si relaziona preferibilmente con un piccolo gruppo. Nell’interagire con l’insegnante, qualche volta ha rapporti di dipendenza. Ha bisogno di essere sollecitato all’attenzione per comprendere globalmente i messaggi. Sa ritenere un’informazione ascoltata e la espone attraverso domande guida o schemi di riferimento usando termini generici e frasi semplici. Individua i significati espliciti di un documento letto e ne comprende il senso generale supportato da domande guida. Traduce i documenti in parafrasi e li trasforma solo attraverso schemi di riferimento e/o aiuto dell’insegnante. Con il supporto di schemi e/o di domande- guida, elabora testi pertinenti, brevi e semplici. Comprende una situazione problematica semplice, individua le informazioni utili e la risolve ricorrendo a strategie note. Ha bisogno di aiuto per ipotizzare soluzioni. Sceglie risorse, metodi, strumenti per pianificare la soluzione scelta con l’aiuto dell’insegnante o del gruppo di lavoro.
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8 9 10
Ha buoni rapporti con tutti i coetanei, ma preferisce relazionarsi con un piccolo gruppo. E’ quasi sempre attento; rispetto al lavoro è quasi sempre responsabile portando a termine le consegne nei tempi stabiliti. Ha tempi di attenzione quasi sempre adeguati alle richieste e spesso comprende anche i messaggi impliciti. Espone il senso globale dei discorsi ascoltati con un linguaggio semplice. Comprende globalmente il documento e lo traduce quasi sempre autonomamente nelle sue parti costitutive secondo i modelli appresi. Scrive autonomamente con pertinenza di forma testuale e registro. Gli elaborati, semplici nel contenuto e con qualche stereotipo sono organici sia dal punto di vista strutturale che sintattico. Analizza e riconosce spesso in modo autonomo relazioni causali/ temporali e proprietà invarianti di fatti e fenomeni. Ipotizza soluzioni e raramente ha bisogno di aiuto per integrare i dati registrati con le conoscenze pregresse. Sceglie, valuta e pianifica la soluzione generalmente in modo autonomo. Spesso chiede all’insegnante conferme delle proprie decisioni.
Ha buoni rapporti con tutti i coetanei. E’ sempre attento; rispetto al lavoro è i sempre responsabile portando a termine le consegne nei tempi stabiliti. Ha tempi di attenzione quasi sempre adeguati alle richieste e comprende anche i messaggi impliciti. Espone il senso globale dei discorsi ascoltati con un linguaggio corretto. Comprende globalmente il documento e lo traduce quasi sempre autonomamente nelle sue parti costitutive secondo i modelli appresi. Scrive autonomamente con pertinenza di forma testuale e registro. Gli elaborati, semplici nel contenuto sono organici sia dal punto di vista strutturale che sintattico. Comprende una situazione problematica articolata e la risolve correttamente individuandone le informazioni. Analizza e riconosce spesso in modo autonomo relazioni causali/ temporali e proprietà invarianti di fatti e fenomeni. Ipotizza soluzioni e raramente ha bisogno di aiuto per integrare i dati registrati con le conoscenze pregresse. Sceglie, valuta e pianifica la soluzione
generalmente in modo autonomo.
Con i coetanei e gli adulti interagisce sempre nel rispetto di ruoli e regole. Ha tempi di attenzione sempre adeguati, argomenta con pertinenza, completezza di idee e proprietà linguistica. Traduce e interpreta testi di varie tipologie e ne estrapola significati. Scrive sempre in modo autonomo con competenza ideativa e testuale con ricchezza di considerazioni. Analizza la situazione problematica e l’obiettivo da raggiungere sempre in modo autonomo: comprende un problema anche complesso e lo risolve utilizzando la strategia più opportuna. Ipotizza soluzioni, utilizza linguaggi specifici e adatta schemi logici utilizzati in altri contesti; sa sempre motivare i propri ragionamenti e le proprie decisioni. Sceglie, valuta e pianifica con sicurezza una soluzione efficace e sempre in modo autonomo.
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TRAGUARDI DI COMPETENZA CLASSE QUINTA
ITALIANO INGLESE STORIA GEOGRAFIA MATEMATICA SCIENZE
COMPETENZE: Ascoltare e comprendere informazioni a scopo di messaggio. Cogliere il significato generale dei testi ascoltati. Comunicare oralmente in modo chiaro e pertinente, usando registri linguistici adeguati al contesto. Leggere e comprendere testi di diverso tipo. Rielaborare e produrre testi scritti di vario genere. Arricchire il lessico. Individuare le
fondamentali
strutture sintattiche
e morfologiche
COMPETENZE: Ascoltare e
comprendere il
significato globale
di un discorso su
argomenti
conosciuti.
Leggere e
comprendere
semplici testi
scritti. Esprimersi
oralmente e per
iscritto, usando
espressioni già
memorizzate.
COMPETENZE: Usare la linea del
tempo per
collocare un fatto
o un periodo
storico. Conoscere
le società studiate
e individuare le
relazioni tra gruppi
umani e contesti
spaziali.
Organizzare le
proprie
conoscenze,
raccontare gli
eventi storici
studiati. Usare
termini specifici
del linguaggio
disciplinare.
COMPETENZE: : Orientarsi nello spazio e sulle carte, utilizzando i punti cardinali e le coordinate geografiche. Utilizzare termini del linguaggio geografico specifico. Conoscere lo spazio geografico come sistema
territoriale
costituito da
elementi fisici ed
antropici legati da
rapporti di
connessione e/o
interdipendenza.
Individuare,
conoscere e
descrivere gli
elementi
caratterizzanti le
regioni italiane
COMPETENZE: Conoscere i numeri naturali e decimali ed operare con essi. Disegnare e descrivere figure geometriche individuando gli elementi che le caratterizzano. Operare con grandezze e misure. Confrontare, classificare e rappresentare oggetti e figure. Analizzare e interpretare i dati di
problemi, proponendo
adeguate strategie
risolutive.
COMPETENZE: Osservare
fenomeni fisici e
chimici,, porre
domande, fare
ipotesi e
verificarle.
Conoscere e
rispettare
l’ambiente.
Riconoscere le
principali
caratteristiche
degli organismi
viventi. Conoscere
il proprio corpo e
averne cura
adottando
comportamenti
adeguati.
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TECNOLOGIE MUSICA ARTE E IMM. ED. FISICA COMPORTAMENTO RELIGIONE
COMPETENZE: Usare le nuove
tecnologie e i
linguaggi
multimediali per
sviluppare il
proprio lavoro in
più discipline per
presentarne i
risultati e anche per
potenziare le
proprie capacità
comunicative
COMPETENZE: Riconoscere e classificare gli strumenti musicali. Ascoltare e analizzare un brano musicale. Intonare un canto da solo e in gruppo. Riprodurre un ritmo utilizzando la voce, il corpo e semplici
strumenti.
COMPETENZE: Osservare, leggere
e descrivere
immagini
cogliendone gli
elementi specifici.
Dare forma
all’esperienza
attraverso
modalità
graficopittoriche e
plastiche.
Riconoscere e
apprezzare nel
proprio ambiente i
principali beni
artistici.
COMPETENZE:
Padroneggiare
schemi motori e
posturali.
Utilizzare il
linguaggio
corporeo e motorio
per comunicare ed
esprimersi.
Comprendere il
valore delle regole
e rispettarle nelle
diverse situazioni
di gioco-sport.
COMPETENZE: : Partecipare alla comunità
educativa della classe e
della scuola nel rispetto
delle regole. Collaborare
nel gruppo interagendo e
realizzando attività
collettive.
Competenza: :
Conoscere i
principali
riferimenti storici e
dottrinali del
Cristianesimo
attraverso lo studio
della Bibbia e delle
altre fonti.
Riconoscere il
linguaggio
religioso. Cogliere
i valori etici e
religiosi per la
crescita del senso
morale e per lo
sviluppo di una
convivenza civile,
responsabile e
solidale.
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VALUTAZIONE IN RIFERIMENTO AI TRAGUARDI DI COMPETENZA classe 5a
5 6 7
Una
valutazione
insufficiente
indica una
immaturità
Dell’alunno
nel
sostenere il
carico di
lavoro e
che non
sono stati
raggiunti i
traguardi
minimi in
nessuna
disciplina
Rispetta regole e ruoli della vita comunitaria generalmente su sollecitazione degli adulti. Si relaziona preferibilmente con un piccolo gruppo o si isola. Nell’interagire con l’insegnante, qualche volta ha rapporti di dipendenza oppure oppositivi. Ha spesso bisogno di essere sollecitato all’attenzione per comprendere globalmente i messaggi. Non tiene quasi mai conto di ciò che è stato già detto. Sa ritenere un’informazione ascoltata e la espone attraverso domande guida o schemi di riferimento usando termini generici e frasi semplici. Individua i significati espliciti di un documento letto e ne comprende il senso generale supportato da domande guida. Traduce i documenti in parafrasi e li trasforma solo attraverso schemi di riferimento e/o aiuto dell’insegnante. Con il supporto di schemi e/o di domande- guida, elabora testi pertinenti, brevi e semplici. Comprende una situazione problematica semplice, individua le informazioni utili e la risolve ricorrendo a strategie note. Ha bisogno costante di aiuto per ipotizzare soluzioni. Sceglie risorse, metodi, strumenti per pianificare la soluzione scelta solo con l’aiuto dell’insegnante o del gruppo di lavoro.
Rispetta regole e ruoli della vita comunitaria generalmente su sollecitazione degli adulti. Si relaziona preferibilmente con un piccolo gruppo. Nell’interagire con l’insegnante, qualche volta ha rapporti di dipendenza. Ha spesso bisogno di essere sollecitato all’attenzione. Sa ritenere un’informazione ascoltata e la espone attraverso domande guida o schemi di riferimento usando termini generici e frasi semplici. Individua i significati espliciti di un documento letto e ne comprende il senso generale supportato da domande guida. Traduce i documenti in parafrasi e li trasforma solo attraverso schemi di riferimento e/o aiuto dell’insegnante. Con il supporto di schemi e/o di domande- guida, elabora testi pertinenti, brevi e semplici. Comprende una situazione problematica semplice, individua le informazioni utili e la risolve ricorrendo a strategie note. Ha bisogno di aiuto per ipotizzare soluzioni. Sceglie risorse, metodi, strumenti per pianificare la soluzione scelta con l’aiuto dell’insegnante o del gruppo di lavoro.
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Ha buoni rapporti con tutti i coetanei, ma preferisce relazionarsi con un piccolo gruppo. E’ quasi sempre attento; rispetto al lavoro è quasi sempre responsabile portando a termine le consegne nei tempi stabiliti. Ha tempi di attenzione quasi sempre adeguati alle richieste e spesso comprende anche i messaggi impliciti. Espone il senso globale dei discorsi ascoltati con un linguaggio semplice e corretto. Comprende globalmente il documento e lo traduce quasi sempre autonomamente nelle sue parti costitutive secondo i modelli appresi. Scrive autonomamente con pertinenza di forma testuale e registro. Gli elaborati, semplici nel contenuto e con qualche stereotipo sono organici sia dal punto di vista strutturale che sintattico. Comprende una
situazione
Ha buoni rapporti con tutti i coetanei. E’ quasi sempre attento; rispetto al lavoro è quasi sempre responsabile portando a termine le consegne nei tempi stabiliti. Ha tempi di attenzione adeguati alle richieste e comprende anche i messaggi impliciti. Espone il senso globale dei discorsi ascoltati con un linguaggio corretto. Comprende globalmente il documento e lo traduce quasi sempre autonomamente nelle sue parti costitutive secondo i modelli appresi. Scrive autonomamente con pertinenza di forma testuale e registro. Gli elaborati, sono organici sia dal punto di vista strutturale che sintattico. Comprende una situazione
problematica articolata e la
risolve correttamente
individuandone le informazioni.
Analizza e riconosce spesso in
modo autonomo relazioni causali/
temporali e
Con i coetanei e gli adulti
interagisce sempre nel rispetto di
ruoli e regole. Ha tempi di
attenzione sempre adeguati,
argomenta con pertinenza,
completezza di idee e proprietà
linguistica. Traduce e interpreta
testi di varie tipologie e ne
estrapola significati .Scrive
sempre in modo autonomo con
competenza ideativa e testuale
con ricchezza di considerazioni
anche originali e critiche.
Analizza la situazione
problematica e l’obiettivo da
raggiungere sempre in modo
autonomo: comprende un
problema anche complesso e lo
risolve utilizzando la strategia più
opportuna. Ipotizza soluzioni,
utilizza linguaggi specifici e
adatta schemi logici utilizzati in
altri contesti; sa sempre motivare
i propri ragionamenti e le proprie
decisioni. Sceglie, valuta e
pianifica con sicurezza una
problematica articolata e la risolve correttamente individuandone le informazioni. Analizza e riconosce spesso in modo autonomo relazioni causali/ temporali e proprietà invarianti di fatti e fenomeni. Ipotizza soluzioni e raramente ha bisogno di aiuto per integrare i dati registrati con le conoscenze pregresse. Sceglie, valuta e pianifica la soluzione generalmente in modo autonomo. Spesso chiede all’insegnante conferme delle proprie decisioni.
proprietà invarianti di fatti e fenomeni. Ipotizza soluzioni e non ha bisogno di aiuto per integrare i dati registrati con le conoscenze pregresse. Sceglie, valuta e pianifica la
soluzione in modo autonomo.
soluzione efficace e sempre in modo autonomo. Nell’esecuzione risolutiva, sa sempre valutare autonomamente le risorse logiche, critiche e creative impiegate.
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ORGANICO POTENZIATO
L’organico potenziato assegnato alla nostra scuola è di 4 unità. Le docenti sono impegnate nelle supplenze brevi
e nelle classi per consentire la suddivisione delle stesse in gruppi di alunni per livelli eterogenei/omogenei.
FABBISOGNO ORGANICO
POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA
Annualità Fabbisogno per il triennio Motivazione: indicare il
piano delle sezioni
previste e le loro
caratteristiche (tempo
pieno e normale,
pluriclassi…) Posto
comune
Posti sostegno
Scuola dell’Infanzia a.s.2016-17 20 3 10 sezioni
a.s.2017-18 20-21 1-2 10 sezioni
a.s.2018-19 20-21 1-2 10 sezioni
Scuola Primaria a.s.2016-17 40 8 31 classi 3 classi con il
tempo pieno
a.s.2017-18 40-41 7-8 29, 30 classi con
massimo 18 alunni, 3-
4 classi con il tempo
pieno
a.s.2018-19 40-41 7-8 29, 30 classi con
massimo 18 alunni, 3-
4 classi con il tempo
pieno
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45
Posti per il potenziamento
Tipologia (posto comune, sostegno…)
n. docenti
Motivazione (con riferimento alle priorità
strategiche)
Posto comune 7 -Organizzazione per gruppi classi aperte
per attività di recupero, consolidamento e
potenziamento.
-Supplenze brevi.
-Continuità.
Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art.1
legge 107/2015
TIPOLOGIA N.
Assistenti amministrativi 5
Collaboratore scolastico 13
Altro….
PIANO TRIENNALE DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE 2016-2019
Con la legge 107/2015 è stato modificato il previgente assetto normative in merito alla formazione in servizio dei docenti della
Scuola italiana. La norma aggiorna la definizione di formazione dei docenti da diritto/dovere, così come indicato all’art. 282 del D.
Lgs. 297/1994, a obbligo permanente e strutturale, come statuito dal comma 124, art. 1 della legge 107/2015. La stessa Legge
rimanda alla emanazione di un Piano nazionale della formazione che ha il compito di specificare le priorità strategiche nazionali
inerenti la formazione del personale scolastico.
Con la CM. prot. 2915.15-09-2016 e successivamente, con il Piano nazionale della formazione dei docenti per il triennio 2016-19,
emanato dal MIUR, in applicazione della legge 107/2015, lo scorso 3 ottobre 2016, le singole scuole sono state chiamate a
delineare il proprio Piano Di Istituto.
“L'obiettivo è la creazione di un sistema di sviluppo professionale continuo, un ambiente di apprendimento "diffuso" qualificato da
un insieme di differenti opportunità culturali per la formazione: corsi, comunità di pratiche, proposte di ricerca didattica, esperienze associative, attività accademiche, riviste e pubblicazioni, ecc.”
La nostra scuola al fine di qualificare e riconoscere l'impegno di ciascun docente nelle iniziative di formazione, nel prossimo
triennio in via sperimentale, così come previsto dalla vigente normativa, ha articolato le attività in Unità Formative.
Due azioni formative per ciascun area tematica (COMPETENZE DI SISTEMA, COMPETENZE PER IL 21° SECOLO, COMPETENZE PER UNA SCUOLA INCLUSIVA), definibili di primo e secondo livello, caratterizzate, ciascuna, da un differente obiettivo formativo
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strategico e funzionale al raggiungimento dei traguardi e degli obiettivi di processo presenti nel Piano di Miglioramento dell’Istituto.
L’obiettivo strategico delle azioni di primo livello di ogni area tematica è quello di garantire ai docenti un percorso di formazione comune, di base, sui temi emersi dalla rilevazione del fabbisogno formativo dei docenti, utile all’assolvimento dell’obbligo formativo e al contempo alla innovazione didattica e metodologica complessiva dell’Istituto, in modo corale e uniforme.
L’obiettivo strategico delle azione di secondo livello di ogni area tematica è quello di investire su un team di docenti che focalizzino la propri a azione formativa su dimensioni strategiche di miglioramento individuate dalla scuola e di strutturare solidi e spendibili percorsi formativi, più approfonditi e nel contempo tali da divenire utile al supporto dei colleghi. Si tratta, quindi di costituire un contingente stabile di formatori proveniente dalla base dei docenti che dovrebbe
assolvere a compiti di training, coaching, tutoring e mentoring a beneficio dell’Istituto.
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
La valutazione del PTOF è parte integrante del nostro Piano di Miglioramento non solo per il controllo degli
apprendimenti, ma come verifica dell’intervento didattico/formativo, al fine di intervenire con flessibilità e tempestività sui
processi.
Le verifiche sono effettuate:
all’inizio dell’anno scolastico attraverso la somministrazione di prove d’ingresso oggettive, concordate dai docenti
di classi parallele; per rilevare i livelli di partenza degli alunni;
in itinere per controllare i percorsi relativi ai traguardi di competenza;
alla fine dell’anno scolastico per accertare il grado delle acquisizione, delle abilità e delle competenze, attraverso
prove di uscita che tengono conto dei traguardi determinati a livello nazionale.
Le prove di verifica sono articolate secondo criteri di gradualità e hanno varie tipologie: orali, scritte, grafiche, pittoriche,
pratiche, con uso integrato dei diversi linguaggi.
La valutazione e l’autovalutazione è un processo importante e continuo, finalizzato sia alla rilevazione sistematica degli
apprendimenti acquisiti degli alunni, sia al miglioramento della qualità formativa che la scuola offre per promuovere il
pieno sviluppo delle potenzialità di ciascuno.
Pertanto la valutazione è :
formativa : permette agli insegnanti di progettare strategie di recupero/potenziamento per un miglior successo formativo
orientativa : favorisce la riflessione degli alunni, sulle rispettive abilità da recuperare e sulle abitudini da sviluppare e
l’autovalutazione
trasparente : vengono comunicati e descritti gli esiti raggiunti a genitori e alunni
collegiale : richiede condivisione di finalità, criteri e metodologie educative
individualizzata : rispetta ritmi, tempi e livelli di tutti gli alunni
dinamica : prevede un punto di partenza, un percorso programmato, un punto di arrivo
globale : considera gli aspetti cognitivi e non degli alunni.
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Da anni, prima che la L. del 13 luglio n.107 del 2015 ne rendesse obbligatoria l’azione di valutazione sia del sistema
scolastico sia degli apprendimenti, la nostra scuola si è sottoposta volontariamente alla Valutazione esterna con il
progetto VALeS e già dall’anno scolastico 2014/15 era stato elaborato un PdM che mirava ad eliminare le criticità
emerse da un primo RAV compilato nell’a.s. 2013.
La valutazione di ogni alunno viene formulata secondo i criteri e i livelli del Documento Ministeriale, con indicatori
scanditi per gradi di competenza specifiche di ciascuna disciplina, in relazione al processo di
insegnamento/apprendimento.
Il giudizio globale quadrimestrale viene formulato collegialmente dai docenti secondo indicatori cognitivi, affettivi e
relazionali condivisi.
La valutazione dei soggetti in situazione di handicap viene personalizzata con indicatori adeguati alle singole
situazioni.
Le indicazioni e le azioni per un’attenta valutazione ed autovalutazione del percorso formativo e organizzativo sono
contenute nel PdM e nel Piano dell’offerta formativa che può essere aggiornato in relazione ad una periodica
valutazione sulla efficacia, sull’efficienza e sulla qualità del servizio scolastico mediante :
un monitoraggio a cui partecipano tutti gli “attori” coinvolti nel percorso formativo (alunni classi V ,genitori, docenti)
analisi collegiale dei risultati;
confronto con i risultati degli anni precedenti;
realizzazione di grafici riassuntivi accompagnati da verbali;
condivisione dei risultati con i genitori;
verifica/valutazione in sede di Collegio dei Docenti e di Consiglio di Circolo per gli aspetti di rispettiva competenza.
L’attività di monitoraggio interno implica l’individuazione di alcuni aspetti da valutare in merito alla coerenza delle
scelte rispetto alle attese e alle esigenze degli alunni e del territorio
Pertanto si auspica che il servizio della Scuola De Gasperi risulti efficace nei processi, efficiente nell’utilizzo
delle risorse e raggiunga standard di qualità nella gestione tali da soddisfare pienamente le esigenze degli
alunni, delle famiglie e del Territorio.
Il presente PTOF è stato approvato dal Collegio dei Docenti e adottato dal Consiglio di Circolo nella seduta del
14/01/2016.
E’ stato aggiornato e approvato dal Collegio dei Docenti, adottato dal Consiglio di Circolo nella seduta del
13/10/2016.
Al presente è allegato il PAI (PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE) deliberato dal Collegio dei Docenti nella
seduta del 16/06/2016 per l’a. s. 2016/2017.
Visto: f.to Il Dirigente Scolastico
Dott.ssa Domenica Camposeo
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Piano Annuale per l’Inclusione
Il piano annuale per l ‘inclusività è uno strumento che consente alle istituzioni scolastiche di progettare la propria offerta formativa in senso inclusivo. Spostando l’ attenzione dal concetto di integrazione a quello di inclusione. Il concetto di inclusione attribuisce importanza al modo di operare sul contesto, mentre col concetto di integrazione l’azione si focalizza sul singolo soggetto, cui si imputano deficit o limiti di vario genere e a cui si offre un aiuto di carattere didattico e strumentale per il superamento o il mitigamento degli stessi e per essere integrato nel sistema . Si tratta di un cambiamento di prospettiva che impone al sistema “scuola” un nuovo punto di vista che deve essere eletto a linea guida dell’attività educativo -didattica quotidiana. Il nostro Istituto ritiene che, la programmazione e l’effettuazione del percorso didattico va indirizzata verso la personalizzazione e/o individualizzazione dei percorsi educativi rispettando la peculiarità di approccio, metodo , stile e livello di apprendimento di tutti i discenti e, in particolare, dei BES; Propone, quindi, che, per quanto attiene allo specifico didattico, si ricorra a: 1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni); 2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati); 3) strumenti compensativi; 4) misure dispensative; utilizzati secondo una programmazione personalizzata con riferimento alla normativa nazionale e/o alle direttive del POF, PTOF, PDM. Inoltre si propone un congruo utilizzo e un impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e immateriali già disponibili nella scuola o da reperire con richieste esterne (es. facilitatore linguistico, psicologo, assistenti educatori o alla persona).
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
Per l’attuazione di una concreta politica di inclusione è necessario riscontrare i punti di criticità e i punti di forza attuali della scuola. Ad oggi si ritiene di dover segnalare, i seguenti punti di criticità: mancanza di facilitatori linguistici per far fronte alla presenza di alunni non di madrelingua;
scarsa disponibilità delle risorse finanziarie annuali attraverso le quali attivare opportuni interventi di sostegno/integrativi
difficoltà nel desumere, per gli alunni neo-iscritti, dalla documentazione presentata, informazioni sufficienti utili a prevedere eventuali BES per l’anno scolastico successivo Punti di forza:
presenza di funzioni strumentali e gruppi di lavoro,
presenza di laboratori
presenza di progetti specifici
A. Rilevazione dei BES presenti:
Scuola
dell’Infanzia
N°
Scuola
Primaria
N°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
minorati vista
minorati udito
Psicofisici 4 13
2. disturbi evolutivi specifici
DSA 10
ADHD/DOP
Borderline cognitivo
Altro
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
Socio-economico
Linguistico-culturale 38 45
Disagio comportamentale/relazionale
Altro
Totali
% su popolazione scolastica
N° PEI redatti dai GLHO 7 13
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di
certificazione sanitaria 2
6
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di
certificazione sanitaria
B. Risorse professionali specifiche
Prevalentemente
utilizzate in…
Sì / No Si/No
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate
e di piccolo gruppo
SI SI
Attività laboratoriali
integrate (classi aperte,
laboratori protetti, ecc.)
SI SI
AEC Attività individualizzate
e di piccolo gruppo
SI SI
Attività laboratoriali
integrate (classi aperte,
laboratori protetti, ecc.)
SI SI
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate
e di piccolo gruppo
No
Attività laboratoriali
integrate (classi aperte,
laboratori protetti, ecc.)
No
Funzioni strumentali /
coordinamento
POF, progetti
extracurriculari
laboratori, gestione del
sito,relazioni con il
territorio,progetti
regionali.
SI SI
Referenti di Istituto (disabilità,
DSA, BES)
Funzione strumentale
Docente incaricato
SI SI
Psicopedagogisti e affini
esterni/interni
Psicopedagogisti
esterni
SI SI
Docenti tutor/mentor
Altro:
Altro:
C. Coinvolgimento docenti curricolari
Attraverso… Sì / No Si/no
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI SI SI
Rapporti con
famiglie SI
SI
Tutoraggio alunni SI SI
Progetti didattico-
educativi a
prevalente tematica
inclusiva
SI
SI
Altro:
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI SI SI
Rapporti con
famiglie SI
SI
Tutoraggio alunni SI SI
Progetti didattico-
educativi a
prevalente tematica
inclusiva
SI
SI
Altro:
Altri docenti
Partecipazione a GLI SI SI
Rapporti con
famiglie SI
SI
Tutoraggio alunni SI SI
Progetti didattico-
educativi a SI
prevalente tematica
inclusiva
Altro:
D. Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili SI SI
Progetti di inclusione /
laboratori integrati
SI
Altro:
E. Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione
su genitorialità e
psicopedagogia dell’età
evolutiva
SI
SI
Coinvolgimento in progetti
di inclusione SI
SI
Coinvolgimento in attività
di promozione della
comunità educante
SI
SI
Altro:
F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI
Accordi di programma /
protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità
SI
SI
Accordi di programma /
protocolli di intesa
formalizzati su disagio e
simili
SI
SI
Procedure condivise di
intervento sulla disabilità SI
SI
Procedure condivise di
intervento su disagio e
simili
SI
SI
Progetti territoriali
integrati
SI
Progetti integrati a livello di
singola scuola
SI
Rapporti con CTS / CTI
Altro:
G. Rapporti con privato sociale e volontariato
Progetti territoriali
integrati SI
SI
Progetti integrati a livello di
singola scuola
Progetti a livello di reti di
scuole
H. Formazione docenti
Strategie e metodologie
educativo-didattiche /
gestione della classe
SI
SI
Didattica speciale e
progetti educativo-didattici
a prevalente tematica
inclusiva
SI
SI
Didattica interculturale /
italiano L2 SI
SI
Psicologia e psicopatologia
dell’età evolutiva (compresi
DSA, ADHD, ecc.)
SI
SI
Progetti di formazione su
specifiche disabilità
(autismo, ADHD, Dis.
Intellettive, sensoriali…)
SI
SI
Altro:
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel
cambiamento inclusivo X
Possibilità di strutturare percorsi specifici di
formazione e aggiornamento degli insegnanti X
Adozione di strategie di valutazione coerenti con
prassi inclusive; X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti
all’interno della scuola X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti
all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi
servizi esistenti;
X
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare
supporto e nel partecipare alle decisioni che
riguardano l’organizzazione delle attività
educative;
X
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla
promozione di percorsi formativi inclusivi; X
Valorizzazione delle risorse esistenti X
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive
utilizzabili per la realizzazione dei progetti di
inclusione
X
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che
scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la
continuità tra i diversi ordini di scuola e il
successivo inserimento lavorativo.
X
Altro:
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di
inclusività dei sistemi scolastici
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa,
livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
Costituzione del gruppo GLI formato da: 1 funzione strumentale, 1 insegnante per
ogni Interclasse e intersezione, 1 referente sostegno, 1 genitore gruppo H, 1 figura
specialistica.
Al gruppo GLI sarà affidato il compito di:
- Predisposizione di griglie di osservazione e monitoraggio dei dati;
- Coordinamento di soggetti esterni;
- Dare sostegno ai docenti e alle famiglie in eventuali casi in cui si renderà necessaria la richiesta di una visita specialistica.
I docenti sulla base delle osservazioni effettuate con il continuo sostegno del GLI,
elaboreranno i piani didattici personalizzati (PDP).
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli
insegnanti
I Docenti sono disponibili a frequentare o a seguire specifici percorsi formativi
gestiti da agenzie o enti esterni.
La scuola nei limiti delle disponibilità e delle risorse esistenti si impegnerà a
realizzare percorsi di autoaggiornamento sulle diverse tipologie di BES e nella
diffusione e condivisione di materiale informativo.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
I docenti si renderanno responsabili :
- della somministrazione di tests strutturati
- della compensazione con prove diverse;
- della diversificazione di tempi e di contenuti specifici;
- dell’utilizzo di molteplici canali di comunicazione e sussidi vari;
- delle osservazioni sistematiche finalizzate all’analisi delle capacità relazionali e cooperative degli alunni.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
- Sostegno come attività individuale e individualizzata;
- Sostegno nel piccolo gruppo e nel gruppo allargato;
- Sostegno in attività di laboratorio;
- Sostegno in attività di recupero;
- Programmazione condivisa degli alunni;
- Scambio periodico di autovalutazione degli interventi con il GLI Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in
rapporto ai diversi servizi esistenti
Sostegno agli alunni con servizi esterni alla scuola (ASL, Associazioni di
volontariato, servizi sociali, cooperative sociali)
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle
decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative
Ruolo delle famiglie:
- Disponibilità a colloqui individuali e periodici;
-Partecipazione attiva ad attività mirate (laboratori, attività manuali, iniziative di
circolo);
--Condivisione nella scelta delle attività extracurriculari
Valorizzazione delle risorse esistenti
Nell’organizzazione, nella gestione e nel coordinamento saranno valorizzate tutte
le risorse esistenti sia professionali che materiali (TIC, laboratori attrezzati)
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione
dei progetti di inclusione
Le risorse a disposizione della scuola saranno utilizzate anche nella realizzazione
di progetti mirati all’inclusione (eventuali progetti PON, Diritti a Scuola, Progetti
in Attività Aggiuntive finanziati con il Fondo d’Istituto ed eventuali Progetti
finanziati dalla Regione, come Aree a Rischio e Aree a Forte Processo
Immigratorio)
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema
scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento
lavorativo.
Verranno attuate:
- attività mirate alla continuità tra i gradi d’istruzione inferiore e superiore con
incontri periodici e attività in comune;
- predisposizione ed utilizzazione di griglie di osservazione;
-colloqui con i docenti per una precoce individuazione dei BES e predisposizione
di un ambiente adatto all’accoglienza
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 16 giugno 2016
1
DIREZIONE DIDATTICA STATALE 2° CIRCOLO
Via A. De Gasperi,13 - 70016 NOICÀTTARO (BA) - Tel. e Fax 080 4793318
C.F. 80034260721 – C.M.BAEE145008
www.degasperinoicattaro.it [email protected]
PIANO DI MIGLIORAMENTO A.S. 2016/2017
RESPONSABILE del Piano : Dir. Dott. Domenica Camposeo
Composizione del gruppo che segue la progettazione del PdM:
Nome e Cognome Ruolo nell’organizzazione scolastica Ruolo nel team di miglioramento
D’Addabbo Rubina Funzione Strumentale Referente
Anelli Angela Maria Vicaria Componente
Settanni Maria Luigia Docente Componente
Guido Roberta Docente Componente
Mariano Rosanna Docente Componente
Boccuzzi Carmela Docente Scuola Infanzia Componente
PRIMA SEZIONE Scenario di riferimento
Informazioni ritenute necessarie per la spiegazione delle scelte di miglioramento
Il contesto socio-culturale in cui la scuola è inserita (reti sul territorio, caratteristiche sociali e culturali dell’ambiente in
cui la scuola è inserita, modelli educativi di riferimento, offerte per la gestione del tempo libero)
Noicattaro è un paese con un’economia prevalentemente agricolo-commerciale: la principale risorsa economica è collegata
alla produzione di uva da tavola, che viene esportata anche all’estero. Una zona di insediamenti produttivi è attiva alla periferia di Noicattaro.
Il tessuto sociale si presenta molto variegato a causa della presenza di nuclei familiari provenienti dal capoluogo e di extracomunitari in cerca di lavoro, la cui integrazione richiede, da
parte di tutte le istituzioni, un notevole impegno dal punto di vista assistenziale, culturale ed educativo. Si evidenzia, dunque, una diversificazione delle fasce socio – economiche, dalle più agiate
alle più deprivate. Nel territorio sono presenti 2 Istituti Comprensivi, un Circolo Didattico Statale ed uno Parificato, 5 Scuole dell’Infanzia non statali. Il centro psico-pedagogico “S. Agostino” accoglie ragazzi portatori
di gravi handicap provenienti anche da paesi vicini. I cittadini possono usufruire di una Biblioteca Comunale bene attrezzata, dotata di sala conferenze e di spazi strutturati per gli
utenti; presso la stessa si trova la biblioteca per ragazzi nella quale bambini e ragazzi usufruiscono di guida e animazione nella consultazione. Sono presenti nel territorio anche una galleria
civica di arte moderna e contemporanea; uno sportello “Informa-giovani” presso il Palazzo della Cultura; un’ampia Sala Consigliare all’interno del Palazzo Comunale, utilizzata per varie
manifestazioni culturali; un Poliambulatorio; un Centro Ascolto per tossicodipendenti; un Consultorio Familiare. Per l’assistenza ospedaliera, i cittadini devono rivolgersi alle strutture dei paesi
limitrofi. Cresce l’esigenza dell’introduzione di asili nido comunali, poiché quelli esistenti sono privati.
Risultano incrementate le aree creative: il Parco è dotato di belle
2
strutture sportive per il tempo libero, di una ludoteca e di un’arena
che funziona nel periodo estivo; la Villa Comunale, ultimamente attrezzata a parco giochi per i più piccoli; il campo sportivo, ritenuto tra i più importanti della Provincia; il Palazzetto dello
sport; altri spazi verdi attrezzati, come Piazza Dossetti presso il Municipio, Piazzetta Porcelli, il laboratorio Urbano EXVIRI, Presidio del Libro.
Va evidenziato, altresì, che presso la Scuola “A. De Gasperi” ha la sua sede la “Libera Università della Terza Età”, che vede l’adesione di un gran numero di iscritti e realizza numerose
attività culturali. La Scuola per le famiglie è la più importante “agenzia” educativo -formativa, cui è affidato anche il ruolo di recuperare quei valori
che il rapido modificarsi dei costumi non ha sempre salvaguardato e/o consolidato. Emerge negli scambi comunicativi ( dialoghi, conversazioni, discussioni …) il bisogno di incentivare
e/o potenziare la capacità di ascolto e il rispetto delle regole. La scuola primaria ha aderito al progetto in rete sulla certificazione delle competenze alla fine della classe quinta.
Inoltre sono stati presentati cinque Progetti PON FSE con accordi di rete con l’ Istituto comprensivo Gramsci-Pende e altre associazioni sportive del territorio oltre ai servizi sociali comunali.
L’organizzazione scolastica (Composizione popolazione scolastica alunni, strategie della
scuola per il coinvolgimento delle famiglie, obiettivi del POF, modalità di condivisione metodologica e didattica tra insegnanti, attenzione alle dinamiche tra pari, gestione della scuola, sistemi di comunicazione)
Gli alunni che frequentano il 2° Circolo Didattico sono 945 di estrazione sociale abbastanza variegata dalle classi sociali e
culturali più agiate a quelle più deprivate sia socialmente che culturalmente; molti genitori, giovanissimi, hanno solo la licenza elementare, molti genitori extracomunitari non parlano l’italiano. Per cui i docenti inseriscono all’interno del curricolo percorsi
didattici quali strumenti di prevenzione della dispersione, contenitori di idee e attività da coltivarsi e da svolgersi sia nell’ambito del normale insegnamento curricolare sia nei tempi
aggiuntivi. La scelta di questi percorsi è scaturita da un’analisi accurata del contesto territoriale, dalle esigenze e attese delle famiglie, dai bisogni formativi degli alunni. Le attività di
ampliamento dell’Offerta Formativa consentono all’utenza di soddisfare particolari interessi di formazione, di vivere momenti culturali diversi da quelli tradizionali, di vivere un tempo-scuola in
modo interessante e creativo, di fruire di maggiori e diverse opportunità educative. Nonché di recuperare, consolidare ed ampliare conoscenze, competenze ed abilità.
Gli insegnanti si attengono al Patto educativo di corresponsabilità(diritti e doveri di alunni, docenti, genitori) e si impegnano a favorire una varietà di comunicazioni formali e
informali al fine di sviluppare un clima costruttivo tra famiglia e scuola e creare un virtuoso circuito relazionale. La scuola si astiene da ogni forma di discriminazione nei confronti della loro
nazionalità, appartenenza etnica, livello sociale e culturale, religione, opinione politica, forme di infermità dell’utenza. Espone chiaramente ai genitori i suoi obiettivi educativi e culturali, rende
conto dei risultati, considera attentamente i problemi che si pongono favorisce il confronto, considera attentamente i problemi che gli vengono presentati, ma respinge imposizioni
attinenti alla specifica sfera di competenza tecnico-professionale della docenza. I docenti programmano di anno in anno le linee guida del percorso formativo e del processo di apprendimento
condividendo scelte metodologie, strategie organizzative; inoltre, periodicamente si confrontano sui risultati alternando la lezione frontale ad attività di gruppo, organizzati per scopi diversi. I
docenti inoltre periodicamente si confrontano sui risultati, rivedono eventualmente il percorso programmato, per adeguarlo alle nuove esigenze, nell’ottica dell’ equità degli esiti. Le Relazioni
tra pari sono dettate da un codice deontologico interno che i docenti sono tenuti a rispettare, i vari ruoli e funzioni sono riconosciuti e rispettati nella loro specificità e gestiti dal Dirigente.
Le nomine dei collaboratori e delle F.S. sono proposte e approvate nel collegio dei docenti. La leadership è esercitata dal dirigente, che viene affiancato dai collaboratori, le funzioni
strumentali che concorrono alla gestione delle attività curricolari ed extracurricolari, regolano il rapporto con il territorio partecipando e aderendo ad iniziative locali, progetti Ministeriali,
Europei e regionali. Suggeriscono la partecipazione a concorsi e corsi di aggiornamento e/o di formazione, partecipano a convegni, conferenze e iniziative varie: si occupano del
monitoraggio delle attività di valutazione e dei questionari di gradimento. La scuola infine ha un sito web dove vengono pubblicate tutte le iniziative a cui la scuola aderisce, vengono
pubblicati il POF , il Curricolo, il PTOF fruibile così da tutti.
Oltre alle competenze culturali e didattiche, l’insegnante cerca di
3
coltivare le competenze relazionali indispensabili per instaurare
rapporti significativi ed efficaci con i bambini, nella consapevolezza che la scuola riveste un ruolo di straordinario spessore morale e determina il benessere sociale nell’età
infantile. Sono infatti curate in modo particolare le relazioni tra pari: nella convivenza quotidiana con i coetanei, i bambini sono stimolati a esercitare abilità sociali quali la collaborazione nel
lavoro di gruppo, la condivisione e l’osservanza delle regole stabilite, la disponibilità alla tolleranza e alla soluzione dei conflitti, il rifiuto della competizione fine a se stessa in favore
dell’approccio tutoriale, l’autocontrollo e la gestione delle emozioni, la pratica della pacificazione, la disponibilità all’accoglienza e all’integrazione, la partecipazione al dialogo
educativo. Anche i genitori degli alunni vengono coinvolti nel processo di interiorizzazione di poche e chiare regole anche a casa, affinché i piccoli percepiscano la continuità del dialogo
educativo; ma deve essere ancora consolidato questo atteggiamento di collaborazione da parte di molte famiglie. In diverse occasioni, comunque, i genitori dei bambini sono pronti a
collaborare alla buona riuscita delle iniziative scolastiche, dedicando tempo e mettendo a disposizione le competenze personali; proprio queste occasioni rappresentano altresì
opportunità di conoscenza, aggregazione, condivisione tra genitori.
Il lavoro in aula (attenzione alle relazioni docenti-alunni, gli ambienti di
apprendimento, progetti di recupero e potenziamento degli apprendimenti, utilizzo di nuove tecnologie per la didattica)
Nell’ambito delle ore di insegnamento settimanale, oltre al tradizionale “orario frontale” ogni docente realizza:
- Attività di recupero/di rinforzo/ di sviluppo con lavoro in
gruppi eterogenei ed omogenei, applicando metodologie come il cooperative learning e il tutoring.
- Attività di potenziamento /recupero in compresenza
con il docente dell’organico dell’autonomia. - La Compresenza dei docenti è utilizzata per le
supplenze brevi.
L’organizzazione delle risorse strutturali in senso funzionale ai bisogni educativi costituisce la base portante del nostro curricolo.
La gestione degli ambienti, laboratori e altri spazi interni ed esterni sono finalizzati ad attività promozionali ed arricchenti la formazione del fanciullo, utilizzando i diversi linguaggi.
La gestione dei sussidi è affidata a un docente funzione strumentale. L’uso degli spazi comuni: locali, aule, aula mensa, aula telematica
docenti, aula magna, palestra coperta, cortili, laboratorio multimediale, laboratorio linguistico, laboratorio scientifico è disciplinato da un quadro-orario appositamente predisposto.
L’organizzazione del servizio scuola è finalizzata alla formazione completa attraverso attività di insegnamento – apprendimento di tutti gli alunni, affinché vengano accolti ed aiutati nella piena realizzazione del potenziamento educativo di ciascuno.
L’istituzione scolastica, dunque, che sceglie come finalità sociale l’etica dell’uguaglianza, perseguita mediante la valorizzazione delle diversità, si fa essa stessa modello di vita democratica e di
educazione alla convivenza nella democrazia. L’integrazione dell’alunno non si esaurisce nella semplice trasmissione di conoscenze in un normale contesto scolastico,
ma comprende una gamma più vasta di relazioni umane e sociali idonee a favorire lo sviluppo armonioso e globale della sua personalità.
La funzione della Scuola, pertanto, è quella di promuovere “l’apprendimento in dimensione educativa a vantaggio di ogni soggetto, qualunque sia la sua storia e la sua diversità”.
Essa, pertanto, assume la connotazione di “ambiente educativo e di apprendimento”, come afferma Bruner, cioè spazio vitale, complesso di condizioni idonee alla crescita e allo sviluppo della
persona, luogo di educazione attraverso l’istituzione adeguatamente commisurato alle esigenze formative da “diversi” soggetti.
L’azione educativa pertanto sarà progettata in vista dell’inserimento e dell’integrazione di tutti gli alunni all’interno di ogni gruppo classe, per favorire e promuovere oltre che i processi
di apprendimento strumentale lo sviluppo della personalità.
4
IDEE GUIDA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Descrizione dei processi che hanno portato alla scelta degli
obiettivi di miglioramento
Criticità individuate/piste di
miglioramento
Punti di forza della scuola/
risorse
Risultati della valutazione esterna (Prove Invalsi, valutazione di
equipe) 1) Risultati Invalsi
2)Continuità e Orientamento
3)Capacità di governo del territorio e rapporto con le famiglie
4) Attività di AutoValutazione.
1)Considerato il dato scuola
delle Prove Invalsi del 2015 si rileva che esso è leggermente
inferiore rispetto a quello della media nazionale, sia per italiano che per matematica.
Risultato in calo rispetto al 2014 anche se va precisato che non tutte le classi hanno
sostenuto le prove a causa di una manifestazione di protesta dei genitori contro la L.107.
.
- -
-
-
-
- -
-
I punti di forza sono:
- la progettazione didattica effettuata in modo condiviso per ambiti disciplinari che
coinvolge tutti i docenti; l’individuazione chiara delle competenze in entrata e in
uscita per tutte le classi; l’utilizzo di modalità didattiche differenziate;
la scelta di criteri comuni di valutazione e la messa in atto di procedure comuni mediante prove strutturate in entrata,
intermedie e finali; i momenti di incontro programmati per la
condivisione dei risultati e la relativa tabulazione dei dati; la comparazione e riflessione
dei risultati ed eventuali interventi mirati per alunni con specifiche necessità;
la diffusione dei risultati. - Curricolo verticale tra scuola
dell'infanzia, scuola primaria,scuola secondaria di primo grado, con la chiara
definizione delle competenze che l'alunno deve possedere in uscita al termine di ogni ciclo di
istruzione. Progettazione di U.d.A. condivise nelle classi "ponte” .
-La scuola primaria ha aderito al progetto in rete sulla certificazione delle
competenze alla fine della classe quinta. Inoltre sono stati presentati
cinque Progetti PON FSE con accordi di rete con l’ istituto comprensivo Gramsci-Pende e
altre associazioni sportive del territorio oltre ai servizi sociali comunali.
-Attività di valutazione e autovalutazione a cura del
GIV e GAV.
Le risorse disponibili della scuola sono quelle finanziarie, ed umane;
Le risorse finanziarie della scuola sono costituite dal FIS e da eventuali progetti approvati.
le risorse umane sono rappresentate dal Corpo Docente.
5
Dal RAV 2016 non emergono criticità
Risultati dei processi autovalutazione
Positivi
Linea strategica del piano
Innalzare il livello dei risultati interni e nazionali attraverso un processo continuo di valutazione e autovalutazione mettendo in
atto una serie di azioni strutturate e condivise, per migliorare le prestazioni degli alunni con il monitoraggio dei risultati.
Definizione di Obiettivi strategici Indicatori
Innalzare il livello dei risultati attraverso un attento processo di valutazione e
autovalutazione. Indicatori di valutazione, per disciplina, e cittadinanza e
costituzione. Per le classi quinte certificazione delle
competenze.
Condivisione dei risultati in
uscita tra i diversi ordini scolastici.
Incontri programmati del GIV. Somministrazione di prove strutturate condivise,
osservazioni sistematiche cittadinanza e costituzione. Parametri di valutazione condivisi.
tabulazione dei risultati e monitoraggio.
Rilevazione delle valutazioni
attraverso tabelle predisposte e condivise da ogni ordine di scuola .
Progetti di recupero e potenziamento. Condivisione e interpretazione
dei risultati. Corsi di formazione per docenti.
6
PRIORITA’ INDICATE NEL RAV A.S. 2016/17
Area da migliorare Necessità di miglioramento Grado di priorità
COMPETENZE CHIAVE CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Costruire il senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità attraverso esperienze significative che favoriscano
forme di cooperazione e di solidarietà, rispetto dell’ambiente.
1
RISULTATI SCOLASTICI
Innalzare il livello dei risultati
scolastici nelle discipline di italiano e matematica
2
RISULTATI INVALSI Innalzare il livello dei risultati
delle prove Invalsi
3
RISULTATI A DISTANZA Osservare i risultati a distanza
degli alunni per verificare il percorso formativo messo in atto dal Curricolo scuola
4
SECONDA SEZIONE
Da compilare per ciascun progetto
Indicazioni di progetto Titolo del progetto OBIETTIVO RISULTATI : Innalzare il livello di
competenze degli alunni
Data di inizio e fine GENNAIO 2015 - GIUGNO2017
La pianificazione (Plan)
Pianificazione obiettivi operativi
Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
1)Obiettivo prioritario del
progetto è quello di garantire a tutti gli alunni un’adeguata acquisizione
delle competenze in MATEMATICA e in LINGUA ITALIANA con
riferimenti agli esiti Invalsi, al contesto socioculturale, ai punti di partenza e alle
potenzialità di ogni alunno.
1a) Rilevazione e interpretazione dei livelli di
apprendimento per individuare le aree di criticità e di eccellenza
degli alunni e adeguarvi gli interventi formativi. 1b) Analisi e
interpretazione delle prove e degli esiti Invalsi a livello di Collegio Docenti, di
gruppi di ambito e di docenti di classe; confronto con i dati degli
anni precedenti; confronto con i contenuti e i dati di valutazione dei docenti;
individuazione delle aree di criticità da migliorare. 1c) Utilizzo tra docenti di
classi parallele di prove comuni, di griglie di rilevazione in
itinere. 1d) Utilizzo comune e coerente di criteri di
valutazione. 1e) Individuazione di punti di attenzione o aree di
progettazione didattica mirata allo sviluppo di competenze base nelle
varie discipline sempre nell’ottica della
7
trasversalità.
1f) Attività per livelli, nell’ambito del modulo e/o all’interno della stessa
classe, in Matematica e Italiano attraverso lavori di gruppo
1g) Utilizzo della multimedialità per l’apprendimento attivo e la
personalizzazione degli apprendimenti (LIM, E-book. Coding, T.C.I
BYOD) 1h) Utilizzo di educatori per interventi di supporto
in favore degli alunni in difficoltà. 1l) Arricchimento delle
opportunità formative: progetti, laboratori, partecipazione a iniziative
esterne, progetti europei in L2 ( progetto Erasmus) 1l)Revisione dei criteri per
la formazione delle classi. 1m) Condivisione dei risultati e dei processi,
negli incontri d’Interclasse.
Risorse umane necessarie
Dirigente, funzione strumentale, docenti, GIV, GAV rappresentanti di classe.
Destinatari del progetto (diretti ed indiretti)
Docenti, alunni, genitori.
La realizzazione (Do)
Descrizione delle principali fasi di attuazione
Il progetto, diretto ai docenti, agli alunni e ai genitori, si attuerà in diverse fasi:
Partecipazione dei docenti ai corsi di formazione sulla didattica delle competenze; Pianificazione della programmazione annuale
con selezione delle competenze, piano strategico-metodologico, trasversale e interdisciplinare; Piano strategico per la personalizzazione degli
obiettivi; Programmazione delle unità di apprendimento interdisciplinari condivise anche nelle metodologie e
strategie d’apprendimento; Somministrare in entrata, in uscita ed in itinere prove strutturate condivise, valutate con criteri di
valutazione comuni; L’azione del progetto sarà diretta e monitorata dal GIV ma sarà svolta da tutti i docenti e dai presidenti
d’Interclasse.
Descrizione delle attività per la diffusione del progetto
La diffusione dei dati relativi all’attuazione del progetto dovrà avvenire attraverso i risultati del monitoraggio
secondo i seguenti indicatori temporali: Somministrazione prove strutturate iniziali; Somministrazione prove strutturate intermedie
fine gennaio; Monitoraggio dei risultati e diffusione degli stessi alle famiglie nell’ incontro di fine quadrimestre e
nell’incontro d’interclasse; Somministrazione prove strutturate d’uscita entro fine maggio;
Condivisione dei risultati con le famiglie negli incontri d’interclasse; Raccolta dei risultati e monitoraggio degli
stessi entro fine giugno; Il monitoraggio dei risultati di fine anno costituirà il punto di partenza per programmare l’azione educativa-didattica
del nuovo anno scolastico.
Il monitoraggio e i risultati (Check)
Descrizione delle azioni di monitoraggio
Il monitoraggio, continuo in itinere del progetto, sarà una procedura di osservazione sistematica, che consentirà di
cogliere i problemi emergenti, di descrivere gli ostacoli
8
che si frappongono alla realizzazione dello stesso, di
evidenziare i punti di forza e i punti di debolezza, di ripensare le attività intraprese in relazione, agli obiettivi e ai fini che si intendono perseguire.
I docenti impegnati nel monitoraggio avranno il compito di osservare e di conoscere l’andamento dei progetti e/o attività e di promuovere gli aggiustamenti necessari,
identificando i problemi e ricercando soluzioni efficaci insieme ai responsabili e ai docenti coinvolti nell’azione, anche attraverso il confronto tra le diverse esperienze che
potrebbero essere messe in rete. Gli strumenti che saranno utilizzati nel corso del monitoraggio sono: griglie di osservazione sugli alunni,
raccolta dei dati relativi alla valutazione degli studenti. Il monitoraggio si concluderà con la elaborazione di grafici dei dati raccolti e la documentazione dei risultati
ottenuti, che saranno, successivamente, oggetto di discussione e riflessione collettiva all'interno dell'istituzione scolastica.
Target
Il progetto sarà affidato ai docenti del GAV, alla referente, al dirigente, alla funzione strumentale e ai docenti; tutti
saranno responsabili delle azioni messe in atto nel progetto. Il Dirigente avrà il compito di seguire le azioni e divulgarle nel collegio dei docenti, anche i genitori
saranno informati dettagliatamente sui risultati.
Note sul monitoraggio
Il monitoraggio sarà affidato anche alla referente, responsabile della valutazione interna ed esterna.
Il riesame e il miglioramento (Act)
Modalità di revisione delle azioni
Saranno previsti incontri periodici del GAV per confrontarsi sulle eventuali criticità che potrebbero emergere nel corso dell’attuazione del progetto.
Pertanto durante gli incontri per il riesame delle attività oltre all’aggiornamento sullo stato di avanzamento delle azioni intraprese si cercherà di verificare la
corrispondenza tra gli indicatori di misurazione e il processo a cui afferiscono tentando di accompagnarli alla definizione degli obiettivi, strutturando nel tempo una
sistematica raccolta dei dati. Con lo scopo di effettuare una sistematica e sistemica registrazione delle evidenze relative all’avanzamento del
progetto sarà predisposta una scheda strutturata secondo le fasi della logica PDM in modo da raccogliere la documentazione inerente che accompagna il progetto
stesso.
Criteri di miglioramento
Il progetto durante l’attuazione, con il monitoraggio delle azioni e l’osservazione dei risultati modificherà
completamente il sistema scolastico e l’azione didattica, strutturando una serie di strategie e attività che monitorate, nel corso del progetto, diventeranno parte
integrante di tutto il sistema scolastico.
Descrizione delle attività di diffusione dei risultati
Incontri collegiali, programmazioni, pubblicazione dei grafici con i risultati del monitoraggio nel sito web della
scuola, condivisione dei risultati con i genitori negli incontri d’interclasse, pubblicazione dei risultati nel POF.
Note sulle possibilità di
implementazione del progetto
Il progetto sarà implementato da azioni di
accompagnamento come distribuzione di questionari di gradimento ai genitori, condivisione delle azioni messe in atto nel progetto e dei risultati nel Consiglio di Circolo,
sarà richiesta anche la collaborazione del personale ATA. I docenti e il personale ATA parteciperanno ai corsi di aggiornamento sulle competenze disciplinari, competenze
chiave e ai corsi di informatica PON.
9
TERZA SEZIONE
Da compilare relativamente al Piano per verificare l’omogeneità delle azioni di valutazione del PdM
Progetto Obiettivi operativi Indicatori Target
OBIETTIVO RISULTATI :
innalzare il livello di competenze degli alunni
Obiettivo prioritario del progetto è quello di garantire a tutti gli alunni
un’adeguata acquisizione delle competenze in MATEMATICA e in LINGUA ITALIANA con riferimenti
agli esiti Invalsi, al contesto socioculturale, ai punti di partenza e alle potenzialità di ogni alunno.
Predisporre griglie di valutazione per rilevare i
livelli di apprendimento, individuare le aree di criticità e di eccellenza
degli alunni 1a) Analisi e interpretazione delle prove
e degli esiti Invalsi a livello di Collegio Docenti, di gruppi di ambito e di
docenti di classe; confronto con i dati degli anni precedenti; confronto
con i contenuti e i dati di valutazione dei docenti, individuazione delle aree
di criticità e delle aree di miglioramento. 1b) Utilizzo tra docenti di
classi parallele di prove comuni, di griglie di rilevazione in
itinere 1c)Utilizzo comune e coerente di criteri di
valutazione 1d) Attività per livelli nell’ambito del modulo o
all’interno della stessa classe in matematica e italiano
attraverso lavori di gruppo 1e) Utilizzo delle opportunità delle nuove
tecnologie per l’apprendimento attivo e la personalizzazione degli
apprendimenti 1f) Utilizzo di educatori per interventi di supporto
mirato agli alunni in difficoltà 1g) Arricchimento delle
opportunità formative: progetti e laboratori partecipazione a iniziative
esterne. 1h)Rivedere i criteri per la formazione delle classi.
1i) Condividere i risultati e i processi messi in atto con i genitori, negli incontri
d’interclasse.
Il progetto sarà affidato ai docenti del GAV , al dirigente, alla funzione
strumentale e ai docenti, tutti saranno responsabili delle azioni messe in atto nel progetto. Il
Dirigente avrà il compito di seguire le azioni e divulgarle nel collegio dei docenti, anche i genitori saranno
informati dettagliatamente sui risultati.
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SECONDA SEZIONE
Da compilare per ciascun progetto
Indicazioni di progetto Titolo del progetto VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE
Data di inizio e fine Settembre 2016- Giugno 2017
La pianificazione (Plan)
Pianificazione obiettivi operativi
Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
L’obiettivo di questo progetto è quello di
continuare le attività di Valutazione e di Autovalutazione dei processi messi in atto, al
fine di fare emergere le criticità ed eventualmente di riorganizzare l’azione
educativa e didattica sia per la scuola Primaria che per la scuola dell’Infanzia.
Predisposizione di tabelle di riferimento
con indicatori di valutazione, che facciano riferimento alle competenze per
classe, da inserire nel curricolo (scuola Primaria e Infanzia)
criteri comuni di correzione e di valutazione delle
prove d’ingresso, intermedie e d’uscita, criteri da riportare nel
curricolo programmazione
incontri tra docenti
per osservare i risultati delle prove di valutazione
documentare in un verbale le eventuali variazioni al piano
programmato monitoraggio dei
risultati in ingresso e
in uscita con la realizzazione di grafici (scuola
Primaria e scuola dell’Infanzia)
analisi dei risultati
negli incontri collegiali incontri con i
rappresentanti dei
genitori di interclasse e intersezione per informarli sui nuovi
criteri di valutazione.
Risorse umane necessarie
Dirigente, funzione strumentale, docenti, presidenti d’interclasse, GAV, rappresentanti di classe, genitori.
Destinatari del progetto (diretti ed indiretti)
Docenti, alunni, genitori.
La realizzazione (Do)
Descrizione delle principali fasi di attuazione
Il progetto, diretto ai docenti, agli alunni e ai genitori si
attuerà in diverse fasi: si programmeranno incontri per stabilire i criteri di
valutazione comuni
saranno stabiliti indicatori di valutazione per competenze disciplinari per classe
i criteri di valutazione e gli indicatori di valutazione
saranno riportati nel curricolo e comunicati ai genitori
i risultati delle prove somministrate in itinere
saranno raccolti in grafici e oggetto di autovalutazione da parte dei docenti nell’interclasse e successivamente tutti i risultati di
tutte le interclasse saranno oggetto di autovalutazione del GAV e del Dirigente e divulgati al collegio dei docenti.
Descrizione delle attività per la
diffusione del progetto
La diffusione dei dati relativi all’attuazione del progetto dovrà
avvenire nel collegio docenti congiunto, dove sarà comunicata l’attuazione delle azioni progettate. Si attueranno i criteri di valutazione, si programmeranno prove strutturale e
condivise, si raccoglieranno i risultati delle valutazioni,
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saranno realizzati grafici sui risultati per competenza. Si
informeranno i genitori sulle nuove indicazioni di valutazione.
Il monitoraggio e i risultati
(Check)
Descrizione delle azioni di
monitoraggio
Le azioni di monitoraggio punteranno alla raccolta dei risultati,
per competenze, nelle interclassi e cinquenni scuola dell’Infanzia su tutto l’istituto con la realizzazione di grafici, i quali saranno oggetto di autovalutazione, sottoposti
all’attenzione dei genitori negli incontri d’interclasse per poter confrontare periodicamente l’efficacia delle azioni e gli eventuali adeguamenti.
L’azione di monitoraggio sarà affidata al GAV
Target
Il progetto sarà affidato ai docenti del GAV, al dirigente e ai docenti, tutti saranno responsabili delle azioni messe in atto
nel progetto. Il Dirigente avrà il compito di seguire le azioni e divulgarle nel collegio dei docenti, anche i genitori saranno informati dettagliatamente sui risultati.
Note sul monitoraggio
Il monitoraggio sarà affidato anche alla responsabile della valutazione interna ed esterna.
Il riesame e il
miglioramento (Act)
Modalità di revisione delle azioni
Saranno previsti incontri periodici del GAV per confrontarsi
sulle eventuali criticità che potrebbero emergere nel corso dell’attuazione del progetto. Pertanto durante gli incontri per il riesame delle attività oltre
all’aggiornamento sullo stato di avanzamento delle azioni intraprese si cercherà di verificare la corrispondenza tra gli indicatori di misurazione e il processo a cui afferiscono
tentando di accompagnarli alla definizione degli obiettivi, strutturando nel tempo una sistematica raccolta dei dati. Con lo scopo di effettuare una sistematica e sistemica
registrazione delle evidenze relative all’avanzamento del progetto sarà predisposta una scheda strutturata secondo le fasi della logica PDM in modo da raccogliere la
documentazione inerente che accompagna il progetto stesso.
Criteri di miglioramento
Confrontare gli indicatori di valutazione con i criteri di
valutazione di altre scuole.
Descrizione delle attività di diffusione
dei risultati
Incontri collegiali, incontri tra docenti d’interclasse e
d’intersezione, condivisione dei criteri di valutazione e dei risultati con i genitori negli incontri d’interclasse e d’intersezione, pubblicazione degli indicatori di valutazione
per disciplina e per campi di esperienza per classe, pubblicazione anche dei criteri di valutazione nel curricolo della scuola. Pubblicazione del curricolo sul sito web della
scuola.
Note sulle possibilità di implementazione del progetto
Il progetto sarà implementato da azioni di accompagnamento come distribuzione di questionari di gradimento, condivisione
delle azioni messe in atto nel progetto e dei risultati nel Consiglio di Circolo.
TERZA SEZIONE
Da compilare relativamente al Piano per verificare l’omogeneità delle azioni di valutazione del PdM
Progetto Obiettivi operativi Indicatori Target
VALUTAZIONE E
AUTOVALUTAZIONE
L’obiettivo di questo
progetto è quello di strutturare nella scuola attività di Valutazione e
di Autovalutazione dei processi messi in atto nel Circolo, i cui risultati
siano oggetto di un’attenta osservazione per far emergere le
criticità ed eventualmente riorganizzare l’azione
educativa e didattica.
Compilare
tabelle di riferimento con indicatori di valutazione, per competenze
disciplinari e campi di esperienza per classe e sezione, da inserire nel
curricolo trasversale e verticale.
Stabilire criteri
comuni di correzione e di valutazione delle prove d’ingresso, intermedie e
d’uscita, anche per la scuola dell’Infanzia criteri da riportare nel curricolo
Programmare incontri tra docenti per osservare i risultati delle prove di
valutazione Documentare in un
verbale le eventuali
variazioni al piano
Il progetto è affidato ai componenti del GAV- GIV, al
dirigente, alla funzione strumentale e ai docenti; tutti saranno responsabili delle azioni messe in atto nel progetto. Il Dirigente avrà il compito di seguire le
azioni e divulgarle nel collegio congiunto dei docenti, anche i genitori saranno informati dettagliatamente sui risultati.
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programmato e le
motivazioni Monitoraggio dei risultati
in ingresso e in uscita con
la realizzazione di grafici sia per la scuola Primaria che Infanzia
Commentare i risultati negli incontri collegiali
Informare
incontri con i rappresentanti dei genitori per informarli sui criteri di
valutazione.
SECONDA SEZIONE
Da compilare per ciascun progetto
Indicazioni di progetto Titolo del progetto OBIETTIVO : RISULTATI A DISTANZA
Data di inizio Anno Scolastico 2016 -2017
La pianificazione (Plan)
Pianificazione obiettivi operativi
Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
Obiettivo del progetto è
quello di conoscere i risultati a distanza degli alunni nel passaggio al
grado d’istruzione superiore per valutare l’efficacia del percorso
formativo .
Incontri tra docenti
dei diversi gradi
d’istruzione
Osservazioni
Incrociate dei
risultati degli alunni
incontri tra docenti
dello stesso grado
d’istruzione
analisi del percorso
formativo dell’alunno
eventuali
adeguamenti
dell’azione didattica
curricolare
autovalutazione dei
docenti sul proprio
percorso formativo
progettato per
competenze,
sull’efficacia delle
strategie e
metodologie
adottate, efficacia
attività di recupero
e/o potenziamento
Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto
Il PdM mira a migliorare tutta l’azione didattica e il percorso formativo che la scuola offre a ogni studente, per cui
conoscere i risultati a distanza, nei gradi d’istruzione superiore conferma o mette in discussione il processo formativo del curricolo d’Istituto.
In quest’ottica e nella necessità di avere queste informazioni sugli alunni saranno predisposti elenchi con relativa valutazione in uscita, risultati che saranno confrontati con
quelli in uscita nei gradi d’istruzione superiore e commentati insieme ai docenti. In modo da procedere successivamente ad una attenta
autovalutazione del curricolo verticale, delle strategie e metodologie adottate.
Risorse umane necessarie Dirigente, il corpo docente, Funzioni strumentali, presidenti
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d’interclasse, gruppo interno di valutazione.
Destinatari del progetto (diretti ed indiretti)
Dirigente, funzione strumentale, docenti, genitori.
Budget previsto nessuno
La realizzazione (Do)
Descrizione delle principali fasi di attuazione
Il progetto, diretto principalmente ai docenti, si attuerà in diverse fasi:
progettazione di un curricolo verticale
condivisione dei criteri di valutazione
monitoraggio dei risultati
autovalutazione
adeguamento del curricolo
Descrizione delle attività per la diffusione del progetto
La diffusione delle attività del progetto avverrà negli incontri collegiali, negli incontri con i docenti dei diversi gradi
d’istruzione.
Il monitoraggio e i risultati (Check)
Descrizione delle azioni di monitoraggio
Il monitoraggio, continuo in itinere del progetto, sarà una procedura di osservazione sistematica, che consentirà di cogliere i problemi emergenti, di descrivere gli ostacoli che si
frappongono alla realizzazione del progetto, di evidenziare i punti di forza e i punti di debolezza, di ripensare le attività intraprese in relazione, agli obiettivi e ai fini che si intendono
perseguire. I docenti impegnati nel monitoraggio avranno il compito di osservare e di conoscere l’andamento dei progetti e/o attività
e di promuovere gli aggiustamenti necessari, identificando i problemi e ricercando soluzioni efficaci insieme ai responsabili e ai docenti coinvolti nell’azione, anche
attraverso il confronto tra le diverse esperienze che potrebbero essere messe in rete. Gli strumenti che saranno utilizzati nel corso del monitoraggio
sono: questionari sull’azione educativa, sull’organizzazione, sulla validità delle azioni didattico - educative ( questionari somministrati ai docenti e genitori), griglie di osservazione
sugli alunni, raccolta dei dati relativi alla valutazione degli studenti. Il monitoraggio si concluderà con la tabulazione dei dati
raccolti, la documentazione dei risultati ottenuti, che saranno, successivamente, oggetto di discussione e riflessione collettiva all'interno dell'istituzione scolastica.
Target
Il progetto sarà affidato ai docenti del GIV-GAV, alla funzione strumentale, al dirigente e ai docenti, tutti saranno responsabili delle azioni messe in atto nel progetto. Il
Dirigente avrà il compito di seguire le azioni e divulgarle nel collegio dei docenti, anche i genitori saranno informati dettagliatamente sui risultati.
Note sul monitoraggio
Il monitoraggio sarà affidato al Gruppo di autovalutazione.
Il riesame e il
miglioramento (Act)
Modalità di revisione delle azioni
Saranno previsti incontri periodici del GIV con i referenti di
progetto, su cui avranno forte peso il confronto tra le criticità emerse nel corso dell’attuazione delle varie attività. Fondamentali saranno le azioni di monitoraggio in itinere,
gli incontri destinati al riesame hanno una notevole valenza in quanto le decisioni si possono prendere su dati di fatto. La raccolta dei dati e la possibilità da parte della scuola di
prendere decisioni per il miglioramento è uno degli aspetti nodali del riesame. Pertanto durante gli incontri per il riesame delle attività oltre
all’aggiornamento sullo stato di avanzamento delle azioni intraprese si cercherà di verificare la corrispondenza tra gli indicatori di misurazione e il processo a cui afferiscono
tentando di accompagnarli alla definizione degli obiettivi, strutturando nel tempo una sistematica raccolta dei dati.
Criteri di miglioramento
Il progetto durante l’attuazione, con il monitoraggio delle azioni e l’osservazione dei risultati modificherà completamente l’organizzazione scolastica e l’azione
didattica, strutturando una serie di strategie e attività che monitorate, nel corso del progetto, diventeranno parte
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integrante di tutta la Scuola.
Descrizione delle attività di diffusione dei risultati
Incontri collegiali, programmazioni, pubblicazione dei grafici con i risultati del monitoraggio nel sito web della scuola,
condivisione dei risultati con i genitori negli incontri d’interclasse.
Note sulle possibilità di
implementazione del progetto
Il progetto sarà implementato da azioni di accompagnamento
come distribuzione di questionari ai genitori e ai docenti, condivisione nel Consiglio di Circolo delle azioni messe in atto nel progetto e dei risultati, sarà richiesta anche la
collaborazione del personale ATA.
Indicazioni di progetto Titolo del progetto Competenze di Cittadinanza e Costituzione
Data di inizio Anno Scolastico 2016-2017
La pianificazione (Plan)
Pianificazione obiettivi operativi
Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
L’obiettivo di questo progetto è quello di
elaborare un Piano progettuale inserito nel Curricolo con traguardi, ,
attività, strategie. Compilare griglie di osservazione sistematiche
con scadenza quadrimestrale.
Osservazioni
periodiche
Analisi dei
risultati.
Attività mirate
Confronto tra
docenti
Analisi collegiale
sull’efficacia delle
azioni
Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto
Fondamentali e trasversali a tutte le discipline sono le Competenze di Cittadinanza e Costituzione per la
formazione dell’uomo e del cittadino. In questa ottica è stato predisposto un Piano progettuale che prevede griglie di osservazione con indicatori chiari ed espliciti,
che periodicamente secondo criteri condivisi tutti i docenti saranno chiamati a compilare. Successivamente ci sarà il confronto tra docenti sui risultati, autovalutazione delle
azioni di rilevazione dati e del progetto curricolare.
Risorse umane necessarie
Dirigente, il corpo docente, Funzioni strumentali, presidenti d’interclasse, gruppo interno di miglioramento,
rappresentanti di classe, genitori.
Destinatari del progetto (diretti ed indiretti)
Docenti, alunni, genitori.
La realizzazione (Do)
Descrizione delle principali fasi di attuazione
Il progetto, si attuerà in diverse fasi:
Analisi del contesto
Programmazione annuale
Incontri tra docenti per stabilire indicatori di
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valutazione comuni
Incontri per stabilire criteri di valutazione comuni
Autovalutazione delle azioni messe in atto
Descrizione delle attività per la diffusione del progetto
La diffusione dei dati relativi all’attuazione del progetto dovrà avvenire nel collegio dei docenti, dove sarà comunicata l’attuazione delle azioni progettate e le varie
fasi di attuazione. Negli incontri d’interclasse e di Intersezione si comunicheranno le azioni del progetto ai genitori e successivamente i risultati del monitoraggio,
accettando eventualmente suggerimenti e proposte.
Il monitoraggio e i risultati
(Check)
Descrizione delle azioni di monitoraggio
Le azioni di monitoraggio punteranno alla raccolta dei
risultati. L’azione di monitoraggio sarà affidata al GAV.
Target
Il progetto sarà affidato ai componenti del GAV ,al
dirigente e ai docenti, tutti saranno responsabili delle azioni messe in atto nel progetto. Il Dirigente avrà il compito di seguire le azioni e divulgarle nel collegio dei docenti, anche
i genitori saranno informati dettagliatamente sui risultati.
Note sul monitoraggio
Il monitoraggio sarà affidato al GIV compresa la F. S. responsabile della valutazione interna.
Il riesame e il miglioramento (Act)
Modalità di revisione delle azioni
Gli incontri destinati al riesame hanno una notevole valenza in quanto le decisioni si possono prendere su dati di fatto. La raccolta dei dati e la possibilità da parte della
scuola di prendere decisioni per il miglioramento è uno degli aspetti nodali del riesame. Dopo la prima fase di attuazione non sarà possibile rilevare opportune modifiche
poiché non vi sono dati precedenti per un possibile confronto, per cui le prime critiche al progetto potranno avere una valenza solo dopo un anno dall’attuazione dello
stesso. Negli incontri di verifica e autovalutazione delle azioni del progetto, saranno annotate le eventuali critiche e gli eventuali suggerimenti, per apportare successivamente
le dovute modifiche.
Criteri di miglioramento
Confrontare gli indicatori di valutazione con i criteri di
valutazione di altre scuole.
Descrizione delle attività di diffusione
dei risultati
Incontri collegiali, incontri tra docenti d’interclasse,di
Intersezione condivisione dei criteri di valutazione e dei risultati con i genitori negli incontri d’interclasse, pubblicazione degli indicatori di valutazione per disciplina e
per classe, pubblicazione anche dei criteri di valutazione nel curricolo della scuola. Pubblicazione del curricolo sul sito web della scuola.
Note sulle possibilità di implementazione del progetto
Il progetto sarà implementato da azioni di accompagnamento come distribuzione di questionari di gradimento ai genitori, condivisione nel Consiglio di Circolo
delle azioni messe in atto nel progetto e dei risultati.
Noicattaro, 19 dicembre 2016 Il Dirigente Il Team GIV-GAV
Il Referente
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