Parlando di DSA: un ponte tra scuola e famiglia
Come evidenziato da Feuerstein e Vigotskij l’ intelligenza umana è sviluppabile ed adattabile. Non si può infatti parlare di un concetto unitario di
intelligenza legato al QI ma si dovrebbe parlare di una forte differenza tra le risorse interne all’ individuo e i comportamenti manifesti (Minuto:2008)
Pertanto si lascia alla sinergia tra scuola e famiglia il compito di osservare, riconoscere e implementare emotivamente queste possibilità dell’ individuo
di sfruttare al meglio le proprie risorse.
Mappa
Abilitazione e potenziamento
Le risorse di tutti i ragazzi ed in particolare dei DSA dovrebbero quindi essere individuate e poi abilitate all’ uso attraverso la scoperta e la sperimentazione per giungere ad un apprendimento personalizzato e fruibile.
Gli stimoli che arrivano dalla famiglia e dagli insegnanti dovrebbero essere un esempio di quel percorso che poi il ragazzo sarà reso capace di intraprendere in modo autonomo.
Abilitazione e potenziamento
Infatti l’ insegnante e la famiglia dovrebbero1. Riconoscere le difficoltà2. Condividere idee di intervento dopo la diagnosi3. Valutare l’ esistenza di possibili barriere fisiche e non nell
‘ambiente4. Valutare tutti i requisiti necessari in ogni materia5. Preparare insieme un piano di studio che metta in luce le
aree di intervento, le difficoltà ed i punti di forza dei ragazzi DSA.
6. Sarà poi compito dell’ insegnante pianificare interventi mirati per ogni materia che verranno trasmessi all’alunno evitando un processo di mothering ma fornendo gli strumenti strategici e un metodo di studio.
Questo percorso verrà monitorato, condiviso e migliorato grazie al dialogo tra le parti interessate.
Strategie metacognitive
Le strategie di memorizzazione e di studio sono alla base di
un apprendimento efficace. ( De Beni, Cornoldi,1993)
Imparare a studiare non rende solo i ragazzi più autonomi,
ma diminuisce sensibilmente il rischio di frustrazione e bassa
autostima. Soprattutto il soggetto DSA deve essere in grado
di riconoscere le sue abilità di fronte ad un nuovo compito ed
affrontarlo strategicamente, riattivando laddove possibile le
esperienze pregresse. Questo per dare ordine, un senso di
direzione e di sicurezza che sono prerequisiti fondamentali
per un effective learning .
Strategie metacognitive 2
Parlando di metacognizione Reid la definisce « thinking about
thinking» e secondo Flavell(1979) essa rende l’ apprendimento più
consapevole e significativo.
Alcune delle aree connesse allo sfruttamento delle risorse cognitive
disponibili e alla realizzazione di strategie di studio sono:
1. La concentrazione
2. La capacità di autovalutazione
3. Strategie di preparazione ad una prova
4. Sensibilità metacognitiva (De Beni, Cornoldi)
Metacognizione e Metodo di studio
L’ insegnante ha come ruolo quello di essere flessibile . Harmer ( 2006) parla di insegnante facilitatore, tutor, mediatore e questo rientra nella complessa rete di competenze che andrebbero sviluppate in un life-long learning process. Anche in una famiglia come a scuola le ansie ed i traumi possono essere archiviati in un bagaglio di esperienze negative ma non traumatiche se si ahnno due principali elementi:1.Capacità di ascolto 2.Analisi autentica dei bisogni dell’ altro
Metacognizione e metodo di studio
Di conseguenza l’ insegnante efficace è colui che con autorevolezza guida il ragazzo nel suo percorso di apprendimento dandogli strumenti e metodi che se ben assimilati potranno garantirgli un’ autonomia reale.
Creare o potenziare il metodo di studio: un approccio pratico
1. Organizzare il lavoro2. Imparare a prendere appunti in classe 3. Imparare a studiare :a. Sottolineareb. Annotare c. Schematizzared. Paino di ripasso e. Ripetizione guidataf. Feedback
Strategie metacognitive 3
In classe l’ insegnante dovrebbe pertanto esplicitare gli
obiettivi, pianificare con gli studenti un metodo di lavoro sul
compito e preferire un insegnamento democratico e
cooperativo.
Infatti Nunan( 1998) sottolinea l’ importanza di un self-
directed teaching in cui i ragazzi sono attori nel processo di
apprendimento che si svolge prevalentemente alternando
lezioni frontali con group and peer work o problem solving.
Per concludere ogni attività andrebbe monitorata e
autovalutata dai ragazzi, per arrivare ad una valutazione
formativa.
( Hedge : 2006)
Gli aspetti emotivi
Come sottolineato precedentemente uno degli obiettivi dell’ utilizzo
di strategie metacognitive risiede nella necessità di rendere i ragazzi
DSA più autonomi. E’ altrettanto vero se si pensa agli effetti che la
comprensione dei processi cognitivi coinvolti nell’ apprendimento
hanno sull’ autostima .
I ragazzi DSA, spesso con diagnosi tardiva nelle classi di scuola
secondaria superiore,hanno accumulato esperienze demotivanti e
negative che li hanno portati a non sentirsi intelligenti o a non
entrare in relazione con gli altri. (Schneider:2003)
Gli aspetti emotivi
Pertanto è proprio un’ atteggiamento negativo verso l’
apprendimento a portare anche a rabbia o atteggiamenti oppositori
che potrebbero far etichettare il ragazzo DSA come aggressivo.
Essere accettati e motivati attraverso l’ iterazione con i compagni
rispettando i tempi emotivi permette al ragazzo di aprirsi e
partecipare alle attività. ( Scneider:2003)
Anche in questo caso il dialogo con la famiglia è fondamentale. I
genitori sono un punto di riferimento essenziale per i ragazzi, per cui
la loro osservazione dei comportamenti dopo la scuola può
permettere la rilevazione di disagio scolastico.
Gli aspetti emotivi
Per concludere, se i ragazzi DSA vedono nell’ insegnante
una minaccia (dovuta magari ad eccessivo autoritarismo o
alla paura di essere giudicati) la loro performance risulterà
di livello inferiore anche perché associata ad attribuzioni
emozionali negative già formate sul sé.
( Wells:2002)
Anche in questo caso la scuola e la famiglia possono
collaborare nel tentativo di modificare lo stile di
insegnamento nel professore e attributivo nel ragazzo.
STRUMENTI COMPENSATIVI, MISURE DISPENSATIVE E TECNOLOGIE
Tra gli strumenti compensativi citati nella normativa si
ricordano per l’ area matematica :
1. La calcolatrice
2. La tavola pitagorica
3. Mappe e schemi
4. La linea dei numeri
STRUMENTI COMPENSATIVI, MISURE DISPENSATIVE E TECNOLOGIE
Tra gli strumenti compensativi per l’ area linguistica si hanno:
1. La sintesi vocale
2. Il correttore ortografico
3. Le mappe o schemi
4. Libro con immagini ( pictorial/ visual)
Ad esse si affiancano le misure dispensative, che riguardano
aree di difficoltà per i ragazzi DSA. Esse comprendono la
lettura a voce alta, il calcolo a mente e la correzione degli
errori ad esse conseguenti anche nel testo scritto.
LE TECNOLOGIE
Le tecnologie sono un aiuto fondamentale per l’ apprendimento. Si
possono scegliere software sempre più complessi che vanno da quelli
a pagamento (es. Anastasis ed Erickson) a quelli open source. Lo
sviluppo di queste nuove risorse da la possibilità all’ insegnante di
diventare un trampolino per l’ alunno DSA
( Stella:2010)
Infatti partendo dalla conoscenza e corretto uso dei software il
ragazzo potrà lavorare autonomamente anche a casa superando
difficoltà complesse, perseguendo pertanto obiettivi raggiungibili
( Lucangeli: 2012)