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som
mario
focus
Il 2010 è stato pesante, il 2011 non si profila meglio pagina 5
i nostri servizi
Residenziale: 5,5 milioni per Piacenza e Fiorenzuola pagina 11Coppolino: “Piano Casa”, Emilia Romagna titubante e l’edilizia soffre pagina 16Nei cantieri un ponteggio su quattro non è regolare pagina 19“Piacenza può migliorare: confrontiamoci di più” pagina 21L’opera pubblica si fa con la finanza di progetto pagina 24Progetti europei e fiere, la Scuola Edile si rinnova pagina 26A Edilshow l’edilizia immagina il futuro pagina 28“La buona architettura crea habitat su misura” pagina 31Concorsi e progetti sì o no, per l’Anci parla Reggi pagina 35Parma sfida Torino sull’enogastronomia pagina 38Comunità e architettura, incontro al Festival di Parma pagina 40
dall’esterno
Gruppo Assiprime e Scuola Edile con Edilizia Piacentina pagina 9Case a tempo e low tech: cresce il social housing pagina 13Il fotovoltaico equivale già a tre Arturo pagina 23A Reggio Emilia la casa ‘energ>etica’ pagina 30Detrazione 55%, la proroga è un primo passo pagina 42Tecnologie nel rispetto dell’ambiente pagina 44
rubriche
Agenda pagina 7Block Notes pagina 44Bookstore pagina 45Le scadenze di Confedilizia pagina 46
Il primo numero del 2011 di EdiliziaPiacentina dedica la sua copertinaall’architetto urbanista LorenzoSpagnoli.Il noto docente del Politecnico proponeun’interessante disamina sulleprospettive di Piacenza, lanciando uninvito che è anche un appello:confrontarsi di più sulle tematiche dimaggiore interesse e scegliere unapproccio più costruttivo, nel segno diuna più ampia partecipazione,potrebbe consentire il salto di qualitàche da più parti viene auspicato.
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Mercato immobiliare fermo
Il 2010 è statopesante, il 2011
non si profila meglioGli italiani vedono il mattone come un
investimento e si rifiutano di vendere anchein pari, piuttosto si ritirano dal mercato.I prezzi tengono, ma per la filiera è uno
scenario preoccupante
Difficile sottrarsi all'esercizio di tentare di prevedere i trend
del settore immobiliare per il nuovo anno. Tradizionalmen-
te ottimisti, gli immobiliaristi si fanno forti di alcuni dati in-
teressanti di ripresa del mercato nelle grandi città (in particolare a
Milano ci sono quartieri richiesti, che svettano su altre zone in cui le
quotazioni continuano a flettere), più preoccupati i costruttori,
particolarmente delusi dall'esito del piano casa del governo, quello
di incentivo all'edilizia privata. La crisi economica generale certa-
mente non aiuta, perciò gli istituti di ri-
cerca, a partire da Nomisma ("Il 2011
sarà un anno di transizione"), si espri-
mono cautamente.
Tre anni di mercato in flessione hanno
prodotto il dato allarmante di uno
stock di "giacenze" che ha ampiamen-
te superato i 100 mila alloggi e oggi si
attesta intorno ai 120 mila apparta-
menti invenduti. Questo almeno è l'al-
larme lanciato dalla Commissione am-
biente della Camera nel documento
conclusivo dell'Indagine conoscitiva
sul mercato immobiliare che è stato presentato alcuni giorni fa e di
cui è stato relatore il piacentino Tommaso Foti. La Commissione
spiega di aver raccolto "dati negativi" che sembrano "accentuare
gli elementi di preoccupazione per il permanere di una tendenza
negativa nel settore delle costruzioni che, a differenza di altri set-
tori industriali, non sembra avere ancora toccato il punto minimo
della caduta ciclica, e ha continuato a mostrare segnali che restano
sfavorevoli". In effetti i prezzi non scendono, e il mercato immobi-
liare langue. Gli italiani vedono il mattone come un investimento e
si rifiutano di vendere anche in pari, piuttosto si ritirano dal merca-
to. I prezzi tengono, ma per la filiera è uno scenario preoccupante.
Siamo quasi agli antipodi dalla "bolla" scoppiata con conseguenze
disastrose in altri paesi europei. Persone autorevoli come Enrico
Schilke, presidente della sezione costruttori presso l'Unione Par-
mense degli Industriali, affermano che ci vorranno anni per riassor-
bire l'invenduto. Quindi oggi occorre confrontarsi con sintomi non
positivi come calo delle compravendite, la diminuzione dell'eroga-
zione di mutui, il peggioramento della qualità del credito, le diffi-
coltà di accesso all'abitazione, l'aggravarsi del fenomeno degli
sfratti. E c'è chi dice che tutto questo deriva da un mercato a "strut-
tura rigida", sbilanciato verso la proprietà (il 72% delle abitazioni)
a danno delle locazioni (attualmente gli alloggi ad essa adibiti sono
4,4 milioni, il 18,8% delle abitazioni totali) , della domanda delle
giovani coppie, di anziani e immigrati. In effetti l'offerta di edilizia
sociale, ci vede solo all'undicesimo po-
sto in Europa con una quota del 4,5%.
L'introduzione della cedolare secca con
aliquota del 20%, caldeggiata da Con-
fedilizia con il suo Presidente Corrado
Sforza Fogliani stimolerà la domanda di
immobili per investimento ? Oppure sa-
rà il social housing a fare uscire la filiera
dal ciclo negativo?". A Parma e a Mila-
no l'edilizia a costo sostenibile è una
realtà con il rilevante coinvolgimento
delle Fondazioni e degli enti locali.
La forte caduta dei volumi produttivi
che continua a caratterizzare il settore delle costruzioni coinvolge
anche il comparto non residenziale privato. Le stime Ance per il
2011 indicano per gli investimenti in costruzioni non residenziali
private un calo del 2,1% in termini reali su base annua. Il 2011 e` il
quarto anno consecutivo di flessione per gli investimenti in costru-
zioni non residenziali private, che, nel quadriennio 2008-2011, di-
minuiranno del 15,6% in termini reali, riportando il volume di inve-
stimenti ai livelli rilevati alla fine degli anni `90. Relativamente al
mercato immobiliare non residenziale, i dati dell`Agenzia del Ter-
ritorio riferiti ai primi 9 mesi del 2010 segnalano riduzioni nelle
compravendite di unita` immobiliari ad uso terziario, commerciale
e produttivo rispetto allo stesso periodo dell`anno precedente,
mentre risultano in crescita gli scambi relativi a magazzini e box. Per
gli investimenti pubblici in infrastrutture si è già capito che il 2011
non sarà l'anno della svolta. "Almeno ci venga pagato puntual-
mente quello che abbiamo realizzato", dicono all' Ance.
focu
s
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Eventi
agen
daRoma, “BioMilano -
Three Cities in Flux”In mostra fino al 28 febbraioi progetti e le riflessionidi Stefano Boeri
A Roma il 7 febbraio la British School atRome inaugura la mostra “BioMilano”,dell’architetto Stefano Boeri. Si tratta delquarto evento del ciclo "Three Cities inFlux", dedicato al futuro delle città e aicomplessi processi di trasformazione chelegano urbanistica e politica, necessità dicambiamento collettive e interessi eco-nomici individuali, progettazione con-divisa e vicende polemiche travagliate.“BioMilano è il racconto di queste visioni.É la storia di un flashforward, la nar-razione nel futuro della biologica tra-sformazione della città di Milano, che sisviluppa tra sogni provocatori che di-ventano progetti, e progetti lungimirantiche si tramutano in sfide planetarie”,spiegano gil organizzatori della mostra.E' un'intera città che ridefinisce la propriageografia e biografia attraversando tut-te le scale e in tutte le dimensioni: dalprogetto di un Metrobosco che la cir-conda e rigenera importanti aree di tran-sizione, alla natura artificiale delle torriresidenziali che organizzano un vero eproprio Bosco Verticale, dall'immensogiardino botanico immaginato per Expo2015 che restituisce valore planetario alle
dimensioni locali dell'orti, alle sessantaCascine di proprietà comunale, dalle pro-vocatorie nuove forme di agricoltura ur-bana immaginate durante il corso u-niversitario L'agricoltura della città, aiprototipi per moduli abitativi in legnoCasaBosco, che innescano decisivi mec-canismi di rigenerazione ambientale.La mostra è costituita da due momenti
principali. La prima par-te, ambientata in un fu-turo anno 2030, presentaBioMilano: sei progettiper la città, immaginan-do la città di Milano co-me un grande laborato-rio di sostenibili trasfor-mazioni biologiche edambientali: BioMilano sinarra attraverso una gi-gantesca mappa anima-ta, una geografia a metàtra il reale e l'immagi-nario, tra l'oggi e il do-
mani, tra il possibile e l'impossibile.La seconda parte analizza in dettaglio isingoli progetti e il lavoro di ricerca chesta dietro ogni proposta, presentato conplastici e disegni. La componente teoricae intellettuale è raccontata attraversovideo di dibattiti pubblici, conferenze,lezioni, interviste mentre le vicende po-litiche e progettuali sono sintetizzate etracciate in una mappa cronologica.Info: British School at Rome,w w w. b s r. a c . u k
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Concorsi sostenibilità e alle esigenze di benesseree qualità della vita dell’uomo.Il progetto vincitore verrà costruito, nelsito prescelto lungo il percorso delle Vied’Acqua di Expo 2015, da FederlegnoArredo Srl e in accordo con le diverseistituzioni coinvolte.InstantHouse Social Club è il progetto diuna piccola struttura di servizio che sipropone di rappresentare una rispostapositiva alla condizione temporanea e“liquida” dello scenario urbano con-temporaneo.Queste piccole strutture di servizio ascala urbana o locale possono rappre-sentare elementi di completamento o diintegrazione agli interventi di housingsociale già esistenti o di futura rea-lizzazione, mettendo in comunicazioneattraverso una rete di servizi gli spazidell’abitare intorno ai parchi.I parchi diventano il grande spazio pub-blico attorno al quale si mettono in retele diverse parti di città.Una rete di servizi situati lungo il si-stema delle Vie d’Acqua prospettate dalprogetto EXPO 2015 è il tema centraledella proposta del concorso.Questo sistema può costituire per lacittà un’ occasione di arricchimento epuò consentire flussi di popolazioni di-verse (provenienti dalle parti di cittàimmediatamente circostanti i diversiluoghi attraversati dalle Vie d’Acqua) einsieme accogliere gli abitanti, i visi-tatori, i turisti metropolitani (richiamatidalla concentrazione non ordinaria difunzioni riferite a diversi possibili baciniurbani).La partecipazione al concorso è gratuitae aperta a tutti i giovani, italiani estranieri, che alla data del 31 Gennaio2011 siano iscritti alle facoltà di ar-chitettura, ingegneria e industrial de-sign (dei due anni della laurea spe-cialistica) o che abbiano conseguito lalaurea dopo il 31 gennaio 2006.I concorrenti dovranno far pervenirel’iscrizione al concorso e gli elaboratirichiesti, entro il prossimo 17 Marzo2011.Info: http://www.archiportale.com/ban -di/SchedaBando.asp?IdBando=2266
Federlegnoarredo lanciaInstanthouse social clubTema di quest'anno strutturedi servizio a integrazionedell'Housing Sociale
FederlegnoArredo, in collaborazionecon il Politecnico di Milano, promuove ilconcorso “InstantHouse Social Club”,rivolto a studenti e neolaureati delle
facoltà di Architettura, Ingegneria eIndustrial Design italiane e straniere. Ilconcorso ha come tema centrale la crea-zione di Social Club, una rete di servizi
situati lungo le Vie d’Acqua prospettatedal progetto Expo 2015, un percorso cheattraverso la riscoperta delle vie d’acquadella città unisce i principali parchi mi-lanesi mettendo in connessione la partestorica di Milano con le aree oggetto deiprossimi interventi di riqualificazione etrasformazione urbana. Si tratta di u-n’iniziativa che va a integrarsi con gliinterventi di housing sociale già avviatio in programma per il prossimo futuro.Il concorso è finalizzato alla selezione diprogetti con valore di complementa-
rietà rispetto agli interventi di housingsociale futuri ed a quelli esistenti, co-struendo un catalogo di architetturesensibili all’ambiente e al territorio, alla
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Sinergia sull’informazione utile
Gruppo Assiprimee Scuola Edile conEdilizia Piacentina
Importanti novità in arrivo per la rivista che state
leggendo. A partire dal prossimo numero, Edili-
zia Piacentina inizierà infatti una doppia colla-
borazione con due prestigiose realtà presenti
sul territorio: il Gruppo Assicurativo Assiprime e
la Scuola Edile di Piacenza.
Grazie all’accordo raggiunto con il direttore del-
la Scuola Edile, Cristina Bianchi, e il direttore del
Gruppo Assicurativo Assiprime, Renato Casoni,
Edilizia Piacentina sarà in grado di garantire una
informazione ancora più precisa, approfondita
ed autorevole in due settori di grande importanza:
quello assicurativo, con particolare attenzione alla
copertura dei rischi connessi all’attività edile, e
quello - di crescente rilievo - della formazione, at-
tività sempre più strategica. Sui numeri che accom-
pagneranno i lettori nei prossimi mesi, Edilizia Pia-
centina offrirà ancora più strumenti di servizio e
notizie di sicuro interesse, dedicando una pagina
ciascuno al Gruppo Assicurativo Assiprime e alla
Scuola Edile di Piacenza, realtà con le quali la reda-
zione resterà in costante contatto.
no
vità
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Mostre
100 progetti peruna camera d'albergoA Palazzo Taidelli,Sanguinetto (Verona)fino al 28 febbraio 2011
Palazzo Taidelli a Sanguinetto (Verona)ospita fino al 28 febbraio 2011 la mo-stra “100 progetti per una camera d’al-bergo”.L'esposizione, voluta dalla FondazioneAldo Morelato nasce per dare visibilitàe far conoscere al pubblico i progettipiù interessanti e originali che hannopartecipato all’edizione 2010 del Con-corso “Il Mobile Significante” dal te-ma“I luoghi dell’ospitalità – Oggettid’arredo per la camera d’albergo.”All’interno di Pazzo Taidelli, storico e-dificio ottocentesco di ricercata ele-
ganza e stile, verrà esposto anche ilprototipo del vincitore del Bando, pro-dotto dall’azienda Morelato: REARWINDOW di Roberto Rubini . “Un pro-getto che trae ispirazione dal film diHitchcock “La finestra sul cortile”. Ilmobile, che misura L180 P55 H 250, ècostituito da un telaio di legno massello
(4mx4m) che incornicia le vetrate dellastanza d’albergo per godere del pa-norama esterno e/o come luogo perriposare o meditare. Rear Window hauna duplice valenza: nella parte sot-tostante la struttura permette di ap-poggiare bagagli o altri oggetti, men-tre nella sezione superiore si trasformain un comodo divanetto, imbottito erivestito in pelle, che ribaltato diventauna pratica scrivania.Accanto a questo progetto sarannopresentati gli altri lavori segnalati dallagiuria tra i qualii: “Dolphin Hotel” diGiuseppe Bessero Belti, “Cocon” di Bar-bara Bianchi, Sabrina Giovannini e Sil-via Vercelli,“Natural Sensation” di AliceCottali e Alessandro Inverardi, a cui èstato assegnato anche il premio “ScuolaAppio Spagnolo”, “Il Pinnacolo” di Do-menica Carlone, “Magic Carpet” diMauro Chiarini e Gianluca Barbieri e“Natural’s Illusion” di Elena Bertoni eMichela Fenoli.Per informazioni:w w w. f o n d a z i o n e a l d o m o r e l a t o . o r g
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“Sostenere la progettualità dei Co-
muni in questa fase di crisi finanzia-
ria, anche attraverso la realizzazio-
ne di progetti pilota che coniugano aspetti
di sostenibilità ambientale ed energetica
con obiettivi di qualità urbana e lotta al di-
sagio sociale". E' - come ha spiegato l'as-
sessore regionale all'ambiente e riqualifi-
cazione urbana, la piacentina S ab r i n a
Fr e d a - l'obiettivo dell'intervento della
Regione Emilia Romagna denominato
"Programma integrato di promozione di
edilizia residenziale sociale e di riqualifi-
cazione urbana". Significativi i numeri
dell'iniziativa, che mira al recupero delle
aree cittadine degradate e al contrasto al-
la crisi economica del settore edilizio: ol-
tre 22 milioni e 400mila euro di euro di fi-
nanziamenti (stanziati da Roma con il
"Piano Nazionale di Edilizia Abitativa")
per 25 programmi di riqualificazione di-
stribuiti in 9 diversi Comuni. Ad essi si ag-
giungeranno altri 22,4 milioni delle am-
ministrazioni locali, per un totale di circa
55 milioni. "E' un impegno forte - secondo
l'assessore Freda - di contrasto al degrado
urbano e al consumo di nuovo territorio,
per intervenire in quelle aree urbane in
cui più si misurano il disagio abitativo, la
carenza dei servizi e l'anonimato dello
spazio pubblico". Tra i progetti scelti ci so-
no anche le proposte presentate dal Co-
mune di Piacenza (il finanziamento asse-
gnato è di 3,5 milioni, cui se ne affiancano
4,7 di cofinanziamento locale) e dal Comu-
ne di Fiorenzuola (2 milioni di finanzia-
mento assegnato, 4 di cofinanziamento lo-
cale).
Nel caso del capoluogo provinciale si trat-
ta di un aggiornamento della proposta
presentata per il Bando relativo ai Pro-
grammi di riqualificazione urbana per al-
loggi a canone sostenibile, che mantiene i-
nalterato il perimetro dell'ambito interes-
sato. Gli interventi confermati, anche se
lievemente rimodulati, riguardano:
- recupero e riqualificazione energetica di
alloggi ERP e adeguamento impiantistico
di parti comuni di ulteriori alloggi in parte
pubblici in parte riscattati, distribuiti tra
Barriera Farnese e Barriera Roma. Sog-
getto attuatore è l'ACER.
- nuova realizzazione di n. 33 alloggi di cui
16 da destinare alla Locazione permanen-
te su cui si chiede finanziamento (soggetto
attuatore Coop. Casa Siulp, individuato
con bando pubblico), oltre a 17 alloggi da
realizzare da parte di altro operatore qua-
lificato;
Per quanto riguarda gli interventi sul si-
stema delle infrastrutture (viabilità, at-
traversamenti, piste ciclabili) saranno tut-
ti autofinanziati dal Comune.
Finanziamenti contro il degrado in Emilia Romagna
Residenziale: 5,5 milioniper Piacenza e Fiorenzuola
andrea dossenariq
ualificazio
ne
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Per gli aspetti di sostenibilità energeti-
co-ambientale il progetto propone inter-
venti migliorativi rispetto alle prestazioni
minime della DAL 156/08. Per quanto ri-
guarda la partecipazione, si segnalano ini-
ziative avviate e in particolare l'attivazio-
ne dell'Agenzia di Sviluppo del Quartie-
re .
Per quanto riguarda la proposta presenta-
ta dal Comune di Fiorenzuola d'Arda, si
tratta anche in questo caso di un aggiorna-
mento della proposta presentata per il
Bando relativo ai Programmi di riqualifi-
cazione urbana per alloggi a canone soste-
nibile. La proposta ricade in un'area che il
vigente PRG individua quale ambito ur-
bano consolidato, assoggettato a piano ur-
banistico attuativo. Nella proposta origi-
nale veniva richiesto un contributo per
realizzare due interventi di edilizia resi-
denziale, uno di ERP di iniziativa comuna-
le e uno di edilizia residenziale sociale da
assegnare a un soggetto attuatore privato.
Ad oggi le procedure di selezione del sog-
getto attuatore dell'ERS sono state espe-
rite e il soggetto individuato si è impegna-
to a finanziare l'intervento con risorse pro-
prie. Rimodulando quindi il precedente
programma, il Comune richiede il contri-
buto pubblico per il solo intervento ERP
(al 90% del costo complessivo). Il pro-
gramma è completato da opere di urbaniz-
zazione quali il miglioramento dell'acces-
sibilità e la messa in sicurezza della strada
principale con rotatoria, e da alcuni servi-
zi quali la sala di uso pubblico e un asilo ni-
do (autofinanziati); sono previsti infine al-
cuni spazi commerciali.
A destra l’assessore regionale all’Ambiente e Riqualificazione urbana Sabrina Freda
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Sempre più numerose le idee che si realizzano anche in Italia
nell'ambito del social housing: iniziative innovative si segna-
lano infatti in grandi città come Milano e Torino, ma anche
nella più piccola e vicina Lodi.
Il Comune di Milano ha deciso di promuovere alloggi temporanei in
strutture modulari prefabbricate. La temporaneità riguarda tanto
l'uso delle strutture quanto le caratteristiche della costruzione, sul
modello dell'esperienza olandese Keetwoonen (nome poi modifi-
cato in Tempohousing): si tratta di un complesso di mille alloggi per
studenti realizzato nel 2006 ad Amsterdam e dalle caratteristiche
inedite. Si tratta infatti di un villaggio "mobile" (da ricollocare pro-
prio quest'anno) che si estende su un'area di 17.200 metri quadrati,
nel quale i giovani vivono in mini-alloggi da 25/30 metri quadrati
che sono stati ricavati in container marittimi nuovi (non si tratta
quindi di un vero e proprio riciclo) e che comprendono camera da
letto, bagno e angolo cottura nonchè luce, acqua, riscaldamento,
aria condizionata e connessione internet wifi, il tutto ad un costo
mensile di 300 euro. Sulla stessa linea sono state realizzate altre case
per studenti, per l'Esercito della Salvezza, un "Labour Hotel" per
150 lavoratori polacchi e case-container per giovani disoccupati. A
questo tipo di esperienza - che offre standardizzazione, facile tra-
sporto, basso costo, inalterabilità della struttura in acciaio, versati-
lità dei moduli ed elevata possibilità di assemblaggio e riuso - guar-
da come detto il Comune di Milano, che con un apposito atto am-
ministrativo punta a disciplinare interventi di edilizia convenziona-
ta con l'obiettivo di utilizzare aree urbane dismesse - a partire dagli
scali ferroviari all'interno della città - per una prima sperimentazio-
ne "di attività provvisorie, in attesa di un progetto che richiederà al-
cuni anni per realizzarsi". Tutto dipenderà ora e dalle proposte dei
privati e dalla volontà dei proprietari di aree con le caratteristiche
adatte.
A Torino ha invece attirato l'interesse degli addetti ai lavori un dop-
Esempi interessanti a Milano, Torino e Lodi.Tra i modelli anche l’esperienza olandese
del Keetwoonen ad Amsterdam
Per le nuove esigenze abitative
Case a tempoe low tech: cresce
il social housing
iniziative
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pio intervento di social housing promosso dalla Fondazione Com-
pagnia San Paolo. Si tratta di due iniziative (illustrate all'Urbanpro-
mo di Venezia) che puntano alla trasformazione di due edifici - in
Piazza della Repubblica e in Via San Pio - in abitazioni temporanee
di social housing. Nel primo caso, dallo studio fiorentino Fagnoni &
associati architetti con Gpa Ingegneria è stata delineata la riconver-
sione di un immobile residenziale di cinque piani (più una manica di
tre) per 2200 mq: prevista la creazione di spazi commerciali al piano
terra, 27 tra mono e bilocali e altri servizi, tra cui un ristorante. Costo
previsto 3,9 milioni. Di 5,7 milioni è invece il costo previsto per il
complesso progetto (un particolare nella foto a lato) di trasforma-
zione, affidato allo Studio De Ferrari Architetti, dell'edificio di un i-
stituto religioso di Via San Pio: previste residenze temporanee, spa-
zi per ristorazione e commercio, un asilo e i locali per le suore del
Buonconsiglio. Su entrambi i progetti, caratterizzati anche da in-
novative soluzioni di restauro e in fase avanzata, pende però il ri-
schio di non ricevere l'indispensabile approvazione definitiva da
parte dell'amministrazione comunale, in quanto la Giunta Chiam-
parino è in scadenza nella imminente primavera.
Conclusa e inaugurata lo scorso dicembre, in viale Pavia a Lodi, è in-
vece "la casa Albero" progettata dallo studio Frosio Architetti. Si
tratta di una abitazione sociale voluta dalla cooperativa Onlus La
Bergognone: la casa-nido, destinata ad ospitare ragazzi con disabi-
lità mentali e fisiche, è un nuovo prototipo abitativo che ottiene un
forte contenimento dei prezzi (mille euro al mq) tramite la massima
semplificazione del processo costruttivo, tipologia (solo cemento,
legno e materiali poveri), la scelta low tech di tecnologie semplici e
il controllo totale del processo progettuale e costruttivo. Particolar-
mente interessante è il fatto che la struttura si ispira all'idea di un
nido dentro ad un albero (da cui il nome), perché si trova su una sor-
ta di collina che diventerà un bosco.
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Continua il dibattito sul "Piano ca-
sa" voluto dal Governo e recepito
in modo più o meno efficace dalle
diverse Regioni italiane. Sul tema è inter-
venuto anche l'avvocato Antonino Coppo-
lino, consigliere provinciale Pdl. Questo il
testo integrale dell'analisi di Coppolino,
apparso su La Cronaca di Piacenza di mer-
coledì 19 gennaio scorso.
"Il 31 dicembre 2010 è scaduto il termine
per la presentazione delle pratiche edili-
zie riguardanti il cosiddetto "Piano ca-
sa" in Emilia Romagna.
Ricordiamo che esso era stato voluto dal
Governo italiano per il rilancio dell'eco-
nomia nazionale in un settore particolar-
mente colpito dalla crisi economica co-
me quello dell'edilizia.
L'intento era di far lavorare le imprese e-
dili e quelle dell'indotto, rimettendo in
circolazione liquidità attraverso l'am-
pliamento consentito a determinate ti-
pologie di immobili. La nostra Regione
vi aveva dato attuazione attraverso la
legge regionale n. 6 del 6 luglio 2009 che
doveva poi essere adottata dai singoli co-
muni, con la possibilità, per ognuno, di
definire le zone d'intervento anche con
esclusione dell'applicabilità della nor-
mativa (entro, tuttavia, 60 giorni dalla
sua entrata in vigore) in relazione a spe-
cifici immobili o ambiti del proprio terri-
t o r i o.
Sin dall'inizio si è tuttavia capito che
questa "novità" non aveva suscitato mol-
to entusiasmo nel nostro legislatore re-
gionale. Gli stessi comuni del territorio
hanno fatto molta fatica a recepirla so-
prattutto per la presenza di un testo nor-
mativo regionale alquanto farraginoso e
altamente limitativo.
Prova ne è che con lo scadere del 31 di-
cembre 2010 l'Emilia Romagna ha posto
la parola fine agli interventi del "Piano
casa". Infatti è stata l'unica regione che,
con la legge in scadenza, non vi ha rimes-
so mani, quanto meno per prorogarne i
termini (le altre che a tale data [...] non
hanno fatto nulla, è perché avevano i ter-
mini di presentazione non ancora scadu-
ti).
A differenze di molte che invece i termi-
ni di presentazione delle domande li
hanno prorogati, alcune sino al 2013 co-
Intervento del consigliere Pdl
Coppolino: "Piano Casa",Emilia Romagna titubantee l’edilizia soffre
op
inio
ni
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me il Lazio. In diversi casi, anche con una
svolta più liberista per permettere ai cit-
tadini di usufruire maggiormente delle
opportunità offerte.
La Toscana (prima regione ad aver rece-
pito la legge nazionale) ha prorogato i
termini di un anno sino al 31 dicembre
2011, introducendo piccole modifiche
normative per rendere più agevole l'ap-
plicazione della legge stessa.
La proroga è stata predisposta anche dal-
la Campania (al 29 giugno 2012) dalle
Marche (al 30 giugno 2012) dall'Umbria
(al 30 dicembre 2012), dal Veneto (all'11
luglio 2011). Senza considerare la Valle
d'Aosta e Bolzano che già dall'inizio non
avevano stabilite scadenze.
Mentre altre regioni, in cui il termine
non è ancora maturato, sono in procinto
di modificare
il proprio "Piano casa" e di prorogarne
anche la scadenza (Abruzzo, Calabria,
Liguria, Piemonte, Sardegna, Puglia). Il
Veneto e la Sardegna sono state le regio-
ni con i numeri del "Piano casa" in netta
superiorità rispetto alle altre (12000 do-
mande la prima e 5000 la seconda). E ciò
grazie a leggi con meno vincoli ed oppor-
tunità estese anche agli edifici industria-
li e, comunque, non solo abitativi.
La legge regionale della Sardegna ha già
avuto importanti ricadute sul turismo,
senza tuttavia trascurare la tutela del
paesaggio; tant'è che è stata istituita una
commissione che esamina le richieste ri-
guardanti la fascia costiera.
Mentre quella del Veneto incentiva an-
che l'utilizzo dell'edilizia sostenibile e
dell'energia rinnovabile. Peraltro i co-
muni di quest'ultima regione hanno
chiesto di estendere l'applicazione della
legge del "piano casa" ai centri storici
per ampliare il ventaglio di opportunità.
La Campania ha, ad esempio, recepito
nel "Piano casa" alcune importanti mi-
sure per il mondo agricolo richieste dalle
competenti associazioni di categoria per
dar modo alle imprese del settore di do-
tarsi di ammodernamenti aziendali più
funzionali alle nuove frontiere dell'agri-
c o l t u ra .
E' vero che vi sono Regioni dove i risulta-
ti del "Piano casa" sono alquanto mode-
sti.
Ma esse ritengono che ciò sia dovuto al
"rodaggio" iniziale.
Quindi, dopo un primo scoramento, han-
Nella foto, il consigliere provinciale
Antonino Coppolino (Pdl)
EDILIZIA PIACENTINA18
no ripreso a crederci e con le scadenze
ancora lontane, confidano di recuperare
il terreno perso anche con opportuni ag-
giustamenti della propria normativa.
Quello che non è invece accaduto in Emi-
lia Romagna, che - come visto - ha chiuso
definitivamente il capitolo piano casa
col 31 dicembre 2010.
Crediamo si sia persa un'occasione,
quanto meno per il rilancio di un settore,
quello dell'edilizia, che ancora soffre la
crisi economica partita nel 2008. Ma le ti-
tubanze che la Regione Emilia Romagna
ha avute sin dall'inizio su questa norma-
tiva (derivate, probabilmente, dalla nota
idiosincrasia verso l'attuale Governo
centrale) hanno portato ad una legge re-
gionale troppo limitativa ed ingessata,
che ha ingenerato solo dubbi e diffiden-
ze in chi doveva applicarla (soprattutto i
comuni del territorio), con conseguente
fallimento dell'iniziativa.
Il silenzio dei soggetti interessati alla
materia lascia tuttavia perplessi. Profes-
sionisti del settore come ingegneri, ar-
chitetti, geometri (con i rispettivi ordi-
ni), nonché le associazioni dei costrutto-
ri e delle piccole imprese artigiane non
hanno speso una parola quantomeno per
tentare di far cambiare idea alla nostra
Regione e così rilanciare una iniziativa
che - come visto - in altre regioni ha avuta
ben altra fortuna, con buon saldo attivo
per il territorio sotto ogni profilo, com-
preso quello occupazionale di cui oggi
tanto si discute".
EDILIZIA PIACENTINA 19
Se il biennio 2009/2010 è stato de-
finito da più parti "problemati-
co" per il comparto economico
dell'edilizia, in tanti speravano che al-
meno questi dati si riflettessero con una
diminuzione degli infortuni nei cantie-
ri. Invece il rapporto annuale Inail della
Regione Emilia Romagna fotografa una
diminuzione degli infortuni molto mi-
nore rispetto alla contrazione degli ad-
detti e del "tempo lavoro" del compar-
t o.
I dati più aggiornati a riguardo si riferi-
scono al 2009. Parlando del territorio pia-
centino - dove nel 2008 sono stati denun-
ciati 6.613 infortuni contro i 6.047 del
2009 - si registra una variazione dell'8,2
per cento in negativo rispetto agli infor-
tuni. Di questi, nel 2009, 4969 sono acca-
duti negli ambienti di lavoro, 470 nel-
l'ambito della circolazione stradale e 635
in itinere. Gli incidenti mortali in Emilia
Romagna nel 2009 sono stati 93 di cui 40
in ambiente di lavoro, 30 in circolazione
stradale e 23 in itinere; a Piacenza sono
stati 8 di cui 3 in ambiente di lavoro, 4 cir-
colazione stradale, 1 in itinere. "A Pia-
cenza i tecnici dell'Ausl, gli ispettori del-
la Direzione provinciale del Lavoro e
quelli dell'Inail hanno controllati 316
cantieri" spiega Giovanni Lombardi, di-
rettore dlel'Unità operativa che si occu-
pa di sicurezza sul lavoro dell'Ausl. "Inol-
tre, anche per il 2010 sono state effettua-
te due settimane intensive di controlli
coordinate con tutti i Servizi della regio-
ne Emilia Romagna".
Lombardi spiega che "le irregolarità più
frequenti sono sempre le stesse". Ossia si
parla di irregolarità per quanto riguarda
la costruzione dei ponteggi ("quasi uno
su quattro non è regolare", dice Lombar-
di) e soprattutto "il 27 per cento delle la-
vorazioni sui tetti sono a rischio cadu-
ta".
In sostanza, "il 30 per cento dei cantieri
presenta delle irregolarità più o meno
g ravi".
Emblematici i dati emersi dalle due set-
timane di controlli a tappeto che la fine
del 2010 hanno caratterizzato il dibattito
attorno al binomio cantieri-sicurezza.
In 257 cantieri controllati sono emerse, in
tutto, sanzioni per 850.000 euro: il bilan-
cio comprende i controlli effettuati nelle
zone di Modena, Reggio Emilia, Parma e
Piacenza dall'Ausl.
I rischi cui vanno incontro gli operai sono,
come sottoline Lombardi, sempre uguali:
si va dalla caduta dall'alto allo sprofonda-
mento fino al seppellimento negli scavi.
Senza contare la sicurezza degli impianti
elettrici e delle macchine da cantiere.
Questa campagna, arrivata al settimo an-
no, a Piacenza ha riguardato 40 cantieri
in cui operavano 68 imprese e 218 addetti
complessivi di cui ben 44 lavoratori auto-
nomi (20 per cento degli addetti).
Prevenzione e sicurezza: i dati dei controlli Asl
Nei cantieri un ponteggiosu quattro non è regolare
sicurezza
Nella foto Giovanni Lombardi,
direttore dell'Unità operativa
che si occupa di sicurezza
sul lavoro dell'Ausl
EDILIZIA PIACENTINA20
"Il 16 per cento dei ponteggi presentava
irregolarità di diversa natura e sono state
riscontrate irregolarità nelle lavorazioni
sui tetti nel 18 per cento dei casi - spiega
Lombardi - le carenze erano tali da com-
portare pericolo per i lavoratori nel 35
per cento dei cantieri. Sono stati rilascia-
ti 23 verbali di contravvenzione, il 74 per
cento nei confronti delle imprese esecu-
trici di opere e il 26 per cento nei confron-
ti delle altre figure responsabili dell'or-
ganizzazione e del controllo della sicurez-
za nei cantieri, soprattutto imprese affi-
datarie, coordinatori per la sicurezza e in
alcuni casi anche i committenti dei lavo-
ri. In un cantiere le violazioni riscontrate
erano tali da indurre l'effettuazione di un
sequestro preventivo". Le violazioni ac-
certate sono state 29 e le sanzioni commi-
nate ammontano a 136.800 euro.
"In questa ultima campagna di vigilanza
abbiamo notato un aumento della per-
centuale dei cantieri irregolari rispetto a
quella precedente - dice Lombardi - Si
conferma comunque quanto emerso nel-
le precedenti analoghe iniziative e quan-
to costantemente osservato nella intensa
attività di controllo effettuata dai Servizi
di prevenzione delle Aziende Usl: le irre-
golarità prevalenti riguardano l'inosser-
vanza delle norme connesse con il rischio
di caduta dall'alto. In particolare ben 110
irregolarità sulle 182 complessivamente
riscontrate riguardano questo rischio. Le
carenze riscontrate sono coerenti con i
dati statistici che individuano la caduta
dall'alto come prima causa di infortunio
grave e mortale. Anche in Emilia si con-
ferma quindi l'esigenza di quanto indica-
to dai piani nazionale e regionale per la
prevenzione degli infortuni in edilizia
che pongono come priorità il controllo
dell'applicazione delle misure di sicurez-
za contro il rischio di caduta dall'alto".
Il numero medio di dipendenti delle 347
imprese controllate presenti nei cantieri
in questa campagna è di soli 2 lavoratori a
conferma dell'elevato processo di de-
strutturazione delle imprese, fattore che
influenza negativamente le capacità or-
ganizzative e tecniche delle stesse ad at-
tuare le misure di sicurezza. Si osserva i-
noltre il ricorso sistematico alla catena
dei subappalti verso imprese sempre più
piccole e la rilevanza del fenomeno delle
imprese individuali senza dipendenti (25
per cento nei cantieri controllati). La pro-
gettazione, l'organizzazione e la gestione
della sicurezza, che rivestono un ruolo
fondamentale per la salute dei lavoratori
nel comparto edile, restano marginali e
attuate in modo puramente formale. Cir-
ca un terzo (61 su 182) delle contravven-
zioni riscontrate riguardano sostanziali
irregolarità organizzative.
EDILIZIA PIACENTINA 21
“Il principale problema di Piacenza è
che si comunica poco". Ne è convin-
to l'architetto Lorenzo Spagnoli, ap-
prezzato docente universitario al Politec-
nico e autorevole urbanista che - pur con il
consueto garbo - punta il dito contro le dif-
ficoltà di relazione e di incontro tra i diver-
si attori del cambiamento possibile della
città. Una realtà che ha intrapreso da anni
un percorso di trasformazione "che è sotto
gli occhi di tutti", ma che potrà decollare
solo azzeccando - e rapidamente - la strada
giusta per afferrare la propria identità di
domani facendosi protagonista delle tante
sfide aperte già oggi: dall'opportunità le-
gata al possibile recupero delle aree mili-
tari al volano che potrebbe essere rappre-
sentato dalla sempre più vicina Expo 2015
di Milano, dal dibattito infuocato su Palaz-
zo Uffici ai tanti lavori che hanno riqualifi-
cato e potrebbero rimodellare aree stori-
che o futuribili della città. "L'urbanistica -
ricorda Spagnoli - dovrebbe portare a tro-
vare un modo di comunicare e di mettersi
d'accordo, ma troppo spesso spuntano pro-
poste o addirittura si realizzano progetti
sui quali non ci si è confrontati a sufficien-
za". Secondo l'architetto, che conosce mol-
to bene tante realtà (nazionali e interna-
zionali) diverse da Piacenza, "tutti hanno
le loro colpe". "Sarebbe utile - avverte l'ur-
banista - un rapporto più stretto e un ap-
proccio più costruttivo tra la città e i suoi a-
tenei, tra le associazioni e le amministra-
zioni e tra i diversi livelli istituzionali, per-
ché le occasioni non mancano". Tantissimi
gli esempi di possibili opportunità, per la
città e non solo. "L'area della Pertite, che
molti vorrebbero interamente a parco, è -
osserva Spagnoli - un tema molto sentito
ma è stato poco discusso e questo è alla ba-
se di alcune radicalizzazioni. Sulle aree mi-
litari la vera svolta epocale sarebbe l'ac-
quisizione dell'area dell'arsenale, che è in
piena città". Nonostante quanto di buono -
come il recupero dell'ex macello, ora Ur-
ban center, le rotonde e le ciclabili - è stato
avviato e realizzato dalle ultime ammini-
strazioni comunali cittadine, "ciò che
manca per fare il definitivo salto di qualità
è - secondo Spagnoli - una preliminare ca-
pacità di apertura preliminare e un aggior-
namento culturale dei cittadini, aspetti
che se migliorati consentirebbero certa-
mente di fare di più".
L'approfondita conoscenza della realtà ur-
L’invito dell’architetto urbanista Spagnoli
“Piacenza può migliorare:confrontiamoci di più“
Nella foto l’urbanista
Lorenzo Spagnoli
andrea dossenao
pin
ion
i
EDILIZIA PIACENTINA22
banistica internazionale, che propone no-
vità a getto continuo, porta Spagnoli a cita-
re numerosi esempi virtuosi di iniziative
europee e nordamericane - da Saragozza a
Toronto, da Barcellona a Berlino, da Kir-
ch s t e i g f e l d ad Edmonton - e a ricordare co-
me, per una città sostenibile, "restino buo-
ni i principi della carta di Aalborg di metà
anni '90: preferenza ad una città più com-
patta e meno dispersa, priorità ai mezzi di
trasporto ecologicamente compatibili (in
particolare per quanto riguarda gli sposta-
menti a piedi, in bicicletta e mediante
mezzi pubblici) e incentivazione della
combinazione tra essi, realizzazione di tes-
suti residenziali costruiti a misura di per-
sona, sostenibilità ambientale". Tutto
questo, per Spagnoli, deve però passare at-
traverso la partecipazione: "Parliamone
prima e non dopo, ma soprattutto pensia-
mo con una visione d'insieme. Troppe atti-
vità sono disperse e favoriscono l'utilizzo
del mezzo proprio, invece ogni pezzo di cit-
tà andrebbe integrato nel tessuto esisten-
te: un esempio negativo sono i centri com-
merciali, i cinema, gli alberghi e i palazzet-
ti sportivi scollegati con la città e non ser-
viti dal trasporto pubblico".
Altro guaio tipico, in questo caso non solo
di Piacenza, sono le lungaggini per realiz-
zare anche i progetti buoni. "Penso agli
studi per far correre una metropolitana
leggera lungo il ponte ferroviario sul Treb-
bia: perché in Italia ci vogliono tempi bibli-
ci anche per cose sensate, quando basta fa-
re pochi chilometri per vedere che in Fran-
cia - lungo la Ventimiglia-Marsiglia - anche
la Tav si combina senza problemi con una
metropolitana leggera? Serve la capacità
organizzativa che altri Paesi mostrano di a-
vere in misura maggiore rispetto al no-
s t ro " .
Nella foto, una veduta di Kirchsteigfeld
EDILIZIA PIACENTINA 23
Il fotovoltaicoequivale giàa tre Arturo
Se si pensa che la piena potenza della
centrale elettronucleare di Caorso
vale 800 megavatt è comprensibile
l'importanza del dato fornito dal GSE, per
cui la capacità fotovoltaica installata nel no-
stro Paese supera i 2.500 MW. Nel 2011 le
nuove realizzazioni di impianti potrebbero
aggiungere ulteriori 2.000 MW. La Lombar-
dia rimane in testa alla classifica delle Regio-
ni con maggior numero di impianti, seguita
da Veneto e Emilia Romagna. A sorpresa pe-
rò risultano essere gli enti pubblici e non i
privati a guidare la schiera dei committenti.
Complessivamente, secondo una ricerca del
CRESME, sono state indette dai comuni, nei
primi 9 mesi del 2010, 855 gare, per un im-
porto che sfiora il miliardo di euro. Gli appal-
ti vengono finanziati principalmente con le
formule del PPP, parternariato pubblico pri-
vato, e della locazione finanziaria (leasing in
costruendo). Prospettive interessanti anche
quelle diffuse dall' EPIA (European Photo-
voltaic Industry Association), in cooperazio-
ne con la società di consulenza di gestione
strategica A.T. Kearney. Il suo studio, deno-
minato "SET For 2020", studia la diffusione
del fotovoltaico in Europa e fa previsioni al
2020 per i prezzi dei sistemi fotovoltaici, che
presumibilmente tenderanno a diminuire
come costi di circa l'8% l'anno, dimezzando
i costi di generazione ogni 8 anni. Gli scenari
previsti sono diversi: lenta diffusione che ve-
de una penetrazione del fotovoltaico al
2020 del 4% del totale della produzione di e-
nergia europea; c'è poi uno scenario di cre-
scita accelerata che prevede una copertura
pari al 6% del mercato al 2020. Tra le previ-
sioni la più ambiziosa è sicuramente lo sce-
nario Paradigm Shift che punta al 12% di e-
nergia elettrica prodotta grazie ai pannelli
fotovoltaici sui consumi. Il raggiungimento
di tale obiettivo richiederebbe però il cam-
biamento dell'attuale sistema, puntando,
allo stoccaggio di energie con tecnologie in-
novative. Secondo l'EPIA il principale obiet-
tivo per l'industria è raggiungere un costo
inferiore di 10cent/kWh entro il 2020 per gli
impianti industriali e sotto i 15cente/kWh
per i sistemi residenziali.
EDILIZIA PIACENTINA24
Il coinvolgimento dei soggetti pri-
vati nella realizzazione, nella ge-
stione e soprattutto nel sostenere
i costi di opere pubbliche in vista di
guadagni futuri rappresenta la carat-
teristica principale del cosidetto pro-
ject financing, un metodo che sembre-
rebbe ideale per finanziare infrastrut-
ture viabilistiche ma che in Italia ha
successo soprattutto per la realizzazio-
ne di ospedali.
Già due secoli fa, a metà Ottocento, gran
parte della rete ferroviaria europea fu
realizzata con tecniche di finanziamento
analoghe alla finanza di progetto come
oggi è intesa.
Uno strumento antico e moderno: il pon-
te sullo stretto di Messina verrebbe fi-
nanziato in questo modo:la copertura
della maggior parte del fabbisogno fi-
nanziario è prevista attraverso il reperi-
mento di risorse sui mercati dei capitali,
mentre il restante sarà coperto da un
contributo pubblico. In generale i privati
si cimentano in cambio della renumera-
zione ottenibile dai flussi di cassa gene-
rati dalla gestione dell'opera stessa o di
servizi ad essa correlati, i guadagni futu-
ri devono essere sicuri e consistenti:
niente project financing senza un busi-
ness plan di ferro che dimostri una sicura
re dd i t iv i t à .
Il rischio da evitare è che la finanza di
progetto diventi un'escamotage per gli
enti locali in vena di aggirare il patto di
stabilità facendo debiti, magari per sco-
pi non così nobili come le esigenze che le
nuove opere dovrebbero soddisfare. An-
che per evitare tali distorsioni è stata isti-
tuita nel 1999 nel Ministero dell'Econo-
mia la task force italiana per il project fi-
nancing: é l'Unità Tecnica Finanza di
Progetto (UTFP).
Viceversa la filosofia autentica del Pro-
ject Financing è quella di coinvolgere il
privato ed il mercato finanziario (le ban-
che) in un progetto, di spingerlo a trovare
il modo di far fruttare per sé e per la co-
munità un terreno o un bene che altri-
menti resterebbe inutilizzato per caren-
za di fondi pubblici. In Italia, più facil-
mente, l'input parte invece dai privati: i
soggetti promotori propongono ad una
Pubblica Amministrazione di finanzia-
Un quarto dei lavori messi a gara è realizzato così
L'opera pubblica si facon la finanza di progetto
gra
nd
i op
ere
EDILIZIA PIACENTINA 25
re, eseguire e gestire un'opera pubblica,
il cui progetto è stato già approvato, in
cambio degli utili che deriveranno dai
flussi di cassa (cash flow) .
Stabilito l' equilibrio da raggiungere tra
funzionalità, proprietà dell'opera realiz-
zata (che di solito rimane all'ente pubbli-
co) e gestione privatistica, è importante
la definizione del tempo di ripagamento
(pay-back) dell'investimento. Il passo
successivo è la creazione di una società
ad hoc con cui si opera la separazione giu-
ridica e finanziaria del progetto dai par-
tner, poi via al cantiere.
Cenni normativi
La disciplina positiva del project finan-
cing è stata introdotta in Italia con la leg-
ge 11 novembre 1998 n. 415, cd. Legge
Merloni-ter. Questa legge prevedeva che
in cambio del terreno e degli utili di ge-
stione, il soggetto privato si accolli le spe-
se di realizzazione.
Nel caso in cui la gestione dell'opera fos-
se onerosa, il Comune poteva contribui-
re alla sua realizzazione: ciò in cambio di
un controllo da parte dell'Ente Pubblico
sulle tariffe praticate all'utenza (con la
riforma del 2002, questa clausola è stata
abrogata, per cui di fatto le tariffe sono li-
b e re ) .
Alla legge n. 415/1998, ha fatto seguito la
legge 1º agosto 2002 n. 166 (cd. legge
Merloni-quater), che ha ampliato il nu-
mero dei potenziali soggetti promotori
(includendovi le Camere di commercio e
le fondazioni bancarie ed ha abolito il li-
mite temporale di durata della conces-
sione.
Le novità introdotte dalla successiva leg-
ge 18 aprile 2005 (cd. Legge comunitaria
2004) riguardano il contenuto dell'avvi-
so pubblico che le Amministrazioni com-
mittenti sono tenute a pubblicare per in-
dicare quali opere possono realizzarsi
con capitali privati.
Il Codice dei contratti pubblici (decreto
legislativo n. 163 del 2006, in vigore dal 1º
luglio 2006), ha riunito le disposizioni
sulla contrattazione pubblica e, ha ri-
scritto la disciplina nazionale del project
financing, abrogando tutte le leggi pre-
cedenti. Tuttavia la sostanza della disci-
plina è rimasta pressoché invariata. L'ul-
tima legge che disciplina la finanza di
progetto è il così detto "terzo correttivo",
il decreto legislativo n. 152, 11 settembre
2008. Materia quindi complessa che ri-
chiede una consulenza specialistica per
essere padroneggiata. Ma un recente e-
laborato può essere d'aiuto: dopo l' en-
trata in vigore del "terzo correttivo", l'
Autorità per la vigilanza sui contratti
pubblici ha deciso di diffondere le "Li-
nee guida sulla finanza di progetto" . Il
documento, approvato dal Consiglio del-
l' Autorità il 14 gennaio 2009, è diviso in
due parti: la prima riguarda l'affidamen-
to delle concessioni di lavori mediante le
procedure previste dall'art. 153 del Co-
dice, l'altra le linee guida per la redazio-
ne degli studi di fattibilità.
Nelle linee guida si chiariscono, inoltre,
numerosi aspetti delle nuove procedure
di gara, quali la fase della programma-
zione, i contenuti dei bandi, il sistema
delle garanzie, le varie fasi di tutte le ti-
pologie di gara.
EDILIZIA PIACENTINA26
Non è un mistero che negli ultimi anni le
imprese edili non scoppino di salute, va da
sé che le Scuole Edili italiane (le cui risorse
economiche sono costituite da contributi a
carico delle aziende del settore) vedano le
proprie casse farsi sempre più vuote, e
quella di Piacenza non fa eccezione. Per fa-
re qualche esempio, nessuno degli allievi
che ha partecipato al corso per muratore
nel 2009/10 è stato assunto, mentre tutti gli
aspiranti operatori del 2008/09 erano stati
inseriti nel settore edile. Un altro indicato-
re della delicatissima situazione in cui ver-
sa l'ESE piacentino, è quello delle "16 ore"
(formazione obbligatoria propedeutica al-
l'inserimento lavorativo), che dall'11 no-
vembre alla metà di gennaio non si sono
teunuti per assenza di iscritti, questo signi-
fica che per due mesi la nostra provincia
non ha avuto un solo assunto nel settore e-
dile.
Per far fronte all'evidente crisi del settore
edile, l'ente presieduto da Aldo Silva e di-
retto dall'architetto Cristina Bianchi, ha a-
vuto la necessità di rinnovarsi e ha scelto di
farlo puntando sui progetti europei (con i
relativi fondi) e su un maggiore impegno in
ambito fieristico.
L'attività 2011 infatti presenta molte novi-
tà rispetto al passato, a partire da Edil-
show e G.I.S (Giornate Italiane del Solleva-
mento), per arrivare ai progetti Leonardo
Formazione che hanno portato la Scuola E-
dile di via Caorsana a collaborare con l'uni-
versità di Varsavia (Polonia) e enti omolo-
ghi di mezza Europa (Spagna, Germania,
Lituania, Bulgaria, Polonia e Turchia).
Nell'ambito degli scambi interculturali
tra enti di formazione edile, ad esempio, lo
scorso anno sono venuti a Piacenza 4 do-
centi lituani, mentre a marzo di quest'an-
no arriveranno 6 corsisti delle Asturie
(Spagna) per 3 settimane. Per l'occasione
l'Ese sta cercando un cantiere scuola (edi-
ficio di pubblica utilità da riqualificare
gratuitamente) in cui far esercitare i suoi
ospiti.
Edilshow
Al consueto impegno per i tre giorni del "6°
Salone dell'Edilizia" piacentino, che da
anni prevede stand informativi, incontri e
dibattiti, l'ente di formazione ha deciso di
affiancare un grande classico: il "Torneo
d'arte edificatoria tra Maestri Muratori".
Tradizionalmente pensato per essere la
prova finale degli allievi del corso per ope-
ratori edili, il torneo quest'anno si terrà sa-
bato 19 febbraio a Piacenza Expo con l'o-
biettivo di allargarsi anche a chi è già un
professionista del settore. Gli iscritti do-
vranno cimentarsi in un'opera in "mattoni
faccia a vista" (non ancora definita nello
specifico). Per le prime tre squadre classi-
ficate, sono previsti premi in denaro (ri-
spettivamente del valore di 300, 200 e 100
Raffica di iniziative per superare la crisi
Progetti europei e fiere,la Scuola Edile si rinnova
dario rigolli
In alto l’architetto Cristina Bianchi,
direttore della Scuola Edile
di Piacenza
form
azio
ne
EDILIZIA PIACENTINA 27
euro), chi fosse interessato può rivolgersi
direttamente all'ente di via Caorsana o ac-
cedere al sito www.scuolaedilepiacenza.it
(chiusura iscrizioni giovedì 10 febbraio).
G.I.S.
Anche le Giornate Italiane del Solleva-
mento vedranno in prima linea la Scuola E-
dile di Piacenza, che dal 27 al 29 maggio sa-
rà impegnata tra i padiglioni di Piacenza
Expo per promuovere la cultura della sicu-
rezza e della formazione e proporre una
riuscitissima iniziativa per "cementare" i
rapporti con le altre "Scuole" italiane. Co-
me per l'edizione 2010, anche quest'anno
Enti provenienti da tutto lo "stivale", por-
teranno i loro migliori addetti a Piacenza
per decretare chi sarà il gruista del 2011. I
concorrenti si cimenteranno in prove di a-
bilità e velocità alla guida di una gru, con
tanto di sagome di lavoratori e ostacoli. Lo
scorso anno parteciparono 44 ESE prove-
nienti da tutta Italia e il vincitore fu un
gruista di Como, un'occasione per far co-
noscere le eccellenze del nostro territorio,
non solo in ambito edile, infatti al vincitore
lo scorso anno era stata consegnata una
Coppa Piacentina DOP.
MAIN.Com
L'ESE di Piacenza è stato invitato da For-
medil Emilia Romagna, a seguire per l'Ita-
lia un progetto (partner capofila la Funda-
cion Laboral de la Construccion di Ma-
drid) per lo sviluppo di un software di si-
mulazione per la manutenzione di base
delle macchine. Un ausilio per il futuro la-
voratore che in questo modo potrà impara-
re cosa toccare in caso di guasto e quali so-
no i movimenti più appropriati per una
corretta manutenzione delle macchine su
cui si trova a lavorare. Il progetto, che si
concluderà nel settembre 2012, ora vede la
Scuola Edile piacentina e i partner (Varsa-
via, Düsseldorf , Madrid) impegnati nella
raccolta di dati dagli operatori del settore
per capire con precisione quali siano le
priorità per chi si trova a gestire la manu-
trenzione dei macchinari edili
Clean
Che il futuro del settore edile sia nel ri-
sparmio energetico non è certo una novità,
e l'Ente piacentino lo sa bene.
Per questo è tra i promotori, con Berlino
(Germania), Vilnius (Lituania), l'istituto
Bulgaro e quello Turco; di un progetto di
formazione in ambito energetico.
Collaborazione che si porrà l'obiettivo di
individuare nuove professionalità che pos-
sano essere riconosciute (e quindi certifi-
cate) in ambito europeo, nel ramo dell'edi-
lizia "a basso consumo energetico".
EDILIZIA PIACENTINA28
Piacenza Expo, il centro fieristico
piacentino, ospiterà dal 18 al 20
febbraio 2011 la sesta edizione di
Edilshow, il salone dell’edilizia che in que-
sti anni è diventato il punto di riferimento
del settore per le province di Piacenza,
Parma, Pavia, Alessandria, Lodi e Cremo-
na. La tre giorni di Piacenza proporrà un
appuntamento per operatori specializzati
e per la committenza privata. Edilshow
metterà in mostra materiali e manufatti,
macchinari, attrezzature, sistemi e compo-
nenti per l’edilizia, soluzioni tecnologiche
per cantieri, impianti e materiali per il ri-
sparmio energetico e l’edilizia sostenibile.
Gli esiti positivi delle passate edizioni, in
termini di pubblico e di espositori, fanno di
Edilshow uno strumento utile per rispon-
dere al periodo economico particolare che
tutto il settore edile sta vivendo.
Ricco e propositivo il programma dei con-
vegni e workshop che vede le associazioni
di categoria impegnate a sviluppare argo-
menti tecnici e di aggiornamento profes-
sionale. Nelle ultime edizioni, recependo i
temi di più stretta attualità, i seminari di E-
dilshow hanno proposto alcuni focus in-
centrati sul risparmio e la sostenibilità e-
nergetica, l’aggiornamento normativo
nelle costruzioni e le nuove prospettive di
crescita del settore.
L’edizione 2011 proporrà inoltre una vetri-
na espositiva di sicuro interesse per gli ad-
detti ai lavori: le aziende espositrici avran-
no un’opportunità per incontrare il merca-
to di questo territorio, utilizzando quindi
un concreto strumento di promozione e vi-
sibilità in un momento opportuno.
Edilshow è organizzato da Piacenza Expo.
Il salone si sviluppa in un’unica superficie
coperta di 10.000 mq, un padiglione mo-
derno e funzionale alle esigenze di tutti gli
espositori. Una struttura espositiva di faci-
le fruibilità per i visitatori che trovano in u-
VI edizione dal 18 al 20 febbraio a Piacenza Expo
A Edilshow l’ediliziaimmagina il futuro
Un’immagine di una precedente
edizione di Edilshow
app
un
tam
enti
EDILIZIA PIACENTINA 29
n’unica soluzione una panoramica delle
realta’ produttive e commerciali del setto-
re edile.
Con tutta probabilità, dopo la casa di pa-
glia dello scorso anno, Edilshow 2011 ve-
drà la presentazione dell'ultimo progetto
nato in seno all'associazione piacentina
Greencase: la Casa di Lana. "Al 90% - spie-
gano gli organizzatori - verrà presentata
nel corso dell'edizione 2011, e le intercape-
dini saranno in pura lana vergine".
La mostra è ad ingresso gratuito previa re-
g i s t ra z i o n e .
Sito web ufficiale: www.edilshow.it
E D I L S H OW
18-20 febbraio 2011
Piacenza – Centro Fieristico
Segreteria organizzativa: tel. 0523602711
Edilshow ospita il torneo dei maestri muratori
Tra gli obiettivi della Scuola Edile c'è da sempre la valorizzazione dellecompetenze dei migliori lavo-ratori edili. L'edilizia a Piacenzacostituisce una voce importantenell'economia del territorio ed èquindi naturale che la richiestadi un'aggiornata ed attenta for-mazione della manodopera siadi fondamentale importanzaper tutto il comparto.Nell'ambito di Edilshow, la Scuo-la Edile di Piacenza organizzauna competizione d'arte edifi-catoria per maestri muratori. Ipartecipanti verranno chiamatia realizzare manufatti secondodeterminate specifiche tecnichefornite da un'apposita giuria. L'evento animerà la giornata fieristica disabato 19 febbraio nell'area occupata dalla Scuola Edile.
EDILIZIA PIACENTINA30
Ecocasa & Ecoimpresa Expò 2011 dal 3 marzo
A Reggio Emiliala casa ‘energ>etica’
app
un
tam
enti
Innovazione, efficienza energetica, be-
nessere e qualità abitativa saranno i temi
in primo piano della quinta edizione di E-
cocasa & Ecoimpresa Expò, appuntamento di
riferimento per progettisti, tecnici, operatori
edili e cittadini interessati a queste tematiche.
L'evento, in calendario dal 3 al 6 marzo 2011
alle Fiere di Reggio Emilia, si concentrerà sul
fatto che in ogni settore dell'edilizia (civile,
sociale, industriale, terziario) è in costante
crescita l'attenzione verso il risparmio ener-
getico, la salubrità degli edifici, gli accorgi-
menti costruttivi e le
tecnologie che favori-
scono il comfort, la si-
curezza, l'accessibilità,
la qualità complessiva.
Da alcuni anni è in atto una vera e propria ri-
voluzione nel mondo edile, impensabile sino
a qualche tempo fa, ed il modo di costruire, i
materiali e le tecniche utilizzate acquisiscono
un'importanza fondamentale: questi concet-
ti trovano quindi applicazione non solo nelle
nuove costruzioni ma anche nella riqualifica-
zione del patrimonio edilizio esistente. Di e-
strema attualità è l'esigenza sempre più av-
vertita dalle Amministrazioni Comunali della
riqualificazione dei Centri Urbani e dei Centri
Storici in particolare. Un disegno che non
coinvolge solo la singola unità abitativa, ma si
allarga alla città del futuro, agli insediamenti
produttivi, al mondo dei Servizi. Il settore edi-
le è certamente tra i più coinvolti nella cosid-
detta "Green Economy" e solo le imprese che
sapranno innovare ed adeguarsi avranno pos-
sibilità di sviluppo futuro.
Ecocasa & Ecoimpresa Expò 2011 metterà in
mostra le tecnologie più innovative, inclu-
dendo - anche tramite i consueti convegni
previsti - una miriade di temi:
- Architettura Sostenibile: tecniche di pro-
gettazione ed intervento su nuovi e vecchi e-
difici.
-Tipologie di involucro: architetture in legno
ed in muratura.
- Risparmio energetico: coibentazione ter-
mica ed acustica: prodotti, materiali e solu-
zioni.
- Energie Rinnovabili: fotovoltaico, solare
termico, geotermia, ecc.
- Gestione Idrica: risparmio acqua potabile,
riciclo acqua piovana e acque grigie, tratta-
mento acque reflue.
- Climatizzazione: ventilazione controllata,
riscaldamento e raffrescamento radiante a
pavimento/parete/soffitto, caldaie a con-
densazione.
-Domotica & Illuminazione: sistemi domotici
per il risparmio energetico, illuminazione a
Led/Lec/fibre ottiche, ecc.
EDILIZIA PIACENTINA 31
Con i clienti ama definirsi "un sarto"
chiamato ad interpretare le esigen-
ze e i desideri di chi ha di fronte per
realizzare "un abito su misura" in cui vive-
re. E' l'architetto Matteo Faroldi, classe
1976, per il quale la progettazione architet-
tonica consiste nella capacità di creare un
ambiente unico per ogni tipologia di incari-
co, che valorizzi il committente, risponda
alle sue esigenze e sia al tempo stesso esem-
pio di eleganza. Perché ciò avvenga - secon-
do Faroldi - "l'architetto deve conoscere be-
ne il suo cliente ed indirizzarlo verso scelte
adeguate al reale utilizzo che egli intende
fare della propria abitazione. Mettere da
parte creazioni troppo fantasiose che poco
si adattino al perseguimento dell'obiettivo
ultimo del benessere del proprio cliente".
Lo studio di architettura Faroldi nasce nel
2005 e si occupa principalmente di ristrut-
turazioni di edifici esistenti lavorando per
lo più con i privati e diventando per essi un
prezioso consulente che li accompagna pas-
so dopo passo nella scelta di materiali, colo-
ri e strutture. Tra gli interventi in corso se-
gnaliamo la progettazione di una villa sui
colli piacentini dove l'architetto Faroldi sta
sperimentando - insieme a ingegneri strut-
turisti e termotecnici - interessanti ed inno-
vative metodologie costruttive. Punto di
forza del progetto è l'adozione di tecnolo-
gie consolidate combinate tra loro ed in ve-
ste rinnovata al fine di ottenere prestazioni
energetiche elevate pur basandosi sulla
leggerezza strutturale. L'architetto pia-
centino si occupa anche di consulenze tec-
niche per le manutenzioni di alcuni condo-
minii: "tali interventi, spesso sottovalutati
da molti miei colleghi, possono donare in
realtà - precisa Faroldi - valore aggiunto al-
l'immobile se realizzati con l'utilizzo di ma-
teriali e stili non dettati dal caso ma coeren-
ti con il resto dell'edificio. Non dimenti-
chiamo che gli edifici di oggi diventeranno
- in futuro - patrimonio storico da tutelare".
Matteo Faroldi è anche cultore della mate-
ria al Politecnico di Milano dove partecipa
al Laboratorio di Progettazione del profes-
sor Antonio Piva: "un'occasione per con-
frontarmi con gli studenti e mantenermi
costantemente aggiornato sulle tematiche
di progettazione architettonica", aggiunge
l'architetto che è anche consulente per la ri-
qualificazione presso l'Agenzia Quartiere
Roma dove fornisce supporto a chi intende
aprire un'attività in zona. "Siamo molto
soddisfatti del percorso intrapreso che ha
portato all'apertura di 15 nuovi negozi: un
successo se pensiamo che in altre zone della
città molte attività sono costrette a chiude-
re " .
Matteo Faroldi: ogni scelta risponde a un’esigenza
“La buona architetturacrea habitat su misura”
Nella foto di questa pagina studio
cromatologico applicato al centro
di apprendimento Tice di piazzale
Roma
francesca gazzolaarch
itetto d
el mese
EDILIZIA PIACENTINA32
Nell'ambito della sua attività all'Agenzia
Quartiere Roma ha progettato uno studio
di cromatologia applicata agli interni. Ci
parli del rapporto tra colore e benessere
Per realizzare la sede del Centro di appren-
dimento Tice (Tecniche di insegnamento
per le competenze dell'età evolutiva) di
piazzale Roma abbiamo utilizzato metodo-
logie estremamente efficaci ed innovative
derivanti dalla ricerca scientifica sul colo-
re. L'intervento - progettato in collabora-
zione con la psicologa Francesca Cavallini,
presidente del Tice - si è sviluppato attra-
verso ricerche cromatologiche basate sulla
relazione esistente tra i colori e la diversa
percezione dello spazio e del benessere p-
sicofisico che generano. Abbiamo studiato
tonalità differenti a seconda delle esigen-
ze educative delle psicologhe del centro: la
prima stanza - dovendo stimolare il bambi-
no nelle attività - è stata pensata con un co-
lore vivo come l'arancione che influisce po-
sitivamente sul nostro umore; la seconda è
la "stanza dell'equilibrio" ed è pensata con
i colori verde e giallo per infondere calma e
tranquillità ai bambini iperattivi; la terza
stanza è quella della "serenità" e del ripo-
so ed è stata pensata con i toni della carta
da zucchero. Applico tali studi anche al re-
sidenziale per far sì che le scelte cromati-
che non siano più dettate dal caso ma dalla
personalità del cliente e dall'utilizzo che
intende fare degli spazi.
Progettare lo spazio: quali le linee guida da
s eg u i r e ?
Citando Antonio Piva: "l'architettura è
Matteo Faroldi si racconta
Architetto libero professionista, cultore di progettazione archi-tettonica presso il Dipartimento di Architettura e Pianificazione delPolitecnico di Milano, fotografo di architettura e paesaggio.Nato a Piacenza il 30 gennaio 1976 si laurea in Architettura nel 2002presso il Politecnico di Milano con la tesi "Recupero funzionalenell'Oltretorrente parmense: l'ex Ospedale della Misericordia".Nel 2003 consegue l'abilitazione all'esercizio della professione diarchitetto e nel 2005 apre lo Studio di Architettura Matteo Faroldi -Architecture, Landscape & Color Design Workshop in via Gadolini 33.Dal 2008 è iscritto all'albo dei Consulenti Tecnici del Tribunale diPiacenza e dal 2009 è consulente alla riqualificazione urbanaall'interno dello staff dell'Agenzia Quartiere Roma.Nel 2004 ha collaborato al progetto definitivo per la riqualificazionedi Palazzo del Governatore a Parma con lo studio parmense diMaurizio Bocchi.Tra gli ultimi incarichi segnaliamo: la progettazione di lavori direstauro, interior design e studio cromatologico per diversi ap-partamenti tra Piacenza e provincia e la progettazione di una villafamiliare in località Bagnolo. Si aggiungono il rilievo e restauroscientifico dell'ex chiesa della SS. Trinità di Castellarquato; la pro-gettazione e i lavori di interior design e di studio cromatologico degliambienti di uffici e di una boutique in San Nicolò.
Sopra Matteo Faroldi, nella pagina a fianco
un rendering del concorso nazionale
“Fiorenzuola, due piazza di idee”
EDILIZIA PIACENTINA 33
pensiero", è da qui che si sviluppa il mio
metodo progettuale. Ogni progetto è quin-
di l'interpretazione spaziale di un pensiero
elaborato considerando una moltitudine
di aspetti: da quelli funzionali ed economi-
ci a quelli psicologici ed artistico-culturali.
La prima regola del progettare consiste - a
mio parere - nell'entrare a contatto con il
cliente, scoprendone gusti ed esigenze per
poter elaborare un progetto finale che gli
sia cucito addosso. La seconda regola è la
flessibilità, ovvero la creazione di ambienti
che offrano al cliente la possibilità di ap-
portare cambiamenti futuri con più facili-
tà, donando anche valore aggiunto all'im-
mobile. Per questo utilizzo spesso pareti at-
trezzate, muri in cartongesso e controsof-
fitti che rendono gli ambienti più adattabi-
li alle esigenze di una famiglia anche nel
lungo periodo.
Spazi pubblici: privilegiare l'estro creativo
o la funzionalità. Cosa pensa del progetto
per piazza S.Antonino?
Se parliamo di piazze italiane - che sono già
capolavori di per sé - credo che l'architetto
debba essere il meno invasivo possibile, e
possa intervenire "drasticamente" solo
qualora si presentino situazioni di degra-
do, ma senza lasciare la sua firma. Nella
progettazione di spazi pubblici bisogna in-
tervenire con discrezione e senza produrre
falsi storici. Per piazza S.Antonino condivi-
do la soluzione adottata dal Comune - coin-
cidente con la semplice ripavimentazione
della piazza - perché sono convinto che l'a-
rea parli già da sola. Mi domando però se
fosse davvero necessario elaborare un ban-
do di concorso così vasto che ha portato alla
partecipazione di progetti non compatibili
con l'esistente.
E' questa l'idea seguita nel Concorso nazio-
nale "Due piazze d'idee" per Fiorenzuo-
la?
Il progetto che ho presentato nell'ambito
del concorso nazionale "Fiorenzuola, Due
piazze d'idee" (2°classificato insieme agli
architetti Fanzini e Cadura e con la collabo-
razione dell'artista piacentina Maria As-
sunta Karini ndr) segue la linea della di-
screzione. Abbiamo pensato di riqualifica-
re la piazza marcando la naturale propen-
sione delle tre aree che la caratterizzano: u-
na di "riflessione" (vicino alla chiesa e al-
l'oratorio) con un giardino d'ispirazione
conventuale e il tema dell'acqua; una, de-
dicata alla "convivialità" comprendente il
sagrato della chiesa fino ai bar della piazza
che è stata pensata con i dehor. La terza a-
rea è quella più grande ed è dedicata al-
l'"aggregazione e alle manifestazioni pub-
bliche": abbiamo progettato un muretto
che funge da "grande panca" lasciando
completamente libera la piazza evitando
di creare ostacoli che ne impedissero la pie-
na fruibilità.
EDILIZIA PIACENTINA34
EDILIZIA PIACENTINA 35
Anche il sindaco di Piacenza Rober -
to Reggi, in qualità di vicepresi-
dente dell'Anci (l'Associazione
Nazionale Comuni Italiani), è intervenuto
nel dibattito su ruolo e futuro dei concorsi
di architettura lanciato da "Progetti e Con-
corsi", l'autorevole rivista settimanale de
"ll Sole 24 Ore" che si occupa di tutto ciò
che ruota intorno al mondo della progetta-
zione.
Sulla scorta della constatazione per cui
meno della metà dei concorsi arriva al can-
tiere, "Progetti e Concorsi" sta promuo-
vendo una campagna per una legge di ini-
ziativa popolare a sostegno dell'architettu-
ra. Il tutto a partire da 5 idee forti che pun-
tano a cambiare il mercato della progetta-
zione. La prima è promuovere "un mercato
vero", evitando le "commistioni dei pro-
gettisti con imprese pubbliche e ammini-
strazioni". La seconda è uno "stop alle trat-
tative private", perché "gli incarichi fidu-
ciari sono il crocevia dei conflitti d'interes-
se" e - sopra i 40mila euro - "devono essere
vietati". La terza punta a dire no alle offer-
te a scatola chiusa: le selezioni devono met-
tere il progetto al centro e "consentire di di-
scutere il merito delle proposte". La quar-
ta è abbattere le barriere per i concorsi, la-
sciando spazio ai giovani tramite la possibi-
lità di associarsi dopo l'aggiudicazione e la-
sciando al vincitore il ruolo di capo-proget-
to. La quinta linea guida è definita "cantie-
ri certi" e chiede che dopo il concorso si
passi alle fasi successive in tempi rapidi e
ben delineati.
Sui concorsi come sono svolti ad oggi, nel
frattempo, la rivista settimanale de "ll Sole
24 Ore" ha lanciato un dibattito tra favore-
voli e contrari: tra i primi si segnala il diret-
tore generale di Generali Gestione Immo-
biliare, Luciano Manfredi, tra i secondi il
vicepresidente Anci (e sindaco di Piacen-
za) Roberto Reggi.
Ad avviso di Manfredi, l'esperienza (Gene-
rali Properties in 5 anni ha promosso una
ventina di consultazioni a invito) mostra
che dai concorsi i privati possono "ottenere
idee innovative con il contributo di tecnici
specialisti. Per noi il concorso non è un ele-
mento di cornice, ma ci serve per seleziona-
re un partner progettuale per un preciso in-
tervento. Il concorso ci prende più tempo
all'inizio, per le analisi comparate, mai poi
ci permette di selezionare i professionisti
più indicati a sviluppare l'intervento".
Diverso il punto di vista della Pubblica Am-
ministrazione: per il sindaco di Piacenza
Roberto Reggi, chiamato ad esprimersi
nelle vesti di vicepresidente dell'Anci, esi-
stono infatti forti motivi di perplessità.
"Con i concorsi - ha dichiarato Reggi a "Il
Sole 24 Ore" - i Comuni si accollano un pro-
getto a scatola chiusa e per qualsiasi modi-
fica prestano il fianco ai ricorsi: finiscono
per lavorare più gli avvocati dei muratori".
"Inoltre - sempre secondo il sindaco della
nostra città - il concorso non ha costi certi: il
risultato può far lievitare il costo di realiz-
zazione dell'opera. Come se non bastasse -
ha aggiunto Reggi - capita che una valuta-
zione positiva della commissione aggiudi-
catrice non sia gradita da amministrazione
e cittadino, e in terzo luogo a spingere i Co-
muni a fare il più possibile "in house" è an-
che la carenza di risorse, con il drastico ta-
glio previsto per il 2011 per le consulenze e
il conseguente impatto anche sui concor-
si". Reggi ha anche auspicato una sempli-
ficazione della normativa: "Servirebbero
procedure semplificate - ha suggerito - che
consentano alle amministrazioni di modi-
ficare più facilmente il progetto dopo l'ag-
giudicazione; anche per questo i Comuni
preferiscono il concorso di idee a quello di
progettazione: prendono spunti da profes-
sionisti esterni e li rielaborano in casa".
Proposta di legge all'orizzonte
Concorsi e progetti sì o no,per l’Anci parla Reggi
Nella foto il sindaco di Piacenza
Roberto Reggi
andrea dossenad
ibattiti
EDILIZIA PIACENTINA36
EDILIZIA PIACENTINA 37
Curiosità
Ultimata a Milanola ‘torre orizzontale’firmata 5+1AASfumature color oro peril nuovo Centro direzionaleFieramilanoÈ cresciuta in poco più di 15 mesi lanuova Torre Orizzontale di Fiera Mi-lano, la struttura color oro che completail “parco delle architetture” disegnatodal quartiere espositivo di MassimilianoFuksas, i parcheggi multipiano di MarioBellini, gli alberghi di Dominique Per-rault, e il verde pubblico di AndreasKipar. Il progetto, frutto di un concorsointernazionale ad inviti, è firmato dallostudio 5+1AA Alfonso Femia GianlucaPeluffo, con il francese Jean BaptistePietri, ed AI Engineering e Iquadro perle competenze specialistiche in materia
strutturale, impiantistica, viabilistica eambientale. Ultimata nell’ottobre scor-so, la struttura è stata realizzata dal-l’impresa romana Italiana Costruzioni.“Una lama monolitica che si frammenta“spogliandosi” da nord a sud rivelan-dosi come due edifici uniti e separati alcontempo da un importante foyer atutta altezza"."Come un codice a barre, il progetto sistratifica orizzontalmente nella succes-sione continua dei “due edifici” uniti
dal foyer inciso verticalmente da un“taglio” che diviene un “buco” a dueterzi della sua altezza come in un “con-cetto spaziale” di Fontana”.È così che i progettisti di 5+1AA de-scrivono la torre.Il nuovo centro direzionale di Fiera-milano è un’architettura a sviluppo o-rizzontale disegnata da due corpi di 13piani ciascuno, uniti in un unico volumealto 54 metri, lungo 132 m e largo 16metri.
EDILIZIA PIACENTINA38
1000 euro a metro quadro, il prezzo è
da housing sociale, il progetto inve-
ce è quello della nascitura "Citta-
della del Cibo" di Parma. Un'opera farao-
nica (in project financing) da 16mila metri
quadri per una spesa di 16milioni di euro,
che ha visto Polis Spa di Fidenza aggiudi-
carsi la gara per l'affidamento dei lavori
che dovrà realizzare e gestire questo "tem-
pio del gusto" per 30 anni. Il contributo del
Comune di Parma sarà di circa 1milione e
500mila euro, corrisposto in modo percen-
tuale per stadi di avanzamento dei lavori.
Un progetto indubbiamente coraggioso in
un periodo di forte indebitamento della
città ducale, ed ambizioso (evidente la vo-
lontà di scippare a Torino il titolo di capita-
le del Gusto); ma che per il sindaco Pietro
Vignali e la sua giunta potrebbe risultare
un cavallo vincente per rilanciare l'econo-
mia parmense: "Si tratta di un progetto al-
tamente strategico per la città - spiega il
primo cittadino - che non a caso, si trova a
pochi passi da quello che sarà il nuovo polo
per la sicurezza alimentare. L'appalto è
stato aggiudicato, ora verrà definito il pro-
getto esecutivo e i lavori dovrebbero inizia-
re a febbraio- marzo del prossimo anno". E-
vidente soddisfazione anche da parte del-
l'assessore ai lavori pubblici Giorgio Aiel-
lo: "La partnership con aziende private -
sottolinea - ha portato alla definizione di
questo progetto che prevede la realizzazio-
ne di una struttura che si affaccia sul parco
Ducale (tra via Pasini e viale Piacenza), nel
luogo in cui si trovavano le vecchie fiere ".
Il nuovo polo sulla cultura e la qualità ali-
mentare sorgerà ai margini del Parco Du-
cale, tra via Pasini e viale Piacenza, negli
ex padiglioni delle Fiere. Il cantiere inizie-
rà una volta redatti i progetti esecutivi del-
l ' o p e ra .
Il progetto
Avvolto in un disegno architettonico es-
senziale e contemporaneo, l'edificio che o-
spiterà la nuova "Cittadella del Cibo" si
svilupperà su tre piani, per una superficie
complessiva di circa 16 mila metri quadra-
ti.
La struttura sarà divisa in due parti: la par-
te a nord, di fronte alla scuola Bodoni, ospi-
terà spazi di servizio e parcheggi, mentre
nella parte sud, con vista sul Parco Ducale,
si svolgeranno le attività per il pubblico.
Al piano terra è prevista la realizzazione di
oltre trenta posti auto dedicati principal-
mente ai portatori di handicap da cui si ac-
cederà agli spazi di esposizione e vendita
Cittadella del Cibo, progetto da 16 milioni
Parma sfida Torinosull’enogastronomia
dario rigolli
Una veduta del centro storico
di Parma. Nella pagina accanto
Torino dall’alto
stra
teg
ie
EDILIZIA PIACENTINA 39
dei prodotti e ad un ampio spazio dedicato
alle funzioni commerciali, che coprirà una
superficie di circa 2.500 metri quadrati. A
questo si aggiungerà un grande ingresso in
posizione centrale che ospiterà un wine
bar e i collegamenti ai piani superiori e al
resto dei servizi. Saranno inoltre annesse
aree di deposito (di materiali) per una su-
perficie di circa 580 metri quadri.
Al primo piano verranno realizzati spazi
destinati alla ristorazione (pari a circa 700
metri quadrati), agli uffici gestionali (cir-
ca 150 metri quadrati) e un'area benessere
di circa 600 metri quadrati, che si estende-
rà per altri 450 metri al livello superiore.
Lungo il lato nord della struttura, svilup-
pato sui tre piani, verrà creato un parcheg-
gio che complessivamente potrà ospitare
oltre 300 posti auto.
Al terzo ed ultimo piano, sul lato sud (vista
parco) sarà realizzato un grande terrazzo
diviso in due parti, protette da una coper-
tura con telaio in alluminio dotata di pale
frangisole. All'interno di questo spazio so-
no state previste: nella parte ad ovest, le
funzioni destinate alla didattica, esposi-
zioni museali e spazi polivalenti, per una
superficie di circa 480 metri quadrati; nel-
la parte est invece, si completerà lo spazio
benessere. La grande terrazza, che si svi-
lupperà lungo tutta la lunghezza dell'edi-
ficio, potrà essere attrezzata per eventi
particolari sul tema del cibo, o per iniziati-
ve di vario genere, tra cui ricevimenti e ma-
nifestazioni all'aperto.
Il tetto, che si svilupperà su una superficie
di 4800 metri quadrati, ospiterà un siste-
ma energetico a pannelli fotovoltaici.
EDILIZIA PIACENTINA40
E’ un festival flessibile, quello di
Parma. Nello spazio e nel tempo.
Giunto quest'anno alla sua quinta
edizione, si svolge anche a Modena e a
Reggio Emilia. L'ultimo Festival dell'Ar-
chitettura si è protratto dal 26 novembre al
12 dicembre conteggiando 6 mila presen-
ze complessive con diverse iniziative, ri-
prese su internet (sul sito dedicato
www.festivalarchitettura.it ma anche su
Facebook e Twitter) e documentate da ini-
ziative editoriali ad hoc: il catalogo gene-
rale, e tre volumi dedicati rispettivamente
a Raffaele Panella, alla ricerca sui Luoghi
comunitari nel contesto emiliano e ai ri-
sultati del Call for paper internazionale
attivato per l'occasione.
Del festival è animatore, fin dai prodromi,
Carlo Quintelli, architetto, docente presso
l'Università di Parma e responsabile
scientifico del Centro Studi CITTA'EMI-
LIA che promuove attività di ricerca e pro-
gettazione sulle forme insediative e pae-
saggistiche emiliane e in effetti il Festival
è prodotto proprio dall'Associazione Cen-
tro Studi CITTAEMILIA, con la collabora-
zione delle Università degli Studi di Mo-
dena e Reggio. L'ultima edizione del Festi-
val dell'Architettura è stato dedicato al bi-
nomio COMUNITA'-ARCHITETTURA.
Impossibile riassumere in un'unica for-
mula la ricchezza delle sollecitazioni del
festival ma al centro di molte riflessioni è
stato il rapporto tra comunità ed architet-
tura che si trova a fare i conti con gli effetti
identitari reclamati dalla società ed il si-
gnificato delle forme architettoniche e ur-
bane. Il festival, nonostante la difficile
congiuntura economica, è riuscito a resti-
tuire un'articolata serie di contributi, sot-
to forma di mostre ed eventi, dove il rap-
porto tra concetto comunitario e progetto
dello spazio architettonico ed urbano sono
stati rivisti criticamente alla luce delle
mutate condizioni delle strutture sociali,
degli stili di vita, dei comportamenti indi-
viduali e collettivi, ponendo il problema
critico di un non univoco significato del fe-
nomeno comunitario e della capacità del-
l'architettura di incentivare nuove forme
di espressione.
Il Festival si è aperto ufficialmente il 26 no-
vembre con l'attivazione del Workshop
sulle attrezzature comunitarie nelle aree
periferiche di Parma, Reggio Emilia e Mo-
dena nel corso del quale studenti, tutor e
Produrre cultura confrontandosi con il territorio
Comunità e Architettura,incontro al Festival di Parma
ludovico antiochia
Nell’immagine prototipo di scuola
primaria, abad architetti.
International call for paper
Community/architecture. Mostra
a cura di Enrico Prandi
even
ti
EDILIZIA PIACENTINA 41
docenti hanno discusso e sperimentato la
costruzione di piccoli edifici mobili e re-
versibili, macchine pensate per favorire
l'incontro e la partecipazione della comu-
nità ad eventi culturali condivisi. Dopo a-
vere inaugurato ufficialmente le mostre di
Modena, per la sezione "Prove aperte di
dottorato", Dottori di Ricerca e docenti di
diverse università italiane si sono interro-
gati sui contenuti delle ricerche di Dotto-
rato esposte al Festival e più in generale
della condizioni dei Dottorati di Ricerca
nelle scuole di architettura in Italia. La
giornata seguente, sabato 27 novembre, si
è aperta a Reggio Emilia con l'inaugura-
zione delle mostre allo Spazio Gerra e a Pa-
lazzo Casotti. La presentazione della nuo-
va rivista on line "Festival Architettura
Magazine" si è svolta sotto forma di riunio-
ne-incontro tra la redazione ed il pubblico
del Festival ed è stata l'occasione per di-
battere sulla qualità dell'offerta critica in-
formativa sull'architettura in Europa e
specialmente nel rapporto tra architettu-
ra e città.
Nel pomeriggio a Parma la presentazione
del volume dedicato all'International call
for papers Community/architecture ha vi-
sto il dibattito tra Raffaele Panella, Carlo
Quintelli ed Enrico Prandi sugli esiti del-
Il festival di Parma su Internet
Il sito www.festivalarchitettura.it vede la home page suddivisa in duesettori principali: quello inferiore riporta le manifestazioni, gli eventi ed la
presentazione delle mostre e dei lavoriraccolti negli spazi espositivi del Fe-stival relativamente all'edizione2009/2010 Comunità/Architettura conle sezioni: live, laboratori universitariprove aperte di dottorato, workshop,laboratori della critica, analisi dell'ar-chitettura, call for papers, testimonidell'architettura. L'altro, nella parte al-ta della pagina, ospita la nuova rivistaon line del Festival, Festival Architet-tura Magazine. La finalità della rivisteriprende la mission generale del Fe-stival, cui cerca di dare un contributo intermini di approfondimento e di at-tualità. Essa è suddivisa in due sezioni:la sezione Architetturacittà riprende esottolinea la relazione necessaria traprogetto di architettura e forma della
città; la sezione Cittàemilia declina l'esperienza ed il contributo delladisciplina nel contesto territoriale che si estende lungo la Via Emilia.
Nell’immagine sopra, elaborazione
del progetto di Hans Scharoun
a cura di Giorgia De Michiel
l'esperienza di coinvolgimento interna-
zionale degli studiosi sul tema della comu-
nità.
Nella sua conferenza Begona Diaz-Urgorri
ha illustrato l'esperienza di progettazione
e realizzazione dell'intervento di Social
housing a Cara- banchel 11 di Madrid svol-
ta con lo studio Morphosis che nella sua in-
ter- pretazione tipologica diventa architet-
tura, quartiere, città. Ma anche il dibattito
critico e l'accettazione non sempre unani-
me dell'opinione pubblica. Patrick Fran-
sen socio dello Studio Hertzberger ha di-
mostrato la continuità di una ricerca che a-
dotta il valore comunitario quale costante
interpretativa del progetto di architettu-
ra. Il dibattito che ne è seguito ha riguarda-
to la differenza tra una impostazione del
progetto che parte dal suo valore rappre-
sentativo in relazione allo spazio pubblico
e la co- struzione "dall'interno verso l'e-
sterno" attraverso la quale Hertzberger ri-
cava la forma dell'edificio da una riflessio-
ne sulle relazioni funzionali e l'innovazio-
ne tipologica. Ha chiuso il Festival la pre-
sentazione degli esiti del Workshop sulle
attrezzature comunitarie con il lavoro di a-
nalisi e valutazione dei migliori progetti e-
l ab o ra t i
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Si lavora alla sua stabilizzazione
Detrazione 55%,la prorogaè un primo passoComparto edile soddisfatto, ma con accentidiversi, dopo la proroga di dodici mesi delbeneficio fiscale per gli interventi di risparmioenergetico contenuta nella legge di stabilità
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ico
Comparto edile soddisfatto, ma con ac-
centi diversi, dopo la proroga di dodici
mesi della detrazione del 55% per gli in-
terventi di risparmio energetico contenuta nella
legge di stabilità. Da un lato sono infatti partico-
larmente contenti i grandi beneficiari dell'in-
centivo statale, ossia i produttori di infissi: per lo-
ro è infatti scongiurato il pericolo di un ridimen-
sionamento del bonus per i propri prodotti. Dal-
l'altro lato - e per le stesse ragioni - sono però me-
no soddisfatti i costruttori dell'Ance, che aveva-
no chiesto di graduare l'incentivo in rapporto al
miglioramento atteso del rendimento energeti-
co. Nell'ambito della legge di stabilità (la ex Fi-
nanziaria) il bonus per altri 12 mesi è il più rile-
vante obiettivo raggiunto per il settore, che però
a questo punto lavora già ad un nuovo obiettivo:
la stabilizzazione dell'incentivo.
Venendo al dettaglio, l'Ance - per bocca del vi-
cepresidente Piero Torretta - ha spiegato co-
me i produttori siano "soddisfatti della proro-
ga, ma non del contenuto".
Secondo Ance, infatti, "I dati dell'Enea e del
Cresme ci avevano già spiegato che l'incentivo
generalizzato orienta i proprietari di case ver-
so le soluzioni più semplici, come la sostituzio-
ne degli infissi, che però sono anche quelli che
garantiscono minori risparmi energetici". Se-
condo Torretta, quindi, la detrazione non gra-
duata "penalizza l'efficienza energetica degli
edifici".
Decisamente più soddisfatti per la proroga di
un anno della detrazione del 55% per gli in-
terventi di risparmio energetico sono i pro-
duttori di infissi riuniti nell'Uncsaal, il cui diret-
tore Pietro Gimelli ha osservato: "Rispetto agli
annunci di depotenziamento arrivati anche
dal Governo, ci sembra un segnale importan-
te". Gli stessi serramentisti hanno inoltre sot-
tolineato come queste misure "potrebbero
favorire l'avvicinamento al bonus da parte dei
ceti più popolari". La stessa Uncsaal ha già reso
noto di voler puntare ad un ulteriore obietti-
vo: "Lavoreremo - ha spiegato Gimelli - per per
rendere strutturale l'incentivo, anche a costo
di arrivare a mediazioni che potrebbero por-
tare a un ridimensionamento".
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Calcestruzzo in cantiere,approvata la proceduraLa Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul
lavoro ha approvato nella seduta del 19 gennaio u.s. la “Procedura
per la fornitura di calcestruzzo in cantiere”.
Il documento, elaborato da Ance ed Atecap, ha lo scopo di fornire
alle imprese esecutrici ed alle imprese fornitrici di calcestruzzo
preconfezionato:
- le informazioni da scambiarsi in materia di sicurezza dei lavoratori
coinvolti nelle diverse fasi in cui si articola il rapporto fra il fornitore
di calcestruzzo preconfezionato e l`impresa;
- un indirizzo che definisca le procedure finalizzate alla sicurezza
dei lavoratori coinvolti, a partire dal momento in cui vi sia la
richiesta di fornitura di calcestruzzo da parte dell`impresa edile,
fino alla consegna del prodotto nel cantiere di destinazione.
Cio` al fine di applicare, nei casi in cui l`impresa fornitrice di
calcestruzzo non partecipi in alcun modo alle lavorazioni di
cantiere, quanto prescritto dall`art. 26 del D. Lgs. 81/08, cosi` come
modificato dal d.lgs. 106/09, in termini di collaborazione e in-
formazione reciproca fra datori di lavoro di tali imprese, cosi` come
precisato dall`art. 96 del d.lgs. 81/08 e s.m.i..
Il documento sarà ufficializzato dal Ministero del lavoro mediante
lettera-circolare e pubblicato sul portale del Ministero stesso.
Gestione rifiuti: per il SISTRIancora un rinvioCon il decreto del 22 dicembre 2010, il Ministro dell`ambiente ha
disposto il rinvio dal 1° gennaio 2011 al 1° giugno 2011 dell`entrata
a regime del Sistema di Tracciabilita` dei Rifiuti - SISTRI. Il dif-
ferimento del termine viene incontro alle reiterate richieste degli
operatori nelle quali venivano evidenziati i numerosi problemi di
funzionamento del sistema di tracciabilita` basato su tecnologie
informatiche. Poiche` l`entrata a regime del SISTRI (DM 17 dicembre
2009) e` il presupposto necessario, ai sensi dell`art. 16 comma 2 del
Dlgs. 205/10, per l`entrata in vigore delle modifiche agli articoli 188,
188-bis, 188-ter, 189, 190 e 193 del Dlgs 152/06, si evidenzia che
anche la norma (vedi art. 190) relativa alla tenuta del registro di
carico e scarico da parte delle imprese autorizzate al trasporto dei
propri rifiuti non pericolosi ai sensi dell`art. 212 comma 8 del Dlgs.
152/06 per il momento non e` operativa. Il decreto del 22 dicembre
2010 ha rinviato altresi` dal 31 dicembre 2010 al 30 aprile 2011 il
termine previsto per la presentazione delle denunce di produzione
dei rifiuti prodotti nel 2010 da parte dei soggetti obbligati ad
aderire al SISTRI, mentre per i rifiuti prodotti nel 2011 il termine
sara` quello del 31 dicembre 2011. Si ricorda che il Ministero
dell`ambiente dovra` definire con successivo provvedimento la
modulistica attraverso cui presentare le ricordate denunce.
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BBBooooookkksss tttooorrreeeProgetto e territorio. La via portogheseAlinea EditriceSi parte da un approccio fenomenologico per mostrare che “èpossibile esplorare ed investigare lacittà quando uniamo la sensibilitàsociologica con l'interrogativo teo-rico scaturito da osservazioni spon-tanee: contrattempi, messaggi sullebustine di zucchero, annunci pub-blicitari, espressioni linguistiche ecomportamentali … modi di fare edi dire la città”. A partire da questoatteggiamento metodologico, nelvolume si indagano modelli culturalidi vita urbana le cui basi spazianodalla routine (métro-boulot-dodo)all'evasione (desideri di realizzazio-ne frustrati che si ripropongono alivello immaginario), con una do-manda centrale: “In che misura lepolitiche culturali potranno contri-buire ad una cittadinanza parte-
cipata, a partire dalla riconquista del significato della città?".Bruno Pelucca (Locarno, 1965) è architetto e dottore di ricercain Progettazione urbana, territoriale ed ambientale (2006)
presso la Facoltà di Architettura diFirenze. Svolge attività di ricerca e,dal 2007, insegna Gestione Urbanapresso il Dipartimento di Urbanisticadi Firenze. Autore di diverse pub-blicazioni, in ambito professionale -dopo esperienze presso studi di ar-chitettura ed urbanistica - è co-fon-datore dell’atelier di progettazionestudiostudio con cui ha ricevuto nu-merosi riconoscimenti nazionali edinternazionali nell’ambito di concor-si di progettazione architettonica edurbana. Si occupa attualmente diedilizia sociale, recupero urbano eprogetto dello spazio pubblico, pro-gettazione paesaggistica e tutela erivitalizzazione dei centri storici e delpaesaggio culturale.
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LLLeee ppprrrooossssss iiimmmeee ssscccaaadddeeennnzzzeee fff iii ssscccaaa lll iii
16 Febbraio 2011 Mercoledì
Inail - Dichiarazionere t r i b u z i o n iUltimo giorno per la presentazione daparte del condominio del modello relativoalla dichiarazione delle retribuzioni del2010.
Imposte e contributi
Ultimo giorno per il versamento da partedel condominio delle ritenute fiscali e deicontributi previdenziali e assistenziali re-lativi a dipendenti, lavoratori autonominonché a contratti di appalto, con ri-ferimento al mese di gennaio 2011, non-ché dei premi Inail relativi al saldo 2010 eall’anticipo 2011.
Versamento saldo impostasostitutiva Tfr
Ultimo giorno per il versamento da partedel condominio dell’imposta sostitutiva, asaldo, sulla rivalutazione del fondo per il
trattamento di fine rapporto maturatonel 2010.
Addizionali IrpefUltimo giorno per il versamento da partedel condominio della rata delle addizio-nali regionale e comunale all’Irpef trat-tenute ai dipendenti sulle competenze digennaio 2011 a seguito delle operazionidi conguaglio di fine anno nonché per ilversamento in unica soluzione delle pre-dette addizionali trattenute, sempre sullecompetenze di gennaio 2011, a seguito dicessazione del rapporto di lavoro.
28 Febbraio 2011 - Lunedì
Certificazione retribuzioni,compensi e ritenuteUltimo giorno per la consegna a dipen-denti, collaboratori e consulenti (com-preso l’amministratore), da parte del con-dominio, della certificazione riepilogativadelle somme e dei valori corrisposti nel2010 e delle ritenute fiscali e contributivee ff e t t u a t e .
IMPOSTA DI REGISTROI nuovi contratti di locazione e di affitto dibeni immobili devono essere registratientro 30 giorni dalla stipula, presentandoall’ufficio delle entrate (o del registro,dove sussista ancora quest’ufficio), oltreall’atto, l’attestato di versamento dell’im-posta, ovvero avvalendosi della registra-zione telematica, direttamente o tramitesoggetti delegati. Per le cessioni, riso-luzioni e proroghe di contratti, il ver-samento deve essere effettuato entro 30giorni dal giorno in cui le stesse hannoeffetto, presentando entro i 20 giornisuccessivi l’attestato di versamento. Per leannualità successive alla prima di contrattipluriennali, deve essere versata l’impostaentro 30 giorni dall’inizio della nuovaannualità, salvo che non si sia optato per ilversamento unico per l’intera durata delcontratto.
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