Educazione alla cittadinanza attiva: Il diritto/dovere
allistruzione Classe II L OPEN DAY
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Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignit e
diritti... art.1 della Dichiarazione universale dei diritti
delluomo (adottata dallAssemblea generale dellONU il
10/12/1948).
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Dichiarazione universale dei diritti delluomo art.26 : "Ogni
individuo ha diritto allistruzione. Listruzione deve essere
gratuita per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali.
Listruzione elementare deve essere obbligatoria...".
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diritto allistruzione Dichiarazione universale dei diritti
delluomo (ONU, 1948) Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo (ONU,
1959) Convenzione internazionale sui diritti dellinfanzia (ONU,
1989) Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni
stranieri. (C.M. n.24, 1/03/2006) Costituzione Italiana (1948)
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Art. 29 1. Gli Stati parti convengono che l'educazione del
fanciullo deve avere come finalit: c) sviluppare nel fanciullo il
rispetto dei suoi genitori, della sua identit, della sua lingua e
dei suoi valori culturali, nonch il rispetto dei valori nazionali
del paese nel quale vive, del paese di cui pu essere originario e
delle civilt diverse dalla sua; Art. 30 Negli Stati in cui esistono
minoranze etniche, religiose o linguistiche oppure persone di
origine autoctona, un fanciullo autoctono o che appartiene a una di
tali minoranze non pu essere privato del diritto di avere una
propria vita culturale, di professare e di praticare la propria
religione o di far uso della propria lingua insieme agli altri
membri del suo gruppo. Legge 27 maggio 1991, n. 176 Ratifica ed
esecuzione della convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New
York il 20 novembre 1989
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COSTITUZIONE ITALIANA L'istruzione inferiore, impartita per
almeno otto anni, obbligatoria e gratuita. Art. 34 Tutti i
cittadini hanno pari dignit sociale e sono eguali davanti alla
legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di
religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e
sociali.Art. 3
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Art.30. E dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed
educare i figli.(...) Art. 33. Larte e la scienza sono libere e
libero ne linsegnamento. La Repubblica detta le norme generali
sullistruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e
gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole statali
ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. (...)
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compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine
economico e sociale, che, limitando di fatto la libert e
leguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della
persona umana e leffettiva partecipazione di tutti i lavoratori
allorganizzazione politica, economica e sociale del Paese.
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LA CONQUISTA DELLISTRUZIONE PER TUTTI
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Nel 1999 con la riforma Moratti lobbligo scolastico viene
innalzato ai 15 anni con obbligo di formazione (frequenza di stage,
corsi di formazione professionale) fino ai 18 anni. Attualmente,
con lo Schema di decreto legislativo concernente il "Diritto-dovere
all'istruzione e alla formazione, ai sensi dell'articolo 2, comma
1, lettera c) della legge 28 marzo 2003, n. 53" della legge 28
marzo 2003, n. 53" lobbligo scolastico innalzato a 16 anni. Nel
Medioevo listruzione era riservata al clero e ai nobili e, solo nel
Basso Medioevo, anche ai mercanti e agli artigiani pi ricchi. Carlo
Magno intu limportanza dellistruzione, del saper leggere e
scrivere, nonostante fosse un analfabeta. Istitu le prime scuole,
destinate, per, solo ai membri della classe dirigente e soprattutto
al clero. Nel XVII secolo Jean-Jacques Rousseau, filosofo francese,
sentenziava: Si migliorano le piante con la coltivazione e gli
uomini con leducazione. BREVE STORIA DELLA SCUOLA
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Solo con lIlluminismo, si cominci a ritenere che la cultura
andasse diffusa tra tutti i cittadini e che dovesse essere lo Stato
a provvedere a ci. Nel XIX secolo si cerc di diffondere listruzione
primaria, rendendola accessibile a tutti. In Italia, lobbligo
scolastico arriv solo nel 1859 (Legge Casati: obbligo scolastico
fino ad 8 anni; Regio Decreto poi esteso dal regno di Sardegna
allItalia dopo lunificazione), mentre in Francia era gi stato
stabilito addirittura nel 1794.
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La Legge Coppino nel 1877 rese obbligatorio tutto il ciclo
della scuola elementare; la Legge Orlando lo spost nel 1904 a 12
anni; la Riforma Gentile nel 1923 port lobbligo scolastico a 14
anni, ma privilegi lidea che la scuola secondaria e universitaria
dovesse essere rigida, severa e riservata a pochissimi. Solo nel
1962 nasce in Italia la Scuola media unica, uguale e gratuita per
tutti.
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Nel 1999 con la riforma Moratti lobbligo scolastico viene
innalzato a 15 anni con obbligo di formazione (frequenza di stage,
corsi di formazione professionale) fino ai 18 anni. Attualmente,
con lo Schema di Decreto Legislativo, concernente il Diritto-dovere
all'istruzione e alla formazione, ai sensi dell'articolo 2, comma
1, lettera c) della Legge 28 marzo 2003 n. 53, lobbligo scolastico
innalzato a 16 anni. (Gabriele, Antonio)
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OBBLIGO SCOLASTICO IN ITALIA E NEL MONDO L'obbligo scolastico
una misura introdotta in molti Paesi del mondo, al fine di
garantire una scolarizzazione di massa. inteso come obbligo di
frequenza, non compatibile col lavoro minorile, e come obbligo di
conseguire un titolo di studio. Gli oneri della scuola dell'obbligo
sono totalmente o prevalentemente a carico dello Stato.
scolarizzazionelavoro minorile
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Talora l'obbligo scolastico associato a un'iscrizione gratuita
agli istituti e a un sostegno economico per i ceti meno abbienti.
Per la scuola dell'obbligo, il sostegno in molti paesi basato
esclusivamente sul reddito, non su criteri meritocratici, secondo
il principio per il quale un'istruzione di base un diritto
fondamentale del cittadino.cittadino
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Gli studenti hanno diritto ad una formazione che consenta lo
sviluppo armonico della propria personalit, lacquisizione di
capacit autonome di apprendimento e di competenze e conoscenze
necessarie per la consapevole partecipazione alla vita civile,
professionale, politica. Gli studenti portatori di handicap hanno
diritto ad una prestazione didattica secondo metodologie
differenziate in relazione allo stato di handicap.
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Gli studenti possono essere chiamati ad esprimere le loro
opinioni sulle attivit didattiche della scuola, attraverso
consultazioni promosse dal Comitato Studentesco, dal Dirigente
scolastico, dal Collegio dei Docenti, dal Consiglio dIstituto. Le
proposte derivanti dalle consultazioni, approvate dalla maggioranza
dei 2/3 degli studenti saranno oggetto di tempestiva valutazione da
parte del Collegio dei Docenti e/o del Consiglio dIstituto in
relazione alle rispettive competenze.
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Gli studenti hanno diritto a ricevere un insegnamento che abbia
particolare riguardo alle esigenze di recupero ed hanno altres
diritto alla valorizzazione delle specificit e delle attitudini
personali. Gli studenti hanno diritto ad un percorso formativo che
rispetti il pluralismo culturale, politico, religioso. (
Alessandra, Emy, Reginia)
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La mia battaglia per la libert e listruzione della donne
Sedermi a scuola a leggere libri un mio diritto. Vedere ogni essere
umano sorridere di felicit il mio desiderio. Io sono Malala. Il mio
mondo cambiato ma io no.
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Dio, dammi la forza e il coraggio e rendimi perfetta perch io
voglio rendere perfetto questo mondo. Senza lonore, il mondo vale
zero.
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Se c un foro dentrata deve essercene uno di uscita. Sono
convinta che Dio manda prima la soluzione e poi il problema La
libert non vale nulla se non comprende la libert di commettere
errori
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Sconfiggeremo le forze dellestremismo e i combattenti in armi
con il potere della gente C pi onore nel fallire che
nellimbrogliare La falsit dovr cedere il passo, e la verit
prevarr
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Nessuna lotta pu concludersi vittoriosamente se le donne non vi
partecipano affianco degli uomini. Al mondo ci sono due poteri:
quello della spada e quello della penna. Ma in realt ce n un terzo,
pi forte di entrambi, quello delle donne. Che gli uomini vincano o
perdano la battaglia, o patria mia, le donne si faranno avanti e ti
copriranno donore.
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(Marika, Cosimo, Rossella )
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UTOPIA O REALTA?
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IL MONDO ARABO: IL CONFRONTO ELIMINA I PREGIUDIZI
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Traduzione intervista Come ti chiami? Mi chiamo Majad Dove sei
nata? Sono nata a Casablanca in Marocco Come funziona la scuola in
Marocco? La scuola in Marocco funziona cos: rimani 5 anni, 2 anni
si studia l arabo,3 anni si studia l arabo e il francese; le medie
durano 4 anni, nelle quali si studia arabo e francese. Le superiori
durano tre anni in cui si studia arabo, francese e una lingua a
scelta e spagnolo; luniversit dura 3 anni, ma dipende dalla facolt
scelta. Nella scuola le classi sono miste? Tutte le scuole sono
miste ma ne esistono alcune divise per sesso. ( Karim e Majad)
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SISTEMA SCOLASTICO MAROCCHINO Come obiettivo finale l'allievo
potr: raggiungere l'appropriazione dei valori religiosi, nazionali,
etici e umani; essere capace d'interagire in lingua araba; essere
in grado di capire il proprio ambiente; saper comunicare nella
seconda lingua, cio il francese; padroneggiare competenze utili non
solo per la vita accademica ma anche sociale. Questo ciclo pu esser
sia statale sia privato, ma ci non comporta alcuna differenza nella
programmazione e nei curricoli. In qualsiasi caso questo primo
ciclo considerato cos fondamentale nell'educazione del bambino da
esser stato uno dei primi punti, se non la base dell'ultima riforma
risalente al 2000 che ne vorrebbe l'ampliamento degli
obiettivi.
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Le discipline insegnate sono suddivise in otto unit di cui
sette sono tenute in lingua araba standard. Esse sono: educazione
islamica lingua araba scienze sociali: storia, geografia e
educazione civica attivit scientifiche educazione artistica lingua
francese (solo dalla terza elementare) matematica educazione
fisica
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Rispetto delle differenze in queste attivit: Belgio (assenze da
scuola giustificate per motivazione religiosa). Italia (alunni di
religione ebraica possono assentarsi il sabato). Germania, Svezia,
Norvegia (alunni possono ottenere permesso per assenze). Germania e
Svezia: le scuole possono prevedere attivit fisica separata tra
maschi e femmine e, ove non possibile, esenzione dallattivit.
Finlandia: esenzione per gli alunni i cui genitori non accettano
attivit fisica mista. Svezia: lo Stato concede alle scuole di
vietare luso del burqa. Gran Bretagna: concesso alle donne
mussulmane di indossare il velo e ai sikh il turbante. Francia:
bandito ogni ostentazione di simboli religiosi. Spagna, Finlandia e
Svezia: provvedimenti per adattare i menu delle mense ai precetti
religiosi e culturali degli alunni immigrati.
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DEDICATO AI 141 STUDENTI DI PESHAwar trucidati a scuola II
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