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Le migliaia di isole del fatato Arcipelago sono disseminate dallo stretto di Bering finoquasi al Bosforo. Sono invisibili, ma esistono, e occorre trasferire altrettantoinvisibilmente, ma di continuo, da isola a isola, invisibili schiavi che hanno un corpo, unvolume e un peso

Aleksandr Solenicyn, Arcipelago GULag, 1973

Prologo o similare.

Dacch sono al mondo ho sentito la gente discutere su destra e sinistra. La destra praticamenteautomatica, perch destra, ergo la parte femminile di destro che il vocabolario cos scioglie:Pronto di mano e dingegno, abile, accorto, sagace.1

La sinistra, perch sottacerlo, sinistra nel senso che si tratta della parte femminile di sinistro, cheancora il vocabolario cos spiega: Infausto, sfavorevole, avverso (per il prevalere, nelle antichetradizioni popolari, nella credenza che gli auspici provenienti da sinistra fossero di cattivo augurio);inoltre: incidente grave, disastro, sciagura.2

Abbiamo poi altre parole quali sinistralit, sinistrare, sinistrato, sinistrese, sinistrismo esinistramente: tutti vocaboli che sanno di malasorte.

Centro et sinistra.

Il centro, di contro, laddove si dice stia la virt, ma troppo spesso anche la noia nel bel mezzo delfiume, laddove tutto scorre anche quando pare che il tutto e il consequenziale debbano rimanereimmobili. un po il centro del globalizzato dove albergano anche gli apolidi e i coatti. Il centro quel qualche cosa che, volenti o nolenti, nettiamo. Utile, sicuramente, perch espelle, ma defilato tra

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due ali rosee e, magari, anche un po pelose.

Torniamo agli estremi.

La sinistra quella saga paesana dove tutto si fa andare bene perch vi diguazzano il caos e unapulizia sommaria, che talvolta fa arricciare il naso allapproccio con lascella non lavata. La destraparrebbe poter essere tuttaltro che sinistra, ma se guardiamo bene in fondo in fondo, sollevando iltappetone del salotto, vediamo ch insozzata purella, perch qualcheduno ha camuffato la sinistrafacendola passare per sorella quando, i due estremi, parenti non dovrebbero essere affatto.

Pertanto, c qualche cosa che ci sfugge!

A tal proposito rimando le lungaggini e la noia alla lettura di Compagni di gioco, che sa quasi dipresa in giro, ma non tale (articoletto birbantello pubblicato su Ereticamente).

Intermezzo veloce.

Detto questo, mi volgo attorno e guardo il panorama di questi ultimi due millenni e penso se ciriesco ancora. Dove sono capitato? Forse in un deserto o in un bosco desertificato? Procedo pianopiano e vedo di non cadere in inganno alcuno, se me la sento.

Il genere umano si potrebbe suddividere in quattro: i coscienti, gli agitabili (generalmente ignorantiin quanto non conoscono), gli agitati (con critici fattori relazionali) e gli agitatori (che sommuovonoper poter campare sulla pelle degli altri).

Comune al luogo, comune a quel che non sa di tutto.

Curioso a dirsi, ogni essere materiale che vive sulla Madre Terra ha bisogno della sua cubaturadaria per vivere e procreare. Compreso ci, perch agitarsi? Assodato il fatto, che bisogno cdingrassare taluni interpretatori del reale? Ovvero gli agitatori del sociale?

Curioso a dirsi, tanto il Cristianesimo quanto il Comunismo sono fenomeni culturali ebrei,nonostante le apparenze e talune dichiarazioni (per celare le evidenze) dincompatibilit.

Principiamo dal principio vero: Paolo (Tarso 5-15 a. Roma 67), dichiarato santo e noto anche comePaolo di Tarso, bench in realt si chiami Saulo, detto Apostolo delle genti o dei gentili (cio deipagani) a motivo della sua attivit apostolica (). La sua famiglia, ebrea, si era stabilita a Tarso dove

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il padre aveva acquisito il diritto di cittadinanza romana. Chiamato col nome di Saulo, crebbe in unambiente imbevuto di cultura greca (). Fervente osservante della Legge secondo la rigidatradizione farisaica, fu presente al martirio di santo Stefano, verso il 36. Durante questa primapersecuzione anticristiana chiese e ottenne dal sinedrio il mandato, da far valere presso le comunitgiudaiche di Damasco, di ricercare e portare in giudizio a Gerusalemme i correligionari seguaci diGes. Sulla via di Damasco, giunto nei pressi della citt, venne colpito da una forza soprannaturale,cadde a terra e Ges gli apparve rivolgendogli le parole: Saulo, Saulo, perch mi perseguiti?Lesperienza soprannaturale di questo incontro cambi totalmente Saulo.3

E, pare, fino a qui ci siamo: costui si sente di dover essere qualcheduno e sinventa o sappropria diqualche cosa che non ha pensato. Ma intanto agita.

Gli aficionados.

Certamente elementi non ebrei hanno contribuito nel tempo a fornire il loro supporto alCristianesimo e a svilupparne laffermazione, continuando fino ad oggi in tale opera, ma limprontaebraica rimane indelebile. Leffetto pi evidente provocato in ogni continente da questi fenomeniculturali sono le violente lotte scaturite per la loro affermazione. bene ricordare e precisare chenascono, o meglio si formano e si sviluppano, sulle basi di precedenti pensieri e culture.

Ma tanto per comprenderne la bont intrinseca, quindi non palesata, si pu coinvolgere econdensare in pochi versi almeno la met del genere umano (quella femminile) riportando utilmentealcuni passi dellEcclesiaste, contenuto nel Vecchio Testamento, dove si parla della Donna: 26. Mivolsi a considerare collanimo mio tutte le cose per apparare, e conoscere, e cercare la sapienza e laragione, e per ravvisare lempiet dello stolto, e lerrore degli imprudenti: / 27. E riconobbi comeamara pi della morte ell la donna, la quale un laccio di cacciatore, e il suo cuore una rete, e lesue mani sono catene. Colui, che caro a Dio, fuggir da lei, ma il peccatore vi sar preso.4

Maglietto e non Martello.

Nel XV secolo esce il trattato Malleus maleficarum, ovvero il Martello dei malefici, meglio notocome Martello delle streghe. Si tratta di un vero e proprio manuale per coloro i quali desiderinoaffrontare con efficacia e senza rischi i processi innanzitutto contro gli eretici, ma anche neiconfronti di streghe, stregoni, negromanti e chiunque pratichi la cosiddetta magia. Gli autori sonoHeinrich Krmer (latinizzato in Henricus Institor) e Jakob Sprenger. Krmer tedesco, domenicanoe teologo; nel 1479 papa Sisto IV lo nomina inquisitore su tutta la Germania Superiore, mentre nel1500 papa Alessandro VI lo assurge a nunzio e inquisitore in Boemia e Moravia. Nella Citt di

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Colonia Sprenger priore del convento domenicano nonch professore universitario; nel 1484diviene inquisitore generale per le diocesi di Colonia, Magonza e Treviri. Conoscitori di vari testi, tracui spiccano quelli scritti dai Padri e dai Dottori della chiesa, i due inquisitori affermano: C danotare che un tempo le streghe erano colpite da una duplice pena: la pena capitale e il laceramentodi tutto il corpo per mezzo di unghie ferrate, oppure venivano gettate in pasto alle belve. Oggivengono bruciate, forse per il loro sesso femminile.5

Padre Saverio Xeres, della Diocesi di Como, nei primi anni del terzomillennio scrive a proposito del percorso della Chiesa: Leresia, innanzitutto, una cancrena checorrode il corpo sociale ed ecclesiale; come tale, non ammette interventi lenitivi o correttivi, masoltanto di eliminazione chirurgica dunque violenti efficaci proprio nella misura in cui sonotempestivi e risoluti. Lintero corpo sociale deve essere, al riguardo, compatto e inflessibile. Lascomunica il primo fondamentale passo, in quanto bandisce dalla convivenza sociale gli eretici. Laloro eventuale ostinazione non potr che condurli alla morte: essendo infatti la convivenza attorno aiprincipi cristiani lelemento connettivo unico e totalizzante la societ del tempo, chi si pone fuoridalla Chiesa si pone fuori non solo dalla societ, ma in qualche modo dalla vita stessa.6

Sciogliamo, in senso lato, qualche concetto.

Eresia: Dottrina che si oppone a una verit rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica e,per estensione, alla teologia di qualsiasi chiesa o sistema religioso, considerati come ortodossi.7

Eretico: Chi, pur facendo parte di una chiesa o confessione religiosa, si fa promotore, sostenitoreo seguace di uneresia; in particolare, chi, essendo membro della Chiesa cattolica, negapertinacemente o anche soltanto mette in dubbio qualcuna delle verit rivelate o dei dogmi difede.8

Inoltre: uno che non avesse mai fatto professione di fede cristiana non sarebbe propriamenteeretico, ma semplicemente infedele, come gli Ebrei e i Gentili che sono al di fuori.9

Da Ebraismo e Cristianesimo sono a loro volta derivate molteplici espressioni culturali, religiose esociali: basta qui ricordare lIslamismo e le sue derivazioni. Sono pi o meno noti i rivoli in cui sdiramato un impulso di potenza andando a costituire dalla met dellOttocento ad oggi una pleiadedi correnti e di partiti politici. Cos come sempre dallEbraismo e quindi dal Cristianesimo ne sonoderivati numerosi altri, tra cui figura il Comunismo.

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Dal deserto con furore.

Tra dottrine e sette religiose cristiane o dinflusso cristiano abbiamo, ad esempio: Adamiti,Adozianisti, Albigesi, Anglicani, Apollinaristi, Apostolici, Ariani, Arnaldisti, Begardi, Beghine eBeghini, Bogomili, Caldei, Calvinisti, Catari, Cattolici, Circoncellioni, Dolciniani, Donatisti,Eutichiani, Fotiniani, Fraticelli, Gallicani, Giansenisti, Gioachimiti, Giurisdavidici, Gnosticisti,Lollardi, Luciferiani, Manichei, Marcioniti, Modalisti, Modernisti, Monarchiani, Monofisiti,Monotelisti, Montanisti, Nestoriani, Nicolaiti, Novaziani, Ortodossi, Patarini, Pelagiani, Poverilombardi, Prisciallianisti, Protestanti, Quietisti, Sabelliani, Spirituali, Taboriti, Ugonotti, Umiliati,Ussiti, Utraquisti, Valdesi, Valentiniani, Vecchi cattolici.

Buona parte di queste sono state bollate come eretiche.

E veniamo dunque al dulcis in fundo: il tema caro ai comunisti che ci stanno riempiendo ilcontinente di islamisti.

Islm: la religione monoteistica fondata da Maometto (Muhammad) in Arabia agli inizi del VIIsecolo. Nellislamismo confluiscono elementi tratti dal paganesimo arabo, dallebraismo, dalcristianesimo ed basato sulla credenza in Allah (Dio) e nel suo profeta Maometto, a cui il verbodivino viene comunicato in pi momenti dallarcangelo Gabriele (Giabrl), personificazione dellospirito divino. Sostanzialmente completa, tale religione raccoglie la parola dei precedenti profeti:Abramo, Mos e Ges; il sistema religioso, con aspetti culturali, sociali e politici codificato nelCorano.

Corano: il libro sacro dellislamismo: scritto in lingua araba, composto in prosa rimata e sidivide in 114 capitoli (detti sure) i quali a loro volta si dividono in versetti (detti yt); talvolta ilcapitolo ha il titolo che si riferisce a qualche argomento significativo contenuto nella sura stessa. Ilcontenuto del libro assai vario, comprendendo parti giuridiche e normative, esortazioni ai fedeli,leggende, parti di tono lirico ed immaginoso, e anche commenti alla cronaca spicciolaquotidiana.10

Se lortodossia islamica proibisce la traduzione del Corano in altre lingue, taluni gruppi religiosi divedute, diciamo, pi morbide, invece lo consentono.

Sure: allinizio della Sura II, La Vacca, si comincia parlando del libro, ovvero del libro guidasicura come messaggio di Dio agli esseri umani. I versetti n. 6 e n. 7 cos poi recitano: E ikfirna? loro del tutto indifferente che tu li metta in guardia: puoi anche tacere, non sipersuaderanno mai. Pose il Dio un marchio sui loro cuori, pose un sigillo sulle loro orecchie, e suiloro occhi c una benda. Li aspetta un castigo terribile.11

Occorre ricordare, ancora, che il termine kfirna indica lincredulo, meglio indicato comeinfedele. Pi avanti si apprendono le seguenti esortazioni: Ammazzateli ovunque essi siincontrino! fateli uscire da dove essi vi han cacciato! La persecuzione pi forte della strage. Noncombatteteli presso la moschea harm, a meno che essi vi diano battaglia in quei paraggi: ch se inverit vi attaccano, uccideteli! Questa la fine dei kfirna!.12

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La conclusione della libagione.

Veniamo quindi al Comunismo: Dottrina che, sulla base delle formulazioni teoriche di Marx eEngels, propugna un sistema sociale nel quale sia i mezzi di produzione sia i beni di consumo sianosottratti dalla propriet privata e trasformati in propriet comune, e la gestione e distribuzione diessi venga esercitata collettivamente dallintera societ nellinteresse e con la piena partecipazionedi tutti i suoi membri.13

Una forma embrionale di Comunismo, o meglio di vetero-comunismo, la si pu cogliere ad esempionei Lollardi.

Rimane comunque accettata larchitettura del Comunismo ad opera di Marx ed Engels, ebreitedeschi, come sono quasi tutti ebrei i promotori delle varie forme di Comunismo nel mondo.Curiosamente i Comunisti di spicco generalmente si presentavano e si presentano al pubblicoutilizzando pseudonimi, ovvero sotto falso nome, e cos la stampa e la storia ce li riportanoancoroggi: mascherati.

Il capitale la pena al maschile.

Un bel giorno vide la luce il prode Kissel Mordekai (Treviri 1818 Londra 1883), alias Karl HeinrichMarx, di famiglia israelita, definito a posteriori (forse) il padre del comunismo. Laureatosi infilosofia, Kissel si dedica al giornalismo politico e a Parigi pubblica in collaborazione con FriedrichEngels il primo e unico numero della rivista Deutsche Franzsische Jahrbcher. Questa contiene duearticoli: La questione ebraica e La critica della filosofia hegeliana. Successivamente Marx ed Engelsaderiscono alla Lega dei Comunisti e nel 1848 scrivono il Manifesto del Partito Comunista. In praticafanno cappotto perch saggiudicano innanzi alla storia la partita e pure la vittoria.

Sinonimo di Comunismo il Bolscevismo e la dottrina bolscevica russa anima il movimento politicoprofessato dalla sinistra del partito socialdemocratico russo, schieratosi con Lenin, dove tale partitosi costituito allinterno del Bund ebraico. Il fatto curioso che anche gli stessi ebrei ne subironole conseguenze, travolti in guerre, deportazioni ed eccidi. Tra i personaggi di spicco del Comunismosi hanno quindi parecchi ebrei, dei quali taluni autori affermano lappartenenza alla Massoneria.

La cortina sovietica di ferro impedisce anche mediante il suo cirillico che gli estranei colgano ciche celato deve rimanere. Assieme al golem, il segreto su chi predilige il maglietto e non gi ilmartello deve permanere.

Nelle terre centrali fioriscono maglietti.

Da quel 1818 passano parecchi annetti e un giorno giunge sulla Madre Terra un altro adepto dipartito: si chiama Eduard Bernstein (Berlino 1850 Berlino 1932) e sar scrittore dopere di dottrinasocialista-comunista, nonch uno che far carriera divenendo Ministro della Propriet dello StatoSocialista Tedesco nel 1918. In pratica a grande guerra finita sale finalmente sul podio assiemeagli altri suoi compagni. Uno di questi sar Karl Kautsky (Praga 1854 Amsterdam 1938), alias KarlKaus, di professione ideologo marxista ed esponente della socialdemocrazia tedesca, il quale diverr

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uno dei maggiori interpreti del pensiero politico di Marx, per finire niente pop di meno che MinistrodellAgricoltura nel primo Gabinetto tedesco del 1918. Ministro che mir in alto per fuggire ladagio:la terra bassa, nel senso che per trarci sostentamento in modo onesto ci si deve spezzare soprala schiena.

Rus.

Guadiamo i grandi fiumi e giungiamo laddove i Vikinghi fondarono unregno, spodestati poi dagli Slavi. Vi nasce tra le bambagie Vladimir Ilic Uljanov (Simbirsk 1870 Gorki, Mosca 1924), che detto cos nessun si filerebbe, perch bisogna ricordarlo con lopseudonimo, quasi fosse un grande attore: Nikolaj Lenin. stato uno dei fautori della rivoluzioneebrea comunista russa dei primi del Novecento e della trasformazione dellimpero russo in Unionedelle Repubbliche Socialiste Sovietiche (U.R.S.S.). Cos nel 1920 ha scritto il grande vate (VladimirIlic Uljanov alias Lenin, ovviamente): Lo ripeto, lesperienza della dittatura del proletariato che havinto in Russia ha mostrato chiaramente a chi non sa pensare e a chi non ha mai dovuto riflettere suquesto problema che la centralizzazione assoluta e la pi severa disciplina del proletariato sono unadelle condizioni fondamentali per la vittoria sulla borghesia.14

A ben vedere, sia in Russia, sia altrove, il proletariato non mai riuscito a governare, soprattutto sevigeva un governo comunista o, per dirla tutta, se comandava la Grande Loggia paludata nellabandiera rossa comunista.

Da uno Spartaco prendono il nome.

Un bel giorno Rozalia Luksemburg (Zamos, Rutenia 1870 Berlino 1919), alias Rosa Luxemburg, difamiglia ebreo-polacca, spos il compatriota naturalizzato tedesco Gustav Lbeck allo scopo diacquistare la cittadinanza tedesca e di poter cos lavorare indisturbata in Germaniaallorganizzazione del partito socialdemocratico.15

Ella, irrequieta e indomita, facente parte del movimento rivoluzionario polacco, divennesuccessivamente rivoluzionaria tedesca e aderente al movimento Spartachista. I fumi sincrociano efluiscono poi assieme come i fiumi e cos fu per Karl Liebknecht (Lipsia 1871 Berlino 1919), ebreomarxista, schierato nellestrema sinistra del Partito Socialdemocratico tedesco, che divennelorganizzatore del movimento operaio tedesco, nonch il compagno della Rozalia. Lo si ricorda tra ifondatori della Lega di Spartaco o Spartakusbund, a cui aderirono i cos detti Spartachisti.

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Il maglietto sul capo di chi non si piega.

Il fondatore e primo direttore della eka Feliks dmundovi Derzhin (Ivjanec 1877 Mosca 1926),alias Dzerinskij, di famiglia ebrea aristocratica polacca. La eka, detto a beneficio di noi tuttiprofani, era la rezvyajnaja Kommissija (Commissione Straordinaria), ovvero la polizia segretarussa del governo bolscevico del primo periodo; a questa succedono pi avanti la G.P.U., la N.K.D.V.e il K.G.B.

Due anni dopo Feliks, dallo spazio pi profondo, si manda sulla Madre Terralirrequieto Lew Davidovic Bronstein (Ivanovka, Ucraina 1879 Coyocn, Citt del Messico 1940),alias Leon Trotzkij. Diviene uno dei fautori della rivoluzione comunista russa dei primi delNovecento, poi cacciato e successivamente fatto uccidere da Stalin, suo correligionario. Suldizionario leggiamo che era figlio di un agiato coltivatore israelita, studente a Odessa (1897), sileg ai circoli rivoluzionari locali, avvicinandosi alle teorie marxiste.16

Ed ecco il grande baffone concomitante al compagno di giochi precedente: Iosif VissarionovicDzugasvili-Kocha (Gori, Georgia 1879 Mosca 1953), alias Stalin. Si trattato innanzitutto di unrivoluzionario, grande secondino della Lubianka, nonch principale dittatore russo del XX secolo.Possiamo, ma i personaggi sarebbero molti, tagliarla corta ricordando ancora solo Grigorij EvseeviApfelbaum (Elizavetgrad -Kirovograd- 1883 Mosca 1936), alias Grigorij Zinovev, il dirigente delSoviet di Pietrogrado e presidente dellInternazionale Comunista. Nonostante fosse puregli ebreo isuoi correligionari lo fecero fucilare.

Ci si chiesti per quale motivo la terra di Siberia conti cos tanti ebrei? Non certo perch a costoropiaccia il freddo algido! Si tratta dei discendenti dei sopravvissuti stoccati nei campi diconcentramento-sterminio istituiti dai loro stessi correligionari.

Fuori dalla Russia, tutta unaltra steppa.

Sul finir dellOttocento nacque anche linventore di un mezzo di locomozione nuovo: il treno dellamorte. Abel Cohen o Kohn (Szilgycseh 1886 Mosca 1938), alias Bla Kun, da rivoluzionario eanimatore-agitatore del movimento comunista ungherese ricordato in patria per eccidi, rapine e ilfamigerato, gi citato, trenino birichino.

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Nella terra slava che sa di Adriatico, il mitico mare degli Adrii, qualcheduno traduce in serbo-croatoil libro Il Capitale. Costui Moa Pijade (Belgrado 1890 Parigi 1957), alias ia Janko, da taluniindicato come sefardita dorigini spagnole, stretto collaboratore di Tito.

Il tempo scorre sempre e lanno seguente ecco che nasce Antonio Gramsci (Ales, Cagliari 1891 Roma 1937), uomo politico ebreo che fonda il Partito Comunista Italiano assieme ad Amedeo Bordiga(costui ne verr espulso nel 1930 in quanto accusato di trotzkismo). Era, poveretto, inviso ai potentie difatti non apparteneva a Loggia alcuna (o cos pare).

Ma torniamo in terra slava perch lanno dopo ancora vi nasce Josif Weiss (Kumrovec, Croazia 1892 Lubiana 1980): da taluni indicato col nome Josip Broz, alias Tito, fondatore del partito comunistajugoslavo; rimarr il dittatore a capo della Jugoslavia fino alla morte. Sullargomento si leggautilmente il libro dello storico William Klinger (recentemente ammazzato con un colpo alla nuca aNew York): Ozna. Il terrore del popolo. Storia della polizia politica di Tito, Luglio Editore, SanDorligo della Valle 2015.

Predicare bene e razzolare male

Il XIX secolo ancora non ancora finito e la cicogna regala altri puttini michelangioleschi. MtysRosenfeld (Ada -o a Subotica- 1892 Gorky 1971), alias Mtys Rkosi, diverr Segretario Generaledel Partito Comunista Ungherese e Presidente del Consiglio dei Ministri dUngheria. Lo seguir aruota Boleslaw Bierut (Lublino 1892 Mosca 1956), che diverr Segretario Generale del PartitoOperaio Unificato Polacco e Presidente della Polonia. Un anno dopo ecco che compare HannahRabinsohn (Codeti 1893 Bucarest 1960), alias Ana Pauker, che con piglio generalesco diverresponente del Partito Comunista Rumeno, Ministro degli Affari Esteri e Vice Presidente del Consigliodei Ministri della Repubblica Popolare di Romania. E lanno dopo ancora la cicogna porta sullaMadre Terra un pezzo da novanta: Nikola Salomon Chruv (Kalinovka 1894 Mosca 1971), aliasNikita Sergeevi Chruv, che diverr niente pop di meno che Presidente del Consiglio deiMinistri dellU.R.S.S. e Segretario del Partito Comunista dellUnione Sovietica.

Prima di chiudere con le nascite notevoli pensiamo un poco anche a Klement Gottwald (Vykov 1896 Praga 1953), capo del Partito Comunista di Cecoslovacchia che diviene Presidente dellaCecoslovacchia a seguito del colpo di stato promosso dalla Russia, nonch a un secondinodeccellenza: Lavrentij Pavlovic (Mercheuli, Georgia 1899 Mosca 1953), alis Berija. Costui diverrparte del Partito Comunista Sovietico e diriger la eka, la G.P.U. e la N.K.D.V., ma finir uccisosenza processo dai suoi stessi compagni e correligionari. Cos di lui s scritto: ingegnere, entrgiovanissimo nel partito comunista e dal 1921 al 1931 diresse in Georgia la eka e poi la GPU.Divenuto primo segretario del partito comunista di Georgia (1931) e poi membro del comitatocentrale del partito comunista (1934), grazie allappoggio del compatriota Stalin, represseenergicamente le tendenze nazionaliste e le resistenze alla collettivizzazione delle popolazionicaucasiche.17

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Lambiente fa tendenza.

Comincia il nuovo secolo, il Ventesimo, e vediamo sulla pizza Georgij Maksimilianovi Malenk(Orenburg 1902 Mosca 1988), alias Malenkov: sar non solo collaboratore di Stalin, ma pure capodel Partito Comunista dellUnione Sovietica e premier dal 1953 al 1955.

Non si pu dunque sottacere che inizialmente il 90% del Soviet Supremo, organo federale legislativodellU.R.S.S., fosse costituito da persone di confessione ebraica. Ci nonostante, poche decine dianni pi tardi, quando la Russia attacca e invade la Polonia nel settembre del 1939, Stalin fadeportare in Siberia un numero enorme di ebrei polacchi e si parla di circa un milione di persone,ma la cifra chiaramente da confermare. E taluni la ritengono sottostimata.

Per quanto riguarda i Bolscevichi, costoro sono soliti presentare il terrore come conseguenza dellacollera delle masse popolari: i bolscevichi sarebbero stati costretti a ricorrere al terrore per lepressioni della classe operaia. Non solo, ma il terrore istituzionalizzato si limitato a ricondurre adeterminate forme giuridiche linevitabile ricorso alla giustizia sommaria invocata dal popolo. difficile immaginarsi un punto di vista pi farisaico di questo e si pu agevolmente dimostrare, fattialla mano, quanto simili affermazioni siano lontane dalla realt.18

Ma leggiamo amabilmente un altro passo: La nostra guerra non contro le singole persone,scriveva Lacis sul Krasnyj Terror il 1 novembre 1918. Noi sterminiamo la borghesia come classe.Nellistruttoria non cercate documenti o prove su ci che laccusato ha commesso, nei fatti o conparole, contro il potere sovietico. La prima domanda che dovete porgli a quale classe appartiene,quali sono le sue origini, leducazione, listruzione, la professione. Sta in questo senso e lessenza delterrore rosso. Lacis non diceva niente di originale, si limitava a scopiazzare le parole di Robespierrealla Convenzione a proposito della legge del 22 pratile del 1794 sul Grande Terrore: Per faregiustizia dei nemici della patria, basta stabilire la loro personalit. Non si tratta di punirli, bens didistruggerli.19

La citazione riportata anche in Storie di uomini giusti nel Gulag.20

Inoltre, ecco unaltra perla di saggezza: Grigorij Zinovev, massimo dirigente bolscevico, nelsettembre 1918 diceva: Per distruggere i nostri nemici dobbiamo avere il nostro proprio terroresocialista. Dobbiamo tirare dalla nostra parte, diciamo, novanta dei cento milioni degli abitanti dellaRussia sovietica. Quanto agli altri, non abbiamo nulla da dirgli. Devono essere annientati.(Severnaja kommuna, n. 109, 19 settembre 1918, citato da N. Werth in Uno Stato contro il suopopolo, Parte prima di Aa. Vv. Il libro nero del comunismo, Mondadori, Milano 1998, p. 71).21

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Campi da gioco dellEurasia.

Parlando di Comunismo si possono utilmente ricordare i GULag, acronimo di Glavnoye UpravlenyeLagerei (Direzione principale dei campi, ovvero dei cos detti campi di lavoro o lager). Istituiti nel1926 in Russia, sono rimasti attivi fino agli anni Novanta, ospitando milioni di prigionieri, dei qualimolti usciti solo da morti. A costoro si possono unire i milioni di cinesi rieducati nei campi di lavorodenominati Laogai, istituiti dal presidente del Partito Comunista cinese Mao Zedong (Shaoshan 1893 Pechino 1976), noto con lo pseudonimo Mao Tse-tung, ispirato da quelli sovietici.

Dagli anni Sessanta ad oggi i Laogai hanno accolto circa cinquanta milioni di persone; molti milioni,anche in questo caso, vi sono usciti solamente tenendo i piedi in avanti.

Secondo stime non ufficiali e non confermate i Laogai sarebbero oggi un migliaio, per qualchemilione di rieducandi.

Questi due esempi non sono gli unici.

Un vero e proprio genocidio stato operato sotto il dittatore comunista cambogiano Salot Sar (PrekSbauv 1925 Anlong Veng 1998), meglio noto con lo pseudonimo di Pol Pot, operante per un certoperiodo sotto lala protettrice degli Stati Uniti dAmerica. Negli anni Settanta del XX secolo lo sisarebbe tranquillamente potuto inserire nel Guinnes dei Primati: riusc a fare uccidere un terzo delsuo popolo, ovvero dei Cambogiani.

Il caduto nel dimenticatoio: Aleksandr Solenicyn.

Oggi non abbastanza si ricorda dello scrittore sovietico ebreo AleksandrIsaevi Solenicyn (Kislovodsk 1918 Mosca 2008), Premio Nobel per la Letteratura nel 1970. Tra il1973 e il 1975 scrive i tre volumi Archipelag Gulag sui lager sovietici, dove lui stesso statoincarcerato: La nuova linea di Stalin, per cui dopo la vittoria sul fascismo bisognava metter dentropi energicamente che mai, in gran numero e per lunghi anni, si riflett subito, beninteso, anche suipolitici. Gli anni 1948-49, caratterizzati da una generale intensificazione delle persecuzioni e dallavigilanza, furono contrassegnati dalla tipica commedia dei ripetenti, inaudita anche per la non-giustizia staliniana. Cos furono chiamati, nella lingua del gulag, gli sventurati non finiti di

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sterminare lanno 1937, che erano riusciti a sopravvivere agli impossibili, insostenibili dieci anni eadesso, negli anni 1947-48, a fare i primi timidi passi sulla terra libera, estenuati e con la saluterovinata, nella speranza di finire in pace i pochi anni di vita che rimanevano loro. Ma una efferatafantasia (o malvagit tenace, o insaziabile desiderio di vendetta) indusse il Generalissimo-Vincitore aemanare un ordine: tutti quegli esseri storpiati dovevano essere condannati nuovamente, senzaalcuna colpa!.22

In un libro curato da Giuseppe Averardi compare una informazioncina curiosa:la prima documentata, autentica e completa carta dei campi di lavoro forzato in urss / Pubblicatanel 1974 dalleditore di Plain Talk con il seguente commento: Gulag il trust del lavoro forzatosovietico unabbreviazione di Glavnoye Upravlenye Lagerei o ufficio dei campi di lavoro forzato,una sezione del MVD, il ministero dellinterno (gi noto come NKVD, lequivalente russo dellaGestapo). Nel Gulag ci sono pi di 14 milioni di condannati ai lavori forzati, sparsi in decine dicolonie penali, ciascuna delle quali unisola del Diavolo o anche peggio. Vivono in uno stato dimiseria indicibile, sempre sullorlo della morte per fame o per malattia, e lavorano come schiavi perdodici ore al giorno, agli ordini di padroni dittatoriali.23

Conclusio conclusionis.

La grande massa dei comunisti italiani quanto sopra scritto lo ignorano. Difatti tali comunisti sonoquelli che si scrivono con la ci minuscola, perch in seno al partito possono anche contare, nelsenso che le quattro operazioni le conoscono, ma contano come il due di briscola nella Loggia(ammesso e non concesso che i comuni comunisti vi siano ammessi).

Un po come i cosiddetti e proclamati cristiani: si dicono tali, ma nemmeno uno su cento di loro haletto pi di un versetto della Bibbia. In questa ignoranza quasi desertica e totale, come fanno aproclamarsi tali? Ovvero cristiani?

Difatti, in seno alla Chiesa di Roma costoro contano nemmeno quanto la confezione delle carte nelgioco del rubamazzetto.

E qui sta il magheggio del gioco sinistro: meno si sa e pi si controlla, meglio si controlla e menoquesti sanno e sapranno.

Porgo quindi a Voi sinistri il tristo motteggio: lasciate ogni speranza voi chignorate!

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e mi perdoni lInarrivabile Maestro (Dante, non il capo-maglietto) per la presa a prestito delpassaggio.

P.S.:

Maglietto: Il maglietto (o martello) linsegna sia del Maestro Venerabileche dei due Sorveglianti che insieme a lui guidano la Loggia (Claudio Bonvecchio, Il simbolismo e laLibera Muratoria, in Massimo Rizzardini, Andrea Vento -a cura di-, AllOriente dItalia, RubbettinoEditore, Soveria Mannelli 2013, p. 141).

NOTE

1 Istituto della Enciclopedia Italiana, Vocabolario della Lingua Italiana, Vol. II, Roma 1987, p. 63.

2 Istituto della Enciclopedia Italiana, Vocabolario della Lingua Italiana, Vol. IV, Roma 1994, p. 349.

3 Rizzoli Larousse, Enciclopedia, Vol. 15, Bologna 2003, p. 734.

4 Antonio Martini -traduzione secondo vulgata di-, La Sacra Bibbia. Antico e Nuovo Testamento, Vol.II, Garzanti Editore, Milano 1954, p. 67, LEcclesiaste, VII, 26-27.

5 Heinrich Krmer, Jakob Sprenger, Il martello delle streghe, Fabrizio Buia, Elena Caetani, RenatoCastelli, Valeria La Via, Franco Mori, Ettore Perrella -traduzione dal latino di-, Marsilio Editori,Venezia 1977, p. 36, I, I.

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6 Saverio Xeres, La Chiesa, Corpo inquieto. Duemila anni di storia sotto il segno della riforma,ncora Editrice, Milano 2003, pp. 91-92.

7 Istituto della Enciclopedia Italiana, Vocabolario della Lingua Italiana, Vol. II, op. cit., p. 296.

8 Ibidem, p. 297.

9 Heinrich Krmer, Jakob Sprenger, Il martello delle streghe, op. cit., p. 348, III, I.

10 Istituto della Enciclopedia Italiana, Vocabolario della Lingua Italiana, Vol. I, op. cit., pp. 948-949.

11 Federico Peirone -traduzione e comento-, Il Corano, Vol. I, Mondadori Editore, Milano 1980, p.86, I, II, 6-7.

12 Ibidem, p. 105, I, II, 05.

13 Istituto della Enciclopedia Italiana, Vocabolario della Lingua Italiana, Vol. I, op. cit., p. 869.

14 Lenin, Lestremismo malattia infantile del comunismo, A.C. Editoriale Coop, Milano 2003, p. 23.

15 Rizzoli Larousse, Enciclopedia, Vol. 12, Bologna 2003, p. 661.

16 Rizzoli Larousse, Enciclopedia, Vol. 21, Bologna 2003, p. 705.

17 Rizzoli Larousse, Enciclopedia, Vol. 3, Bologna 2003, p. 208.

18 Segej P. Melgunov, Il terrore rosso in Russia (1918-1923), Sergio Rapetti, Paolo Sensini -a curadi-, Editoriale Jaca Book, Milano 2010, p. 81.

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19 Ibidem, p. 93.

20 AA. VV., Storie di uomini giusti nel Gulag, Paravia Bruno Mondatori Editori, Milano 2004, p. 56.

21 Ibidem, p. 57.

22 Aleksandr Solenicyn, Arcipelago Gulag, Club degli Editori, Milano 1974, p. 104.

23 Giuseppe Averardi -a cura di-, I grandi processi di Mosca 1936 37 38, precedenti storici everbali stenografici, Rusconi Editore, Milano 1977, tavola fuori testo [p. 16].


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