Con gli altri imparo Far funzionare la classe come gruppo
I.C Don Milani, Perticato
Formatrice: Laura Beltrami
24/06/16
CPP: Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti
Chi siamo Cosa facciamo Come lavoriamo: � Il conflitto come risorsa � La metodologia Maieutica
La maieutica apre un nuovo esito possibile al conflitto, non la soluzione tecnica ma la ricerca di un compito ulteriore.
La soluzione del conflitto sta nell'assumere un compito, una responsabilità. (Daniele Novara)
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La mia classe come gruppo: un problema che riscontro
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Le competenze professionali dell’insegnante � Capacità di controllare le emozioni � Capacità di saper gestire un gruppo � Avere un metodo, competenza
metodologica (serie di passaggi pedagogici)
In gruppo si impara…meglio
� I bambini/ragazzi imparano tra di loro, meno dagli adulti
� La didattica sociale è meglio di quella speciale
� La capacità di gestire il gruppo classe è parte della professionalità del docente
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La classe � B/r non sanno stare in gruppo in maniera
“naturale” � Fenomeno concreto e astratto � Non scelta (stress/risorsa) � Individualità/confronto con altri � Ruolo adulto (motiva, fa crescere, crea
appartenenza, fa lavorare) � “Siamo qui per imparare e per imparare
abbiamo bisogno gli uni degli altri” (apprendimento cognitivo/relazionale)
� Litigio
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I due livelli del gruppo classe
La classe
Didattica di gruppo! Sintonizzazione struttura esterna (centrata sul compito) e interna (centrata su
relazione)
Ogni gruppo è unico, organizza una sua area sociometrica. Se vogliamo far funzionare la classe dobbiamo allearci con la parte interna del gruppo
classe.
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Non si isolano le responsabilità affettive dagli elementi dello studio.
Sviluppare la matrice gruppale è il modo migliore per aumentare la motivazione
allo studio. Allora si crea apprendimento.
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Che cosa fate/potreste fare per prendervi cura del cerchio interno del vostro gruppo classe? Scambio a gruppi e restituzione in plenaria
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� Cassetta delle emozioni (il b che desidera mette nella cassetta un biglietto/letterina che dice un suo disagio, poi l’insegnante legge e prova a pensare a un intervento)
� Allo specchio (b si disegna, chi sono, come mi vedono gli altri, cosa posso fare per migliorare. Regole per fare attività)
� Uscite didattiche � Giochi di squadra con scelta libera del compagno e scambi di
ruolo � Gruppo d’ascolto in cerchio, insegnante facilitatore, regole
(non giudizio, rispetto, ascolto attivo), una volta la settimana (problematiche prioritarie portate da alunni o insegnante) o tutti i giorni (come state?)
� “Pensi di essere abile nello svolgere questo compito che ho chiesto con questa persona?” (aiuto reciproco, apprendimento relazionale e cognitivo, ma aule piccole, confusione) 24/06/16
� La formazione del gruppo: attività di conoscenza reciproca, gite o uscite, momenti ad hoc (gare sportive ecc) per costruire il gruppo all’inizio dell’anno scolastico
� E se la mia classe non è una prima? � Come fare manutenzione del cerchio
interno? Il consiglio di cooperazione, circle time, …
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Costruire una metodologia basata sul gruppo,
non sull’individuo.
Prima cosa da fare è organizzare lo spazio: se gli alunni si guardano tra loro si attiva il
gruppo.
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FORMA RIGIDA (lezione frontale) Centralità insegnante, turno parola, lectio, trasmissione
I/A, no reciprocità
LA DISPOSIZIONE DELLA CLASSE
FORMA AD “U” Frontale, ma possibilità alunni interazione
AD ANFITEATRO
IN CERCHIO
Circolarità classe, centralità gruppo, insegnante si muove
PER GRUPPI DI LAVORO Operatività, anche momenti frontali, gruppi ruotano, mutuo
insegnamento
Con la socializzazione del lavoro la classe viene tenuta in una tensione formativa in cui l’insegnante fa da regista, gli alunni fanno il
lavoro (laboratorio didattico).
DISPOSITIVI DI APPRENDIMENTO SOCIALE
MUTUALITA’ Quando gli alunni insegnano tra loro condividendo competenze (es. aiuto diretto; lezioni preparate, ecc.)
PROGETTUALITA’ Costruire assieme qualcosa di concreto o di più aleatorio (oggetti, cartelloni, giornale di classe, teatro, esposizioni, ecc.)
PROBLEMATIZZAZIONE A partire da domande maieutiche, anche degli alunni, costruire percorsi di ricerca ed esplorazioni volti a capire e a scoprire risposte possibili
CONFLITTUALITA’ Discussioni, confronto di idee e decisioni, contrapposizioni di varia natura
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Un gruppo che sta bene assieme, che costruisce, studia, apprende, è un gruppo che ha imparato a litigare. Il conflitto all’interno di un gruppo è quella possibilità di confronto, dove un alunno impara che si possono dire tutte le cose al compagno e alla compagna, anche quelle che non piacciono.
L’importante pero è imparare a litigare bene.
IL CONFLICT CORNER alla scuola primaria
LE CONDIZIONI PER UN APPRENDIMENTO EFFICACE
MOTIVAZIONE Principio di Sintonizzazione Interna
IMITAZIONE Principio di reciprocità
GRADUALITA’ Principio di sostenibilità
Fino ai 10 anni la mo&vazione è innata. Nella preadolescenza subentra il pensiero logico astra7o e il bambino si allontana dai modelli adul&. Nell’adolescente nasce la capacità metacogni&va, c’è un metapensiero, un pensiero che pensa su quello che si sta pensando.
La mo&vazione si affievolisce, non è automa&ca.
La scuola la deve sostenere con procedure metodologiche sempre adeguate.
Gradualità La prima cosa da fare è capire i pun& di partenza dei nostri alunni. Imitazione Il processo imita&vo crea sempre una condizione favorevole di apprendimento.
La lezione frontale senza esperienza dire7a è il metodo di apprendimento più difficile. I tempi a7en&vi rispe7o alla frontalità sono molto bassi. L’aDvità di gruppo sintonizza le connessioni cerebrali reciproche favorendo la comprensione.
Esercitazione Checklist sulla conduzione del gruppo classe
1. Come insegnante sei esterno o interno al gruppo classe? 2. Come si affrontano i li&gi/i problemi? Che ruolo ha
l’adulto? 3. Come è disposta la classe? 4. Il gruppo è organizzato per il mutuo apprendimento? 5. Come viene ges&ta la regolazione del gruppo (regole,
divie&, ordini)? 6. Quanto tempo è occupato dal lavoro dell’insegnante e
quanto dal lavoro del gruppo? 7. Quanto tempo viene dedicato tra colleghi
all’organizzazione del lavoro per il gruppo?
“Ciascuno cresce solo se sognato” C’è chi insegna guidando gli altri come cavalli passo per passo: forse c’è chi si sente soddisfatto così guidato. C’è chi insegna lodando quanto trova di buono e divertendo: c’è pure chi si sente soddisfatto essendo incoraggiato. C’è pure chi educa, senza nascondere l’assurdo ch’è nel mondo, aperto ad ogni sviluppo ma cercando d’essere franco all’altro come a sé, sognando gli altri come ora non sono: ciascuno cresce solo se sognato. Danilo Dolci, Poema umano, Nuovi Coralli, Einaudi, 1974
Testi di riferimento: ¡ Daniele Novara-‐Elena Passerini, Con gli altri imparo. Far funzionare la classe come gruppo di apprendimento, Erickson, 2015
¡ Daniele Novara, La grammatica dei conflitti, Sonda, 2011
¡ Daniele Novara, Caterina Di Chio, Litigare con metodo, Erickson, 2013
¡ Paolo Ragusa, Imparare a dire NO, BUR, 2013 ¡ Isabelle Filliozat, Le emozioni dei bambini, Pickwik, 2014
¡ CONFLITTI. Rivista Italiana di Ricerca e Formazione Psicopedagogia, edita dal CPP ([email protected] -‐ www.cppp.it)
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www.cppp.it [email protected]
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