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“Voi siete miei Amici” Gv 15,14

AMICI DI GESU’ CROCIFISSO n. 69: Febbraio 1998

EMISE LO SPIRITO: “E chinato il capo spirò” (Gv 19,30)

“Gesù, emesso un alto grido, spirò. Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono. E uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti. Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, sentito il terremoto e visto quel che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: «Davvero costui era Figlio di Dio!». (Mt 27,50-54)

Per la comprensione - Gli evangelisti narrano la morte di Gesù con una semplice parola: “spirò”, ma riportano diverse circostanze che l’hanno accompagnata: era il giorno della “Parasceve”, cioè la vigilia della Pasqua; erano “le tre del pomeriggio”; era il sesto giorno della settimana, che per noi è diventato il “Venerdì Santo”; prima di morire, secondo Matteo e Marco, Gesù emette un “alto grido”; secondo Luca, si affida al Padre: “Padre, nelle tue mani affido il mio spirito”, secondo Giovanni annunzia vittorioso che “tutto è compiuto”. Non vengono precisati il mese e l’anno della morte di Gesù: secondo molti studiosi era il 7 aprile dell’anno 30 d.C.. - “Pilato si meravigliò” per la morte di Gesù, avvenuta dopo poche ore di agonia. In genere i crocifissi resistevano più a lungo sulla croce e morivano frequentemente per asfissia; secondo molti studiosi, Gesù morì per un infarto, forse già iniziato nel Getsemani.

Rifletti - “Spirò”: una semplice parola, per descrivere il più grande dramma della storia umana: la morte in croce del Figlio di Dio. Apparentemente Gesù muore come morivano tutti i crocifissi, in uno strazio indicibile: dissanguato, bruciato dalla sete, asfissiato, straziato dalle piaghe dei chiodi e dai crampi, e forse con il cuore ferito dall’infarto. - “Un Dio morto in croce per me!” Era il grido di compassione e di amore di San Paolo della Croce e di tanti santi. Un Dio che muore sulla croce e muore per me! Non basterà l’eternità per capire adeguatamente questo grande mistero. - “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici” (Gv 15,13). Gesù lo ha fatto per me. Non poteva fare di più per me, non poteva dare di più. Ha dato per me la vita, la vita di Figlio di Dio. - “Per questo il Padre mi ama: perché io offro la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poiché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo». (Gv 10,17-18). Nessun potere umano, nessuno evento umano poteva costringere il Figlio di Dio a morire e a morire sulla croce: egli ha “offerto la vita” e ha accettato la morte “da se stesso”, liberamente, per mio amore. - Gesù, accettando la morte, ha sconfitto la morte, le ha tolto il suo “pungiglione”: “Dov'è, o morte, la tua vittoria? Dov'è, o morte, il tuo pungiglione? Pungiglione della morte è il peccato... Siano rese grazie a Dio che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo!” (1Cor 15,55-57). Gesù ci ha liberati dalla paura della morte; ci ha insegnato ad accettarla dalla mani di Dio, ad affidare nelle sue mani il nostro spirito, quando verrà il momento di tornare al Padre. - Gesù, con la sua morte, ha donato a noi la vita nuova, la vita di figli di Dio e ci ha aperto le porte della vita senza fine. - “Emise lo Spirito”: Gesù, morendo, ha effuso lo Spirito Santo sull’umanità. Solo quando Gesù ha liberato l’uomo dalla schiavitù del peccato, lo Spirito Santo si è potuto effondere su tutti gli uomini. Infatti, prima della morte di Gesù “non c’era ancora lo Spirito, perché Gesù non era ancora stato glorificato” (Gv 7,39).

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Confronta - Contemplerò spesso il Crocifisso, ricordando che Gesù è morto in croce per me. Ripeterò spesso l’invocazione di San Paolo della Croce: “Signore, ti ringrazio che sei morto in croce per i miei peccati”. - Accetterò volentieri per amore di Gesù ogni difficoltà, ogni prova, riflettendo che Gesù mi ha amato tanto fino a dare la sua vita per me: anche io debbo essere pronto a dare tutto per Lui. - Nelle tentazioni, nel pericolo di cedere al peccato, rifletterò che Gesù è morto sulla croce per riparare i miei peccati. - Contemplando la morte di Gesù, penserò con fiducia e con speranza alla mia morte: l’accetterò serenamente dalle mani di Dio Padre, affidando a Lui la mia anima.

LA NOSTRA CONSACRAZIONE

Premessa Il 23 novembre 1997 novantacinque Amici si sono consacrati solennemente a Gesù Crocifisso durante la giornata di ritiro a Morrovalle; altri sei Amici l’hanno fatto in luoghi e date diverse nei giorni successivi. Come avete letto nelle pagine degli Amici di gennaio e come potete leggere ancora nelle testimonianze che trovate in queste pagine, è stato un grande dono del Signore che ha segnato profondamente il nostro movimento, in particolare la vita di coloro che hanno compiuto un passo decisivo per entrare a far parte pienamente della Famiglia Passionista. Pubblicheremo in questa pagina a puntate la conferenza che il P. Alberto Pierangioli tenne la mattina del 23 novembre agli Amici che stavano per consacrarsi a Gesù Crocifisso, sia per aiutare i consacrati a ricordare e approfondire la propria consacrazione, sia come sussidio per gli Amici che la vorranno fare in questo anno. Queste riflessioni potranno essere lette e commentate negli incontri di Fraternità.

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Desidero iniziare questa conferenza, che vuole essere quasi una meditazione, ringraziando il Signore per la grazia di questa giornata tanto attesa, ma anche per quanto ci ha concesso in pochi anni, da quando è sorto il movimento laicale passionista degli Amici di Gesù Crocifisso. Per questo, prima di parlare della Consacrazione che faremo oggi, desidero dire brevemente due parole sulla nostra storia e spiritualità, soprattutto per alcuni Amici che vengono da lontano e che non conoscono abbastanza il nostro cammino. Come è sorto e che cosa è il Movimento degli Amici di Gesù Crocifisso? Da molto tempo alcuni laici impegnati mi chiedevano come vivere più profondamente la spiritualità passionista, secondo l'insegnamento di S. Paolo della Croce. Nell'agosto 1989, durante un corso di esercizi spirituali per Laici, dal tema "La santità è amore", presso il Santuario della Madonna della Stella PG, si concretizzò l'idea di un movimento passionista, che aiutasse specialmente i laici a fare un cammino di santità, ispirato all'amore per Gesù Crocifisso. Tenendo presenti gli insegnamenti di San Paolo della Croce, di S. Teresa del Bambino Gesù, la cui spiritualità mi ha sempre attratto e della serva di Dio M. Maddalena Marcucci, monaca passionista, con l’aiuto di confratelli e di laici, fu preparato un breve statuto degli "AMICI DI GESU' CROCIFISSO". Il P. Provinciale Passionista approvava il Movimento il 6 novembre 1990. Il P. Generale dei Passionisti lo incoraggiava e benediceva. Iniziava così il cammino degli Amici che; fin dall’inizio, aderì al Movimento Laicale Passionista.. Il Movimento Amici di Gesù Crocifisso è aperto a tutti: vi possono aderire giovani e anziani, sani e malati, laici, sacerdoti e consacrati. Ogni aderente diventa EFFETTIVO se si impegna a vivere pienamente la spiritualità degli Amici e a partecipare attivamente alla vita della Fraternità più vicina, per arrivare, dopo due anni, alla Consacrazione Solenne. Gli altri rimangono AUSILIARI, se si impegnano a vivere solo privatamente la stessa spiritualità.. Il Movimento ha lo scopo di aiutare gli aderenti a tendere alla santità, vivendo la spiritualità dell'amore, appresa da Gesù Crocifisso, secondo l'insegnamento di S. Paolo della Croce, essere testimoni nel mondo

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di Gesù Crocifisso, amandolo e facendolo amare e impegnandosi nell'amore e nel servizio per i “crocifissi” di oggi. Gli iscritti finora sono 1.332: circa una metà sono nelle Marche; gli altri sono in tutte le regioni italiane, dalla Sicilia al Piemonte e al Friuli e anche all'estero. Sono sorti finora i seguenti Gruppi, che preferiamo chiamare Fraternità: 1. Fraternità "Madonna della Quercia" di Morrovalle. 2. Fraternità "S. Paolo della Croce" di Civitanova Marche; 3. Fraternità "S. Vincenzo Maria Strambi" di Macerata. 4. Fraternità "S. Gabriele dell'Addolorata" di Porto S. Elpidio. 5. Fraternità "Madonna della Stella" della Madonna della Stella PG. 6. Fraternità "B. Nunzio Sulprizio" di Pescosansonesco PE. 7. Fr. "S. Gemma Galgani” di Palmanova UD. 8. Fraternità “Amici di G. C.” di Pretoria, Sud Africa.. 9. Fraternità “Amici di Gesù Crocifisso” di Trasacco AQ. Vi sono Fraternità in formazione in altre zone. Inoltre a Civitanova M., Macerata e altrove vi sono vari gruppi-famiglia, che si riuniscono più volte al mese presso una famiglia, a volte presso una persona inchiodata a letto, per vivere e approfondire la nostra spiritualità. L’Organizzazione sta facendo i primi passi, con Responsabili di ogni Fraternità e con un Consiglio Generale. Alcuni confratelli passionisti e alcuni parroci collaborano nell’assistenza delle Fraternità. Attualmente il collegamento e la formazione degli iscritti vengono curati per mezzo delle quattro PAGINE DEGLI AMICI su TENDOPOLI e con la corrispondenza e gli incontri personali. Ogni anno abbiamo un corso di Esercizi Spirituali, presso il Santuario di S. Gabriele Te, con oltre 80 partecipanti e ogni mese abbiamo una giornata di ritiro a Morrovalle, per ora insieme al RNS., con la partecipazione di circa 100-150 persone. (continua)

P. Alberto Pierangioli

TESTIMONIANZE

Inciderò questo giorno nel mio cuore “Come lei sa, l’otto dicembre, giorno dell’Immacolata, con la sua approvazione, mi sono consacrata a Gesù Crocifisso nelle mani del mio padre spirituale; vivendo in Sicilia, non avevo la possibilità di venire a Morrovalle. E’ stato il giorno più bello della mia vita. Sono ancora stupita come lo sguardo del Signore si sia posato su di me, nonostante le mie imperfezioni. Ho dato la mia vita al Signore, senza riserve e senza condizioni. Chiesi al Signore di fare di me ciò che a Lui piace, di rendermi casta, per potergli offrire tutta me stessa nella purezza,. Siano i suoi chiodi a inchiodare questa mia consacrazione alla sua croce, come vi fu inchiodato Lui. Quello che ho ricevuto in questo giorno non me lo può togliere nessuno. Il mio padre spirituale mise il sigillo passionista a questa consacrazione. Come sono fiera di essere Passionista e di appartenere a questa famiglia! Inciderò questo giorno nel mio cuore e ricorderò sempre quanto è grande l’amore di Dio. Il Signore mi ha fatto capire che l’anima che Dio chiama all’unione con Lui, deve percorrere la strada del patire. Ho camminato tanto per la via del Calvario; il Signore vuole fare di me una cittadina del Calvario. Ho raggiunto una meta, ma comprendo che la vetta è ancora tanto lontana. Ma se scalare questa vetta vuol dire incontrare il Sommo Bene, debbo desiderare di scalarla. Signore, vieni in questo mio povero cuore, che brucia come un incensiere per Te, Gesù Crocifisso, Amore sconosciuto, Amore sconfinato. Amore unico. Signore, Tu sei stato crocifisso in quella croce, per mio amore; io per tuo amore sarò Passionista in quella croce. Per poter vivere meglio questa Consacrazione, nella mia vocazione di sposa e madre cristiana, chiederò aiuto ai Santi Passionisti, che sono nostri modelli: a San Paolo della Croce chiedo il suo carisma, per insegnarmi ad amare Gesù Crocifisso, come lo ha amato lui; a San Gabriele l’amore per l’Addolorata, come lui l’ha amata; a S. Gemma la purezza del cuore, come lei fu pura”. D.A.

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Aiutare Gesù a portare la Croce “Caro Padre, ti scrivo per manifestarti quello che ho provato il giorno della Consacrazione. Avevo promesso a Gesù di aiutarlo a portare la croce. In quel giorno il mio cuore era afflitto e gioioso: afflitto, al pensiero dei miei difetti e della mia indegnità, gioioso, perché entravo a far parte della Famiglia Passionista. Il momento più bello è stato durante la Messa, quando mi hai consegnato il Crocifisso. Mi sembrava che Gesù ci stesse abbracciando tutti come figli carissimi. Ero ricolma di gioia e i miei occhi si riempivano di lacrime. Dicevo: “Gesù, quanto sei buono, quanto sei grande, quanto mi ami!”. Gli promettevo che volerlo aiutare a portare la croce, che ero tutta sua e che volevo fare sempre la sua volontà. Da quel giorno sto portando la mia croce, nascondendo tutto con un sorriso e con il silenzio. Anche quando sono trafitta da parole che fanno soffrire, cerco di nascondere tutto con l’amore, ricordando che ho promesso a Gesù di aiutarlo a portare la croce”. T. R. Laica Passionista “Caro padre, vorrei parlarti come parlo con Gesù Crocifisso, per dirti quello che sento per Gesù: è una cosa indescrivibile. Mi sveglio la notte e parlo con Lui e poi mi riaddormento con tanta gioia nel cuore. La mia vita è piena di piccole spine e di piccole croci, ma Gesù nel silenzio me le sta togliendo, senza farmi sentire il dolore. Ringrazio Gesù che mi ha chiamato a questo cammino di fede e mi ha portato alla Consacrazione, per potergli dire che sono sua. Per me è una grande grazia potermi dire Laica Passionista ed essere missionaria in famiglia e con i miei fratelli bisognosi”. L. A.. Mi sento unita a voi Nonostante tante riviste che arrivano, leggo Tendopoli quasi tutta. Anche se sono lontana, mi sono unita voi il 23 novembre per la nuova Consacrazione. L’unione a Gesù Crocifisso mi aiuta a sopportare con gioia i miei acciacchi, i diversi caratteri e tante altre difficoltà inerenti alla vita comunitaria e agli impegni. Quanto penso alle tante grazie ricevute da Dio, a cui non ho corrisposto come avrei dovuto, mi sento veramente piccola e mi aggrappo maggiormente alla infinita misericordia di Dio”. Suor A. Lo amo tanto “Qualunque cosa accadrà, accetterò tutto per amore di Gesù Crocifisso. Sono una sua amica e con grande gioia consacrata a Lui; con il suo aiuto saprò accettare qualsiasi cosa vorrà da me. Sento di dover accettare tutto per Lui, con Lui e in Lui. Lo amo tanto e tu lo sai. Ringrazio Dio e poi te, che hai saputo trovare la chiave giusta per aprire il mio cuore, mi hai saputo prendere per mano e portarmi da Lui, il nostro grande e misericordioso Dio”. P.M. Il Signore ha bussato con forza alla porta “Con sorpresa ho ricevuto il pacco da lei inviatomi e con gioia ho preso sempre più consapevolezza del grande dono da lei fattomi, ammettendomi alla Consacrazione Solenne a Gesù Crocifisso, che ho fatto qui nella mia casa, non potendo partecipare all’incontro di Morrovalle, per la mia grave malattia. Penso che tramite lei il Signore ha bussato con forza alla porta della mia casa e della mia anima. So di non essere degna, ma confido nella Sua bontà e nell’amore che Lui ha per ogni creatura. “Amami come sei” dice Gesù, ed io mi immergo nell’oceano del suo amore, ripetendo senza stancarmi: “Gesù, confido in te”. Cercherò di fare miei i pensieri e i sentimenti che mi richiama nella sua lettera: “Purifica il tuo cuore. - Riempi la tua giornata di atti di amore. - Allontana ogni paura. - Gesù ti ha chiamato, Egli porterà a compimento l’opera sua”. Dina Al termine di una giornata benedetta “Morrovalle 23 -11-1998 . Carissimo Padre, con grande gioia ricevetti la sua lettera, nella quale si diceva molto contento di ammettermi tra i “consacrati a Gesù Crocifisso”. Ora giunti quasi al termine di questa giornata tanto attesa, che, benedetta dal Signore Gesù, ha visto un numero così elevato di Amici di Gesù Crocifisso consacrarsi con tanta devozione e partecipazione, voglio esprimerle la mia gratitudine e riconoscenza per avermi accolto, anche se il mio cammino spirituale non ha potuto seguire tutte le tappe richieste dal regolamento. Non lo dico per mio vanto, ma per dare gloria a Gesù, un po’ di “Via crucis” c’è nella mia strada, ma se la meta è la santificazione della nostra vita, non c’è altra soluzione. Allora

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grazie a Dio, che ci ha scelti, eletti, riservati, cioè consacrati per la sua gloria e la nostra salvezza”. R. A.M. Preghiera e carità insieme “Sento un grande bisogno di ringraziarti dal profondo del mio cuore per tutto quello che hai fatto per me. Sì, grazie, padre, perché ora sto vivendo nella realtà tutto ciò che tu mi hai detto a San Gabriele: preghiera e carità insieme, donare agli altri tutto ciò che Dio ci dona, senza riserve e senza stancarsi mai. La mia vita è cambiata totalmente; ora la mia giornata la vivo con mia suocera inferma, non vivo più nella mia casa; sono cambiate tutte le mie abitudini; però sono contenta e molto tranquilla, perché sento con certezza che Gesù è con me; sono contenta di essere diventata uno strumento nelle sue mani, perché ti assicuro che ciò che io faccio a mia suocera non è opera mia. La mattina dell’Immacolata mia suocera mi ha chiamata sua figlia. Quando preghiamo insieme il Rosario meditato, offriamo sempre una posta per te, perché il Signore ti ricompensi per tutto quello che hai donato a me; specialmente insegnarmi a pregare è stata una grande grazia per me”. C.L.

COMUNICAZIONI

1. E’ iniziata la Quaresima: è il tempo più sacro per noi Amici. Ci sia ogni giorno un ricordo di amore per Gesù Crocifisso, qualche mortificazione, qualche opera buona. Per gli Amici più vicini ricordo che il Giovedì Santo, 9 aprile, alle ore 21, ci ritroviamo nella nostra chiesa per la Messa solenne dell’ultima Cena e per l’Ora Santa davanti a Gesù Sacramentato; il Venerdì Santo, 10 aprile, alle ore 16,00 abbiamo la solenne Commemorazione della Passione di Gesù e il rinnovo comunitario della Promessa di Amore a Gesù Crocifisso. 2. Morrovalle, 7 marzo: V Consiglio Generale degli Amici di G. C.

3. “Notizia”: Il M.L.P., di cui come Amici facciamo parte, ha iniziato a pubblicare una rivista di

collegamento, intitolata ”Notizia”. Essa esce alcune volte l’anno. Ogni numero di Notizia riporta alcuni articoli formativi sulla spiritualità passionista e informazioni su tutta la Famiglia Passionista. Ringrazio chi si è già abbonato alla rivista; cerchiamo di farla conoscere anche ad altri Amici, perché essa aiuterà sicuramente ad approfondire la spiritualità passionista e a conoscere meglio tutta la grande Famiglia Passionista. La quota di abbonamento è di £ 10.000: può essere inviata o consegnata al P. Alberto, o al responsabile della propria Fraternità. Ringrazio tutti sinceramente per la collaborazione. 4. Ricordiamo al Signore gli Amici, che il Signore ha chiamati a sé: Pucciarelli Cipriani Gigetta di Macerata: 31-01-1998 Monteverde Sorichetti Luigia di Civitanova: 06-02-1998

P. Alberto Pierangioli

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