IL FONDO ITALIANO D‟INVESTIMENTO
Roberto Del Giudice
Catania, 11 aprile 2014
2
Il rapporto tra impresa e sistema finanziario si è sviluppato, in Italia, sulla base di specifici
fabbisogni riconducubili a particolari momenti storici:
Durante gli anni „50-‟60 le esigenze di ricostruzione e sviluppo basate su tecnologie
meccaniche hanno visto prevalere la necessità di investimento (impieghi) in beni
immobili (capannoni, magazzini, ecc…) e in macchinari.
Sotto il profilo delle fonti finanziarie, la prevedibilità dei flussi finanziari e la lunga durata
dei cicli economici, hanno favorito il ricorso capitale di debito a breve termine (spesso
utilizzato anche per impieghi di medio e lungo periodo) creando i presupposti per l’inizio
del processo di sottocapitalizzazione delle imprese italiane.
Nei successivi anni „70-‟80 ha inizio un processo di sviluppo tecnologico, prima
meccanico e poi elettronico, che ha richiesto per lo più interventi di adeguamento dei
layout e dei macchinari aziendali. Da ciò le esigenze delle imprese di ricorrere
ulteriormente e più frequentemente a richieste di finanziamenti per ammodernamenti
di macchinari e impianti che sono andati a sommarsi ai debiti pregressi.
Anche in considerazione di ciò, le banche hanno iniziato ad indirizzare le imprese verso
un processo di consolidamento del passivo ai fini di una maggior coerenza tra scadenze
temporali degli impieghi e delle fonti, promuovendo strumenti di finanziamento a medio
e lungo termine.
Il rapporto tra impresa e sistema finanziario L’evoluzione
3
A partire dagli anni ‟90, l’avvento delle tecnologie informatiche, il rapido sviluppo delle
comunicazioni, il processo di globalizzazione (economica, informativa e culturale)
rendono, con gradualità esponenziale, indispensabile la capacità/possibilità di reagire in
tempi estremamente rapidi ai cambiamenti del sistema.
In tale contesto, la difficoltà di quantificare il fabbisogno ed i sempre più rapidi
cambiamenti dello scenario macro-economico impongono una struttura finanziaria
solida e, al tempo stesso, quantitativamente adeguata, in grado di fare da “cuscinetto”
alle difficilmente prevedibili modifiche degli andamenti congiunturali.
Inoltre, sotto il profilo degli impieghi, crescono a dismisura le esigenze di investimento
in beni immateriali (marchi, brevetti, reti commerciali, avviamento, …) ai fini di
mantenere elevato il livello di competitività all’interno del mercato di riferimento, che per
qualsiasi attività oggi assume dimensioni internazionali (non esistono più attività
geograficamente protette e delineate).
Il rapporto tra impresa e sistema finanziario L’evoluzione
4
Sulla base delle considerazioni riportate in precedenza, è stata realizzata una analisi sui
bilanci delle aziende italiane, basata sul Campione Mediobanca, costituito per gli anni
dal 1970 al 2000 da 980 società italiane, mentre per l’anno 2011 da 2.032 società.
Obiettivo dell‟analisi, è stato quello di verificare l’evoluzione, su un arco temporale
riferito agli ultimi 40 anni, non solo delle fonti di finanziamento, ma soprattutto del
“capitale di funzionamento” delle imprese italiane (elemento spesso sottovalutato),
ovvero di come si è evoluto qualitativamente l’attivo delle aziende, suddiviso nelle sue
principali voci.
Di seguito si riportano in forma grafica i principali risultati.
Il rapporto tra impresa e sistema finanziario L’evoluzione
5
Il rapporto tra impresa e sistema finanziario Una analisi sui bilanci delle imprese italiane
Per gli anni dal 1970 al 2000 i dati si riferiscono ai bilanci di 980 società italiane, mentre per l’anno 2011 il campione è composto da 2032 società.
Fonte: Elaborazione propria su dati Mediobanca ReS
DATI CUMULATIVI DI 980 SOCIETA' (2032 PER IL 2011) 1970 % 1980 % 1990 % 2000 % 2011 %Δ
1970-2011
Δ
1970-1990
Δ
1990-2011
ATTIVO
CASSA E BANCHE 261.874 2,0% 1.722.579 2,4% 3.629.136 1,6% 9.995.286 2,3% 30.534.087 3,1% 1,0% -0,4% 1,4%
TITOLI A REDDITO FISSO 54.478 0,4% 621.527 0,9% 7.543.205 3,4% 3.378.637 0,8% 7.461.777 0,8% 0,3% 3,0% -2,6%
DISPONIBILITA' 316.352 2,5% 2.344.106 3,3% 11.172.341 5,0% 13.373.923 3,1% 37.995.864 3,8% 1,4% 2,5% -1,2%
RIMANENZE NETTE 2.258.126 17,5% 17.078.982 24,1% 39.468.376 17,6% 51.735.131 12,0% 114.886.437 11,5% -5,9% 0,2% -6,1%
CLIENTI NETTI 2.129.007 16,5% 17.924.871 25,3% 44.544.569 19,9% 70.714.425 16,4% 150.148.768 15,1% -1,4% 3,4% -4,8%
ATTIVO CIRCOLANTE 4.387.133 34,0% 35.003.853 49,4% 84.012.945 37,6% 122.449.556 28,4% 265.035.205 26,6% -7,3% 3,6% -10,9%
ALTRE ATTIVITA' CORRENTI 749.245 5,8% 2.658.617 3,8% 15.319.582 6,8% 28.142.669 6,5% 92.454.347 9,3% 3,5% 1,0% 2,4%
ATTIVO CORRENTE 5.452.730 42,2% 40.006.576 56,5% 110.504.868 49,4% 163.966.148 38,0% 395.485.416 39,8% -2,5% 7,2% -9,6%
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI LORDE 10.229.577 79,2% 36.512.097 51,6% 128.960.418 57,7% 235.299.140 54,6% 622.596.665 62,6% -16,7% -21,6% 4,9%
FONDI DI AMMORTAMENTO 4.287.758- -33,2% 14.497.964- -20,5% 64.852.454- -29,0% 140.807.277- -32,7% 366.543.320- -36,8% -3,6% 4,2% -7,9%
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI NETTE 5.941.819 46,0% 22.014.133 31,1% 64.107.964 28,7% 94.491.863 21,9% 256.053.345 25,7% -20,3% -17,4% -2,9%
IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE E IMMATERIALI 1.513.845 11,7% 8.800.227 12,4% 49.075.823 21,9% 172.630.213 40,0% 343.220.834 34,5% 22,8% 10,2% 12,6%
ATTIVO IMMOBILIZZATO NETTO 7.455.664 57,8% 30.814.360 43,5% 113.183.787 50,6% 267.122.076 62,0% 599.274.179 60,2% 2,5% -7,2% 9,6%
TOTALE ATTIVO 12.908.394 100,0% 70.820.936 100,0% 223.688.655 100,0% 431.088.224 100,0% 994.759.595 100,0% 0,0% 0,0% 0,0%
PASSIVO
DEBITI FINANZIARI A BREVE V/TERZI 1.824.292 14,1% 8.446.762 11,9% 17.977.310 8,0% 37.235.439 8,6% 58.067.917 5,8% -8,3% -6,1% -2,2%
DEBITI FINANZ. A BREVE V/CONSOCIATE 620 0,0% 15.800 0,0% 7.803.567 3,5% 21.441.551 5,0% 59.623.432 6,0% 6,0% 3,5% 2,5%
DEBITI FINANZIARI A BREVE TERMINE 1.824.912 14,1% 8.462.562 11,9% 25.780.877 11,5% 58.676.990 13,6% 117.691.349 11,8% -2,3% -2,6% 0,3%
FORNITORI E CONSOCIATE 1.558.503 12,1% 13.269.427 18,7% 36.026.071 16,1% 64.307.773 14,9% 150.865.911 15,2% 3,1% 4,0% -0,9%
ALTRE PASSIVITA' CORRENTI 1.429.283 11,1% 10.314.193 14,6% 38.980.289 17,4% 62.632.002 14,5% 107.636.040 10,8% -0,3% 6,4% -6,6%
PASSIVO CORRENTE 4.812.698 37,3% 32.046.182 45,2% 100.787.237 45,1% 185.616.765 43,1% 376.193.300 37,8% 0,5% 7,8% -7,2%
PRESTITI OBBLIGAZIONARI 962.919 7,5% 1.052.976 1,5% 2.041.037 0,9% 4.758.586 1,1% 62.256.184 6,3% -1,2% -6,5% 5,3%
DEBITI FINANZIARI V/BANCHE A M/L TERMINE 1.942.360 15,0% 14.058.664 19,9% 26.504.724 11,8% 21.057.612 4,9% 68.917.207 6,9% -8,1% -3,2% -4,9%
DEBITI FIN. DA CONSOCIATE A M/L TERMINE 515.591 4,0% 3.096.013 4,4% 6.249.723 2,8% 23.673.099 5,5% 44.175.137 4,4% 0,4% -1,2% 1,6%
ALTRI DEBITI FINANZIARI 85.429 0,7% 419.945 0,6% 1.459.689 0,7% 2.337.020 0,5% 17.813.395 1,8% 1,1% 0,0% 1,1%
DEBITI FINANZIARI A M/L TERMINE 3.506.299 27,2% 18.627.598 26,3% 36.255.173 16,2% 51.826.317 12,0% 193.161.923 19,4% -7,7% -11,0% 3,2%
ALTRI FONDI 1.402.560 10,9% 8.130.151 11,5% 15.267.248 6,8% 26.124.398 6,1% 58.145.221 5,8% -5,0% -4,0% -1,0%
TOTALE PASSIVO A M/L TERMINE 4.908.859 38,0% 26.757.749 37,8% 51.522.421 23,0% 77.950.715 18,1% 251.307.144 25,3% -12,8% -15,0% 2,2%
CAPITALE SOCIALE 2.309.800 17,9% 7.496.203 10,6% 34.927.397 15,6% 63.752.935 14,8% 150.973.991 15,2% -2,7% -2,3% -0,4%
RISERVE 911.064 7,1% 5.778.318 8,2% 33.560.330 15,0% 87.216.267 20,2% 206.394.238 20,7% 13,7% 7,9% 5,7%
RISULTATO D'ESERCIZIO 34.027- -0,3% 1.257.516- -1,8% 2.891.270 1,3% 16.551.542 3,8% 9.890.922 1,0% 1,3% 1,6% -0,3%
PATRIMONIO NETTO 3.186.837 24,7% 12.017.005 17,0% 71.378.997 31,9% 167.520.744 38,9% 367.259.151 36,9% 12,2% 7,2% 5,0%
TOTALE PASSIVO 12.908.394 100,0% 70.820.936 100,0% 223.688.655 100,0% 431.088.224 100,0% 994.759.595 100,0% 0,0% 0,0% 0,0%
6 Fonte: Elaborazione propria su dati Mediobanca ReS
Il rapporto tra impresa e sistema finanziario Una analisi sui bilanci delle imprese italiane
11,7% 21,9%
34,5%
46,0% 28,7%
25,7%
42,2% 49,4%
39,8%
0,0%
10,0%
20,0%
30,0%
40,0%
50,0%
60,0%
70,0%
80,0%
90,0%
100,0%
1970 1990 2011
Attivo Corrente Immobilizzazioni Materiali Nette
Immobilizzazioni Finanziarie e Immateriali
Composizione dell’Attivo 1970-2011
7
Il rapporto tra impresa e sistema finanziario Una analisi sui bilanci delle imprese italiane
24,7% 31,9%
36,9%
38,0% 23,0%
25,3%
37,3% 45,1%
37,8%
0,0%
10,0%
20,0%
30,0%
40,0%
50,0%
60,0%
70,0%
80,0%
90,0%
100,0%
1970 1990 2011
Patrimonio Netto Passivo Medio/Lungo Termine Passivo Corrente
Composizione del Passivo 1970-2011
75,3% 68,1%
63,1%
Fonte: Elaborazione propria su dati Mediobanca ReS
8
Il rapporto tra impresa e sistema finanziario Una analisi sui bilanci delle imprese italiane
2,1x
1,5x
1,1x
-
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
1970 1990 2011
Rapporto Patrimonio Netto / Immobilizzazioni Finanziarie e Immateriali
Evoluzione Rapporto Patrimonio Netto / Immobilizzazioni Finanziarie e Immateriali
1970-2011
Fonte: Elaborazione propria su dati Mediobanca ReS
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Il rapporto tra impresa e sistema finanziario Una analisi sui bilanci delle imprese italiane: Conclusioni (1)
Una attenta analisi dei fattori di sviluppo dal 1970 al 2011 mostra che strutturalmente
lo sviluppo si associa sempre più all’implementazione di Immobilizzazioni Finanziarie
e Immateriali (brevetti, marchi, avviamenti – a fronte di acquisizioni di aziende –, costi
capitalizzati, ecc..).
Di fatto, tra il 1970 e il 2011, a fronte di una diminuzione dal 46,0% al 25,7% del peso
percentuale delle Immobilizzazioni Materiali, si è assistito infatti ad una crescita dal
11,7% al 34,5% delle Immobilizzazioni Finanziarie e Immateriali.
Anche se tale sviluppo sembra essere stato sufficientemente coperto da capitale proprio,
(i dati mostrano una crescente capitalizzazione, passata dal 24,7% al 36,9%), in effetti,
si fa notare come il rapporto tra Patrimonio Netto e le suddette immobilizzazioni si è
al contrario progressivamente ridotto, passando da 2,1 a 1,1. Cioè, la capitalizzazione
delle aziende è stata del tutto insufficiente a coprire le nuove esigenze di capitale di
funzionamento.
La tendenza, in presenza di ulteriori fasi più o meno accelerate di sviluppo (tecnologia,
globalizzazione, …) porterà ad una ulteriore riduzione di tale rapporto, rendendo
quindi la capitalizzazione aziendale non più in grado di supportare autonomamente tali
modifiche strutturali.
In parallelo il ruolo delle banche, già oggi sottocapitalizzate, non potrà, purtroppo, che
essere sempre più marginale nel finanziare tale tipologia (asset) di sviluppo.
10
Infatti, gli asset che stanno giocando un ruolo sempre maggiore (brevetti, marchi,
avviamenti, ecc..) difficilmente sono accettati come garanzia per il sistema finanziario, in
quanto costituiscono per le banche la categoria di impeghi a maggior rischio (“rischio
finanziario”) e rendono sempre più difficile, pertanto, il ricorso al debito tradizionale.
Siamo in presenza di una ulteriore e tendenziale riduzione del valore delle garanzie
reali che possono essere acquisite dalle banche e quindi ad una maggiore incidenza
delle “concessioni creditizie finanziarie”, che incidono in maniera notevolmente
superiore sul patrimonio (già esiguo) delle banche stesse.
In altri termini, tenuto conto che già oggi il sistema bancario si presenta
abbondantemente sottocapitalizzato, in presenza di questi driver di sviluppo che
richiedono quasi esclusivamente “credito finanziario”, difficilmente, se non a fronte di una
forte ricapitalizzazione, le banche potranno essere in grado di finanziare tale modello di
sviluppo, se non nel circolante.
Ne consegue che le aziende, in tutti i settori, dovranno ricercare altre e consistenti
forme di capitale di finanziamento che, in presenza di cicli economici che invertono
repentinamente la rotta e non offrono certezze di programmazione nel medio e lungo
periodo, comportano necessariamente una ulteriore e maggiore percentuale di
capitalizzazione.
Il rapporto tra impresa e sistema finanziario Una analisi sui bilanci delle imprese italiane: Conclusioni (2)
11
Il “Fondo Italiano di Investimento” Il progetto
Si tratta del più grande fondo italiano di capitale per lo sviluppo,
costituito per dare impulso alla crescita patrimoniale e manageriale
delle imprese italiane di piccole e medie dimensioni
È un fondo mobiliare chiuso riservato a investitori qualificati che prevede le seguenti tipologie di investimenti:
assunzione di partecipazioni dirette, prevalentemente di minoranza, nel capitale di imprese italiane, anche in coinvestimento con altri fondi specializzati;
interventi come “fondo di fondi”, investendo in altri fondi che condividano la politica di investimento e gli obiettivi del Fondo.
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Il “Fondo Italiano di Investimento” Gli investimenti diretti
Il Fondo si rivolge alle imprese italiane in fase di sviluppo, con ambizioni di crescita,
vocazione all’internazionalizzazione e fatturato indicativamente compreso tra 10-250 milioni
di Euro.
Attenzione viene data anche ad operazioni di replacement e management buy-in/buy-out in
presenza di esigenze di ricambio generazionale o problemi di governance interni che
rischiano di pregiudicare l’operatività dell’azienda.
In particolare le imprese oggetto dell’investimento saranno individuate tra quelle che:
presentano interessanti prospettive di sviluppo (nazionale e internazionale);
intendono intraprendere concreti progetti di aggregazione e di filiera;
presentano una seria ed affidabile qualità imprenditoriale.
Il Fondo non investe in:
società di nuova costituzione (start-up), ad eccezione delle nuove iniziative sviluppate, in
un’ottica di diversificazione, da imprenditori, società o gruppi imprenditoriali già operanti;
imprese in crisi, soggette a procedure concorsuali od in esecuzione di piani di
risanamento ex artt. 67 e 182-bis;
imprese immobiliari o società operanti nel settore dei servizi finanziari, esclusi i fondi
di investimento e le società di partecipazione assimilate.
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Il “Fondo Italiano di Investimento” Gli investimenti diretti - operatività
FASE 1: Ricerca e selezione delle opportunità di investimento.
Il team di gestione, oltre a valutare le operazioni che vengono presentate direttamente dalle
imprese o da loro consulenti, individua i potenziali target di investimento operando
preventivamente, anche in collaborazione con le strutture imprenditoriali territoriali o di
categoria, analisi sulle dinamiche competitive dei diversi settori e territori.
Fondamentale è la collaborazione con le rappresentanze imprenditoriali territoriali e
settoriali, verso le quali viene svolta una continua attività di sensibilizzazione e
aggiornamento, nonché con la rete dei soci bancari.
È stato attivato anche un network di qualificati professionisti, operanti anche su base
locale, in grado mettere in contatto la domanda di capitale proveniente dalle aziende e
l’offerta proposta dal Fondo.
FASE 2: Investimento.
Una volta selezionata un’opportunità di investimento, il Fondo interviene nel capitale
dell’azienda per lo più attraverso un aumento di capitale riservato o con forme di intervento
finanziario come i Prestiti Obbligazionari Convertibili.
Il Fondo, se non in situazioni eccezionali, intende acquisire esclusivamente partecipazioni di
minoranza, prevedendo investimenti indicativamente non superiori ai 30 milioni di Euro.
14
Il “Fondo Italiano di Investimento” Gli investimenti diretti - operatività
FASE 3: Creazione di valore.
L’obiettivo del Fondo è quello di creare una fascia più ampia di aziende come “medi
campioni nazionali” che, pur mantenendo la flessibilità e l’innovazione tipica delle PMI
italiane, possano disporre di una struttura patrimoniale e manageriale adeguata ed una
governance funzionale per competere sui mercati internazionali.
Per raggiungere tale obiettivo, durante il periodo di permanenza all’interno del capitale delle
aziende, il Fondo mette a disposizione delle stesse tutti gli strumenti finanziari, nonché le
leve strategiche, manageriali e di network di cui dispone.
La collaborazione viene garantita principalmente mediante la presenza nei Consigli di
Amministrazione di figure portatrici di competenze utili alla società. È di norma richiesta anche
una rappresentanza negli organi di controllo.
FASE 4: Disinvestimento.
Una volta raggiunti gli obiettivi condivisi, il Fondo avvierà il processo di dismissione della
partecipazione, ricercando il canale di vendita più idoneo alla specifica situazione.
Il processo di disinvestimento verrà comunque attivato dopo un periodo sufficientemente
lungo per garantire l’effettiva creazione di valore e mantenendo, per il Fondo, obiettivi di
rendimento più contenuti rispetto alla media di mercato.
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Il “Fondo Italiano di Investimento” Gli investimenti diretti - obiettivi
Attraverso la sua attività, il Fondo è in grado di apportare alle aziende oggetto di investimento:
il capitale necessario per affrontare processi di sviluppo, aggregazione,
internazionalizzazione, ricambio generazionale, riorganizzazione societaria;
l’accesso a un network imprenditoriale di elevata qualità derivante dall’esperienza e
dalle caratteristiche dei soggetti promotori;
un supporto strategico e manageriale qualificato anche grazie alla possibilità di
inserimento nei Consigli di Amministrazione di professionisti di comprovata esperienza in
relazione alle singole aree di business;
maggiore credibilità e capacità negoziale nei confronti del sistema bancario e
dell’intero sistema dei clienti e fornitori dell’azienda stessa;
…e quindi una spinta verso l‟aggregazione tra imprese e l‟internazionalizzazione.
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Il “Fondo Italiano di Investimento” Gli investimenti indiretti - il Fondo di Fondi
Il Fondo, oltre che attraverso investimenti diretti in imprese, opera anche attraverso
investimenti in altri operatori di private equity che devono essere caratterizzati da:
regolamenti che condividano esplicitamente gli obiettivi del Fondo, con particolare
riferimento alla durata e alla politica di investimento;
team di gestione di comprovata esperienza e professionalità.
A partire dal primo semestre 2012 è stata esplicitamente prevista la possibilità di
investimento in fondi che esercitano attività di venture capital, intesa come il finanziamento,
a titolo di capitale di rischio, delle prime fasi di vita dell’impresa (early stage).
Il Fondo è diventato operativo il 9 novembre 2010. Alla data del 10 aprile 2014 sono stati
attivati circa 1.500 contatti con aziende o rappresentanti di esse e raggiunti i seguenti
risultati:
deliberati 37 investimenti diretti (33 già effettuati), per un ammontare complessivo di
risorse pari a circa 360,0 milioni di Euro;
deliberati 21 investimenti in fondi (19 già sottoscritti), per un ammontare
complessivo di risorse pari a circa 425 milioni di Euro;
deliberati dal Consiglio di Amministrazione investimenti per complessivi 785,0 milioni
di Euro, pari a circa il 75% del capitale disponibile;
coinvolte complessivamente oltre 80 imprese, che occupano oltre 26.000 dipendenti
e generano un fatturato di oltre 4 miliardi di Euro;
attivate, grazie all’attività di investimento indiretto, ulteriori risorse finanziarie per
oltre 1,4 miliardo di Euro, in parte (circa 400 milioni di Euro) provenienti da investitori
esteri.
Il “Fondo Italiano di Investimento” Key facts
17
Con riferimento all’attività di investimento diretto:
37 investimenti deliberati, per un ammontare totale pari a circa 360 milioni di Euro;
Investimento medio pari a circa 10,0 milioni di Euro;
Quota media di capitale detenuto pari a circa il 24%;
Valore medio del fatturato delle società partecipate pari a circa 40,0 milioni di Euro, al
momento dell’investimento, e, in base alle stime di pre-chiusura 2013, oggi pari a circa
55,0 milioni di Euro;
Numero medio dei dipendenti pari a 250, al momento dell’investimento, e oggi pari a
circa 330;
Percentuale media di export rispetto al fatturato passata dal 43% dell’anno di
investimento, al 53% dell’esercizio 2013;
Dall’anno del nostro investimento ad oggi:
volume d‟affari complessivo cresciuto del 9%;
fatturato estero e dipendenti aumentati entrambi del 17%
Il “Fondo Italiano di Investimento” Gli investimenti diretti
18
2,1
2,3
Fatturato Anno Investimento Fatturato 2013
1,1
1,3
Export Anno Investimento Export 2013
Evoluzione del fatturato aggregato
delle partecipazioni dirette (miliardi di Euro)
Evoluzione del valore dell’export aggregato
delle partecipazioni dirette (miliardi di Euro)
11.750
13.750
Dipendenti Anno Investimento Dipendenti 2013
Evoluzione dei dipendenti complessivi
delle partecipazioni dirette
+ 9% +17%
+17%
Il “Fondo Italiano di Investimento” Gli investimenti diretti
19
Distribuzione degli investimenti
per area geografica
Distribuzione degli investimenti
per settore
Nord Est 46%
Centro 36%
Nord Ovest 15%
Sud 3%
24%
21%
18%
15%
6%
6%
6%
3%
0% 5% 10% 15% 20% 25% 30%
Macchine utensili e impianti
Componentistica indust.le
Servizi
Beni di consumo
ICT
Shipping e Cantieristica
Biomedicale e pharma
Automotive
Il “Fondo Italiano di Investimento” Gli investimenti diretti
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Con riferimento all’attività di investimento indiretto:
21 fondi per i quali il CdA ha deliberato l’intervento (di cui 19 già sottoscritti), per un
ammontare complessivo pari a 425,0 milioni di Euro;
16 (76%) fondi hanno come focus geografico l’intero territorio nazionale, mentre 5
(24%) sono a vocazione territoriale;
Dimensione media dei commitment sottoscritti pari a circa 20,0 milioni di Euro.
Ai fondi oggetto di commitment (19) sono riconducibili oltre 50 imprese,
per un fatturato totale di circa 1,8 miliardi di Euro e 12.500 dipendenti
Il “Fondo Italiano di Investimento” Gli investimenti indiretti
21
Nel febbraio 2012 il CdA di Fondo Italiano ha deliberato, con apposita modifica del
Regolamento, di includere nell’attività di Fondo di Fondi anche gli investimenti in
venture capital, dedicando inizialmente 50 milioni di Euro, successivamente elevati a
65 milioni di Euro;
Dopo un esame sul territorio abbiamo rilevato la presenza di numerosi validi Incubatori
e Centri di ricerca, ma altresì la mancanza di operatori in grado di investire cifre
adeguate per elevare a «dignità di impresa» l‟idea «incubata»;
Conseguentemente il Fondo:
si è posto come parte attiva per la creazione di 3 specifiche iniziative di investimento,
definibili «acceleratori di start up» in grado di agire come network tra alcuni Incubatori
italiani e Centri di ricerca di eccellenza e finalizzate al sostegno dello sviluppo delle
aziende e delle idee meritevoli in essi presenti;
Il “Fondo Italiano di Investimento” Gli investimenti indiretti
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La prima di queste iniziative, denominata Programma 101, è stata realizzata nel
settore delle tecnologie digitali, internet e ICT, riuscendo ad attrarre l’attenzione, in
qualità di investitore, anche di un importante operatore italiano del risparmio gestito,
quale Azimut;
La seconda, che è stata già presentata al CdA nei mesi scorsi ed è al momento in fase
di avanzata realizzazione, sarà concentrata nel comparto dei dispositivi medici e delle
tecnologie biomedicali e prevede il coinvolgimento di importanti operatori industriali
del settore;
Infine, per la terza, che si rivolgerà al comparto della robotica e meccatronica, sono in
corso contatti con importanti partner istituzionali operanti nel mondo della ricerca.
Ad oggi, sono stati deliberati investimenti in
fondi di venture capital per 65 milioni di Euro,
e i fondi oggetto di commitment hanno già da tempo
avviato la loro attività di investimento nelle start up italiane
Il “Fondo Italiano di Investimento” Gli investimenti indiretti
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L’attività del Fondo Italiano è stata resa possibile anche grazie allo stretto coordinamento e
alla collaborazione di tutti i soci: Ministero dell’Economia e delle Finanze; Cassa Depositi e
Prestiti; ABI; Confindustria; Banca Monte dei Paschi di Siena; Intesa Sanpaolo; Istituto
Centrale delle Banche Popolari; UniCredit;
Inoltre, sono stati firmati formalizzati alcuni accordi di collaborazione con:
Confindustria;
Borsa Italiana;
Consob;
RetImpresa;
ISMEA;
Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI).
Il “Fondo Italiano di Investimento” Le collaborazioni istituzionali
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Il “Fondo Italiano di Investimento” Gli investimenti diretti
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Il “Fondo Italiano di Investimento” Gli investimenti indiretti
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Allegato 1
Le segnalazioni di investimento diretto ricevute
Analisi delle segnalazioni per settore
Analisi delle segnalazioni per area geografica
Analisi delle segnalazioni per fatturato
Allegato 2
Gli investimenti realizzati
N.B. I dati relativi al fatturato e al numero dei dipendenti si riferiscono ai bilanci ufficiali disponibili alla data dell’investimento da parte del Fondo Italiano.
Anno
Inv. Impresa Sede Attività
Fatturato
(mln €) Dipendenti
Investimento
FII (mln €)
2010 Arioli Gerenzano (VA) Produzione macchinari per il finissaggio tessile 8,2 34 4,5
2011 Comecer Castel Bolognese (RA) Medicina nucleare 34,5 183 7,5
2011 BAT Noventa di Piave (VE) Produzione e distribuzione tende da sole 35,2 229 6,7
2011 Geico-Lender Montesilvano (PE) Facility management 18,4 121 3,0
2011 Caronte &Tourist Messina Trasporto marittimo merci e passeggeri 144,9 650 17,5
2011 Eco Eridania Arenzano (GE) Raccolta e smaltimento rifiuti 14,8 93 10,0
2011 Sanlorenzo Ameglia (SP) Produzione yacht 229,8 213 15,0
2011 TrueStar Group Milano Sicurezza e avvolgimento bagagli 37,5 272 13,2
2011 Amut Novara Produzione impianti per estrusione, riciclaggio e termoformatura 39,9 111 10,0
2011 DBA Group Villorba (TV) Engineering, Project Management, IC&T 19,5 199 4,0
2011 IMT Casalecchio di Reno (BO) Produzione e commercializzazione di rettificatrici 32,2 263 10,0
2012 Elco Carsoli (AQ) Progettazione e produzione di circuiti stampati 24,3 341 5,0
2012 La Patria Modena Servizi di vigilanza ed investigazione 24,2 238 9,3
2012 Zeis Montegranaro (FM) Produzione e commercializzazione di calzature 137,9 715 20,0
2012 Brazzoli (via Arioli) Senago (MI) Produzione di macchine per la tintura in corda 32,5 81 1,3
2012 TBS Trieste Servizi integrati di manutenzione apparecchiature mediche 197,5 2.052 20,0
2012 Rigoni Asiago (VI) Produzione e distribuzione di prodotti alimentari biologici 63,8 117 14,0
2012 Sira Pianoro (BO) Produzione di terminali per il riscaldamento e pressofusione 40,9 479 12,0
Investimenti diretti effettuati
N.B. I dati relativi al fatturato e al numero dei dipendenti si riferiscono ai bilanci ufficiali disponibili alla data dell’investimento da parte del Fondo Italiano.
Anno
Inv. Impresa Sede Attività
Fatturato
(mln €) Dipendenti
Investimento
FII (mln €)
2012 Farmol Comun Nuovo (BG) Produzione e riempimento aerosol 45,7 89 6,3
2012 ATT Massa Martana (PG) Camere termostatiche/climatiche 61,3 429 8,0
2012 Labomar Istrana (TV) Produzione e distribuzione per conto terzi di prodotti nutraceutici 17,0 100 3,0
2012 GMM Seriate (BG) Produzione di apparecchiature radiologiche 74,6 257 13,0
2012 Emarc Vinovo (TO) Fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli 139,0 678 10,0
2012 Imago Technologies Castel Mella (BS) Realizzazione e distribuzione di soluzioni di visione artificiale 16,4 57 5,0
2012 Mape Monteveglio (BO) Produzione di sistemi di trasmissione 70,8 404 10,0
2012 Megadyne Mathi (TO) Produzione di cinghie, pulegge e altri prodotti complementari 182,9 1.506 22,0
2012 Team Ambiente (via Eco) Prato Raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti 28,8 128 1,4
2013 Mesgo Gorlago (BG) Produzione di miscele plastiche 35,8 54 8,0
2013 Turbocoating Rubbiano di Solignano (PR) Produzione di componenti per l'indurimento di materiali 49,8 336 10,0
2013 Marsilli Castelleone (CR) Progettazione e produzione di macchine per l’avvolgimento 52,3 275 10,0
2013 Surgital Lavezzola (RA) Produzione di paste alimentari e prodotti farinacei simili 51,4 205 10,6
2013 El. Carrara + PEG (via Eco) Malnate (VA) + Pavia Raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti 11,0 50 0,8
2013 Forgital Velo d'Astico (VI) Produzione e lavorazione di anelli e altri prodotti forgiati 242,1 1.048 30,0
Altri investimenti deliberati (n. 4) 207,3 1.444 26,5
TOTALE 2.422,3 13.451 357,6
Investimenti diretti effettuati
* Il dato si riferisce al Margine di Contribuzione. N.B. I dati relativi al fatturato e al numero dei dipendenti delle società partecipate si riferiscono all’esercizio 2012.
Anno
Inv. SGR/Advisor Fondo
Orizzonte
geografico
Commitment
FII (mln €) Portafoglio Sede Settore di attività
Fatturato
(mln €) Dipendenti
2011 Futurimpresa SGR Finanza e Sviluppo
Impresa Lombardia 20,0
OFI Bergamo Cosmetica 17,4 55
REM Bergamo Energie rinnovabili 38,2 10
Berkel Milano Machine utensili 15,6 29
Markab Group Milano Gestione rifiuti 43,5 20
Objectway Milano Sistemi informativi 27,8 330
2011 Gradiente SGR Gradiente I Nord Est 20,0
Spiller Padova Ristorazione 2,1 124
Tapì Massanzago (PD) Tappi 11,5 38
Cadicagroup Carpi (MO) Etichette e cartellini 26,0 120
Vetroelite Ormella (TV) Contenitori speciali 11,8 19
2011 Progressio SGR Progressio
Investimenti II Italia 25,0
JAL Group Paruzzaro (NO) Calzature di sicurezza 106,1 4.105
Oro Cash Milano Compro oro 260,0 387
Duplomatic Milano Sistemi oleodinamica 45,9 195,0
Chromavis Vaiano (CR) Commercio Cosmetici 117,6 578
2011 Wise SGR Wisequity III Italia 35,0
Eidos Media Milano Software house 32,8 100
Alpitour Cuneo Tour Operator 260,9* 3.057
Kian Luisago (CO) Inchiostri speciali 48,7 245
Biolchim Medicina (BO) Fertilizzanti 38,8 90
2011 Vertis SGR Vertis Capital Parallel Centro Sud 15,0
Wisco Monza Depurazione 7,1 22
Arav Fashion San Vitaliano (NA) Abbigliamento 89,5 198
Giplast Giulianova (TE) Profili per mobili 22,1 75
2011 Alto Partners SGR Alto Capital III Italia 25,0 Virosac Pederobba (TV) Contenitori per rifiuti 31,8 91,0
Dolc. Val D'Enza Canossa (RE) Prodotti da Forno 11,1 n.a.
2011 IGI SGR IGI Invest. 5 Parallel Italia 20,0 Rollon Vimercate (MB) Sistemi lineari 53,9 265
2011 Finint & Partners NEIP III Nord Est 20,0 Nuova Giungas Formigine (MO) Giunti isolanti 12,8 55
Lafert S. Donà di Piave (Ve) Motori elettrici 109,3 530
Investimenti indiretti effettuati
Anno
Inv. SGR/Advisor Fondo
Orizzonte
geografico
Commitment
FII (mln €) Portafoglio Sede Settore di attività
Fatturato
(mln €) Dipendenti
2011 Mast Capital Partners Winch Italia Italia 25,0 Turbocoating Rubbiano di S. (PR) Rivestimenti 49,8 295
2012 HAT Private Equity HAT Holding All
Together Italia 15,0
Sebach Certaldo (FI) Bagni chimici 43,5 61
Tecna Monteroni d'Arbia (SI) Allestimenti negozi 14,4 54
Gepark Roma Parcheggi 5,8 0
Skitsch Milano Arredamento 2,7 19
Braccialini Firenze Borse e accessori 78,6 242
Assist Roma ICT 33,8 223
Luneur Park Roma Parco divertimenti 6,6 3
Grafiche Pizzi Settimo Milanese (MI) Grafica 8,5 48
Repark Milano Servizi Aeroportuali 8,0 n.a.
2012 Star Capital SGR Star III Italia 20,0 Codyeco S. Croce Sull'Arno (PI) Prodotti chimici 23,5 89
Castfutura Terno d'Isola (BG) Compon. per cottura 51,2 720
2012 360 Capital Partners 360 Capital 2011 Italia 10,0 EatalyNet Monticello d'Alba (CN) E-commerce 0,0 n.a.
Musement Milano Servizi di travel 0,0 0
2012 Sofinnova Partners Sofinnova Capital VII Europa 15,0 n.a. n.a. n.a. n.a. n.a.
2013 United Ventures United Ventures One Italia 10,0
MoneyFarm Milano Servizi Finanziari 0,0 7
Windows Europe Milano Servizi immobiliari 15,7 n.a.
20Lines Treviso Social Publishing 0,0 n.a.
LovetheSign Milano E-Commerce 0,0 n.a.
2013 P101 Programma 101 Italia 15,0 n.a. n.a. n.a. n.a. n.a.
2013 Emisys Capital SGR Emisys Development Italia 30,0 n.a. n.a. n.a. n.a. n.a.
2013 Ambienta SGR Ambienta Fund II Europa 30,0 n.a. n.a. n.a. n.a. n.a.
2014 Consilium SGR Consilium PE Fund III Italia 25,0 n.a. n.a. n.a. n.a. n.a.
Altri investimenti deliberati (n.3) 50,0 n.a. n.a. n.a. n.a. n.a.
TOTALE 425,0 1.784,4 12.499
Investimenti indiretti effettuati
N.B. I dati relativi al fatturato e al numero dei dipendenti delle società partecipate si riferiscono al 2102.
FONDO ITALIANO D’INVESTIMENTO SGR S.p.A.
Via Turati,16/18, 20121 - Milano
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