Fra Otto e Novece·nto scienza e tecnica rinnovano il mondo
o ,>- N,ew York
AMERICA
tempo
1800
XIX secolo
1. Premio Nobel per la fisica nel 1909, Guglielmo Marconi inventò il telegrafo senza fili che rese possibili trasmissioni via raaio. Qui lo vediamo durante un esperimento di radiotelegrafia.
1870
Oceano Atlantico
1900
o e
1914 2000
XX secolo
2. Invenzioni. Nell'immagine, una de lle tante grandi invenzioni dell'Ottocento: uno dei telefo ni sperimentali costruiti da Antonio Meuccid al 1850 al 1870.
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arsi un'idea del capitolo
uove macchine paragrafi 1-2 pagg. 26-32
Presentiamo una serie, molto lacunosa, di invenzioni di cui si parlerà in questo capitolo: si rratta degli «antenati» di veicoli e macchine oggi molto diffusi. Eccone i nomi, elencati in di-ordine: velocipede (antenato della bicicletta), macchina per cucire, lampadina, automobile, te
legrafo, telefono.
1 Scrivi rrumero -@-nome delle invenzioni e-i-ncl-i-ea-quah-El·i.fferen.z:e-tr0vi F-ispetto_ai_corri-513e-i:i . .denti aggetti di oggi.
2 Alcune delle invenzioni facilitavano i trasporti, altre la trasmissione di messaggi, altre ancora la vita quotidiana: dividile in tre gruppi.
3 Alcune facevano già uso di nuove forme di energia, come l'elettricità e il petrolio (o la benzina), che si affermeranno nel XX secolo: quali?
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26 Democrazie, totalitarismi e guerre
SUEZ
D Trasporti e comunicazioni: il mondo diventa più piccolo
Lo sviluppo dei mezzi di trasporto avvicina i continenti • Fra Otto e Novecento nuovi mezzi di trasporto potevano collegare uomini e paesi
lontani come mai era accaduto in precedenza. ~kr~ transcontiuentali, come la Transiberiana nell'impero russo e la
Transandina nel Sudamerica, attraversavano i continenti. Per le strade cominciavano a circolare le prime automobili, ancora simili, per aspetto, a carrozze per cavalli. Sui mari flotte di navi a vapore dallo scafo di ferro - e, più tardi, d'acciaio - garantivano regolari servizi di linea fra un continente e l'altro: l'apertura del canale di Suez fra Mediterraneo e mar.Rosso (1869) e quella del canale di Panama fra Atlantico e Pacifico (1914) riducevano di molto i tempi di navigazione. Anche i cieli cominciavano ad essere solcati dai primi aeroplani. La data di nascita dell'aviazione è il 17 dicembre 1903, quando i fratelli Wright volarono su un piccolo aereo per 300 metri in meno di un minuto.
<11111 1. L'inaugurazione del canale di Suez.
~ 2. Gli scavi per il canale di Panama furono per la maggior parte fatti da manovali, nonostante l'impiego di scavatrici meccaniche.
T I canali artificiali permisero di abbreviare i viaggi per nave e furono un mezzo potente di sviluppo dell'economia.
PANAMA
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Zona del Canale (agli USA dal 1903)
Sistema di chiuse
~ -- del cana le
~;~) Sistema di chiuse
-- del canale
Il Cairo Penisola del Sinai
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Oceano Pacifico
protagonisti
Storie di espio· ratori e di esplorazioni
protagonisti
Artide e Antartide: la scoperta
LAl""llULU I - I IO VLLV '-- • ._. __ ..__._,. __ - -
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S coperte e invenzioni rendono possibile La comunicazione a distanza • Una serie di scoperte e invenzioni rendeva possibili le comunicazioni a distanza (telecomunicazioni) .
Nel~ l'americano Samuel Morse brevettò un apparecchio, il telegrafo elettrico, che trasmetteva messaggi scritti secondo un codice convenzionale, detto «alfabeto Morse». L'invenzione fu accolta con grande entusiasmo e verso la metà del secolo kilometri di cavi telegrafici ricoprivano già le regioni industrializzate d'America e d'Europa. Nel 1866 venne deposto in fondo all'Atlantico un cavo telegrafico lungo 4000 km, che collegava i due continenti.
Sul finire dell'Ottocento cominciò a diffondersi anche il telefono, brevettato dall'italiano Antonio Meucci nel 1871. -Per il grande sviluppo dei mezzi di trasporto e di comunicazione il .12ll!-neta appariva, di colpo, come rimpicciolitQ. -Guglielmo Marconi inventa il telegrafo senza fili • Ma non si era che agli inizi. Nel 1887 il fisico tedesco Heinrich Hertz scoprì l'esistenza di onde - -elettromagnetiche (in suo onore chiamate hertziane) che, come la luce, si propagano alla velocità di 300 mila kilometri al secondo. Per opera di un italiano di genio, Guglielmo Marconi, la scoperta trovò presto una applicazione pratica. Utilizzando le onde hertziane Marconi riuscì a trasmettere messaggi a distanza senza bisogno di fili elettrici e nel 1906 brevettò a Londra il suo telegrafo senza fili. Da quel momento le trasmissioni via radio (~za fili) si affiancarono a quelle via cavo. La radio vera e propria fu messa a punto un po' più tardi, dopo l'invenzione di una potente valvola (triodo) capace di amplificare i segnalì.
N ascono La fotografia e il cinematografo• Verso la metà del secolo nacque la fotografia, i cui primi esemplari, detti dagherrotipi dal nome dell'inventore, il francese Daguerre, furono esposti a Londra nel .!.ili· L'invenzione della fotografia arricchì i giornali di immagini. La diffusione del telefono e del telegrafo permise di ricevere e divulgare anche le notizie dell'ultima ora. ,.___
Sul finire del secolo ( l§..2.5.) i francesi fratelli Lumière riuscirono a proiet-tare le prime immagini in movimento: nasceva il cinematografo, che per il momento era ancora ~o (diventerà sonoro nel 1927). Il cinema fu subito spettacolo e divertimento, inoltre - come la fotografia - divenne uno strumento potente per documentare nel tempo avvenimenti importanti:
~enisodi della prima guerra mondiale vennero fissati in immagini cinema-~ '\./'-- ' \. \,... 1.... \. L
tografiche di grande potenza descrittiva.
.... Un centralino telefonico a Berlino nel 1890. (Francoforte, Bundespost Museum)
28 Democrazie, totalitarismi e guerre
protagonisti
Storie di esploratori e di esplorazioni
Nella seconda metà dell'Ottocento si moltiplicarono i viaggi di esplorazione all'interno dei ~-
11.eJikìi_;ifric.a.po ed ~, dove restavano regioni ancora inesplorate. Leafedizioni venivano organizzate con intenti scientific~studiare fauna e flora dei continenti, disegnare c,wte geografiche ... ), per ragioni religiose e umanitari~diffondere il Vangel~) o per motivi dichiaratamente economici e po litic~repara reta p;;;etrazione com mercTale dei bianchi e la conquista militare del territorio .. . ).
In Africa, per raggiungere le zone sconosciute, gli esploratori si inoltrarono entro le foci dei grandi fiumi e seguirono a ritroso il loro corso quanto più posSThile. Così gli esploratori inglesi Richard Burton e John Speke raggiunsero le sorgenti del Nilo nella zona paludosa dei laghi Vittoria e Tangarnca.
Nello stesso modo, risalendo il corso dello Zambesi, l'esploratore scozzese David Livingstone scoprì le cascate che egli chiamò Vittoria, in onore della regina d'Inghilterra. Giunto in Africa come medico e missionario, Livingstone compì fra il 1849 e il 1874 una lunga serie ' di viaggi avventurosi che furono narrati dalla stampa internazionale e appassionarono l'opinione pubblica di tutto il mondo.
~ L'ESPLORAZIONE DELL' AFRICA N ru o.. Vl
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'<l'ìA.N/A
Oceano Atlantico
Deserti
Praterie
Foreste
• Timbuctù
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_ Esplorazion i di Speke e Burton (1857-59)
_ Esplorazioni di Stan ley (1874)
Lago Ciad
~ Le rovine khmer ad Angkor Wat. ( Photodisc, World Religions, Seattle 1999)
Quando, nel 1869, egli non diede più notizie di sé, il giornale americano New York Herald finanziò una spedizione di soccorso, guidata dal giornalista britannico Henry Stanley. Questi rintracciò l'anziano esploratore in un villaggio indigeno poi, affascinato dall'Africa e dai
suoi straordinari segreti, si dedicò all'esplorazione del continente. Nel 1874 scoprì l'esistenza di una rete fluviale che metteva in comunicazione ['Atlantico con l'oceano Indiano, colleganao le acque èlello Zam esièon quelle del Congo.
In Asia le sole zone inesplorate erano quelle, quasi inaccessibili, coperte da fitte foreste (come gran parte dell'Indocina) o protette da barriere di deserti e di montagne (come il Tibet o l'Himalaya). Negli anni Ottanta una spedizione francese, risalendo il corso del fiume Mekong, scoprì, invasi dalla giungla, i resti della favolosa città di Angkor, antico centro della civiltà khmer, da tempo abbandonata. Contemporaneamente il russo Prjevalskij affrontò l'altissima catena himalayana e scoprì le sorgenti dei fiumi Ya ng-ze e Tarim. Infine, quasi sul finire del secolo,~sploratori francesi travestiti da monaci buddisti, entrarono nella città sacra e proibita di Lhasa in Tibet, dove risiedeva il dalai-lama,-;;po del Buddismo e (fino al 1959) dello stato tibetano.
CAPITOLO 'I • t-ra Utto e l\lovecento scienza e tecnica rinnovano 11 monao L:J
protagonisti
Artide e Antartide: la scoperta
Ne~ert Edwin Peary arriva per primo al ~on guide eschimesi e slitte trai
nate da cani.
~ Robert Peary con i suoi cani.
L'ESPLORAZIONE DELL' ARTIDE ro Q_ V> Oceano Pacifico o Q)
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Oceano Atlantico
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____. Itinerario di Nordenskjold ____. Itinerario (passaggio a Nord-Est) di Nansen
____. Itinerario di Amundsen ____. Itinerario (passaggio a Nord-Ovest) di Peary
Nel 1893 il norvegese Fridtjof Nansen cerca di raggiungere il Po lo Nord lasciandosi trasportare con la propria
nave dai lastroni di ghiaccio, ma è costretto a rinuncia re.
Nel 1879 lo svedese Adolf Nordenskji:ild compie la
traversata dat mar di Norvegia allo stretto di Bering, percorrendo per la
prima volta la rotta a nord-est he congiunge
an ico con il Pacifico.
Siberia
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Fra il 1903 e il 1906 il norvegese l4lilii!!i!i~~/a:$il,j.t!;_'.rova il passag
gio a nord-ovest, ra l'oceano Atlantico e i · ·co, ma resta ac-
campato tre anni sulla banchisa polare con la nave bloccata dai
ghiacci.
( T L'esplorazione del olo su viene compiuta da due spe lZloni contemporaneamente. Amudsen raggiunge la meta per primo, nel dicembre 12.ll. Dopo cinque settimane giunge al Polo anche una spedizione inglese guidata da 8Q:. bert Scott, che scopre di essere arrivato secondo. Nella foto , la nave di Scott sulla banchisa polare.
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30 Democrazie, totalitarismi e guerre
T Louis Pasteur nel suo laboratorio in un dipinto di A. Edelfelt. (Parigi, istituto Pasteur)
EJ L'età d'oro della chimica e della medicina
La scienza collabora con l'industria • Il grande sviluppo industriale fece alzare la domanda di materie prime. Servivano, ad esempio, coloran
ti per l'industria tessile, ~oda per la produzione di vetro e saponi, stracci di lino e canapa per fabbricare la carta. Poiché, a lungo andare, le risorse na-turali non bastarono più, imprenditori e governi chiesero la collaborazione degli scienziati, in particolare dei chimici, perché creassero in laboratorio ~move materie prime e nuovi metodi di lavorazione.
Così nella seconda metà dell'Ottocento i colora i--rlahirali estratti dalle piante v nero a poco a poco sostituiti da coloranti sintetici; al posto degli str i per produrre la carta si cominciò ad usare cellulosa, un materiale i<2,Yato chimicamente dal legno e nel 1866 il belga Ernest olva inventò un
scienza e tecnica Conservare gli
alimenti
nuovo metodo per ottenere la soda, usata per fabbricare vetro e saponi. c;SStA~=
Ben presto i prodotti chimici trovarono applicazione nei più svariati cam- ":'\<''.!<::: ~ R
pi dell'attività umana. Gli agricoltori dei paesi industrializzati poterono di- ~ ~t\\<AI<~ 1
1 h d . . . . . . bb' . . . h h d' e Ù{IC.O·U ~ ':LI sporre - o tre c e i aratn, m1et1tnc1, tre iatnc1 meccamc e - anc e l 1er- ~ u tilizzanti chimici per concimare i terreni.
L'industria bellica venne rivoluzionata dall'invenzione della dinamite, ottenuta per primo dal chimico svedese Alfred Nobel nel 1866. La produzione della Rrimil materia pla~3!:,tificiale 11869), la celluloide, utilizzata per qualche tempo per fabbricare Rellicole cin~natografiche, segnò la nascita dell'industria plastica.
Nei laboratori chimici furono prodotti nuovi medicinali, come l'aspirina e sostanze che potevano essere usate come anestetici per alleviare il dolore.
S i estende la pratica della vaccinazione • Già nel Settecento un medico britannico, Eduard Jenner, aveva praticato con successo la vaccinazione contro il vaiolo, ignoran(fo però che cosa la rendesse efficace. Fu il chimico e biologo francese Louis Pasteur (1822-1895) a dimostrare che le malattie infettive sono provocate da organismi microscopici (i microbi patogeni), che si moltiplicano con rapidità impressionante e si trasmettono da un individuo all'altro. Egli capì che iniettando dei ~icrobi patogeni indeboliti,
vale a dire dei vaccini, si formano degli anticorpi che preservano dall'infezione. Pasteur stesso mise a punto alcuni vaccini fra cui quello contro la rabbia, una malattia trasmessa dal morso dei cani (1885). Al nome di Pasteur è
legato anche il metodo, detto appunto della pastorizzazione che, portando rapidamente ad alta temperatura alimenti liquidi (latte, vino, birra. T, permette di distruggere i mICrorganismi sensibili al calore e di~ser
vare i cibi più a lungo.
Comincia l'era dell'anestesia e della sterilizzazione • Una maggior conoscenza dei microbi patogeni contribuì al progresso della sterilizzazione. Verso la metà dell'Ottocento quasi la metà dei pazienti moriva per infezione do-
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protagonisti lgnaz Sem
melweis anticipa la pratica della sterilizzazione
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jl CAPITOLO 1 • Fra Otto e Novecento scienza e tecnica rinnovano il,..,mondo ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~--................
La sterilizzazione
~ Un'opera
zione nel 1870: il chirurgo e i suoi assistenti operano con i normali vestiti di ogni giorno davanti a una platea di studenti. Dipinto di Thomas Eakins. (Philadelphia, University Art Museum
~ Nel 1881 a Vienna si opera con i camici e con garze sterili, anche se ancora non si usano i guanti e le mascherine.
po aver subìto un intervento. Lister, un chirurgo scozzese che conosceva le esperienze di Pasteur, pensò di _E2ter evitare le inÈè%oni postoperatorie .Qistruggendo i microbi presenti nell'aria e sulle mafu cÌei chirurghi con acido - - - -- - - - - - ~ -fenico ( 1865): iniziava l'era della sterilizzazione, ossia della distruzione dei microbi per mezzo di sostanze chimiche o - come oggi si preferisce - con il calore o le radiazioni.
La chirurgia fece progressi anche per l'introduzione dell'anestesia, una pratica medica che mirava ad eliminare le sofferenze strazianti procurate allora dalle operazioni chirurgiche (la parola anestesia deriva dal greco e significa insensibiltà). La pratica dell'anestesia non tardò ad affermarsi e rese possibili interventi che in precedenza nessun chirurgo avrebbe osato affrontare. I primi ad usare i prodotti anestetici, negli anni fra il 1840 e il 1850, furono il ~!_a americano Morton e il ginecologo britannico Simpson.
Freud e La psicoanalisi • Fra Otto e Novecento il medico viennese Sigmund Freud fece ricerche nel campo delle malattie della mente. Per secoli esse erano state attribuite all'infl~deL.d.Q?onio; i malati di mente venivano allontanati dalla società e chiusi in manicomi.
Freud sostenne che molti disturbi me~tali (o psichici) hanno origine in esperienze, anche gravi e dolorose (traumi), che il malato ha sofferto nella sua vita, di solito nell'infanzia. Il malato allontana dalla sua mente (rimuove) queste esperienze e le dimentica, ma il trauma continua ad agire in profondità, dentro di lui, senza che egli se ne renda conto. Questa oscura forza, che Freud chiama inconscio, fa soffrire i malati di mente e ne provoca i discorsi e i comportamenti anormali. Le scoperte di Freud diedero origine a una nuova scienza, la psicoanalisi o «analisi della psiche»; questa influenzò profondamente la cultura e la società del Novecento.
32 Democrazie, totalitarismi e guerre
scienza e tecnica
Conservare gli alimenti
Fin dall'antichità le comunità umane cercarono di evitare che gli alimenti si deteriorassero cospar
gendoli di ,sale (salatura), affumicandoli al fuoco (aJtumicazjone) o esp"onendoli al sole e al vento finché non si fossero seccati (essiccazione). Ottimi conservanti naturali si rivelarono anche il miele. gli zuccheri, l'olio e l:aceto, in cui i cibi venivano immersi. ~R.=- 1N ~~
N ll'O . d. d. . l' ~ ~ ~ "'0 '""'<::ett:> e ttocento ai meta i tra lZlOna i si aggiunsero ·~-.._.__... ... _...-.,,~
le nuove tecniche della pastorizzazione, dell'inscatolamento dei cibi e del congelamento. Della pastorizzazione abbiamo già parlato. L'inscatolamento fu inventato già nel 1783: in quell'anno il francese Nicolas ~t riuscì a conservare alimenti sterilizzaITTiOtiTri m.q vasi di vetro ermeticamente chiusi. La chiusura erme- ~~~~ tica impediva che, insieme all'aria , penetrassero nei recipienti anche i microrganismi. Appert però non lo sapeva perché ai suoi tempi l'esistenza dei microrganismi era ancora sconosciuta. Nel secolo successivo i progressi della biologia e della chimica permisero di migliorare le tecniche di sterilizzazione e di inscatolamento , Si sviluppò una vera industria dei cibi in scatola che utilizzava vasi di vetro e scatolette di latta (oggi si usano anche contenitori di !21astica o di ~tane : i recipienti, privati d'aria e chiusi ermeticamente,
~ Una pubblicità di carne in scatola americana del 1880 circa.
venivano sterilizzati ad alte temperature. Un altro procedimento di conservazione inventato
nell'Ottocento è la refrigerazione, la conservazione per mezzo del freddo. Il ghiaccio prodotto dalle fabbriche era venduto in grossi blocchi a forma di parallelepi-
protagonisti
pedo e veniva conservato in armadi riyestiti di zinco, detti ghiacciaie. In tempi più vicini a noi si giunse alcongelamento e al surgelamento (raffreddamento rapido, che conserva intatte per mesi le proprietà e le caratteristiche degli alimenti).
La possibilità di conservare gli alimenti e di trasportarli per mare o in ferrovia , in scatolette o in celle frigorifere, moltiplicò gli scambi commerciali fra paesi lontani (sulle tavole degli Europei, ad esempio, giunse la c~ prodotta in Argentina); permise di inviare prodotti non deperibili dove ce n'era bisogno (nei luoghi colpiti da carestie, sui fronti di guerra ... ) e cambiò lentame nte ma irresistibilmente il modo di alimentarsi di un gran numero di persone.
lgnaz Semmelweis anticipa la pratica della sterilizzazione
Nell'Ottocento la conoscenza dellea!l]iTiittie infeill~era molto scarsa e i medici non prendevano
nessuna precauzione igienica nell'avvicinarsi ai malati. In un ospedale di Vienna, ad esempio, gli studenti di medicina dopo essersi esercitati nella dissezione di cadaveri, visitava-no le donne ~l .r~ p~o maternità senza nemmeno la~ani. Perciò molte donne, dopo il parto, erano colpite da una malattia gravissima e spesso mortale, la ft,bbre puerperale, di cui si ignoravano le cause.
Fu Ignaz Semmelweis, un medico unghere-
se (1818-1865) a intuire per primo che la febbre puerperale era una malattia infettiva. Egli obbligò gli stu
denti a lavarsi con una ~oluzioue disjpfettaote prima di entrare in reparto e in questo modo
riuscì a ridurre il tasso di mortalità dal 10 a poco più dell'l°lo. Ma molti medici si rifiutarono di ammettere di essere loro stessi la causa della morte di tante pazienti e criticarono violentemente Semmelweis, che non resse all'atmosfera di ostilità creata intorno a lui , e divenne pazzo. Solo
più tardi la scienza riconobbe che le intuizioni del medico ungherese erano esatte.