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anno X - Nr. 70 nuova serie - Nr. 01 MARZO/APRILE 2013 MENSILE DI ATTUALITÀ, CRITICA, CULTURA E POLITICA SPORTIVA

IL CONCILIATORE NUOVO SPORTIVO Edit. ANDARE

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www.frisbee.eu - [email protected]

news

NUOVI MODELLI IN VETRINA

QUEI PESSIMI LUOGHI COMUNI

L’avventura continua

RAIDIN MAROCCOPER DUE

TC Mobilityvia Copernico, 1039100 BolzanoTel. +39 0471 935212Fax + 39 0471 [email protected]

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anno X nr. 70 nuova serie Nr. 01 MARZO/APRILE 2013

Editrice:Società Cooperativa Giornalistica a.r.l. ANDAREZona Artigianale Nord, 7 - 39040 – Ora (Bolzano)

Direzione, redazione, amministrazione, pubblicitàZona Artigianale Nord, 7 - 39040 – Ora (Bolzano)Telefono 0471.802121Fax 0471.802031

Il Conciliatore Nuovo SPORTIVOIscrizione al Tribunale di Bolzanonumero 04 del 2004

Iscrizione al ROC: 13847

Spedizione in abbonamento postale/45(modalità pubblicate in copertina)

Direttore responsabileDANIELE [email protected]

LINEA DIRETTA [email protected] 392.8195810Fax 0471.802031

Il CONCILIATORE NUOVO

E-BIKE,LA

DIGNITÀDI UN

VEICOLOQuando si parla di biciclette

a pedalata assistita, si as-socia spesso l’immagine di una bicicletta comune unita a un motore, una batteria e un po’ di cavi elettrici. Erroneamente si pensa che più i componenti della bicicletta muscolare sono di alto livello, e più il veicolo elettrico derivante dall’unione con un motore elettrico sarà migliore.Si tende a valutare il veicolo elettrico a pedalata assistita in base a parametri che spes-so sono addirittura contro-producenti e nascono solo da molti preconcetti che ancora

LUOGHI COMUNIE LEGGENDE

METROPOLITANE

avvolgono questo mezzo so-stanzialmente sconosciuto.Tra questi parametri si utilizza-no per valutare la funzionalità della eBike il diametro delle ruote, la presenza di un cam-bio di velocità, il telaio di allu-minio, la leggerezza, l’aspetto, che non deve tradire la pre-senza di aggregati attestanti la presenza sulla bicicletta di “aiuti” non dovuti alle capaci-tà muscolari del ciclista. Spesso non si vuole riconoscere una propria identità, alla bicicletta elettrica.Luoghi comuni: Fin che posso io pedalo! la compero per mia moglie, un bel regalo per mia madre, ma, assomiglia a un motorino. Vanno troppo forte sulle piste ciclabili. Concettual-mente si tende a vedere come “concorrenza sleale” la bici elettrica rispetto alla mitica bicicletta, (che notoriamente tutti possiedono e molto spes-so custodiscono in cantina dal-la prima comunione). Come tutte le cose nuove, an-che la bicicletta elettrica do-vrà trovare una sua dignità, e dovrà prendere una sua col-locazione chiara sul mercato. A differenza di altre aziende TcMobility ha sempre pensato a una serie di veicoli che sia-no assolutamente utili nella quotidianità, e sviluppa co-stantemente soluzioni e mi-gliorie per andare incontro alle esigenze di mobilità indi-viduale.

Noi non rappresentiamo gli interessi di costruttori di bici-clette, che vivono come una complicazione questa nuova “moda” di andare in elettri-co, e pur non capendo anco-ra a cosa serva complicarsi la vita, accettano di buon grado secondo il motto “il cliente ha sempre ragione”.Nel mondo della bicicletta, la potenza e la lobby dei com-ponentisti non vuole perdere il primato, e investe ingenti

Recenti ricerche che hanno interessato diverse città europee hanno di-mostrato che circa il 50% degli spostamenti motorizzati in città, copre una distanza compresa tra 3 e 5 km e che il 30% è addirittura inferiore ai 2 km. Ciò significa che parecchi automobilisti e motociclisti per i loro spostamenti potrebbero usare la bici, che risulta di gran lunga vincen-te in termini di tempo ed economicità sulle corte distanze.

somme di capitali per creare un veicolo elettrico a imma-gine e somiglianza di quello che già loro costruiscono, sa-crificando la funzionalità a favore del profitto. Il risultato di questa massiccia campagna mediatica vicina al mondo del-le biciclette, sta di fatto distur-bando la crescita di prodotti che con il continuo dialogo con gli utilizzatori, e milioni di Km percorsi, stanno traccian-do un nuovo tipo di mobilità.

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4 L’AVVENTURA

Il raid in Marocco di Maurizio Doro e Umberto Marchese, in sella ad innovative e-bikes Fri-sbee Endurance è stato molto impegnativo. I due hanno per-corso in 13 giorni 1450 km con 15.000 m di dislivello, attra-verso percorsi impervi dell’Al-to Atlante e sentieri sterrati e sabbiosi del deserto del Sahara, alla scoperta di luoghi e vie sco-nosciute

Un’avventura, un’esperienza entusiasmante, sicuramente

inusuale, indubbiamente affasci-nante. Quella compiuta da Mau-rizio Doro e Umberto Marchese la si può anche indicare come un’impresa audace, un tantino ri-schiosa, estrema che comunque è

L’IMPRESA CON LE FUNZIONALI FRISBEE ENDURANCE

RAID IN

MAROCCOPER DUE

Il noto esploratore estremo Maurizio Doro e il mitico cicloturista Umberto Marchese assieme in un’avventura di quasi millecinque-cento chilometri attraverso percorsi impervi dell’Alto Atlante e sen-tieri sterrati e sabbiosi del deserto del Sahara, alla scoperta di luoghi e vie sconosciute, in sella ad innovative biciclette elettroniche Fri-sbee con 300 km di autonomia

stata affascinate e ha avuto uno splendido epilogo, sintetizzato in un favoloso documentario. Il raid in Marocco di Maurizio Doro e Umberto Marchese, in sella ad innovative e-bikes Fri-sbee è stato avvincente. I due ci-clisti, hanno percorso in 13 gior-

ni 1450 km con 15.000 m di di-slivello, attraverso percorsi im-pervi dell’Alto Atlante e sentieri sterrati e sabbiosi del deserto del Sahara, alla scoperta di luoghi e vie sconosciute.Paesaggi mozzafiato, ma anche incontri che hanno lasciato il se-gno. Un’avventura sicuramente speciale in un angolo del piane-ta, dove la natura è ancora vera ed è la risorsa principale di molte persone.Piste e villaggi sono rimasti im-mutati e gli abitanti di quei luoghi vivono ancora un quo-tidiano fatto di poco e scandi-to da gesta per noi ormai per-duti. I due protagonisti, Mauri-zio Doro, 49enne esperto biker-esploratore-estremo e Umberto Marchese, cicloturista 71enne, hanno voluto dimostrare che tutto è possibile, provando a sensibilizzare maggiormente le persone all’utilizzo della biciclet-ta; anche chi non si sente fisica-mente preparato ad affrontare avventure estreme, ma sente un forte desiderio di contatto con la natura, può realizzare un so-gno e vivere splendide emozioni.Le due bici elettriche a controllo elettronico utilizzate per questo raid, sono le Frisbee Enduran-ce, mezzi unici nel loro genere, realizzati con componentistica ultraleggera, baricentri e assetti ben studiati per resistere ai vari stress che una simile impresa comporta, alimentate da un im-pianto di batterie sviluppato ap-positamente per garantire fino a 300km di autonomia.Maurizio Doro e Umberto Mar-chese si sono conosciuti per caso e si sono subito piaciuti. Stessa fi-losofia, stesso modo di concepire l’avventura, stessa passione per

SPLENDIDE IMMAGINI DA LUOGHI CARICHI DI FASCINO

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5L’AVVENTURA

la MTB. Hanno preparano insie-me un raid impegnativo, senza precedenti nel mondo delle e-bikes, che li ha portati in Maroc-co, in sella ad un mezzo assolu-tamente innovativo: la Frisbee Endurance. Il progetto, l’idea e la filosofia di questa mitica avven-tura si è basata su un concetto che Maurizio Doro ha espresso in modo molto semplice: “Vi-vere un contatto stretto e pro-fondo con la natura viaggiando ed esplorando con entusiasmo senza dare alcun vantaggio alla pigrizia e all’età. Per tutti è pos-sibile”.Professione: avventuriero. Tecni-camente esploratore. Da vent’an-ni Maurizio Doro fa della sua vita un eterno viaggio in giro per il mondo. La risalita nella giungla amazzonica del fiume Mana, l’attraversamento in mountain-bike della catena dell’Himalaya, quattro passi oltre i 5000 metri, e poi il Pakistan, la Cina e l’Ala-ska. Fino ad arrivare al Marocco, ultima meta intrapresa in com-pagnia del settantenne ex im-prenditore di Ora Umberto Mar-chese. Entrambi in sella a due biciclette elettriche a pedalata assistita progettate da Maurizio de Concini, amministratore della TCMobility, società leader nella produzione e-bike. Nello zaino un gps, un telefono cellulare di-rettamente ricaricabile tramite le batterie della bicicletta, una car-tina con il percorso da seguire, tenda, sacco a pelo, copertone di scorta e pompetta gonfiabile. Ma soprattutto tanto coraggio. «Abbiamo attraversato le piste nel deserto del Sahara, terreni pietrosi, fiumi. Punti in cui do-vevamo per forza rassegnarci a spingere la bici». Umberto Mar-chese è raggiante di un’esperien-za unica alla sua “tenera età”. Promette di non fermarsi qui. Lui che si è avvicinato alla e-bike per recuperare da un intervento al ginocchio, ora pare non voler-ci scendere più. Il mezzo che ha portato Umberto e Maurizio in Marocco costituisce l’ultima tro-vata della Frisbee con tre box di batterie indipendenti dotate di un sistema di ricarica rapido e simultaneo. In mezzo al deserto o tra montagne isolate a 3000 metri spesso l’unica possibilità di

approvvigionamento energetico è rappresentata dai piccoli gene-ratori elettrici della popolazione locale. “Le nuove batterie, ha spiegato De Concini, sono state progettate con una autonomia di 300 km. Le Frisbee Endurance saranno disponibili sul mercato dalla prossima primavera, inizial-mente con una serie limitata da 50 pezzi”. Maurizio Doro e Um-berto Marchese hanno caricato sulla bicicletta circa 10 litri di ac-qua, la tenda per l’accampamen-to, vari effetti personali e ogni attrezzatura indispensabile per una traversata di due settimane. La nuova Frisbee è stata, dun-que, progettata tenendo conto del peso caricato e dell’autono-mia indispensabile ad affrontare il viaggio in sicurezza. Oltre 150 chilometri al giorno in sella a una bicicletta che, però, non serve a fare meno fatica. Per un’espe-rienza del genere non basta es-sere turisti per caso, occorre una discreta dose di abilità e prepa-razione fisica. Ironicamente Doro ha detto: “Pensavo di fare un po’ meno fatica con queste nuove biciclette elettriche, ma il percor-so era veramente impegnativo e abbiamo dovuto spingere sui pe-dali”. Il gergo ciclistico è caro an-che a Marchese: “Alti sui pedali, anche quando le salite erano ve-ramente difficili in tratti sterrati con grossi sassi. Però trascinati dall’entusiasmo. Che bello!”.

Un affascinante itinerario che ha visto Maurizio e Umberto ci-mentarsi su un percorso ad anello dall’Alto Atlante fino in Ma-rocco; strade roventi e piene di insidie tra sentieri poco battuti a 3.000 metri di altezza con paesaggi mozzafiato sulle montagne all’orizzonte.Hanno attraversato l’imponente e antico massiccio vulcanico del Sarhro, abitato solo da alcune popolazioni di nomadi berberi che si dedicano ancora oggi alla pastorizia di capre, asini e cam-melli; hanno poi attraversato l’altopiano del Timassinine dove, anche qui, sono venuti a contatto con gruppi di trogloditi, nuclei famigliari di povera gente che vivono ancora oggi con bambini e anziani in caverne scavate nella roccia. Nel loro girovagare, Maurizio e Umberto, non potevano farsi mancare l’incontro col deserto e così spingendosi verso sud hanno ripercorso l’antica pi-sta chiamata “La Via del Sale” ritornando poi sull’Alto Atlante in prossimità del punto di partenza e arrivo della loro spedizione.

L’ITINERARIO

Le due bici elettriche a controllo elettronico sono state interamente sviluppate e realizzate con know-how tecnico e soluzioni innovative da Maurizio de Concini e dal suo team, la TC Mobility di Bolzano, azienda che dal 1999 si impegna con proprie soluzioni e brevetti nella realizzazione di veicoli elettrici performanti e sicuri per usi cittadini, sportivi e professionali, con un parco veicoli di ca. 50.000 mezzi circolanti in Italia e all’estero. La Frisbee Endurance, derivata dalla Dolomites, mezzo unico nel suo genere, monta un motore a norma di legge di max 250W, componentistica ultraleggera, centralina di comando sviluppo esclusivo TCM, baricentri e assetti ben studiati per resistere ai vari stress che una simile impresa comportano, alimentata da un impianto di batterie da 36V-30AH, sviluppata appositamente per garantire fino a 300km di autonomia, indispensabili per avventurarsi in sicurezza in zone impervie dove è praticamente impossibile ricaricare le batte-rie con regolarità. Il tutto contenendo il peso sotto ai 27 kg.TC MOBILITY è un’azienda che dal 1999 si impegna con proprie soluzioni e brevetti nella realizza-zione di veicoli elettrici performanti, sicuri, per usi cittadini, sportivi e professionali, con un parco veicoli di circa 50.000 mezzi circolanti in Italia e all’estero.

IL MEZZO

FRISBEE ENDURANCE ECCO TUTTE LE CARATTERISTICHE

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L’EVENTO6

UNA PASSIONE DIVENTATA IDEA E STILE DI VITA

Quella che Maurizio de Concini ha voluto ribadire in occasione dell’evento al Tis è stata la filo-sofia dell’azienda, nell’ambito della mobilità ecocompatibile mettendo in rete tutte le real-tà più significative che gravita-no attorno a quella che era, è e resterà una passione

BORN TO BE FRISBEE

L’EVENTO “EXTREME E-BIkE TOUR MAROCCO 2012” SVOLTOSI AL TIS INNOVATION PARkDI BOLZANO HA VARATO UFFICIALMENTE UN NUOVO CONCETTOMETTENDO A CONFRONTO TUTTI COLORO CHE OPERANO CON TC MOBILITy

“Born to be Frisbee” è stato ufficialmente varato con

l’evento “Extreme e-Bike Tour Marocco 2012” svoltosi al Tis, l’Innovation Park di Bolzano. E’ stato un momento per rende-re omaggio all’eclettico esplo-ratore sardo Maurizio Doro e all’inossidabile altoatesino Umberto Marchese, autori del riuscito tour in sella alle Frisbee Endurance. Maurizio de Conci-ni, titolare della Tc Mobility ha voluto però andare oltre gli ap-plausi all’affascinante raid dei

due portacolori dell’azienda, capaci di compiere una vera e propria impresa estrema, presentata con uno splendido documentario, realizzato dai protagonisti assemblando im-magini da favola. Quella che Maurizio de Concini ha voluto ribadire in occasione dell’e-vento al Tis è stata la filosofia dell’azienda, nell’ambito della mobilità ecocompatibile met-tendo in rete tutte le realtà più significative che gravitano attorno a quella che era, è e

resterà una passio-ne. Una passione che è diventata pri-ma idea e poi stile di vita. Con la bici a pedalata assisti-ta si possono fare tante belle cose, illustrate nel corso dell’evento. Presen-ti i partner dei vari progetti, i protago-nisti delle imprese, i dipendenti, i riven-ditori e i clienti e tutti quelli che nel modo di agire e di pensare di Tc Mobi-lity si riconoscono.Un’occasione pro-pizia per illustrare un’ampia sinergia, per condividere le molteplici attività e iniziative che l’a-zienda ha intrapre-

so. Della missione e della visio-ne aziendale ha parlato colui che è l’anima e il cuore della TC-Mobility, Maurizio de Con-cini. Un intervento riassunto in articolo a parte.L’incontro ha vuoluto essere una sorta di passerella di tut-ti coloro che con la Frisbee si sono cimentati in imprese par-ticolari, condivise e progettate con l’azienda.Tutte animate da passione, tanta passione. Maurizio Doro e Umberto Marchese, dopo essersi concessi ai microfono di radio e tv e ai taccuini dei giornalisti hanno raccontato i dettagli del loro Marocco in modo esaustivo e simpatico. Poi lo splendido documentario, seguito e apprezzato da tutti, anche dall’assessore all’innova-zione della Provincia di Bolza-no, Roberto Bizzo. Suggestive immagini di una splendida av-ventura.Poi l’assessore Bizzo, Maurizio de Concini e Verena Trolese, modella, da sempre grande amica di Frisbee hanno con-segnato ai due protagonisti la prima edizione del premio “Born to be Frisbee”.Nella alla seconda parte del-l’incontro gli interventi di colo-ro che hanno avviato progetti condivisi con TC-Mobility. Una serie di preziose testimonianze.Il professor Stefano Carrese dell’Universita Roma-Tre ha il-

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L’EVENTO 7

lustrato : “ELEbiciROMA-Tre – Un progetto innovativo per la cosiddetta mobilità dolce”.Presenti la mobiliy manager dell’ateneo capitolino e un fol-to gruppo di studenti protago-nisti del progetto, che illustria-mo in un articolo a parte.Di concetti di mobilità sosteni-bile in Alto Adige ha parlato poi la dottoressa Giada Francia del Fraunhofer, organizzazio-ne che si prefigge di promuo-vere una ricerca che possa es-sere applicata direttamente nelle aziende e che generi un vantaggio per l’intera società.Nel campo della mobilità eco-compatibile la visione è quella di rendere le città e le regioni uno spazio urbano più vivibile.Dal Fraunhofer alla Scuola: il Liceo scientifico dello Sport To-niolo di Bolzano ha approntato un progetto per la promozione della mobilità ecosostenibile il-lustrato dal Dirigente Scolasti-co prof. Esio Zaghet.Dalla scuola agli enti di promo-zione sportiva: la Libertas con una serie di iniziative pronte

a partire per promuovere l’uso della bici elettrica anche nello sport. Iniziative illustrate dal presidente regionale dottor Enzo Giuseppe Durante e dal professor Enrico Pierotti.L’Ami, associazione dei maestri di mountain Bike da tempo collabora con Tc Mobility. Un rapporto importante destina-to ad essere ulteriormente im-plementato, come ha tenuto a precisare Giancarlo Bolognese.Da qualche anno la bici elettri-ca è presente al Giro cicloturi-stico-amatoriale delle Dolomi-ti. Una presenza destinata ad essere, anche in questo caso, implementata. Il generale Carlo Bosin, presi-dente dell’Associazione Giro delle Dolomiti, impossibilitato ad intervenire ha inviato un messaggio significativo, eccolo: “La mia è una testimonianza basata sull’esperienza di vita personale. Ho fatto per 40 anni l’ufficiale degli alpini e ho co-nosciuto la montagna nei suoi diversi aspetti.A fine anni ‘60 con l’apparizio-

ne delle vie ferrate sempre più diffuse, i puristi dell’arrampi-cata storsero il naso. Oggi ca-pita lo stesso per i ciclisti tradi-zionali che si vedono affiancare e superare in salita da bici elet-triche, ma questo come le vie ferrate, aprono a un pubblico sempre più vasto le vie della montagna.Sotto l’aspetto più strettamen-te sportivo, direi che la bici elettrica consente di sviluppare un’intensa attività in passato terreno esclusivo di atleti o per-sone particolarmente prepara-te”. In conclusione l’intervento dell’Acoustic Spirit Duo.Maurizio Stefanizzi e Valter Tessaris hanno presentato la loro idea: “Con bici elettriche adattare e carrelli adeguati per trasportare gli strumenti musi-cali e l’equipaggiamento scen-deremo per tutta la lunghez-za dello stivale per arrivare con questi criteri fino in Sicilia oSalento, a tappe di 65/100 Km al giorno, e tutte le sere, ci esi-biremo nelle piazze lungo il nostro viaggio, promuovendo

NATO PER ESSERE FRISBEE. BORN TO BE FRISBEEUn marchio nuovo che identi-fica la voglia di avventura, la sfida con gli elementi, la ricer-ca di soluzioni innovative, la sperimentazione consapevole.

IL SIGNIFICATO DI UN PREMIOUna rappresentazione del massiccio dello sciliar sovra-stato dalla siluette di una MTB DOLOMITES, il tutto di acciaio inox lavorato con ta-glio laser e rifinito a mano.La montagna come rappre-sentazione simbolo della tenacia, il profilo della Fri-sbee, che si staglia come a dominare l’avventura, il materiale INOX trasmette sensazioni di affidabilità e resistenza. Un piccolo tro-feo nato dal nostro stu-dio tecnico, che vorremmo omaggiare a chi condivide le nostre passioni, e vuole appartenere a un mondo nuovo fatto di vere conqui-ste, a contatto con la natura.

UN MOMENTO DI CONDI-VISIONE

In basso Ingrid e Maurizio de Concini insieme alla te-stimonial di Tc Mobility, Ve-rena Trolese. Al centro la dottoressa Giada Francia del Fraunhofer.Nella pagina accanto l’as-sessore provinciale all’in-novazione Roberto Bizzo con Umberto Marchese, Maurizio Doro, Maurizio de Concini, titolare della TC Mobility.In basso a destra le collabo-ratrici dell’azienda alla re-ception dell’evento

l’energia pulita assieme al no-stro spettacolo.Pannelli fotovoltaici mini e tanta passione con l’intento di: sensibilizzare l’arte di strada come disciplina culturale, va-lorizzare il territorio nazionale nella sua storia e tradizione, promuovere l’investimento da parte dei comuni di una pista ciclabile collegata ad un per-corso unificato nazionale”.

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IL PROSSIMO EVENTO8

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IL PROGETTO-TEST 9

IL TESTDURADICIOTTO MESI

In alto ilmomento dellapresentazione del progetto da parte del supervisione scientifica, prof. Stefano Carrese(qui a fianco).La supervisionedel progetto è affidata alMobilityManager di Roma Tre, Arch. Stefania Angelelli,presente a Bolzano insieme ad alcuni studenti coinvolti nell’iniziativa.Al centro il logo delprogetto

MUOVERSI MEGLIO

Un progetto nato da un accordo tra Enel Green Power e Univer-sità degli Studi Roma Tre, si propone di dare impulso e svilup-po alla mobilità elettrica, nel settore delle biciclette a pedalata assistita, attraverso una sperimentazione nella città di Roma

Il progetto “ELEbici @ Roma3”, nato da un accordo tra Enel

Green Power e Università de-gli Studi Roma Tre, si propone di dare impulso e sviluppo alla mobilità elettrica, nel settore delle biciclette a pedalata assi-stita, attraverso una sperimen-tazione nella città di Roma. Iniziato lo scorso 5 luglio, que-sto test avrà una durata di 18 mesi, durante i quali verranno raccolti i dati di viaggio, al fine di apprezzare il diverso modo di utilizzare le biciclette da un anno all’altro e al fine di elimi-nare l’effetto novità del pro-getto per acquisire una mag-giore affidabilità dei dati.La raccolta dei dati sarà ef-

fettuata attraverso 3 diverse relazioni, 2 intermedie e 1 fi-nale: la prima dopo 6 mesi, riguardante i primi 4 mesi di sperimentazione; la seconda dopo 14 mesi, sul primo anno di progetto;l’ultima dopo 20 mesi, al ter-mine del progetto.Il progetto prevede la parteci-pazione di Enel Green Power per quanto riguarda la forni-tura di 30 biciclette a pedalata assistita, modelli base della Tc Mobility, mentre l’Università degli Studi Roma Tre è coinvol-ta nella scelta dei 30 studenti che guideranno le biciclette e raccoglieranno dati sui loro viaggi durante la sperimenta-

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IL PROGETTO-TEST10

zione. In particolare il proget-to è rivolto a studenti iscritti a 3 diverse facoltà: Architettura urbana, Economia e Ingegne-ria dei trasporti. La supervi-sione del progetto è affidata al Mobility Manager di Roma Tre, Arch. Stefania Angelelli, per conto dell’università, men-tre la supervisione scientifica è fornita dal prof. Stefano Car-rese. Il coordinamento delle aree tematiche è dato, invece, dai Proff. M.C. Lucchetti e M. Panizza, con l’aiuto del dott. Francesco Ciaffi (Dipartimen-to di Scienze dell’Ingegneria Civile).Fase 1: Start-upIn questa fase, completata con l’inaugurazione il 5 luglio, 30 biciclette a pedalata assistita sono state assegnate e conse-gnate ai 30 studenti.Fase 2: SperimentazioneIn questa fase gli studenti svi-lupperanno un’analisi dell’u-

so quotidiano, settimanale e mensile della bicicletta, rac-cogliendo dati sui loro viaggi secondo il metodo del “Travel Diary”.Questa raccolta di dati contie-ne le informazioni di viaggio (come l’origine e la destina-zione del viaggio, giorno della settimana e la stagione in cui il viaggio è stato completato, intervallo di tempo impiegato, distanza percorsa, lunghezza percorso in salita, etc.), ma an-che informazioni di carattere economico, come il risparmio ottenuto utilizzando la bici-cletta piuttosto che l’auto pri-vata, e informazioni tecniche, sul consumo della batteria e i tempi di ricarica.Tutti questi dati permette-ranno di registrare le infor-mazioni sul-l’uso quotidiano, settimanale e mensile della bicicletta, lungo tutti i 18 mesi per ogni utente.

Fase 3: AnalisiIn questa fase, che inizierà dopo la sperimentazione di 18 mesi, tutti i dati raccolti dai diari di viaggio utilizzati nella fase 2 saranno analizzati da ciascuno dei gruppi di stu-dio, afferenti alle 3 differenti aree tematiche. Il gruppo di studio di architettura urbana effettuerà un’analisi compor-tamentale del sistema uomo-territorio e degli effetti pre-visti dal progetto su di esso. Il gruppo di studio della facoltà di Economia effettuerà un’a-nalisi economica sugli e etti del progetto sull’ambiente e in termini di benefici economi-ci esterni.Infine, il gruppo di Ingegneria dei trasporti effettuerà un’a-nalisi tecnico-economica sugli impatti del progetto sul siste-ma di trasporto e delle ricadu-te sul sistema della mobilità locale.

Fase 4: ProgettoIn questa fase ogni gruppo di studio formulerà proposte e progetti inerenti alla tematica di interesse in modo da defi-nire argomenti per relazioni tecniche, prove finali o di tesi di laurea.Il progetto “ELEbici@Roma3” rappresenta il primo passo di un accordo tra Enel Green Power e Università degli studi Roma Tre, e si inserisce come una novità importante nel cam-po della mobilità sostenibile.Lo scopo del progetto è favori-re la diffusione della mobilità elettrica e nello specifico nel campo delle biciclette a peda-lata assistita, garantendo un miglioramento delle condizio-ni di sicurezza per tutti i ciclisti nella città di Roma, attraverso lo sviluppo delle piste ciclabili e della rete infrastrutturale.

E ORA IN FRISBEE DA COPENHAGEN A ROMA IN 18 GIORNI

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L’IDEA INNOVATIVA 11

UN PENDOLINOECOLOGICO

Nelle immagini il mezzo Fri-sbee Pendolino usato dai due noti ristoranti genovesi per trasportare cibi a domicilio o presso gli uffici del capoluogo ligure in modo rapido, fun-zionale e, soprattutto, ecolo-gico. L’iniziativa è apprezzata da tutti:sicuramente Pendo-lino è un mezzo utile e fun-zionale per il trasporto delle cose, anche delle vivande

Un’idea decisamente inno-vativa. Nasce a Genova Re-

stoutrant, il primo “ristorante a domicilio” che ti permette di assaporare, comodamente a casa oppure in ufficio, le spe-cialità dei prestigiosi ristoranti “Braxe” e “ Bruxaboschi”, lo storico locale genovese che ha da poco compiuto i 150 anni.Il servizio di consegna a do-micilio è innovativo in quanto vengono utilizzate le bicicletteelettriche Frisbee Pendolino che permettono di ricevere i propri pasti anche in tutte le aree a traffico limitato, pe-donali o in zone difficilmente raggiungibili con dei mezzi tradizionali.Il servizio è reso possibile gra-zie alla collaborazione della società Due Ruote GenovaRent ,distributrice del marchio Frisbee.Le biciclette a pedalata assisti-

ECO RESTOUTRANTIl primo ristorante a pedalata assistita

ta sono interamente realizza-te dall’azienda bolzanina TC Mobility che dal lontano 1999 realizza le bici elettriche con propri sviluppi tecnici, design e soluzioni brevettate studiate appositamente per risolvere esigenze specifiche di mobilità in diverse situazioni.“Siamo convinti – sostengono i promotori dell’iniziativa - che la missione di rendere la città più vivibile debba passare an-che dall’impegno e dalle libere iniziative dei singoli cittadini e delle imprese, mantenendo comunque un servizio di alto livello.“Restoutrantbike” è eco-frien-dly: unico, favoloso”.L’iniziativa sta riscuotendo i consensi degli utenti oltre che degli stessi addetti ai lavori. I mezzi si stanno rivelando estremamente funzionali.Sicuramente un’idea da espor-

tare anche in altre località, in considerazione della funzio-nalità dimostrata da “Frisbee Pendolino”, bici duttile per il trasporto, particolarmente adatta per chi deve trasporta-re materiale, per gli artigiani, i ristoratori e non solo.

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PREZIOSA SINERGIA12

Lamafer e Tc Mobility insieme per lo smaltimento ecologico degli accumu-latori usati al fine di rispon-dere in modo adeguato alla mission azien-dale e ad una peculiarità del territorio

LAMAFER E TC MOBILITy INSIEMENEL RISPETTO DELL’AMBIENTE

L’ECO RICICLODELLE BATTERIELamafer e Tc Mobility insie-me in un progetto di smalti-mento delle batterie esauste. Due aziende leader fanno rete per rispondere alle ri-spettive, diverse, mission in materia ecologica.Come si legge nella presen-tazione di Lamafer, curata da Marco Tedeschi, il concetto di rispetto dell’ambiente è ancorato nel Dna degli alto-atesini e come tale fa parte del life-style made in Alto Adige. L’ecologia, quella vera è sentita, non perché va di moda la green economy, ma perché qui è una realtà di vita, di cura del territorio e di rispetto per l’ambien-te. Tante situazioni e realtà made in Alto Adige fanno parte oramai del quotidiano. Come Lamafer una concreta e dinamica realtà nel setto-re del commercio rottami, dello smaltimento e del rici-claggio. «La nostra azienda – spiega il titolare Giancarlo Tomelini - è diventata un per-fetto partner in cantiere e in azienda. Non ci limitiamo in-fatti a prestare solo un servi-zio di smaltimento rifiuti da

cantiere, ma ci impegniamo a promuovere e offrire una collaborazione diretta con il cliente dedicandoli Know-How e una gestione del ri-fiuto ecologica, innovativa e nel pieno rispetto delle nor-mative in vigore». È del 2011 infatti la nascita di “Work in color”. «Si tratta di un servi-zio dedicato ai cantieri dove, attraverso l’utilizzo dei colo-ri, viene implementato un si-stema di comunicazione con gli operatori che migliora e aumenta la differenzazione del rifiuto da cantiere e la sicurezza, influenzando no-tevolmente anche i costi di smaltimento. Dal successo del progetto nasce quest’anno “Work in color- Businnes edi-tion”, che implementa, con degli accorgimenti, lo stesso modello di gestione in stabi-limenti industriali e azienda-li». Per Lamafer, il commercio rottami rappresenta il setto-re di specializzazione. «Oggi l’azienda è socia di uno dei più grandi gruppi del merca-to italiano. Grazie a questo e all’esperienza trentennale, siamo fornitori delle mag-

giori acciaierie e fonderie italiane. Ci imponiamo inoltre an-che nel mercato della demolizione, offrendo un servizio di eco-demolizione attento e sensibile al processo di recupero dei materiali derivati: mettendo alla base degli interventi sostenibilità, sicurezza e rispetto ambientale promuoviamo una vera rivoluzione nel settore dove il valore portante per offrire standard qualitativi elevati è in linea alle esigenze di ambiente e territorio». Ideale la sinergia con Tc Mobility per lo smaltimento ecologico degli accumulatori esausti. Lamafer ha la sede a Bolzano. www.lamafer.com

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UN MODELLO FUNZIONALE

Particolarità di questo mo-dello sono le ruote di diver-so diametro (26” l’anteriore e 24” la posteriore) per una migliore resa in salita e per una guidabilità più precisa. Il cambio è a deragliatore, costruito specificamente per la TCMobility a 8 rapporti; è rapido e preciso. Optional è disponibile la doppia o tripla anteriore

LA VERSIONE STRADALEDELLA SPORTIVA DOLOMITESRISCUOTE GRANDE CONSENSI:ECCO IL TEST

ATLAS,CHE MEZZO!!!

cco una sintesi del dettaglia-to test sul modello Frisbee Atlas effettuato da Enzo Rossi “Pixbuster”, noto col-laudatore. “E’ la versione stradale della “Dolomites” che è una MTB. Il telaio è di tipo aperto, completamente progettato e realizzato in Italia su spe-cifico progetto TCMobility. E’ in alluminio 7003, saldato a

TIG, omologato e di grande solidità perché pensato per un uso fuoristradistico in-tenso. La posizione in sella è di tipo a busto eretto o leg-germente inclinato in avanti ed è confortevole: l’ammor-tizzatore anteriore, la sella con cannotto ammortizzato e i pneumatici “balloon” fil-trano bene le sconnessioni. Particolarità di questo mo-

dello sono le ruote di diver-so diametro (26” l’anteriore e 24” la posteriore) per una migliore resa in salita e per una guidabilità più precisa. Il cambio è a deragliatore, costruito specificamente per la TCMobility a 8 rapporti; è rapido e preciso. Optional è disponibile la doppia o tripla anteriore. Il portapacchi è omologato per 25 kg di cari-

Scheda tecnica

MOTORE 250W 36V 24” brushlessTELAIO Alluminio 7003 saldato TIGCAMBIO 8 velocitàRAPPORTO 46/11 – 34tCARICO MAX 100KgFRENI V-brake Predisposizione freni a discoCOPERTURE Schwalbe Marathon Plus Posteriore 24”x2.10 – Anteriore 26”x2.10MODULATORE Progressivo 0-25 Km/h di POTENZASISTEMA PAS Ruota fonica a 12 magneti lamellari Brevetto TCMDISPLAY sul - indicatore di caricaMANUBRIO - seleziona modalità elettrica/automatica - gestione amperometrica a 5 soglie - funzione cruise control - funzione camminata assistita BATTERIE Litio 37V 10Ah – 3,6Kg

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IL TELAIO È DI TIPO APERTO

E’ completamente progettato e realizzato in Ita-lia su specifico progetto TCMobility. E’ in allumi-nio 7003, saldato a TIG, omologato e di grande solidità perché pensato per un uso fuoristradi-stico intenso. La posizione in sella è di tipo a bu-sto eretto o leggermente inclinato in avanti ed è confortevole: l’ammortizzatore anteriore, la sella con cannotto ammortizzato e i pneumatici “balloon” filtrano bene le sconnessioni

co. I freni sono V-brake Shi-mano Deore XT all’anteriore e al posteriore; sono ben mo-dulabili e molto potenti; non ci sono evanescenze nelle di-scese lunghe; possono provo-care il bloccaggio della ruota posteriore ma non si innesca-no mai ribaltamenti. Il peso è di 24.6 kg compresa la batte-ria (che pesa 3.5kg)- La bat-teria è una Litio Polimeri Co Mn da 37V e 10 Ah 370 Wh; la sua estrazione è semplice e viene bloccata da un sistema a chiave.L’assistenza si regola in modo continuo con il manettino montato a destra del ma-nubrio oppure si può con-trollare la corrente massima selezionandola su 5 livelli tra-mite pulsanti sul cruscottino. Il motore è da 250W a moz-zo, montato posteriormente, brushless, geared, sensored; accorgimenti e brevetti spe-cifici lo rendono adatto a marciare a lungo a basse ve-locità. I cablaggi sono molto protetti e ordinati Il sistema di controllo dell’assistenza è a sensore di pedalata (mon-tato sull’asse della ruota po-steriore).L’avvio dell’assistenza è mol-to rapido (dopo 16 cm per-corsi) ed il motore spinge con vigore: 10.1” per percorrere i primi 50 metri con una ve-locità di uscita di 26.2 km/h. Nel traffico è potente e agile; il confort è buono anche sui dissestati fondi cittadini. In salita si viaggia senza appli-care sforzo sul 4% e, al limi-te, anche sul 10%.Lo sforzo risulta contenuto fino al 17% e così quello per la ripartenza. Su una salita al 20% lo sforzo richiesto è ancora accettabile (40kg e 133W); la ripartenza richie-de 55kgSale sulla rampa al 27% e vi riparte applicando tutto il proprio peso sui pe-dali. La velocità massima è di 25.5 km/h limitata dal cut-off tachimetrico su questo esemplare, ma è di27km/h su quelli di serie- Viaggian-do con il mio solito sforzo di 70W e con il manettino al massimo, ho percorso 45 km con velocità di 25 km/h a 3°C; si può calcolare che a 21°C l’autonomia diventi 57 km.Nessun problema se si incon-tra uno sterrato anche impe-gnativo.

Il controllo dell’assistenza con il manettino consente una facile marcia in coppia. Si adatta al trasporto anche in auto/camper con adeguati supporti.Il trasporto in treno non pre-senta particolari difficoltà: il peso rimane sopportabile (24.6 kg con la batteria) e gli ingombri sono modesti; non è la bipa ideale per la multimodalità, ma si presta bene alle gite che includono spostamenti in treno. E’ ben scorrevole ma richiede un po’ più di energia rispetto ad una mu-scolare; se la strada non è in piano il peso si fa sentire. Le luci sono alimentate dalla batteria principale; l’anterio-re, con due fanali a led, ha un fascio largo ed efficacemen-te luminoso; la posteriore, sempre a led, è ben visibile a distanza e lateralmente”.

GESTIONE ELETTRONICA -TCM SVILUPPI

- indicatore di carica: display a led , indica lo stato di carica della batteria - gestione amperometrica a 5 soglie: è possibile selezionare una delle 5 andature amperometri-che preordinando un consumo istantaneo e ga-rantendo un’autonomia sufficiente per affron-tare la distanza prefissata. Tuttavia azionando il modulatore di potenza, è possibile ricevere se necessario un ulteriore aiuto del motore. Ri-lasciando il modulatore si ritorna al programma prescelto.- funzione cruise control: basta un semplice “clic” e si imposta la velocità prescelta, come sulle più sofisticate autovetture.- funzione camminata assistita: premendo l’ap-posito pulsante aw con la mano sinistra e azio-nando il modulatore con la destra, la ATLAS si muoverà dolcemente accompagnando la vostra camminata. Funzione vincente per poter supe-rare agevolmente ostacoli come scalini e rampe eccessive in condizioni di sovraccarico.

PAS – brevetto TCM

Pratica e intuitiva, questa nuo-va gestione elettronica è frutto di anni di esperienza della TCM nell’ambito della mobilità dolce.

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Frisbee dal 1999 sviluppa e progetta ebikes con successo (più di 50.000 veicoli venduti).Ogni anno abbiamo messo sul mercato modelli nuovi o mi-gliorati. Nel 2005 è nata Euro7Ed è rimasto fino ad oggi un modello bestseller. Dall’e-sperienza acquisita con que-sto modello e grazie ad un feedback continuo con i nostri clienti è nata nel giugno 2012, per l’utilizzo di tutti i giorni il modello Scoobì. Il nome è nato da un raggruppamento delle

parole “Scoo...ter” e “Bi...ci”.Questo per dimostrare la tra-sversalità di questo mezzo.Che contiene caratteristiche positive sia dello Scooter che della Bici. Dello Scooter ha:Scavalco bassissimo, portapac-chi integrato nel telaio, spun-to alla partenza, performanceIn salita, velocità medie rag-guardevoli, autonomia rag-guardevole ( previsto il rad-doppio in caso di necessità). Lo scooter è un un mezzo ideale per spostare velocemente in si-

curezza persone e merci all’in-terno di insediamenti urbani e extra urbani Della bicicletta ha la ciclistica curata, la leggerez-za, la scorrevolezza, , frenate sicure, ergonomicità, rapporti al cambio ben scalati. La bici-cletta è sinonimo di economia e salute.L’Italia rappresenta un terri-torio in gran parte collinare e montano cosparso di insedia-menti di origine antica o me-dioevale che pur rappresen-tando la nostra caratteristica e ricchezza, mal si adattano a un

traffico veicola-re individua-le e pubblico, in quanto tali insediament i sono stati con-cepiti per esse-re attraversati a piedi, a dorso di mulo, a cavallo, e in carrozza. Non è raro in-contrare salite strette e ripidis-sime, assenza totale, di spazi per parcheg-giare veicoli, corti interne raggiungibi l i solo attraverso porte strette o brevi scalinate.

Da queste considerazioni ho pensato di disegnare e costru-ire SCOOBÍScoobi è un veicolo così inno-vativo da entrare quasi nel-la categoria dell’antiveicolo, dell’anti-scooter e dell’anti-bicicletta.Il progetto assolutamente originale, non lascia spazio al convenzionale, ma è teso esclusivamente alla esperta risoluzione di gran parte dei problemi di mobilità che si presentano quotidianamen-te al uomo moderno che in-tende spostarsi senza sprechi, avvalersi di mezzi eticamente sostenibili, ma senza nulla sa-crificare alla dinamicità e ve-locità richiesta nella società moderna. SCOOBÍ e destinato a tracciare una nuova linea di pensiero. Diventerà indispensabile a donne e uomini, che badano alla sostanza delle cose, e vede il bello in quello che è funzio-nale, pratico,versatile e utile. Secondo le nostre indagini di vendita, Frisbee Scoobì ha tut-te le carte in regola per diven-tare l’Euro7 del 2005 e di avere un largo successo nel pubblico.Non scegliere la bicicletta, Non scegliere lo scooter... Scegli ScoobÌ!

Killian de Concini

PER TUTTII GIORNI:UN PO’ BICI,UN PO’SCOOTER!

SCOOBI,LA SCOOTERBICI

CARATTERISTICA SCOOBI:RUOTE DIFFERENZIATE ESCAVALCOBASSO

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Molteplici sonogli elementi

caratterizzantidella Mtb Dolomitesche la differenzianoda una tradizionale

e-bike da città

LA MOUNTAIN BIKEA PEDALATA ASSISTITANasce a Bolzano la mountain bike a pedalata assistita con una “mar-cia in più”.E’ stata battezzata “Frisbee Mtb Dolomites” ed è stata concepita dalla TC Mobility. Si tratta di un mezzo innovativo per consentire a tutti coloro dallo spirito spor-tivo di poter vivere il piacere di escursioni in tutta scioltezza su sentieri e fuori pista, anche impe-gnativi, provando sensazioni del tutto nuove”. Maurizio de Conci-ni, amministratore e responsabile Area Ricerca e Sviluppo della TC Mobility : “Rispondendo ad una crescente domanda di uno speci-fico segmento del mercato, che di anno in anno si sta rivelando

sempre più ampio e che richiede un mezzo leggero, versatile con cui poter divertirsi, abbiamo rea-lizzato appunto Frisbee MTB Do-lomites.Per i concetti trasmessi a questo mezzo fin dalla fase di progetta-zione, che per certi aspetti sono in controtendenza rispetto al mon-do della bicicletta, coniughiamo in un mix equilibrato una lunghis-sima serie di esperienze della TC Mobility che hanno portato dal mondo delle corse automobilisti-che fino a quello della bicicletta passando per i circuiti di moto-cross, particolarità uniche a que-sta MTB. Continua de Concini, “Infatti oso dire che la “Dolomi-

tes” è una e-bike che è frutto so-prattutto del know-how tecnico che la nostra azienda ha accumu-lato in decenni di storia dai tempi quando si preparavano i motori per corse mitiche come la Parigi Dakar e altri Raid internazionali. E la novità sta proprio in questo, cioè di aver realizzato una bici-cletta con aspetti e dettagli tecni-ci proveniente dall’ambiente dei motori”.

Ma andiamo con ordine ed entria-mo nel dettaglio delle caratteri-stiche tecniche e delle novità, che per gli ”integralisti” della biciclet-ta potrebbero risultare un po’… curiose.

RuoteLa prima innovazione che salta all’occhio per chi tocca con mano per la prima volta Frisbee Mtb Do-lomites, è sicuramente la differen-za del diametro delle due ruote. Infatti mentre la ruota anteriore è una 26” quella posteriore risul-ta essere da 24”. Questa scelta tecnica, “rubata” alla motocross, conferisce al mezzo alle prese con terreni accidentati, una maggio-re stabilità soprattutto alle basse velocità. Questo perché la 24” posteriore a pari velocità ha un numero di giri più elevato rispet-to alla 26” e garantisce un mag-giore effetto giroscopico, agendo da stabilizzatore e mettendo inol-tre il motore elettrico in migliori condizioni di rendimento. Anche l’assetto del mezzo ne ha un be-neficio poiché grazie alla ruota da 24” l’asse del motore risulta di 5cm più basso; l’abbassamento del baricentro rende la bicicletta meno “nervosa” nella guida con-sentendo al ciclista di concentrarsi meglio sulla pedalata. Un assetto ribassato inoltre migliora la frena-ta in discesa. La scelta invece di tenere una ruota anteriore da 26”, quindi di diametro più grande, è per ga-rantire un ottimale superamento delle asperità del terreno. Ma non solo! In discesa essendo il carico anteriore molto elevato una ruota anteriore di maggiore dimensione consente un migliore rotolamen-to alle alte velocità.

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E-BIKE VERSIONE …MOTOCROSS

Dopo aver interpretato con successo il ruolo “tranquillo” e “rassicurante” del mezzo di trasporto ideale per muo-versi nei centri urbani delle moderne green city, la bici a pedalata assistita ha deciso di svelare il suo volto più versa-tile, dove l’innovazione tecni-ca sposa concetti di sportività e libertà nella natura dando l’opportunità di provare sen-sazioni del tutto nuove

TelaioAnche il telaio è stato concepito per meglio sostenere i carichi e le sollecitazioni, tenendo sempre presente il peso specifico della e-bike che in generale risulta essere comunque più pesante di una bici tradizionale. Per esempio il rin-forzo tra il tubo obliquo e il tubo sella conformato per mantenere elasticità tra il carro posteriore e l’anteriore della bicicletta, distri-buisce in modo ottimale i carichi prodotti dall’asperità del terreno. Sotto il movimento centrale pro-segue il profilo con due rinforzi, fungendo da paracolpi e parafan-go. Il rinforzo del movimento cen-trale leggero e avvolgente funge da tirante nella geometria del te-laio, garantendo nel contempo un supporto robusto al box batteria. Carro posteriore allargato, con tubi sagomati per non impattare con il tacco della scarpa, per mi-nimizzare le torsioni assiali del te-laio. Inoltre le forcelle posteriori possono ospitare gomme di gran-de diametro (minimo intasamen-to di fango) e sono predisposte al montaggio della ruota da 26” per chi desiderasse fare del “touring”.Il tubo sterzo, particolarmente lungo, garantisce comunque la possibilità di installare forcelle a lunga escursione. Il rinforzo al te-laio anteriore è stato progettato per distribuire le sollecitazioni ga-rantendo una notevole precisione di guida.Anche il bloccaggio sella ribassato merita una riflessione: innanzitut-

to con questa soluzione si riduce il peso della bicicletta a si conferi-sce una sua maggiore elasticità di utilizzo; infatti con la possibilità di abbassare notevolmente la sella, è possibile percorrere discese estre-me tipo “downhill”.

La batteriaEsclusivo è il sistema con batteria appesa sotto il tubo obliquo. Solu-zione estremamente leggera che non risente delle sollecitazioni-vibrazioni date dall’asperità del terreno e portare la concentrazio-ne massima di peso, tipica degli accumulatori, nel punto più basso e più avanzato possibile, carican-do sufficientemente la ruota ante-riore in caso di salite pronunciate e limitando così il rischio di rove-sciamento. Una conformazione che consente di posizionare una seconda batteria di scorta al di so-

pra del tubo obliquo, senza inci-dere minimamente sull’equilibrio. Un accorgimento che minimizza l’impatto del peso dovuto alla se-conda batteria.

TrasmissioneIl tubo obliquo contiene, in una zona protetta impermeabile, tut-ti i cablaggi elettrici e interfaccia la centralina di potenza avvitata sul tubo stesso.Rapporti posteriore 8-9 rapporti da 11 a 34 denti e, sull’anteriore movimento centrarle standard 68 mm con possibilità di montare il de-ragliatore con doppia moltiplica.Mozzo posteriore: ruota moto-re 250 watt con riduttore assiale ruota libera interna, Brushless re-

troazionato (alta copia a bassa ve-locità ), asse 10 mm più esclusiva, uscita cavi ante-dadi per assicura-re facili manutenzioni. Il giusto equilibrio fra rappor-ti, motore, geometrie del telaio conferisce un ottimo rendimento nella pedalata, consentendo al ci-clista di mantenere un alto ritmo anche in condizioni difficili.

Brevetto Pass TC MobilitySempre sull’asse posteriore bre-vetto “Pass TC Mobility” con ruota fonica 12 magneti lamellari, garantisce una partenza in mas-simo 30 centimetri con qualsiasi rapporto del cambio. Vincente so-prattutto in salita.

Scheda tecnica

MOTORE 250W 36V 24” brushlessTELAIO Alluminio 7003 saldato TIGCAMBIO 8 velocitàRAPPORTO 46/11 – 34tCARICO MAX 100KgFRENI V-brake Predisposizione freni a discoCOPERTURE Antiforatura tassellati per fuoristrada Posteriore 24”x2.10 – Anteriore 26”x2.10MODULATORE Progressivo 0-25 Km/h di POTENZASISTEMA PAS Ruota fonica a 12 magneti lamellari Brevetto TCMDISPLAY sul - indicatore di caricaMANUBRIO - seleziona modalità elettrica/automatica - gestione amperometrica a 5 soglie - funzione cruise control - funzione camminata assistita BATTERIE Litio 37V 10Ah – 3,6Kg

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