Gli organismi viventiContenuti• Caratteristiche degli organismi viventi• Livelli di organizzazione della vita• Complessità strutturale e funzionale• Omeostasi e informazione• Relazione tra organismi viventi e ambiente• Scambio di materia ed energia
Giancarlo Dessì, https://www.giand.it/appunti
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Appunti di biologia
Gli organismi viventi
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Caratteristiche degli organismi viventi
• È possibile dare una semplice definizione di organismo vivente?
• Quali caratteristiche ci permettono di distinguere un organismo vivente da un’entità non vivente?
Vedi pagina 3 del libro di testo:
Le caratteristiche comuni a tutti i viventi
Gli organismi viventi
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Livelli gerarchici di organizzazione della vita
• La più piccola parte della materia è l’atomo
• Gli atomi si organizzano in insiemi che determinano la diversificazione della materia secondo livelli gerarchici
• Anche gli organismi viventi, facendo parte della materia, sono composti da atomi
• La Vita si organizza secondo livelli gerarchici
• Il livello più semplice che individua la materia vivente è rappresentato dalla cellula
• Il livello più complesso è rappresentato dalla biosfera
Vedi pagina 4 del libro di testo:
L’organizzazione gerarchica della materia e della vita
Gli organismi viventi
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Complessità strutturale e funzionale
La più piccola entità vivente, la cellula, svolge alcune funzioni vitali, fra cui:
• Scambio di materia ed energia con l’esterno
• Costruzione delle macromolecole di cui ha bisogno
• Riproduzione
• Difesa dalle avversità
Requisiti: per svolgere queste funzioni la cellula deve ...
• essere di piccole dimensioni
• vivere in un ambiente liquido
• possedere tutti gli strumenti di cui ha bisogno
• essere capace di svolgere da sola tutte le funzioni vitali
Gli organismi unicellulari
Gli organismi viventi
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Gli organismi unicellulari hanno una capacità di riproduzione che permette di avere una rapida crescita della popolazione e una veloce colonizzazione dell’ambiente.
A livello di singolo organismo presentano tuttavia dei limiti:
• La loro vita dipende dalla presenza dell’acqua. Devono perciò vivere nell’acqua o in un ambiente molto umido.
• Le loro difese nei confronti delle avversità sono deboli. Sono perciò sensibili anche a modeste variazioni delle condizioni ambientali (es. temperatura) e all’azione dei loro nemici naturali (antagonisti).
Complessità strutturale e funzionale
Gli organismi unicellulari
Gli organismi viventi
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Complessità strutturale e funzionale
Con l’evoluzione, negli organismi viventi si è sviluppato il livello di organizzazione pluricellulare.
Questo livello ha consentito:
• La colonizzazione di ambienti non adatti alla singola cellula
• L’adattamento a variazioni delle condizioni ambientali
• Il potenziamento delle difese nei confronti di avversità e nemici naturali
Gli organismi pluricellulari
L’evoluzione ha seguito tappe graduali, nel corso delle quali si sono sviluppati nuovi livelli di organizzazione:
• Tessuti
• Organi
• Sistemi e apparati
Gli organismi viventi
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Complessità strutturale e funzionale
I primi organismi pluricellulari avevano un’organizzazione strutturale semplice, in cui ogni cellula mantiene una sua autonomia.
Questo tipo di organizzazione è paragonabile a quello di un tessuto: l’intero organismo è come un tessuto composto da cellule tutte uguali, ciascuna capace di svolgere tutte le funzioni vitali
La vita dipende ancora dalla presenza di acqua, perciò questi organismi vivono in ambiente acquatico o molto umido
Gli organismi pluricellulari a struttura indifferenziata
Queste caratteristiche ricorrono oggi negli organismi pluricellulari più primitivi, come ad esempio i funghi e le alghe
Gli organismi viventi
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Complessità strutturale e funzionale
In seguito, gli organismi pluricellulari hanno acquisito un’organizzazione strutturale complessa, con cellule organizzate in tessuti, organi e sistemi.
Ciascuna cellula fa parte di un insieme coordinato in cui si svolgono solo determinate funzioni necessarie a tutto l’organismo. Ogni cellula dipende dalle altre e contribuisce al funzionamento di tutto l’organismo.
In questo livello di organizzazione, le cellule hanno tre particolari proprietà:
1. Differenziazione: ogni cellula ha forma e dimensioni adatte al suo ruolo
2. Specializzazione: ogni cellula riesce a svolgere solo determinate funzioni
3. Coordinamento: ogni cellula funziona in modo coordinato seguendo uno schema comune a tutte le cellule simili
Gli organismi pluricellulari a struttura differenziata
Queste caratteristiche ricorrono oggi nel regno degli animali e nelle forme più evolute del regno delle piante
Gli organismi viventi
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Complessità strutturale e funzionale
Un organismo con una struttura complessa necessita del potenziamento di due particolari proprietà.
1. Omeòstasi: capacità di un organismo di mantenere stabili le proprie condizioni interne in modo da compensare le variazioni che possono pregiudicarne il funzionamento (es. termoregolazione)
2. Informazione: capacità di un organismo di trasmettere informazioni al suo interno in modo che la variazione di una condizione attivi la risposta necessaria all’adattamento
Negli organismi unicellulari queste proprietà, pur presenti, sono limitate dalla loro semplicità.
Negli organismi pluricellulari sono invece acquisite e potenziate grazie allo sviluppo di sistemi complessi che agiscono in modo coordinato nel loro insieme.
Gli organismi viventi
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Complessità strutturale e funzionale
Esempio di omeostasi: la nostra reazione al freddo. Il meccanismo è un feedback negativo: la risposta contrasta l’azione della variabile
Omeostasi
Abbassamento della temperatura esterna
VARIABILE
Recettori sensoriali
SENSORE
Sistema nervoso centrale (ipotalamo)
ELABORATORE
Muscolatura
EFFETTORE
Contrazione ritmica (brividi)
RISPOSTA
Produzione di calore e aumento della
temperatura interna
EFFETTO
Gli organismi viventi
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Complessità strutturale e funzionale
La comunicazione interna permette al sistema integrato della regolazione omeostatica di ricevere lo stimolo, compararlo e elaborare ed effettuare la risposta
Comunicazione
I recettori nervosi ricevono il segnale
(temperatura esterna)SENSORE
L’ipotalamo “misura” il segnale (comparazione) ed elabora la rispostaELABORATORE
La muscolatura riceve lo stimolo ed effettua la
rispostaEFFETTORE
Messaggio di informazione
Messaggio di comando
La comunicazione si svolge attraverso messaggi trasmessi per mezzo di segnali chimici (ormoni)
oppure, negli animali, per mezzo di segnali elettrici, chimici o combinati
Gli organismi viventi
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Complessità strutturale e funzionale
Piante e animali sono l’espressione più alta della complessità di un organismo pluricellulare. Questo organismo si può paragonare ad una macchina sofisticata, così composta:
1. Un insieme di impianti (sistemi e apparati). Ciascuno svolge determinate funzioni necessarie all’organismo.
2. Ciascun impianto è un insieme di dispositivi (organi). Ciascuno svolge operazioni necessarie a completare la funzione dell’impianto nel suo insieme.
3. Ciascun dispositivo è un insieme assemblato di componenti (tessuti). Ciascun componente contribuisce con le sue proprietà a realizzare il funzionamento del dispositivo.
4. Ciascun componente è un insieme di materiali (cellule). Ciascuno è un modulo autonomo che svolge in modo coordinato le stesse operazioni che si sommano realizzando il funzionamento del componente.
Esercizio: confronta un’automobile con il corpo umano
Automobile Corpo umano
Impianto Trasmissione Sistema muscolare
Dispositivo Ruota Muscolo
Componente Pneumatico Tessuto muscolare
Materiale Fibra della tela Fibra muscolare (cellula)
La struttura pluricellulare
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Complessità strutturale e funzionale
● Piante e animali si sono differenziati miliardi di anni fa, quando il loro progenitore comune era ancora un organismo unicellulare. La loro evoluzione ha seguito percorsi separati, ma sia nelle piante sia negli animali si è sviluppata una struttura pluricellulare complessa.
● Piante e animali “funzionano” in modo differente e hanno perciò sistemi e apparati completamente diversi. Questa differenza si osserva già nella cellula: cellula animale e vegetale hanno storie evolutive separate.
● Alcuni sistemi svolgono funzioni analoghe (es. rivestimento e protezione, trasporto di sostanze) ma sono nati da progetti separati e quindi sono completamente differenti.
● Altri sistemi svolgono invece funzioni esclusive dei due regni: es. l’apparato fogliare è proprio delle piante, il sistema nervoso è proprio degli animali.
Il modo in cui si sono differenziati gli organismi pluricellulari dipende dalla loro storia evolutiva e dal loro grado di parentela.
La struttura pluricellulare
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Complessità strutturale e funzionale
Il modo in cui si sono differenziati gli organismi pluricellulari dipende dalla loro storia evolutiva e dal loro grado di parentela.
● Mammiferi e insetti derivano da progenitori che si sono differenziati oltre mezzo miliardo di anni fa, da un progenitore comune acquatico che aveva già sviluppato una struttura pluricellulare differenziata ma piuttosto semplice.
● Mammiferi e insetti hanno colonizzato l’ambiente aereo e “funzionano” in modo analogo, ma hanno storie evolutive distinte. Pur avendo tessuti simili, questi si sono organizzati a formare organi, sistemi e apparati differenti che presentano tuttavia analogie nelle loro funzioni (convergenza evolutiva).
● Ad esempio, entrambi hanno ereditato dal progenitore comune lo stesso sistema nervoso. Il tessuto nervoso e le sue cellule sono simili nei due organismi, ma con l’evoluzione il sistema nervoso si è organizzato in modo completamente diverso.
● Altri sistemi si sono sviluppati separatamente e sono quindi esclusivi dei due gruppi: lo scheletro esterno degli insetti è composto da tessuti e organi diversi dallo scheletro interno dei mammiferi.
La struttura pluricellulare
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Complessità strutturale e funzionale
QUERCIA
MOSCA
UOMO
CANE
Il modo in cui si sono differenziati gli organismi pluricellulari dipende dalla loro storia evolutiva e dal loro grado di parentela.
● Il cane e l’uomo derivano da progenitori che si sono differenziati alcune decine di milioni di anni fa, da un progenitore comune terrestre che aveva già una struttura complessa.
● Cane e uomo si sono evoluti separatamente nello stesso ambiente occupando “ruoli” diversi. Pur mostrando profonde differenze nella loro conformazione e nel loro comportamento, hanno la stessa struttura e lo stesso funzionamento, naturalmente adattati separatamente derminando la loro apparente diversità.
● Entrambi hanno ereditato dal progenitore comune gli stessi sistemi e apparati, i quali svolgono, sia pure in modo differente, le stesse funzioni.
La struttura pluricellulare
Gli organismi viventi
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Complessità strutturale e funzionale
Fermo restando che
organismi pluricellulari distanti hanno sviluppato sistemi e apparati diversi
alcuni sistemi sono comuni a molti organismi pluricellulari
altri sono esclusivi solo di certi organismi
limitiamoci a considerare solo quelli del corpo umano e degli animali simili (mammiferi)
La struttura pluricellulare: sistemi e apparati
Sistemi che svolgono funzioni vitali comuni a tutti gli organismi, anche unicellulari:
Apparato digerente
Apparato respiratorio
Apparato escretore
Apparato riproduttore
Sistema immunitario
Sistemi sviluppati per supportare la struttura pluricellulare:
Apparato tegumentario
Sistema scheletrico
Sistema muscolare
Apparato cardio-circolatorio
Sistema nervoso
Sistema endocrino
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Acquisizione delle sostanze nutritive dall’esterno
Complessità strutturale e funzionale
Lo scambio di materia è una funzione comune a tutti gli organismi viventi.
Nel corpo umano è svolta da tre sistemi
La struttura pluricellulare: sistemi e apparati
Apparato digerente
Scambio di gas con l’esterno (acquisizione dell’ossigeno, eliminazione dell’anidride carbonica)
Apparato respiratorio
Eliminazione dei prodotti di scarto del metabolismo e regolazione dell’equilibrio idrico e salino
Apparato escretore
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Difesa dell’organismo dagli agenti chimici o biologici estranei
Complessità strutturale e funzionale
La difesa è una funzione comune a tutti gli organismi viventi.
Nel corpo umano è svolta in gran parte da un sistema
La struttura pluricellulare: sistemi e apparati
Sistema immunitario
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Isolamento dell’organismo dall’esterno e protezione passiva dagli agenti fisici, chimici e biologici esterni
Complessità strutturale e funzionale
Altre funzioni, non presenti negli organismi unicellulari, sono diventate indispensabili per il funzionamento di una struttura complessa.
Funzioni meccaniche
La struttura pluricellulare: sistemi e apparati
Apparato tegumentario
Sostegno, protezione degli organi interni, funzione passiva nel movimento
Sistema scheletrico
Funzione attiva nel movimento
Sistema muscolare
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Trasporto interno delle sostanze.
Integra le funzioni dell’apparato digerente, dell’apparato respiratorio, dell’apparato escretore, del sistema immunitario e del sistema endocrino
Complessità strutturale e funzionale
Altre funzioni, non presenti negli organismi unicellulari, sono diventate indispensabili per il funzionamento di una struttura complessa.
Funzioni di trasporto
La struttura pluricellulare: sistemi e apparati
Apparato cardio-circolatorio
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Coordinamento delle funzioni dell’organismo e regolazione degli equilibri attraverso il flusso di informazione chimica come risposta a stimoli provenienti dall’ambiente interno
Complessità strutturale e funzionale
Altre funzioni, non presenti negli organismi unicellulari, sono diventate indispensabili per il funzionamento di una struttura complessa.
Funzioni di controllo e coordinamento
La struttura pluricellulare: sistemi e apparati
Sistema endocrino
Ricezione ed elaborazione degli stimoli esterni ed interni e coordinamento delle funzioni dei vari sistemi attraverso il flusso di informazione elettrico e chimico.
Integra e coordina alcune funzioni del sistema endocrino
Sistema nervoso
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Relazione tra organismi viventi e ambiente
Ogni organismo interagisce con l’ambiente che lo circonda, inteso sia come ambiente fisico (suolo, aria, acqua, ecc.) sia come ambiente vivente (gli altri organismi).
Questa interazione si esprime in due fondamentali tipi di relazione
Risposta agli stimoli esterni (azione-reazione)
Scambio di materia ed energia
AMBIENTE STIMOLO ORGANISMO RISPOSTA
AMBIENTEAMBIENTE
MATERIA
ORGANISMO TRASFORMAZIONE
ENERGIA
MATERIA
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Relazione tra organismi viventi e ambiente
L’interazione stimolo–risposta si svolge per mezzo di fenomeni che alla base sono di natura fisica e/o chimica, ma che nel loro insieme rendono complessa l’interazione.
Azione e reazione
L’organismo è in grado di recepire delle informazioni dall’ambiente (stimoli). La ricezione dello stimolo avviene da parte delle cellule, dotate sulla loro superficie di strutture in grado di trasformare lo stimolo in un segnale.
Il segnale attiva all’interno della cellula fenomeni fisici o chimici che, a catena, determinano la risposta.
La risposta può esaurirsi nella singola cellula oppure, negli organismi pluricellulari, può avviare un flusso di informazione che si esaurisce in una risposta coordinata dell’intero organismo.
La risposta può essere passiva o attiva.
Gli organismi viventi
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Relazione tra organismi viventi e ambiente
Risposta passiva: l’organismo adatta il proprio stato (struttura e funzionamento) al variare delle condizioni ambientali in modo “automatico” senza determinare un’azione sull’ambiente.
Azione e reazione
Esempio di risposta passiva.
Le foglie delle piante hanno piccole aperture, chiamate stomi, per mezzo delle quali scambiano i gas con l’atmosfera. Tra questi scambi rientra anche l’uscita dell’acqua, proveniente dalle radici, sotto forma di vapore (traspirazione).
Ciascuna apertura è delimitata da due cellule di guardia, che hanno approssimativamente la forma di un fagiolo.
In molte piante, le cellule di guardia degli stomi rispondono alla diminuzione dell’umidità modificando la loro forma. Rigonfiandosi chiudono l’apertura impedendo la perdita di vapore acqueo e, quindi, l’appassimento.
AMBIENTE UMIDO
AMBIENTE SECCO
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Relazione tra organismi viventi e ambiente
Risposta attiva: l’organismo adatta il proprio stato (struttura e funzionamento) al variare delle condizioni ambientali e, con o senza una vera e propria elaborazione, determina un’azione che si manifesta attivamente nell’ambiente.
In questo caso, si parla di eccitabilità dell’organismo
Azione e reazione
Esempio di risposta attiva.
La generalità degli animali è provvista di organi di senso in grado di ricevere stimoli dall’esterno e trasmettere un segnale ad un centro di elaborazione (sistema nervoso) da cui viene elaborata la risposta con la trasmissione di segnali di comando verso determinati organi.
Tra questi organi rientrano ad esempio i muscoli, la cui funzione principale è quella di generare il movimento.
Il movimento è spesso una risposta dell’animale ad uno stimolo ambientale: con il movimento l’animale agisce nell’ambiente adattandosi ad una specifica variazione delle condizioni.
Es. un animale che percepisce la presenza nell’ambiente di una situazione di pericolo reagisce con il movimento attuando la fuga o un’altra forma di difesa.
Gli organismi viventi
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Relazione tra organismi viventi e ambiente
Tutti gli organismi sono fatti di materia. La materia con cui viene costruito e rigenerato il loro corpo è prelevata dall’ambiente e trasformata nel loro interno.
Scambio di materia ed energia
Tutti gli organismi hanno bisogno di energia: questa è necessaria per costruire le sostanze che formano il loro corpo o che servono al suo funzionamento. È inoltre necessaria per alimentare tutti i fenomeni fisici e chimici che assorbono energia.
L’insieme dei fenomeni chimici che trasformano l’energia e la materia all’interno degli organismi è detto metabolismo.
Il metabolismo produce sostanze di scarto che vengono rilasciate nell’ambiente.
In base al tipo di metabolismo energetico, gli organismi viventi si distinguono in due grandi gruppi
• Autotrofi (produttori)
• Eterotrofi (consumatori)
Gli organismi viventi
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Relazione tra organismi viventi e ambiente
Organismi autotrofi
Scambio di materia ed energia
Prendono dall’ambiente materia costituita da sostanze inorganiche prive di energia utile: acqua, anidride carbonica, sali minerali.
Queste sostanze sono trasformate in sostanza organica (carboidrati, lipidi, proteine, ecc.) in cui è incorporata energia chimica utile.
L’energia necessaria per convertire la materia da inorganica a organica è prelevata dall’ambiente. La principale fonte di energia è rappresentata dalla luce.
In ecologia, gli autotrofi sono detti produttori perché rappresentano la fonte primaria di energia chimica incorporata nella sostanza organica.
Esempi di autotrofi:
• alghe
• piante
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Relazione tra organismi viventi e ambiente
Organismi eterotrofi
Scambio di materia ed energia
Prendono dall’ambiente materia costituita da sostanza organica in ci è incorporata energia utile: carboidrati, proteine, lipidi, ecc.
Queste sostanze sono riciclate nella costruzione e nel funzionamento del loro corpo oppure trasformate in sostanza inorganica (acqua, anidride carbonica, sali minerali) per ricavare l’energia.
In ecologia, gli eterotrofi sono detti consumatori perché utilizzano l’energia chimica incorporata nella sostanza organica prodotta dai produttori.
Esempi di eterotrofi:
• funghi
• animali