GLI STRUMENTI DEL POETA
Donato Peloso II B
Il poeta può scrivere una poesia cercando di renderla musicale e per fare questo si serve di
FIGURE RETORICHE DI SUONO
Allitterazione: consiste nella ripetizione, in più versi, di vocali, consonanti e sillabe con lo stesso suono.
Sereno è, sereno sarà, se non sarà
Sereno si rasserenerà
Assonanza: cioè la ripetizione di vocali uguali a fine verso.
Il vento soffia e nevica la frasca
Quando partisti come son rimasta
Consonanza: è la ripetizione delle stesse consonanti a fine verso.
Com’è tutta la vita e il suo travaglio
In questo seguitare una muraglia
Che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia
Onomatopea: consiste nell’utilizzare parole che richiamano alla mente il suono dell’oggetto descritto oppure nell’utilizzare esattamente la riproduzione di quel suono.
Don…Don... e mi dicono, Dormi!
Nella poesia il poeta si serve anche del significato connotativo delle parole per
esprimere più di quello che dice. Per questo utilizza le
FIGURE RETORICHE DI SIGNIFICATO
Similitudine: cioè un paragone tra due termini legati di solito dalla parolina «come».
La credenza si è aperta e nell’ombra sua versa,
Come un fiotto di vino, allettanti sentori.
Metafora: è una similitudine abbreviata, cioè un paragone senza paroline di collegamento.
I miei capelli
Sono mille e mille fili di seta
Personificazione: consiste nell’attribuire a cose o animali azioni o sentimenti umani.
Quante storie conosci, antica mia credenza!
Vorresti raccontare i tuoi racconti e gemi
Quando s’aprono piano i tuoi battenti neri.
Metonimia: si sostituisce un termine con un altro, come il contenitore per il contenuto, l’astratto per il concreto e viceversa, la materia per l’oggetto, ecc.
Bere un bicchiere
Sinestesia: associare nomi o aggettivi di due sfere sensoriali diverse.
Fresche le mie parole
Iperbole: consiste nell’esagerare le quantità.
Salire un milione di scale
Inoltre il poeta cambia l’ordine delle parole per dare importanza ad alcune piuttosto che
ad altre e per far questo si serve delle
FIGURE RETORICHE DI ORDINE O SINTASSI
Enjambement: cioè la divisione in più versi di parti della frase di norma indivisibili.
Sul molo il vento soffia forte. Gli occhi
Hanno un calmo spettacolo di luce.
Anafora: è la ripetizione della stessa parola all’inizio di più versi.
Oh! Te felice che chiudesti gli occhi…
Oh! Dolcemente, so ben io, si muore…