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Tre domande sul futuro di Parma

Ultimi giorni prima dell'appuntamento con il voto del 6 maggio.Parma sceglierà il nuovo sindaco.Che sindaco vogliamo per la nostra città?Un sindaco fuoco e fiamme o un sindaco aria pulita e ambiente?Ecco i nostri 3 quesiti ai candidati.Nella nostra ricerca di un candidato che abbia posizioni chiare sull'impianto in costruzione ad Ugozzolo, utilizzeremo i 3quesiti per porre ai cittadini il biglietto da visita ambientale dei singoli candidati.Per chi vorrà esprimere nel segreto dell'urna la propensione ad un futuro più sano e pulito, siamo convinti che sarà un utilestrumento di riferimento e di confronto.Abbiamo chiesto risposte chiare, secche, motivate brevemente.Ecco i risultati.

Il 27 aprile l'associazione ha riunito i candidati sindaciall'auditorium Toscanini per un confronto sui temidell'incenerimento e della corretta gestione dei rifiuti.Nella stessa serata c'è stata la firma del Patto per il Presente

Le 3 domande:

Gentile Candidato Sindaco della Città di Parma,

Vorremmo conoscere il suo pensiero in merito alProgetto alternativo di gestione-smaltimento dei rifiuti“Analisi di fattibilità Rifiuti Energia Parma” elaboratoda Gcr con un team di ingegneri e chimici ambientalidel nostro territorio, studio consegnato alla Provinciaed al Comune di Parma nel giugno 2010. Ildocumento è scaricabile qui.http://gestionecorrettarifiuti.it/pdf/Analisidifattibilita.pdf

1.

Se lei venisse eletto sindaco di Parma, quali sono leiniziative che metterebbe in atto per bloccare lacostruzione dell'inceneritore di Ugozzolo e perapplicare una corretta gestione dei rifiuti che minimizziil rifiuto residuo rendendo inutile e anti economicol'incenerimento?

2.

Qual'è la sua opinione sull’impatto sanitario-ambientale degli impianti di incenerimento dei rifiuti esull'impatto delle centrali a biomasse previste sulnostro territorio?

3.

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Bernazzoli Vincenzo

Candidato per PD, IdV, Verdi, SEL, Altra Politica

Voto: 3Giudizio: Per il candidato Bernazzoli riproponiamo la valutazione delle primarie, inoccasioni delle quali aveva già risposto alle nostre domande.Il candidato Bernazzoli dopo 6 anni di convegni, dibattiti, eventi pubblici, manifestazioni...non si è smosso di un millimetro. Alla faccia dell’ascolto! Lo sentiamo ripetere, come unmantra, le stesse cose che diceva 6 anni fa. I tempi sono cambiati, le tecnologie sonodiverse, gli esempi virtuosi sono aumentati a vista d’occhio, ma lui nulla, continua adessere il principale difensore del forno e quindi il principale nemico dell’ambiente. Noicontinuiamo a non farci una ragione di questa accanita difesa contro ogni buon senso eragionevolezza. Basta, ci viene da dire che forse sarebbe ora di lasciare spazio ai giovani

Risposte1) Vorremmo conoscere il suo pensiero in merito al Progetto alternativo di gestione-smaltimento dei rifiuti“Analisi di fattibilità Rifiuti Energia Parma” elaborato da Gcr con un team di ingegneri e chimici ambientali delnostro territorio, studio consegnato alla Provincia ed al Comune di Parma nel giugno 2010. Il documento èscaricabile qui: http://gestionecorrettarifiuti.it/pdf/Analisidifattibilita.pdfIl Piano proposto dal Gcr nel 2010 è stato fin da subito oggetto di studio per valutarne la sostenibilità, prima di tuttoambientale. Il Comitato sostiene che il totale dei rifiuti non recuperabili prodotti dal territorio ammonterebbe a 26.250tonnellate all’anno. Un dato raggiunto, però, sulla base di proposte sovente non corredate da valutazioni inerenti letecniche necessarie, le tempistiche (comprese quelle delle soluzioni transitorie), la valutazione d’impatto ambientale (VIA).Prendo, a titolo esemplificativo, il capitolo sul trattamento dei fanghi: il Gcr propone coltivazioni (non per il cibo) e biogas. Icosti non sono quantificati e la soluzione non tiene conto delle normative sempre più rigide in materia di smaltimento deifanghi. Inoltre, il solo spandimento no food non risolve il problema dei nitrati, inquinanti che gravano pesantemente sullenostre falde acquifere. Nessun cenno è contenuto sulla localizzazione degli impianti. In estrema sintesi, il territoriocontinuerebbe ad essere incapace di gestire autonomamente i rifiuti prodotti e dovrebbe pensare all’apertura di una nuovadiscarica. La proposta Gcr prevede di inviare complessivamente in discarica 30mila tonnellate/anno di rifiuti. Il Poloambientale integrato che include l’inceneritore si ferma, invece, a 4mila tonnellate/anno (ovvero le ceneri residue nonrecuperabili in cementifici). Non mi chiedo nemmeno quale Comune accetterebbe una nuova discarica. Ma anche volendofare un arduo sforzo d’immaginazione, il conto della spesa ci porterebbe, letteralmente, a sotterrare tra i 70 e gli 80 milionidi euro in discarica. Perché? Facendo due conti, il ciclo di vita del termovalorizzatore è di 20 anni. Eliminandolo econferendo 30mila tonnellate all’anno in discarica – seguendo tutti i suggerimenti del Gcr – avremmo 600mila tonnellate dispazzatura da coltivare nell’arco di un ventennio. Un quantitativo gestibile con un costo non inferiore, appunto, a una cifratra i 70 e gli 80 milioni di euro. Soldi cui vanno aggiunti 30 anni di notevoli ed ulteriori spese di gestione post mortem delsito. Tirando le somme: con 70 milioni (al minimo) per la discarica, sommati a decine di milioni per una nuova centrale aturbogas (per far funzionare il teleriscaldamento in combinata con le centrali termiche oggi esistenti), ai costi di raccolta,degli impianti per l’estrusione della plastica, del biogas, ecc. ecc. avremmo un costo (ambientale ed economico) moltosuperiore a quello del Paip.

2) Se lei venisse eletto sindaco di Parma, quali sono le iniziative che metterebbe in atto per bloccare lacostruzione dell'inceneritore di Ugozzolo e per applicare una corretta gestione dei rifiuti che minimizzi il rifiutoresiduo rendendo inutile e anti economico l'incenerimento? Dato quanto abbiamo detto fin qui, mi sembra evidenteche un impianto caratterizzato da elevati standard di sicurezza, destinato a produrre energia ricavata da una piccolaquantità di rifiuti (esclusivamente del nostro territorio), convogliandola sulla rete di teleriscaldamento, non va fermato. Tuttele istituzioni sanitarie, ambientali e amministrative (Provincia, Comune di Parma, Ato in rappresentanza di tutti i sindaci delterritorio) hanno dato parere favorevole. Ed è un’ottima soluzione per Parma, unico capoluogo della Regione che ancoraoggi, non è in grado di provvedere autonomamente alla gestione dei suoi rifiuti. Stiamo esportando la nostra spazzaturanegli impianti (termovalorizzatori e discariche) delle altre province, sostenendo costi esorbitanti a carico dei nostri cittadini,sottraendo risorse altrimenti destinabili a servizi per aumentare la qualità di vita dei parmigiani. Lo smaltimento di unatonnellata di rifiuti a Piacenza costa (circa) 117 euro, a Reggio 121 euro, a Parma 162 euro. Credo che così non si possaandare avanti.

3) Qual'è la sua opinione sull’impatto sanitario-ambientale degli impianti di incenerimento dei rifiuti e sull'impattodelle centrali a biomasse previste sul nostro territorio? E' noto ai cittadini della nostra Regione che si è concluso lo

Bernazzoli Vincenzo Ultimo aggiornamento: 30/apr/2012 05:19Altro Condividi

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studio Moniter e i suoi risultati sono stati resi noti. Moniter è la ricerca sperimentale condotta in Europa più completa,organica e recente sugli effetti prodotti dall'incenerimento dei rifiuti da parte degli impianti sul territorio in Emilia eRomagna. Le indagini condotte sull'impianto del Frullo a Bologna, impianto di ultima generazione, hanno dimostrato inmodo inequivocabile che le emissioni sono assolutamente basse e non influenti sul livello di inquinamento atmosferico esulla presenza nell'area circostante dei numerosissimi parametri chimici, fisici e biologici investigati. La mia fiducia nonnasce quindi da una opinione personale ma da dati scientifici certi e pubblici analizzati in modo scrupoloso. Gli scienziatiche hanno steso il rapporto Moniter sono stati molto chiari nelle conclusioni dello studio, fornendoci le maggiorirassicurazioni possibili sull’assenza di impatto sulla salute dei cittadini. Grazie alle approfondite analisi preliminari allaautorizzazione e sulla scorta dei limiti e dei piani di monitoraggio previsti dalle norme comunitarie, l'impianto in via dicostruzione nel Polo Ambientale Integrato di Parma è di ultimissima generazione, più evoluto e più sicuro anche di quellodi Bologna. Da Presidente della Provincia prima e,se vincerò le primarie del centrosinistra, come candidato Sindaco, ilmio impegno è stato e sarà che la gestione dei controlli ambientali e sanitari sull'esercizio dell'impianto siano trasparenti,disponibili per tutti e i più avanzati possibili rispetto a quanto la scienza mette e metterà a disposizione della comunitàscientifica e amministrativa di Parma. A riprova del rigore messo in campo, con Arpa, Ausl e i Comuni abbiamo sottoscrittodiversi mesi fa l’intesa per il monitoraggio ambientale dell’aria. Atto di rilevante importanza bissato pochi giorni or sono conl’intesa per il monitoraggio sanitario ante-opera. Uno strumento che ci consentirà di mettere a disposizione della comunitàulteriori elementi – rigorosamente scientifici – di verifica e controllo. Per quanto riguarda un eventuale impianto abiomasse, prima di un pronunciamento dovremmo capire di che tipo di impianto parliamo: quale tecnologia lo fafunzionare? Qual è il dimensionamento? Quali sono le materie prime da impiegare per la sua alimentazione? Senzaqueste informazioni non è possibile esprimere un parere serio. In conclusione, sottolineo non una ma mille volte che ildovere di ogni pubblico amministratore è quello di ascoltare la voce del proprio territorio, della sua gente. Un principio cheper me non è accessorio e che mi porta a dare la piena disponibilità a prendere seriamente in considerazione soluzionialternative a quelle fin qui individuate. Purché siano praticabili ed efficaci.

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Bocchi Priamo

Candidato per La Destra

Voto: 8Giudizio: Il candidato pare essere sulla nostra stessa linea e questo ci fa indubbiamentepiacere. Lo ringraziamo per la considerazione in cui ci tiene ma vorremmo sottolineare che nonpuò, e non deve, essere un comitato a mettere in piedi una soluzione per un problema comequello dei rifiuti, i cittadini possono dare un imput poi sta agli amministratori farsene caricosotto ogni aspetto. Apprezziamo le sue idee su questo tema che ci sembrano chiare e bendefinite. Non conosciamo però il candidato, che in questi anni non abbiamo mai avuto modo diincontrare. Purtroppo non conosciamo nemmeno le sue idee pregresse sul tema e come sia

arrivato alla contrarietà all’impianto, della quale veniamo a conoscenza solo ora. Alla luce di ciò e alla luce del fatto che lepromesse elettorali per accaparrarsi voti sono sempre dietro l’angolo non possiamo sbilanciarci a dare più di un otto.

Risposte1) Vorremmo conoscere il suo pensiero in merito al Progetto alternativo di gestione-smaltimento dei rifiuti“Analisi di fattibilità Rifiuti Energia Parma” elaborato da Gcr con un team di ingegneri e chimici ambientali delnostro territorio, studio consegnato alla Provincia ed al Comune di Parma nel giugno 2010. Il documento èscaricabile qui. http://gestionecorrettarifiuti.it/pdf/Analisidifattibilita.pdfHo già avuto modo di riconoscere pubblicamente il prezioso lavoro di informazione e proposte svolto dal comitato GCR(vedi anche recente intervista al sito Repubblica). Credo che dopo tanto parlare di "partecipazione", quello dei rifiutisarebbe un ottimo banco di prova per riconoscere al GCR un ruolo attivo nelle scelte politiche future. Ho letto il vostroprogetto, lo ritengo molto valido, documentato, non ideologico, ponderato e assai condivisibile. Interessante l'ipotesi disviluppo del teleriscaldamento senza inceneritore (cogenerazione).

2) Se lei venisse eletto sindaco di Parma, quali sono le iniziative che metterebbe in atto per bloccare lacostruzione dell'inceneritore di Ugozzolo e per applicare una corretta gestione dei rifiuti che minimizzi il rifiutoresiduo rendendo inutile e anti economico l'incenerimento? Se fossi sindaco punterei innanzitutto su incentivi aprodurre meno rifiuti; il trattamento degli stessi dovrà vertere sulla raccolta differenziata spinta porta a porta che dovràessere sempre più avanzata e migliorata qualitativamente. Proporrei anche stazioni ecologiche fisse e mobili, graduatoriee sconti Tarsu per i cittadini più virtuosi, e eventualmente impianti di compostaggio comunitario o di prossimità (nelle areerurali). Promuoverei lo sviluppo del trattamento meccanico locale con possibilità di avviare nuova occupazione e nuoveimprese. Convenzioni con commercianti per riduzione imballaggi. L'inceneritore va bloccato o comunque non avviato (sulcome tradurre questa volontà in atto politico, non saprei, mi avvarrò dei vostri consigli).

3) Qual'è la sua opinione sull’impatto sanitario-ambientale degli impianti di incenerimento dei rifiuti e sull'impattodelle centrali a biomasse previste sul nostro territorio? La qualità dell'aria a Parma è assai critica, per la presenza dilivelli altissimi di polveri aggravate dalle sfavorevoli e particolari condizioni atmosferiche e meterologiche (come evidenziail vostro studio). Sulla pericolosità per la salute delle emissioni (diossina, PM10, nichel, ecc)anche degli inceneritori diultima generazione ci sono diversi ed inoppugnabili studi scientifici. In tanti sostengono che si riscontra addirittura unaumento di leucemie infantili in alcune città (es: Brescia) dopo l'accensione di un forno inceneritore. Oltretutto Parma e lacosiddetta "Food Valley" deve difendere l'immagine positiva di un brand legato alle virtù dell'agroalimentare e che lapresenza di un inceneritore rischierebbe di danneggiare con pesanti ricadute economiche. Sulle biomasse, vale lo stessodiscorso di inopportunità, con le aggravanti "etiche" e di "mercato". Etica, perché gli impianti non bruciano soltanto residuie scarti agricoli (che rendono poco), ma soprattutto prodotti nobili (mais, cereali). La terra e i suoi prodotti devono servire asfamare i popoli, non ad altro. Economici perché senza un rilevante contributo pubblico, questi impianti sarebberoantieconomici (il costo di 1KW a biomassa è 22 cent. e il suo valore di mercato 7 cent.). L'enorme contribuzione delpubblico ha creato distorsioni e favorito comportamenti illeciti e socialmente dannosi.

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Bocchi Priamo Ultimo aggiornamento: 30/apr/2012 05:20Altro Condividi

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Bonvicini Wally

Candidata per Buongiorno Italia, siamo Noi!

Voto: 6Giudizio: Risposte non pervenute. La candidata ha però sottoscritto il Patto per ilPresente all'incontro del 27 aprile 2012.

Risposte1)2)3)

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Buzzi Paolo

Candidato per PDL

Voto: 4,5Giudizio: Il candidato è una nostra vecchia conoscenza. Ricordiamo bene a dicembre2009 (quindi più di 2 anni fa quando forse ci sarebbero state tante strade percorribiliper fermare l’impianto) la sua lapidaria affermazione circa l’ineluttabilità della sceltafatta sollecitando i cittadini di Parma a mettersi il cuore in pace. Rimandiamo alcomunicato stampa emesso allora(http://gestionecorrettarifiuti.it/sito/modules/news/article.php?storyid=266).Affermazione grave che non è possibile dimenticare. Lui il cuore in pace deveesserselo messo da tempo dal momento che non lo abbiamo mai visto partecipare ad

una delle nostre serate (ci correggerà se ci fosse sfuggito) in cui magari avrebbe potuto ascoltare studiosi di famainternazionale che avrebbero potuto fornirgli lumi circa la NON ineluttabilità di tale impianto. Forse è per questo che ilcandidato si conferma favorevole all’impianto a tal punto da fare affermazioni curiose del tipo: il monitoraggio all'uscita delcamino con le apparecchiature più sofisticate disponibili non rileva sostanze dannose e I filtri elettrostatici trattengono lesostanze dannose… affermazioni ampiamente opinabili!Con buona pace di tutti noi parmigiani!Paolo Buzzi è inaspettatamente intervenuto alla serata del 27 aprile con i candidati. Non ha firmato il Patto per il Presente,ma si è impegnato pubblicamente per migliorare la raccolta differenziata secondo le nostra indicazioni. Onore al coraggiodi essere sceso in una arena dove era solo a difendere il forno. E alla fine il confronto si è svolto democraticamente esenza clamori. Come è giusto che sia.

Risposte1) Vorremmo conoscere il suo pensiero in merito al Progetto alternativo di gestione-smaltimento dei rifiuti“Analisi di fattibilità Rifiuti Energia Parma” elaborato da Gcr con un team di ingegneri e chimici ambientali delnostro territorio, studio consegnato alla Provincia ed al Comune di Parma nel giugno 2010. Il documento èscaricabile qui:http://gestionecorrettarifiuti.it/pdf/Analisidifattibilita.pdfOccorre che venga messo il mirino sui materiali da costruzione: pertanto tutti quelli di sintesi sono da considerare nocivitranne la pietra però poco stabile ed il legno, mentre i tradizionali ferro, cemento, plastica sono nocivi e bisogna impostareprocedure specifiche per lo smaltimento in strutture a deguate. Pertanto credo che con la prossima amm.ne vada redattiun abaco di norme escludendo i materiali nn utilizzabili per le costruzioni. Ma non solo, vanno classificate le "zone"altamente nocive demolite e ricostruite (vedi ex Salamini) e concludere lo smaltimento amianto, piombo. Dovranno essereutilizzati solo materiali a basso impatto ambientale (bioarchitettura) banditi gli altri e creare strutture per lo smaltimento deinocivi.

2) Se lei venisse eletto sindaco di Parma, quali sono le iniziative che metterebbe in atto per bloccare lacostruzione dell'inceneritore di Ugozzolo e per applicare una corretta gestione dei rifiuti che minimizzi il rifiutoresiduo rendendo inutile e anti economico l'incenerimento?In ordine alla ralizzazione del termovalorizzatore credo vadano fatte alcune premesse: a) vanno acquisite e sottolineate ledirezioni strategiche e gli obiettivi che l'Europa individua per i Paesi membri; b)va fatta prevenzione nella produzione dimateriali non biodegradabili a monte (politica industruale, esistono chimiche biodegradabili; grande speculazione di lobbycon sacchetti prodotti con mais che però alzano prezzo del prodotto); c) preparazione per il riutilizzo facendo ampiaraccolta differenziata per ogni tipo di materiale anche di natura organica, ma analizzando e vietando produzione materialinocivi. Va fatto ampio lavoro di selezione dei materiali nocivi prima di immetterli nel forno; d) riciclaggio con recuperoenergetico.Vanno imposti limiti all'uso dei materiali fossili e incentivato uso auto elettriche o ibride per diminuire le emissioni inatmosfera.Va implementata la raccolta differenziata e selezionato lo smaltimento con stringente controllo pubblico.Condivido che i maggiori organi amministrativi unitamente alle associazioni ambientaliste e accademiche aprano tavolo diconfronto permanente per individuare eventuali rimedi e compensazioni all'inceneritore. In sintesi va gestita situazione perraccolta differenziata selettiva, riciclaggio selettivo e azione di riconversione sugli altri fattori inquinanti insieme a nuovapolitica urbanistica.

3) Qual'è la sua opinione sull’impatto sanitario-ambientale degli impianti di incenerimento dei rifiuti e sull'impattodelle centrali a biomasse previste sul nostro territorio?

Buzzi Paolo Ultimo aggiornamento: 21 ore faAltro Condividi

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I termovalorizzatori di ultima generazione sono sofisticati al punto da non emettere sostanze tossiche; infatti ilmonitoraggio all'uscita del camino con le apparecchiature più sofisticate disponibili non rileva sostanze dannose e cmqcompatibili con le leggi regionali e UE . I filtri elettrostatici trattengono le sostanze dannose. A mio avviso c'è troppoallarmismo da parte di alcuni ambientalisti sui cittadini. Non c'è rapporto negativo fra inceneritore e impianto a biomassa. Itermovalorizzatori di ultima generazione hanno emissioni al di sotto dei livelli di legge e inferiori a quelli degli impiantiindustruali, mentre per le polveri sottili rappresentano l'1% di quelle che troviamo nell'aria vicino agli stabilimenti industriali.

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Ghiretti Roberto

Candidato per Parma Unita

Voto: 8Giudizio: Il candidato ci pare piuttosto rassegnato (il che è comprensibileconsiderato lo stato di avanzamento dei lavori), ma un po’ di agguerrimento nonguasterebbe! Ci pare di leggere tra le righe una costante rassegnazione che non cipiace. Se si è realmente contrari non ci si può accontentare di controlli rigorosi, chesappiamo non essere tutelativi. Apprezziamo il fatto che si dica contrario e che siapropositivo, dimostrando di aver approfondito la questione. Anche per questocandidato valgono le precisazioni fatte per il candidato Bocchi: non l’abbiamo mai

visto prima della campagna elettorale ed è sempre meglio essere cauti. In virtù di questo e del ravvisato poco coraggionon possiamo sbilanciarci troppo. All'incontro del 27 aprile la posizione di Ghiretti si è in effetti maggiormentecaratterizzata dal no all'inceneritore e il candidato ha sottoscritto il Patto per il Presente.

Risposte1) Vorremmo conoscere il suo pensiero in merito al Progetto alternativo di gestione-smaltimento dei rifiuti“Analisi di fattibilità Rifiuti Energia Parma” elaborato da Gcr con un team di ingegneri e chimici ambientali delnostro territorio, studio consegnato alla Provincia ed al Comune di Parma nel giugno 2010. Il documento èscaricabile qui:http://gestionecorrettarifiuti.it/pdf/Analisidifattibilita.pdf “In premessa ritengo doveroso dire che appoggio la proposta di legge regionale di iniziativa popolare denominata‘Riduzione e riciclo totale dei rifiuti’ promossa e sostenuta da voi e dalle altre associazioni ambientaliste e già votata dadiversi consigli comunali in Emilia-Romagna.Questa proposta di legge (www.riduzionerifiuti.net) mi pare esaustiva nell'affrontare il tema e, in alcuni aspetti, riprendeanche dei concetti espressi nella vostra analisi di fattibilità.La vostra analisi ha intenti nobili e giusti (ovviare all'incenerimento come smaltimento) e questo, su un piano di principio, èdel tutto condivisibile. Tuttavia, oggi, rispetto a due anni fa, quando presentaste la vostra analisi, non possiamo ignorareche ci troviamo di fronte a un inceneritore in via di completamento. Detto questo se sarò eletto sindaco sarà mio impegnosottoporre la vostra proposta ad un rigoroso vaglio tecnico per poi portarla all'Ater, la nuova agenzia d'ambito territorialeregionale sui rifiuti”.

2) Se lei venisse eletto sindaco di Parma, quali sono le iniziative che metterebbe in atto per bloccare lacostruzione dell'inceneritore di Ugozzolo e per applicare una corretta gestione dei rifiuti che minimizzi il rifiutoresiduo rendendo inutile e anti economico l'incenerimento?“Il ciclo dei rifiuti va affrontato dall'inizio e non dalla fine: il che significa estendere rapidamente — e accuratamente, senzadisagi per i cittadini, con regole precise ed informazioni chiare — la raccolta differenziata porta a porta in tutta la città perpoter raggiungere almeno il 70% di raccolta differenziata entro cinque anni. Altrettanto importante sarà assicurarsi che laquota di effettivo riciclaggio dei materiali superi il 50%, dato che questo (e non più la raccolta differenziata) sarà ilparametro UE di riferimento. Allo stesso tempo bisogna agire sulla riduzione rifiuti, aspetto più complicato poiché dettatodalle politiche nazionali. Su questo fronte è nostra intenzione agire su un duplice fronte: da un lato alcuni interventi (adesempio limitare le bottiglie di acqua nelle scuole, introdurre i pannolini riutilizzabili, installare nuovi distributori di acquapubblica) dall'altro attivare una collaborazione con il Cipack, centro interdipartimentale sul packaging dell'Università diParma, per sostenere studi e ricerche che riducano l'impatto degli imballaggi.Un altro punto è procedere - per quanto possibile, in base alle normative - alla separazione del gestore della raccolta rifiutidal gestore dell'impianto di incenerimento dei rifiuti. Oggi i cittadini pagano Iren tre volte: una volta per la raccolta, una perlo smaltimento, una ancora per l’energia prodotta dall’incenerimento. Non va bene. Per questo parlo costantemente direvisione dei contratti di servizio.Se, con la collaborazione di tutta la città, sapremo raggiungere risultati soddisfacenti di riduzione del quantitativo di rifiutiurbani avviati a smaltimento, si porrà in automatico la questione del funzionamento dell'impianto e un suo eventualeripensamento.Allo stato attuale, dopo il pronunciamento del Tar sulla correttezza dell'iter autorizzativo, pare impensabile per il futurosindaco poter bloccare l'impianto a termini di legge, pena cause legali che questa città non può permettersi. Rimaniamocome tutti in attesa dei pronunciamenti delle Autorità competenti (italiane ed europee) cui è stato sollevato il problema diliceità del procedimento. Ovviamente l'impianto potrà essere aperto se tutte le prescrizioni del Pai saranno state rispettate.Altrimenti no, questo è chiaro”.

Ghiretti Roberto Ultimo aggiornamento: 20 ore faAltro Condividi

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3) Qual'è la sua opinione sull’impatto sanitario-ambientale degli impianti di incenerimento dei rifiuti e sull'impattodelle centrali a biomasse previste sul nostro territorio?“Tutti gli impianti industriali lasciano perplessi. E la letteratura medico-scientifica dice che un inceneritore è dannoso, supiù fronti, per la salute umana. Sebbene l'autorizzazione e il controllo, relativamente al funzionamento e alle emissioni, èaffidato dalla normativa a vari organi preposti, di diversa natura istituzionale, verso i quali è doveroso nutrire fiducia, ilsindaco, in qualità di garante della salute dei cittadini, deve fare il possibile perché un impianto di questo tipo inquini ilmeno possibile. Per esempio con il costante aggiornamento delle tecnologie, nonché con regole chiare: per esempio ildivieto di bruciare rifiuti speciali e provenienti da fuori Provincia. Dal canto loro, Arpa e Ausl, che hanno le competenze e leprofessionalità adeguate, hanno il dovere di informare le autorità e i cittadini.Nel caso specifico da voi sollevato aggiungo che è utile tenere distinte le due questioni.L'inceneritore è legato al ciclo dei rifiuti e perciò presenta un ventaglio di emissioni di sostanze nocive. Sull'impatto di taliimpianti c'è un'ampia casistica di studi, cui si è aggiunto il recente Moniter. Preferisco attenermi al principio di cautela echiedere che vi sia una costante e puntuale vigilanza affinché i limiti di legge siano rispettati e intervenire prontamentequalora non lo siano.Gli impianti che sfruttano le bionergie (biogas e biomasse) possono essere un importante strumento per trasformare inenergia gli scarti agricoli, specialmente se pensiamo ai liquami e al problema dei nitrati, con saldo zero per quantoriguarda l'emissione di CO2. Chiaramente un impianto a biomasse, per essere considerato fonte di energia rinnovabile,deve essere strettamente correlato a caratteristiche ed esigenze del territorio e non vedere importazioni di biomassa daaltrove né tantomeno spingere ad una conversione della produzione agricola dall'agroalimentare al biocombustibile. Siamola food valley e tale dobbiamo rimanere. E non possiamo nemmeno accettare che gli interessi di tutti siano scavalcati dagliinteressi di un privato che cerca profitti con l’aiuto dei finanziamenti pubblici oggi presenti per la progettazione di impiantidi questo tipo”.

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Pizzarotti Federico

Candidato per Movimento 5 Stelle

Voto: 10Giudizio: Non possiamo che dare il massimo dei voti al candidato del M5S.Dalle risposte traspare una conoscenza approfondita dell’argomento: sia per quantoriguarda il progetto alternativo sia per quanto riguarda le exit- strategies utili ad archiviare l’inceneritore.Il M5S ha dato, negli anni, diverse dimostrazioni di credere realmente nella nostracausa (ad es. militanza in prima persona di alcuni esponenti e interrogazioni inconsiglio regionale): il suo non è certo un interessamento dell’ultimo minuto.Riteniamo quindi di poter tranquillamente escludere un cambio di rotta da parte del

movimento una volta eletto il proprio candidato.Siamo certi, anzi, che, con una sua eventuale elezione, le nostre istanze verrebbero portate avanti.

Risposte1) Vorremmo conoscere il suo pensiero in merito al Progetto alternativo di gestione-smaltimento dei rifiuti“Analisi di fattibilità Rifiuti Energia Parma” elaborato da Gcr con un team di ingegneri e chimici ambientali delnostro territorio, studio consegnato alla Provincia ed al Comune di Parma nel giugno 2010. Il documento èscaricabile qui.http://gestionecorrettarifiuti.it/pdf/Analisidifattibilita.pdfNoi del M5S siamo da sempre sostenitori del GCR, conosciamo il Progetto Alternativo dalla sua nascita e lo abbiamoinserito in dettaglio nel nostro programma che troverete on-line sul nostro sito entro pochi giorni. I rifiuti devono essere alcentro di una visione complessiva che individui il percorso migliore per la loro Riduzione, il loro Riuso, Riciclo e Recuperocome impone anche la Comunità Europea con la sua Direttiva 2008/98/CEE. Riteniamo assurdo che fino ad ora leamministrazioni cittadina e provinciale non abbiano neanche preso in considerazione questo Progetto continuando aripetere che non esistono alternative. Invece le alternative ci sono e il Progetto di GCR lo dimostra in dettaglio. Inoltre lesoluzioni proposte non sono più avanguardia ma una realtà consolidata in molte città italiane ed estere, che hanno unbacino di utenza anche superiore a quello di Parma e in condizioni geografiche sicuramente peggiori. . E’ possibile oggitrattare in modo diverso dalla combustione differenti tipi di rifiuto ad es. i rifiuti infettivi, i pannolini, i fanghi da depurazione,le plastiche non conferibili al CONAI ecc. Non ci sono più scusanti valide per non adottare un Progetto del genere per lagestione dei rifiuti.

2) Se lei venisse eletto sindaco di Parma, quali sono le iniziative che metterebbe in atto per bloccare lacostruzione dell'inceneritore di Ugozzolo e per applicare una corretta gestione dei rifiuti che minimizzi il rifiutoresiduo rendendo inutile e anti economico l'incenerimento? Per bloccare la costruzione dell’inceneritorebisognerebbe venire a capo di tutte le questioni legali che ancora sono sospese con i vari esposti presentati in Procura eche credo andrebbero sollecitati. Poi una delle azioni che vorrei realizzare è ricontattare la ditta olandese che si era datadisponibile ad analizzare la situazione a Parma, valutando così sia la possibilità di non avere un’emergenza rifiuti intantoche si realizzi il progetto alternativo sia la possibilità di piazzare sul mercato ciò che è già stato acquistato per costruirel’inceneritore, ricavando così utili che permetterebbero di guadagnare denaro.Sarebbe necessario poi valutare anche se esistono ancora i presupposti per una riconversione del PAI in un centro diriciclo sul modello di quello proposto dal Progetto Alternativo di GCR. Come Comune aderirei inoltre alla proposta di leggeregionale di iniziativa popolare per la riduzione dei rifiuti, che serve a penalizzare inceneritori e discariche. Infine, allascadenza del mandato ad Iren per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, farei due bandi diversi per l’assegnazione dellagestione della raccolta dei rifiuti e per la gestione dello smaltimento, in modo che siano due enti, non legati fra di loro, agestire le due cose.

3) Qual'è la sua opinione sull’impatto sanitario-ambientale degli impianti di incenerimento dei rifiuti e sull'impattodelle centrali a biomasse previste sul nostro territorio? L’impatto di questi impianti sulla salute e sull’ambiente è a dirpoco devastante. Oltre alla enorme quantità di PM10 che emettono, inquinano anche i suoli circostanti e i corsi d’acqua.La lista degli impianti sequestrati per gravi episodi di inquinamento ambientale è lunga: Pietrasanta (impianto Veolia) luglio2010; Arezzo (impianto Chimet) marzo 2010; Taranto (impianto Amniu) gennaio 2010; Colleferro (impianto Ama) marzo2009, 13 arresti, 25 avvisi di garanzia; Brindisi (impianto Veolia) 2009, dati emissioni manomessi di software; Bari(impianto Marcegaglia) 2008.La pianura padana e Parma in particolare sono continuamente in prima linea per gli sforamenti dei limiti di legge per i

Pizzarotti Federico Ultimo aggiornamento: 30/apr/2012 05:23Altro Condividi

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PM10. La situazione non è più sostenibile, il nostro territorio e la popolazione sono in affanno. Aumento dei tumori e dellemalattie cardio-respiratorie sia negli adulti che nei bambini, distruzione della nostra economia basata sull’agroalimentare,ecco le principali conseguenze di questa tendenza scellerata. Bisogna iniziare a togliere fonti di inquinamento, nonaggiungerne altre. Ritengo inoltre che i cittadini debbano avere voce in capitolo su queste scelte così decisive per la lorovita e per il territorio in cui risiedono. Per questo motivo come M5S proponiamo referendum propositivi senza quorum, chesiano vincolanti per l’amministrazione cittadina, per tutte le opere che abbiano un impatto notevole e di lungo termine sulla vita della nostra comunità.

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Roberti Roberta

Candidato per Parma Bene Comune, Rifondazione Comunista

Voto: 10Giudizio: Abbiamo avuto modo di conoscere personalmente la candidata solo da pocoma conosciamo esponenti del neonato “movimento-partito”: diversi di loro hannocondiviso per un certo periodo la nostra lotta e quindi non abbiamo dubbi sulla lororeale e sincera contrarietà all’impianto. Anche le risposte ci sembrano circostanziate eben documentate, certamente elaborate da chi non si è accorto del problema all’ultimominuto. Solo una cosa ci trova in disaccordo: in un’intervista rilasciata a Zerosette indata 16 marzo alla domanda se sarebbe disponibile ad un apparentamento in caso di

ballottaggio la risposta è stata “Non credo che siano possibili degli apparentamenti, ma una delle priorità è quella di nonriconsegnare questa città al centrodestra. Probabilmente daremmo una indicazione di voto”. Pur comprendendo lavalenza politica di tale affermazione ed il fatto che un movimento-partito abbia delle priorità diverse dalle nostre nonpossiamo trovarci d’accordo. Per noi la priorità è avere un sindaco contrario all’inceneritore, di qualsiasi colore sia. Il 27aprile scorso però, Roberta ha smentito questa affermazione nel corso della serata di confronto tra i candidati sindacoall'auditorium Paganini.

Risposte1) Vorremmo conoscere il suo pensiero in merito al Progetto alternativo di gestione-smaltimento dei rifiuti“Analisi di fattibilità Rifiuti Energia Parma” elaborato da Gcr con un team di ingegneri e chimici ambientali delnostro territorio, studio consegnato alla Provincia ed al Comune di Parma nel giugno 2010. Il documento èscaricabile qui:http://gestionecorrettarifiuti.it/pdf/Analisidifattibilita.pdfHo letto con attenzione il documento che conoscevo già in forma sintetica e lo condivido.Vi segnalo che in materia di energia Parma Bene Comune propone la costituzione di una ESCo comunale sul modello diquella di Correggio per la produzione e la gestione di energia elettrica; propone inoltre l’incentivazione del fotovoltaico suitetti e non a terra, a partire dagli edifici pubblici, rendendolo obbligatorio per gli edifici di nuova costruzione e fornendoincentivi ai privati che dovessero installarlo su quelli già costruiti (ad es. la riduzione dell’IMU).L’energia elettrica così prodotta, associata ad una politica concreta ed efficace di risparmio energetico, permetterà dispegnere le caldaie di riscaldamento che costituiscono un’elevata fonte di inquinamento aereo soprattutto nel periodoinvernale, smontando in questo modo anche l’alibi degli inceneritoristi secondo i quali l’incenerimento dei rifiuti servirebbeanche a produrre energia elettrica da utilizzare per il riscaldamento degli ambienti (il così detto teleriscaldamento)

2) Se lei venisse eletto sindaco di Parma, quali sono le iniziative che metterebbe in atto per bloccare lacostruzione dell'inceneritore di Ugozzolo e per applicare una corretta gestione dei rifiuti che minimizzi il rifiutoresiduo rendendo inutile e anti economico l'incenerimento?Nel nostro programma ci siamo dichiarati assolutamente contrari alla costruzione del forno inceneritore di Ugozzolo inquanto pericoloso per la salute, e favorevoli invece alla riconversione dell’impianto in vista di metodi di trattamento afreddo dei rifiuti indifferenziati, recupero e riciclaggio. Riteniamo di primaria importanza adottare la strategia “Rifiuti Zero”.Siamo purtroppo consapevoli che la decisione di non accendere l’inceneritore non spetta al sindaco, il quale tuttavia puònel frattempo prendere le seguenti decisioni: obbligo di consegna del P.E.F. da parte di IREN e assegnazione dellaraccolta rifiuti a un’azienda diversa da quella deputata al loro smaltimento; verifica di fattibilità del recupero e riciclaggio;verifica del piano di dismissione della ditta olandese Vangansewinkel che ha proposto di smobilitare il forno inceneritorerecuperandone la struttura; imposizione del divieto di importare rifiuti da fuori provincia (ora basta un ordine superiore perconsentirlo). Attendiamo inoltre che venga verificata la legittimità delle procedure di gara realizzate per l’assegnazionedell’appalto ad IREN, così come la correttezza delle procedure di controllo delle emissioni, attualmente assegnate ad unaditta che viene pagata dalla stessa IREN. Intendiamo poi estendere all’intero territorio comunale la raccolta differenziataporta a porta con tariffazione puntuale (la tariffa è proporzionale alla quota di rifiuti indifferenziati prodotti: meno produci emeno paghi); avanzare formale richiesta a IREN di drastica riduzione dell’attuale costo pagato per lo smaltimento dei rifiutiindifferenziati (164 euro/tonnellata rispetto ai circa 100 euro pagati nelle altre città); istituire l’obbligo di raccoltadifferenziata spinta anche per tutte le attività commerciali; procedere alla separazione del vetro dal contenitore dellaplastica-barattolame; procedere alla progressiva eliminazione di tutti i cassonetti stradali; rivedere il contratto di servizio inscadenza per introdurre obbligo di recupero anche delle plastiche fuori Corepla (plasmix) e introdurre l’obbligo di gestionefanghi senza incenerimento; pianificare un’azione sulla grande distribuzione per reintrodurre il vuoto a rendere, ilpackaging ridotto, i prodotti locali, i prodotti sfusi, i prodotti biologici; sul modello del Comune di Napoli che ha emanato

Roberti Roberta Ultimo aggiornamento: 21 ore faAltro Condividi

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alcune Ordinanze in materia, proibizione per gli esercizi commerciali di usare stoviglie di plastica a meno che ciò non siagiustificato da esigenze di asporto; adottare la proposta di legge regionale per la riduzione dei rifiuti e la premialità aicomuni con maggiore raccolta differenziata e minor produzione; proponiamo la completa tracciabilità di tutti i rifiuti urbani especiali; intendiamo verificare l’indice di riciclo della Raccolta differenziata e non solo del fattore quantitativo; pensiamo diadottare iniziative di compostaggio domestico, ma anche di quartiere, e di introdurre il compostaggio degli sfalcidirettamente sul campo senza rimozione (parchi pubblici); promuoveremo la progressiva eliminazione delle bottigliette diplastica da tutti gli uffici pubblici, mense scolastiche, palestre, campi sportivi, palazzetti, piscine, promuovendo eincentivando l’uso dell’acqua del rubinetto, già potabile per legge, predisponendo progetti specifici in collaborazione con lascuola, l’AUSL, l’ARPA; incentiveremo la creazione di luoghi del baratto e del riuso dove poter recuperare oggetti dismessie riparati. Si prevede inoltre di predisporre la realizzazione di almeno due impianti di estrusione tipo Vedelago e diquantificare non solo la raccolta differenziata, ma quantificare anche la materia realmente recuperata. In un’ottica diriduzione dei rifiuti (e anche dell’inquinamento da trasporti), nel nostro programma abbiamo dedicato attenzione allosviluppo e alla promozione dei GAS che con il loro modo di consumare il più possibile prodotti locali con imballaggi spessoa rendere (es.cassette di verdura) sicuramente hanno un consumo meno impattante rispetto per esempio a quello dellaGDO (Grande Distribuzione Organizzata). L’aumento dei GAS potrebbe essere il volano per il potenziamento anche dimercati rionali di produttori del circondario, per incentivare un’economia locale che non ha bisogno di percorrere centinaiao migliaia di chilometri per far giungere la merce a destinazione. E anche in questo caso la quantità di imballaggi aperdere sarebbe risibile rispetto all’ipermercato.

3) Qual'è la sua opinione sull’impatto sanitario-ambientale degli impianti di incenerimento dei rifiuti e sull'impattodelle centrali a biomasse previste sul nostro territorio?Credo che gli impianti di incenerimento rifiuti e le centrali a biomasse abbiano un impatto sanitario e ambientale deleterio.In particolare, oltre che dell’inceneritore di Ugozzolo ci siamo occupati direttamente del nuovo inceneritore di Paradigna,poiché la combustione di scarti di macellazione e di oli esausti è molto più inquinante dello stesso cippato fresco di legnavergine (riguardo alla quale condividiamo la posizione espressa da Giuliano Serioli di ReteAmbiente in un’ampia edettagliata documentazione). Oltre a quantitativi intollerabili di emissioni nocive e di ceneri, la combustione producebenzene e suoi composti, cioè idrocarburi ciclici che, in presenza di composti clorurarti nell'acqua e nell'aria ( basta il clorodella depurazione degli acquedotti ) produce DIOSSINA. La costruzione di questo nuovo forno causerebbe un ulterioreaggravio per i PM 10 e per le diossine che respiriamo. Per queste ragioni, Parma Bene Comune si è dichiarataassolutamente contraria alla sua realizzazione e ha chiesto che venga profondamente rivisto il piano di incentivazione allacostruzione di centrali a biomasse nel nostro territorio.

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Spaggiari Liliana

Candidato per il Partito Comunista dei Lavoratori

Voto: 8/9Giudizio: La candidata ci sembra avere le idee chiare, ci pare combattiva edeterminata. Finalmente un politico che si rende conto che certe azioni spettano allapolitica, a quella vera, ed è una vergogna che invece debbano farsene carico semplicicittadini. Riconosciamo a questi “compagni” la contrarietà da sempre. Unico neo: a volteci pare che le risposte entrino poco nel merito della questione a favore di una analisipuramente politica. In ogni caso la candidata ci piace.

Risposte1) Vorremmo conoscere il suo pensiero in merito al Progetto alternativo di gestione-smaltimento dei rifiuti“Analisi di fattibilità Rifiuti Energia Parma” elaborato da Gcr con un team di ingegneri e chimici ambientali delnostro territorio, studio consegnato alla Provincia ed al Comune di Parma nel giugno 2010. Il documento èscaricabile qui:http://gestionecorrettarifiuti.it/pdf/Analisidifattibilita.pdfCaro Comitato,abbiamo letto con attenzione il vostro Studio, e con una battuta ci verrebbe da dire che sembra elaborato da Compagni.E' una battuta che rimane strozzata in gola, se consideriamo che praticamente tutto il resto del Centro-Sinistra si allea conil principale fautore dell'Inceneritore, Vincenzo Bernazzoli, e che anche il Movimento appena alla nostra destra (ParmaBene Comune) ha una Candidata che darà al ballottaggio un'indicazione di voto in quel senso.Quindi in effetti...c'è poco da far battute, cacchio!Alla fine, nella nostra Area politica di riferimento, abbiamo l'impressione di essere rimasti solo noi di fieramente contrari: glialtri abbiamo l'impressione che abbiano sacrificato la tematica sull'altare del dialogo con le forze social-democratiche(PD).Non possiamo che proporre un'Analisi anti-consumistica al vostro studio.A noi pare evidente la centralità della prima delle vostre conclusioni: Iren non avrà abbastanza rifiuti per far funzionarel'Inceneritore, e questo la giustificherà in quell'allargamento esterno ai confini parmensi che sta cercando da molto tempo,più per motivi finanziari che aziendali.Se questo è vero, ed a noi sembra pacifico, ci pare evidente che qualsiasi altra considerazione su sistemi alternativi sianell'immediato superflua, perchè subordinata.La situazione di gran lunga più importante è lo scontro frontale con il moloch Iren, perchè una volta persa quella partita,sarà poi virtualmente impossibile per il Sindaco di Parma controllare i rifiuti provenienti da zone molto lontane dalla propriaarea di competenza. Siano essi differenziati o meno.Questa evidenza era stata ben compresa da un gruppo interno/contiguo ai GCR (ora quasi tutti in Lista tra i Grillini,abbiamo notato), che avevamo iniziato una onestamente interessante iniziativa, il Boicottiren.Una iniziativa che è naufragata per la preponderanza e la prepotenza politico/economica dell'Azienda rispetto al sparutonumero di Cittadini, cui va comunque il nostro grazie per il tentativo.Cosi vedete che la vostra domanda diventa particolarmente azzeccata, se rivolta al Candidato.La nostra risposta è che quando avremo una qualche responsabilità di Gestione della Res Publica agiremo in modoaggressivo nei confronti di Iren (altrimenti perché diamine avremmo sfilato assieme a voi durante tutti questi anni?),prospettando un mobbing collettivo di proporzioni epocali, ventilando difficoltà nella consegna di QUALSIASI permessocomunale, e azioni legali per una qualsiasi (anche la più insignificante) violazione.Conoscendo la povertà morale delle grandi aziende non dubitiamo che un comportamento da "class action comunale" intermini boicottativi indurrà a migliori propositi l'Azienda, al quale si farà notare che in mancanza di un suo adeguamento,semplicemente ci si rivolgerà ad altri.Ora, solo con questa LUNGA premessa, potremmo addentrarci nel merito dei singoli punti della vostra analisi, cheabbiamo discusso per molte ore, trovandola sinceramente interessante.Sono considerazioni che approfondiremo nell'incontro del 27 aprile, cui aderiamo con gioia.Ma che potrete facilmente intuire, parlando voi sovente nel testo di "posizioni dominanti", di "vantaggi per il gestore"...noisiamo Comunisti ed antagonisti al Sistema: i Vantaggi per il Gestore sapete bene dove glieli infiliamo.

2) Se lei venisse eletto sindaco di Parma, quali sono le iniziative che metterebbe in atto per bloccare lacostruzione dell'inceneritore di Ugozzolo e per applicare una corretta gestione dei rifiuti che minimizzi il rifiutoresiduo rendendo inutile e anti economico l'incenerimento?

Spaggiari Liliana Ultimo aggiornamento: 30/apr/2012 05:25Altro Condividi

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1 di 3 02/05/12 08.33

E' chiaro che la risposta a questa seconda domanda prosegue un immaginario fil rouge (e se permettete più rouge dinoi...) riconducibile alla prima.Il Partito Comunista dei Lavoratori non condivide minimamente i toni rassegnati con cui si tratta l'argomento: dalle"Primarie" in qui abbiamo assistito ad un piuttosto stucchevole susseguirsi di "Ormai!", "quel che si può fare ora", e viadicendo. Comese l'Inceneritorefosse un mostro cui rassegnarsi, ora.Ma un Sindaco (o nel mio caso una Sindachessa) non ha solo una funzione politica in senso partitico, ma anche di guida edi rappresentanza civile della collettività che le dona fiducia.E quindi da un lato il mio primo atto di Amministratrice sarà di dare mandato all'Ufficio Legale perchè si occupi diintralciare Iren per 25 ore al giorno, dall'altro sarà quello di scendere personalmente in strada con voi, di interpormipersonalmente al passaggio dei camion diretti al Cantiere, ed eventualmente di mettere in atto quelle tecniche di guerrigliapacifica e civile atte a dissuadere la Multiutility.Ora, mi rendo conto che da un Politico queste possano apparire le solite chiacchiere pre-elettorali, ma converrete con meche gli aderenti al Partito Comunista dei Lavoratori sono volti a voi noti proprio perchè al vostro fianco da tempoimmemore (senza bandiere perchè non è una bandiera che ti connota: è la pulizia dello sguardo e dell'agire).E converrete con me che noi siamo l'unico Partito a sinistra cui potete riconoscere una coerente mancanza di dialogo conil principale fautore, Vincenzo Bernazzoli, che invece otterrà indicazioni di voto favorevoli da tutti gli altri in ballottaggio, senon addirittura l'appoggio in cambio di qualche squallida poltrona.Questo per dire cosa? Che se affermo che da Sindachessa mi comporterò in termini antagonisti e aggressivi potete starepur certi che lo farò.Per rispondere alla seconda parte della domanda, e cioè di quali misure mi doterò per fornire alla mia città un sistemadiverso dall'incenerimento...sentite, non prendiamoci in giro: io faccio l'Educatrice in una Casa Protetta, non sono unBiologo. Farò quello che una persona intelligente e con un minimo di buon senso avrebbe dovuto fare anni fa: mi affideròad un gruppo di Legali, e ad un gruppo di Esperti.Non capisco perchè l'Avvocato Allegri e un team finanziato dai GCR dovrebbe ottenere risultati che sono invece dipertinenza dell'Amministrazione Comunale.Io non sono di volta in volta urbanista, avvocato, biologa...e a dirvi la franca verità ho orrore di quei politici che imparano lalezioncina da recitarvi su ogni diamine di argomento dello scibile umano.Più onestamente vi indico la mia linea etica e politica: le modalità le decideremo assieme.Posso chiudere la seconda domanda ringraziando pubblicamente l'Avvocato Allegri e coloro che si spendono in questericerche per l'opera supplettiva che compiono rispetto ai doveri di chi invece è pagato (e pure bene) per Amministrare)?Mi chiedo francamente quanto sapremmo di questo argomento senza persone cosi...

3) Qual'è la sua opinione sull’impatto sanitario-ambientale degli impianti di incenerimento dei rifiuti e sull'impattodelle centrali a biomasse previste sul nostro territorio?Su questo terzo quesito siamo, per semplicità dei modi e per la voglia di rimanere "diretti", molto empatici con le urla nelmegafono del "vostro" Francesco Barbieri.Il suo "Sindaco, pensi ai nostri bambini...state avvelenando i nostri bambini" è credo un momento che è rimasto nel cuoree nella mente di molti: dentro di me di sicuro.La soluzione dell'Incenerimento è inaccettabile, e non ci bastano le stucchevoli obiezioni dei favorevoli all'Inceneritore.Dai, le conosciamo tutti: "E vicino c'è l'autostrada", "e fino ad oggi da qualche parte le abbiamo portate", "le soluzionialternative non sono applicabili", "e inquina di più un'apecar"...insomma: le solite (prezzolate) segate.Ma non di meno ci pare che l'analisi sociale del problema "incenerimento" non possa essere disgiunta da una letturaclassista e anti-capitalista.Perchè ci pare evidente che l'intero problema, o buona parte di esso, semplicemente non esisterebbe se si leggesse lasocietà in modo differente dalla chiave Capitalistica: come ho accennato altrove la catena Produci-Consuma-Crepa èfondamentalmente il "core business" dell' Industria del Rifiuto.Una politica ecologica anche in senso economico (cioè convogliante a prodotti a Km 0, che non accetti da parte dinessuno un atteggiamento lassista nei confronti della Differenziata spinta, tra le altre cose) è fondamentale.Cosi come una riappropriazione da parte del Comune del Bene Collettivo.Intendiamoci, vi siamo estremamente grati per il vostro impegno Civile, e non osiamo pensare che ne sarebbe di noisenza il vostro intervento: io abito in una laterale di Via Milano, probabilmente mi starei già facendo i fanghi fitness con iresidui dell'Inceneritore.Ma non è a voi che compete impedire un obrorio ammorbante la Collettività: sta a me (o a chi avrà la fiducia dell'ElettoreParmigiano)!Il Comune deve tornare ad essere un interlocutore aggressivo verso coloro, aziende o persone, intendano fare cose sulnostro territorio, ed a tutela della collettivuità, soprattutto dei soggetti più fragili.Se questo passaggio etico non avviene, converrete con me che qualunque soluzione sarà incompleta e insoddisfacente.Vi ringrazio per le domande, sarà una gioia incontrarvi il 27.Vi confronterete con una persona timida, ma risoluta, e come avrete capito, che predilige scrivere ciò che nel cuore alla"dirette tv"...ma la timidezza, mi dicono, non è ancora un difetto.Un abbraccio,Liliana

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Zorandi Andrea

Candidato per Lega Nord

Voto: 8/9Giudizio: Ricordiamo il candidato Zorandi alle scorse elezioni, in cui si diceva contrarioad un inceneritore di queste dimensioni e auspicava soluzioni diverse per lo smaltimentodei rifiuti. Oggi lo ritroviamo ancora più radicale. Riconosciamo alla Lega di essersiespressa, a livello locale e regionale, contro l’impianto anche in passato. Il candidato cisembra però un po’ pessimista circa la reale possibilità di fermare l’impianto. Nelcomplesso le sue idee sono in linea con le nostre e viste le posizioni del partito diriferimento ci aspettiamo che certe promesse vengano poi mantenute in caso di

elezione. Una sola raccomandazione: in caso di non elezione chiediamo al partito di fare sentire più forte la propria voce.

Risposte1) Vorremmo conoscere il suo pensiero in merito al Progetto alternativo di gestione-smaltimento dei rifiuti“Analisi di fattibilità Rifiuti Energia Parma” elaborato da Gcr con un team di ingegneri e chimici ambientali delnostro territorio, studio consegnato alla Provincia ed al Comune di Parma nel giugno 2010. Il documento èscaricabile qui:http://gestionecorrettarifiuti.it/pdf/Analisidifattibilita.pdfAlla prima domanda rispondero per ogni punto del vostro documento1. Concordo sull’importanza di considerare l’intero ciclo di vita dei rifiuti che nel futuro dovra avere nel complesso unsempre minore impatto energetico.2. Totale accordo con la necessita di migliorare la qualita del rifiuto, in particolare di quello indifferenziato; a Fidenza, peresempio si sta gia sperimentando un sistema di tariffazione puntuale. L’idea e quella di studiare e importare a Parma imodelli virtuosi delle altre realta.3. Concordo con la gestione della fase transitoria. Anche spingendo al massimo sulla differenziata e difficile, attualmenteprevedere un riciclo al 100%. Nel frattempo sarebbe meglio stoccare il residuo in attesa di nuove tecnologie piuttosto cheincenerirlo subito. In futuro il materiale secco e inerte stoccato potrebbe essere trattato con nuove tecnologie per il riciclo.4. Perfettamente d’accordo. Il nostro territorio, gia fortemente compromesso dal punto di vista ambientale, e quello menoadatto all’inceneritore sia per caratteristiche fisico- climatiche che per la tradizione agroalimentare che potrebbe venireseriamente danneggiata nella qualita dei prodotti ma anche a livello di immagine.5. Concordo. Gia ora IREN agisce in regime di monopolio che verrebbe ancora piu consolidato dal sistema inceneritore +teleriscaldamento. Noi siamo contro il monopolio di un gestore che ha dimostrato di essere sempre piu distante dallanostra realta e dal nostro territorio. Purtroppo l’indirizzo della Regione, vedi il nuovo ambito regionale e l’autoritaATERSIR, e quello di creare gestioni ancora piu grandi, che ragionino con ottiche puramente industriali. Su questo tornerorispondendo alla vostra seconda domanda.6. Invece che realizzare discariche per ceneri pericolose sarebbe meglio realizzare siti per stoccaggio temporaneo delrifiuto indifferenziato inerte come illustrato nel punto 37. Concordo; la differenziata a Parma e minore rispetto alle possibilita attuali. Il trattamento nel PAI non puo essereparificato alla raccolta differenziata. Corretto prevedere la separazione a monte dei pannolini che rappresenta una dellefrazioni meno gestibili. Gli impianti di estrusione sono stati realizzati in altri territori. Non vedo perche non possa avvenireanche a Parma.8. In provincia si sta studiando la possibilita di fare cogenerazione con il biogas proveniente dalla digestione anaerobicadel processo di depurazione. Gli impianti a biogas con questa origine, anche nelle singole aziende agricole e l’unicosistema a biomasse che ci sentiamo di appoggiare. Tornero sul tema nella terza risposta.9. E’ chiaro che e meglio stoccare una minore quantita di rifiuto inerte che una maggiore quantita di ceneri oltre a quelleaerodisperse.10. Riteniamo che il sistema dei certificati verdi vada rivisto in quanto ci sembra piu fonte di speculazione e guadagni nongiustificati che di reale incentivo alle rinnovabili e al risparmio energetico. Togliendo gli incentivi ingiustamente ricevutiprobabilmente i grandi gestori di servizi sarebbero meno propensi a realizzare grandi impianti di incenerimento.11. E’ ovvio che l’inceneritore e un impianto industriale a servizio di una societa quotata che deve prima di tutto distribuiredividendi ai soci. Pertanto dall’impianto si richiede una massima resa. La massima resa e ovviamente data dai derivati delpetrolio come la plastica. Per questo incenerimento e raccolta differenziata sono due poli opposti che si respingono. Sepoi il gestore dei due settori e lo stesso si capisce bene come la raccolta differenziata difficilmente potra migliorare. Suquesto tornero nelle altre risposte.

Zorandi Andrea Ultimo aggiornamento: 30/apr/2012 05:27Altro Condividi

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12. Incentivi e defiscalizzazioni sbagliate hanno creato un sistema drogato che favorisce i gestori industriali e sfavorisce ilcittadino; la possibilita di defiscalizzare anche il gas non destinato a cogenerazione e uno di questi. Poi anche ilteleriscaldamento in se comincia a mostrare i suoi limiti; non e poi cosı conveniente per il cittadino. Alcuni sostengono chela sostituzione delle centrali termiche nei condomini associandola a riqualificazione energetica potrebbe dare miglioririsultati.

2) Se lei venisse eletto sindaco di Parma, quali sono le iniziative che metterebbe in atto per bloccare lacostruzione dell'inceneritore di Ugozzolo e per applicare una corretta gestione dei rifiuti che minimizzi il rifiutoresiduo rendendo inutile e anti economico l'incenerimento?In primo luogo ovviamente spingerei al massimo la raccolta differenziata, con le modalita previste dal vostro documento eanche seguendo le esperienze di altri territori virtuosi. Il problema fondamentale rimane comunque il rapporto del comunedi Parma e della Provincia con IREN. l’inceneritore e un impianto industriale a servizio di una societa quotata che deveprima di tutto distribuire dividendi ai soci. Pertanto dall’impianto si richiede una massima resa. La massima resa eovviamente data dai derivati del petrolio come la plastica. Per questo incenerimento e raccolta differenziata sono due polioppostiche si respingono. Anche rendendo antieconomico l’impianto sul nostro territorio il gestore importerebbe rifiuto da fuori,anche dall’estero. Con buona pace del PPGR sappiamo bene che anche le norme piu rigide possono venire facilmentebypassate in casi di emergenza piu o meno reali. Quelli che ci dicono, senza pudore, che l’impianto verra spento una voltaraggiunta la tecnologia per riciclare al 100% sono in malafede. E’ ovvio che IREN punta molto su questo impianto, loritiene strategico. Anche se il Piano economico finanziario rimane un mistero e chiaro che impianti di questo tipo hannotempi di ammortamento lunghissimi superiori sicuramente ai 10 anni. IREN non potrebbe mai abbandonare l’impiantoprima di essere rientrata dell’investimento; come lo giustificherebbe ai soci e sui mercati azionari ?A questo punto la domanda e se l’impianto e pubblico o privato e quale e il ruolo di IREN sul nostro territorio. Cosaaccadrebbe se IREN perdesse l’affidamento della gestione dei rifiuti? Cosa ne sarebbe dell’impianto? Passerebbe alnuovo gestore che dovrebbe indennizzare IREN per l’investimento realizzato? Stiamo parlando di un impianto al serviziodel pubblico o di un qualsiasi impianto industriale?Noi non crediamo nella gestione industrializzata e centralizzata dei servizi che ormai si va sempre piu diffondendo (fusioneIREN HERA per esempio). Noi crediamo che la gestione dei servizi pubblici (energia, rifiuti, servizio idrico integrato ecc.)debba rimanere vicino al territorio. La nostra esperienza nel tema idrico, per esempio, ci insegna che quando l’ambito diaffidamento supera la scala provinciale si perde il contatto con il territorio. Inoltre il ruolo del pubblico nelle societa miste efortemente indebolito e privato di una reale capacita di controllo e indirizzo. La nuova ATERSIR va certamente incontroalle spinte di accentramento del livello decisionale.La mia posizione e di quella del movimento e proprio di cercare di riportare la gestione dei rifiuti ad un livello almenoprovinciale. Anche altri comuni cominciano ad essere stanchi di politiche industriali determinate a centinaia di chilometri didistanza. Tuttavia mi rendo conto che la politica nazionale e regionale va nella direzione opposta. Potrebbe risultare unabattaglia contro i mulini a vento, questo e bene dirlo, ma con il pieno sostegno dei cittadini si potrebbe tentare. A questoproposito sostengo che i cittadini dovrebbero sostenere il loro sindaco non solo dentro la cabina elettorale ma soprattuttodopo. Nel momento in cui mi dovessi scontrare con i cosiddetti poteri forti avrei certamente piu bisogno del sostegno deimiei elettori.In generale comunque cerchero di fare tutto il possibile per potenziare il ruolo di Parma almeno nel controllo dell’impianto.Il gestore deve sapere che non potra piu fare il bello e il cattivo tempo sul nostro territorio. Come sindaco quindi cerchereidi attuare tutto quanto in mio potere per rendere antieconomico l’impianto. Ma so bene che il sindaco non ha da solo ilpotere di bloccare un impianto o di modificare le previsioni di piani regionali o provinciali che ormai esulano dal nostrocontesto territoriale. Il potere e l’asservimento della politica a IREN si vede anche negli ultimi avvenimenti e sentenze.

3) Qual'è la sua opinione sull’impatto sanitario-ambientale degli impianti di incenerimento dei rifiuti e sull'impattodelle centrali a biomasse previste sul nostro territorio?Per essere corretti devo dire che, a livello generale, La Lega Nord prima del “Caso Parma” non era contraria a priori agliinceneritori in senso lato. Certamente questo valeva per gli impianti realizzati in passato e in altri contesti. Migliorando letecnologie e ovvio che la politica si deve adeguare, avendo come unico faro il benessere e il risparmio della comunita. LaLega Nord e un movimento fortemente territoriale e per questo ritiene che lastessa soluzione non debba per forza essere applicata in tutti i contesti in maniera acritica. Noi in particolare siamocontrari a questo inceneritore, in una zona gia fortemente inquinata, con una forte tradizione agroalimentare, considerandoanche che nel frattempo si sono sviluppate nuove e piu razionali tecnologie per il trattamento dei rifiuti. Noi abbiamodeciso di andare oltre all’aspetto puramente sanitario, dove riteniamo che valga comunque il principio di precauzione, perdimostrare che questo impianto e sbagliato anche dal punto di vista economico. E’ sovradimensionato, non e finalizzatosolo al trattamento dei rifiuti ma a generare un profitto; e in conflitto con la raccolta differenziata; il teleriscaldamento non equel che sembra; rappresenta un modello di gestione dei servizi locali calato dall’alto e lontano dai cittadini che non cipiace.Per chiudere un rapido accenno alle fonti rinnovabili. Siamo contrari alle fonti rinnovabili usate come pura speculazione.Siamo contrari ai certificati verdi che premiano operazioni speculative di grandi gruppi e che non migliorano la qualitaambientale del territorio. Crediamo nel federalismo energetico, in piccoli impianti a servizio dei comuni e direttamente nelleabitazioni; crediamo nella differenziazione delle fonti rinnovabili. Riteniamo fondamentale il Piano Energetico Comunaleche organizzi in modo razionale l’approvvigionamento dalle diverse fonti disponibili. Crediamo che l’impegno nelle fontirinnovabili debba tradursi in un effettivo risparmio per il cittadino. Relativamente alle biomasse, per sintetizzare, confermoche siamo in sintonia con le idee di Giuliano Serioli che leggiamo spesso nel vostro sito WEB. Quindi crediamo allepiccole centrali a biogas in aziende agricole e alle caldaie a pellet in montagna e non crediamo nelle centrali comunali acippato che la provincia sta spingendo a piu non posso, cosı come a quelle private.

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