I CARDINI DELLA TERAPIA ANTIBIOTICA
Quali sono le regole fondamentali che tutti i medici dovrebbero sapere sugli
antibiotici? Il limite della maggior parte dei testi di antibioticoterapia è quello
di perdersi nelle classificazione degli antimicrobici ed esaurire le “risorse” del
medico prima di arrivare al nocciolo della questione: che antibiotico devo
usare per quella specifica infezione?
In questa breve guida ho cercato di riassumere in pochi schemi le nozioni
fondamentali da conoscere per le diverse categorie di antibiotico, quelle che
ho definito “I cardini della terapia antibiotica”.
Troverai quindi i gli antibiotici suddivisi in gruppi diversi a seconda dei
seguenti dati:
• Spettro di attività antimicrobica
• Sito di azione
• Proprietà chimico-fisiche
• Farmacocinetica/farmacodinamica
SPETTRO DI ATTIVITA’ DEGLI ANTIMICROBICI
La cosa più importante che il medico deve conoscere di un antibiotico è lo
spettro di attività antimicrobica. Conoscere, almeno in generale, se quella
molecola antibiotica o quella classe di antibiotici risulta attiva verso i Gram-
positivi, Gram-negativi o gli anaerobi è di fondamentale importanza per una
corretta prescrizione. Di seguito, nel Grafico 1, è rappresentato uno schema
riassuntivo del potere antimicrobico dei principali antibiotici in commercio.
Grafico 1. Classifica degli antibiotici in base allo spettro antimicrobico
Gram%posi*vi%Oxacillina(Rifampicina(Vancomicina(Teicoplanina(
((
Gram%nega*vi%Atreonam(Colis6na(
Anaerobi%Metronidazolo(
Cefalosporine(Aminoglicosidi(Fluorochinoloni(Co>trimossazolo(
Clindamicina(Linezolid(
Daptomicina(
Carbapenemi(Tigeciclina(
Cloramfenicolo(Amox/clavulanico(
SITO D’AZIONE DEGLI ANTIMICROBICI
Lo scopo della terapia antibiotica è quello di danneggiare la cellula del
microrganismo senza causare danni all'ospite. Questo è ottenuto sfruttando
le differenze tra la struttura del microrganismo e quella delle cellule umane. A
seconda del loro sito d’azione gli antibiotici si posso classificare in:
Grafico 2. Sito di azione degli antibiotici
Inibitori della parete cell. Beta-‐lattamici Glicopeptidi
Inibitori della sintesi proteica Aminoglicosidi Macrolidi Tetracicline Linezolid
Cloramfenicolo
Inibitori del ac. nucleico
Fluorochinoloni Co-‐trimossazolo Metronidazolo
Inibitori della membrana cell. Daptomicina
SINOSSI DEGLI ANTIBIOTICI
ANTIBIOTICO (SITO D’AZIONE) SPETTRO EFFETTI COLLATERALI Beta-lattamici (parete cellulare) Benzilpenicillina Gram-positivi, soprattutto
streptococchi Ipersensibilità (rash, febbre, eosinofilia, angio-edema, malattia da siero, anafilassi), diarrea, vomito, convulsioni, nefrotossicità, ittero colestatico, sindrome di Stevens-Johnson
Oxacillina Gram-positivi, soprattutto stafilococchi
Amoxicillina Gram-positivi, Gram-negativi non beta-lattamasi
Amoxicillina/ac. clavulanico Gram-positivi, Gram-negativi, anaerobi (no Pseudomonas)
Piperacillina/tazobactam Gram-positivi, Gram-negativi, anaerobi, Pseudomonas spp.
Cefalosporine Gram-positivi, Gram-negativi, (Ceftazidime e Cefepime: Pseudomonas spp)
Carbapenemi Gram-positivi, Gram-negativi, anaerobi, Pseudomonas spp.
Glicopeptidi (parete cellulare) Vancomicina Gram-positivi, MRSA, E. faecium Tossicità renale, sindrome dell’uomo
rosso, piastrinopenia, rash Teicoplanina Gram-positivi, MRSA, E. faecium Piastrinopenia immunomediata Aminoglicosidi (sintesi proteica) Gentamicina Gram-negativi, Pseudomonas
spp., alcuni Gram-positivi Tossicità renale, ototossicità
Amfenicoli (sintesi proteica) Cloramfenicolo Gram-positivi, Gram-negativi,
anaerobi Soppressione midollare, anemia aplastica, ipersensibilità
Oxazolidinoni (sinetsi proteica) Linezolid Gram-positive, MRSA, E. faecium,
anaerobi Disordini emopoietici, neuropatia ottica
Glicilcicline (membrana cellulare) Tigeciclina Gram-positivi, MRSA, Gram-
negativi, anaerobi Nausea, vomito, epatotossicità
Lipopeptidi (membrana cellulare) Daptomicina Gram positivi, MRSA, E. faecium
Mialgie, nausea, vomito
Fluorochinoloni (sin. ac. nucleico) Ciprofloxacina Gram-negativi, Pseudomonas spp.
Diarrea, nausea, vomito, lesione tendinea, convulsioni (anziano)
Anti-folati (sin. ac. nucleico) Trimetoprim-cotrimossazolo Gram-positivi, MRSA, Gram-
negativi, Stenotoph. spp., P. jiroveci
Disordini emopoietici, sindrome di Stevens-Johnson, nausea
Nitromidazoli (sin. ac. nucleico) Metronidazolo Anaerobi Nausea, neuropatia periferica
PROPRIETA’ CHIMICO-FISICHE DEGLI ANTIBIOTICI
A differenza della classificazione che divide gli antibiotici in batteriostatici e
battericidi, la distinzione tra molecole idrofile e lipofile è più moderna e
attuale perché correla con la fisiopatologia del paziente.
Gli antibiotici idrofili, da un punto di vista farmacocinetico, sono farmaci che
non penetrano all’interno delle cellule: ciò significa che non sono attivi nei
confronti dei patogeni intracellulari (es. Legionella spp.. Clamydia spp.,
Antibiotici idrofili • betalattamici (penicilline, cefalosporine, carbapenemi, monobattami)
• glicopeptidi • aminoglicosidi • lipopeptidi (daptomicina)
Antibiotici lipofili
• Macrolidi • Fluorochinoloni • Tetracicline/glicilcicline • Cloramfenicolo • Rifampicina • Oxazolidinoni (linezolid)
Mycoplasma spp.). Sono farmaci definiti a basso volume di distribuzione (in
genere <15-20 litri globali per un paziente di 70 kg di peso) e hanno
un’eliminazione prevalentemente renale. Gli antibiotici lipofili hanno
caratteristiche opposte a quelle dei farmaci idrofili. Attraversano la barriera
plasmatica di tutte le cellule, comprese quelle intestinali: molti di questi
farmaci possono essere somministrati per via orale, cosa che non avviene
per quasi tutti i farmaci idrofili (fa eccezione l’amoxicillina). Penetrando bene
nelle cellule, risultano attivi contro i patogeni intracellulari. e presentano un
ampio volume di distribuzione (perché si accumulano all’interno delle cellule
che fungono da reservoir). Infine, in quanto lipofili, per poter essere eliminati
necessitano di una biotrasformazione: tutti questi antibiotici non vengono
eliminati così come li abbiamo introdotti, ma vengono bio-trasformati per lo
più dal fegato o da enzimi ubiquitari.
FARMACOCINETICA/FARMACODINAMICA DEGLI ANTIBIOTICI
L’attività antibatterica di un antibiotico si può manifestare in modo dipendente
dalla concentrazione oppure dal tempo di esposizione. Conoscere l’attività
tempo-dipendente e concentrazione-dipendente di un antibiotico è
fondamentale per scegliere la modalità di somministrazione di quel farmaco:
le molecole ad attività concentrazione-dipendente vanno prescritte in un’unica
somministrazione, mentre le molecole ad attività tempo-dipendente vanno
somministrate in modo frazionato nel tempo o in infusione continua.
Quando l’attività battericida dipende dalla concentrazione è essenziale che
l’antibiotico raggiunga elevate concentrazioni nel sito di infezione per
eradicare il patogeno (>10 volte il valore della MIC, cioè della minima
concentrazione inibitoria). Se, al contrario, l’attività è tempo-dipendente è
essenziale mantenere per lunghi periodi delle concentrazioni di antibiotico
superiori alla MIC.
Spero che questa breve guida sulla terapia antibiotica ti sia piaciuta e ti possa
essere utile nella pratica clinica.
Allora a presto! Ci vediamo su www.infettive.com al prossimo post!
Un saluto,
Andrea.
Antibiotici con azione Tempo-dipendente
Antibiotici con azione Concentrazione-dipendente
• B-‐lattamici • Macrolidi* • Glicopeptidi • Tetraciclina • Linezolid • Lincosamidi
(*dipende dall’organismo)
• Aminoglicosidi • Fluorochinoloni • Daptomicina • Cloramfenicolo* (*dipende dall’organismo)