1
VIA F. PPO DI GIOVANNI, 88 90146 PA
TEL/ FAX 091/6881777
C.F.80017320823 PAIC 8AX007 e-mail: [email protected]
PTOF 2016/2019
revisionato dal Collegio dei Docenti e
approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 27/10/2016
Quanto a me, dunque, non sono affatto sapiente in qualche cosa, né ho alcuna sapiente scoperta
che sia come un figlio generato dalla mia anima. Ma di quelli che mi frequentano, alcuni appaiono
dapprima ignoranti, ed anche molto, ma poi tutti, continuando a frequentarmi, almeno quelli ai
quali il dio lo conceda, fanno progressi così straordinari, che se ne rendono conto essi stessi, ed
anche gli altri. E questo è chiaro: da me non hanno mai imparato nulla, ma sono loro, che da se
stessi, scoprono e generano molte belle cose. (Platone, Teeteto)
I.C.S.
I. Florio - San Lorenzo
2
INDICE
PREMESSA………................................................................................ PAG. 3
LA SCUOLA E IL SUO TERRITORIO………………………………. PAG. 4
LA NOSTRA MISSION…………………………………………….… PAG.12
LA POLITICA FORMATIVA DELLA SCUOLA………………..….. PAG.13
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’……………..… PAG.16
PRIORITA’, TRAGUARDI, OBIETTIVI…………………………..… PAG.20
PIANO DI MIGLIORAMENTO…………………………………..….. PAG.22
PROGETTI ED ATTIVITA’……………………………………….…. PAG.23
PIANO DI FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI……………..…… PAG.27
INCLUSIONE..........................................................................................PAG.32
PROGETTO DI CONTINUITA’………………………………...……. PAG.36
FABBISOGNO DI ORGANICO………………………………..…….. PAG.39
SCELTE ORGANIZZATIVE GESTIONALI…………………..…….. PAG.43
VALUTAZIONE- AUTOVALUTAZIONE……………………..……. PAG.53
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE…………………..…..... PAG.55
CALENDARIO SCOLASTICO……………………………….……… PAG.56
3
PREMESSA
Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo
Statale “I.Florio S. Lorenzo”di Palermo, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla
legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e
formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
- il piano è stato elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le
attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal
Dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 6665 A.2.a del 20/10/2015;
-il piano, revisionato per l’anno scolastico 2016/2017 ha ricevuto il parere favorevole
del collegio dei docenti nella seduta del 27/10/2016;
-il piano è stato approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 27/10/2016;
- il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola e visionabile nel sito
istituzionale.
4
LA SCUOLA E IL SUO TERRITORIO
Contesto socio-economico culturale
Il nostro Istituto opera su un ampio territorio che abbraccia i quartieri San Lorenzo,
Resuttana, San Filippo Neri e Pallavicino, abitati originariamente da contadini. Nel
XIX° e XX° secolo, essi divennero zona residenziale di diverse famiglie nobili
(Famiglia Di Napoli, Principi di Resuttano, Principi di Lampedusa, Famiglia Florio)
che scelsero questa zona per trascorrervi la villeggiatura. Proprio i nobili cambiarono
l’aspetto dell’area, un tempo brulla e desertica, trasformandola in terra pregiata da
agricoltura.
Oggi il nostro quartiere, dopo l’espansione edilizia degli anni ’50, si trova nella zona
di confine con il commerciale Viale Strasburgo, e presenta un contesto socio-culturale
molto variegato che dà origine a un’utenza eterogenea. È una zona prevalentemente
commerciale con ristoranti, botteghe artigianali, negozi e supermercati che a causa
della crisi economica e non, subiscono fallimenti e cambiamenti repentini di gestione.
Grande risorsa per la scuola è la Chiesa, che offre l’opportunità ai ragazzi di incontrarsi
e socializzare; valido aiuto è dato anche dal Comitato di Quartiere. La scuola lavora
molto per l'educazione alla legalità con progetti mirati. Nel territorio non ci sono molti
spazi verdi attrezzati, palestre comunali, biblioteche ed esiste anche una criminalità
latente.
Negli ultimi anni si riscontra la presenza, nel territorio, di famiglie appartenenti a etnie
diverse, che ha stimolato la nostra scuola a progettare un’offerta formativa adeguata e
rispettosa delle differenti identità culturali e religiose di cui questi popoli sono
portatori.
5
Fisionomia della scuola
Attraverso la pianta è possibile avere un quadro della dislocazione delle strutture che
costituiscono l’Istituto e che sono situate nel quartiere San Lorenzo.
L’Istituto Comprensivo “Florio – San Lorenzo” inizia ad operare dall’anno scolastico
2012/2013, con decreto del Provveditore agli Studi di Palermo.
L’Istituto comprende 6 plessi tra Scuola dell’Infanzia regionale e statale, Scuola
Primaria e Secondaria di I grado. La sede principale di recente costruzione è composta
dagli uffici di segreteria e di dirigenza scolastica e di 12 classi su due elevazioni. E’
fornita di palestra, di 2 aule multimediali , di una scientifica, di una musicale, di una
sala professori, di una per gli alunni diversamente abili e un ascensore ed è sede della
Scuola Secondaria di I grado. Tutte le classi hanno la LIM e il computer a disposizione.
6
Nella sede storica della Scuola Primaria (plesso Bentivegna) sono ubicate al piano terra
5 sezioni della Scuola dell'Infanzia facilmente raggiungibili e senza barriere
architettoniche; al primo piano si trovano quattro classi della scuola primaria.
Il plesso San Lorenzo è situato in un palazzo con due ingressi distinti ed è fornito di un
ascensore. Il piano terra ospita 2 sez. dell'Infanzia statale e una sez. regionale, il primo
piano, 8 classi di scuola Primaria e il secondo piano 6 classi della Scuola Secondaria
di 1°grado. Al terzo piano vi sono delle classi della scuola secondaria di primo grado
Borgese.
Le classi del secondo piano sono fornite di LIM e computer, mentre quelle della scuola
Primaria hanno solo una LIM per tutte le classi.
Nel plesso di via Astorino di proprietà del comune ci sono 16 classi della Scuola
Primaria, che sono fornite di palestra, teatro, biblioteca e laboratori.
Il plesso Armonia ospita 3 sez. dell'Infanzia regionale; il plesso Domino invece ospita
2 sez. dell'Infanzia statale e una sez. regionale.
I plessi San Lorenzo e Armonia sono in affitto.
Scuola dell’Infanzia (statale)
BENTIVEGNA Via S. Lorenzo, 85 – tel. 0916881774
cod.mecc. APAAA8AX025
SAN LORENZO Via S. Lorenzo, 89 – tel. 0916884869
COD. MECC. APAAA8AX014
Scuola dell’Infanzia (regionale)
SAN LORENZO Via S. Lorenzo, 89 – tel. 0916884869,
COD.MECC. PA1A124005
ARMONIA Viale Strasburgo, 546 – tel.
091883565 cod.mecc. PA1A10900G
DOMINO Via C. Domino – tel. 091516744 cod.
mecc. PA1A11500V
7
Scuola Primaria
SAN LORENZO Via S. Lorenzo, 89 – tel. 0916884869,
cod.mecc. PAEE8AX019
SAN LORENZO
Plesso Astorino
Via Astorino, 21- tel. 6703941
cod.mecc.PAEE8AX03B
BENTIVEGNA Via S. Lorenzo, 85 – tel. 0916881744
cod.mecc.PAEE8AX03B
Scuola Secondaria di primo grado
IGNAZIO FLORIO Via Filippo Di Giovanni, 88 – tel. 0916881777,
cod.mecc. PAIC8AX007
SUCCURSALE Via S. Lorenzo, 89 – tel. 0916884869
cod.mecc. PAIC8AX007
RISORSE STRUTTURALI:
Spazi e attrezzature
Plesso Armonia (Scuola dell’Infanzia Regionale)
Strutture didattiche
• n° 3 aule didattiche
• n° 2 sale gioco
Plesso Domino (Scuola dell’Infanzia Regionale e Statale)
Strutture didattiche
n° 3 aule didattiche
n° 2 sale giochi
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Plesso Bentivegna (Scuola dell’Infanzia Statale + Scuola Primaria)
Strutture
didattiche
e tecnologiche
• n° 9 aule didattiche di cui una con lavagna interattiva
(LIM)
• n° 1 aula per attività motorie
• n° 2 laboratori multimediali
• n° 1 sala giochi
• n° 2 stanze archivio
Plesso San Lorenzo (Scuola dell’Infanzia Statale e Regionale + Scuola Primaria +
Scuola Secondaria di primo grado)
Strutture didattiche
e tecnologiche
n° 17 aule didattiche
n° 2 aule sostegno
n° 6 aule con lavagna interattiva (LIM)
n° 1 laboratorio musicale
n° 1 laboratorio scientifico
n° 1 biblioteca
n° 1 aula docenti
Plesso Centrale (Scuola Secondaria di primo grado)
Strutture
Amministrative
• Presidenza
• Vicepresidenza
• Ufficio del DSGA
• Segreteria alunni
• Segreteria didattica e amministrativa
• Archivio
Strutture didattiche
e tecnologiche
• n° 12 aule didattiche:
n° 15 aule con lavagna interattiva (LIM) fissa
• n° 2 aule multimediali
con lavagna interattiva (LIM)
• n° 1 laboratorio scientifico
• n° 1 laboratorio linguistico
• n° 1laboratorio musicale
• n° 1 laboratorio di psicomotricità
• Auditorium
• Palestra coperta
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• Giardino
• n° 1 aula docenti
SAN LORENZO -PLESSO ASTORINO (Scuola Primaria)
Strutture didattiche
e tecnologiche
n° 18 aule didattiche
n° 3 aule con lavagna interattiva (LIM) fissa
n.2 aule con lavagna interattiva (LIM) mobile
n°1 aule docenti
n° 1 laboratorio scientifico
n° 1 laboratorio geologico
n° 1 laboratorio multimediale
Planetario
Palestra coperta
Palestra scoperta
N°1 aula sostegno
Sala Teatro
N°2 stanze per Presidenza e vice presidenza
N°1 aula biblioteca
N° 1 aula laboratorio di ceramica
Articolazione delle discipline:
Scuola dell’Infanzia
GIORNATA TIPO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
8.00 - 8.30 Arrivo e accoglienza
8.30 – 8.45 Inizio giornata scolastica
8.45 – 9.15 Calendario delle presenze, finestra del tempo,
canzoncine e filastrocche relative alla scansione
temporale e stagionale
10
9.15 – 9.45 Attività libro didattico
9.45 – 10.15 Merenda
10.15 – 10.45 Tempo del cerchio con approfondimento del
tema del giorno
10.45 – 11.30 Attività relative all’argomento trattato
11.30 – 12.45 Attività ludico-motorie, attività manipolative,
schede strutturate
12.45 – 13.00 Uscita
Scuola Primaria
Discipline
Ore
55
min
I II III IV V
Italiano 9 8 8 8 8
Arte e Immagine 1 1 1 1 1
Storia- Geografia 4 5 5 5 5
Musica 1 1 1 1 1
Matematica 8 7 6 6 6
Educazione Fisica 1 1 1 1 1
Scienze 2 2 2 2 2
Tecnologia 1 1 1 1 1
Inglese 1 2 2 3 3
Religione 2 2 2 2 2
TOT. 27,50 27,50 27,50 27,50 27,50
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Scuola Secondaria di primo grado
DISCIPLINA ORARIO
SETTIMANALE
Italiano, Storia, Geografia 9
Educazione alla cittadinanza 1
Matematica e Scienze 6
Inglese 3
Seconda lingua comunitaria (francese o
tedesco)
2
Tecnologia 2
Arte e Immagine 2
Musica 2
Educazione Fisica 2
Religione cattolica 1
CRITERI PER L’ ISCRIZIONE
Per la Scuola dell'Infanzia si propongono i seguenti criteri di precedenza:
1. maggiore età
2. appartenenza territoriale per residenza
3. appartenenza territoriale per sede di lavoro
4. fratelli di alunni già iscritti nella scuola
5. figli di lavoratori della scuola
Per la Scuola Primaria e Secondaria si propongono i seguenti criteri di
precedenza:
1. continuità
2. appartenenza territoriale per residenza
3. appartenenza territoriale per sede di lavoro
4. fratelli di alunni già iscritti nella scuola e/o figli di lavoratori della scuola
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La nostra Mission
Per favorire il raggiungimento di tali “traguardi formativi” si ritiene indispensabile
creare nei tre ordini di questo Istituto Comprensivo un clima di serena accoglienza,
condizione necessaria per avviare e consolidare un reale “incontro” tra insegnanti e
alunni. Particolare attenzione viene dedicata ai “diversabili” e agli alunni che a causa
di svariate situazioni socio-ambientali risultano culturalmente “deboli”.
In quest’ottica il metodo educativo da tutti i docenti seguito si fonda sulle seguenti
linee essenziali:
• predisposizione di condizioni favorevoli per consentire un buon adattamento di
bambini, fanciulli e adolescenti all’ambiente scolastico;
• trasparenza e legalità proposte come modelli di vita da rispettare sempre;
• eterogeneità e diversità considerate come risorse del gruppo per favorire lo
scambio di esperienze e per far sviluppare atteggiamenti di tolleranza e
cooperazione;
• costante disponibilità all’ascolto e all’accoglienza come base del rapporto non-
direttivo instaurato tra tutto il personale adulto e gli alunni di questo istituto.
Coerentemente con le Indicazioni Nazionali, la Scuola educa alla convivenza civile e
democratica attraverso la valorizzazione delle diverse identità e al rispetto delle stesse.
Pertanto la nostra MISSION trova le condizioni di validità e fattibilità nel seguente
obiettivo trasversale a tutti i diversi gradi scolastici:
educare ai principi della convivenza civile e democratica nel rispetto della persona
della diversità e dell’ambiente
La scuola nel suo lavoro di educazione utilizza modelli teorici di riferimento che
consentono di muoversi con una certa “agilità e flessibilità” tra i diversi livelli didattici
ed educativi coinvolti: cognitivi, comunicazionali, relazionali, affettivi.
Il POF triennale si ispira alla seguente bibliografia:
• SOCRATE La maieutica
• DEWEY: La ricerca-azione secondo il metodo scientifico
• J. PIAGET L’epistemologia genetica secondo “La teoria evolutiva”
• J.BRUNER La Psicologia dei Processi Cognitivi
• MASLOW, ROGERS, GORDON La psicologia Umanistica
• BRONFENBRENNER La teoria dello sviluppo Ecologico
• MARTIN BUBER Il dialogo
• C.CORNOLDI, Imparare a studiare
• P.WATZLAWICK, Pragmatica della Comunicazione Umana
• W.BION, Esperienze nei gruppi
• D. GOLEMAN, Intelligenza Emotiva
• T. GORDON, Insegnanti Efficaci
• H. GARDNER, Formae Mentis
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LA POLITICA FORMATIVA DELLA SCUOLA
Così come definito dall’Atto d’indirizzo del Dirigente scolastico, secondo l’Art.1
Comma 1, Legge N.107/2015, il piano è fondato su un percorso unitario basato su
principi condivisi da tutti gli operatori scolastici: Dirigente, docenti, personale
amministrativo, collaboratori scolastici e tutti coloro che, a vario titolo, assumono
responsabilità nell’azione pedagogica della comunità educante. Le finalità del P.T.O.F.
sono in continuità con quelle da sempre perseguite dall’Istituto ovvero:
• La salute come stato di benessere; fisico, psichico e sociale
• Rispetto dell’unicità della persona
• Equità della proposta formativa
• Imparzialità nell’erogazione del servizio scolastico
• Continuità dell’azione educativa
• Significatività degli apprendimenti
• Qualità dell’azione didattica
• Collegialità
ASPETTI METODOLOGICI E ORGANIZZATIVI
In continuità alle scelte progettuali dei precedenti anni scolastici e alla luce degli
elementi di miglioramento individuati dal RAV, il nuovo P.T.O.F. dovrà consolidare
le azioni già avviate e metterne in campo di nuove per:
favorire il successo scolastico di tutti gli allievi (con particolare riferimento
alle varie tipologie di bisogni educativi speciali di cui sono portatori).
A tal fine si ritiene necessario:
• consolidare e/o attivare progetti relativi agli allievi con BES (interventi per le
difficoltà di apprendimento, percorsi di insegnamento dell'italiano L2 per allievi
stranieri, ecc.), intervenendo fin dai primi anni della Scuola dell'Infanzia;
• adottare nella didattica quotidiana modalità di lavoro inclusive (Cooperative
Learning, classi aperte con gruppi di livello, attuazione dei PDP e dei PEI con
il concorso di tutti gli insegnanti...), nel rispetto della libertà di insegnamento
di ogni docente;
• consolidare e/o attivare progetti di inclusione legati alla disabilità;
• implementare nella Scuola Secondaria ed estendere anche alla Scuola Primaria
attività e laboratori in orario extrascolastico volti alla valorizzazione delle
eccellenze, ipotizzando anche nuovi contenuti accanto a quelle già in atto;
• intervenire in modo sistematico con l'attuazione di progetti contro la Dispersione
Scolastica per prevenire e arginare eventuali disagi scolastici e difficoltà di
apprendimento;
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• garantire il benessere psicologico e fisico di tutti gli allievi mediante l'utilizzo di
metodologie inclusive, l' acquisizione di abitudini di vita sane e l'attenzione ai
valori della legalità;
• garantire l'attenzione ai bisogni del territorio e alla valorizzazione dei prodotti
dello stesso; incrementare ii rapporto con la realtà produttiva con uno sfondo
nazionale ed europeo
• promuovere spirito di iniziativa e imprenditorialità;
• promuovere la partecipazione a viaggi di istruzione finalizzati allo studio.
Migliorare il lavoro sull'orientamento in ingresso e in uscita e la qualità professionale dell'istruzione e formazione.
A tal fine si ritiene necessario:
• valorizzare la dimensione orientativa delle discipline;
• favorire la compenetrazione tra la scuola e il territorio con le realtà produttive;
• realizzare percorsi di orientamento per la comprensione di sé e delle proprie
inclinazioni coinvolgendo tutte le sezioni/plessi e gli ordini della scuola;
• garantire un percorso di continuità fra gradi scolastici, con un progetto
pluriennale di continuità e di orientamento scolastico.
Attivare competenze di cittadinanza attiva e democratica; stimolare il dialogo interculturale.
A tal fine si ritiene necessario:
• implementare le azioni volte all'acquisizione/consolidamento delle regole di
convivenza da parte degli allievi e di contrasto al bullismo, alla
discriminazione di genere, all'omofobia, alla xenofobia, anche attraverso
metodologie che attivino le risorse degli allievi;
• consolidare e implementare il coinvolgimento delle famiglie nella vita della
scuola, favorendo azioni di cittadinanza attiva, incontri di dialogo e confronto,
uso di strumenti di comunicazione efficaci scuola-famiglia.
Porre attenzione al territorio
A tal fine si ritiene necessario:
• raccordarsi con Enti, Istituzioni ed esperti per realizzare forme di
collaborazione;
• porre attenzione alle risorse del territorio dal punto di vista storico, artistico,
economico;
15
• sensibilizzare gli alunni ai problemi del territorio per accrescere la
consapevolezza dell’essere cittadino.
All’interno di un disegno unitario, ogni ordine di scuola, che contribuisce in modo
determinante allo “sviluppo della personalità del bambino/alunno”, ha come
riferimento le seguenti specifiche finalità:
La Scuola
dell’Infanzia
La Scuola
Primaria
La Scuola
Secondaria
di 1° Grado
Concorre
alla formazione
integrale del
bambino.
In particolare:
• Educa allo
sviluppo
affettivo,
psicomotorio
, cognitivo,
morale,
sociale.
• Promuove le
potenzialità
di relazione,
autonomia,
creatività,
apprendimen
to
Promuove
la prima
alfabetizzazione
culturale.
In particolare:
• Concorre
alla
formazione
dell’identità
personale.
• Promuove
l’acquisizio
ne delle
abilità di
base.
• Amplia
l’orizzonte
culturale e
sociale
Assicura
un utilizzo sempre più
autonomo delle
conoscenze e abilità
acquisite.
In particolare:
• Favorisce la
crescita delle
capacità di studio e
di ricerca.
• Favorisce le
attitudini, gli
interessi e
l’organizzazione
delle conoscenze.
• Sollecita lo
sviluppo
dell’autoregolazio
ne,
autovalutazione e
orientamento
INSIEME
• Orientano la propria azione educativa ai valori della democrazia, della
convivenza civile, della solidarietà e della legalità
• Realizzano nella loro autonomia e unitarietà pedagogica, il profilo
educativo in continuità con gli altri ordini di scuola.
• Accompagnano i bambini – alunni nella loro crescita, dall’infanzia
all’adolescenza, attraverso opportunità di apprendimento “raccordate”
per rispettare la peculiarità di ogni fase di sviluppo.
16
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa si può realizzare solo attraverso la
partecipazione responsabile di tutte le componenti della comunità scolastica e la sua
realizzazione dipende dall’assunzione di specifici impegni da parte di tutti.
Il contratto formativo è il documento in cui scuola e famiglia stabiliscono una serie di
accordi per costruire relazioni di rispetto, fiducia, collaborazione.
I genitori partecipano al contratto educativo condividendone responsabilità ed impegni
nel reciproco rispetto di competenze e ruoli.
Il patto educativo di corresponsabilità impegna dunque la scuola, gli alunni, i genitori.
Compito della scuola è insegnare le regole del vivere e del convivere e può farlo solo
con una viva e fattiva collaborazione con la famiglia. Scuola e famiglia dovranno
supportarsi a vicenda per raggiungere comuni finalità educative e condividere quei
valori. Il rispetto degli impegni assunti tra la scuola e la famiglia fanno sentire gli alunni
membri di una comunità vera.
Si stabiliscono i seguenti termini di corresponsabilità per ogni componente del patto:
il Dirigente Scolastico si impegna a:
• garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo studenti, genitori,
docenti e personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo;
• garantire a ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le
proprie potenzialità;
• garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti
della comunità scolastica;
• cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera,
per ricercare risposte adeguate;
• verificare ed intervenire con provvedimenti tempestivi ed adeguati, nel rispetto delle
normative vigenti, nel caso di inosservanza di quanto enunciato nel presente
documento.
L’alunno si impegna a:
• rispettare il Dirigente, i docenti, il personale collaboratore scolastico ed
amministrativo, i compagni;
• osservare le regole della convivenza nel gruppo, rispettando le persone e le cose;
17
• assumersi la responsabilità e le conseguenze delle proprie azioni, anche con atti di
riparazione (art.4 – comma 5), in caso di condotte contrarie alla buona convivenza e al
rispetto delle persone e delle cose;
• conoscere e rispettare il Regolamento di Istituto;
• lavorare con impegno e responsabilità, osservando le prescrizioni e le indicazioni
degli insegnanti;
• essere puntuale ed assidui nel rispettare le consegne di lavoro a scuola ed a casa;
• comunicare sempre agli insegnanti difficoltà proprie e del gruppo, allo scopo di
ricercare le soluzioni;
• affrontare con responsabilità eventuali insuccessi nel lavoro e nel gioco;
• rispettare l’orario delle lezioni e garantire una frequenza regolare;
• presentarsi a Scuola con abbigliamento adeguato e mantenere atteggiamenti consoni
all’ambiente scolastico;
• rispettare la normativa e regolamento sul divieto di fumare all’interno della scuola;
• seguire con attenzione e partecipazione le attività didattiche;
•svolgere i compiti assegnati per casa e impegnarsi nello studio;
• rapportarsi con disponibilità e correttezza nei confronti degli insegnanti, dei
compagni, soprattutto quelli in difficoltà e di tutto il personale scolastico;
• rispettare ogni persona, superare ogni forma di pregiudizio ed emarginazione;
• utilizzare correttamente le strutture e gli strumenti della Scuola senza danneggiarli;
• presentarsi a Scuola fornito del materiale richiesto per le attività didattiche e
l’adempimento dei propri doveri e averne cura;
• rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura, mantenendolo pulito e in
ordine;
• segnalare situazioni critiche, atti di prevaricazione, o vandalismo che si dovessero
verificare nelle classi o nella scuola ed esplicitare agli insegnanti le proprie eventuali
difficoltà.
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La famiglia si impegna a:
• collaborare costruttivamente con il Dirigente e con i docenti per la formazione dei
loro figli;
• rispettare le modalità e le strategie di insegnamento messe in atto dai docenti e il loro
ruolo formativo;
• rispettare quanto previsto nel Regolamento d’Istituto;
• scambiare con gli insegnanti ogni informazione utile alla buona riuscita del lavoro
scolastico e della relazione educativa, anche per rimuovere eventuali cause di
demotivazione, disagio, scarso impegno;
• sostenere il lavoro dei propri figli, accogliendo serenamente successi ed insuccessi,
quando accompagnati da serietà ed impegno;
•rispondere di eventuali danni arrecati dai propri figli e rispondere di eventuali
sanzioni cui vanno incontro;
•collaborare con la scuola nel sostenere l’apprendimento delle regole di convivenza e
nell’assunzione di impegno e di responsabilità degli alunni;
• collaborare con la scuola, controllando sistematicamente il lavoro dei figli;
• firmare tempestivamente le comunicazioni scuola – famiglia e le giustificazioni delle
assenze;
•contattare costantemente i docenti e/o i genitori rappresentanti di classe per tenersi
informati sull’andamento educativo-didattico;
• discutere, presentare e condividere con i propri figli il Patto educativo sottoscritto;
• garantire spazi e tempi adeguati per l’esecuzione dei compiti assegnati a casa;
• conoscere, rispettare e far rispettare al figlio il Regolamento d’Istituto;
• sostenere il figlio in un percorso di autoconsapevolezza, responsabilizzazione,
autocontrollo e autonomia mediante la riflessione sui comportamenti;
• sostenere e controllare il figlio nel mantenimento di stili di vita sani, in cui in
particolare sia rispettata la normativa antifumo vigente e sia evitato il consumo di
alcool e sostanze stupefacenti, nella consapevolezza dei danni derivanti dall’uso di tali
sostanze e del tabacco;
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• condividere con i docenti le linee di intervento e le strategie educative e sostenere i
provvedimenti assunti dalla Scuola;
• informare la Scuola di eventuali problematiche, eventi, situazioni che possono avere
ripercussioni sull’esperienza scolastica del figlio;
• partecipare con regolarità ai colloqui e alle riunioni.
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PRIORITA’, TRAGUARDI, OBIETTIVI
Sulla base degli esiti del RAV si sono individuate le seguenti priorità:
1. Risultati scolastici
2. Risultati delle prove standardizzate nazionali
DESCRIZIONE DELLE PRIORITA’
1. Risultati scolastici
- Migliorare gli esiti degli studenti intervenendo sui tassi di non ammissione anche
adottando criteri di selezione adeguati
- Migliorare gli esiti degli studenti mediante una distribuzione più equilibrata degli
studenti per fasce di risultati scolastici e puntando alla riduzione della concentrazione
eccessiva nelle fasce più basse
- Proseguire i corsi di formazione rivolti ai docenti sulle problematiche BES/DSA
- Aggiornare i percorsi progettuali di reale inclusione per gli alunni BES/DSA
- Attivare corsi di recupero per alunni con difficoltà di apprendimento
- Attivare corsi di potenziamento per gli alunni
2. Risultati nelle prove standardizzate nazionali
- Migliorare i risultati di italiano e matematica nelle prove standardizzate anche
attraverso una maggiore sensibilizzazione della comunità scolastica ad una
partecipazione responsabile e attiva
- Avvicinare gli esiti degli studenti nella prove standardizzate nazionali al dato delle
istituzioni scolastiche con ESCS simile
- Costituire gruppi di studio per analizzare i quadri di riferimento INVALSI
- Realizzare attività per il recupero degli apprendimenti in italiano e matematica
I TRAGUARDI CHE L’ISTITUTO SI E’ ASSEGNATO IN RELAZIONE ALLE PRIORITA’
• Migliorare le competenze metodologiche dei docenti
• Raggiungere il successo formativo e scolastico degli alunni BES/DSA
• Rafforzare le competenze di base
• Arricchire le competenze chiave
• Modulare la progettazione didattica sui quadri di riferimento INVALSI
• Miglioramento degli esiti delle prove INVALSI
GLI OBIETTIVI DI PROCESSO CHE L’ISTITUTO HA SCELTO DI ADOTTARE IN VISTA
DEL RAGGIUNGIMENTO DEI TRAGUARDI Le aree di processo che si sono scelte per definire gli obiettivi di processo sono:
AREA DI PROCESSO: Curricolo, Progettazione e valutazione
• Progettazione di attività di recupero area linguistica e logico-matematica
per alunni con difficoltà di apprendimento in orario curricolare
• Progettazione di percorsi di potenziamento nell’area linguistica e logico-
matematica, rivolti alle eccellenze in orario curricolare
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• Progettazione di percorsi di recupero nell’area linguistica e logico-
matematica in orario extracurricolare
• Ampliamento dell’offerta formativa con attività musicali, artistiche,
sportive, inglese, italiano, matematica, cittadinanza e legalità
AREA DI PROCESSO: Ambiente di apprendimento
• Potenziamento delle strutture informatiche
AREA DI PROCESSO: Inclusione e Differenziazione
• Promuovere l’utilizzo di modalità didattiche innovative
• Monitoraggio e verifica periodica dei PDP negoziati e condivisi con le
famiglie
• Apertura di uno sportello di ascolto e di supporto psicopedagogico, per
alunni, genitori e docenti con esperti interni o esterni
AREA DI PROCESSO: Continuità e orientamento
• Revisione del curricolo verticale e della progettazione didattica anche in
relazione alle competenze del quadro di riferimento INVALSI
AREA DI PROCESSO: Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
• Aggiornamento delle competenze didattiche dei docenti
• Aggiornamento delle competenze digitale dei docenti: corsi per l’utilizzo
della LIM o di didattica assistita da strumenti digitali o software
AREA DI PROCESSO:Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
• Coinvolgimento degli Enti ed associazioni del territorio
• Coinvolgimento dei genitori per una attiva partecipazione alla vita della
scuola
Si ritiene che gli obiettivi di processo, che sono stati individuati per conseguire le
priorità strategiche prefissate, possano avviare un processo di cambiamento.
22
PIANO DI MIGLIORAMENTO
Il Piano di Miglioramento si configura come un percorso volto ad individuare una linea
strategica, un processo di problem solving e di pianificazione che la scuola mette in
atto sulla base di quanto deciso nel documento denominato RAV, ovvero Rapporto di
Autovalutazione della scuola.
Attraverso il PdM si delineano le scelte, le azioni, le risorse materiali e umane per
organizzare una scuola di qualità.
Per il Piano dettagliato si rimanda al Piano di Miglioramento di codesto Istituto allegato
al PTOF (all.1).
OBIETTIVI DI PROCESSO PER L’ANNO SCOLASTICO 2016/2017
• Progettazione di attività di recupero area linguistica e logico-
matematica per alunni con difficoltà di apprendimento in orario
curricolare
• Progettazione di percorsi di potenziamento nell’area linguistica e
logico-matematica, rivolti alle eccellenze in orario curricolare
• Progettazione di percorsi di recupero nell’area linguistica e logico-
matematica in orario extracurricolare
• Ampliamento dell’offerta formativa con attività musicali,
artistiche, sportive, inglese, italiano, matematica, cittadinanza e
legalità
• Promuovere l’utilizzo di modalità didattiche innovative
• Apertura di uno sportello di ascolto e di supporto
psicopedagogico, per alunni, genitori e docenti con esperti interni
o esterni
• Revisione del curricolo verticale e della progettazione didattica
anche in relazione alle competenze del quadro di riferimento
INVALSI
• Aggiornamento delle competenze digitale dei docenti: corsi per
l’utilizzo della LIM o di didattica assistita da strumenti digitali o
software
• Coinvolgimento dei genitori per una attiva partecipazione alla
vita della scuola
FIGURE PROFESSIONALI COINVOLTE
Dirigente Scolastico
Docenti
Personale Ata
23
PROGETTI E ATTIVITA’
TITOLO PROGETTO TIPOLOGIA DI
PROGETTO
AREA DI PROCESSO
Sport paralimpico a scuola Protocollo d’intesa Inclusione ,
differenziazione
Progetto Vela Protocollo d’intesa Inclusione,
differenziazione
Progetto Bowling e Scuola
2000
Protocollo d’intesa Inclusione,
differenziazione
Progetto Obiettivo Trinity Protocollo d’intesa Curricolo, progettazione,
valutazione
Progetto Panormus Protocollo d’intesa Curricolo, progettazione
Progetto Sport di classe Protocollo d’intesa Curricolo, progettazione,
valutazione, inclusione e
differenziazione
Progetto Remare Protocollo d’intesa Curricolo, progettazione
Progetto ciclismo Progetto Inclusione
differenziazione
Progetto “Conta insieme a
me”
Progetto Continuità- Orientamento
Progetto recupero Progetto Curricolo-progettazione-
valutazione
Musicate-atro Progetto Curricolo e progettazione
Inclusione
differenziazione
Rinforzando le basi Progetto Curricolo-progettazione-
valutazione
Orto scolastico Progetto Curricolo-progettazione-
valutazione
Esploriamo il mondo
sottomarino
Progetto Continuità e orientamento
Suono e in-canto Progetto Curricolo-progettazione-
valutazione
Inclusione-
differenziazione
Imparare facendo Progetto Inclusione-
differenziazione
24
Miglioriamo l’italiano
attraverso l’inglese
Progetto Inclusione-
differenziazione
Progetto Lettura Progetto Curricolo, progettazione e
valutazione
Atletica Leggera:
Campionati Studenteschi
2017
Progetto Inclusione-
differenziazione
Il Judo a scuola Progetto Inclusione-
differenziazione
Emozioni in gioco Progetto Continuità
Creativa-mente teatrando Progetto Curricolo-progettazione
Inclusione e
differenziazione
Moi aussi, je parle français Progetto Continuità e orientamento
Grammatical-mente Progetto Curricolo-progettazione
Inclusione e
differenziazione
Hocus the dinocroc Progetto Curricolo-progettazione
Meliadi Progetto Curricolo
Oriento il mio futuro Progetto Continuità e orientamento
Pallavolo: Campionati
Studenteschi 2017
Progetto Inclusione-
differenziazione
Recuperiamo la lingua Progetto Curricolo, progettazione e
valutazione
Sport-continuità Progetto Continuità e orientamento
25
Tennis - tavolo Progetto Inclusione-
differenziazione
Progetto Educarnival Progetto Curricolo-progettazione
Inclusione-
differenziazione
Libera la conoscenza -
Legalità
Progetto Regionale
Accordo di rete
Curricolo e progettazione
Inclusione,
differenziazione
Continuità- Orientamento
Mangiar bene per crescere
bene
Progetto MIUR
Accordo di rete
Curricolo e progettazione
Inclusione,
differenziazione
Continuità- Orientamento
Formulazione ed
attuazione dei Piani di
Miglioramento elaborati in
esito al processo di
autovalutazione
Progetto MIUR
Accordo di rete
Curricolo, progettazione,
valutazione
Hurray Palermo and Santa
Rosalia - CLIL
Progetto MIUR
Accordo di rete
Curricolo e progettazione
Inclusione,
differenziazione
Continuità- Orientamento
Formazione in servizio dei
docenti specializzati sul
sostegno
Progetto Inclusione,
differenziazione
Ambienti digitali PON Curricolo, progettazione
Inclusione,
differenziazione
Reti LAN/WLAN PON Curricolo, progettazione
Inclusione,
differenziazione
Atelier creativi Progetto MIUR Inclusione
differenziazione
Curricoli Digitali Progetto MIUR Inclusione
differenziazione
Progetti di inclusione
sociale e lotta al disagio
nonché per garantire
PON
Curricolo e progettazione
26
l’apertura delle scuole oltre
l’orario scolastico
soprattutto nelle aree a
rischio ed in quelle
periferiche
Inclusione,
differenziazione
Continuità- Orientamento
Piano Nazionale per
l’Educazione Stradale
Progetto MIUR
Accordo di rete
Curricolo e progettazione
Inclusione
differenziazione
Continuità- Orientamento
Biblioteche scolastiche
innovative
Progetto MIUR
Accordo di rete
27
PIANO DI FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI
La formazione in servizio “obbligatoria, permanente e strutturale” è connessa alla
funzione docente e rappresenta un fattore decisivo per la qualificazione dell’Istituzione
scolastica e per la crescita professionale di chi in esso opera.
Il piano di formazione del personale costituisce un aspetto fondamentale del Piano
dell’offerta formativa in quanto evidenzia la necessità di curare ed approfondire aspetti
della formazione funzionali alla piena realizzazione del Piano stesso.
Partendo pertanto da quanto emerge dal RAV di Istituto, rilevati i bisogni dei docenti
in sede di collegio, di dipartimento e attraverso la somministrazione di un questionario;
considerati gli esiti delle prove Invalsi, valutate e le esperienze di formazione
pregresse, si definisce il piano di formazione da realizzare nel triennio, anche in rete
con altre istituzioni, tenendo altresì presente che questo potrà subire modifiche,
aggiustamenti ed integrazioni in conseguenza dell’emanazione del Piano nazionale per
la formazione da parte del MIUR in ottemperanza a quanto disposto dalla legge
107/2015.
Per il piano dettagliato si rimanda al Piano Triennale di Formazione dei docenti di
codesto Istituto (all.2) approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 27 Ottobre
2016.
Il Collegio dei Docenti ha individuato nell’ambito delle tre macro aree i seguenti
moduli tematico/formativi che si riportano nell’ordine di preferenza (risultati relativi
alla compilazione del Modello di rilevazione dei bisogni formativi e delle priorità per
il Piano individuale di Sviluppo Professionale):
Competenze Aree della formazione
COMPETENZE DI SISTEMA 1)Didattica per competenze e
innovazione metodologica
2)Autonomia didattica e
organizzativa
3)Valutazione e miglioramento
COMPETENZE PER IL 21MO
SECOLO
1)Competenze digitali e nuovi
ambienti per l’apprendimento
2)Lingue straniere (metodologia
CLIL)
COMPETENZE PER UNA SCUOLA
INCLUSIVA
1)Inclusione e disabilità
2)Coesione sociale e prevenzione
del disagio giovanile
3)Integrazione, competenze di
cittadinanza e cittadinanza globale
28
AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
L’animatore digitale, individuato in ogni scuola, è al momento in formazione affinché
possa “favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le
politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di
sostegno sul territorio del piano nazionale scuola digitale” (Prot. N° 17791 del
19/11/2015).
L’animatore digitale, nell’ambito della realizzazione delle azioni previste nel POF
triennale, potrà sviluppare progettualità su tre ambiti (Azione #28 del PNSD):
FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del
PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere
necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la
comunità scolastica alle attività formative.
COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e
stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre
attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi
aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura
digitale condivisa.
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e
tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. Uso
di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una
metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un
laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della
scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre
figure.
Per portare avanti quanto previsto nel PNSD, dunque, ci si propone di sviluppare le
azioni descritte di seguito:
29
INTERVENTI TRIENNIO 2016-2019
AMBITO A.S. 2016-2017 A.S.2017-2018 A.S. 2018-2019 F
OR
MA
ZIO
NE
IN
TE
RN
A
Formazione specifica per
l’Animatore Digitale e per il
Team per l’Innovazione
Partecipazione a comunità di
pratica in rete con altri
animatori digitali del territorio
e con la rete nazionale
Azione di segnalazione di
eventi / opportunità formative
in ambito digitale.
Formazione per tutti i docenti
per l’uso degli strumenti
tecnologici presenti a scuola
Formazione per un migliore
utilizzo degli ampliamenti
digitali dei testi in adozione
Formazione specifica per
l’Animatore Digitale e per il
Team per l’Innovazione
Partecipazione a comunità di
pratica in rete con altri
animatori digitali del territorio
e con la rete nazionale
Azione di segnalazione di
eventi / opportunità formative
in ambito digitale.
Formazione per l’uso di
software didattici, anche
specifici per l’inclusione
Formazione per l’uso di
applicazioni informatiche per
la condivisione di materiali
con colleghi e alunni e la
gestione di “classi virtuali”
(es. Google Apps for
Education, Edmodo etc.)
Formazione specifica per
l’Animatore Digitale e per il
Team per l’Innovazione
Partecipazione a comunità di
pratica in rete con altri
animatori digitali del territorio
e con la rete nazionale
Azione di segnalazione di
eventi/opportunità formative
in ambito digitale.
Formazione dedicata alla
creazione di un proprio
portfolio digitale e di una
raccolta di materiali
disciplinari condivisi da
utilizzare per una didattica
innovativa
Formazione per l’uso del
coding e del pensiero
computazionale nella didattica
30
CO
INV
OL
GIM
EN
TO
DE
LL
A C
OM
UN
ITÀ
SC
OL
AS
T
Raccolta e pubblicizzazione
sul sito della scuola delle
attività svolte nella scuola in
formato multimediale
Utilizzo sperimentale di
strumenti per la condivisione
con gli alunni (gruppi,
community, classi virtuali)
Partecipazione nell’ambito del
progetto “Programma il
futuro” a Code Week e a
all’ora di coding attraverso la
realizzazione di laboratori di
coding aperti al territorio.
Eventi aperti al territorio, con
particolare riferimento ai
genitori e agli alunni sui temi
del PNSD (cittadinanza
digitale, sicurezza, uso dei
social network, educazione ai
media, cyberbullismo)
Partecipazione a bandi
nazionali, europei ed
internazionali
Cura e aggiornamento del sito
istituzionale della Scuola
Gruppo di lavoro per
l’attuazione del PNSD
Implementazione di spazi web
specifici di documentazione e
diffusione delle azioni relative
al PNSD
Realizzazione da parte di
docenti e studenti di materiali
multimediali utili alla didattica
e alla documentazione di
eventi/progetti di Istituto.
Utilizzo di cartelle e
documenti condivisi (es.
Google Drive) per la
formulazione e consegna di
documentazione:
programmazioni, progetti,
relazioni finali, monitoraggi
azioni del PTOF e del PdM
Creazione di un Calendario
condiviso per il piano delle
attività.
Utilizzo di strumenti per la
condivisione con gli alunni
(gruppi, community, classi
virtuali)
Partecipazione nell’ambito del
progetto “Programma il
futuro” a Code Week e a
all’ora di coding attraverso la
realizzazione di laboratori di
coding aperti al territorio.
Eventi aperti al territorio, con
particolare riferimento ai
genitori e agli alunni sui temi
del PNSD (cittadinanza
digitale, sicurezza, uso dei
social network, educazione ai
media, cyberbullismo)
Partecipazione a bandi
nazionali, europei ed
internazionali
Cura e aggiornamento del sito
istituzionale della Scuola
Gruppo di lavoro per
l’attuazione del PNSD
Implementazione di spazi web
specifici di documentazione e
diffusione delle azioni relative
al PNSD
Realizzazione da parte di
docenti e studenti di materiali
multimediali utili alla didattica
e alla documentazione di
eventi/progetti di Istituto.
Utilizzo di cartelle e
documenti condivisi (es.
Google Drive) per la
formulazione e consegna di
documentazione:
programmazioni, progetti,
relazioni finali, monitoraggi
azioni del PTOF e del PdM
Creazione di un Calendario
condiviso per il piano delle
attività.
Utilizzo di strumenti per la
condivisione con gli alunni
(gruppi, community, classi
virtuali)
Partecipazione nell’ambito del
progetto “Programma il
futuro” a Code Week e a
all’ora di coding attraverso la
realizzazione di laboratori di
coding aperti al territorio. Realizzazione di workshop e
programmi formativi sul
digitale a favore di studenti,
docenti, famiglie, comunità.
Partecipazione a bandi
nazionali, europei ed
internazionali
CR
EA
ZIO
NE
DI
SO
LU
ZIO
NI
INN
OV
AT
IVE
Creazione di un Repository di
Istituto di materiali digitali
suddivisi per discipline e aree
tematiche da condividere ed
utilizzare per una didattica
innovativa
Utilizzo del coding e del
pensiero computazionale nella
didattica
Implementazione del
Repository di Istituto di
materiali digitali suddivisi per
discipline e aree tematiche da
condividere ed utilizzare per
una didattica innovativa
Utilizzo delle applicazioni
informatiche open source per
la condivisione di materiali e
la gestione di “classi virtuali”
Attivazione di postazioni
connesse a Internet a
disposizione di personale e
utenza per l’adempimento di
pratiche amministrative
Implementazione del
Repository di Istituto di
materiali digitali suddivisi per
discipline e aree tematiche da
condividere ed utilizzare per
una didattica innovativa
Utilizzo delle applicazioni
informatiche open source per
la condivisione di materiali e
la gestione di “classi virtuali”
Attivazione di postazioni
connesse a Internet a
disposizione di personale e
utenza per l’adempimento di
pratiche amministrative
31
Il presente piano triennale potrà subire variazioni e ampliamenti sulla base dei
regolamenti attuativi del Piano Nazionale Scuola Digitale, della formazione
dell’Animatore Digitale e di eventuali variazioni dei bisogni della comunità scolastica.
32
INCLUSIONE
PROGETTO BES
Finalità, obiettivi e azioni per gli alunni della Scuola primaria e Secondaria di
I°grado (area inclusione/differenziazione)
I disturbi specifici di apprendimento che si manifestano in presenza di capacità
cognitive adeguate, possono costituire una limitazione importante per alcune attività
della vita quotidiana e scolastica.
La Legge n° 170/10 e il D.M. 12/07/11 con le annesse Linee Guida, prospetta una serie
di interventi normativi finalizzati a favorire il successo scolastico e professionale degli
alunni con DSA, attraverso una serie di tutele che la normativa successiva (Direttiva
Ministeriale del 27/12/ 2012 e C.M. n.8 del 6/3/2013) estende a tutti i discenti,
certificati e non, riconosciuti portatori di bisogni educativi speciali (BES).
L’inclusione e l’integrazione di alunni con disabilità è stato sempre un punto di forza
della nostra scuola che vuole costituire una comunità accogliente, nella quale tutti gli
alunni, a prescindere dalle loro diverse funzionalità e “abilità” possono realizzare
esperienze di crescita individuale e sociale. La scuola dell’autonomia funzionale (legge
59/1997) ha come obiettivo la piena inclusione di tutti gli alunni con disabilità
attraverso una intensa e articolata progettualità, servendosi e valorizzando tutte le
figure professionali interne della scuola ma anche le risorse offerte del territorio.
FINALITA’
Incrementare il livello di inclusività dell’Istituto
Garantire il diritto all’istruzione e ad una formazione adeguata, favorire il
successo scolastico e promuovere lo sviluppo delle potenzialità degli alunni con
BES
Promuovere la diffusione di conoscenze e competenze di docenti e genitori in
merito alla gestione di alunni con BES
Incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia e scuola
Valorizzare progetti e laboratori che possano attivare strategie per potenziare il
processo di inclusione e integrazione degli alunni disabili
OBIETTIVI
Introdurre nuove strategie e metodologie funzionali all’inclusione
Incrementare il numero di piani didattici personalizzati (PDP), strumento
privilegiato di intervento nelle situazioni problematiche
Progettare attività laboratoriali e parasportive durante le ore curriculari per
favorire la motivazione alla partecipazione e all’integrazione nella vita scolastica
e non solo, potenziare l’autostima per garantire il successo formativo degli
alunni disabili.
33
I seguenti obiettivi riguardano l’azione delle seguenti figure strumentali e referenze:
BES: Individuare potenziali DSA, attraverso screening e segnalazioni dei
docenti;
BES: Monitorare l’individualizzazione e la personalizzazione degli
apprendimenti attraverso il supporto e la consulenza ai docenti nella stesura e
nella revisione periodica dei PDP per gli alunni BES;
DCS (Docente coordinatore di sostegno):
- svolgere funzioni di coordinamento pedagogico ed organizzativo e di
supervisione professionale;
- gestire dinamiche relazionali e comunicative complesse (team, gruppi, ecc.);
- supportare la progettazione didattica integrata e la relativa formazione in
servizio;
- ottimizzare l’uso delle risorse per l’inclusione, ivi comprese quelle
tecnologiche;
- facilitare i rapporti con le famiglie e i diversi soggetti istituzionali coinvolti nei
processi di integrazione.
Inoltre, il GLI ( Gruppo di Lavoro per l’Integrazione), motore del progetto di inclusione
della nostra scuola, si riunisce periodicamente durante il corso dell’anno per assolvere
i seguenti compiti: rilevazione dei BES presenti nella scuola; raccolta e
documentazione degli interventi didattico - educativi posti in essere, focus/confronto
sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/ metodologie di gestione delle
classi; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLHO, elaborazione di
una proposta di PAI riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni
anno scolastico (entro il mese di Giugno).
Il PAI (piano annuale per l'inclusione), facente parte integrante di questo PTOF,
……..formulerà un'ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche,
istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusivita' generale della scuola......"
circ min n 8 06/03/2013.
PROGETTO DISPERSIONE SCOLASTICA (Scuola Primaria e Scuola Secondaria di
primo grado)
Premessa
Nella scuola di tutti e di ciascuno, le differenze degli allievi sono il punto di partenza
per il raggiungimento del successo formativo. L’azione della scuola mira al
34
raggiungimento del successo scolastico di tutti gli alunni, sia di quelli con carenze
nelle abilità di base, sia di quelli con disturbi comportamentali e relazionali. La legge
n. 59/97, regolamentata dal decreto legislativo n. 275/99 e dalla Legge Costituzionale
n.3 del 2001, e dalla Legge n.59 del 2004, facendo riferimento alla personalizzazione
degli apprendimenti, permette alle scuole di agire con organizzazione flessibile dei
tempi e degli spazi, sul problema della dispersione.
Azioni di intervento
- Monitoraggio delle assenze
- Contatti con le famiglie
- Contatti con l’Osservatorio di Area, Istituti, case-famiglia
- Contatti con i consigli di classe e di interclasse
- Proposte di integrazione e/o intervento a favore di soggetti svantaggiati,
Bes/Dsa, abuso e maltrattamento
- Azioni preventive al disagio sociale e scolastico
- Progetti di intervento integrati con Enti Locali ed Associazioni, presenti nel
territorio, che operano nel settore dello svantaggio socio-culturale
Finalità e obiettivi
Scuola dell’Infanzia e Primaria
- Promuovere il dialogo e la convivenza costruttiva tra soggetti appartenenti a
culture diverse
- Valorizzare le diverse culture di appartenenza
- Offrire stimoli e occasioni per un clima relazionale positivo
- Promuovere atteggiamenti di ascolto e tolleranza
- Promuovere una interazione costruttiva tra alunno e ambiente
- Offrire occasioni e attività capaci di promuovere e favorire l’apprendimento
delle competenze di base
- Sviluppare e consolidare le capacità espressive per favorire le attitudini
soggettive
Scuola Secondaria di primo grado
- Prevenire le cause del disagio
- Prevenire il fenomeno dell’insuccesso scolastico
- Offrire occasioni di socializzazione
- Prevenire e affrontare eventuali atteggiamenti e comportamenti di bullismo
35
- Promuovere nuove esperienze sul piano affettivo-relazionale
- Promuovere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità
- Offrire occasioni e attività atte a promuovere e favorire l’apprendimento delle
competenze di base
- Motivare alla frequenza scolastica promuovendo il successo scolastico,
attraverso attività motivanti e gratificanti.
ATTIVITA’ ALTERNATIVE ALLA RELIGIONE CATTOLICA
La Legge n. 121 del 25 marzo 1985, che attua la revisione concordataria del 18
febbraio 1984, all’art. 9.2 recita: “La Repubblica italiana, riconoscendo il valore della
cultura religiosa e tenendo conto che i principi del cattolicesimo fanno parte del
patrimonio storico del popolo italiano, continuerà ad assicurare, nel quadro delle
finalità della scuola, l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche
non universitarie di ogni ordine e grado.
Nel rispetto della libertà di coscienza e della responsabilità educativa dei genitori è
garantito a ciascuno il diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi di detto
insegnamento.
All’atto dell’iscrizione le famiglie degli alunni eserciteranno tale facoltà, su richiesta
dell’autorità scolastica, senza che la loro scelta possa dar luogo ad alcuna forma di
discriminazione”.
L’esercizio di tale facoltà si attua mediante la compilazione di apposita richiesta e la
scelta ha valore per l’intero anno scolastico cui si riferisce.
Sulla base della delibera del collegio docenti, gli alunni che non si avvalgono
dell’insegnamento della religione cattolica saranno accolti in classi parallele, dove
svolgeranno, sotto la guida del docente della classe ospitante, attività didattiche e
formative adeguate.
Sarà la scuola a comunicare le modalità organizzative dell’attività prevista.
36
PROGETTO CONTINUITÀ
Premessa
Il presente progetto nasce dalla necessità di far incontrare i tre ordini di scuola
rappresentati dai sei plessi dell’I.C.S “Florio – San Lorenzo”, e dalla esigenza di
individuare strategie educative atte a favorire il passaggio degli alunni fra i diversi
ordini in maniera serena e graduale. Il progetto è rivolto ai bambini che frequentano
l’ultimo anno di scuola dell’infanzia, agli alunni del primo e ultimo anno delle scuole
primarie, agli alunni del terzo anno della scuola secondaria di primo grado, ai docenti
e famiglie. Il progetto “Continuità”, come prevedono le indicazioni nazionali, pone
l’accento sulle esigenze di flessibilità, di continuità e di gradualità legate al rispetto dei
ritmi naturali di apprendimento degli alunni. Si intende predisporre un itinerario di
lavoro che consenta di giungere ad un percorso di continuità frutto di incontri e
confronti, scandito durante l’anno scolastico, per costruire “un filo conduttore” utile
agli alunni, ai genitori e ai docenti, per orientarsi meglio nel passaggio, valido anche
per i futuri anni scolastici nell’ottica della ricerca-azione.
Finalità generali del progetto Continuità
Individuare percorsi metodologico-didattici integrati e condivisi dai diversi ordini
di scuola per favorire il successo formativo.
Progettare e realizzare percorsi che si sviluppino in verticale tra i vari ordini di
scuola.
Promuovere la continuità del processo educativo in quanto i vari ordini di scuola,
pur nella diversità, sono strettamente connessi l’uno l’altro, per assicurare agli
alunni il positivo conseguimento delle finalità dell’istruzione obbligatoria.
Continuità Scuola dell’infanzia - Scuola Primaria
ATTIVITA’:
incontri periodici fra docenti dei due ordini di scuola per facilitare il passaggio
dei bambini nella nuova scuola
conoscenza, comparazione, confronto dei reciproci programmi
pianificazione attività didattiche comuni per gli alunni delle classi/ponte
predisposizione fascicolo informativo per il passaggio delle notizie
criteri di formazione delle classi
37
visita degli alunni della scuola dell’infanzia alle scuole primarie, (eventualmente
accolti e guidati dagli alunni di quinta)
pianificazione delle attività di “Open Day”
pianificazione del progetto “Accoglienza”. Il progetto “Accoglienza” comprende:
- diffusione delle informazioni presso i genitori prima delle iscrizioni, per
presentare il POF e la scuola;
- accoglienza dei bambini il primo giorno di scuola a cura degli alunni e dei
docenti delle altre classi;
- inserimento “dolce” mediante una frequenza ridotta dei primi giorni di scuola;
- colloqui con i genitori nei primi giorni, al fine di migliorare la collaborazione
scuola/famiglia e la qualità del servizio;
- momenti di compresenza dei docenti per una osservazione più attenta durante i
primi giorni di scuola.
Continuità Scuola Primaria - Secondaria 1° grado
ATTIVITA’
confronto tra traguardi della Primaria e prerequisiti prima classe della secondaria
di I grado
incontri tra docenti (es. tra un rappresentante per plesso della Primaria ed un
docente di ciascuna disciplina della Media)
incontri con i genitori degli alunni di quinta e gli insegnanti della secondaria di 1°
grado, finalizzati a spiegare i punti salienti delle opportunità educativo-didattiche
e organizzative della scuola
pianificazione attività laboratoriali in continuità (Laboratori di Ballo, Canto,
Inglese, Francese, Informatica, Motoria)
stesura di una scheda di passaggio fra i due ordini di scuola
presentazione degli alunni di quinta da parte delle maestre
incontro tra i docenti specializzati sul sostegno per conoscere i casi con diagnosi in
entrata e in uscita
criteri formazione classi prime in modo da assicurare una certa omogeneità
contatti con le scuole primarie del territorio per la divulgazione dell’offerta
formativa della scuola e per l’acquisizione dei profili formativi degli alunni “in
entrata”
progettare e monitorare attività didattiche tra gli alunni delle classi ponte
attivazione di laboratori sportivi pomeridiani svolti da docenti della Scuola
Secondaria di primo grado e rivolti ad alunni di classi V del nostro istituto e dei
circoli didattici del territorio
38
raccordo con le altre agenzie educative del territorio e con gli altri enti coinvolti
nel percorso educativo dei giovani del quartiere
programmazione ed organizzazione di incontri di accoglienza degli alunni, prima
delle iscrizioni per la classe prima, previste a gennaio-febbraio
partecipazione ad incontri informativi per la formazione delle classi prime per
l’anno scolastico 2016/2017
attività di “Open-day”
monitoraggio degli esiti conseguiti durante il primo anno di frequenza della
scuola secondaria di 2°grado degli allievi già licenziati
organizzazione di incontri con i docenti della scuola secondaria di 2° grado
contatti con le scuole di formazione professionale
contatti con la camera di commercio per la valutazione degli sbocchi lavorativi
relativi ai vari profili professionali
progetto “Accoglienza”:
- incontro del Dirigente Scolastico e dei docenti con i genitori degli alunni delle
quinte per la presentazione della scuola secondaria di primo grado e per
l’illustrazione del POF;
- pubblicizzazione della scuola anche sul sito;
- visita guidata nell’edificio e partecipazione a mini laboratori;
- attività di “accoglienza” nella classe prima della secondaria di 1° grado
attraverso le seguenti unità didattiche: mi presento – conosco i compagni –
lavoro e gioco con i compagni – gli spazi, i tempi, l’organizzazione della scuola;
- partecipazione delle maestre al primo Consiglio di classe di settembre.
39
FABBISOGNO DI ORGANICO
In questa sezione si indica il numero di posti di organico, anche in riferimento alle
sezioni “L’organico dell’autonomia” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della
nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015:
a. posti comuni e di sostegno
SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA
Annualità Fabbisogno per il triennio
Posto
comune
Posto di sostegno
Scuola
dell’infanzia
a.s. 2016-17: n.
8 4
a.s. 2017-18: n.
8 4
a.s. 2018-19: n. 10 4
Scuola
primaria
a.s. 2016-17: n.
32 10
a.s. 2017-18: n.
33 10
a.s. 2018-19: n. 34
8
40
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Classe di
concorso/sostegno
a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19
A043 LETTERE 10 10 10
A059 Matematica 6 6 6
A245 FRANCESE 1 ore residue 12 1 ore residue 12 1 ore residue 12
A345 INGLESE 3 3 3
A545 TEDESCO ore 06,00 ore 06,00 ore 06,00
A028 ED. ARTISTICA 2 ore residue 4 2 ore residue 4 2 ore residue 4
A033 ED. TECNICA 2 2 2
A032 ED. MUSICALE 2 2 2
A030 ED. FISICA 2 2 2
AD00
SOSTEGNO
14 10 10
b. Posti per il potenziamento
Fabbisogno di organico di posti di potenziamento
L'Organico di posti di potenziamento terrà conto dei seguenti obiettivi formativi
prioritari:
- Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche,
matematiche/logiche/scientifiche/musicali/sportive
- Valorizzazione dell’educazione interculturale, alla legalità, alla pace, alla
salute e alimentare
- Sviluppo delle competenze digitali
A completamento di tali obiettivi si identificano inoltre le seguenti priorità:
– supporto al Dirigente Scolastico nella gestione, organizzazione e coordinamento
delle attività;
– sostituzione dei docenti assenti.
41
Fabbisogno dell'organico dell'autonomia: n. 8 unità di personale docente di cui:
1. gestione, organizzazione e coordinamento (vicario);
2. valorizzazione, recupero e potenziamento delle competenze linguistiche;
3. valorizzazione, recupero e potenziamento delle competenze matematico-logiche e
scientifiche;
4. valorizzazione, recupero e potenziamento delle competenze artistiche, musicali e
tecnologiche.
Unità di personale in organico di potenziamento: 8
Tipologia (es. posto
comune primaria, classe di
concorso scuola
secondaria, sostegno…)
n.
docenti
Motivazione
posto comune primaria
1 Sostituzione vicario
posto comune primaria
cattedra completa
2 Recupero-potenziamento competenze linguistiche e
matematiche
classe di concorso scuola
secondaria A043
cattedra completa
1 Recupero-potenziamento competenze linguistiche
classe di concorso scuola
secondaria A059
cattedra completa
1 Recupero-potenziamento competenze matematiche e
scientifiche
classe di concorso scuola
secondaria A033
cattedra completa
1 Recupero-potenziamento competenze tecnologiche
classe di concorso scuola
secondaria A028/A032
cattedra completa
1 Valorizzazione, recupero e potenziamento delle competenze
artistiche e musicali
Sostegno
AD00
1 Inclusione
42
c. Posti per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nel rispetto di quanto
stabilito dal comma 14 dell’art. 1, legge 107/2015.
Tipologia n.
Assistente amministrativo
5
Collaboratore scolastico
16
Assistente tecnico e relativo profilo
(solo scuole superiori)
Altro
1
Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture
Manutenzione e rinnovo del patrimonio esistente; Lim in tutte le classi della scuola
Primaria/sezioni dell’Infanzia; attrezzature per laboratori di scienze, informatica,
lingue e musica a supporto delle attività di valorizzazione-potenziamento-recupero
delle competenze matematico/scientifiche, linguistiche e artistico/musicali. Il
laboratorio informatico e le LIM consentono un approccio interdisciplinare nel
processo di insegnamento apprendimento.
43
SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI
RISORSE UMANE
Dirigente Scolastico
Il Dirigente Scolastico prof.ssa Lucia Lo Cicero, in qualità di rappresentante legale
dell’Istituzione Scolastica è responsabile e garante del buon funzionamento
dell’attività organizzativa, didattica ed amministrativa. Risponde in prima persona,
nei limiti delle sue competenze, della qualità complessiva del servizio, cioè della sua
effettiva corrispondenza, alle finalità generali del sistema scolastico,
all’impostazione formativa definita dal Consiglio d’Istituto, agli obiettivi didattici
elaborati dal Collegio, ai bisogni ed alle attese degli studenti e delle famiglie, alla
domanda formativa locale.
In particolare, il Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria dell’Istituto, ne ha
la legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e
strumentali. Nel rispetto delle competenze degli organi scolastici, spettano al
Dirigente Scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di
valorizzazione delle risorse umane, organizza l’attività scolastica secondo criteri di
efficacia formativa ed è titolare delle relazioni sindacali.
Componenti del Consiglio d’istituto per l’a.s. 2016/2017
Dirigente Scolastico Dott.ssa Lo Cicero Lucia
Componente Docenti Statale Prof. ssa Di Pietro Carmela
Pagano Olivia
Di Domenico Matilde
Pollinzi Erminia
Staropoli Teresa
Rizzo Cristina
Zammataro Maria Angela
Benigno Maria Angela
Componenti Genitori Statale Spina Valeria
Galante Giovanni
Giglio Simona
Collura Adriana
Garbini Marcella
Nai Enrico
Li Vigni Salvatore
Sabato Daniela
Componenti personale ATA
Chines Adriana
Cardillo Rosalia
44
Componente Docenti Infanzia
Regionale
Pizzo Angela Maria
Cassetta Annamaria
Componente Genitori Infanzia
Regionale
Gattuso Maria Rita
Gaeta Eugenia
La Giunta è composta da un docente, un rappresentante personale ATA e
da un genitore. Ne fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la
presiede, e il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, che ha anche
funzioni di segretario della giunta stessa.
Principali compiti e funzioni
• Predisporre il bilancio preventivo , il conto consuntivo e le variazioni di
bilancio
• Preparare gli atti necessari all’attività del Consiglio di Istituto e curarne le
delibere
• Deliberare su alcuni problemi organizzativi, rispetto a particolari deleghe
ricevute dal Consiglio di Istituto
• Deliberare il trattamento economico del personale dipendente
Dirigente Scolastico Dott.ssa Lo Cicero Lucia
D G S A Schirò Sabrina
Docenti Pagano Olivia
Personale A T A Chines Adriana
Genitori Collura Adriana, Giglio Simona
Collaboratori del dirigente scolastico
Il Dirigente Scolastico ha la responsabilità di guidare la scuola, che è però una
struttura troppo complessa, carica di esigenze, di aspettative e di problematiche,
perché una sola persona se ne possa fare carico.
Egli sceglie perciò alcuni docenti che lo aiutino nell’assolvimento dei compiti
specifici per la gestione ordinaria e nella conduzione organizzativa della scuola. Uno
di loro, ha la funzione di vicario, il cui compito è quello di sostituire in tutte le
funzioni il Dirigente scolastico, in caso di sua assenza o impedimento.
• Primo Collaboratore del Dirigente: Insegnante Pagano Olivia
• Secondo Collaboratore del Dirigente: Prof.ssa Mendola Marina
• Collaboratore plesso San Lorenzo: Insegnante Di Domenico Matilde
• Collaboratore plesso Armonia: Insegnante Pizzo Angela
• Collaboratore plesso Domino: Insegnante Cassetta Annamaria
• Collaboratore plesso Astorino: Insegnante Bartoli Dorotea
• Collaboratore plesso Bentivegna: Insegnante Pollinzi Erminia
45
I compiti principali assegnati ai docenti collaboratori sono:
1. sorveglianza generale della scuola;
2. controllo assenze, ritardi, uscite anticipate degli alunni;
3. accoglienza dei nuovi docenti;
4. sostituzione, ove possibile, dei docenti assenti;
5. organizzazione degli adattamenti di orario e di altre forme di servizio
alternativo in caso di partecipazione degli insegnanti a scioperi e assemblee
sindacali;
6. assunzione, per delega del Dirigente, di responsabilità e di supervisione
organizzativa di specifiche attività o progetti;
7. assunzione di decisioni necessarie a risolvere problemi contingenti e
urgenti, in assenza del Dirigente Scolastico
I docenti
I docenti che operano nell’Istituto Comprensivo “I. Florio-San Lorenzo” svolgono la
loro attività educativo- didattica nella Scuola dell’Infanzia, nella Scuola Primaria e
nella Scuola Secondaria di primo grado, corresponsabilmente impegnati per
promuovere l’educazione integrale della personalità degli alunni.
Tutti i docenti svolgono le azioni di:
• progettare, svolgere, verificare e valutare le azioni didattiche funzionali all’
istruzione-educazione rivolte all’acquisizione delle competenze disciplinari,
• concorrere allo sviluppo e all’orientamento della personalità dell’alunno e
della sua dimensione civica e sociale,
• scegliere metodi e strategie aggiornate alle nuove istanze educative ed
adeguate ai diversi contesti didattici e ai gruppi relazionali
Funzioni strumentali
I docenti Funzioni Strumentali si occupano di quei particolari settori
dell’organizzazione scolastica (aree), la cui identificazione ha l’obiettivo di
“ottimizzare il sistema organizzativo della scuola per conseguire il massimo
successo formativo dell’utenza”.
Criteri di assegnazione della Funzione Strumentale
Il Collegio dei docenti delibera i contenuti delle varie aree assegnate alle Funzioni
Strumentali necessarie, ne definisce il numero complessivo e stabilisce i requisiti di
accesso che sono stati individuati nel possesso delle seguenti capacità:
• capacità di relazione e comunicazione;
• capacità di coordinamento;
• capacità di monitoraggio;
• competenze specifiche
46
Il Collegio inoltre individua una commissione delegata ad esaminare istanze e
curriculum vitae degli aspiranti all’incarico e, infine, delibera il conferimento degli
incarichi.
Funzioni Strumentali A.S. 2016/2017
AREE INSEGNANTI
1. AUTOVALUTAZIONE INVALSI
Pagano Olivia,Di Felice
Margherita
2. BES-DSA Staropoli Teresa,
De Luca Milena
3. CONTINUITA’/ORIENTAMENTO Bologna Caterina,
Cuttitta Elena
4. DISPERSIONE Grifo Flavia,
Staropoli Teresa
5. MIGLIORAMENTO PDM Bartoli Dorotea, Sorvillo
Rosalia, Zammataro
Mariangela
6. VIAGGI E VISITE
D’ISTRUZIONE
Gurrera Caterina,
Formuso Maria
Docenti Referenti
La scuola indica dei referenti per promuovere, gestire e coordinare le attività
attinenti ai diversi ambiti e servizi.
Le loro competenze sono:
• predisporre la documentazione utile per facilitare la realizzazione dei
progetti, raccogliendo informazioni e proposte;
• coordinare e pianificare i lavori, attribuendo compiti e tempi di
realizzazione;
• tenere sotto monitoraggio il progetto, perché ogni soggetto coinvolto
esplichi il compito assunto e collabori;
• controllare il raggiungimento dei risultati previsti;
• costruire strumenti di monitoraggio e/o osservazione;
• relazionarsi con i docenti, con funzioni strumentali di riferimento, su tutti
gli aspetti del progetto ed in particolare sui problemi e le difficoltà emersi;
• relazionare al Dirigente Scolastico in termini di efficacia del progetto e di
efficienza dell’organizzazione e pianificazione;
• redigere un piano di miglioramento dell’attività.
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AREE INSEGNANTI
AULE SPECIALI/TECNOLOGIE Cartaino
FARO Lo Pipero
GRUPPO SPORTIVO Cipolla
SALUTE/AMBIENTE/LEGALITA’ Sorvillo
Conigliaro
COORDINAMENTO PER
L’INCLUSIONE
De Luca,Grifo
TRINITY Formuso
FORMAZIONE ORARIO Fulco, Lo Mauro ,Passarelli
Commissioni
Per il corrente anno scolastico sono state istituite le seguenti commissioni:
Accoglienza-prove d’ingresso,in itinere, finali (infanzia-primaria)
Accoglienza-prove d’ingresso,in itinere, finali (secondaria)
Autovalutazione/miglioramento
Curricolo verticale- Progettazione per competenze- Compiti di realtà
Progetti
Orario
PON/PNSD/Nuove tecnologie “Competenze e ambienti per l’apprendimento
2014-2020”
Successo formativo : inclusione,sostegno,Bes
NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE
Il Nucleo Interno di Valutazione ha il compito di valutare periodicamente lo stato di
avanzamento del PdM e a tal fine documentare la sua attività.
Il NIV potrà programmare delle verifiche periodiche dello stato di avanzamento del
PdM, confrontando la situazione di partenza con il traguardo indicato nel RAV e
rilevando l'entità dei risultati conseguiti. Sarà lo stesso nucleo, sulla base dei dati
rilevati, a considerare se la direzione intrapresa è quella giusta o se occorre
riconsiderare l'efficacia delle azioni di miglioramento intraprese dalla scuola.
Il NIV rappresenta un elemento di interazione continua tra la leadership più
direttamente legata alle scelte del Dirigente scolastico e l'insieme della comunità
scolastica. Uno dei fattori di successo dei PdM sta proprio nella partecipazione di tutta
la scuola alle azioni di miglioramento, nella condivisione a tutti i livelli della direzione
strategica che la scuola adotta, nella consapevolezza diffusa del percorso intrapreso e
dei risultati che esso produce. La documentazione di questi aspetti può fornire elementi
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utili per una lettura di ampio respiro dell'efficacia del PdM, tenendo conto anche degli
effetti a lungo termine.
Il Nucleo di valutazione predispone degli strumenti di monitoraggio delle azioni
previste nel PdM.
Alla fine di ciascun anno scolastico il nucleo elabora un rapporto annuale che è
utilizzato dagli organi dell’istituzione, in relazione alle rispettive competenze, per
valutare le scelte organizzative ed educative e per aggiornare il progetto d’istituto.
Componenti del nucleo di valutazione
Dirigente Scolastico Lo Cicero Lucia
DSGA Schiro’ Sabrina
Primo collaboratore del DS
Docente Scuola Primaria
Pagano Olivia
Secondo collaboratore del DS
Docente Scuola Sec. di 1° grado
Mendola Marina
Docente Scuola dell’Infanzia Zammataro Mariangela
Docente Scuola Primaria Bartoli Dorotea
Docente Scuola Primaria Benigno Maria Angela
Docente Scuola Primaria De Luca Milena
Docente Scuola Primaria Ganci Teresa
Docente Scuola Sec. di 1° grado Di Felice Margherita
Docente Scuola Sec. di 1° grado Fiore Loredana
Docente Scuola Sec. di 1° grado Grifo Flavia
Docente Scuola Sec. di 1° grado Passalacqua Ignazia
Docente Scuola Sec. di 1° grado Sorvillo Rosalia
COMITATO PER LA VALUTAZIONE E IL MERITO DEGLI INSEGNANTI
In base al DDL 107/2015 viene istituito il Comitato di valutazione per la valorizzazione
del personale docente.
Il Comitato ha durata di tre anni scolastici, è presieduto dal Dirigente Scolastico, ed è
costituito dai seguenti componenti: tre docenti della scuola, di cui due scelti dal
Collegio docenti e uno dal Consiglio d’Istituto, due rappresentanti dei genitori, per la
scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, un rappresentante dei genitori per
il secondo ciclo d’istruzione scelti da Consiglio d’istituto; un componente esterno
individuato dal Consiglio Scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e
dirigenti tecnici.
Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base:
• della qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento
dell’istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli
studenti
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• dei risultati ottenuti dai docenti o dal gruppo di docenti in relazione al
potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e
metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla
documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche
• delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella
formazione del personale.
Il comitato esprime altresì il proprio parere sul superamento del periodo di formazione
e di prova per il personale docente ed educativo.
Il comitato valuta il servizio su richiesta dell’interessato nel caso di valutazione del
servizio di un docente componente del comitato, ai lavori non partecipa l’interessato e
il Consiglio d’istituto provvede all’individuazione di un sostituto.
Il comitato esercita altresì le competenze per la riabilitazione del personale docente
E’ stato nominata dal Dirigente Scolastico una commissione per l’elaborazione dei
criteri di valutazione in merito agli ambiti: qualità dell’insegnamento e capacità di
coordinamento organizzativo e didattico; formazione dei docenti; esiti formativi
degli alunni.
Dirigente scolastico Dott.ssa Lo Cicero Lucia
Scuola dell’infanzia Zammataro Mariangela
Scuola primaria Di Domenico Matilde
Scuola secondaria 1° grado Sorvillo Rosalia
genitori Livigni Salvatore
genitori Galante Giovanni
Membro esterno Dott.ssa Ferrara Angela
Direttore Generale dei Servizi Amministrativi
Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali della segreteria, il
DGSA Dott.ssa Schirò Sabrina, cura l’organizzazione e verifica i risultati
conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati e agli indirizzi impartiti al personale
ATA, posto alle sue dirette dipendenze.
Ha responsabilità diretta nella definizione e nell’esecuzione degli atti
amministrativi, contabili, di ragioneria e di economato.
Le funzioni
Organizza e coordina i servizi
Ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione e
nell’esecuzione di atti amministrativi, contabili, di ragioneria ed economato
Sovrintende ai servizi amministrativi e generali
Coordina il personale
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Provvede direttamente al rilascio dei certificati ed atti
Elabora progetti per il miglioramento organizzativo e la funzionalità dei
servizi
Gli Assistenti Amministrativi
Gli assistenti amministrativi costituiscono il personale di segreteria ed hanno
autonomia operativa nella redazione degli atti amministrativi e contabili della
scuola, nell’ambito delle direttive e delle istruzioni assegnate, e svolgono attività
diretta ed immediata di collaborazione con il Direttore dei Servizi.
Le funzioni
Eseguono tutti i servizi di competenza coadiuvando il DSGA
Svolgono attività di supporto per progettazione e realizzazione di iniziative
didattiche;
Mantengono rapporti con tutti gli Enti e/o Soggetti (istituzionali e non) con
cui la scuola entra in relazione, secondo le specifiche competenze attribuite;
Sono responsabili delle procedure;
Eseguono monitoraggi in funzione dei piani di miglioramento.
Il personale di segreteria è suddiviso in 4 Uffici:
Gestione alunni
Gestione magazzino e acquisti materiali
Gestione personale docente
Gestione contabilità e protocollo
Per pratiche semplici ed urgenti, che non necessitano di particolari adempimenti,
presso la Scuola è stato istituito l’Ufficio relazioni con il Pubblico.
51
PERSONALE ATA
Gestione alunni
Cardillo Rosalia (as. am.)
Gestione magazzino e acquisti materiali Fas Fasciana Valentina (as. am.)
Pao Paolini Gabriele (as. am.)
Gestione personale docente (a tempo
indeterminato)
Chines Adriana (as. am.)
Gestione personale docente (a tempo
determinato)
De Luca Stella (ass. am.)
Gestione contabilità e protocollo
Paolini Gabriele (as. am.)
Collaboratori scolastici Camarda Giuseppe
Contino Domenico
Cosentino Giovanni
Curmo Giovanni
Di Bartolo Marcello
Di Fiore Sebastiano
Dragotto Salvatore
Gardi Rosario
Giacona Maria
Lena Mario
Romano Anna Maria
Tranchina Rosario
Assistente tecnico amministrativo Zangara Giovanni(as. Tec.)
Cooperativa Istruzione pubblica
Collaboratori scolastici
Caravello Benedetta
Conigliaro Angela
Lo Presti Santina
Maniscalco Giovanna
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PERSONALE ALTRO
Supporto servizi ausiliari
Altieri Vincenzo
Anzalone Maria
Agnello Rosario
Barone Margherita
Bravo Giuseppina
Bronzellino Maurizio
Cancellieri Tarcisio
Castelli Patrizia
Cordaro Ignazio
Di piazza Girolamo
Enna Giovanni
Lo Cascio Giuseppe
Liga Maria
Mannino Francesco
Matarazzo Stefano
Mirto Francesco
Misseri Liberto
Pecone Benedetto
Perugia Rosario
Pinto Francesca
Ruggieri Paolo
Sardisco Anna Maria
Spataro Antonino
Spinelli Nunzio
Utro Rita
Zanca GEsuè
Zanghi Francesco
Supporto segreteria Gattuso Maria Rita
Spina Valeria
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VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE
“La valutazione non deve essere considerata una misura del fallimento o del successo
ma piuttosto un’analisi di ciò che si può trarre dai fallimenti o dai successi”
(G. De Vecchi)
Valutare è valorizzare e pensare il soggetto in movimento, metterlo in evidenza,
cogliere questioni di ordine qualitativo per indicare possibilità e chiedere impegni
Valutare è guardare ed aiutare a ripensare qualche cosa, riformulare speranza e dare
fiducia
La valutazione come attività di ricerca, di conoscenza e di impegno è:
• inevitabilmente relativa, dinamica, diacronica; tiene conto dei livelli di partenza,
delle situazioni contestuali;
• autentica, si basa sull’osservazione continua e sulla raccolta di indicatori molteplici,
che forniscono informazioni sul progressivo sviluppo di competenze degli allievi,
coinvolti in apprendimenti significativi e impegnati in prestazioni e azioni
riconoscibili e coerenti con la vita reale;
• la sintesi dell’osservazione e della rilevazione dei processi e della verifica e
misurazione anche quantitativa di singole prestazioni o compiti, che va comunque
accompagnata da elementi descrittivi che la legittimino e spieghino;
La valutazione è formativa:
• ha funzione di feed-back, favorisce il dialogo e la valutazione fra pari, stimola e
guida le riflessioni e le autovalutazioni da parte dell’allievo sui propri processi
di apprendimento favorendo il controllo delle procedure, la riflessione
metacognitiva, l’intenzionalità responsabile;
• è coerente con una didattica laboratoriale, costruttivista, cooperativa, che
impegna e stimola il protagonismo attivo dei discenti, all’interno di un ambiente
funzionale all’apprendimento;
• concentra l’attenzione e l’investimento educativo sull’evoluzione
dell’apprendimento e non solo sul risultato ed è coerente con un’idea e una
pratica di scuola in cui è più importante imparare che dimostrare di aver
imparato;
• si affida a criteri trasparenti e condivisi, che favoriscono un orientamento alla
progressiva padronanza delle competenze personali piuttosto che alle sole
prestazioni messe a confronto con quelle degli altri in senso strettamente
individualistico e spesso competitivo;
• richiede un profondo rinnovamento delle pratiche valutative, tale da sostenere
sia il rilevamento e la documentazione che la restituzione dei dati raccolti;
• produce e promuove atteggiamenti di ricerca-azione e di sperimentazione sui
processi di insegnamento/apprendimento e quindi in buona misura coincide con
la riflessione e la crescita professionale dei docenti;
dà luogo a descrizioni esaurienti degli esiti dei processi di apprendimento, nelle
quali gli allievi e le famiglie possano individuare quanto e che cosa è stato
54
effettivamente valutato, che cosa e come ciascun allievo può impegnarsi a
migliorare;
• è compatibile con le procedure di valutazione e certificazione delle competenze
in uso in contesti diversi, inevitabilmente qualitative e descrittive, anche quando
vengono corredate da indicazioni di livello (per esempio nel Quadro Comune
Europeo di Riferimento per le Lingue: Apprendimento, Insegnamento,
Valutazione);
• è coerente con le raccomandazioni e gli indicatori valutativi elaborati
nell’ambito dell’Unione Europea, che costituiscono un riferimento condiviso per
il sistema di istruzione italiano e che da tempo dovrebbero orientare anche la
scuola superiore verso modalità descrittive di valutazione e certificazione delle
competenze;
• è potenzialmente inclusiva ed emancipatoria poiché coinvolge e accompagna il
soggetto nei processi di apprendimento, responsabilizzandolo, aumentandone le
capacità di riflessione critica su di sé, il senso di autostima e quindi l’autonomia
individuale
La valutazione è formatrice quando cerca di prendere lo studente nel suo complesso,
rendendolo in tal modo cosciente dell’approccio del percorso che dovrà seguire per
svolgere il compito assegnato. Questo tipo di valutazione è molto di più di una
procedura docimologica, si tratta di una vera e propria strategia per impadronirsi del
sapere.
55
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
La certificazione delle Competenze acquisite dagli studenti è stata resa obbligatoria
con il D.M. n° 9 del 27/01/2010 in cui la scuola è chiamata a valutare non solo le
conoscenze cioè il sapere e le abilità, saper fare e applicare regole, da parte dello
studente, ma anche le sue competenze ossia: sapersi orientare autonomamente e
individuare strategie per la soluzione dei problemi in contesti reali o verosimili. La
scuola ha aderito per due anni alla sperimentazione per la certificazione delle
competenze, istituendo una commissione che ha avuto il compito di sviluppare un
percorso di riflessione e di studio.
Viaggi e visite d’istruzione
L’organizzazione delle attività “fuori aula” concorre alla crescita relazionale, culturale
ed educativa degli studenti i quali possono. I viaggi d’istruzione, in quanto concorrono
alla realizzazione degli obiettivi formativi, devono integrarsi con quelli della
tradizionale attività scolastica sul piano; vanno quindi progettati con un’ottica
educativa ed organizzati in modo integrato con le finalità e le altre attività deliberate
nel PTOF. Il viaggio d’istruzione cosi come le visite guidate ed ogni altra attività della
scuola impongono, in considerazione delle motivazioni culturali e didattiche la
programmazione, il monitoraggio e la valutazione.
Piano delle uscite didattiche
Scuola dell’Infanzia:
Visite guidate in città di mezza giornata in orario curriculare.
Scuola Primaria:
Visite guidate di mezza giornata in città e di intera giornata fuori città in orario
curriculare ed extracurriculare.
Scuola Secondaria:
Classi 1°: Visite guidate in città
Classi 2°: Visite guidate in città ed escursioni fuori città di 1 / 2 giorni
Classi 3°: Viaggio d’istruzione in una località italiana o straniera di interesse
storico-artistico.
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CALENDARIO SCOLASTICO
Inizio Anno Scolastico 2016/2017:
14 Settembre 2016
Fine Anno Scolastico 2016/2017:
09 Giugno 2017 (Scuola Primaria e Scuola Secondaria)
30 Giugno 2017 (Scuola dell’Infanzia)
Giorni Festivi
Festività Natalizie: dal 22 dicembre 2016 al 6 gennaio 2017
Festività Pasquali: dal 13 al 18 marzo 2017
Altre Festività: 15 maggio 2017 (festa dell'autonomia siciliana)
Da aggiungere la festa del Santo Patrono e le seguenti Feste Nazionali:
• tutte le domeniche;
• il primo novembre, festa di tutti i Santi;
• l’8 dicembre, Immacolata Concezione;
• il 25 dicembre Natale;
• il 26 dicembre;
• il primo gennaio, Capodanno;
• il 6 gennaio, Epifania;
• il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta);
• il 25 aprile, anniversario della liberazione;
• il primo maggio, festa del Lavoro;
• il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica