Il bilancio consolidato:
le procedure del
consolidamento
7 marzo 2017
Prof. Riccardo Mussari
Dr.ssa Ivana Rasi
Le procedure di consolidamento
L'uniformazione dei bilanci da consolidare
Eliminazione operazioni infragruppo: nozione e finalità
Eliminazione operazioni infragruppo: le rettifiche
- senza modifiche al risultato economico di gruppo (esempi)
- con modifiche al risultato economico di gruppo (esempi)
Consolidamento dei bilanci:
- metodo integrale (nozione ed esempi)
- metodo proporzionale (nozione ed esempi)
Indice
2 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
Le procedure di consolidamento
4 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
I componenti dell’area di consolidamento trasmettono la
documentazione necessaria al bilancio consolidato alla
capogruppo, consistente in:
bilancio consolidato: solo da parte dei componenti del
gruppo che sono, a loro volta, capigruppo di imprese o
di amministrazioni pubbliche
bilancio di esercizio: da parte dei componenti del gruppo
che adottano la contabilità economico-patrimoniale
il rendiconto consolidato dell’esercizio: da parte dei
componenti del gruppo che adottano la contabilità
finanziaria affiancata dalla contabilità economico-
patrimoniale
Le procedure di consolidamento
5 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
I documenti richiesti comprendono lo stato patrimoniale, il
conto economico e le informazioni di dettaglio riguardanti
le operazioni interne al gruppo (crediti, debiti, proventi e
oneri, utili e perdite conseguenti a operazioni effettuate tra
le componenti del gruppo) e che devono essere contenute
nella nota integrativa del bilancio consolidato.
La capogruppo, in caso di difformità rilevante, effettua
opportune rettifiche ai documenti ricevuti.
Dopo aver determinato l’area o il perimetro di
consolidamento (che si compone di tutti gli enti, le aziende
e le società componenti del gruppo compresi nel bilancio
consolidato), si procede al consolidamento dei conti.
Il consolidamento presuppone che sia rispettato il requisito
dell’uniformità.
In particolare viene richiesta:
l’uniformità temporale;
l’uniformità formale;
l’uniformità sostanziale
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L'uniformazione dei bilanci da consolidare
Riccardo Mussari Ivana Rasi
Per gli enti in contabilità finanziaria che partecipano al
bilancio consolidato, l’uniformità dei bilanci è garantita dal
rispetto delle disposizioni del D. Lgs. 118/2011.
Per i componenti del gruppo che adottano la contabilità
civilistica l’uniformità dei bilanci deve essere ottenuta
attraverso l’esercizio dei poteri di controllo e di indirizzo
normalmente esercitabili dai capogruppo nei confronti dei
propri enti e società.
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L'uniformazione dei bilanci da consolidare
Riccardo Mussari Ivana Rasi
La data di riferimento del bilancio consolidato deve
coincidere con la data di chiusura del bilancio dell’ente
locale capogruppo.
armonizzazione della data di chiusura
dei bilanci delle realtà oggetto di consolidamento
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L'uniformazione dei bilanci da consolidare: l’uniformità temporale
Riccardo Mussari Ivana Rasi
Se vi sono enti/società controllate/partecipate che
redigono i propri bilanci ad una data diversa da quella
dell’ente controllante, questi:
apportano tutte le rettifiche per integrare le operazioni
che si sono verificate tra la data di chiusura dell’esercizio
e quella di riferimento del bilancio consolidato;
oppure
preparano un bilancio aggiuntivo alla stessa data di
riferimento del bilancio dell’ente locale capogruppo.
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L'uniformazione dei bilanci da consolidare: l’uniformità temporale
Riccardo Mussari Ivana Rasi
L’uniformità investe anche l’aspetto degli schemi di
bilancio utilizzati dagli enti/società controllate/partecipate.
Vi sono diversità tra gli schemi che obbligatoriamente
utilizzano gli enti locali per la redazione dei loro bilanci e
gli schemi utilizzati dalle società in contabilità civilistica.
In questo caso per arrivare al consolidamento aggregando
i bilanci dell’ente locale capogruppo con i bilanci degli enti
controllati/partecipati, e quindi sommando i valori
dell’attivo, del passivo, del patrimonio netto, dei
costi/ricavi, proventi/oneri, è necessario:
rettificare preliminarmente gli schemi di bilancio delle
società al fine di arrivare alla redazione di un omogeneo
schema di bilancio .
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L'uniformazione dei bilanci da consolidare: l’uniformità formale
Riccardo Mussari Ivana Rasi
Il profilo dell’uniformità sostanziale richiede che i bilanci da
inserire nel consolidato siano redatti utilizzando i
medesimi criteri di valutazione.
Per ottenere il rispetto di questa condizione essenziale per
arrivare al consolidamento, l’ente locale deve emanare
preventivamente istruzioni e direttive nelle quali siano
indicati i criteri di valutazione che devono essere applicati
dalle società del gruppo.
Esempio:
la capogruppo invita i componenti del gruppo ad adottare il criterio del
patrimonio netto per contabilizzare le partecipazioni al capitale di
componenti del gruppo, eccetto quando la partecipazione è acquistata
e posseduta esclusivamente in vista di una dismissione entro l’anno.
In quest’ultimo caso, la partecipazione è contabilizzata in base al
criterio del costo.
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L'uniformazione dei bilanci da consolidare: l’uniformità sostanziale
Riccardo Mussari Ivana Rasi
Può essere necessario procedere alla rettifica dei bilanci
per rendere omogenei:
gli accantonamenti ai fondi ammortamenti se effettuati
con aliquote differenti per le medesime tipologie di beni;
gli accantonamenti al fondo svalutazione crediti;
le modalità di contabilizzazione dei costi per beni
immateriali (se capitalizzati o se spesati interamente
nell’anno);
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L'uniformazione dei bilanci da consolidare: l’uniformità sostanziale
Riccardo Mussari Ivana Rasi
Si ribadisce che è accettabile derogare all’obbligo di
uniformità dei criteri di valutazione quando la
conservazione di criteri difformi sia più idonea a realizzare
l’obiettivo della rappresentazione veritiera e corretta. In
questi casi, l’informativa supplementare al bilancio
consolidato deve specificare la difformità dei principi
contabili utilizzati e i motivi che ne sono alla base.
La difformità nei principi contabili adottati da una o più
controllate, è altresì accettabile, se essi non sono rilevanti,
sia in termini quantitativi che qualitativi, rispetto al valore
consolidato della voce in questione.
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L'uniformazione dei bilanci da consolidare: l’uniformità sostanziale
Riccardo Mussari Ivana Rasi
Eliminazione operazioni infragruppo: nozione e finalità
Dovendo il bilancio consolidato
rappresentare la situazione patrimoniale-
finanziaria, le sue variazioni e il risultato
economico conseguito, di un’unica entità
economica composta da una pluralità di
soggetti giuridici, esso deve includere
soltanto le operazioni che i componenti
dell’area di consolidamento hanno effettuato
con i terzi estranei al gruppo
16 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
Eliminazione operazioni infragruppo: nozione e finalità
L’eliminazione delle operazioni infragruppo è
necessaria al fine di pervenire ad un bilancio
consolidato che consideri soltanto le
operazioni effettuate con i terzi estranei al
gruppo: includendo anche le operazioni
infragruppo si determinerebbe una indebita
lievitazione dei saldi consolidati.
17 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
Eliminazione operazioni infragruppo: nozione e finalità
E’ utile predisporre un prospetto riepilogativo delle operazioni infragruppo distinguendole per tipologia: acquisti di beni e servizi, cessione beni ammortizzabili, trasferimenti in conto capitale, trasferimenti correnti, distribuzione di dividendi … Risulta in tal modo più agevole individuare le relazioni tra i componenti del gruppo e, conseguentemente, eliminare le partite infragruppo.
18 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
Eliminazione operazioni infragruppo: nozione e finalità
Individuate le operazioni infragruppo, è
necessario verificare la corrispondenza dei
saldi reciproci.
Se vengono riscontrate delle differenze
bisogna operare, senza indugio, le
necessarie rettifiche o sul bilancio dell’ente
controllante o sui bilanci degli enti/società
controllate/partecipate.
19 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
Eliminazione operazioni infragruppo: le rettifiche
La redazione del bilancio consolidato
richiede, pertanto, ulteriori interventi di
rettifica dei bilanci dei componenti del gruppo,
riguardanti i saldi, le operazioni, i proventi e
gli oneri relativi ad operazioni effettuate
all’interno del gruppo amministrazione
pubblica.
21 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
Particolare attenzione va posta sulle partite “in
transito” per evitare che la loro omessa
registrazione da parte di una società da
consolidare renda i saldi non omogenei.
Eliminazione operazioni infragruppo: le rettifiche
22 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
Particolari casi di elisione sono rappresentati da:
l’eliminazione del valore contabile delle partecipazioni
della capogruppo in ciascuna componente del gruppo e la
corrispondente parte del patrimonio netto di ciascuna
componente del gruppo;
l’analoga eliminazione dei valori delle partecipazioni tra
i componenti del gruppo e delle corrispondenti quote del
patrimonio netto;
l’eliminazione degli utili e delle perdite derivanti da
operazioni infragruppo compresi nel valore contabile di
attività
Eliminazione operazioni infragruppo: le rettifiche
23 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
L’identificazione delle operazioni infragruppo
ai fini dell’eliminazione e dell’elisione dei dati
contabili relativi è effettuata sulla base delle
informazioni trasmesse dai componenti del
gruppo con il bilancio.
Eliminazione operazioni infragruppo: le rettifiche
24 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
L’eliminazione di dati contabili
può essere evitata se relativa
ad operazioni infragruppo di
importo irrilevante, in relazione
agli elementi patrimoniali ed
economici di cui fanno parte,
indicandone il motivo nella nota
integrativa.
Eliminazione operazioni infragruppo: le rettifiche
25 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
La maggior parte degli interventi di rettifica non modificano
l’importo del risultato economico e del patrimonio netto in
quanto effettuati eliminando per lo stesso importo poste
attive e poste passive del patrimonio o singoli componenti
del conto economico (quali i crediti e i debiti, sia di
funzionamento o commerciali, che di finanziamento nello
stato patrimoniale, gli oneri e i proventi per Trasferimenti o
contributi o i costi ed i ricavi concernenti gli acquisti e le
vendite).
Le rettifiche senza modifiche al risultato economico di gruppo
27 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
Eliminazione dei saldi reciproci in quanto trasferimento di
risorse all’interno del gruppo:
eliminazione di poste attive e poste passive del patrimonio di
pari importo (crediti e debiti, sia di funzionamento o
commerciali, che di finanziamento);
Eliminazione di oneri e proventi per trasferimenti o contributi
o costi e ricavi concernenti acquisti e vendite;
Eliminazione di interessi attivi e passivi infragruppo;
Partite infragruppo relative a concessioni, contributi e
provvigioni.
Le rettifiche senza modifiche al risultato economico di gruppo
28 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
ESEMPIO N. 1
Nel corso dell’esercizio l’ente controllato Y ha fornito un servizio
all’ente locale capogruppo X per un importo di 1.000. A fine
anno il corrispettivo per il servizio deve ancora essere saldato.
Gli enti rilevano rispettivamente un credito ed un debito nonché
un ricavo ed un costo.
La rettifica da operare concerne l’eliminazione del reciproco
credito/debito nello Stato Patrimoniale e del reciproco
costo/ricavo nel conto economico.
Le rettifiche senza modifiche al risultato economico di gruppo
29 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
Bilancio Comune
Bilancio ente/ società
Totale Aggregato
Rettifiche Dare
Rettifiche Avere
Consolidato
Crediti 7.000
3.000 -1000
10.000 9.000
Debiti 5.000 1.000
2.000
7.000 6.000
Riccardo Mussari Ivana Rasi
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Le rettifiche senza modifiche al risultato economico di gruppo
Bilancio Comune Bilancio ente/ società
Totale Aggregato
Rettifiche dare
Rettifiche Avere
Consolidato
Componenti Positivi Gestione
Ricavi 10.000
Ricavi 5.000 1.000
15.000 14.000
Componenti Negativi Gestione
Presta-zioni di servizi
8.000 1.000
Costi 2.000
10.000 9.000 Riccardo Mussari
Ivana Rasi 31
Le rettifiche senza modifiche al risultato economico di gruppo
ESEMPIO N. 2
▪ Il Comune A partecipa al 70% nel capitale sociale della Z S.p.A., ovvero la controlla.
▪ A ha un credito verso Z per 100 euro.
▪ A ha prudentemente svalutato il credito del 20% (20 euro).
▪ Z ha iscritto il suo debito per il valore nominale, ovvero 100 euro.
▪ A ha nel suo Stato Patrimoniale un credito verso Z per un valore in euro pari a 100 - 20 = 80.
▪ Z ha nel suo Stato Patrimoniale un debito verso A per 100 euro.
Le rettifiche senza modifiche al risultato economico di gruppo
32 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
Per svalutare il credito al 31/12/XX, il Comune ha effettuato la
seguente scrittura:
Bisogna ora procedere allo storno della svalutazione con la
seguente scrittura:
Le rettifiche senza modifiche al risultato economico di gruppo
33 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
31/12/XX Dare Avere
Accantonamento a Fondo Svalutazione Crediti
a Fondo svalutazione crediti
20 20
31/12/XX Dare Avere
Fondo svalutazione crediti
a Accantonamento a Fondo Svalutazione Crediti
20 20
Una volta determinata la parità fra i valori di credito e debito, le
poste contabili possono essere eliminate con la seguente
scrittura:
Le rettifiche senza modifiche al risultato economico di gruppo
34 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
31/12/XX Dare Avere
Debiti vs Comune A a Crediti vs Z s.p.a. 100 100
ESEMPIO N. 3
L’ente locale capogruppo X ha concesso un finanziamento
all’ente controllato Y, dietro corresponsione di interessi annuali
pari a 100.
In sede di scritture di consolidamento, gli interessi attivi
dell’ente locale capogruppo vanno eliminati con gli interessi
passivi dell’ente controllato Y.
Attenzione alla contabilizzazione degli interessi tra i ratei o i
risconti nel caso in cui il periodo di godimento degli interessi
non coincide con l’anno solare.
Le rettifiche senza modifiche al risultato economico di gruppo
35 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
Bilancio Comune Bilancio ente/ società
Totale Aggregato
Rettifiche dare
Rettifiche Avere
Consolidato
Componenti Positivi Gestione
Proventi Finanziari
900 100
Interessi Attivi
250
1.150 1.050
Componenti Negativi Gestione
Oneri Finanziari
800
Interessi passivi
500 100
1.300 1.200 36
Le rettifiche senza modifiche al risultato economico di gruppo
Riccardo Mussari Ivana Rasi
ESEMPIO N. 4
▪ Il Comune A partecipa al 100% nel capitale sociale della Z
S.p.A., ovvero la controlla.
▪ A ha concesso un finanziamento a Z sul quale gli interessi di
competenza economica dell’esercizio X (periodo 1/1/X –
31/12/X) sono pari a 50 euro.
▪ A e Z, in ossequio al principio della competenza economica
hanno iscritto, rispettivamente, interessi attivi e interessi
passivi per 50 euro
▪ Supponiamo che A e Z, in ossequio al principio della
competenza economica abbiano iscritto, rispettivamente, ratei
attivi e ratei passivi per 15 euro.
▪ Occorre, quindi, interamente rettificare interessi (attivi e
passivi) e ratei (attivi e passivi).
Le rettifiche senza modifiche al risultato economico di gruppo
37 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
Le scritture da registrare sono le seguenti:
Le rettifiche senza modifiche al risultato economico di gruppo
38 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
31/12/XX Dare Avere
Interessi attivi su finanziamenti concessi a Z s.p.a.
a Interessi passivi su finanziamenti concessi da Comune A
50 50
31/12/XX Dare Avere
Ratei Passivi a Ratei Attivi 15 15
ESEMPIO N. 5
Rettifica di costi e ricavi derivanti da contributi
▪ Il Comune A partecipa al 100% nel capitale sociale della Z
S.p.A., ovvero la controlla.
▪ A ha concesso un contributo di 70 euro in conto esercizio a Z
per lo svolgimento delle sue attività.
▪ A e Z, in ossequio al principio della competenza economica
hanno iscritto, rispettivamente come valore economico
negativo e positivo, i contributi nei loro Conti Economici per 70
euro.
▪ Occorre, quindi, interamente rettificare i contributi tanto per A
che per Z.
Le rettifiche senza modifiche al risultato economico di gruppo
39 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
Le scritture da registrare sono le seguenti:
Le rettifiche senza modifiche al risultato economico di gruppo
40 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
31/12/XX Dare Avere
Contributi in c/esercizio del comune A (Z s.p.a.)
a Contributi in c/esercizio per Z s.p.a. (Comune A)
70 70
Altri interventi di rettifica hanno effetto invece sul risultato
economico consolidato e sul patrimonio netto consolidato e
riguardano gli utili e le perdite infragruppo non ancora realizzati
con terzi.
Ad esempio, se una componente del gruppo ha venduto ad
un’altra componente del gruppo un immobile, realizzando una
plusvalenza o una minusvalenza, ma l’immobile è ancora
presente all’interno del gruppo, la minusvalenza o la
plusvalenza rilevata nel bilancio dell’ente o società che ha
venduto il bene deve essere eliminata. Di conseguenza
diminuirà il risultato di esercizio di tale componente del gruppo
e del gruppo nel suo complesso.
Le rettifiche con modifiche al risultato economico di gruppo
42 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
Interventi di rettifica che hanno effetto sulla determinazione del
risultato economico e del patrimonio netto
Eliminazione di utili o perdite derivanti da operazioni
infragruppo compresi nel valore contabile di attività, quali le
rimanenze e le immobilizzazioni (es. eliminazione di
minusvalenze e plusvalenze derivanti dall’alienazione di
immobilizzazioni che sono ancora di proprietà del gruppo);
Eliminazione dei dividendi infragruppo;
Le rettifiche con modifiche al risultato economico di gruppo
43 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
Esempio n. 6
Distribuzione di dividendi
La distribuzione di dividendi che l’ente/società controllata opera
nei confronti della capogruppo è un trasferimento di risorse
infragruppo.
In questo caso all’eliminazione del provento registrato dal
comune capogruppo si contrappone la costituzione della
originaria riserva di capitale in capo all’entità controllata.
Le rettifiche con modifiche al risultato economico di gruppo
44 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
Le rettifiche con modifiche al risultato economico di gruppo
45 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
Bilancio Comune
Bilancio ente/ società
Totale Aggregato
Rettifiche dare
Rettifiche Avere
Consolidato
Conto Economico
Proventi Finanziari
100 100
Interessi Attivi
500
600 500
Le rettifiche con modifiche al risultato economico di gruppo
46 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
Bilancio Comune
Bilancio ente/ società
Totale Aggregato
Rettifiche dare
Rettifiche Avere
Consolidato
Passivo e Patrimonio Netto
Riserve 900
Riserve 150 100
1050 1150
Esempio n. 7
Compravendita di immobilizzazioni materiali
▪ Il Comune A partecipa al 100% nel capitale sociale della Z
S.p.A., ovvero la controlla.
▪ A ha comprato, nell’anno X, un bene durevole al costo di 300
euro; la vita utile è stimata in dieci anni.
▪ A vende a Z il 1/1/ X+5 il bene per 200 euro.
▪ A realizza una plusvalenza di 200 – 180 = 20, posto che la
somma delle quote di ammortamento del bene (fondo
ammortamento) sono pari a 30 euro x 6 anni = 180 euro.
Le rettifiche con modifiche al risultato economico di gruppo
47 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
▪ La vita utile residua del bene è rideterminata da Z in 5 anni
con quota di ammortamento annuo pari 40, a partire dall’anno
X+6.
▪ L’ammortamento riscostruito determina lo storno di 10 euro
quale differenza fra il valore della quota di ammortamento
imputato da Z (con vita utile rideterminata) pari ad euro 40 e il
valore di ammortamento sul costo storico e vita per il gruppo,
pari ad euro 30 (40 euro -30 euro = 10 euro).
▪ La definizione di tale differenza determina anche
conseguenze fiscali (qui per semplicità trascurate).
Riccardo Mussari Ivana Rasi
48
Le rettifiche con modifiche al risultato economico di gruppo
Le scritture da registrare sono le seguenti:
1) Eliminazione della plusvalenza che deriva dall’operazione
infragruppo contro diminuzione del valore contabile del bene
durevole fino al costo storico di questo per il gruppo (300 euro -
180 euro), e del relativo fondo ammortamento
Le rettifiche senza modifiche al risultato economico di gruppo
49 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
31/12/X+6 Dare Avere
Diversi a Fondo ammortamento bene durevole
180
Plusvalenza da realizzo 20
Bene Durevole 160
Le scritture da registrare sono le seguenti:
2) Rettifica dei crediti e dei debiti reciproci nel bilancio
consolidato X+6
3) Ricalcolo della quota di ammortamento del bene durevole nel
bilancio X+6
Si trascurano le scritture di natura fiscale e le scritture degli anni
successivi. Queste ultime serviranno anche a stornare dalle riserve del
consolidato la plusvalenza sulla cessione del bene durevole all’interno
del gruppo.
Le rettifiche senza modifiche al risultato economico di gruppo
50 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
31/12/X+6 Dare Avere
Debiti infragruppo a Crediti infragruppo 200 200
31/12/X+6 Dare Avere
Fondo ammortamento bene durevole
a Ammortamento bene durevole
10 10
Altre Ipotesi:
▪ Contributi in conto capitale concessi dal Comune per acquisto
di beni durevoli.
▪ Compravendita di beni con proventi e costi infra-gruppo non
ancora realizzati.
Nel caso di operazioni infragruppo che
Comportano un trattamento fiscale differente, l’imposta sul
valore aggiunto deve essere considerata come costo e non può
essere oggetto di eliminazione.
Riccardo Mussari
Ivana Rasi 51
Le rettifiche con modifiche al risultato economico di gruppo
I bilanci della capogruppo e dei componenti del gruppo,
rettificati secondo le modalità indicate in precedenza, sono
aggregati voce per voce, facendo riferimento ai singoli valori
contabili, rettificati sommando tra loro i corrispondenti valori
dello stato patrimoniale (attivo, passivo e patrimonio netto) e del
conto economico (ricavi e proventi, costi e oneri):
- per l’intero importo delle voci contabili con riferimento ai
bilanci degli enti strumentali controllati e delle società
controllate (cd. metodo integrale);
- per un importo proporzionale alla quota di partecipazione, con
riferimento ai bilanci delle società partecipate e degli enti
strumentali partecipati (cd. metodo proporzionale).
Il metodo di consolidamento integrale
53 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
Il metodo integrale di consolidamento consiste
nella integrale inclusione delle attività e delle
passività degli enti/società partecipati nel bilancio
consolidato.
Il metodo di consolidamento integrale
54 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
I valori dello stato patrimoniale e del conto
economico vengono sommati, linea per linea, ai
valori dello stato patrimoniale e del conto
economico degli enti strumentali partecipati e delle
società partecipate.
Presuppone l’eliminazione della partecipazione
dal patrimonio netto dell’ente/società partecipata
e l’eliminazione delle partecipazioni dal bilancio
dell’ente locale.
Il metodo di consolidamento integrale
55 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
Il metodo di consolidamento integrale
56 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
Valore di carico della
partecipazione nel bilancio
dell’ente locale
Frazione di patrimonio
netto dell’ente partecipato o della società partecipata
Potrebbero
emergere delle
differenze
cosiddette di
consolidamento
Se la parte di patrimonio netto è superiore al
valore iscritto nel bilancio dell’ente controllante, la
differenza di consolidamento negativa va iscritta,
nel bilancio consolidato, tra le passività, nella
voce “Fondo di consolidamento per rischi e oneri
futuri”, nel caso si prevedano perdite future della
partecipata da utilizzare negli esercizi successivi.
Il metodo di consolidamento integrale
57 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
Partecipazione Frazione di patrimonio netto
Differenza di consolidamento negativa
20.000 22.000 2.000
Se tale differenza consegue a un “buon affare” si
contabilizza per intero come “Riserva da
consolidamento”.
È possibile anche un’ipotesi mista quando i
risultati negativi futuri della partecipata sono attesi
per un importo minore rispetto alla differenza
negativa.
Il metodo di consolidamento integrale
59 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
Se la parte di patrimonio netto è inferiore al
valore iscritto nel bilancio dell’ente controllante, la
differenza va attribuita agli elementi dell’attivo o
del passivo che originano la differenza.
Il metodo di consolidamento integrale
60 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
Partecipazione Frazione di patrimonio netto
Differenza di consolidamento positiva
20.000 19.000 1.000
Se non imputabili a specifiche voci dell’Attivo della
partecipante da cui scaturisce, può essere
imputata nel bilancio consolidato tra le Attività in
una voce denominata “Differenza di
consolidamento” e trattata al pari dell’avviamento
(incluso processo di ammortamento) purché
soddisfi i requisiti dettati dal principio contabile
OIC 24 (in sostanza deve essere un maggior
valore della partecipata).
Il metodo di consolidamento integrale
61 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
Qualora la “differenza da consolidamento” non
corrisponde ad un maggior valore della
partecipata (cattivo affare) è portata in detrazione
della “Riserva di consolidamento” (se presente)
fino a concorrenza del totale e l’eventuale
eccedenza è imputata al Conto Economico tra gli
oneri straordinari dell’esercizio.
Il metodo di consolidamento integrale
62 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
In caso di partecipazione totalitaria:
PN<Costo = Differenza positiva
PN>Costo = Differenza negativa
In caso di partecipazione non totalitaria:
%Patrimonio netto<Costo = Differenza positiva
%Patrimonio netto>Costo = Differenza negativa
Il metodo di consolidamento integrale
63 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
Le eventuali quote di partecipazione di pertinenza
di soggetti terzi sono rappresentate nel patrimonio
netto del bilancio consolidato sotto la voce:
“fondo di dotazione e riserva di pertinenza di terzi”
Così pure la quota di terzi relativa al risultato
economico con rappresentazione nella voce:
“risultato economico dell’esercizio di pertinenza di terzi
Il metodo di consolidamento integrale
64 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
Il metodo di consolidamento integrale
Esempio n. 8
Consolidamento integrale di un ente controllato
all’80%. La partecipazione è iscritta in bilancio
dell’ente locale per un valore pari a 96.000 e il
patrimonio netto della controllata è di 120.000
(120.000*80% = 96.000).
67 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
Il metodo di consolidamento integrale
68 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
Bilancio Comune Bilancio ente/
società Stato Patrimoniale
Consolidato
Partecipazioni 96.000 Attività 250.000 Attività 650.000
Altre attività 400.000
TOTALE ATTIVO 496.000 TOTALE ATTIVO 250.000 TOTALE ATTIVO 650.000
Patrimonio Netto 250.000 Capitale Sociale 100.000 Patrimonio netto 250.000
Riserve 20.000 Riserve Consolidate
0
Risultato Economico
15.000 Risultato Economico
12.000
Totale Patrimonio Netto
135.000 PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
262.000
Debiti 246.000 Debiti 115.000 Debiti 361.000
Quote di Terzi 27.000
TOTALE PASSIVO 496.000 TOTALE PASSIVO 250.000 TOTALE PASSIVO 650.000
Riccardo Mussari Ivana Rasi
72
Conto Economico
Comune A S.p.A.Z Rett. (Dare)
Rett. (Avere)
Consolidato
Ricavi 70.000 45.000 115.000 Costi 65.000 37.000 102.000 Utile esercizio consolidato
5.000 8.000 1.600 11.400
Utile di esercizio di pertinenza di terzi
1.600 1.600
Riccardo Mussari Ivana Rasi
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Metodo integrale con partecipazione di controllo (terzaipotesi). A detiene 80% di Z con costo iscritto nel bilancio della capogruppo 22.000 e patrimonio netto della controllata 30.000.
Stato Patrimoniale
Comune A S.p.A.Z Rett. (Dare)
Rett. (Avere)
Consolidato
Imm. Materiali 10.000 25.000 35.000 Partecipazione società B
22.000 22.000
Crediti 25.000 20.000 45.000 Liquidità 6.000 8.000 14.000
Totaleattività 63.000 53.000 22.000 94.000
Patrimonio netto
40.000 40.000
Capitale sociale + riserve
30.000 30.000
Riserva di consolidamento
2.000 2.000
Avanzo economico
5.000 8.000 1.600 11.400
Capitale e riserve di terzi
6.000 6.000
Utile di esercizio di pertinenza di terzi
1.600 1.600
Fondi rischi e oneri
10.000 5.000 15.000
Debiti 8.000 10.000 18.000
Totale passività 63.000 53.000 31.600 9.600 94.000
Il consolidamento degli elementi patrimoniali ed economici
avviene in modo proporzionale alla quota di
partecipazione:
le attività e le passività, i componenti positivi e i
componenti negativi sono riportati proporzionalmente nel
bilancio del gruppo;
il bilancio consolidato rileva le attività e le passività, i
componenti positivi e i componenti negativi del bilancio
dell’ente locali sommati a quelli dell’ente partecipato in
relazione alle quote di possesso.
Il metodo di consolidamento proporzionale
78 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
Evidenzia la sola quota del valore della partecipata di
proprietà del gruppo: in contropartita al valore delle
partecipazioni, viene eliminata solamente la quota di
patrimonio netto di pertinenza del gruppo.
Saranno rilevate le differenze di consolidamento ma non
saranno presenti le voci di spettanza dei terzi né nello
Stato Patrimoniale né nel Conto Economico
Il metodo di consolidamento proporzionale
79 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
ESEMPIO N. 5
L’ente locale possiede una partecipazione al 10% in una
società partecipata avente capitale sociale di 100.000.
La partecipazione è iscritta in bilancio dell’ente locale per
un valore di 10.000 mentre il patrimonio netto della società
controllata è di 120.000.
Il metodo di consolidamento proporzionale
80 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
Il metodo di consolidamento proporzionale
81 Riccardo Mussari
Ivana Rasi
Bilancio Comune Bilancio ente/
società Stato Patrimoniale
Consolidato
Partecipazioni 10.000 Attività 250.000 Attività 425.000
Altre attività 400.000
TOTALE ATTIVO 410.000 TOTALE ATTIVO 250.000 TOTALE ATTIVO 425.000
Patrimonio Netto 300.000 Capitale Sociale 100.000 Patrimonio netto 300.000
Riserve 20.000 Riserve Consolidate
2.000
Risultato Economico
15.000 Risultato Economico
1.500
Totale Patrimonio Netto
135.000 PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
303.500
Debiti 110.000 Debiti 115.000 Debiti 121.500
TOTALE PASSIVO 410.000 TOTALE PASSIVO 250.000 TOTALE PASSIVO 425.000