IL MALE E’
Il problema principale della vita dell’uomo e dalla sua
comprensione dipende
Il senso della sua esistenza.
Gli uomini di tutta la terrae di ogni tempo
si sono sempre chiestida dove provenisse il male
e perché Dio non lo eliminasse.
La stessa angosciosa domandaLa stessa angosciosa domandase la pone l’uomo d’oggi:se la pone l’uomo d’oggi:
perché il dolore, la malattia, perché il dolore, la malattia, perché la morte?perché la morte?
E se Dio è buono perché lo E se Dio è buono perché lo permette?permette?
Se non si trova un senso Se non si trova un senso all’esistenzaall’esistenza
del maledel male
quando se ne viene colpitiquando se ne viene colpitiin prima personain prima persona
si sperimenta la disperazione. si sperimenta la disperazione.
Esistono due tipi di risposta:
La risposta degli uomini
eLa risposta della
Bibbia
• 1) la soluzione dualistica: esisterebbero due esseri supremi, uno del bene e uno del male.
• 2) il pessimismo metafisico: tutta la realtà è male, la vita non ha un senso, non esistono valori per cui lottare.
• 3) l’ottimismo metafisico: Il male non esiste se non come sola esperienza soggettiva.
• 4) l’esistenzialismo ateo: dal momento che l’uomo nasce per morire, l’importante è “esserci”.
• 5) la rimozione del problema: di fronte alla difficoltà di trovare risposte al problema del male, si preferisce non pensarci.
Risposte umane
Di fronte all’insufficienza delle risposte umane
al problema del doloresolo la rivelazione divina
può illuminarci.
Risposte della Bibbia
• La Sacra Scrittura offre vari tentativi di spiegazione e ci presenta un vero “EVANGELO del dolore” un lieto e rassicurante annuncio che ci riscalda e ci conforta nei momenti dell’angoscia e dà un valore AUTENTICO alla nostra esistenza in tutti i suoi momenti, anche in quelli più tristi e drammatici.
Il male non ha un’origine cosmologica o metafisica, Dio non è la causa del male del mondo.
L’uomo nella sua libertà,può scegliere
di fare
sia il bene che il male.
Quando compie il male, Quando compie il male, l’uomo, allontanandosi da Dio,l’uomo, allontanandosi da Dio,fonte di pienezza e felicità,fonte di pienezza e felicità,perde la sua perfezioneperde la sua perfezionee la sua armonia con la natura.e la sua armonia con la natura.
Pertanto Il male è il frutto del peccato dell’uomo.
Il rifiuto di Dio da parte dell’uomoIl rifiuto di Dio da parte dell’uomodanneggia il cosmodanneggia il cosmoe l’intera umanità.e l’intera umanità.
Il mondo diventa Il mondo diventa soggettosoggetto
alla sua caducitàalla sua caducitànon per volere di Dio,non per volere di Dio, ma per errore umano.ma per errore umano.
Le guerre sono conseguenzaLe guerre sono conseguenzadella sete di dominio e di poteredella sete di dominio e di potere
da parte dell’uomo.da parte dell’uomo.
La sofferenza è causata dalla violenza e dalla sopraffazione.
La fame nel mondo è fruttodell’egoismo umano.
L’uomo è una creatura limitata, imperfetta,
la malattia è nella sua natura.
Dio non ha creato la morte, essa è soltanto il culminedella sofferenza umana.
Solo i credenti hanno Solo i credenti hanno la risposta la risposta
al perché del male:al perché del male:
Il male non ti piega,Il male non ti piega,Il dolore non ti distruggeIl dolore non ti distrugge
se lasci posto all’azione se lasci posto all’azione di Dio. di Dio.
Il dolore si può affrontare,Il dolore si può affrontare,
è un dovere affrontarlo.è un dovere affrontarlo.
Il dolore stimola la solidarietàIl dolore stimola la solidarietàe la solidarietà allevia il dolore.e la solidarietà allevia il dolore.
Il dolore è purificazione della superficialità,della banalità.
Il dolore va ascoltato,condiviso,
trasformato.
La sofferenza può assumereLa sofferenza può assumereil volto della positività,il volto della positività,di un valore aggiunto.di un valore aggiunto.
La tribolazione produce pazienza
e la pazienza è una virtù.
La sofferenza può diventare strumento di speranza
che portaalla concretezza.
Il dolore è un tesoro che va sfruttato.
trasformandolo in amore.
L’amore guarisce il dolore.L’Amore L’Amore guarisceguarisceIl dolore.Il dolore.
Per questa presentazione ci siamo ispirati a: Carlo Miglietta, Perché il dolore?