Direzione Estero Le opinioni espresse, ancorché frutto di analisi e studio sono rese senza responsabilità del Relatore e della Società di appartenenza
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“L’approccio all’internazionalizzazione per le PMI ed i rischi connessi all’Import/export”
Brescia 3 marzo 2010
Il ruolo della banca nella promozione delle Il ruolo della banca nella promozione delle strategie di internazionalizzazione strategie di internazionalizzazione
Alfonso Santilli
Responsabile Direzione EsteroGruppo Banca Popolare di Vicenza
Rappresentante per ICC Italia presso Commissione Bancaria dellaCAMERA DI COMMERCIO INTERNAZIONALE DI PARIGI
PresidenteCREDIMPEX-ITALIA
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IMPORTAZIONEIMPORTAZIONE
PRODUZIONE INDIRETTAPRODUZIONE INDIRETTA
PRODUZIONE DIRETTA ALLPRODUZIONE DIRETTA ALL’’ESTEROESTERO
ORGANIZZAZIONI AZIENDALI COMPLESSE ALLORGANIZZAZIONI AZIENDALI COMPLESSE ALL’’ESTEROESTERO
ESPORTAZIONEESPORTAZIONE
Una possibile catena Una possibile catena delldell’’internazionalizzazione internazionalizzazione
VENDITE CON RETE PROPRIA ALLVENDITE CON RETE PROPRIA ALL’’ESTEROESTERO
Internazionalizzazione Internazionalizzazione mercantilemercantile
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La crisi internazionale può La crisi internazionale può ““affondareaffondare”” la Globalizzazione dei mercati ?la Globalizzazione dei mercati ?
Le necessitLe necessitàà ed opportunited opportunitàà della della ““GlobalizzazioneGlobalizzazione”” per le PMI per le PMI
I nuovi mercati di sbocco e/o di I nuovi mercati di sbocco e/o di approvvigionamento approvvigionamento
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Proprio la necessità di acquisire beni non presenti in un luogo spinse i mercanti a rivolgersi presso altri popoli per scambiare i beni ed iniziò l’era degli scambi trasnazionali.
La teoria dei “vantaggi comparati” enunciata da David Ricardo nel 1817 può essere considerata come una giustificazione degli interscambi transfrontalieri. Infatti il Ricardo asseriva che lo sforzo produttivo su stessi beni è diverso tra due Paesi; pertanto ogni Paese dovrebbe specializzarsi su ciò che sa fare meglio ed esportare tale bene, mentre in contropartita importerà ciò che un altro Paese saprà fare meglio e si sarà specializzato a sua volta.
L’importazione e l’esportazione di merci
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Conoscenza della controparte
Conoscenza del mercato estero (normativa interna, doganale, fiscale ecc.)
Conoscenza di linee di credito con Banche estere
Conoscenza dei più appropriati mezzi di regolamento
Conoscenza di eventuali forme di agevolazioni in Italia o all’estero
I bisogni le Imprese che operano con l’estero le 5 C
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La crisi internazionale può La crisi internazionale può ““affondareaffondare”” la Globalizzazione dei mercati ?la Globalizzazione dei mercati ?
Il ruolo delle Banche Il ruolo delle Banche
Le necessitLe necessitàà ed opportunited opportunitàà della della ““GlobalizzazioneGlobalizzazione”” per le PMI per le PMI
I nuovi mercati di sbocco e/o di I nuovi mercati di sbocco e/o di approvvigionamento approvvigionamento
••I rischi correlati I rischi correlati
••Le cautele da seguireLe cautele da seguire
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I “rischi” nel commercio internazionale
Rischio Paese
Rischio Cambio
Rischio Controparte
E’ la valutazione globale da effettuare circa la situazione politica ed economica del Paese di residenza della controparte contrattuale, in particolare per quanto potrebbe riguardare situazione di insolvenza, moratoria dei pagamenti e chiusura delle frontiere valutarie per atto di imperioIndica la probabilità di una perdita derivante dall’operatività con soggetti residenti in un altro Stato a causa di eventi che siano posti direttamente o indirettamente sotto il controllo dello Stato verso cui si è esposti, ma che sono comunque al di fuori del controllo dei singoli operatori commerciali.moratoria generale/mancato trasferimento valutario causato da problemi politico-finanziari; ecc.
Riguarda le oscillazioni del cambio tra il momento della stipulazione del contratto (o della consegna ) e quello del pagamento
Il rischio commerciale attiene alla sfera del debitore e può essere rappresentato:
dall’insolvenza, di fatto o di diritto, del debitore, con conseguente perdita totale o parziale del credito;
dall’inadempimento puro e semplice del debitore.
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Il contratto: “questo sconosciuto”
Le possibili “alternative ! ” (lettere commerciali di offerta, conferme di ordine, fattura pro-forma, fattura definitiva ecc.)
Qualche suggerimento
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Parliamo di più tra noi e PRIMA di ogni importante decisione, per ricercare insieme una soluzione soddisfacente.
Operatore economico Operatore di banca
L’esperienza insegna che, trattando la questione all’inizio (fase contrattuale), insieme si possono trovare delle soluzioni e/o delle alternative.
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Gli INCOTERMS ( acronimo di International Commercial Terms ) è una pubblicazione della Camera di Commercio Internazionale di Parigi (l’ultima revisione è rappresentata dagli INCOTERMS2000 )
La loro funzione è di interpretare i termini di consegna ( o resa merce ) usati nei contratti commerciali internazionali
Per evitare possibili contestazioni occorre far seguire al termine resa merce SEMPRE l’indicazione:
“INCOTERMS2000” Ad esempio “C.I.F. as per ICC INCOTERMS2000”
Termini di consegna
Sono raggruppati in 4 categorie fondamentali contraddistinte dalla lettera iniziale:
Gruppo E ( EXW ) – Partenza (EX Works)
Gruppo F ( FCA, FAS, FOB ) – Trasporto principale non pagato (Free Carrier) Free Alongside Ship) Free On Board)
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Gruppo D ( DAF, DES, DEQ, DDU, DDP ) – Arrivo (Delivered Frontier) Delivered Ex Ship) (Delivered ex Quai) (Delivered Duty Unpaid) (Delivered Duty Paid)
Struttura degli INCOTERMS
Gruppo C ( CFR, CIF, CPT, CIP ) – Trasporto principale pagato (Cost and Freight) (Cost Insurance and Freight) (Carriage Paid To) (Carriage and Insurance paid To)
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Il Compratore paga il prezzo della compravendita prima di ottenere la disponibilità della relativa merce. Questo fatto comporta una posizione di “inferiorità” sotto il profilo di :
Rischio
Impegno finanziario
Il Venditore riceve il corrispettivo della compravendita dopo aver messo a disposizione dell’Acquirente la merce oggetto del contratto.
Da qui scaturisce una posizione “indebolita” sotto il profilo di:
Rischio
Impegno finanziario
Il venditore ed il compratore sono sullo stesso piano
C.O.D. (Cash On Delivery)
D/P – C.A.D. (Documents Against Payment – Cash Against Documents)
Documents Against Undertaking
Pagamento Pagamento anticipatoanticipato
Pagamento Pagamento posticipatoposticipato
Pagamento Pagamento contestualecontestuale
Tipi di pagamento Tipi di pagamento
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L’assegno di conto corrente
Strumento ancora oggi utilizzato per regolare le transazioni in certi ambiti merceologici
Maggiori rischi:
Diverso trattamento giuridico nei vari Paesi;Copertura fondi;Veridicità e poteri di chi firma
Presentazione:
S.b.f.Dopo incasso
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Nuove regole sugli assegni
Dal 25 giugno 2008 per gli assegni emessi a valere su conti in Italia
Fino ad EUR 12.499,99 si possono emettere assegni “al portatore”. Da EUR 12.500 si possono emettere SOLO assegni con la clausola
“NON TRASFERIBILE” e quindi possono essere incassati solo dal Beneficiario indicato nell’assegno.
L’utilizzo scorretto degli assegni (mancanza della clausola “Non trasferibile”) può comportare l’applicazione di Sanzioni amministrative pecuniarie sino al 40% dell’importo dell’assegno.
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L’assegno in Europa
Germania
Non è considerato un mezzo di pagamento, ma un tentativo di ottenere il pagamento, per cui l’emittente può sempre chiedere lo stop payment e quindi l’assegno non essere pagato anche in presenza di fondi
Spagna
In Spagna esiste un tipo di assegno (su moduli forniti dalle banche ), creato con lo scopo di sostituire gli assegni postdatati, chiamato “Pagarè”. Contrariamente agli altri assegni prevede l’indicazione della data di scadenza.
Quando viene presentato per la negoziazione presso una banca italiana è soggetto all’imposta di bollo sulle cambiali
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L’assegno negli Stati Uniti
L’emittente può chiedere alla banca trassata lo stop payment prima che questa abbia eventualmente pagato senza produrre alcuna motivazione;
Non esiste il protesto;
In caso di contraffazione sul fronte entro un anno dalla data di presentazione il relativo accredito può essere stornato;
In caso di contraffazione sul retro (girate false) il periodo di possibile storno può arrivare fino a tre anni dalla presentazione;
L’applicazione di leggi statali o la qualità dell’emittente ( enti governativi ) possono ulteriormente prorogare i termini di storno;
Anche il dopo incasso non garantisce un accredito definitivo (es. per truffe sulla girata).
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Banca Emittente/Issuing Bank
Compratore / Ordinante / Applicant
Venditore/Beneficiary
Banca Confermante/Confirming Bank
Contratto
Credito documentario
Banca Designata/ Nominated Bank
Banca Avvisante /Advising Bank
Il CREDITO DOCUMENTARIO
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“Credito:
significa qualunque pattuizione irrevocabile, comunque denominata o descritta, che costituisce un impegno inderogabile della banca emittente di onorare una presentazione conforme.”
Definizione di Credito Documentario riportato all’articolo 2 delle N.U.U.
(Pubblicazione 600 Revisione 2007) della Camera di Commercio Internazionale
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ALTRI STRUMENTI PER IL
REGOLAMENTO DELLE ESPORTAZIONI
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Crediti documentari con pagamento a vista all’esportatore italiano e rifinziamento fino a 5 anni alla banca estera
Sconto pro-soluto di effetti internazionali con voltura Polizza SACE o avallo di primaria banca estera
Garanzie Internazionali:
Bid Guarantee Advance Payment Guarantee
Performance Guarantee Payment Guarantee
Buyer’s Credit
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EsportatoreEsportatore AcquirenteAcquirente
Banca Popolare di Vicenza
Banca Popolare di Vicenza
Simest Simest
titoli di credito a tasso CIRR
contributo interessi (se previsto)
netto ricavo sconto a tasso di
mercato
FORFAITING - SMOBILIZZO DI TITOLI DI CREDITO
dilazione di pagamento
cessione titoli dicredito (pro solutoo pro solvendo) con
voltura poliza SACE o avalla di primaria banca
estera
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EXPORTEREXPORTER IMPORTERIMPORTER
BANCA ESTERABANCA ESTERABANCA POPOLARE DI VICENZA
BANCA POPOLARE DI VICENZA
1. Firma del contratto export ed immediato pagamento attraverso
BPVI dell’anticipo per almeno al 15% del totale dell’importo contrattuale
3. Apertura della L/C per l’85% del totale del valore
contrattuale. Pagamento del premio SACE
4. A presentazione dei documenti, pagamento a vista all’esportatore per l’85% del totale del valore contrattuale e simultanea concessione del prestito alla banca estera
General Loan Facility Agreement: un accordo finanziario in cui BPVI concede un prestito alla Banca estera per conto dell’esportatore italiano a favore dell’importatore estero sulla base di un contratto export, dell’acquisto di merce e di servizi di origine italiana, a fronte di garanzia SACE con un tenor di 2-3-4 o 5 anni con rientri semestrali e tasso di interesse fisso o variabile.
CREDITO ACQUIRENTE (BUYER’S CREDIT)
2. Firma dell’ Individual Loan Agreement
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STRUMENTI FINANZIARI ED AGEVOLATIVI
Legge 394/81
Legge 100/90
Fondo Venture Capital D.M.136/2000
(MERCHANT BANK PUBBLICA CHE GESTISCE I FINANZIAMENTI AGEVOLATI PER L‘INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE)
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INIZIATIVE FINANZIABILI:
Programmi di sviluppo commerciale comprendenti:
realizzazione di almeno una “struttura permanente” nel Paese estero es.: uffici di rappresentanza, filiali, reti di
vendita; centri assistenza tecnica; magazzini.
tutte le altre attività finalizzate allo sviluppo commerciale es.: pubblicità, eventi promozionali, materiale
pubblicitario, partecipazione a fiere; studi di mercato, consulenze, formazione
Finanziamenti agevolati per la penetrazione commerciale all’estero
(L.394/81)
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CONDIZIONICONDIZIONI
finanziamento a 7 anni, di cui 2 di preammortamento
tasso fisso (40% del tasso di riferimento)
importo massimo del finanziamento: € 2 milioni
copertura: 85% delle spese previste per il programma
(spese di magazzino, personale, affitto o acquisto immobile, automezzi)
Finanziamenti agevolati per la penetrazione commerciale all’estero
(L.394/81)
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Investimenti all’estero: partecipazione SIMEST SPA e agevolazioni
PARTECIPAZIONE DI SIMEST ALLPARTECIPAZIONE DI SIMEST ALL’’INVESTIMENTOINVESTIMENTO
fino al 25% del capitale della società estera (JV o società 100% italiana)
fino ad un massimo di 8 anni
modalità di partecipazione differenziate e flessibili
(L.100/90)
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AGEVOLAZIONEAGEVOLAZIONE
contributo agli interessi su rifinanziamento di società italiana da parte di una banca per una durata massima di anni 8 (di cui massimo 3 anni di preammortamento)
abbattimento pari a 50% tasso riferimento
sul 90% della quota di partecipazione dell’impresa italiana (fino al 51% del capitale sociale dell’impresa estera)
Importo massimo del finanziamento per impresa e per anno solare: € 40 milioni
Investimenti all’estero: partecipazione SIMEST SPA e agevolazioni
(L.100/90)
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Fondo Venture Capital in alcuni Paesi esteri
Finalità: Sostenere gli investimenti delle imprese italiane attraverso l’acquisizione di quote di capitale di rischio in imprese aventi sede in Tunisia.
Condizione per usufruire dell’intervento del Fondo: Ottenere anche la partecipazione della SIMEST S.p.A., ai sensi della legge 100/90.
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Intervento complessivo SIMEST + Fondo
Fino al 49% del capitale della società estera non superiore al totale delle quote detenute dai soci italiani
Durata dell’intervento
Massimo otto anni e comunque non oltre i termini contenuti nel contratto relativo all’intervento SIMEST ai sensi della L. 100/90
Garanzie
Per l’impegno al riacquisto delle quote di partecipazione del fondo non è richiesta l’assistenza di garanzie.
L’intervento del fondo prevede una remunerazione del tasso (BCE+1% p.a.)
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Finanziamenti agevolati per studi di prefattibilità, fattibilità e assistenza tecnica
ATTIVITA’ FINANZIABILI:
A) Studi prefattibilità / fattibilità collegati all’acquisizione di commesse nel Paese estero
B) Studi di fattibilità collegati a esportazioni o investimenti
C) Programmi di assistenza tecnica (spese di addestramento di personale locale o spese per la messa in opera di macchinari o impianti)
(D.M.136/2000)
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CONDIZIONI:CONDIZIONI:
finanziam. a tasso fisso agevolato dicembre 2009: 0,625%
limite: studi pre/fattibilità: EURO 361.000
assistenza tecnica: EURO 516.000
durata:
studi pre/fattibilità: 3 anni e 6 mesi (6 mesi pream.to)
assistenza tecnica: 4 anni (12 mesi pream.to)
Finanziamenti agevolati per studi di prefattibilità, fattibilità e assistenza tecnica
(D.M.136/2000)
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TASSI DI INTERESSEFEBBRAIO 2010
VALIDITA' DAL 01/02/2010 AL 28/02/2010
Legge 394/81 0,98%
D.M. 136/2000 0,6125%
Legge 100/90 art. 4 (*) 2,09%
(*) Tasso di contribuzione
dal sito dal sito www.simest.itwww.simest.it