Transcript
Page 1: "Imperfect Circles" - Sylvie Renault

Impefect CirclesSYLVIE RENAULT

testo critico di Maria Rosaria Fantin

foto di ROBERTA CAPPELLI

Page 2: "Imperfect Circles" - Sylvie Renault

Contatto, scontro, opposto, contrario, addizione o sottrazione. Cerchio, vortice, concentrato di emozioni in scrittura diretta che entra in relazione con se stesso. Agglomerato di sensazioni, paesaggio fantastico in cui muoiono speranze e depressioni, rivivono i ricordi. L’emozione si trasforma in colore, rende visibile ciò che provo. Esisto. Inconfutabilmente. Il colore nutre l’anima e l’anima re-impara a nutrire il corpo attraverso un mondo sommerso fatto di angoli scuri e onde di luce, che negli anni restituisce la vita. Questa la mia pittura. La pittura di Sylvie Renault. artista dei Cerchi Imperfetti. Pittrice Imperfetta, donna Imperfetta, che tra tutte le tecniche ha scelto la più intransigente non per rincorrerne la perfezione, ma per valorizzarne i difetti. Come nella vita, sulle mie tele gli errori non si cancellano, non si camuffano. Né si sottolineano. Semplicemente si accettano. E accettandoli diventano valore portante dell’opera, come della vita stessa.Perché sbagliare è vivere. E solo l’esperienza restituisce ciò che la mente inganna. Innamorarsi dei miei cerchi vi farà innamorare di voi stessi. Perché è di tutti che racconto. Di tutti noi perfettamente imperfetti.

Contact, clash, opposite,contrary, addition, negation.Circle, vortex, an essence of emotions in a direct writing style straight in relation with itself. An agglomerate of feelings, a fantastic landscape where hopes and depressions die while memories live again.Emotion turns into colour, disclousing what i feel.I am. Incontrovertibly.The colour feeds the soul and the soul learns again to feed the body through a deep world made of dark corners and light waves that, over the years, give back the life.This is my painting. Sylvie Renault’s painting. Artist of Imperfect Circles.Imperfect painter, Imperfect woman that chose the strictest among all the techniques, not to chase the perfection but to emphatize the imperfection. On my canvas, as in the life, mistakes are not cancelled or disguised. Neither stressed. Simply accepted.And, by accepting them they become the main value of the work, as in the life itself. Because to make mistake means to live. And only the experience gives back what the mind mislead.Feeling in love with my circles, you will feel in love with yourselves.Because I am telling about everyone.About all of us, so perfectly imperfect.

Page 3: "Imperfect Circles" - Sylvie Renault
Page 4: "Imperfect Circles" - Sylvie Renault
Page 5: "Imperfect Circles" - Sylvie Renault

forte impatto visivo e soprattutto emotivo, queste immagini, delle vere e proprie apparizioni, supportate dai

colori vibranti e pieni, inducono all’introspezione, alla ricerca del sé. Risucchiato dai pieni e dai vuoti, il nostro sguardo scivola, si perde nelle innumerevoli evoluzioni: pieghe dell’anima, mutevoli cambiamenti dell’essere. Galassie sconosciute si aprono a noi, argonauti persi nel costante adempimento delle nostre missioni, spazi siderali creati su un’unica forma coerente: il cerchio, la sfera, utilizzata dalla natura come esempio di perfezione e dall’artista come cifra di un’imperfezione possibile: una costruzione utile all’esplorazione dell’infinito emotivo, ricca di tassellature del piano e dello spazio, perso in geometrie interconnesse che evolvono in forme differenti, ma sempre riconducibili alla matrice; come un dna, comune a tutte le forme di vita ma generatore di un’incalcolabile diversità.

Non siamo di fronte ad un uso razionale della geometria di sapore Escheriano, quanto più alla ripetitività evolutiva della decorazione aniconica, anch’essa colma dell’angoscioso interrogativo che porta l’essere umano a scandagliare le profondità delle sue sensazioni.

Colmando di segni grafici tutta la superficie, l’artista comunica la totalità dell’emozione provata ed espressa, forza motrice di un meccanismo inarrestabile, vulcanico nella sua energia esplosiva, ed altrettanto travolgente; un horror vacui, un riempimento ossessivo dello spazio: un’esperienza totalizzante che ci porta alla rivelazione di nuove estensioni sia mentali che fisiche.

Nulla potrebbe impedire la trasposizione di questi segni poderosi su una parete o su una superficie ancor più complessa e articolata, un nuovo Galla Placidia, una nuova Santa Sofia trasformati, attualizzati in un planetario delle emozioni.

Opere come lenti d’ingrandimento, riflessi dell’anima, spazi imperfetti che ci consentono di ritrovare giorni perduti o di proiettarci in un futuro ancora tutto da costruire.

Testo critico di Maria Rosaria Fantin

Page 6: "Imperfect Circles" - Sylvie Renault

visually and emotionally striking images, lead to a deep introspection and a search for the self, like

apparitions supported by vibrant colors. Engulfed by the solidity and the void, our gaze slips, lost in countless evolutions: dephts of the soul, changeable changes of the human being. Unknown galaxies open to us, Argonauts lost in the unchanging fulfillment of our missions, sidereal space created on a single coherent form: the circle, the sphere, used by the Nature as a representation of perfection, and by the artist as possible imperfection, meant to explore the emotional endlessness, full of tilings of the plane and the space, lost in interconnetted geometries evolving into different forms, but always part of the same matrix, like the dna, common to all forms of life but also creator of countless diversities.

We are not dealing with a rational use of geometry like in Escher, but with the evolving repetition of the aniconic decoration, full of the painful question that leads the human being to sound the depth of one’s feelings.

By filling the entire surface with graphic signs, the artist imparts the entirety of her emotions, both experienced and expressed, the driving force of an unstoppable mechanism, volcanic with its blasting energy, and equally overwhelming; a horror vacui, an obsessive filling of space: a totally absorbing experience, that takes us to the revelation of new expansions, both mental and physical.

Nothing could prevent the transposition of these powerful signs to a wall or an even more complex and articulate surface: a new Galla Placidia, a new Hagia Sophia, transformed and made contemporary in a planetarium of emotions.

Works as magnifying glasses, reflections of the soul, imperfect spaces enabling us to rediscover our lost days or to be projected into a future yet to be built.

Critics by Maria Rosaria Fantin

Page 7: "Imperfect Circles" - Sylvie Renault
Page 8: "Imperfect Circles" - Sylvie Renault

1.

2.

Page 9: "Imperfect Circles" - Sylvie Renault

Particolari da / Details from

1. Le porte del sogno (Acrlic on Canvas cm 100 x 70)

2. Dove ho visto te (Acrlic on Canvas cm 100 x 70)

3. Living without you (Acrlic on Canvas cm 60 x 100)

4. Seven Pounds(Acrlic on Canvas cm 100 x 70)

5. z Ret(Acrlic on Canvas cm 100 x 60)

6. Rent (Acrlic on Wall cm 350 x 200)

3.

4.

5.

6.

Page 10: "Imperfect Circles" - Sylvie Renault

7

8.

Page 11: "Imperfect Circles" - Sylvie Renault

9.

10.

11.

12.

Particolari da / Details from

7. L’araba fenice (Acrlic on Canvas cm 35 x 50)

8. Senza titolo (Pencil on black paper cm 33 x 24)

9. Dolce e fatale (Acrlic & Cartacce on Canvas cm 80 x 80)

10. Il mio campo - Nessuna teoria(Pencil on black paper cm 24 x 33)

11. Desert sand(Acrlic & Erg Chebbi sand on Canvas cm 30 x 30)

12. Nodo in gola in ritratto di signora(Pencil on black paper cm 33 x 24)

Page 12: "Imperfect Circles" - Sylvie Renault

Sylvie Renault è una concept designer che alterna il lavoro di art director e di designer alla pittura come completamento della ricerca e dell’esperienza performativa sperimentale. Dopo le esposizioni a Olbia, Napoli e New York, le opere del progetto Imperfect Circles atterrano nuovamente a Roma, dove l’artista analizza il perfetto dell’imperfezione: come lenti di ingrandimento, riflessi dell’anima, spazi imperfetti che consentono di ritrovare giorni perduti o di proiettarci in un futuro ancora tutto da costruire. Un riempimento ossessivo dello spazio con segni grafici su tutta la superficie, un montaggio connotativo di meccanismi inarrestabili sia mentali che fisici. Il risultato è travolgente per l’osservatore dato dall’energia esplosiva dei colori e dalla vivacità del segno concentrico.

Sylvie Renault is a concept designer, a designer and also art director which alternates her work with painting as a completion of the research and the experience of an experimental performance.After being in Olbia, Naples and New York, the works of the project Imperfect Circles land again in Rome where the artist analyzes the perfect imperfection: as magnifying glasses, reflections of the soul and imperfect spaces that allow to recover lost days or project ourselves into a future yet to be built. An obsessive filling of the space with graphic signs all over the surface, a mounting connotative of unstoppable mechanisms, both mental and physical. The result is overwhelming for the observer given by the explosive colors and the liveliness of the concentric sign.

www.ecosgallery.com