La Provincia Mercoledì 7 maggio 1997 CASALMAGGIORE • OGUO PO 23
Casalmaggiore Amara sorpresa, darmi alle vetture
Radio rubate dì notte da tre auto in vìa Ticino
CASALMAGGIORE—Amara sorpresa ieri mattina per tre cittadini casalesi residenti in via Ticino: la notte scorsa sono state rubate le autoradio dalle loro auto parcheggiate sotto casa.
Per prelevare l'autoradio Philips, fissa con frontalino estraibile dalla Opel Corsa di Daniela Romoh, i malviventi hanno mandato in frantumi il finestrino del lato di guida, dopodiché hanno estratto con una certa accuratezza l'apparecchio (un modello che ha il display inserito nel cruscotto). Le autoradio sono sparite anche dal
la Lancia Dedra di Gennaro Romano (che ha avuto il deflettore spaccato) e dalla Fiat Panda di Cosetta Bianchini. In quest'ultimo caso i ladri, dopo essersi aperto un varco rompendo un finestrino posteriore, hanno sottratto anche un cofanetto contenente alcune audiocassette.
Non è lea prima volta che via Ticino viene presa di mira dai ladri, dai 'topi' d'appartamento in particolare e, a quanto è dato sapere, qualche giorno fa si sono verificati altri furti di autoradio in città, per l'esattezza in via del Lavoro.
Il 25 aprile il sindaco aveva detto che «non bisogna tacere gli errori della Resistenza». A qualcuno, però, non basta
«H Comune deve riconsacrare Casalma^iore» Seidenarì: si condanni pubblicamente l'assassinio di Roffia e Meneghetti CASALMAGGIORE — Dopo l'uccisione, avvenuta oltre cinquant'anni fa, di Giovanni Roffia, titolare di una ditta di macchine agricole, e di Francesco Meneghetti, segretario comunale, occorre «riconsacrare Casalmaggiore».
Lo dice Arturo Seidenari, che con un volantino torna su un argomento a lui particolarmente caro. «Se m una comunità che ha convissuto civilmente per tanti anni succede un fatto grave come l'assassinio dei concittadini Giovanni Roffia e Francesco Meneghetti, commesso il 2 maggio 1945 da irresponsabili in nome della comunità—scrive Seidenari—,non v'è dubbio che su tutti i cittadini di Casalmaggiore rimane una macchia infamante fintantoché chi li rappresenta istituzionalmente, cioè la giunta ed il consiglio comunale,
non pone il giusto e sacro rimedio che consiste nel riconoscere ai morti la dignità di vittime innocenti e nel porgere alle loro famiglie le scuse pubbliche. Se no continueremo, concittadini^ ad essere tutti assassini. Per chi ama profondamente Casal-maggiore e la sua storia, concittadini, non vi sarà pace finché Casalmaggiore non si redimerà da un'onta, causata da sciagurati, e voi siete testimoni che chi scrive ribatte su questo tasto da anni e sempre solo in nome della civiltà e del prestigio di Casal-maggiore.
«U sindaco, parlando in piazza il 25 aprile, disse che 'non bisogna tacere gli errori della Resistenza', riferendosi evidentemente ai due suoi e nostri concittadini assassinati proprio sui gradini del Comune ma senza far menzione della gravità degli
'errori' cioè l'assassinio compiuto in nome della comunità. Chi scrive—continua Sei-denari —non tira in ballo generici 'errori' e chiede, come ha sempre chiesto, il ripristino della civiltà con un riconoscimento ufficiale del Comune così come fa il Vaticano quando riconsacra una Chiesa nella quale disgraziatamente è stato commesso un assassinio. Se lo' fa la Chiesa, perché non lo fa il Comune della nostra città?
«Perché P'errore' di chi ha errato in nome della comunità è riconosciuto a parole ma non viene umanamente e istituzionalmente riparato? Perchè una comunità intera si deve portare addosso l'infamia d'essere complice contenta d'un assassinio? Chiedetelo, concittadini, con fermezza alla giunta ed ai consiglieri comunali come chi scrive».
Piadena. La Lega di cultura ha sollevato il caso del diverbio tra Grandi e Zanardl Interrogazioni emozioni. Il Pds difende il suo amministratore
L'assessore insulta il vìgile Le minoranze: vada via, B, sindaco fa da paciere PIADENA—Lettere. Volantini. Riunioni. Interrogazioni. Mozioni. Provvedimenti disciplinari. Negli ultimi giorni si è scatenato tutto ciò in seguito al diverbio avvenuto in un ufficio del municipio nella mattina di sabato 19 aprile tra il vigile urbano Renzo Zanardi e l'assessore al Commercio e al Bilancio Walter Grandi. Un episodio di cui esistono versioni non del tutto coincidenti. Spiegando l'aóntefatto, il sindaco Gianpaolo Torchio dice: «Avevo convocato una riunione riguardante il mercato, per studiare lo spostamen
to di alcuni banchi alimentari in zone a minor traffico. Volevo che fosse presente Grandi nella sua qualità di assessore al Commercio e che intervenisse anche il vigile in quanto conoscitore della realtà del mercato. Zanardi avrebbe preferito non essere presente, sostenendo che in precedenza Grandi lo aveva invitato molto bruscamente ad andarsene da un incontro». Concetto che il vigile ha ribadito quando s'è trattato di
Ìrartecipare alla riunione. Grandi l'ha presa ma-e «e sono volate parolacce».
Tra l'assessore e il vigile è insomma scoppiato uno screzio che il sindaco ha cercato di ricomporre, senza successo. «Sono convinto — dichiara ora il primo cittadino—che vi siano torti da enti-ambe le parti. Zanardi ha sbagliato a dire che non avrebbe partecipato all'incontro vista la presenza di Grandi, e quest'ultimo ha sbagliato nel reagire pronunciando certe espressioni nei confronti del vigile».
La riunione sul mercato poi si è svolta, ma nei giorni seguenti il sindaco ha inviato a Zanardi una comunicazione annunciandogli l'avvio di un procedimento disciplinare nei
suoi confronti, tradottosi poi in un richiamo: «Mi è sembrato doveroso intervenire, perchè Zanardi, mentre Grandi si stava allontanando, gli ha dato una spinta alle spalle».
Una ricostruzione dei fatti comunque non condivisa dal vigile, secondo il quale non vi sarebbe stato alcun spintona-mento. «Vorrei arrivare — afferma Torchio—ad una ricomposizione dettata da uno spirito di tolleranza. Certo, non posso pretendere che vi sia amicizia tra le due parti, ma ritengo debba esserci correttezza nei rapporti».
Tutta la vicenda è stata resa pubblica da un volantino inti
tolato «In Comune a Piadena il novello monsignor Della Casa» a firma della 'Lega di cultura', che ha preso decisamente le difese del vigile, esprimendogli totale solidarietà ed invitando i suoi compagni di lavoro e i cittadi- LHHH.HU m • • • ni a fare altrettanto. Dura la critica a Grandi: «Se i modi degli amministratori comunali sono questi, ne facciamo volentieri a meno — è scritto nello stampato —. Nessuno è eterno, per fortuna». Il grup-
Azione disciplinare e riunioni chiarificatorie
pò consiliare 'Lista civica per, Piadena', tramite il capogruppo Antonella Ferro, ha sottoposto all'attenzione del consiglio comunale, perchè venga posta in votazione, una mozione in cui si parla di «grave episodio», si definisce «assolutamente inaccettabile» e si condanna il comportamento tenuto dall'assessore verso un pubblico ufficiale, «causa di una conflittualità con i dipendenti comunali che non giova al buon funzionamento dell'ente locale», si esprime a Zanardi
«la propria completa solidarietà» e si chiede al sindaco, «che ne ha facoltà, di revocare l'assessore Grandi, che ha da: to prova di
non sapere interpretare in maniera corretta improprio ruolo istituzionale». Interlocutoria la posizione del consigliere Luigi Pagliari (Forza Italia), che chiede con una interroga-
Scandolara Ravara. Domani torna in consiglio la vicenda del piazzale abusivo
Resa dei conti sulla 'Bini' SCANDOLARA RAVARA — Alle 21 di domani tornerà a riunirsi il consiglio comunale. Nell'occasione il sindaco Giovanni Bozzini (Pds) risponderà all'interrogazione presenta-ta il 12 aprile, nel corso della precedente seduta consiliare, dal consigliere di minoranza Antonio Borghesi (Ppi), capogruppo di 'Insieme per rinnovare, sulla vicenda del piazzale abusivo realizzato presso la ditta 'Fernando Bini Spa'.
In particolare, l'esponente d'opposizione aveva chiesto delucidazioni in merito al fatto che il Comune inizialmente avesse ingiunto all'azienda di demolire l'opera realizzata in contrasto con la normativa, per poi passare alla richiesta di pagare una sanzione pecuniaria di 178 milioni di lire. Una situazione nei confronti della quale Borghesi ha espresso numerose riserve, sostenendo che l'amministrazione comunale ha tenuto un atteggiamento contraddittorio.
«L'ordinanza di demolizione — spiega ora Bozzini — è
L'ingresso della ditta 'Bini Fernando' di Scandolara (foto Osti)
stata revocata per una difformità tra il nome dell'effettivo rappresentante dell'azienda, Giuseppe Bini, e quello del fratello Alfredo, destinatario dell'ingiunzione. Nel frattempo è tornato in vita il decreto secondo il quale il Comune avrebbe
dovuto comminare una sanzione pecuniaria. Ed è ciò che abbiamo fatto, tanto che la ditta avrebbe dovuto pagare entro il 17 aprile. L'azienda ha però presentato una richiesta di sospensiva al Tar, che dovrà pronunciarsi entrala metà del mer
se. Se il tribunale rigetterà la richiesta, la 'Bini' dovrà pagare. Se la risposta sarà positiva, il versamento della sanzione sarà congelato.
«Tutto ciò, naturalmente — continua il sindaco — è indipendente dal giudizio di merito che dovrà poi esprimere il Tar in merito al ricorso presentato dalla ditta. A questo punto io riten'go che, dal canto suo, il Comune abbia già fatto quanto doveva, attenendosi alla legge e alle indicazioni fornite dallegale. Spetta al Tar dire l'ultima parola».
H consiglio comunale sarà inoltre chiamato a rispondere ad una ordinanza istruttoria inviata dal Comitato regionale di controllo relativa ali approvazione del bilancio di previsione '97, del bilancio pluriennale e della relazione previsionale e programmatica. «Si tratta di meri rilievi tecnici», commenta Bozzini. Infine i consiglieri esamineranno il punto relativo all'approvazione del regolamento dei servizi di assistenza domiciliare, (d.b.)
Manara in mostra a Casalmaggiore fino al 25 maggio
CASALMAGGIORE — La mostra del compianto maestro Gianfranco Manara «Ohi, pastelli e acquef orti», resterà allestita nella galleria del teatro Comunale (in via Cairoli 53) sino al 25 maggio grazie all'assessorato alla Cultura dei Comune e all'amministrazione provinciale. Nato a Casalmaggiore nel 1924, Manara è vissuto e ha lavorato a Milano dove è stato per oltre 20 anni docente di disci-gline pittoriche all'Accademia di Brera,
tudio al Collegio Civico di Cremona e all'istituto d'arte 'Toschi' di Parma. Nel '51 fu invitato a partecipare ad una pre
stigiosa manifestazione allestita nel Ridotto del teatro alla Scala di Milano, dove erano presenti Carrà, De Pisis, Mafai, Tozzi, Semenghini. Dal *48 in avanti l'artista casalese tenne numerose mostre, in Italia e in Francia, ottenendo vasti consensi. Nell'89 partecipò alla 'Prima biennale di Cremona' con 1 più importanti pittori dell'area padana. La rassegna sarà accompagnata da un catalogo con la presentazione di Raffaele De Grada. Questi gli orari di apertura: da martedì a sabato dalle 15.30 alle 18.30, domenica e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30.
Giorni 'caldi' nel palazzo municipale di Piadena (foto Osti)
zione a risposta scritta «1) di conoscere come sono avvenuti realmente i fatti del presunto litigio; 2) se realmente l'assessore signor Grandi ha usato parole, espressioni e giudizi lesivi dell'onore e della professionalità del vigile come riportato dal volantino della Lega di cultura». Anche Pagliari definisce grave l'episodio, e «visto lo stato di smarrimento e di sfiducia verso le istituzioni che sta serpeggiando tra i cittadini di Piadena» chiede che il documento venga posto all'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale. Cauta infine la posizione di Alvaro Busi, segretario del Pds, il partito di
In giugno a Calvatone
Una nuova campagna
archeologica CALVATONE — Torneranno presto a riaccendersi i riflettori su Be-driacum, il 'vicus' romano posto sulla via Postu-mia (che collegava Genova ad Aquileia), noto per due famose battaglie avvenute nel 69 dopo Cristo, la prima tra Otone e Vitellio, la seconda tra Vitellio e Vespasiano.
Una trentina di archeologi dell'università di Milano e Pavia arriveranno infatti in paese ai primi di giugno per proseguire le ricerche nell'area recintata di Sant'Andrea, di cui è proprietaria la Provincia di Cremona. Gli studiosi scopriranno una zona già esaminata anni fa da Mirabella-Roberti ed effettueranno ricerche in un settore finora inesplorato.
Le campagne di scavo nell'area archeologica di Sant'Andrea stanno suscitando interesse crescente tra gli esperti e sono ormai diventate un punto di riferimento per le ricerche archeologiche dell'Italia settentrionale, tanto da essere spesso citate, come ha ricordato martedì 29 ottobre '96 la dottoressa Lynn Passi Pitcher della Soprintendenza archeologica della Lombardia durante l'illustrazione degli scavi realizzati lo scorso autunno presso il 'Campo del Generale', luogo sottoposto a indagine sin dal 1988.
Grandi: «Ritengo che si tratti di una questione delicata. Per ora non mi permetto di esprimere giudizi, perchè non ho assistito direttamente all'episodio. Quello che posso dire con certezza è che con Walter Grandi ho lavorato in più occa; sioni e non mi è mai capitato di sentirlo pronunciare espressioni offensive nei confronti di nessuno. Domani sera (stasera, nda) ci riuniremo, discuteremo serenamente e vedremo il da farsi». Più di un esponen-tedel Pds è comunque critico verso il volantino della Lega di cultura: «Le sedi per parlare di questa vicenda sono altre», (d.baz.)
Motta,'Concerto per un amico9
Paolo Gazzaniga ricordato col rock MÒTTA BALUFFI — In memoria di Paolo Gazzaniga, il ragazzo scomparso il 10 luglio dell o scorso anno, sabato prossimo, 10 maggio, nel parco delle scuole elementari, si terrà il «Concerto per un amico». La manifestazione, che è patrocinata dall'amministrazione comunale, avrà inizio alle 21 e vedrà l'esibizione di due gruppi musicali: 'Jackstraw' e 'Profilo Dantesco'.
All'inizio della serata verrà ricordato che Paolo per alcuni anni, fino a quando le sue condizioni di salute glielo hanno consentito, è stato il batterista dei 'Jackstraw' assieme a Enrico Tomasoni (chitarra), Roberto Foroni (voce)? Roberto Araldi (basso) e Giuseppe Mancini (chitarra).
Ragazzi che, come tanti altri, non hanno avuto il tempo di salutarlo e che ora desiderano ricordarne la figura e i tanti momenti vissuti insieme attraverso la musica. Un ringraziamento sarà indirizzato a Mariagrazia, che accettando di prendere il posto che fu di Paolo, ha dato ai 'Jackstraw' la possibilità di continuare ad esistere come gruppo. Non verrà poi dimenticata Paola, divenuta parte fondamentale della formazione musicale cremonese con il suo supporto alle voci.
La rassegna musicale sarà aperta dai Trafilo Dantesco', una 'cover band' formata da un gruppo di amici dei 'Jackstraw'. in caso di pioggia il concerto si terrà ugualmente, all'interno della palestra co-
' munale. (d.b.)