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COLTURE

A VAIERÀ FRATTA SI SPERIMENTA IL TRAPIANTO MECCANIZZATO DEL RISO

In onore della mondinaSi evita così la fase più difficile della coltura\l comune di Vaierà Fratta

il Sig. Sangaili e ring.Negri stanno realizzando

una sperimentazione pionieristicanel campo della risicoltura: iltrapianto meccanizzato del riso.Il trapianto del riso è una tecnicaagronomica da sempre utilizzatain risaia con lo scopo di renderepiù veloce la fase di germinazionedella semente, posta in un vivaio,e poter poi effettuare la messa incampo nel momento più oppor-tuno.Tale pratica, che in Italia venivaeffettuata con l'ausilio di manodo-pera femminile, fu abbandonatacompletamente negli anni '60 perdare spazio alla semina diretta;in altri paesi il trapianto del risosia manuale che meccanizzato èlargamente diffuso tanto da venirutilizzato su circa il 60% dellecoltivazioni risicole mondiali.I due agricoltori seguono datempo le vicende di un aziendavenezuelana che ha introdotto iltrapianto meccanizzato da ormaitre anni e, venuti a conoscenzadell'esistenza di una trapiantatricepresso l'Istituto Sperimentaleper la Cerealicoltura, sezione diVercelli, si sono accordati col Dott.Russo, direttore della sezione, perrealizzare una sperimentazionenelle loro aziende.Si sono costruiti una serra edhanno sperimentato diversi tipi disubstrato, per la preparazione delletto di semina, in combinazionecon varietà di risi sia del tipoIndica che Japonica, effettuandotrapianti in varie parcelle all'internodell'azienda.Una volta trovata l'ottimale com-posizione del substrato è statascelta la varietà Indica Fragranceper effettuare una prova di pienocampo su circa 20 pertichemilanesi di terreno; le piantineutilizzate per la prova sono statetrapiantate dopo 11 giorni dallasemina, alla terza foglia distesa,utilizzando un'interfila di 30cm.I vantaggi nell'utilizzo di questatecnica sono notevoli: innanzituttosi evita la fase più difficile dellacoltura che è appunto la seminadiretta che comporta problemi

Una fase del Trapianti:

legati alla praticabilità del terreno,all'effettuazione di concimazioni,al successivo controllo delle acqueper evitare la formazione di algheo lo sviluppo di larve di insetti;inoltre, viene compattato menoil terreno e, come già detto,si può effettuare il trapiantonei momento più opportunorealizzando una razionale lottaal riso erodo.Rispetto al passato, quando lepiantine venivano trapiantate inpiena fase di accestimento, il risooggi viene trapiantato in pienocampo alla terza, massimo quartafoglia in quanto, uno dei vantaggidel trapianto meccanizzato èquello di favorire l'accestimento.Altri notevoli vantaggi sonocostituiti dal ridotto impiego disemente se si pensa che per tra-piantare un ettaro sono sufficienti

30-45 kg di riso da seme.I punti da chiarire di questa tecnicasono rappresentati innanzituttodagli investimenti economicinecessari per l'acquisto delleattrezzature e per la costruzione diuna serra idonea all'allevamentodelle giovani piantine di riso;inoltre sarebbero da studiaree sperimentare a fondo sia idifferenti tipi di substrato su cuiseminare il riso sia le varietà piùidonee a questo tipo di coltura.Per quanto riguarda l'introduzionedi questa innovativa tecnica leaspettative del Sig. Sangaili edell'lng. Negri non sono legatead un incremento delle attualiproduzioni né, tantomeno, aduna accelerazione dei processiproduttivi, quanto piuttosto allarealizzazione di un prodotto"speciale" che possa essere un'al-

RISO E BELLOQembra decisamente in cre-Oscita la superficie risicola

della provincia di Lodi. Lo san-cisce il secondo bollettino cheriporta le stime sugli investimenticolturali in Lombardia, realizzatoattraverso la tecnica del telerile-vamento.Il dato, pur con ampi marginidi aggiustamento, chiaramentespecificati da chi l'ha diffuso,fisserebbe la presenza del riso inProvincia di Lodi intorno ai 3.000ettari. È necessario attenderedegli ulteriori riscontri poiché, se

così fosse, saremmo in presenzadi una vera e propria esplosionedel riso.L'anno scorso la superficie desti-nata a questo cereale si è asse-stata intorno ai 1800 ettari. Unincremento così vistoso non trovauna conferma visiva tra coloroche tutti i giorni si muovono trale campagne lodigiane.Tuttavia, anche per ammissionedei rivenditori di semente, pareproprio che un certo incrementodella coltivazione sia un fattoappurato.

ternativa a quello che attualmentesi trova in commercio.Come si diceva il trapianto con-sente di effettuare una razionalee più efficiente lotta al riso erodoutilizzando il metodo della falsasemina.Dal momento che si può disporredi un tempo sufficientementepiù lungo, prima di effettuare iltrapianto, è possibile ottenere leemergenze scalari del riso erodoed intervenire con efficaci tratta-menti chimici e meccanici per untotale controllo dell'infestante,realizzando quindi una effettivabonifica del terreno.Affinando una tecnica di questotipo si riuscirebbe a produrresemente con un ridottissimo con-tenuto di "grana rossa" e quindipiù apprezzabile dal mercatosementiero.Un altro vantaggio strettamentelegato alla possibilità di trapiantareil riso tardivamente rispetto allasemina diretta è la possibilità dieffettuare delle colture di coper-tura (le cosiddette "cover crops")durante il periodo invernale.Tra le colture più adatte vi sonodelle leguminose (veccia villosa,trifoglio incarnato, pisello) mapossono anche essere utilizzatedelle graminacee (loglio italico,orzo, triticale) o delle crucifere(colza).Le colture di copertura svolgonoinnanzitutto un'azione di catturae utilizzazione dei nitrati presentinel terreno dopo la raccolta delriso che rischiano di essere lisciviatidalle piogge autunnali; inoltre talicolture permettono di controllarela flora infestante presente neiterreni di risaia sia attraverso lacompetizione per gli elementinutritivi e per la luce che si vienea creare tra malerbe e "covercrop", sia creando una barrierafisica alla crescita delle plantuleinfestanti. Infine le colture dicopertura migliorano la strutturadel terreno oltre ad apportaresensibili quantità di sostanzaorganica.La semina di tali colture deveessere molto precoce, non oltre il10 ottobre, e la raccolta e l'inter-ramento devono avvenire almeno20 giorni prima del trapianto delriso.

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