Istituto Comprensivo di Travesio
La voce della scuola
n.1
SOMMARIO
Articolo della Redazione pag. 2
Le favole pag. 3
Il valore di un amico pag. 9
Tutti a teatro per l’”Odissea” pag. 10
Ricordi della Prima Guerra Mondiale pag. 12
I Cucumber Sandwiches pag. 13
Lettera aperta: “La nostra scuola” pag. 15
Ricordi di scuola pag. 17
I Laboratori pag. 19
Al teatro “Rossetti con la famiglia pag.
2
Anche quest’anno desideriamo costruire un giornalino informatico con l’apporto
di tutte le fasce di alunni. Secondo noi è un’esperienza molto impegnativa ma
anche piacevole, sia per i docenti sia per gli alunni, e può rivelarsi un’ottima
opportunità per costruire quelle abilità sociali di cui spesso si sente parlare dai
maggiori esperti del settore.
Con la collaborazione di tutti i docenti si possono trasformare gruppi di ragazzi,
più o meno volontari, in una vera e propria redazione giornalistica.
Logicamente ci sarà un’ampia diffusione di compiti ma, allo stesso tempo, si
otterrà un alto grado di corresponsabilità.
L’impresa non sembra facile ma se riusciamo a fare ciò, si realizza un progetto
di collaborazione educativa in cui ogni soggetto può sentirsi parte di una
comunità di persone che acquisiscono le une dalle altre e che cooperano per il
raggiungimento di un fine comune.
In tutto questo i docenti assumono anche un compito di organizzazione e
coordinamento delle attività.
Il lavoro di collaborazione sfocia poi nella produzione di un giornalino
scolastico periodico, pubblicato in versione digitale sul portale dell’Istituto
Comprensivo.
Negli scorsi anni è risultata una carta vincente la collaborazione di tutti gli
alunni della scuola per la creazione grafica del logo
dell’Istituto stesso e dei cartelli per le fermate del
Pedibus.
Con la speranza di poter coinvolgere un sempre maggior
numero di docenti ed alunni riprendiamo il percorso col
primo numero dell’anno scolastico 2014-15.
La redazione
3
Scuola Secondaria di I° grado “A. LizierScuola Secondaria di I° grado “A. LizierScuola Secondaria di I° grado “A. LizierScuola Secondaria di I° grado “A. Lizier”
LE FAVOLE LE FAVOLE LE FAVOLE LE FAVOLE I ragazzi della classe 1^ C , nel mese di novembre, hanno analizzato alcune favole
classiche e moderne e, al termine del lavoro, hanno costruito una mappa
concettuale e inventato alcune favole.
Le mappe concettuali servono per acquisire in modo corretto gli elementi
essenziali di un qualsiasi argomento di studio. Qui vi proponiamo la mappa
elaborata da alcuni ragazzi il lunedì pomeriggio, assieme alla dottoressa Padovan.
n.1 Mappa concettuale sulla favola. Questa mappa è utile per ricordare le caratteristiche della
favola.
n.2 Mappa concettuale utile per inventare una favola.
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Favole inventate dai ragazzi di 1 C
Un granchio di nome Leonard un giorno diventò amico
di una conchiglia. Da quel dì Leonard andò a trovare la
sua amica ogni mattina ma, un giorno, la marea la
portò via e il granchio tornò nella sua tana silenzioso.
Dopo un mese ritornò sulla riva di quel tratto di
spiaggia, la rivide e le disse: -“Per tanto tempo ti ho cercata? Dove sei stata?”- “
Sono andata nei fondali marini, vieni anche tu?” E il granchio con slancio le rispose: “
Ok, ma domani torniamo perché ho una sorpresa per te.”- “Oh che bello! Cos'è?”- Il
granchio le disse solamente: -“ Domani la vedrai.”- Il giorno dopo, arrivati a casa sua,
Leonard le disse: “Ecco la sorpresa. Apriti così puoi conoscere tutti i miei amici.”- La
conchiglia ascoltò la richiesta del compagno, si aprì ma non fece in tempo a
richiudersi perché i presenti la mangiarono. Morale : L’amore fa brutti scherzi.
(Daniele Facca)
C’erano una volta due coniglietti, Leo e Lake che stavano
correndo in un prato. A un certo punto i due coniglietti
videro una grande quantità d’acqua e Leo disse:”Fermo
fratello mio. Non andare lì! Ci sono le sabbie mobili!”.
Lake ribatté :”Ma no! Quello è un lago!”. Leo, orgoglioso,
chiamò una mucca che transitava di lì e le chiese:”Signora
mucca , mi può dire che cos’è quella massa d’acqua? Sono
le sabbie mobili o è un lago?”
La mucca rispose: -“ Non sono nessuno delle due! E’ una semplice, anzi una
semplicissima, pozzanghera ma molto profonda!” Allora i due coniglietti capirono
che prima di dire qualcosa bisogna riflettere.
(Lara Bornacin)
5
Un giorno una volpe vide un cane parlare con il re
degli animali e si ingelosì perché pensò di non poter
più rimanere la più importante consigliera del grande
capo degli animali.
Allora la volpe, in quanto era molto furba, escogitò un piano. Si avvicinò al leone e
gli disse :-“Signore è stato invitato alla festa a numero chiuso della grande Leonessa
e, per entrare, deve portare una foglia per farsi riconoscere.”
La volpe andò via e il leone mandò il cane a raccogliergli una foglia, per farsi
riconoscere alla festa. Il cane scomparve nel nulla e non portò mai la foglia al leone
perché, essendo tanto tontolone, credette alla volpe e andò a cercare la foglia in un
luogo lontanissimo. In quel dannato luogo non trovò niente, perse la fiducia del
leone e tornò a stare da solo.
La morale della favola è: “ Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.”
(Angelica De Carlo)
Un bel giorno in campagna c’era un cacciatore con il suo
Drathaar e, ad un certo punto, da un campo di soia, uscì
una lepre grande e veloce. Il cacciatore con un movimento
molto rapido caricò il fucile e sparò, ma non prese bene la
mira bene. Non riuscì nel suo intento e la lepre riuscì a
sparire e a fare le pernacchie al cane. Questi, offeso a
morte, partì senza aspettare i comandi del suo padrone e,
dopo poco, tornò con la lepre in bocca. Il cacciatore felice e
fiero nello stesso tempo del suo cane lo accarezzo e gli chiese:- “Come hai fatto a
scovare quella presuntuosa in così poco tempo?- -“Pensava di fregarmi ma, prima di
partire, avevo allertato tutti i miei amici cani, e così l’abbiamo accerchiata.”-
Spesso L’UNIONE FA LA FORZA!!!!! (De Martin)
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C’erano una volta due essere viventi un po’ particolari: un
topo e un gatto che stavano sempre assieme, giocavano a
nascondino e non si azzuffavano mai. Purtroppo un giorno
il topolino, correndo per nascondersi lungo i margini di un
ruscello, inciampò su un sasso e cadde nell’acqua. Il gatto
aveva paura dell’acqua però, per salvare il suo amico, si fece coraggio, si tuffò e pur
con mille peripezie lo prese per la coda riportandolo a riva.
In quel mentre stava arrivando una volpe con l’ intenzione di mangiarsi il gatto. Il
topo la vide in tempo e avvertì il suo amico gatto che riuscì a salvarsi.
Chi trova un amico, trova un tesoro.
(Giulia Gotti)
La formica e la cicala
Era autunno e le formiche lavoravano alacremente in
un prato per l’arrivo dell’inverno. Un giorno rividero la
cicala, che aveva cantato tutta l’estate, ferma senza far
niente.
Quando iniziò l’inverno la cicala non trovò più cibo e,
per non morire di fame e di freddo, bussò alla porta
della casa delle formiche. Umilmente chiese se poteva stare tutto l’inverno con
loro. Le formiche le risposero :-“ Sì puoi entrare e stare con noi ma devi lavorare
per mangiare. Ti chiediamo solo di continuare a cantare così ci riporti un po’
d’estate nel formicaio.” La cicala accettò volentieri e così sopravvisse. A volte
anche i duri di cuore sono generosi.
(Hodza Abnor)
7
Un giorno una tigre, che andava a caccia, vide un leone
ferito in balia degli avvoltoi. Il leone le chiese di aiutarlo
ma lei lo guardò, ma non lo aiutò, anzi fece finta di non
averlo proprio sentito.
Dopo non molto tempo la tigre venne catturata dai
cacciatori e il leone, che nel frattempo era guarito, la rivide, le passò vicino e le
disse: -“Adesso prova a patire anche tu.”-. La tigre venne uccisa dai cacciatori perché
nessun animale della savana si prese la briga di salvarla.
Bisogna aiutare gli altri per poter sperare di essere aiutato quando ne avrai bisogno.
(Sofia Nassutti)
C’erano una volta una leonessa e due
zebre che pascolavano in un angolo
riparato della savana. La leonessa disse:-
“Che prede facili ! Le prenderò in un
baleno !” E cominciò a correre più forte
che poteva, ma le zebre si accorsero di essere inseguite e chiesero alle
loro compagne:- “Aiuto! Aiutateci! Sta arrivando la leonessa per
mangiarci!- Al richiamo tutte le zebre si riunirono, si misero vicine, vicine
e formarono una grande nuvola bianca e nera. La leonessa , vedendo
quella grande nuvola nera scappò impaurita.
L’UNIONE FA LA FORZA!!!! (Vuerch Gaia)
8
Una volta, in uno zoo, c’era un leone molto
potente, era il re dello zoo.
Il leone amava la solitudine e nella gabbia non
voleva nessuno.
Un giorno si accorse che nel suo spazio c’era una
piccola ragnatela e la distrusse. L’indomani ne
trovò un'altra e distrusse anche quella. Quando, dopo alcuni giorni, ne
trovo un'altra ancora non la distrusse, ma aspettò che arrivasse il
costruttore che, meraviglia delle meraviglie, era una ragnetta.
Il leone le chiese:- “ Cosa fai nella mia gabbia ? “-
La ragnetta gli rispose: - “ Scusi, signor leone, non pensavo di arrecarle
disturbo. Mi sono permessa di costruire le ragnatele per prendere tutti
quegli insetti dispettosi che le procurano tanto fastidio quando dorme. ”-
Allora il leone rifletté e poi le rispose che poteva restare ma doveva
continuare ad essere sua amica , prendere tutti gli insetti, e fargli
compagnia.
La ragnetta rispose di si e diventarono inseparabili.
CHI TROVA UN AMICO TROVA UN TESORO
(Rosa Bernardis)
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RIFLESSIONI
PERSONALI
IL VALORE DI UN AMICO
Un giorno, con il mio amico Alex, sono andato a giocare nel bosco.
Con tanta buona volontà e fantasia abbiamo costruito un ponte legando della
legna con una corda. Ad un certo punto io sono scivolato e il mio piede si è
incastrato tra due pezzi di legna. Vista la
posizione in cui mi trovavo, non riuscivo a
liberare il mio piede e più il tempo passava, più
mi agitavo.
Alex, pur essendo più piccolo e magro di me, è
riuscito a liberare il mio piede, usando un
bastone e facendo leva tra i due legni.
Se non ci fosse stato Alex con me sarei rimasto
da solo nel bosco e forse per molto tempo. In
quel momento ho apprezzato la sua presenza
vicino a me. (Bagnariol J. – 1C
Durante una passeggiata nel bosco con una mia amica stavo per calpestare
una vipera. Al mio fianco, per fortuna, c'era la mia amica che mi ha detto di
stare attenta. Ho fatto un salto e mi sono allontanata dalla vipera in modo
velocissimo. Che spavento mi sono presa ma per fortuna è andata bene per
me e per la vipera.
(De C. A.)
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TUTTI A TEATRO PER L’ODISSEA
Il 28 ottobre 2014
con la scuola tutti
noi alunni della
Scuola Secondaria e
molte classi delle
Primarie ci siamo
recati in Auditorium
dove abbiamo
assistito alla
rappresentazione teatrale “Le avventure di Ulisse”, versione
moderna di un testo antico “L'Odissea” di Omero.
La storia messa in scena dalla compagnia narra del faticoso e
lunghissimo viaggio intrapreso da Ulisse e dai suoi compagni per
rientrare in patria , a Itaca. Purtroppo Ulisse, durante il viaggio,
perde tutti suoi compagni ma, grazie alla sua astuzia, supera
ostacoli enormi ( mangiatrici di uomini, ciclopi, sirene incantatrici e
tempeste devastanti) per giunge a Itaca, dopo dieci anni, da solo.
Sconfigge i Proci e, con sua moglie, riprende il viaggio per recarsi
nell'isola dei Feaci dove le persone vivono felici assieme a gruppi
etnici differenti.
Questo finale è stato inserito dalla compagnia teatrale per
sottolineare come, tanti conflitti attuali, si potrebbero evitare con
una maggiore unione e collaborazione tra i differenti popoli.
Lo spettacolo è stato sostenuto dagli attori con un ritmo vivace e
brioso e con l’ausilio di una sceneggiatura che alternava la parte
discorsiva con balletti e con canti, dando anche spazio a momenti
commoventi , briosi o ironici.
ATTIVITA’ SVOLTE A SCUOLA
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Il racconto è stato eseguito narrando i fatti principali con 13 scene
distinte ma non staccate tra di loro e la partecipazione di almeno 30
persone.
Il livello di recitazione degli attori è stato ottimo. Nel complesso la
nostra valutazione è da considerarsi molto buona.
Gli attori ci hanno fatto capire che la pace e la fratellanza tra i
popoli sono l'unico cammino per una crescita equilibrata della
società umana.
Gli attori sono stati molto espressivi e hanno creato un'atmosfera
reale. Quando hanno iniziato lo spettacolo accendendo le luci: era
bellissimo e ci hanno fatto da subito una buona impressione. Tutti
sapevano sempre alternarsi, a volte facevano parte del coro, a volte
recitavano sul palco o andavano dietro le quinte.
Le luci e gli effetti sonori erano gestiti da un signore che si trovava
vicino all'ingresso. Le luci accompagnavano le scene dando
l'impressione di vivere in prima persona come nella scena in cui
Poseidone scatena la tempesta contro Ulisse. In questa scena le luci
avevano un ruolo fondamentale.
Sul palco c'era un piccolo coro che cantava molte canzoni,
collegando così in modo allegro le differenti parti discorsive. Sul
palco c'era anche il piccolo gruppo musicale.
Gli attori, anche se erano pensionati, erano molto bravi e sapevano
divertire gli spettatori. Strano a dirsi ma hanno cantato dei testi
usando delle musiche moderne. Risulta strano perché tutti gli attori
erano un po' meno giovani di noi. La loro età, se abbiamo compreso
bene, va dai 65 anni in su. Sono tutti pensionati e si sono dedicati
alla professione di attori solo dopo aver lasciato il lavoro.
E' stato veramente bello vedere questo spettacolo e lo consigliamo
a tutti perché è divertente e semplice da comprendere.
E’ stata un’esperienza da ricordare
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RICORDI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE.
Mostra di Toppo di Travesio
Cara maestra ,
ti scrivo la mia prima lettera dalle
Scuole Medie di Travesio, dove mi trovo ora.
Ho molta nostalgia di te perché sei stata la
mia maestra del cuore e come te non ne
troverò mai. Ti vorrei raccontare della mia
prima gita in questa scuola, cioè di essere stata con i mie compagni a visitare una
mostra allestita nei locali della SOMSI a Toppo e dedicata alla Prima Guerra Mondiale.
La visita è stata molto istruttiva e divertente nello stesso tempo perché Claudio
Romanzin, la nostra guida, ci ha guidato con tanta calma ed esperienza nell’analisi
storica di alcuni reperti storici trovati nelle nostre zone da alcuni signori e signore
appassionati di storia locale.
Ad esempio in una teca erano esposti tutti gli oggetti che venivano posizionati nella
cintura da un soldato. Gli oggetti erano: la gavetta, la baionetta, la maschera a gas e
le bombe a mano. Il momento di maggiore coinvolgimento emotivo per me è stato
quella di provare a cercare alcuni parenti nei documenti che riportavano gli elenchi
delle persone inviate al fronte e di quelle morte nei differenti campi di battaglia della
prima guerra mondiale. Nei differenti elenchi ho trovato persone col mio cognome.
Alcuni miei compagni hanno osservato con maggior interesse le differenti fotografie di
soldati, i manichini che riproducevano delle scene molto cruenti (il carretto dei
profughi, la barella con un moribondo, il prete che leggeva una lettera ad una vedova)
o gli oggetti esposti (baionette, elmetti, gavette, bombe a mano, maschere a gas, filo
spinato, fucili).
Alla fine della mostra stanchi ma soddisfatti delle spiegazioni ricevute, siamo usciti a
fare merenda e a giocare tutti insieme come facevamo gli altri anni al parco. Infine
siamo tornati a scuola a piedi.
Ho fatto una bellissima camminata all'aria aperta assieme ai miei nuovi compagni. Ah
dimenticavo di dirti che i miei nuovi compagni sono deliziosi con me! Invidio molto i
bambini di prima perché ti hanno al loro fianco, sono fortunati!
Spero che tu riesca a trovarti bene come io nella nuova scuola. Saluta la maestra ...
Spero di rivedervi presto.
Un abbraccio forte dalla tua alunna
Angelica
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ALLA SCOPERTA DELLA CUCINA
EUROPEA
I Cucumber sandwiches
Il Cucumber sandwich è il più tipico dei
sandwich inglesi, concepito proprio per
essere degustato durante l'ora del tè, fatto
con cetrioli leggeri e croccanti.
Noi ragazzi della 2^ A, nell’ora di Inglese, assieme alla nostra teacher Mr Pellegrini, abbiamo
voluto preparare questo spuntino molto appetitoso.
In effetti i “Cucumber sandwiches” sono dei tramezzini con il cetriolo che si preparano con
pane bianco, burro, sale e cetrioli.
Come ingredienti abbiamo portato da casa:
� 2cetrioli
� 1 confezione di pane morbido per
sandwich
� Burro salato
� Pepe
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Come si fanno?
Il pane bianco viene tagliato lungo e sottile, poi si
spalma il burro che deve essere morbido e facile da
spalmare, si aggiungono il sale e poi i cetrioli.
Il tramezzino nel Regno Unito è simbolo di
raffinatezza; infatti si mangia senza essere costretti
a fare smorfie.
Scoprite quindi tutto quello che c’è da sapere per dare vita all’ora del tè in vero.
Ma non cercate di apprezzare anche i
Cucumber sandwiches dei vostri compagni,
lasciandoli a pancia vuota.
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LETTERA APERTA AI RAGAZZI DELLA PRIMARIA
Carissimi ex compagni della Primaria, i mesi
passano veloci e tra poco alcuni di voi dovranno
fare delle scelte per l’iscrizione alla Scuola
Secondaria di I Grado.
Le domande saranno molte e i dubbi altrettanti.
Noi ragazzi che frequentano le classi prime
desideriamo aiutarvi in questo momento con
semplici riflessioni raccolte in modo informale.
“La scuola Media è differente dalla Primaria. In classe ci sono compagni nuovi
che provengono da altri paesi, non ci sono più le maestre ma i professori, ci sono
più materie da studiare e questo mi preoccupa perché il carico di lavoro è
superiore. Con i compagni nuovi sono riuscito in poco tempo a fare amicizia e a
ricreazione mi diverto parecchio con loro.”
“ L'ambiente a Travesio è carino e tranquillo ma, per giungere a scuola, devo
alzarmi presto. Lo scorso anno avevo la scuola quasi attaccata a casa mia e così
potevo dormire un po' di più. Ma sono ugualmente felice di andare a scuola e
affrontare materie nuove e interessanti. Mi manca la ricreazione delle
elementari dove potevo ancora giocare con terra e trattori e costruire torri
enormi di terra. “
“ All'inizio dell'anno scolastico gli aspetti che mi hanno colpito di più sono:
− dare del Lei ai professori
− l'aggiunta nell'orario di alcune materie
− la disponibilità dei professori
− il maggior tempo da dedicare allo studio. “
“ La scuola Media mi piace perché possiamo svolgere diverse attività in
laboratori specifici come Arte e Immagine, Musica, Attività Motoria ed
CARATTERISTICHE DELLA
NOSTRA SCUOLA “MEDIA”
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Informatica. Il pomeriggio, noi del tempo prolungato, possiamo fare i compiti
scritti con l’aiuto degli insegnanti e il giovedì pomeriggio riusciamo a svolgere
delle attività laboratoriali particolari come -Musica in movimento-, Informatica-
, Scenografia e tante altre.”
“ Alle Medie si cambia l’attività di studio quasi ogni ora e ci sono tanti professori
.differenti come carattere e modo di fare. Gli argomenti trattati non sono difficili
ma bisogna stare attenti e studiare. Con i compagni ci si trova alla mattina
presto, prima di entrare a scuola, a ricreazione e in mensa.”
“ Che dire delle Medie? Ci sono delle regole da rispettare, delle pause più brevi ma
ci si può divertire con alcuni compagni e in palestra si fanno anche dei tornei. In
mensa si mangia bene. Si può avere il bis e non si è obbligati a mangiare tutto
quello che prevede il menù. Per quanto riguarda le materie di studio BISOGNA
impegnarsi ma ascoltando niente è difficile.”
“ La nuova scuola mi piace molto, sono contenta perché non mi serve più il
grembiule e quando vado in mensa non sono obbligata a mangiare tutto. Ora devo
studiare di più, fare più compiti ma spero di riuscire a farli bene.”
Le idee sulla Scuola Secondaria di I Grado sono differenti da un alunno ad un altro. Dovete
riflettere e scegliere quale tempo scuola preferite seguire. Qui a Travesio avete due
possibilità:
- tempo normale di 30 ore di lezione, dalle 7.50 alle 13.35 (6 ore da 55 minuti di
lezione), con un solo rientro pomeridiano;
- tempo prolungato con 30 ore di lezione come gli altri ragazzi e tre rientri
pomeridiani. Due rientri sono dedicati all’esecuzione compiti o ad attività di
recupero/ potenziamento mentre in un rientro vengono fatte delle attività
laboratoriali che variano nel corso dell’anno scolastico.
Come scegliere? Sta a voi decidere ma ricordate che non sempre chi ha più pomeriggi
liberi studia di più di quelli che hanno tre pomeriggi a scuola fino alle 16.05. Spesso è un
falso perché a scuola si impara ad organizzare le attività di studio e, se ci sono dei dubbi,
ci sono gli insegnanti che possono ritornare a spiegare l’argomento. Anche il Disegno
tecnico diventa più accessibile quando c’è il prof. Chiesa che può aiutarti , magari
sgridandoti un po’.
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“ Delle elementari ricorderò tutto e sarà sempre difficile scegliere i momenti più significativi.
Uno dei ricordi più radicati è il mio ingresso alle elementari perché avevo molta paura. Il mio
primo compagno di banco è stato Bantini Davide e adesso è in 1^ B. Delle maestre mi rimane
impressa nella memoria la maestra Silvana
perché parlava con tranquillità e rideva
serena.
Tra le tante feste ricordo la prima festa di fine
anno a Toppo, sul castello. E' stato un
momento fortissimo.
Per l'ultima castagnata siamo andati a piedi
fino a Zancan e da lì abbiamo preso una
scorciatoia che passa vicino alla chiesetta e
sbuca a Paludea. Alla castagnata partecipavano anche i piccoli dell'asilo ed io e S.C. facevamo finta
di essere piccoli. La maestra dell'asilo ci ha chiesto se volevamo andare alle Medie o ritornare
all'asilo. Noi abbiamo fatto la scelta più saggia e, mentre li guardavamo andar via, ci ricordavamo
di quando eravamo piccoli noi.”
“ Del primo giorno di scuola alle Medie ricordo che eravamo tutti fuori. Quando abbiamo visto il
prof. De Marchi Maurizio, il nostro insegnante di Musica anche alle Elementari, gli siamo corsi
incontro e siamo entrati nell'atrio della scuola ma
lui stava chiamando i ragazzi di terza. I prof. ci
hanno spiegato che dovevamo tornare fuori e
aspettare di essere chiamati da un docente. Quando
siamo usciti tutti ci hanno preso in giro. Che
vergogna!”
“ Mi ricordo i primi giorni di scuola quando la
prof.ssa Marini si arrabbiava con il Tablet e voleva lanciarlo fuori dalla finestra. Ora si arrabbia di
meno con il Tablet. Un altro prof. che mi ha colpito fin dall'inizio è Demarchi Graziano perché è
RICORDI DI SCUOLA
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molto simpatico e si chiama come il mio nonno preferito che ora non è più con noi. Ci sono anche
due altri insegnanti che ricordo: la prof.ssa Quaglia che ogni tanto parla dei suoi nipoti e la prof.ssa
Pellegrini che ci ha spiegato cosa significava KISS, una parola scritta in grande sulla maglietta di
una ragazza, e con la sua spiegazione ci siamo messi tutti a ridere.
Devo confessare che avevo tanta paura prima di iniziare questa nuova avventura ma adesso so che
posso farcela e rimanere tranquilla e serena. Mi porterò sempre nel cuore il periodo delle
elementari e, nello stesso tempo, cercherò di impegnarmi al massimo nello studio trovando gli
spazi per studiare e per divertirmi con i miei nuovi compagni.
“ Io ho frequentato le scuole Primarie a
Travesio e ho iniziato all’età di cinque
anni. Il primo giorno di scuola ero molto
emozionata perché era tutto nuovo per
me ma per fortuna ho incontrato alcuni
compagni che conoscevo e ci siamo
aiutati a vicenda a superare le varie
difficoltà.
Delle uscite fatte alle Primarie non scorderò mai la gita a Pradis. Lassù abbiamo visitato le grotte
ed in una grotta abbiamo anche incontrato degli archeologi che stavano setacciando la terra per
trovare dei reperti archeologici. E’ stato molto divertente perché hanno fatto provare anche a noi
al’emozione della scoperta.”
“Della scuola Primaria ricordo volentieri le mie maestre. Un pensiero particolare va alla maestra di
Matematica perché mi piace questa materia e alla maestra Sara che ci ha fatto fare il Summer
camp in INGLESE durante l’estate. Il Summer camp era un’attività fatta con tutor provenienti
dall’Inghilterra, dall’America, dall’Australia. Il lavoro era impegnativo ma presentato in modo
ludico ha divertito i partecipanti, me compresa, e ci ha permesso di imparare a parlare meglio in
Inglese.
Mi ricordo volentieri anche le gita che abbiamo fatto ma quella al Teatro verdi di Pordenone è
stata tra le più belle.”
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I LABORATORI DEL PRIMO
QUADRIMESTRE
Quest’anno a settembre, presso la scuola secondaria di primo grado, sono iniziati i laboratori del giovedì pomeriggio. Alcuni insegnanti (Professori: Bello, Bozzer, Demarchi Graziano De Marchi Maurizio, Fratta, Longhitano, Rota e Quaglia hanno attivato i seguenti laboratori:
- a scadenza quadrimestrale:
Arte e Immagine, Cineforum, Informatica, “Vuardinsi ator”,
Scenografia;
- a scadenza annuale: Corpo in movimento.
Ora vi forniamo alcune delucidazione sui corsi stessi. Il laboratorio di Informatica era ed è tuttora diretto dal Prof. Fratta. In questo laboratorio si impara ad usare la tastiera ed alcuni programmi in modo corretto in quanto il prof. stesso punta a fornire agli allievi quelle competenze necessarie per iniziare ad ottenere la patente europea di Informatica. Io personalmente lo consiglio a chi ama l’informatica o a chi desidera utilizzare in modo corretto questo strumento lavorativo. Nel laboratorio di Scenografia, tenuto dal prof. Farruggio, si studiano forme, volumi e colori, si osservano e si costruiscono figure e sfondi particolari per permettere ai ragazzi del laboratorio “Corpo in movimento” di rappresentare, in modo originale, il proprio spettacolo sul palco a fine anno. E’ un laboratorio molto bello, il prof. riesce sempre a stupire tutti noi alunni e lo consiglio a chi piace mettersi in gioco. Un altro laboratorio è quello di Arte e Immagine, con la Prof.Rota dove si creano lavori stupendi con tempere, cartoni, pastelli a olio. Si creano: illusioni ottiche, quadri, oggetti in cartone, paesaggi, navi o altro. Si può dire tutto quello che esce dalla nostra immaginazione. Lo consiglio a chi piace sperimentare materiali differenti ed esprimersi in modo creativo. Le professoresse Bozzer e Quaglia ci hanno proposto un laboratorio in Lingua friulana “Vuardinsi ator” con lo scopo di farci conoscere la cultura friulana e alcuni aspetti particolari del nostro territorio. Nel I° quadrimestre noi ragazzi abbiamo scoperto l'arte del mosaico nella nostra zona (scoprire dei mosaici in loco e quelli che si trovano a Sequals e a Spilimbergo), a visitare la scuola Mosaicisti di Spilimbergo e alcuni laboratori di maestri mosaicisti e terrazzieri (Tonello, Moruzzi e Candussio). Nel II° quadrimestre seguiremo il filone della Prima guerra mondiale per comprendere tutte le manifestazioni organizzate per ricordare questo tragico evento storico. Personalmente sono contento di poter seguire questo Laboratorio perché siamo riusciti a visitare alcuni
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laboratori, ad ascoltare persone competenti e a produrre anche dei cartelloni seguendo semplici tecniche musive. Nel laboratorio di Cineforum, tenuto dalla Prof. Longhitano, si vedono dei film e alla fine si fanno commenti, osservazioni e si impara a distinguere i vari generi di film. L’attività è interessante perché permette a noi ragazzi di comprendere i differenti film proiettati nelle nostre multi sale o trasmessi per TV. ll laboratorio Corpo in movimento è tenuto dai Prof. De Marchi Maurizio e Bello e qui si impara ad ascoltare semplici melodie, ad assimilarle e poi a muoversi in modo armonico. E’ il laboratorio ideale per chi ama muoversi al ritmo di musica. Con queste attività si possono approfondire gli argomenti di studi in un modo diverso senza avere una lezione frontale con il libro. Inoltre le classi sono aperte per cui si creano piccoli gruppi di lavoro e gli alunni possono socializzare. Si può dire che è un buon modo di lavorare a scuola.
I LABORATORI VISTI DAI RAGAZZI
Io faccio il laboratorio di Corpo in movimento e se fossi in voi ve lo consiglierei. Il laboratorio tenuto dei professori De Marchi e Bello è molto divertente, puoi imparare ad esprimerti col corpo ascoltando ritmi molto differenti. Io faccio il laboratorio di Scenografia ed è molto divertente lavorare col prof. Farruggio. Si impara ad osservare le differenti figure geometriche e a costruire con materiali molto differenti le scenografie per uno spettacolo teatrale. Nel laboratorio di Informatica mi appassiono ad usare alcuni programmi che avevo solo usato sporadicamente alla Primaria e comincio a comprendere come fare. Il prof. Fratta ha anche troppa pazienza con tutti noi . A Cineforum non ci si annoia mai perché la prof.ssa Longhitano riesce sempre a trovare film belli, emozionanti o intriganti. Non sceglie mai film banali o barbosi. Con la Prof.ssa Rota l’aula di Arte diventa una sorgente di idee che riusciamo a concretizzare producendo oggetti molto differenti. Io invece faccio il laboratorio “Vuardinsi ator” ed è molto divertente perché impariamo a conoscere il nostro territorio facendo anche delle uscite mirate. In questo periodo stiamo scoprendo il mondo del mosaico e l’arte musiva in generale.
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AAAAL ROSSETTI CON LA L ROSSETTI CON LA L ROSSETTI CON LA L ROSSETTI CON LA
FAMIGLIAFAMIGLIAFAMIGLIAFAMIGLIA
Musical Disney’s Beauty and the Beast Sabato 29 novembre 2014, assieme alla mia famiglia sono andata a Trieste, al Teatro
Rossetti, per assistere al musical “Disney’s Beauty and the Beast”. Vorrei precisare, per i meno informati in materia, che il Politeama Rossetti è uno dei più
importanti e rinomati teatri d’Italia. L’edificio, progettato dall’architetto Nicolò Bruno, è
un’imponente struttura caratterizzato all’esterno da forme eleganti e leggere, quasi neo-
rinascimentali.
Quando si giunge in centro città si nota subito l'edificio perché ha una particolare
collocazione a ridosso della collina ed è fornito di una scalinata monumentale.
All'interno il palcoscenico, lungo 25 metri, si affaccia sulla grande platea a ventaglio con
palchi laterali e gallerie, sovrastato da una grande e suggestiva cupola stellata che si
illumina allo spegnimento delle luci.
L’architettura interna rispecchia quella esterna, con strutture eleganti e leggere. I posti a
sedere sono circa 1500. L’emozione di poter assistere ad uno spettacolo in questo
magnifico Teatro è forte e posso assicurare che, dopo avere assistito anche ad una sola
rappresentazione, tutto sembra più magico. Ora vorrei comunque riassumere l’ultimo
spettacolo visto.
Lo spettacolo, basato su film premio Oscar del 1991, è fra gli spettacoli di Broadway più
visti ed applauditi del mondo.
“In una notte gelida, una vecchia donna
arriva in un castello splendente, governato
da un giovane principe, egoista e scortese
e, trasformatasi in fata, muta il principe in
un’ orrenda bestia e la sua servitù in oggetti,
in quanto nel cuore del Principe non c’è
amore. Offre al Principe una rosa magica:
prima che l’ultimo petalo cada, la Bestia
deve riuscire ad innamorarsi e a far
innamorare di sé una fanciulla, altrimenti
perderà la possibilità di ritornare umano. La vicenda si sposta in un piccolo villaggio
francese dove vive una bella fanciulla di nome Belle. La fanciulla ama leggere e vive con il
suo adorato padre ed attira le simpatie di Gaston, un cacciatore bello ma sciocco. Il padre,
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ultima un’invenzione, parte per la fiera ma si perde nei boschi e viene attaccato dai lupi.
Impaurito, trova riparo in un castello dove viene fatto prigioniero dalla Bestia. Belle cerca il
padre, arriva al castello e decide di fare un patto con la Bestia. In questo patto accetta di
rimanere al castello al posto del padre. Belle comincia a visitare il castello ed entra nella
stanza dove, sotto una campana di vetro, c’è una rosa misteriosa. La Bestia, infuriata, le
strappa parte del vestito e la fanciulla fugge via nel bosco e viene attaccata dai lupi. La
Bestia, pentita, accorre in suo aiuto e, per portare in salvo Belle, viene ferita dai lupi. Belle
impietosita decide di aiutarla e torna al castello. Le pulisce le ferite e la Bestia, in segno di
riconoscimento, le regala la sua immensa libreria. Belle chiede di cenare con lei ed alla
fine ballano insieme. La Bestia le fa vedere il suo specchio magico e Belle vede suo padre
in fin di vita nei boschi. La Bestia concede a Belle di andare via ed aiutare il padre. Belle
trova suo padre e lo porta a casa e racconta della Bestia. Gaston, ingelosito, si dirige al
castello ad uccidere la Bestia. I due iniziano a lottare. Belle e la Bestia si ritrovano, Gaston
pugnala la Bestia. Belle si accascia sul suo corpo e sussurra all’orecchio del mostro il suo
amore, poco prima che l’ultimo petalo della rosa cada. Inizia così una trasformazione e la
Bestia riacquista l’aspetto umano.
La ragazza bacia il principe ed
iniziano a ballare insieme a tutti
gli abitanti del castello ritornati
umani”.
Lo spettacolo si muove con 59
persone al seguito: trenta sono
gli artisti del cast. Fra gli interpreti
figurano due bambini
accompagnati dai genitori. Poi ci
sono undici musicisti
dell’orchestra dal vivo che hanno
suonato nella buca del teatro. Gli
artisti, per portare in scena lo
spettacolo, cambiano ben 81
parrucche e 580 elementi di costume. L’effetto da sogno è assicurato in molti momenti
……. Immaginate l’entrata al ballo di Belle, con il suo delizioso abito giallo, oppure lo
specchio magico, illuminato da 67 led, o ancora la coreografica nella taverna di Gaston,
dove in un numero di danza vivacissimo, i ballerini fanno “percussioni” battendo a tempo
36 boccali. C’è poi la magia della trasformazione di Beast in principe.
La storia possiede tutta la poesia di una favola. L’amore di Belle per la lettura, la rabbia
dolente della Bestia intrappolata da un crudele incantesimo. Come spezzare questa
magia? Ci riesce solo la potenza dell’amore, il coraggio di Belle di non fermarsi alle
apparenze e guardare in fondo con il cuore.
Che dire di altro? Credo niente, solo aspettare di vedere il prossimo spettacolo al Rossetti:
il Musical Jesus Christ Superstar in Gennaio 2015
Angelica De Carlo
Classe prima