La valutazione nel processo di apprendimento
Corso allenatore di Primo GradoRelatore : Roberto Romani
La valutazione
Principi generali Concetto di valutazione
VALUTARE = determinare un valore ; esprimere un giudizio, una stima, sui risultati conseguiti in relazione ad un iter o processo di apprendimento.
COSA = i risultati ; conseguiti dai singoli allievi in relazione a livelli di partenza ; in termini assoluti, stabilendo livelli di accettabilità delle prestazioni finali.
COSA = i processi formativi ; utilizzo della valutazione quale Strumento Informativo ; per l’allievo su come procede nell’apprendimento ; per chi insegna sulla rispondenza tra proposta didattica e rendimenti medi e individuali, per determinare azione correttive o adattamenti.
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Principi generaliConcetto di valutazione
COME = tramite una programmazione precisa dell’iter formativo e degli obiettivi operativi
Definizione delle modalità di valutazione nei vari momenti di lavoro didattico
Utilizzando scale di giudizio o misurazione prestabilite e il più possibile oggettive
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Principi generaliConcetto di misurazione
Misurazione COSA E’ apprezzamento quantitativo del livello di capacità, abilità, e del grado di apprendimento.
COME con punteggi utili a rendere oggettivo il valore espresso ; utilizzando STRUMENTI utili a stimolare la messa in atto di abilità, capacità, conoscenze ; registrare i comportamenti e i risultati
SERVE per RILEVARE i livelli individuali ; RILEVARE i progressiindividuali ; DETERMINARE il giudizio o il voto o il confronto valutativo.
Avendo CARATTERISTICHE ben precise.
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Principi generaliConcetto di misurazione
VALIDITA’ corrispondenza tra l’obiettivo della misurazione e ciò che viene effettivamente misurato
PRECISIONE esattezza della misura ; eliminare la possibilità di errori, ridurre al minimo l’approssimazione
DIPENDE DA insegnante = modalità di preparazione, somministrazione, registrazione delle prove
DIPENDE DA strumenti = tipo di prove, test, osservazione ; strumenti di rilevazione precisi ; metodi e correttezza di registrazione dei risultati
DIPENDE DA allievi = condizioni psicofisiche al momento della misurazione ; livello di maturazione ; altri fattori
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Principi generali
Valutazione antropometrica = valuta la crescita del soggetto
Valutazione neurofunzionale = valuta come si sviluppa un atto motorio sportivo
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Indicatori significativamente incidenti sul processo di allenamento :
- Il peso
- L’altezza ( altimetro )
- Reach a 2 mani ( senza scarpe con fronte alla parete )
- Reach destro e sinistro ( un arto alla volta )
- Apertura laterale degli arti superiori con le spalle e la nuca appoggiate al muro. Mani e braccia distese all’altezza delle spalle.
- Altezza del busto seduto su una panca. Si misura dal capo al piano della panca
- Peso e valutazione della composizione corporea
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Le basi biologiche dello sviluppoNello sport in età giovanile è fondamentale conoscere la fisiologia dello
sviluppo al fine di poter influenzare le strutture e le funzionalitàcorporee e di poter organizzare il carico garantendo la capacità di carico ed ottenendo i relativi adattamenti.
Grazie ai sistemi di regolazione e controllo nervoso già ben sviluppati ( sviluppo precoce del cervello ), la prima età scolare si adatta particolarmente bene all’apprendimento delle tecniche di movimento e, mediante stimoli coordinativi, al vantaggioso miglioramento delle funzioni neurali, ossia al miglioramento della capacità di reazione, di velocità di azione, di equilibrio e di orientamento nello spazio.
In età infantile, infatti, l’elevata plasticità ( duttilità ) del sistema nervoso consente un migliore collegamento delle sinapsi a formare reti nervose. Nei soggetti che smettono di allenarsi i collegamenti nervosi in corso di formazione possono disattivarsi.
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Le basi biologiche dello sviluppoLe richieste coordinative adattate alle particolarità proprie di ogni individuo
sono uno dei fattori principali di sviluppo dell’organismo e della personalità in età infantile. Lo sviluppo , quindi, non è soltanto crescita e maturazione ma è anche apprendimento.
SVILUPPO :
Crescita = cambiamento nelle dimensioni degli organi e delle strutture del corpo
Apprendimento = adattamento alle diverse sollecitazioni nel corso della maturazione biologica, attivazione di sinapsi
Maturazione = differenziazione degli organi e delle strutture del corpo
Lo sviluppo del muscolo come “ organo di senso “ avviene , e si conclude, già verso i 7/8 anni, mentre lo sviluppo del muscolo come “ organo di lavoro “ ha luogo circa 10 anni più tardi
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Valutazione neurofunzionale :
- Testare la dominanza dell’arto attraverso un circuito
- Test di accelerazione e arresto sui 15 metri
- Salto in lungo da fermo ( 2 prove )
- Salto in lungo con rincorsa di tre metri ( espressione di forza degli arti inferiori )
- Test di ABALAKOV : da fermo per alto ( altezza raggiunta meno reach a una mano danno altezza del salto )
- Test muscolare
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Test muscolare :
- Muscolatura addominale : sollevo il tronco . Le braccia sono dietro alla nuca e valuto lo stato integro di forza.
- Arti inferiori : decubito prono, leggera pressione sulla gamba, il calcagno tocca la natica senza INCLINAZIONE del bacino.
- Muscolo soleo : in piegamento completo degli arti inferiori i talloni restano a terra.
- Muscolatura posteriore della coscia ( flessori del ginocchio ) : in decubito supino è possibile la flessione dell’anca con il ginocchio esteso a 90°senza tensione.
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Cosa è il core ?????Con il termine di “ core “ si definisce quel complesso anatomico che si
trova tra le ginocchia e le spalle. Tale segmento centrale del corpo comprende, quindi, le regioni del torace, dell’addome, e delle pelvi, collegando le estremità superiori con quelle inferiori. Serve alla produzione della forza e rappresenta la base di ogni movimento del corpo umano. Inoltre , attraverso esso avviene il trasferimento della forza dalle estremità inferiori a quelle superiori. La muscolatura del core , quindi, non soltanto deve generare forza per i movimenti, ma anche stabilizzare la colonna vertebrale.
Si tratta di una sorta di scatola la cui parte anteriore è formata dai muscoli addominali, quella posteriore dai muscoli del dorso e dei glutei, quella superiore dal diaframma e quella inferiore dalla muscolatura delpavimento e del cingolo pelvico.
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CoreMuscoli locali ( sistema dei muscoli stabilizzatori )
Primari = muscolo trasverso dell’addome ; vari muscoli del dorso
Secondari = muscoli obliqui interni dell’addome ; muscolo obliquo esterno dell’addome ( fibre mediali ) ; muscolo quadrato dei lombi ; muscoli del pavimento pelvico ; muscolo ileo costale dei lombi e tratto lombare del muscolo lunghissimo del dorso.
Muscoli globali ( sistema dei muscoli stabilizzatori )
Muscolo retto dell’addome ; muscolo obliquo esterno dell’addome ( fibre laterali ) ; muscolo grande psoas ; muscolo sacrospinale ; tratto toracico del muscolo ileo costale
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CoreI due gruppi di muscoli presentano caratteristiche diverse. Da un lato i
stabilizzatori si compongono di fibre ST e quelli globali di fibre FT e dall’altro i muscoli locali sono attivati da range da resistenze più scarse. I i muscoli stabilizzatori locali sono piccoli, più profondi. Il muscolo trasverso dell’addome e il muscolo multifido sono gli stabilizzatori primari della colonna vertebrale in quanto si attivano prima deimovimenti degli arti superiori e inferiori. Sono regolati per via inconscia dal centro motorio del sistema nervoso centrale.
I movimenti rapidi del tronco sono assicurati dai muscoli stabilizzatori secondari che da un lato stabilizzano e dall’altro producono movimento.
I muscoli stabilizzatori globali sono grandi, esterni. Sono necessari per l’esecuzione di grandi movimenti. Ciò vuol dire che partecipano sia all’estensione, sia alla flessione dell’anca come anche alla sua adduzione e abduzione.
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CoreIl core ha la capacità di porre il corpo in una postura ottimale durante i
movimenti sportivi. Si realizza grazie al controllo continuo della posizione e del movimento del tronco sopra il bacino.
Il core viene stabilizzato attraverso semplici esercizi a terra. I più noti sono l’appoggio sugli avambracci, il ponte laterale, il cagnolino ( fig. 1 )
Fig. 1
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Core Il core training nasce dai programmi di riabilitazione di pazienti con lesioni
alla colonna vertebrale. I programmi prevedono esercizi di stabilizzazione delle articolazioni, esercizi propriocettivi, esercizi di equilibrio e forme di esercizi sportivi specifici. I fisioterapisti utilizzano attrezzi come vari tipi di pedane basculanti e tavolette propriocettive, cuscini propriocettivi e Swiss ball.
Negli sport di forza e di potenza è particolarmente importante una stabilizzazione globale di tutta la regione del core, ottenuta attraverso esercizi di forza, in quanto con essa si può favorire una elevata capacità di carico che permette di costruire a lungo termine la prestazione senza problemi, considerato che con l’aumento dell’età di allenamento diventano sempre maggiori i volumi di allenamento che debbono essere realizzati dagli atleti. Wilson et al. ( 2005 ) ritengono che l’obiettivo di un simile allenamento sensomotorio sarebbe la prevenzione degli infortuni.
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Core Se devo stabilizzare il tronco sono opportuni esercizi contro scarse
resistenze e lunga durata che permettono di allenare i muscoli locali “resistenti “. I movimenti debbono essere fatti lentamente. Inoltre , si deve distinguere se si tratta di allenare i muscoli stabilizzatori primari o secondari.
Gli esercizi statici mirano ad aumentare la capacità di forza e di resistenza alla fatica dei muscoli posturali, cioè gli stabilizzatori primari ( muscolo trasverso dell’addome, muscolo bifido ). Con gli esercizi eseguiti dinamicamente, invece, si allenano soprattutto i muscoli stabilizzatori secondari. Si eseguono però solo movimenti di scarsa ampiezza delle regioni del dorso e del bacino, evitando di allenare anche i muscoli “globali “. Tutti gli esercizi possono essere allenati su superfici instabili.
Per il miglioramento della forza massima della muscolatura globale del core si debbono eseguire esercizi con elevate resistenze e tempi di lavoro brevi.
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Valutazione neuromuscolare
Esistono anche altri test oltre a quello di ABALAKOV :
- Squat jump ( salto da accosciata profonda )
- CMJ ( da posizione eretta salto con Contro Movimento )
- Stiffness ( la fase eccentrica aumenta la rigidità delle strutture tendinee con un conseguente effetto favorevole. Attivazione muscolare : contrazione eccentrico seguita da una fase concentrica )
Fattori determinanti :
- Tempo
- Potenziamento della struttura contrattile
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La pallavolo
I presupposti biologici della valutazione sono :
1) Capacità fisiche e condizionali
Capacità di prestazione :- Capacità di reazione
- Scarsa affaticabilità nervosa
Capacità di carico
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Pallavolo
2) Capacità tecnico tattiche
Capacità di prestazione :- Capacità cognitive
- Capacità di analisi
La valutazione
Pallavolo
3) Capacità ed abilità fisiche e condizionali
Capacità di prestazione :
- Capacità aerobica
- Rapidità
- Elevazione
- Forza di colpo
Capacità di carico :- Aerobica ; tecnica di ricaduta e forza nelle caviglie e ginocchio
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Pallavolo
4) Presupposti costituzionali
Capacità di prestazione :
- Statura- Massa corporea - Proporzioni
Capacità di carico :
- Stabilità della colonna vertebrale ; stabilità degli arti inferiori ; mobilitàarticolare.
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Capacità di carico
La capacità di carico sportiva in generale viene definita come una capacitàdell’organismo ( fisica, psichica ) e, in particolare, di diversi tessuti e sistemi ; E’ posta in interrelazione con il carico sportivo ; E’caratterizzata dalla tolleranza dei tessuti e dei sistemi biologici rispetto ai carichi motori ed alle richieste prestative ( riferimento a : costituzione, sviluppo biologico, adattamento ) ; significa che l’organismo, dopo aver assimilato il carico, recupera e si ripristina creando una nuova base per ulteriori adattamenti – capacità di adattamento.
I presupposti fondamentali della capacità di carico sono :
- Lo stato di salute
- Lo stato sportivo-motorio
- Lo stato funzionale/strutturale individuale a riposo ed in reazione al carico ( qualità e quantità )
- Lo stile di vita sportivo
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Capacità di carico
Inoltre se lavoriamo in età infantile e giovanile si riscontrano perlopiùdisturbi della capacità di carico generale dell’organismo e della capacità di carico psichica, mentre, a partire dalla fase puberale si rilevano soprattutto alterazioni della capacità di carico meccanica. Le alterazioni dei sistemi determinanti la prestazione dovute all’allenamento sono invece rare nei bambini nei giovani sani.
A seconda della frequenza dei disturbi relativi alla capacità di carico ed in relazione a carichi tipici possono essere tratteggiate quattro categorie di capacità di carico, ricavate da studi epidemiologici generali.
La valutazione
Capacità di carico
Capacità di carico generale dell’organismo = prevede un perfetto funzionamento del sistema immunitario ; omeostasi metabolica ripristinabile, bilancio elettrolitico incluso ; perfetto funzionamento del sistema cardiocircolatorio e di altri sistemi regolatori.
Capacità di carico meccanica = prevede funzionamento del sistema nervoso, della muscolatura e della loro interazione coordinata ; stato delle zone scheletriche soggette a carichi passivi ( prestare particolare attenzione durante l’età puberale e prepuberale ).
La valutazione
Capacità di carico
Capacità di carico dei sistemi che determinano la prestazione = sport diresistenza : funzioni muscolari, metabolismo, sistema cardiocircolatorio ; sport di forza : funzioni neuromuscolari ; sporttecnici : funzioni neuromuscolari ad elevata variabilità ; sport di gioco e competizione : richieste complesse relativamente alle funzioni nervose e muscolari ed al metabolismo.
Capacità di carico psichica = costituzione psichica e nervosa ; omeostasi generale-regolazione dei diversi sistemi organici
LA VALUTAZIONE
Prima età scolare
- Massa muscolare limitata ( a 6 anni ca. 21% ) rispetto agli adulti ( ca.45 % )
- Fibre sottili e elastiche ( capsule articolari ; cartilagini )
- Tessuto muscolare ricco di acqua, dotato di un numero limitato di proteine contrattili, cioè presentante uno scarso tono muscolare ma una buona estensibilità
- Maggiore potenziale di forza della muscolatura flessoria rispetto alla muscolatura estensoria
- Innervazione neurale quasi completamente sviluppata
La valutazione
Età puberale
- Picco di crescita staturale : F 8-12 anni ; M 11-15 anni con variazioni dovute al clima ed alimentazione
- Aumento notevole della FORZA dei muscoli estensori
- Ulteriore sviluppo intramuscolare delle fibre nervose e dei vasisanguigni
- Incremento del peso corporeo ( massa grassa e massa magra )
- Sviluppo degli apparati ( cardiocircolatorio ecc… )
La valutazione
Età puberale
Le prestazioni motorie sono il prodotto funzionale della conduzione nervosa e dell’apprendimento del corretto controllo dei muscoli.
La pubertà dura circa 2-3 anni e quasi un anno dopo il suo inizio, normalmente, abbiamo il massimo della crescita, successivamente non c’è una crescita così intensiva della statura.
I cambiamenti funzionali sono determinati dalla regolazione ormonale e vegetativa.
La valutazione
Età puberale
Diventa più facile allenare la muscolatura mentre le ossa sono predisposte, in via di maturazione, ad alterazioni e lesioni :
- La zona di maggior rischio è l’epifisi = parte estrema delle ossa lunghe. Attenzione a livello dell’articolazione della tuberosità tibiale ( ginocchio ) ricordiamo la sindrome di Osgood-Schlatter ( 11-14 anni )
Si avvertono problemi relativi all’apparato locomotore e di sostegno quando i carichi sono unilaterali.
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Età puberale
Vi è un passaggio dalla prevalenza del simpatico ( costituisce una parte del sistema nervoso autonomo ) a quella del parasimpatico ( mobilita le funzioni energetiche in situazioni di pericolo ; si contrappone al sistema simpatico ; favorisce l’ozio ) e quindi funzionalità di base economica dell’adulto. In questa fase non sono rari disturbi del sistema cardiocircolatorio.
La valutazione
Quindi gli adattamenti più importanti sono a livello del :
- Sistema Nervoso centrale
- Sistema Ormonale
- Psiche
Le capacità e le abilità coordinative sono importanti come base per una buona capacità di carico.
La valutazione
Durante lo sviluppo delle capacità e delle abilità motorie si devono considerare fattori di rischio endogeni e esogeni.
I fattori di rischio endogeni sono, a titolo d’esempio, la crescita sproporzionata, la maturazione, l’alimentazione abnorme, le deviazioni costituzionali rispetto alla norma, la capacità di ripristino limitata, le malattie, le specificità psichiche, le capacità motorie individuali.
Dei fattori esogeni di rischio fanno invece parte, oltre ai fattori correlati a richieste di carico inadeguate, le specificità ambientali, le alterazioni dello stile di vita sportivo, il regime quotidiano, il sonno notturno.
La valutazione
Fattori Stato accertabile di rischio
Elaborazione generale del carico Alterazione dello stato di salute generale ; rigenerazione incompleta, in particolare se in presenza di discontinuità del carico
Sviluppo biologico ( livello di maturazione, crescita, dinamica di sviluppo )
Fase puberale ; notevole ritardo nello sviluppo durante l’adolescenza
Condizione nutrizionale Alimentazione abnorme o particolarmente ridotta
Presupposti costituzionali dell’apparato locomotore e di sostegno
Notevole ipermobilità ; variazioni genetiche rispetto alla norma
Adattamenti legati all’allenamento Disarmonia precoce e sbilanciamenti della muscolatura e della postura ; vizio di forma acquisito
Parametri endogeni di una diminuzione della capacità di carico e di adattamento
La valutazione
La prevenzione
In età infantile e in età giovanile tutto deve concorrere verso una stabilitàpsico-fisica e verso il benessere generale, attraverso un allenamento pianificato e multilaterale. Per evitare disturbi, è altresì necessaria la trasmissione di conoscenze limitanti i rischi di salute.
Lo sport in questa fascia d’età rappresenta in sé stesso una prevenzione dei disturbi della salute. All’aumentare delle richieste e del carico, dovrebbero essere inseriti nell’allenamento contenuti mirati alla prevenzione. Già in età infantile devono essere trasmessi metodi di riscaldamento, metodi di allenamento successivi al carico, basi igieniche ecc. al fine di sviluppare abitudini corrette nei giovani atleti.
La valutazione
PrevenzionePrincipi di azione orientativi :
- Necessità di considerare l’organismo da un punto di vista olistico ( studia i sistemi complessi )
- Considerazione dell’eterogeneità dei parametri relativi all’organismo
- Lavoro in team ( atleta, genitori, allenatore, ed eventualmente medico sportivo e fisioterapista ) in caso di disturbi legati alla capacità di carico
- Ottenere un ripristino immediato, ed il più possibile completo, nel caso di disturbi legati alla capacità di carico
La valutazione
Prevenzione I parametri endogeni relativi alla capacità di carico ed alla diversa capacità sportivo-
prestativa necessitano di essere considerati durante l’allenamento, al fine di non compromettere la gioia di muoversi ed i relativi adattamenti . La multilateralitàdell’azione sportiva è, soprattutto in età infantile e giovanile, il presupposto per un adattamento multilaterale e per la limitazione di sbilanciamenti precoci.
Qualora dovessero aver luogo carichi sbagliati o infortuni, saranno necessarie una terapia ed una diagnosi esatte, al fine di rendere possibile l’applicazione del carico desiderato.
Le infezioni necessitano di una diagnosi, una terapia e di un ripristino adeguato e sufficiente. Le condizioni di allenamento tipiche di una disciplina sportiva ed un riscaldamento generale/specifico sufficiente sono elementi chiave, al fine di minimizzare i rischi da adattamenti.
Le condizioni e le modalità di allenamento devono garantire la PREVENZIONE DAGLI INFORTUNI.
Già in età infantile e giovanile deve essere veicolato UNO STILE DI VITA SPORTIVO ( alimentazione varia e sufficiente, di un adeguato riposo )
La valutazione
Prevenzione
Alimentazione :
Metabolismo basale = fabbisogno energetico per gli organi vitali ( loro funzionamento ).
Metabolismo della crescita = garantisce l’accrescimento e la maturazione del corpo.
Metabolismo legato all’attività = in funzione dell’attività motoria svolta ( carico da sopportare )
La valutazione
Prevenzione
Alimentazione :
Nei bambini e negli adolescenti il fabbisogno energetico aumenta ( 1 gr di grasso 9.1 kcal ; 1 gr di carboidrati 4.7 kcal ; 1 gr di proteine 4 kcal )
Le percentuali sono 50% carboidrati, 20% proteine e 30% grassi.
I carboidrati sono importanti per quei meccanismi energetici ad elevatissima intensità. Le proteine sono importanti durante le fasi della crescita e durante l’aumento dei carichi. I grassi per il metabolismo delle vitamine e dei minerali.
La valutazione
Prevenzione
Alimentazione :
Vitamine = B1, B6, A, D per le ossa e il tessuto connetivo.
Minerali = Ca, P, Mg, Na, F, Fe per i globuli rossi e il controllo dell’attivitàmuscolare.
Non dimentichiamoci dell’acqua.
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Cause dei traumi
Interne :
- Scarsa capacità meccanica di carico delle strutture biologiche ; stato di salute compromesso ; danni precedenti a tessuti e regioni del corpo ; deficit motori e coordinativi ; scarsa variabilità dei programmi motori ; anomalie nella funzionalità sensoriale ; diminuità capacità di reazione ( affaticamento ) ; deficit di concentrazione, elevata disponibilità al rischio, iperattività ; mancanza di disciplina .
La valutazione
Cause dei traumi
Esterne :
- Quantità del carico ( intensità e volume ), insufficiente recupero ; tecnica sbagliata ; insufficiente assistenza ; azioni del compagno di gioco o di un avversario ; attrezzi d’allenamento difettosi ; condizioni dell’impianto di allenamento ; agenti ambientali.
bibliografia
Gudrun frohner …. Principi dell’allenamento giovanile
Christian gustedt…. L’allenamento del core SDS n°97 Giugno 2013
Roberto Benis …. Il core training in pratica SDS n°97 Giugno 2013