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russoalbum

tutto il bello che ci circonda va col-tivato. non credo si possa concepireun lavoro come il disegno senzaamare il cinema, la letteratura e lealtre forme d’arte. bisogna averecontinui spunti e input per potercrescere, migliorare e divertirsi la-vorando.

luca russo (roma, 1974), insegna fumetto e illustra-

zione presso la scuola italiana di comix di napoli. ha

collaborato con play press, explosiveink studio con

progetti per la francia, eura (john doe, lanciostory,

skorpio), lo scarabeo. i suoi graphic novel sono pub-

blicati dalla tunué.

euro 9,90

russo

alb

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luca

russoalbum

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luca russocollana «album» n. 9

1a edizione - settembre 2009

profilo biografico e intervistaa cura di

giovanni marchese

copyright © immaginiluca russo

fotografiaaldo scalini

progetto graficomandarinoadv.com

impaginazionetunué.com

stampaandersen

pubblicità e marketingvia brughera iv

28010 frazione piano rosa - boca (no)

isbn-13 gs1978-88-89613-67-2

tunué s.r.l.via bramante 32

04100 latina - italiatel 0773661760 | fax 07731875156

[email protected] | www.tunue.com

altri volumi della collanaalfred (#1), mauro cao (#2), gud (#3), francesco mattioli (#4)

davide pascutti (#5), luca g. patané (#6),michele petrucci (#7), paco roca (#8), paola cannatella (#10),

david rubin (#11), stefano piccoli (#12)

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profilo

Luca Russo (Roma, 1974), dopo

la maturità artistica perfeziona

la propria formazione prima al-

la Scuola internazionale di Co-

mics di Roma e in seguito presso

lo studio di Fabrizio Faina.

In un primo momento lavora

nell’animazione come colorista

e intercalatore per Cartoon

School, in seguito realizza i pri-

mi lavori a fumetti per 3D6 e

Play Press Edizioni creando sto-

rie umoristiche e realizzando

copertine e illustrazioni. Fonda-

to l’Explosiveink Studio realizza

progetti per la Francia come di-

segnatore realista collaborando

prima con Studio Leonetti e poi

con l’agenzia Ex Libris.

Nel 2003 inizia la collaborazione

con Eura Editoriale illustrando

con Massimiliano Notaro il quin-

dicesimo episodio intitolato Pe-

stilenza della serie John Doe ol-

tre a racconti e copertine per le

riviste settimanali «Lanciostory»

e «Skorpio».

É autore per Tunué dei disegni

dei graphic novel (In)certe stan-

ze (2007), creato a partire da

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un’idea di Pasquale Napolitano

e sceneggiato da Cristiano Silvi,

e Guardami più forte (2008) do-

ve oltre ai disegni firma il sog-

getto con Silvi, autore della sce-

neggiatura. Pubblica un’illustra-

zione sul numero quattro (giu-

gno 2008) e una tavola sceneg-

giata da Cristiano Silvi sul nume-

ro cinque (novembre 2008) del-

la rivista «Mono».

Nel 2007 firma la sua prima re-

gia con il cortometraggio speri-

mentale animato L’ultimo do-

micilio abbinato all’edizione

speciale di (In)certe stanze.

Attualmente lavora come illu-

stratore per Casa Editrice Scara-

beo per cui ha illustrato I taroc-

chi degli angeli dark, e all’attivi-

tà di fumettista e illustratore

affianca quella di insegnante di

Fumetto e Illustrazione presso la

Scuola Italiana di Comix di Na-

poli.

www.luca-russo.com

http://lucarusso.blogspot.com

www.myspace.com/lucarussoart

[email protected]

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intervista

Parliamo delle tue origini. Dove

sei nato e cresciuto? Quale il

contesto rispetto ai fumetti?

Come e in che modo questo

pensi che ti abbia influenzato?

Sono nato e cresciuto a Roma.

Ho sempre avuto la passione per

l’arte. Alle medie ero convinto

che la mia professione sarebbe

stata disegnare per i cartoni ani-

mati, poi un giorno, al liceo arti-

stico, mi fecero conoscere i libri

di Andrea Pazienza, o meglio,

mi misero in mano Pompeo, uno

dei testi più difficili di Pazienza

(che lì per lì non apprezzai, ero

troppo giovane), ma si può dire

che da quel momento iniziai a

leggere fumetti su fumetti di

ogni genere (dal fumetto ameri-

cano, a quello francese, ai man-

ga) e quindi maturò sempre di

più in me la decisione di dedi-

carmi a quest’arte. Difatti, l’an-

no della maturità mi iscrissi alla

Scuola Internazionale di Comics,

deciso a diventare un professio-

nista nel settore.

Qual è il tuo primo ricordo lega-

to al fumetto, il primo che hai

letto, gli autori e i personaggi

che ti hanno colpito all’inizio?

Il mio primo ricordo è legato ai

miei 14 anni e al mio ingresso al

liceo artistico: era da poco mor-

to Andrea Pazienza e, nelle clas-

si più grandi, aleggiava la tri-

stezza per la scomparsa di quel-

lo che loro ritenevano non solo

un’artista, ma un vero e proprio

mito. Mi colpì molto l’alta consi-

derazione nella quale poteva

arrivare a essere tenuto un fu-

mettista, che all’epoca non co-

noscevo e che sarebbe diventa-

to poi uno dei miei idoli.

Quando ero piccolo ero abbo-

nato a Il Giornalino, per cui i pri-

mi fumetti che ho letto erano le

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strisce che pubblicavano su

quella rivista, e la mie avventure

preferite erano quelle del coni-

glietto Pinky. Un altro mito per

me è stato Jacovitti, col suo im-

pareggiabile DiarioVitt.

Da ragazzino amavo esclusiva-

mente il disegno Disney e Ca-

vazzano per molto tempo è sta-

to il mio punto principale di ri-

ferimento per la sua modernità

stilistica.

Poi mi avvicinai al disegno più

realistico, e rimasi colpito dai

bonelliani Corrado Roi e Gian-

piero Casertano, e poi impazzii

letteralmente per gli autori più

pittorici come Bill Sienkiewicz,

Dave McKean, Alberto Breccia,

Dino Battaglia.

Per quanto riguarda i personag-

gi, ero un maniaco di Dylan Dog

e Spider Man, poi man mano ho

abbandonato la lettura costan-

te dei seriali (ma Dylan Dog lo

compro ancora).

Cosa o chi ti ha portato a intra-

prendere professionalmente la

carriera fumettistica?

Sicuramente l’incontro con Dino

Leonetti e Fabrizio Faina, grandi

professionisti dei quali ho fre-

quentato i rispettivi studi, mi

hanno enormemente influenza-

to non solo per la conoscenza

delle tecniche pittoriche ma an-

che rispetto all’atteggiamento

professionale.

Voglio però raccontare un episo-

dio che per me è stato fonda-

mentale: in occasione di una fie-

ra di fumetto romana di mille

anni fa ebbi il mio primo incon-

tro allo stand Bonelli con Corra-

do Mastantuono, che a tutt’oggi

ritengo una delle figure fonda-

mentali della mia crescita artisti-

ca. C’era una fila lunghissima di

ragazzi - e non - che aspettavano

pazienti di ricevere un autogra-

fo e magari uno sketch da Corra-

do. Feci la mia coda con le ginoc-

chia che mi tremavano e arrivato

davanti a lui gli chiesi qualche

consiglio sul mio lavoro, presen-

tandogli un book pieno zeppo

di tavole, stampate e originali,

pesantissimo, che mi portavo

dietro a tutte le fiere di fumetto.

Corrado mi diede un appunta-

mento da lì a un’ora e mi salutò

sorridente; pensai subito che

non si sarebbe mai presentato.

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album

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Guardami più forte

Copertina: studio a matita (matita su carta da lucido) e definitiva (tecnicamista). Soggetto Russo-Silvi, sceneggiatura Cristiano Silvi. © Tunué

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Guardami più forte

Studi per la copertina (matita su carta da luci-do). © Tunué

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Guardami più forte

Studi per la copertina (matita su carta da lucido). © Tunué

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Guardami più forte

Studi per Pauline, Jean Morteaux e Laura (matita su carta da lucido). © Tunué

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Guardami più forte

Studio per Davide/mimo (matita su carta da lucido). © Tunué

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Guardami più forte

Tavola 3. Matita su carta da lucido. © Tunué

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Guardami più forte

Tavola 3. Acquerello e inchiostrazione a pennino. © Tunué

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luca

russoalbum

tutto il bello che ci circonda va col-tivato. non credo si possa concepireun lavoro come il disegno senzaamare il cinema, la letteratura e lealtre forme d’arte. bisogna averecontinui spunti e input per potercrescere, migliorare e divertirsi la-vorando.

luca russo (roma, 1974), insegna fumetto e illustra-

zione presso la scuola italiana di comix di napoli. ha

collaborato con play press, explosiveink studio con

progetti per la francia, eura (john doe, lanciostory,

skorpio), lo scarabeo. i suoi graphic novel sono pub-

blicati dalla tunué.

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