Memoria di lavoro
È il termine usato per descrivere la collaborazione (elaborazione attiva) tra sistemi temporanei di memoria che giocano un ruolo cruciale, in molti compiti cognitivi come il ragionamento, l’apprendimento, la comprensione.
Memoria di lavoro 2Baddeley (1986)il sistema della working memory, sarebbe
composto da tre componenti:un esecutore centrale modalità
indipendente simile all’attenzioneun circuito articolatorio o loop articolatorio
che conserva l’informazione in forma fonologica (cioè basata sul linguaggio)
un taccuino visuo-spaziale, coinvolto nella codificazione spaziale o visiva (usato come foglio d appunti per risolvere un problema aritmetico
A cosa serve il loop articolatorio
Importante per:Apprendimento del lessico di una
linguaComprensione /produzione del
linguaggioApprendimento della lettura
La Codifica migliore
Codifica: processo che converte un evento in una traccia di memoria
Teorie livelli elaborazioneComplessità: si riferisce alla Quantità di
elaborazione di un certo tipoDistintività: le tracce mnestiche facilmente
distinguibili saranno anche meglio ricordate, tale distintività può andare dal tipo di materiale alla forma ortografica
La specificità di codifica
Riguarda primariamente come può essere favorito il recupero delle informazioni:
“le specifiche operazioni di codifica condotte su ciò che viene percepito, determinano ciò che viene immagazzinato in memoria. Determina i suggerimenti per il recupero più adatti a consentire l’accesso a ciò che è immagazzinato.” Tulving e Thomson (1973)
Memoria a lungo Termine
Memoria procedurale vs dichiarativaepisodica semanticaautobiograficaprospettica
Altre distinzioni
Memoria implicitaMemoria implicita : la memoria implicita, si manifesta, quando la prestazione in un compito è facilitata senza bisogno del ricordo consapevole
Memoria esplicitaMemoria esplicita: si manifesta quando la prestazione di un compito richiede il ricordo consapevole delle esperienze precedenti.
Memoria autobiografica
Galton 1883
Tecnica per indagarla: presentazione di parole es:”lampada”accompagnate dalla richiesta di recuperare eventi personali ad esse associati: quella volta che mia mamma mi ha regalato la lampada che ho sul tavolo
Memoria autobiografica
Galton (1883) tecnica per indagarla: presentazione di parole es:
“lampada”accompagnate dalla richiesta di recuperare eventi ad essa associati.
In questo caso, la codifica della parola lampada avviene entro coordinate spazio-temporali ben definite e con esplicito riferimento al sé
questo sembra produrre prestazioni mnestiche superiori rispetto ad altri tipi di codifica.
Il vantaggio mnestico di materiale codificato in relazione al sé è stato studiato da numerose ricerche che hanno preso lo spunto da un primo studio di Rogers, Kuiper, Kirker, in cui i soggetti valutavano una serie di aggettivi in base a quattro compiti diversi
Indagini sulla memoria autobiografica I soggetti valutavano una serie di aggettivi, in
base a quattro compiti diversi: analisi strutturale visiva (maiuscolo-minuscolo) fonemica (fa rima con) semantica (ha lo stesso significato di) con riferimento al self (ti descrive?) quest’ultimo compito di orientamento, produceva
prestazioni di gran lunga superiori a tutti gli altri, il che indusse a ritenere che il concetto di sé
funzioni come schema altamente organizzato e di estrema efficacia nell’integrare le informazioni in
arrivo con quelle già possedute
Metodo per indagare la memoria autobiografica
Il metodo classico consiste nel chiedere ai soggetti, cosa ricordano delle loro esperienze personali:
è importante distinguere tra vividezza e veridicit à del ricordo: non sempre il fatto che ricordiamo qualcosa in modo estremamente chiaro è garanzia anche che il ricordo sia anche veridico
Memoria prospettica
È la memoria di eventi futuri: la memoria di azioni che abbiamop programmato di compiere nel futuro
nella memoria prospettica è fondamentale ricordare il quando quando mentre in quella retrospettica è fondamentale il cosa
ha uno sacrso contenuto di informazioni
Cosa implica la memoria prospettica:
Il ricordarsi di compiere un’azione nel futuro,comporta un piano complesso che riguarda il pensiero, l’attenzione la memoria e la decisione. L’intero processo, può essere distinto in sei stadi (Brandimonte 1991)
FORMAZIONE DELLE INTENZIONI RICORDARE COSA FARE RICORDARE QUANDO FARLO RICORDARSI DI COMPIERE L’AZIONE COMPIERE L’AZIONE NEL MODO STABILITO RICORDARSI DI AVER COMPIUTO L’AZIONE PER NON
RIPETERLA
Memoria prospetticaNei compiti di memoria prospettica:Componente retrospettivaComponente retrospettiva: ossia
contenuto dell’azione e contesto di recupero (ricordare cosa fare e quando farlo)
Componente prospettica: Componente prospettica: che si riferisce al recupero dell’azione che deve essere svolta al momento opportuno e che dipende spesso da stimoli generati dall’interno.
LA METACOGNIZIONE E LE STRATEGIE DI MEMORIA
Definizione: “Insieme di attività psichiche che presiedono al funzionamento cognitivo. Conoscenze, valutazioni che fanno sì che il processo venga attivato, portato a termine o interrotto”.
Conoscenza metacognitivaConoscenza metacognitiva: Tutto quanto un soggetto sa e crede del funzionamento de processo
Controllo metacognitivo: Controllo metacognitivo: continua valutazione del processo stesso, che permette di individuare, le difficoltà del compito, la scelta e il cambiamento delle strategie con cui svolgerlo.
La metamemoria è un’aspetto della metacognizione
Strategie di memoria
Reiterazione: ripetizione subvocalica
MediazioneMediazione: trovare relazioni con quanto già sappiamo
Organizzazione: far uso di immagini mentali per rendere le conoscenze, più vivide, stabili, integrate fra loro.
strategie2Dato che la memoria riguarda la codifica ed
il recupero delle informazioni,le strategie di memoria possono essere opportunamente distinte in
strategie di codifica:processi messi in atto in fase di elaborazione del materiale
strategie di recupero: di solito vengono attivate nel momento in cui serve un’informazione
il vantaggio maggiore si ottiene quando in fase di codifica come in quella di recupero ci si avvale della stessa chiave strategica
Strategie3
Reiterazione meccanica e ripetizione integrativa
Associazione e mediazione
organizzazione: imposta dal soggetto o indotta dal materiale
Cosa determina un buon funzionamento della memoria?
Non il mero esercizio ma l’uso di appropriate strategie di codifica e recuoero
attenzione e interessesignificato e ricordoraggruppamento percettivo chunkcomprensione
Il dimenticare : l’oblio
Ebbinghaus (1885) : esperimenti con sillabe senza senso sulla rapidità dell’oblio:
Dapprima rapido per poi stabilizzarsi con il passare dei giorni
Materiale particolare e artificioso, identico fenomeno con materiale più realistico?
Il ricordo di eventi pubblici
Warrington e Sanders (1971)Tecnica degli eventi pubblici per poter
accertare la correttezza del ricordo Anche questi, sottoposti a
considerevole oblio.Succede lo stesso anche per
informazioni apprese in modo più approfondito?
Teorie principali dell’oblio
Decadimento della traccia di memoria
interferenza
impossibilità del recupero
Decadimento della traccia 1
In seguito ai normali processi metabolici del cervello, i ricordi di
quanto si è appreso, si disintegrano gradualmente fino a scomparire del
tutto come una scritta esposta al sole.
Interferenza 2
Interferenza proattiva : Interferenza proattiva : il vecchio apprendimento emerge e va a danneggiare quello appreso in precedenza
Interferenza retroattiva:Interferenza retroattiva: il materiale nuovo, danneggia il ricordo del materiale appreso precedentemente
Accesso al ricordo 3
Il ricordo non va affatto perduto, ma la difficoltà consiste nell’accedervi.
Anche quando non si ha nessuna consapevolezza di possedere alcun ricordo, questo può essere evidenziato dal risparmio nel riapprendimento o dalle tecniche del priming
Altri fenomeni della memoria
TestimonianzaTestimonianza
Ricordo e oblio di fatti Ricordo e oblio di fatti emotivamente significativiemotivamente significativi
Immagini mentali
Allan Paivio (1986) TEORIA DELLA DOPPIA CODIFICA
Esistono due sistemi basilari interconessi, o sistemi simbolici che sono alla base delle diverse attività cognitive: IL SISTEMA VERBALE E IL SISTEMA NON VERBALE.
Entrambi i sistemi, sono specializzati per codificare, organizzare conservare e ritrovare diversi tipi di informazione.
Il sistema verbale o delle immagini è specializzato per l’elaborazione di entità o eventi non verbali, interviene nell’analisi di scene e generazione diimmagini mentali
Immagini mentali 2
Il sistema verbale è specializzato per trattare le informazioni di tipo linguistico ed è quindi implicato per l’elaborazione del linguaggio di tipo sequenziale
i due sistemi simbolici sono fra loro interconnessi.
Evidenze per la teoria della doppia codifica
Tre classici casi di esperimenti di memoria per mettere alla prova la teoria:
Differenze osservate nella rievocazione di disegni e parole
Effetto di concretezza sul valore di immagine di parole
Effetto della ripetizione
Struttura delle immagini mentali
Due insiemi di esperimenti sono particolarmente famosi:
Rotazione mentale: in cui alle persone è richiesto di eseguire compiti di rotazione dinamica delle immagini
Esplorazione delle immagini: in cui le persone devono esplorare un’immagine, muovendosi in una mappa mentale