Movimento 5 Stelle - Udine
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Programma Elettorale 2013 - 2018
per Udine a 5 Stelle
Sommario
Ambiente e Territorio pag. 3
B ilancio e Partecipate “ 18
Cultura e Istruzione “ 23
Democrazia e Trasparenza “ 29
Economia “ 31
Politiche sociali “ 38
Salute e Sport “ 48
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Il nostro Movimento nasce dal basso, da cittadini di buona volontà, che vogliono porre un
argine allo scempio che, da decenni, una politica scellerata sta facendo del nostro Paese, della
nostra economia, delle nostre bellezze paesaggistiche, artistiche e culturali, dei principi e valori
che hanno ispirato la nostra Costituzione.
Noi del Movimento 5 Stelle di Udine abbiamo scelto di attivarci, con spirito di servizio,
partendo dalla nostra piccola città, memori della grandezza del suo passato e dei valori di civiltà e
democrazia di cui è stata protagonista. Abbiamo costruito il nostro programma con la
collaborazione dei cittadini, che si sono avvicinati ai nostri banchetti ed hanno risposto ai nostri
questionari, desiderosi di partecipare al cambiamento.
Ci siamo assunti l’obbligo morale di restituire ai cittadini il governo della loro città, come per
primi hanno saputo fare in tempi lontanissimi. Non dimentichiamo che Udine ha rappresentato un
modello di civiltà unico nella storia dell’Europa moderna, realizzando il primo magnifico esempio
di Parlamento democratico (1231), vissuto come una famiglia in cui ciascuno poteva proporre,
discutere e scegliere, avendo come unico fine il bene dei cittadini.
Ci muove la certezza che la nostra comunità, forte della sua millenaria capacità di reagire e
risollevarsi dalle situazioni più drammatiche, saprà uscire dall’attuale profonda crisi economica e
di valori, attraverso l’unica via per noi percorribile: quella del recupero del ruolo umano, civile e
culturale avuto in passato.
Pertanto, vogliamo adoperarci affinché Udine si renda cosciente della ricchezza ed
importanza della propria storia e riconquisti la propria unicità, convinti che, per andare oltre e
guardare al futuro, occorre tornare da dove siamo partiti, poiché solo radici profonde permettono
ad un albero di continuare a dare frutti nel tempo.
Ci presentiamo
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Premessa
L’ambiente in cui viviamo è una risorsa strategica non rinnovabile, un bene comune irrinunciabile,
al quale sono legate la salute e la qualità della vita, nostra e delle future generazioni. Studi
epidemiologici, clinici e tossicologici hanno infatti inequivocabilmente dimostrato che l’insorgenza
e l’aggravamento di molti processi patologici sono strettamente legati a cause ambientali, ovvero
all'accumulo di inquinanti nell'aria, nell'acqua, nel suolo e nel cibo. La tutela dell’ambiente è,
pertanto, un’urgenza prioritaria di stretta competenza da una parte del singolo cittadino e dall’altra
dell’amministrazione comunale, che deve intervenire con politiche che pongano massima
attenzione alle compatibilità ambientali e riducano gli impatti sfavorevoli delle attività umane
sull’ambiente e sulla salute delle persone.
Il territorio comunale di Udine si presenta con estensione limitata, in cui la componente
urbanizzata del centro cittadino e della sua periferia, nella quale risultano quasi del tutto
conglobate le frazioni, prevale su quella rurale, percentualmente limitata ma altrettanto meritevole
di attenzione, difesa e conservazione.
Rifiuti Tra Ambiente e Rifiuti vi è una stretta correlazione, in quanto molta parte dell’inquinamento
ambientale è dovuta ad uno smaltimento dei rifiuti condotto con modalità altamente inquinanti,
quali le discariche e gli inceneritori. Su questo tema, il Movimento 5 Stelle si pone come obiettivo
principale l’estensione della raccolta differenziata spinta “porta a porta” su tutto il territorio
comunale, metodologia che consente di raggiungere una differenziazione più elevata (85%) e
qualitativamente migliore rispetto all’attuale sistema di raccolta stradale mediante cassonetti.
Azioni
• Avviare campagne di informazione sull’importanza e convenienza della raccolta
differenziata nelle scuole, a partire da quelle dell’infanzia, nelle circoscrizioni, nei mercati,
nei parchi, nei centri sportivi, nei luoghi pubblici di ritrovo, coinvolgendo il più possibile la
cittadinanza.
• Aumentare la presenza dei cassonetti per medicinali scaduti, pile esauste e lampadine a
risparmio energetico e nel contempo promuovere una campagna per incentivare l’utilizzo
delle pile ricaricabili.
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• Aumentare le ore di apertura delle piazzole ecologiche, avviando nel contempo una
campagna di informazione che ne chiarisca l’utilizzo da parte della popolazione, e rendere
gratuito il servizio di ritiro dei rifiuti ingombranti a domicilio in giornate e orari stabiliti.
• Favorire la riduzione, il riciclo e il riutilizzo delle materie e degli imballaggi, anche
attraverso un’opportuna incentivazione fiscale.
• Incentivare convenzioni con gli artigiani per il recupero degli oggetti altrimenti destinati a
divenire rifiuti.
• Diffondere nei supermercati, scuole, enti pubblici, case dell’acqua, bar, parchi, ecc.
apposite apparecchiature per il ritiro delle bottiglie di plastica vuote, a fronte della
restituzione di qualche centesimo.
• Incentivare la raccolta dei grandi imballaggi all’esterno dei negozi di elettrodomestici e
simili, in siti riparati dagli agenti atmosferici e con la possibilità di ritiro, da parte dei
cittadini, delle scatole di cartone o plastica per riutilizzo domestico.
• Condizionare il rilascio delle autorizzazioni alle manifestazioni pubbliche, che prevedano la
mescita di cibi e bevande, all’ utilizzo di stoviglie biodegradabili.
• Incentivare l’utilizzo di pannolini per l’infanzia e assorbenti igienici lavabili e riutilizzabili,
abbinati ad una massiccia campagna di informazione nei consultori, nei centri nascita e
negli asili nido pubblici e privati, nelle scuole, nei centri di aggregazione giovanile, nelle
circoscrizioni.
• Promuovere la distribuzione delle compostiere a tutti i cittadini che possiedano un orto o
che usufruiscano di un orto urbano, mantenendo la conseguente riduzione dell’importo
della TIA a loro carico.
Aria Un altro degli obiettivi imprescindibili del Movimento 5 stelle è quello di rendere l’aria delle città
più respirabile, con azioni mirate alla riduzione dell’emissione dei gas inquinanti e dei particolati.
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E’ indubbio che agire sul blocco della circolazione, limitandola al centro cittadino quando si
superano i limiti fissati dal PUM (Piano Urbano della Mobilità), è un palliativo di scarsa efficacia,
se non addirittura dannoso nei confronti della qualità dell’aria delle periferie e del ring.
Azioni • Intensificare il controllo delle emissioni degli impianti di riscaldamento a nafta, gasolio,
legna, ecc., responsabili in larga misura dell’inquinamento dell’aria, ponendo in essere
azioni volte ad evitare il superamento dei limiti stabiliti dalla normativa vigente ed
ottemperando in ogni caso a quanto stabilito in materia dal PAC (Piano d’Azione
Comunale).
• Controllare le emissioni da riscaldamento e raffrescamento dei fabbricati Comunali e
promuovere un piano di risanamento degli stessi.
• Attivare campagne di informazione-formazione rivolte ai negozianti sugli sprechi dovuti
alla cattiva gestione degli impianti di riscaldamento/raffrescamento dei negozi.
• Limitare il parco macchine e moto del Comune unicamente ai mezzi strettamente
necessari alle esigenze dell’amministrazione.
• Favorire l’aumento del parco bici (anche con cicli a tre ruote per trasporto di pratiche o
oggetti pesanti), eventualmente dotate di pedalata assistita.
• Favorire il passaggio graduale a mezzi non inquinanti (elettrici, a metano, ibridi, ecc…)
con relative centraline di ricarica.
• Migliorare l’illuminazione dei borghi e delle zone periferiche, sostituendo i punti luce con
impianti a Led.
• Riattivare l’utilizzo dei servizi igienici pubblici, nonché rimettere a norma e verificare
periodicamente la regolare gestione dei servizi igienici nei locali pubblici.
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• Incrementare la piantagione di essenze arboree e arbustive nei parchi, nelle piazze del
centro e delle periferie, in considerazione dell’azione di filtro che esse esplicano nei
confronti degli inquinanti atmosferici.
Qualità dell’aria “indoor” La qualità dell'aria all’interno degli edifici (indoor) è un argomento poco studiato, rispetto
all’enorme massa di studi effettuati sulla qualità dell'aria esterna (outdoor). Va sottolineato che le
tipologie di inquinanti possono essere quantitativamente rilevanti nell'indoor ed irrilevanti invece
nell'outdoor e viceversa. Pertanto, è necessario avviare iniziative volte ad informare il cittadino ed
a stimolare le pubbliche amministrazioni alla riduzione dell'impatto degli inquinanti nell'aria
all’interno degli edifici esistenti ed in quelli di nuova costruzione, compresi i componenti di arredo
degli stessi. Ciò al fine di ridurre la nocività di Composti Organici Volatili (COV), quali Benzene,
Xilene, ecc, presenti soprattutto nelle vernici dei muri interni, e della Formaldeide, presente
prevalentemente nel collante dei mobili in legno truciolare ed MDF (il 95% dei mobili che
“sembrano legno”).
Azioni
Per i manufatti esistenti:
• pianificare con la pubblica amministrazione un piano di aerazione obbligatorio degli
ambienti, in particolare ove vi siano situazioni di lunga permanenza di bambini o in
generale di organismi in crescita, nei confronti dei quali l'impatto delle sostanze nell'aria è
più dannoso (nelle scuole materne di Udine, ad esempio, si verificano concentrazioni di
formaldeide fino a 5 volte quelle esterne [dati ARPA FVG]);
• installare piante selezionate in grado di catturare gli inquinanti, posizionandole in vasi
all'interno degli edifici (vi sono dagli anni 80 sperimentazioni che hanno individuato piante
particolarmente adatte quali la Felce di Boston, lo Spatifillo, il Falangio Variegato ed il
Ficus Benjamin).
Per i nuovi manufatti:
• vincolare tutti i bandi per la costruzione o il restauro di edifici pubblici all'utilizzo di
rivestimenti murari interni e pitture naturali senza agenti chimici dannosi o che possano
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rilasciare COV; vincolare altresì la pubblica amministrazione, anche se non obbligata dalla
normativa nazionale, a procedere, nel caso di acquisti di manufatti in legno truciolare ed
MDF, esclusivamente in presenza di elementi certificati FF (Formaldehyde free);
• favorire l'installazione di impianti per il ricircolo forzato dell'aria in continuo, abbinati a
scambiatori di calore per il recupero energetico dovuto alle differenze di temperatura
dell'aria in entrata/uscita;
• contestualmente procedere con campagne d’informazione e sensibilizzazione a porre in
essere le azioni e gli accorgimenti sopra esposti in tutti gli edifici e nelle abitazioni private.
Elettrosmog Come emerso negli ultimi anni, vi sono molte evidenze scientifiche che provano la nocività delle
onde elettromagnetiche sulla salute umana, in particolare sugli organismi in crescita. Riteniamo di
fondamentale importanza segnalare i pericoli connessi all’ utilizzo non corretto dei dispositivi che
generano campi elettromagnetici, nonché intervenire allo scopo di ridurne gli effetti sulla
popolazione.
Azioni • Riorganizzare, nel campo della telefonia mobile (antenne/cellulari), gli impianti di
ricetrasmissione (antenne), in accordo con il "piano della telefonia mobile per la città di
Udine", presentato recentemente e, ignorando il mero interesse dei gestori, condizionare
eventuali ampliamenti e/o nuove installazioni ad un contemperamento tra le effettive
necessità dei cittadini e l’obbligo di tutelare la salute pubblica.
Promuovere campagne informative:
• sull'uso consapevole del cellulare, in particolare nei confronti dei ragazzi delle scuole
medie (in quanto organismi in crescita e quindi maggiormente soggetti al problema) ;
• sull’opportunità di limitare o ridurre l'utilizzo delle tecnologie "senza fili", per la trasmissione
dati in luoghi ove vi si permanenza continuativa di persone (scuole, abitazioni, ecc),
incrementandone invece l'uso in luoghi di passaggio difficilmente cablabili, come aree
comuni in centri commerciali, piazze all'aperto, ecc.
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• sui pericoli e quindi sulla necessità del corretto uso degli elettrodomestici, quali fonti, quasi
sempre sconosciute, di importanti emissioni di onde elettromagnetiche, spesso molto
dannose in quanto combinate tra loro.
Infatti, elettrodomestici come frigoriferi, asciugacapelli, forni elettrici o a microonde oppure
computer emettono, quando accesi, onde elettromagnetiche direttamente o tramite l'azionamento
dei rispettivi motori elettrici che, se non adeguatamente schermati (esclusivamente con lastre
metalliche), si propagano fino a 1 o 2 metri di distanza, anche attraverso le murature. Non
rispettare un'adeguata distanza di sicurezza e/o sottovalutare la sommatoria dell'utilizzo
contemporaneo di svariati dispositivi, considerato anche il sottofondo "ambientale", ormai sempre
superiore al livello naturale creato dalla copertura della telefonia mobile, possono rivelarsi, nel
lungo periodo, comportamenti dannosi per salute umana.
Acqua
L’acqua è un bene comune indisponibile, ovvero una risorsa appartenente all’intera umanità. Il
diritto all’acqua è un’estensione del diritto umano alla vita, essendo l’acqua essenziale alla vita.
L’acqua, pertanto, non può essere considerata un bene economico da gestire privatamente per
trarne profitto, in funzione di un bisogno individuale o come erogazione di un servizio a
consumatori paganti.
E’ principio ineludibile del nostro Movimento mantenere il servizio di approvvigionamento idrico a
gestione pubblica, principio che dovrà essere introdotto nello Statuto comunale.
L’acqua pubblica è soggetta a maggiore regolamentazione delle acque in bottiglia, essendo
sottoposta a ripetuti controlli periodici da parte degli organi competenti.
L’acqua in bottiglia, meno sostenibile e meno gustosa, è un prodotto di nicchia, la cui domanda è
stata creata dalle industrie produttrici, attraverso forme di pubblicità volte a convincere della
cattiva qualità dell’acqua di rubinetto. E’ tuttavia emerso che 1/3 delle acque in bottiglia proviene
dal rubinetto!
Occorre inoltre sottolineare che il consumo di acqua in bottiglia rappresenta una delle principali
fonti di produzione di rifiuti urbani, aumento di spese, perdita di tempo, inquinamento
automobilistico e disagio per i cittadini.
Azioni
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• Incentivare la scelta dell’acqua pubblica da parte del cittadino, diffondendo l’installazione,
anche in centro storico, di distributori pubblici di acqua depurata, naturale e gassata.
• Informare i cittadini sulle qualità dell'acqua pubblica rispetto alle oligominerali,
promuovendone, nel contempo, l’uso consapevole ed attento.
• Avviare una seria politica di riduzione degli sprechi d'acqua nella rete di distribuzione e
presso l'utente finale.
• Monitorare costantemente la qualità dell’acqua, dando informazione dei risultati ai cittadini
via web.
• Promuovere l’introduzione di direttive affinché, in via preferenziale, l’acqua venga
distribuita in bottiglie di vetro, possibilmente scure, rigorosamente con vuoto a rendere.
• Definire un sistema tariffario per il consumo idrico che sia premiante per i comportamenti
virtuosi e, viceversa, che penalizzi gli sprechi.
• Promuovere l’uso di detersivi a basso livello di inquinamento e “fatti in casa”, anche
organizzando corsi gratuiti per imparare a farli da sé.
• Promuovere ed incentivare, dovunque sia possibile, impianti di depurazione naturale delle
acque reflue, come la fitodepurazione.
• Prevedere premi volumetrici o sgravi sul contributo relativo agli oneri concessori, legati
alla realizzazione nei condomini nuovi o ristrutturati, di locali da destinarsi a lavanderie
condominiali o altri spazi di relazione comuni sul modello del Co-housing.
Introdurre l’obbligatorietà:
• della ristrutturazione della rete idrica da parte del gestore per ridurne le ingenti perdite;
• della rendicontazione pubblica dei lavori eseguiti e dei risparmi ottenuti, nonché del
reinvestimento di tali risparmi nella manutenzione della rete idrica;
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• della pubblicazione e aggiornamento on-line sul portale comunale dei dati relativi ai
controlli effettuati sulla qualità delle acque superficiali nel territorio comunale;
• dell’adozione dei depuratori (in assenza di rete fognaria) nelle abitazioni civili e nelle
aziende con possibile contributo economico comunale;
• della realizzazione, nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni totali, di impianti idraulici
integrati per gli usi compatibili, al fine di consentire un’efficace riduzione del consumo
idrico utilizzando le acque piovane e/o quelle grigie, anticipando le prescrizioni della L. R..
23/2005 (Protocollo VEA) in materia di edilizia sostenibile, mai entrate in vigore in assenza
dei decreti attuativi.
Viabilità
Da molti anni la viabilità del centro cittadino di Udine è caratterizzata da alcune situazioni
ricorrenti: carenza di parcheggi gratuiti per le automobili, difficoltà di scorrevolezza del traffico,
soprattutto all’interno della circonvallazione, superamento dei limiti delle PM10 (che tuttavia
rappresentano un indice molto blando della pericolosità dello smog), scarse condizioni di
sicurezza per la circolazione dei pedoni e dei mezzi non motorizzati.
Il traffico veicolare arriva ed esce prevalentemente dalle direttrici principali (viale Venezia, via
Lumignacco, via Marsala, viale Palmanova, via Buttrio, via Del Bon, Via Cividale, via Gorizia, viale
Volontari della Libertà, via Martignacco, viale Leonardo da Vinci) e si convoglia dapprima sulla
circonvallazione, per poi inserirsi nel centro urbano. Siccome un giro completo della
circonvallazione è di soli 5,50 Km, riteniamo che, minimizzando l’impatto dei colli di bottiglia con
semafori sincronizzati, il percorso della circonvallazione sarebbe veloce ed agevole, poiché un
intero giro della circonvallazione a 50 km/h risulta percorribile in circa 6 minuti.
Azioni • Utilizzare i viali esterni del Ring (Viale Trieste lato Est, Via F. Renati, Via A. Caccia, Via
San Daniele, Viale G.B. Bassi, Viale Ledra, Viale Duodo, Viale delle Ferriere lato Sud,
Viale Europa Unita, Viale XXIII Marzo 1848), a senso unico antiorario senza parcheggi,
con inserimento a destra dalle direttrici, presenza di semafori “intelligenti” (sincronizzati) e
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con corsia di inserimento libera. L’installazione di opportune telecamere potrà favorire il
controllo delle violazioni stradali.
• Nei controviali (Via Leopardi, Viale T. Ciconi, Via Tullio, Viale delle Ferriere lato Nord, Via
Marangoni, Viale Asilo Marco Volpe, Via Micesio, Via di Toppo, Viale della Vittoria, Via A.
Diaz, Viale Trieste lato Ovest) ci si potrà inserire girando a sinistra dai viali del ring, con
corsia di inserimento, parcheggi a disco orario gratuiti ed eventuale corsia unica
preferenziale esclusiva per mezzi pubblici, in senso orario.
Questa soluzione, unitamente ad una apertura notturna dei parcheggi in struttura, alleggerirebbe
la carenza di parcheggi nel centro storico.
Sull’esempio di altre città europee:
• Prevedere bollini identificativi per veicoli a bassissimo impatto ambientale (elettrici, a
idrogeno, ibrido, metano, gpl) che possano usufruire di ingresso nella ZTL (Zona a Traffico
Limitato) e parcheggio gratuito su tutto il territorio comunale;
• Ampliare il servizio di “bike sharing” (utilizzo di biciclette pubbliche) verso le periferie;
• Promuovere l’uso di “taxi bike” (ciclo a tre ruote con posto per due passeggeri e ampio
bagagliaio per la spesa o le valigie, abbinato o meno a pedalata assistita);
• Realizzare stazioni di “car sharing” (automobili condivise) ecologiche, in particolare in
zona ferrovia, per favorire i pendolari;
• Utilizzare bus navetta ecologici e taxi convenzionati per i disabili.
Inoltre, fermo restando che la pedonalizzazione del Centro Storico è comunque un
obiettivo di programma del Movimento:
• intervenire sui limiti di velocità all’interno del ring, per tutelare la sicurezza dei pedoni e dei
mezzi non motorizzati, e creare zone a circolazione pedonale privilegiata;
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• sviluppare la rete delle piste ciclabili fuori dal ring dell'area urbana, per facilitare i
collegamenti con i quartieri e le frazioni;
• ripavimentare i marciapiedi dei viali alberati con un manto in malta grezza, sia per evitare
incidenti, sia perchè più economico in quanto facilmente sostituibile;
• sostituire e/o integrare le alberature dei viali con essenze dalle radici sufficientemente
profonde, affinché non alterino la superficie dei marciapiedi e non producano infiorescenze
o frutti (pigne) che, cadendo a terra, possano causare danni a persone o cose, come ad
esempio le magnolie di via Cividale o di San Domenico;
• rendere particolarmente visibili gli attraversamenti pedonali a raso, ove non regolati da
semafori, sulla circonvallazione esterna, con attivazione automatica di un sistema d’
illuminazione dedicata;
• verificare opportunamente i percorsi degli autobus, eventualmente modificandoli e
adattandoli ai servizi fruibili nel centro storico.
Tutto ciò dovrà essere integrato con politiche di decentramento degli uffici pubblici, di blocco delle
licenze agli ipermercati nel territorio comunale, di richiesta alla Regione di finanziamento per il
riutilizzo delle aree dismesse, anche nell’ottica di una migliore fruizione dei parchi cittadini, di cui
incrementare le attrezzature e, se possibile, l’estensione.
Le soluzioni proposte per migliorare la sicurezza del centro urbano potranno essere estese anche
alle periferie, studiandone le peculiarità.
Urbanistica Abolizione della Commissione Edilizia
Uno degli obiettivi principali del Movimento 5 Stelle è quello di riavvicinare il cittadino alla
macchina amministrativa, restituendogli la facoltà di esprimere la propria opinione riguardo alla
gestione della città. Risulta quindi paradossale che il Comune, attraverso l’istituto della
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Commissione Edilizia, possa intromettersi nelle scelte private del singolo cittadino ogni qual volta
lo stesso decida di intraprendere un’opera edilizia, anche minima, sulla proprietà privata.
Noi proponiamo, pertanto, l’ Abolizione della Commissione Edilizia.
Non è noto a tutti che la Commissione Edilizia non è un organo obbligatorio, bensì un organo
decisionale che i Comuni, ai sensi della L.R. n. 19/2009 (“Codice Regionale dell’Edilizia”), hanno
facoltà di istituire all’interno delle proprie strutture, stabilendone la composizione, il funzionamento
e le competenze.
Sugli interventi urbanistici ed edilizi, la Commissione Edilizia è tenuta ad esprimere pareri
esclusivamente di natura estetica, con un giudizio non vincolante per legge, ma vincolante di
fatto, poiché viene citato come motivo di diniego dell’istanza presentata dal cittadino.
I pareri della Commissione Edilizia sono estesi a tutti gli interventi, da quelli oggetto di Edilizia
Libera a quelli soggetti a Permesso di Costruire. Per esempio, se in un fabbricato rurale di
Beivars il proprietario intende rifare, o anche solo modificare, una finestra dovrà presentare una
pratica che sarà sottoposta al parere della Commissione Edilizia.
Ovviamente vi sono interventi (per esempio la realizzazione di un nuovo complesso residenziale,
la ristrutturazione dello Stadio Friuli, la demolizione dell’Upim, il recupero della Safau, ecc…) che
necessitano, oltre che di un parere tecnico-normativo, che è quello dato dagli uffici tecnici, anche
di un giudizio più ampio, che comprenda non solo l’aspetto estetico (affidato alla Commissione
Edilizia), ma che tenga conto anche delle ricadute economiche e sociali.
In questi casi, il Regolamento Edilizio prevede un organo da convocarsi all’occorrenza e a titolo
gratuito: la “Consulta per l’Urbanistica e l’Edilizia”, cui compiti sono stabiliti dal regolamento
stesso e vanno dalla definizione degli atti di indirizzo, finalizzati alla qualità edilizia e urbanistica,
alla segnalazione delle criticità e dei disagi riscontrati, con la proposta di eventuali soluzioni.
Anche la composizione della Consulta è stabilita dal Regolamento e comprende, oltre al Sindaco
o a un Assessore delegato, anche i dirigenti dei servizi interessati dalle opere, rappresentanti
della cittadinanza scelti fra i Professionisti iscritti agli Ordini e Collegi professionali, rappresentanti
di Confindustria, Confcommercio e Confartigianato, i rappresentanti delle associazioni
ambientaliste e qualunque altro rappresentante che possa rendersi utile alla disamina del
progetto in osservazione (per esempio, se il progetto è una nuova scuola, potranno esserci
rappresentanti degli insegnanti, ATA, genitori e studenti).
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L’eliminazione della Commissione Edilizia comporterebbe una semplificazione dei procedimenti e
uno snellimento dell’iter procedurale, inoltre ci sarebbe un risparmio, seppur modesto, da parte
dell’amministrazione (circa 12.000 € annui).
Azioni • Istituire uno sportello dedicato a chi intende ristrutturare e/o riqualificare il proprio
fabbricato o il proprio alloggio, in cui ottenere tutte le informazioni di natura edilizia e
fiscale utili per eseguire le opere, usufruendo degli incentivi previsti dalle normative di
settore. A tale sportello potrebbero essere adibiti i beneficiari dei lavori socialmente utili o
gli studenti universitari.
• Contrastare la cementificazione del territorio, condizionando la possibilità di edificare o
ampliare il patrimonio esistente alla disponibilità di acquisire sul mercato i metri cubi
necessari, nonché al rispetto dei criteri del risparmio energetico.
• Condizionare le autorizzazioni edili a riservare degli spazi condominiali per il parcheggio
delle biciclette (da inserire nel Regolamento Edilizio insieme a regole sull’effettivo
miglioramento degli aspetti igienico sanitari e tecnico estetici, di sicurezza e vivibilità degli
immobili e delle loro pertinenze).
• Vietare l’utilizzo di aree marginali o dismesse per la realizzazione di nuovi centri
commerciali, non integrati o integrabili con la città e i poli multifunzione già esistenti.
• Condizionare l’autorizzazione alla costruzione di nuovi centri, da parte del
richiedente/imprenditore alla restituzione di nuove aree verdi attrezzate; alla contribuzione
allo smaltimento di amianto presente negli edifici pubblici e/o caserme; alla creazione e/o
condivisione di posti auto da lasciare a disposizione dei cittadini tutto l’anno; alla
collaborazione nella creazione di opere pubbliche richieste dalla cittadinanza con lo
strumento della democrazia partecipativa.
• Promuovere la riqualificazione e/o la creazione di poli multifunzione (residenza, verde,
terziario, servizi) nelle frazioni e sulle aree marginali della Città, su cui far convergere in
parcheggi il traffico veicolare esterno e da cui far partire i mezzi di trasporto pubblico. Per
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dare centralità alle frazioni, occorre promuovere un reale decentramento dei servizi
pubblici, a cominciare dagli uffici comunali, in quanto l’ informatizzazione degli archivi
consentirebbe a tutti gli uffici aperti al pubblico di avere sportelli nelle circoscrizioni.
Sicurezza
La nostra città figura al 15° posto nella classific a delle città italiane più sicure, una posizione
certamente rispettabile, che tuttavia non fa più percepire Udine come l’isola felice di un tempo. La
microcriminalità, infatti, aggravata della mancanza di lavoro e di denaro dovuta all’attuale crisi, è
in continuo aumento: furti, rapine, aggressioni, scippi e varie forme di raggiri sono all’ordine del
giorno; i furti, in particolare, sono notevolmente al di sopra della media nazionale.
Inoltre, riprende consistenza il fenomeno della prostituzione, con tutto il suo degradante corredo
di schiamazzi, rumori, liti, aumento del traffico notturno, che disturbano il sonno dei cittadini,
soprattutto se residenti nei pressi della stazione ferroviaria e delle autocorriere. Il bullismo
giovanile, la droga e gli stati d’ebbrezza completano il quadro di una situazione che le forze
dell’ordine e la polizia municipale cercano con fatica di controllare.
Per ottenere un maggior controllo del territorio, occorre che l’amministrazione comunale, oltre a
rafforzare la propria collaborazione con le forze di polizia, ponga in essere forme di vigilanza
complementari e stimoli i cittadini ad una “vigilanza sociale”, quale espressione della
responsabilità insita in un senso di comunità, di cui è auspicabile il ritorno.
Azioni
• Rivedere l’organizzazione della Polizia Municipale, riportando a mansioni operative,
rispetto a quelle impiegatizie, un maggior numero di addetti, per un miglior controllo del
traffico e del territorio.
• Estendere il servizio dei vigili di quartiere, garantendo un maggior presidio del territorio,
specialmente nelle ore notturne.
• Prevedere incentivi in favore dei commercianti che vogliano dotarsi di opportune
telecamere.
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• Rivitalizzare i quartieri attraverso l’insediamento di attività di vicinato e culturali,
migliorando la vivibilità e la dotazione di servizi.
• Individuare una soluzione definitiva al problema dei campi nomadi abusivi.
Tutela degli Animali Il nostro Movimento condivide i principi della Dichiarazione universale dei diritti degli animali,
approvata dall'Unesco il 15 ottobre 1978, ritenendo che il riconoscimento da parte della specie
umana del diritto all’esistenza delle altre specie animali costituisca il fondamento della
coesistenza delle specie nel mondo, secondo una visione finalizzata alla conservazione degli
ecosistemi e degli equilibri ecologici incentrata sul rispetto di ogni forma di vita.
La tutela del diritto degli animali alla loro presenza sul territorio, compatibile con le proprie
caratteristiche biologiche ed etologiche, dev’essere un impegno dell’amministrazione comunale,
quale strumento finalizzato al rispetto ed alla tolleranza verso tutti gli esseri viventi, in particolare
le specie più deboli.
Azioni
• Promuovere l’attuazione di un Regolamento per la Tutela degli Animali, a qualunque
specie appartengano, stabilmente o temporaneamente presenti sul territorio comunale,
secondo una normativa che garantisca l’igiene, la salute e la sicurezza pubbliche, nonché
la tutela ambientale e territoriale.
• Formare un pool di agenti della Polizia Municipale, cui affidare il compito di diffondere la
conoscenza del Regolamento per la Tutela degli Animali e di vigilare sull’osservanza e
attuazione delle sue norme.
• Controllare che gli interventi di pianificazione del territorio tengano conto anche degli
habitat, cui gli animali sono legati per la loro esistenza.
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• Intensificare i controlli per accertare eventuali violazioni al divieto di caccia nei parchi, in
particolare nel Parco del Torre.
• Promuovere e incoraggiare, a partire dalle scuole dell’infanzia, forme espressive che
attengano al rispetto e alla difesa degli animali.
• Favorire una corretta convivenza tra persone e animali, in particolare tra animali e
bambini.
Le attività connesse alla cura degli animali favoriscono lo sviluppo della personalità e sono in
grado di attenuare le difficoltà espressive e di socializzazione, soprattutto nelle fasi dell’infanzia.
L'animale, infatti, stimola all'attività, incoraggia ad interagire con esso, sa dare affetto, favorisce lo
sviluppo del senso di responsabilità e del dovere ed aiuta a conoscere ed affrontare gli eventi più
importanti della vita, quali l'amore, la malattia, la nascita, la morte.
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Premessa
Udine ed i suoi cittadini meritano una gestione politico-amministrativa che si fondi su valori etici,
morali e costituzionali, senza i quali essa scade in mera gestione del potere, in mediazione
d’interessi spesso personalistici e in rinuncia all’attuazione delle sue vere finalità, che sono il
perseguimento del bene comune, secondo principi di solidarietà e sussidiarietà.
E’ nostro obiettivo attuare una politica di bilancio che risponda alle effettive necessità dei cittadini
e possa garantire loro una migliore qualità di vita attraverso scelte finanziarie, organizzative e
funzionali oculate e razionali. Tutte le proposte progettuali dovranno essere accompagnate
dall’indicazione delle risorse necessarie alla loro realizzazione e, soprattutto, discusse e condivise
con tutta la cittadinanza, poiché “Trasparenza e Partecipazione” sono principi fondamentali del
nostro Movimento, ai quali non intendiamo derogare nel modo più assoluto.
Il bilancio del Comune di Udine presenta un pesante debito: circa 163 milioni di euro, ovvero oltre
1.600 euro per ciascun cittadino, ponendo la nostra città intorno al decimo posto nella classifica
nazionale dei comuni più indebitati.
Per far fronte a questa pesante situazione debitoria, sarà necessario programmare un’attività di
bilancio finalizzata al ripianamento del debito, vincolando l’operato del Comune e sottraendo
risorse alla gestione “ordinaria”.
Altresì, occorrerà verificare la gestione delle Società Partecipate, definite dalla stessa Corte dei
Conti “area grigia” della politica (per sprechi, assunzioni di favore, ecc.). Queste società vengono
spesso usate come strumento per aggirare il patto di stabilità e by-passare le gare d’appalto,
favorendo aziende “vicine” all’amministrazione; esse, inoltre, essendo società di diritto privato,
anche se in parte di proprietà pubblica, possono presentare dei problemi di trasparenza, e tutto
ciò non può che ricadere negativamente sull’amministrazione pubblica e sulla sua gestione.
Azioni Miglioramento dell’efficienza e riduzione dei costi
• Analisi e riduzione delle consulenze esterne
Bilancio e Partecipate
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• Riduzione dei contratti di locazione passiva, sia del Comune che delle Società Partecipate
• Verifica delle convenzioni stipulate dal Comune.
• Ricognizione e verifica complessiva delle società partecipate al fine di recuperare piena
capacità d’indirizzo e di controllo, con riduzione dei costi dei loro CDA.
• Attivazione di un bilancio consolidato più dettagliato e leggibile, al fine di rendere completa
l’informazione economica e patrimoniale del Comune.
• Accorpamento delle società esistenti e liquidazione delle società che abbiano conseguito il
proprio fine sociale.
Teleriscaldamento dell’Azienda Ospedaliera e di Udi ne Sud
• Verifica della convenienza dei costi finali della bolletta energetica (comprensivi anche di
eventuali canoni non contemplati nelle convenzioni), in modo da avere un riferimento più
calibrato, che non prenda in considerazione solamente il costo del parametro iniziale
dell’energia.
Riorganizzazione della struttura comunale
• Razionalizzazione ed efficientamento della macchina amministrativa comunale, attraverso
un programma a sviluppo pluriennale.
• Valorizzazione delle risorse umane mediante opportuni programmi di formazione, nella
consapevolezza che i dipendenti comunali costituiscono un patrimonio di capacità e
competenze che va valorizzato, formato e rimotivato.
• Ricognizione del parco autovetture /mezzi in dotazione all'amministrazione ed
ottimizzazione del loro impiego.
• Gestione attenta e responsabile delle risorse dell’Ente.
Bilancio e Partecipate
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Lotta all’evasione e fiscalità
• Lotta all’evasione fiscale, anche attraverso la partecipazione all’attività di accertamento
della fiscalità statale, potenziando le attività di accertamento dei tributi locali mediante il
costante aggiornamento delle banche dati tributarie e l’attività di verifica dei diversi tributi
per il recupero della base imponibile. La partecipazione attiva alla lotta all’evasione avrà lo
scopo di contenere la pressione fiscale e garantire maggiore equità contributiva.
• Compatibilmente con gli equilibri di bilancio e nei limiti imposti dalle necessità finanziarie
del Comune, contenere l’addizionale IMU sulla prima casa entro l’aliquota base.
Pianificazione, controllo e rendicontazione sociale
• Adeguamento degli strumenti di programmazione e controllo dei metodi di rendicontazione
sociale, per consentire l’adozione, da parte del Comune, del bilancio sociale in forma
leggibile e comprensibile a tutti gli interlocutori, interni ed esterni.
• Rafforzamento e riqualificazione del sistema degli strumenti di pianificazione e
programmazione economico-finanziaria, presidiandone maggiormente i processi di
formazione e aggiornamento.
• Potenziamento del sistema dei controlli interni (controllo strategico e controllo di gestione).
• Progettazione di un modello per la misurazione dei parametri e degli indicatori atti a
valutare la performance organizzativa dell’Ente, anche attraverso metodologie e strumenti
di benchmarking (metodologia basata sul confronto sistematico, che permette alle aziende
che lo applicano di compararsi con le analoghe migliori e, soprattutto, di apprendere da
queste le migliori soluzioni).
• Rafforzamento del sistema di controllo interno sulle società partecipate e gli organismi
sovraccomunali di esternalizzazione dei servizi pubblici locali.
Valorizzazione del patrimonio
Bilancio e Partecipate
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• Censimento del patrimonio immobiliare del Comune e successiva analisi della situazione
(canoni riscossi per gli immobili concessi in locazione, canoni corrisposti per quelli di
proprietà di terzi acquisiti in locazione).
• Elaborazione di un piano pluriennale di utilizzo, razionalizzazione e cessioni del patrimonio
comunale.
• Valutazione di eventuali riqualificazioni, conversioni e cambi di destinazione d’uso di spazi
idonei e accessibili da adibire a sede degli uffici e servizi comunali e a sedi per le attività
delle associazioni, verificando le possibilità di intervento in base ai fabbisogni prioritari.
• Verifica e razionalizzazione della gestione economica, funzionale e manutentiva del
patrimonio utilizzato per fini istituzionali e di interesse generale.
Consolidamento degli equilibri di bilancio
• Consolidamento e rafforzamento degli equilibri di bilancio mediante una politica di
costante generazione di avanzi di parte corrente e di congrui accantonamenti per far
fronte ai rischi futuri.
• Prevenzione delle eventuali insolvenze delle società partecipate dal Comune.
• Componimento delle eventuali tensioni finanziarie delle società partecipate dal Comune,
mediante accordi stragiudiziali o giudiziali.
Verifica di eventuali fatti illeciti o censurabili
• Verifica della situazione finanziaria del Comune e delle società partecipate, valutandone
l’evoluzione in atto ed analizzando la genesi delle difficoltà finanziarie emerse, al fine di
tutelare il Comune dalle conseguenze di eventuali acclarati comportamenti illeciti a proprio
danno o a quello delle società dallo stesso partecipate.
Bilancio e Partecipate
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Appalti e sub-appalti
• Miglioramento dei criteri di ammissione e di controllo delle gare di appalto e di quelli
relativi ai sub-appalti, attraverso la revisione, in collaborazione con la Prefettura, dei
regolamenti comunali di ammissione alle gare, imponendoli anche negli statuti delle
società partecipate dal Comune.
Bilancio e Partecipate
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Premessa
Il nostro Paese, detentore del patrimonio artistico e culturale più ricco al mondo, paradossalmente
considera la cultura un costo o addirittura uno spreco, anziché un investimento per lo sviluppo
umano, sociale ed economico. L’estromissione della cultura dai valori fondamentali dell’esistenza
umana e la continua erosione delle risorse ad essa destinate, costringe le amministrazioni locali a
fare cultura in modo parziale, disorganico e spesso limitato ad eventi fine a se stessi.
Noi crediamo, invece, che la cultura, bene sostanziale per la vita dell’uomo e motore primario di
vero sviluppo sostenibile in ambito sociale, economico e ambientale, debba essere posta al
centro di ogni attività, essendo elemento fondamentale per imparare ad “essere”, oltre che a
sapere e fare. Siamo certi che la nostra comunità, pur avendo smarrito nel corso del tempo il
percorso delle sue vicende storiche e la propria identità, sia portatrice inconsapevole dei grandi
valori che seppe acquisire nei secoli, appropriandosi degli aspetti positivi delle varie culture che
l’hanno attraversata e formata.
E’ pertanto nostra intenzione sviluppare politiche culturali che favoriscano un proficuo incontro
con il nostro passato, da cui trarre alimento per la costruzione di una società più saggia e
sensibile, unita da un senso di orgogliosa appartenenza e condivisione.
Vogliamo che Udine si riaffermi come piccola capitale di un nuovo rinascimento culturale, che
riporti al centro dell’esistenza l’Uomo, espropriato, fin dai primi anni del consumismo, del contatto
con se stesso e dei valori universali che gli sono propri.
Patrimonio artistico Udine, per la bellezza dei suoi antichi monumenti, palazzi, chiese e capolavori di pittura, ha dato
alla storia dell’arte un vivace corpus di memorie d’inestimabile valore, memorie che vanno
valorizzate e protette. “L’arte salverà il mondo”, è stato detto, poiché solo attraverso l’arte l’uomo
può far rinascere il proprio spirito, ed attraverso i canoni della bellezza osservare positivamente la
vita, contribuendo a migliorare la società in cui vive.
Azioni
Cultura e Istruzione
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• Contribuire alla salvaguardia del patrimonio artistico e architettonico della città,
promuovendone la conoscenza e fruizione da parte di tutti i cittadini.
• Creare nei musei cittadini sale di ospitalità di autori più celebri, stilisticamente
contemporanei degli autori locali, favorendo lo scambio di opere con altri musei italiani. La
conoscenza dei paralleli stilistici favorirebbe una più degna estimazione dei nostri autori,
che spesso nulla hanno da invidiare a quelli di maggior fama, e un maggior incremento del
turismo di qualità e delle visite ai nostri musei da parte dei cittadini.
• Razionalizzare e migliorare le iniziative e manifestazioni culturali di rilievo esistenti,
eliminando gli sprechi e sostenendo le offerte culturali stimolanti e di qualità, ma
accessibili a tutti, affinché la cultura possa essere un piacere da condividere insieme.
• Sostenere il vivaio di artisti locali, supportando i giovani fin dalle prime espressioni
provenienti dalla scuola primaria. Coinvolgere gli insegnanti e i dirigenti scolastici, in
collaborazione con i quali organizzare corsi, concorsi, rassegne e manifestazioni che
permettano alle future generazioni di mettersi in luce e far emergere le loro qualità
artistiche, anche grazie al sostegno dell'amministrazione comunale.
• Organizzare mostre d’arte, fotografiche e di artigianato lungo la salita coperta che porta al
Castello e nelle vie della città, favorendo l’incontro tra le produzioni artistiche locali,
nazionali e estere, offrendo occasioni di incontro, visibilità e valorizzazione degli artisti
locali.
• Creare un “sito vetrina” in cui i giovani artisti locali possano esporre virtualmente le proprie
opere sotto forma di immagini, scritti, scritti, video, pezzi musicali ed altro, anche allo
scopo di offrire possibilità lavorative agli artisti di maggior talento, sia da parte di privati
che della stessa amministrazione, per le proprie campagne promozionali di iniziative
civiche e informative o per l’organizzazione di eventi e mostre.
Musica e Teatro
Cultura e Istruzione
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Musica e Teatro, nutrimento della mente e dello spirito, sviluppano le potenzialità espressive e
creative della persona, divenendo mezzi di comunicazione umana e sociale di straordinaria
efficacia. La nostra città, culturalmente vivacissima fino alle soglie dell’800, grazie all’estro
espressivo ereditato da Venezia, vanta una lunga tradizione musicale e teatrale. Concerti
strumentali e vocali erano frequentissimi e molte erano le rappresentazioni teatrali nei diversi
luoghi della città deputati alla drammaturgia. I cittadini amavano questi spettacoli più di ogni altra
cosa e per sostenerli s’imponevano sacrifici e privazioni, avendo coscienza di essere una piccola
patria amata, voluta e sostenuta, dimostrando, pur non essendo scolarizzati, competenza e
raffinatezza mentale.
Con la collaborazione delle personalità della cultura operanti in città, delle associazioni culturali,
musicali, teatrali e del locale Conservatorio, noi vogliamo impegnarci a recuperare almeno in
parte quell’estro e quel clima.
Azioni
• Favorire l’educazione musicale fin dalla più tenera età, sostenendo il suo inserimento nei
programmi ministeriali e comunque introducendo nei programmi del doposcuola un
numero di ore dedicate alla musica, affinché lo studio di uno strumento e/o delle tecniche
di canto possano essere fruiti da tutti i bambini, in particolare da coloro le cui famiglie non
potrebbero sostenere il costo di studi privati.
• Riservare adeguato spazio ad iniziative che mettano in luce professionisti della musica
locali, associazioni musicali, cori professionali e amatoriali, affinché l’offerta musicale si
completi ed arricchisca con le molteplici espressioni artistiche presenti sul territorio.
• Ripristinare e adeguare alcune strutture attualmente non utilizzate, quali luoghi che offrano
spazi necessari per la preparazione e allestimento di spettacoli teatrali e musicali da parte
di gruppi professionali o amatoriali, di cui la Regione è fiorente, offrendo loro la possibilità
di esibirsi parallelamente ai palinsesti dei maggiori Teatri della città.
• Operare affinché la politica, all’interno delle istituzioni teatrali, non costituisca un limite alla
libertà della loro direzione artistica, pur nei limiti del necessario buon impiego delle risorse
pubbliche destinate.
Cultura e Istruzione
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• Valorizzare e sostenere il “Palio studentesco” tra le scuole della città, esperienza
straordinaria e scuola di formazione teatrale che, mediante l’introduzione di testi teatrali
nelle scuole, la loro scelta e lettura critica, favorisce l’apprezzamento dell’arte teatrale e
permette l’incontro e confronto tra studenti al di fuori di concorsi fatui e vani. Occorre
ricordare che il palio studentesco di Udine ha espresso noti attori professionisti di ottima
reputazione.
• Sostenere gli spettacoli in lingua friulana. Se ambientati nell’antica società rurale e
contadina e rappresentati nelle scuole, permetteranno la riscoperta di una cultura popolare
che sta scomparendo e la ricchezza di una lingua dalla storia millenaria, consentendo ai
più giovani di apprendere in maniera piacevole il succedersi delle vicende storiche della
nostra regione e di conoscere il contesto culturale in cui si è svolta la vita dei loro nonni.
• Patrocinare l'istituzione di comitati formati da genitori e famiglie per la messa in scena di
storie e fiabe da rappresentare nelle scuole materne ed elementari, mediante
realizzazione dei costumi, scenografie e adattamento dei dialoghi da parte degli stessi
comitati, al fine di favorire un’integrazione tra famiglie, bambini e insegnanti in momenti di
piacevole divertimento.
• Coinvolgere nelle iniziative culturali i nuovi cittadini, per favorire il loro incontro con la
nostra cultura, la conoscenza degli usi e costumi della nostra comunità e quelli delle
nostre tradizioni.
• Offrire alla “movida” udinese occasioni di esperienza culturale, mediante incontri reali e
vivi dei giovani con la cultura di qualità. Lo svolgimento delle iniziative dovrà essere in ogni
caso regolato da accordi che permettano il rispetto delle esigenze dei residenti e degli
esercenti in loco.
• Attrezzare i due parchi principali (Moretti e Cormor) con strutture coperte che permettano
le attività culturali anche in caso di improvvisi temporali estivi.
Scuola
Cultura e Istruzione
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La gestione delle scuole statali, benché inserite in un contesto comunale, spetta allo Stato, salvo
l'aspetto riguardante l’edilizia scolastica e la manutenzione delle strutture. L’amministrazione
comunale, quindi, non ha facoltà decisionali in merito all’offerta formativa, tuttavia può intervenire
laddove sia possibile integrare i programmi ministeriali con iniziative che migliorino la qualità della
formazione scolastica, in particolare dei primi anni di vita, con la collaborazione delle famiglie,
delle associazioni e degli operatori culturali locali.
Azioni • Organizzare una giornata dedicata alla narrativa per bambini e ragazzi, durante la quale
effettuare letture in piazza, conferenze a tema, laboratori creativi, presentazione di nuovi
libri e scambio di libri usati.
• Nella biblioteca centrale e in quelle circoscrizionali, animare i pomeriggi di lettura per
bambini con la collaborazione di lettori volontari, specialmente se esperti di lettura
creativa, di musicisti per la realizzazione di sottofondi musicali, che rendano le letture più
coinvolgenti e musicalmente istruttive, e delle persone anziane, creando le figure del
mentore, narratore dei processi storici vissuti, e del narratore di storie.
• Patrocinare un concorso per le scuole, in cui gli studenti delle diverse classi ed età
partecipino con racconti scritti personalmente o, per i più piccoli, con l'ausilio delle
maestre e la collaborazione degli studenti del liceo artistico per la realizzazione delle
illustrazioni, premiando i migliori elaborati e pubblicandoli in opuscoli o libretti da porre in
vendita, utilizzando il ricavato per l’acquisto di materiale didattico a favore delle scuole
stesse.
• Dotare tutte le scuole elementari e medie della città di almeno di una lavagna interattiva
multimediale, per un approccio funzionale all'informatica e alla rete.
• Se possibile, dotare le scuole a tempo pieno di una cucina interna per la preparazione dei
pasti, risparmiando sul costo di cibi precotti, poco salutari e spesso di scarsa qualità.
• Monitorare le strutture esistenti per individuare eventuali tracce di coperture in eternit,
provvedendo alla loro eliminazione e adottare forme di riscaldamento eco-sostenibili.
Cultura e Istruzione
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• Dove non ancora presenti, dotare le classi dei più piccoli di stipetti o armadietti personali
nei quali lasciare parte del proprio materiale didattico.
• Ove mancante e se richiesto dalle famiglie del quartiere, offrire un servizio di doposcuola.
Per ottimizzare l'uso pomeridiano della struttura ed evitare le corse dei genitori per
accompagnare i bambini a fare sport, favorire l’utilizzo della palestra, integrando l'attività
didattica con quella sportiva.
• Incentivare uno stile di vita non votato al consumismo sfrenato e allo spreco, organizzando
un mercatino per la vendita o scambio di libri di testo, materiale e abbigliamento
scolastico, da tenersi prima dell'inizio della scuola.
• Educare i bambini al rispetto e al non abbandono degli animali e istituire, in collaborazione
con gli insegnati, una campagna di sensibilizzazione per raccogliere nelle scuole fondi per
il canile municipale e per attività di volontariato, sterilizzazione, adozione a distanza di un
animale.
• Istituire un “Laboratorio della sana informazione” nel quale far affluire dati, esperienze,
ricerche e persone. Sensibilizzare quindi su argomenti quali nocività di fumo, droghe,
alcool, gioco d'azzardo, cattiva alimentazione, portando dentro le scuole testimonianze e
risultati scientificamente provati.
• Favorire la valorizzazione del livello di preparazione acquisito dagli studenti del 4° e 5°
anno degli istituti superiori d'impronta tecnico-professionale (Liceo artistico Sello,
Malignani, Marinoni) e degli istituti d’impronta umanistica, attraverso l’organizzazione di
eventi e manifestazioni in cui poterne dare pubblica dimostrazione.
Cultura e Istruzione
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Premessa
La partecipazione diretta all’amministrazione della Cosa Pubblica e la Trasparenza sono principi
di elementare democrazia, che il Movimento 5 Stelle pone a proprio fondamento, poiché mirano a
restituire ai cittadini il potere loro sottratto da una democrazia formale e fumosa, nella quale si
sono esercitati e continuano ed esercitarsi politici incapaci, mossi per lo più da interessi privati o
finalizzati ad ottenere un consenso alla propria rielezione.
Nell’era dell’illimitata globalizzazione, in cui un forsennato liberismo e l’ingordigia di potentati o
istituzioni economiche più o meno legittime influenzano ogni atto di governo ed ogni
trasformazione socio-culturale, ridare valore e dignità al ruolo del cittadino partendo dalla
dimensione locale è, per il nostro Movimento, l’unica strategia operativa valida che possa avviare
una stagione di globale rinnovamento, tanto delle politiche quanto degli stili di vita.
Si tratta di una vera rivoluzione culturale, che pone il cittadino in condizione di decidere
direttamente dove e come destinare le risorse della comunità, secondo principi di equità, giustizia
sociale e attraverso una gestione basata sulla trasparenza di ogni atto, sul controllo passo dopo
passo, sulla condivisione di ogni progetto, sull’iniziativa nascente dal basso.
Dovrà essere il cittadino a decidere di volta in volta, nel rispetto delle leggi, ciò che si deve fare e
come lo si deve fare, sia a livello comunale che a livello di territorialità più vaste, poiché il cittadino
sceglie ciò che gli serve, mentre il politico ciò che gli conviene, ciò che può dare visibilità, anziché
risposta alle vere priorità della comunità.
Il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte attraverso un percorso di partecipazione valorizza il
patrimonio di competenze di chi abita una zona, del suo sapere quotidiano nella progettazione e
nella gestione del territorio: in questo modo, i reali modernizzatori della Cosa Pubblica saranno gli
stessi utenti.
Azioni
• Modificare lo Statuto comunale, introducendo i principali strumenti di democrazia diretta: il
referendum deliberativo propositivo senza quorum e il bilancio partecipativo
deliberativo , strumenti non semplicemente consultivi ma deliberativi e quindi vincolanti
per il Consiglio Comunale.
Democrazia e Trasparenza
30
L’eliminazione del quorum dalle iniziative referendarie, promosse con raccolta firme, permetterà di
rendere operante il principio democratico, secondo il quale decide solo il cittadino che partecipa, a
qualunque categoria sociale appartenga.
Il bilancio partecipativo prevede il voto dell’assemblea dei cittadini, espresso in modo vincolante in
più momenti nel corso di ciascun anno del mandato comunale.
Durante un periodo dell’anno i cittadini esprimeranno le loro proposte e le discuteranno, mentre in
un periodo successivo le voteranno in base alle priorità emerse.
L’introduzione di tali priorità nel piano dei lavori pubblici e dei servizi sarà valutata da una
delegazione popolare, unitamente ad un Ufficio del Gabinetto del Sindaco, mentre l’intero
processo sarà controllato da altra delegazione popolare, che potrà accedere a tutti gli atti e riferire
nelle assemblee popolari.
Si tratta di un percorso formativo, che permette ai cittadini che lo vogliano di divenire cittadini
attivi, consapevoli della gestione della cosa pubblica, conoscitori delle difficoltà in essa insite e di
cosa significhi valutare le priorità tenendo conto unicamente dell’interesse generale.
• Introdurre l’Ufficio della Trasparenza, ove mettere a disposizione di ogni cittadino qualsiasi
documento, rilasciandone eventuale copia.
• Organizzare incontri periodici con i cittadini (Town meeting), al fine di promuovere la
partecipazione dal basso e raccogliere le proposte dei cittadini e farne argomento di
discussione in Consiglio Comunale.
• Trasmettere su internet la diretta streaming delle sedute del Consiglio Comunale e delle
Commissioni, con possibilità di registrazione e divulgazione sia da parte dei consiglieri che
del pubblico.
• Diffondere periodici notiziari di zona, on-line e cartacei, che informino tempestivamente i
cittadini interessati circa le attività comunali e le discussioni in atto, riguardanti la loro
specifica zona di residenza o di lavoro.
Democrazia e Trasparenza
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Premessa
L’economia della nostra città, compromessa dall’accerchiamento dei centri commerciali e
dall’impoverimento delle iniziative di richiamo, sia per il pubblico adulto che per i giovani, sta
vivendo una lunga fase di stallo e di apatica rassegnazione alla perdita del ruolo avuto in passato,
quando Udine rappresentava un polo commerciale e culturale di prim’ordine, la cui capacità di
attrazione faceva della città il punto di riferimento dell’intera Regione.
Noi vogliamo che la nostra città torni ad essere un esempio da seguire per tutte le altre
amministrazioni locali, individuando le migliori soluzioni alle diverse problematiche cittadine, in
un’ottica sempre più attenta alle conseguenze ambientali delle scelte adottate e orientata,
soprattutto nella situazione di crisi economica in atto, all’abbattimento degli sprechi di qualsiasi
natura essi siano: finanziari, alimentari e di tempo.
Gli strumenti che proponiamo, per il raggiungimento di questi obiettivi, sono la riqualificazione del
centro storico, grazie alla valorizzazione di edifici in disuso, l’arricchimento del calendario di eventi
culturali, lo sviluppo del servizio di “albergo diffuso”, l’incentivazione all’associazionismo tra le
piccole attività commerciali, la creazione di gruppi di acquisto solidali, lo sviluppo del commercio
di prodotti a km zero, la promozione dello “spreco zero alimentare” attraverso la vendita di prodotti
sfusi o lo sviluppo dei Last Minute Market, l’attuazione di un sistema di raccolta differenziata
spinta (porta a porta) dei rifiuti solidi urbani e la promozione di filiere imprenditoriali per l’utilizzo
delle materie prime prodotte dagli impianti di riciclaggio.
Altre soluzioni potranno essere individuate grazie allo sviluppo di iniziative di collaborazione con il
polo universitario udinese e soprattutto attraverso un costante dialogo con la cittadinanza.
Lavoro La crisi che la realtà produttiva mondiale sta vivendo produce inevitabilmente un alto tasso di
disoccupazione, soprattutto tra i giovani, penalizzati anche da un sistema formativo inefficiente e
non sempre attento alle esigenze del mercato del lavoro.
Il Comune, pur essendo le politiche del lavoro di competenza statale, ha la possibilità di
contribuire ad attenuare la crisi occupazionale sul territorio, offrendo opportunità di lavoro nel
settore della tutela dell’ambiente, del turismo e in ambito commerciale, creando percorsi virtuosi e
Economia
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snellendo la burocrazia, che spesso scoraggia l’iniziativa privata, e intervenendo nella
formazione, indirizzata soprattutto all’avvio di piccole attività produttive che, per specificità e
qualità, possano avere un ruolo nel mercato locale.
Azioni
• Incentivare il micro-credito per le piccole aziende e favorire lo sviluppo del “social lending”
(prestiti sociali) ovvero un collaudato sistema di prestiti personali on line tra privati.
• Vigilare attentamente sull’assegnazione degli appalti pubblici e ripartire ove possibile i
grandi lotti di lavoro in più appalti distinti, al fine di consentire la partecipazione alle gare e
l'aggiudicazione delle stesse anche alle imprese di più piccola dimensione.
• Impegnare l’amministrazione a pagare puntualmente le piccole e medio imprese e i
professionisti che offriranno le proprie prestazioni al Comune, eliminando i ritardi tipici
della Pubblica Amministrazione.
• Stipulare convenzioni con l’Università di Udine per la realizzazione di tirocini formativi e di
orientamento da parte degli studenti di detto Ateneo presso il Comune o presso le società
da questo partecipate, in un’ottica di implementazione delle attività di Ricerca e Sviluppo,
per creare innovazione.
• Favorire la produzione e il commercio di prodotti a Km Zero.
• Potenziare i mercatini attualmente dislocati in P.za XX Settembre, i cosiddetti “Farmer’s
market”, favorendo lo sviluppo della cosiddetta "filiera corta", per incentivare il consumo di
prodotti locali: tutti i prodotti dovranno esibire etichette trasparenti con le indicazioni di
tracciabilità del prodotto.
• Fornire le mense di asili, scuole, case di riposo e cura di alimenti biologici provenienti da
filiere di prossimità.
Economia
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• Istituire il marchio di certificazione DE.CO. (denominazione di origine comunale),
inserendo nel sito del Comune uno spazio gratuito dedicato a imprese commerciali che
intendono promuovere prodotti di chiara rilevanza locale.
• Stimolare i gruppi di acquisto solidale, ormai presenti su tutto il territorio, suggerendo di
indirizzare i loro acquisti verso piccole realtà locali in crisi o di nuova formazione.
• Programmare percorsi di formazione costante di chi perde il lavoro.
• Elaborare un programma di semplificazione degli iter burocratici, per facilitare il rapporto
tra le imprese e le istituzioni (ad esempio per la messa in sicurezza degli ambienti
lavorativi, intensificando i controlli affinché i lavoratori operino in totale sicurezza),
implementando le attività dello Sportello Unico delle Attività Produttive.
Rifiuti come risorsa di sviluppo
I rifiuti devono essere una risorsa, non un onere per la città, e la loro gestione deve concorrere
all’abbattimento dei costi e, conseguentemente, della relativa imposta in capo ai cittadini.
Azioni • Pianificare la costruzione di moderni centri di riciclaggio sul modello “Vedelago”, dove
anche gli scarti residui non riciclabili possono essere trattati tramite “estrusione” e
trasformati in composti per l’industria del riciclo plastico o sabbie sintetiche per l’edilizia.
Da oggi a Vedelago si possono riciclare anche i pannolini e trasformarli in plastica. I tempi
di realizzazione dell’impianto variano da 6 mesi per un Centro di Riciclo a 4-5 anni per un
inceneritore. I costi da 5 ai 190 milioni.
• Creare filiere imprenditoriali per l'utilizzo delle materie prime prodotte dagli impianti di
riciclaggio.
• Regolamentare la raccolta dei rifiuti in centro storico, prevedendo delle zone dove
depositarli la sera alla chiusura dei negozi, evitando l’inestetica e nociva esposizione di
sacchi e sacchetti in bella vista per chi volesse passeggiare di sera.
Economia
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Commercio Attualmente Il commercio locale è assai sofferente e richiede scelte amministrative che offrano
risposte agli interessi della città. E’ nostra intenzione stabilire un dialogo diretto con gli operatori
commerciali, snellendo la burocrazia e abbattendo le barriere tra imprese e istituzioni.
Ci proponiamo di incoraggiare la cittadinanza a vivere la città, tramite la creazione di nuove
manifestazioni, riorganizzando la viabilità e l'urbanistica, al fine di facilitare i consumi presso le
piccole attività locali e creando un percorso virtuoso degli stessi (ricordiamo che Udine si è
classificata al 40* posto nella classifica delle “smart cities” per la mobilità sostenibile).
L’amministrazione si opporrà con forza all’insediamento di altri centri commerciali, sostenendo la
realizzazione di centri commerciali naturali e incentivando l'associazionismo tra le piccole attività
commerciali della città, in modo da contrastare la continua concorrenza della grande
distribuzione.
Azioni • Dare opportuna pubblicità ai mercati a km zero, i cosiddetti Farmer’s market (ortofrutta,
piante e fiori), favorendo il loro accesso tra le attività locali e ripristinando la loro
ubicazione in piazza S. Giacomo (“Piazza delle Erbe”).
.
• Disincentivare le attività e i prodotti che producono un danno sociale (impianti inquinanti,
inceneritori, ecc.).
• Premiare con sconti sulla tassa rifiuti i negozianti/supermercati che propongono la vendita
di prodotti sfusi).
• Calmierare gli affitti dei locali commerciali e favorire il giusto mix merceologico all’interno
della città. Così com’è possibile avere un edicola o una farmacia ogni tot abitanti, dovrà
essere possibile avere, ad esempio, una banca o un istituto di credito solo ogni tot abitanti.
I proprietari che si dimostreranno attenti alle iniziative del Comune (ad es. in materia di
organizzazione eventi, contributi illuminazioni natalizie, calmieramento canoni di
locazione) potranno usufruire di agevolazioni fiscali, come avviene ad esempio per chi
opta per la cedolare secca nel caso di locazioni abitative.
Economia
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• Premiare gli esercizi che sceglieranno di attuare norme di ristorazione sostenibile
(riduzione di sprechi, prodotti tipici locali, sull’esempio dell’ eco-ristorazione in Trentino) e
stretti accordi con la grande distribuzione organizzata (GDO) per la distribuzione di
prodotti prossimi alla scadenza ai più bisognosi, favorendo l’apertura di appositi negozi ,
conosciuti come Last Minute Market.
• Rivedere il regolamento comunale in materia di pubblicità e pubbliche affissioni del 23
ottobre 1995, con particolare attenzione alle tariffe relative alla pubblicità, modulandole in
rapporto alla dimensione e localizzazione delle attività commerciali e produttive, nonché
alla tipologia dei prodotti pubblicizzati (non inquinanti, rifiuti zero, ecosostenibili, energie
innovative, prodotti sfusi, km zero ecc. ), favorendo i piccoli esercizi rispetto alla Grande
Distribuzione.
• Verificare il P.I.S.U.S. (Piano Integrato Sviluppo Urbano Sostenibile) e il CCN (Centro
commerciale Naturale).
• Regolamentare l’organizzazione di Friuli Doc, relativamente alle proposte eno-
gastronomiche degli stands espositivi, ridando priorità alla friulanità dei prodotti e
promuovendo quelli della filiera corta, a km zero e della bioagricoltura.
Lotta alle aperture domenicali dei negozi
Sebbene regolamentata a livello regionale, la questione delle aperture domenicali degli esercizi
commerciali verrà da noi fortemente contrastata con tutte le misure che si riusciranno a mettere in
opera, per rivendicare il diritto dei lavoratori al godimento del bene più prezioso, la famiglia,
nonché di tutte le opportunità di svago e culturali per il proprio personale accrescimento.
Turismo Il turismo può diventare uno dei punti di forza dell’economia della nostra città, generando
ricchezza e occupazione. In un progetto “Udine città della cultura”, potranno coesistere
manifestazioni culturali ed artistiche di grande richiamo ed iniziative tese alla valorizzazione dei
beni artistici, architettonici e culturali che rendono unica la nostra città e che costituiscono una
materia prima da annoverare senz’altro tra le risorse rinnovabili e sostenibili: oggi il turista viaggia
Economia
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durante tutto l’anno e vuole soddisfare le sue esigenze di curiosità, conoscenza e comodità a
costi contenuti.
Va stimolata ed agevolata, in particolare, la fruizione degli eventi culturali programmati in città da
parte dei residenti, favorendo in tal modo la conoscenza della storia e delle peculiarità della loro
città, nonché il piacere di proporsi come spontanee guide turistiche per i non residenti.
Azioni • Promuovere la riqualificazione del centro storico, valorizzando edifici storici tuttora in
disuso (es. Teatri Puccini e Odeon), promuovendone la restaurazione e l’adattamento
all’ospitalità di iniziative socio-culturali quali esposizioni di giovani artisti, concerti musica
live, rappresentazioni teatrali, trasformazioni in cinema 3D - 4D, ludoteche ecc.
• Prevedere tariffe agevolate per l’ingresso nei musei da parte dei residenti e permettere a
chi compra un biglietto intero di circolare con i mezzi pubblici per l’intera stessa giornata.
• Promuovere opportune sinergie con le attività commerciali e alberghiere della città, come
ad esempio: a) l’applicazione di sconti negli esercizi aderenti a fronte della presentazione
dei biglietti d’ingresso alle mostre o agli eventi; b) accordi con giovani artisti, affinché
possano esporre le proprie opere nelle vetrine degli stessi commercianti, creando così un
unico grande museo cittadino.
• Favorire il reperimento e la formazione di Operatori Turistici per Disabili.
• Organizzare percorsi eno-gastronomici per favorire la ristorazione e il commercio di
prodotti tipici friulani.
• Sostenere il turismo consapevole ed eco-compatibile.
• Promuovere una programmazione razionale degli eventi (culturali, fieristici, festivi), in
collaborazione con Udine Fiere, l’Università degli Studi di Udine ed altri Enti Promotori, per
evitare la loro concentrazione solamente in alcuni periodi (o giorni) dell’anno, lasciando
scoperti gli altri.
Economia
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• Incentivare l’elaborazione di un progetto di “Udine Città della bicicletta” all’interno di un
contesto regionale che, attraverso il miglioramento della rete delle piste ciclabili, permetta
ai cicloturisti di raggiungere la nostra città e di favorire il ritorno delle tappe del Giro d’Italia
a Udine e in Friuli.
• Realizzare un ostello per la gioventù, dando la possibilità ai giovani di viaggiare,
usufruendo di strutture competitive con gli standard europei.
• Sostenere e promuovere le attività di B&B e affittacamere, per incentivare il turismo
familiare e sviluppare un servizio di AD (albergo diffuso), nato ed operante in Friuli fin dagli
anni ’80.
• Promuovere l’abbellimento degli spazi pubblici, grazie ad accordi con vivaisti locali, per
l’allestimento di giardini nelle principali piazze della città.
• Pubblicizzazione ad ampio raggio di tutte le meritevoli attività da chiunque organizzate
all’interno della città.
Economia
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Premessa
Di fronte ai profondi cambiamenti che il tessuto sociale del nostro Paese si trova ad affrontare,
quali l’invecchiamento della popolazione, la generale condizione di insicurezza e di precarietà, le
nuove povertà, le disparità tra i redditi, l’indebolimento delle relazioni familiari e sociali, i flussi
migratori, s’impone una svolta riformatrice nelle politiche sociali, attraverso un progetto di welfare
che valorizzi la partecipazione dei cittadini e li veda protagonisti, accanto alle amministrazioni
locali, in iniziative che consentano di affrontare con minori difficoltà la profonda crisi economico-
finanziaria in atto. Ciò è possibile attraverso la creazione di nuovi modelli di coesione e
collaborazione sociale e attraverso il rafforzamento dei diritti e delle tutele, anche al fine di
costruire un rapporto di maggior fiducia tra i cittadini e le istituzioni.
Occorre incentivare tutte quelle forze presenti sul territorio (associazioni di settore e di
volontariato, figure professionali sociali, cittadini disponibili e attivi), che possano contribuire a far
fronte all’ondata di emergenze socio-economiche che verosimilmente investirà anche il nostro
Comune, in cui stiamo assistendo ad un aumento progressivo di cittadini costretti a ricorrere alla
cosiddetta “borsa della spesa” istituita in vari centri parrocchiali o ad usufruire del servizio
pubblico delle mense e dormitorio gratuiti.
Vanno incrementate tutte quelle attività che, a fronte di costi sostenibili, possano realizzare una
maggiore integrazione e un reciproco sostegno tra i cittadini, accrescendo il loro senso di
appartenenza ad una comunità in cui sentirsi parti attive, solidali e soggetti non solo di diritti ma
anche di doveri. In quest’ epoca caratterizzata dall’indifferenza e dall’ individualismo, occorre
riscoprire il valore della solidarietà e l’importanza delle relazioni tra cittadini, in un clima di
reciproco riconoscimento ed aiuto. Ogni disagio dovrà trovare ascolto e risposte, affinché nessun
cittadino, a qualunque fascia d’età appartenga, possa sentirsi trascurato o dimenticato.
Nel tradurre in azioni la nostra volontà politica, intendiamo affidarci a logiche di buon senso
ispirate ai criteri del buon padre di famiglia e ai principi di equità, uguaglianza e centralità della
persona, nella convinzione che un’amministrazione efficace, trasparente e attenta ai bisogni dei
suoi cittadini, soprattutto i più svantaggiati, sia espressione dell’alto grado di civiltà della comunità
che rappresenta.
Politiche Sociali
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Solidarietà Sociale
Il concetto di solidarietà sociale si concretizza in un atteggiamento morale collettivo che induce i
membri di una comunità ad agire spontaneamente ciascuno per il bene e la dignità dell’altro, con
rispetto e senso di giustizia, in un rapporto di interdipendenza per il quale chi dà sa che, in caso di
necessità, potrà a sua volta ricevere. La solidarietà sociale non si esaurisce, dunque, in
atteggiamenti compassionevoli fine a se stessi, ma mira a rafforzare la dignità dei cittadini che
ricevono/donano solidarietà, contribuendo in tal modo ad eliminare la cultura dell’accattonaggio e
dell’abitudine a chiedere senza dare nulla in cambio.
Molte delle nostre scelte programmatiche in tema di solidarietà sociale si ispirano a un concetto di
solidarietà naturale, che si manifesta e realizza in modo semplice e automatico anche attraverso
l’adesione alla cultura della conservazione delle cose e del rispetto del valore che esse hanno
avuto e possono continuare ad avere nel tempo. L’attuazione di modalità di reciproco scambio di
oggetti utili consentirà a chiunque di non sentirsi così povero e in stato d’inferiorità, da non avere
qualcosa da donare a chi ha meno di lui.
Siamo convinti che una comunità matura debba porsi con atteggiamento costruttivo di fronte alle
difficoltà dei cittadini, adoperandosi all’interno delle strutture per garantire non la mera
sopravvivenza dei soggetti più deboli, bensì per promuovere azioni volte a migliorare la qualità
della loro vita, consapevoli che in una società civile e progredita tutti i cittadini devono godere gli
stessi diritti ed essere posti nella condizione di rispettare i corrispondenti doveri.
Famiglia La famiglia, per le numerose funzioni sociali che esercita, merita particolari tutele. E’ il luogo dove
viene data la vita a nuovi esseri umani e dove essi vengono cresciuti ed educati a diventare
persone equilibrate e cittadini responsabili. E’ nella famiglia, quale primo luogo di cura, di
solidarietà e di sostegno tra generazioni, che la società realizza la propria continuità. Occuparsi
della famiglia vuol dire occuparsi di gran parte dei temi e problemi che riguardano la vita di noi
tutti. Occorre quindi individuare strumenti e modalità che possano alleviare la solitudine delle
famiglie nell’affrontare difficoltà economiche, difficoltà nell’ educazione dei figli e nella cura dei
propri membri più fragili (minori, anziani non autosufficienti, disabili).
Politiche sociali
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Accanto ai servizi esistenti, vanno valorizzate e sostenute tutte quelle iniziative e forme d’aiuto in
favore delle famiglie che le associazioni di volontariato e soggetti privati concretizzano sul
territorio, consentendo un utilizzo più razionale delle risorse destinate ai servizi sociali.
Va altresì favorita la diffusione del “co-housing” (condominio solidale) che, oltre ad offrire soluzioni
più economiche e sostenibili ai problemi abitativi, stimola la cooperazione tra vicini di casa,
agevola la crescita dei bambini attraverso l’assistenza di persone con cui vi sia consuetudine di
contatto ed aumenta le opportunità relazionali e di collaborazione nelle occasioni di incontro tra
vicini, con riduzione della solitudine, delle possibili patologie ad essa collegate e dell’uso
improprio delle strutture sanitarie.
Azioni
• Verificare la gestione delle politiche abitative e promuovere lo sviluppo di progetti di co-
housing (condominio solidale), per combinare l’esigenza di autonomia dell’abitazione
privata con i vantaggi di servizi, risorse e spazi comuni, condivisibili anche da persone con
problemi di mobilità.
• Censire gli immobili pubblici disponibili ai fini del loro utilizzo per attività ludico-ricreative e
sociali fruibili da tutti i residenti e collaborare con soggetti ed associazioni per
implementare i servizi di sostegno alle famiglie con figli.
• Adeguare la concessione delle agevolazioni attualmente in essere in base alla reale
situazione delle famiglie, soprattutto quelle più numerose, e promuovere la diffusione di
stili di vita sostenibili.
• Valorizzare le Associazioni Familiari, in quanto portatrici di conoscenza dei bisogni delle
famiglie, riconoscendole quali interlocutori privilegiati nelle scelte che l’Amministrazione
progetta di compiere in questo settore.
• Promuovere servizi di consulenza e assistenza integrata dedicati alle famiglie di separati,
migliorando il coordinamento della rete sociale che opera in tal senso.
Politiche sociali
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• Promuovere una Banca del Tempo comunale, che possa rispondere alle necessità dei
cittadini attraverso un reciproco scambio di competenze e professionalità.
• Favorire la pratica dello scambio e donazione di oggetti di seconda mano, concedendo
spazi fisici per la realizzazione di tali attività nei quartieri, per consentire lo scambio diretto
di oggetti, prodotti alimentari ed ortofrutticoli, anche ai fini della riduzione dell’impiego di
denaro.
Servizi per l’infanzia
Una comunità consapevole concorre con la famiglia nel percorso di crescita, formazione e
integrazione sociale dei bambini, nel delicato loro passaggio dalla dipendenza all’autonomia,
dall’ambiente esclusivamente domestico alle prime relazioni con il gruppo sociale. I servizi per
l’infanzia non possono dunque prescindere da un rapporto di interazione con le famiglie,
garantendo alle loro esigenze risposte flessibili e differenziate, con l’obiettivo primario di
promuovere lo sviluppo del bambino, nel rispetto della sua identità individuale, culturale e
religiosa.
Azioni • Potenziare la rete pubblica degli asili nido e delle scuole dell’infanzia, intervenendo con
investimenti in strutture nuove o nell’adeguamento di strutture preesistenti, nonché in
programmi di formazione per operatori addetti.
• Stipulare convenzioni con il tessuto imprenditoriale per la realizzazione e organizzazione
di nidi aziendali e interaziendali aperti anche al territorio.
• Sperimentare e regolamentare forme alternative di accoglienza dei bambini da 0 a 3 anni,
attraverso la figura professionale delle “Tagesmutter” (madri di giorno) e nidi-famiglia per
l’accudimento dei bambini a domicilio o in altro ambiente adeguato ad offrire attenzioni
familiari, secondo linee guida stabilite dall’amministrazione comunale.
• Istituire dopo-scuola comunali, integrandone i programmi con attività ludiche e sportive,
anche al fine di recare sollievo alle famiglie impegnate in attività lavorative o di assistenza
di familiari con problematiche.
Politiche sociali
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Anziani Le persone anziane sono una risorsa viva e insostituibile per il benessere sociale della città.
Vanno pertanto potenziate ed implementate tutte le iniziative sociali e produttive volte alla
valorizzazione e al coinvolgimento attivo della terza e quarta età nell’organizzazione di attività e
servizi socialmente utili, di eventi culturali e nelle proposte sociali ed educative, attingendo al
bagaglio di conoscenze, esperienze e saggezza di cui gli anziani, anche in quanto depositari della
memoria storica di usi, costumi e tradizioni locali, sono portatori. Vanno altresì implementate
azioni volte al sostegno dei nuclei familiari che si fanno carico di anziani non autosufficienti.
Azioni • Individuare strutture pubbliche da adibirsi a centri per il tempo libero e l’accoglienza,
soprattutto diurna, delle persone anziane autosufficienti o parzialmente tali, facilitandone il
raggiungimento e la fruizione.
• Organizzare corsi gratuiti comunali o in concorso con le associazioni per l’insegnamento
di programmi facilitati di informatica per anziani, nonché eventi in cui la memoria storica
delle culture e tradizioni locali detenuta dagli anziani possa essere resa disponibile sia
nelle scuole che per l’intera cittadinanza.
• Favorire l’impiego delle persone anziane ancora efficienti in attività socialmente utili,
valorizzando le loro competenze in campagne e progetti di solidarietà sociale,
nell’assistenza culturale e sociale in ospedale e in carcere, nella custodia e vigilanza di
musei, centri ricreativi e culturali, nella sorveglianza presso le scuole durante gli orari di
entrata e uscita degli studenti o presso le mense, le biblioteche scolastiche e sugli
scuolabus, nel trasporto con mezzi pubblici per l’accesso a prestazioni sociali e socio-
sanitarie e in interventi di carattere ecologico nel territorio comunale.
• Organizzare laboratori intergenerazionali con ruolo centrale degli anziani
nell’insegnamento di arti e mestieri che, oltre a favorire un’osmosi generazionale, possano
consentire la gestione di piccole attività artigianali e produttive su scala comunale.
Politiche sociali
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• Integrare la parte regionale del fondo per l’autonomia possibile e di quello per la vita
indipendente con una quota proveniente dal bilancio comunale volta, innanzitutto, a dare
risposte più celeri alle lunghe liste di attesa per accedere a tali benefici, con lo scopo di
evitare per quanto possibile gli inserimenti delle persone non autosufficienti nelle strutture
residenziali (Case di Riposo in particolare).
• Incrementare l’offerta di strutture residenziali socio-sanitarie (RSA), specialmente per
quanto riguarda i moduli di sollievo familiare e riabilitativi fisioterapici.
• Potenziare i Servizi Sociali soprattutto tramite la formazione e l’aggiornamento delle figure
dell’Assistente Sociale, dell’Assistente Domiciliare e dell’Amministratore di Sostegno
(professioni che avranno certamente un ruolo fondamentale nel prossimo futuro).
• Potenziare i servizi di assistenza domiciliare per anziani allettati, con conseguente
opportunità di risparmio sulle voci di spesa sanitarie.
• Favorire la possibilità di chiamate Skype nelle Case di Riposo per consentire agli anziani
di telefonare gratuitamente a parenti ed amici.
Disabili La disabilità non può rappresentare un fattore di pregiudizio, discriminazione ed esclusione
sociale. Le persone diversamente abili sono cittadini alla pari di tutti gli altri, con gli stessi diritti ed
opportunità, poiché le limitazioni fisiche o mentali di cui sono portatori non escludono le loro
potenzialità e capacità di affrontare le sfide quotidiane. Esse vanno dunque riconosciute e
valorizzate nella loro diversità come individui unici e irripetibili, che nel contesto sociale possono
contribuire al miglioramento delle relazioni umane e alla conseguente crescita personale di tutti.
Azioni • Garantire la consulenza integrata relativa all’handicap e il disbrigo di tutte le pratiche
burocratiche da seguire per l’ottenimento, da parte dei disabili e delle loro famiglie, dei
benefici e servizi previsti nei loro confronti.
Politiche sociali
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• Rivedere i criteri d’individuazione della partecipazione economica da parte dei cittadini con
disabilità nell’erogazione dei servizi in loro favore.
• Monitorare e controllare il rispetto, a partire dal Comune stesso, delle norme relative al
lavoro dei disabili.
• Potenziare la rete tra le associazioni e il volontariato, le cui finalità siano a favore delle
persone diversamente abili.
• Verificare lo stato delle barriere architettoniche e della mobilità dei disabili nella nostra
città, intervenendo in modo appropriato ed efficace.
• Monitorare e controllare i permessi di parcheggio contraffatti o detenuti indebitamente a
danno dei disabili aventi diritto.
Giovani I giovani, definiti il bene più prezioso del Paese, in realtà vengono lasciati in una posizione di
marginalità, esclusi dalle scelte etico-politiche che li riguardano e dall’economia. I loro bisogni e le
loro difficoltà, soprattutto nel trovare lavoro, rimangono inascoltati e le loro speranze vengono
consegnate ad un futuro contrassegnato da insicurezza, precarietà e solitudine. Il forte calo
dell’occupazione giovanile rischia di precipitarli in una condizione di inattività o sottoccupazione,
che può portare alla loro esclusione sociale, ad effetti negativi sulla salute, a problematiche da
dipendenza e infine alla criminalità.
Un’amministrazione attenta alle aspettative e ai disagi dei giovani deve farsi carico di intervenire
sia in campo didattico e culturale sia attraverso iniziative di sostegno e affiancamento negli aspetti
più delicati della loro crescita e maturazione.
Azioni • Istituire, in collaborazione con la Scuola, un osservatorio per l’analisi delle problematiche,
dei bisogni e delle aspettative dei giovani, al fine di individuare una strategia di
cooperazione giovanile nelle varie forme di aggregazione.
Politiche sociali
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• Favorire la creazione di centri di riferimento per ragazzi e giovani, in cui attività culturali,
artistiche ed umanitarie contribuiscano alla loro formazione e crescita come cittadini attivi
e responsabili.
• Promuovere la partecipazione dei giovani alle fasi progettuali delle iniziative
amministrative mediante il loro ascolto diretto e rispettoso, per acquisire la loro visione e
coinvolgerli nelle scelte che incidano sul loro futuro, con l’obiettivo di formare futuri cittadini
attivi e competenti.
• Creare strutture polivalenti in cui, in un’ottica intergenerazionale, siano presenti laboratori
per l’ apprendimento di arti e mestieri sul punto di scomparire, in vista della possibilità di
avviare piccole attività artigianali e produttive locali.
• Promuovere la solidarietà tra giovani e persone anziane, favorendo il co-housing
universitario, ovvero la convivenza di giovani universitari con persone anziane in
condizioni di buona autosufficienza, che dispongano di una stanza adeguata per
l’ospitalità e attività di studio dello studente in cambio di piccoli servizi, secondo accordi e
condizioni prestabiliti.
• Introdurre la figura dell’Educatore di Strada, figura professionale di recente istituzione che
svolge un’attività di prevenzione, assistenza e recupero sociale verso tutte quelle fasce
deboli, prevalentemente giovanili ma non solo, che vivono in situazioni di degrado ed
emarginazione.
Immigrati
Non v’è dubbio che gli immigrati siano per noi una risorsa. Essi, oltre a supplire alla carenza
demografica che l’Italia da anni sta vivendo, hanno un ruolo essenziale per la crescita economica
di un paese come il nostro, la cui popolazione è sempre più anziana e in cui poche persone sono
disposte a svolgere mansioni spesso fondamentali, sia nelle attività produttive che nell’assistenza
degli anziani e degli ammalati.
Occorre superare il pregiudizio, la diffidenza e la paura del diverso, ingenerati non da motivi
ideologici, bensì verosimilmente da un senso di insicurezza e spaesamento che fa vacillare nei
cittadini la certezza della propria identità culturale e i propri punti di riferimento. L’accoglienza con
Politiche sociali
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spirito solidale e l’integrazione degli immigrati, sul presupposto del loro e nostro rispetto delle
regole di civile convivenza e delle leggi dello Stato, sono il migliore antidoto alla diffidenza e alla
paura, rappresentando semmai un’opportunità di scambio culturale e di crescita delle nostre
capacità di relazione umana.
Azioni
• Promuovere corsi di Lingua italiana e di educazione civica per immigrati, al fine di facilitare
e favorire la loro integrazione nella nostra comunità, e combattere l’evasione dell’obbligo
scolastico per i minori immigrati.
• Collaborare con i Centri parrocchiali o Associazioni già coinvolti nell’accoglienza degli
immigrati per fornire massimo supporto e garantire un controllo accurato degli ingressi nel
territorio comunale.
• Potenziare i servizi di informazione e assistenza per l’utilizzo del Fondo NIRVA, istituito
per dare la possibilità agli immigrati che, in modo consapevole e volontario, intendano fare
ritorno nel proprio Paese d’origine.
• In collaborazione con le Forze dell’Ordine, effettuare regolari controlli delle residenze degli
immigrati, al fine di bloccare l’eventuale sfruttamento di clandestini, costretti a pagare in
nero cifre importanti per avere un tetto.
Stalking e violenza sulle donne
Gli atti persecutori nei confronti delle donne (stalking) e il femminicidio, reati puniti dalla legge ma
ancora troppo sottovalutati, costituiscono un altro dei primati negativi del nostro Paese, in cui
l’85% delle vittime di violenza sono donne, principalmente a causa delle loro legittime
rivendicazioni d’identità e dignità di genere: un quadro agghiacciante da cui emerge un problema
formativo e culturale di primissimo piano, che va affrontato con urgenza e in modo radicale.
Affidarsi unicamente alla sensibilizzazione mediatica e alle misure di protezione e sostegno,
peraltro inadeguate, che la legge prevede non è risolutivo, poiché occorre pervenire al totale
Politiche sociali
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sradicamento dell’ancora diffusa concezione dell’inferiorità e subalternità della donna, nella
società e nei confronti dell’uomo, movente principale di reazioni violente talora reciproche.
Azioni • Rendere più concreta la difesa delle donne vittime di stalking, facendo in modo che alla
denuncia del molestatore segua un maggior coordinamento tra le Forze dell’Ordine, la
Magistratura e i responsabili dei presidi sociali e sanitari, anche come forme di protezione
abitativa e di maggiore sorveglianza dello stalker (molestatore), anche ricorrendo ad
interventi di assistenza psicologica nei confronti di quest’ultimo, soprattutto ai fini della
prevenzione del femminicidio.
• Attivare percorsi di formazione culturale, a partire dalle scuole, al fine di favorire stili di vita
e di pensiero che conducano ogni persona al rispetto per la vita umana e alla
conoscenza e riconoscimento della reciproca identità di genere.
Associazionismo L’amministrazione dovrà fornire il proprio supporto tecnico e burocratico al fine di agevolare il
reperimento di fondi e finanziamenti alle Associazioni, mettendo a disposizione di queste gli
strumenti utili per la partecipazione ad appositi bandi regionali ed europei eventualmente indetti
per favorire la realizzazione delle loro attività.
Politiche sociali
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Salute Premessa
L’organizzazione di tipo aziendale adottata dal sistema sanitario italiano negli ultimi anni porta
spesso a far prevalere gli obiettivi economici sulla qualità dei servizi ed a favorire un doppio
sistema di cure: per i poveri che devono accontentarsi di accettare protocolli di cura standardizzati
e per i meno poveri o ricchi, che possono ricorrere a cure private o a terapie più attente alla
complessità di cui ogni singolo individuo è portatore e che andrebbe posta al centro di ogni
protocollo di cura.
Il nostro Movimento punta a salvaguardare la salute dei cittadini soprattutto tramite l’educazione
alla consapevolezza che il proprio completo benessere psicofisico non è solo un diritto
fondamentale della persona, ma anche una propria responsabilità. Occorre che i cittadini, a
partire dall’ età scolastica, imparino a difendere e mantenere la propria salute, contrastando le
malattie non attraverso il consumo di farmaci che ne sopprimono i sintomi e non curano le cause,
ma imparando a prendersi cura di sé, attraverso l’adozione stili di vita corretti e salutari che
impediscano o riducano il rischio di contrarre malanni, con indiscutibile vantaggio personale,
anche economico, e risparmio sulle voci di spesa della sanità pubblica.
A tal fine il nostro programma prevede la promozione di campagne informative che inducano ad
adottare una sana alimentazione, all’attività fisica e all’astensione dal fumo, nonché alla
valutazione dei limiti della prevenzione secondaria (screening, diagnosi precoci, medicina
predittiva), che risponde spesso a logiche commerciali.
Infine, per un’effettiva realizzazione del diritto alla salute, è indispensabile intensificare gli
interventi a tutela dell’ambiente, rimuovendo o riducendo in modo sensibile le fonti d’inquinamento
che compromettano l’aria, l’acqua, il terreno e, conseguentemente, le coltivazioni agricole di
qualità.
Azioni • Istituire un programma di educazione alla salute e formazione alla cultura del “prendersi
cura di sé” nelle scuole di ogni ordine e grado, per promuovere l’adozione di corretti stili di
vita, di una sana alimentazione e scelte di consumo consapevole.
Salute e Sport
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• Controllare l’alimentazione nelle mense pubbliche, favorendo quella biologica e a
chilometri zero (anche acquisendo le produzioni eccedenti dei piccoli orti locali), in
particolare per i bambini e gli anziani, in asili, scuole e case di riposo.
• Promuovere la cultura della salute olistica, nella quale l’ecologia, l’alimentazione e gli stili
di vita rispondono ad una filosofia di rispetto per la natura e l’essere umano, nonché
campagne d’informazione per la prevenzione delle malattie cardio-cerebrovascolari,
dell’abuso di alcol e di sostanze stupefacenti.
• Promuovere un censimento cartografico delle aziende insalubri e individuare eventuali
criticità, quali ad esempio distretti industriali a ridosso di zone residenziali.
• Monitorare l’impatto ambientale delle attività produttive, stimolando piani di riconversione o
delocalizzazioni delle aziende in Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA).
• Promuovere un censimento degli edifici pubblici e privati con presenza di amianto,
confermando i contributi per la loro bonifica.
• Intensificare la riduzione delle polveri sottili e degli agenti inquinanti presenti nell'aria
attraverso la progressiva riconversione dei mezzi di trasporto, pubblici e privati, da
combustibile fossile a trazione elettrica e attraverso la riconversione delle caldaie da olio
combustibile e gasolio a metano.
Sport Premessa
Lo sport è un’attività di grande rilevanza sociale e sanitaria, promotore di benessere fisico e
mentale, nonché importante strumento educativo, soprattutto nella vita delle giovani generazioni.
Attraverso l’attività sportiva ci si educa all’autodisciplina, all’autonomia, alla conoscenza delle
proprie capacità e dei propri limiti, alla stima e rispetto di sé e al superamento delle difficoltà che
anche nella vita si potranno incontrare. Lo sport, praticato in maniera sana, promuove i valori
della solidarietà, del rispetto degli altri e delle diversità, permette di raggiungere l’equilibrio
interno e aiuta a mantenerlo.
Salute e Sport
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Non va sottovalutata l’importanza dell’attività sportiva per combattere la tendenza all’obesità, uno
dei problemi sanitari più sottovalutati dell’ultimo decennio, con conseguente rischio di importanti
patologie croniche.
Azioni • Sarà utile incentivare la pratica di diversi sport durante i centri estivi, affinché bambini e
ragazzi possano scegliere l’attività sportiva a sé più confacente, da praticare con
regolarità.
• Sarà prioritario ampliare qualunque tipo di attività sportiva nei quartieri, nelle palestre
comunali, favorendo lo sport di base prima che quello a carattere professionale,
riqualificando eventuali zone verdi in impianti per la pratica di sport di squadra e
allenamento in vista delle maratone.
• I giovani devono poter usufruire di strutture a costi contenuti per sviluppare appieno le
proprie capacità fisico-attitudinali, interiorizzare il gioco di squadra, sviluppando il senso
del gruppo, o mettersi alla prova in competizioni individuali, imparando a dare il meglio di
sé.
• Si renderà necessario monitorare le palestre di proprietà comunale, mettendole in regola
dove necessario, ed implementare dove possibile le piste ciclabili in città, collegando
anche le frazioni, ove non ancora provveduto.
• Si potrà realizzare una palestra per arrampicata in uno dei due parchi principali della città
o, per contenere i costi, allestire sale “boulder”, per avvicinare i giovani a questa pratica
sportiva.
Salute e Sport