Legge regionale 20 gennaio 2017, n. 2.
“Norme per la valorizzazione della sentieristica e della viabilità minore”.
IL CONSIGLIO REGIONALE
ha approvato
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
promulga
La seguente legge:
Art. 1 (Oggetto)
1. La Regione Campania, nell’ambito degli indirizzi definiti dalla legislazione comunitaria e nazionale, disciplina e promuove il recupero, la conservazione e la valorizzazione del proprio patrimonio ambientale, anche al fine di sviluppare il turismo sostenibile. 2. La Regione Campania promuove la sentieristica e la viabilità minore attraverso l’individuazione di percorsi di interesse ambientale e storico, procede al recupero dei sentieri, delle mulattiere e dei tratturi, valorizzando, altresì, le infrastrutture ad esso collegate.
Art. 2 (Finalità)
1. La Regione si propone in particolare di: a) programmare e pianificare gli interventi di conservazione e valorizzazione del patrimonio escursionistico regionale; b) incentivare il recupero e la valorizzazione dei beni ambientali posti lungo gli itinerari; c) promuovere e valorizzare la fruizione alternativa alla percorrenza motorizzata; d) promuovere e garantire la fruizione in sicurezza nei tratti montani e di interesse naturalistico; e) promuovere la diffusione di offerte turistiche eco - sostenibili e favorire la realizzazione di interventi strutturali ed infrastrutturali che utilizzano tecniche a bassi impatto ambientale; f) promuovere e valorizzare l’archeologia e l’archivio del paesaggio ed il recupero delle specificità; g) attivare il Catasto regionale del patrimonio escursionistico per rilevare lo stato e la consistenza delle infrastrutture e individuare i soggetti ed il sistema di gestione, anche al fine di garantire un’adeguata fruizione in sicurezza; h) promuovere la ricerca per accrescere le conoscenze tecnico-scientifico-storiche e l’innovazione collegate alla gestione degli interventi infrastrutturali e adottare iniziative di comunicazione e divulgazione finalizzate alla sensibilizzazione degli utenti sul valore culturale, ambientale ed economico del patrimonio escursionistico regionale;
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i) promuovere l’attività degli imprenditori interessati al recupero e alla manutenzione del patrimonio escursionistico regionale e favorire l’azione delle diverse forme associative che, a titolo volontaristico, operano per la sua valorizzazione; l) sviluppare rapporti di sinergia tra le realtà costiere ed interne, mediante la promozione della fruizione turistica di tali aree e la valorizzazione di percorsi escursionistici di tipo regionale, nazionale ed internazionale in linea con la programmazione turistica regionale; m) prevedere che tutti i mezzi di trasporto pubblico acquistati successivamente alla data di entrata in vigore della presente legge, siano omologati per il trasporto delle biciclette; n) predisporre una mappa interattiva contenente tutti i percorsi censiti e le principali informazioni relative a ciascun percorso da pubblicare sul sito istituzionale della Regione in apposita sezione denominata: Campania ciclo pedonale, open data, che è continuamente aggiornata e prevede la possibilità per gli utenti di inviare segnalazioni e osservazioni.
Art. 3
(Definizioni) 1. Ai fini della presente legge la Regione adotta le seguenti definizioni:
a) patrimonio escursionistico regionale: insieme dei percorsi escursionistici ciclo-pedonali, delle vie rurali, delle mulattiere, dei tratturi, dei sentieri campestri e boschivi, ippovie oggetto di interventi di conservazione e valorizzazione; b) percorsi escursionistici: insieme dei sentieri a percorrenza ciclo-pedonale, delle vie rurali, delle mulattiere, dei tratturi, dei sentieri campestri e boschivi di rilevante interesse escursionistico; c) escursionismo: attività di carattere turistico-ricreativo, naturalistico e culturale praticata nel tempo libero e finalizzata alla conoscenza del territorio in generale ed all’esplorazione degli ambienti naturali, anche antropizzati, senza l’ausilio di mezzi a motore; d) sentiero: via stretta, a fondo naturale, tracciata fra prati, boschi e rocce, ubicata in pianura, collina o montagna, non classificata nella viabilità ordinaria ed anche non rilevata cartograficamente, generata dal passaggio di uomini o animali, oppure creata ad arte dall’uomo per la viabilità; e) viabilità minore: rete di mulattiere, strade militari dismesse, carrarecce, piste, strade di norma classificate come comunali e iscritte negli appositi elenchi del Comune, oppure facenti parte del demanio comunale e identificate nel catasto terreni, oppure vicinali o interpoderali; f) sentiero attrezzato: sentiero che presenta brevi tratti attrezzati con infissi, quali funi, corrimano o brevi scale, utili alla sicurezza della progressione, che non snaturano la continuità del percorso; g) itinerario: percorso segnalato e realizzato in ambiente naturale, anche antropizzato, per l’utilizzo turistico e culturale di un determinato territorio; h) itinerario di lunga percorrenza: itinerario caratterizzato dal percorso della durata di più giorni, segnalato e dotato della necessaria ricettività lungo il cammino; i) percorso tematico: itinerario a tema naturalistico, storico, culturale o didattico, segnalato, caratterizzato anche da specifici allestimenti, destinato alla valorizzazione di particolari caratteri territoriali e locali; l) sito di arrampicata: insieme di aree di particolare interesse, attrezzate con infissi quali chiodi, fittoni e catene, in cui si trovano vie di arrampicata di ogni genere e difficoltà;
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m) grotta: cavità naturale che rappresenta patrimonio culturale, naturalistico e idrogeologico in quanto sito di ristoro per l’uomo preistorico, di culto religioso e via di accesso a percorsi sotterranei di particolare interesse scientifico.
Art. 4
(Pianificazione) 1. La pianificazione è lo strumento di indirizzo e di programmazione per individuare gli interventi di recupero e valorizzazione del patrimonio escursionistico regionale, come stabilito agli articoli 2, 3 e 4 del Protocollo d’Intesa sottoscritto tra il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT) e Club Alpino Italiano (CAI) in data 30 ottobre 2015. 2. La pianificazione degli interventi di recupero e valorizzazione del patrimonio escursionistico regionale si sviluppa con il contributo delle autonomie locali, nel rispetto dei principi di autonomia, sussidiarietà, differenziazione, adeguatezza e leale collaborazione, di cui all’articolo 3 dello Statuto della Regione Campania. 3. La Rete Escursionistica Campana, di seguito denominata REC, è costituita da sentieri di interesse europeo, inserita nella rete europea della European Ramblers Association ed interregionale, ovvero la rete primaria dei sentieri, e sentieri di interesse regionale, ed i sentieri anche rurali così come individuati dalla Consulta Regionale prevista all’articolo 8. La REC è inserita nella rete escursionistica italiana del CAI.
Art. 5 (Costituzione e aggiornamento della Rete Escursionistica Campana)
1. L’inserimento di nuovi percorsi ovvero di nuovi siti nella REC è subordinato al parere favorevole della Consulta Regionale per il patrimonio escursionistico tenuto conto della pianificazione in atto. 2. I sentieri presenti nei territori della Regione Campania tra cui Monti Lattari, Penisola Sorrentina, Costiera Amalfitana, quelli dell’Area Beneventana: Taburno, Campo Sauro, Fortore, dell’Area Avellinese, dell’Area Casertana: Matese, Tifata, rientrano nella sentieristica primaria, previo parere della Consulta Regionale di cui all’articolo 8. Sono altresì compresi quelli del Catasto regionale che ne fanno richiesta e che comunque sono sottoposti al vaglio della medesima Consulta Regionale per il patrimonio escursionistico. 3. I percorsi escursionistici ricompresi nella REC sono considerati di interesse pubblico. La Regione favorisce l’accessibilità dei siti collegati alla REC attraverso mezzi di trasporto pubblici, anche tramite la stipula di convenzioni e protocolli d’intesa volti a facilitare il raggiungimento delle aree interessate. 4. Se la rete regionale include tratti di viabilità di uso privato, il regolamento attuativo di cui all’articolo 16 definisce le forme di pubblicità idonee a garantire il rispetto dei relativi diritti. 5. La Giunta regionale, con il medesimo regolamento, individua gli indirizzi tecnici per la determinazione della rete regionale, per la valutazione dell’inserimento di nuovi siti nel REC, e per l’implementazione del Catasto regionale del patrimonio escursionistico di cui all’articolo 6. I criteri sono definiti in sede di stesura del regolamento di cui all’articolo 16. 6. Nella fase di costituzione e aggiornamento della REC si tiene conto delle esigenze di riequilibrio e organicità della fruizione da parte degli utenti, in particolare, attraverso:
1) la valorizzazione: a) delle aree scarsamente interessate da flussi turistici; b) delle aree su cui ricadono beni di interesse storico-culturale, di pregio naturalistico o che conservano valori di tradizione;
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c) della viabilità ciclopedonale di carattere storico; 2) la tutela delle aree di particolare fragilità naturalistica e paesaggistica, anche attraverso apposite limitazioni dei flussi escursionistici; 3) l’utilizzazione di metodi avanzati per la raccolta dei dati relativi al numero degli escursionisti presenti nelle aree interessate e all’impatto del flusso escursionistico annuale e stagionale.
Art. 6
(Catasto regionale del patrimonio escursionistico) 1. Per il perseguimento delle finalità di cui all’articolo 4, è istituito, presso l’assessorato regionale competente in materia di economia montana e foreste, il Catasto regionale del patrimonio escursionistico che è strumento di conoscenza, organizzazione e coordinamento degli interventi previsti dalla presente legge. 2. Le informazioni presenti nel catasto della REC sono costantemente aggiornate, rese agevolmente fruibili agli utenti, anche in formato elettronico open data e pubblicate nell’apposita sezione del portale istituzionale regionale denominata Campania ciclo pedonale realizzata ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera n). 3. Le modalità di gestione ed aggiornamento del Catasto regionale del patrimonio escursionistico sono definite nel regolamento attuativo di cui all’articolo 16. Le risorse finanziarie per la gestione del Catasto regionale sono definite nell’ambito del Piano annuale degli interventi sulla Rete regionale di cui all’articolo 10.
Art. 7 (Viabilità minore di uso privato)
1. Se nella rete escursionistica è inclusa anche la viabilità minore, esterna ai centri abitati, di esclusivo uso privato ovvero non soggetta a servitù di passaggio di uso pubblico, l’accesso e il transito sono consentiti ai soli escursionisti motorizzati con mezzi di modeste dimensioni per esclusive esigenze di trasporto di portatori di handicap o di approvvigionamento o conduzione agricola e a condizione che gli stessi non si trattengono a bivacco, non abbandonano rifiuti, non molestano il bestiame e non danneggiano colture ed attrezzature. 2. Il transito è consentito solo nell’ambito della traccia viaria e non può essere ostacolato se ricorrono le condizioni di cui al comma 1. 3. La chiusura al transito, anche escursionistico, è disposta dalla Giunta regionale, su conforme proposta dell’Assessore al ramo, per motivate, particolari e inderogabili esigenze, sentita la Consulta di cui all’articolo 8.
Art. 8 (Consulta Regionale per il patrimonio escursionistico)
1. Presso l’Assessorato regionale competente in materia di economia montana e foreste è istituita la Consulta Regionale per il patrimonio escursionistico, di seguito denominata Consulta regionale, quale sede di concertazione e organismo consultivo e propositivo della Giunta regionale. 2. La Consulta regionale è nominata dalla Giunta regionale ed è composta da:
a) l’Assessore regionale competente in materia di montagna o un suo delegato, con funzioni di Presidente; b) l’Assessore regionale competente in materia di turismo e sport o un suo delegato, con funzioni di vice Presidente;
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c) i Presidenti delle Province e Città metropolitane o loro consigliere delegato; d) un rappresentante dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) Associazione regionale della Campania; e) cinque rappresentanti dell’Unione Nazionale Comuni, Comunità, Enti Montani (UNCEM), delegazione regionale della Campania, uno per ciascuna provincia; f) il Presidente del raggruppamento regionale della Campania del Club Alpino Italiano (CAI) o suo delegato; g) un membro della commissione regionale escursionistica – CAI, il curatore del Catasto grotte delle federazione speleologica campana; h) il Presidente del Comitato regionale della Campania della Federazione Italiana Escursionismo (FEI) o suo delegato; i) un rappresentante delle associazioni maggiormente riconosciute operanti in Campania che si occupano di escursionismo su ruote; l) un rappresentante delle associazioni maggiormente riconosciute operanti in Campania che si occupano di sport all’aria aperta; m) un rappresentante delle associazioni maggiormente riconosciute operanti in Campania nel settore della promozione del turismo sostenibile; n) un rappresentante degli Enti Parco, designato dalla Federparchi; o) due rappresentanti designati dalle Associazioni ambientaliste operanti in Campania, riconosciute ai sensi dell’articolo 13 della legge 8 luglio 1986, n. 349 (Istituzione del Ministero dell’Ambiente e norme in materia di danno ambientale).
3. La Consulta regionale: a) è la sede di confronto per la definizione dei contenuti tecnici e dei criteri per la pianificazione e la gestione della rete regionale, anche per gli aspetti collegati alla fruizione in sicurezza; b) esprime le sue decisioni a maggioranza dei presenti; c) esprime parere obbligatorio non vincolante sul Piano annuale degli interventi sulla Rete regionale di cui all’articolo 10; d) propone alla Giunta regionale iniziative per la valorizzazione e la promozione della Rete regionale; e) promuove l’aggiornamento e la revisione della Rete regionale.
4. La Consulta regionale resta in carica per la durata della legislatura e fino all’ insediamento della successiva. La Giunta regionale, con il regolamento di cui all’articolo 16, definisce le regole di funzionamento ed indica le modalità di designazione e di convocazione dei componenti di cui al comma 2.
Art. 9 (Soggetti competenti ai fini della gestione tecnica)
1. La gestione tecnica dei siti ricompresi nella REC è di competenza della Regione Campania, degli Enti locali territorialmente competenti e degli enti di gestione delle aree protette. 2. I soggetti di cui al comma 1:
a) individuano, in accordo con i Comuni territorialmente interessati e nel rispetto degli indirizzi e dei criteri previsti dal regolamento attuativo di cui all’articolo 16, le diverse modalità di fruizione della Rete regionale che rispondono all’esigenza di valorizzare e riequilibrare i bacini escursionistici locali;
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b) definiscono gli interventi di miglioramento della percorribilità della manutenzione e sicurezza e di valorizzazione della Rete regionale, compresi gli interventi di manutenzione della segnaletica di competenza dei Comuni e degli altri enti sub-regionali; c) realizzano direttamente o nella forma associativa a cui appartengono, gli interventi inclusi nel piano degli interventi sulla rete regionale; d) effettuano la regolare attività di manutenzione di ciascun percorso secondo le modalità e la periodicità minima di controllo stabilite con il regolamento di cui all’articolo 16.
Art. 10
(Piano annuale degli interventi sulla rete regionale) 1. Il Piano triennale degli interventi sulla Rete regionale definisce gli interventi da realizzare sulla rete regionale ed individua le opere oggetto di finanziamento con i relativi importi di contributo sulla base delle priorità indicate nei piani degli interventi sulla rete provinciale. 2. Non sono ammessi a finanziamento singoli interventi non inclusi nel richiamato Piano regionale. 3. Il Piano annuale degli interventi sulla rete regionale individua inoltre gli interventi di competenza della Regione nei settori che coincidono in tutto o in parte con proprietà regionali nonché sui percorsi escursionistici di valenza regionale e locale individuati nel Piano. 4. Il Piano triennale degli interventi sulla rete regionale è approvato dalla Giunta, sentito il parere della commissione consiliare permanente competente in materia. Le integrazioni e modifiche annuali al Piano sono adottate con deliberazione della Giunta regionale. 5. Per ciascun percorso compreso nella REC, il Piano degli interventi individua il soggetto obbligato alla manutenzione, il contenuto dell’obbligo e la periodicità minima del controllo, secondo i criteri stabiliti dal regolamento attuativo di cui all’articolo 16. 6. Fatte salve le norme in materia di tutela paesaggistica ed ambientale previste dal decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e paesaggio), l’approvazione del Piano annuale degli interventi sulla rete regionale costituisce autorizzazione all’esecuzione degli interventi.
Art. 11 (Valorizzazione delle attività escursionistiche)
1. La Regione realizza e promuove, anche attraverso il sostegno finanziario agli enti ed alle associazioni più rappresentative operanti nel settore della promozione dell’escursionismo, attività divulgative e informative nonché l’organizzazione di eventi di rilievo regionale, nazionale ed internazionale finalizzati a promuovere la frequentazione dei percorsi escursionistici inseriti nella Rete regionale. 2. I criteri per la concessione dei contributi e la definizione delle tipologie di attività finanziabili sono individuati con il regolamento attuativo di cui all’articolo 16.
Art. 12 (Interventi autorizzati senza contributo regionale)
1. Gli interventi che rientrano nell’ambito delle azioni di cui all’articolo 2 sono autorizzati dalla Giunta regionale con l’inserimento nel programma di cui all’articolo 10. 2. La Giunta regionale si avvale a tal fine della Consulta regionale che verifica la compatibilità degli interventi con gli indirizzi della programmazione regionale ed il rispetto delle vigenti norme in materia di tutela paesistica e ambientale.
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3. Gli interventi rientranti nella programmazione regionale possono essere realizzati da enti pubblici e soggetti privati, in conformità a quanto disposto nella pianificazione regionale, mediante la stipula di convenzioni per la realizzazione degli interventi tra l’Ente competente ai sensi dell’articolo 8 ed altre associazioni di volontariato o altri soggetti di promozione sociale.
Art. 13 (Segnaletica)
1. Per la progressione in sicurezza lungo i percorsi escursionistici inclusi nella rete regionale, è apposta apposita segnaletica direzionale unificata di tipo orizzontale e verticale, secondo le specifiche tecniche definite dalla Giunta regionale con il regolamento attuativo di cui all’articolo 16, con riferimento alle norme ed alle istruzioni del Quaderno n. 1 (Sentieri: Pianificazione, segnaletica e manutenzione) del CAI - edizione 2010, nonché a quelle relative al segnavia ufficiale dei sentieri europei depositato presso la European Ramblers Association e nel rispetto del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della strada) e con la Federazione Italiana Escursionismo (FIE). 2. Al fine di uniformare la segnaletica da apporre sui percorsi escursionistici sull’intero territorio regionale, la Consulta Regionale di cui all’articolo 8 provvede ad adottare linee guida, per la parte grafica, ispirate a quanto già previsto dai regolamenti CAI in materia. La Consulta Regionale individua, altresì, i materiali da utilizzare per la realizzazione della segnaletica verticale, soprattutto considerando la longevità degli stessi e le esperienze che si sono consolidate in altre regioni d’Italia che vantano una lunga esperienza nel settore dell’escursionismo naturalistico. 3. La progettazione, la posa e la manutenzione della segnaletica di cui al comma 1 è di competenza dei Comuni, che possono delegare la realizzazione alla forma associativa a cui appartengono o stipulare convenzioni per la realizzazione degli interventi con associazioni di volontariato, con il CAI o altri soggetti di promozione sociale. 4. I Comuni nei cui territori la segnaletica è presente provvedono anche all’installazione ed all’adeguamento della stessa, nel rispetto delle indicazioni specifiche stabilite dalla Giunta regionale e provvedono alla costante verifica del mantenimento in loco della segnaletica stessa.
Art. 14 (Divieti)
1. E’ fatto divieto a chiunque alterare o modificare lo stato di fatto dei percorsi escursionistici inseriti nella rete regionale e, in particolare, di mutare la destinazione d’uso degli spazi, impedire il libero accesso ai percorsi ed ai siti, sovrapporre altre infrastrutture o esercitare qualsiasi altra azione tesa in ogni caso a violare il divieto di cui al presente comma. 2. Se le esigenze di modifica di destinazione d’uso intervengono a seguito di interventi progettati dai Comuni, ogni variazione deve essere preventivamente comunicata alla Consulta Regionale, ed autorizzata dalla Giunta Regionale ai fini dell’aggiornamento della REC. 3. La violazione del comma 2 comporta l’applicazione delle sanzioni e delle misure previste dal d.lgs. 285/1992, nelle misure dallo stesso determinate. 4. I sentieri e le mulattiere inclusi nella rete regionale non possono essere individuati dai Comuni per l’attività dei mezzi motorizzati anche in deroga alla legislazione vigente. 5. I percorsi escursionistici compresi nella rete regionale non possono essere destinati alla pratica del down hill, e non possono rientrare nelle aree destinate a bike park. 6. Fermo restando l’osservanza della vigente normativa statale e regionale in materia di aree naturali protette è vietato:
a) abbandonare rifiuti;
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b) produrre rumori molesti, fatta eccezione per le attività di pubblico servizio relative alla realizzazione di interventi di manutenzione autorizzati a norma delle vigenti leggi; c) accendere roghi e fuochi liberi all’aperto al di fuori delle aree appositamente attrezzate e segnalate, ferme restando le fattispecie regolamentate e autorizzate dalla normativa regionale; d) campeggiare o bivaccare liberamente, se non previsto da appositi regolamenti di fruizione o altri provvedimenti normativi, al di fuori delle situazioni di emergenza; e) danneggiare i ricoveri, i rifugi escursionistici, le attrezzature delle aree di sosta e gli elementi di arredo in genere; f) segnalare percorsi escursionistici in difformità da quanto previsto dalla REC, a eccezione delle manifestazioni espressamente autorizzate; g) transitare con mezzi motorizzati, ad eccezione dei casi espressamente previsti dalla presente legge.
7. Con il regolamento di cui all’articolo 16 sono disciplinate dettagliatamente le fattispecie di cui al comma 6.
Art. 15 (Sanzioni amministrative)
1. Le funzioni di vigilanza e controllo e di irrogazione delle sanzioni amministrative pecuniarie concernenti il rispetto delle disposizioni della presente legge sono di competenza delle Province e delle Città metropolitane, dei Comuni e degli Enti di gestione delle aree protette che le esercitano in conformità alla legge 24 novembre 1981, n. 689 (Modifiche al sistema penale) e introitano i relativi proventi. 2. Il Comune che utilizza una segnaletica difforme da quella definita dalla Giunta regionale è soggetto alla sanzione pecuniaria da euro 50,00 ad euro 300,00. 3. Chiunque danneggia la segnaletica o le opere realizzate per la percorribilità e la sosta lungo i percorsi escursionistici della Rete regionale è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 200,00 ad euro 2.000,00. 4. Chiunque commette una delle infrazioni di cui ai commi 2 o 3 o disattende i divieti di cui all’articolo 14 è soggetto alla sanzione accessoria del ripristino e della risistemazione ambientale, fatta salva la facoltà delle Province, delle Città metropolitane, dei Comuni e degli Enti di gestione delle aree protette nel cui territorio si è verificata la violazione, di provvedere d’ufficio con rivalsa delle spese a carico del trasgressore. 5. Chiunque violi i divieti di cui all’articolo 14, comma 1 è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 500,00 a euro 2.500,00. 6. In caso di reiterazione della violazione della fattispecie di cui ai commi 2 e 3 e di cui all’articolo 14 comma 1 la sanzione è raddoppiata. 7. In caso di reiterazione delle violazioni di cui ai commi 2 e 3 e dell’articolo 14, comma 1 si applica la sanzione accessoria della sospensione, da un minimo di un anno a un massimo di cinque anni, oppure la revoca di ogni forma di finanziamento, erogazione o contribuzione prevista dalla presente legge e di cui il soggetto trasgressore stia eventualmente fruendo con oneri a carico del bilancio regionale o dell’ente locale. 8. Oltre alle sanzioni previste dai commi 2 e 3, la violazione delle norme generali contenute nell’articolo 14, comma 6, dà luogo all’applicazione delle seguenti sanzioni amministrative pecuniarie:
a) da euro 50,00 a euro 500,00 per l’abbandono di rifiuti al di fuori di appositi contenitori per la raccolta;
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b) da euro 50,00 a euro 500,00 per la violazione delle prescrizioni contenute nell’articolo 14, comma 6, lettere b) e c); c) da euro 100,00 a euro 1.000,00 per la violazione delle prescrizioni contenute nell’articolo 14, comma 6, lettere d), e) e f); d) da euro 250,00 a euro 2.500,00 per la violazione delle prescrizioni contenute nell’articolo 14, comma 6, lettera g).
9. Tali sanzioni sono elevate dal soggetto obbligato alla manutenzione, come individuato ai sensi dell’articolo 10, che introita i relativi importi.
Art. 16 (Regolamento attuativo)
1. La Giunta regionale approva il regolamento attuativo entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sentito il parere della Commissione consiliare permanente competente in materia. 2. Il regolamento prevede:
a) le caratteristiche tecniche a cui deve essere uniformata la segnaletica della REC con la previsione di un termine perentorio per l’adeguamento della segnaletica esistente; b) le caratteristiche delle tabelle segnaletiche da apporre in presenza di particolari attrazioni naturalistiche, storico-culturali, architettoniche e religiose allo scopo di segnalare la specificità dell’itinerario e descrivere habitat, paesaggi e singole emergenze; c) i criteri e le prescrizioni per la progettazione e la realizzazione degli itinerari escursionistici rientranti nella REC; d) le caratteristiche di sicurezza necessarie per consentire le diverse tipologie di fruizione; e) le strutture e le modalità di organizzazione e aggiornamento della base dati del Catasto di cui all’articolo 6; f) le modalità di catalogazione dei percorsi e le informazioni minime che devono essere riportate ed i criteri generali di manutenzione dei percorsi della REC; g) per ciascun percorso l’individuazione del soggetto obbligato alla manutenzione, il contenuto dell’obbligo e la periodicità minima delle attività di controllo sullo stato di manutenzione.
Art. 17
(Obblighi di relazione al Consiglio) 1. La Giunta regionale presenta ogni tre anni alla Commissione consiliare permanente competente in materia una relazione che descrive:
a) le attività istituite ai sensi degli articoli 6 e 8; b) l’entità ed i beneficiari dei contributi regionali erogati sia in riferimento al Piano annuale degli interventi sulla Rete regionale di cui all’articolo 10, sia ai sensi degli articoli 11, 12 e 13.
2. La relazione di cui al comma 1 contiene inoltre informazioni da cui emerge in quale misura le attività previste dalla legge recuperano, conservano e valorizzano il patrimonio escursionistico regionale anche in riferimento allo sviluppo turistico sostenibile.
Art. 18 (Norma finanziaria)
1. Agli oneri derivanti dall’applicazione della presente legge, quantizzati in euro 200.000,00, si fa fronte mediante prelievo di euro 100.000,00 dalle somme iscritte nell’ambito del Titolo 1, Missione
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
20, Programma 01, Capitolo 1030 (Spese correnti) e, contestuale incremento della medesima somma sul Titolo 1, Missione 07, Programma 01 e mediante prelievo di euro 100.000,00 dalle somme iscritte nell’ambito del Titolo 2, Missione 20, Programma 1, Capitolo 1040 (Spese di investimento) e contestuale incremento del Titolo 2, Missione 9, Programma 2 del Bilancio di previsione finanziario 2017. 2. Per gli anni successivi le quote di spesa sono determinate con legge di bilancio.
Art. 19 (Entrata in vigore)
1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania. La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Campania. E' fatto obbligo a chiunque spetti, di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Campania.
De Luca
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
Lavori preparatori Testo unificato della proposta di legge 53 ad iniziativa dei Consiglieri Rosa D’Amelio ed Erasmo Mortaruolo acquisito dal Consiglio regionale in data 11 settembre 2015 e della proposta di legge 266 ad iniziativa del Consigliere Alberico Gambino acquisito dal Consiglio regionale in data 16 marzo 2016. Proposte assegnate alla IV Commissione Consiliare Permanente per l'esame e alla II, III, VII e VIII per il parere. Approvata dall'Assemblea legislativa regionale nella seduta del 16 dicembre 2016.
Note
Avvertenza: il testo della legge viene pubblicato con le note redatte dall'Ufficio Legislativo del Presidente della Giunta regionale, al solo scopo di facilitarne la lettura (D.P.G.R.C. n. 15 del 20 novembre 2009 - “Regolamento di disciplina del Bollettino ufficiale della regione Campania in forma digitale”).
Note all'articolo 8.
Legge 8 luglio 1986, n. 349: "Istituzione del Ministero dell'ambiente e norme in materia di danno ambientale".
Comma 2, lettera o).
Articolo 13: “1. Le associazioni di protezione ambientale a carattere nazionale e quelle presenti in almeno cinque regioni sono individuate con decreto del Ministro dell'ambiente sulla base delle finalità programmatiche e dell'ordinamento interno democratico previsti dallo statuto, nonché della continuità dell'azione e della sua rilevanza esterna, previo parere del Consiglio nazionale per l'ambiente da esprimere entro novanta giorni dalla richiesta. Decorso tale termine senza che il parere sia stato espresso, il Ministro dell'ambiente decide. 2. Il Ministro, al solo fine di ottenere, per la prima composizione del Consiglio nazionale per l'ambiente, le terne di cui al precedente articolo 12, comma 1, lettera c), effettua, entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, una prima individuazione delle associazioni a carattere nazionale e di quelle presenti in almeno cinque regioni, secondo i criteri di cui al precedente comma 1, e ne informa il Parlamento.”.
Note all'articolo 14.
Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285 già citato al comma 1 dell’articolo 13. Comma 3.
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
Legge regionale 20 gennaio 2017, n. 3.
“Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione finanziario per il triennio 2017 – 2019 della Regione Campania – Legge di stabilità regionale 2017”.
IL CONSIGLIO REGIONALE
ha approvato
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
promulga
La seguente legge:
Titolo I
Misure per la riduzione dei costi della politica e della burocrazia regionale
Art. 1 (Rinunciabilità delle indennità di funzione e delle indennità di carica dei consiglieri regionali)
1. Dopo il comma 2 quinquies dell’articolo 1 della legge regionale 5 giugno 1996, n. 13 (Nuove disposizioni in materia di trattamento indennitario agli eletti alla carica di consigliere regionale della Campania) è aggiunto il seguente: “2 sexies. I consiglieri e gli assessori regionali hanno facoltà di rinunciare, in tutto o in parte, al trattamento indennitario di cui al comma 1. Tale rinuncia comporta la riduzione della base imponibile contributiva ai fini del trattamento previdenziale e deve essere formalizzata con nota scritta da inviare al Presidente del Consiglio regionale o, per gli assessori, al Presidente della Giunta regionale. I risparmi di spesa derivanti dall’attuazione del presente comma sono destinati ad incrementare gli interventi per i diritti sociali, le politiche sociali e la famiglia di cui alla Missione 12 dello stato di previsione della spesa del bilancio regionale 2017-2019.”.
Art. 2 (Riduzione del Fondo per la retribuzione di posizione e di risultato della dirigenza)
1. In attuazione del principio del buon andamento dell’attività amministrativa e ai fini del contenimento della spesa del personale con qualifica dirigenziale, a partire dall’anno 2017, il fondo per il finanziamento della retribuzione di posizione e di risultato dell’area dirigenza della Giunta regionale e del Consiglio regionale è determinato tenendo conto del numero delle posizioni dirigenziali attive nell’anno di riferimento e comunque, in misura non superiore al numero delle strutture ordinamentali, così come fissate con deliberazione di Giunta regionale dell’anno di riferimento, adottata ai sensi dell’articolo 6, comma 3, del regolamento 15 dicembre 2011, n. 12 (Ordinamento amministrativo della Giunta regionale).
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
2. La riduzione del Fondo di cui al comma 1 tiene conto del numero di strutture effettivamente coperte, del numero dei dirigenti incaricati, e di quanto previsto dall’articolo 10 del CCDI dirigenti anche in esito al processo di pesatura delle strutture in atto. 3. La presente disposizione si interpreta, conformemente alla normativa nazionale vigente in materia di pubblico impiego, nel senso di escludere dal computo del riparto del Fondo le strutture vacanti o assegnate ad interim.
Art. 3 (Sanzioni per la burocrazia inefficiente)
1. Dopo il comma 1 dell’articolo 11 della legge regionale 14 ottobre 2015, n. 11 (Misure urgenti per semplificare, razionalizzare e rendere più efficiente l’apparato amministrativo, migliorare i servizi ai cittadini e favorire l’attività d’impresa. Legge annuale di semplificazione 2015) sono aggiunti i seguenti: “1bis. Ai sensi dell’articolo 2bis della legge 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi) l’amministrazione regionale è tenuta al risarcimento del danno ingiusto cagionato in conseguenza della inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento. 1ter. Fatto salvo quanto previsto dal comma 1 bis, l’amministrazione regionale, compreso il Consiglio regionale, nei casi di cui al comma 1, con esclusione delle ipotesi di silenzio qualificato e dei concorsi pubblici, è tenuta, su istanza di parte, a corrispondere all’interessato a titolo di indennizzo per il mero ritardo, conseguente alla inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento per il quale sussiste l’obbligo di pronunziarsi, una somma per ogni giorno di ritardo con decorrenza dalla data di scadenza del termine del procedimento che sarà detratta dall’eventuale risarcimento, determinata con delibera di Giunta regionale anche ai sensi dell’articolo 28 del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69 (Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia) convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In tali casi, l’amministrazione regionale propone azione di rivalsa nei confronti del dirigente o funzionario accertato essere responsabile del ritardo. 1quater. In ogni caso, la mancata o tardiva emanazione del provvedimento costituisce elemento di valutazione della performance individuale, nonché di responsabilità disciplinare ed amministrativo–contabile del dirigente e del funzionario inadempiente.”.
Art. 4 (Modifiche normative per la riduzione di spesa del comparto)
1. L’articolo 23 della legge regionale 19 gennaio 2009, n. 1 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Campania – legge finanziaria anno 2009) è abrogato. 2. Il comma 6, dell’articolo 16 della legge regionale 30 luglio 2013, n. 8 (Norme per la qualificazione e l’ammodernamento del sistema distributivo dei carburanti) è abrogato. 3. Al comma 5, dell’articolo 8 della legge regionale 7 febbraio 1994, n. 8 (Norme in materia di difesa del suolo - Attuazione della legge 18 maggio 1989, n. 183 e successive modificazioni ed integrazioni) le parole da “per essi si applica” e fino a “della stessa legge” sono soppresse. 4. Le disposizioni di cui all’articolo 53, comma 1, lettera a) della legge regionale 30 gennaio 2008, n. 1 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Campania – legge finanziaria 2008) non si applicano ai titolari degli incarichi di cui agli articoli 18 e 22 della legge regionale 3 novembre 1994, n. 32 (Decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modifiche ed integrazioni, riordino del Sistema Sanitario Regionale).
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
5. Al comma 186 dell’articolo 1 della legge regionale 6 maggio 2013, n. 5 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2013 e pluriennale 2013-2015 della Regione Campania. Legge finanziaria regionale 2013) sono aggiunte, in fine, le seguenti parole “La spesa sostenuta del personale incaricato è rapportato alle tabelle ACI vigenti all’atto dell’ispezione.”. 6. Le disposizioni di cui all’articolo 86, comma 5 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali) si applicano anche agli amministratori della Regione Campania, anche con efficacia per tutti i giudizi di responsabilità ancorché in corso alla data di entrata in vigore della presente legge, se il procedimento si conclude con sentenza di assoluzione o con l’emanazione di un provvedimento di archiviazione.
Titolo II Misure di razionalizzazione della spesa regionale
Art. 5
(Azioni in materia ambientale) 1. Nell’anno 2017 le risorse generate dal trasferimento della proprietà del termovalorizzatore di Acerra alla Regione Campania ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 febbraio 2012, n. 61670 (Assegnazione, ai sensi dell'art. 1, comma 3, lettera b) dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3502 del 9 marzo 2006, di risorse finanziarie del Fondo di cui all'articolo 32-bis del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326. Fondi annualità 2005), eccedenti gli oneri di gestione, gli ammortamenti e gli accantonamenti per le opere di dismissione finale dell'impianto, sono impiegate negli interventi relativi al ciclo integrato dei rifiuti e delle acque. 2. Al fine di concorrere alle spese sostenute dalle amministrazioni comunali per la gestione del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani è stanziata una somma annuale di euro 4.000.000,00 per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019. Agli oneri derivanti dalla presente disposizione si provvede incrementando la Missione 9, Programma 3, Titolo 1 del Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2017-2019 mediante prelevamento di una somma di pari importo sulla Missione 20, Programma 3, Titolo 1. 3. Al fine di garantire la continuità degli interventi di pubblico interesse previsti dalla legge regionale 25 febbraio 2003, n. 4 (Nuove norme in materia di bonifica integrale) ed in conformità dei principi tutelati dall’articolo 159 del decreto legislativo 267/2000, non sono soggette ad esecuzione forzata le somme di competenza dei Consorzi di Bonifica destinate al pagamento delle retribuzioni per il personale dipendente e dei conseguenti oneri previdenziali per i tre mesi successivi. Al fine della compiuta attuazione, con delibera semestrale di destinazione ad opera di ciascun Ente e, successiva notificazione della stessa al tesoriere, saranno emessi mandati di pagamento per titoli diversi, in osservanza del criterio cronologico. 4. Al fine di riattivare la funzionalità del Centro di stoccaggio e di lavorazione dei rifiuti elettrici ed elettronici sito nella struttura confiscata alla camorra in località Melizzano, è autorizzata la spesa di euro 40.000,00 a favore del Comune di Melizzano. Agli oneri derivanti dalla presente disposizione si provvede incrementando la Missione 9, Programma 3, Titolo 1 del bilancio di previsione finanziario per il triennio 2017 – 2019 mediante prelevamento di una somma di pari importo sulla Missione 20, Programma 3, Titolo 1. 5. Per le finalità di mitigazione del rischio idrogeologico da realizzare a valere sulle risorse statali se stanziate, la Regione provvede a redigere un cronoprogramma degli interventi in base alle priorità e all’urgenza degli stessi da pubblicare sul sito internet istituzionale della Regione in una apposita sezione denominata: Prevenzione rischio idrogeologico. Il cronoprogramma è aggiornato ogni tre mesi in relazione agli interventi progressivamente effettuati.
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
Art. 6
(Azioni per la sicurezza, l’ordine pubblico e il trasporto pubblico locale) 1. Al fine di contrastare i fenomeni connessi alla criminalità locale, tutelare la cittadinanza campana e assicurare una maggiore sicurezza, è istituito il “Fondo per il sistema integrato della videosorveglianza stradale” pari ad euro 300.000,00 per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019. 2. Con delibera di Giunta regionale, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono definiti i criteri e le modalità di riparto del Fondo. In sede di prima applicazione, il Fondo è utilizzato per l’istallazione di un sistema integrato di videosorveglianza presso i principali snodi dell’asse mediano nelle tratte posizionate a nord del Comune di Napoli e presso il Comune di Bonea (Benevento). 3. Dopo il comma 1, dell’articolo 7 della legge regionale 28 marzo 2002, n. 3 (Riforma del trasporto pubblici locale e sistemi di mobilità della Regione Campania) è inserito il seguente: “1 bis. Sulla base dei criteri e della politica tariffaria di cui al comma 1, la struttura amministrativa competente in materia di mobilità della Giunta regionale, con il supporto tecnico dell’ACAM, sentito il Comitato di indirizzo e monitoraggio di cui all’articolo 1, comma 90, della legge regionale 6 maggio 2013, n. 5 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2013 e pluriennale 2013-2015 della Regione Campania - legge finanziaria regionale 2013) adotta gli eventuali adeguamenti tariffari necessari per tener conto degli equilibri contrattuali, di specifiche esigenze territoriali e degli adeguamenti inflattivi.”. 4. Agli oneri derivanti dall’attuazione dei commi 1 e 2 si provvede incrementando per euro 300.000,00 per ciascuno degli anni 2017, 2018, 2019, la Missione 3, Programma 2, Titolo 1 mediante prelevamento di pari importo per ciascun anno, dalla Missione 20, Programma 3, Titolo 1.
Art. 7 (Azioni per il diritto allo studio)
1. Al fine di tutelare e rendere effettivo il diritto allo studio scolastico e all’istruzione dei giovani campani e garantire l’adeguato supporto al sistema educativo regionale degli istituti di istruzione secondaria, è istituito il “Fondo regionale per il diritto allo studio scolastico nella scuola superiore”. La Giunta regionale, con deliberazione, entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, stabilisce i criteri e le modalità di erogazione dei contributi straordinari a valere sul Fondo, da concedere su richiesta degli istituti di istruzione di secondo grado anche per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, comprese le spese sostenute per le utenze elettriche, telefoniche, acqua e gas. Agli oneri derivanti dall’attuazione della presente disposizione quantificati in 1.000.000,00 di euro per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019 si provvede mediante l’istituzione del Fondo di cui al presente comma nell’ambito della Missione 4, Programma 3, Titolo 1 da incrementare tramite prelevamento di somme di pari importo dalla Missione 20, Programma 3, Titolo 1. 2. Al fine di concedere borse di studio ai minori detenuti presso gli istituti di pena siti nel territorio campano e ai minori a rischio di emarginazione o coinvolgimento in attività criminose, nonché per la promozione di progetti per la lotta alla dispersione scolastica e la difesa del diritto allo studio dei giovani a rischio, è istituito un apposito Fondo nell’ambito della Missione 4, Programma 7, pari ad euro 500.000,00 per ciascuno degli anni 2017, 2018, 2019. Agli oneri derivanti dal presente comma, pari ad euro 500.000,00 per ciascuno degli anni 2017, 2018, 2019, si provvede mediante incremento della Missione 4, Programma 7, Titolo 1 e contestuale prelievo di una somma di pari importo dalla Missione 20, Programma 3, Titolo 1 del bilancio di previsione 2017 – 2019.
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
Art. 8 (Azioni per i cittadini non autosufficienti e diversamente abili)
1. Al fine di sostenere le residenze sanitarie assistenziali pubbliche, di cui alla legge regionale 22 aprile 2003, n. 8 (Realizzazione, organizzazione, funzionamento delle residenze sanitarie assistenziali pubbliche e private - RR.SS.AA.) è istituito un Fondo per il sostegno delle RR.SS.AA. di proprietà pubblica pari ad euro 2.000.000,00 per ciascuno degli anni 2017, 2018, 2019 mediante riprogrammazione delle risorse disponibili nell'ambito della Missione 13, Programma 1, Titolo 1. 2. Al fine di garantire il necessario sostegno attraverso specifiche azioni rivolte a favore di persone diversamente abili così da favorirne l’integrazione sociale, anche in attuazione delle previsioni della legge 22 giugno 2016, n. 112 (Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare), è istituito il Fondo “Durante Noi – Dopo di Noi” per il sostegno ai cittadini diversamente abili pari ad euro 500.000,00 per ciascuno degli anni 2017, 2018, 2019. 3. In coerenza con quanto previsto dalla legge 8 novembre 2000, n. 328 (Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali) entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale predispone un Piano d’azione denominato “Piano Durante Noi – Dopo di Noi”, con il quale determina i criteri di riparto del Fondo di cui al comma 2, anche al fine di valorizzare e utilizzare strutture immobiliari di proprietà regionale da destinare specificatamente alla predisposizione di attività lavorative, di accoglienza e aggregazione per le persone diversamente abili. 4. Agli oneri derivanti dall’attuazione dei commi 2 e 3, pari ad euro 500.000,00 per ciascuno degli anni 2017, 2018, 2019 si provvede a valere sulla Missione 12, Programma 2, Titolo 1 del bilancio di previsione finanziario per il triennio 2017-2019.
Art. 9 (Azioni per la ricerca scientifica e tecnologica)
1. Al fine di sostenere la ricerca e l’innovazione e contribuire alla formazione dei giovani ricercatori universitari, è stanziato un contributo straordinario a favore della società consortile Biogem per l’anno 2017, di euro 800.000,00 e, per le medesime finalità, a favore della società consortile Ceinge-Biotecnologie Avanzate è stanziato un contributo straordinario, per l’anno 2017, di euro 500.000,00. Agli oneri derivanti dalla presente disposizione si provvede con incremento della Missione 14, Programma 3, Titolo I del bilancio di previsione finanziario per il 2017 mediante prelevamento di una somma di pari importo sulla Missione 20, Programma 3, Titolo I per il 2017. 2. Al fine di promuovere e valorizzare la ricerca nei settori della geofisica e della vulcanologia nel quadro di progetti strategici regionali nazionali ed internazionali, è concesso un contributo straordinario per l’anno 2017 di euro 100.000,00 a favore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) di Napoli. Agli oneri derivanti dal presente comma, pari ad euro 100.000,00 per l’anno 2017, si provvede mediante incremento della Missione 4, Programma 4, Titolo 1 e contestuale prelievo di una somma di pari importo dalla Missione 20, Programma 3, Titolo 1 del bilancio di previsione 2017 – 2019. 3. La Regione Campania, per promuovere la ricerca e l’innovazione tecnologica delle piccole e medie imprese del settore del commercio ed artigianato ed incentivare l’occupazione nei medesimi ambiti, favorisce la predisposizione di accordi con le Camere di Commercio dell’Industria, dell’Artigianato e dell’Agricoltura al fine di selezionare imprese che manifestano interesse ad investire nell’innovazione tecnologica della propria attività, attraverso la concessione di contributi a ciò finalizzati, nel rispetto della normativa nazionale vigente in materia e della normativa europea in materia di aiuti di Stato, da un minimo di 15.000,00 euro ad un massimo di 30.000,00 euro. I medesimi accordi, anche su proposta dei centri di assistenza tecnica delle diverse Associazioni di
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
categoria, promuovono lo sviluppo degli incubatori dei mestieri tradizionali regionali quale fattore essenziale di progresso ed opportunità di arricchimento economico, culturale e civile. Dopo il comma 4, dell’articolo 32 della legge regionale 9 gennaio 2014, n. 1 (Nuova disciplina in materia di distribuzione commerciale) è inserito il seguente: “4bis. Nelle more del riordino della normativa regionale in materia, per far fronte alle situazioni di disagio sociale del settore, le disposizioni di cui al comma 4, lettere c) e d) non si applicano ai soggetti che esercitano l’attività di commercio su aree pubbliche fino alla scadenza delle concessioni rese ai sensi dell’articolo 70, comma 5, del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59 (Attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno).”. Agli oneri derivanti dalla presente disposizione, pari ad euro 150.000,00 per ciascuno degli anni 2017, 2018, 2019 si provvede mediante le risorse di cui alla Missione 14, Programma 1, Titolo II.
Art. 10 (Azioni per l’infanzia e il sostegno degli asili nido)
1. Al fine di concorrere alle spese di gestione, funzionamento e manutenzione degli asili nido delle amministrazioni comunali della Regione Campania è stanziata la somma di 3.000.000,00 di euro per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019. 2. Agli oneri di cui al comma 1 si provvede con incremento della Missione 12, Programma 1, Titolo 1 del Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2017–2019 mediante prelevamento di una somma di pari importo sulla Missione 50, Programma 1, Titolo 1. 3. Al fine di consentire ai Comuni l’acquisto e l’installazione di giochi destinati a bambini con disabilità nelle aree verdi pubbliche, il contributo annuo già autorizzato dall’articolo 13, comma 9, della legge regionale 5 aprile 2016, n. 6 (Prime misure per la razionalizzazione della spesa e il rilancio dell’economia campana – Legge collegata alla legge regionale di stabilità per l’anno 2016) è incrementato di euro 100.000,00 per l’anno 2017. Agli oneri derivanti dal presente comma pari ad euro 100.000,00 per l’anno 2017, si provvede mediante incremento della Missione 12, Programma 04, Titolo 1 e contestuale prelievo di una somma di pari importo dalla Missione 20, Programma 3, Titolo 1 del bilancio di previsione 2017 – 2019.
Art. 11 (Azioni per il sostegno alla cultura diffusa)
1. Al fine di valorizzare il patrimonio culturale regionale è istituito, nell’ambito della Missione 5, Programma 2, un Fondo per il sostegno agli enti locali ed ad altri enti pubblici siti nel territorio della Regione Campania di euro 1.500.000,00 per ciascuno degli anni 2017, 2018, 2019. Per le medesime finalità, nonché per sostenere iniziative culturali rivolte, specialmente, alle giovani generazioni, nel territorio della Regione Campania, è istituito, nell’ambito della Missione 5, Programma 2, un Fondo pari ad euro 1.200.000,00 per ciascuno degli anni 2017, 2018, 2019 per il sostegno alle Fondazioni e alle Associazioni culturali, alle associazioni identitarie costituite da enti locali e territoriali per la promozione del patrimonio agroalimentare campano e alle Fondazioni di comunità delle province campane. Agli oneri di cui al presente comma, pari ad euro 2.700.000,00 per ciascuno degli anni 2017, 2018, 2019, si provvede mediante incremento della Missione 5, Programma 2, Titolo 1 e contestuale prelievo, di pari importo, dalla Missione 20, Programma 3, Titolo 1 del bilancio di previsione 2017-2019. 2. Al fine di sostenere il patrimonio architettonico religioso e promuovere il turismo culturale è istituito, nell’ambito della Missione 5, Programma 2, un Fondo per il sostegno agli enti ecclesiastici pari ad euro 300.000,00 per ciascuno degli anni 2017, 2018, 2019. Agli oneri di cui al presente comma si provvede mediante incremento della Missione 5, Programma 2, Titolo 2 e contestuale
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
prelievo, di pari importo, dalla Missione 20, Programma 1, Titolo 2 del bilancio di previsione 2017-2019. 3. La Regione Campania assicura, nell’ambito delle disponibilità di bilancio, la riapertura del Centro Internazionale per il Monitoraggio Ambientale (CIMA). 4. In attuazione di quanto disposto dalla legge regionale 13 giugno 2003, n. 11 (Disposizioni a favore del Comune di Pietrelcina) è autorizzata la spesa di euro 100.000,00 per l’anno 2017 a favore del Comune di Pietrelcina. Agli oneri derivanti dal presente comma, pari ad euro 100.000,00 per l’anno 2017, si provvede mediante incremento della Missione 18, Programma 1, Titolo 1 e contestuale prelievo di una somma di pari importo dalla Missione 20, Programma 3, Titolo 1, del bilancio di previsione 2017 – 2019. 5. Al fine di sostenere e sviluppare misure a sostegno della parità di genere e di contrasto alla violenza sulle donne, è autorizzata la spesa di 100.000,00 euro per l’anno 2017 per l’Osservatorio sul fenomeno della violenza di genere. Agli oneri derivanti dal presente comma si provvede mediante incremento della Missione 12, Programma 7, Titolo 1 e contestuale prelievo dalla Missione 20, Programma 3, Titolo 1 del bilancio di previsione 2017 – 2019. 6. Al fine di supportare le azioni a tutela dei cittadini campani residenti all'estero e delle loro famiglie, rafforzare l'identità originaria e rinsaldare i rapporti con la terra di origine è autorizzata la spesa di 150.000,00 euro per l’anno 2017 per la Consulta regionale dell’Emigrazione di cui alla legge regionale 19 febbraio 1996, n. 2 (Interventi regionali in favore dei cittadini campani residenti all’estero). Agli oneri derivanti dal presente comma si provvede mediante incremento della Missione 12, Programma 4, Titolo 1 e contestuale prelievo dalla Missione 20, Programma 3, Titolo 1 del bilancio di previsione 2017 – 2019.
Art. 12 (Azioni di razionalizzazione, cura e governo del territorio montano)
1. Al fine di razionalizzare le azioni di cura e governo del territorio montano e conseguire ulteriori risparmi di spesa, la Giunta regionale è autorizzata a disciplinare con uno o più regolamenti, da adottare ai sensi dell'articolo 56, comma 4 dello Statuto della Regione Campania, il funzionamento del sistema forestale regionale nonché l’organizzazione delle Comunità montane, nell'osservanza dei seguenti principi e criteri direttivi:
a) revisione del modello di governance del sistema, ispirato a principi di semplificazione degli enti delegati, efficientamento dei servizi al cittadino, riduzione dei costi di amministrazione e funzionamento; b) disciplina di un modello unitario di cura e gestione del territorio montano in una logica di integrazione multisettoriale; c) adeguamento e sistematizzazione del sistema di pianificazione forestale, mediante la previsione di tre livelli di programmazione generale, esecutivo e locale; d) adeguamento e aggiornamento in chiave produttiva, multifunzionale e ambientale delle norme tecniche di riferimento; e) introduzione di misure di semplificazione amministrativa anche attraverso l’istituzione dello Sportello Unico Forestale; f) disciplina di un sistema di cartografia forestale; g) introduzione di un sistema di certificazione forestale; h) valorizzazione delle professionalità e salvaguardia dei livelli occupazionali degli addetti idraulico forestali mediante la previsione di progetti di formazione e aggiornamento professionale e impiego in interventi volti alla salvaguardia ambientale, alla difesa suolo, al rischio idrogeologico.
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
2. I regolamenti di cui al comma 1 elencano espressamente le disposizioni delle leggi regionali 7 maggio 1996, n. 11 (Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 28 febbraio 1987, n. 13 concernente la delega in materia di economia, bonifica montana e difesa del suolo) e 30 settembre 2008, n. 12 (Nuovo ordinamento e disciplina delle Comunità Montane) che sono abrogate dalla loro entrata in vigore. 3. I risparmi di spesa derivanti dall’attuazione del presente articolo sono destinati ad incrementare gli interventi di cui alla Missione 9, Programma 5, Titolo 1 dello stato di previsione della spesa del bilancio regionale 2017-2019.
Art. 13 (Azioni per l’agricoltura, la castanicoltura, la caccia)
1. Al fine di razionalizzare la spesa pubblica regionale e conseguire risparmi di spesa, l’articolo 36 della legge regionale 9 agosto 2012, n. 26 (Norme per la protezione della fauna selvatica e disciplina dell’attività venatoria in Campania) è così modificato:
a) al comma 2 le parole “all’Ufficio provinciale” sono sostituite dalle seguenti: “alla struttura amministrativa regionale”; b) al comma 4 la parola “provinciale” è sostituita dalla seguente “regionale” le parole “dell’ufficio caccia della Provincia competente per territorio” sono sostituite dalle seguenti “della struttura amministrativa regionale competente per materia” la parola “diciannove” è sostituita dalla seguente “diciassette”; c) la lettera c) del comma 4 è abrogata; d) alla lettera d) del comma 4, la parola “dieci” è sostituita dalla seguente “venti” le parole “un componente” sono sostituite dalle seguenti “due componenti”; le parole “ed uno” sono sostituite dalle seguenti “e due”; e) al comma 5 la parola “provinciale” è sostituita dalla seguente “regionale”; f) al comma 6 la parola “provinciali” è sostituita dalla seguente “regionali”, e la parola “provinciale” è sostituita dalla seguente “regionale” e la parola “Provincia” è sostituita dalla seguente “Regione”.
2. I comitati di cui all’articolo 36, comma 4, della legge regionale 26/2012, laddove in carica, decadono dalla data di entrata in vigore della presente legge e sono ricostituiti entro i successivi trenta giorni secondo quanto disposto dal presente articolo. 3. La legge regionale 21 maggio 2012, n. 13 (Interventi per il sostegno e la promozione della castanicoltura e modifiche alla legge regionale 27 gennaio 2012, n. 1 – Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2012 e pluriennale 2012-2014 della Regione Campania. Legge finanziaria regionale 2012) è così modificata:
a) al comma 3, dell’articolo 2, sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: “A copertura delle spese da sostenere per gli interventi di ripristino dei castagneti danneggiati dalle principali patologie e preservarne la coltura, anche in relazione al mancato reddito derivante dalla perdita di produzione, possono essere concessi, nel rispetto della normativa nazionale vigente in materia nonché della normativa europea in materia di aiuti di Stato, contributi ai castanicoltori.”; b) l’articolo 4 è così sostituito: “Art. 4 (Norma finanziaria) 1. Agli oneri derivanti dalla presente legge pari ad euro 200.000,00 per ciascuno degli anni 2017, 2018, 2019, si provvede mediante incremento delle risorse alla Missione 9, Programma 7, Titolo 1 e riduzione di pari importo dalla Missione 20, Programma 3, Titolo 1.”.
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
Titolo III Misure di adeguamento di canoni e contributi regionali
Art. 14
(Canoni concessori sulle aree del demanio idrico) 1. Entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge la Giunta regionale aggiorna, con delibera, i canoni annui da corrispondere per l'occupazione di aree del demanio idrico di competenza regionale e provinciale, siano essi pubblici o privati. 2. La Giunta regionale, con cadenza almeno triennale, provvede con propria delibera ad aggiornare i canoni di cui al comma 1. 3. A partire dalla data di entrata in vigore della presente legge, gli indennizzi comunque dovuti per l’utilizzazione o occupazione senza titolo di beni del demanio idrico, sono pari al triplo del canone di cui al comma 1, per ciascun anno di occupazione o utilizzazione sine titulo, e comunque, per un massimo di 10 anni, fatto salvo l'obbligo di procedere alla demolizione degli eventuali manufatti abusivi. 4. Per le utilizzazioni o occupazioni con titolo scaduto o insufficiente, il concessionario è tenuto al pagamento del doppio del canone vigente in ciascun anno di occupazione o utilizzazione, oltre agli interessi al tasso legale. 5. Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale approva il disciplinare per la gestione del demanio idrico.
Art. 15 (Modifiche normative e disposizioni sui contributi regionali dovuti per attività estrattiva)
1. L’articolo 17 della legge regionale 11 agosto 2005, n.15 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Campania - Legge finanziaria regionale 2005) è così modificato:
a) al comma 1, le parole “in un’unica soluzione,” sono soppresse, la parola “dicembre” è sostituita dalla seguente “marzo”; b) dopo il comma 1, è inserito il seguente: “1bis. I contributi dovuti ai sensi del comma 1 e dell’articolo 19 della legge regionale 30 gennaio 2008, n.1 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Campania – legge finanziaria 2008) possono essere versati in quattro rate trimestrali di pari importo, di cui la prima deve essere versata entro il 31 marzo dell’anno successivo all’anno di riferimento del volume estratto.”.
2. L’articolo 19 della legge regionale 1/2008 è così modificato: a) al comma 1 dopo le parole “i titolari di autorizzazioni” sono aggiunte le seguenti “e concessioni”; b) al comma 2 le parole “31 dicembre di ogni anno, sulla scorta dei volumi estrattivi riportati nel programma di coltivazione allegato al” sono sostituite dalle seguenti: “31 marzo di ogni anno, sulla scorta dei volumi estratti nel corso dell’anno solare precedente in forza del”.
3. In caso di mancato pagamento dei contributi di cui all’articolo 17 della legge regionale 15/2005 e dell’articolo 19 della legge regionale 1/2008, la competente struttura amministrativa regionale procede al recupero delle somme dovute da prelevare dal deposito cauzionale di cui all’articolo 6 della legge regionale 13 dicembre 1985, n. 54 (Coltivazione di cave e torbiere). In ogni caso il mancato pagamento dei contributi di cui al presente articolo comporta l’estinzione dell’autorizzazione o concessione estrattiva, per decadenza, ai sensi dell’articolo 13 della legge regionale 54/1985.
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
Art. 16
(Adeguamento dei contributi regionali per utilizzazione acque minerali e termali) 1. L’articolo 36 della legge regionale 29 luglio 2008, n. 8 (Disciplina della ricerca ed utilizzazione delle acque minerali e termali, delle risorse geotermiche e delle acque di sorgenti) è così modificato:
a) al comma 7, dopo le parole “di riferimento”, sono aggiunte le seguenti “alla Regione Campania e” e le parole “dandone comunicazione al competente ufficio regionale entro i trenta giorni successivi” sono soppresse; b) alla lettera a) del comma 8, le parole da “per le acque minerali naturali” e fino a: “a metro cubo” sono sostituite dalle seguenti: “per le acque minerali naturali e di sorgente è proporzionale alla quantità di acqua imbottigliata ed è pari ad almeno 1,00 euro per metro cubo."; c) il comma 12 è così sostituito: “12. Il contributo di cui al comma 8, lettera a) è corrisposto per una parte pari al 50 per cento ai Comuni interessati dalla concessione e utilizzato dai Comuni, con destinazione specifica e vincolata, per la realizzazione di interventi ed iniziative finalizzate alla salvaguardia del patrimonio idrotermominerale sentite le Associazioni di categoria; per la restante parte pari al 50 per cento alla Regione Campania e prioritariamente è utilizzato per il sostegno ai Consorzi di bonifica di cui alla legge regionale 25 febbraio 2003, n. 4 (Nuove norme in materia di bonifica integrale), che versano in situazioni di particolare difficoltà gestionale, anche al fine di assicurare le spettanze al personale impegnato negli interventi di bonifica.”.
2. La Giunta regionale riferisce annualmente al Consiglio regionale sullo stato di attuazione della presente disposizione.
Art. 17 (Recupero di contributi straordinari non spesi)
1. Gli Enti locali beneficiari di contributo regionale pluriennale a valere sull’ammortamento di mutui ai sensi della legge regionale 27 febbraio 2007, n. 3 (Disciplina dei lavori pubblici, dei servizi e delle forniture in Campania) contratti con la Cassa depositi e prestiti o altro istituto di credito fino alla data di entrata in vigore dell’articolo 27 della legge regionale 1/2008 decadono dal medesimo contributo se alla data di entrata in vigore della presente legge non è intervenuta alcuna erogazione del prestito per stati di avanzamento lavori. Le somme destinate al finanziamento dei contributi dichiarati decaduti ai sensi del presente comma sono ridestinate all’estinzione anticipata dei relativi mutui concessi agli enti locali da Cassa depositi e prestiti o da altro istituto di credito. 2. La decadenza di cui al comma 1 non opera nel caso in cui l’ente locale beneficiario attesta, con dichiarazione del responsabile del procedimento, che l’opera finanziata è in corso di realizzazione, indicando la somma ancora necessaria per il completamento definitivo. L’attestazione deve essere ricevuta dalle strutture amministrative competenti in materia di lavori pubblici e di risorse finanziarie della Regione Campania entro quaranta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge. 3. Gli Enti beneficiari di contributo regionale concesso sotto forma di contributo straordinario ai sensi dell’articolo 64, comma 1, lettera b) della legge regionale 3/2007 decadono dal contributo se non comunicano alla Regione l’avvenuta aggiudicazione definitiva degli appalti entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
Titolo IV Misure in materia di contabilità, bilancio e tributi
Art. 18
(Definizione agevolata delle entrate regionali) 1. Per le somme dovute a seguito di provvedimenti di ingiunzione fiscale di cui al regio decreto 14 aprile 1910, n. 639 (Approvazione del testo unico delle disposizioni di legge relative alla riscossione delle entrate patrimoniali dello Stato) ed alla legge regionale 10 gennaio 1983, n. 13 (Norme per l’applicazione delle sanzioni amministrative e pecuniarie di competenza della Regione o di enti da essa delegati o subdelegati), notificati dagli Uffici della Giunta regionale negli anni dal 2000 al 2016, i debitori possono estinguere il debito mediante pagamento delle somme dovute a titolo di capitale, interessi liquidati con l'ordinanza-ingiunzione e spese di notifica dell'ordinanza-ingiunzione, senza corrispondere le relative sanzioni. 2. Ai fini della definizione del presente articolo il debitore produce, entro il 31 marzo 2017, apposita dichiarazione all'Ufficio che ha adottato l'ordinanza – ingiunzione; nella dichiarazione comunica i debiti ai quali l'istanza è riferita, il numero di rate nelle quali intende effettuare il pagamento, la pendenza di eventuali giudizi per i medesimi debiti e l'impegno a rinunciare ai giudizi stessi. 3. La dichiarazione di cui al comma 2 è presentata all'Ufficio che ha adottato l'ingiunzione fiscale su apposito modello, approvato con deliberazione della Giunta regionale entro quindici giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge e reso disponibile sul sito internet della Regione Campania. 4. Il numero di rate nelle quali il debito è dilazionabile è fissato in un massimo di cinque, di pari importo, con le seguenti scadenze: 31 luglio 2017, 30 settembre 2017, 30 novembre 2017, 30 aprile 2018 e 30 settembre 2018. 5. L'ufficio della Giunta regionale che ha adottato l'ingiunzione fiscale, entro il 31 maggio 2017, comunica ai soggetti che hanno presentato istanza nei termini perentori di cui al comma 2 l'ammontare complessivo delle somme da versare, l'importo delle singole rate e le rispettive scadenze. 6. Sulle singole rate, a decorrere dal 1° agosto 2017, sono dovuti gli interessi nella misura prevista dall'articolo 21, primo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602 (Disposizioni sulla riscossione delle imposte sul reddito). 7. La definizione di cui al presente articolo è esclusa per le tipologie di debiti di cui all'articolo 6, commi 10 ed 11 del decreto-legge 22 ottobre 2016, n. 193 (Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili) convertito, con modificazioni, dalla legge 1 dicembre 2016, n. 225. 8. Per quanto non disciplinato dal presente articolo si applica l'articolo 6 ter del decreto-legge 193/2016.
Art. 19 (Disposizioni tributarie)
1. Le entrate regionali destinate con legge regionale alla realizzazione di determinate spese sono riferite esclusivamente alle obbligazioni giuridicamente perfezionate nell’anno in cui il limite è appostato. Pertanto eventuali economie di spesa non costituiscono vincolo da iscrivere nell’avanzo di amministrazione. Per le medesime entrate che costituiscono vincolo proveniente da esercizi precedenti, in sede di rendiconto 2015 si provvede alla individuazione delle quote ancora non
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
utilizzate al 31 dicembre 2016. Con la legge di approvazione del relativo rendiconto si provvede allo svincolo. 2. Per il 2017, 2018 e 2019 le maggiori entrate derivanti dall’applicazione dell’articolo 5, comma 1 della legge regionale 27 gennaio 2012, n. 1 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2012 e pluriennale 2012-2014 della Regione Campania - legge finanziaria regionale 2012) sono destinate, per ogni annualità, in misura pari:
a) al 50 per cento per le finalità di cui all’articolo 5, comma 2 bis, lettera a) della legge regionale 1/2012; b) al 50 per cento per le politiche socio-sanitarie della Regione.
3. La legge regionale 7 dicembre 2010, n. 16 (Misure urgenti per la finanza regionale) è così modificata:
a) al comma 1 dell'articolo 6 dopo le parole “tributo speciale per il deposito in discarica” sono inserite le seguenti: “e in impianti di incenerimento senza recupero energetico”; b) alla lettera a) del comma 5 dell'articolo 8 sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: “o, comunque classificati esclusivamente come impianti di smaltimento mediante l'operazione: D10 Incenerimento a terra, ai sensi dell'allegato B alla parte quarta del decreto legislativo 152/2006”; c) l'articolo 12 è abrogato; d) i commi 2, 4 e 5 dell’articolo 17 sono abrogati; e) al comma 3 dell'articolo 17 le parole “Una quota pari al venti per cento del gettito del tributo, al netto della quota spettante alle province,” sono sostituite dalle seguenti: “Il gettito del tributo”.
4. Dalla data di entrata in vigore della presente legge sono abrogati: a) il comma 1 dell’articolo 22 della legge regionale 19 gennaio 2009, n. 1 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Campania – legge finanziaria anno 2009); b) il comma 182 dell’articolo 1 della legge regionale 6 maggio 2013, n.5 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2013 e pluriennale 2013 – 2015 della Regione Campania – legge finanziaria regionale 2013); c) i commi 119 e 120 dell’articolo 1 della legge regionale 7 agosto 2014, n. 16 (Interventi di rilancio e di sviluppo dell’economia regionale nonché di carattere ordinamentale e organizzativo - Collegato alla legge di stabilità regionale 2014).
Art. 20
(Entrata in vigore) 1. La presente legge è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania ed entra in vigore lo stesso giorno della pubblicazione. La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Campania. E' fatto obbligo a chiunque spetti, di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Campania.
De Luca
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
Lavori preparatori Disegno di legge ad iniziativa della Giunta regionale – Assessore Lidia D’Alessio. Acquisito dal Consiglio Regionale il 30 novembre 2016, con il n. 382 del registro generale ed assegnata alla II Commissione Consiliare Permanente per l'esame e alla I, III, IV, V, VI, VII e VIII Commissione Consiliare Permanente per il parere. Approvato dall'Assemblea legislativa regionale nella seduta del 21 dicembre 2016.
Note
Avvertenza: il testo della legge viene pubblicato con le note redatte dall'Ufficio Legislativo del Presidente della Giunta regionale, al solo scopo di facilitarne la lettura (D.P.G.R.C. n. 15 del 20 novembre 2009 - “Regolamento di disciplina del Bollettino ufficiale della regione Campania in forma digitale”).
Note all'articolo 1.
Legge Regionale 5 giugno 1996, n. 13: “Nuove disposizioni in materia di trattamento indennitario agli eletti alla carica di consigliere regionale della Campania”.
Comma 1
Articolo 1: “Trattamento indennitario dei consiglieri regionali”. Comma 2- quinquies: “2-quinquies. Non possono cumularsi indennità, gettoni di presenza, rimborsi o compensi comunque denominati derivanti dalle cariche di Presidente della Regione, di assessore o di consigliere regionale, e comunque da incarichi conferiti dalla Regione o da enti pubblici che ricevono contributi dalla Regione o siano sottoposti a controllo, vigilanza o tutela della stessa, oppure da enti ai quali la Regione partecipi. Il titolare di più cariche è tenuto ad optare per uno solo dei trattamenti previsti.”.
Note all'articolo 2.
Regolamento Regionale 15 dicembre 2011, n. 12: “Regolamento “Ordinamento amministrativo della Giunta regionale della Campania”.
Comma 1
Articolo 6: “Strutture amministrative.”. Comma 3: “3. Con deliberazioni della Giunta regionale sono definiti gli indirizzi programmatici e l'organizzazione interna alle strutture dipartimentali e alle direzioni generali, l'organizzazione degli uffici speciali, salvo quanto previsto per l'Avvocatura regionale, nonché le unità operative dirigenziali nelle quali essi si articolano, con i relativi compiti.”.
Note all'articolo 3.
Legge Regionale 14 ottobre 2015, n. 11: “Misure urgenti per semplificare, razionalizzare e rendere più efficiente l'apparato amministrativo, migliorare i servizi ai cittadini e favorire l'attività di impresa. Legge annuale di semplificazione 2015.”.
Comma 1
Articolo 11: “Sanzioni per la burocrazia inefficiente.”. Comma 1: “1. In caso di mancato rispetto dei termini di cui all'articolo 9 non riconducibili a gravi, documentati e giustificati motivi, in caso di violazione di quanto previsto dall'articolo 10, al dirigente o al funzionario responsabile del procedimento non è attribuito totalmente o parzialmente, in ragione della gravità o della reiterazione della violazione, rispettivamente, il trattamento economico accessorio o l'indennità di risultato.”.
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
Note all'articolo 4.
Legge Regionale 19 gennaio 2009, n. 1: “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Campania - legge finanziaria anno 2009”.
Comma 1
Articolo 23: “Potenziamento degli uffici finanziari regionali”. “1. A decorrere dall'anno 2009 una quota non superiore al 2,5 per cento dell'incremento delle somme effettivamente riscosse, rispetto all'anno precedente, nell'ambito delle attività di accertamento dell'evasione e di controllo in materia di tributi regionali gestiti in forma diretta, è destinata al potenziamento degli uffici finanziari della Regione e all'attribuzione di compensi incentivanti al personale addetto. Le medesime disposizioni si applicano alle attività di accertamento e riscossione in materia di canoni idrici e di depurazione gestiti in forma diretta. 2. Con delibera di Giunta regionale sono stabiliti modalità e termini di attuazione delle previsioni di cui al comma 1 nel rispetto dei vigenti contratti di lavoro. 3. Agli oneri relativi all'applicazione del comma 1 si provvede attraverso quota parte dello stanziamento di cui alla UPB 6.23.57.”.
Legge Regionale 30 luglio 2013, n. 8: “Norme per la qualificazione e l'ammodernamento del sistema distributivo dei carburanti”.
Comma 2
Articolo 16: “Collaudo - Commissione di collaudo - Rete ordinaria ed autostradale”. Comma 6: “6. Ai singoli componenti della commissione ed al segretario spetta un rimborso spese omnicomprensivo di euro 250,00. Gli oneri del collaudo sono a carico del titolare dell'autorizzazione.”.
Legge Regionale 7 febbraio 1994, n. 8: “Norme in materia di difesa del suolo-Attuazione della legge 18 maggio 1989, n. 183 e successive modificazioni ed integrazioni”.
Comma 3
Articolo 8, comma 5: “5. Al trattamento economico del personale, collocato in posizione di comando, provvede l'Amministrazione; per essi si applica il disposto del terzo comma dell'articolo 16 della legge regionale 7 agosto 1990, n. 253 e, qualora partecipino ai lavori del Comitato tecnico, anche il disposto dell'articolo 14 della stessa legge.”.
Legge Regionale 30 gennaio 2008, n. 1: “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Campania - Legge finanziaria 2008”.
Comma 4
Articolo 53: “Contenimento della spesa pubblica”. Comma 1, lettera a): “1. La regione Campania aderisce alla politica di contenimento della spesa pubblica, in attuazione del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito in legge 4 agosto 2006, n. 248, e, in applicazione dei medesimi principi, prevede la diminuzione dei costi introducendo criteri per la riorganizzazione di strutture, comitati e consigli di amministrazione. La Regione, partendo dalla valutazione dell'effettiva necessità, dell'efficacia e dell'efficienza dei servizi, predispone un piano di diminuzione dei costi che prevede:
a) la riduzione nella misura del 20 per cento delle indennità per i direttori generali, sanitari ed amministrativi delle Asl e delle aziende ospedaliere, degli enti regionali, delle aree di sviluppo industriale (ASI), degli istituti autonomi case popolari (IACP), degli enti per il turismo, dei parchi regionali e dei trasporti;”.
Legge Regionale 3 novembre 1994, n. 32: “Decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modifiche ed integrazioni, riordino del Servizio sanitario regionale.”.
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
Articolo 18: "Direttore generale". "1. Il direttore generale:
a. ha la rappresentanza legale dell'azienda; b. esercita tutti i poteri di gestione di cui al comma 6 dell'art. 3 del D.Lgs. n. 502 del 1992 e successive modifiche ed integrazioni e adotta tutti i provvedimenti necessari: c. adotta, in particolare, lo statuto dell'azienda entro 60 giorni dalla data di immissione nelle proprie funzioni, recependo gli indirizzi determinati in uno schema tipo deliberato della Giunta regionale entro 30 giorni dall'entrata in vigore della presente legge, i regolamenti, i bilanci pluriennali di previsione, i bilanci di esercizio, i conti consuntivi, i piani ed i progetti di attività; d. adotta la nomina, la sospensione o la decadenza del direttore amministrativo, del direttore sanitario e del coordinatore dei servizi sociali; e. verifica, attraverso l'istituzione di un servizio di controllo interno previsto dall'art. 20 del decreto legislativo n. 29 del 1993 e successive modifiche ed integrazioni, mediante valutazioni comparative dei costi, dei rendimenti e dei risultati, la corretta ed economica gestione delle risorse attribuite anche ai fini dell'individuazione delle responsabilità del personale dirigenziale, nonché, di altro personale responsabile; f. verifica, altresì il risultato dell'attività svolta dagli uffici, reparti, servizi, dipartimenti, distretti, presidi o altra struttura e la realizzazione dei programmi e dei progetti affidati a ciascun dirigente in relazione agli obiettivi dei rendimenti e dei risultati della gestione finanziaria, tecnica, amministrativa e sanitaria: g. controlla e verifica, altresì, l'imparzialità ed il buon andamento dell'azione amministrativa; h. sente le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative in tutte le materie previste dagli accordi di lavoro del personale del servizio sanitario regionale.
2. Il direttore generale è nominato con decreto del Presidente della Giunta regionale su conforme deliberazione della stessa, nei modi e nei termini previsti dall'articolo 18-bis. 3. La verifica delle condizioni di incompatibilità di cui ai commi 9 e 11 dell'art. 3 del D.Lgs. n. 502 del 1993, e successive modifiche cd integrazioni, è effettuata al momento della nomina. L'accertamento, anche successivo, delle condizioni di incompatibilità comporta, comunque, la decadenza dall'incarico e la risoluzione del rapporto di cui al comma successivo. 3-bis. I direttori generali, oltre i requisiti previsti dal decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, devono:
a) non aver svolto lo stesso incarico per due quinquenni consecutivi nella medesima azienda sanitaria locale o azienda ospedaliera; b) non aver occupato tale incarico in azienda sanitaria locale o azienda ospedaliera incorsa nelle sanzioni previste all'articolo 3 della legge regionale 29 dicembre 2005, n. 24. b-bis) oltre ai requisiti professionali di cui all'articolo 3-bis, comma 3 del decreto legislativo n. 502/1992, gli aspiranti alla nomina debbono essere in possesso, all'atto della partecipazione all'avviso di cui all'articolo 18-bis, comma 4 dell'ulteriore requisito costituito dall'attestazione di idonea valutazione positiva in ordine al raggiungimento degli obiettivi assegnati nell'ultimo triennio nelle funzioni svolte.
4. Il rapporto di lavoro del direttore generale è a tempo pieno e di diritto privato; si instaura con un contratto di durata triennale, disciplinato dall'articolo 3-bis, comma 8, del decreto legislativo 502/92 ed è rinnovabile. 4-bis. L'incarico di direttore generale delle aziende sanitarie, delle aziende ospedaliere e degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico ha durata triennale ed è rinnovabile. 5. Il contratto di cui al precedente comma è sottoscritto sulla base di uno schema approvato dalla Giunta regionale e conforme ai contenuti fissati dal D.P.C.M. di cui all'art. 3, comma 6, del D.Lgs. n. 502 del 1992 e successive modifiche ed integrazioni. 6. In caso di vacanza dell'ufficio o nei casi di assenza o impedimento del direttore generale, le
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
relative funzioni sono svolte dal direttore amministrativo o dal direttore sanitario su delega del direttore generale, o, in mancanza di delega, dal direttore più anziano. Ove l'assenza o l'impedimento del direttore generale si protragga oltre sei mesi, il Presidente della Giunta regionale, su conforme deliberazione della Giunta, procede alla sua sostituzione. 7. Il direttore generale decade dall'incarico:
a. qualora la gestione presenti grave, ingiustificato disavanzo; b. in caso di gravi violazioni di legge o dei principi di buon andamento e di imparzialità dell'amministrazione; c. per altri gravi motivi.
8. Il direttore generale adotta i provvedimenti di sua competenza sentito il parere del direttore sanitario, del direttore amministrativo, del consiglio dei sanitari, ove richiesto, nonché, del coordinatore dei servizi sociali ove presente. Qualora ritenga di adottare tali provvedimenti in difformità dei pareri come innanzi espressi, è tenuto a darne motivazione. 9. I provvedimenti del direttore generale e qualsiasi altro atto aventi rilevanza esterna vanno conservati in originale e regolarmente registrati in ordine progressivo e cronologico secondo le norme del regolamento interno, e, fino all'adozione di detto regolamento, secondo le norme previste per gli atti deliberativi del comune e trasmessi, entro una settimana dalla loro adozione, alla Commissione consiliare permanente in materia di sanità e sicurezza sociale. 10. Per il supporto delle funzioni di alta direzione, cui non può far fronte con personale in servizio, il direttore generale può conferire incarichi individuali ad esperti di provata competenza, ai sensi e con i limiti di cui all'art. 7 del D.Lgs. n. 29 del 1993. 10-bis. La Commissione nominata con decreto del Presidente della giunta regionale del 25 giugno 2012, n. 179 è incaricata inoltre di procedere alla valutazione dei requisiti dei direttori generali delle Aziende sanitarie locali e delle Aziende ospedaliere, in attuazione dell'articolo 2 della legge regionale 15 giugno 2012, n. 14 (Interpretazione autentica dell'articolo 23, comma 10 della legge regionale n. 1/2012 e dell'articolo 18, comma 2 della legge regionale n. 32/1994).”. Articolo 22: "Direttore amministrativo e direttore sanitario". "1. I servizi amministrativi delle aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere sono diretti dal direttore amministrativo. I servizi sanitari, ai fini organizzativi ed igienico sanitari, sono diretti dal direttore sanitario. 2. Il direttore amministrativo e il direttore sanitario sono nominati con provvedimento motivato del direttore generale, con particolare riferimento alle capacita professionali in relazione alle funzioni da svolgere. 3. Per la nomina a direttore amministrativo sono richiesti i seguenti requisiti:
a. essere in possesso dell'età prevista dalle norme vigenti; b. laurea in discipline giuridiche o economiche; c. qualificata attività di direzione tecnica o amministrativa per almeno 5 anni in enti o strutture sanitarie pubbliche o private di media o grande dimensione.
4. Per la nomina a direttore sanitario fatta salva l'applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 3, comma 7 penultimo periodo del decreto legislativo n. 502/1992 sono richiesti i seguenti requisiti:
a. età non superiore al limiti di legge; b. laurea in medicina e chirurgia; c. idoneità nazionale di cui all'articolo 17, commi 1 e seguenti, del D.Lgs. n. 502 del 1992 e successive modifiche ed integrazioni, fatto salvo quanto previsto dal comma 11 del medesimo art. 17; d. qualificata attività di direzione tecnico-sanitaria per almeno 5 anni in enti o strutture sanitarie pubbliche o private di grande o media dimensione.
5. Il rapporto di lavoro del direttore amministrativo e del direttore sanitario è a tempo pieno e di diritto privato; si instaura con contratto rinnovabile al quale si applica la disciplina prevista dal precedente articolo 18, comma 4, per il direttore generale.
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
6. Il contratto di cui al precedente comma è stipulato dal direttore generale con il direttore amministrativo e con il direttore sanitario sulla base di uno schema approvato dalla Giunta regionale e conforme ai contenuti fissati dal D.P.C.M. di cui all'art. 3, comma 6, del D.Lgs. n. 502 del 1992 e successive modifiche ed integrazioni. 7. Il direttore amministrativo e il direttore sanitario cessano dall'incarico entro tre mesi dalla data di nomina del nuovo direttore generale e possono essere riconfermati. 8. Il direttore generale, con provvedimento motivato, dichiara la decadenza del direttore amministrativo o del direttore sanitario nei casi di sopravvenienza di una delle cause di incompatibilità previste dall'art. 3, commi 9 e 11, del D.Lgs. n. 502 del 1992 e successive modifiche ed integrazioni, nonché, in caso di assenza o impedimento superiore a sei mesi. Il direttore generale, con provvedimento motivato, può sospendere o dichiarare decaduti il direttore amministrativo ed il direttore sanitario qualora ricorrano gravi motivi.”.
Legge Regionale 6 maggio 2013, n. 5: “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2013 e pluriennale 2013-2015 della Regione Campania (Legge finanziaria regionale 2013)”.
Comma 5
Articolo 1, comma 186: “186. L'onere per le spese di trasporto sostenute dal personale incaricato delle azioni di ispezione, verifica e controllo degli impianti derivanti dagli iter autorizzabili previsti dagli articoli 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387 (Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità), 9 del decreto legislativo 163/2007 e52-quater del decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità), sono a carico dei soggetti proponenti.”.
Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267: "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali".
Comma 6
Articolo 86: "Oneri previdenziali, assistenziali e assicurativi e disposizioni fiscali e assicurative". Comma 5: “5. Gli enti locali di cui all'articolo 2 del presente testo unico, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, possono assicurare i propri amministratori contro i rischi conseguenti all'espletamento del loro mandato. Il rimborso delle spese legali per gli amministratori locali è ammissibile, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, nel limite massimo dei parametri stabiliti dal decreto di cui all'articolo 13, comma 6, della legge 31 dicembre 2012, n. 247, nel caso di conclusione del procedimento con sentenza di assoluzione o di emanazione di un provvedimento di archiviazione, in presenza dei seguenti requisiti:
a) assenza di conflitto di interessi con l'ente amministrato; b) presenza di nesso causale tra funzioni esercitate e fatti giuridicamente rilevanti; c) assenza di dolo o colpa grave.”.
Note all'articolo 5.
Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 già citato nella nota al comma 6 dell’articolo 4. Comma 3
Articolo 159: " Norme sulle esecuzioni nei confronti degli enti locali ". “1. Non sono ammesse procedure di esecuzione e di espropriazione forzata nei confronti degli enti locali presso soggetti diversi dai rispettivi tesorieri. Gli atti esecutivi eventualmente intrapresi non determinano vincoli sui beni oggetto della procedura espropriativa. 2. Non sono soggette ad esecuzione forzata, a pena di nullità rilevabile anche d'ufficio dal giudice,
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le somme di competenza degli enti locali destinate a: a) pagamento delle retribuzioni al personale dipendente e dei conseguenti oneri previdenziali per i tre mesi successivi; b) pagamento delle rate di mutui e di prestiti obbligazionari scadenti nel semestre in corso; c) espletamento dei servizi locali indispensabili.
3. Per l'operatività dei limiti all'esecuzione forzata di cui al comma 2 occorre che l'organo esecutivo, con deliberazione da adottarsi per ogni semestre e notificata al tesoriere, quantifichi preventivamente gli importi delle somme destinate alle suddette finalità. 4. Le procedure esecutive eventualmente intraprese in violazione del comma 2 non determinano vincoli sulle somme né limitazioni all'attività del tesoriere. 5. I provvedimenti adottati dai commissari nominati a seguito dell'esperimento delle procedure di cui all'articolo 37 della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, e di cui all'articolo 27, comma 1, numero 4, del testo unico delle leggi sul Consiglio di Stato, emanato con regio decreto 26 giugno 1924, n. 1054, devono essere muniti dell'attestazione di copertura finanziaria prevista dall'articolo 151, comma 4, e non possono avere ad oggetto le somme di cui alle lettere a), b) e c) del comma 2, quantificate ai sensi del comma 3.”.
Note all'articolo 6.
Legge Regionale 28 marzo 2002, n. 3: "Riforma del Trasporto Pubblico Locale e Sistemi di Mobilità della Regione Campania".
Comma 3
Articolo 7: "Tariffe e titoli di viaggio". Comma 1: "1. La Regione, al fine di garantire l'integrazione e l'uniformità fra i diversi sistemi e modi di trasporto, con il supporto dell'agenzia regionale della mobilità, determina i criteri che regolano il sistema tariffario del trasporto pubblico regionale e locale, definisce la politica tariffaria e le sue modalità di applicazione, stabilisce le diverse tipologie di titoli di viaggio e i corrispondenti livelli tariffari massimi, definisce le azioni di promozione del trasporto pubblico, fondate su incentivi anche tariffari e sulla diffusione dell'informazione. Per i servizi aggiuntivi di cui all'articolo 5, comma 2, il livello tariffario da adottare per ogni titolo di viaggio è demandato, previa intesa con la Regione, agli enti locali competenti per la stipulazione dei relativi contratti di servizio".
Note all'articolo 9.
Legge Regionale 9 gennaio 2014, n. 1: "Nuova disciplina in materia di distribuzione commerciale". Comma 3
Articolo 32: "Rilascio delle autorizzazioni di tipologia A2.”. Comma 4: "4. Entro venti giorni dalla data di pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Campania dello specifico bando comunale gli operatori trasmettono, a mezzo raccomandata o posta elettronica certificata, le domande di partecipazione ai bandi ai Comuni sede di posteggi. I Comuni sedi di posteggio espletano i bandi e provvedono, in conformità ai criteri di assegnazione, alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Campania della relativa graduatoria che contiene l'elenco dei nominativi degli aventi diritto e delle eventuali riserve degli idonei. Per le selezioni successive alle proroghe di cui al periodo transitorio, i Comuni danno la massima evidenza alle disposizioni adottate in attuazione del decreto legislativo 59/2010 e, almeno novanta giorni prima della effettuazione delle selezioni, danno comunicazione delle selezioni stesse anche mediante avvisi pubblici, informando le strutture comunali o, dove non istituite, quelle provinciali delle organizzazioni di categoria maggiormente rappresentative del settore e legalmente costituite.
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Per il rilascio delle concessioni di posteggio, alla scadenza delle proroghe di cui al comma 1, nel caso di pluralità di domande concorrenti per l'assegnazione di un posteggio, le regole delle procedure di selezione per l'assegnazione dei posteggi su area pubblica sono improntate ai seguenti criteri:
a) maggiore professionalità acquisita, anche in modo discontinuo, nell'esercizio del commercio sulle aree, valutabile in riferimento all'anzianità di esercizio dell'impresa, compresa quella acquisita nel posteggio al quale si riferisce la selezione che, in sede di prima applicazione, ha una specifica valutazione nel limite del quaranta per cento del punteggio complessivo. L'anzianità di impresa è comprovata dall'iscrizione quale impresa attiva nel Registro delle imprese, riferita nel suo complesso al soggetto titolare dell'impresa al momento della partecipazione alla selezione, cumulata con quella del titolare al quale è eventualmente subentrato nella titolarità del posteggio medesimo; b) nel caso di procedure di selezione per la concessione di posteggi dislocati nei centri storici o in aree aventi valore storico, archeologico, artistico e ambientale o presso edifici aventi tale valore oltre ai criteri di cui alla lettera a), da considerare comunque prioritari, anche l'assunzione dell'impegno, da parte del soggetto candidato, a rendere compatibile il servizio commerciale con la funzione e la tutela territoriale e, pertanto, a rispettare le eventuali condizioni particolari, comprese quelle correlate alla tipologia dei prodotti offerti in vendita e alle caratteristiche della struttura utilizzata, stabilite dall'autorità competente ai fini della salvaguardia delle aree predette; c) presentazione di apposita documentazione che attesta la regolarità della posizione dell'impresa, individuale e societaria ai fini previdenziali, contributivi e fiscali; d) per le nuove autorizzazioni, l'obbligo di presentazione di idonea documentazione che attesta la regolarità della posizione d'impresa ai fini previdenziali, contributivi e fiscali mediante il documento unico di regolarità contributiva, di seguito denominato DURC, decorre dal dodicesimo mese dalla data di entrata in vigore della presente legge.”.
Note all'articolo 10.
Legge Regionale 5 aprile 2016, n. 6: "Prime misure per la razionalizzazione della spesa e il rilancio dell'economia campana - Legge collegata alla legge regionale di stabilità per l'anno 2016".
Comma 3
Articolo 13: "Misure per la mobilità sostenibile, l'economia verde e il riequilibrio ambientale". Comma 9: "9. Per consentire ai Comuni l'acquisto e l'installazione nelle aree verdi pubbliche di giochi destinati a bambini con disabilità, è autorizzata la spesa di euro 200.000,00 per ciascuno degli anni 2016, 2017, 2018. Agli oneri derivanti dalla presente disposizione si provvede mediante riduzione per euro 200.000,00 della Missione 20, Programma 1, Titolo 1, per ciascuno degli anni 2016, 2017, 2018 e corrispondente incremento, di pari importo, per i medesimi anni, della Missione 12, Programma 04, Titolo 1.".
Note all'articolo 12.
Legge Regionale 28 maggio 2009, n. 6: “Statuto della Regione Campania”. Comma 1
Articolo 56: "Potestà regolamentare”. Comma 4: "4. Nelle materie di competenza esclusiva della Regione la legge regionale può autorizzare la Giunta ad emanare regolamenti in materie già disciplinate con legge. In tal caso la legge regionale di autorizzazione determina le norme generali regolatrici della materia e dispone l’abrogazione delle norme legislative vigenti, con effetto dalla data dell’entrata in vigore delle
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norme regolamentari.”.
Note all'articolo 13.
Legge Regionale 9 agosto 2012, n. 26: “Norme per la protezione della fauna selvatica e disciplina dell'attività venatoria in Campania”.
Commi 1 e 2
Articolo 36: "Gestione programmata della caccia”. “1. La Giunta Regionale, su parere della commissione consiliare competente in materia, sentito il CTFVR, ripartisce il territorio destinato alla caccia programmata, di cui al comma 1, lettera c) dell'articolo 9, in ATC, destinati alla caccia programmata, di superficie non inferiore a 45.000 ettari, anche ricadenti in più Province o articolati in sub comprensori, possibilmente omogenei e delimitati da confini naturali. 2. Ogni cacciatore residente anagraficamente in Campania ha diritto all'accesso con residenza venatoria, per l’intera stagione di caccia, in uno degli ATC istituiti nella Regione. La richiesta deve essere formulata all’Ufficio provinciale competente per l’ATC richiesto, dal 1° febbraio al 31 marzo di ciascun anno, indicando anche l’ordine di preferenza per ciascun altro ATC In assenza di domanda, la richiesta relativa all’anno precedente si intende confermata per l’anno in corso. Elementi della richiesta non più rispondenti all’attualità, o il mancato pagamento della quota di partecipazione, rendono nulla la domanda e determinano l’obbligo della sua riformulazione. Ai cacciatori iscritti ad un ATC della Campania può essere consentito, nei limiti della disponibilità dei posti e subordinatamente al consenso degli organi di gestione, di esercitare la caccia all'avifauna migratoria, in un ATC diverso da quello di appartenenza, previo versamento alla Regione di una quota pari a quella versata per la residenza venatoria e comunicando i dati del versamento entro e non oltre il 31 agosto di ogni anno a pena di esclusione. 2 bis. Sono criteri di priorità per l’ammissione con residenza venatoria, nell’ordine: la residenza anagrafica nell’ATC, la residenza anagrafica in ATC confinanti se il numero di cacciatori in esso residenti anagraficamente supera il numero di posti disponibili; in caso di pari requisiti è sempre favorito il cacciatore più anziano. 2 ter. Ogni cacciatore residente in Campania può richiedere l’accesso anche ad altri ATC della Regione, e ad ATC fuori regione, se consentito dalle rispettive norme regionali; i cacciatori residenti in altre regioni italiane possono richiedere l’accesso ad un solo ATC della Campania; gli organi di gestione degli ATC applicano, ai cacciatori residenti in altre regioni italiane, le medesime limitazioni stabilite da queste per i cacciatori campani (3). 2 quater. L’ammissione ad un ATC della Campania con residenza venatoria, o senza, è subordinato alla disponibilità di posti, al consenso dell’organo di gestione ed al pagamento della quota di partecipazione. 2 quinquies. I cacciatori ammessi in un ATC della Campania per l’intera stagione venatoria, versando alla Regione una quota ulteriore pari a quella di partecipazione, possono esercitare la caccia, esclusivamente su avifauna migratoria, in altri ATC, a scelta, per cinquanta giornate; tale diritto è subordinato per ciascuna giornata alla disponibilità di posti ed al preventivo consenso degli organi di gestione nel rispetto della densità venatoria giornaliera. 3. La Giunta regionale, nel rispetto della vigente normativa europea e nazionale, sentiti gli organi di gestione, determina per ciascun Ambito territoriale di caccia:
a) il numero totale di cacciatori ammissibili, applicando l'indice di densità venatoria minima, come indicato dal Ministero competente, all’estensione del territorio agro-silvo-pastorale dell’ATC; b) il numero di cacciatori ammissibili con residenza venatoria, se possibile in misura proporzionale al territorio utile alla caccia dell’ATC, tale da garantire, con le quote stabilite per tutti gli altri Ambiti, una disponibilità di posti sufficiente per tutti i cacciatori campani;
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c) il numero di cacciatori ammissibili nel territorio dell’ATC senza residenza venatoria; in tale quota sono inclusi anche i cacciatori residenti fuori regione in misura non superiore al 5 per cento del totale di cui alla lettera a); d) il numero di cacciatori ammissibili senza residenza venatoria per l’esclusivo esercizio della caccia su avifauna migratoria, come previsto al comma precedente, in misura non inferiore al 10 per cento del totale di cui alla lettera a); e) le regole per l’accesso dei cacciatori senza residenza venatoria, anche per periodi inferiori alla stagione venatoria; f) eventuali criteri di priorità, supplementari a quelli già stabiliti nel presente articolo, per l’ammissione dei cacciatori negli ATC della Campania;
4. I componenti dei comitati di gestione degli ambiti territoriali di caccia sono nominati con delibera di Giunta provinciale. Negli organi direttivi degli ambiti territoriali di caccia è assicurata la presenza di tutte le associazioni venatorie riconosciute a livello nazionale previste nell’articolo 34, comma 5 della legge 157/1992, se presenti in forma organizzata sul territorio. Svolge le funzioni di segretario un dipendente dell’ufficio caccia della Provincia competente per territorio a cui possono essere affidate dal comitato di gestione compiti di assistenza tecnica e amministrativa.. Il comitato di gestione, costituito da un massimo di diciannove rappresentanti nel rispetto delle proporzioni previste nell’articolo 14, comma 10 della legge 157/1992, è così costituito:
a) sessanta per cento nominati in rappresentanza di strutture locali delle organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a livello nazionale e delle associazioni venatorie nazionali riconosciute dal citato articolo 34 della legge 157/1992, se presenti in forma organizzata sul territorio, un componente per ogni associazione, con priorità per quelle con il maggior numero di iscritti residenti nel territorio dell’ATC risultante da tabulato in copia autentica consegnata all’amministrazione provinciale competente; b) venti per cento nominati in rappresentanza di associazioni di protezione ambientale presenti nel Consiglio Nazionale per l’Ambiente, ed operanti nella provincia, un componente per ogni associazione, con priorità per quelle con il maggior numero di iscritti residenti nel territorio dell’ATC risultante da tabulato in copia autentica consegnata all’amministrazione provinciale competente; c) dieci per cento in rappresentanza delle amministrazioni provinciali, designati dall’assessore provinciale competente, di cui un componente con funzioni di segretario; d) dieci per cento dei componenti in rappresentanza della Regione Campania, di cui un componente nominato dall’assessore all’agricoltura ed uno dal Presidente della commissione consiliare permanente competente in materia di agricoltura.
5. In caso di modifica delle designazioni effettuate ai sensi del comma 4, la Giunta provinciale provvede alla sostituzione entro e non oltre trenta giorni. In ogni caso, le funzioni dei componenti sostituiti cessano alla scadenza del suindicato termine. 6. Le designazioni di nomina o di revoca avvengono ad iniziativa delle rispettive strutture provinciali. Se le designazioni non pervengono all'amministrazione provinciale entro il termine di trenta giorni dalla data della richiesta, la Provincia provvede d'ufficio. 7. Gli organi di gestione, così costituiti, eleggono il Presidente ed il Collegio dei revisori dei conti, in numero non inferiore a tre, nel rispetto delle norme vigenti. 8. Gli organi di gestione degli ATC hanno sede presso le competenti amministrazioni provinciali e sono convocati dai rispettivi Presidenti. Possono essere convocati anche su richiesta scritta e motivata di almeno un terzo dei componenti. I componenti durano in carica cinque anni e possono essere riconfermati. Le Province assicurano anche il supporto tecnico ed amministrativo. 8 bis. Il Comitato di gestione provvede alla pubblicazione sul proprio sito Web degli atti assunti nell’esercizio dei propri compiti istituzionali. Trasmette entro il 30 marzo di ogni anno, contestualmente al conto consuntivo corredato dalla relazione del Collegio dei revisori dei conti, una relazione dettagliata sugli aspetti finanziari, amministrativi e tecnici delle attività dallo stesso
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svolte nell’esercizio finanziario precedente). 9. La Giunta regionale, in caso di comprovata inefficienza o inerzia degli organi di gestione degli ATC, nomina un commissario che, coadiuvato dall'ufficio caccia dell'amministrazione provinciale, sostituisce l'organo inadempiente, acquisisce nuove designazioni e propone alla Giunta provinciale la nomina di un nuovo organismo di gestione restando in carica fino al suo insediamento.”.
Legge Regionale 21 maggio 2012, n. 13: “Interventi per il sostegno e la promozione della castanicoltura e modifiche alla legge regionale 27 gennaio 2012, n. 1 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2012 e pluriennale 2012 – 2014 della Regione Campania – Legge finanziaria regionale 2012)”.
Comma 3.
Articolo 2: "Individuazione dell'infestazione parassitaria”. Comma 3: “3. I trattamenti e le operazioni di cui ai commi 1 e 2 possono essere assunti anche a carico delle associazioni dei produttori e da altri soggetti che operano specificatamente nel settore come consorzi o soggetti consorziati per tali finalità.”. Articolo 4: “Norma finanziaria”. “1. Per il conseguimento delle finalità di cui all'articolo 2, è autorizzata per l'anno 2012 una spesa di euro 200.000,00. 2. Agli oneri di spesa derivanti dall'applicazione della presente legge, si fa fronte, per il corrente esercizio con le risorse iscritte nell'unità previsionale di base (UPB) 2.76.181 del bilancio regionale “Sperimentazione, informazione consulenza, assistenza tecnica, lotta fitopatologica e controlli fitosanitari”. 3. Per gli esercizi successivi, le leggi di bilancio fissano l'entità degli oneri a carico della Regione.”.
Note all'articolo 15.
Legge Regionale 11 agosto 2005, n. 15: “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della regione Campania - Legge finanziaria regionale 2005”.
Commi 1 e 3
Articolo 17: “Il titolare di autorizzazione e di concessione alla coltivazione di giacimenti per attività di cava di cui alla legge regionale n. 54/85, e successive modificazioni, è tenuto a versare alla regione Campania, in un’unica soluzione, entro il 31 dicembre di ogni anno, un contributo annuo di euro 1,00 per ogni 10 metri cubi di materiale estratto con decorrenza dalla data di entrata in vigore della presente legge. Le somme di cui al comma 1 quantificabili per l’anno 2005 in euro 800.000,00 sono iscritte nel Bilancio regionale a decorrere dal corrente esercizio finanziario alla unità previsionale di base 9.31.71 della entrata ed alla unità previsionale di base 1.55.97 della spesa per il finanziamento nella misura dell’importo effettivamente riscosso dei lavori di completamento ed avvio dell’attività dell’aeroporto di Pontecagnano -Sa-.”.
Legge Regionale 30 gennaio 2008, n. 1 già citata nella nota al comma 4 dell’articolo 4. Commi 2 e 3
Articolo 19: “Contributo ambientale”. Commi 1 e 2: “1. I titolari di autorizzazioni estrattive sono tenuti annualmente, in aggiunta ai contributi di cui all’articolo 18 della legge regionale 13 dicembre 1985, n.54, e dell’articolo 17 della legge regionale 11 agosto 2005, n. 15, al pagamento alla regione Campania di un contributo ambientale così determinato:
a) euro 1,50/mc per le pietre ad uso ornamentale; b) euro 0,90/mc per sabbie e ghiaie;
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c) euro 0,75/mc per gli altri materiali. 2. Il contributo indicato al comma 1 è corrisposto, entro il 31 dicembre di ogni anno, sulla scorta dei volumi estrattivi riportati nel programma di coltivazione allegato al titolo legittimante la coltivazione rilasciato in conformità del piano regionale delle attività estrattive. L’entità del contributo è aggiornata ogni due anni in relazione alle variazioni biennali intervenute nell’indice ISTAT del costo della vita. 3. L’importo dei contributi di cui al comma 1, quantificato in euro 1 milione 500 mila, è iscritto nel bilancio regionale a decorrere dal corrente esercizio finanziario alla UPB 11.81.80 della entrata ed è destinato per il 50 per cento ad alimentare il Fondo per la ecosostenibilità di cui all’articolo 15, per il restante 50 per cento al finanziamento delle spese iscritte alla UPB 2.68.156 concernenti i lavori di recupero ambientale, la redazione del progetto unitario di gestione del comparto, se lo stesso non è redatto dai titolari di attività estrattiva, e al finanziamento delle attività di controllo dell’organo di vigilanza in materia di cave.”.
Legge Regionale 13 dicembre 1985, n. 54: “Coltivazione di cave e torbiere.”. Comma 3.
Articolo 6: “Deposito cauzionale.”. “1. Il Presidente della Giunta Regionale o un suo delegato nel rilasciare l'autorizzazione deve tener conto:
a) della rilevanza del materiale da estrarre per l'economia regionale e della sua indennità agli scopi a cui si dice destinato; b) della tutela e della salubrità della zona circostante, dell'ambiente e del paesaggio; c) delle condizioni geologiche e idrogeologiche, con particolare riferimento alla stabilità delle aree interessate.
2. Viene inoltre disposto il versamento di una cauzione o la prestazione di idonee garanzie a carico del richiedente relativamente agli interventi atti a garantire il recupero o la ricomposizione del paesaggio naturale alterato. 3. L'ammontare del deposito cauzionale omnicomprensivo verrà stabilito dal Presidente della Giunta Regionale o suo delegato e non potrà, comunque, essere inferiore al 50% dell'importo che emerge dal piano finanziario di cui alla lettera i) del comma 2 dell'articolo 8. 4. Nel caso di inadempienza del soggetto autorizzato, la Regione impiega il suddetto deposito per la ricomposizione ambientale o il recupero, entro novanta giorni dalla notificazione della diffida inviata al soggetto titolare, fermo il diritto a richiedere gli eventuali ulteriori danni. 5. L' entità di detto deposito è aggiornata ogni due anni in relazione alle variazioni intervenute nell'indice ISTAT del costo della vita ed agli sviluppo dei lavori di estrazione. 6. La cauzione sarà versata alla tesoreria regionale e sarà disponibile in favore del Comune, dei Comuni o Comunità Montane interessati, per gli indennizzi derivanti dal mancato adempimento degli impegni assunti dai richiedenti, nonché per i danni recati dal richiedente medesimo alle infrastrutture. 7. Sono consentite garanzie mediante polizza fidejussoria bancaria o assicurativa il cui schema deve essere sottoposto al parere della Commissione di cui all'articolo 3 della presente legge. 8. La garanzia deve essere vincolata a favore della Giunta Regionale della Campania, alla quale spetta rilasciare il relativo svincolo ai sensi dell'articolo 23 della presente legge.”. Articolo 13: “Modi di estinzione dell'autorizzazione.”. “1. L'autorizzazione si estingue:
a) per scadenza del termine; b) per rinuncia; c) per trasferimento a terzi senza preventiva autorizzazione, fatto salvo quanto previsto al successivo comma 3; d) per decadenza nel caso che l'imprenditore della cava, preventivamente diffidato, non osservi
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le prescrizioni contenute nell'atto di autorizzazione. 2. La diffida ad adempiere, prevista dalla lettera d), deve assegnare un termine non inferiore a giorni novanta e non superiore a giorni centottanta. 3. La decadenza dell'autorizzazione può inoltre essere pronunciata dal Presidente della Giunta Regionale, o suo delegato:
a) per mancato inizio dell'attività estrattiva entro quattro mesi dal rilascio del provvedimento di autorizzazione, ovvero nel caso di sospensione per un periodo superiore a sei mesi; b) per recidiva delle infrazioni precedentemente diffidate.”.
Note all'articolo 16.
Legge Regionale 29 luglio 2008, n. 8: “Disciplina della ricerca ed utilizzazione delle acque minerali e termali, delle risorse geotermiche e delle acque di sorgente”.
Comma 1
Articolo 36: “Diritti proporzionali e contributi”. Commi 7, 8 lettera a) e 12: “7. I titolari delle concessioni sono tenuti, altresì, a corrispondere un contributo annuo. Il contributo è corrisposto, entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento, ai comuni ove sono ubicati i punti di eduzione, dandone comunicazione al competente ufficio regionale entro i trenta giorni successivi. 8. Il contributo annuo è così determinato:
a) per le acque minerali naturali e di sorgente il contributo da corrispondersi è proporzionale alla quantità di acqua confezionata e commercializzata ed è pari a euro 0,30 a metro cubo. L’importo è ridotto del cinquanta per cento nei seguenti casi, non cumulabili fra loro:
1) commercializzazione su territorio extranazionale; 2) utilizzo del vetro per imbottigliamento. Il contributo è soppresso nel caso in cui le aziende utilizzino esclusivamente il vetro con vuoto a rendere.
12. Gli introiti derivanti dai contributi di cui ai commi 7 e 8 sono utilizzati dai comuni, con destinazione specifica e vincolata, per la realizzazione di interventi ed iniziative finalizzate alla salvaguardia del patrimonio idrotermominerale sentite le associazioni di categoria. Se la concessione interessa il territorio di più comuni, gli introiti di cui ai commi 7 e 8 sono ripartiti tra i comuni interessati in proporzione della superficie territoriale ricompresa in ciascun comune.”.
Note all'articolo 17.
Legge Regionale 30 gennaio 2008, n. 1 già citata nella nota al comma 4 dell’articolo 4. Comma 1
Articolo 27: “Adeguamento della legge regionale n. 3/2007 alla normativa nazionale”. “1. Alla legge regionale 27 febbraio 2007, n. 3 sono apportate le seguenti modifiche:
a) l’articolo 2 è così modificato: 1. al comma 6, dopo la parola “oppure” sono aggiunte le parole “limitatamente alle ipotesi di cui alla parte II, titolo III, capo IV del Codice”; dopo la parola “preliminare” sono aggiunte le parole “o definitivo”; 2. al comma 31, le parole “e del decreto legislativo 28 febbraio 2005, n. 42,” sono soppresse; b) l’articolo 12, comma 1, è così modificato: nel primo periodo, dopo la parola “coordinati” sono eliminate le parole “ed individuati dalla Giunta regionale con disciplinare tecnico”; dopo la parola “caratteristiche” sono eliminate le parole “e i cui specifici contenuti”; dopo la lettera g) la frase “La Giunta regionale adotta atti di indirizzo al fine di assicurare il rispetto delle disposizioni di cui al presente comma” è soppressa;
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c) all’articolo 13, il comma 11 è abrogato; d) l’articolo 16 è così modificato:
1. al comma 1, all’inizio della lettera b) sono inserite le parole “per le opere sopra soglia,”; alla fine della lettera b) è inserito il seguente periodo: “Ai fini della valutazione del progetto, il regolamento statale disciplina i fattori ponderali da assegnare ai “pesi” o “punteggi” in modo da valorizzare la qualità, il pregio tecnico, le caratteristiche estetiche e funzionali e le caratteristiche ambientali”; 2. dopo il comma 1 è aggiunto il seguente: “1-bis. Per appalti di lavori di importo inferiore alla soglia comunitaria, le stazioni appaltanti possono ricorrere ai contratti di cui al comma 1, lettere a) e b), se gli appalti riguardano lavori di speciale complessità o in caso di progetti integrali, come definiti rispettivamente dal regolamento statale, ovvero riguardano lavori di manutenzione, restauro e scavi archeologici”; 3. al comma 5, l’ultimo periodo è soppresso; 4. dopo il comma 5 è aggiunto il seguente: “5-bis. Per i contratti di cui al comma 1, lettere a) e b), se, ai sensi del comma 4, l’appaltatore si avvale di uno o più soggetti qualificati alla realizzazione del progetto, la stazione appaltante può indicare nel bando di gara le modalità per la corresponsione diretta al progettista della quota del compenso corrispondente agli oneri di progettazione, al netto del ribasso d’asta, previa approvazione del progetto e previa presentazione dei relativi documenti fiscali del progettista”;
e) all’articolo 19, comma 2, le parole “parte II, capo III, sezione II” sono sostituite dalle parole “parte II, titolo I, capo III, sezione II e titolo II”; f) all’articolo 24, comma 2, lettera b), dopo le parole “n. 422,” sono inserite le parole “e del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 14 dicembre 1947, n. 1577,”; g) l’articolo 25 è così modificato:
1. al comma 7, le parole “lettere b) e c)” sono sostituite dalle parole “lettera b”; alla fine del comma è introdotto il seguente periodo “In caso di inosservanza, si applica l’articolo 353 del codice penale”; 2. al comma 10, la parola “associazione” è sostituita dalla parola “raggruppamento;” 3. il comma 12 è sostituito dal seguente: “12. In caso di procedure ristrette o negoziate, ovvero di dialogo competitivo, l’operatore economico invitato individualmente, o il candidato ammesso individualmente nella procedura di dialogo competitivo, ha la facoltà di presentare offerta o di trattare per sé o quale mandatario di operatori riuniti.”; 4. ai commi 18 e 19, dopo le parole “o fallimento del medesimo” sono inserite le parole “ovvero nei casi previsti dalla normativa antimafia”;
h) all’articolo 26, comma 1, alla lettera m), dopo le parole “divieto di contrarre con la pubblica amministrazione” sono inserite le parole “compresi i provvedimenti interdettivi di cui all’articolo 36-bis, comma 1, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito con la legge 4 agosto 2006 n. 248”; dopo la lettera m) è aggiunta la seguente: “n) nei cui confronti sia stata applicata la sospensione o la revoca dell’attestazione società organismi di attestazione (SOA) da parte dell’Autorità per aver prodotto falsa documentazione o dichiarazioni mendaci, risultanti dal casellario informatico o nei cui confronti sia stata accertata dall’autorità competente la inottemperanza degli obblighi sanciti dal decreto legislativo 19 settembre 1994, n.626, e successive modifiche.”; i) all’articolo 28, dopo il comma 4 è aggiunto il seguente: “5. Al fine di assicurare la massima estensione dei principi comunitari e delle regole di concorrenza negli appalti di servizi o di servizi pubblici locali, la stazione appaltante considera rispettati, in ogni caso, i requisiti tecnici prescritti anche quando la disponibilità dei mezzi tecnici necessari ed idonei all’espletamento del servizio è assicurata mediante contratti di locazione finanziaria con soggetti terzi.”
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l) Lettera dichiarata incostituzionale m) all’articolo 35, comma 4, la parola “affidare” è sostituita dalla parola “aggiudicare”; n) all’articolo 36, al comma 6, dopo le parole “alle procedure ristrette” sono soppresse le parole “per l’affidamento di lavori pubblici”; o) l’articolo 37 è così modificato:
1. al comma 1, le lettere b) e c) sono soppresse; 2. dopo il comma 4 è aggiunto il seguente: “5. Ai sensi dell’articolo 122, comma 7, del Codice, la procedura negoziata è ammessa, oltre che nei casi di cui al presente articolo, anche per lavori di importo complessivo non superiore a euro 100 mila.”;
p) lettera dichiarata incostituzionale q) all’articolo 40, il comma 1 è sostituito dal seguente: “1. Le stazioni appaltanti possono concludere accordi quadro. Per i lavori gli accordi quadro sono ammessi esclusivamente in relazione ai lavori di manutenzione. Gli accordi quadro non sono ammessi per la progettazione e per gli altri servizi di natura intellettuale.”; r) all’articolo 41, alla fine del comma 1, è inserito il seguente periodo: “Il ricorso al dialogo competitivo per lavori è consentito previo parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici e, comunque, ad esclusione dei lavori di cui alla parte II, titolo III, capo IV del Codice. Per i lavori di cui alla parte II, titolo IV, capo II del Codice, è altresì richiesto il parere del Consiglio superiore dei beni culturali. I pareri sono resi entro trenta giorni dalla richiesta. Decorso tale termine, l’amministrazione può procedere.” ; s) all’articolo 44, comma 1, lettera e), dopo la parola “ambientali” sono inserite le parole “e il contenimento dei consumi energetici e delle risorse ambientali dell’opera o del prodotto”. t) l’ articolo 46 è così modificato:
1. Punto dichiarato incostituzionale 2. dopo il comma 4, sono aggiunti i seguenti: “4-bis. Nella predisposizione delle gare di appalto e nella valutazione dell’anomalia delle offerte nelle procedure di affidamento di appalti di lavori pubblici, di servizio e di forniture, gli enti aggiudicatori sono tenuti a valutare che il valore economico sia adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro, alla salvaguardia dei livelli occupazionali nel rispetto del contratto nazionale di categoria e al costo relativo alla sicurezza, il quale deve essere specificamente indicato e risultare congruo rispetto all’entità e alle caratteristiche dei lavori, dei servizi e delle forniture. Ai fini del presente comma il costo del lavoro è determinato periodicamente, in apposite tabelle, dal Ministro del lavoro e della previdenza sociale, sulla base dei valori economici previsti dalla contrattazione collettiva stipulata dai sindacati comparativamente più rappresentativi, delle norme in materia previdenziale ed assistenziale, dei diversi settori merceologici e delle differenti aree territoriali. In mancanza di contratto collettivo applicabile, il costo del lavoro è determinato in relazione al contratto collettivo del settore merceologico più vicino a quello preso in considerazione.” “4-ter. Il costo relativo alla sicurezza non può essere comunque soggetto a ribasso d’asta”. 3. al comma 5, le parole “il comma 1 e 2 non si applica” sono sostituite dalle parole “i commi 1 e 2 non si applicano”; 4. al comma 10, le parole “per i quali non sia ammesso ribasso d’asta” sono soppresse; 5. Punto dichiarato incostituzionale 6. al comma 14, le parole “all’articolo 6 “sono sostituite dalle parole “all’articolo 4”;
u) l’articolo 48 è così modificato: 1. al comma 1, dopo la parola “regolamento” è aggiunta la parola “statale”; 2. il comma 3 è sostituito dal seguente: “3. La commissione è presieduta di norma da un dirigente della stazione appaltante e, in caso di mancanza in organico, da un funzionario della stazione appaltante incaricato di funzioni apicali.”; 3. al comma 4, le parole “a contratti affidati dalle amministrazioni presso le quali hanno
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prestato servizio” sono sostituite con le parole “al contratto del cui affidamento si tratta.”; 4. al comma 8, dopo la parola “regolamento” è aggiunta la parola “statale”; le parole “delle stazioni appaltanti” sono sostituite dalle parole “della stazione appaltante” e dopo la parola “scelti” sono inserite le parole “tra funzionari di amministrazioni aggiudicatrici di cui all’articolo 2, comma 24, ovvero”;
v) all’articolo 49, al comma 12, dopo le parole “Nel caso di lavori, se è intervenuta la consegna dei lavori in via d’urgenza”, sono inserite le parole “e nel caso di servizi e forniture, se si è dato avvio all’esecuzione del contratto in via d’urgenza”; alla fine del comma è inserito il seguente periodo: “Nel caso di servizi e forniture, se si è dato avvio all’esecuzione del contratto in via d’urgenza, l’aggiudicatario ha diritto al rimborso delle spese sostenute per le prestazioni espletate su ordine del direttore dell’esecuzione”; z) all’articolo 52 è aggiunto il seguente comma: “5. In tutte le gare relative ai servizi, la stazione appaltante deve inserire la norma di salvaguardia dei livelli occupazionali come da contratti collettivi nazionali.”; aa) all’articolo 54, comma 7, le parole “La fideiussione bancaria o la polizza assicurativa di cui al comma 6” sono sostituite con le parole: “La garanzia fideiussoria di cui al comma 6, prevista con le modalità di cui all’articolo 75, comma 3, del Codice”; bb) l’articolo 57 è così modificato:
1. al comma 1, le parole “sono tenuti a seguire” sono sostituite con le parole “sono tenuti a eseguire”; 2. al comma 3, dopo le parole “ritenute di garanzia effettuate.” è inserito il periodo “Se gli affidatari non trasmettono le fatture quietanziate del subappaltatore o del cottimista entro il predetto termine, la stazione appaltante sospende il successivo pagamento a favore degli affidatari.”; 3. al comma 4, dopo le parole “con ribasso non superiore al venti per cento” sono inseriti i seguenti periodi: “L’affidatario corrisponde gli oneri della sicurezza, relativi alle prestazioni affidate in subappalto, alle imprese subappaltatrici senza alcun ribasso; la stazione appaltante, sentito il direttore dei lavori, il coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione, ovvero il direttore dell’esecuzione, provvede alla verifica dell’effettiva applicazione della presente disposizione. L’affidatario è solidalmente responsabile con il subappaltatore relativamente agli avvenuti adempimenti di quest’ultimo degli obblighi di sicurezza previsti dalla vigente normativa.”; 4. al comma 5, le parole “lettera a)” sono sostituite con le parole “lettera c)”; 5. al comma 6, ultimo periodo, le parole “copia dei versamenti contributivi, previdenziali, assicurativi, nonché di quelli dovuti agli organismi paritetici previsti dalla contrattazione collettiva.” sono sostitute con le parole “il documento unico di regolarità contributiva nonché copia dei versamenti dovuti agli organismi paritetici previsti dalla contrattazione collettiva.”; 6. dopo il comma 6, è inserito il seguente: “6-bis. Al fine di contrastare il fenomeno del lavoro sommerso ed irregolare nel settore dell’edilizia, le Casse edili, sulla base di accordi stipulati a livello regionale con istituto nazionale previdenza sociale (INPS) e istituto nazionale assistenza infortuni sul lavoro (INAIL), rilasciano il documento unico di regolarità contributiva comprensivo della verifica della congruità della incidenza della mano d’opera relativa al cantiere interessato dai lavori.”;
cc) L’articolo 62 è così modificato: 1. al comma 6, le parole "in aggiunta ai casi di astensione previsti dal codice di procedura civile" sono sostituite dalle parole "in aggiunta ai casi di ricusazione degli arbitri previsti dall’articolo 815 del codice di procedura civile"; 2. il comma 12 è sostituito dal seguente: “12. Il collegio arbitrale determina il valore della controversia con i criteri stabiliti dalla normativa statale vigente in materia, e applica le
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tariffe ivi fissate. L’ordinanza di liquidazione del compenso e delle spese arbitrali nonché del compenso e delle spese per la consulenza tecnica costituisce titolo esecutivo. L’articolo 24 del decreto-legge n.223/2006, convertito con modificazioni dalla legge n.248/2006, si interpreta come non applicabile a quanto disciplinato ai sensi del presente comma.”; 3. il comma 13 è sostituito dal seguente: “13. Il collegio arbitrale provvede alla liquidazione degli onorari e delle spese di consulenza tecnica, ove disposta, secondo i criteri dettati dalla normativa statale vigente in materia.”;
dd) L’articolo 64 è così modificato: 1. al comma 1, la lettera a) è sostituita dalla seguente “a) contributi pluriennali per l’ammortamento di mutui.” 2. il comma 2 è così sostituito: “2. I contributi pluriennali per l’ammortamento dei mutui di cui al comma 1 sono erogati di norma per un periodo massimo di venti anni, estensibile al periodo massimo di trenta anni.”;
ee) L’articolo 68 è così sostituito: “1. Per l’erogazione dei contributi concessi ai sensi dell’articolo 64, comma 1, lettera a), gli enti beneficiari, ai fini dell’accensione del mutuo, in sostituzione della cassa depositi e prestiti possono scegliere, a parità di trattamento, un altro istituto di credito mutuante con le procedure dell’evidenza pubblica di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163. 2. Il contributo è erogato direttamente agli enti interessati.”; ff) Dopo l’articolo 68 è aggiunto il seguente: “Articolo 68-bis 1. Per i fini di cui all’articolo 68 nel bilancio di previsione della Regione a partire dall’esercizio finanziario 2008, è istituito un Fondo vincolato a garanzia del pagamento di rate di mutui - rimborso capitale e interessi - da assumersi da parte dei Comuni per lavori pubblici ed opere pubbliche di cui alla presente legge e che non hanno la possibilità di fornire agli istituti di credito le garanzie richieste dagli stessi. 2. Il Fondo di cui al comma 1 per l’anno 2008 è quantificato in euro 10 milioni ed è iscritto alla UPB di nuova istituzione denominata “Fondo regionale a garanzia del finanziamento delle opere di cui alla legge regionale 27 febbraio 2007, n.3”. La quantificazione per gli anni successivi è fatta sulla base delle rate in ammortamento dei mutui contratti a partire dall’anno 2008. 3. Il Fondo di cui al comma 1 è ripartito fra i comuni che presentano richiesta corredata da idonea documentazione diretta ad accertare la concreta possibilità dell’ottenimento di finanziamenti da parte di istituti di credito. 4. La garanzia da parte della Regione può essere rilasciata sia ai singoli comuni assegnatari sia direttamente all’istituto di credito erogatore del mutuo stesso. A tal fine, l’assessore regionale al bilancio è autorizzato a predisporre gli atti di convenzione con gli istituti di credito mutuanti disponibili all’operazione. 5. I comuni interessati devono presentare istanza al dirigente del Settore bilancio della Regione il quale provvede alla compiuta istruttoria della pratica e, in caso positivo, emette proprio decreto di garanzia in favore del comune o in favore dell’istituto di credito mutuante. In caso di istruttoria negativa il dirigente del Settore bilancio deve darne pronta comunicazione al comune con eventuale richiesta di integrazione della documentazione. 6. La erogazione da parte della Regione dei contributi annuali in conto ammortamento mutui avviene su disposizione del dirigente del Settore bilancio in esecuzione al proprio precedente decreto di garanzia emesso a favore del comune o direttamente in favore dell’istituto di credito. La disposizione di pagamento del contributo deve essere emessa in tempo utile per il rispetto delle date di scadenza delle singole rate stabilite con contratto di mutuo. 7. Al 31 dicembre di ciascun anno, la eventuale parte non utilizzata del “Fondo regionale a garanzia del finanziamento delle opere di cui alla legge regionale 27 febbraio 2007, n. 3,” di cui
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al comma 2, trattandosi di fondo con vincolo di destinazione, concorre alla quantificazione e definizione dello stesso fondo per l’anno successivo. 8. Alla copertura della spesa si provvede con la riduzione, nell’allegato “C” e nel Bilancio, dell’appostazione della UPB 22.84.245 per euro 10 milioni e con la istituzione della nuova UPB dotata dello stesso importo.” gg) all’articolo 74, comma 3, dopo le parole “all’urbanistica” sono aggiunte le parole “alle attività produttive, all’agricoltura, alla ricerca scientifica, all’Avvocatura regionale, al Gabinetto della Presidenza,”.
Legge Regionale 27 febbraio 2007, n. 3: “Disciplina dei lavori pubblici, dei servizi e delle forniture in Campania”.
Comma 3
Articolo 64: “Forme di intervento finanziario regionale”. “1. L’intervento finanziario regionale a favore di investimenti ed opere promossi dai comuni, loro consorzi e loro aziende, dalle province e dalle comunità montane, dai consorzi, aziende pubbliche e da altri enti abilitati sui quali sono esercitati il controllo o la vigilanza della Regione, si esplica con finanziamenti parziali o totali concessi sotto forma di:
a) contributi pluriennali per l’ammortamento di mutui; b) contributo straordinario da concedere con provvedimento motivato.”.
Note all'articolo 18.
Decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602: “Disposizioni sulla riscossione delle imposte sul reddito.”.
Comma 6
Articolo 21: "Interessi per dilazione del pagamento". Comma primo: "Sulle somme il cui pagamento è stato rateizzato o sospeso ai sensi dell'articolo 19, comma 1, si applicano gli interessi al tasso del 4,5 per cento annuo".
Decreto Legge 22 ottobre 2016, n. 193: "Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili".
Commi 7 e 8
Articolo 6: "Definizione agevolata". Commi 10 e 11: "10. Sono esclusi dalla definizione di cui al comma 1 i carichi affidati agli agenti della riscossione recanti:
a) le risorse proprie tradizionali previste dall'articolo 2, paragrafo 1, lettera a), delle decisioni 2007/436/CE, Euratom del Consiglio, del 7 giugno 2007, e 2014/335/UE, Euratom del Consiglio, del 26 maggio 2014, e l'imposta sul valore aggiunto riscossa all'importazione; b) le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato ai sensi dell'articolo 16 del regolamento (UE) 2015/1589 del Consiglio, del 13 luglio 2015; c) i crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti; d) le multe, le ammende e le sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna; e) lettera soppressa dalla legge di conversione. e-bis) le altre sanzioni diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti dagli enti previdenziali.
11. Per le sanzioni amministrative per violazioni del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, le disposizioni del presente articolo si applicano limitatamente agli interessi, compresi quelli di cui all'articolo 27, sesto comma, della legge 24 novembre 1981, n. 689.".
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Articolo 6 ter: "Definizione agevolata delle entrate regionali e degli enti locali". “1. Con riferimento alle entrate, anche tributarie, delle regioni, delle province, delle città metropolitane e dei comuni, non riscosse a seguito di provvedimenti di ingiunzione fiscale ai sensi del testo unico delle disposizioni di legge relative alla riscossione delle entrate patrimoniali dello Stato, di cui al regio decreto 14 aprile 1910, n. 639, notificati, negli anni dal 2000 al 2016, dagli enti stessi e dai concessionari della riscossione di cui all'articolo 53 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, i medesimi enti territoriali possono stabilire, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, con le forme previste dalla legislazione vigente per l'adozione dei propri atti destinati a disciplinare le entrate stesse, l'esclusione delle sanzioni relative alle predette entrate. Gli enti territoriali, entro trenta giorni, danno notizia dell'adozione dell'atto di cui al primo periodo mediante pubblicazione nel proprio sito internet istituzionale. 2. Con il provvedimento di cui al comma 1 gli enti territoriali stabiliscono anche:
a) il numero di rate e la relativa scadenza, che non può superare il 30 settembre 2018; b) le modalità con cui il debitore manifesta la sua volontà di avvalersi della definizione agevolata; c) i termini per la presentazione dell'istanza in cui il debitore indica il numero di rate con il quale intende effettuare il pagamento, nonché la pendenza di giudizi aventi a oggetto i debiti cui si riferisce l'istanza stessa, assumendo l'impegno a rinunciare agli stessi giudizi; d) il termine entro il quale l'ente territoriale o il concessionario della riscossione trasmette ai debitori la comunicazione nella quale sono indicati l'ammontare complessivo delle somme dovute per la definizione agevolata, quello delle singole rate e la scadenza delle stesse.
3. A seguito della presentazione dell'istanza, sono sospesi i termini di prescrizione e di decadenza per il recupero delle somme oggetto di tale istanza. 4. In caso di mancato, insufficiente o tardivo versamento dell'unica rata ovvero di una delle rate in cui è stato dilazionato il pagamento delle somme, la definizione non produce effetti e riprendono a decorrere i termini di prescrizione e di decadenza per il recupero delle somme oggetto dell'istanza. In tale caso, i versamenti effettuati sono acquisiti a titolo di acconto dell'importo complessivamente dovuto. 5. Si applicano i commi 10 e 11 dell'articolo 6. 6. Per le regioni a statuto speciale e per le province autonome di Trento e di Bolzano l'attuazione delle disposizioni del presente articolo avviene in conformità e compatibilmente con le forme e con le condizioni di speciale autonomia previste dai rispettivi statuti.”.
Note all'articolo 19.
Legge Regionale 27 gennaio 2012, n. 1: “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2012 e pluriennale 2012 – 2014 della regione Campania (legge finanziaria regionale 2012)”.
Comma 2
Articolo 5: “Rideterminazione dell'importo della tassa automobilistica regionale”. Commi 1 e 2bis lettera a): “1. Gli importi della tassa automobilistica regionale e della soprattassa annuale regionale di cui al Titolo III, Capo I, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504 (Riordino della finanza degli enti territoriali, a norma dell'articolo 4 della legge 23 ottobre 1992, n. 421), dovuti dal 1 gennaio 2012 e relativi a periodi fissi posteriori a tale data, sono determinati con l'aumento del 10 per cento dei corrispondenti importi vigenti dell'anno 2011. 2. Per l'anno 2012 le maggiori entrate derivanti dall'applicazione della disposizione di cui al comma 1 sono destinate al finanziamento dei mutui contratti dagli enti locali per la realizzazione di opere pubbliche, a valere sulla UPB 1.82.227, e del fondo di cui all'articolo 37. Per il medesimo esercizio finanziario il finanziamento delle politiche sociali della Regione è assicurato dalle disponibilità residue dell'apposito Fondo nazionale da reiscrivere nel bilancio 2012, fatti salvi i vincoli imposti
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dal patto di stabilità interno. 2-bis. A decorrere dall'anno 2013, le maggiori entrate derivanti dall'applicazione della disposizione di cui al comma 1 sono ripartite, ferma una quota pari a 300.000,00 euro destinata al finanziamento dell'Osservatorio regionale sulla dipendenza da gioco d'azzardo, per il finanziamento delle seguenti attività:
a) in misura pari al 50 per cento, per il sostegno ai processi di gestione delle situazioni di crisi occupazionale e dei processi di sviluppo, nonché della integrazione oraria dei lavoratori socialmente utili impiegati presso le strutture della Regione Campania, se è attestata dagli uffici regionali medesimi l'effettiva utilità del loro utilizzo;”.
Legge Regionale 7 dicembre 2010, n. 16: “Misure urgenti per la finanza regionale”. Comma 3, lettere a), b), c), d) e e)
Articolo 6: “Finalità”. Comma 1: “1. Il presente Capo disciplina l'applicazione del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi, di seguito denominato “tributo”, in conformità alle disposizioni di cui all'articolo 3, commi da 24 a 40, della legge 28 dicembre 1995, n. 549 (Misure di razionalizzazione della finanza pubblica), di seguito indicata come “legge statale”, per disciplinare l'accertamento, la riscossione, i rimborsi ed il contenzioso tributario amministrativo.”. Articolo 8: “Base imponibile e determinazione del tributo”. Comma 5, lettera a): “5. Sono soggetti al pagamento del tributo nella misura del venti per cento dell'ammontare fissato ai sensi del comma 3, lettera e), numero 1, i seguenti rifiuti:
a) rifiuti smaltiti tal quali in impianti di incenerimento senza recupero di energia;”. Articolo 12: “Conferimento di funzioni alle Province”. “1. Per le violazioni di cui all'articolo 3, comma 32, della legge statale, le funzioni concernenti l'accertamento e la contestazione delle violazioni, nonché il relativo contenzioso, l'eventuale rappresentanza in giudizio e la riscossione coattiva sono conferite alle province territorialmente competenti. 2. Le somme derivanti dal recupero d'imposta, dalle sanzioni e dagli interessi moratori richieste in attuazione di quanto previsto dall'articolo 3, comma 32, della legge statale, sono introitate direttamente dalle province nei loro bilanci, con le modalità previste dai rispettivi ordinamenti. 3. Le amministrazioni provinciali provvedono a versare alla regione, entro il mese successivo alla riscossione, il venti per cento, calcolato con le modalità di cui all'articolo 3, comma 27 della legge statale, delle somme derivanti dal recupero d'imposta effettuato ai sensi di quanto previsto dall'articolo 3, comma 32, della legge statale. 4. Le province inviano alla regione, entro il 31 marzo di ogni anno, una relazione sullo stato di attuazione del presente conferimento di funzioni che contiene:
a) i dati relativi all'attività di constatazione delle violazioni alla presente legge; b) i dati relativi all'attività di accertamento e contestazione delle violazioni di cui all'articolo 3, comma 32 della legge statale; c) i dati relativi alle somme recuperate a titolo di tributo, sanzioni e interessi moratori; d) i dati relativi al contenzioso tributario e all'andamento della riscossione coattiva.”.
Articolo 17: “Norma finanziaria”. Commi 2, 3, 4 e 5: “2. Il dieci per cento del gettito derivante dall'applicazione del tributo su base provinciale spetta alle Province e trova allocazione nella UPB del bilancio regionale n. 1.1.5 “Acquedotti e disinquinamenti”. 3. Una quota pari al venti per cento del gettito del tributo, al netto della quota spettante alle province, affluisce in un apposito fondo destinato ad interventi in materia di tutela ambientale ai sensi dell'articolo 3, comma 27, della legge statale. Il fondo trova allocazione nella UPB di nuova istituzione dello stato della previsione della spesa del bilancio regionale n. 1.1.256 denominata
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“Interventi regionali per le finalità di cui all'articolo 3, comma 27, legge 28 dicembre 1995, n. 549” e l'impiego delle risorse avviene con le modalità e secondo le priorità indicate nell'articolo 3, comma 27, della legge statale. Nella stessa UPB dello stato della previsione della spesa del bilancio regionale confluiscono anche le somme riversate dalle province ai sensi dell'articolo 12, comma 3. 4. Una ulteriore quota pari al cinque per cento del gettito del tributo realizzato su base provinciale, al netto delle quote di cui ai commi 2 e 3, è trasferita alle stesse province a titolo di concorso nelle spese per l'esercizio delle funzioni di cui all'articolo 12, comma 1. Le relative risorse trovano allocazione nella UPB 1.1.5 “Acquedotti e disinquinamenti”. 5. L'erogazione delle somme previste a favore delle province, ai sensi del comma 4 del presente articolo, è subordinata all'acquisizione da parte della regione della relazione di cui all'articolo 12, comma 4.”.
Legge Regionale 19 gennaio 2009, n. 1 già citata nella nota al comma 1 dell’articolo 4. Comma 4, lettere a), b) e c).
Articolo 22: “Norme in materia di perdita di possesso degli autoveicoli”. Comma 1: “1. L’intestatario del veicolo regolarmente iscritto al Pubblico registro automobilistico (PRA) che perde il possesso dello stesso per qualsiasi evento documentato da atto avente data certa non è tenuto al pagamento della tassa automobilistica regionale nel caso in cui ricorrano entrambe le seguenti condizioni:
a) abbia perso il possesso entro il termine utile per il pagamento di ciascun periodo tributario; b) abbia provveduto in ogni caso alla annotazione della perdita di possesso al PRA.”.
Legge Regionale 6 maggio 2013, n. 5 già citata nella nota al comma 5 dell’articolo 4. Articolo 1, comma 182: “182. Il fermo del veicolo disposto dall'agente della riscossione, ai sensi dell'articolo 86 del decreto del Presidente della Repubblica 602/1973, non rientra tra le fattispecie che fanno venir meno l'obbligo del pagamento della tassa automobilistica. L'obbligo tributario in materia di tassa automobilistica regionale relativo ai veicoli per i quali, alla data di entrata in vigore della presente legge, risulta già trascritto il provvedimento di fermo amministrativo, ai sensi dell'articolo 86 del decreto del Presidente della Repubblica 602/1973, decorre nuovamente a partire da tale data in conformità al dettato dell'articolo 3 del decreto ministeriale 18 novembre 1998, n. 462 (Regolamento recante modalità e termini di pagamento delle tasse automobilistiche, ai sensi dell'articolo 18 della legge 21 maggio 1955, n. 463) ed il relativo termine di pagamento è fissato nei successivi sessanta giorni.”. Legge Regionale 7 agosto 2014, n. 16: “Interventi di rilancio e sviluppo dell’economia regionale nonché di carattere ordinamentale e organizzativo (Collegato alla legge di stabilità regionale 2014)”. Articolo 1, comma 119 e 120: “119. I veicoli individuati dall’articolo 63, comma 2 della legge 21 novembre 2000, n. 342 (Misure in materia fiscale), accedono ai benefici fiscali previsti nell’articolo 63, comma 4 della medesima legge, a decorrere dall’anno in cui si compie il ventesimo anno dalla loro costruzione, purché muniti di apposito certificato rilasciato da Automobil Club Storico Italiano (ASI) o da Associazione Italiana Automotoveicoli Classici (AIAC), recante gli estremi identificativi del veicolo iscritto nel registro dei predetti enti. 120. I motoveicoli, individuati dall’articolo 63, comma 2, della legge 342/2000, accedono ai benefici fiscali previsti nell’articolo 63, comma 4 della medesima legge, a decorrere dall’anno in cui si compie il ventesimo anno dalla loro costruzione, purché muniti di apposito certificato rilasciato dalla Federazione Motociclistica Italiana (FMI) o inseriti nell’elenco dei motoveicoli di interesse storico redatto dalla stessa annualmente.”.
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
Legge regionale 20 gennaio 2017, n. 4.
“Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2017-2019 della Regione Campania”.
IL CONSIGLIO REGIONALE
ha approvato
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
promulga
La seguente legge:
Art. 1
(Stato di previsione delle entrate)
1. Il totale generale delle entrate della Regione per l’anno finanziario 2017 è approvato in euro
22.164.094.765,64 in termini di competenza, di cui per entrate conto terzi e partite di giro euro
3.766.667.648,02 e in euro 27.906.194.368,41 in termini di cassa.
2. Il totale generale delle entrate della Regione per l’anno finanziario 2018 è approvato in euro
21.525.046.697,85 in termini di competenza, di cui per entrate conto terzi partite di giro euro
3.766.227.648,02.
3. Il totale generale delle entrate della Regione per l’anno finanziario 2019 è approvato in euro
20.517.156.994,19 in termini di competenza, di cui per entrate conto terzi partite di giro euro
3.765.786.448,02.
Art. 2
(Stato di previsione della spesa)
1. Il totale generale della spesa della Regione per l’anno finanziario 2017 è approvato in euro
22.164.094.765,64 in termini di competenza, di cui per spese conto terzi partite di giro euro
3.766.667.648,02 e in euro 27.748.735.820,70 in termini di cassa.
2. Il totale generale della spesa della Regione per l’anno finanziario 2018 è approvato in euro
21.525.046.697,85 in termini di competenza, di cui per spese conto terzi partite di giro euro
3.766.227.648,02.
3. Il totale generale della spesa della Regione per l’anno finanziario 2019 è approvato in euro
20.517.156.994,19 in termini di competenza, di cui per spese conto terzi partite di giro euro
3.765.786.448,02.
4. Per l’esercizio finanziario 2017 sono autorizzati gli impegni di spesa entro i limiti degli
stanziamenti di competenza e i pagamenti entro i limiti degli stanziamenti di cassa di cui al comma
1, in conformità all’annesso prospetto delle spese di bilancio redatto per missioni, programmi e
titoli.
5. Per l’esercizio finanziario 2018 e 2019 sono autorizzati gli impegni di spesa entro i limiti degli
stanziamenti di competenza di cui ai commi 2 e 3 in conformità all’annesso prospetto delle spese di
bilancio redatto per missioni, programmi e titoli.
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
6. Per tutte le annualità ricomprese nel bilancio di previsione 2017-2019 il totale generale della
spesa è comprensivo della quota di ripiano del maggiore disavanzo generato per effetto del
riaccertamento straordinario dei residui effettuato al fine di adeguarli al principio generale della
competenza finanziaria previsto dal decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in
materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti
locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42) e della
quota di disavanzo relativa agli accantonamenti per le anticipazioni di liquidità di cui agli articoli 2
e 3 del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35 (Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti
della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in
materia di versamento di tributi degli enti locali) convertito, con modificazioni, dalla legge 6
giugno 2013, n. 64 ripianata con le modalità previste dall’articolo 1, commi da 692 a 700, della
legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale
dello Stato - legge di stabilità 2016) e dall’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità.
Art. 3
(Bilancio di previsione finanziario della Regione Campania 2017-2019)
1. Ai sensi del d.lgs. 118/2011 è approvato il bilancio di previsione finanziario della Regione
Campania 2017-2019, che si compone:
a) del prospetto delle entrate per titoli e tipologie per gli anni 2017-2018-2019 (allegato n. 1);
b) del prospetto delle spese per missioni, programmi e titoli per anni 2017-2018-2019 (allegato
n. 2);
c) del riepilogo generale delle entrate per titoli per gli anni 2017-2018-2019 (allegato n. 3);
d) del riepilogo generale delle spese per titoli per gli anni 2017-2018-2019 (allegato n. 4);
e) del riepilogo generale delle spese per missioni per gli anni 2017-2018-2019 (allegato n. 5);
f) del quadro generale riassuntivo della gestione finanziaria (allegato n. 6);
g) del prospetto degli equilibri di bilancio (allegato n. 7).
2. Ai sensi dell’articolo 11, comma 3, del d.lgs. 118/2011, al bilancio di previsione finanziario della
Regione Campania 2017-2019, sono allegati ed approvati:
a) il prospetto esplicativo del risultato d’amministrazione presunto (allegato n. 8);
b) il prospetto concernente la composizione per missioni e programmi del fondo pluriennale
vincolato per gli anni 2017-2018-2019 (allegati n. 9a, 9b e 9c);
c) il prospetto concernente la composizione dell’accantonamento al fondo crediti di dubbia
esigibilità per gli anni 2017-2018-2019 (allegati n. 10a, 10b e 10c);
d) il prospetto dimostrativo del rispetto dei vincoli di indebitamento per l’anno 2016 (allegato
n.11);
e) la nota integrativa (allegato n. 12).
3. Ai sensi dell’articolo 39, del d.lgs. 118/2011, al bilancio di previsione finanziario della Regione
Campania 2017-2019, sono allegati ed approvati:
a) l’elenco spese obbligatorie (allegato n. 13);
b) l’elenco delle spese che possono essere finanziate con il fondo di riserva per le spese
impreviste (allegato n. 14).
4. Ai sensi dell’articolo 58, comma 1 e dell’articolo 62, comma 1, del decreto-legge 25 giugno
2008, n. 112 (Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività,
la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria), convertito, con modificazioni,
dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, al bilancio di previsione finanziario della Regione Campania
2016-2018, sono altresì allegati ed approvati:
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
a) il piano di valorizzazione e alienazioni immobiliari e l’elenco dei beni immobili soggetti a
valorizzazione e alienazione (allegato n. 15);
b) la nota informativa nella quale sono evidenziati gli oneri e gli impegni finanziari,
rispettivamente stimati e sostenuti, derivanti dai contratti relativi a strumenti finanziari derivati
o da contratti di finanziamento che includono una componente derivata (allegato n. 16).
Art. 4
(Disposizioni in materia di variazioni del bilancio)
1. Nel corso dell’esercizio il bilancio di previsione può essere oggetto di variazioni autorizzate con
legge regionale.
2. Ai sensi dell’articolo 51 del d.lgs. 118/2011, in deroga al comma 1, con deliberazioni di Giunta
regionale sono adottate le variazioni del documento tecnico di accompagnamento e le variazioni del
bilancio di previsione riguardanti:
a) iscrizione di risorse vincolate: l'istituzione di nuove tipologie di bilancio, per l'iscrizione di
entrate derivanti da assegnazioni vincolate a scopi specifici nonché per l'iscrizione delle relative
spese, quando queste siano tassativamente regolate dalla legislazione in vigore;
b) compensative tra missioni per le risorse vincolate: variazioni compensative tra le dotazioni
delle missioni e dei programmi riguardanti l'utilizzo di risorse comunitarie e vincolate, nel
rispetto della finalità della spesa definita nel provvedimento di assegnazione delle risorse, o le
variazioni se sono necessarie per l'attuazione di interventi previsti da intese istituzionali di
programma o da altri strumenti di programmazione negoziata;
c) compensative tra missioni per le spese del personale: variazioni compensative tra le dotazioni
delle missioni e dei programmi limitatamente alle spese per il personale, conseguenti a
provvedimenti di trasferimento del personale all'interno dell'amministrazione;
d) compensative tra missioni per la cassa: variazioni compensative tra le dotazioni di cassa delle
missioni e dei programmi di diverse missioni;
e) fondo pluriennale vincolato: le variazioni di bilancio riguardanti il fondo pluriennale
vincolato previsto dall'articolo 3, comma 4, del d.lgs. 118/2011;
f) fondo di riserva per spese impreviste: i prelievi dal fondo di riserva per le spese impreviste di
cui all'articolo 48, lettera b) del d.lgs. 118/2011;
g) reiscrizione del risultato di amministrazione per residui perenti: le variazioni necessarie per
l'utilizzo della quota accantonata del risultato di amministrazione riguardante i residui perenti;
h) reiscrizione di risorse vincolate: le variazioni di bilancio riguardanti la mera reiscrizione di
economie di spesa derivanti da stanziamenti di bilancio dell'esercizio precedente corrispondenti
a entrate vincolate, secondo le modalità previste dall'articolo 42, commi 8 e 9 del d.lgs.
118/2011.
Art. 5
(Disposizioni in materia di documento tecnico di accompagnamento e di bilancio gestionale)
1. La Giunta regionale nella prima seduta successiva alla data di entrata in vigore della presente
legge, approva il documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione con cui
ripartisce le tipologie delle entrate in categorie e i programmi della spesa in macroaggregati
conformemente agli schemi dell’allegato 12 del d.lgs. 118/2011.
2. La Giunta regionale contestualmente all’approvazione del documento tecnico di
accompagnamento al bilancio, approva il bilancio di previsione gestionale con cui ripartisce le
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
categorie dell’entrate e i macroaggregati delle spese in capitoli, e li attribuisce ai titolari dei centri di
responsabilità amministrativa per il raggiungimento degli obiettivi assegnati.
3. La Giunta regionale nel corso dell’esercizio, con atto deliberativo adotta variazioni al documento
tecnico di accompagnamento ed al bilancio di previsione gestionale disponendo storni tra capitoli
appartenenti a diverse categorie per le entrate, o diversi macroaggregati per le spese.
4. Ai sensi dell’articolo 51 del d.lgs. 118/2011, per i capitoli di spesa assegnati con deliberazione di
Giunta regionale alla loro responsabilità, i dirigenti della Giunta regionale, con decreto, con
esecutività differita all’avvenuta registrazione della variazione nelle scritture contabili dell’Ente,
sono autorizzati ad effettuare le seguenti variazioni:
a) tra voci della medesima categoria o del medesimo macroaggregato: le variazioni del bilancio
di previsione gestionale compensative fra voci di entrata della medesima categoria e fra voci di
spesa del medesimo macroaggregato, assegnati con deliberazione di Giunta regionale alla loro
responsabilità, anche con l’istituzione di nuovi capitoli nel rispetto del piano dei conti dell’Ente;
se la variazione interessa capitoli di bilancio assegnati a diverse Unità operative dirigenziali
della medesima Direzione generale, il decreto di variazione è di competenza del Direttore
generale, acquisiti i pareri favorevoli dei dirigenti delle Unità operative dirigenziali cui sono
assegnati i capitoli oggetto di variazione;
b) partite di giro e conto terzi: le variazioni necessarie per l'adeguamento delle previsioni,
riguardanti i capitoli delle partite di giro e delle operazioni per conto di terzi assegnati con
deliberazione di Giunta alla loro responsabilità, anche prevedendo l’istituzione di nuovi capitoli
nel rispetto del piano dei conti dell’Ente;
c) fondo pluriennale vincolato: le variazioni di bilancio riguardanti il fondo pluriennale
vincolato, escluse quelle previste dall'articolo 3, comma 4 del d.lgs. 118/2011, di competenza
della Giunta regionale;
d) fondo di riserva per spese obbligatorie: i prelievi dal fondo di riserva per le spese
obbligatorie di cui all'articolo 48, lettera b) del d.lgs. 118/2011, con le modalità e i limiti
definiti con apposita deliberazione di Giunta regionale;
e) fondo di riserva di cassa: i prelievi dal fondo di riserva di cassa di cui all'articolo 48, lettera
c) del d.lgs. 118/2011, con le modalità e i limiti definiti con apposita deliberazione di Giunta;
f) versamenti ai conti di tesoreria statale e ai depositi bancari intestati all’Ente: le variazioni
degli stanziamenti riguardanti i versamenti ai conti di tesoreria statale intestati all' Ente e i
versamenti a depositi bancari intestati all'Ente;
g) variazioni di bilancio, in termini di competenza o di cassa, relative a stanziamenti riguardanti
le entrate da contributi a rendicontazione o riferiti a operazioni di indebitamento già autorizzate
o perfezionate, contabilizzate secondo l'andamento della correlata spesa, necessarie a seguito
delle variazioni di esigibilità della spesa stessa.
Art. 6
(Entrata in vigore)
1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nel Bollettino ufficiale
della Regione Campania.
La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Campania.
E' fatto obbligo a chiunque spetti, di osservarla e di farla osservare come legge della Regione
Campania.
De Luca
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Ripiano disavanzo pretar to al O mministranione eserc lola precedente (-I 136 432 242,42 138 035 312,33 139.561 14613Fondo pluriernale eincotato per spese corren ti ‘acri to In entrata (+9 5.500.000,00 774 270,30 292 554,13Entrate titoli 1-23 (+9 13.345.412.56463 13,148 418.733,73 13.129.610.439,13Entrate in conto capita le per Contributi agili nvestimenti direttamente destinati al rimborso del prestiti daammìnintrazioni pubbiicheil
(.9 24.390 004,03 16.643,150.54 263.637,79Entrate riCcio 4.03 . Altri trasferimenti in conto capitale (+9 0,00 0.00 0,00tntraneiv o/capitale dennierace at”esslntione o-inc onta di oreotitiO (*9 0.00 050 0,10E ntrat e per acrens,oi d :rest I :eu nale a iestnocne articipata d teentot (vi 0.00 0.01 0,10
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Spese ritIra 2,04- Altri trasferimenti in corto capisaie (‘I svs.620,102,9a 195.667 342,76 196 127 346,95Varlat ioni di attività fi nanriar ie (te negativo) (‘9Rimborso prestiti (‘9 2.755.135.373,57 2.668.289.718,72 2.615.699.495,35• dirai Fondo onticipozionl di iiqaidità (DL 35/203 3esurceniee modifiche e rifinanzlomenrl) 2.492.434.274,40 2.424 650.949,15 2.355.242.790,16-di cui pereatinzioneorzrcipoto di prestiti’
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a. eco isa lato wesuntc di amm no trae; me per a °;nanzanerto di soene d’ nventinnento 0) ivi 0,00 0,30 2,00mb piarienta e v-nica ato :er spese in co—to caoìtaie incr tta in entrata (+i 113.027.151,03 84 902 32269 93. 142 994,79
Entraterncor to cao,taie 115004) i) 1.375.743.971,77 1 032 198 942,91 133.594 106,97Entrate rt&a 5.0-1.01 . Ai enaeion di oanec’paoim, (vi 0,00 o.so 0,00Entrate pe’ accensioni di: rett ti t tcio t (ci 0,00 0.10 0,00amm,s,s trae’ onl pubblicheOl
(.9 24.390.004,03 16.943.150,54 253 637,76Entrate In c/capitale destinate all’estlna! ore anticipata dì prestiti’’ (‘9 0,00 0,00 0.00
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utir oza r,nuita so presunto di amminintraoiormi finaneia mento di 00 ivi tà E nanelar le ( (+9 0,00 0,00 0,00Entrate titolo 5.00 eidueioni attività finanziarie (+9 110,000,01 110.0:000 110,000,00spese titolo 3.00’ incremento attivitb finanziari e (‘9 1,110,000,00 110.010,00 11000000Entratetitolo 5,01,01 Alienazioni dl paneci pazion (‘i 0,00 0,00 0,00Spese tieoro 3 01.01 - Actuisia Fori di eartec,000, onleconeer,men ti di capitale In I 1 000 000,00 0.00 0,00
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Utitiosa rituitata dl amministrazione destinato ai finanaiame, ‘‘ rotte correntieai eim boroo di prestitIFondo PI uriennaie vincolato per tpeoe correre lincritto In entrata al netto delle componenti non vincolate derivantidal niaccertamento ord.
Entrate t’tali 1-2-3 nonna n’tori econ npec’fìce sin colo di deneìnaeinnentrate Isa i 12-3 destinate a E naru:anento dei 55%
Spese so’rert; non nanitar e ‘ nana ano da ent°ate con soec,’ko v nce’o ci tesI natronetondo 3 ur.enraie virco ato d. parte coespnie (di tpeva( ai retto api e componenti non vinco ale dervanE, dai niaccvbene corre—tr rnanoiate da entrate lestnate a 551
Equilibrio di pane coeeenne ai (boi dg4ia copertura 645 iiwegheneeti plariets
(0 (indicare el i anni di’ riFerì mento N, Nel e Ne 2.(009 in sede dl approvazione dei bilancia dl previsione è consentito l’utitiioao deila ooia quota vincolata del risultato di amministrazione prenunto, Nei coso dell’esercIzio è consentito l’utilizzo anche(li Esclusa i i disavanzo derivante dal debito autorizzato e non contratta(21 Corriepondona aite entrate Incarto capitale relative al noii ctntri bati agli ivvest’menti destinati ai rimborto p reetit tcarr,n pendenti alta voce dei piana dei corti f,nanoiaria con cod,fìca13(1 icore, tpettivo detta cessione di beni ìmmob,il può ensere dentir ata n it’estìnaìane ant’cipata di orent,ti - principio aeei ,cata deiia contabilità fin anaiania 3 13(il le cete to-ne-i i—anzi ate ca entrate con soec.Oco v nota d dett;na:’one co’rp°erdana navi e °,onanz Me da envate v;rconant attentate neii’esercoc, de F V d’erI ‘ot a, 0,i ssa,ra menI’ -a nonna(ti Cn vivo mento a dasct,i eeerdtio, i saizo enutivo derrequ. brin ci :81 eco-sente in termini d competenza ‘nnz,i—la oso ceut;tc ‘e cI :ennsa a i investimenti in oaIaI a gietercii, oac:eedvi(61 Con n’ernesto a datoan esercizio, i acido positivo det’eq’aL br,a oi pale co-rense in termiri d’ ompetenoa rzanz,a-ia può conn3ure copenara ali .nvetnimenti imputaI agi eserciti tuc:etshe
(09 ir sede i ao:ronao arie dei b ano ad pen s’o-ne écon seno to - untua rei a nota ciao tas. ‘404 ta de r sa, lato di dmamirittraa o’e’.nen’a’Ic. Ne’ cono dei ewx 041 conrest Io ‘al tizao arno(il tsc,uso il d,savaneo oen,aantv dai ogb’to autor,tzoto e non contratto(21 Carrispordora alle enlratei n conto cap,tvie telative ai ooii contt i bati agli inveso ,mentr destinati alti mborso presti‘ti cori ispardensi alta voce del piano dei conti tinant,ar’io con cadil,ca(3(11 corrispettivo della cessione di beni immobili può etnere destinato alt’ettineione antic’, pata di prestiti - principio applicato della contabilità finanziaria 3.13.
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
REGIONE CAMPANIA - BILANCIO DI PREVISIONE 2017-2019
TABELLA DIMOSTRATIVA DEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE PR.(ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO 2017)
GATO 8
1) Determinazione del risultato di amministrazione presunto al 31/12/2016
(i-) Risultato di amministrazione iniziale dell’esercizio 2D16 1.488.416.914,39(+) Fondo pluriennale vincolato iniziale dell’esercizio 2016 459.119.721,02(+) Entrate già accertate nell’esercizio 2016 15.934.972.671,67
(-) Uscite già impegnate nell’esercizio 2016 12.897.876.045,23
÷/- Variazioni dei residui attivi già verificatesi nell’esercizio 2016 1.120.356,18-/+ Variazioni dei residui passivi già verificatesi nell’esercizio 2016 -15.172.364,16
Risultato dl amministrazione dell’esercizio 2016 alla data di redazione del bilancia dl previsione= dell’anno 2017 4.968.340.541,51
+ Entrate che prevedo di accertare per il restante periodo dell’esercizio 2016 3.114.412.464,49- Spese che prevedo di impegnare per il restante periodo dell’esercizio 2016 6.039.385.378,47
+/- Variazioni dei residui attivi, presunte per il restante periodo dell’esercizio 2016 -180.130,231,36
-1+ Variazioni dei residui passivi, presunte per il restante periodo dell’esercizio 2016 -162.117.208,22Fondo pluriennale vincolato finale presunto dell’esercizio 2016 114.527.151,49
= A) Risultato di amministrazione presunto al 31/12/2016 1.910.827.458,90
2) Composizione del risultato di amministrazione presunto al 31/12/2016
Parte accantonataFondo crediti di dubbia esigibilità al 31/12/2016 587.637.751,23Fondo residui perenti al 31/12/2016 736.259.849,71Fondo rischi da contenzioso AL 31/12/2016 200.000.000,00Fondo DL. 35/2013 art. 3 AL 31/12/2016 2.558.633.529,68Fondo Flussi positivi Swap (principio 3.23) 28.744.786,55Fondo copertura Entrate temporaneamente incassate sulle partite di giro 320.720.005,29
B) Totale parte accantonata 4.431.995.922,46
Parte vincolataVincoli derivanti da leggi e dai principi contabili 5.992.674,43Vincoli derivanti da trasferimenti 1.723.008.349,09Vincoli derivanti dalla contrazione di m’’tui 0,00Vincoli formalmente attribuiti dall’ente 167.100.013,20
C) Totale parte vincolata 1.986.101.036,72
Parte destinata agli investimenti
D) Totale destinata agli investimenti 0,00E) Totale parte disponibile (EA-B-C-D) -4.507.269.500,28
Se E è negativo, tale importo è iscritto tra le spese del bilancio di previsione come disavanzo da ripianare
3) Utilizzo quote vincolate del risultato di amministrazione presunto al 31/12/2016
Utilizzo quota vincolataUtilizzo vincoli derivanti da leggi e dai principi contabili 0,00Utilizzo vincoli derivanti da trasferimenti 0,00Utilizzo vincoli derivanti dalla contrazione di mutui 0,00Utilizzo vincoli formalmente attribuiti dall’ente 0,00
Totale utilizzo avanzo di amministrazione presunto 0,00
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08C
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Serviziosanitario
regionale-finanziam
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Serviziosanitario
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superioriai
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Serviziosanitario
regionale-finanziam
entoaggiuntive
correnteper
la
03copertura
dellosquilibrio
dibilancio
corrente0,00
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Serviziosanitario
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sanitarioregionale
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0,000,00
0,00
06Servizio
sanitarioregionale
-restituzione
maggiori
gettitiSSN
0,000,00
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O cijsU ,CP/ COMPOSIZIONE DEWACCANT0NAMENT0 ALFONDO CREDITI DI DUIIIAODIGIIIUTh’
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01,00301* DENOMINAZIONEOTANOLAMENTI DI IILINCIO
0IIUA0N00 9daA::::mIvo
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ENTRATE COINONTE DI NATURA TEINUTAPLA CONTEIIUTIAA E PEREQUATEVA
10100 TipoI,I. DEI Inno,I. I.oa.p000nII=1lnO.lI 1.324,230.685,67 63.198,69 63 198,69 0,00%dlouIooc.n.II pIn 01101 00111 b.o.do) pn)ndpIo wot.00.3 7
TIonIdal. 101: EmpolI., IllI..p,o,1,Il .00l,,.I III non .co.10.lI pInoIl,. 1 324.230.685,67
10002 TIoo,o1). 103: T’Aol) d.1IIn.II il )In.nol..n.,I, d’il. o.oIlb loolo pr I. R.ioo)) 3.200.000,00 — 0,00%dl w) .00.rt.Il poI CisonuIl. bandII prIncIpIo nObILI 3 7 —
TiooI.gi. 103: mobIl dntln.II.l IIn.ooI. =01,10 dl) I, 01,110 non .cEo,1.l1 P1, 01011 3.100.000,00
00103 r4olo3 101: TrIbolI dnoIuIlaIIloIlII 1111103101,114I0I11 C’do p01 Il 0.110,111 - - - 0,00%dlouL..natl ponolooloolIl 0.1,1.1 pIlnIIpL000n’.UII. I?
TIpoIol 001: T’obulI d.031111I.,flI 1011 1110 1111,11=11 10.01.11 no, ,co.11.,l I1,0IIOl
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D TCTA1flTTOLOI 1.327.430.685,67 63.191.69 63.11848 0,00%
fl030EN VON?, CORRENTI
:0:0’ To.4t. 1210ao,1.o’,o.0I, TOnboIo.du. I‘fl00, CobO de 2.093 393,01 - 0,00%
20003 •‘—lti 103 T’., 1,ll’II =l1,lI 00 F.’nIN. - - - 000%
10013 0 lE Ofb 0Cl: 0I.drfr’.d ‘rl. 0i h’plflI . 0,00%
3t04 I Oodou 103:I,ooin,’rp 00,11,4 di IUILOlld340i.N PN,.,. - - 0.00%
:1:00 T100010u DOS 911.1,1.10001,10,10. e. L,lp.. I od Raso na 01 - - - 0,00%‘lIo!..bI.noI 001’r’ oaJ° 0.I 0.-TO..
Tlid1,rlbooflbt d.In10od.IV0010
200 TOTALI 0010032 2.093.393,01 - - 0.00%
ENT0001 OITEATTI00000IO
30:00 COatta 000.0,1001010=0100003 •p104010 neoloI 0114 Rnr— 0=0 225 857.153,35 15 447,184,68 86 347.183,63 38,26%
30200 Voolocoi 303 010,11,1 E1,,Int doO’lIt,Ob d 00’OnoIo n,.00.wod.l. .nflOi03r, O :fl, 00010’ 22.218030,00 269.246,58 269 246,58 1,21%
00003 cdoci0X l)Or.i.l.01o, 3.650.000,00 - 0,00%
30403 tR030sd00iMn..001r.o.=0.dioopdIIR . ‘ ‘ 0,00%
03 o’, ,bwd a .0’.eInr. oo..l ‘ 33 674,322,81 3 462.024,91 3 462 024,91 7,93%
TOTALI OLO3 295.399.475,46 1937L4S&17 90.17&45441 30.53%
(ITAA_3 no CAfO CLI 01.6
€000 t70—(t 000 T’E_lI 00,-Io ls000li - 300%
321= r.000,o ‘00 oooltoo n’. b,1oolo’dcl ‘ - 0.00%Cot,0 tol l.00tflnonr0 0l ,mm,11E III 0 p,tt100’.
Contdb,IIqIL In,tIo,.nIl da UI
TIpoloil. 03 C000’LO,lI 0,11 I,,01101r1001 il 11003 An) ,.i,inIbuIL da PA ‘dl UI
40000 TIp.I,1i. 303’ AllO IIlI).iI1,lntI In sonno t.pIb.Io ‘ 0,00%Allo E,.01.,).,,nI) In colo oapll.I.di.omInIiIni,lpnIpubbILdl.
AI0.lOn.01.,Io,.nlIIn conto c.pI1.IndI VEtIpV,oII 300 AOnItrÌ,I..Inn,.ntIInIoobooop)l.In.Innllpd.Itrul..Iro.ntId. PAndIUL
30400 TIPIlOIl. 300 0,111111 Il lIi.n.I,000 dl 0.olm.t.,I.Il.lmm.l.,l.II 0,00%
00100 Toolota 000 A Ar. *11100, In conto 01011111 — 0,D0%
4010300 TOTAU1170LO4 - - 0,03%
ORlIATE DA RIDUZIONE DI ATTICA’ FINAUZURIE - 0,00%
UDITO 10,0101. 000: AII.r.olo,nd IlItIAlII )I,.nZI.,I. — 0,00%
50000 VpoI.gI. 200:0)010,,),,. 011110101 Orno.I.,mIr,. ‘ 0,00%
50000 Tpolool. 303: lIoco.,),,. 01.411111 mndIo’IurrjOIflm.n. I 0,00%
N0400 TIpoLo0,. 000: AItr..rttat. PI, r)doo)ooc dl 11110100 Ilr.,,L.nl. - 0,00%
IRE0 TOTALI TITOLO 0 . 000%
TOTAL000NEMLI 3”’) 1.624.923.554,14 1p241.654,86 90.241.65486 5,55%
DI CUI FONDO CobOl 01011110 RIIOINIUTA’ DI PARTI CORRENTI I”) 1.624.923.554,14 19.241,554,86 90,241.654,86 5.55%
DI CUI FONDO CREDITI 11001110161011103*’ IN C/CAPITALI .
‘
j 0,00%
O il,n,,cOindoroL’.00lnlonI,n.,II.. lIo,,doU.dlIIdI010b)Ì.,)o, 0,111.1..) IIrIII.,Lmnoll A..Ilrn An,o,lnl,E.., AnIpubbli.!, ..d.lrunlo,..o. op..:U)lc’,d lll.00IoIIlId.lld.Jol,l010,cIl..01l.I.Inl bul.nl.oh., 0011. 6.o. 1.10,101 p’lnclp)co’t.b)II,CII )nnponl dotI. 0,1 InnI 01,0,1 110010 .100,1n In)., Io.I.q,u.)I) diii. rol000. CUI: o. Io,, 000Fn)o.i Il ,n,otlo.ol,n) 11111 dIRfororzo ,4°, in 4)1111 01111 ‘.1.11,0. lI bIl.rclo.
O’OII111.I.l101rlI. d.lt.00hnF,lc)con,l000ird.oII.0001rnId.) du.1.pItoL)rIl,.rd.ot)l I IonI ,cn.dIII dLAuUU,.eo:g:b,L.000lanzIazIo.I U:I.nEEa. NIIUIII000dITr.,IOIon.IIlOndoor.dIIIdIdubbI.10lIl bIllAi 111001010 lodA. diotInIlci 0,1,1) dIspoNi: ‘111,1 oDidltLd)dobbI.
‘0CIIiLn’porI)dnIi.c,I,oni)c)nor d.,ono I, ,.r. In).,I,,l.qA.Itl d.II. colonoi 0)1 0l 0000 IOpRI 10,1 I.,nnolL,.l 10ml 41111 dIP ionI,,. 0000 india 11011111111,1101110111,10),.
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
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CVPC9004I MLUvCcA’JDNAVt%nC u. raoc,F,n O 8A ESCI .1Cl’
I,ra.rtorio 2000
udlsti.noniaantorasnoilvrd il peno 4*1 pr nIlo,
03.3
l4iii1°l
10333
TFpoiogia 301: Fondi perequativi da Ammlnlstroz ioni Centrali 000%
TIpologia 302: FondI pepequativi dalla Regione o Peovinda au tonoma Isola pergli Enti locali)
—
TOTALE mOLO i L333.InlaUTFASflR1MENT1 CORRENTI
20101 r:p&va 101: Trasfamnenu correnti 4 :04tea,,ori ou che - - - 0.00%
20102 TipologIa 102: TrasferimentI correnti da Famiglie- 0,00%
20101 Upoiogia 003: TrasferImenti conner ti da imprese- - 000%
20104 orologi. 104: Traderlmenol mmcdl da istltutionl Sociali Private 0,00%
20105 lino ogla DOS: Irasfenimeriq: corse oli dall Uricme Europea e dai Reno ccl Moro -- 0.00%
Traslekrei corte oli dai.’Uraov.FurrreaTrasFenm enti cori elio, ad Fento dcl Mondo
09 TOTALETrOW3-
-
ENTRATE EITT,AIR1BUTARIE
TIpologIa 100: Vrndlta dl 6 enleserviti e proventi d enluanil dalla gestIone del30000 beni 220.530.153,56 03.878.440,16 84.878440,16 33,49%
Tipologia 200 Proventi denivanii dall’attività dl conqvofl terepressi one delle30300 IrregolarItà e drat’ Illeciti 07 193.030.06 269 236,58 269.246.58 1,57%
30309 r,p&c,na 300: ‘iMmensi arter 4 925.009.00- - 0,62%
33409 T,porra42O:20reeniraiedareddtIdacaFiia . - - o.cO%
30500 TipologIa 500: Rimaorilealtir entrate corrertl 30,581.990.91 99 410,29 99 411.28 0.33%
1009009 TOTALE TiTOLO 3 273.230344,47 14.247.097,02 gs.247.orMl 31,20%
ENTRATE IN CONTO CAPITALE
40 tOt tipologIa 100: TributI in conto radiate. . - 0,00%
40202 Urologia 100: Cortttbuti arI bineni r,enti‘ . . 0,3096
Cnntrl bob aglI investbrentl da ammInistrati oli pcbv’icFrCorortuut,agt,-lve,i:nrrtldaUl
r.pmo6. 209 C010nital.ali’’rvnsmenu i n’erro dcl rccntrbuli da FAe da UE
40000 Tipologia 300 litrI trasferimenti In corto capitale- 0,00%
Altri rranfenlmer in conto capiioie da amminiotruo ioni pubblicheAltri trasferImentI In corto carilale da UE
Tipologia 330: Altri trasferimenti In conto capitale ai netto del trasferimenti da FA e da UE
43400 TIpa’oia 400: EntRate do anmnanicnedl bmd malenidi e li-raTe-tal --
40110 ioo,oga 500: A ire evo rate’.n conto caoitaie. 2.09%
uo09 TOTALETrOLOI0.09%
ENTRATE DA RiDUZIONE DI Afl1VITA’ FINANZIARIE. - 0,00%
50100 Tipologia ‘00: Aiienat lone 01 aitivitarlnanglarie. - 0,00%
50100 TIpologia dUO: niscossl cnr crediii Il breve Termine-
- 0,00%50300 rlpologi. 300: 9 loconi ove creAti al medio-itrgo termine
. - 0,00%
53400 TIpologia 400: Altre entrate oecr Idutiose dl .fllv,tb Tle.an,a,le- . ‘ 0,00%
S09 TOTALE TiTOLO 5. - 0.09%
rOTOLI OENEPALE °“t t.B09A11.330.Th 14313.flS,70 gS.110.fl5,70 5,11%
Di CUI FONDO CREDITI Dl DUBBIA ES1G19IL1TA’ Dl PARTE CORRENTE 1001 1.60g.411.330.RS 14310.299.70 85.JDO.295,70 5,51%
Di CUI FONDO CREDITI Di DUTBIA ESIGIBILITA’ IN C/CAPITALE - - - 0.009,6
OBNOMINA2IONR tTAqziuM 0901 li F1LANOOAcCurftoNaMR000
000LllAtOnIc fl FONDO l’iIbI
AccANt orluMBnTc EFFEtTIVO01 oliANdo i..I
Eri i hAll LURAUN Il UI NAI UI I RISUI ARIA, LUNIRIOUIIVA I ‘UtEUUAi VA
itpeiia DVI imlosse. tasse e eeovtnlI aspri alio Irul accenia per cassa sala base dei p’l’ndo o cm,Tabì e a.,
rqoc’o8la 111 Imocote. tasse e Or01eri as,kn.taf, non ademati per cassa
Tipologia 102: Itibun destinati aiflnanolamento deliR sanità isolo per le Regionilcd accertati pci cassa nulla baie dei principi ocontab”le 3.7
TipologIa 102: Tributi destinati alflnavolamenro delta sanità non accertati perrossa
TIpologia 103. TrIbuti devoluti • negtiatl alle auntnvmie specia il (solo perleRnloslB
diccaccertani pencasoanu bbaseoe’ mnaosorontaoieo7UpoBo a 003: liAnE, cevduii e ingota I ama uiormnìe specia I non accrAai:
per rai sa
63.09369O 329195,U
I 323 982 185.64
3200.003,30
3. 2 tU. 000,00
63:96,69
10301
Ti,oow.s 534: Compar.eopauioni di tributi
0,00%
auLe auLe
0,00%
3.099’
•Nnvruh..dvrol’otcaotsroe.nnnalfondnn.d:tI A dubbIa argIbIlftàl:.Ilrr.lrarImarnl daalTr, t.rn,r,ora.Ionlpvbbl,un,.d,lrtrloea.00no..bilnndnlsni.tltldIr,dalaeor.: Ili..rrr,tntrRd.rnvhcsuvat.00dllrao,ldolla ualorva In mt deioro.ss.r.lrl.rlvoa000iIl d.lia ininvr. RI. •. aro ouper.od I. meliouloni dallo d,n.nra000noirdlvor.n.ll,n.Iaoor..lbllamnlo•irvr&nnnsalr.uouavvk.v’at.lror-nco,d.Masa.reaa.&. iou.td-aMu’t. Prtls.r4r Snuuoe.nA4),r.-iuaedsua-vm ‘ndbia°vuo.p.s,st. ifmflvtronrio 2.uAuIs4eo’.a ialmW,2.Nn.430”NlnOntISIPufl l’urloa. aInc_r.:vi.rnonn.00mm.nureraas.4 nocaIvlvaisi sccnnspammo .,mvatenmtauM.’NMaoc’m.trflee’a’,uanablu-vo
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1331300.IBMI
3,00%
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DENON10.N03.ONF
COMPOSIZIONE EFLLACCANEONAM6NTO AL 10500 C’EDIlE DI 318116 [DICi BILITA’
El. lIllA III, PlI 06 10 0
ACLA.’.lO%AJl t3 81,_SI .0 F’rm’No %E’oA’,.Ml lo03’00Iol O IoP3.1.I01001600*. 081101030. 0.LANCOi’i 11111111 0*1 [03 0300.t.811..Eø0.I, 13
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63.198,69
N’NATE 604680?, 0’ 1*1186 MI101*6I6. 635111 IAiEAALLHE3u6Ii66
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‘ 04s 00 1*0 00316Ml 04030601Cl 101’400 O llT’0I*1 140* “.85.00 • 409 I
17.:9i000,00 283.246,38 260.248.58 3,57%
T3ot 000 :‘oo’6 975‘ 0,00%
T0oII. 500*611461Ml. dl 0•4dIl di Molli.0,00%
TIPOlII. 330 rn,*b.nl ..ftfl ,ojnt.c.nPTI 30.583 344,61 99,895,28 99.895,36 0,33%
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DC 103
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TOTALE 381401*1 i I.605.532.705,SS 14.310.780,58 85.310,780,68 5,31%
DI 00 FallO 101310101 111116 ESili 81134 0 PARTE 1066 INTEl”) 1-605.532.705,85 14.310.780GB 85310.780,68 5,31%
Il CUI FONDO 1110111 lI 01101* ESEAIIILITA’ IN 01*10*11 0,0030
I.,,’ r.r.-.q.Mlo4,’,oo-,a&s.n.oa.. I; 111303033,401 nÀ—l-,.0’..ON O54bc0101 IrIPfl,,100& 01 l’lAtW30ill’OlISlfl0l0 flOI•, l’sO’. ..40P.’,4,’c’,DiM’llo•‘Cui0,E.lidliill,l0.I,ill1446100nÌ.,8I6ll,lo0llA.IlE 4.110310101*1. ,II0101,0. l,1I,.,0,I,4061000iI 431011’U 00d 101,4i4’31401611 46.0,-,n’o.,. .,E.2’,:,1036100—,..d.,o—.».01 0_S,.010.I.S-lroIlo’1000é.lStko.0342 1l101-6F 61030 004’0’3Co. ‘16401130,I0 CSAI.IflSllL000Sl4c-,l101.00‘—2111 415 l0011’5 III 000306*1.016103’ *il.lop I s0,1 dI_A IN-I’-’ .6) lo In 64010*0161003111160. 1004 301406611 1300FS.Ell* 06,10301460*
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
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LEGATO 11REGIONE CAMPANIA - BILANCIO DI PREVISIONE 2017-2019
PROSPETTO DIMOSTRAtVO DEL RISPETTO DEI VINCOLI DI INDEBITAMENTO DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME
Dat da stantamento bilancio 2017-2019
ENTRATE TRIBUTARIE NON VINCOLATE 2017COMPETENZA COMPETENZA COMPETENZA
art. 62. c. 6 deI D.Lqs. 116/2011 ANNO ANNO ANNO2017 2018 2019
A) Entrate correnti di natura tributaria, contnibutiva e perequativa (Titolo I) (+) 12.161.870,559, 12 12.187.640 058.61 12.186 630.058,61
Bl Tributi destinati al finanziamento della sanità (-) 10 074.171.882,93 10.074.419.122,76 10.074 678 926,95
C) TOTALE ENTRATE TRIBUTARIE AL NETTO DELLA SANITA (A. B) 2.107.698.576,19 2.113220.935,85 2.111.951.131.66
SPESA ANNUALE PER RATE MUTUUOBBLIGAZIONI
Dl Livello massimo di spesa annuale (parì al 20% di C) (4) 421,539.735,24 422.644,187,17 422.390.226,33
E) Ammontare rate per mutui e prestiti autorizzat, fino al 31/12/2016 (-( 484.275.240,89 490.543 122,98 480 047.798,01
F( Ammontare rate per mutui e prestiti autorizzati nell’esercizio in corso (..( 0.00 0,00 0.00
6) Ammontare rate relative a mului e prestiti che costituiscono debito potenziale (.( 0,00 0,00 0,00
H(Ammontare rate per mutui e prestiti autorizzati con la Legge in esame (.( 0.00 0.00 0,00
I) Contributi contributi erariali sulle rase di ammortamento dei mutui In essere al(4) 24 390 004.03 16 643 15054 283 637,76momento della sottoscrizione del finanziamento
LI Ammontare rate riguardanti debiti espressamente esclusi dai limiti dl Indebitamento (+) 177.636.297.41 177.636 297,41 177.636.297,41
M( Ammontaredisponibile per nuove ratedi ammortamento IM = D-E-r-GM+l+L) 139.290.795,78 126,350.512,13 120.242.363.49
TOTALE DEBITO
Debita contratto 31/1212016 (4) 4 43S018 590,13 4 263.395 386,02 4.134 060.230,74
Debito autorizzato nell’esercizio in corso (+) 0.00 0.00 0,00
Debito autorizzato dalla Legge in esame (+) 0,00 0.00 0,00
TOTALE DEBiTO DELLA REGIONE 4.435.018.59013 4.283.396.386,02 4,134.060.230,74
DEBITO POTENZIALE
Garanzie principali o sussidiarie prestate data negicre a favore dl altre Amministrazioni000 oopubbliche e di altri soggetti
dl cui, garanzie per le quali è stato costituita accantonamento 0,00 0,00 0,00
Garanzie che concorrono al limite di indebitamento 0.00 0,00 0,00
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
ALLEGATO 12
NOTA INTEGRATIVA
AL DISEGNO DI LEGGE
BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO PER IL TRIENNIO 2017-2019DELLA REGIONE CAMPANIA
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
INTRODUZIONE
La presente nota integrativa viene redatta ai sensi del “Principio contabile applicato concernentela programmazione di bilancio” richiamato daH’art. 3 del Decreto Legislativo 23 giugno 2011 n. 118,cosi come modificato dal decreto Legislativo 10 agosto 2014 n. 126, relativo alla disciplina concernentei sistemi contabili e gli schemi di bilancio delle Regioni, cui all’articolo 36 del decreto legislativo 23giugno 2011, n. 118.
Con essa si intende offrire una lettura chiara delle politiche di bilancio che hanno portatoall’elaborazione del bilancio di previsione della Regione Campania per il triennio 2017-2019.
In questi ultimi anni alle Regioni è stato richiesto un contributo molto elevato per il risanamentodella finanza pubblica rispetto ad altri comparti della Pubblica Amministrazione e questo ne hacompresso significativamente i margini di manovra e l’autonomia di spesa.Il taglio ai trasferimenti regionali disposto dalle manovre approvate dal Governo nazionale a partire dal2010 ha determinato, peraltro, oltre al progressivo irrigidimento delle risorse iscritte in bilancia, anchela riduzione delle risorse correnti disponibili.La relazione cercherà di fornire elementi conoscitivi in merito alle partite più significative della spesa,nonché ad analizzare per grandi linee le entrate e le spese previste nel bilancio 2017-2019.
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
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ENTRATA
Per effetto della contabilizzazione dell’Anticipazione di liquidità di cui agli articoli 2 e 3 delDecreto Legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito con modificazioni in Legge 6 giugno 2013, n. 64, comedisciplinata ai sensi dell’articolo 1. commi da 692 a 700, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, è statoiscritto, in bilancio per i tre anni di programmazione, prima di tulle le entrate, la voce Utilizzo FondoAnticipazioni di liquidità Spesa come di seguito riportato:
2017 2018 2019
Utilizzo fondo antkipazioni di liquiditò Entrata 2.5S8.633.529,68 2492.434.274,40 2.424.650.949,15
ENTRATE CORRENTI DI NATURA TRIBUTARIA, CONTRIBUTIVA EPEREQUATIVA
Tra le entrate del Titolo I si segnalano le più significative.
Tassa automobilistica regionale — LL.RR. 18/1/1991, a. 3 e 7/12/1993, n. 45— art. 17,comma 16, legge 27.12.1997, a. 449
Le entrate riferite alla Tassa automobilistica sono state stimate tenendo conto del trendstorico e dei risultati che la campagna per il recupero effettuata nell’anno 2016 in particolare:
- sul versante della c.d. tca compilance, mediante la messa a regime delle Note di Cortesia,dell’implementazione di servizi innovativi di pagamento già sperimentati nel 2015 e del crescentegrado di qualità di assistenza fornita all’utente sia in modalità front che back office;
- sul versante dell’azione di recupero di versamenti omessi relativi ad annualità precedenti,mediante:
a) l’avvio per la prima volta in Regione (seconda regione in Italia) della campagna diavvisi di radiazione ex art. 96 del Codice della Strada per le annualità 2012. 2013 e 2014, efficacemezzo di recupero del tributo nei confronti di segmenti di evasod “strutturali”. L’effetto positivoditale campagna si esplicherà a regime sia in termini di autoliquidazione del tributo sia in terminidi accertamento, in quanto consentirà aH’Amministrazione di pianificare le successive campagnedi accertamento beneficiando di un archivio tributario più efficiente;
b) le campagne ordinarie avvisi 2013 e preavvisi 2014.
Tanto premesso, ed in considerazione del trend di incassi da autoliquidazione edaccertamento nel triennio 2013-2015 e della stima di forte crescita per il 2016, dovuto appuntoall’entrata a regime delle azioni sopra descritte, è ragionevole ipotizzare una previsione di entrata
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
complessiva da tassa automobilistica regionale pari a 466 Meuro, Meuro daautoliquidazione del tributo e 70 Meuro da campagne di recupero:
Per il 2017, 2018 e 2019 le maggiori entrate derivanti dall’applicazione dell’art. 5, comma 1, dellalegge regionale del 27 gennaio 2012 n.1 sono destinate, per ogni annualità, in misura pari:
- al 50% per le finalità di cui alla lettera a). comma 2 bis dell’art. 5, della legge regionaledel 27gennaio2012. n.1, introdotto con la legge regionale del 6maggio2013, n. 5:
- al 50% per le politiche socio-sanitarie della Regione.
Emposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili (IRESA) - ari 1, commi169-177, L.R. 6 maggio 2013, n. 6 e ss.mm.ii
L’IRESA introdotta in questa Regione dalla norma in denominazione, è stata oggetto dialtri due ulteriori interventi legislativi e precisamente: art. 7 della L.R. n. 4 del 16/01/2014 earticoli 1, commi da 155 a 158, della L.R. n. 16 del 07/08/2014.
La piena operatività delle attività inerenti l’applicazione del tributo, a seguito della stipuladelle convenzioni previste dall’art I comma 177 della L.R. n.5/2013 con i gestori dei dueaeroporti regionali (Napoli e Salerno) si è realizzata durante l’anno 2015.
Pertanto, atteso il trend delle entrate accertate relativamente al tributo in parola. per gliesercizi finanziari 2015 e 2016, rinvenibili dai report trimestrali trasmessi dai citati gestoriaeroportuali relativi agli eventi assoggettati ad imposta (decolli ed atierraggi negli aeroportiregionali) si può prevedere un accertamento di entrata complessivamente per € 1.000.000,00
Il gettito dell’imposta di che trattasi è interamente destinata alle seguenti spese allocate suicapitoli di uscita n 1531 e 1533 così ripartita:
- 51% al completamento dei sistemi di monitoraggio acustico, al disinquinamentoacustico e all’eventuale indennizzo alle popolazioni cosa sono
- 49% alle politiche di tutela dell’ambiente
Addizionale sull’imposta di consumo gas-metano (legge regionale 3/4/1991, n. 7 edecreto legge 20/1/1992, n.11)
Il presente capitolo accoglie i versamenti spontanei del tributo effettuato mensilmente daisoggetti passivi.
Il trend di riscossioni spontanee degli ultimi esercizi è di seguito rappresentato:
ANNE 2012 2013 2014 2015
INCASSI € 22.068.947,86 € 22.328.527,51 €25.471.885,92 € 22.005.804,67
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
O -rIVtP m
Per quanto sopra per l’anno 2017 è possibile prevedere un gettito complessivo pari ad€21.500.000
Tassa regionale per il diritto allo studio universitario (art. 3, comma 20, legge28/12/95, n. 549)
In base alla normativa in oggetto, gli introiti ditale tassa concorrono, in uno ad appositifinanziamenti ministeriali, a finanziare le borse di studio agli studenti universitari di questaRegione meritevoli e bisognosi.
In base ai dati del trend storico registrato negli anni scorsi, si può prevedibilmentestanziare nell’apposito capitolo di entrata un importo pari ad € 30.000.000,00. L’introito èpertanto in bilancio destinato interamente al pagamento delle borse di studio iscritte nellamissione 4, programma 4, titolo I della spesa.
Imposta regionale sulla benzina per autotrazione (art. 3 legge regionale 24 dicembre2003, n. 28)
In considerazione delle riscossioni realizzate nonché delle modifiche legislative apportate,nel tempo al tributo di che trattasi, è possibile prevedere un’entrata complessiva per l’anno 2017,per il capitolo in parola, pari a E 15.500.000,00.
Attività in materia di riscossione delle entrate tributarie regionali e dicompartecipazione a tributi erariali - D. Lgs.vo 446/1997, D. Lgs.vo 56/2000, L. 191/20019,Di. 83/2012, D.L. 35)2013, Di. 76/2013, L. 190)2014, D.L. 78/2015,
Per quanto riguarda le entrate tributarie regionali e di compartecipazione a tributi erariali,sulla base delle comunicazioni del MEF, si prevede quanto segue:
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
Entrata Pre,,lsinne 2017 Previsione 201k PrevIsione 2019
Denombmdo,,e Competenza Cana Competenza competenza
t 34.349.653,3 I €34.349.654,3 I € 34349.654,3 I € 34.349.654,31IRA!’ SANITA’ MANOVRE FISCALI0,92 — Imposta regionale sulle attività
pmtluttive_(D.Lgs_a_34671997).
IRA? SAtITA Imposta regionale sulle € 938.241.787,00 € 938.241.787,00 € 938.241.787,00 € 938.241.787,00attività smduttivc — D.Lgs 436/1997
ADDIZJONALE REGIONALE IRPEF € 551.802.000,00 € 551.802.000,00 € 551.802.000,00 € 551.802.000,00SANITA (arI. 50 DIga, a 43611997)
ADDIZIONALE REGIONALE IRPEF € 108.995.348.62 € 108.995.448,62 € 109.242.688,45 € 109.502.492,64. SANITA’ - MANOVRE FISCALI
0.50— Addiiio’.alc regionale all’IRI’EF
(En. SO D.Lgs. tL 436/1997)
Conspanrcipaaiosse al gettito IV,% (alt € 4.000,000,000,00 € 4.000.000.000,00 € 4.000.000.000,00 € 4.000.000.000,002, co,mrm 4. leIr. o), D.Lgs. a 56/2000
TRW- MANOVREFISCALIO.l5— € 16.091.111,00 € 16.091.111,00 €16.091.111,00 €16.091.111,00Imposta regionale sulle attività
pmduttive — Magglomo.si fiscali dlcui all’an. 2. comlsta 86. dello legge a191)2009, pari a 0,15 puisll pereezst.wli
fissalizntn pdodtodaissente
all’ansnnna,nanto dei prestiti di cuiagli onI. 2 e 3 dcl DL a 35)2013,
Co,fleflilo uno nmdirtche nella legge a64/2013 e, invia tvahlrmle
aII’arsunonanrnto del prestito perla
colienura del Itiazio di nentrai di carialPan. 16, comlrm 5. deI D.La
83)2012, ctprnenito con modi&Iw nellalegge a 133)2012 (arI, a Il. conuna
IS. del_DL. 76)2013)ADDIZIONALE REGIONALE IRI’EF € 112.646.981.93 € 112.646.981,93 € 112.646.981,93 € 112.646.981,93
. MANOVRE FISCALI 0,30—Maggionanone fiscaleex arI. 2, co,ms,a86, della legge a 191/2009, ti,wlim,taprioritodametste all’azssmnnasoento del
prestiti dl cui agli artt. 2 e 3D.L a35/2013, convenlto con modirsclse ‘iella
legge IL 64,20l3e, In via residualeall’ammortarssetsto tIel prestito per lacopenuna del piane dl denaro dl ci,)
all’an. 16, conana 5. del D.L a83)2012, convertIto con modifiche ‘ellalegge a 133120l2(en. a Il, conana IS.
del D.L a 76/2013
Forwhi peretpmtivo tusalonale della € 4.440.782.993,00 € 4.440.782.993,00 € 4.430.782.993,00 € 4.440.782.993,00comjwnecipaflnne lV, (orI. 2, comnm4, lela. u), arI. 1 del D.Lgs IL 56/218)0
ADDIZIONALE REGIONALE IRPEF € 15.938.635,81 € 15.938.635,81 € 15.691.395,98 € 15.431.591,790,54) -tttt. 50, tLlgs. 446)91 -GettIto daIssanovre fiscali destinato al Hntksrso
anticIpaone_M EFsanitàIRAPO,92- Imposta regionale sulle € 1 0716,261,26 € 10.71 6.261,26 € 10.716.261,26 € 10.71 6.261,26attività pn’duttive’ d.Igs. 446/97 -
Gettito da nainttvre fiscali destinato aldmlssno auticipitone M EF sanità
——__________
CONTRIDUTOnmwsnwziosw minuTi € 51.755.000,00 € 51.755.000,00 € 51.755.000,00 € 51.755M00,00enlnte lR:W per rkI,zatw base
im1mi,ii,ik. DL 78)2015. an. 8. conuna
13/dttodecies. L 190/2013, art. I.cttmml 20 e 21 - Quttta sanità
Qsta c,,tItdlHttocon9naaoor € 2.093393,01 € 2.093393,01minud esstnate IT4AP per riduz/one base
imponibile. D.L 7812015, arI. S. cunessa
I 3/tliso,Ircies. L 191)/201 4. sri. I.romtss,21) a 2 I, fl,tnlimsto
pdtsritaria,isenie all’ amino naiseislo dei
prestiti dl cui agli ortL 2 e 3 del D.L IL
35/2t)13. un’sv enito coli modifiche nella
legge a (.3120(3 e, i15 via resitlttalotsll’anstnortasne,slo del prestito per lacopertoni tIel lsiattt di rieotm di cui
all’an. 16. contata 5, del D.L IL
8312012. cttisvcnito con nttdifich,e iella
legge sa. 133/21)12 (alt IL Il. cusimia
IS. del D.L a 76,2013)
€ 10.229.564372.94j € 10.229.564.372,94 € 10.229.564.872,93 € 10.229.564.872,93fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
TRASFERIMENTI CORRENTI
Per quanto riguarda i trasferimenti correnti, gli stessi si attestano in euro 971.393.530,14per il 2017, euro 889.028.357,69 per il 2018 e 871.126.544,68 per il 2019.
Tra i trasferimenti è ricompreso il fondo nazionale per il concorso finanziario dello Statoagli oneri del trasporto pubblico locale, anche ferroviario, nelLe regioni a statuto ordinario, pari adeuro 545.034.652,98 per il 2017.
ENTRATE EXTRATRIBUTARIE
Tra le entrate extratdbutarie più rilevanti vanno evidenziate le entrate derivanti dallagestione del termovalorizzatore di Acerra. Le entrate previste per l’anno 2017 ammontano acomplessivi 160 milioni di euro, di cui 89 milioni di euro per la cessione di energia elettrica alGestore dei Servizi Energetici (G.S.E.) e 71 milioni di euro per il costo di conferimento dei rifiutida porre a carico delle società provinciali che gestiscono il ciclo dei rifiuti, a fronte di spesepreviste per complessivi circa 70 milioni di euro per costi operativi di gestione e, stante ilcontenzioso con le richiamate società provinciali, di un accantonamento su un “Fondo rischi sucrediti” per l’importo di € 71 Meuro.
Il residuo surplus, tra le entrate e le spese previste, è stato iscritto sugli appositi capitolidenominati “Fondo ammortamento termovalorizzatore” e “Fondo accantonamento dismissionetermovalorizzatore”
Le entrate derivanti dalla cessione di energia elettrica subiranno una consistentecontrazione dopo il 2017, in quanto non si potrà utilizzare il valore dell’incentivo CIP 6/1992mentre, ai sensi dell’an. 10 del contratto sottoscritto. spetterà sempre ad A2A s.p.a. unaremunerazione pari al controvalore economico della quota del 49,9% come determinata infunzione della corresponsione degli incentivi CIP 6/1992.
Relativamente al servizi idrico e di depurazione, le previsioni di entrata sono state cosìstimate:
• per canoni idrici in € 94.003.144,21, oltre IVA al 10% per la fornitura ai soggetti privati(determinata parametricamente in 2/3 del volume complessivo) applicando, al valore volumetricodell’acqua erogata nell’anno 2015 (circa NIC 380 milioni), le tariffe proposte all’AEEGSI (E0,254162 base. € 0.069784 ABC, E 0,075935 SELE) per il periodo regolatorio 2016/2019 definitecon D.D. n. 4 del 08/08/2016.
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
a%F
• per canoni depurativi in € 68.292.972,00 oltre IV(determinata parametricamente in 2/3 del volumereflui trattati negli anni pregressi (MC 220 milioni),moltiplicatore tariffario pari a 0,9 come determinato
A al 10% per la fornitura ai soggetti privaticomplessivo) applicando al volume medio dei
la tariffa per l’anno 2012 (€ 0,344914) con undall’AEEGSI con deliberazione n. 338/2015.
ENTRATE EXTRATRIBUTARIE PER LA GESTIONE DEL DEMANIO IDRICO
Si tratta di canoni di concessione di acqua pubblica versati dagli utenti.
Pertanto. la previsione di entrata, pari ad € 2.000.000,00, è stata stimata sul trend storico ditale entrata nel corso degli anni.
ENTRATE EXTRATRIBUTARIE PER GLI U’JTROITI CORRELATI AI VERSAMENTIINERENTI IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI E PARERI EX DPR 203/88 E
SS.MMJL
Con la deliberazione n. 13 17/2000 è stato previsto, tra l’altro, che i richiedenti leautorizzazioni ex D.RR 203/88, e successive modifiche ed integrazioni. sono tenuti al versamentoa favore della Giunta Regionale degli importi di seguito specificati, per spese amministrative diistruttoria.
A tale riguardo, nel Bilancio di Previsione delle Regione Campania relativo all’anno 2000è stato istituito Il Capitolo n. 70 dello Stato di Previsione dell’Entrata, per l’aecantonamento degliintroiti ex D.P.R. 203/88 e successive modifiche ed integrazioni. Tale capitolo quest’anno è statofrazionato in 5 capitoli di nuova istituzione assegriandone la titolarità gestionale ai dirigenticompetenti per materia.
Gli importi da versare, diversificati a seconda della tipologia delle varie autorizzazioni,sono i seguenti:
I. € 15,49 (ex Lire 30.000) per le comunicazioni cx art. 2 del D.RR. 25/7/91 (I.A.RSJ;2. € 77,47 (ex Lire 150.000) per le richieste di autorizzazione cx art. 4 del D.P.R. 25/7/9 1
(R.1.A.);3. € 154.94 (ex Lire 300.000) per le richieste di autorizzazione ex arft. 6, 12 e 15 del
D.RR. 203/88.
Volumi Volumi 2015 Volumi 2014
A tariffa base 365.868.029 358.215.158
ABC 8.911.280 9.454.050
ScIe 5.156.114 5.116.295
Gratuti 7.399.258 7.209.786
Totale 387.334.681 379.995.289
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
‘-‘t’tv
Pertanto, la previsione di entrata, pari complessivamente ad € 50.000,00, dei capitoli dinuova istituzione 3102, 3110, 3118, 3126 e 3134 è stata stimata sul trend storico ditale entrata nelcorso degli anni.
ENTRATE EXTRATIUBUTARIE PER GLI ONERI DELLE ATTIVITA’ DIISTRUTTORIA E CONTROLLO PER IL RILASCIO DELLA AUTORIZZAZIONE
INTEGRATA AMBIENTALE (d. Lgs. 3/4/2005 n. 152, art. 33)
Il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare di concerto con ilMinistro dello SviLuppo Economico e il Ministro dell’Economia e delle Finanze ha emanato ilDM 24.04.2008 con il quale sono state determinate le “Modalità, anche contabili, e tariffe daapplicare in relazione alle istruttorie ed ai controlli previsti dal decreto Legislativo 18 febbraio2005, n. 59”.
Pertanto, la previsione di entrata, precedentemente riportata sul capitolo 106 ed oraspacchettata in 5 capitoli di entrata di nuova istituzione (3104, 3112, 3120, 3128 e 3136),assegnati alla titolarità dei dirigenti competenti per materia, si è assestata ad € 300.000,00
ENTRATE EXTRATRIBUTARIE PER GLI ONERI CONNESSI ALLE PROCEDUREDI VALUTAZIONE AMBIENTALE VAS (D. LOS. 152/2006 E DPGR 17/2009), VIA (D. LGS.
152/2006 E REO. REO. 2/2012), VI (DPR 357/1997 E REO. REO. 1/2010)
La D.GR. n. 683 del 08/10/2010 ha revocato la D.G.R. n. 916 del 14 luglio 2005, chedefiniva le spese istmttorie per le procedure di valutazione di impatto ambientale e valutazione diincidenza, ed ha individuato le modalità di calcolo degli oneri dovuti per le procedure divalutazione ambientale strategica, valutazione di impatto ambientale e valutazione di incidenza inRegione Campania. La quantificazione degli oneri per le procedure di valutazione ambientalestrategica, valutazione di impatto ambientale e valutazione di incidenza prevede la determinazionedi un importo fisso e di uno variabile differenziato in relazione al tipo di procedimento attivato.
Pertanto, la previsione di entrata, pari ad € 400.000,00, del capitolo 2412 deI Bilancio2017, è stata stimata sul trend storico ditale entrata nel corso degli anni pregressi.
ENTRATE EXTRATRIBUTARIE PERI DIRITTI AMMINISTRATIVI PER LEPROCEDURE DI NOTIFICA, SORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLE SPEDIZIONI
TRANSFRONTALIERE DEI RIFIUTI
Con il D.M. 3 70/98 è stato emanato il Regolamento recante norme concernenti le modalitàdi prestazione della garanzia finanziaria per il trasporto transfrontaliero di rifiuti. Le societàversano gli oneri amministrativi previsti nello stesso.
Pertanto, la previsione di entrata, si è assestata ad € 300.000,00 pari ad € 50.000,00, è statastimata sul trend storico ditale entrata nel corso degli anni.
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
ENTRATE EXTRATRIBUTARIE PER I DIRITTI AMMINISTRATIVI PER LEPROCEDURE DI RILASCIO DELL’AUTORIZZAZIONE UNICA PER GLI IMPIANTI DI
SMALTIMENTO E RECUPERO RIFIUTICon Decreto del Presidente della Repubblica 13 marzo 2013. n. 59 è stato emanato il
Regolamento recante la disciplina dell’autorizzazione unica ambientale e la semplificazione diadempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese e sugliimpianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale, a norma dell’articolo 23 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35.
Pertanto, la previsione di entrata, pari ad € 50.000,00, è una stima previsionale degliintroiti che si avranno nel corrente esercizio finanziario.
ENTRATE IN CONTO CAPITALE
Le entrate in conto capitale riguardano sono riferite alla Programmazione e inparticolare:
A) POR FESR 2014/2020:
Il Programma Operativo è stato approvato dalla Commissione europea con decisioneC(2015) 8578 del 1/12/2015, in esito al processo negoziale avviato dopo l’adozione dell’Accordodi Partenariato tra l’Istituzione comunitaria e lo Stato italiano. La Giunta regionale ha preso attodel POR con la Deliberazione n. 720 del 16/12/20 15.
Il Programma vale complessivamente € 4.113.545.843,00, alla cui copertura concorronol’Unione europea (FESR) per il 75%, lo Stato italiano (Fondo di rotazione ex L. n. 183/87) per il17,5% e la Regione per la rimanente quota del 7,5%
A parziale copertura della quota regionale è già stata disposta la destinazione di parte dellerisorse — pari ad E 320.000.000,00 - di cui alla Deliberazione del CIPE n. 10 del 28/01/2015(risorse per il riequilibrio finanziario della Regione Campania).
In relazione al cofinanziamento del Programma sono stati iscritti in bilancio (DGR n.687/2015) i capitoli 1512 “Assegnazioni di fondi della U.E. per l’attuazione del P.O. FESR2014/2020”, 1514 “Assegnazioni di fondi dello Stato per l’attuazione del P.O. FESR 201412020”ed il capitolo 1516 “Fondi Delibera CIPE 28/1/2015, n. 10 da destinare al cofinanziamento delProgramma Operativo FESR 20 14/2020”.
Il POR FESR 2014/2020 è stato approvato con il seguente piano finanziario:
______________
POR FESR 20 14/2020
Annualità UE Stato Regione Totale
2014 414.970.593,00 96.826.472,00 41.497.059,00 553.294.124,00
2015 423.278.555,00 98.764.996,00 42.327.856,00 564.371.407,00
2016
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
431.751.644,00 100.742.050,00
2017 440.392.513,00 102.758.253,00 44.039.251,00 587.190.017,00
2018 449.206.046,00 104.814.744,00 44.920.605,00 598.941.395,00
2019 458.195.668,00 106.912.323,00 45.819.567,00 610.927.558,00
2020 467.364.363,00 109.051.685,00 46.736.436,00 623.152.484,00
Totale 3.085.159.382,00 719.870.523,00 308.515.938,00 4.113.545.843,00
Ad ottobre del 2016 sono state acquisite ed iscritte in bilancio, in virtù di provvedimentiesecutivi, entrate per un totale di € 1.889.143.116,26, che sono state anche accertate, comeriportato nel seguente prospetto:
2015 2016 2017 2018Capitolo Importo Capitolo Importo CapitoloJ Importo Capitolo Importo
1512 277.069.804,59 1512 337.620.766,85 1512 1405.461.396.95 1512 396.705.368,791514 64.649.621,07 1514 78.778.178,93 1514 94.607.659.29 1514 92.564.586,051516 27.706.980,46 1516 33.762.076,69L1 516 40.546.139,70J5 16 39.670.536,88Totale 369.426.406,13 Totale 450.161.022,471 Totale 540.615.195,941 Totale 528.940.491,72
Nella Delibera CIPE n. 10/2015 è stabilito, tra l’altro, che “... (omissis)... il Fondo dirotazione assicura la copertura delle risorse necessarie per il riequilibrio finanziario per la regioneCampania di cui ai decreti del Ministero dell’economia e delle finanze numeri 47 e 48 del 2013,nei limiti dell’importo di 320 milioni di euro .... (omissis) .... Le risorse per il riequilibriofinanziario potranno essere utilizzate, per i programmi operativi della regione Campania, inaggiunta alla quota di cofinanziamento nazionale ovvero per ridurre l’apporto del bilancioregionale alla quota di cofinanziamento nazionale”.La Regione Campania utilizza le risorse inqiLestione per ridurre l’apporto del bilancio regionale alla quota di cofinanziamento nazionale deiprogrammi operativi POR FESR, POR FSE e PSR 20 14/2020
13) FSE 2014/2020:
Alla luce degli orientamenti forniti dai Servizi della Commissione (“Position Paper”) e dalMinistro per la Coesione Territoriale e nell’ambito della cornice regolamentare definita a livellocomunitario, la Regione Campania ha avviato il processo di programmazione 2014-2020istituendo, con Delibera 142 del 27/5/2013, il Gruppo di Programmazione con il compito di
43.175.164,00
i575.668.858,00
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
provvedere alla redazione dei documenti di programmazione, sulla base degli indirizzi impartitidal Presidente e dalla Giunta Regionale.
Con successiva Deliberazione n. 527 del 9/12/2013 La Giunta regionale ha adottato il“Documento Strategico Regionale”, predisposto dal Gruppo di Programmazione di cui alla DGR142/2013, stabilendo di assumerlo come schema generale di orientamento per l’elaborazione deiProgrammi operativi regionali FESR, FSE, FEASR e FEAMP 2014-2020.
Con Deliberazione n. 282 del 18/07/2014 la Giunta regionale ha, altresì, approvato edadottato il Documento di sintesi del POR Campania FESR 20 14-2020 ed il Documento di sintesidel POR Campania FSE 2014-2020, opportunamente condivisi con il Tavolo del partenariatoeconomico-sociale nella seduta del 15 luglio 2014, dando mandato alle rispettive Autorità diGestione di procedere alla notifica ai Servizi della Commissione europea dei Programmi OperativiRegionali FESR e FSE per il periodo 20 14-2020, secondo quanto previsto dai regolamenticomunitari, e all’attivazione delle azioni necessarie per la formale adozione dei relativi P.O.
Con Dehbera n. 647 del 15 dicembre 2014, inoltre, la Giunta Regionale ha approvato iPiani Finanziari del POR Campania FESR 20 14-2020 e del POR Campania FSE 2014-2020,modificati alla luce delle determinazioni assunte e degli indirizzi formulati a livello di governocentrale, condivisi nella seduta CIPE del 10 novembre 2014. Tn funzione delle Deliberazioniadottate dalla Giunta Regionale l’Autorità di Gestione FSE ha proceduto alla notifica ai Servizidella Commissione europea della bozza del POR Campania FSE 2014-2020, apportando allaversione definitiva del Programma le modifiche e le integrazioni richieste dai Servizi dellaCommissione europea in accoglimento delle osservazioni formali ed informali pervenute.
La Commissione europea con Decisione n. C(2015)5085/F1 del 20 luglio 2015 haapprovato il POR Campania FSE 2014-2020 e la Giunta Regionale ne ha preso atto conDeliberazione n. 388 del 2 settembre 2015.
Si riporta, di seguito, il piano finanziario del POR Campania FSE 20 14-2020 distinto perAssi prioritari di investimento e per quote di cofinanziamento ed annualità.
% Asse suASSE Quota Totale Quota Comunitaria
Totale
I— Occupazione 42,00% 351.606.000 263.704.500
lI — Inclusione 21,98% 184.010.000 138.007.500
III — Istruzione e formazione 30,52% 255.493.200 191.619.900
IV — Capacità istituzionale 3,00% 25.110.000 18.832.500
V — Assistenza Tecnica 2,50% 20.957.147 15.717.860
100,00% 837.176.347 627.882.260
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
POR FSE 2014-2020
UE Stato Regione TotaleAnnualità
627.882,60 146.505.861 62.788.226 837.176.347
2015 142.581.082 33.268.920 14.258.108 190.108.110
2016 93.252.315 21.758.873 9.325.232 124.336.420
2017 95.118.622 22.194.345 9.511.862 126.824.829
2018 97.022.222 22.638.518 9.702.223 129.362.963
2019 98.963.855 23.091.567 9.896.385 131.951.807
2020 100.944.164 23.553.638 10.094.416 134.592.218
Totale 627.882,60 146.505.861 62.788.226 837.176.347
Nella Delibera CIPE n. 10/2015 è stabilito, tra l’altro, che ‘... (omissis)... il Fondo dirotazione assicura la copertura delle risorse necessarie per il riequilibrio finanziario per la RegioneCampania di cui ai decreti del Ministero dell’economia e delle finanze numeri 47 e 48 del 2013,nei limiti dell’importo di 320 milioni di euro (omissis) .... Le risorse per il riequilibriofinanziario potranno essere utilizzate, per i programmi operativi della Regione Campania, inaggiunta alla quota di coFinanziamento nazionale ovvero per ridurre l’apporto del bilancioregionale alla quota di cofinanziamento nazionale”.
Le succitate risorse destinate dalla Delibera CIPE n. 10/2015 alla Regione Campania,come previsto anche nella Delibera di Giunta Regionale n.19l del 03/05/2016, sarannoparzialmente utilizzate a copertura dell’intera quota regionale di cofinanziamento del PORCampania FSE 2014-2020 per l’ammontare complessivo di euro 62.788.226,00.
Con la Delibera n. 191 del 03/05/2016, inoltre, la Giunta Regionale, al fine di dare avvio alProgramma. ha istituito nel bilancio gestionale 2016-2018, in applicazione delle disposizioniintrodotte dal D.Lgs n.l 18/2011, i pertinenti capitoli di entrata e di spesa iscrivendo, sulla base delpiano finanziario di cui alla Decisione n. C(20 15)5085/Fi del 20 luglio 2015, le relative risorse intermini di competenza e di cassa nel bilancio previsionale per l’annualità 2016 e di competenzanel bilancio previsionale perle annualità 2017 e 2018 come nella tabella di seguito riportata.
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
DGR 191/2016 ss.mm.ii.
ASSE Annualità 2016 Annualità 2017 AnnuaLità 2018
I — Occupazione 132.063.673,09 53.265.206,28 54.331.198,09
lI — Inclusione 69.114.396,50 27.875.891,22 28.433.768,94
III — Istruzione e formazione 96.008.033,86 38.704.965.21 39.479.564,29
IV — Capacità istituzionale 9.386.894,74 3.803.943,47 3.880.071,41
V — Assistenza Tecnica 7.871.531,81 3.174.822,82 3.238.360,27
314444.530,00 126.824.829,00 129.362.963,00
Relativamente al fabbisogno finanziario espresso dai diversi responsabili di obiettivo specifico sirappresenta di seguito la previsione degli importi da iscrivere nel Bilancio 2017-2019.
Previsione di Bilancio
Annualità Annualità Annualità Annualità AnnualitàAsse Totale
2016 2017 2018 2019 2020
I 132.063.673,09 64.728.448,24 63.832.988,87 35.448.445,16 55.532.444,64 351.606.000,00
69.114.396,50 29.426.237,60 30.501.894,94 27.211.478,95 27.755.992,01 184.010.000,00
96.008.033,86 74.654.599,86 38.512.392,56 18.726.053,98 27.592.119,74 255.493.200,00
IV 9.386.894,74 5.214.940,09 3.924.721,38 3.601.809,30 2.981.634,49 25.110.000,00
V 7.871.531,81 3.174.822,82 3.238.360,27 3.303.167,16 3.369.264,94 20.957.147,00
314.444.530,00 177.199.048,61 130.010.358,02 88.290.954,55 117.231.455,82 837.176.347,00
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
C) POC 2014/2020:
11 POC — Programma Operativo Complementare di Azione e Coesione per il 20 14/2020 - èstato proposto dalla Regione Campania, ai sensi della citata Deliberazione CIPE n, 10/2015 edell’art. I, comma 804 della L. n. 208/2015 (Legge di stabilità 2016) ed è stato approvato dalGoverno con Le Deliberazioni del CIPE n. 11 e n. 12 del 1/05/20 16.
In virtù dei provvedimenti statali richiamati, la Regione ha a disposizione risorse per unvaLore complessivo di € 1.732.752.766,00, tutte di fonte statale, da utilizzare per il completamentodegli interventi avviati nel ciclo di programmazione 2007/20 13 e per finanziare ulteriori interventinell’ambito della programmazione unitaria 2014/2020, in base alle linee di azione approvate. Inparticolare, per questi ulteriori interventi la Delibera CIPE n. 11/2016 destina risorse per €1.236.213.336,77, mentre la Delibera CIPE n. 12/2016 assegna risorse per € 496.539.429,23 per ilcompletamento dei progetti, in base a quanto stabilito dal citato art. 1, comma 804 della L. n.208/2015.
iscritti in bilancio (DGR n.14/2020 (POC) - Del. CIPE(POC) — Art. 1. co. 804 L.
Il POC non ha un piano finanziario: ad ottobre 2016 sono state acquisite ed iscritte inbilancio. in virtù di provvedimenti esecutivi, entrate per un tòtale di € 1.230.306.896,36, che sonostate anche accertate, come riportato nel seguente prospetto:
2016 2017 2018
Capitolo Importo Capitolo Importo Capitolo Importo
2040 684.246.467,13 2040 37.015.000,00 2040 12.506.000,00
2042 496.539.429,23 2042 0 2042 0
Totale 1.180.785.896,36 Totale 37.015.000,00 Totale 12.506.000,00
D) PSR 2014/2020
Con la Decisione di Esecuzione della Commissione Europea C (2015) 8315 finaledel 20 novembre 2015 la Commissione UE ha approvato il Programma di Sviluppo Ruraledella Regione Campania (P.S.R.) per il periodo di Programmazione 2014-2020. La Giuntaregionale con la Deliberazione 565 del 24 novembre 2015 ha preso atto dell’approvazionedel P.S.R. Campania 2014-2020 da parte della Commissione. 11 Programma di svilupporurale della Campania 20 14-2020 reca una dotazione finanziaria complessiva pari ad euro1.110.935.000,00. Tale dotazione finanziaria complessiva è suddivisa per anno nel modoseguente:
2015 2016 2017 2018 2019 2020 Totale complessivo236.504.000,00 237.368.000,00 158.846.000,00 159.080.000,00 159.398.000,00 159.739.000,00 1.110.935.000,00
In357/2015)11/2016”208/2015
relazione al finanziamento del Programma sono statii capitoli 2040 “Piano Operativo Complementare 20
e 2042 “Piano Operativo Complementare 20 14/2020—Del CIPE 12/2016”.
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
Con la Deliberazione C.I.P.E. n 10 del 28 gennaio 2015 “Definizione dei criteri dicofinanziamento pubblico nazionale dei programmi Europei per il periodo di programmazione2014-2020 e relativo monitoraggio. Programmazione degli interventi complementari di cuiall’articolo I, comma 242, della legge n. 147/2013 previsti nell’accordo di partenariato 20 14-2020” è stato stabilito che per il P.S.R. Campania 2014-2020 la copertura della spesa pubblicanecessaria all’attuazione del Programma è cosi suddivisa tra U.E., Stato e Regione:
UE Stato Regione Totale
60,5% 27,65% 11,85% 100%
Nella Delibera CIPE n. 1012015 è stabilito, tra l’altro, che “...(ornissis,L. il Fondodi rotazione assicura la copertura delle risorse necessarie per il riequilibrio finanziario per laregione Campania di cui ai decreti del Ministero dell’economia e delle finanze numeri 47 e 48 dcl2013, nei limiti dell’importo di 320 milioni di euro ....(ornissis) .... Le risorse per il riequilibriofinanziario potranno essere utilizzate, per i programmi operativi della regione Campania, inaggiunta alla quota di cofinanziamento nazionale ovvero per ridurre l’apporto del bilancioregionale alla quota di cofinanziamento nazionale”.La Regione Campania utilizza le risorse inquestione per ridurre l’apporto del bilancio regionale alla quota di cofinanziamento nazionale deiprogrammi operativi POR FESR, POR FSE e PSR 2014/2020. NeLl’esercizio 2016 è statagarantita una quota di cofinanziamento regionale per euro 13.000.000,00, con risorse libere dibilancio.
Per il periodo di programmazione in corso l’art. 38 comma 1 del 1306/2013 fissa, per ildisimpegno automatico, la regola n+3. Il Regolamento 1303/13 agli art. 20,21 e 22 costituisceuna riserva finanziaria di efficacia dell’attuazione pari al 6% della dotazione FEASR del PSR14/20 e ne definisce le modalità di verifica tenuto conto delle perfornance di pagamenticertificati al 2018 sulle singole priorità dello sviluppo rurale. Il non conseguimento ditalitarget intermedi comporta una penalizzazione finanziaria a livello di priorità.
La normativa a base del PSR 2014/2020 - reg (UE) 335/13, 1310/2013, 807/14- rendeammissibili al nuovo pacchetto finanziario le spese connesse al completamento di interventi icui impegni giuridicamente vincolanti sono stati assunti nel precedente periodo diprogrammazione (trascinamenti) purchè siano rispettate alcune condizioni specifiche.
Sulla base di queste considerazioni l’AdG ha programmato per il triennio 2016-2018una calendarizzazione dei bandi in uscita al fine di generare un flusso di pagamenti necessari alconseguimento dell’ obiettivo di peifomance.
Sulla base dei primi bandi emanati e dell’andamento previsto dei pagamenti, inclusiquelli relativi ai trascinamenti, la tabella sottostante riporta l’ammontare di risorse regionalinecessarie a coprire la quota regionale.
Trimestre I ( Trimestre 2 Trimestre 3 I Trimestre 4totaleimporti - Quota Regionale
2017 1.149.292.17 2.298.584.33 4597.16866 14.940.798.15 22.985.843,312018 1.641.845.95 3.283.69(30 6.567.383,80 21.343.997,36 32.836.919,012019 2.324.637.02 4.649.274.05 9.298.548.L0 30.220.28132 46.492.740.50
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
fì
E) FONDO EUROPEO PER GLIAFFARI MARITTIMI E PER LA PESCA WEAMP).FEAMP CAMPANIA 2014-2020
Il Fondo europeo per gli affari marittimi e per la pesca - FEAMP — (istituito con Reg. UE508 del 15 maggio 2011 del Parlamento e del Consigflq) è il nuovo strumento finanziarioconcepito dalla Unione Europea per il periodo 20 14-2020, in sostituzione del FEP, per garantire losviluppo sostenibile dei settore della pesca e dell’acquacoltura.
L’obiettivo generale della Politica Comune della Pesca - PCP - è quello di garantire che leattività di pesca e di acquacoltura contribuiscano alla creazione di condizioni ambientalisostenibili a lungo termine, necessarie per lo sviluppo economico e sociale. Inoltre, essa dovrebbefavorire un aumento della produttività, un equo tenore di vita per gli operatori del settore, lastabilità dei mercati e, infine, dovrebbe garantire la disponibilità delle risorse e la fornitura diderrate al consumatore a prezzi ragionevoli.
L’ambito di applicazione del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP)comprende il sostegno alla Politica Comune della Pesca per la conservazione delle risorsebiologiche marine, per la gestione delle attività di pesca e delle flotte che sfruttano tali risorse eper le risorse biologiche di acqua dolce e l’acquacoltura. nonché per la trasformazione e lacommercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura.
11 FEAMP, secondo la previsione dell’an.4 del Regolamento UE N.508/2014, contribuisceal raggiungimento dei seguenti obiettivi:
a) promuovere una pesca e un’acquacoltura competitive, sostenibili sotto il profilo ambientale,redditizie sul piano economico e socialmente responsabili;
b) favorire l’attuazione della Politica Comune della Pesca;
e) promuovere uno sviluppo territoriale equilibrato e inclusivo delle zone di pesca e acquacoltura;
d) favorire lo sviluppo e l’attuazione della PMI dell’Unione in modo complementare rispetto allapolitica di coesione e alla PCP.
Una sintesi delle misure attuative attraverso il cui finanziamento saranno perseguiti gliobiettivi finora descritti sono:
O Innovazione organizzativaO Partenariati tra esperti scientifici e pescatoriE Promozione del capitale umano e formazioneo Diversificazione e nuove forme di redditoO Sostegno all’avviamento per i giovani pescatoriO Salute e sicurezzaO Arresto temporaneo delle attività di pescaO Arresto definitivo delle attività di pescaO Fondi di mutualizzazione per eventi climatici avversi ed emergenze ambientali
Al pari della precedente programmazione 2007/2013, appena conclusa, le regioni agisconoquali Organismi Intermedi, delegati dall’Autorità di gestione - la DO Pesca marittima eacquacoltura del MTPAAF.
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
Nel mese di luglio 2014 è stato raggiunto l’accordo tra i Ministri della Pesca della UE suicriteri di riparto del nuovo Fondo le cui risorse sono stabilite a circa 6,5 miliardi.
All’italia sono stati attribuiti 424 Meuro e sulla base dell’intesa raggiunta nella riunionedella Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome del 17dicembre 2015 e del consequenziale Decreto del Ministro per le Politiche Agricole del 19 gennaio2016 è stata effettuata la ripartizione delle risorse FEAMP assegnate, rispettivamente, allo Stato ealle Regioni e alle Province Autonome, distinte per le Priorità 1,2,4 e 5 e per l’Assistenza Tecnica(Allegato al DM).
in data 9.6.20 16 la Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e leProvince autonome di Trento e Bolzano ha sancito l’intesa sull’Accordo Multiregionale perl’attuazione coordinata degli interventi cofinanziati dal Fondo europeo per gli Affari Marittimi ela Pesca. Il citato Accordo stabilisce il Piano Finanziario della Regione Campania — 0.1. — pari adeuro 73.238.109.24. corrispondente al 12,73%
Le quote di cofinanziamento del Piano finanziario FEAMP della Regione Campania sono:
- quota UE 36.785.426,00 50%;
- quota Stato (FdR) 25.516.878,27 35%;
- quota regionale 10.935.804,97 15%
A seguito dell’avvenuta ricezione, ai sensi dell’art. 134, comma 1, del Reg. (UE) n.1303/2013, delle quote di prefinanziamento, comunitaria e nazionale, per l’annualità 2014 e2015/2016, il MiPAAF — Autorità di Gestione del P.O FEAMP ha provveduto a calcolare la quotaparte spettante a ciascun Organismo intermedio ed ha assegnato alla Regione Campania leseguenti quote:
- quotaUE 1.117.551,49;
- quota Stato (FdR) 962.360,89.
ALTRE ENTRATE
Non risultano accesi prestiti, mentre risulta formalmente iscritta una anticipazione dicassa da richiedere all’istituto tesoriere fino alla concorrenza di euro 1.000.000.000,00.
Al riguardo, si segnala che la Regione dal 2012 non richiede anticipazioni di cassa alproprio tesoriere.
Risultano, infine, iscritti per il 2017 per euro 3.766.667.648,02 per il 2018 euro3.766.227.648,02 e per il 2019 per euro 3.765.786.448,02 nelle entrate per conto terzi e partitedi giro con importi corrispondenti nelLe spese.
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
SPESA
Le spese correnti per l’anno 2017 ammontano ad euro 12.546.753.675,65, quelle in contocapitale ammontano ad euro 1.957.975.825,68.
Quelle per incremento attività finanziarie ad euro 1.110.000,00, tra cui sono previste quelleper la ricapitalizzazione del Trianon.
Le spese per rimborso prestiti e mutui ammontano ad euro 2.755.135.373,87, comprensivedel Fondo anticipazioni di liquidità di cui agli articoli 2 e 3 del Decreto Legge 8 aprile 2013, n.35. convertito con modificazioni in Legge 6 giugno 2013, n. 64, per effetto della contabilizzazioneprevista dall’articolo 1, commi da 692 a 700, della legge 28 dicembre 2015, a. 208
Le anticipazioni di tesoreria ammontano ad euro 1.000.000.000,00 e quelle per partite digiro ammontano ad euro 3.766.667.648,02, per un totale dei titoli di spesa di euro22.027.642.523,22.
Le spese correnti per l’anno 2018 ammontano ad euro 12.344.334.205,08, queLle in contocapitale ammontano ad euro 1588.048.813,64, quelle per incremento attività finanziarie ad euro110.000,00, quelle per rimborso prestiti e mutui ad euro 2.688.289.718,72, quelle peranticipazioni di tesoreria ammontano ad euro 1.000.000.000,00 e quelLe per partite di giroammontano ad euro 3.766.227.648,02, per un tota[e dei titoli di spesa di euro 21.387.010.385,46.
Le spese correnti per l’anno 2019 ammontano ad euro 12.307.504.218,83 queLle in contocapitale ammontano ad euro 688.395.715,85, quelle per incremento attività finanziarie ad euro110.000,00, quelle per rimborso prestiti e mutui ad euro 2.615.699.465.36, quelle peranticipazioni di tesoreria ammontano ad euro 1.000.000.000,00 e quelle per partite di giroammontano ad euro 3.765.786.448,02, per un totale dei titoli di spesa pari a euro20.377.495.848,06.
Di seguito, l’articolazione delle spese per tipologie maggiormente rappresentative dellepolitiche di bilancio.
PERSONALE
I dati relativi alle spese di personale evidenziano che la tendenza ai forte calo di questaimportante componente del bilancio si conferma anche per il triennio 2017-2019.
Nel confrontare i dati relativi alle spese del personale rispetto agli stanziamenti delbilancio di previsione 2016-2018 allo scopo di fornire ulteriori informazioni di caratterequantitativo e descrittivo ed al fine di migliorare la capacità informativa del bilancio. occorreprecisare un aspetto. Ai sensi D.Lgs. 118/2011 art. 14 comma 3bis “Le Regioni, a seguito dimotivate ed effettive dUficoltà gestionali per la sola spesa di personale, possono utilizzare inmaniera strumentale, per non più di due esercizi finanziari, il programma ‘Risorse umane”,all ‘interno della missione “Servizi istituzionali, generali e di gestione “. Avendo la RegioneCampania già beneficiato di questa possibilità per gli anni 2015 e 2016, per il bilancio di
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
previsione 2017-2019 è invece tenuta ad adempire pienamente l’obbligo di legge stabilito dal surichiamato disposto normativo.
Tale riclassificazione del bilancio, è stata realizzata attraverso un processo a fasi:O quantificazione delle spese per il personale per singola Struttura organizzativa sulla base
della Delibera di Giunta Regionale n. 295 del 21 giugno 2016 (Dipartimenti, Direzioni,Staff, Uffici Speciali e UOD);
O riconduzione delle strutture organizzative in funzione delle rispettive competenze allemissioni e programmi definite dall’Allegato M/14 al D. Lgs 118/2001;aggregazione dei dati di spesa e successiva creazione dei capitoli di bilancio di nuovaistituzione.
Il processo di quantificazione per gli stanziamenti previsionali per l’anno 2017, nel rispettodel principio del contenimento della spesa del personale, ha determinato una riduzionedell’assestato di competenza della Direzione delle Risorse Umane di circa E. 12.000.000,00, parial 4% circa in meno rispetto al 2016. Per gli anni 2018-2019 si è provveduto, laddove possibile,ad un taglio lineare sugli stanziamenti nella misura del 3%, considerando il trend ormai stabile diriduzione della spesa per il personale dipendente alla luce delle cessazioni previste e della semprepiù stringente normativa statale in ordine al tum over.
In particolare, il dato aggregato relativo al capitolo 30 — stipendi ed altri assegni fissi per ilpersonale non dirigente - presenta una contrazione di circa il 4,5%, con un risparmio di circa E.5.900.000,00. Tale riduzione ovviamente incide a cascata anche sui rispettivi capitoli relativi alfinanziamento degli oneri riflessi e dell’Irap. Il capitolo 66 relativo al fondo delle posizioniorganizzative è stato valorizzato in base agli importi delle ultimi provvedimenti adottati; inoltre, siè scelto di non decurtarlo negli anni 2018-2019, in quanto sono attesi al riguardo provvedimentida parte delle strutture competenti. Il capitolo 70, su cui gravano le spettanze accessorie di tutto ilpersonale del comparto presenta un incremento rispetto all’assestato 2016, a causa del maggiorcosto determinato dal trasferimento nei moli dalla Giunta del personale provinciale addetto alleffinzioni non fondamentali. Anche detto capitolo non è stato interessato dalla decurtazione per gliarmi 2018-2019, in quanto la normativa di riferimento prevede che “ i compensi... accessori delpersonale trasferito rimangono determinati negli importi goduti antecedentemente altrasferimento e non possono essere incrementati fino all ‘applicazione del CCDJ sottoscrittoconseguentemente al primo CCNL di lavoro stipulato dopo la data di entrata in vigore della legge56/2014”. Alla luce delle previsioni elaborate dalla Direzione delle Risorse Umane tale processopotrebbe comportare, a regime, un aumento ben più rilevante di quello esposto in bilancio e adoggi impossibile da prevedere. Infine, il capitolo 1450, deputato a sostenere la spesa del personaledelle ex province relativamente al primo semestre 2016, personale che successivamente ètransitato nei ruoli regionali a decorrere dal 01/07/2016, è stato rideterminato per gli anni oggettodel bilancio di previsione, consolidando solo il costo di 68 unità appartenenti alle strutture Museie Biblioteche.
In via prudenziale, i capitoli interessati da un maggior costo eventualmente derivantedall’applicazione dei CCNL compatto e dirigenza, sono stati incrementati nella misura del 3%.
In ogni caso, appare opportuno sottolineare che il continuo processo di riduzione degliorganici potrebbe aver raggiunto un limite, che deve essere attentamente valutato, in relazione alleesigenze di garantire un funzionamento alla macchina amministrativa della Regione adeguato agliobiettivi prefissati.
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SPESE PER COLLABOL&ZIONI COORDINATE E CONTINUATIVE
Per quanto concerne la spesa di personale per collaborazioni coordinate e continuative si premetteche l’articolo 9. comma 28, D.L. 31 maggio 2010, n. 78, convertito in legge, con modificazioni,dall’art. 1, comma 1, legge 30 luglio 2010, n. 122, prevede che “a decorrere dall’anno 2011, leamministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, le agenzie, incluse le Agenziefiscali di cui agli articoli 62, 63 e 64 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, e successivemodUìcazioni, gli enti pubblici non economici, le università e gli enti pubblici di cui all’articolo70, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modUìcazioni eintegrazioni, le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura fermo quanto previstocicigli articoli 7 comma 6, e 36 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, possono m’valersi dipersonale a tempo determinato o con convenzioni ovvero con contratti di collaborazionecoordinata e continuativa, nel limite del 50 per cento della spesa sostenuta per le stesse finalitànell’anno 2009
Ancora, il eomma 28 dell’articolo 9 prevede, che “i limiti di cui al primo e al secondo periodonon si applicano nel caso in cui il costo del personale sia coperto da finanziamenti specUìciaggiuntivi o da fondi dell’Unione europea; nell’ipotesi di cofinanzianzento, i limiti ,nedesimi nonsi applicano con rtferimento alla sola quota finanziata da altri soggetti”.
Atteso che le disposizioni in questione costituiscono principi generali ai fini del coordinamentodella finanza pubblica ai quali si adeguano le regioni, le province autonome, gli enti locali e glienti del Servizio sanitario nazionale si precisa che:
1) dal conto annuale per l’anno 2009 della Giunta Regionale la spesa sostenuta per ilpersonale a tempo determinato o con convenzioni ovvero con contratti di collaborazionecoordinata e continuativa, al netto di finanziamenti specifici o da fondi dell’unioneeuropea, ammonta ad euro 3.511.588,00;
2) la spesa sostenuta nell’anno 2009 dal Consiglio Regionale per il personale a tempodeterminato o con convenzioni ovvero con contratti di collaborazione coordinata econtinuativa, rilevante ex articolo 9, comma 28, D.L. 31 maggio 2010, n. 78, ammonta adeuro 4.014.368.00. così come comunicato dal Capo Dipartimento Segreteria GeneraleAmministrativa del Consiglio Regionale con nota prot.gen. 2014.0024278/P del23/12/20 14.
Complessivamente, dunque, la spesa sostenuta nell’anno 2009 dalla Giunta Regionale e dalConsiglio Regionale per il personale a tempo determinato o con convenzioni ovvero con contrattidi collaborazione coordinata e continuativa ammonta ad euro 7.525.956,00.
Per tutto quanto sopra rappresentato la spesa della Giunta Regionale e del Consiglio Regionale peril personale a tempo determinato o con convenzioni ovvero con contratti di collaborazionecoordinata e continuativa nell’anno 2016 non poteva essere superiore ad euro 3.762.978,00,cornspondente al 50 per cento della spesa sostenuta per le stesse finalità nell’anno 2009.
Con nota prot. 20l4.0003746/P del 18/07/2014 il Collegio dei Revisori ha precisato che, inriferimento ai dati di bilancio da individuare ai fini del confronto tra la spesa sostenuta nell’anno2009 relativamente al personale a tempo determinato o con convenzioni ovvero con contratti dicollaborazione coordinata e continuativa con quella dell’anno di riferimento, in assenza di
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
espressi divieti e data l’unicità dell’Ente, appariva opportuno utilizzare i dati aggregati delConsiglio Regionale e della Giunta regionale.
Per effetto della precisazione del Collegio dei revisori, con DGRC n. 68 del 23 febbraio 2015,sulla scorta della spesa monitorata al 23 febbraio 2015 ammontante ad € 484.482,41, è statalimitata la spesa della Giunta Regionale nell’anno 2015 per il personale a tempo determinato ocon convenzioni ovvero con contratti di collaborazione coordinata e continuativa rilevante exarticolo 9. comma 28, D.L. 31 maggio 2010. n. 78, entro un importo massimo di euro1.005.794.00.
Similmente con DGRC n. 101 del 15 marzo 2016, sulla base dei dati forniti da tutti gli ufficiregionali nell’anno 2016 risultano contratti in corso, rilevanti ex articolo 9, comma 28. D.L. 31maggio 2010, n. 78, per un ammontare complessivo pari ad euro 1.056.656,27 è stata limitata laspesa della Giunta Regionale nell’anno 2016 per il personale a tempo determinato o conconvenzioni ovvero con contratti di collaborazione coordinata e continuativa rilevante ex articolo9, comma 28, D.L. 31 maggio 2010, n. 78, entro un importo massimo di euro 1.255.794,00rispetto al plafond utilizzabile di euro 1.755.794,00.
La spesa autorizzata nel bilancio pLuriennale rilevante ex articolo 9. comma 28, D.L. 31 maggio2010. n. 78 è pari ad euro 1.230.000,00 per l’anno 2017, ed euro 830.000,00 per gli anno 2018 e2019.
PIANO FORESTALE GENERALE
Gli interventi previsti dal Piano Forestale Generale ex L.R. n.1 1/96 per investimenti inprogetti di riqualificazione del patrimonio boschivo a fini del consolidamento e della difesa delsuolo, sono ricomprese, in ragione della dimensione e complessità degli interventi per lo svilupposocio-economico della regione, al fine di dare un rapido avvio e garantire l’attuazione degliinterventi considerati strategici per la regione Campania il Governatore della regione Campania edil Presidente del Consiglio, in data 01 maggio 2016 hanno siglato il Patto per lo sviluppo dellaregione Campania con cui sono state individuate le risorse per dare Attuazione degli interventipriodtari e sono state individuate le aree di intervento strategiche per il territorio. Tra gli interventipiù rilevanti sono stati inseriti quelli sulle “green infrastructnre’ forestali regionaLi nell’ambito deiPiani dì forestrione e bonifica montana degli enti delegati. Per questi interventi nel sopra citatopatto sono stati messi a disposizione 240 milioni di euro a valere sui Fondi di Sviluppo eCoesione.
SANLTA’
Per quanto concerne la spesa sanitaria, essa rappresenta per il peso che ha sul bilancioregionale, per le implicazioni dirette sulla popolazione e per le complessità gestionali, il settorepiù rilevante del bilancio regionale.
In conseguenza dell’elevato disavanzo 2004 e 2005 del servizio sanitario regionale la RegioneCampania ha stipulato il 13 marzo 2007 con i Ministri dell’Economia e delle Finanze e dellaSalute, Il Piano di Rientro dal Disavanzo del Settore Sanitario 2007 - 2009, ai sensi dell’an. 1,comma 180, legge 30 dicembre 2004, n. 311.
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
Il rilevante disavanzo sanitario ha comportato l’incremento dall’anno d’imposta 2006 dellealiquote dell’addizionale regionale IRPEF e dell’ILkP fino alla misura massima prevista dallanormativa vigente, in applicazione della Legge Finanziaria dello Stato per il 2006 (art. 1, comma277).
Dopo i primi due anni di attuazione del Piano di Rientro, i Ministeri dell’Economia e dellaSalute hanno valutato insufficienti le misure di ristrutturazione del servizio sanitario adottate dallaRegione, ipotizzando rischi di tenuta dei conti, connessi al notevole contenzioso in essere con iprivati in materia di tetti di spesa e di mancato o ritardato pagamento. Pertanto, con delibera delConsiglio dei Ministri del 28 luglio 2009, il Presidente pro tempore della Giunta Regionale è statonominato Commissario ad acta per l’Attuazione del Piano di Rientro ai sensi dell’art. 4 della leggen. 222 del 29 novembre 2007.
Il commissariamento delLa Regione ha comportato il blocco totale del turn over, il divieto dieffettuare spese non obbligatorie e. dalL’anno d’imposta 2010, l’ulteriore incremento dellealiquote delle imposte regionali: ± 0,30 per l’addizionale IRPEF e + 0,15 per l’IRAP. inapplicazione della legge 23 dicembre 2009, n. 191 (Finanziaria dello Stato per l’esercizio 2010).
La stessa legge 191/2009, all’an. 2, comma 88, ha stabilito che: “Per le regioni già sottoposte aipiani di rientro e già commissariate alla data di entrata in vigore della presente legge restanofermi l’assetto della gestione commissariale previgente per la prosecuzione del piano di rientro,secondo programmi operailvi, coerenti con gli obiettivi finanziari programmati, predisposti dalcommissario ad acta ...“. Pertanto, con delibera del Consiglio dei Ministri del 23 aprile 2010, ilnuovo Presidente della Regione Campania è stato nominato Commissario ad acta per laProsecuzione del Piano di Rientro, con il compito di predispone ed attuare i programmi operativiprevisti dal citato art. 2, comma 88, della legge n. 191/09.
Recentemente, poi. l’art. 1, comma 569. della legge 23 dicembre 2014, n. 190, (legge diStabilità per l’esercizio 2015) ha modificato il sopra citato art. 2, comma 88, della legge n.191/2009, disponendo che le nomine a commissario ad acta per la predisposizione, l’adozione ol’attuazione del piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario, effettuate dal 1 gennaio 2015sono incompatibili con l’affidamento o la prosecuzione di qualsiasi incarico istituzionale presso laregione soggetta a commissariamento. Si è determinata, quindi, una vacatio della carica diCommissario ad acm dal 18 giugno 2015, data in cui lUfficio elettorale della Corte di Appello diNapoli ha proclamato il nuovo Presidente della Regione, all’il dicembre 2015, data in cui ilConsiglio dei Ministri ha deliberato la nomina del Dott. J. Polimeni a detto incarico.L’insediamento è intervenuto, poi, il 13 gennaio 2016.
Tra i principali provvedimenti adottati dal Commissario ad acta si richiama:
a) il decreto n. 41 del 14 luglio 2010, con il quale sono stati aggiornati e riformulati i programmioperativi su cui si incentra l’azione di risanamento, suddivisi secondo le seguenti Linee diintervento:
I. Riassetto della rete ospedaliera e territoriale
2. Ridefinizione dell’Assistenza sanitaria da erogatori privati accreditati ed altri interventidi razionalizzazione assistenziale
3. Farmaceutica ospedaliera e convenzionata
4. Manovre sul Personale
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
5. Centralizzazione degli acquisti
6. Adozione di nuovi procedimenti contabili e amministrativi
7. Documenti Programmatici Aziendali
I Programmi Operativi sono stati, poi, aggiornati con successivi decreti commissariali n. 45/2011,n. 53/2012, n. 153/2012, n. 24/2013, n. 82/2013, n. 18/2014 e n. 108/2014, per il triennio 2013 —
2015; mentre i Programmi Operativi 2016 — 2018 sono stati elaborati e trasmessi perl’approvazione al Ministero della salute e al Ministero dell’economia e finanze sulla proceduraSIVEAS il 26/7/2016 e, con ulteriori modifiche, il 4/11/2016.
b) i decreti commissariali n. 49 del 27/9/2010 e n. 33 del 17/5/20 16, inerenti al riassetto della reteospedaliera pubblica e privata, con adeguati interventi per la dismissione / riconversione /riorganizzazione dei presidi non in grado di assicurare adeguati profili di efficienza e di efficacia,analisi del fabbisogno e conseguente modifica del Piano Ospedaliero regionale in coerenza con ilpiano di rientro.
c) i decreti commissariali n. 98 del 20/9/2016 e n. 99 del 22/9/2016, inerenti, rispettivamente, allaistituzione della rete oncologica ed al “Piano regionale di Programmazione della Rete peri ‘Assivtenza Territoriale 2016—2018”.
d) il decreto n. 22 del 22 marzo 2011, che ha approvato il Piano Sanitario Regionale per il triemilo2011 -2013
e) il decreto n. 125 del 10ottobre2012, che ha approvato il Programma, concertato con i Ministeridella salute e dell’economia e finanze, dell’intervento che la Regione Campania intende attivareper migliorare il governo del Servizio Sanitario Regionale (“SSR”) attraverso lo sviluppo dellefunzioni gestionali e contabili sia a livello centrale che a livello locale. In particolare, le azionipreviste dal Programma si configurano lungo due direttrici:
1. realizzazione di un intervento finalizzato alla raccolta sistematica dei dati necessari per ilgoverno del disavanzo della spesa nel settore sanitario e per monitorare i Livelli Essenziali diassistenza, in attuazione delle disposizioni recate dall’art. 79 comma I sexies della L. 133/08 cheprevede, per le Regioni in Piano di Rientro, l’opportunità di utilizzare risorse ex art. 20 da“investire” nella realizzazione di un programma finalizzato a garantire La disponibilità di datieconomici, gestionali e produttivi delle strutture sanitarie operanti a livello locale, “perconsentime la produzione sistematica e l’interpretazione gestionale continuativa, ai fini dellosvolgimento delle attività di programmazione e di controllo regionale e aziendale, in attuazionedei piani di rientro. I predetti interventi devono garantire la coerenza e l’integrazione con lemetodologie definite nell’ambito del Sistema nazionale di verifica e controllo sull’assistenzasanitaria (SiVeAS), di cui all’articolo I, comma 288, della legge 23 dicembre 2005. n. 266, e con imodelli dei dati del Nuovo Sistema Informativo Sanitario nazionale (NSIS)”. L’intervento sipropone di realizzare un modello di monitoraggio coerente con la metodologia di analisi definitanell’ambito del Sistema nazionale di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria e con il modelloindividuato dal sistema informativo sanitario nazionale.
2. realizzazione delle attività di accompagnamento della Regione e delle aziende nell’ambito di unprocesso che deve portare le stesse alla certificabilità dei bilanci del SSR (Bilancio consolidato,bilancio della gestione accentrata, bilanci individuali delle Aziende) in attuazione di quantoprevisto dall’art. 2, comma 70, della Legge n. 191/09 dove è stabilito che “per consentire alleregioni l’implementazione e lo svolgimento delle attività previste dall’articolo 11 della citata intesaStato-Regioni in materia sanitaria per il triennio 2010- 2012, dirette a pervenire alla certificabilità
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
dei bilanci delle aziende sanitarie, alle regioni si applicano le disposizioni di cui all’articolo 79,comma 1-sexies, lettera c), del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, conmodificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”.
Il Programma prevede una spesa complessiva di 37,5 E/milioni nell’arco di tre anni, finanziata peril 95% con oneri a carico dello Stato e per il 5% a carico della Regione.
Il relativo Accordo di Programma tra il Ministero della salute e la Regione Campania è statostipulato il 2 aprile 2015 e con nota del 30settembre2016 il Ministero della salute ha comunicatoche il progetto è stato ammesso al finanziamento statale. Conseguentemente sta per essere banditala gara, che dovrà essere espletata ed aggiudicata entro il 30 giugno 2017.
i decreti n. 19/2012, n. 90/2012, n. 91/2012 n. 124/2012, n. 151/2012, n. 10/2013, 49/2013, n.50/20 13, n. 73/2013, che hanno consentito di sbloccare il processo di accreditamento istituzionaledelle strutture private, recuperando un ritardo di circa 10 anni. A seguito delle verifiche delledichiarazioni e dei requisiti in possesso delle strutture sanitarie private, svolte dagli appositi“Comitati di Coordinamento Aziendale per l ‘Accreditamento” (CCAA), istituiti da ciascuna ASLai sensi del Regolamento n. 1/2007 deI Consiglio Regionale, il Commissario ad acta ha emanaton. 160 decreti commissariali (di cui 7 nel 2013,81 nel 2014, 10 nel 2015 e 62 nel 2016) che hannoaccreditato circa il 92%% delle strutture private. Si prevede di completare entro il 2016 il percorsodi accreditamento delle strutture private, salvo situazioni particolari e in contenzioso.
L’accreditamento delle strutture sanitarie pubbliche è invece, ancora in itinere, essendonecessariamente subordinato al completamento della I e lI fase dei Programmi di Investimento inedilizia sanitaria, finanziati con i fondi dell’an. 20 della legge 67/1988 e s.m.i. (circa euro 220milioni di investimenti) ed all’avvio della III fase, per la quale sono programmati n. 49 interventipriodtari, che sono oggetto di un prossimo Accordo di Programma, per un importo complessivo dicirca euro 170 milioni, di cui circa euro 162 milioni (95%) a carico dello Stato e circa curo 8milioni (5%) a carico della Regione.
L’attuazione dei Programmi Operativi ha consentito di ridurre il disavanzo del servizio sanitarioregionale dai 773 milioni di euro del 2009, a 496 milioni nel 2010, a 245 milioni nel 2011, a 111milioni nel 2012, ad un avanzo di circa 8 milioni neL 2013 e ad un utile di euro 127,8 milioni nel2014 e di euro 49,8 milioni nel 2015.
Per il 2016 le stime più aggiornate evidenziano un risultato economico positivo, e risultanoconfermate dal risultato economico del consolidato Sanità nel I semestre 2016, pari ad un utile dicirca euro 27 milioni.
In considerazione dei positivi risultati raggiunti, il Tavolo di Verifica degli AdempimentiRegionali ed Comitato Permanente per i Livelli Essenziali di Assistenza, avendo la RegioneCampania fatto registrare nel biennio 2012-2013, un disavanzo sanitario decrescente ed inferioreal gettito derivante dalla massimizzazione delle aliquote fiscali, in applicazione dell’art. 2, comma6, del decreto legge 120/2013, hanno consentito la riduzione delle maggiorazioni fiscali ovvero ladestinazione del relativo gettito a finalità extrasanitarie, in misura tale da garantire alfinanziamento del Servizio sanitario regionale, a partire dall’anno d’imposta 2015, un gettito parial valore medio annuo del risultato economico 2012—2013, determinato nella riunione di verificadel 22luglio2014 in euro 51,755 milioni.
Qualora l’andamento positivo dei conti della sanità risulti confermato, la Regione potrà chiedereanche per l’esercizio 2016:
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
a) L’aggiornamento e, quindi, l’aneramento della quota delle manovre fiscali destinata allapreventiva copertura di un eventuale perdita economica della Sanità, liberando la suddettasomma di euro 5 1,755 milioni per finalità extra sanitarie (nel corso del 2017);
b) In prospettiva, l’uscita dal Commissariamento, ferma restando la prosecuzione del piano dirientro sia per consolidare i risultati raggiunti, sia per migliorare la qualità dei LivelliEssenziali di Assistenza, per i quali sussistono ancora rilevanti criticità (nella graduatorianazionale dei LEA per il 2015 la Campania risulta penultima).
L’avanzamento dei Programmi Operativi è soggetto ad approfondite verifiche trimestmli daparte dei Ministeri della Salute e dell’Economia e Finanze, nell’ambito delle riunioni congiuntedel Tavolo Tecnico per la Verifica degli Adempimenti Regionali con il Comitato Permanente perla Verifica dei Livelli Essenziali di Assistenza.
L’estinzione del debito sanitario pregresso, pur rallentata dai ritardi con cui lo Stato versa allaRegione quote consistenti del finanziamento della sanità, è proseguita e si è sviluppata secondo ledirettrici stabilite dal decreto commissariale in materia di Piano dei Pagamenti n. 12 del 21febbraio 2011, modificato ed integrato dai decreti n. 48 del 20 giugno 2011 e n. 22 del 7 marzo2012.
Tali provvedimenti hanno avuto come risultato finale tra il 2012 ed il 2013 la stipula dinumerosi accordi transattivi con le principali Associazioni di categoria e/o con i fornitori singolidi maggior rilievo, determinando non solo il pagamento immediato totale e/o parziale di parte deidebiti pregressi. ma anche la rinuncia da parte degli stessi debitori a consistenti importi perinteressi e spese legali con un notevole risparmio, nonché lo svincolo delle somme sottoposte apignoramento. Gli accordi siglati direttamente dal Commissario ad acta con le associazioni dicategoria della sanità privata e con grandi creditori sono stati n. 40, ed hanno consentito alleaziende sanitarie debitrici di concordare il rimborso di circa euro 2,6 miliardi e di beneficiare diun risparmio per spese legali ed interessi di circa euro 190 milioni.
Successivamente, alle azioni di rientro del debito pregresso già avviate da[la Regione, si èaffiancato l’importante contributo finanziario derivante dal decreto legge n. 35. convertito conmodificazioni dalla Legge n. 64 del 6 giugno 2013. La Regione Campania ha avuto accesso allaanticipazione di liquidità con rimborso in 30 anni, istituita per estinguere i debiti sanitari maturatial 31 dicembre 2012, ottenendo l’erogazione di circa euro 1 miliardo e 950 milioni, di cui 957milioni nel 2013 e 993 milioni nel 2014.
In conseguenza ditali interventi si è ottenuta la riduzione dei ritardi di pagamento dei fornitoridegli Enti del SSR da quasi due anni a meno di 100 giorni; in particolare, i giorni di ritardo nelpagamento degli acquisti dei farmaci, effettuati tramite la So.Re.Sa. S.p.A. per conto di tutte leAA.SS., sono stati azzerati, con importanti benefici economici anche in termini di riduzione deiprezzi di aggiudicazione delle gare. Mentre nell’arco di 4 anni, dal 31/12/2010 al 31/12/2015 idebiti verso terzi sono diminuiti da circa euro 8.1 miliardi a circa euro 3,5 miliardi. L’ulterioreriduzione dei debiti e dei tempi di pagamento è connessa alla possibililà di incassare gli ingenticrediti della Regione verso lo Stato per quote di finanziamento ordinario 2012—2015, attualmentepari a circa euro 1,5 miliardi.
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
Le azioni di risanamento del debito sanitario e di recupero di efficienza e di economicità nellagestione del Servizio sanitario regionale sono tuttora condizionate dalle note problematicherelative ai criteri di ripartizione annuale dei fondi statali per la sanità.
Il criterio di riparto dei fondi nazionali alle regioni, infatti, si basa ancora sulla strutturademografica della popolazione e in particolare sulla anzianità della popolazione, senza tener contodi altri fattori determinanti del bisogno di salute quali la deprivazione, la mortalità, la speranza divita libera da infermità, ovvero dai fattori socio economi ed epidemiologici che la legge 662/1996aveva previsto tra i criteri di riparto del FSN. Tale criticità continua a penalizzare fortemente laCampania che ha, nel confronto con le altre regioni, una popolazione più giovane. Infatti il criterioadottato per il riparto del fondo nazionale alle regioni determina delle distorsioni nelle quote difinanziamento procapite, in base alle quali la Campania riceve ancora una quota di finanziamentotra le più basse della sanità italiana.
Per l’esercizio 2014, in seguito all’accordo raggiunto nella Conferenza dei Presidenti delleRegioni e Province Autonome del 5 agosto 2014, la Regione Campania ha ottenuto un incrementodel 4,1% del finanziamento statale per la Sanità, a fronte di un incremento medio nazionale del2,7%. Per il 2015 si è ottenuto un sostanziale consolidamento dei progressi compiuti nel 2014, afronte di una riduzione netta del FSN di circa euro 200 milioni. Per il 2016 la Campania hamantenuto la propria quota nel riparto del FSN nazionale, che è stato aumentato, però, solo dieuro 1,3 miliardi. L’incremento di circa euro due miliardi previsto nella disegno di legge distabilità per il 2017 appare, tuttavia, insufficiente per garantire i crescenti costi dei farmaciinnovativi (antivirali, come quelli per l’epatite C, oncologici), l’aggiornamento ed ampliamentodei Livelli Essenziali di Assistenza e il rinnovo dei CCNL del settore.
TRASPORTI
La Direzione Generale per la Mobilità realizza la sua missione assicurando il trasporto pubblicolocale (TPL) nelle forme del trasporto su gomma, su ferro e via mare per le tratte di competenzaregionale. I rapporti con i soggetti esercenti i predetti servizi sono regolati da appositi contratti o, inesecuzione di atti deliberativi adottati dalla Giunta Regionale, mediante il trasferimento agli Enti Localicompetenti in materia, delle risorse necessarie al finanziamento dei servizi minimi (DGR 964/2010 ess.mm.ii).
Tra le attività della DG risultano, quindi, di maggiore impatto la programmazione, la gestione deiservizi e delle infrastrutture, le iniziative per la mobilità, miranti alla realizzazione di interventi afferentila sicurezza stradale e a sostegno di particolari categorie di cittadini che fruiscono del trasporto pubblicoe, più in generale, ad azioni, nell’ambito della mobilità, finalizzate al contenimento dell’uso del mezzoprivato a favore di quello pubblico.
La DG inoltre agisce come soggetto responsabile nei procedimenti di definizione e stipula deidocumenti programmatici all’interno degli accordi di programma sulla viabilità e sul trasporto pubblicoed altri accordi ailuativi dileggi nazionali.
Vengono annualmente stanziate, sulla base delle complessive disponibilità previste nel bilancioregionale, le risorse finanziarie destinate alla realizzazione delle suddette attività.
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
Quadro normativo e regolamentare di riferimento
Il settore del trasporto pubblico locale è stato, nel corso degli ultimi due decenni, oggetto di unprocesso di riforma teso alla liberalizzazione ed efficientamento, nel quale le regioni rivestono un ruolocentrale di programmazione, coordinamento, finanziamento e controllo, iniziato, in ambito nazionale,con il Decreto Legislativo n. 422/97 emanato in attuazione della L. n. 59/97 sul decentramentoamministrativo. Con il citato decreto sono state conferite a regioni ed enti locali le funzioni e i compitiamministrativi in materia di servizi pubblici di trasporto di interesse regionale e locale con qualsiasimodalità effettuati ed in qualsiasi forma affidati, e fissati i criteri di organizzazione dei medesimi.
La L.R. n. 3/2002, emanata in attuazione delle disposizioni di cui al predetto DJgs. n. 422/97, haavviato il processo di riforma del trasporto pubblico locale e dei sistemi di mobilità della regioneCampania. La citata legge regionaLe, successivamente integrata e modificata dalle LL.RR. n. 5/20 13 n.16/2014, stabilisce che alla Regione competono le funzioni amministrative e compiti diprogrammazione e vigilanza in materia di servizi ferroviari regionali e locali, servizi marittimi,organizzazione dello svolgimento dei servizi di trasporto pubblico locale in attuazione dell’articolo 3-bisdel decreto-legge 13agosto2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14settembre2011,n. 148.
Per quanto afferisce i servizi di trasporto autofilotranviari e funicolari-funiviari, con Regolamentoregionale approvato con delibera G.R. n. 4833/02 ai sensi dell’art. 45 della citata L.R., sono stati definiticriteri e modalità del trasferimento di competenze aLle Province e Comuni capoluogo e relativistanziamenti finanziari. Inoltre in attuazione del disposto di cui agli artt. 5, 16 e 17 della L.r.n. 3/2002,con D.O.R. n. 964 del 30/12/20 10 è stato — tra l’altro - definito il Piano triennale dei Servizi Minimi sugomma e programmata l’assegnazione delle risorse finanziarie alle Province e Comuni capoluogo. Lamedesima delibera ha dettato indirizzi alle Province e Comuni capoluogo in merito alla gestione deiservizi, disponendo, nelle more dell’espletamento delle procedure di evidenza pubblica, di doverprocedere a nuovi affidamenti nei limiti delle risorse trasferite. Con atto prot. n. 0955151 del28/12/2012 la DO ha disposto, ai sensi dell’art. 34 del D.L. n. 179 del 18/10/2012 convertito con leggen. 221 del 17/12/2012 e ss.mm.ii., la proroga dei contratti di affidamento provvisorio e relativi attiintegrativi sino alla adozione del piano di riprogrammazione dei servizi TPL di cui al comma 4, dell’art.l6bis, del D.L. 6/7/2012, n. 95 e ss.mm.ii. convertito con modificazioni dalla legge 7/8/2012, n. 135,come sostituito dall’an. 1, comma 301, della legge 24dicembre2012, n. 228 (legge di stabilità 2013).Con D.G.R. n. 462 del 24/10/2013 è stato approvato il Documento “Piano di riprogrammazione deiservizi TPL ai sensi dell’an. 16-bis del D.L. 6luglio2012 n. 95 e ss.mm.ii.”
Il citato art.16-bis prevede che le regioni procedano, in seguito all’adozione del piano diriprogrammazione dei servizi ed alla rimodulazione e sostituzione delle modalità di trasporto da ritenerediseconomiche, alla revisione dei contratti di servizio già stipulati con Le aziende di trasporto.
La L.R. n. 5 del 6 maggio 2013 (legge finanziaria regionale 2013) all’art 1 comma 89 haindividuato la Regione Bacino Unico Ottimale per lo svolgimento servizi TPL ed Ente di governo delmedesimo; ai sensi del predetto articolo, l’affidamento dei servizi avviene mediante procedure dievidenza pubblica, per l’attuazione delle quali il Bacino unico può essere suddiviso in più lottiindividuati dalla Giunta regionale, sentita la Commissione consiliare permanente competente, con ilsupporto dell’ACaM, nel rispetto dei criteri e dei principi ispiratori della riforma TPL.
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
Con D.G.R. n. 36 del 02/02/2016 è stata quindi confermata la volontà di asseflai’e1 serviziminimi di TPL su gomma mediante procedura di gara ad evidenza pubblica garantendo in ogni caso, lacontinuità dei servizi non interrompibili di trasporto pubblico locale su gomma nel periodo necessarioper l’aggiudicazione e per il subentro degli aggiudicatari, a mezzo delle misure di cui all’art. 5 par. 5 delRegolamento (CE) N. 1370/2007, con la prosecuzione fino a due anni degli affidamenti di servizi TPLsu gomma con gli attuali esercenti, salvo subentro degli aggiudicalari prima della scadenza. Con D.G.R.n. 35 del 02/02/20 16 si è stabilito, per i servizi su ferro, in analogia ai servizi TPL su gomma, di dovergarantire, in ogni caso, la continuità dei servizi non interrompibili nel periodo necessario perl’aggiudicazione e per il subentro dellaggiudicatario, procedendo alla sottoscrizione di un nuovocontratto con Trenitalia per l’espletamento del servizio di TPL su ferro fino ad anni sei, con decorrenzadal 01.01.2016 e con D.G.R. n. I del 12/1/2016 è stato approvato lo schema di “Linee di regolazionedell ‘organizzazione del trasporto pubblico locale marittimo”;
La strategia in tema di trasporti e reti
Il Governo, d’intesa con le Regioni sta predisponendo un rinnovato quadro della programmazioneinfrastrunurale che tiene conto delle istanze avanzate dalle Regioni stesse e delle linee guida descrittenella prima parte dell’Allegato al DEF 2015.
Nel contempo il MIT è impegnato a redigere le linee guida del documento di programmazionepluriennale di pianificazione (DPP) che rappresenterà la cornice strategica che a valle del confronto conla Conferenza unificata offrirà il nuovo quadro delle priorità. In questo contesto il superamento del gapinfrastmtturale del Sud, di cui fanno parte anche opere previste nelle precedenti programmazioni, èconsiderato una priorità.
In questa cornice la Regione, con il supporto tecnico dell’ACaM, ha predisposto e sottoposto alGoverno - nel settembre 2015 - una prima stesura del “Masterpian Trasporti”, contenente leinfrastmtture ritenute strategiche per lo sviluppo del sistema dei trasporti e della mobilità campano, cuisi sono affiancati gli atti di programmazione specifici per fonte di finanziamento, nell’ambito dei qualisono state configumte le coperture finanziarie delle infrastrutture prioritarie.
La Regione, per il tramite della DG Mobilità, ha poi attivato un processo di riprogrammazione nelsettore dei trasporti, basato sulla rimodulazione degli interventi sulle ferrovie regionali gestite dall’EnteAutonomo Volturno (EAV), mirato al completamento delle infrastmtture prioritarie del Sistema diMetropolitana Regionale (SMR), e, al contempo, al lancio di un ambizioso Programma diefficientamento della Società regionale di trasporto, incentrato su:
a. ammodernamento cd incremento della sicurezza della rete ferroviaria regionale e riduzionedei costi di gestione della stessa (162 ME di risorse programmate);
b. ammodernamento delle stazioni e miglioramento della fruibilità e dell’accessibilità dellestesse (339 ME di risorse programmate);
c. ammodernamento e potenziamento del parco rotabile ferroviario EAV (158 ME di risorseprogrammate).
Detta rimodulazione tiene conto della Proposta sviluppata dall’EAV per la riprogrammazionedegli investimenti sulla rete ferroviaria di competenza, sollecitata dalla DO Mobilità, che ha trasmessoall’EAV uno Studio Trasportistico sviluppato dall’ACaM, dedicato all’analisi delle frequentazioni sulle
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
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LEGISLA
linee ferroviarie regionali, sulla base dei dati delle indagini del Consorzio Unico Campania negli annidal 2012 al 2015 ed ha indicato all’Azienda i seguenti criteri:
• necessità di completare le opere in corso di materiale esecuzione, al fine di renderle fruibili nelpiù breve tempo possibile;• necessità di corrispondere agli indirizzi formulati dalla Corte dei Conti giusta Deliberazione n.12/2009 in materia di Concessione di sola costruzione;• programmazione di interventi nel rispetto dei dati di traffico rilevati, in modo da porre in essereogni azione utile al recupero di utenza andata persa nel corso degli ultimi anni, attraversol’innalzamento sia della frequenza dei collegamenti sia dei livelli di confort di viaggio, evitando, quindi,di intervenire su tratte ferroviarie con opere che possano pregiudicare la regolarità e, quindi, il confortdei coliegamenii medesimi, con pregiudizio del gradimento dell’utenza.
Detta attività di riprogrammazione si articola nei seguenti atti:
• rimodulazione degli interventi sulla ferrovia ex Circumvesuviana e ulteriori determinazioni”,approvata con DGR n. 180 del 03/05/2016;• dmodulazione degli interventi sulla ferrovia ex SEPSA”, approvata con DGR n.254 del07/06/2016;• rimodulazione degli interventi sulla ferrovia ex MCNE e ricognizione complessiva degliinterventi di efficientamento dell’EAV “, approvata con DGR n.270 del 14/06/20 16.
La suddetta programmazione degli investimenti sulle ferrovie e sul materiale rotabile regionaleconfluirà, con le altre componenti programmatiche di settore, condivise dalla Regione con il Governo inseno alla Cabina di Regia (CdR) interistituzionale preposta alla condivisione del Programma FSC 2014-20, nell’aggiornamento del Piano Regionale dei Trasporti, nel rispetto del Piano di Azione perl’assolvimento delle condizionalità ex ante riferite all’Asse 7 - Trasporti del POR FESR 2014-2020, dicui alla DGR ci. 544 del 10/11/2015.
Relativamente ai servizi di trasporto pubblico locale la strategia regionale di intervento adottata daquesta giunta e da sviluppare nei prossimi anni si articola su diverse linee di intervento, coerentementecon il contesto normativo nazionale e comunitario.
La svolta determinante per un miglioramento qualitativo ed organizzativo dei servizi saràrappresentata dalla messa a gara degli stessi che consentirà, tra l’altro. di passare dalle oltre 100 impresedi tpl operanti in Campania a meno di 10. Al fine di completare il percorso di messa a gara dei servizisono stati adottati già diversi provvedimenti.
Un primo importante intervento è rappresentato dalla D.G.R. n. 571 del 24/11/2015 con cui sonostati revocati in autotutela gli atti deliberativi di indirizzo propedeutici all’avvio delle procedure dievidenza pubblica per l’affidamento dei servizi minimi di Trasporto PlLbblico Locale su gomma e suferro, avviati con le DD.GG.RR. n. 143 e 144 del 12/05/2014 e n. 189 e 190 del 05/06/2014. Tra lemotivazioni fondanti l’atto di ritiro vi è, in particolare, la necessità di rivedere le attività diprogrammazione prodromiche all’affidamento, al fine di renderle rispondenti ai mutati assettiistituzionali in virtù della Legge 7 aprile 2014, n. 56 ed alle funzioni attribuite alla Città Metropolitanain materia di mobilità e viabilità.
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
Si è confermata, come detto, però, la volontà di assegnare i servizi minimi di TPL medianteprocedura di gara ad evidenza pubblica. Con la medesima delibera è stato conferito mandato allaDirezione Generale Mobilità di proporre, previa istruttoria con il supporto tecnico di A.Ca.M., gli atti diprogrammazione prodromici all’affidamento dei servizi minimi TPL su ferro e su gomma, assicurando,nelle more. la continuità dei medesimi in conformità alla vigente normativa. Con Decreto del DirettoreGenerale Mobilità n. I del 5/1/2016 è stato istituito, in ottemperanza alla richiamata D.G.R. n.571/2015, un gruppo di ‘avoro interdisciplinare per la definizione di ogni atto propedeutico alleprocedure di evidenza pubblica per l’affidamento dei servizi minimi di TPL su gomma e ferro. Idocumenti di gara dovranno essere coerenti con le previsioni della delibera n.49/2015 (Autorità diRegolazione dei Trasporti).
In buona sostanza:1. con Legge regionale n. 6/16 (art. 19 comma 6) è stato introdotto il comma 90 bis della leggeregionale n. 5/13, con il quale si è stabilito che La Città metropolitana, le Province, i Comuni capoluogo,proseguono nella gestione dei contratti di servizio fino al subentro degli aggiudicatari delle procedure dievidenza pubblica;
2. il Gruppo di Lavoro, sub lett. b, ha rilevato che, tra gli atti prodromici alle procedure di gara inargomento, vi è la verifica delle infrastrutture e del materiale rotabile dedicato, secondo le previsioni delCapo I dell’Allegato A delle richiamata Delibera ART n. 49/2015, recante “Misure regolatorie inmateria di beni strumentali per l’effettuazione del servizio di trasporto pubblico locale e di personalepropedeutiche alla redazione di bandi di gara”, al fine di individuare i beni essenziali, indispensabili ecommerciali e la discipLina di subentro dell’aggiudicatario. anche attraverso specifica procedura diconsultazione dei soggetti portatori di interesse, individuata alla Mis. 2 punto 6 della Delibera inargomento;
3. a tal fine, con nota prot. n. 543840 del 05.08.16, è stato dato avvio ad un’attività di monitoraggiodelle risorse umane e strumentali in capo a ciascuna Azienda, con richiesta di compilazione di schedeall’uopo elaborate;
4. la richiesta è stata basata anche sulle previsioni dell’ art. 25 comma 6 del decreto legge n. 1/12,convertito in legge n. 27/12, per il quale “I concessionari e gli affidatari di servizi pubblici locali, aseguito di specifica richiesta, sono tenuti a fornire agli enti locali che decidono di bandire la gara perl’affidamento del relativo servizio i dati concernenti le caratteristiche tecniche degli impianti e delleinfrastrutture, il loro valore contabile di inizio esercizio, secondo parametri di mercato, le rivalutazioni egli ammortamenti e ogni altra informazione necessaria per definire i bandi”, sanzionata nei termini dicui al comma 7. per il quale “Fermo restando quanto previsto dall’articolo 3 della legge 10 ottobre1990, n. 287, il ritardo nella comunicazione oltre il termine di sessanta giorni dall’apposita richiesta e lacomunicazione di informazioni false integrano illecito per il quale il prefetto, su richiesta dell’entelocale, irroga una sanzione amministrativa pecuniaria, ai sensi della legge 24 novembre 1981, n. 689, daun minimo di euro 5.000 ad un massimo di euro 500.000”;
5. alla data del 13.10.16. su n. 106 aziende interessate, n. 44 hanno fornito risposte complete, n. 13hanno risposto in maniera incompleta e n. 49 non hanno ancora risposto;
6. allo stato, previa valutazione in sede di Comitato di indirizzo e monitoraggio del TPL di cui alcomma 90 dell’art. 1 della 1. r. n. 5/13, è in via di definizione un atto convenzionale con la CittàMetropolitana di Napoli, volto a definire il perimetro delle rispettive competenze, al fine di garantirne il
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
ruolo, anche alla luce della citata Legge n. 56/14, con la quale sono state dettate disposiÌriVulle cittàmetropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni e, in particolare, dell’art. 1 comma 44,per il quale, alla Città Metropolitana, sono attribuite, tra le altre, ai sensi dell’art. 117 secondo commalettera “p” della Costituzione, funzioni fondamentali in materia di mobilità e viabilità;
7. all’esito del percorso delineato e comunque entro il 31.12 p.v., si procederà alla pre —
informazione prevista dall’ art. 7 comma 2 deI Regolamento UE n. 1370/07, per poi espletare le gare nelprimo semestre 2017.
Missione 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITÀ - Programmi
Le attività della Direzione Generale per la Mobilità sono riconducibili prevalentemente alla Missione 10articolata nei sei programmi in elenco:
01 Trasporto ferroviario02 Trasporto pubblico locale03 Trasporto per vie d’acqua04 Altre modalità di trasporto05 Viabilità e infrastmtture stradali06 Politica regionale unitaria per i trasporti e il diritto alla mobilità
IL DISAVANZO
Le quote di disavanzo applicato al bilancio di previsione 2017/2019 sono state calcolatetenendo conto di quanto recepito nei precedenti documenti contabili.
In primis il Rendiconto Generale della Gestione 2014 ha chiuso con un risultatofinanziario negativo di Euro 4.676.155.530,77
Il disavanzo risulta superiore rispetto a quello individuato in sede di RiaccertamentoStraordinario dei Residui approvato con DGR n. 605/2014, come integrata dalla n. DGR123/2015, e come da ultimo rettificata dalla DGR n. 456/2016, pari ad Euro 3.581.141.426,47.
L’incremento è tutto da imputare all’incremento della quota di aecantonamento al FondoD.L. 35/2013 per effetto delle nuove anticipazioni contratte nel corso dell’esercizio 2014.
Il risultato scaturente dal Riaccertamento Straordinario, si rammenta, ha due modalità diripiano, distinte tra loro. Una parte va ripianata con le modaLità previste dal comma 16 delmedesimo articolo 3 del Decreto Legislativo 23 giugno 2011. n. 118. un’altra, quella che attienealla pane imputabile agli accantonamenti per le anticipazioni di liquidità di cui agli articoli 2 e 3del Decreto Legge 8 aprile 2013. n. 35. convertito con modificazioni in Legge 6 giugno 2013, n.64, va ripianata con le modalità previste dall’articolo 1, commi da 692 a 700, della legge 28dicembre 2015, n. 208.
11 complessivo maggior disavanzo scaturente dal riaccertamento straordinario (Euro3.581.141.426,47) risulta, infatti, idealmente composto da due quote:
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
/‘DIREZIONEt\
i8 GENERALE<. ATTI VITA
\*.LEGISLATIVA
VV9a) una prima relativa alle anticipazioni di liquidita erogate nel 2013 ai sensi degli art&— e 3 del
DL. n. 35/2013, per Euro 1.473.551.812,36, da contabilizzare con le modalità previstedall’articolo 1, commi da 692 a 700, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilitànazionale 2016);
b) una seconda parte, pari ad Euro 2.107.589.614,11, da ripianare con le modalità previste dalcomma 16 dell’articolo 3 del Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118.
Nel corso del 2014 sono state erogate alla Regione Campania ulteriori due anticipazioni diliquidità ai sensi dell’art. 3 del DL n. 35/20 13 per un importo pari complessivamente adEuro 1.234.926.364,75 (vedi successivo punto 8), anch’esse da contabilizzare con le modalitàpreviste dall’articolo 1, commi da 692 a 700, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge distabilità nazionale 2016).
In particolare tali disposizioni prevedono che la quota del Fondo anticipazione di liquiditàiscritta nel risultato di amministrazione al 31/12/2015 è applicata in entrata del bilancio diprevisione dell’esercizio 2016 come «Utilizzo fondo anticipazioni di liquidità» anche nelle moredell’approvazione del rendiconto dell’esercizio precedente. Il medesimo fondo è iscritto in spesa alnetto del rimborso dell’anticipazione. Tale contabilizzazione deve avvenire, poi, fino a completautilizzazione del fondo.
In sede di Assestamento al Bilancio di Previsione 20 16-2018, Disegno di Legge Regionalen. 526 del 04/10/2016, la Giunta Regionale ha predisposto tutte le variazioni necessarie adapplicare al Bilancio il maggior disavanzo individuato dalla DGR 456/2016 e l’ulterioredisavanzo legato alla contrazione nel corso del 2014 delle due ulteriori tranche di anticipazione diliquidità ai sensi del Decreto Legge 8 aprile 2013 n. 35.
Per la quota complessiva relativa al DL 35/2013, il valore del disavanzo applicato è alnetto dei rimborsi delle anticipazioni effettuati dalla Regione Campania al 31/12/2015.Riepilogando:
2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019
Nuove 1.473.551.81236 1234.926.364,75
e roga z io n I
Quota capitale 22.040657,80 63.149.119,71 64.654.869,92 66.199.255,28 67.783.325,25 69.408.158,99
Rimborsata
Accantonament 1.473.551.812,36 2.686.437.519,31 2.623.288.399,60 2.558.633.529,68 2.492.434.274,40 2.424.650.949,15 2.355.242.790,16
o sul risultato di
amministrazione
Dunque, il valore dell’accantonamento da iscrivere, ai sensi dell’articolo 1, commi da 692 a 700,della legge 28 dicembre 2015, n. 208, nel rendiconto per gli esercizi 2015, 2016 e 2017 (e dunqueda contabilizzare in entrata quale Fondo anticipazione di Liquidità per gli esercizi 2016, 2017 e2018), ed il valore del fondo da iscrivere in uscita per i medesimi esercizi (pari al valoredell’accantonamento al termine dell’esercizio), oltre al valore del rimborso delle anticipazioni nel
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
( ( GENp.I AfljVfl imr
triennio, sono quelli riportati nella seguente tabella:
2015 2016 2017 2018 2019
Accantonamento 2.623.288.399,60 2.558.633.529,68 2.492.434.274,40 2.424.650.949,15 2356.867.623,90
Quota capitale 63.149.119,71 64.654.869,92 66.199.255,28 61783.325,25 69.408.158,99
2016 2017 2018 2019
Utilizzo fondo antkipazioni di 2. 623.288.399,60 2.558.633.529,68 2.492. 434.274,40 2.424.650.949,15liquidità Entrota
Utilizzo fondo anticipazioni di 2.558.633.529,68 2.492.434.274,40 2.424.650.949,15 2.355.242.790,16liquiditò Spesa
quota Ripiano DL 35 64.654.869,92 66.199.255,28 67.783.325,25 69.408.158,99
Per quanto attiene, invece, la parte del maggior disavanzo scaturente dal RiaccertamentoStraordinario da ripianare con le modalità previste dal comma 16 dell’articolo 3 del DecretoLegislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Euro 2.107,589.614,11), la quota annuale da applicare alBilancio di Previsione (massimo in 30 quote annuali costanti) è pari ad Euro 70.252.987,14.
Si specifica che, già dall’esercizio 2015 era stato applicato al bilancio il maggior disavanzoscaturente dal Riaccertamento straordinario approvato con DGR n. n. 605 deL 12 dicembre 2014,per una quota annuale pari ad Euro 54.068.073,75 (Euro 1.622.042.212,47 ripianato in 30 anni aquote costanti ai sensi del comma 16 dell’articolo 3 del Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n.118).
Dunque l’aggiornamento del maggior disavanzo scaturente dal riaccertamentostraordinario comporta, rispetto alla quota applicata nel 2015, con un differenziale in aumento diEuro 16.184.913,39.
In sede di assestamento. quindi, operando a partire dall’esercizio 2016, si è procedutoaltresì a recuperare il differenziale rispetto al disavanzo applicato nel corso del 2015.
Pertanto, ricapitolando, in sede di assestamento 2016, si procede ad applicare le seguentiquote:
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
,,\GLlO
/2016 2017
Utilizzo fondo anticipazioni di liquidità Entrata 2.623288.399,60 2.558.633.529,68 2.492.434.274,40
Utilizzo fondo anticipazioni di Uquidità Speso 2.558.633.529,68 2.492.434.274,40 2.424.650.949,15
Quota Ripiano DL 3564.654.869,92 66.199.255,28 67.783.325,25
(art. 1, cc. 692-700, della I. n. 208/2015)
Maggior disavanzo Riocceflamento Straordinario86.431.900,53 70.252.987,14 10,252.987,14
(art. 3, cc. 16, Dlgs ri 118/2011)
Anche il complessivo disavanzo dell’eserciziocomposto da due quote:
2014 (Euro 4.676.155.530,77) risulta idealmente
a) una prima relativa all’accantonamento per le anticipazioni di liquidità Dl 35/2013 contratte atutto il 31/12/2014 (al netto ovviamente delle quote già rimborsate), perEuro 2.686.437.519,31, da contabilizzare con le modalità previste dall’articolo 1, commi da692 a 700, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità nazionale 2016);
b) una seconda parte, pari ad Euro 1.989.718.011,46, da ripianare con le modalità previste dalcomma 16 dell’articolo 3 del Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118.
Riportando il tutto nel bilancio di previsione 2017/20 19 il disavanzo ha la seguente composizione:
2013 1 2014
2.686.437.519,31Actantcnamento 1,473.551.812,36
Quotacapitale
___________________
Nuove erogazioni
2015 2016
2.623.288.399,60
2017
2.558.633,529,68
22.040.657,80
1.234.926.36475
63.149.119,71
2018 2019
2,492.434.274,40
66.199.255,28
2.424.650.949,15 2.355.242.790,16
Fondo entrata
69,4DB. 158,9964.654.869,92
2016
2.623.288.399,60
2.558.633.529,68
64.654.869,92
2017
Fondo Uscito
57.783,3 25,25
2018
2.492.434,27440
2. 424 . 650.949, 15
67.783.325,25
2.558.633.529,68
2.492.434.274,40
66.199.255,28quoto disavanzo
DL 35
Quota Disavanzo118
Totale disavanzodo Iscrivere In
bilonclo
2.424.650.949,15
2.355.242.790,16
69,408.158,99
86.437.900,53 70.252.987,14 70.252.981,14 70.252.987,14
151.092.770,45 136.452.242,42 138.036.312,39 139.661.146,13
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
La composizione del Disavanzo presunto, infine, viene dettagliata nel PR.ANALISI E DI COPERTURA DEL DISAVANZO PRESUNTO in coda alla presente notaintegrativa.
Con riferimento alla tabella dimostrativa del risultato di amministrazione presunto, nelrimandare al prospetto allegato al bilancio contrassegnato con il numero relativamente alle quoteaccantonate, si allega sotto la lettere A l’elenco analitico delle quote vincolate.
La Regione non prevede di far ricorso nell’anno 2017 ad indebitamento per ilfinanziamento di spese di investimento, così come non prevede di prestare garanzie principali osussidiarie a favore di enti e di altri soggetti ai sensi delle leggi vigenti.
Per quanto riguarda gli oneri e gli impegni finanziari stanziati in bilancio, derivanti dacontratti relativi a strumenti finanziari derivati o da contratti di finanziamento che includono unacomponente derivata, si rimanda all’allegato al bilancio.
Si allega sotto la lettera B l’elenco dei propri enti ed organismi strumentali.
Informazioni in merito ai suddetti enti sono pubblicate sul sito internet della Regione.
Si allega sotto la lettera C t’eLenco dei soaetti pubblici per i Quali le legtzi regionaliprevedono la trasmissione dei bilanci alla ReEione.
Informazioni in merito ai suddetti soggetti sono pubblicate sul sito internet della Regione.
Si allega sotto la lettera D l’elenco delle società partecipate.
Con D.P.G.R.C. n. 221 del 4 novembre 2015 è stato approvato il Piano dirazionalizzazione delle società partecipate ai sensi dell’articolo I comma 612 della Legge190/2014 che rappresenta il documento di sintesi e conclusivo del processo di razionalizzazioneavviata con il Piano di stabilizzazione finanziaria e proseguita con atti successivi, tra cui la LRn.15/2013 e la DGR 774/2014.
Il Documento descrive le scelte di fondo e individua le azioni per conseguire la riduzionedelle partecipazioni societarie della Regione Campania e le finalità della legge.A completa attuazione del Piano si verrà a configurare un portafoglio di partecipazioni chepasserà da 43 a 6 società partecipate della regione Campania.
Con delibera n. 530 del 06/11/2015 la Giunta regionale ha preso atto del decreto suindicatoe condiviso il Piano unitamente alle ulteriori iniziative di indirizzo, coordinamento e monitoraggiopreviste dal decreto.
Fondo Rischi Spese Legali
Nel rispetto delle prescrizioni di cui al D. lgs.vo n. 118/2011 viene prevista nel bilancio diprevisione 2017/2019 l’iscrizione del Fondo Rischi Spese Legali così quantificato:
Anno 2017 euro 3.000.000,00
Anno 2018 euro 3.000.000,00
Anno 2019 euro 3.000.000,00
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
Fondo perdite organismi e società partecipate
In esecuzione a quanto disposto dall Art. I, comma 552,L.N. 147/20 13, è stata prevista inbilancio la dotazione del fondo perdite organismi e società partecipate calcolato sulla scorta deirisultati di bilancio delle società come comunicato dal Dipartimento competente per materia.
Anno 2017 euro 4.923.131,00
Anno 2018 euro 6.564.174,00
Anno 2019 euro 6.564.174,00
Fondo Crediti di dubbia esigibilità
Il fondo crediti di dubbia esigibilità iscritto in bilancio è diretto ad evitare che le entrate didubbia esigibilità, previste ed accertate nel corso dell’esercizio, possano finanziare delle speseesigibili nel corso del medesimo esercizio. A tal fine, si è proceduto come segue:
a) Sono state preliminarmente individuate, per ogni tipologia di entrata, le entrate chepossono dare luogo a crediti di dubbia e difficile esazione, escludendo dal calcolo, in ossequioa quanto previsto dal principio contabile della competenza finanziaria di cui al D.Lgs.118/201 1, le previsioni di entrata relative ai crediti da altre amministrazioni pubbliche, aicrediti assistiti da fidejussione e alle entrate tributarie che, sulla base dei nuovi principi, sonoaccertate per cassa.
b) Successivamente, si è proceduto a calcolare, per ogni tipologia di entrata, la mediaponderata dei rapporti tra incassi e accertamenti degli ultimi 5 esercizi, anche in tal casoescludendo dal calcolo gli incassi e gli accertamenti relativi ai crediti da altre amministrazionipubbliche, ai crediti assistiti da fidejussione e alle entrate tributarie che, sulla base dei nuoviprincipi, sono accertate per cassa.
La media è stata calcolata utilizzando i pesi indicati dal principio contabile dellacompetenza finanziaria (0.35 in ciascuno degli anni del biennio precedente e 0.10 in ciascunodegli anni del primo triennio).
c) Infine, si è proceduto ad applicare alle previsioni 2017/2019 di ogni tipologia dientrata di cui al punto a) una percentuale pari al complemento a 100 della media individuata,per ciascuna tipologia di entrata, con i criteri di cui al punto b).
Il fondo così determinato risulta essere pari a euro 19.241.654,86 per il 2017, a euro14.310.295,70 per il 2018 e a euro 14.3410.780,68 per il 2019, così come ripotatodettagliatamente in allegato.Il fondo iscritto in bilancio è incrementato, per ogni annualità del triennio, di € 71 Meuro inconsiderazione del contenzioso con le società provinciali che gestiscono il ciclo dei rifiuti, per lacontroversia circa il pagamento del costo di conferimento presso il termovalorizzatore di Acerra,come si evidenzia nel prospetto allegato.
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
Fondo spese obbligatorie
Anno 2017 euro 3.000.000,00 (Cj G.NEPAL IÌThV;ThAnno 2018 euro 5.000.000,00
Anno 2019 euro 5.000.000,00
Fondo spese impreviste
Anno 2017 euro 5.000.000,00
Anno 2018 euro 5.000.000,00
Anno 2019 euro 5.000.000,00
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
h&RIBUTI SOCIALI A CARICO DELLENTE obblPER IL TRATTAMENTO INDENNITARIODEGLI ASSESSORI NON CONSIGLIERI E PER
‘LE PESE DI CDtISULENZA IN MATERIEGIURIDICHE ED ECONOMICHE RESE DAESPERTI AL PRESIDENTE DELLA GIUNTA](ONERI RIFLESSI)
ii,POSTAREDNALE SULLE ATTIVili’biPRODUTTIVE (IRAP( A CARICO DELLENTEPER IL TRATTAMENTO INDENNITARIODEGLI ASSESSORI NON CONSIGLIERI E PERLE SPESE DI CONSULENZA IN MATERIEGIURIDICHE ED ECONOMICHE RESE DAESPERTI AL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
SPESE PER IL SISTEMA STATISTIC&obblREGIONALE.
_____________________
PAGAMENTO IMPOSTE, TASSE DIVERSE E obbiCONTRIBUTI DA STAZIONE APPALTANTEPER LA REGISTRAZIONE PRESSO IL PORTALEANACA FRONTE DI AFFIDAMENTI
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE obblPER IL FUNZIONAMENTO DEGLI UFFICI DIDIRETTA COLLABORAZIONE DELPRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE(ONERI RIFLESSI PER PAGAMENTOCO UA B O PAZ IO N I)
[iOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE (IRAP) A CARICO DELLENTEPER IL FUNZIONAMENTO DEGU UFFICI DIDIRETTA COLLABORAZIONE DELPRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE(IRAP PER PAGAMENTO COLLABOAZIONI)
‘IMPOSTA REGIDNALE SULLE ATTIVITA”obblPRDDUTTIVE (IRAP) A CARICO DELLENTEPER COMPENSI AI COMMISSARI AD ACEAPER L’ATTUAZIONE DELLE MISURE PREVISTEDAL PIANO DI STABILIZZAZIONEFINANZIARIA DELLA REGIONE CAMPANIA(DECRETO MINISTERO DELL ECONOMIA EDELLE FINANZE N. 34626 DEL 18)04/2013).
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA,ObbIPRODUTTIVE (IRAPI A CARICO DELL’ENTEPER IL FUNZIONAMENTO DEGLI UFFICI DIDIRETTA COLLABORAZIONE DELPRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE(IRAP PER PAGAMENTO INDENNITA’DIRIGENTI E PERSONALE REGIONALE(
CONTRIBUTI SOCIALI A CARKO DRVENTE+obbi
PER IL FUNZIONAMENTO DEGU UFFICI DIDIRETTA COLLABORAZIONE DELPRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIDNALE(ONERI RIFLESSI PER PAGAMENTOINDENNITA’ DIRIGENTI E PERSDNALE,REGIDNAJ.LL...._ __.
— +SERVIZID SOSTITUTIVO DELLA MENSA PERobbIGLI UFFICI DI DIRETTA COLLABORAZION&DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE(SPESA OBBLIGATORIA(
1 Servizi IstItuzionalI,gestione
l’Servizi istituzionali,gestione
1 Servizi istituzionali,gestione
ervizi istituzIonali,gestione
Progmmm DescrIzione programmXJ
1 Organi istituziona5FT
RENCO SPESE OBBLIGATORIE
\O RE1
LEGATO 13
DENOMINAZIONE DBS4JGATDR1E Missionjoescrlzione missione
AUTONOMIA CONTABILE DEL CONSIGLIO obbl 1’ServTTitUiiaii generall e dlREGIONALE (ART. 4 L.R. 7/2002). gestione
IRAP - SETTORE CERIMONIALE obblgestione
________
rIMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIiWobbIPRODUTTIVE (1RAP) A CARICO DELL’ENTE! gestionePER IL TRATTAMENTO INDENNITARIO DEICONSIGLIERI REGIDNALI
—
‘lano dei conti
1:ServizI istituzionali, generali e di 1 Drgani Istituzionali
1 Servizi istitUzionali, generali e di 1 Organi istituzionali
104 1.04.0 1.04:000
1
1 102 1.02.01.01.000
Servizi istituzionaN,gestione
1 102 1.02.0l.0l.000
generali e di rganHstituzTo
Organi IstitUzionalIe di:genorafl
gererali
101 1.01.02.01.000
ii i.ài.òiàiàà
8 Statistica einformativi
sistemi 1 103
generali e di-
generali e dI
1.03.02.05.000
1 Organi Istituzionali
-E—1 Organi liEituz]onaii
- i6rgnTrs&uzronali - — -
1 102 1.02.01.99.000
1.01.02.01.000
1 102 1,02.01.01.000obbl iizi istitUzIonali, generali e di‘gestione
1Servizi istituzionali, gereraii egestione
l’Organi istituzionali i’ iàiTÌ’.D2.iMI.00
l1Servizi istituzionali, generali e di1gestiore
i izi Tstituzionali,— generali e dii
gestione
l’Servizi istituzionali, ìnerail e d4gestione
ra nTls tìt u z io n a li
I- ----i- -
1 101 1.01.01.02.000
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
ALLEGATO 13
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE1nbbI
PER IL FUNZIONAMENTO DEGLI UFFICI DI
DIRETTA COLLABORAZIONE DEL
PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
(ONERI RIFLESSI PER PAGAMENTO1
INOENNITA’ ORGANI ISTITUZIONAU)
PER W FUNZIONAMENTO DEGLiabbI
UFFICI Di D:RETTA COLLASDIAZIONE DEL
PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
(PAGAMENTO INOENNITA’ DIRIGENTI E
EEE2fJN4E.____SPESE CONNESSE ALL’ATTIVITA’ DEL abbI
NUCLEO PER IL SUPPORTO E L’ANALISI
DELLA REGOLAMENTAZIONE (NLSAR( ART
.8 LR. PS, 11 DEL 14OTTOBRE 2015.
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE abbI
PER IL FUNZIONAMENTO DEL NUSAR
PRESSO L’UFFICIO LEGISLATIVO DI CUI
ALL’ART, 8 COMMA 1 DELLA L.R. 11/2015
MPOS4 REGIONALE SULLE ATFIVITA’1abbl
PRODUTTIVE (IRAP( A CARICO DELL’ENTE1
PER IL FUNZIONAMENTO DEL NUSAR
PRESSO L’UFFICIO LEGISLATIVO DI CUI
ALL’ART. 8 COMMA 1 DELLA L.R. 11/2015.
“ACCERTAMENTI SANITARI: PAGAMi5IabbIPARCELLE VISITE MEDICO-FISCALI EX ART.S
DELLA LEGGE 300170 E PAGAMENTO VISITE
PER L’ACCERTAMENTO DELL’IDONEITÀ SULi
LAVORO. D LGS. Pr626/94 E 242/9G (SPESAI
OBBLIGATORIA)”. SEGRETERIA DI GIUNTA
“ACCERTAMENTI SANITARI: PAGAMENTO abbi
PARCELLE VISITE MEDICO-FISCALI EX ART,5
DELLA LEGGE 300/70 E PAGAMENTO VISITE
PER L’ACCERTAMENTO DELL’IDONEITÀ SUL
LAVORO, D.LGS. N’626/94 E 242/96 (SPESA
OBBLIGATORIA)” - DIPARTIMENTO DELLA
PROGRAMMAZIONE E DELLO SViLUPPO
ECONOMICO
PAGAMENTO IRAP PER COMPENSI abbi
UOUIDATI DALLA DIREZIONE GENERALE 02. I
ONERI RIFLESSI - CONTRIBUTI SOCIALI A abbi
CARICO DELL’ENTE PER COMPEN5I i1LIGUIDATI DALLA DIREZIONE GENERALE 02.
L-.
‘ACCERTAMENTI SANITARI: PAGAMENTO abbi
PARCELLE VISITE MEDICO-FISCALI EX ART,S
DELLA LEGGE 300/70 E PAGAMENTO VISITE
PER L’ACCERTAMENTO OELL’IDONEITÀ SUL
LAVORO. D.LGS. N”626/94 E 242/96 (SPESA
OBBLIGATORIA)’- DIREZIONE GENERALE
PER LO SVILUPPO ECONOMICO E LE
ATTIVITÀ PRODUTTIVE
SPESE PER SERVIZIO DI ACCESSO ALLA
BANCA DATI DEL REGISTRO DELLE IMPRESE
PAGAMENTO IRAP PER COMPENSI labbi
UQUIDATÌ DALLA DIREZIONE GENERALE 02-(
UODO2
Servizi IstituzionalI,
gestIone
I’Srvlzi Istituzionali,
gestione
i Servizi istituzionali,gestione
i Servizi istituzionali, generali e di
Bestiane
1 IndUstria,Artigianato
l1Industria,‘Wtgianato
Industria,Artigiana tu
IORUBATDRIE IMiaslood Descrizione missione
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATT1VITA’ abbi
PRODUTTIVE (IRAP) A CARICO DELL’ENTE
PER IL FUNZIONAMENTO DEGLI UFFICI Di
DIRETTA COLLABORAZIONE DEL
PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
(1RAP PER PAGAMENTO INDENNITA’1
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l’Servizi istituzionali, generali e di il Organi istituzionali
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gestione
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1
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gesliore i
rvstituzionaIl, generali e di rgniTtuzianai 1D31,O3,O2,12,O0D I.gettione‘
t01,OZO1i5generali e di l1Orgar.i istituzionali 101I
generali e di l’argani isEitualonali 1 1021.02.02.01,000
generali e di 2 Segreteria generale 103 1,03,02,18.000
Il Altri servizi generali
ThIupa economico e cpettà
14Sviluppa economico e competitlvitS
14
103 1.03.02.18.000
_PMI
e t 1.O1.OOO
PM1 — C1ò9i.O1D2.ol.000
1 PMI e
1 Industria, PM1 e
Artigianato
Sviluppo economico e campetitività
l41Sviluppa economico e campetitività
103 1,03,02.18.000
abbi
I 14 Sviluppa economico e competitività 1,lndustria, PMI e
Artigianatoli 102 1.02,01.01.000
_—1.._ I
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
ALLEGATO 13
DENOMINAZIONE
ONERI RIFLESSI - CONTRIBUÌ] SOCIALI A abbICARICO DELL’ENTE PER COMPENSILIQUIDATI DALLA DIREZIONE GENERALE 02-UOD 02SPESE PER L’ESPLETAMENTO DEI obblCONTROLLI E PER LE ATTIVITA’ VALUTATIVEDI PERTINENZA DELLA DIREZIONEGENERALE PER LO SVILUPPO ECONOMICO ELE ATTIVITA” PRODUTTIVE SUGLIINTERVENTI OGGETTO DI AGEVOLAZIONI,
BANCA DATI DEL REGISTRO DELLE IMPRESEUODO3 ,_
Start up L.R 6/2016 obbI
INTERESSI PER IL PAGAMENTO DEI abbiRATEI DEL MUTUO CON ONERI A CARICODELLA REGIONE PER IL FINANZIAMENTODEL CONTRATTO DI SVILUPPO A SOSTEGNO I
DI NUOVE ATTIVITA’ ARTIGIANALI,CULTURALI ED INDUSTRIALI.
CAPITALE PER ILPAGAMENTO DEI Iobb(RATEI DEL MUTUO CON ONERI A CARICODELLA REGIONE PER IL FINANZIAMENTODEL CONTRATTO DI SVILUPPO A SOSTEGNODI NUOVE ATTIVITA’ ARTIGIANALI,CULTURALI ED INDUSTRIALI.
SUI MUTLM CONTRATTI DA —
______
ENTI LOCALI PER LA REAUZZAZIONE DIOPERE PUBBLICHE.
__________
‘CONSORZIO ASI DI CASERTA: abbiACQUISIZIONE Di AREE (SENTENZA TARCAMPANIA N. 6882/02). (ART.1 COMMA85 LR. N. 5 OEL 6 MAGGIO 20131
SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA’ abbiPRODUTTIVE (SURAP) ART 19 DELLA L.R.N. 11 DEL 14 OTTOBRE 2015- SPESECORRENTI
________
—
_____________
SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA’ abbiPRODUTTIVE 1SURAP) .ART 19 DELLA L.R.N. 11 DEL 14 OTTOBRE 2015- SPESEINVESTIMENTO
___________
Manifattur@ Campania: Industria 4.0 LR. abbi‘22/2016
______________
,Manifattur@ Campania: Industria 4.0- LEI, abbi22/2016.ir.navaziane
__________
— ——
Manifattur@ Campania: Industria 4.0 LR. abbi2jjSenIìzì —
abbi
FONDO DESTINATO AL RIMBORSO DELLASOMMA EROGATA DALLO STATO PER LACOPERTURA DEL DEBITO SANITARIORESIDUO AL 31/11/2005, COSi’ COMEPREVISTO DALL’ACCORDO CON LO STATOAI SENSI DELL’ART. 1, COMMA ÌBO, LEGGE311/2004 iART. 2, L.R. N. 5/2007 E ART.44. LR. N. 1/2022) - QUOTA CAPITALE
- - _______ ________
FONDO DESTINATO AL RIMBORSO DELLASOMMA EROGATA DALLO STATO PER LACOPERTURA DEL DEOITO SAnITARiORESIDUO AL 31/12/2005, COS1’ COMEPREVISTO DALL’ACCORDO CON LO STATOAI SENSI DELL’ART. 1, COMMA 180, LEGGE311/20D4 )ART. 2, L.R. N. 5/2007 E ART.44, L.R. N. 1/2012)-QUOTA INTERESSI
14 Sviluppa economico e campetltività ljindustria,ArTigianato
Svliuppo economico e campetitività iiìndustrla,Artigianato
2 Quota capitaleammortamento mutul eprestiti obbligazionari
finanziarie conle sIEte autaramie
- terrzloriali11’Altri servizi generali
Servizi istituzionali, generali e dl 8 Statistica e sistemigestione : Informativi
1 industria, PM1 e’
_________ _________________________
Artigianato3 ‘Ricerca e innovazione i
EZIONE’\”IERALE lrTI VITA’ ImISLATIVA b
O88MGATOSIE iMissiondDaalzlone missionenOi-,
14
Programm0escrlzione programma Titolo MacrdPlano del conti
PM1 e I 101’ 101.02.01.0
APMI e 1 101 1.01. 016!
PMI e, lI 1031.03.02.05.000SPESE PERSERVIZIO Di ACCESSO ALLA abbi ‘‘
i4ivITuppoeconmTcoecompeIività ,BANCA DATI DEL REGISTRO DELLE IMPRESE —
U0002 I
‘PAGAMENTO IRAP PER COMPENSI abbi I 14,Swiiuppo economico e competitivitàLIQUIDATI 0ALL’UODO3
ISPESE PER SERVIZIO Dl ACCESSO ALLA abbi 14 Sviluppa eronamica e campetitivltà 1
i i svfuppo economico e citTvTt 1
i3ebita pubblico 1
Industria,Artigianato
Industria, ?MI eflnato
-- Lindustria, PMI eArtigianato
i’JustrIa, PMI e 2ArtIgianatoQuota interessiammortamento mutul eprestiti abbligazior.ari
l0Z• 1.02 .01 .01.000
iàij-i.à.b.ài I
iàiiThi.àài
SO
abbI
Debito pubblica
Relazioni con le altre autonomieterritorialI e totali
16
4 403 4.03,01,04,000
2 203 2.03.01.02.000
Servizi istituzionali, generali e digestione , I
Servizi istituzionali, generaii e di — 8 Statislica ‘ egestione , informativi
1, 107 1,07.06.02.000
sistemi 1 103 1.O3,02.19.00D
i4Siiuppo etonomico e campelltMtà
14,Sv,iupprn economico e competitività
202 2.020302.000
14 Sviluppa economica e campetitività
So Debito pubblico
2 203 2,03.03.03.000
2’ 2O3i2.03.03.03.000
1 103 1,03.02.99.000
Tobbi ‘ r— So,Debito pubblico
il
1 Industria, PM1 e— Artigianato — — — —
Quota capitale 4 403 4.03,01,01,000ammortamento mutui eprestiti obbligazionarl
l’Quota ‘ interessi]’ 1’ 107’1.07,0S.01.000ammortamento mutui eprestiti obbligazior.ari
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
ALL
‘IRAP
InteressI passivI
‘ACCERTAMENTI 5ANITARI: PAGAMENTO
PARCELLE VISITE MEDICO-FISCALI EX ART.S
DELLA LEGGE 300/70 E PAGAMENTO VISITE
PER L’ACCERTAMENTO DEWIDONEITA SUL
LAVORO. D.LGS. N’626/94 E 242/96 SPESAOBBLIGATORIA)” - DIREZIONE GENERALE
PER LA TUTELA DELLA SALUTE E IL
COORDINAMENTO DEL SISTEMA SANUARIO
REGIONALE
HCCERTAMENTI SANITARI: PAGAMENTO abbI
PARCELLE VISITE MEDICO-FISCALI EX ART,5
• DELLA LEGGE 3D0/70 E PAGAMENTO VISITE
PER L’ACCERTAMENTO DELL’IDONEITÀ SULLAVORO. D LGS. W626/94 E 242/96 (SPESA
OBBLIGATORIA)” - D:REZIONE GENERALE
PER L’AMBIENTE E L’ECOSISTEMA
IRAP PER AC’GIDRNAMEP41’D DEL PIANO obbl
REGIONALE DI RISANAMENTO E
MANTENIMENTO DELLA QUALITA’DELL’ARIA AI SENSI DEL D.LGS, N, 1,55/2010F SS.MM.II.TRASFERIMENTO AI COMUNI CAMPANI PER
L’ACQUISTO DI CENTRALINE ATTE ALRILEVAMENTO DI CONCENTRAZIONE DIEMISSIONI INQUINANTI NELL’ARIA (ART 13COMMA 1 LR. N I DEL 18GENNAIO2016)
FONDI DELMINISIERO DELL’AMBIENTE PER
LA BDNIFICA DEL SITO LITORALE DOMITIOFLEGREO - UTENZE E CANDNIIMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’
PRODUTTIVE )I,R,A,PI
CONTRIBUTI SUI MUTUI CONTRATTI DA abbI
ENTI LOCALI PER LA REALIZZAZIONE DI
OPERE PUBBLICHE.
___________
‘MISLRE PER LA CITTADINANZA ATTIVA - jI
REAUUAZIONE DI UN SITO INTERNETINTERATUVO CON GU UTENTI, ART, 7 L.R.N, 1 DEL 18GENNAIO 2016.
_________
InteressI passivi obbl
CAMPAGNA DI MONITORAGGIO PER obbl
INDIVIDUARE GLI SCARICHI ABUSIVI DI
CARATTERE CIVILE E INDUSTRIALI CHE SIVERIFICANO LUNGD IL RETICOLO DI CANAU
DEI REGNI LAGHI (ART. 13 COMMA 2 LR.
N. i DEL 18GENNAIO2016)
InteressI passivi
UTENZE E CANONI PER LA GESTIONE DEISISTEMI ACQUEDOTTISTICI REGIONALI,
UTENZE E CANONI PER LA GESTIONE DEICOMPLESSI DEPURATIVI REGIONALI,
‘GESTIONE DEI SISTEMI ACQUEDOTTISTICI
REGIONALIGESTIONE DEI COMPLESSI DEPURATIVI obbl
REGIONALI
______
IMPoSTA REGIONALE SULLE ATTIVITÀ ‘obbl
PRDDUTTIVE (i R.A.P) PER LE ATTIVITÀ
DELLA MISSIONE 09 PROGRAMMA 04,
9 Sviluppo soslenibile e tutela del
territorio e dell’ambiente
Sviluppo sostenibile e tutela del
territorio e dell’ambiente
9 Sviluppo sostenibile e tutela del
territorio e dell’ambiente
Sviluppo sostenibile e tutela del
— territorio e dell’ambienteSviluppo sostenibile e tutela del
territorio e dell’ambiente18 RelazIoni con le altre autonomle
territoriali e locali
li Servizi IstituzionalI, generalI e dl
gestione
9 Sviluppo sosteniblie - e tutela del
_t!rtorIo e dell’ambiente9bviluppo sostenibile e tutela del
territorio e dell’ambiente
Sviluppo sostenibile e tutela del
terntorio e dell’ambiente
Sviluppo sostenibile e tutela
territorio e dell’ambiente
Sviluppo sostenibile e tutela del
territorio e dell’ambiente9 Sviluppo sostenibile e tutela dell
I rerritorio e
8 OuaIlEà dell’aria eriduzionedell’inquinamento
Qualità dell’aria eriduzionedell’inquinamento
1 Difesa del suolo -
Tutela, valorizzazione ero ambientaleTutela, valorizzazione e
— recupero ambientaleRelazioni finanziarie conle altre autonomie
—
territorialiStatistica e sistemi
informativi
Tutela’ e valorizzazionedelle risorse idricheQualità dell’ariariduzionedell’inquinamento
tutela
sanitaria
Servizi Istituzionali, generali e dl
gestione
10 Risorse umane I 103 1,03,02,18.000
obbl 9
1 102 1.02.01,01.000
8
abbi
I.R,A,P,
104 1.04.01,OZ.000
obbl 9
obbl 9
2
1 103 1.03,02,05.000
1 102 1,02,01,01,000
1 102 1.02,01,01,000
2 203 2.03.01.02,000
6
1’ 104’1.04,04,01.000
8
1 107 1,07,06.99.000
obbl
obbi ‘ 9!Sviluppo sostenibile e tutelaterritorio e deIIambsente
9
abbi
del 4
1 104 1.04.03.02,000
9
Servizio idrico integrato
4
abbI
Servizio idrico Integrato
9
del 4 Servizio idrico Integrato
1 107 1.07,06,99.000
1 103 1.03.02.05.000
103 1,03,02.05.000
103 1.O3.D2.1S,00045’vlzIo Idrico integrato i
4 Servizio idrico integrato
—
‘ 9lSviluppo sostenibile e tutela del - 4 ServIzio idrlco Integrato
territorio e dell’ambiente
-J
__
1) 103: 1.03.02.15.D0O
1 102 1.02,01,01,000
-J
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
ALLEGATO 13
DtNOMINA2zONE
INCENTIVO PER ATTIVITÀ DI obbl
PROGETTAZIONE DI LAVORI, SERVIZI E
FORNITURE NONCHÉ ATTIVITÀTECNICO.
AMMINISTRATIVE AD ESSE CONNESSE DlCUI ALLART. 92 DECRETO LEGISLATIVO 12APRILE 2006 N. 163 E SS.MM.II. ED ALL’ARL21 DELLA LEGGE REGIONALE 27FEBBRAIO I2007 N. 3 E SS.MM.II.
AO4.INTERESSI PASSIVI
AP0STA REGIONALE SULLE AThVITA’[PRODUTTIVE ILR.A.P)
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATUVRA’PRODUTTIVE (I.R.A.P(IMPOSTA REGIONALE SULLE ATUVEFA’PRODUTTIVE (I.R.A.P( —________
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATUVETA’PRODUTTIVE (I.R.A.P) —
ACCERTAMENTI SANITARI: PAGAMENTOPARCELLE VISITE MEDICO-FISCALI EX ART.SDELLA LEGGE 300/70 E PAGAMENTO VISITEPER L’ACCERTAMENTO OELL’IDDNEITÀ SULLAVORO. DLGS. N’626/94 E 242/96 (SPESAOBBLIGATORIAI” - DIREZIONE GENERALEPER LE POLLTIOIE AGRICOLE, ALIMENTARI EFORESTALI
-
IRAP ‘IMPOSTA REGIONALE SULLEATTIVITA’ PRODUTTIVE DELLA DIREZIONEGENERALE 52-06.
_________
INPS E INAIL . CONTRIBUTI PREVIDENZIALIEFFETTUATI DALLA DIREZIONE GENERALE$2.06,
9SviIuPo soutenìbile e tutela dellterritorio e dell’ambiente I
- ‘obbl ijiiko sottenibileterritorio e dell’ambiente
CONTRIBUTI SUI MUTUI CONTRATTI DA obblENTI LOCALI PER LA REALIZZAZIONE DIOPERE PUBBUCHE. —
_________________
——________
BONIFICA MDNTANA E FORESTAZIONE (L,R. obbl7/S/96, N, 11). ATTIVITA’ REGIONE.
PREVENZIONE E LOTTA AGLI INCENDIBOSCHIVI (LEGGE 353/DO E L.R.7.S,96,71.11). UTENZE E CANONI
iINZIONEE LOTTA AGLI INCENDIBOSCHIVI (LEGGE 3S3/00 E L,R.7,S.96,
Hill ACQUGIZIGNE SERVL —
• PIANO DI VALORIZZAZIONE DELLEPRODUZIONI TIPICHE AGRO.ALIMENTARIDELLA CAMPANIA: “ECCELLEN ZE CAMPANE’,CAMPANIA CIBO PER L’ANIMA ,ART. IOCOMMA 4 LR. 9. 1 DEL 1B GENNAIO 2016.TRASFERIMENTO AMMINISTRAZIONILOCALI
IX1DIVALORIiÀi1DNE DELLEPRODUZIONI TIPICHE AGRO-ALIMENTARIDELLA CAMPANIA: ‘ECCELLENZE CAMpANE-CAMPANIA CIBO PER L’ANIMA” ,ART. 10COMMA 4 L R. 9. 1 DEL 18 GENNAID 2D16
‘PIANO DI VALORIZZAZIONE DELLEPRODUZIONI TIPICHE AGRO’ALIMENTARIDELLA CAMPANiA: “ECCELLENZE CAMPANE’CAMPANIA CIBO PER L’ANIMA” ,ART, IDCOMMA 4 LR. 71, 1 DEL IB GENNAIO 20161TRASFERIMENTI CORRENTI ALTRE IMPRESE
16 AgrIcoltura, politiche agroaflmentarlepesca
Relazioni con le altre autonomieterritoriali e locali
9 Sviluppo soster.ibIe e tutela deiterritorio e dell’ambente
Tutela, valorizzazioneracuoero ambientala
— forestazioneNe protette,9 Sviluppo snsteribile e tutela del parcbi
terrItorio o dell’ambienle naturali, protezionenaturalistica e
,,,,,,,-- —4— 4, forestazione9 Sviluppo sostenibile e tutela deI 5 Aree protette, parchi
territorio e dell’ambiente naturali, protezionenaturalistica eforestazione
16 AgricoltUra, politiche agroalimer.tarl e lSviluppo del settorepesca agricolo e dei sistema
Sviluppo del sattoreagricolo e del SiuEemaagroallmentare
16, Agricoltura, poìiciche agroalimentari e, I i Sviluppo del settore,pesca agricolo e del sistema
agroalimentare
fc (DIREz;oNE’(o GENERALEIS\e1sT,vA
OSSUGATORIE Mbslon1Dc1zione missione
4
Programma Dea or programmarilo
i1acd Piano del conti
Servizio idrico integrato
_______ ____________
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE obW V’Sviluppo oottenìbile ePER LE ATTIVITÀ DELLA MISSIONE 09 territorio o dell’ambiente
1’ 101 1,G1,D1.01.DOD
del
[ IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’ obbl 9 Sviluppo sostenibile ePRODUTTIVE (l.R.A.P( territorio e dell’ambiente
obU
9 Sviluppo sosteniblie eterritorio e dell’ambiente
tutela
tutela
tutela
tutela
tutela
deit” 4 Servizio Idrico Integrato 1 101 i,oi,.i.ooa —
3 RIfiuti 1 107 1,07.06.99.DOO
del
dei
dei9 Sviluppo sottanibile eterritorio e dell’ambiente
Tutela, valorizzazione erecuoero ambienEale
obbl 9,Sviluppo sosttnibìle eterritorio e dell’ambiente
obbi
102 1,02.01.01,000
e
obbi
102
9 Sviluppo sostenibile eterritorio e dell’ambiente
2 Tutela, valoriczazlonerecupero ambientale
tutela
tutela
e
1,02,01.01.000
del
dell 2 Tutela, valorizzazionerecupero ambientale
102 1,02,01,01.000
e,
2 Tutela, valorinazione— recupero ambiefp__1
102,1,02,01.01,000
e 102 1,02,01,01,000
Sviluppo del settoreagricolo e dei sistemaagroailmentare
obbi
1 103 1,03,02.18.000
obbi
16 Agricoltura, politi&,e agroalimentari epesca
16 Agricoltura, politiche agroalimentari e‘pesca
1 Sviluppo delagricolo e delagroalimentare
18
settore’sistema
1 102 1,02.01.01.000
Sviluppo delagricolo e deiagroalimentare
settoresistema
1 101 1,01,02,01,000
obbi —
Relazioni finanziarie conle altre autonomieterritoriali
2 203 2,03,01,02,000
Aree protette, parduinaturali, protezionenaturalistica e,
obbi
obbi
1 101 1,01.01.01.000
i) 103 1,03.02.05.000
1 103 1,03.02.1S.000
agroalimentare
16 Agricoltura, politiche agroalimentari epesca
,obbl—— +
104 1,04.01.02.000
_‘_1_
it i,à.òiià i
- _________
-
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
ALLEGATO 13
‘abbiSPESE PER LA GESTIONE ELAMMORDENAMENTO DELLE FUNICOLARI
Dl MONTE FAITO E MONTEVERGINE. ART.5
,L.R. N. 1 DEL 18GENNAIO2016‘CONSULENZE E COMMISSIONI PER obblL/ATTUAZIONE DELLA RIFORMA DEL
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE. COMPENSI
PER PERSONALE INTERNO
ONERI IRAP SU COMPENSI PER -
CON5ULENZE E COMMISSIONI PER
L’ATTUAZIONE DELLA RIFORMA DEL
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
I TRIPO TiVfCOMPENSI PER CONSULENZE E
COMMISSIONI PER LATTUAZIONE DELLARIFORMA OLE TRASPORTO PUBBLICO
LOCALE
obbl iiDebìtopubbhcoCOPERTURA PARZIALE DEI DISAVANZI DI
ESEROZIO DELTPL PER LANNO 1997
CONTRATTO CON CASSA DD.PP. AI SENSI
OELLART.12 DELLA L472/g9 PER IL
PERIODO 2001-2013.
____________
RtEFDEtMUTOtCESOPEEINNOVC obbi -— SO Debito pubblicoMATERIALE ROTABILE E ACQUISIZIONE DITECNOLOGIE Dl CONTROLLO PER LO
SVILUPPO OLE TPL CONTRATTO CON LACASSA DO.PP. AI SENSI DELL’ART 2,COMMAI
DELLA L194/98 PER IL PERIODO
2001/2011.
_______ _________
obbiACCERrAMENTI SANITARI: PAGAMENTO
PARCELLE VISITE MEDICO-FISCALI EX ART.S
DELLA LEGGE 300/70 E PAGAMENTO VISITE
PER LACCERTAMENTO DELL’IDONEITÀ SULLAVORO. 0.1.65. N526/94 E 242/96 (SPESA
OBBLIGATORIA)’ - DIREZIONE GENERALE
PER LA MOBILITÀ
_________
FONOIOESTINATIALTRASPORTO abbi 10
PUBBUCO LOCALE PER SERVIZI MINIMI SU
FERO. QUOTA REGIONALE
______
—
abbI -
AMMORTAMENTO A TUTTO IL 2018 DEL
MUTLO LOTTO 3 CON ONERI LX LEGGE472/99, 458/99 E 211/92 RIFINANZIATA
CON LEGGE 488/99 A CARICO DELLO STATO
PER L’ATTUAZIONE OELL’APQ DEL 17.12.02
TRA IL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE
E LA REGIONE CAMPANIA. QUOTA
INTERESSI
_________ _________
Ilobbl
AMMORTAMENTO A TUTTO IL 1018 OELMUTUO LOTTO] CON ONERI EX LEGGI
‘472/99,485/99 E 211/92 RIFINANZIATA
CON LEGGE 483/99 A CARICO DELLO STATO
PER L’ATTUAZlONE OELLAPQ DEL 11/12/02TRA IL MINISTERO OELLE INFRASTRUTTURE
E LA REGIONE CAMPANIA. QUOTA
CAPITALE
___________
FONDI DESTINATI AL TRASPORTO abbiPUBBLICO LOCALE PER SERVIZI MINIMI SU
GOMMA. QUOTA REGIONALE. -
GESTIONE NUOVI COMPITIAMMINISTRATIVI E TECNICI NEL SETTORE
DELLA PORTUALITA’. FORNITURA ENERGIA
‘ELETTRICA E APPROWIGIONAMENTO
(IDR1C& -
FONDI DESTINATI AL TRASPORTO
PUBBLICO LOCALE PER SERVIZI MINIMI VIA
MARE. QUOTA REGIONALE
COMPENSI AL PERSONALE REGIONALE
‘SULLE SPESE Di PROGETTAZIONE Ai SENSI
DEL D,LGS. 163/DO E DELLA LR. 3/07.
Quota capitaleammortamento mutul eprestiti obbligazionarl
DENCMINAZIDNE — SBBLIGATOSIE ‘MissionDescrlzione musione : Programma Descrizione programma Titolo Maoo Piano di
10 TrasportI e diritto alla mobilità
10 TrasportI e diritto alla mobilità
Trasporto pubblico locale
‘obbl 10 Trasporti e diritto alla mobilità
abbi 10 Trasporti e diritto alla mobilità
2 Trasporto pubbIi locale 1 1021.02,01.01.000
2 101 1.01.02.01000Trasporto pubblico locale
Quota capitale]ammortamento mutui e!prestiti obbligacionari
2 4 4034.03,01.04.000
2
IO Trasporti e dir,tto alla mobilità
403 4.03.01.04.000
1 Trasporto ferroviario 103 1.03.02.18.000
Traaporù e diritto alla mobilità
SO Oebito pubblico
Trasporto ferroviario 103 1.03.02.15.000
ljQuota -. interessi’ ii !ài0TOS.O40QO
ammortamento mutui eprestiti obbligazior.arl
2SO
10
Quota
prestiti obbiigazionad
Debito pubblico
Trasporti e diritto alla mobilità
Trasporti e diritto alla mobilità10
1 103 1.03,02.15.000
trasporto
abbI 10 Trasporti e diritto sta mobilità 3 Trasporto per vie d’acqua
10
103 1.03,02.05,000
Trasporti e diritto alla mabilità 4 Altre modalitàtrasporto
dl
103 1.03.02.15.000
101 1.01.01.D1,000
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
ALLEGATO 13
ONERI RIFLESSI E CDNTRIBUTIVI PER
COMPENSI AL PERSONALE REGIONALESULLE SPESE DI PROGETTAZIONE AI SENSI
L2!LGS 163/06 E DELLA L.R. 3/07.ONERI IRAP PER COMPENSI AL PERSONALEREGIONALE SULLE SPESE 01PROGETTAZIONE AI SENSI DEL D.LGS.163/06EDELLAL3/07.
SPESE PER LA GESTIONE ELAMMOROENAMENTO DELlA SEGGIOVIA
DEL LACENO. ART .5 IR. N. 1 DEL 18OENNAIO 1016 E LR. 5APRILE2016, N 6Trasporto Pubblico Locale vizi ‘erroviarl ‘obbldi interesse regionale. Piano chiusuraContratto con Trenitalia Spa 2009/2014 -
DGRC 35/2015FONDO INCENT1VANTE PER IL PERSONALE obbiDELLA DC S308UTENZE ECANONI (TELEFONIA FISSA E obblMOBILE, RETS Dl TRASMISSIONE UUNZE E
‘CANONI PER ALTRI SERVIZI N.A.C).
STRAORDINARIOEFFETTUATO DAL PERSONALE A TEMPOINDETERMINATO NELL’AMBITO DELSISTEMA REGIONALE Dl PROTEZIONE
‘CIVILE ( DGR N. 6932/2001 EN. 854/2003)IMPEGNATO IN ATTIVITA’ DI PROTEZIONECIVILE DI PRESIDIO IN ATTIVITA’ DIPREEMERGENZA E/O EMERGENZAFINALIZZATO A GARANTIRE E ASSICURAREILSERVIZID.
i4PDSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’ obblI PRODUTTIVE (IRAP)
— -4—.CONTRIBUTI SOCIALI EFFETTIVI A CARICO obblDELL’ENTE‘ACCERTAMENTI SANITARI: PAGAMENTO obbiPARCELLE VISITE MEDICO-FISCALI IX ART.5DELLA LEGGE 300/70 E PAGAMENTO VISITEPER L’ACCERTAMENTO DELL’IDONEITÀ SULLAVORO. D.LGS. N’626/94 E 242/36 (SPESAOBBLIGATORIAY - DIREZIONE GENERALEPER I LAVORI PUBBLICI E LA PROTEZIONECIVILE
MUTUO CON DNERI A CARICO DELLO obblSTATO PER IL COMPLETAMENTO DEGLIINTERVENTI DI RICOSTRUZIONE ERINASCITA DELLE ZONE COLPITE DALTERREMOTO DELL’AGOSTO 1962. FONDIINTE0PATIVI Al StNSI DELLA LEGGE 116/80
E DELL’ART.144, COMMA 6 L.23/12/2000N.388 - QUOTA ANNUALITA’ 2004,
AP SU COMP ENSI PER COM MISS lON‘REGIONALI E PROVINCIALI PER LADETERMINAZIONE DEI VALORI AGRICOLIMEDI DELLE INDENNITA’ DI ESPROPRIO
CONTRIBUTI SUI MUTUI CONTRATTI DAENTI LOCALI PER LA REALIZZAZIONE DIOPERE PUBBLICHE.CONTRIBUTI SOCIALI EFFETTIVI A CARICODELL’ENTE’ SCUOLA DI PROTEZIONE CIVILE
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRoDUTTIVE (IRAP( -SCUOLA DIPROTEZIONE CIVILECONTRIBUTO VENTENNALE (2000-2019)DELLO STATO PER IL PAGAMENTD DEIRATEI DEL MUTUO ACCESO PER LARICOSTRUZIONE DELLE ZONE COLPITE DALSISMA DEL 9/9/1993. (ART. 4, L 13/7/99 N.
226L - -
-- 9 Sviluppo sostenibile e IuIela del1territorio e deWambiente
11 Soccorso civile
— Soccorso civile
Soccorso civile
8 Msetw del territorio ed ediiziaabltatva
Assetto del territorio ed edilizIa
labit al iva
le altre autterritorIalI e localI
Programm1oescrlzlone programma Ttoi ffEo
4 Altre modalità di’ lI 101trasporto
EeThoJaHti di 1 -trasporto
1! Sistemacivile
1 Sistemacivile
ammoflamer,to musui eprestiti obbligazioran
Urbanistica e asetoterritorio
Relazioni finanziarie conle altre ausonomieterritoriali
l’Sistema dl protezIone
civile
I Sistema dl protezione,civile
2 Quota :apitaleammortamento mutui e
‘prestiti obbligazionari
DENOMINAI1ONE OBBUGATOSIE Misslonc(Descrizlone missione PIano del conti
obbi [ 10 TrasportI e diritto alla mobilità
L L_
___
obbi 10 TrasportI e diritto alla mobilità
obbl 1D Trasporti e diritto alla nobilità
1,01,02,01-ODo
6l.O2.Ol.Ol.00J\.
fr DIREZIONE( GENEpA AThV,T4
sZp’r(
10 Trasporti e diritto alla mobilità
I ZpuicoTocaìe 1 104 1,04.03,99.000
1 Trasporto ferroviario il 103 1.03.02.15.000
1 Difesa del suolo lj 101 1.0101.01.000
di protezlone
lJScorsocTviìe
1031.03.02 05.000
di protezione 1
11
11
101 1.Ol.01.O1.000
1.02.0 1,0 1,000i Sistemacivile
dl
di
1 102protezione
protezione
assetto dell
SistemacivileUrbanistica eterritorio
1 101 1,01,02,01,000
‘ 1 103.1.03.02.18.000
2Quota capitale’ 4034.03,01,04,000SO Debito pubblico
8
‘obbl
ebbI
1
11 Soccorso civile
- -—-----z—
___
obbi 11,Soccorso civile
1
2
obbl SO Debito pubblico
102 1,02.01.01.000
— 203 2.03.D1.02.000
1 1011.01.02.01.000
JJ__1 102 1.02.01.01.000
!“‘ 403! 4.03.D1.01 .000
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
IMPOSTA REGIONALE SULLE AUIVITA’PRODUUIVE PER LE AUIVITA’ DELLADIREZIONE GENERALE 54-12.
EiThIBUTl SOCIALI EFFEUIVI A CARICODELL’ENTE PER LE AUIVITA DELLADIREZIONE GENERALE 54-12.
bo RISORSE PER L’AGENZIAREGIONALE DI SCOPO UNIVERSIADI 2019.ARTICOLO 18 LR. N. 6 DEL 5APRILE2016
Programmazione egoverno della rete deiservizI sociosanltarl esocialiProgrammazIone egovernu delle rete deiservizi sociosanitari esocIaliSport e tempo libero
ALLEGATO 13“ ‘à R4
‘/DIREZIOI01 GENERA
________
Oj ATrIVII£\ LGiSL
‘vo.
‘DENOMINAZIONE OBBUGAT0RIE iiin Descrizione missione Programm Descrizione programma Titolo Macro Piano del conti
SPESE PER INCENTIVI E/O COMPENSI AI ‘abbI 9 Sviluppo sostenibile e tutela del 2 Tutela, valorizzazione e 1’ 101 101.01.01.000DIPENDENTI REGIONALI IMPEGNATI NELLA territorio e dell’ambiente recupero ambientaleREDAZIONE DEL PIANO PAESAGGISTICOE/O PUT REGIONALE E/O PIANOTERRITORIALE REGIONALE E/o PIANI EPROGRAMMI PER LA SALVAGUARDIA EVALORIZZAZIONE DEI BENI PAESISTICI EftMBIFNTAII . —. —
SPESE PER INCENTIVI E/O COMPENSI AI obbl 9 Sviluppo sostenibile e tutela del 2 Tutela, valarizzazlone e 1 101 1.D1.02.01.000CONSULENTI ESTERNI ED AI DIPENDENTI territorio e dell’ambiente recupero ambIentaleREGIONALI IMPEGNATI NELLA REDAZIONEDEI PIANI PAESISTICI E/O PUT REGIONALEE/o PIANO TERRITORIALE REGIONALE E/OPIANI E PROGRAMMI PER LASALVAGUARDIA E VALORIZZAZIONE DEIBENI PAESISTICI E AMBIENTALI NONCHE’PER LE RELATIVE SPESE DI REDAZIONE,PUBBLICAZIONE E DIFFUSIONE.-PAGAMENTO CONTRIBUTI SOCIALI ACARICO DELL’ENTE
SPESE PER INCENTIVI E/O COMPENSI AI obbl 9 Sviluppo sostenibile e tutela del 2 Tutela, valorizzazione e 1 102 1.D2.O1.Ol.000CONSULENTI ESTERNI ED AI DIPENDENTI territorio e dell’ambiente recupero ambientaleREGIONALI IMPEGNATI NELLA REDAZIONEDEI PIANI PAESISTICI E/O PUT REGIONALEE/O PIANO TERRITORIALE REGIONALE E/OPIANI E PROGRAMMI PER LASALVAGUARDIA E VALORIZZAZIONE DEIBENI PAESISTICI E AMBIENTALI NONCHE’PER LE RELATIVE SPESE Dl REDAZIONE,PUBBLICAZIONE E DIFFUSIONE. -
PAGAMENTO IRAP
SPESA PER CANONI PER abbI 9 Sviluppo sostenibile e tutela del 2 Tutela, valorizzazione e 1 103 103.02.05.000L’AGGIORNAMENTO DELLE CARTDGRAFIE territorio e dell’ambIente recupero ambientaleRELATIVE ALLA PIANIFICAZIONETERRITORIALE REGIONALE PER LAVALDRIZZAZIDNE E LA SALVAGUARDIA DELTERRITORIO ART9 L.R. N. 13/2Da8).
LA REGIONE IN UN CUCK. ART .12 LR.N.11 obbi [‘ -- i ETzT iJtuii’aiì,’ g’niir e sii ieaJeia e Ti ‘i iòi 1.03,02,19,000DEL 14 OTTOBRE 2015. gestione — — informativi — — —ONERI RIFLESSI PER COMMISSIONI Dl obbi 4 Istruzione e diritto allo studio 4 IstruzIone universitaria 1 101 1.01.02.01,000VALUTAZIONE Dl PERTINENZA DELLA DG 54.10 UDD 02IRAP PER COMMISSIONI Dl VALUTAZIONE obbl 4 IstruzIone e diritto allo studio 4 Istruzione universitaria 1 102 1.02.01.01.000Dl PERTINENZA DELLA DG 54-10 UOD 02
FONDO PER IL RIMBORSO DELLE SPESE Dl obbl 4 Istruzione e diritto allo studio 4 Istruzione universitaria 1 104 1.04.01.02FOTOCOPIATURA PER STUDENTIUNIVERSITARI (art.8 comma O L.R. nr,12 deI18maggio2016) .—. ——.—————.—..CONVENZIONE CISIS- SPESE PER I SISTEMI obbl 1 ServizI istituzionali, generali e di 8 Statistica e sistemi 1 103 1.03.02.05.000
INFDRMATIVI gestione inform:EiviCONTRIBUTI SUI MUTUI CONTRATTI DA obbl 18 RelazIoni con le altre autonomie I RelazionI finanziarie con 2 203 2.03.01,02.000ENTI LOCALI PER LA REALIZZAZIONE DI territoriali e locali le altre autonomleOPERE PUBBLICHE. territorialI
obbl 12 Diritti sociali, politiche sociali efamiglia
obbl 12 Diritti sociali, politichefamiglia
7
sociali e
obbl 6
102 1.02,01,01,000
Politiche giovanili, sport e tempolibero
7
1
101 1.01.02.01,000
1 104 1.04.D1.02.000
L
___________________
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
ALLEGATO 13
DtNOMINAZIONE
‘ACCERTAMENTI SANITARI: PAGAMENTO abbI
PARCELLE VISITE MEOICQ’FISCALI LX ART.SDELLA LEGGE 300/70 E PAGAMENTO VISITEPER L’ACCERTAMENTO DELL’IOONEITÀ SULLAVORO. D.LGS. N62&/94 E 242/96 (SPESAOBBUGATORIA)’ - DIREZIONE GENERALEPER LE POUTICHE SOCIALI, LE POLITICHEULThRALI, LE PARI OPPORTUNITÀ E ILTEMPO UBERO
&PERLEAUIVITA’ DELL’ISTITUTO obNPAOLO COLOSIMO DI NAPOLI (D.P.R.24,07.1977, N.615 E LEGGE 21.10.1978,N.641),CONTRIBUTI SUI MUTUI CONTRATTI DAENTI LOCALI PER LA REALIZZAZIONE DIOPERE PUBBLICHE.CONTRIBUTO ANNUALE AL TEATRO obblMUNICIPALE GIUSEPPE VERDI DI SALERNO,ART. IO COMMA 6 LR. N. 1 DEL 18GENNAIO 2016.
________________
‘CONTRIBUTI SUI MUTUI CONTRATTI DA abbi
ENTI LOCALI PER LA REALIZZAZIONE DIOPERE PUBBLICHE.SPESE RELATIVE ALL’APPLICAZIONE ‘obblDELL’ART.23 DELLA L.R. N.1/ZDD9, NONCHE’ATTIVITA’ Dl ART. 14 DEL CCDI ALPERSONALE IMPEGNATO NELLE ATTIVITA’CONNESSE AL RECUPERO PER OMESSIPAGAMENTI, SANZIONI PECUNIARIECOMMINATE IN VIA AMMINISTRATIVAPER TRASGRESSIONI ALLA TASSAREGIONALE SULLA CIRCOLAZIONE ADECORRERE DAL 1/1/1999 (ART. 17,COMMA 10, LEGGE 449/1997).
FONDO PERDITE ORGANISMI E SOCIETA’PARTECIPATE(ART. 1 COMMA 592,L.N.147/2013)
“ACCERTAMENTI SANITARI: PAGAMENTOPARCELLE VISITE MEDICO’FISCALI EX ART.SDELLA LEGGE 300/70 E PAGAMENTO VISITEPER L’ACCERTAMENTO DELL’IDONEITÀ SULLAVORO. D.LGS. N’626/94 E 242/96 (SPESAOBBLIGATORIA)”. DIREZIONE GENERALEPER LE RISORSE FINANZIARIE
CONTRIBUTI SUI MUTUI CONTRATTI DAENTI LOCALI PER LA REAUUAZIONE DIOPERE PUBBLICHE.SPESE PER LA GESTIONE DEL GLOBALMEDIUM TERM NOTE PROGRAMME
ACQUISTO LICENZE PER L’ACCESSO ASERViZI DIGESTIONE E MONEORAGGIODELL’INDEBITAMENTO
15 Relazioni con le altreterritoriali e locali
I
1 Relazioni finanziarie conle altre autonomleterritoriali
____________________
autoramie 1ReIazior,i finanziade conle altre autonomie
______________
territoriali4 Gestione delle entrate
tributarle e sentiti fiscali
Gestione economica,finanziarIa,prog ra mm a zio n e
________
provveditoratoGestione economica,finanziaria,programmazione,provveditorato
1 Relazioni 5nanziarie conle altre autoromieterritoriali —
3 GestIone ecoromica,finanziaria,programmazione,
I proweditorato —
— 431Gestione economica,’
finanziaria,programmazione,provveditorato
3 Gestione economica,finanziaria,programmazione,
________
provveditorato —
3 Gestione economica,finanziaria,programmazione,orovveditoratoGestione economica,finanziaria,programmazIone,
OBBUGATORI! MISSIOnI DescrIzione missione
12 DIritti socialI, polItIche saclail efamiglia
Programm Descrizione programma Titolo Macroio del conti
2 Interventi per la disabilità
obbi
12 DirittI sociali, politiche sociali efamiglia
18;Reiaziori con Te ai’ autonomieterritoriali e locali
2 interventi per la disabihtà
1 1G31.o3.O2.18.OOO .j ,
f DIRdZIoNGENERALE
6. I ATTIvITÀ’ 1,1
I *_LEGISI.ATis,’
1 1031.0302.55 O
2iAttMtà culturali e il ioriàii.àààirterventi diversi reIsettore culturale
i 3 Tutela e valonzzazione dei beni e delleattività culturali i
2 203’203O1.02.000
Servizi Istituzionali, generali e digestione
‘—4 :c’
3 110 1,10.01,99,000‘obbl 1 Servizi istituzionali, generali e dlgestione
1Servizi istituzionali, generali e digestione
obbi 1&Relazioni con Te altre autonomieterritonali e locali
1 Servizi istituzionalI, generali e digestiore
1 103 1,03.02.18.000
obN
2 2D3203O102.ODO
1 103!1-03.02.17.CCO
1 ServizI istituzionali,gestione
—— obbi “iliervizi istituzionali, generali e dlALL’OPERAZIONE Dl RIACQUISTO DEI TITOLI gestioneOBBLIGAZIONARI (ART. 45 DL. 66/20141
obbi
--
SPESE PER L’ACQUISTO DEI SERVIZI DI ‘abbiMONITORAGGIO DEL RATING FINANZIARIO
PER LA COPERTURA DEGLI ONERI DIDIFESA DELLA REGIONE IN MATERIA DICONTRATTI FINANZIARI,
generali e di
i’’ ‘-ih.03.07.c0
1 Servizi istituzionali,cessione
generali e dlj
IMPOSTA Di BOLLO SU CONTRATTI IN1STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI.
1 103 1.03.02.07.000
i iài1i03.O2.17.000
ART. 65 DELDL N. 66/2014, BUI BACKTITOLI OBBLIGAZIONARI. RATEO INTERESSI
[ BOND EURO
5O’Oebito pubblico
103
puiiìco
1
1,03.02.99.000
1
provveditorato - — - —
Quota interessi 1 102 1,O2.O1.D2.000ammortamento mutuiprestiti obbligazionari 4Quota interessi 1 107 1.07.02.01.000ammortamento mutui eprestiti obbligazionari — —
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
DENOMINAZIONE
ART. 45 DEL DL N. 66/2014. BUY BACK obblTITOLI OBBLIGAZIONARI. RATEO INTERESSISU DONO DOLLARIARI’. 45 DEL DL N. 66/2014. BUY BACKTITOLI OBBLIGAZIONARI IN EURO
ARI. 45 DEL DL N. 66/2014. BUY 640K abbiTITOLI OBBUGAZIONARI IN DOLLARI
iIEEÒiijÙjiTITOLI OBBLIGAZIONARI. ONERI LEGALI
CAPITALE PRESTITO MtF .tObbiARTICOLO 45 DL. N. 66/2014
INTERESSI PRESTITO MEF ARTICOLO45 D.L N. 66/2014
RIMBORSO ANTICIPAZIONE DI LIQUIDITA’ANNO 2013 DI CUI ALL’ARTICOLO 2 DEL DL.8 APRILE 2013, N. 35, CONVERTITO, CON,
MODIFICAZIONI, IN LEGGE 6GIUGNO 2O13,jN 64 - QUOTA CAPITALE
RIMBORSO PNFICIPAZIONE DI LIOUIDFA’ obblANNO 201301 CUI ALL’ARTICOLO 2 DEL DL.I8 APRILE 2013, N. 35, CONVERTITO, CON
MODIFICAZIONI, IN LEGGE 6GIUGNO 2013,N. 64-QUOTA INTERESSI
IMBORSO ANTICIPAZIONE ifLIQUIDITA’ —
ANNO 201401 CUI ALL’ARTICOLO 2 DEL DL.8 APRILE 2013, N. 35, CONVERTITO, CON
MODIFICAZIONI, IN LEGGE 6GIUGNO2013,N. 64 - QUOTA CAPITALE
RIMBORSO ANTSCIP E LIQUIDITA’ANNO 2014 DI CUI ALL’ARTICOLO 2 DEL D.L
APRILE 2013, N. 35, CONVERTITO, CONMODIFICAZIONI, IN LEGGE 6GIUGNO2013,N. 64 - QUOTA INTERESSI
1RIMBORSO ANTICIPAZIONE DI LIOUIDITA’,obblANNO 2013 DI CUI ALL’ARUCOLO 3 DEL DL,8 APRILE 2D13 ‘1. 35 CONVERTITO CON!MODIFICAZIONI IN LEGGE 6GIUGNO 2013!
N. 64- QUOTA CAPITALE
[iàRSo ANTICIPAZIONE DI LIQUIDITA’ —
ANÌ’IO 2D13 UI CUI ALL’ARTICOLO 3 DEL DL8 APRILE 2013 N. 35 CONVERTITO CONMCII-ICAZ!DNI IN LEGGE 6GIUGNO2013N.64-QIIO1ANTERESSI I
CAPITALE PER IL PAGAMENTO ElitobblRATEI CON ONERI A CARICO DEL
DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE
DEI MLTUI ACCESI DALLA REGIONE PERFRONTEGGIARE I DANNI DERIVANTI DALLE1AWERSITA ATMOSFERICHE DEL MAGGIO111998 PER LE ANNUALITA’ 1998/2017
IQUOTA INTERESSI PER IL PAGAMENTO DEIobbl
RATEI CON ONERI A CARICO DELDIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE
DEI MUTUI ACCESI DALLA REGIONE PERFRONTEGGIARE I DANNI DERIVANTI DALLEAVVERSITA’ ATMOSFERICHE DEL MAGGIO
1998 PER LE ANNUALITA’ 1998/2017 (DL11,6,98, N.160 CONVERTITO IN LEGGEI‘3/8/98, N.267).
RIMBORSO ANTICIPAZIONE DI LIQUIDITA’ abbi
ANNO 2013 DI CUI ALL’ARTICOLO 13
COMMA 6 D.L 31AGOSTO 2013 N. 102’
QUOTA CAPITALE
Programm1Descrizlone programma Titolo MacroPlano
l’Quota interessi
ammortamento mutui eorettitl obblipanionari
2 Quota capitaleammortamento mutui eprestiti obbllaarionari —
2lauota capitalel‘ammortamento mutui eprestiti obbllgazlonari -
3 ‘Gestione economica, I
finanziaria,programmazione,-pmwedilorato —
2 Quota capitaleammortamento mutul etlobbliazionarl
1 Quota interessiammortamento mutul e
prestiti obbligarionarlQuota capitaleammortamento mutul eprestiti obbligarionari
1 Quota ìntertsailammortamento mutui aiprestiti obbligazionari
Quota capitaleammortamento mutul eprestitI obbligazionari
Quota — interessiammortamento mutul eprestiti obbligazionari
2Quota capitaleammortamento mutulprestiti obbligazionari
liouota InteressIammortamento mutul eprestiti sbbligazlonarI
2 Quota capitaleammortamento mutul eprestiti obbligarionari
Quota capitaleammortamento mutui eprestiti obbligaziorarì
OBBLIGATOCIE Missioni DescrizIone mIssione
50 Debito pubblico
so DebIto pubblico
50 Debito pubblico
- -
— 1 Serizl istituzIonalI, - jrii egestione
50 Debito pubblico
obbl
4 401 4.01.02.02.000
so Debito pubblico
103 1.03.02.99.000
obbi SO Debito pubblico
4 403 4.03.01,O1.DDO
1 107 1,07.O5.01.000
2
50 Debito pubblico
obbi 50
4 403 4.03.01.01.000
i — 107’ 1.07.GS.D1.000
Debito pubblico 2
obbi SO DebIto pubblico
4 403 4.03.D1.D1.000
50 Debito pubblico
107 1.07.GS.O1.000
obbl SO Debito pubblIco
4 403 4.03.01.01.000
50 Debito pubblico
107 1.07.05.01.000
4
50 Debito pubblico
403 4.03.01.04.000
1. 07 . 05 . 04l’Quota — inleressi-- l 107
ammortamento mutui eprestiti obbligazionarì
SD Debito pubblico 2 4 403 4.03.01.01.000
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
ALLEGATO 13
DENOMINAZIONE —
RIMBORSO ANTICIPAZIONE DI LIQUIDITA’ANNO 2013 DI CUI ALL’ARTICOLO 13COMMA 6 DL. 31 AGOSTO 2013 N. 102QUOTA INTERESSI
ANTICIPAZIONE DI LIQUIDITA’ANNO 2014 DI CUI ALL’ART. 3 DEL DL 8APRILE 2013 N. 35 CONVERTITO CONMODIFICAZIONI IN LECCE 6 GIUGNO 2013tI. 64- QUOTA CAPITALE
RIMBORSO ANTICIPAZIONE DI LIQUIOITA’ANNO 2014 DI CUI ALL’ARi. 3 DEL OL 8APRILE 2013 N. 35 CONVERTITO CONMODIFICAZIONI IN LEGGE 6 GIUGNO 2013N 64-QUOTA INTtRESSI.
AMMORTAMENTO MUTUI CON ONERI AobbICARICO DELLA REGIONE PER ILFINANZiAMENTO DI SPESE PERINVESTIMENTO E POLITICHE DI SOSTEGNOPER GLI INVESTIMENTI - QUOTA INTERESSI.
ONERI DERIVAN11 DALLAobblRISTRUTTURAZIONE DELL’INDEBITAMENTOREGIONALE MEDIANTE L’UTILIZZO DISTRUMENTI CREDITIZI IN USO SUI MERCATIFINANZIARI.
RIMBORSO QUOTA CAPITALE EMISSIONE obbiPRESTITO OBBUGAZIONARIO XADENZAIANNO 2026
RIMBORSO QUOTA INTERESSI EMISSIONE obblPRESTITO OBBLIGA2IONARIO SCADENZAANNO 2026
RIMBORSO QUOTA CAPITAI.EPRESTITO OBBUGAZIONARIOANNO 2036
SPESA DA CONTRATTO DI DERIVATI EXLEGGE 448/2001 SUL PRESTITOO BR LIG AZIO NARIO IN DOL LA RI.
RESTITUZIONE DELL’ANTICIPAZIONE AVALERE SUL FONDO DI ROTAZIONE PER ILFINANZIAMENTO DEL PIANO DI RIENTROCUI ALL’ART. 16, COMMA 5, DEL D.L N.83/2012, CONVERTITO CONMODIFICAZIONI CON LEGGE N. 134/2012INTERESSI PASSIVI SU ANTICIPAZIONI 01CASSA CONCESSE E DA CONCEDERE
COMMISSIONI PERSERVØRNANZiARI to11T -
BANCARI E POSTALI PER LA RISCOSSIONEDEI TRIBUTI REGIONALI.COMMISSIONI PER SERVIZI PER IL CONTO obblCORRENTE POSTALE UNICO DEDICATO ALLE
IENTRATE REGIONALI.[ONERI PER ACCESSI A BANCHE DATI,UTENZE E CANONI.
iam1j’6ciJone programma
1Ouota Interessi1ammortamento mutui eprestiti obbligazionari
2 Quota capTtaleammortamento mutul eprestiti obbligazionari
1 Quota interessiammortamento mului eprestiti obbl;gazionari
2 Quota capitale.ammortamento mutul ciprestiti obWigaziOnari
1 Quota interessiammoflamer.tO mutui eprestiti obbligazionari
1 Quota irteressijammortamento flutui eprestiti obbligazionari
Ouota capitaleammortamento mutui eprestiti obbligazionari
1 Quota interess6ammoflamertO mutui eprestiti obbligaziorarì
Quotaammortamento mutulprestiti obbhgazlona,I
—
Quota capitaleammortamento mutui eprestiti obbiigazionari
Restituzione anticipazlonidi tesoreria i
Gestione delle entratetTibutarle e servi si fiscali
OBBUGATORIE
obbi
Mission DescrIzione missione
50 Debito pubblico
obbi SO
Macro
DebIto pubblico
Piano dei conti
101
obbl
1.0 7. 05 .0 1.000
4SO Debito pubblIco
4 403
A0
DIREZIONCENEi?ALE ‘IAfl1VIT4 i4. 03 .0 1. 0
MEI DELLA gEGONE IN CO NTO CAPUTALE obbl 50 Debito pubblicoPER IL MUTUO ACCESO PER IL RIPIANODELLA MAGGIORE SPESA SANITARIA 1993.!1999 E ANNO 2000
____________________________________
RATEI DELLA REGIONE IN CONTO INTERESSI,obbi SO Debito pubblicoPER IL MUTUO ACCESO PER IL RIPIANO!
‘DELLA MAGGIORE SPESA SANITARIA 1995-O i
iggg E ANNO 2000
_________
AMMORTAMENTO MUTUI CON ONERI A obbi SD’Oebito pubblicoCARICO DELLA REGIONE PER ILFINANZIAMENTO DI SPESE PERINVESTIMENTO E POLITICHE DI SOSTEGNO1PER GLI ISNESTIMENTI - QUOTA CAPITALE.
1 Quota —. interessi 107 1.01.05.01.000ammortamento mutul eprestiti obbilgazionari I
Ì1’ Jammortamento mutul e,prestiti obbligazionazi
1 1o711.O7.os.04.000
4’ 403 4.O3.O1.O4.
SO Debito pubblico
SO Debito pubblico
1 107 1.07.05.04.000
i 50 Debito pubblico
il 107 1.07.06.01.000
SO Debito pubblico
EMISSIONE obSCADENZA
50
404’ 4.04.04.01.000
Oto pubblico
50obbl
obbl
1 1011.01.02,01.000
Debito pubblIco
50 Debito pubblico
2QuoaFtL I 404 40t04O
ammortamento mutui eprestiti obblitasionari
1 interestii 1 107 1.07.06.01.000
DI
obbl
4 403 4.03.01.01.000
GO Anticipazionl finanziarIe 1
Servizi TstiuzionaIi, generali e dl 4gestIone
Servizi’ Istituzionali, generali e di 4gestione
1
101 1.01.06.04.000
103 1.03.02.17.000
103 1.03.02.17.000Gestione delle entratetributarie o servizi fiscali
oli ff-” $ervizi IstItuzIonali, generali e T”’4jilole elTe entratet 1 103 1.03.02.05.000
- f —
- J,estionet,,ìrlbutarle
e servizi fiscali
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
OBBUGATOIIE Missioni Descrizione missione Programm Descrizione programmaDENOMINA2ION(
ONERi PER L’ACQUiSTO Di SOFTWARE ESERVIZI iNFORMATiCI PER LA GESTiONEDEGLI ADEMPIMENTI FISCALI A CARICODELLA REGIONE
IMPDSTA Di BOLLO SU LIBRI REGISTRI EDALTRI DOCUMENTI RILEVANTI Ai FINITRIBUTARI- DM MINISTREO ECONOMIA EFINANZE 17/06/2014 — — - — — -—
jIVA A DEBITO SUGU ACQUISTI abbiINTRACOMUNITARI E ACQUISTI Di CUI
IALL’ART. 7 TER DEL DPR N. 663/1972EFFETTUATi NELL’AMBITO DELLE ATTIVITA
15mUZ1ONAu -
[IVA A DEBITO PER LE ATTIVITACOMMEROAU
DERTTO IVACOME DARISULTANZE DELLAUOUIDAZIONE PERIODICARIMBORSI Di SOMME A QUALSIASI TITOLOINDEBITAMENTE INTROITATE DALLAREGIONE CAMPANIA RELATIVAMENTE AVOCI DI ENTRATA DI PERTINENZA DELLA DG
SPESE IN ESECUZIONE DI GIUDIZI DiOTTEMPERANZA IN MATERIA DiPERSONALE
________________________
ACCERTAMENTI SANITARI: PAGAMENTOPARCELLE VISITE MEDICO-FISCALI EX ART.SDELLA LEGGE 300/70 E PAGAMENTO VISITEPER L’ACCERTAMENTO DELLIDONEITA’ SULLAVORO. DL.VO W626/94 E 242/96 (SPESAOBBLIGATORIA).
RISORSE PER L’ESPLETAMENTO DELLE —
PROCEDURE E ATTIVITA’ CONNESSE ALLAPROGRAMMAZIONE TRIENNALE DELFARBISOGNO DEL PERSONALE.FUNZIONAMENTO, COMPRESI GETTONI Dl •obbiPRESENZA EROQATI AI COMPO’IENTI DiCOMITATI, COLLEGI, COMMISSIONI,COMPRESE QUELLE PER PUBBLICI
CONCORSI,___________
_____________
IRAP A CARICO OELL’ENTE IN RELAZIONE Ai obbiCOMPENSI PROPRI DEL CAPITOLO 108
INTERESSI E RIVALUTAZIONE PERPERSONALE REGIONALE.SPESE PER IL COMPENSO COMMISSARI AO obNAaA PER L’ESECUZIONE DI SENTENZERELATIVE AI DIPENOENTI Di RUOLO DELLACR.
__________
SPESE PER IL COMPENSO Ct PER LECONTROVERSIE Di COMPETENZA DELSETTORE
__________
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE (IRAP) COLLEGATA ACOMPENSI RELATIVI A DEBITI FUORIBILANCIO RIGUARDANTI TITOLI ESECUTIVIOELL’AUTDRITA’ GIUDIZIARIA.
PAGAMENIU DI DEBITI FUORI BILANCIO EXART. 47 LR 7/2002 DERIVANTI DA SENTENZE
1PASSATE IN GIUDICATO IN MATERIA 01PERSONALE RELATIVE A COMPENSIRICONOSCIUTI, RIVALUTAZIONI E SPESELEGALI Di COMPETENZA DELLA D.G. 55.16
PAGAMENTO 01 DEBITI FUORI BILANCIO EX ‘abbiART. 47 LR 7/2C’O2 DERIVANTI OA SENTENZEPASSATE IN GIUDICATO IN MATERIA DI
[PERSONALE RELATIVE A ONERI RIFLESSI 01COMPETENZA DELLA DC. 55.14
Servizi istituzionali, generaligestione
9 Sviluppo sostenibile e tutela deiff’territorio e dell’ambiente
I Serviti btitu,ionali, generali e digestione
— ServizI istituzionali, generali e dlgestione
— Servizi istituzionali, generali e digestione
— Servizi istituzionali,gestione
15ervizi istituzionali, generali e digestione
j1 Servizi istiEuzìonaiì, generali e di:
gestione
1 Servizi istituzionali, generali edlgestione — — —
Servizi istituzionali, generali egestione
ServIzi istituzionali, generali egestione
Servizi istituzionali, generali edigestione
1 Servizi isutuzionat,gestione
Gestione oconomica,finanziaria,programmazione,provveditorato
Gestione economica,
finanziaria,programmazione,prownditorata
3 Gestione economica,
Ifiranzishapro g ra m m a z Io nepmweditorato
-- jiireunane
—
-410 Risorse umane 1!
obbi
obbl
3Servizi istituzionali, generali e dlgestione
I Servizi istituzionali, generali e dlgestione
- - -L1 Servizi istituziorali, ger.eralì e di!
gestione
3
obbl
obbl
obbl
e dl 3 [Gestione economica.finanziaria,programmazione,nrnwediconto
lj l1O[ 1.10.03.01.000
3Rifluti
obbl 1
lD’Risorse umane 1
1 1101.10.03.01.000
obbi 1
10 Risorse umane
109 1 09.99.05.000
110 1.1O.D5.04.000
103:1,03.02.18.000
obbi generali e dl
10 RIsorse unane
10 Risorto umane
10 Risorse umane
obbi
1 103 1.D3.O2.16.DDO
1 103 1.03.02.10.000
- 102- 1.02.01.01.000
1
obbl 1
abbi
101 1.01.01.01.000
1
1 103 1.03.02.01.000
103 1.03.02.10.000
obbi I Servizi Istituzionali,gestione
102 1.02.01.01.000
di 10 Risorse umane
u’ IO Risorse umane
10 Risorse umane
generali e dl 10 Risorse oziare 1
gezieral e di 10 Risorse umare 1
101 1.01.01.01,000
101 1.01.02.01.000
I _.__._— — — —
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
AlLEGATO 13
DENOMINAZIONE
PAGAMENTO DI DEBITI FUORI BILANCIO DCART. 47 LR 7/2002 DERIVANTI DA SENTENZEPASSATE IN GIUDICATO IN MATERIA DIPERSONALE RELATIVE AD INTERESSI DICOMPETENZA DELLA D.G. SS.14
EIA PER LA COPERTURA ASSICURATIVADEI DIPENDENTI INVIATI IN MISSIONE DISERVIZIO UTILIZZANDO SIA MEZZI PROPRICHE MEZZI DITRASPORTO DI PROPRIETA’
‘DELLA REGIONE )ART.23 L.R,4,7.91, N.12)
E5ThIBUTIARANMSENSIDELVART46COMMA 8 E 9 DEL D.LGS 30.03.2001, N.
STIPULA DI POLIZZE ASSICURATIVE PER LA obblDIRIGENZA AI SENSI DELL’ARTICOLO 38 DELCCNL 1998/2001 E PER IL PERSONALECOLLOCATO IN POSIZIONE ORGANIZZATIVAART.43 DEL CCNL 14)9/2000 SUCCESSIVO AQUELLO DELL’1/4/2000 DEL PERSONALEDIVERSO DA QUELLO CON QUALIFIC
INDENNITA’ COMPONENTI NUCLEO DIVALUTAZIONE PERSONALE DIRIGENTE.{ART. 20 DECRETO LEGISLATIVO 29/93)CONTRIBUTI SOCIALI RELATIVI AICOMPENSI COMPONENTI ORGANISMOINDIPENDENTE DI VALUTAZIONE.IRAP A CARICO DELL’ENTE PER INCARICHI DIRICERCA, STUDIO E CONSULENZA EORGANISMO DI VALUTAZIONE.
FONDO PER LE ALTE PROFESSIONALITA’.
TRASFERIMENTO AGLI ENTI LOCALITERRITORIALI DI RISORSE PER ILPAGAMENTO DEGLI EMOLUMENTISTIPENDIALI FISSI AL PERSONALETRASFERITO AI SENSI DELLA LR. 5/2013.
COMPETENZE PERSONALE COMANDATOPRESSO ILCOMMISSARIATO PERL’EMERGENZA BRUCELLOSI (O.P.C.M. N.3634 DEL 21/12/2007).
“i}4BORSO AGLI ENTI DI PROVENIENZADEGLI EMOLUMENTI E RELATIVI ONERIRIFLESSI CORRISPOSTI AL PERSONALECOMANDATO PRESSO LA REGIONE
SPESE, E RIMBORSI AI COMUNI DELLECOMPETENZE PER IL PERSONALEPROVENIENTE DALL’ ENADLI, DNPI EANMIL.(D.P.R. 24/07/77 N.616,L. 21/10/78N.641,L.R. 23/05/86 N.14).
MENTO ECONOMICO DELPERSONALE PRESSO LE SEGRETERIE DELPRESIDENTE E DEGLI ASSESORIIMPOSTA REGIONALE SULLE AUIVITA’PRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALE PRESSOLE SEGRETERIE DEL PRESIDENTE E DEGLIASSESSORI
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE {IRAP) -PERSONALE PRESSO IDIPARTIMENTI -TRATTAMENTO
[ECONOMICO —INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE, LACONDUZIONE E LA COLLAUDAZIONE DlOPERE E LAVORI ESEGUITI DALLA REGIONE)ART,18, COMMI lEi BIS LEGGE 109/94)
Servizi Istituzionali,gestione
Servizi istituzionali, generali e digestione
Servizi istituzionali, generali e digestione
1 Servizi istituzionali, generali e dlgestione
Servizi istituzionah, generaflegestione
Servizi istituzionali, generali egestione
Servizi istituzionali, generali e - dlgestione
Servizi Tstiuzionah, generali egestione
Servizi istituzionali, generaligestione
1 ServizI Istituzionali, generali— gestione _,. —
Servizi istituzionali,gestione
I Servizi istituzionali,gestione
gestionegenerali -
Iabbi generali e dl Risorse umane
generau1 Servizi istituzionali,gettione
1 Servizi istituzionali,gestione
e di Risorse umane
generali e dl
1
ilsorse umane
obbl
obbi
10 Risorse umane
10
obbi
obbl
Risorse umane
103 1.03.02.10.000
10
101 1,01,02.01,000
Risorse umane
Risorse umane
obbi
obbl
102 1.02.01.01.000
Servizi istituzionali generali e dl 10gestioneServizi istituzionali, generali e di! 10gestione
dl 10
1
i
i
101 1.01.01.01.000
1Risorse umane
Risorse umane
104 1.04.01.02.DDO
101 1.01.01.01.000
dl 10 Risorse umane 109 1,09.01.01.000
obbl
obbl
obbi
TRATTAMENTO ACCESSORIO DELPERSONALE PRESSO I DIPARTIMENTI
1 104 1.04.01.02.000
il” 1O1I1,O1.O1.D1.000
obbl
obbi 1
10 RIsorse umane
di sorse umane
e dl 10 Risorse umane
e di 10 Risorse umane
generah e di 10 Risorse umane
- -tgenerali e di1 io Risorse umane
—, i.oi.oi.ooo
obbl
i1- idi4.ì.ài.òiààà
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
RIMBORSO ALLA BEI DEGLI EMOLUMENTI ERELATIVI ONERI RIFLESSI CORRISPOSTI ALPERSONALE DISTACCATO PRESSO LAREGIONE CAMPANIA AI SENSI DELL’ART.32DEL D LGS. 165/2001.
FONDO PER IL COMPENSO PER IL LAVOROSTRAORDINARIO PERSONALE DIPENDENTEART. I4CCNLO1/O4/1999
_______—
ONERI PER IL PAGAMENTO DEL PERSONALEDELLE PROVINCE L R. N. 14 DEL 9NOVEMBRE 1015STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE. —
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE. — —
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.STiPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NDN DIRIGENTE.STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE. — — -
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.
-—
STIPENDI EO ALtRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.
—
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.
—
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.
—
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.
STIPENDI EDALTRI ASSEGNI FISSI AIPERSONALE NON DIRIGENTE.
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE. —
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSDNALE NON DIRIGENTE.
--
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSDNALE NON DIRIGENTE.
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE. —
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.
‘STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.
Servizi Istituzionali,gestione
gestione
1 Servizi istituzionali,gestione
1 Servizi istituziorali,gestione
1 Servizi istituzionali,gestione
lServizi istituzionali,gestione
1 Servizi istituzionali,gestione
libera
Assetto delabitativa
Assetto delabitetiva
Sviluppo sostenibile eterritorio e dell’ambienteSviluppo sostenibile eterritorio edeiambienteSviluppo sostenibile eterritorio e dell’ambiente
Gestione delle entratetributarle e servizi fiscali
Gestione economica,finanziaria,programmazione,
_prowed.torAtp. - —
g: Statistica e sistemilinformaties i
dl Assistenza tecnico-i‘amministrativa agli enti‘locali
_____________
di 11 ‘Altri servizi generali
dl 6 Ufficio tecn,co
generali e di 10,Risorse umar.e
Polizia localelamministrativa —
2’Slstema integratosicurezza urbara —
7!Diritto alla studio
3 EdilizIa scolastica (solo perle Regionif ——
________
Politica regionale unitariaper la tutela dei benidelle attività cuituraiii(solo per le Regiori) i
2 Attività culturali einterventi diversi nelsettore culturale
2 Giovani
1 Sport e tempo l,bero
I Sviluppo e lavaiorlzzazlone del turismo
— Edilizia residenzialepubblica e locale e piani diediiizia economico-
— ‘opolare —. —
Urbanistira e assetto deiterritorioQualità dell’aria eriduzione
— dell’inquinamento6 Tutela e vaiorizzazione- delle risorse idrlcbeO Servizio Idrico inlegrato
Aree protette, parchi
naturali, protezione
natu rai isl ira efo re se a e io n eDifesa del suolo
i. 09. 0
101 1.01.01.01.000
obbi 1
OENOMINAZIONE oeeuoATaelc iiiin, Descrizione missione Programm Descrizione programma Titolo Macro Pia
generali e di
abbi 1
obbi
109l0’Risorse umane
Risorse umaneServizi istituzionali, generali egestione
Servizi istituzionali, generali e1
dì la
abbi 1
di 10 Risorse umane
Servizi istituzionali, generali egestione
1
dì
Servizi istituzionali, generali egestione
obbl
abbi
2
1 101 1.01.01.01.000
Segreteria generale
di 4
1 101
‘obbi
1.01.01.01.000
lobbl
generali e 3
generali e dl1 Servizi istituzionali,gestione
1 Servizi istituzionali.gestione
1 Servizi istituzionali,gestione
obbl
obbi
generali e dl 5-Gestione dei benildemaniali e oatdmoniali
generali e
1 101 1.01.01.01.000
1 101 1.01.01.01.000
101 101.01.01.000
1’ 101 1.01.01.01.000
101 1.01.01.01.000
1 101 1.01.01.01.000
abbi
‘abbi
generali e
generali e
obbl
abbi
3lOrdlne pubbhcoe sicurezza
generali e dl 1
abbi
1 101 1.01.01.01,000
30rdine pubblicoc sicurezza
Ej’ìTstTsuzToaii 1 101
1. 101 1.01.01_01.000
4!lstruzione e diritto allo stid
eJ
1.01.a1.o1.000
1 101 1.01.01.01.000
di
abbi
obbi
abbi
1 101 1.01.01.01.000
i lolil.O1.01.01.000
Istruzione e diritto alla studio
s:Tutela e valoriuezione dei beni e delleattività culturali i
5:Tltela e valorinazione del beni e detie
attività culturali i
6Pohtiche tìovanih, sport e tempolibero
_________
6 PolItiche giovanili, sport e tempo
I ioii,oi.oi.òÌ.àào
abbi
obbl
l 1011.01.01.01.a00
1 101 1.01.01,01.000
abbi 7 Turismo
obbi g territorio ed edilizia
abbi
i 1011.01.01.01,000
1 101 1.01.01.01.000
1 101 1.01.01.01.000
B
2
obbi 9
territorio ed edilizia
abbi
Sviluppo sostenibile e tutelaterritorio e dell’ambiente
101 1.0l.01.0l.000
1
a
9
dei
abbi 9
tutela dei
101 1.01.01.01.000
1 101
tutela del
abbi
obbi
1.01,01.01.000
9
9
101
101
1.01.01,0 1.0 00
1.0 1.01.01. 000
Sviluppo sostenibìie e tutela
tutela del
-l
1
1
101 1.01.01.01.000
_101 1.01.01.01.000territorio e dell’ambiente
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
ALLEGATO 13
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE. — —STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE. — —
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.
—
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.
1STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI RS ALPERSONALE NON DIRIGENTE.
—
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRtGENTE.
—
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.
—
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE. —
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.
ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.
—
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.
——
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI AL
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE. —-
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.
iNDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NON DIRIGENTE.
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ALPERSONALE NDN DIRIGENTE,
FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE Dl POSIZIONE E DlRISULTATO PER IL PERSONALE DlCATEGORIA D COMPRESI GLI ONERI
-— -
FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE Dl POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA D COMPRESI GU ONERIRIFLESSI
Sviluppo sostenibile e tutela
territorio e delrambienteTrasporti e diritto alla mobilità
Trasporti e diritto alla mobilità
Trasporti e diritto alla mobilità
Trasporti e diritto alla mobilità
rrasporti e diritto alla mobIlità
obbl 1O.Trasport e diritto alla mobilità
tobbl flt’occorso civile
obbl — ii!ioccorso v;le -‘obbl iiiirìtU ‘oiali, poItiae
abbI
obbl
obbl
obbl
1l
obbl
famiglia
Trasporto pubblico locale
4 Altre modalità 4trasporto
3 Trasporto per vie dacqua
1 Trasporto ferroviario
5 Vlabilità e infrastrutture,stradali
61 Politica regionale unitaria
per i trasoortì e il d rittoalla mobilità (solo per le
Regioni)
I 21 Interventi a seguito — —
calamiEà naturali — —
1 Sistema di protezionedvile
—
_____________________
professionale —— - —
obbl 1S’Poiitiche per il lavoro e la formazione
—
professiorale — — Iobbi 15.Poiitiche per il lavoro e la formacione
professionale
pesca
Energia e diversificazione delle fontienergetiche — —— —
19 Relazioni internazionali
obbl 1 Servizi istituzionali, generali e
I gestione
Sviluppo delagricolo e deiagroallmentareFonti energetiche
‘ifEooperazione territoriale(solo per le Regioni)
1 e+’
Cooperazione allosvilu o
dI 2 Segreteria tenerale
obbi 9
DENOMINIIONE 0BeUGATOR1E I Missioni Descrizione missione Programmz DescrIzione programma TItolo Macro1plano dei conti
obbl 10
dei
obbi
obbi
10
3 Rifiuti
10
2
obbl 10
abbI
101 1.O1.D1.D1.DD9”7r%
10
1 1oHl.ol.o1.o,’
i Thiji.oi.oi4t— \O,
- i’ ioii.ii%
1 iorn.oii
ij ioii 01.01.01 000
1 101 1.01.01.01.000
I
sociali eI 8Cooperazlone ei il 1011.01.01.01.000.associazionismo
‘ 1o11.D1•o1.o1.0oO
obbi
obbi
101 1.01.01.01.000
12’Dlrlttl sociali, politiche sociali e 5 interventi per le famiglie 11 101 1.01.01.01.000
la
_ ___
12 DirittI sociali, poIticbe sociali e 7 Programmazione e 1 101 1.01.01.01.000
famiglia governo della rete deiservizi sociosanitari e
_____________
sociali
__________________
13 Tutela della salute Servizio sanitario
regionale - InvestImentisanitari
_____________________
13 Tutela della salute Servizio sanitarioregionale . finanzIamentoordinario corrente per lagaranzia del LEA
T4 Sviluppo economl& — - e 1 101 1.01.01.01.000
_______________________ _____________
Artigianato
____________________________
14 SvIluppo economicoecompetitivilà - 4’Retl e altri servizi Éìif 1 101 1.01.01.01.000
__________
—
pubblicaut,iità — —
14’Sviluppoeconomìco ecomoecitività , 3 Rizerza e innovazione 1 101’l.Ol.Ol.Ol.OOO
lS1poiitiche per lavoro e la formazìone lservizi per io sviluppo det 1 101 1.01.01.01.000mercato dei lavoro
101 1.01.01.01. 000
PERSONALE NON DIRIGENTE.‘STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI AL ‘obblPERSONALE NON DIRIGENTE.
2 Formazione profess:onaie
i1?oseegno aiFoccupazìon
lobbl
il blu 01.01.01.000
1’ 101 1.01.01.01.000
16
obbl
1S Politiche per il lavoro e la formazione 4 Politica regionale unitarza 1’ 1011 1.01.01.01.
professionale per il lavoso e laformazione profetslonale((5010 per le Regioni)
16
Agricoltura, politiche agroallmentari epesca
obbi
Agricoltura, politiche agroalimentari e
2
17
obbi
Caccia e pesca 101 1.01.01.01.000
Isettoresistema
1
abbi
101 1.01.D1.01.000
19 RelazIoni Internazionali
1 101 1.01.0 1.0 1.0 00
1 101 1.01.01.01.000
obbl , 1 Servizi istituzionali,gestione
101 1.01.01.01.000
-] 1 101 1.01.01.01.000
gererali e dì ione delle entrateltributarie e servizi fiscali
1’ 101.1.01.01.01.000
i I
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
ALLEGATO 13
FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEOORIA O COMPRESI OLI ONERIRIFLESSI
—
FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRICUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSDNALE DICATEGORIA D COMPRESI GLI ONERIBELFSSIFONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA O COMPRESI GLI ONERI
-—
FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA O COMPRESI GLI ONERIRIFLESSIFONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA O COMPRESI OLI ONERI
R)ELESSL_..
________
-
FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE 01 POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA O COMPRESI GLI ONERI
SSL
__--
FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLA‘RETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DI‘RISULTATO PER IL PERSONALE 01CATEGORIA O COMPRESI GLI ONERIRIFlESSI
_________
FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE 01 POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA O COMPRESI GLI ONERI
ififAISSIFONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE 01CATEGORIA 0 COMPRESI GLI ONERI
a—.____FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE 01CATEGORIA O COMPRESI GU ONERIRIFLESSI
________
FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DlRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA O COMPRESI GLI ONERI
--- -
FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE 01 POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA O COMPRESI GLI ONERI
Tutela e valorizzazione del beni e delleattività culturali I
ii&Tse gTo’aniT, sport e tempolibero
S’Gestione dei benidemaniali e patrimoniali
9 Assistenza tecnicoamminlstnbva agli entilocali
Polizia locale eamminIstratIva
2 SIstema Integratosicurezza urbana
3 Edilizia scolastica (solo perle Regioni)
3 PolitIca regionale unitariaper la tutela dei beni e)dele attività culturali!(solo per le Regioni) i
2Attìvità culturaliInterventi diversIsettore cufturale
generali eFONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DlRISULTATO PER IL PERSONALE DlCATEGORIA O COMPRESI GLI ONERIRIFLESSI
_________
FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DlRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA D COMPRESI GLI ONERI
-
FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE Dl POSIZIONE E DlRISULTATO PER IL PERSONALE DlCATEGORIA O COMPRESI GLI ONERIRIFLESSI
- —
gestionegenerali e dl! Statistica e
in form at iv i
obbl l’Servizi istituzionali, generali e digestione
sistemi
obbi
1 ioi.oi.oi.oco
obbl
1Servizi istituzionali, generali e digestione
l)Servizl istituzionalI, generali e dlgestione
1 101 1.01.01.01.000
obbi
11 Altri servizi generali
lServlzi istituzionali, generali e dlgestione
1 101 1.01.01.01.000
obbl
6 UfficIo tecnico
1 Servizi istituzionali, generali e dlgestione
101 1.01.01.01.000
obbi
10 Risorse umane
1 Servizi Istituzionali, generali egestione
dl
101 1.01.01.01.000
obbl
1 Organi istituzionali
3 Ordine pubblico e sicurezza
I 101 1.01.01.01.000
1
3 Ordine pubblIco e sicurezza
1
obbi
obbi
101 1.01.01.01.000
4: Istruzione e diritto allo studio
101
7 Diritto allo swdio
1.01.01.01.000
1.O1.0tD1.000
obbi 4
101
abbi
obbi
Istruzione e diritto allo studio
S1TuteIa e valorizzazione dei beni e delleattività cuitura:i i
5
101 1.01.01.01.000
101 1.01.01.01,000
obbi 6
enel
101 1.01.01.01.000
2 Giovani 101 1.01.01.01.000
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
DENOMINAZIONE
FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA O COMPRESI GLI ONERIRIFLESSIFONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA O COMPRESI GLI ONERI
RiflESSL__FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE 01CATEGORIA O COMPRESI GLI ONERI
FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE 01 POSIZIONE E 01RISULTATO PER IL PERSONALE 01CATEGORIA O COMPRESI GLI ONERIRIFLESSI
_________
FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DlRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA O COMPRESI GLI ONERIRIFLESSIFONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA 0 COMPRESI GLI ONERIRI LE S51
‘FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA D COMPRESI GLI ONERIRIFLESSIFONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E 01RISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA O COMPRESI GLI ONERIRIflESSIFONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DI
1CATEGORIA O COMPRESI GLI ONERI
FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA O COMPRESI GLI ONERIRIFLESSI
________
FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI PCSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA O COMI’RtI GLI ONERIBLFS5I
____
FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA 0 COMPRESI GLI ONERI
R1EL5L________FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA O COMPRESI GLI ONERIRIFLESSIFONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLA
‘RETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA O COMPRESI GLI ONERI
FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA O COMPRESI GLI ONERI
Politiche giovanili, sport e tempolibero
Assetto del territorio ed ediliziaabitativa
8 Assetto del territorio ed ediliziaabitatlva
iluppo sostenibile e tutela deterritorio e dell’ambiente
Sviluppo sostenibile eterritorio e delrambiente
Sviluppo sostenibile eterritorio e dtifambiente
9 Sviluppo sostenibile eterritorio e delfambiente
9uppo sosteniile e-territorio e dell’ambiente
9 Sviluppo sostenibile eterritorio e dell’ambiente
10 Trasporti e diritto alla mobilità
ProgrammOescrlzlone programma
e tempo libero
±ione d:l turism
Ee assetto del 1
dell’aria e 1 101
6 Tutela e valorlzzazionedelle risorse idriche
Aree protette, parchinaturalI, protezionenaturalistica ef orest a z io n e
iòi 1.O1.O1,O1.000
oaausAToeic Mlssioru Descrizione mIssione
obbl 6
obbl I Turismo
ALLEGATO 13
\OR ,i
Titolo Macro Piano dei .jf%—
1 101 1.01.0104 , I\s\jGt4h,Q?Ì
8
1.01.01.0 1.000
obbl
tobbl
obbl
1
8
EdilIzIa residenzialepubblica e locale e piani diedilizia economico-popolare
Urbanisticaterritorio
Qualitàriduzionedell’inquinamento
iài ioi.oi.oi.aoo
obbi 9 tutela del
1.01.01.01.000
9
I 101 1.01.01.01.000
Sen,izlo Idrico integratoobbi
obbl
obbi
obbi
4tutela del
tutela dii
-
tutela dell
tutela dei1
101 1.01.01.01.000
101 1.01.01.01.000
1 Difesa del suolo 1 101 1.01.01.01.000
— 3 RIfiuti .— I
obbl 10 Trasporti e diritto alla mobilità
obbi 10
2 Trasporto pubblico locale
Trasporti e diritto alla mobilità
101 1.01.01.01. 00 0
obbi IO Trasporti e diritto alla mobilità
4 Altre modalità ditrasporto
3 Trasporto per vie d’acqua
10
101:1010101000
‘obbi
obbi
I
Trasporti e diritto alla mobilitÒ — — 1 Trasporto ferroviario ‘ 101 1.01.01.01.000
bilità e infrastrutturestradali
i
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DENOMINA2I0NEi
FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA O COMPRESI GLI ONERIRIFLESSI
_________——
FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA O COMPRESI GLI ONERIRIFLESSI
__________________
FONDO PER ILFINANZIAMEN’ro DELLARETRIBUZIONE 01 POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA O COMPRESI GLI ONERI
RIflESSIFONOO PER IL FINANZLAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA O COMPRESI GLI ONERIRIFLESSI
________
FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E 01
‘RISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA O COMPRESI GLI ONERIRIFLESSiFONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE 01CATEGORIA O COMPRESI OLI ONERIRIFLESSIFONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA D COMPRESI GLI ONERIRIFLESSIFONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA O COMPRESI GU ONERIRIFLESSIFONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLAREflIRUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA D COMPRESI GLI ONERIRIFLESSI
________________________
FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA D COMPRESI GLI ONERIRIFLESSIFONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA O COMPRESI GLI ONERI
FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA O COMPRESI GLI ONERI
FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DI
‘CATEGORIA O COMPRESI GU ONERImFLESSI
____
FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DiRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA O COMPRESI GLI ONERI
‘PilEL$SL,,,
______
FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE Di POSIZIONE E DlRISULTATO PER IL PERSONALE DlCATEGORIA O COMPRESI GLI ONERIRIFLESSI - -
DIrittI socIalI, politIche socIali efamiglia
Politiche per il lavoFo e la formazioneprofessionale
Politiche per il lavoro e la formazioneprofessIonale
Politiche per il lavoro e la formazioneprofessionale
1SPoiitiche per il lavoro e la formazione -
p rofes 5 lO n a le
Politica regionale unitaria
per i trasporti e il dirittoalla mobilità (solo per leiRegioni)
dt
civile
Programmazionegoverno della reteservizi sociosanitarisociali
Servizio sanitario
regionale - investimentisanitari
1 Servizi per io sviluppo delmercato dei lavoro
OBBLIGATORIE Mlsslon’ DescrizIone mIssIone
Trasporti e diritto alla mobilità
Programm Descrizione
6
2
obbi 10
obbi iÌicorso civile
‘obbl 11 Soccorso civile
}obbi 1Z[Dirittl sociali, politiche sociali efamiglia
interventi a seguitocalamità naturali
1 SIstema di protezione
obbi
____
8 Cooperazioneassociazionismo
12
101 1.01.01.01000
Diritti sociali, politiche sociali efamiglia
obbi 12
5 irterverti per le famigi:e 1 201 1.O1.0l,D1,000
obbi
i
13 Tutela della salute
edei
e
obbi 13 Tutela della salute
101 1.01.01.01.000
101 1.01.01.01.000
ii3Ì i,ÒThThTh
101 1.01.01.01.000
5 —i
i Servizio — sanitarij’’regionale - finanziamento iordinario corrente per lalgaranzia dei LEA
ilindustria, PM1 &Artigianato
4 RetI e altri serviti dipubblica utilità
Ricerca e innovazione
14 Sviluppo economko e competÌtMtà
obbl 14 Sviluppo economico e competitività
!obbi 14 Sviluppo economico e competitività
1
obbl
3
15
101 1.01.01.01.000
toiìiWi.oi.oi.ooo
obbl 15
1 101 1.01.01.01.000
obbi
2
15
Formazione professionale I
obbi
Sostegno all’occupazione
101 1,01.01.01,000
101 1,01,01.01,0003
4 Potitica regonale uritariaper il lavoro o laformazione professionale]Isolo per le Regioni)
101, tO1.01.01.000li
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‘OENOMINAZIONL.’’”
FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLA
RETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DI
‘RISULTATO PER IL PERSONALE DI
CATEGORIA D COMPRESI GLI ONERI
RIFLESSI
________
FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DiCATEGORIA O COMPRESI GLI ONERI
FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA D COMPRESI GLI ONERIRIFLESSIFONDO PER IL FINANZIAMENTO OELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA D COMPRESI GLI ONERIRIFLESSIFONDO PER IL FINANZSAMENTO DELLARETRIBUZIONE DI POSIZIONE E DIRISULTATO PER IL PERSONALE DICATEGORIA D COMPRESI GLI ONERI
FONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPO obblDELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUUIVITA’ (ARTi. 14, 55, CCNL)FONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUUIVITA’ (ARTI. 14,15, CCNL)FONDO PER LE POLITICHE Dl SVILUPPODELLE RISORSE LMANE E PER LAPRODLUIVITA’ (ARTI. 14,15, CCNL)
PER LE POLITICHE DI SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUThVITA’ IARU. 14. 15, CCNLIFONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUUWITA’ (ARTI. 14, 15, CCNLIFONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPO
‘DELLE RISORSE UMANE E PER LA.PRODUUIVITAjARU. 14- Is- CCNLI
FONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LA
[ffODUTIIVITA’ (ARTI. 14, 15, CCNL)FONDO FER LE POUTICHE DI SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUUIVITA’ (ARTI. 14, 15, COIL)FONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUUIVITA’ (ARTI, 14,IS, CCNL)FONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LAPROOUUIVITA’ (ARTI. 14, is,gjj_FONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUTIIVITA’ ARTI. 14, 15, CCNL)FONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUUIVITA’ (ARTI. 14,15, CCNL)FONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUTIIVITA’ (ARTI. 14, IS, CCNL)FONDO PER LE POLITICHE 01 SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LAPROOUTIIVITA’ (ARTI. 14,15, CCNL)
FONDO PER LE POLITICHE Dl SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LAPR0DUThVA’ fli4JS2iU
1 Servizi istituzionali,gestione
1 Servizi Istituzionali,gestione
obbl 1 ServIzi istituzionali,gestione
—- ooperazÌone terjtor7aTe -
(solo per le Regioni)
1!Relazioni internazionali elCooperazione stosviluppo
Z’Sesreteria generale
genera:i e di 4 Gestione delle entratetributarie e servizi fiscali
generali e di1 3 Gestione econsm7catfinanziaria,programmazione,
__________
it o r a Io
____
generali e dl Statistica e sistemIirformativì
generali e dl — tEestione dei bendemanialì e patrimoniall I
generali e-
9 Assistenza tic’- amministrativa agli enti
Ilocalie di 11 Altri servizi generali
e dii 6 UfficIo tecrico
generali e dl 10 Risorse Umane
generav e dit -—-i
Polizia localeamministrativa
Sistema integratosicurezza urbana
Dlritlo allo studio
Edilizia scolastica (solo perle Regioni)
3 Politica regionale unitariaper la tutela dai beni edelle attività culturali(solo per le Regioni) i
Attività culturaliinterventi diversisettore culturale
(Missioru
obbi 16
Programmz
obbl
Descrizione missione
Agricoltura, politiche agroalimentari elpesca
Agricoltura, politiche agroalimentari epesca
Descrizione programma TIto
16
2
- W onti
101 1,01.01.01.000
+1
obbl
Caccia e pesca
Sviluppo delagricolo e delagroalimentare
17
settoresistema
Energia e dIversificazione delle fontienergetiche
101 1.01.01,01,000
Fonti energetlche 101 1.01.01,01.000
19 RelazIoni internazionali
‘obbl j 191 Relazioni interraeionall
1 Servizi istituzionali, generali e dii
1 101 1.01.01.01.000
1 1O1’a,Ol,ol.Ol,ooo
‘obbl
gestione
l’Servizi istituzionali,gestione
1 Servizi istituzionali,gestiore
101 1.01.01.01.000
[obbl
obbl
1 101.1.01.01.01.000
r 101
1! 101[1.O1.01.O1.000
FONDO PER LE POLITICHE Dl SVILUPPO - ‘obbl iServizI IstituzionalI, generalDELLE RISORSE UMANE E PER LA gestionePRODUTIIVITA’ IARTI 14, 15, CCNL) —.
obbl 1 Servizi istituzionali, generali
1 101 1.01.01.01.000
gestione
101 1.01.01.01.000
obbl Servizi Istituzionali,gestione
1 101 1.01.01.01.000
Servizi Istituzionali,gestione
tO1l,01.0l,01,00D
Organi istituzionali
l 101 101.01.01.000
Ordine pubblico e sicurezza
Ordine pubblico e sicurezza
1
e’ I
di 1
-j101 1O101.O1.000
101’l 01.01,01,000
-jjj --H
ii.oa.oi.ooo7obbl
1’obbl
o::i
obbl
1014 Istruzione e diritto allo studio
1 Istruzione e diritto allo studio
iJ’uteIa e valorizzazione dei beni e delleattività culturali i
5-Tutela e valorjzzazione dei benieattività culturali i
101 1.01.01.01.000
1 101 1.01.01.O1.000
1 101 1.01.01.0I.000enel
I
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
IO 13
DENCMINAIIONE
PER LE POLITICHE DI SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUUIVITA’ (ARTI. 14,15, CCIFONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPO
• DELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUUIVITA’ IARU. 14, 15, CCNLFONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUUIVITA’ IARTT. 14, 15, CCNE) — —— ——
FONDO PER LE POLITICHE 01 SVILUPPO abbIDELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUTTIVITA’ (ARTI. 14,15, CCNL1
FONDO PER LE POUTICHE DI SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUUIVITA’ (ARTE. 14, 15, CCNL(
—
FONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LAPRDDUUWITA’ (ARTE. 14,15, CCNL) —-
‘FONDO PER LE PDUTICHE DI SVILUPPO obblDELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUTEIVITA’ (ARTE. 14, 15, CCNL)
_______
FONDO PERLE POLITICHE Dl SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUTEIVITA’ (ARTE. 14,15, CCNLI —
_______
FONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUTEIVITA (ARTI. 14, 15, CCNL(
FONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPO —
________
DELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUTEIVITA IARTE. 14, 15, CCNL)
_______
FONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUTEIVITA’ (ARTE. 14, 15, CCNL)
________
FONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LAPRDDUTEIVITA’ (ARTE. 16,15, CCNL)
_______
FONDO PER LE POUTICHE DI SVILUPPO abbIDELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUTTNITA’ (ARTI. 14, 15, CCNLIFONDO PER LE POUTICHE DI SVILUPPO
‘DELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUTEIVITA’ (ARTE. 14, 15, CCNL)FONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPO abbIDELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUTEIVITA’ (ARTE. 14, 15. CCNL(FONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPO obblDELLE RISORSE UMANE E PER LA
‘PRODUTRVITA’ (ARTE. 14, 15, CaL)
_______
FONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PEfl LAPRODUTEIVITA’ (ARTI. 14,15, CCNL(
FONDO PER LE POLITICHE Di SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUTTIVITA’ (ARTE. 14,15, CCNL(
_______
FONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUTEIVITA’ (ARTI. 14, 15, CCNL)FONDO PER LE POLITICHE Dl SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUTTIVITA’ (ARTE. 14,15, CCNL)FONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUTEIVITA’ (ARTE. 14, 15, CCNL) -
FONDO PER LE POLITICHE Dl SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUTEIVITA’ (ARTE. 14. 15, COlLI
FONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPO — abbiDELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUTEIVITA’ IARTE. 14, 15, CCNL(
9 Sviluppo sostenibile e tutelaterritorio e dell’ambiente
9 Sviluppa sostenibile e tutela
territorio e dell’ambiente
Sviluppo sastenibile e tutela delterrItorio e dell’ambiente
SvIluppo sostenibile e tutela delterritorio e dell’ambiente
SvIluppo sostenibile e tutela delterritorio e dell’ambiente
TrasportI e diritto alla mobilità
riduzionedell’inquinamento
del 6 Tutela e valorizzazionedelle risorse idricise
Servizio Idrico Integrato
Aree protette, parchInaturali, protezIonenaturalistIcafnrpvta,lnn e
DIfesa del suolo
5 Viabilità e infrastrunurestradali
6 PolItica tegionale urltarar”per i trasporti e i tlinitto,alla mobilità :olo pc
- —- -
2 InterventI a seguito dilcalamità naturali
SIstema dl protezIonecivile
&dp era z io n eassociazionismo
Interventi per le famiglie
ProgrammazIone egoverno della rete deiservizi so:iosanitari e
liberoPolitiche giovanili, sport e
liberoìii, sort e tempo
smo
1 Sport e tempo libero
1
8 Assetto del territorio ed edilizia I 2 Edilizia
Sviluppo e lavalorizzazione del turismo
1
abitativa
8Assetto del territorio ed ediliziaabitativa
residenzialepubblica e locale e piani diedilizia economicO-,
lOhi 1.01.O1.O1.ODD
101 101.01.01.000
._.popolare — -— I j
obbl l’Urbanistica e assetto del r 101 1.01.01.01.000territori o
-— I - • ————- -—.-- -— - —---.-----
obbi gjSviluppo sosteribile e tutela del 8 Oualità dell’aria e 1 101 1.01.01.01.000territorio e dell’ambiente
obbi
obbl 9
dell 4
obbl
101 01.01.01.000
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1
101
101
1.01.01.01.000
1,01.01.01.000
1
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3 Rifiuti
101 i.oi.o1.oi.aoo
mi 101.01.01.0001
210
10 Trasporti e dirtto alla mobilità
obbi ‘“iiTrasporti e diritto alla mobilità
Trasporto pubblico locale
10 Trasporti e diritto alla mobil,tà
4 Altre modalità dl!trasporto
3jTrasp000 per vie d’acqua
1 Trasporto ferroviario
1,
101 1,01,01,01.000
ioifi.oi.oi.oi.ow
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1D’Trasporti e d;ritto alla mobilità
10
li 101-1.01.01.01.000
101 1.01.01.01.000
TrasportI e diritto alla mobilità
1!
obbl 11
•1’
Soccorso cIvile
1
obbl
obbl
101 1,01.01.01,000
1
1
obbl
101 1.01.01.01.000
11 Soccorso civile
12 DirittI sociali, politiche socialIfamiglia
12Diritti sociali, politiche soJairfamiglia
iijTJ’sociall, poEtiche socìafamigia
8
obbl
1
1e
e
101 1.01.01.01.000
101 1.01.01.01.000
5
7
101 1.01.01.01.000
____
todali13 Tutela della salute , 5 Servizio sanitario
regIonale . Investimentisanitari
101 1.01.01.01.000
FONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPO obbl 13 Tutela della salute l 1 Servizio sanitario 1 101 1.01.01.01.000
DELLE RISORSE UMANE E PER LA I rtg;onale - finanziamento
PRODUTEIVITA’ (ARTE. 14, 15, CCNL(‘ I crdinar,o corrente per la
i‘garanzia dei LEA
1- 101 1.01.01.01.000
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
DENOMINAZIONE
FONDO PER LE POLITICHE Di SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LA
‘PRODUUIVITA’ (ARTi’. 14 15, CCNL}FONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPODELlE RISORSE UMANE E PER LAPRODUTTIVITA’ (ARTi’. 14, 1SgilL,,FONDO PER LE POLFICHE DI SVILUPPDDELLE RISORSE UMANE E PER LA
.PRDDUUIV1TA’ (ARTE 14, 15 CCNL(‘FONDO PERLE POLflICHE DI SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUTTIVFTA (ARTE 14, 15, CMEFONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUITIVITA’ (ARTi’. 14, 15, CCNL)
—
FONDO PER LE POUT:CHE DI SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUTTIVITA’ (ARTi’. 14, 15, C1_,_.FONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUTFNITA’ (ARTE 16, 15, CCNL(
PER LE POLITICHE DISVU.UPPODELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUTTIVITA (ARTE 14, 15, CCNL)FONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUUIVITA’ (ARTE 14, 15, CNLL,,,,FONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUUIVITA’ (ARTi’. 14,15, CCNL(FONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPOOELLE RISORSE UMANE E PER LAPRODUTTIVITA’ (ARTi’. 14, 15, CNkL,.FONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPODELLE RISORSE UMANE E PER LA
,PRODUU1VITA’ (ARTi’. 14, 15, CCNLi
OBBUBATORIE MissionjDescrizione missione
- obbi
‘STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ERETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA DIRIGENZA.
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI E abbIRETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA DIRIGENZA.
iINDIED ALTRI ASSEGNI FISSI E tobbiRETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDEL1.’AREA DELLA DIRIGENZA.
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ERETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA OIRIGENZA.
‘STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ERETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA DiRIGENZA.
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ERETRIBUZIONE ACCESSORIA Ai PERSONALEDELL’AREA DELLA DIRIGENZ&
STIPENOI ED ALTRI ASSEGNI FISSI E obbiRETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALE
DELLA DIRIGENZA.
iPENDi ED ALTRI ASSEGNI FISSI E abbiRETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA OIRIGENZA.
TIPENOI ED ALTRI ASSEGNI FISSI E abbiRETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA DIRIGENZA.
pesca
Relazioni internazionali
Relazioni Internazionali
ServizI IstitUzionali,gestione
1Industria,Artigianato
4jReti e altri servizipubblica utilità
formazione professionale(solo per le Regioni(
2’Cacclae pesca
Sviluppo dei settoreagricolo e dei sistemaa Rro a Ilm e n a reFonti energetiche
Cooperazione terriorTaT(solo perle Regioni)
Relazioni internazionali e’ —
Cooperazione allosviluppo
Gestione delle entratetnibutanie e servizi fiscali
generali e 3 GestIone economica,I finanziaria,
programmazione,aroweditontn
8 Statistica e sistemiinformativi
5IGe5d0me dei beni!demariali e patrimoniali I
9) Assistenza tecricoamministrativa agli enti)locali
abbi
amm Descrizione programma o cI conti41’l )
[abbi
‘obbi
l4lsviluppo economico e competìtività
economIco e competii&L PMI e 1
obbi
101 1.01.01.01.000
13 Sviluppo economico e competitivstà 3 Ricerca e ir,novazioee
15) PolitIche per il lavoro e la formazione 1 Servizi per lo sviluppo dell
101
professionale
1.O1.01.O1.000
1 101 1.01.01.01.000
obbl 15 Politiche per li lavoro e la formazionelI professionale
-i-——.-— - —— - —
‘abbi ‘ 15 Politiche per il lavoro e a formazioneprofessionale
abbi
mercato del lavoroi
—i’——-.21Formazione professionale
1 101,1.01.01,01,000
3Sostegno all’occupazione
1 101 1.01.01.01.000
lsiPoiitiche per il lavoro e la formazione 4 Politica regionale unitariaprofessionale per il lavoro e la
1! 1011.01.01.01.000
obbi 16
iitAgricottura, pottiche zgroailmentarl e!pesca
Agricoltura, politiche agroalimentari e
obbl
1 101 1.01.01.01.000
17
abbI
11 101 1.01.01.01.000
Energia e diversificazione delle fontienergetiche
19
obbi 19
*1
101 1.01.01.01.000
101 1.01.01.01.000
2
abbi 1
1
Servizi Istituzionali,gestione
generali e di
generali e dl
Segreteria generale2
4
1 101 1.01.01.01.000
5. 101 1.01.01.01.000
101 1.01,01.01.000
Servizi ìstituzionali,gestione
obbi lSenizi istituzionali, generali e digestione
lPENDi ED ALTRI ASSEGNiI’iiii - — 1 Servizi Tti!uzToraiL ‘generalI ; diiRETRIBUZiONE ACCESSORIA AL PERSONALE ‘ gestioneDELL’AREA DELLA DIRIGENZA,
101 1.01.01.01.000
1! lOlil,0L0t0t000
1 101 1.01.010t000
‘ji— 101i1.O1.01.01.000
101 1M1.OLO1000
101 1.01.0l.0l.000
abbi lServizl istituzionali, generali e digestione
‘abbi 1SeMzi istituzionali, generali e di 11 Altri servizi generali 1sessione
1 ServIzi istituzionali, generali e dl) G1Ufficìo tecnicogestione
1 Servizi istituzionali, generali e di 1gestione
dl 1 Organi Istituzionali i
1
10 Risorse umane
iIer’I7zT istItuzIonalI gelIerail e‘gestione
101 1.01,01,01.000
- 1-
101 1.01,OLD1,000
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
DENOMINAZIONE rWUGATOmIE
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI E abbI
RETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA DIRIGENZA,
STIPENDI EDALTRI ASSEGNI flSSIE tobbiRETRIBUZIONE ACCESSDRIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA DIRIGENZA.
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSIE abbi -.
RETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA DIRIGENZA.
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI E abbIRETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA DIRIGENZA,
tIiNDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI E abbi
RETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALE
DELL’AREA DELLA DIRIGENZA,
STIPENDI EDALTRI ASSEGNI FISSI ERETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA DIRIGENZL
1STIPENDIEDALTRIASSEGNIFISSIE fobbi‘RETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALE‘DELL’AREA DELLA DIRIGENZA.
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI E abbi1RETRIBUZIONE ACCESSORIA At PERSONALEDELL’AREA DELLA DIRIGENZA.
ED ALTRI ASSEGNI FISSIE tsbIRETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA DIRIGENZA,
STIPENDI ED ALTRI ÀSSEGNI FISSI E —
RETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA DIRIGENZA.
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI E abbIRETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALE
‘DELL’AREA DELLA DIRIGEN2A.
ÌEIDIÌEÀLTRIASSEGNI?iTE
-
RETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA DIRIGENZ&
iNDIETÌASSEGNI FISSI E”NEÌRIPUZIOr4E ACCESSORIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA DIkIGEN2A,
STIpENDi 50 AlTRI ASSEGNI FISSI ERETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA DIRIGENZA,
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI E —
RETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA DIRIGENZ&
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI E toTRETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA DIRIGENZA.
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI E —
RETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA DIRIGENZA,
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI E
RETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALE‘DELL’AREA DELLA DIRIGENZA.
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI E - abbi
RETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA DIRIGENZA,
abbi
OrdIne pubblo e sicurezca 2
Sviluppa sostenibile e tutela del
territorio e dell’ambiente
9 SvIluppo sostenfbiìe e tutela del
territorio e dell’ambiente
91Sluppo sostenibile e tutela del
territorio e dell’ambiente
9 SVIlUPPO sasttnibile e tutela del
territorio e dell’ambiente
3i Edilizia scolastica Isolo per
le Regionil
3 PolitIca regronale unitariaper la tutela del beni edelle attività culturali(sala per le Regioni) i
ilttività culturali einterventi diversi nelsettore culturale
EdilizIa residenzIalepubblica e locale e piani diedilizia economico-popolare
Piano dei conti
1D1[1.OlD1.D1.000
aH101 1.01.01.01,000
1 101 1.01.01.01.000
1 101 1.01.01,01.000
MissionI DescrIzione missione
Ordine pubblica e sicurezza3
ALLEGATO 13
ProgrammiDescrIzione pragra
1 e 1Polizia localeamministratIva
Sistema integratosicurezza urbana
7 Diritto allo studio4 istruzione e diritto alla studia
abbi
101 1.01.01.O1.0004 istruzIone e diritto allo studio
5 Tutela e valorizzaziane dei beni e delleattività culturali I
e valorizzazione dei beni e delleattività culturali i
6 Politiche giovanili, saon e tempol —
libero
1 101 1.01,01.01.000
1 101 1.O1,D1.D1.000
1+ i3ri.i6i01.000
o
2 Giovani
PolItiche giovanili, sport e tempo liSpon e tempo libero
libero
1. 101 1.D1.01.O1.000
1 Sviluppo e alvalorizzazione dei turismo
territorio ed edilizia
1
2
101 1.01,01,01.0007 Turismo
obbl 8 Assetto deiabitativa
a Assetto del territorio ed ediliziaabita tiva
abbi i 9Sviiuppo sostenibile e tutela del
Itrtorbo e dell’ambiente
abbi O Sviluppo sostenibile e tutela del —
territorio e dell’ambiente
1 101 1.01.01.01.000
i i?ii 1.01.01.01.000
abbi 9
1 UrbanistIca e assetto deiterritorio
B,Oualità dell’aria eriduzionedell’inquinamento
ETuteia e vaionizzaziane’Idelle risorse idrlche
4 Svnr,up idrico integrato
5 Aree protette, parchiobbi
101 1.01.01.01.000
101 1.01.D1.D1.000
raturali, protezionenaturalistica e
- forestazlone —
__________
.
l1Difesa dei suolo 1 101
10
1.01.01.01.000
Trasporti e dirItto alla mobilità
3Rifiuti
10
101 1.O1.01.01.000
Trasporti e dirItto alla mobilità
2 Trasporto pubblico locale
4 Altre modalitàtrasporto
101 1,01.01.01,000
dl 1 101 1.01.01.01.000
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ALLEGATo 13
DE NOMINAflONE
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI E obblRETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA DIRIGENZ&
STiPENDI EDALTRIASSEGNI FISSIE - TVbj
RETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA DIRIGENZA.
ED ALTRI ASSEGNI FISSIERETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELLAREA DELLA DIRIGENZA.
iENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ERETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELLAREA DELLA DIRIGENZA.
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ERETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA DIRIGENZA.
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI E ‘abbIRETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELLAREA DELLA DIRIGENZ&
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ERETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA DIRIGENZA.
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ERETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA DIRIGENZA,
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ERETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA DIRIGENZA.
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ERETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEOELLAREA DELLA DIRIGENZA.
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI E abbiRETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA O:RIGENZA.
ENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ERETRIBUZIONE ACCISSORIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA DIRICENZA,
SflPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI E —
RETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA DIRIGENZA.
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ERETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA DIRIGENZA.
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI E abbIRETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA DIRIGENZA.
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSIE -- - -
RETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA O:RIGENZ&
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI E abbIRETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALE IDELL’AREA DELLA O;RIGENZ&
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI E abbIRETRIBLZIONE ACCESSORIA AL PERSONALEDELL’AREA DELLA DIRIGENZA.
iiNOIià LI AiTiiiiiRETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALE
‘DELL’AREA DELLA OIRIGENZA.
- i—
VIabilità e InfrastrutturestradalI
Politica regionale unitariaper i trasporti e Il dirittoalla mobilità (sola per le
11!Soccarsa civile - 2 InterventI a seguitacalamlEà naturali
Programmazione egoverno della rete deiservizi soclosanitari esociali
Politiche per li lavoro e la formazioneprofessionale
4 Politica regionale aritmiaper il lavoro e laformazione professionale(solo per le Ragioni)
,ÌcTaePesca ——
Reelnnil
Desalzlone missIone
lOiTrasporti e dirifla alla mobilità
10 Trasporti e &Ttto alta inobiEà
1011.01.01.01.0O0
10
10
Trasporto ferroviario i’ ioi:i.oi.oi.oi,ooo
abbi
abbi
abbi
Trasporti e diritto alla mobilità
Trasporti e diritto alla mobilità 6
1 101 1,01.01.01.000
1 101 1.01.01.01.000
11 Soccarsa civile ISistemadi— protezione
abbI 12 Diritti nodali, politiche sociali e
1 101 1.01.01.01.000
i-E 1O1’l.Ol.Ol.Dl.DOC
abbi 12
famiglia associazionismo8 Cooperazione
Diritti saciali.famiglia
politiche sociali e
abbi 12
id) 1,01.O1,O1,000
Interventi per le famiglie
Diritti sociali,famiglia
politiche sociali e 7
101 1.01.01.01.000
abbI 13 Tutela della salute —— 5 Servizio —
r eg io n a lesanitari
101 1.01.01.01.000
101 1.01.01.01.000
obbi
1 101 1.01.01.01.0w
abbI
sanitaria- Investimenti
13 Tutela della salute i Servizio sanitariof’regionale - flnanziamerta
- ordinario corrente per lagaranzia dei LEA
________
—-—- :—-- - v-rvr -—I—--——— + -14 Sviluppo economico e compttiti’dita i 1 Industria, PM1ArtigìanaEo
14’Svìiuppo economico e cornpetitìvìtà 4 Reti e aisri servizi dlpubblica utilità
Sviluppo economico e campetitività - 3 Ricerca e Innovazione—- 4
1 Servizi per lo sviluppo delmercato del lavoro
Politiche per il lavoro e la formazIone 2 FormazIone prafeinaleprafessiarale
14
t” l 1Oi1,01,D1.D1,DD0
I IO1’l,Ol.OlOlOoO
15
101 1.01.01.01.000
1’ 101 1.01.01.01.000
101 1.01.01.01000
3 Sostegno all’occupazione
15
15 Politiche per il lavoro e la farmazior-eIprofessionale I
is politiche per il lavoro e la forn,aziane’pro fe vi i a n a le
16 Agricoltura, politiche agroatimentari epesca
r
1 101 1.01.01.01.O
1 101 1.O1,D1.01.0
1 101 1.01.01.01.000
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
GAIO 13
CE NOMINAON E
‘STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI E
RETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALE
DELL’AREA DELLA DIRIGENZA.
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI ERETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALE
DELL’AREA DELLA DIRIGENZA.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’
PRODUTTIVE (IRAPI - PERSONALE NON
NTE.IMPDSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’
PRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALE NON
DIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’
PRODUTTIVE {IRAP) - PERSONALE NON
DIRIGENTE.
DIRIGENTE.
________________
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’
PRODUTTIVE (IRA?) - PERSONALE NONDIRIGENTE,IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVWA’PRODUTTIVE )IRAP) - PERSONALE NONDIRIGENTE.
_______
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’
PRODUTTIVE (IRA?) - PERSONALE NONDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’
PRODUTTIVE (IRA?) PERSDNALE NONDIRIGEI’TTE. —________
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA
PRODUTTIVE )IRAP)-PERSONALE NON
DIRIGENTE.
________
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’
PRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALE NON
DIRIGENTE.
________
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’
PRODUTTIVE (IRAP) PERSONALE NON
DIRIGENTE.‘IMPOSTA REGIDNALE SULLE ATTIVITA
PRODUTTIVE (IRA?)- PERSONALE NON
DIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’
‘PRODUTTIVE )IPAP) - PERSONALE NON
DIRIGENTE.‘IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA
PRODUTTIVE )IRAP) . PERSONALE NON
DIRIGENTE.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA
PRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALE NON
DIRIGENTE, —
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’
PRODUTTIVE )IRAP) - PERSONALE NON
DIRIGENTE,IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA
PRODUTTIVE (IRA?) - PERSONALE NON
DIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’
PRODUTTIVE (IRA?) - PERSONALE NON
DIRIGENTE. —‘
19(Relazioni Internazionali
Servizi Istituzionali,
gestione
1 Servizi istituzionali,gestione
Servizi Istituzionali,gestione
Servizi Istituzionali,gestIone
1 Servizi istituzionali,gestIone
1 Servizi istituzionali,
gestione
Servizi istituzionali,gestIone
gestione
libero
liSvituppo del settore
agricolo e del sistemaagroalimentare
t’Fonti energetiche
2 Cooperazione territoriale(solo per le Regioni)
Relazioni internazionali eCooperazione allosviluppo
iinan,iaria,programmazione,
____________
orovveditoratogenerali e dl 8 Statistica e sistemi
informativi
generali e dl 5 Gestione dei benidemaniall e patrimoniali
Edilizia scolastica (solo per
le Regioni)
3 PolitIca regionale unitariaper la tutela dei beni edelle attìvità culturali(solo per le Regioni) i
Attività culturaliinterventi diversisettore culturale
Sviluppo e lavalorizzazione del turismo
OBBUGATORIE MisSlon3escrlcione missione
abbi i 16
obbi 17
Agricoltura, politiche agroallmentarl e
pesca
Energia e diversificazione delle fonti
energetiche
ProgrammaDescrizione provamm<’ P6iio del contI
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI E ,obbl
RETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALE
DELL’AREA DELLA DIRIGENZA.
STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FiSSI E obbi
RETRIBUZIONE ACCESSORIA AL PERSONALE
DELL’AREA DELLA DIRIGENZA.
.obbl
1 101 1.01.01.01.000
i iii 1.O1.D1.O1.000
19 Relazioni internazionali
101 1.01.01.01.000
obN 1 Servizi istituzionali,gestione
obbi
——1 — 1 101
generali e dl 2 Segreteria generale 1 1021 D2.D1.O1.000
generali e di 41Gestione delle entrate 1 102 1.02.01.01.000Itributanie e servizi fiscali
generT e di1 — 3!Gesti’e economica, 1 102i1.U2.OLO1.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’ Tobbl
PRODUTTIVE )IRAP). PERSONALE NONDIRIGENTE.
________
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’ obbi
PRODUTTIVE (IM?) - PERSONALE NON
obbl- liServizì istituzionali.
gestione
102 1.02.01.01,000
1 102 1.02.01.01.000
obbl
obbl
}obbl
gererali e dl 9 Assistenza tecnico-tamministrativa agli enti,locali
generali e d’ ll1Altsl servizi generali
generali e dl
1 102 1.02.01.01.000
6
1 102 1,02.01.01.000
generali e di
obbi
obbl
obbl
Servizi istituzionali, generali e di
i 3 OrdIne pubblico e sicurezza
1 102 1.Q2.01.01.000
1 102 1.02.01.01.000
1’ 102 1.02.D1.01.O00
3
Utiirfn tecnico
10 RIsorse umane
liOrganustituzionak T
1 Polizia localeamministrativa
2 Sistema integratosicurezza urbana
obbi
Ordine pubblico e sicurezza
Istruzione e diritto allo studiu4
obbi
e 1
di 1
7
4 Istruzione e dirItto allo studio
Diritto allo studio
102 1.02.01.01.000
1.02.01.01.000
1.oz.oa.ol.000
3 1 102 1.02.01.01.
obbl S1TuteIa e valohz,azlone dei beni e delle
attività culturali i
obbl 5 Tutela e valorizzazione dei beni e delle
attività culturali i
iitìch”gios,aniIi, sport e tempo
i libero
!obbl i o,ticte giovanili, sport e tempo
obbl 7
1 1D2 1.02.01.01.000
2 enel
2 Giovani
Turismo
Sport e tempo libero
1
1 102 1.02.01.01,000
1 102 t.02.01.01.000
—
- iià ià
1.02.01.01.000
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
PRODUTTIVE )IRAP) - PERSONALE NON
OSTA REGION ALiiÙiiLThiiÀPRODUTTIVE (RAPI -PERSONALE NONDIRIGENTE.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPRODUTTIVE (IRAP)- PERSONALE NONDIRlO ENTE.
_______
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPRODUTTIVE (IRA?) - PERSONALE NONDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE (IRAP) -PERSONALE NONDIRIGENTE.
____________
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE )IRAP) -PERSONALE NONDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPROOUTTIVE (IRAP) - PERSONALE NONDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALE NONOIRIGENTE.
________
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPROOUTTIVE IIRAP) -PERSONALE NONDIRIGENTE.
________
IMPOSTA REGIONAlE SULlE AThVITA’PRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALE NONDIRIGENTE.
I IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALE NONOIRIG ENTE.
________
IMPOSTA REGIONALE SULLE AThVITA’PRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALE NONDIRIGENtE.
________
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE (IRA?) - PERSONALE NONDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPRODUTTIVE )IRAP) - PERSONALE NONDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE (IRAP) -PERSONALE NONDIRIGENTE.
tMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE (IRA?) - PERSONALE NONDIRIGENTE.
________
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPRODUTTIVE (IRA?) - PERSONALE NONDIRIGENTE.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ArnVrrA’PRODUTTIVE IRA?) - PERSONALE NONDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPRODUTTIVE (IRA?) - PERSONALE NONDIR:GENTE.
,
(O( 1mlio -rtW’\ L\LÌ’)
DescrizIone
Edilizia realdenzlaler’
pUbblica e locale e pIanI dleditzia economlco-[popolare - —.
Urbanistica e assetto del
territorio
8 Qualità deifaria eiOne
del) in u,n6 Tutela e valorizzazior.e
delle nsorse idriche
4 Servizzo idrico ir.tegrato
— GiPolitica reginae ,intarTa‘per i trasporti e il dirittoalla mobilità (solo per le
-.----
2 Interventi a seguito di’,calamiEà naturali
1 Sistema di protez,or.ecivile
Cooperazioneassoclazionismo
InterventI per le famiglie
Programmazione e —
governo della rete deiservizI sociosanitari esocialiServizIo sanitarioregionale - investimenti
sanitari1 Servizio sanitario
regionale - finanziamentoordinario corrente per la
garanzia dei LEA
i Industria, PMI eArtigianato
4 Reti e altri servizi di)[pubblica utilità
r r -
3 Ricerca e ,nnovaz:ore
ALLEOATO 13
OtNOMINA2IONE OBBUGAT0RIE iiin, Descrizione missione Programma
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’ obbi “ì Assetto dei territorio ed edilizia —
PRODUTTIVE (IRA?) - PERSONALE NON abitativa
[DIRIGENTE.
MPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’ obbl ‘ijsetto del territorio ed ediilzia
PRODUTTIVE (IRA?) - PERSONALE NON [ abitatieaDIRIGENTE, i.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATT1VITA’ [obbi 9 Sviluppo sostenibile e tutela del
PRODUTTIVE (IRA?) ‘PERSONALE NON territorio e dell’ambiente
DIRIGENTE. 4 -—4——IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA abbI 9 Svluppo aonenibiie e tUtela dei.PRODUTTIVE (IRA?) ‘PERSONALE NON territorio e dell’ambiente
OIRIGENTE. ,
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVSTA’ obbl 9)Sviluppo sostenibile e tutela dei!territorio e deiiambierte
A5cro1Piano del contI
1
102[ 1.02.01.01.0001
102 1.02.01.01.000
102 1.02.01.01.000
i) 102 1.02.01.01.000
9
Lbbi — 9Sviuppo aosten,blie e tutela deI iÀa-ee protette, parchit ——
territorio e dell’ambiente i raturalì, protezior.e Ir.atura!istica e
—
__________________
. —— . —— ‘orestaziore —
abbI 9 Sviluppo sostenibite e tutela dei1 1 Difesa del suolo
territorio e dell’ambiente
sostenibile e tutela JeT‘territorio e dell’ambiente
Trasporti e diritto alla mobilità
102 1.02.01.01,000
1—t 102L02.01.01.000
RifiutI
i! 102 1.02.01.01.000
2 Trasporto pubblico locale
102 1.02.01.01.000
102 1.02.01.01.000
1Trasporti e diritto alla mobilità 4 Altre modalità ditrasporto
tportl e diritto alla mobilità 3 Trasporto per vTe acqua
Trasporti e diritto alla mobilità 1 Trasporto ferroviario
io?raortTmiTs iV7aiiiit ‘e Tnfrastruttur1stradali
102 1.02.01.01.000
1 102 1.02.01.01.000
obbi i0Trasporti e diritto alta mobil,tà
102 1.02.01.01.000
ib2 1.02.01.01.000
li 102(1.02.01.01.000
-1-1 102 1.02.01.01.000
politiche sociali e
12
a
Diritti sociali, politiche sociali efamiglia
i 102 1.02.01.01.000
102 1.02.01.01.000
5
obbi I 11Soccorso cTvii
obbl 11 Soccorso civile
tobbi [ 12 DirittI sociali,famiglia
abbI
—— “‘ThloirittI socialI, politiche sociali e‘famiglia
10bb113Tuteia della salute —
obbl — ii’TuteTaJeiiasaT’e
i4lSviluppo economico e competitività
abbi 14 Sviluppo economico e competitiviEà — —
obbi 14 Sviluppo economico e compesrvìrl —
7
102 1.02.01.01.000
102 1.02.01.01.000
1 102 1.02,01.01.000
IMPOSTA REGIONALE SULLE &flÌVITA’
PRODUTTfS’E (IRAP)-PERSONALE NONDIRlO ENTE.
1 102 1.02.01.01.000
102.1.02.01..01.000
102 1.02.01.01.000
if 1021.02.01.01.000
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LEGATO
DENOMINAZIONE O9BUGATORIt Missioni Descrizione missione Programmz Descrizione progran%. Nno del conti
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITÀ’PRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALE NONDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITÀ’PRODUTTIVE (IRAP1 - PERSONALE NONDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE (IRAP1 - PERSONALE NON
DIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALE NONDIRIGENTE.
APOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPRODUTTIVE 1IRAP) - PERSONALE NONDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITÀPRODUTTIVE (IRAP1 . PERSDNALE NONDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITÀ’PRODUTTIVE 1IRAP) . PERSDNALE NONDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPRODUTTIVE (iRAP) PERSONALE NONDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATflVITAPRODUTTIVE IIRAPI - PERSONALE NONDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE AThVITAPRODUTTIVE (IRAP) PERSONALEDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATDVITNPRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALEDIRIGENTE. —
________
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE IIftAP) - PERSONALEOIRIGENTE
IMPOSTA REGIONALE SULLE AThVITA’PRODUTTIVE (IR.AP) PERSONALEDIRIGENTE. —-__________
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATnVITA’PRODUTTIVE (IRAP) PERSONALEDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITÀ’PRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALEDIRIGENTE.
________
IMPOSTA REGIONALE SULLE AThVITA’PRODUTTIVE {IRAP) - PERSONALEDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATnVITAPRODUTTIVE (IRAP) PERSONALEDIRIGENTE.
_________
‘IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITÀ’PRODUTTIVE IIRAP) - PERSONALEDIRIGENTE.
________
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE IIRAP) - PERSONALEDIRIGENTE.
_______
IMPOSTA REGIONALE SULLE A17IVITA’PRODUTTIVE (IRAP) PERSONALEDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE (IRAP)- PERSONALEDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALEDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITÀ’PRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALEDIRIGENTE.
________
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITÀ’PRODUTTIVE (IRAP) . PERSONALEDIRIGENTE.
abbi 15
15
Politiche per il lavora e la formazioneprofessIonale
13
Politiche per il lavorap rofess io n a le
e la formazione 2
102 1.02.01.01.000
‘abbi
+oibi
4--——-obbl
1
1 102 1.02.01.0 1.000
Servizi per io sviluppo delmercato del lavoro
zTone professionale
15 Polieiche per il lavora e la formazione 3 Sostegno all’occupazioneprofessionale
15 PolitIche per il lavoro e la formazIone 4 Politica regionale unitarìtprofessionale per il lavoro e la
formazione professionale(solo per le Regioni)
J, AgricoltUra, poiìtìcTie agroai7mentaJ e Eaccìa e pescapesca
16 AgrIcoltura. politIche agnoalimentani e. i Sviluppo del sestorJpesca . agricola e del sistemai
a e roa lime neareabbi 17 Energ’a e diversificazione delle fonti’
energetiche
abbI 19 Relazioni ireema,ior.ali
— 1.il
-L
li
102 1.02.01.01.000
ii 1.O2.01.D1.000
ii 1,02.01.01.000
102 1.02.O1.O1.000
obbl
‘abbi
Fonti energeliche
z:cooperazTone ,erreo,Taief(solo per le Regioni)
1 Relazioni iniernazionali eLCooperazione allosviluppo —
ZiSegreteda generale
‘obIzi
19 Relazioni internazionali
1 Servizi istituzionali, generali e dlgettone
1Servizi istituziorali, generali e digestione
1’ 102 102.01.01.000
4102 1.02.01.01.000
i 102!1.02.O1.01.000
abbi 1
1
4 GestIone delle entratetributanie e servizi fiscali
102 1.02.01.01.000
obN
Servizi IstituzionalI,gestione
Servizi istituzionali,gestione
1
1 102 1.02.01.01.000
generali e di 3 Gestione rconomica,finanziaria,programmazione,
_______
orovveviitoratogenerali e di 8 Statistica e sistemi
in formatisi
obbi 1 Servizi istituzionali,gestione
obU
generali e di
1
H 102 1.02.01.01.000
1 102 1.02.01.tò’j
‘obbi
Servizi istituzionali,gestione
generali e dì
1 Servizi istituzIonali,gestione
1obbl
Gestione dei beni i; 102 1.02.01.01.000demaniall e patrimoniali
1’’ tecnlco-’ 1 102 1.02.01,01.000amministrativa agli entilocali
1
generali e di
generali e di
obbl
11 Altri servizi generali
I
Servizi istituzIonali,gestione
Servizi istituzionali,gestione
1
abbi
6 Ufficio tecnico
102 1.02.01.01.000
generali e dl
1
10
abbi
RIsorse umane
Servizi istituzionali, generali e dlgestione
102’ 1.02.01.0 1.000
3
1
Ordine pubblica e sicurezza
1
abbi
102 1,02.01.01,000
3
abbi
102 1.02.D1.01.ODD
1
Organi Istituzionali
PolIzIa localeamminIstrativa
Sistema iniegratosicurezza urbana
e 102 1.02.01.01.000
abbi
abbi
Ordine pubblico e sicurezza
4 IstruzIone e diritto alla studio
4 Istruzione e diritto allo studio
51Tutela e valor,zzaz,one del beni e delle-attività culturali i
dl 102
7
1.02.01.O1.aOo
1.02.01.01.000102Diritto allo studio
Edilizia scolastica Isolo perle Regionil
Politica regionale unitariaper la luttia dei beni edelle aliività culturali(saio per le Regioni) i
3
1 102 1.02.01.01.000
1 102 1.02.01.01.000
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IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALEDIRIGENTE.
‘IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALEDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALEDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE (IRAPI . PERSONALEDIRIGENTE.
________
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRDDUTTIVE (IRAP) - PERSONALEDIRIGENTE.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE (IRAPÌ - PERSONALEDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALEDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPRODUTTIVE (IRAP( - PERSONALEDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALEDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALEDIRIGENTE.
IMPOSTA REGIONALE SULLEATTIVITAPRODUTTIVE (IRAP( - PERSONALEDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALEDIRIGENTE.
________
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE (IRAP( - PERSONALEDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATrIVITA’
‘PRODUTTIVE (IRAP) -PERSONALEDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE (IRAP( - PERSONALEDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’
‘PRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALEDIRlO ENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIViTAPRODUTTIVE (IRAP( - PERSONALEDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE Ai flVITA’PRODUTTIVE (IRAP) -PERSONALEDIRIGENTE.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPRODUTTIVE (IRAP( - PERSONALEDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALEDIRIGENTE.
________
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA‘PRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALEDIRIGENTE.
________
5 Tutela e valorizzazione dei beni e delleattività culturali i
6 PolItiche giovanili, sport elibero
6 Politiche giovanili, sport elibero
obbl 8 Assetto del territorioabitatlva
Sviluppo sostenibile eterritorio e deirambiente
Sviluppo sostenibile eterritorio e dell’ambiente
9 Sviluppo sostenibile eterritorio e deirambiente
Sviluppo sostenibile eterritorio e dell’ambiente
9 Sviluppo sostenibile eterritorio e dell’ambiente
9 Sviluppo sostenibile eterritorio e dell’ambiente
10 TrasportI e diritto alla mobilità
10 Trasporti e diritto alla mobilità
10 Trasporti e diritto alla mobilità
Trasporti e diritto alla mobilità
Trasporti e diritto alla mobilità
Trasporti e diritto alla mobilità
Diritti socIali, politichefamiglia
Attività culturaliinterventi diversisettore culturaleGiovani
Sviluppo e Tavalorizzazione dei turismo
Edilizia residenzialepubblica e locale e piani diedilizia economico-popolare — . —
—
Urbanistica e assetto delterritorio
Qualità dell’ariariduzionedell’inquinamentoTutela e valorizzazionedelle risorse idriche
Servizio idrico integrato
Aree protette. parchinaturali, protezionenaturalistica efo rest a a lo n e
Viabilità e infrastrutturestradali
6 PolitIca regionale unitariaper I trasporti e il dirittoalla mobilità (solo per leRegioni)Interventi a seguito dlcalamità naturali
Sistema di protezionecivile
Interventi per le famiglie
Programmazione egoverno della rete deiservizi sociosanitari esocialiServizio sanitarioregionale - investimenti)sanitari
obbi
DENOMINAZIONE ossuGATotIc Iiionf Descrizione missione Programma Descrizione dei conti
EZALLEGATO 13
io,Trwrr
\4 GsUJ,W
obbi
obbi
2
tempo 2
obbi
enei
7
tempo
Turismo
1D21.O2.O1.O1.OD0
iii 1.02.01.01.000
obbi
Sport e tempo libero
8 Assetto del territorio ed ediliziaabitativa
102 1.02.01.01.000
2
1 102 1.02.01.01,000
obbi
ed edilizia
1
1
obbi
102 1.02.01.01,000
tutela del
9
8
obbi
1. 102 1.02.01.01.000
tutela del
e
6
obbi
102 1.02.01.01.000
tutela del
9
I
4
102 1.02.01.01.000
obbi
tutela dei 5
102 1.02,01.01.000
obbl
tutela del
obbi
1
Difesa dei suolo
tutela dei
102 1.02.01.01.000
102 1.02.01.01.000
obbi
3 Rifiuti
obbi
102 1.02.01.01.000
Trasporto pubblico locale
4
obbi
102 1.D2.01.01.000
10
obbi
Altre modalità ditrasporto
Trasporto per vie d’acqua
Trasporto ferroviario
10
obbl 10
1 102 1.02.01.01.000
1 102 1.02.01.01.000
Th 1O21
« iàitài ia I
-- -i ‘iài
obbi 11 Soccorso civile
obbi 11 Soccorso civile
obbi 12
1 102 1. 02 . 0 1. 0 1.0 00
8sociali e
102 1.02.01.01.000
Cooperazioneassociazionismo
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATT1V1TA’ obbl 12Diritti sociali, politiche sociali ePRODUTTIVE (1RAP( - PERSONALE famigliaDIRIGENTE.
________
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’ obbl 12 Diritti sociali, politiche sociaii e 7PRODUTTIVE (IRAP) ‘PERSONALE famigliaDIRIGENTE,
ITsIPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’ obbi 1utela della salutePRODUTTIVE (1RAP( -PERSONALE
• DIRIGENTE.-— j_ ——. — -
__________
e 102 1.02.01.01.000
102 1.02.O1.01.000
1.02,01.01.000
ioz.oi.oi.ooo
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IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE )IRAP) - PERSONALEDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE )IRAP) - PERSONALEDIRIGENTE.
___________
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’
PRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALEDIRIGENTE.
_______
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’
PRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALEDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALEDIRIGENTE. —
________
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPRODUTTIVE )IRAP) - PERSDNALEDIRIGENTE,
________
IMPOSTA REGIDNALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE )IRAP) PERSONALEDIRIGENTE.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE )IRAP) - PERSONALEDIRIGENTE.IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPRODUTTIVE (IRAP) . PERSONALEDIRIGENTE.
‘IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPRODUTTIVE (IRAP) . PERSONALEDIRIGENTE.
_________ _____________
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE {IRAP) . PERSONALEDIRIGENTE. —
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE )IRAP) - PERSDNALEDIRIGENTE.
________
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE )IRAP) - PERSONALE NONDIRIGENTE TRATTAMENTO ACCESSORIO.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE (IRAP) . PERSONALE NONDIRIGENTE TRATTAMENTO ACCESSORIO.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA abbIPRODUTTIVE (IRAP) . PERSONALE NONDIRIGENTE TRATTAMENTO ACCESSORIO.
•IPqPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA abbIPRODUTTIVE (1RAP)- PERSONALE NONDIR:GENIE - TRATTAMENTO ACCESSORIO.
:.MPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPRODUTTIVE (IRAP) . PERSONALE NONDIRIGENTE. TRATTAMENTO ACCESSORIO.
flvIPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’ —
PRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALE NONDIRIGENTE TRATTAMENTO ACCESSORIO.
1IJ1POSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’
PRODUTTIVE (IRAP) . PERSONALE NON
DIRIGENTE TRATTAMENTO ACCESSORIO.
APOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’
PRODUTTIVE )IRAP) - PERSONALE NON
DIRIGENTE TRATTAMENTO ACCESSORIO.
Politiche per il lavoro e la formazioneprofessionale
- -.
obbl 15 Politiche per I lavoro e la formazionepr ofe s s io n a le
poEtiche per il lavoro e la formazionepro fe ss io n a le
Politiche per il lavoro e la formazioneprofessionale
16lAricoItura, politiche agroaIlmentarl e
!pesca
abbi 16AricoItura, politiche agroalimentari epesca
abbi 17 Energia e diversificazione delle fontienergetiche
obbi • 19 Relazioni ir,ternaz,or.aii
obbi 19 Relazioni internazionali
obbi 1jiir TstuzToniT,gestione
‘abbI 1 Servizi istituzionali,
i5U0oa
1 Servizi istituzionali,ge sU o. e
1 Servizi istituzionali,gestione
1 Servizi istituzionali,gestior e
Servizi istituzionali.gestione
Servizio sanitarioregionale - finanziamentoordinario corrente per lagaranzia dei LEA
Industria, PM1 eArtigianato
4 Reti e altri servizipubblica utilità
— ———r ‘ ‘ —..
3 Ricerca e innovazione
Pottica regionale uniEarìaper il lavoro e laformazione professionale(solo perle Regioni)
2 Cactia e pesca
1 Sviluppo dei settoreagricolo e dei sistemaaeroaiimentare
1 Forti energetiche
2 Coc-perazìone territoriale(solo per le Regioni)
lReiazioni internazionali eCooperazzone allo,sviiuaoo
3 Gestione economica,finanziaria,programmazione,provved.torato
8 Statistica e sistemiin fo rm a e iv i
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’
PRODUTTIVE (1RAP) . PERSONALE
DIRIGENTE
obbi 13
[OENOMINAZIONE DOBUGATORIE ijì, Descrizione missione ProgrammI Descrizione programb,&,7’ MàI& Piano del conti
13
obbi 14
Tutela della salute
Sviluppo economico e competitività
Sviluppo economico e competitivitàobbi 14 I
obbi 14
obbi 15
Sviluppo economico e competitività
dl
obbi 15
Servizi per Io sviluppo delmercato del lavoro
abbi
1
1Formazione professionale
102 10201.01.000
ii 1.02.01.01.000
1D2 1.O2D1.D1DDD
1021.02.D1.01DDD
102 1.02.Dl.DlDDD
102 1.02.O1.D1.000
102 1D2.01.01.000
iZàioi.àio 1
15
3
4
Sostegno all’occupazione
abbi 1.
1 102 1.02.O1.Oi.C0O
1 102 1.02.01.01.000
1 102 1.02.01.01.000
1 102 1020101.000
1generali e di 2 SegreterIa generale
gerer&i e di: 4Gesdone defe entrate:tributarie e servizi fiscali
102 1.02.01.01.000
1
generah e dii
generali e di!
dbbi
102 102.0101000
1021.02.01.010001
generali e di
1. 1021.0201.01.000
obbi
abbi
i
I
generali e di
Servizi istituzionali, gunerali o digestione
abbi
5 Gestione cei beni 1 102 102.0L01.000demaniali e Datrimonisii
9 Astlstenza tecnIco- 1 102 1.02.01.01.000amministrativa agli entilocali
11 Altri servizi generali 1 102 1.01.01.01.000
6 Ufficio tecnico 1 102 1.02.01.01.000—1-—- -r— —
1 Servizi istituzionali,gestione
generali e di
I
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‘IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’ labbl
PRODUTTIVE (IRAP) -PERSONALE NONDIRIGENTE - TRATTAMENTO ACCESSORIO.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA Jibbl
PRODUTTIVE IIRAP) - PERSONALE NONOIRIGENTE - TRATTAMENTO ACCESSORIO.
ii.IPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPRODUTTIVE IIRAP) - PERSONALE NONDIRIGENTE - TRATTAMENTO ACCESSORIO.
IMPOSTA REGIONALE SULLE AThVITA’PRODUTTIVE (IRAP)- PERSONALE NONDIRIGENTE - TRATTAMENTO ACCESSORIO.
POSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPRODUTTIVE (IRAPI - PERSONALE NONDIRIGENTE - TRATTAMENTO ACCESSORIO.
IMPDSTA REGIONALE SULLE AmVITA’PRODUTTIVE IIRAPI - PERSDNALE NONDIRIGENTE - TRATTAMENTO ACCESSORIO.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPRODUTTIVE (IRAPI - PERSDNALE NONDIRIGENTE - TRATTAMENTO ACCESSORIO.
9.1PO STA REONALE SULLE ATTIVCIWPRODUTTIVE (IRAP)- PERSONALE NONDIRIGENTE. TRATTAMENTO ACCESSORIO.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPRODUTTIVE (IRAPI - PERSONALE NONDIRIGENTE - TRATTAMENTO ACCESSORIO.
IiAPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’1PRODUTTIVE (IRAP( - PERSONALE NONDIRIGENTE. TRATTAMENTO ACCESSORIO.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’ abbiPRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALE NONDIRIGENTE - TRATTAMENTO ACCESSORIO.
ITT6K1ONALE SULLE ATTIVEVA’PRODUTTIVE (RAP( - PERSONALE NONDIRIGENTE - TRATTAMENTO ACCESSORIO.
IMPOSTA REGIONALE SULLE AThVITA abbiPRDDUTTIVE 1IRAP( -PERSONALE NONDIRIGENTE - TRATTAMFNTO ACCESSORIO.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’ tobbiPRODUTTIVE (1RAP) . PERSONALE NONDIRIGENTE. TRATTAMENTO ACCESSORIO.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA abbi
PRODUTTIVE (IRAP( . PERSONALE NONDIRIGENTE. TRATTAMENTO ACCESSORIO.
I1POSTAREGIONALESULLEATTIVITA -- abbiPRODUTTIVE (IRAP( - PERSONALE NONDIRIGENTE - TRATTAMENTO ACCESSORIO.
IMPDSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE (IRAP( -PERSONALE NON
I DIRIGENTE. TRATTAMENTO ACCESSORIO.
i [Servizi istituzianaii, generali e dig es e la n e
irvIzi ÌseTtuzlanaii, generali egestiane
Ordine pubblica e sicurezza
3 Ordire pubblica e sicurezza
Tutela e vaiarizzaziane dei beni e delleattività culturali
Palitiche giavanili, sparilibera
8Assetta del tornEano ed ediiiziat
(abitativa
BAssetta dei terntario ed edilizia
abitaltQa
sieniie e
territaria e deii’ambiente
9[Sviiuppa sastenibile e tutela deiterritaria e dewambiente
Sviluppa sastenibile e lascia delterritaria e deil’ambiente
OIREZIONEj, IGENERALE
LLEGATO 13
AUIVITA mLEGISLATIVA ,p
Paiizia locale eamministrativa
le Regioni)
3 Paiitica regianale unitaria
per la tutela del beni edelle attività culturali
(saio per le Regiani) i
Attività cuìtura
interventi diversisettare culturale
liSviluppO — e iavaiahzzaziane del turismo
*diiizla zTai li 102’ 1.02.01.01.000pubblica e iacaie e piani diedilizia ecanamico-1
DENOMINAZIONE OBBUGATORIE Misslon1Descdziane missione PragrammDescrizione pragra’)
10 Risorse umane
- -
l’Organi Istituzianail
,jiana del canti
102 1.02,0l.D1.000
abbi
102 1.02 .0 1.0 1.00 O
tobbi I 4[istruzianee diritto alla stuT
302 1.02.01.0l.000
i 4 istruzione e diritta allo studio
2 Sistema integrata dì1 i 102i1.02al.O1.000sicurezza urbana
7DiniEtoaiia studia 1 1O2’1.O2.D1.ài.ààà i
3 Edilizia scalastlca Isolo per il 10211.02.01.O1.000abbi
obbi
5
6
102 1.02.01.01.000
abbi
abT —
abbi
Tutela e vaiorizzaziane dei beni e delleattività culturali i
Palitiche giavanili, sport e tempalibera
2 enel
1 102 1.02.01.01.000
Glavani
e tempo
102 1.02.01.01.000
Spari e tempo libero
7 Turisma
102 1.02.01.01.000
1 102 1.02.01.01.000
8’
lUrbanistica e assetto deU 1 1D2.1.D2.01.01,000 —
tertitoqio I i
—riduzionedeii’inquinamenta
6 Tutela e vaianizzazionedelle nisarse idriche
9
9
1 1021.02.01.01.000
4 Servizia idnica integrato
Sviluppa sastenibile e tutela del 5 Aree protette, parchi
territarlo e dell’ambiente naturali, protezione
naturalistica e1
102 1.02.01.01.000
—I —— — -
— farestaziore —
IMPOSTA REGIONALE SULLE AThVrTA’ obbi ‘ 9 5viuppa sastenibile e tutela del! 1 Difesa dei stola
PRODUTTIVE (IRAPI - PERSONALE NON terdtaha e dell’ambiente i
DIRIGENTE. TRATTAMENTO ACCESSORIO.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’ abbi 9[Sviluppa sastenibile e tutela dell
PRODUTTIVE (mAPI . PERSONALE NON territorio e dell’ambiente
DIRIGENTE TRATTAMENTO ACCESSORIO.
102 1.02.O1.Dl.000
1 102102.0101.000
3[Rifluti ij 1O211.02.O1.01.000
i I
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPRODUTTIVE (IRAP} - PERSONALE NONDIRIGENTE - TRATTAMENTO ACCESSORIO.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPRODUTTIVE (IRAPI - PERSONALE NONDIRIGENTE. TRATTAMENTO ACCESSORIO.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPRODUTTIVE (IRAPI- PERSONALE NONDIRIGENTE TRATTAMENTO ACCESSORIO.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE (IRAPI- PERSONALE NONOIPIGENTE - TRATTAMENTO ACCESSORIO.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE (IRAPI- PERSONALE NONDIRIGENTE - TRATTAMENTO ACCESSORIO,
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRDDUTTNE IRAPI. PERSONALE NONDIRIGENTE - TRATTAMENTO ACCESSORIO.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’ — obblPRODUTTIVE IRAPI . PERSONALE NONDIRIGENTE - TRATTAMENTO ACCESSORIO.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITNPRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALE NONDIRIGENTE - TRATTAMENTO ACCESSORIO.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPRODUTTIVE (IRAPI - PERSONALE NONDIRIGENTE - TRATTAMENTO ACCESSORIO.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPRODUTTIVE (IRAP} - PERSONALE NONDIRIGENTE - TRATTAMENTO ACCESSORIO.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPRODUTTIVE (IRAP}- PERSONALE NONDIRIGENTE - TRATTAMENTO ACCESSORIO.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPRODUTTIVE (IRAP}. PERSONALE NONDIRIGENTE - TRATTAMENTO ACCESSORIO.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRO0UTrIVE (IRAP. PERSONALE NONDIRIGENTE - TRATTAMENTO ACCESSORIO,
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALE NONDIRIGENTE - TRATTAMENTO ACCESSORIO.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPRODUTTIVE IIRAP) - PERSONALE NONDIRIGENTE TRATTAMENTO ACCESSORIO.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPRODUTTIVE IIRAP - PERSONALE NONDIRIGENTE. TRATTAMENTO ACCESSORIO.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPRODUTTIVE 1IRAPI - PERSONALE NONDIRIGENTE TRATTAMENTO ACCESSORIO.
IMPOSTA REGIONALESULLE ATTIVITAPRODUTTIVE IRAP- PERSONALE NON
‘DIRIGENTE -TRATTAMENTO ACCESSORIO.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITAPRODUTTIVE (IRAP - PERSONALE NONDIRIGENTE ‘TRATTAMENTO ACCESSORIO.
obbl 12DirittI sociali, politiche sociali efamiglia
5 Viabilità e Infrastrutturestradali
6 PoLtica regionale unitariaper I I rasporti e il dIrittoalla mobilità Isolo per Iej
—- Regioni) — —
2 Interventi a seguito dlicalamità naturali
Servizio Sar.itariOlregionale - finanziament&ordìr.arìo corrente per lagaranzia dei LEA i
h,dustha, PrUArtigianato
Rttl e altri servizi dlpubblica utilità
Servizi per lo sviluppo delmercato del lavoro
obbi 10
DENOMINAZIONE OBBLIGATORIE Missioni Descrizione mlsslòne Programmi Descrizione programma\ jo del conti
Trasporti e diritto alla mobilità
-Iv
13
10 Trasporti e diritto alla mobilità
Trasporto pubblico locale
obbi
obbi
obbi
10
102 1.O2.D1.D1.000
Trasporti e diritto alla mobilità
4 Altre modalità dltrasporto
fraoTt’i per vie d’acqua
10
102 l.02.01.01.000
Trasporti e diritto alla nobilità
obbi 10
102 1.02.01.0l.000
Trasporto ferroviario
Trasporti e diritto alla nobilità
102 1.02.01.01.000
obbl 10 Trasporti e diritto alla mobilità
102 1.02.01.01.000
11 Soccorso civile
li 1D2 1.02.01.01.000
1: 102 1.02.01.01.000
1 Sistema dl protezioneobbi 11 Soccorso civilecivile
obbi 12,Diritti sociali, pol.tiche sociali e 8 Cooperazione: famiglia associanion ismo
Diritti ‘trcrJJ nterventT er i famiglieobbi 12
1 102 1.02.01.01.000 I
famiglia
1 102 1.02.01.01.000
obbi 13 Tutela della salute
1 1021.02 01.01.000
102 1.02.01.01.000lProgramnazione e ilgoverno della rate delservizi soclosanitari esociali
13 Tutela della saluteobbi
obbi
5 Se rvizìoregionale -
sanitan
sanitarioinvestimentil
1 102 102.01.01.000
14 Sviluppo economico e competitività
obbl 14
1
Sviluppo economino e competitività
1
4
obbl
1021.02.01.01.000
14
obbi 15
3
102 1.02.01.01.000
RIcerca e innovazioneSviluppo economico e competitivilà
Politiche per Il lavoro e la formazioneprofessionale
Politiche per il lavoro e la formazioneprofessionale
obbi 15
102 1.02.01.01.000
obbi 15
102 1.02.01.01.000
2 Formazione professionale
Politiche per il lavoro e la formazioneprofessionale
1
3 sòi1tEaHoccupazionè
102 1.02.0101000
102 1.02.01.01.000
--
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
.EGATO 15
DENOMINAZIONE
‘IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’PRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALE NONDIRIGENTE - TRATTAMENTO ACCESSORIO.
_
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’ obblPRODUTTIVE (IRA?) - PERSONALE NONDIRIGENTE - TRATTAMENTO ACCESSORIO.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’ ‘iiFPRODUTTIVE )IRAP) - PERSONALE NONDIRIGENTE - TRATTAMENTO ACCESSORIO.
IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITA’-
‘PRODUTTIVE IRA?)- PERSONALE NONDIRIGENTE - TRATTAMENTO ACCESSORIO.
‘SERVIZIO SOSTITUTIVO DELLA MENSA AL obbiPERSONALE DIPENDENTE (SPESAGATORlA._-‘SERVIZIO SOSTITUTIVO DELLA MENSA AL ‘obblPERSONALE DIPENDENTE (SPESA
!UGATDPIA) ——‘SERVIZIO SOSTIThflVO DELLA MENSA AI ‘obbl[PERSONALE DIPENDENTE (SPESAOBBLIGATORIA)
WVIZIO SOSTITUTIVO DELLA MENSA ALPERSONALE DIPENDENTE (SPESAOBBLIGATORIA)SERVIVO SOSTITUTIVO DELLA MENSA ALPERSONALE DIPENDENTE (SPESA
‘OBBUGAÌDRIA)
______
SERVIZIO SOSTFTUTIVO DELLA MENSA ALPERSONALE DIPENDENTE (SPESAOBBLIGATORIA)SERVIZIO SDSIITV1ÌVD DELLA MENSA ALPERSONALE DIPENDENTE (SPESA
IGATORIA --SERVIZIO SOSTITUTIVO DELLA MENSA ALPERSONALE DIPENDENTE (SPESA
ÌZIOSOSTITUTI%iiiÀÀi Ài 4bIiPERSONALE DIPENDENTE (SPESAOBBLIGATORIA
pesca
Agricoltura, politiche agroalimentarie 1 Sviluppo el settorepesca agricolo e del sistema
agroalimentare
17 Energia e diversificazione dell’nU i’oniTenergetichee r. e rg et i ci, e
Cooperazionei ‘sviluppo
localin’Altri servizi generali
sicurezza urbana
l1Diriteo allo studio
4iiiia:coaseìca sowrf’
3’ Politica regionale unitarìaH —per la tutela dei beni e,
‘delle attività culturali(solo per lo Regioni) i
professionale per il lavoro e laformaziore pnofessIsolo per le Regioni)
16
16 Awicoltura, politiche agroali’rnentarl e’ 2 Caccia e pesca 1 1021 1.02.01.01.000
abbi
1 102 1.02.01.01.000
‘IMPO5TA REGIONALE SULLE ATTIVITA’ obbl 19 RelazionI Internazionali operazione territorialePRODUTTIVE (IRAP( - PERSONALE NON (solo per e RegIoni)DIRIGENTE. TRATTAMENTO ACCESSORIO.
LMPOSTAREGIONALESULLEATTIVITK - -abbi - - 19 Relazioni internazionali 1 Relazioni irternazTonai etPRODUTTIVE (IRAP) - PERSONALE NONDIRIGENTE. TRATTAMENTO ACCESSORIO.
1, 1O2 102.01.01.000
1+ iOZ 1.02.01.01.000
102 1.02.01.01.000
generali e dl
allo!
I Servizi istituzionali,gestione
Servizi istituzionali,gestione
1 Servizi istituzionali,gestione
generali e dl
12 Segreteria generale
4 GestIone delle entraffeributarie e servizi fiscali
101 1.01.01.02.00V
generali e di
obN
1 101 1.01.01.02.000
Servizi Istituzionali,gestione
obbl
generali e dl
3’Gestione economica,finanzIaria,programmazIone,Ørowedieorato
1
8
abbi
ServIzi Istituzionali,gestione
101 1.01.01.02.000
generali e dl
Statistica e sistemlinformativi
3
obbi
Servizi Istituzionali,gestIone
101 1.01.01.02.000
generali e dl
1Geseione dei benidemaniali e patnimoniali
91 Assistenza tecnico-amministrativa agli enti’
obbi
101
Servizi IstItuzionali,gestione
1.01.01.02.000
generali e dl
Servizi istItuzionali,gestione
1 101 1.01.01.02.000
generali e di 6 Ufficio tecnico
101 1.01,01,02.000
101 1.01.01.02.000
1
‘OBBUGATORIAI I —
SERVIZIO SOSTUUflV0 DELLA MENSA AL obbl 1 Servizi istituzionali, generali e di.PERSONALE DIPENDENTE (SPESA I . ,gestione.Q±JAT0RIA_ ,
____,—___
-
_______
SERVIZIO SOSTITUTIVO DELLA MENSA AL tobbi T I Servizi isticuzionai,, generali ePERSONALE DIPENDENTE (SPESA . gestioneOBBLIGATORIA) ...!.. —
____________
—SERVIZIO SOSTITUTIVO DELLA MENSA AL obbl 3 OrdIne pubblico e sicurezzaPERSONALE DIPENDENTE (SPESAOBBLIGATORIA)
__________________
SERVIZIO SOST1TUTIVO DELLA MENSA AL obbl 3 Ordine pubblico e sicurezzaPERSONALE DIPENDENTE (SPESA
IGATORIA , , -- .-_-
‘SERVI2IO SOSTFUTIVO DELLA MENSA AL abbi 4 lsuuzione e diritto allo studioPERSONALE DIPENDENTE (SPESA
(OBBLIGATORIA) —
___________
—- —— —-
______
——SERVIZIO SOSTITUTIVO DELLA MENSA AL obbi 4-Istruzione e diritto allo studio
‘PERSONALE DIPENDENTE (SPESAGATORIA
_-__ _
SERVIZIO SOSTITUTIVO DELLA MENSA AL obbl 5 Tutela e valorinazione dei bessi e dellePERSONALE DIPENDENTE (SPESA attività culturali i
i OBB LIG ATOR lA
10 Risorse umane 101 1.01.01.02.000
HO1.1;1.01:2.00a
2 Sislema integraso di 1 101 1.01.01.02.000
uteTa e vaTozzazTone TenTe ie - -- tIv cuitura Thattività culturali I interventi diversi nei
-L ... t .._ .. ... etIorecuiturale ——
101 1.0t01.02.
5 101 1.01.01.02.000
1 101 1.01.Di.02.000
1_ - ii.D1.o1.0Z.000 -j
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
DENOMINAZIONE
SERVIZIO SOSTITUTIVO DELLA MENSA AL
PERSONALE DIPENDENTE (SPESAGATORIASERVIZIO SOSTITUTIVD DELLA MENSA AL
PERSONALE DIPENDENTE (SPESA
03 BLIGATOR lA)SERVIZIO SOSTIThTIVO DELLA MENSA AL
‘PERSONALE DIPENDENTE (SPESA
OBRLIGAT0RAISERVIZIO SOSTITUTIVO DELLA MENSA AL
PERSONALE DIPENDENTE (SPESAOBBLIGATORIA)
SERVIZIO SOSTITUTIVO DELLA MENSA AL
PERSONALE DIPENDENTE (SPESAOBBLIGATORIA(SERVIZIO SOSTIWTIVO DELLA MENSA AL
PERSONALE DIPENDENTE (SPESAOBBLIGATORIA)SERVIZIO SOSTITUTIVO DELLA MENSA AL
PERSONALE DIPENDENTE (SPESAOBBLIGATORIA)SERVIZIO SOSTITUTIVO DELLA MENSA AL
PERSONALE DIPENDENTE (SPESAO6BLIGATORIA( --
SERVIZIO SOSTEUTIVO DELLA MENSA AL
PERSONALE DIPENDENTE (SPESAOBBUGATDRIA)
SERVIZIO SOSTITUTIVO DELLAMENSAAL
PERSONALE DIPENDENTE (SPESAOBBLIGATORIA) — —
SERVIZIO SOSTITUTIVD DELLA MENSA AL
PERSONALE DIPENDENTE (SPESA
OBBLIGATORIA(
—
SERVIZIO SOSTITUTIVO DELLA MENSA AL
PERSONALE DIPENDENTE (SPESAGATORIASERVIZIO SOSTITUTIVO DELLA MENSA AL
PERSONALE DIPENDENTE (SPESA[OBBLIGATORIA) —
SERVIZIO SOSTITUTIVO DELLA MENSA AL
PERSONALE DIPENDENTE (SPESA
O! RLIG ATORIAISERVIZIO SOSTITUTIVO DELLA MENSA AL
PERSONALE DIPENDENTE (SPESAAT O R lA
_
SERVIZIO SOSTITUTIVO DELLA MENSA AL
PERSONALE DIPENDENTE (SPESAATORIA
-_
SERVIZIO SDSTITUTIVD flLLLi MENSA AL
• PERSONALE DIPENDENTE SPESAOBBLIGATORIA)
I SERVIZIO SOSTITUTIVO DELLA MENSA AL
PERSONALE DIPENDENTE (SPESA
OeBLIGATORIA( —
___________
—
SERVIZIO SOSTITUTIVO DELLA MENSA AL
PERSONALE DIPENDENTE (SPESAOBBLIGATORIA)SERVIZIO SOSTITUTIVO DELLA MENSA AL
PERSONALE DIPENDENTE (SPESAOBBLIGATORIA)SERVIZIO 5OSTITUTIVO DELLA MENSA AL
PERSONALE DIPENDENTE (SPESA
OBBLIGATORIA)SERVIZIO SOSTITUTIVO DELLA MENSA AL
PERSONALE DIPENDENTE (SPESA
OBBLIGATORIA)
SERVIZIO SDSTITUTIVO DELLA MENSA AL
PERSONALE DIPENDENTE (SPESA
OBBLIGATORIAL__ — —
‘SERVIZIO SOSTITUTIVD DELLA MENSA AL
PERSONALE DIPENDENTE (SPESA
OBBLIGATORIA(
1oIiT —
________ ______ ______
obbi i 9iSviluppo sostenibile e tutela del
territorio e dell’ambierte
Sviluppo sostenibile e tutela del
territorio e dell’ambiente
9 Sviluppo sostenlbl(e e tutela del
territorio e dell’ambiente
obbi ( BSvìluooo sostanibile e tutela del
territorio e deil’ambiente
9Svìluppo sostenibile e tutela del
territorio e dell’ambiente
9iiiuppo sostenibile e tutela‘territorio e dell’ambiente
IT 1OTrasportle&1iIlanoiiitr
10 Trasporti e diritto alla mobilità
Trasporti e dIritto alla mobilità
Edilizia res7denzcale
pubblIca e locale e piani di
edilizia economico
Urbanistica e assetto delterritorio
8 Qualità dell’aria elriduzIone‘dell’lnauinamento -
Tutela e valorizzazionedelle risorse idriche
Servizio idrico integrato
6 PolItica regiurlale uni,arla
per i trasporti e il dHtto&la mobiIit (solo pel le
Rot —.
2(lnterventi a seguito di
calamità nsturati
Sistema di protezione
civile
Cooperazione eassociazionismo
Programmazione e 1 101
governa della rete dei
servizi soci osanitari e
__________
sociali5 Servizio Eanitario 1 101
regionale - investimenti
sanitari
______
ljServizio uanitarioljregionaie tjnarzjamento’
ordinario corrente per la
jana dei LEA j
OBSEJGATOaIE MissIonI Descrizione missione
(?.IEVO%)ALLEGATO
13
obbi
oT
obbi
Politiche giovanili, sport e temi
libero
6 Politiche giovanili, sport e tempo
libero
7 Turismo 1 Sviluppo e la
‘valorizzazione del turismo
B1Assetto del territorio ed edtlizia 2
abitativa
8 Assetto del territorio ed eiiizia
abitativa
I 101
i
1.01,01.02.000
9tbbT
1 101 1,0101,02,000
6
4
obbi
1, 101 1.01.01.02,000
— 1 1011,01.O1,DZ,0OD
1011.01.01.02.DO0
abbi
5 Asce protette, parchi — 1 101 1.0101.02.000
naturali, protezione I
naturalistIca e— (orestaclone
— J —
1 Difesa del suolo
del 3 Rifiuti
101 1.01.01.02.000
1
2
101
+bbl
abbi
abbi
Trasporto pubblico locale
1.01.01.02.000
10
4
11 10111.01.01.02.000
Altre modalità dl
trasporto
Trasporto per vie d’acqua3
abbi
loTraspartì e diritto alla mobilità
1 101 1.01.01.02.000
1 101 1.01.01.02.000
obb(
10 Trasporti e diritto alla mobilità
iTrasporto ferroviario
10
5
Trasporti e diritto alla mobilità
101 1.01.01.02.000
Viabilità e lnfrastrutture
stradalI
obbi 11 ISoccorso civile
1 101 1.01.01.02.000
1 101 1.01.01.02.000
abbi
abbi
jbl
fobbi
8
1 101,1.01.01.02.000
11 Soccorso civile
12 DIritti sociali, politiche sociali e
famiglia
12, Diritti sociali, politiche sociali e
famiglia
12’Dirìtti socialI, politiche sociali e
famiglia
101 1.01.01.02.000I
101 1.01.01.02.000
13
Interventi per le ‘amiglie 1! 1011.01.01.02.000
Tutela della salute
13 Tutela della salute
1.01.01.02.000
1.01.D1.02.000
1O1T1,01.01.02,000
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
‘DENOMINAZIONE
SERVIZIO SOSTITUTIVO DELLA MENSA AL
PERSONALE DIPENDENTE (SPESA
OBBLIGATORIA)
SERVIZIO SOSTITUTiVO DELLA MENSA AL
PERSONALE DIPENDENTE (SPESA
ATORIA
SERVIZIO SOSTITUTIVO DELLA MENSA AL
PERSONALE DIPENDENTE (SPESA
OBBUGATORIA) --
SERVIZIO SDST1TUTIVD DELLA MENSA ALPERSONALE DIPENDENTE (SPESAOBBLIGATORIA) —
SERVIZIO SOSTITLTIVO DELLA MENSA ALPERSONALE DIPENDENTE (SPESAOBBLIGATORIA)SERVIZIO SOSTITUTIVO DELLA MENSA AL
‘PERSONALE DIPENDENTE (SPESAOBBLIGATORIA) —
SOSTITUTIVO DELLA MENSA ALPERSONALE DIPENDENTE (SPESAOBBLIGATDRIA(
SERVIZIO SDSTSTUTIVO DELLA MENSA ALPERSONALE DIPENDENTE (SPESAOBBLIGATORIA) —
SERVIZIO 5DSTITUrIV0 DELLA MENSA AL obblPERSDNAU DIPENDENTE (SPESA
‘OBBLIGATORIA)
________
SERVIZIO SOSTITUTIVO DELLA MENSA AL abbiPERSONALE DIPENDENTE (SPESAOBBLIGATORIA)
________—
SERVIZIO SOSTITUTIVO DELLA MENSA AL abbiPERSONALE DIPENDENTE (SPESAOBBLIGATORIA)
—
SERVIZIO SOSTITUTIVO DELLA MENSA AL abbiPERSONALE DIPENDENTE (SPESAOBBUGATDRIA) —______ —
RIMBORSO SPESE DIMISSIONE DEL abbiPERSONALE REGIONALE
RIMBORSO SPESE DIMISSIONE DEL abbiPERSONALE REGIONALE
RIMBORSO SPESE DI MISSIONE DELPERSONALE REGIONALE —
RIMBORSO SPESE DIMISSIONE DELPERSONALE REGIONALERIMBORSO SPESE DIMISSIONE DELPERSONALE REGIONALE
RIMBORSO SPESE DIMISSIONE DEL abbiPERSONALE REGIONALERIMBORSO SPESE 05 MISSIONE DELPERSONALE REGIONALERIMBORSO SPESE DiMISSIONE DELPERSONALE REGIONALE
________
—
RIMBORSO SPESE DIMISSIONE DELPERSONALE REGIONALE ——
RIMBORSD SPESE DIMISSIONE DELPERSONALE REGIONALERIMBDRSO SPESE Di MISSIONE DEL abbiPERSONALE REGIONALERIMBORSO SPESE Dl MISSIONE DELPERSONALE REGIONALERIMBORSO SPESE Di MISSIONE DELPERSONALE REGIONALERIMBORSO SPESE Di MISSIONE DELPERSONALE REGIONALE
abbi 14 Sviluppo economico e campetitività I industria, PM1Artigianato
+abbi 14 Sviluppa economica e competitivisà 4eti e altri servizi dipubblica utilità
i01l4jSvliuppa economica e campetitività 3 Ricerca e innavazione
abbi lsPaiitiche per il lavora e la formazianel 1 Servizi per la sviluppo deiprafessianale marcata dei lavata
15Politiche per il lavara e la farmaziane 2 Formazione professionaleprofessionale
Pailtiche pur il lavoro e la formazione 3 Sostegno all’occupazioneprofessionale
Politiche per il lavora e la formazioneff” Miottica regionale unitariaprofessionale per il lavoro e la
formazione professionale(solo per le Regioni)
IG Agricoltura, poLtiche agroalimentari e 2 Caccia e pescapesca
16 Agricoltura, policiche agroalimentari e l’Sviluppo delagricolo e deiagroalinentare
energetiche
1 Relazioni internazionali eCooperazione allo
di 2 Segreteria gereraIe
‘[TB Relazioni internazionali - , —
i Servizi istiwzlonak, generali e di’ 4 Gestione delle entrategestione tnìbijtarie e servizi fiscali
6tlone - economTc’’finanziaria,programmazione,dtarato_
Statistica e sistemiinformativiGestione dei benidemaniaii e pauimoriail
Assistenza tecnico-iamministrativa agli erti ilocali
l’polizia locale eamministrativa
-
—
2Sistema integrato dlsicurezza urbana —
-
DOBuGATORIE MIssio Desalzione mIssione
/ThO
ALLLGATO 13
rogramrbescrizione pro’v T1t0i%*Ziano dei conti
4e —1 301 l.Ol,D1.D2.000
1 101 1.D1,D1.D2.ODD
--
- 0t61
abbi
obbi ÌS
abbi
101 1.01.0102.000
15
1 101 1.01.01.02,000
abbi
1 101 l,Ol.0l.D2.000
1 101 1.0101.D2000
pesca
17 gTa e diversificazione delle fonti
— 1 101 1.01.01.02.000
settore 1 101 1.01.01.02000sistema
19 Relazioni internazionali
I i
2
Fonti energetiche
Cooperazione territoriale(solo per le Regioni)
101 l.Dl,01.D2,000
‘RIMBORSO SPESE DIMISSIONE DEL abbi!pERSoNE REGIONALE
1 Servizi istituzionali,gestione
-.
101 1.01.01.02.000
generali e
101 1.01.01.02.000
Servizi istituzionali,gestione
generali e di
1 103 1.03.02.02.000
‘abbi
obbi
obbi
Servizi istituzionali,gestione
3
B
1 103 1.03.0102.000
1 103 1.03.02.02.000
1
Servizi istituzionali,gestiore - —
Servizi istituzionali,gestione
generali e di
generali e dl
generali e di
5
1
1
obbi
103 1.03.02.02.000
9
i
1
Servizi istituzionali,gestioneServizi istituzionali,
te st io n eabbi
103
generali
generali e dl
1.03.02.02.000
obbi
1 103 1.03.02.02.000
e dl 11 Altri servizi generali
obbi
i Servizi istituzionali, generali e dlone___
i Servizi istituzionali, generali e dlle si bn e
1 103 1.03.02.02.000
Si Ufficio tecnico
10 Risorse umane - —
3 Ordine pubblico e sicurezza
3,Ordlne pubblico e sicurezza
l’organi Istituzionali
i 103 1.03.02.02.000
1 103 1.03.02.02.000
1 103 1.03.02.02.000
1 103 1.03.02.02.000
i 103 1.03.02.02.000
RIMBORSO SPESE Di MISSIONE DELPERSONALE REGIONALE
abbi 4.istruzioneed:ricto allo studio 7 Diritto allo studio
abbi 4istrucione e d:riteo allo studio 3IEdiiìzia scolastica (solo peri--.-
-
- leRegionì)obbi ‘ 5 Tutela e valonizzazione del beni e delle 3j Politica regionale unitaria
attività cuilurati i per la tutela del beni e
i delle attività culturaliso io per le Regio ni( i
obbi i1uteia e valorizzazione del beni e deitej’ i’tività culturali eattività culturali i Interventi diversi nei- L_ i -- .L_ qre culturale
1 103 1.03.02.02.000
i 1031.03.02.02.000
i 103 1.0302.02.000
i 103 1.03.02.02.000
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
RIMBORSO SPESE DIMISSIONE DELPERSONALE REGIONALE
—
RIMBORSO SPESE DI MISSIONE DELPERSONALE REGIONALE
RIMBORSO SPESE DI MISSIONE DELPERSONALE REGIONALE
SPESE DI MISONE DEL‘PERSONALE REGIONALE —
RIMBORSO SPESE DI MISSIONE DELPERSONALE REGIONALE
RIMBORSO SPESE DIMISSIONE DELPERSONALE REGiONALERIMBORSO SPESE DIMISSIONE DELPERSONALE REGIONALE
RIMBORSO SPESE DIMISSIONE DELPERSONALE REGIONALE
________
RIMBORSO SPESE DI MISSIONE DELPERSONALE REGIONALE —
RIMBORSO SPESE DIMISSIONE DELPERSONALE REGIONALERIMBORSO SPESE DI MISS:ONE DELPERSONALE REGIONALETMeoNO SPESE DI MISSIONE DELPtRoNLE REGIONALE
ìiiORSO SPESE DI MISSIONE DELPERSONALE REGIONALE
RIM BO R SO SPESE DI M ISONE DEPERSONALE REGIONALE
RIMBORSO SPESE 01 MISSIONE DEL[PERSONALE REGIONALERIMBORSO SPESE DIMISSIONE DELPERSONALE REGIONALERIMBORSO SPESE DI MISSIONE DELPERSONALE REGIONALE —
RIMBORSO SPESE DI MISSIONE DEL
PERSONALE REGIONALE
DirlEti sociali,famiella
Diritti socialI,famiglia
2 Edilizia residenziale
‘pubblica e locale e piani di1
I economico-
--
Urbanistica e assetto delterritori o
___________
-.
Qualità dell’ariariduzionedel l’i nouln amento
naturali, protezione
naturalisticafnrpeta, innp
5 Vlabilità e infrastrutture
stradali6 Politica regionale unitaria
per i trasporti e il diritto,alla mobilità (solo per io
2 Interventi a seguito dicalamità naturaliSistema di protezione
________ __________
civilepolitiche sociali el 8 Cooperazione e
—Jpolitiche sociali e 5 Interventi per le famiglie
politlct’e iall e 71Pr’nmazIone ““t’.g:verno delta rete delservizi sociosanitari e,
____________
socvIi5 Servi:io sanitario
regionale - investimentisanitari
—
-—
1 ServizIo sanilarlo
regionale - finanziamento
ordinario correrte per la,garanzia dei LEA
l1lndustnia, -- PMI e EI
,Arelgianato — —
RetI e altri servizipubblIca utilità —
Ricerca e innovazione
DE NC IN Al io N E
RIMBORSO SPESE Dl MISSIONE DELPERSONALE REGIONALE
—-
OBBuGAICRIE MIssIon Descrizione missione
‘obbl 6
f —
OT+
Politiche giovanili, sport e tempo
PronmmdOescizione
liberoPolitIche giovanili, sport
liberoTurismo
2
e tempo
Giovani
ebbi 8 Assetto del territorio ed edilizia1
abitativa
Sviluppo e lavalorizzazione del turismo
8t01
ebbI
Assetto del territorio
abitaelvaed edilizia
9 Sviluppo sostenibile eterritorio e dell’ambienee
RIMBORSO SPESE DIMISSIONE DELPERSONALE REGIONALE —
RIMBORSO SPESE DIMISSIONE DELPERSONALE REGIONALERIMBORSO SPESE DI MISSIONE DEL
‘PERSONALE REGIONALE
9!Siluppo soscenibile e
8tutela del
tutela del
obbl
ebbI
1 103 1,03.02.02000
e
5
RIMBORSO SPESE DIMISSIONE DELPERSONALE REGIONALE
Tucela e valorizzazione
ebbI
________
territorIo e dell’ambiente delle risorse idncbe
i 9Sviluppo soseenibile e eutela deI 4jServizio idrico integrato, i’ 1031.O3.02.02.000 i
territorio e deII’ambler,ee i I
9Sviluppo soseen’bile e tutela del 5 Aree protette, parchi 1 103 1 03.02.02.000
9
territorio e dell’ambiente
Sviluppo sostenibile e
territorio e dell’ambientetutela del 1 Difesa del suolo 1 103 1.03.02.02.000
RIMBORSO SPESE DI MISSIONE DEL obbl Sviluppo sostenibile e tutela del 3 RifiutI 1 103 1.03.02.02.000
PERSONALE REGIONALE territorio e dell’ambiente — —
RIMBORSO SPESE DI MISSIONE DEL obbl 10 TrasportI e diritto alla mobilità 2 Trasponto pubblico locale 1 103 1.03.02.02.000
PERSONALE REGIONALE ‘ —
RIMBORSO SPESE DI MISSIONE DEL ebbi i lalTrasportl e dIritto alla mobilllà 4Ntre modalità dl 1 103 1.03.02.02.000
PERSONALE REGIONALE j trasporta —
RIMBORSO SPESE DI MISSIONE DEL obbl 10Trasponi e diritto alla mobllieà 3 Trasporto pervie d’acqua 1 103 1.03.02.02.000
PERSONALE REGIONALERIMBORSO SPESE Dl MISSIONE DEL obbl lOlTrasporti e diritto alla mobilItà 1 Trasporto ferroviario 1 103 1.03.02.02.000
PERSONALE REGIONALE IebbI loiTrasportl e diritto alla mobIlità
ebbI 10 Trasporti e diritto alla mobilità
ebbI 11
obbl
Soccorso civile
1
11
ebbI
Soccorso cIvile
103 1.03.02.02.000
12
1 103 1.03.02.02.000
ebbI 12 DIrittI sociali,
obbl
lI 103 1.03,02.02.000
12
1 103 1.03.02.02.000
‘obbl
obbl
1
13
103 1,03.02.02.000
Tutela della salute
1 103 1.03.02.02.000
13 Tutela della salute
ebbI 14
obbl
Sviluppo ecoromTto e compelitività
1 103’ 1.03.02.02.000
103 1,O3.02.D2.000
14
obbl 14
Sviluppo economico e compeeitivieà
Sviluppo economico e competitlvieà
RIMBORSO SPESE DIMISSIONE DELPERSONALE REGIONALERIMBORSO SPESE Dl MISSIONE DEL
obbl
ebbI
4 dl 1
1
103 1.03.02.02.000
103 1.03.02.02.000
Ts Politiche per il lavoroela formazIone — 103 1.03.02.02.000
.orofessior,ale
__________
mercato del lavoro
15Politiche per Il lavoro e la ‘ormazione, 2!Formar.one professionale 1 103 1.03.02,02.000
‘p5slpale ‘ -—
__________
15 Polìeiche per il lavoro e la formazione. 3 Sostegno all’occupazione 1 103! 1.03.02.02.000
professionale
_____________________________
— IPERSONALE REOIONALEebbI
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
RIMBORSO SPESE DI MISSIONE DELPERSONALE REGIONALE
RIMBORSO SPESE DIMISSIONE OELPERSONALE REGIONALE ——
RIMBORSO SPESE 01 MSSIONE DELPERSONALE REGIONALE
RIMBORSO SPESE DI MISSIONE DELPERSONALE REGIONALE —
RIMBORSO SPESE DI MISSIONE DELPERSONALE REGIONALE
RIMBORSO SPESE DI MISSIONE DELPERSONALE REGIONALE
ONERI PER ASSEGNI FAMILIARI PERSONALE obbl[NON DIRIGENTE.ONERI PER ASSEGNI FAMILIARI PERSONALE abbIDIRIGENTE.
—___________
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE - ‘abbIPERSONALE PRESSO LE SEGRETERIE DELPRESIDENTE E DEGLI ASSESSORI
CONTRIBUTI SOCIALI CARICO DELL’ENTE: abbIPERSONALE PRESSO I DIPARTIMENTI -
TRATTAMENTO ACCESSORIO
CONTRIBUTI SOCIAU A CARICO DELL’ENTE - abbIPERSONALE NON DIRIGENTE,
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE -
‘PERSONALE NON DIRIGENTE,
ICONTRIBUTIjrjjA CARICO DELL’ENTE -
PERSONALE NON DIRIGENTE,
CONTRIBUTI SOCIAlI A CARICO DELL’ENTE-PERSONALE NON DIRIGENTE.
àNTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE -
PERSONALE NON DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE -
PERSONALE NON DIRIGENTE.
RelazionI Internazionali
Servizi istituzionali, generalIgestione —
Servizi Istituzionali,gestioneSII IstItuzionali,gestione
1 Servizi isutueior.aii, generali e digestione
I ‘Servizi istituzionali,gestione
l’ServizI istituzionali, generali e digestione
Servizi istituzionali, generali egestione
liServizi istituzionali, generaliigestione
3 Ordire pubblico e sicurezza
3 Ordine pubblico e sicurezza
4’Pclitfta regionale uniEariajr 1D3’2.O3 02.02.000per il lavoro e la(
‘formazIone professionale(solo per le Regioni)
2Caccia e pesca ]‘ 1 1O31.D3.D2.O2.DDD
Segreteria generaTe
i[cestlone delle entrat” i—”I tributanie e servizi fiscali
3 Gestione ecoromica.Ifinanziaria,programmalìone,
...PLOW e d it o ra oStatistica e sistemi
informalivi
5 Gestione del benidemaniali e patrlmonìall
Assistenza tecnico-amministrativa agli entI.localiAltri servizi generali
i’idLtzia scolastica joìole Regioni)
—
3 PolitIca regionale unitariaper la tutela dei benI edelle altivit culturali(solo per le Regioni) I
103 1.03.02.02.000
OEN0MINAIIONE OBBLIGATORIE Misslon1oescrlzlone mIssione Programm1Descrlzlone del conti
obbl
cJG1O4
15’Poiitiche per il lavoro e la formazloneprofessionale
abbi lGlAgricoltura, politiche agroaiimentanloesca
obbi 16 Agricoltura, politiche agroalimentah e 1 Sviluppo del settorepesca agricolo e dei sistema
I .
abbI
obbl
ebbI
1
17’ Energia e diversificazione delle fontij‘energetiche —
—— + -19 RelazionI internazionali
19
I.
IFonti energetlche 1
tEooperazione territoriale 1(solo per e Regioni)
1 RelazionI internazionali e- iCooperazione allo
_________
sviluppo — — . -
10 Risorse umane 1
10 Risorse umane
Risorse umane1
generali e di
103(1.03.02.02.000
‘ThD31.O3.02.02.00DH
1D3:1.03,D2.D2.DDD
101 1.01.02.02.000
1.0I.02,02,000
1.01.02.01 000generali e dl
1
10
Servizi istituzionali,gestione
generali e di
1! 101
-n
Risorse umane10
2
abbi
‘obbl
generali e di
101 1.01.02.01.000
1 1D11.0i.02.D2.000
1 Servizi istituzionali, generali e dlgestione
1 Servizi Istituzionali,gestione
ioi( 1.01.02.02.000
101 1.01.0202.000
101 1-01.02-02.000
1
CONTRIBUTI SDCIAU A CARICO DELL’ENTE - abbiPERSONALE NON DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIALIA CARICO DELL’ENTE’ ebbiPERSONALE NON DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIALIA CARICO DELL’ENTE’ ebbiPERSONALE NON DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SDCIAL1A CARICO DELL’ENTE - obblPERSONALE NON DIRIGENTE,
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE - ebbiPERSONALE NON DIRIGENTE,
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE - fobblPERSONALE NON DIRIGENTE. I‘EàNTRIBUTISOCIAUACAmWEiÌiIE- tIT -
‘PERSONALE NON DIRIGENTE.
1’
generali e dl
generali e di 9Servizi istituzionali,gestIone
1
1
Servizi Istituzionali,gestione
101 1.0102.02.000
generali e dl
1
11
1 Servizi istituzionali, generali egestione
101 1.01.02.02.000
dl
1
6 Ufficio tecnico
101 1.01.02.02.000
10 Risorse umane
‘CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE- obblPERSONALE NON DIRIGENTE,
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE. obbPERSONALE NON DIRIGENTE,
101 1.01.02.02.000
e di
101 1.01.02.02.000
Organi istituzionali
ebbi
1PoIizla localeamministrativa
2 Sistema integratosicurezza urbana
eJ
1 101 1.01.02.02.00V
1 101 l.01.02.D2.000
1 101:1.01.01.02 000
ebbI
abbi
alstruzione e diritto allo studio
-v4’ Istruzione e dirItto allo studio
ittutela e vaToizzazTone del beni e delle‘attività culturali I
7 Diritto allo studio 1 101 1.01.02.02.000
.j. -
101 1.01.02.02.000
1.01.02.02.000
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
ALlEGATO 13
E NOMINARONE
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE -
PERSONALE NON DIRIGENTE.
‘CONTWBUTISOCIAL A CAWCO DELL’ENTE -
PERSONALE NON DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE -
PERSONAI.E NON OIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIAU A CARICO DELL’ENTE- obbl‘PERSONALE NON OIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIALI À CARICO DELL’ENTE- —
PERSONALE NON OIPIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE -
PERSONALE NON DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE -
PERSONALE NON DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIALI A CARlCO DELL’ENTE - obbi
PERSONALE NON DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIALIA CARICO DELL’ENTE- —
PERSONALE NON DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIALIA CARICO DELL’ENTE - —
PERSONALE NON DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE -
PERSONALE NON DIRIGENTE.
EI8UTTSOCIAUA CARICO 0ELCENTE.
PERSONALE NON DIR:GENTE.
‘CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE-
PERSONALE NON DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIALIA CARICO DELL’ENTE - obbl
PERSONALE NON DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE. —
PERSONALE NON DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE-
PERSONALE NON DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE -
PERSONALE NON DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIALI À CARICO DELL’ENTE- obbl
PERSONALE NON DIRGENTE.
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE.
PERSONALE NON DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELLENTE.
PERSONALE NON DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE -
PERSONALE NON DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE -
PERSONALE NON DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE - obbi
PERSDNALE NON DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELLENTE - obbi1PERSONALE NON DIRIGENTE.
S’Tutela e valorizzailone dei beni e delle
attività culturali i interventi diversire culturale
6 Politiche giovanili, sport e tempo 2Giovani
libero
6 PolItiche giovanili, sport e tempo 1 Sport e tempo libero
‘libero
7 Turismo — 1 Sviluppo e lavalori trazione del turismo
8 Assetto del territorio ed edilizia i 2: Edfizia residenziale1
[abrtatira pubblica e locele e piani di1edilizia economico-
—. — — - -
_.. popolare . —
Assetto del territorio ed edilizia 1 UrbanistIca e assetto del
abitativa territorio
9 Sviluppo sostenibile e tuteThift 8 Qualità dell’aria e
serritorlo e dell’ambiente riduzione
— — . ._ - — — .
, dell’inquinamento9 Sviluppo sostenibile e tutela dei’ 6!Tutela e vaiorizzazionej
territorio e delI’ambier.te delle risorse idriche
9 Sviluppo sostenibile e tutela dei 4 Servizio idrico integrato
territorio e dell’ambiente
Sviluppo soutenIiTe eia’ff SAree protette, parchi
territorio e dell’ambiente I naturali, protezionenaturalistica e
___________
—
____________
foreetaiione
-
Sviluppo sostenibile e tutela del 1 Difesa dei suolo
territorio e dell’ambiente
deI 3 RifiutiSviluppo ;niiie e tutelaterritorio e dell’ambiente
-___
1D Trasporti e diritto alla mobilità
1D’Traspofli e diritto alla motilità 6 Politìca regiorale Unitariaper i trasporti e il dirittoalla mobilità (solo per leRegioni)
2 Interventi a seguito di
calamità naturalI
Sistema dl protezione 1civile
8 CooperazIoneasiociazionismo
Sllnttrvent Per le famiglIe
e 7 Programmazione e
governo della rete deiservIzi sociosanitari esociali
0*UGAItRW MIssIoeieDJonemsiore
ol*I
obbl
obbi
obbi
.01.02.02.000
i3i.ài.àà
obbi
obbi
1 101 1.01.02.02.000
101 1.01.02.02,000
1
obbl
101 1,01.02.02,000
obbi
101 1.01.02.02.000
9
obbl
i iòi[i.oi.a.o.ooo
1 101 1.01.02.02.000
9
9
1 101 1.01.02.02.000
obbl 10 Trasporti e dirilto alla mobilità
101 1.01.02.02,000
IO
1.01.02.02,000
Trasporto pubblico locale i
101
Trasporti e dirittO alla mobiUtà
Trasporti e diritto alla mobilità10
1
obbi
obbi
1011.01.02.02.000
4 Altre modalitàtrasporto
dl
obbl
3 Trasporto per vie d’acqua
101 1.01.02.02,000
iEi 1.01.02.02,000
IO Trasportiediritto alla nobilità
1 Trasporto ferroviario
51iabiIità e infrastrutturestradali
obbi 11 Soccorso civile
1 101 1.01.02.02,000
1’ 1011.01.02.02.000
il 101 1.01.02.02.000
obbl 11
abbi 12
obbl
e
Soccorso civile
Diritti sociali, politiche socialifamiglia
12 Diritti sociali, politiche sociali
famiglia
Dintii sociali, poliliche sociali
famiglia
101 1.01.02.02,000
101 1.01.02.02.000
e
12
e 1.01. 02 .òi:o oo1 101
1
13 Tutela della salute
iO1i1.01.02.0i000
I 101 1.01.02.02,000
5 Servizio sanitarioregionale . Investimentisanitari
I 1.01.02.02.000101
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
CONTRIBUTISOCIAUACARICODELL’ENTEPERSONALE NON DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE-‘PERSONALE NON DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIAU A CARICO DELLENTE - obblPERSONALE NON DIRIGENTE,
CDNTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE - abbiPERSONALE NON DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIAU A CARICO DELL’ENTE - abbI
PERSONALE NON DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIALIA CARICO DELL’ENTE- abbiPERSONALE NON DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOOAUACArnCO DELLENTE- ‘abbiPERSONALE NON DIRIGENTE.
CONTRIBUTI 5OCI.ALIA CARICO DELL’ENTE - abbiPERSONALE DIRIGENTE.
_______________
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE - abbiPERSONALE DIR!GENTE.
CONTR1BUfl SOCIALI A CARICO DELL’ENTE- abbiPERSONALE DIRIGENTE. I
‘CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE- abbi —
PERSONALE DIRIGENTE.CONTRIBUI] SOCIAU A CARICO DELL’ENTE- abbiPERSONALE DIRIGENTE.CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE - ‘abbI
PERSONALE DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE’ abbi
PERSONALE DIRIGENTE.
_________
CONTh1BUT1 SOC1AU A CARICO DELL’ENTE - abbi
PERSONALE DIRIGENTE.
__________
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE -
PERSONALE OIRIGENTE.CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE -
PERSONALE DIRIGENTE- —
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO OELL’ENTE -
PERSONALE DIRIGENTE,CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE -
PERSONALE DIRIGENTE,CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELLENTE - abbiPERSONALE DIRIGENTE.CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE- abbi
PERSONALE OIRIGENTE. i
Servizio sanitariolregionale - finanziamentoordinaria corrente per lagaranzia dei LEA
1 industria, PM1 eArtigianato i
± v —r rr t4 Reti e altri servizi dipubblica utilità
i ìcerca eìnnovazlone
ervTzÌ per l sviluppo Je4mercato del lavoro
Pormaziane professionale
1 Sviluopo del settorelagricolo e del sistemaI
i
1 1O11.O1.O2.O2.OOO
1 101 1.01,02,02,000
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE - ‘abbI
PERSONALE NON DIRIGENTE.13
OENOMINA2IONE OBBLIGATORIE Descrizione missIone ProgrammDescrizIone programma TItolo”
(P04
1 101 1.01.02.02.000Tutela della salute
obbl 14 Sviluppo economTco e competitività
abbi 14 Sviluppo economica e competitività
‘CONTRiBUTISOC?AIIACARICODELL’ENTE’’obbi+ 5 ìuppoecnomlecompeTtTvi
PERSONALE NON DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE’ abbI 15 PolItiche per Il lavoro e la formazionePERSONALE NON DIRIGENTE. professionale
- abbi + oiltice periliavono e la 7orm1ePERSONALE NON DIRIGENTE. ‘professionale
C0NTRlBUTlEELliEiC0 DELL’ENTE- aizizi - - ‘“iioiiiiize per iliavoro TaYorJ‘PERSONALE NON DIRIGENTE. i rofesionale
‘CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE - abbi iijiitizhe per il lavano e la formazionePERSONALE NON DIRIGENTE. professionale
101 1.01.OZ.02.000
1
2
1
1
1’
1
101 1.01.02.02.000
101 1.01.02.02.000
ioifi.01.02.02.000
10 11. 0 1. 0 2 02 .0 00
3 stegno aWoccupazione
oiitÌca regIonale unItarIaper il lavoro e laformazione professionaleaolo per le Regioni)
“ii’grTcoitura, poiltfclie agroallmensarl e’ 2CacJaiz pes:a —. —
pesCa
16Agrlcoitura, politicFe agroalimentari ejpesca
__________
— — -
________________________
—— ‘agroafimentare
17 Energia e diversificazione delle forti l’Forti er.eegeticbe i! 101 1.01.02 02.000energetiche
101(1 01.02.02.000
-- --
19’Reiazioni internazìonali
19 Relazioni irternazionali
jyppQ1 Servizi istituzionali, generali e di’ 2 Segreteria generale
gestionel’Servizi istituzionali,
gestione
ZCoooerazisne territorÌf(solo per le Regioni) I
rReIaorJ ‘ternazbnah e i’1’ 103. 1,01,02.02.000Cooperazione ala
r1J201000
generali e dlJ’5jElone iella intJ” “4 ii.i.òi,àbtributarie e servizi fiscali
generali e ait —— 3 Gestione economìca.J T “Thihl.Ol.02.01000
i finanziaria, .
programmazione,Ioa’owedisoraso
llServizi istituzionali,gestione
obbi
oblii
abbi
1 Servizi istituzionali, generali e di 8! Statistica e sistemi. 1 101 1.D1.U2,D1.000gestione informativi i
2Servigi istisugionali, generali e 5 Gestione dei benij 1: 101i1.0102.O1.000
eestiore — — — -
demaniali e patrimoniali i,1 Servizi istituzionali, generali e di 3: Assistenza tecnico— 1! 101! 1.O1,D2.01,000
gestione amministrativa agli enti. locali
1 Servizi istitug:orah, generali e dii 11 Altri servizi generali 1 101 1.01.02.O1.gestiore ,
1 Servizi istituzionali, generali e di: 6 Ufficio tecnico T, 2011 01,02 01.000
3.eztore.generail ‘ ikorse umane - -
gestione,,,
1’S:rvzi Istituzionali, generali e dl 10rgani istituzionali 1 101 1.01.02.01.000
‘““i Ordine pubblico e sicurezza iiloiicia locale e’T 1 1011.01.02.01.000—— amministrativa
, 4, — —
3 OrdIne pubblico e sicurezza 2 Sistema integrato di 1’ 1011.01.02,O1,a00sicurezza urbana 1
4 istruzione e diritto allo studIo 7 Diritto allo studio L 101 1.01,02,01,000
4 IstruzIone e diritto allo studio ifrdiiizia scolastica (solo pe 4 101 1.01,02.01.000
,, t!t. Regioni) L ..__.L_. ,,.
abbi
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE -
PERSONALE DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE -
PERSONALE DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE -
PERSONALE DIRIGENTE.
CDNTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE -
PERSONALE DIRIGENTE,
CONTRIBUI1SOCIALJA CARICO DELLENTE’PERSONALE DIRIGENTE.
‘CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE - ‘obblPERSONALE DIRIGENTE.
‘CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE - abbi•PENALE DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE - abbiPERSONALE DIRIGENTE.
‘CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE - abbiPERSONALE DIRIGENTE.CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE’ abbiPERSONALE DIRIGENTE.
‘CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE. abbiPERSONALE DIRIGENTE.CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE’ abbiPERSONALE DIRIGENTE.CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE. abbi
‘PERSONALE DIRIGENTE.CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE’ abbiPERSONALE DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE’ obblPERSONALE DIRIGENTE.CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE’ abbIPERSONALE DIRIGEN1’E,CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE’ abbIPERSONALE DIRIGENTE.CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE’ lobbtPERSONALE DIRIGENTE.
— ICDNPIBUTI SOCIALI A CARICO DELLENTE’ ‘abbiPERSONALE DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTEPERSONALE DIRIGENTE. I
CONTRIBUTI SOCIALIA CARICO DELL’ENTE abbiPERSONALE DIRIGENTE,
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE’ lobbl
PERSONALE DIRIGENTE. ICONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE abbiPERSONALE DIRIGENTE.CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE’ tabbiPERSONALE DIRIGENTE.CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE’ abbiPERSONALE DIRIGENTE. t —
i1i’part e tempa libero -
l’Sviluppa e lavalorizzazlone del turismo
2pubblica e locale e piani dljedilizia ecanomicooapaiare . —
Urbanistica e assetto deiterritorIoQualità dell’aria e]riduzionedeli’Inouìnamento —‘ —
Tutela e valorlzzarlonedelle risorse idriche
4 Servizio idrico irtegrato
Aree protette, parchinaturali, protezione’naturalisticafo re tt a o io n e
1 Difesa dei suolo
3 RifIuti
2 Trasporto pubblico locale
‘CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE -
PERSONALE DIRIGENTE.
DENOMINAZIONE , OBEIJGAWIIE iiiioni Descrizione missione Programmi Descrizione prograr’1W4’aVt J& Piano dei conti
‘rfc’ DIREZIONE \\!o( CENEPLE >ÌALLEGATOL.t AflIwT4
kISLAJbJ
13
abbI 5
abbI
obbi 6
3 Politica regionale unitariaper la tutela dei beni edelle attività culturali(solo per le Regioni) i
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE - abbi —
PERSONALE DIRIGENTE.
101 1.01.02.01.000
2 Attività culturaliinterventi diversiseteorn culturale
enei
2
obbl
abbI
Giovani
101 1.01.02.01.000
Tutela e valorizzazione dei beni e delleattività culturali i
futeTa e vaTojzzazione JeTeni e delleattività culturali I
Politiche giovanili, sport e tempolibero
6 Politiche giovanili, sport e tempolibero
amo
S’Assetto del territorio ed ediliziaabitativa
8 Assetto del territorio ed ediliziaabitativaSviluppo sostenibile e tutela dellterritorio e dell’ambiente
Sviluppo sostenibiie e tutelaterritorio e dell’ambiente
101 1.01.02.01.000
101 1.O1.O2.D1.000
I
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE’
PERSONALE DIRIGENTE.
CONTRIBUTi SOCIALIACARICO DELL’ENTE’ ‘bIPERSONALE DIRIGENTE.
101 1.O1.D2.D1.000
Edilizia residenziale’ 1
9
9
8
delj 6
— - -
- 9 Sviluppo soster,ìbiie e tutela delterritorio e dell’ambiente
9 Sviluppo soster.ìbiie e tutela delterritorio e dell’ambiente
9 Sviluppo soster,ìbìie e tutela delterritorio e deii’ambiente
9 Sviluppo sostenibile e tutela delterritorio e det’ambiente
101 1.01.02.01.000
1’ 101 1.01.02.01.000
1• 101 1.01.02.01.000
‘Thi 1.01.02.01.000
il’ 101 1.01.01.01.000
101 1.01.02.01.000
‘CONTRIBUTI SOCIALI ACARICO DELL’ENTE’ obbi ‘ 10 Trasporti e diritto alla mobilitàPERSONALE DIRIGENTE.
10 Trasporti e diritto alla mobilità
101! 1.0 1.01.01.000
lj 1OEI.01.02.01.000
101 1.01.02.01.000
—
‘ ‘Zi’re moJaiìc di 1! 101 1.01.02.01.000
I 101!1.O1.D2.01.000
101 1.01.02.01.000
1 101’ 1.01.02.01.000
1 101 1.01.02.01.000
1 101 1.01.02.01.000
— —— —
,,, trasporto —
____________
10.Trasporti e dintto alla mobilità r 3 Trasporto per vie d’acqua
IO TrapomTe ai’io 3L miiià “‘ 1Trasport’oTerovìarì’o
IOTrasportl e diritto ala mobIlità 5 ViabiLtà e lnfrastruceurestradal
1D’Trasporti e diritto alla mobilità 6’ Poi.tica regionale uritariaper i trasporti e diritto
laNa mobilità )soio per e
— ‘ — — —— Regioni)
lliSoccorso cir.le 2 interventi a segu,to di
—‘
i
____________________________
calamità naturalilliSnccorso civ;ie ljSistema di protezione
__________
itiviie
_____________
l2lDiritti sociali, politiche socialI e SICooperazone‘famiglia .assxiazionismo
s2iDiritti sociali, politiche sociali e S’ineerìenti per le famig’.ie 1 101 1.01.02.01,000famiflia
_______________________
12:Dirsttl sociali, politiche sociali e 7Pmgrammazione e 1 101 1.01.02.01.000fsrngIa -governo della rete dei
servizi socionanitari esociali
________________
13 Tutela della salute SServizio sanitario 1 101 1.01.01.01.000regionale ‘ Investimentisanitari
______________________
1 Servizio sanitario 1 101 1.01.02.01.000regionale finanziamentoordinario corrente per lagaranzia dei LEA
4- -
_____
I industria, PM1 e 101 1.01.02.01.000
__________
Artigianato
___________________
101 1.01.02.01.000
1 101 1.01.02.01.000
e 1 1011.01.02.01.000
13 Tutela della salute
14 Sviluppo econonìco e competitività
14 Sviluppo economico e competitivieà
14 Sviluppo economico e competitività
Politiche per il lavoro e la formazioneprofessionale
4 RetI e altri servizi dipubblica utilità
3 Ricerca e innovazione
ifiervìzj per io sviluppo deimercato dei lavoro
-
101 1.01.02.01.000
101 1.01.02.01.000
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
‘OEf4OMINA2IONE
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE - abbiPERSONALE DIRIGENTE.CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE - ebbI
I PERSONALE DIRIGENTE.CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE - +bbj
PERSONALE DIRIGENTE.
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE - obblPERSONALE DIRIGENTE.
6NTRIBUTI SOC[ALIA CARICO DELL’ENTE- obblPERSONALE NON DIRIGENTE.TRATTAMENTO ACCESSORIO
‘CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE - abbIPERSONALE NON DiRIGENTE.TRATTAMENTO ACCESSORIO
rCoNTRIBUTI5QCItiA CARICO DELL’ENTE -
PERSONALE NON DIRIGENTE.TRATTAMENTO ACCESSORIO
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE -
PERSONALE NON DIRIGENTE.TRATTAMENTO ACCESSORIO
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE- obbiPERSONALE NON DIRIGENTE.TRATTAMENTO ACCESSORIO
CONTRIBUTI SOGALIACAFUCO OELCENTE- ooI
PERSONALE NON DIRIGENTE.TRATTAMENTO ACCESSORIO
CONTRIBUTI EEiLI A CAiE3 DELL’ENTE - Obbi —PERSONALE NON DIRIGENTE.TRATTAMENTO ACCESSORIO
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO OELL’ENTE -
PERSONALE NON DIRIGENTE.TRATTAMENTO ACCESSORIO
5FJiIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE-PERSONALE NON DIRIGENTE.TRATTAMENTO ACCESSORIO
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE -
PERSONALE NON DIRIGENTE.TRATTAMENTO ACCESSORIO
‘CONTRIBUTI À CARICO DELL’ENTE - +ObbI
PERSONALE NON DIRIGENTE,TRATTAMENTO ACCESSORIO
CARICO OELVENTE- abbIPERSONALE NON DIRIGENTE.TRATTAMENTO ACCESSORIO
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE - obblPERSONALE NON DIRIGENTE.TRATTAMENTO ACCESSORIO
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE-PERSONALE NON DIRIGENTE.TRATTAMENTO ACCESSORIO
1SPoIItIche per il lavoro e la formazIone
J, professionale I15Polltlche per il lavoro e la formazione
-- -15 Politiche per il lavoro e la formaz:one
p rofe s s io r a le
Servizi istituzionali, generaitgestione
Servizi Istituzionali, generali e digestione
I Servizi istituzionali, generali e digestione
1 Servizi istituzior,ai;, generali e d.’gestione
1 Servizi Istituzionali, generali e digestione
1 servizi iseTsuziorah, generali e di‘gestione
1 Relazioni internazionali oCooperazione allosviluppo . —
4 Gestione JeiTe’ntrate 1 101 1 01.O2.Ol.OXitributari e e servizi fiscali
tione economica,finanziaria,programmazione,
ppitoratp
____
8’ Statistica e sistemiInformativi
?Eesu’on; rr- r iiTh.aoa.ooodemaniah e patnimoniali
i i.,&oi.ooo
1 101 1.O1.O2.O1.000
::J2::::::
1 OrganI istituzionali
1 PolIzia iocaieamministrativa
2 SIstema Jntegratosicurezza urbana
—- 1. lOlil.01.02.01.000
e 1 101 1.01.02.01.000
OsetIsAlOgi! Mhsion ‘Descrizione missione Programma Descrizione
2
AFormazione professionale
Sostegno all’occupazione3
4 Politica regioa’ie urTsraper il lavoro e la iformazione professionale’ ‘
1(5010 per le Regioni)
101 1.01.02.01.000EaNTRiBUTIEEiùÀ CARICO DELL’ENTE •bbi 16]AÌcoiura, poiìJcTte agroaÌit;ir eÌ 2LaccTa e pesEPERSONALE OIRIGENTE.
_____________
_J.,. _J8!!a_ . . ....L_. ±..-CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE - obbi 16Agnicoitura, politiche egroalimentani el 1[Sviluppo del settore 1 101 1.01.02.01.000PERSONALE DIRIGENTE, pesca agricolo e deI sistema
___ _______
J jggggntare
_____
CONTRiBUTI SOCIALI A CARICO OtLL’ENTE - abbi ‘ i7EnergJe e diversificazione delle fonti 1Fonti energetlche 1 101 1.01.02.01.000PERSONALE DIRIGENTE.
______________
energesiche — — . i — ——- - —
________________
CONTRIBUTI SOCIALI AARICO DELL’ENTE- obbi ‘ 19 Relazioni internazionali I 2 Cooperazione territoriale 1, 101,1.01.02.01.000PERSONALE ORGENTE. ‘ ‘ ‘Isolo per le Regioni)
19 Relazioni internazionali
1 ServIzi istituzionali,gestione
101 1.01.02.01.000
generali e dl 2 Segreteria generale
Servizi isiltuzionali, generali e digestione
obbi
101 1.01,02.01.000
Servizi istituzionali, generali e digestione
abbi 1 Servizi istituzionali, generali e dlgestione
1 101 1.01.02.01.000
1
1
4 iii tThioi.ooo
9 Assistenza tecnico-amministrativa agli entilocali
obbi
11 Atzl servizi generali
abbI
6
obbi
3 orTne pubhiico e sIcurezza
3 OrdIne pubblico e sicurezza
-
4 Istruzione e diritto alo studio
4ttrone
e diJtto Jo studio-
t
-‘ r-- - -l’Diritto allo studio
1 101 1.01,02,01.000
1 101 1.01.02.01.000
- - iizIascoTacTsoTor. 4
le Regioni)
fonte: http://burc.regione.campania.it
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ALLEGATO 13
-
‘CONTRIBUTI SOC?AU A CARICO DELL’ENTE - obbi
PERSONALE NON DIRIGENTE.
TRATTAMENTO ACCESSORIO
ONTrnBUri SOCIALI A CANCO DaLii’obbi
PERSONALE NON DIRIGENTE.
ACCESSORIO
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELLENTE - obbi
PERSONALE NON DIRIGENTE.
TRATTAMENTO ACCESSORIO I
CONTRIBUTI SOOAU A CANCO’ obbl
PERSONALE NON DIRIGENTE.
TRATTAMENTO ACCESSORIO
CONTRIBUTI SOCIALIA CARICO DELL’ENTE. abbI
PERSONALE NON DIRIGENTE.
TRATTAMENTO ACCESSORIOI
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE -
PERSONALE NON DIRIGENTE.
TRATTAMENTO ACCESSORIO
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE -
PERSONALE NON DIRIGENTE.
TRATTAMENTO ACCESSORIO
-
—
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELLENTE - abbi
PERSONALE NON DIRIGENTE.
TRATTAMENTO ACCESSORIO
CONTRIBUW&IALI A CARICOiTE-o’F
PERSONALE NON DIRIGENTE.
TRATTAMENTO ACCESSORIO
‘CONTRIBUTISOCIAU A EÀiìo DELVENTE’ Tob - -
PERSONALE NON DIRIGENTE.
TRATTAMENTO ACCESSORIO
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTP - ‘obbI
PERSONALE NON DIRIGENTE.
TRATTAMENTO ACCESSORIO
E5iiiÙITi&iii À CARICO DELL’ENTE - obbi -la TrasportI e diritto alla nobilità -
PERSONALE NON D:RIGENTE.
TRATTAMENTO ACCESSORIO
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE -
PERSONALE NON DIRIGENTE,
TRATTAMENTO ACCESSORIO
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE - obbi
‘PERSONALE NON DIRIGENTE.
TRATTAMENTO ACCESSORIO
CONTRIBUTI A CARICO DELL’ENTE - obbl
PERSONALE NON DIRIGENTE.
TRATTAMENTO ACCESSORIO
—
CONTRIBUTI SOCIAU A C&9ICO DELL’ENTE’ obliI
IPERSONALE NON DIRIGENTE,
TRATTAMENTO ACCESSORIO
I
—
tuteìa Jeit S’Aree prciene[ ir ipnaturali, protezione
naturalistica efore stai io ti e
________________
tutela del 1 Difesa del suolo 1 101 l.O1.02.01.000
tuteTa dei1’ iThnUti‘
ioijiThThiàii
WAIE,e malità dl 1 l01l.Ol.O2.Ol.
tra spoeto
Trasporto per vie d’acqua
I Trasporto ferroviario
OENOM1NAZIONE
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO OELL’ENTE - lobbi
PERSONALE NON OIRIGENTE.
EMEEO
ACCESSORIO
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE - lobbi 5 Tutela e valorizzazione dei beni e delle
IPERSONALE NON DIRIGENTE. i attsvità culturali i
TRATTAMENTO ACCESSORIO
Programm Oe,crtzlt
‘CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO OELL’ENTE - obbl
PERSONALE NON DIRIGENTE.
TRATTAMENTO ACCESSORIO
3PolltIca rtgionale
per la tutela del beni
delle attività culi
(solo per le Regioni) I
Ztità cutturaN
interventi diversi nel
settore culturale
--
e tempo
101 l.01,02,01,000+ -H--6-Poiltiche giovanili, sport e tempo
libero
1’ Politiche giovanili, sport e tempot
:ibero
l’Turismo
8Asselto del territorio ed edilizlatabita tiva
i aoili.òiòi,oi,ooo
1 Sviluppo e la 1’
vaiorizzazione del turismo
iIIiiizW’ residenzIaIe l iEThi.oz.oiòàjpubblica e locale e pìar.ì diodilizia
101 1.01 02.01.000
Ieconomico-1 i
—
________
9poIare-
-
_________—_
S’Assetto del territorio ed edilizia 1 L’rbanistica e asteno deI 1 101 1.01.02.01.000
abutativa territorio
9 Sviluppo uoutenibile e tutela dei ijualità dell’aria e 1
Eerritorio e dell’ambiente rIduzione
abbi
r4
dell’inquinamento. i
i ‘. --—--i- I i
tutela dell 6 Tutela e valorizzazionei 1 101 1010201 000 I
— — -
—‘ delle risorse idriche j_,_tutela dei 4 ServIzio idrico integrato 1 1O11.O1.02.O1.OO0
9lSviIupPo tostenibile eterritorio e dell’ambiente
9 Sviluppo sostenibile eterritorio e dell’ambiente
-
9 Sviluppo sostenibiie etornitonio e dell’ambiente
Sviluppo sostenibiie eterritorio e dell’ambiente
BiSvituppo tostenibile eterritorio e dell’ambiente
J -
lojTrauporti e diritto alla mobilità 2 Trasporto pubblico locale
oblii 10 3Trasporti e diritto alla mobilità
10 Trasporti e diritto alla mobilità
10 TrasportI e diritta alla mobilità
IO Trasporti e diritto alla mc-b:l:tà
101 101,02,01,000
1011.01.02,01.000
-- Wità e -
stradaii
i- I-----5 Politica reeionaie unitariai
per i trasporti e il diritto!alla mcbtità Isolo per le
1 101 1.01.02,01,000
i,
fonte: http://burc.regione.campania.it
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‘OENOMINAZONE
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE- obbiPERSONALE NON DRIGENTE.TRATTAMENTO ACCESSORIO
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELLiENTE - abbIPERSONALE NON DIRIGENTE.TRATTAMENTO ACCESSORIO
CONTRIBUTi SOCIALIACANCO DEWENTEPERSONALE NON DIRIGENTE.TRATTAMENTO ACCESSORIO
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE - obblPERSONALE NON DIRIGENTE.TRATTAMENTO ACCESSORIO
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE - obbiPERSONALE NON DIRIGENTE.TRATTAMENTO ACCESSORIO
PERSDNALE NON OIRIGENTE.TRATTAMENTO ACCESSORIO
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE -
PERSONALE NON DIRIGENTE.TRATTAMENTO ACCESSORIO
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE -
PERSONALE NON DIRIGENTE.TRATTAMENTO ACCESSORIO
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE -ebbiIPEP.SONALE NON DIRIGENTE.TRATTAMENTO ACCESSORIO
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE -
PERSONALE NON DIRIGENTE.TRATTAMENTO ACCESSORIO
CONTRIBUTI SOCIALIACARICO DELL’ENTE:PERSONALE NON DIRIGENTE.TRATTAMENTO ACCESSORIO
CONTNBUfl SOCIALI A CANCO DEWENTE- tITPERSONALE NON DIRIGENTE.TRATTAMENTO ACCESSORIO
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE - abbi‘PERSONALE NON OlFIGENTE.TRATTAMENTO ACCESSORIO
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE - abbiPERSONALE NON DIRIGENTE,TRATTAMENTO ACCESSORIO
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE - obblPERSONALE NON DIRIGENTE.TRATTAMENTO ACCESSORIO
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE - abbiPERSONALE NON DIRIGENTE.TRATTAMENTO ACCESSORIO
famiglia
13’Tuteia della salUte
21 Interventi a segu:to dicalamità naturali
zii proteonefcivile
8 CooperazIone eassociazionismo
Programmazione igoverno deila rete deiservizi soniosani tari e
‘sociali5 Servnìo sanitario
regionale - investimentisanitari
i1’lvizio sanitarioregionale - finanziamentoordinario corrente per lagaranzia dei LEA
i industria, PMI eAntiglanato
4’Reti altri servizi di —
pubblica Ut,:ità
Servizi per Io SvilUppo delmercaco del lavoro
Pormazione professionale
3 Sostegno all’occUpazione —
4 Poiitica regioraie unitariaper il lavoro e la;formazione professionale(solo per le Reglonl}
Caccia e pesca —
Sviluppo delagricolo e delagroailmentare
1 Forti energetiche
2 Cooperazione territoriale(saio per le Regionil
1 Relazioni inlernazionali eCooperazione allosviluppo
OSSUQA7OgIE Mlssion( Dacd&oe missione
il Soccorso civile
-4REZION’\GENERAI-E
ATtIVITÀ’ Aj
proramma
T0 13
odelconu
11 Soccorso civile
12 DIritti sociali, politiche sociali e —
famiglia
12 Diritti sociali, politiche sociali e 5
flii.oL&òi.ooo
‘1
i:+O2.01r
—— 1 1011.O1.02.01.OX
CONTRIBUTI SOCIALi A CARICO DELL’ENTE- . obbi
Interventi perle famighe
12 Diritti sociali, politiche soc,aii efamiglia
obbi 13
obbl
Tutela della salute
Sviluppo economico e competitività14
1’ IOI1.G1.O2.O1.000
1 101 1.01,02,01.000
14 Sviluppo economico e competitsvstà
1 101 1.01.02.01.000
1 101’l.Ol,OZ,Ol.OOO
3 Ricerca e innovazione14 Sviluppo economico e competitività
obbi ?‘oIitiche per il lavoro e la formazioneprofessionale
15 Pohtiche per il lavoro e la formazioneprofessionale
101(1.01.02.01.000
2
CONTRIBUÌ] SOCIALI A CARICO DELL’ENTE - abbi 15 Politiche per il lavoro e la formaziorePERSONALE NON DIRIGENTE. pro!essionaieTRATTAMENTO ACCESSORIO
101 1,01,02.01,000
i.O1.02,01,000
1 101 1.01.02.01.000
15 Politiche per i lavoro e la formazioneprofessionale
-
16 AgrIcoltura, politiche agroalimentarl epesca
16 AgrIcoltura, politiche agroalimentari €
pesca
1 101 1,01.02.01.000
2 1 101 1,01,02,01,000
settore 1 101 1.01.02,01,000sistema
CDNTRIBL’fl SOCIALIACARICD DELL’ENTE- obbi — 17 Energia e diversificazione delle fontilPERSONALE NON DIRIGENTE. energeti:he
iTRATTAMENTO ACCESSORIO i i i i
CONTRIBUTI SOCiALI A CARICO DELL’ENTE - abbi 19 Relazioni internaz,onahPERSONALE NON DIRIGENTE.TRATTAMENTO ACCESSORIO
+ .,
__________
19 RelazIoni Internazionali
1 ID1 1.01.02,01,000
1
il 101 1.01.D2,01,000
— 1’ 101 1.01.02,01.000
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
OENOMINA0NE
LIQUIDAZIONE DEGLI ONERI CONTRIBUTIVI abbI
CHE LA LEGGE PONE A CARICO DEL DATORE
DI LAVORO RELATIVI AI RECUPERI DEL
VALORE CAPITALE DEI BENEFICI CONCESSI
IN SEDE DI PENSIONE E DI TFS/TFR DAGLI
ENTI PREVIDENZIALI AGLI Est DIPENDENTI
DEL RUOLO DELLA DIUNTA REGION
INDENNITA’ DI PREMIO AL PERSONALE obbl
DIPENDENTE (L,R. 15.3.2982 iN. 25 E LR.
12.6.1986, N. 15), ESECUZIONE PRONUNCE
GIURISDIZIONALI IN MATERIAPREVIDENZIALE, NONCHE’ ONERIEVENTUALI RIVALSE INPDAP PER PRATICHEPREVIDENZIALI E PENSIONISTICHE,RIOETERMINAZIONI DI PENSIONI,
TRAUAMENTI DI flNE SERVIZIO (Est ART.
18, LR. N. 1 DEL 19/1/2007’ O.G,R. N. 10891
DEL 22/6/2007, ART. 57 LR. 2/2003 ESLCCESSIVE NDRAMTIVE ESODOINCENTIVATO DEL PERSONALE).
PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL
PERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LAGIUNTA REGIONALE (ART.1 D.P.R. N.
1124/6S E SUCCESSIVE INTEDRAZIDNI E
MODIFICAZIONII.
PAGAMENTD PREMI ASSICURATIVI PER IL
PERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LAGIUNTA REGIONALE (ART.1 D,P.R. N.
11124/85 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI E
MODIFICAZIONI).PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL
PERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LAGIUNTA REGIONALE (ART.1 D.P.R. iN.1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIDNI E
,MQPiFiAZìQND_PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL
PERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LAGIUNTA REGIONALE )ART.1 D.P.R. iN.
‘1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI E
MP2WICAZJPÌjIL.,....,,..,PAGAMENTO PREMI ASSICURATI PER IL
PERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LA
GIUNTA REGIONALE )ART.1 0.P.R. N.
1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI E
MQ1fICAZPfJ)L
1 Servizi istituzIonali, generah
gesilone
tftualonagestione
Gestione economica,finanziaria,programmazione,provveditorato
Assistenzaammì r istrativa
i locali
lPolizia locale
amministrativa
1! 101 1.01.02.02.000
jùùAtOlE MisdzJoee missione
ALLEGATO 13
—“I
ServIzi IstituzIonali, generali e dl
gestIone
10 Risorse umane
e— —
‘Isore Umane
ServizI IstItuzionali,gestione
nerJ e rierTa jeneraTe 4 -
ljServizi istituzionaIi, generali e di 4 Gestione delle entrate
gestione I tributanie e servizi fiscali
1.01.02.01.000
generali e di
1011.01.02.01.000
3 101 1.01.02.01.000
generali e di sI StatistIca e
PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL .obW
PERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LAGIUNTA REGIONALE (ART.1 D,P.R. .9. -
2224/65 ESUCCESSIVE INTEORAZIONI £
MQPJEKAZJ2)L____PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL obblPERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LAGIUNTA REGIONALE (ART.1 D.P.R. N.
1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI E
_______ _____________
—.
‘PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL obbl 1 Servszi stituz,onali,
PERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LA gestione
GIUNTA REGIONALE (ART.1 D.P.R. N. I1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI E
4— -4.-—- - - -
PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL abbI 1 ServizI lstiEuzionali, generalI e dl
PERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LA gestione
GIUNTA REGIONALE (ART.1 D.P.R. N.1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI E
MODIFICAZLQNIL.._...................-...
_______- ______
-
___________
PAGAME’QTO PREMI ASSICURATIVI PER IL abbI 1 ServizI istItuzIonalI, generali e dl
PERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LA gestione
IGIUNTA REGIONALE )ART.1 D.P R. N. i
1124/6S E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI E
MOThELA2TQllII. _.J_
______
- —
[PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PElI i. ‘obbl 1 Servizi istituzionali, generalI e dl
PERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LA gestIone
GIUNTA REGIONALE )ART.1 D.P.R. N.
1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI E
MPQLEJCARLONII,
_____
—
____
-
obbl ljServizi istituzionali, generaligestione
101 1.Ol.02.01.O00sistemIinformativl
GestIone dei beni
demanlall e patrimonialì5 101 1.01.02.01.000
9 ;;4agI, enti
11 AltrI servizI generali
201 201.02.01.000
i, ‘01 1.01.02.01.000
ie dl
e di
6 UfficIo tecnico
lORisorse umaneabbI
OIbT
obbl
2 .02. 02 Mi. 000‘ai1 Sereizi istituzionali, generali
gestione
1 Servizi istituzionalI, generali
‘gestione
3 OrdIne pubbl.co e sicurezza
e di 1 Organi IstituzionalI
e
101 1.01.02.01.000
101’ 1.01.G2.D1.000
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
0ENCMINAONE OSSUGATORIE Mission Descrizione mIssione
PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL ‘abbIPERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LA IGIUNTA REGIONALE (ARTI O.P.R. N.1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI EMOOIFICAZION1I. ——
— +‘PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL obblPERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LAGIUNTA REGIONALE (ART.1 D.P.R. N.1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIO’4I EMQ0JUCZIQNJLPAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL -obblPERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LAGIUNTA REGIONALE (ARTI O.P.R. N.112416S E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI E
.MQPÌE14ZLQNLL_PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER ILPERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LAGIUNTA REGIONALE (ARTI O.P.R. N.2124/63 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI EMOOIFICAZIONI}. —— ——
PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL abbIPERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LAGIUNTA REGIONALE (ARTI O-PR. N.1124/63 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI E
LMQPIE1AZ( CN Il.PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER ILPERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LAGIUNTA REGIONALE (ART.1 O.P.R. N.1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI EMQQ1flCAZLQNIL._
__________
PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL ‘abbIPERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LAGIUNTA REGIONALE (ARTI D.P.R. N.1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI EM0IEjARIO.N!L
____
—-
______
PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL abbIPERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LAGIUNTA REGIONALE (ARTI O.P,R. N.1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI EMPWKAZIQML_ —
______
PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL ‘bbIPERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LAGIUNTA REGIONALE (ARTI O.P.R. N.1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZcONI EMOIFICAZ&II
__________
PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL ‘abbIPERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LAGiUNTA REGIONALE (ART.1 O.P.R. N.1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI EAonICAziQull
_____
PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL abbIPERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LAGIUNrA REGIONALE (ARTI O.P.R. N.1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI EMQP1E1AZLQNII
_________
PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL abbIPERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LA IGIUNTA REGIONALE (ARTI O.P.R. N.1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZJONI E
__-
-
___ __
PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL ‘abbIPERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LAGIUNTA REGIONALE (ART.1 O.P.R. N.1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI E
[MQPJFIAZI0NI(.PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL abbIPERSONALE IN SERVIZiO PRESSO LAGIUNTA REGIONALE (ARTI O.P.R N.1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI EMQQ1fICAZ±QN(L_
________
PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL obbiPERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LAGIUNTA REGIONALE (ART.1 O.P.R. N.1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI EMQPIfJCAziQNll
_____
oJca regTonaìe unItariaper la tutela del beni edelle attività culturali(solo per le Regioni( i
interventi diversi nelsettore culEurale
Qualità dell’ariariduzionedell’inquinamento
101 1.01.O2.D1.000
101 1.01.02.01.000
, I
6 TuEela e valorizzazionedelle risorse idriche
tutela dei 4SerTzTa7[cTtegrato — ‘.
iree protette, parch 1 101proleziorenaturali.
naturalisticafo re st azione
1 Difesa del suolo 1 101 1.01.02.01.000
rQ%
_________________
(DIREZIONE \j.GENERALE ÌLATO 13
AUIVITA Ì171
_____________
3 LEGISLATN)/JProgramma Desalzione programma’S o dei can
3iOrdine pubblico e sicurezza
4Istruzione e diritto allo studio
2 Sistema integratosicurezza urbana
A7
di
Diritto allo studio
-
3’Ediiizia scolastica (solo perle Regioni)
4 istruziane e diritto allo studio
1 101I1.O1.02.01.000
—il--- iliài.&àio
11 101
‘attività cui tura li i
STutela e valodzzazione dei beni e delle,attività culturali i
2 Attività cuturali
101 1.01.02.01.000
101,1.01.02.01.000
6 Politiche giovanili,libero
e 1,
sport e tempo 2 Giovani
6 Politichelibero
giovanili, sport e tempo
101 1.01.02.01.000
101 1.01.02.01.
7 Turismo
8 Assetto dei territorioa bit a tiva
ed edilizia
1 Sport e ten’po libero
I Sviluppo e la ivalorlzzazione dei turismo
——
- —
2 Ed,l,zia residenzialepubblica locale e piani di(edilizia economico-Ipopolare
--- -—--- -
- -48 Assetto dei territorio ed edilizia 1 Urbanistica e assetto deiabitativa territorio
9
1 IO1’1.01.02.01.000
8tutela del
tutela del
101 1.01.02.01.000Sviluppo sostenibile eterritorio e dell’ambiente
95luppo sottenibile eterritorio e dell’ambiente
— 9 Sviluppo sostenibile eterritorio e dell’ambiente
9(Sviluppo sostenibile elteia deIterritorio e dell’ambierte
i: 101 1.01.02.01.0
1.01.02 .01.000
1.01.02.01000
e
glSviluppo souten:bile e tutela del- territorio e dell’ambiente
j
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
DENOMINAZIONE
PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL abbi
PERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LA
GIUNTA REGIONALE (ARti D.P.R. N.
1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI E
,MQOIEC4ZJPNJL_ —- 4PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL ‘abbI
PERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LA i
GILNTA REGIONALE IART.1 0.P.R. N.
11124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI E
MOQ)EKZ[QNlL_ —— 4PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL abbI
PERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LAGIUNTA REGIONALE (ART.1 O.P,R, N.
1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRA1IONI E
PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL TbbI
PERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LA
GIUNTA REGIONALE (ART,1 D.P.R. N.
.1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI E
MOOIPICAZIONII.PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL obbl
PERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LA
GIUNTA REGIONALE IART.1 OPR. N.
11124/65 E SUCCESSIVE INTEGRA2IONI E
MOOIFICAZiQtI]I.
_____________
PAGAMENTO PREMI ASSICLRATIVI PER IL
PERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LA
GIUNTA REGIONALE ART.1 D.P.R. N.
1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI E
MQDiLWAZIONI).
______
—
PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL
PERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LA
‘GIUNTA REGIONALE (ART.1 D.P.R. N.
.1124/65 E SUCCESSIVE INThGRAZIOvII E
MICAZIONI. iPAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL abbi
PERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LA
•GIUNTA REGIONALE (ART.1 O.P.R. N.
1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI E
MQPIEJCIQNC_______
______
PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL abbI
PERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LA
GIUNTA REGIONALE (ART.1 O RR, N.
1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI E
M2PJfK2iQfl,______ - —- -
PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL abbi
PERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LA
GIUNTA REGIONALE (ART.1 O PR. IN.
1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI E
MOD1FiCA21ON1i .
___________________
—
DAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL abbi
PERSONALE IN StnVliO PRESSO LA
GIUNTA REGIONALE ARTi O.P.R. N.
1124/65 E SUCCESSiVE ‘NTEGRAZiONi E
MQOtF1AZ1QN1L
____ ____
PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL abbI
PERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LA
GIUNTA REGIONALE iART.1 O.P.R. N. I1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI E
MOqiflcZIML_.
_______ ______
‘PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL abbi
PERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LA
GIUNTA REGIONALE (ART.1 D.P.R. IN.
1124/6S E SUCCESSIVE 1NTEGRAZION1 E
PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER L abbi
‘PERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LA
GIUNTA REGIONALE (ART.1 O PR. IN.
1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZiONI E
.MQQ1FlCAZLONik —
____
‘PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL abbi
PERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LA
GIUNTA REGIONALE (ART.1 D.P.R. N.
1124/SS E SLCCESSIVE INTEGRAZIONI E
LMQizLQtiu — -
______
9Sviiuppo sostenibiie e tutela dei,
territorio e dell’ambiente
Macroiodeicon i3 RifiutI ‘%1fl,, 1’ 1O11.O1.02.01.OOO
— 2 Trasporto’ ubbiicoTii 1 101 i.o1.oz.oi.’i
4ÀTtre modahtà 1 101 1.01.02.01.000
trasporta
3iTrasporto per vie d’acqua 1 1O11.O1.O2.O1.00O
infrastruttUre
‘;
per I trasporti e il diritto
alla mobifità (solo per leiRegioni)
OBBU0ATORIE MIsslonDescrIzione missione
ALLEGATO 13
o
-
10 Trasporti e diriEto alla nobilità
+iokrasporti e diri alla mobItt
1OTrasporti;to alla mobilità
10Trasp’oirio obihtà 1 Trasporto ferrovIario
ioabbI Trasporti e diritto alla mobilità
101 1.01.02,01000
5
10
Viabilità estrada)
Trasporti e diritto alla moblllEà
101 1.01.02.01.000
11 Soccorso cleile
id 1.01.OZ.01.O00
2
11 Soccorso civile
interventi a seguito jjh 1tcalamità naturali
12
1 Sistema di protezione
civile
DirItti socIalI, politiche sociali
famiglia I associazionismo
12 Diritti sociali, poiitidTe sociali e
famiglia
lj 101101.02.01.000
12
5 interverti per io famiglie
Diritti sociali, politIche sociali e.famigi:a
7
13
1 101 1.01,02.01.000
Programmazione e51O11,01.02,O1,O0O
govnno della rete de[
servizI socosanstari e
sociali
Tutela della salute
Tutela delta salute -
5
13
Se t’vizioregionalesanitari
sanitario- investimenti
14
101 1.01.02.01.000
101 1.01,02.01.000
Sviluppo economico e compesitività
1,Servizio — sanitarioregionale - tinanziament&
ordinario corrente per la
garanzia dei LEA
1 industria, PMI e 101 1.01.02.01.000
Artigianato
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
DENOMINAZIONE
PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL obblPERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LAGIUNTA REGIONALE (ART.1 D.P.R. N.1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI EMOOIFICAZIONII.
—
PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL obblPERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LAGIUNTA REGIONALE (ART.1 D.P.R. FI.1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI EMOQJEICAZLOtIIL_PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL ‘bbIPERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LAGIUNTA REGIONALE (ART.1 O.P.R. N.1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI EMQDJflCA2iONll. —-
____
PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL abbIPERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LA
PERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LAGIUNTA REGIONALE (ART.1 D.P.R. N.1124/6S E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI EMQP1UCAZLQNlL__,
_____
FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO obblREGIONALE DI ASSISTENZA FISCALEREGIONALE (ART. 78, L. 30.12.91, FI. 413-OPR 4.9.92, N. 395). —
_______
ACQUISTO DI SERVIZI FORMATIVI E obblSTRUMENTALI ALLA FORMAZIONE,AGGIORNAMENTO E RICONVERSIONEANCHE NEI PROCESSI DI DECENTRAMENTODEL PERSONALE DELLA GIUNTAREG!ONALL,,,,,,,,_
— ‘-4——--’COMPENSI PER COMPONENTI DI obblCOMMISSIONI Dl GARA D’APPALTOIRAP A CARICO DELL’ENTE PER INCARICHI IN obblCOMMISSIONI DI GARE D’APPALTO
CONTRIBUTI DA VERSAREVIGILANZA DEI CONTRARI PUBBLICI EDALTRI ENTI PER ESPLETAMENTO ATtIVITÀ
‘DEL SETtORE
15:pcliti&e per il lavoro e la formazIoneprofessionale
Servizi istituzionali,gestione
4’ RetI e altripubblica utilità
3 Ricerca e Innovazione
iiervìzl per lo sviluppo deìmercato del lavoro
it?oriazToneprofessionale
l’Sostegno all’occupazione
4 Politica regionale unitariaper il lavoro e laformazione rofessionalep{solo per le Regioni)
1 Sviluppo del settoreagricolo e del sistema
‘agroalimentare
1 Fonti energetitFe
2 Cooperazione territorlalesolo per le Regionii
OBBUC5ATORIE Missioni Descrizione missione
14
40 R’
DIREZIONE ALLEGATO la10 GENERALE
kEJY’1
Sviluppo economico e competitività
Progranm1oescrlzione prè ‘ PIano dei conti
seri-!4 ‘ i 101 1,D1,02,01,000
14 Sviluppo economico e competitività
15 Politiche per il lavoro e la formazione‘professionale
iìtìcbe per il lavoro e la formazlontprofessionale
101 1,01.02.01,000
1011.01.02.01,000
:iàiMi.ài.ài.àà
1 1O1J1.O1.02.O1.00D
GIUNTA REGIONALE (ART.1 D.P.R. N.1124/65 E SUCCESSIVE 1NThGRAZ1ON1 EMODIFICAZIONI). —-— -
___________
PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL obbiPERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LAGIUNTA REGIONALE {ART.1 D.P.R. FI.1124/65 E SUCaSSIVE 1NTEGRAZlONI E
.MQPJfflZLQNil_...’ . -‘--—--—- - --
PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL ‘obbi 1SPolitiche per1 lavoro e la ‘ormazionelPERSONALE IN SERVItO PRESSO LA professionaleGIUNTA REGIONALE IART.1 D.P.R. N. I
1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI E,MDDiEiCA2lQND____
____
- - -___________
PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL obw 16 Agricoltura, politiche agroallmentari ePERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LA pescaGIUNTA REGIONALE ARTi O.P.R. N.
‘1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIDNI EMODIFICAZIONI),
_______ _____________________________________________
PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL obbi 16’Agrlcoitura, politiche agroalimentari ePERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LA pescaGIUNTA REGIONALE (ART.1 O PR. FI.1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI EMQPJflCZiNi._
_____
-. --. —-
PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL cbbl j 17.Energia e diversificazione delle fontil
PERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LA‘
lerergeticheGIUNTA REGIONALE (ART.1 D.P.R. FI.1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI E
.MifiA2LQNiL
_____ __________
- - -- -
PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL ‘obbi . 19 Relazioni interrazionaliPERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LAGIUNTA REGIONALE iART.1 D.P.R. N.1124/65 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI E
,MQDJE1ZJQNIL,,,,,,
_________—
—— —— I - — -
PAGAMENTO PREMI ASSICURATIVI PER IL abbI 19 Relazioni internszioi’ali
Z’Caccia e pesca
i iDlll.Oi.02.01.000
1 lO1i1.D1,O2.0i,0
1O1 1.O1.O2.D1.000
101 t.oi.oz.oi.ooo j
1 ioii.os.oz.oi.ooa
1 Servizi istituzionali,gestione
1 RelazIoni internazionali e 1 1O1i1.O1.02.O1.000 -
Cooperazione allosviluppo
generali ‘e dìf” IO Risorse umane
1
1 103 1.03.02.IB.000
1 ServIzi istituzionali,-— gestione — —
1 Servizi Istituzionali,gestione
generali e di 10 Risorse umane
generali e di lO1Risorse umane
-r ‘generali e dl ID Risorse umane
:.
lsorse umanei Servizi istituzionali,gestione
1 103 1.03.02.04.000
1 103 1.03.02.10.000
1 102 1.02.01.01.000
F i 103 1.03.02.l6.000
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
[DENOMINAZIONE
RIMBORSO SPESE RELATIVE ALLETRASFERTE DEL PERSONALE REGIONALEDESIGNATO A PARTECIPARE AD INTERVENTIDI FORMAZIONE/AGGIORNAMENTO
MANUTENZIONE E ADEGUAMENTO DEI abbiSISTEMI INFORMATIVI DELLE RISORSEUMANEEQUO INDENNIZZO AL PERSONALE abbiDIPENDENTE PER RICONOSCIMENTO DIINFERMITA DOVUTE A CAUSA DI
SERD.LL,L2]OJflN.61 —-
IRAP A CARICO DELL’ENTE PER INCARICHI E abbI.CONSULENZESPESE RELATiVE AL FUNZIONAMENTO DEL obbiCOLLEGIO MEDICO REGIONALEIRAP SU INDENNIZZO PER GU ORGANI abbICOLLEGIALI E GRUPPI DI PROGETTAZIONE
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE obbiPER GLI ORGANI COLLEGIALI E GRUPPI DIPROGETTAZIONE ONERI RIFLESSI)
SPESE PER IL COLLEGAMENTO abbIIN FO CAME RE
SPESE PER CONTIRBUTI DI BONIFICA. abbi
ONERI CONNESSI ÀThZf6_LÙ PER SEDI abbIISTITUZIONALI - —___________ -
SPESE PER ASSICURAZIONI DIVERSE.
ONERI PERLA GESTIONE ORDINARIA DEIBENI DEMANIALI E PATRIMONIALI DELLAREGIONERESTITUZIONE A FAMIGLIE DI SOMMEVERSATE ATITOLO DI ACCONTO PERL’ACQUISTO DI BENI IMMOBILI REGIONALI.
RESTITUZIONE AD IMPRESE DI SOMMEVERSATEATITOLODI ACCONTO PER
L’ACQUISTO DI BENI IMMOBILI REGIONALI.
SPESE PER CANONE RAI.
ONERI PER LA GESTIONE ORDINARIA DEL -.
PATRIMONIO PROVENIENTE DALSOPPRESSO PATRDNATO REGINA
IMARGHERITA PRO-CIECHI ISTITUTO PAOLOrOLOSIMO DI NAPOLI. D.G.R. 341/2014
;ONtRI PER INTERESSI MATURATI SUItJrP.f Iii E AUZIONALI RILASCIATI DAI
CONDUiTORI DEL PATRIMONIO[IMMOBILIARE DELLA REGIONE CAMPANIA.
SPESA PER LALENAZIONE IMMOBIU DEL‘PATRIMONIO DISPONIBILE E ONERICONNESSI IVI COMPRESO PROGETTOFINALIZZATO E SPESA DERIVANTE DALFUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE.
ONERI PER LA GESTIONE ORDINARIA DEI abbIBENI DEMANALI E PATRIMONIALI IN USOALLA REGIONE. ——
_________________________________
—
RESTITUZIONE AD AMMINISTRAZIONI abbiLOCALI DI SOMME VERSATE A TITOLO DIACCONTO PER L’ACQUISTO DI BENIIMMOBILI REGIONALI.SPESE PER TASSE RIFIUTI SOLIDI URBANI E ‘abbiSERVIZI INDIVISIBILI TARES, TARI.
SPESE PER IMPOSTE SUGU IMMOBILI abbi‘REGIONALI. IMU . TASI - IUC.SPESE PER IMPOSTE DI REGISTRAZIONE abbiCONTRATTI DI FITTO E BOLLO.
Servizi istituzionalI, generalI e dl
gestione
i ServIzi istituzionali, -. generali e 1ìf’ io ise umane
‘gestione
_______________________
1 ServizI istituziorall, generali e di IO Risorse umanegestione
i Servizi istituzionalI, generali e dlgestione
1 Servizi istituzionali, generalI e diigestione
3 GestIone economica,finanziaria,programmazione,oraweditarato
e di. 5 Gesdone dei ber.ldemanlali e paffimoniali
generali e di SGesdone del benidemaniali e patrimoniali
i Servizi Istituzionali. generali e dii2estIane
i Servizi istituzionali, gererali e digestIone
OB3LIGATORIE
abbi
Missioni Descrizione missione Prosrammjoescrlzione progra.
ServizI Istituzionali, generali e dli 10gestIone
Servizi istituzionali,gestione
RIsorse umane
Risorse umanegenerali e di IO
(( i1.Pf1LEGATO 13
\&
‘_&fnaJeTconiT i1 103 1.03.02.02000
1 203 1.03.a2.09.000
i 101 1.D1.OZ.02.000
1 102 1.02.01.01.000
io Risorse umane
11 103 1.03.02.01.000
Gesdone dei benidemaniali e patrimoniali
SiGestione dei beni
demaniah e patrimoniali
1 ServizI ìstiEuzionali, generali egestione
ij 102 1.02.01.01.000
1 1O1l1.01.02.O1.000
i Servizi istituzionali, generaligestIone
1 103 1.03.02.05.000
i Servizi stiluzionali.gesTione — — —
Servizi istituzionali,gestione — —
Servizi istituzionali.gestione
Servizi istituzionali,gestione
e dlgenerali
generali
‘abbi
abbi
abbi
5
102 1.02.01,99.
e di
1
5
1031.03.D2.D7.0W
Gestione del benidemaniali e patrimonialiGestione del benidemaniati e patrimoniali
generali e dl
110 1.10.04.01.000
5
103 1.03.02.99.000
Gestiane dei benidemaniali e patrimoniali
Servizi istituzionali, generalI e digestione
abbi
abbi
5
205 2.05.04.04.000
Servizi istituzionali, generaligestioneServizi istituzionali, generali
e dl 5
205 2.05.04.05.000
abbi
e di
e dl1 Servizi istituzionali, generaligestione
abbi
1 102 1,02.01.99.000
1 104 1.04.03.02.000
l’Servizi istiEuzlOnaiì,gestione
generali e di
110 1.10.99.99.000
Gestione del benidemaniali e patrlmoniall
Gestione dei beni
_________
demanlall e patrimonisil5 Gestione dei beni
demaniall e patrimanlali
S’Gestione dei benidemaniall e patrimoniali
SGestione - dei benidemaniali e patrimoniali
5 GestIone dei beni idemanialì e patrimaniai
Gestione dei beni’demaniah e patrimonialì
i Servizi istituzionali, generali e di S.Gesbore del betiigestione demsniali e pateimoniali
S’Gestione dei ben’demaniali e patrimonlali
1 103 1.03.02.11.000
1 1031.03.02.07.000
liSenizi istituzionali, generali e di’
I gestionel’Servizi istituzionali, generali e dl
gestione
2 205 2.05.04.02.000
1 102 1.OZ.D1.DG.000
102 1.OZ.01.ii.000
Gestione dei benidemaniali e patrimoniali
102 1.02.01.02.000L
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
DENOMINAZIONE —. OBBLIGATORIE Mission DescrIzione missione
gi GENERALEi AUIVITA ; J ALLEGATO 13
iam5escriJone LatrWo
{Macro1 Piano dei conti
iSIV_
Servizi istituzionali, generali e digestioneServizi istituzionali, generali e digestione
Fondi e accantonamenti
M
SO Debito pubblico
i[ 102i1.O2.O1.07.000
i+iti.i.iiààà
1 110 1.100199000
4 403 4.03.01.04.000
SiGestione dei benildemanialiepatrimoniaIi
11 Aitri servizi generali
3 Altri fondi
uota capitaleammortamento mutui eprestiti obbligazionari
ijuota interessiammortamento mutui eprestiti obbligazionari
d4 fficTo tecnico
SO Debito pubblico
1 Servizi Istituzionali,gestione
SPESE PER COSAP. ‘bbi
TRIBUTI LOCALI ED ALTRI ONERI ISCRITTI A obblRUOLO OGGETTO Di COMPENSAZIONE INESECUZIONE DELLA DGR N. 665/2015
FONDO SPECIALE PER GLI ONERI RELATIVI A+obbl 20SPESE CORRENTI DERIVANTIDALL’ATTUAZIONE DELLA LEGGE DELRIO L.R.N.14 DEL 9NOVEMBRE2015
RATA AMMORTAMENTO MUTUO PER L’ obblACQUISTO DELLA SEDE DELLA REGIONECAMPANIA. QUOTA CAPITALE.
RATA AMMORTAMENTO MUTUO PER iobbl
L’ACQUISTO DELLA SEDE DELLA REGIONECAMPANIA. QUOTA INTERESSI.
PER LA MANUTENZIONE DEGLI ebbiIMPIANTI TECNOLOGICI DEGLI IMMOBILI Di
REGIONALE E DELLE SEDI DELLAREGiONE CAMPANIA.
SPESE EROGATE AL PERSONALE COME obbiiNDENNIZZO PER LE ATTIVITA’ DIPROGETTAZIONE FINALIZZATE AD UNINVESTIMENTO DIRETTO.ONERI PER LAVORI DI ADEGUAMENTODEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI DEIFABBRICATI Di PROPRIETA’ REGIONALEALLA NORMATIVA VIGENTE {L. 818/84 ESUCCESSIVE MODIFICAZIONI EINmGBAZIOMdJG/20L._____ONERI PER LA MANUTENZiONE ORDINARIA obbiDEGLI IMMOBILI DI PROPRIETA’ REGIONALEE DELLE SEDI ISTITUZIONALI.
SU INDENNIZZO PER LE ATTIVITÀ Di ‘ebbiPROGETTAZIONE.
‘ONERI PER LA RIMOZIONE, LO tobbi
SMALTIMENTO Di RIFIUTI ABBANDONATISUi BENI REGIONALI iN OTTEMPERANZAALLE ORDINANZE EX ART. 192, DLGS.
ONERI PER INTERVENTI Di RIMOZIONE ESMALTIMENTO, SU AREE Di PROPRIETA’REGIONALE, DI MATERIALI CONTENENTIAMIANTO, Di RIFIUTI SPECIALI EPERICOLOSI.
107 1.07.05.04.000
1
103 1.03.02.09.000
6 Ufficio tecnico
6 Ufficio tecnico
202 2.02.03.05.000
202 2.02,01.09.0002
generali e
Servizi istituzionali, generali e digestione
Servizi istituzionali, generali e digestione
1 Servizi istituzionali, generali e digestione
1 Servizi istituzionali, generali e digestione
1 Servizi istituzionali, generali e digestione
generali e di
generali e di
6 UfficIo tecnico
6 Ufficio tecnico
1’cio tecnico
103 1.D3.02.O9.000
bbi 1
102 1.02.O1.01.000
Servizi istituzionali,gestione
103 1.03.02.09.000
6 Ufficio tecnico
1 Servizi istltuzionat,gestione
1 103 1.03.02.09.000
6 UffIcio tecnicoLAVORI Di RISTRUTTURAZIONE DELLA SEDE j’bbiREGIONALE S1TA IN NAPOLI ALLA VIAS.LUCIA N.81 ED ALTRE SEDI DI PROPRIETA’REGIONALE..SPESE PER PAGAMENTO INCENTIVO AL obbiPERSONALE (EX LEGGE MERLONI)CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTE ebbiSU PAGAMENTO INCENTIVO{EX LEGGE.Nl1RAP A CARICO DELL’ENTE SU PAGAMENTO ebbiINCENTIVO AL PERSONALE{EX LEGGEMERLONI) — — --
SPESE PER PAGAMENTO iNCENTIVO AL obbiPERSONALE PER L’ATTIVITÀ DiPROGETTAZIONE
______
ONERI RELATIVI ALL’ESPLETAMENTO DELLE obbiGARE D’APPALTO. ONERI PERCOMMISSIONI Di GARA
ONERI PER LA MANUTENZIONE obblSTRAORDINARIA DEGLI IMMOBILI DiPROPRIETA’ REGIONALE E DELLE SEDIISTITUZIONALI.
LA COSTRUZIONE ED IL 1obbiRESTAURO Di IMMOBILI DESTINATI A SEDIDI UFFICIE SERVIZI PUBBLICI.
1 Servizi istituzionali, generali e di 6’Ufficio tecnico 11gestioneliServizi istituzionali, generali e di 6 Ufficio tecnico 1gestioneI Servizi istituzionali, generali e di 6 Ufficio tecnIco 1gestione
-- .- ..--
l’Servizi istituzionali, generali e di 6
2D2 2.02.01.09.000
101 1.O1.O1.01.000
101 1.O1.02.01.000
102 1.02.01.01.000I
101 1.O1.O1.01.000gestioneiIervizi istituzionali, generaligestione‘ijiervizi istituzionali, generaligestione1 Servizi istituzionali, generaligestione
— —i
Ufficio tecnico
e di 3 Gestione economica,finanziaria,programmazione,
4 — provveditoratoe dii 6’Ufficio tecnico
e 4 iUfficio tecnico
1 103 1.03.02.10.000
2 202 2.02.01.09.000
L__2 202 2.02.01.09.000
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
ALLEGATO 13
DENOMINAZIONE
ONERI PER LA GESTIONE STRAORDINARIADEI BENI DEMANIALI E PATRIMONIALIDELLA REGIONE E DEI BENI IN USO ALLAREGIONE.SPESA ED ONERI ACCESSORI PER LAGESTIONE DEI BENI IMMOBILI DIPROPRIETA’ REGIONALE E DELLE SEDIISTITUZIONALI.SPESA ED ONERI ACCESSORI PER LAGESTIONE DEI BENI IMMOBILI DIPROPRIETA’ REGIONALE E DELLE SEDI
‘ISTITUZIONALI.
_________
—
ONERI PER LA GESTIONE ORDINARIAOELL’EX ISTITUTO P. COLOSIMO E DEIPATRIMONI DEGLI ENTI SOPPRESSI DI CUIAI COMMI 4 E 5 OELL’ART. 117 DEL O.P R.24LUGLIO 19V, N. 616- SERVIZI 01MANUTENZIONE IMPIANTI E TECNICOGESTIONALI AI LOCALI DELL’ISTITUTO
CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DELL’ENTEPER LE ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE
IONERI RIFLESSI).ONERI PER LA MANUTENZIONESTRAORDINARIA DEGLI IMPIANTI
1TECNOL00ICI DEGLI IMMOBILI DiPROPRIETÀ REGIONALE E DELLE SEDI DELLA
‘fEGiONE CAM1AIA,,,
_______
—
ONERI PER LA REALIZZAZIONE DI OPERE DI obbiPROTEZIONE ED INTERVENTI DIWDEOSORVEGL?ANZA RELATIVAMENTE AIBENI IMMOBILI REGIONALI.
PER LA MANUTE NZI0N ESTRAORDINARIA DEGLI IMMOBILI DIPROPRIETÀ REGIONALE E DELLE SEDIISTITUZIONALI.
_______
REISCRIZIONE PER PAGAMENTI SU RIENTRIFINANZIARI POR 2000/2006 CADUTI INPERENZIONE AMMINISTRATIVA Ai SENSIDELL’ART.4Z DELLA LR. 7/2002
ONERI PER INTERVENTI RELATIVIALL’ATTIVITA’ DELL’UFFICIO DELL’ENERGYMANAGER
_________
UTILIZZO RINVENIENZE P.O.R. - DIREZIONEGENERALE PER LE RISORSE STRUMENTALI.
ONERI PER INTERVENTI Di RIMOZIONE ESMALTIMENTO, SU FABBRICATI DIPROPRIETA’ REGIONALE, DI MATERIALICONTENENTI AMIANTO.
—________
ONERI PER LA REALIZZAZIONE DI OPERE DIPROTEZIONE RELATIVAMENTE AI BENI
‘MMOBIU REGIONALI.
FORNITURA DI DIVISA ED EFFETTI DIVESTIARIO O INOENNITA’ RELATIVE ALPERSONALE AVENTE DiRITTO. —.
ONERI PER LA PARTECIPAZIONE OELLAREGIONE A MANIFESTAZIONICE LE BR AZION I.SOMME DA RESTITUIRE ALL’UTENZA PERVERSAMENTI SU ABBONAMENTI EDINSERZIONI NON PIU’ DOVUTI ALBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONECAMPANA,
______
SPESE POSTALI E DI SPEDIZIONE,
ServizI Istituzionali,gestione
gestione
Servizi istituzionali,gestIone
ServiZi istItuzionali,gestione
Politica regIonale unitariaper I servizi istituzionali,generali e dl gestionesolo per le Regioni)
Ufficio tecnico
Politica regionale unitariaper I servizi Istituzionali,generali e di gestione
(solo per le Regioni)
generali e di 5 Gestione dei beir
demaniali e patrimoniali
generali; dii —— — 3 Gestione5nanziaria,programmazione,nro’.n.’edilnratn
generali e di! 3 Gestione economica,finanziaria,programmazione,
— —— provveditorato
0BgUGATORIE MissionI Descrizione missione
Servizi istituzionali, generaligestione
EervIzI istìtuzTonaiì, generali egestione
obbi
obbl
obbl i Servizi istituzionali, generali egestione
abbi ezi Istituzionali.- gestione
Gestione dei benidemaniall e patrimoniali
Gestione del benidemaniali e paErimoniali
gznerav e 4 ‘ i Tose JeT lenidemanialì e paennoniali
obbi 1 Servizi Istituzionali,gestione
‘obbi 1 Servizi istituzionali,gestione
generali e dii 6 Ufficio tecnico
generali e dil 6Ufflclo tecnico
101, 1.01. 02.01.0 00
2 202 2.02.01.09.000
abbI
o Ufficio tecnicoiServizi istituzionali, generali e digestione
Servizi istituzionali, generali e dlgestione
Servizi isEliuzionaIl,gestione
obbi
2. 202 2.02.01.09.000
6 Ufficio tecnico
generali e dl
2
12
202 2.02.01.09.000
obbl
obbl
2 205 2.05.99.99.000
1 Servizi Istituzionali, generali e di 6gestione
1 ServizI Istituzionali, generali e dl 12gestione
obbi 1
obbi
2
2
Servizi istituzionali, generali e di 6 UffIcio tecnicogestione
202 2.02.01.09.000
202 2.02.01.10.000
103 1.03.02.09.000
202 2.02.01.09.000
abbi
generali e dl
i
6 Ufficio tecnico
Servizi Istituzionali, generali
obbi
2
1
e di 10 Risorse umane
generali e dl i1.Aitfi servii, generali
103 1.03.01.02.000
iobbl 1
‘obbl 1 Servizi Tsttuznnaii,gestione
1
ACQUISTO Dl AUTOMEZZI.
103: 1.03.01.02.000
1 109 1.09. 99.02.000
obbi
economica,
1 Servizi istituzionali,gestione
i 103 1.03.02.16.000
2 202 2.02.01.01.000
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
SPESE PER PEDAGGI E PERMESSI DELPARCD AUTOMEZZI.
U55[A ÀfLÀiÀ
DEI LOCALI.
PERiA FORNITÀ DI TITDLI oIIT —
URANTI PER IL PARCO AUTOMEZZI
SPESE PER L’ASSICURAZIONE DEL PARCO •cbbIAUTOMEZZI.
SPESE PER NOLEGGIO E MANUTENZIONEATTREZZATURE TECNOLOGICHE EDESECUZIONI 01 LAVORI IN SERVICE.
SPESE PER NOLEGGIO MEZZI DITRASPORTO.
ONERI PER LA GESTIONE ORDINARIADELL’EX ISTITUTO P. COLOSIMO E DEI
PATRIMONI DEGLI ENTI SOPPRESSI DI CUI
AI COMMI 4 E 5 DEWART. 117 DEL D.P.R.24 LUGLIO 1977, N.616-UTENZE E CANONI
.L,SS.MM.C
____
IRAP A CARICO DELL’ENTE PER LE AflIVETA’ abbi
ESPLETATE DAWUFRCIO DEL DATORE DI
LAVORO“ACCERTAMENTI SANITARI: PAGAMENTO T7
PARCELLE VISITE MEDICO’FIStALI EX ART.5
DELLA LEGGE 3000D E PAGAMENTO VISIT E I
PER L’ACCERTAMENTO DELL’IDONEITA SUL
LAVORO. O.LGS. N’616/94 E 242/96 (SPESAOBBLIGATORIA)” ‘DATORE DI LAVORO
finanziana,programmazione,
— prowedìtorato3 Gestione economica, il
firanziaha,Iprogrammazione,‘provveditorato
3 GestIone economica,finanziaria,programmazione,
— provveditorato3 Gestione economica,
finanziaria,programmazione,
,provveditorato - . -
3 Gestione economica,,fr.anzìaria,‘programmazione.provveditorato
3 Gestione economica,‘finanziaria,programmazione,
— provveditorato __j3 GestIone economica,
finanziaria,programmazione.
finanziaria,programmazione,provveditorato
——
e dl 5 Gestione del benidemaniali e patrimoniali
3Gesuone eceromica,( 1’ 1O31.O3,D2.OS,0OO
Finanziaria,programmazione,provveditoratoRisorse umane
DENOMINAZIONE -OBBLIGATORIE Misslonjoescrizione mT,sjone
13
2(GENEpfij,
‘
AflI’ )L ‘r,ii ATIIIA.97
Programm DescdzIo.ieprogran3) ‘UtoIJM irn del conti
SPESA PER L’ACQUISTO E MANUTENZIONE obbl l’Servizi istituzionali, generali e di -
Dl ARREDI E COMPLEMENTI Di ARREDO, gestione
TRASPORTI, +obbl— i’iervlci IstlsuzionaN, generali e iij’ —
FACCHINAGGIO E SMALTIMENTO. gestione
SPESE DIGESTIONE DEL PARCO ‘abbi 1Serzi istituzionali, generali e di!
AUTOMEZZI. ‘ gestione I
obbl i
3 GestIone economica, —a’ “2O2 2.O2,01,O3.000finanziarIa,programmazione,
— provveditorato — — —
____________
3 GestIone economIca, 1 103 1.03.OZ.13.000finanziaria,programmazione,pmweditorato
l’Servizi Istituzionali, generali e digestione
3 Gestione economica,, 103 1.03.02,09.000
Servizi istituzionali,gestione
103’ 1.03 . 02. 15 .000
generalI e’ di
generali e dl
il 103 1.03.02,13,000
gestione
obbi
1 103 1.03.01,02.0001 Servizi Istituzionali,gestione
1SeMzi stJzona gonerzii e d
-__
1 Servizi istituzionali, generali e dl
generai1 7’ di
gestione
lobbl
I
UTENZE VARIE.
110 1.10,04.01,000
103h1.O3.D107.D00
abbi
o bbl
Servizi Istituzionali,gestIone
1
1
103 1.03.02.07.000
—________________ provveditoratogenerali e di 3 GestIone economica,
Servizi Istituzionali, generaligestIone
1 103 1.03.D2.0S.000
1 Servizi istituzionali,-; —i-—-———
generali e di’
103 1,03.DZ.05,000
SPESE PER CANONI E TRAFFICO TELEFONIA obbl
FISSA, MOBILE E MANUTENZIONE IMPIANTI’ gestIone
TELEFONICI.I
I
CONTRIBUTI SOCIALI A KObi INTE ‘ 1Servizi istItuzIonalI, generali e di — -.
DERIVANTI DA INCARICHI DI gestione
ROGEUAZIONE. _j 1CONTRIBUTI PREVIDENZIALI A CARICO abbI 1 ServizI Istituzionali, generali e dl 10
DELL’ENTE PER PRESTAZIONI gestione
PROFESSIONALI E SPECIALISTICHE
NECESSARIE AI FINI DELL’ADEMPIMENTO
DEGLI OBBLIGHI PREVISTI DAL O.LGS. B1/OB
l’Servizi istituzionali, generali e di 10’Risorse umane
gestione
Risorse umane 1 101 1.01.02.01,000
1021,02,01,01.000
I iiselvìzì istituzionalI, generai e 1T lOlRisorse umane — jrjj3ij,03,024g,gaagestione i
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
ALLEGATO 13
DENOMINAZIONE —
‘SPESE OCCORRENTI PER L’AUIVITA’ DIPROMOZIONE DELLA SALUTE E OELBENESSERE LAVORATIVO, SORVEGLIANZASANITARIA E PER LE PRESTAZIONICOMPLEMENTARI PREVISTE DAIPROTOCOLLI DIAGNOSECI PERL’ACCERTAMENTO DELL’IDONEITA’ ALLEMANSIONI DEI DIPENDENTI, AI SENSI DELD.LOS. 81/Cs E SS.MM.II.
IRAP (COMPENSI ALL’AVVOCATURA DELLAREGIONE CAMPANIA PER L’ATFIVITAGIUDIZIALE E STRAGIUDIZIALECON VE NZION ATA IIRAP (COMPENSI PROFESSIONALI PERL’AThVITA’ DI COMPONENTE DI COLUGIOARBITRALE) -— — —-
&RT. 27 DEL CC N.L DEL 14092000 E ART.37 DEL C.CNL. DIRIGENZA REGIONALE1998/2001IRAP
CONTRIBUTI PREVIDENZIALI OBBLIGATORI
IRAP (RIPARTO SPESE LEGALI A CARICODELLE CONTROPARTI) —
“ACCERTAMENTI SANITARI: PAGAMENTOPARCELLE VISITE MEDICO-FISCALI EN ART.SDELLA LEGGE 300/70 E PAGAMENTO VISITE
•PER L’ACCERTAMENTO DELL’IDONEITÀ SULLAVORO, 01,GS, W626/94 E 242/96 (SPESAOBBLIGATORIA)”. AVVOCATURAREGIONALE
PAGAMENTO IMPOSTA DI REGISTRO TITOLIESECUTIVI,
______________
“ACCERTAMENTI SANITARI: PAGAMENTOPARCELLE VISITE MEDICO-FISCALI EN ART.SDELLA LEGGE 300/70 E PAGAMENTO VISITEPER L’ACCERTAMENTO 0ELL’IDONEITÀ SULLAVORO. D.LGS. N’626/94 E 242/96 (SPESAOBBLIGATORIAI” ‘UFFICIO PER ILFEDE RA LISM O
SPESE DI FUNZIONAMENTO SCUOLAREGIONALE Di POLIZIA LOCALE UTENZE ECANONI (TELEFONICHE, ACCESSO ABANCHE DATI, UTENZE E CAF4ONI PER ALTRIVIZI(___SPESE DI FUNZIONAMENTO SCUOLA DbbIREGIONALE DI POLIZIA LOCALE: SPESE PERLICENZE D’USO SOFTWARE ED ALTRE SPESECONNESSE ALL’UTILIZZO BENI DEI TERZI
“ACCERTAMENTI SANITARI: PAGAMENTO ‘obblPARCELLE VISITE MEDICO’FiSCALI Lx ART.SDELLA LEGGE 300/70 E PAGAMENTO VISITEPER L’ACCERTAMENTO DELL’IDONEITÀ SULLAVORO, D.LGS. N’626/94 E 242/96 (SPESAOSBUGATORIA)’ ‘NUCLEO PER LAVALUTAZIONE E LA VERIFICA DEGUNVESTIMENTI PUBBLICI
IMPOSTA REOIONALE SULLE ATTIVITA’ abbIPRODUTTIVE (IRAP( A CARICO DELL’AMMINISTRAZIONE PER ILFUNZIONAMENTO DEL N.V,V.I P. DELLARiQNECAMPANIACONTRIBUTI SOCIALI EFFETTIVI A CARICO abbIDELL’AMMINISTRAZIONE PER ILFUNZIONAMENTO DEL N V.V.I.P. DELLAREGIONE CAMPANIA
“obbl l1ServIzl IstItuzionalI, generali egestIone
abbI liServizi IstItuzionalI, generali eIgestlofle
abbI l’Servizi IstItuzionalI,gestione
generali
abbI 1 Servizi lstltuzior.aIl, generali egestioneServizi IstItuzionali,gestioneServizi Istituzionali,gestioneServizi istituzionali,gestione
1 ServizI istituzionali, generali e dlgestioneServizi Istituzionali, generali e digestione
Polizia localeamministrativa
1 Polizia localeamministraliva
tecnico’agli enti
gestione
di 11 Altri servizi generali 1 102 1.02,0101000
di 11,MEri servizi generali
obbl 1
obbl 1
generali e dl
1
generali e dl 11
obbi
obbi
generali e di
e di. 11’NEri servizi generali
lliMEri servizi generali
11 AlEri servizi generali
Altri servizi generali
Altri servizi generali
Aitri servizi generali
Assistenzaamministrativalocali
jT, 01.01,000
1( 101 1.01.01.01.000
-L1’ 102 1.02.01.01.000
il iàiii.ài.oi.ooo
i 1OZ 1.02.01.01.000
i 1D3 1.03.02.18.000
1 102 1.02.01.02.000
—ri
11
11
obbl 1 9
abbI 3 Ordine pubblico e sicurezza
3 Ordine pubblico e sicurezza
1031.0302 05.000e
1 1031.O302.07.OC0
di 11 Altri servizi generali 103 l.03.02.1B0001 ServIzi istituzionali, generaligestione
1 Servizi istituzIonali, ger.erali e dìgestiore
iervTzi Jstituzionall, generali e dlgestione
£
‘ 11 Altri servizi generali 1 102!1.02.01.01.000
11 Altri servizi generali 1 101 101.02.01.000
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
ALLEGATO 13
DENOMINAZIONE OSEUGATORIE_Mlsslon1oescdzlone missione
“ACCERTAMENTI SANITARI: PAGAMENTO obbi
PARCELLE VISITE MEDICO-FISCALI EX ART.S
DELLA LEGGE 300/70 E PAGAMENTO VISITE
PER L’ACCERTAMENTO DELL’IOONEITÀ SULLAVORO, D,LGS. N’62G/94 E 242/96 (SPESAOBBLIGATORIA)”- PROGRAMMAZIONE EGESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE
‘ACCERTAMENTI SANITARI: PAGAMENTO obbiPARCELLE VISITE MEDICO-FISCALI EX ARTIDELLA LEGGE 300/70 E PAGAMENTO VISITE PERL’ACCERTAMENTO DELL’IOONEITÀ SUL LAVORO.D.LGS. N’626/94 E 242/96 (SPESAOBBLIGATORIA(’ ‘UFFICIO PER I PARCHI, LERISERVE E I SITI UNESCO“ACCERTAMENTI SANITARI: PAGAMENTO fobblPARCELLE VISITE MEDICO-FISCALI EX ART.SDELLA LEGGE 300/70 E PAGAMENTO VISITEPER L’ACCERTAMENTO DELL’IDONEITÀ SULLAVORO, D.LGS. N626/94 E 242/96 (SPESAOBBLIGATORIA)” - DIREZIONE GENERALE
PER LE RISORSE STRUMENTALI
obbl“ACCERTAMENTI SANITARI: PAGAMENTO
PARCEU.E VISITE MEDICO-FISCALI DC ART.SDELLA LEGGE 300/70 E PAGAMENTO VISITEPER L’ACCERTAMENTO DELL’IDONEITÀ SULLAVORO. O,LGS, N626/94 E 242/36 (SPESAOBBLIGATORIA)’ - UNITÀ OPERATIVAGRANDI PROGETTI“ACCERTAMENTI SANITARI: PAGAMENTO abbiPARCELLE VISITE MEDICO-FISCALI LX ART,SDELLA LEGGE 300/70 E PAGAMENTO VISITEPER L’ACCERTAMENTO DELL’IDONEITÀ SULLAVORO, D.LGS, N626/94 E 242/96 (SPESAOBBLIGATORIA)” - DIREZIONE GENERALE
PER IL GOVERNO DELTERRITORIO
‘ACCERTAMENTi SANITARI: PAGAMENTO obbl ( 14 Sviluppo economico e compet’twit
PARCELLE VISITE MEDICO-FISCALI EX ART.SDELLA LEGGE 300/70 E PAGAMENTO VISITEPER L’ACCERTAMENTO DELL’IDDNEITÀ SUL ILAVORO. D.LGS, N62G194 E 242/36 (SPESADBBL;GATOR!A)’ - DIREZIONE GENERALE I
PER L’UNIVERSITÀ, LA RICERCA EL’INNOVAZIONE
“ACCEP lAMENTI SANITARI: PAGAMENTO abbi ispolitiche per il lavoto e la formazione 1’tnrizi per io sviluppo dellPARCFL.E vO,1L MEDICO-FISCALI EX ARTI prufess:onale mt”tatn dpI lavoro
DCLU, L(CF 300/70 E PAGAMENTO VISITE-
PER L’ACCERTAM€NTO DELL’IDONEITÀ SULLAVORO, D,LGS, N626/94 E 242/96 (SPESA0BBUGAT0RIAr - DIREZIONE GENERALEPER L’ISTRUZIONE, LA FORMAZIONE, ILLAVORO E LE POLITICHE GIOVANIU
Sviluppo sostenibile e tutela deiterritorio e dell’ambiente
la, valoFizzazlone e’recupero ambIentale
_tviup sostenìife 7 tuteTaterritorio e dell’ambiente
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
ELENCO DELLE SPESE FINANZIABILI CON IL FONDO DI RISERVA PER LE SPESE IMPREVISTE
- SPESE CORRENTI NON PREVEDIBILI AL MOMENTO DELLA PREDISPOSIZIONE DEL BILANCIO;- SPESE DI INVESTIMENTO NON PREVEDIBILI AL MOMENTO DELLAPREDISPOSIZIONE DEL BILANCIO;- SPESE INDIFFERIBILI E URGENTI INTERVENUTE SUCCESSIVAMENTEALL’APPROVAZIONE DEL
BILANCIO
- SPESE PER CALAMITÀ E INTERVENTI DI EMERGENZA
- SPESE CONNESSE AD AZIONI ESECUTIVE NON PREVISTE NELL’APPOSITO FONDO RISCHI \O BEG,0
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
BILANCIO DI PREVISIONE 2017 — 2019 ALLEGATO 16
NOTA INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 62, D.L. 25 GIUGNO 2008, N. 112, CONVERTITO INLEGGE, CON MODIFICAZIONI, DALL’ART. 1, COMMA 1, 1. 6 AGOSTO 2008, N. 133, COMISOSTITUITO DALL’ARTICOLO 3 DELLA LEGGE 22 DICEMBRE 2008, N. 203.
In attuazione deII’art. 62, comma 8, deI decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, modificato dalla legge dìconversione 6 agosto 2008, n. 133, e successivamente sostituito dall’art. 3, comma 1, della legge 22dicembre 2008, n. 203, si evidenziano le previsioni per il triennio 2016-2018 relativamente agli onerifinanziari derivanti dai contratti in a strumenti finanziari derivati stipulati dalla Regione Campania.
La Regione Campania ha in essere i seguenti contratti in strumenti finanziari derivati:
1) Contratto di lnterest Rate Swap (IRS) sottoscritto in data 10/10/2003 con B.N.L. — Dexia Crediop Sp.A.— JP Morgan — Banca OPI, poi B.I.I.S., ora Intesa Sanpaolo S.p.A., per il contenimento degli onerifinanziari e la gestione del ri5chio di tasso del sottostante mutuo di originari Euro 850.000.000,00stipulato il 30/12/2002, originariamente regolato a tasso variabile (euribor Gm + spread 0,440% p.p.a.),
Scadenza30/06/2023.
Scadenza flussi30giugno e 31dicembre di ciascun anno dal, e incluso, il 31dicembre2003 fino al 30/06/2023.
Modalità di determinazione flussiLa Regione riceve interessi al tasso Euribor 6 mesi, rilevato 15 giorni lavorativi antecedenti la data di fineperiodo degli interessi, maggiorato di 0.440 p.p.a. corrispondenti all’interesse maturato sul mutuosottostante.
La Regione paga:- dal 30/06/2009 al 30/06/2014 tasso fisso 5,23% (act/360) se Euribor 6m è <= 5,50% Euribor 6m + 0,40
p.p.a. se Euribor 6m è> 5,50%;- dal 30/06/2014 al 30/06/2023 tasso fisso 5.73% (act/360) se Euribor 6 m è <= 6,00% Euribor 6m + 0,40
p.p.a. se Euribor 6 m è> 6,00%.
NotaNel 2008 la Regione ha rinegoziato quota parte del mutuo di originari complessivi Euro 850.000.000 (perun importo pari a circa Euro 411 mln) attraverso un’operazione di estinzione e rifinanziamento di un nuovomutuo di complessivi Euro 423,2 mln circa (comprensivi dell’indennizzo di estinzione anticipata) avente,rispetto alla passività originaria, diverse caratteristiche di tasso d’interesse, di durata e di profilo dirimborso del capitale.
I capitoli su cui vengono registrate le operazioni sono i seguenti:Differenziale positivo Cap. Entrata 2601 Tit. 3, Tipologia 300, Categ. 3030300.Differenziale negativo Cap. Spesa 9096 Miss. 50, Prog. 01 Tit. 1 Macroaggr. 107.
I flussi che presumibilmente matureranno dal 30/06/2017 al 31/12/2019, calcolati sulla base dell’ipotesi discuola che il tasso euribor 6m segua l’andamento dei tassi forward sono i seguenti:
I semestre 2017
InteressiImportocontraente
Nominale Regione Regione 01ff. Totalepaga lix Incassa var cap. 996
i.P. MORGAN 185.931.000,00 0,219000 2514908,90 115,952,50 2.51490890Dexja crediop spa. 182.535.000,00 0,215000 2.468.97449 113.834,65 2.468.974,49BNL 170.649.000,00 0,201000 2.308.204,06 106.422,16 2.308204,06Intesa Sanpaolo 309.885 000,00 0,365000 4191514,83 193.254,17 4.191514,83
rotoli 849.000.000,00 I 1,000000 11.483.602,28 529.463,481 11.483.602,28
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
Il_semestre_2017
‘ J.P. MORGAN 185.931.000,00 0219000 2.387.733,96 116.01092 2.271.723,04
Dexia Crediop s.p.a. 182.535.000,00 0215000 2.344.122,38 113.892,00 2.230.230,38
BNL 170.649.000,00 0,202000 2.191.481,85 105.475,78 2.085.006,07
Intesa San Paolo 309.885,000,00 0,365000 3 979.556,60 193.351,54 3.786.205,06
Totali 849.000.000,00 1,000000 10.902.894,79 529.730,24 10.373.164,55
I semestre 2018
I InteressiImporto Icontraente
Nominale i Regione Regione 01ff. Totale
.L_________ paga Lix Incassa var cap. 9096
i,P. MORGAN 185.931,000,00 0,219000 2.178.545,49 115.987,96 2.062.557,53
Oexia Crediop s’p.c. 182.535.000.00 0,215000 2.138.754,71 113.869,45 2.024.885,26
BNL 170.649,000,00 0,201000 1.999.486,96 106,454,70 1.893.032,26
Intesa Sanpaolo 309.885.000,00 0,365000 3.630.909,16 193 313,26 3.437.595,90
Totali j 849000.000,00 1,000000 9.947.696.32 529.625,37 9.418.070,95
Il semestre 2018
i.P. MORGAN 185.931.000,00 0,219000 2.037.247,01 123.530,80 1.913.716.21
Dexia Credlop s,p,a. 182.535.000,00 0,215000 2.000.037,02 121.274,53 1.878.762,49
BNL 170.649.000,00 0,201000 1.869.802,05 113.377,58 1.756.424,47
Intesa Sanpaolo 309.885.000,00 0,365000 3.395.411,68 205.884,66 3.189.527,02
l’orali 849.000.000,00 1,000000 9.302.497,76 564.067,57 8738.430,19
I semestre 2019
Interessiimporto
ContraenteNominale Regione Regione 01ff. Totale
paga Lix incassa var cap. 9096
J.P. MORGAN 185.931.000,00 0,219000 1.825.153.69 129,446,57 1.595.707,12
Dexia Crediop s.p.a. 182.535.000,00 0,215000 1.791.817,55 127.082,25 1.664.735,30
BNL 170.649.000,00 0.201000 1.675.141,06 118.807.13 1.556.333,93
Intesa Sanpaolo 309.885.000.00 0,365000 3.041.922,92 215,744.29 2.826.178,53
Totali 849.000.000,00 1,000000 f 8.334.035,12 591.080,24 7.742.954,88
li semestre 2019
J.P. MORGAN 185.931.000,00 0,219000 1.669.016,65 139.072,23 1.529.944,43
Oexia Crediop s.p.a. 182.535.000,00 0,215000 1,638,532,34 136.532,10 1.502.000,24
BNL 170.649,000,00 0,201000 1,531,837,22 127.641,64 1.404.195,57
Intesa San Paolo 309.885.000,00 0,365000 2,781.694,43 231,787,06 2.549.907,37
TotalI 849.000.000,00 1,000000 7.621.080.64 635.033,03 6.986.047,61
INTESA BNL JPM DEXIA Totale
MTM MIO -31,813,358,35 -17,519,026.93 -19,087,895,02 -18,739,257.66 -87,159,337.97
2) Contratti di swap di ammortamento, di cambio e di tasso di interesse sottoscritti il 23/06/2006 con
UBS ltd — Merrili Lynch — Deutsche Bank — Barclays - Banca OPI, poi BJJ.S., ora Intesa Sanpaolo s.p.a.,
secondo quanto previsto dall’art. 41 della legge n. 448 deI 28/12/2001 (per lo swap di ammortamento) e
dall’aft. 35 della legge 724 deI 23/12/1994 (per lo swap di cambio)
I contratti sopra elencati nascono originariamente a copertura delle due emissioni di titoli obbligazionari
del 2006, una in euro una in dollari, una con scadenza 2026 (quella in Euro) ed una con scadenza 2036
(quella in dollari), entrambe di tipo Bullet (con rimborso unico alla scadenza e nozionale che rimane
invariato Sino al termine del periodo).
Il nozionale originario delle emissioni era di Euro 1.090.000.000,00 per l’emissione in Euro, e
USO 1.000.000.000,00 (pari ad Euro 800.000.000,00 al tasso dì cambio contrattuale dello 0,80).
A seguito dell’operazione di Buy Back di cui all’art. 45 del DL n. 66/2014, effettuata nel corso del 2015
(l’operazione di settlement è stata effettuata il giorno 16/12/2015, e la cancellazione dei titoli riacquistati è
stata effettuata immediatamente dopo) la Regione ha provveduto a riacquistare il valore nazionale di
Euro 765.000.000,00 per l’emissione in Euro ed USO 712.000.000,00 (pari ad Euro 596.600.000,00 aI tasso
dì cambio contrattuale dello 0,80) per l’emissione in dollari.
li Fair Value ditali contratti derivati con valutazione del Mark to Market a mid price al 16/11/2016 è il
seguente:
REGIONE CAMPANIA- DERIVATO 2003
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
Per il riacquisto la Regione Campania ha provveduto a ristrutturare le coperture swap precedentementepreviste, procedendo all’estinzione totale dei Derivati con Merrill Lynch, Barclays e Deutsche, ed allarisoluzione parziale con UBS.
La ristrutturazione parziale di UBS ha comportato l’eliminazione delI’opzionalità (come previsto dall’art. 41della legge n. 448/2001), pertanto allo stato attuale il derivato con Intesa Sanpaolo e quello con UBSpresentano delle differenze nella definizione dei flussi della gamba variabile.I contratti derivati attualmente in essere risultano i seguenti.
Titoli sottostanti2.1 Emissione prestito obbligazionario ventennale in EURO. dell’importo di Euro 325.000.000,00, cedolaannuale al tasso fisso deI 4,849%, rimborsabile in un’unica soluzione alla scadenza (29 giugno 2026).2.2 Emissione prestito obbligazionario trentennale in USO dell’importo di USD 288.000.000,00, equivalentead Euro 230.400.000,00 al tasso di cambio contrattuale dello 0,80, cedola semestrale al tasso fisso del6.262%, rimborsabile in un’unica soluzione alla scadenza (29 giugno 2036).
2.1 Operazione In Euro
Scadenza flussi27giugno di ogni anno dal, e incluso, il 27/06/2007 fino al 27/06/2026.
Modalità di determinazione flussiLa Regione riceve interesse al tasso fisso del 4,849% calcolato sull’importo nozionale originario.Per il contratto con Intesa Sanpaolo la Regione paga, su un capitale decrescente in virtù delle quotecapitale accantonate, interesse al tasso variabile Euribor 12m + 0,28 p.p.a. soggetto ad un valore massimo(CAP) dell’8,28% e ad un valore minimo (FLOOR) del 4,75% sino al 28/06/2013 e deI 5.15% sino al29/06/2026.Per il contratto con UBS la Regione paga, su un capitale decrescente in virtù delle quote capitaleaccantonate, interesse al tasso variabile Euribor 12m + 0,28 p.p.a.
Ammortamento debitoLa Regione effettua alla scadenza del 27/06 di ogni anno il pagamento intermedio di una quota perl’ammortamento del capitale.
La Regione alla scadenza del prestito obbligazionario (27/06/2026) riceve rammontare da rimborsare.
I capitoli su cui vengono registrate le operazioni sono i seguenti:Differenziale positivo Cap. Entrata 2601 Tit. 3, Tipologia 300, Categ. 3030300.Differenziale negativo Cap. Spesa 9096 Miss. 50, Prog. 01 Tit. i Macroaggr. 107.Quota capitale versata Cap. Spesa 9102 Miss. 50, Prog. 02 Tit. 4 Macroaggr. 404.Cedola annua interessi Cap. Spesa 9104 Miss. SO, Prog. 01 Tit. 1 Macroaggr. 107.
I flussi che presumibilmente matureranno dal 30/06/2017 aI 31/12/2019, calcolati sulla base dell’ipotesi discuola che il tasso euribor 6m segua l’andamento dei tassi forward sono i seguenti:
2017
Uscita Cap, 9104 Entrata cap. 2601 uscita Cap, 9102Quota Regione Rlceje Regione Paga TotalecontraenteEuro Regione paga Gamba fissa Gamba variabile Differenziale
Regione Paga a debitoI a citibank Quota capitale
Intesa sanpaoio 224.g20.634,92 10 906.401.59 7.358.030,66 3.548.370,93 11.363.955,07 7.815.584,14UB5 100 079,365,08 4.859.605,13 166.560,07 4.693.045,06 5.056.438,72 363.39366
325.000.000,00 15.759.250,00 15.766.005,72 7.524.590,73 8.241.415,99 16.420.393,79 8.118.977,80
201€
Uscita Cap, 9104 Entrata cap. 2601 I Uscita cap, 91021Quota I Regione Riceve Regione Paga I I Totalecontraente i Regione paga Gamba fissa Gamba variabile DifferenzialeRegione Paga I a debitoEuro
a Citibank j Quota capitaleI intesa Sanpaoio 224.920.634,92 1 10.906.401,59 6.764.658,59 4,141.743,001 11.897.510,931 7.755.767,93I U85 100.079.365,08 4.859.605,13 155,563,26 4.704.041,87 J 5.293.846,6lj 589.804,74
325.000.000.00 I 15.759.250.00 15.766.006,72 6.920.221,85 8.845.784,87 I 17.191.357.54 I 8.345.572,67
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
2019
2.2 Operazione In USD
Nozionale USD 288.000.000,00 equivalenti ad Euro 230.400.000,00 =
Parametro di conversione tra USO ed EURO fissato contrattualmente a 0,80.
Scadenza flussi
La Regione riceve semestralmente flussi in USO alla scadenza del 27 giugno e del 27 dicembre di ogni anno
equivalenti alla cedola interessi da corrispondere semestralmente (USO 9.017.280,00, pari ad
Euro 7.213.824,01 al cambio prefissato contrattualmente).
La Regione paga annualmente flussi in EURO alla scadenza del 27/06, fino al 27/06/2036.
Modalità di determinazione flussi
La Regione riceve semestralmente alla scadenza in valuta estera (USO) l’interesse al tasso fisso del 6,262%
annuo calcolato sull’importo nozionale originario (USO 9.017.280,00, pari ad Euro 7.213.824,01 al cambio
prefissato contrattualmente).
Per il contratto con Intesa Sanpaolo, la Regione paga annualmente in EURO, rispetto ad ogni periodo di
calcolo, su un capitale decrescente in virtù delle quote capitale accantonate, l’interesse al tasso variabile
Euribor 12m + 0,38 p.p.a. soggetto ad un valore massimo (CAP) dell’8,38% e ad un valore minimo (FLOOR)
del 4,75% sino al 28/06/2013 e del 4,78% sino al 29/06/2036.
Per il contratto con UBS, la Regione paga annualmente in EURO, rispetto ad ogni periodo di calcolo, su un
capitale decrescente in virtù delle quote capitale accantonate, l’interesse al tasso variabile Euribor 12m +
0,38 p.p.a..
Ammortamento debito
La Regione effettua alla scadenza del 27/06 di ogni anno, dal 27/06/2007 incluso e fino al 27/06/2026, il
pagamento intermedio di una quota per l’ammortamento del capitale.
La Regione alla scadenza del 27/06/2036 riceve l’ammontare da rimborsare per l’estinzione del prestito
oh bligazio nano.
I capitoli su cui vengono registrate le operazioni sono i seguenti:
Interessi ricevuti Cap. Entrata 2800 Tit. 9, Tipologia 200, Categ. 9020300
Interessi corrisposti Cap. Spesa 9108 Miss. 50, Prog. 01 Tit. 1 Macroaggr. 107
Quota ca1itale ver5ata Cap. Spesa 9106 Miss. 50, Prog. 02 Tit. 4 Mac .ggr. 404
Cedola semestr. Interessi Cap. Spesa 9110 Miss. 99, Prog. 01 Tit. 7 Macroaggr. 701
I flussi che presumibilmente matureranno dal 30/06/2017 al 31/12/2019, calcolati sulla base dell’ipotesi di
scuola che il tasso eunibor6m segua l’andamento dei tassiforward sono i seguenti:
I semestre 2017
Entrata cap. ZSOO1 uscita cap, 9110 Uscita cap, 9108 Uscita cap, 9106
QuotaTotale
contraenteoollari Regione Riceve Regione paga Regione Paga Regione Paga a debito
Gamba fissa $ a citibank in Euro Gamba variabile Quota Capitale
intesa sanpaoio uso 206.349206,35 USO 6.460.793,65 5.168.634,93 6,695.456,61 3.56982668 10.265.283,29
1185 USD 81.650.793,65 USO 2.556.486,35 2045.189,08 200.640,44 1.412,552,96 1.613.193,40
Totali USO 288.000.000,00 1150 9.017.280,00 7.213.824,01 6.896.097,05 4.98z.379,64 11.878.476,69
I 325.000.000,00
i I Uscita Cap, 9104 1 1 Entrata cap. 2601 Uscita cap, 9102
Quota I I Regione Riceve I Regione Paga Totale
contraente I Regione paga I Gamba fissa I Gamba variabile DifferenzialeRegione Paga a debito
Euro
,
a Citibank I Quota capitale
intesa Sanpaaio I 224.920.634,92 10,906.401,591 6.143.426,75 I 4.762.974,84 12.456.118,091 7.693.143,25
i 1185 I 100.079.365,08 4.859.605,13 j 188.282,69 4.671.322,44 5.542.401,17 j 871.078,73
13.759.250,00 15.766.006,72 6.331.709,44 9.434.297,28 17.998.519,26 8.564.221,98
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
Totali
Totali USD 288.000.000,00 uso 9.017280,00
Totali USD 288.000.000,00 USD 9.017.280,00 7213824,01
Il Fair Value ditali contratti derivati con valutazione dei Mark to Market a mid price al 16/11/2016 è il seguente:REGIONE CAMPANIA - DERIVATI 2006
Intesa SanpaoloUBS Totale(ex 8115 ex OPi)MTM MiO 188,068,644.88 118,541,387.38 306,610,032.26
Relativamente alta quota capitale versata dalla Regione alle controparti swap in amortizing swap, a seguitodella ristrutturazione dei derivati con5eguente all’operazione dì Buy Back, al 31/12/2016 risultaaccantonata complessivamente una somma pari ad Euro 158.961.313,22.
A tutela dell’interesse della Regione ad ottenere dalle banche l’adempimento dell’impegno a corrisponderela provvista necessaria a ripagare gli investitori dei 8CR emessi, la Regione ha ottenuto da parte dellecontroparti dello Swap di ammortamento una garanzia finanziaria.In particolare, in luogo di una garanzia unica (ad es. raggiungibile mediante la costituzione di un sinkingfund), la Regione ha ricevuto da ciascuna controparte dello swap 2006 una garanzia finanziaria aventestruttura e disciplina contrattuale separata dalle altre, e ciascuna in ultima analisi finalizzata a garantire leobbligazioni di restituzione del capitale dei 8CR assunte dal singolo intermediario finanziario a mezzo delle
il semestre 2017
Entrata Cap. 2800 Uscita cap, 9110QuotacontraenteDollari Regione Riceve Regione paga
Gamba fissa $ a Citibank In EuroIntesa sanpaolo USO 206.349.206,35 USO 6.460.793,65 5.168,634,93UBS USO 81.650.793.65 USO 2.5S6.486,35L 2.045.189,08j
.1<
USD 288.000.000,00 USD 9.017.280,00 7.213.824,oil
Totalea debito
I semestre 2018Entrata Cap. 2800 [ Uscita Cap, 9110 uscita Cap, 9108 UscIta Cap, 9106contraente
Q’arI Regione Riceve L Regione paga Regione Paga Regione PagaGamba fissa $ a citibank in Euro Gamba variabile Quota CapitaleIntesa Sanpaolo 050 206.349.206,35 USO 6.460.793,65 5.168.634,93 6.522.448,93 3.731.848,45 10.254.297,38065 UsO 81.650.793,65 USO 2.556.486,35 2.045.189,08 198.544,14 1.476.663,73 1.675.207,87Totali USD288.000.000,00 USO 9.017.280,00 7.213.824,01 6.720.993,07 5.208.512,18 11.929.505,25
Il semestre 2018
Entrata Cap. 2800 uscita Cap, 9110QuotaContraenteDollari Regione Riceve Regione paga
Gamba fissa $ a Citibank in Eurointesa Sanpaoio USD 206.349.206,35 USO 6.460.793,65 5.168.634,93UBS USO 81.650.793,65 050 2.556.486,35 2.045.189,08
Totali USO 288.000.000,00 USO 9.017.280,00 7.213.824,01
I semestre 2019Entrata Cap. 2800 Uscita Cap, 9110 uscita Cap, 9108 Uscita Cap, 9106Quota
—j TotaleContraente
Dollari Regione Riceve Regione paga Regione Paga Regione Paga a debitoGamba fissa $ a citibank in Euro Gamba Variabile Quota Capitaleintesa Sanpaoio USO 206.349.206,35 USO 6.460.793,65 5.168.634,93 6.341.589,04 3.901.689,90 10.243.276,94U6S USD 81.650.793,65 uso 2.556.486,35 2.045.189,08 239.210,19 1.543.868,68 1.783.078,877213.824,01 6.580.799,23 5.445.558,58 12.026.357.81
li semestre 2019
Entrata Cap. 2800 Luscita Cap, 9110QuotaContraenteDollari Regione Riceve Regione paga
Gamba fissa $ a Citibank in Eurointesa Sanpaolo USO 206.349.206,35 uso 6.460.793,65 5.168.634,93UBS USO 81.650.793,65 UsO 2.556.486,35 2.045.189,08
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
rispettive transazioni di cui ai relativi ISDA Master Agreements e Confirmations.
E cosi:
- in data 26/06/2007 Banca OPI (cui oggi è subentrata, dopo 8115, Intesa Sanpaolo) costituisce un pegno a
norma del D.Lgs. 170/2004 suI contante depositato sul conto corrente n. 01/30/02900 aperto a suo nome
presso Banca 1Ml;
- in data 26/06/2007 UBS Limited costituisce un Charge over account deed nella forma di floating charge, a
norma della Legge Inglese sull’ammontare del conto vincolato n. 37375401 aperto a suo nome presso la
UBS AG di Londra.
Fonte comune ai contratti di cui trattasi è la Direttiva 2002/47/CE in materia di contratti di garanzia
finanziaria.
Nell’operatività di specie sono come già accennato rinvenibili due diverse tipologie di garanzie finanziarie
che si accompagnano allo Swap 2006, e segnatamente:
un pegno di diritto italiano redatto a norma del 0.Lgs. 170/2004;
un Charge over account deed redatto a norma della Legge Inglese.
6
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
Lavori preparatori
Disegno di legge ad iniziativa della Giunta regionale – Assessore Lidia D’Alessio.
Acquisito dal Consiglio Regionale il 30 novembre 2016, con il n. 383 del registro generale ed
assegnata alla II Commissione Consiliare Permanente per l'esame e alla I, III, IV, V, VI, VII e VIII
Commissione Consiliare Permanente per il parere.
Approvato dall'Assemblea legislativa regionale nella seduta del 21 dicembre 2016.
Note
Avvertenza: il testo della legge viene pubblicato con le note redatte dall'Ufficio Legislativo del
Presidente della Giunta regionale, al solo scopo di facilitarne la lettura (D.P.G.R.C. n. 15 del 20
novembre 2009 - “Regolamento di disciplina del Bollettino ufficiale della regione Campania in
forma digitale”).
Note all'articolo 2.
Comma 6.
Decreto Legge 8 aprile 2013, n. 35: "Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della
pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di
versamento di tributi degli enti locali".
Articolo 2: "Pagamenti dei debiti delle regioni e delle province autonome".
"1. Le regioni e le province autonome che non possono far fronte ai pagamenti dei debiti certi
liquidi ed esigibili alla data del 31 dicembre 2012, ovvero dei debiti per i quali sia stata emessa
fattura o richiesta equivalente di pagamento entro il predetto termine, diversi da quelli finanziari e
sanitari di cui all'articolo 3, ivi inclusi i pagamenti in favore degli enti locali, maturati alla data del
31 dicembre 2012, a causa di carenza di liquidità, in deroga all'articolo 10, secondo comma, della
legge 16 maggio 1970, n. 281, e all'articolo 32, comma 24, lettera b), della legge 12 novembre
2011, n. 183, con certificazione congiunta del Presidente e del responsabile finanziario, chiedono al
Ministero dell'economia e delle finanze, entro il 30 aprile 2013 l'anticipazione di somme da
destinare ai predetti pagamenti, a valere sulle risorse della "Sezione per assicurare la liquidità alle
regioni e alle province autonome per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili diversi da quelli
finanziari e sanitari" di cui all'articolo 1, comma 10.
2. Le somme di cui al comma 1 da concedere, proporzionalmente, a ciascuna regione sono stabilite
con decreto del Ministero dell'economia e delle finanze, da emanare entro il 15 maggio 2013. Entro
il 10 maggio 2013, la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province
autonome di Trento e Bolzano può individuare modalità di riparto, diverse dal criterio proporzionale
di cui al periodo precedente.
3. All'erogazione delle somme, nei limiti delle assegnazioni di cui al presente articolo, si provvede,
a seguito:
a) della predisposizione, da parte regionale, di misure, anche legislative, idonee e congrue di
copertura annuale del rimborso dell'anticipazione di liquidità, maggiorata degli interessi;
b) della presentazione di un piano di pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili, alla data del
31 dicembre 2012, ovvero dei debiti per i quali sia stata emessa fattura o richiesta equivalente
di pagamento entro il predetto termine, ivi inclusi i pagamenti in favore degli enti locali,
comprensivi di interessi nella misura prevista dai contratti, dagli accordi di fornitura, ovvero
dagli accordi transattivi, intervenuti fra le parti, ovvero, in mancanza dei predetti accordi, dalla
legislazione vigente;
c) della sottoscrizione di apposito contratto tra il Ministero dell'economia e delle finanze -
Dipartimento del Tesoro e la regione interessata, nel quale sono definite le modalità di
erogazione e di restituzione delle somme, comprensive di interessi e in un periodo non
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superiore a 30 anni, prevedendo altresì, qualora la regione non adempia nei termini ivi stabiliti
al versamento delle rate di ammortamento dovute, sia le modalità di recupero delle medesime
somme da parte del Ministero dell'economia e delle finanze, sia l'applicazione di interessi
moratori. Il tasso di interesse a carico della Regione è pari al rendimento di mercato del Buoni
Poliennali del Tesoro a 5 anni in corso di emissione.
4. Alla verifica degli adempimenti di cui alle lettere a), b) e c) del comma 3, provvede un apposito
tavolo istituito presso il Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria
generale dello Stato, coordinato dal Ragioniere generale dello Stato o da un suo delegato, e
composto:
a) dal Capo Dipartimento degli affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri o
suo delegato;
b) dal Direttore generale del Tesoro del Ministero dell'economia e delle finanze o suo delegato;
c) dal Segretario della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le
Province Autonome di Trento e Bolzano o suo delegato;
d) dal Segretario della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome o
suo delegato.
5. All'atto dell'erogazione, le regioni interessate provvedono all'immediata estinzione dei debiti
elencati nel piano di pagamento; dell'avvenuto pagamento e dell'effettuazione delle relative
registrazioni contabili la regione fornisce formale certificazione al Tavolo di cui al comma
precedente, rilasciata dal responsabile finanziario della Regione ovvero da altra persona
formalmente indicata dalla Regione ai sensi dell'articolo 3, comma 6.
6. Il pagamento dei debiti oggetto del presente articolo deve riguardare, per almeno due terzi,
residui passivi in via prioritaria di parte capitale, anche perenti, nei confronti degli enti locali,
purché nel limite di corrispondenti residui attivi degli enti locali stessi ovvero, ove inferiori, nella
loro totalità. Tali risorse devono, ove nulla osti, essere utilizzate dagli enti locali prioritariamente
per il pagamento di debiti certi, liquidi ed esigibili maturati al 31 dicembre 2012 ovvero dei debiti
per i quali sia stata emessa fattura o richiesta equivalente di pagamento entro il predetto termine.
All'atto dell'estinzione da parte della Regione dei debiti elencati nel piano di pagamento nei
confronti degli enti locali o di altre pubbliche amministrazioni, ciascun ente locale o
amministrazione pubblica interessata provvede all'immediata estinzione dei propri debiti. Il
responsabile finanziario dell'ente locale o della pubblica amministrazione interessata fornisce
formale certificazione alla Ragioneria generale dello Stato dell'avvenuto pagamento dei rispettivi
debiti e dell'effettuazione delle relative registrazioni contabili, entro il 30 novembre 2013, in
relazione ai debiti già estinti dalla Regione alla data del 30 settembre 2013, ovvero entro trenta
giorni dall'estinzione dei debiti da parte della Regione nei restanti casi. La Ragioneria generale dello
Stato comunica tempestivamente alle singole Regioni i dati ricevuti e rende noti i risultati delle
certificazioni di cui al periodo precedente al tavolo di cui al comma 4, al quale prendono parte, per
le finalità di cui al presente comma, anche i rappresentanti dell'Associazione nazionale dei comuni
italiani e dell'Unione delle province d'Italia. Ogni Regione provvede a concertare con le ANCI e le
UPI regionali il riparto di tali pagamenti. Limitatamente alla Regione siciliana, il principio di cui al
presente comma si estende anche alle somme assegnate agli enti locali dalla regione e accreditate
sui conti correnti di tesoreria regionale.
6-bis. Con decreto del Ministero dell'economia e delle finanze, da emanarsi, sentita la Conferenza
unificata, di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono stabilite le
modalità e la tempistica di certificazione e di raccolta, per il tramite delle Regioni, dei dati relativi
ai pagamenti effettuati dalle pubbliche amministrazioni con le risorse trasferite dalle Regioni a
seguito dell'estinzione dei debiti elencati nel piano di pagamento nei confronti delle stesse
pubbliche amministrazioni.
7. L'ultimo periodo della lettera n-bis), del comma 4, dell'articolo 32, della legge 12 novembre
2011, n. 183 è sostituito dal seguente: "L'esclusione opera nei limiti complessivi di 1.000 milioni di
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euro per l'anno 2012, di 1.800 milioni di euro per l'anno 2013 e di 1.000 milioni di euro per l'anno
2014.".
8. Al riparto delle risorse di cui al comma precedente si provvede con gli stessi criteri e modalità
dettati dall'articolo 3, comma 2, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con
modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214.
9. Per gli anni 2013 e 2014 il Ministero dello sviluppo economico - Dipartimento per lo sviluppo e
la coesione economica - sulla base dei dati acquisiti dal Ministero dell'economia e delle finanze -
Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato - ai sensi del comma 460, dell'articolo 1, della
legge 24 dicembre 2012, n. 228, effettua entro il 15 settembre il monitoraggio sull'utilizzo, alla data
del 31 luglio, del plafond di spesa assegnato a ciascuna regione e provincia autonoma,
rispettivamente, in base al decreto ministeriale 15 marzo 2012 ed in base alle disposizioni di cui al
comma 8 del presente articolo. All'esito del predetto monitoraggio, il Dipartimento per lo sviluppo e
la coesione economica, qualora sulla base delle effettive esigenze di cassa delle regioni e province
autonome riferite al primo semestre, riscontri per alcune di esse un'insufficienza e per altre
un'eccedenza del plafond di spesa assegnato, dispone con decreto direttoriale, per l'anno di
riferimento, la rimodulazione del quadro di riparto del limite complessivo al fine di assegnare un
maggiore o minore spazio finanziario alle regioni e province autonome commisurato alla effettiva
capacità di spesa registrata nel semestre di riferimento. Il decreto direttoriale di cui al periodo
precedente è tempestivamente comunicato al Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento
della Ragioneria generale dello Stato.”.
Articolo 3: "Pagamenti dei debiti degli enti del servizio sanitario nazionale-SSN".
“1. Lo Stato è autorizzato ad effettuare anticipazioni di liquidità alle Regioni ed alle Province
autonome di Trento e di Bolzano a valere sulle risorse della "Sezione per assicurare la liquidità per
pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili degli enti del Servizio Sanitario Nazionale" di cui
all'articolo 1, comma 10, al fine di favorire l'accelerazione dei pagamenti dei debiti degli enti del
Servizio sanitario nazionale ed in relazione:
a) agli ammortamenti non sterilizzati antecedenti all'applicazione del decreto legislativo 23 giugno
2011, n. 118;
b) alle mancate erogazioni per competenza e/o per cassa delle somme dovute dalle regioni ai
rispettivi servizi sanitari regionali a titolo di finanziamento del Servizio sanitario nazionale, ivi
compresi i trasferimenti di somme dai conti di tesoreria e dal bilancio statale e le coperture regionali
dei disavanzi sanitari, come risultanti nelle voci "crediti verso regione per spesa corrente" e "crediti
verso regione per ripiano perdite" nelle voci di credito degli enti del SSN verso le rispettive regioni
dei modelli SP.
2. In via d'urgenza, per l'anno 2013, il Ministero dell'economia e delle finanze provvede con
decreto direttoriale, entro il 15 maggio 2013, al riparto fra le regioni dell'anticipazione di liquidità
fino a concorrenza massima dell'importo di 5.000 milioni di euro, in proporzione ai valori di cui al
comma 1, lettera a), come risultanti dai modelli CE per il periodo dal 2001 al 2011, ponderati al
50%, e ai valori di cui al comma 1, lettera b) iscritti nei modelli SP del 2011, ponderati al 50%,
come presenti nell'NSIS alla data di entrata in vigore del presente decreto. Ai fini dell'erogazione
delle risorse di cui al presente comma si applicano le disposizioni di cui al comma 5. Il decreto di
cui al presente comma è trasmesso alle Regioni e alle Province autonome di Trento e di Bolzano per
il tramite della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome ed è pubblicato
sul sito del Ministero dell'economia e delle finanze.
3. Con decreto direttoriale del Ministero dell'economia e delle finanze da emanarsi entro il 30
novembre 2013, è stabilito il riparto definitivo, comprensivo anche degli importi previsti per l'anno
2014, fra le regioni dell'anticipazione di liquidità fino a concorrenza massima dell'importo di 14.000
milioni di euro, in proporzione ai valori derivanti dalle ricognizioni delle somme di cui al comma 1,
lettere a) e b). Il riparto di cui al presente comma è effettuato sulla base della verifica compiuta dal
Tavolo di verifica degli adempimenti di cui all'articolo 12 dell'Intesa fra lo Stato, le Regioni e le
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Province autonome di Trento e di Bolzano del 23 marzo 2005 con riferimento alle ricognizioni delle
somme di cui al comma 1, lettera a), per il periodo 2001-2011 e con riferimento alle ricognizioni
delle somme di cui al comma 1, lettera b), come risultanti nei modelli SP relativi al consuntivo
2011. Ai fini dell'erogazione per l'anno 2014 delle risorse di cui al presente comma, al netto di
quelle già erogate per l'anno 2013 ai sensi del comma 2, si applicano le disposizioni di cui al
comma 5. Il decreto di cui al presente comma è trasmesso alle Regioni e alle Province autonome di
Trento e di Bolzano per il tramite della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province
autonome ed è pubblicato sul sito del Ministero dell'economia e delle finanze.
4. Le regioni e le province autonome che, a causa di carenza di liquidità, non possono far fronte ai
pagamenti di cui al comma 1 del presente articolo, in deroga all'articolo 10, secondo comma, della
legge 16 maggio 1970, n. 281, e all'articolo 32, comma 24, lettera b), della legge 12 novembre
2011, n. 183, trasmettono, con certificazione congiunta del Presidente e del responsabile finanziario,
al Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimenti del Tesoro e della Ragioneria Generale
dello Stato, entro il 31 maggio 2013 l'istanza di accesso all'anticipazione di liquidità di cui al
comma 2, ed entro il 15 dicembre 2013 l'istanza di accesso all'anticipazione di liquidità di cui al
comma 3, per l'avvio delle necessarie procedure amministrative ai fini di cui al comma 5. Il
Ministero dell'economia e delle finanze, con decreto direttoriale, può attribuire alle regioni che ne
abbiano fatto richiesta, con l'istanza di cui al primo periodo, entro il 15 dicembre 2013, importi
superiori a quelli di cui al comma 3, nei limiti delle somme già attribuite ad altre regioni ai sensi del
medesimo comma 3, ma non richieste.
5. All'erogazione delle somme, nei limiti delle assegnazioni di cui al presente articolo, da
accreditare sui conti intestati alla sanità di cui all'articolo 21 del decreto legislativo 23 giugno 2011,
n. 118, si provvede, anche in tranche successive, a seguito:
a) della predisposizione, da parte regionale, di misure, anche legislative, idonee e congrue di
copertura annuale del rimborso dell'anticipazione di liquidità, prioritariamente volte alla
riduzione della spesa corrente, verificate dal Tavolo di verifica degli adempimenti di cui
all'articolo 12 della citata Intesa;
b) della presentazione di un piano di pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili, cumulati
alla data del 31 dicembre 2012 e comprensivi di interessi nella misura prevista dai contratti,
dagli accordi di fornitura, ovvero dagli accordi transattivi, intervenuti fra le parti, ovvero, in
mancanza dei predetti accordi, dalla legislazione vigente, e dettagliatamente elencati, rispetto ai
quali il Tavolo di verifica degli adempimenti regionali di cui all'articolo 12 della citata Intesa
verifica la coerenza con le somme assegnate alla singola regione in sede di riparto delle risorse
di cui rispettivamente ai commi 2 e 3. Nei limiti delle risorse assegnate ai sensi dei commi 2 e 3
e in via residuale rispetto ai debiti di cui al primo periodo della presente lettera, il piano dei
pagamenti può comprendere debiti certi, sorti entro il 31 dicembre 2012, intendendosi sorti i
debiti per i quali sia stata emessa fattura o richiesta equivalente di pagamento entro il predetto
termine;
c) della sottoscrizione di apposito contratto tra il Ministero dell'economia e delle finanze-
Dipartimento del Tesoro e la regione interessata, nel quale sono definite le modalità di
erogazione e di restituzione delle somme, comprensive di interessi e in un periodo non
superiore a 30 anni, prevedendo altresì, qualora la regione non adempia nei termini ivi stabiliti
al versamento delle rate di ammortamento dovute, sia le modalità di recupero delle medesime
somme da parte del Ministero dell'economia e delle finanze, sia l'applicazione di interessi
moratori. Il tasso di interesse a carico della Regione è pari al rendimento di mercato del Buoni
Poliennali del Tesoro a 5 anni in corso di emissione.
6. All'atto dell'erogazione le regioni interessate provvedono all'immediata estinzione dei debiti
elencati nel piano di pagamento: dell'avvenuto pagamento e dell'effettuazione delle relative
registrazioni contabili la regione fornisce formale certificazione al Tavolo di verifica degli
adempimenti di cui all'articolo 12 della citata Intesa, rilasciata dal responsabile della gestione
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
sanitaria accentrata, ovvero da altra persona formalmente indicata dalla Regione all'atto della
presentazione dell'istanza di cui al comma 4. Quanto previsto dal presente comma costituisce
adempimento regionale ai fini e per gli effetti dell'articolo 2, comma 68, lettera c), della legge 23
dicembre 2009, n. 191, prorogato a decorrere dal 2013 dall'articolo 15, comma 24, del decreto-legge
6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135.
7. A decorrere dall'anno 2013 costituisce adempimento regionale - ai fini e per gli effetti
dell'articolo 2, comma 68, lettera c), della legge 23 dicembre 2009, n. 191, prorogato a decorrere dal
2013 dall'articolo 15, comma 24, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con
modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135- verificato dal Tavolo di verifica degli
adempimenti di cui all'articolo 12 dell'Intesa fra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di
Trento e di Bolzano del 23 marzo 2005, l'erogazione, da parte della regione al proprio Servizio
sanitario regionale, entro la fine dell'anno, di almeno il 90% delle somme che la regione incassa nel
medesimo anno dallo Stato a titolo di finanziamento del Servizio sanitario nazionale, e delle somme
che la stessa regione, a valere su risorse proprie dell'anno, destina al finanziamento del proprio
servizio sanitario regionale. A decorrere dall'anno 2015 la predetta percentuale è rideterminata al
valore del 95 per cento e la restante quota deve essere erogata al servizio sanitario regionale entro il
31 marzo dell'anno successivo.
8. Le disposizioni di cui al presente articolo si applicano anche alle Regioni a statuto speciale e alle
Province autonome di Trento e di Bolzano che non partecipano al finanziamento del Servizio
sanitario nazionale con oneri a carico del bilancio statale. Dette regioni e province autonome, per le
finalità di cui al comma 3, e comunque in caso di avvenuto accesso alle anticipazioni di cui al
comma 2, trasmettono al Tavolo di verifica degli adempimenti di cui all'articolo 12 dell'Intesa fra lo
Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano del 23 marzo 2005, entro il termine
del 30 giugno 2013, la documentazione necessaria per la verifica dei dati contenuti nei conti
economici e negli stati patrimoniali. Qualora dette regioni e province autonome non provvedano
alla trasmissione della certificazione di cui al comma 6, o vi provvedano in modo incompleto, il
Ministero dell'economia e delle finanze, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, è
autorizzato a recuperare le somme erogate a titolo di anticipazione di liquidità ai sensi del presente
articolo, fino a concorrenza degli importi non certificati, a valere sulle somme alle medesime
spettanti a qualsiasi titolo.
9. Nell'ambito del procedimento di cui all'articolo 1, comma 174, della legge 30 dicembre 2004, n.
311, le regioni possono far valere le somme attinte sull'anticipazione di liquidità di cui al presente
articolo, con riferimento alle risorse in termini di competenza di cui al comma 1, lettera b), come
valutate dal citato Tavolo di verifica degli adempimenti. A tal fine, per l'anno 2013, il termine del 31
maggio di cui al citato articolo 1, comma 174, della legge 30 dicembre 2004, n. 311 è differito al 15
luglio e conseguentemente il termine del 30 aprile è differito al 15 maggio.”.
Legge 28 dicembre 2015, n. 208: "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale
dello Stato (legge di stabilità 2016)".
Articolo 1, commi da 692 a 700: “692. Le regioni contabilizzano le anticipazioni di liquidità di cui
al decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2013, n.
64, e successivi rifinanziamenti, incassate a decorrere dall'esercizio 2015, secondo le seguenti
modalità anche alternative:
a) iscrivendo, nel titolo di spesa riguardante il rimborso dei prestiti, un fondo anticipazione di
liquidità, di importo pari alle anticipazioni di liquidità incassate nell'esercizio, non impegnabile
e pagabile, destinato a confluire nel risultato di amministrazione, come quota accantonata
definita dall'articolo 42 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118;
b) nel rispetto di quanto previsto dal comma 697.
693. Il fondo anticipazione di liquidità costituito ai sensi del comma 692 è annualmente utilizzato
secondo le seguenti modalità:
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a) in caso di disavanzo al 31 dicembre dell'esercizio di incasso dell'anticipazione, applicando in
entrata del bilancio di previsione dell'esercizio successivo, come «Utilizzo fondo anticipazione
di liquidità», la quota del fondo di cui al comma 692, corrispondente all'importo del disavanzo
2014, anche nelle more dell'approvazione del rendiconto dell'esercizio precedente. La
medesima quota del fondo è iscritta in spesa al netto del rimborso dell'anticipazione effettuato
nell'esercizio. Negli esercizi successivi, fino al completo utilizzo del fondo, in entrata del
bilancio di previsione è applicato il fondo stanziato in spesa dell'esercizio precedente, e in spesa
è stanziato il medesimo fondo al netto del rimborso dell'anticipazione effettuato nell'esercizio;
b) la quota del fondo eccedente il disavanzo al 31 dicembre 2014 di cui alla lettera a) è
utilizzata secondo le modalità previste dall'articolo 2, comma 6, del decreto-legge 19 giugno
2015, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2015, n. 125.
694. L'eventuale disavanzo risultante nell'esercizio di erogazione dell'anticipazione, per un importo
pari al fondo di cui al comma 693, lettera a), è annualmente ripianato per un importo pari
all'ammontare del rimborso dell'anticipazione stessa, effettuato nel corso dell'esercizio.
695. Con riferimento alle anticipazioni erogate a decorrere dall'esercizio 2015 ai sensi dell'articolo
3, comma 1, lettera a), del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla
legge 6 giugno 2013, n. 64, e successivi rifinanziamenti, il fondo anticipazione di liquidità costituito
ai sensi del comma 692 è annualmente utilizzato secondo le seguenti modalità:
a) in caso di disavanzo nell'esercizio di incasso dell'anticipazione, il fondo di cui al comma 692
è applicato in entrata del bilancio di previsione dell'esercizio successivo, come «Utilizzo fondo
anticipazione di liquidità», anche nelle more dell'approvazione del rendiconto dell'esercizio
precedente, per un importo non superiore al predetto disavanzo. La medesima quota del fondo è
iscritta in spesa al netto del rimborso dell'anticipazione effettuato nell'esercizio. Negli esercizi
successivi, fino al completo utilizzo del fondo, in entrata del bilancio di previsione è applicato il
fondo stanziato in spesa dell'esercizio precedente, e in spesa è stanziato il medesimo fondo al
netto del rimborso dell'anticipazione effettuato nell'esercizio;
b) la quota del fondo eccedente l'importo del disavanzo formatosi nell'esercizio di erogazione
dell'anticipazione è utilizzata secondo le modalità previste dall'articolo 2, comma 6, del decreto-
legge 19 giugno 2015, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2015, n. 125.
696. Con riferimento alle anticipazioni erogate a decorrere dall'esercizio 2015 ai sensi dell'articolo
3, comma 1, lettera a), del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla
legge 6 giugno 2013, n. 64, e successivi rifinanziamenti, il disavanzo formatosi nel corso
dell'esercizio di erogazione dell'anticipazione, per un importo non superiore a quello
dell'anticipazione, è annualmente ripianato per un importo pari all'ammontare del rimborso
dell'anticipazione che lo ha determinato, effettuato nel corso dell'esercizio.
697. Le disposizioni di cui agli articoli 2 e 3 del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito, con
modificazioni, dalla legge 6 giugno 2013, n. 64, e successive modificazioni, si interpretano nel
senso che le anticipazioni di liquidità possono essere registrate contabilmente riducendo gli
stanziamenti di entrata, riguardanti il finanziamento del disavanzo di amministrazione derivante dal
debito autorizzato e non contratto per finanziare spesa di investimento, di un importo pari a quello
dell'anticipazione di liquidità.
698. Le regioni che, nei casi diversi dal comma 697, a seguito dell'incasso delle anticipazioni di
liquidità di cui al decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 6
giugno 2013, n. 64, e successivi rifinanziamenti, non hanno stanziato in bilancio, tra le spese, un
fondo diretto ad evitare il finanziamento di nuove e maggiori spese e non hanno accantonato tale
fondo nel risultato di amministrazione, previo parere dell'organo di revisione economico-
finanziaria, provvedono a rideterminare, alla data del 1° gennaio 2015, con deliberazione della
Giunta regionale da trasmettere al Consiglio regionale:
a) il proprio risultato di amministrazione disponibile al 31 dicembre 2014 definito ai fini del
rendiconto 2014, anche se approvato dal Consiglio, riferendolo al 1° gennaio 2015,
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accantonandone una quota al fondo anticipazione di liquidità, per un importo pari alle
anticipazioni acquisite nel 2013 e nel 2014, al netto delle quote già rimborsate, se hanno
partecipato alla sperimentazione prevista dall'articolo 78 del decreto legislativo 23 giugno 2011,
n. 118, e non hanno effettuato il riaccertamento straordinario dei residui di cui all'articolo 3,
comma 17-bis, del predetto decreto legislativo n. 118 del 2011;
b) il proprio risultato di amministrazione disponibile al 1° gennaio 2015, definito nell'ambito
del riaccertamento straordinario dei residui, accantonandone una quota al fondo anticipazione di
liquidità, per un importo pari alle anticipazioni acquisite nel 2013 e nel 2014, al netto delle
quote già rimborsate, se non hanno partecipato alla sperimentazione prevista dall'articolo 78 del
decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, o hanno effettuato il riaccertamento straordinario dei
residui di cui all'articolo 3, comma 17-bis, del predetto decreto legislativo n. 118 del 2011.
699. L'eventuale disavanzo di amministrazione derivante dall'accantonamento al fondo
anticipazione di liquidità di cui al comma 698 è ripianato annualmente, a decorrere dal 2016, per un
importo pari all'ammontare dell'anticipazione rimborsata nel corso dell'esercizio precedente. Il
risultato di amministrazione presunto in sede di bilancio di previsione 2016-2018 è calcolato
considerando, tra le quote accantonate, anche il fondo anticipazione di liquidità previsto dal comma
698 e quello derivante dalle anticipazioni di liquidità incassate nell'esercizio 2015 contabilizzate ai
sensi del comma 692, lettera a).
700. Il fondo anticipazione di liquidità costituito ai sensi del comma 698 è annualmente utilizzato
secondo le seguenti modalità:
a) la quota del fondo accantonata nel risultato di amministrazione, per un importo pari al
maggiore disavanzo di amministrazione formatosi in attuazione del comma 698, è applicata in
entrata del bilancio di previsione dell'esercizio 2016 come «Utilizzo fondo anticipazioni di
liquidità» anche nelle more dell'approvazione del rendiconto dell'esercizio precedente. Il
medesimo fondo è iscritto in spesa al netto del rimborso dell'anticipazione effettuato
nell'esercizio precedente. Dall'esercizio 2017, fino al completo utilizzo del fondo, in entrata del
bilancio di previsione è applicato il fondo stanziato in spesa dell'esercizio precedente, e in spesa
è stanziato il medesimo fondo al netto del rimborso dell'anticipazione effettuato nell'esercizio
precedente;
b) la quota del fondo eccedente l'importo del disavanzo di amministrazione formatosi in
attuazione del comma 698 è utilizzata secondo le modalità previste dall'articolo 2, comma 6, del
decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2015,
n. 125.
Note all'articolo 3.
Commi 1, 2 e 3.
Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118: "Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi
contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma
degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42”.
Articolo 11: "Schemi di bilancio".
Comma 3: "3. Al bilancio di previsione finanziario di cui al comma 1, lettera a), sono allegati, oltre
a quelli previsti dai relativi ordinamenti contabili:
a) il prospetto esplicativo del presunto risultato di amministrazione;
b) il prospetto concernente la composizione, per missioni e programmi, del fondo pluriennale
vincolato per ciascuno degli esercizi considerati nel bilancio di previsione;
c) il prospetto concernente la composizione del fondo crediti di dubbia esigibilità per ciascuno
degli esercizi considerati nel bilancio di previsione;
d) il prospetto dimostrativo del rispetto dei vincoli di indebitamento;
e) per i soli enti locali, il prospetto delle spese previste per l'utilizzo di contributi e trasferimenti
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da parte di organismi comunitari e internazionali, per ciascuno degli anni considerati nel
bilancio di previsione;
f) per i soli enti locali, il prospetto delle spese previste per lo svolgimento delle funzioni
delegate dalle regioni per ciascuno degli anni considerati nel bilancio di previsione;
g) la nota integrativa redatta secondo le modalità previste dal comma 5;
h) la relazione del collegio dei revisori dei conti.".
Articolo 39: "Il sistema di bilancio delle regioni".
“1. Il Consiglio regionale approva ogni anno, con legge, il bilancio di previsione finanziario che
rappresenta il quadro delle risorse che la regione prevede di acquisire e di impiegare, riferite ad un
orizzonte temporale almeno triennale, esponendo separatamente l'andamento delle entrate e delle
spese in base alla legislazione statale e regionale in vigore.
2. Il bilancio di previsione finanziario comprende le previsioni di competenza e di cassa del primo
esercizio del periodo considerato e le previsioni di competenza degli esercizi successivi ed è
redatto, secondo gli schemi previsti dall'allegato n. 9, con le modalità previste dal principio
applicato della programmazione di cui all'allegato n. 4/1, dallo statuto e dall'ordinamento contabile.
Le previsioni riguardanti il primo esercizio costituiscono il bilancio di previsione finanziario
annuale.
3. Il bilancio di previsione finanziario ha carattere autorizzatorio, costituendo limite:
a) agli accertamenti e agli incassi riguardanti le accensioni di prestiti;
b) agli impegni e ai pagamenti di spesa. Non comportano limiti alla gestione le previsioni
riguardanti i rimborsi delle anticipazioni di tesoreria e le partite di giro.
4. A seguito di eventi intervenuti successivamente all'approvazione del bilancio la giunta, nelle
more della necessaria variazione di bilancio, può limitare la natura autorizzatoria degli stanziamenti
di ciascuno degli esercizi successivi considerati nel bilancio di previsione, al solo fine di garantire
gli equilibri di bilancio. Con riferimento a tali stanziamenti, non possono essere assunte
obbligazioni giuridiche.
5. Il bilancio di previsione finanziario indica, per ciascuna unità di voto:
a) l'ammontare presunto dei residui attivi o passivi alla chiusura dell'esercizio precedente a
quello cui il bilancio si riferisce;
b) l'ammontare delle previsioni di competenza definitive dell'anno precedente a quello cui si
riferisce il bilancio;
c) l'ammontare delle entrate che si prevede di accertare o delle spese di cui si autorizza
l'impegno negli esercizi cui il bilancio si riferisce;
d) l'ammontare delle entrate che si prevede di riscuotere o delle spese di cui si autorizza il
pagamento nel primo esercizio considerato nel bilancio, senza distinzioni fra riscossioni e
pagamenti in conto competenza e in conto residui.
6. Gli stanziamenti di spesa di competenza sono quantificati nella misura necessaria per lo
svolgimento delle attività o interventi che sulla base della legislazione vigente daranno luogo ad
obbligazioni esigibili negli esercizi considerati nel bilancio di previsione, e sono determinati
esclusivamente in relazione alle esigenze funzionali ed agli obiettivi concretamente perseguibili nel
periodo cui si riferisce il bilancio di previsione finanziario, restando esclusa ogni quantificazione
basata sul criterio della spesa storica incrementale.
7. Nel bilancio di previsione finanziario, prima di tutte le entrate e le spese, sono iscritti:
a) in entrata, gli importi relativi al fondo pluriennale vincolato di parte corrente e del fondo
pluriennale vincolato in c/capitale;
b) nell'entrata del primo esercizio, gli importi relativi all'utilizzo dell'avanzo di amministrazione
presunto, nei casi individuati dall'art. 42, comma 8, con l'indicazione della quota vincolata del
risultato di amministrazione utilizzata anticipatamente;
c) in spesa, l'importo del disavanzo di amministrazione presunto al 31 dicembre dell'esercizio
precedente cui il bilancio si riferisce. Il disavanzo di amministrazione presunto può essere
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iscritto nella spesa del bilancio di previsione secondo le modalità previste dall'art. 42, comma
12;
d) in entrata, il fondo di cassa presunto dell'esercizio precedente.
8. Nel bilancio, ciascun stanziamento di spesa di cui al comma 5, lettere b) e c), individua:
a) la quota che è già stata impegnata negli esercizi precedenti con imputazione all'esercizio di
riferimento;
b) la quota dello stanziamento di competenza costituita dal fondo pluriennale vincolato,
destinata alla copertura degli impegni che sono stati assunti negli esercizi precedenti con
imputazione agli esercizi successivi e degli impegni che si prevede di assumere nell'esercizio
con imputazione agli esercizi successivi. Con riferimento a tale quota, non è possibile
impegnare e pagare con imputazione all'esercizio cui lo stanziamento si riferisce. Agli
stanziamenti di spesa riguardanti il fondo pluriennale vincolato è attribuito il medesimo codice
del piano dei conti della spesa cui il fondo si riferisce.
9. Formano oggetto di specifica approvazione del consiglio regionale, le previsioni di cui al comma
5, lettere c) e d), per ogni unità di voto e le previsioni del comma 7.
10. Contestualmente all'approvazione della legge di bilancio la giunta approva, per ciascun
esercizio, la ripartizione delle unità di voto del bilancio in categorie e macroaggregati. Tale
ripartizione costituisce il documento tecnico di accompagnamento al bilancio. L'ordinamento
contabile disciplina le modalità con cui, contestualmente all'approvazione del documento tecnico di
accompagnamento, la Giunta o il Segretario generale, con il bilancio finanziario gestionale,
provvede, per ciascun esercizio, a ripartire le categorie e i macroaggregati in capitoli ai fini della
gestione e rendicontazione, ed ad assegnare ai dirigenti titolari dei centri di responsabilità
amministrativa le risorse necessarie al raggiungimento degli obiettivi individuati per i programmi ed
i progetti finanziati nell'ambito dello stato di previsione delle spese. I capitoli di entrata e di spesa
sono raccordati almeno al quarto livello del piano dei conti di cui all'art. 4.
11. Alla legge concernente il bilancio di previsione finanziario sono allegati i documenti previsti
dall'art. 11, comma 3, e i seguenti documenti:
a) l'elenco dei capitoli che riguardano le spese obbligatorie;
b) l'elenco delle spese che possono essere finanziate con il fondo di riserva per spese impreviste
di cui all'art. 48, comma 1, lettera b).
12. Al documento tecnico di accompagnamento al bilancio di cui al comma 10 sono allegati i
documenti previsti dall'art. 11 comma 7.
13. Al bilancio finanziario gestionale di cui al comma 10 è allegato il prospetto riguardante le
previsioni di competenza e di cassa dei capitoli di entrata e di spesa del perimetro sanitario
individuate dall'art. 20, comma 1, ove previsto, per ciascun esercizio considerato nel bilancio di
previsione. Il prospetto è articolato, per quanto riguarda le entrate, in titoli, tipologie, categorie e
capitoli e, per quanto riguarda le spese, in titoli, macroaggregati e capitoli. Se il bilancio gestionale
della regione risulta articolato in modo da distinguere la gestione ordinaria dalla gestione sanitaria,
tale allegato non è richiesto.
14. In relazione a quanto disposto dal comma 6, le regioni adottano misure organizzative idonee a
consentire l'analisi ed il controllo dei costi e dei rendimenti dell'attività amministrativa, della
gestione e delle decisioni organizzative, nonché la corretta quantificazione delle conseguenze
finanziarie dei provvedimenti legislativi di entrata e di spesa.
15. Sono vietate le gestioni di fondi al di fuori del bilancio della regione e dei bilanci di cui all'art.
47.
16. Nella sezione del sito internet della regione dedicata ai bilanci sono pubblicati: il bilancio di
previsione finanziario, il relativo documento tecnico di accompagnamento, il bilancio finanziario
gestionale, le variazioni del bilancio di previsione, le variazioni del documento tecnico di
accompagnamento, il bilancio di previsione assestato, il documento tecnico di accompagnamento
assestato e il bilancio gestionale assestato.”.
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Comma 4.
Decreto Legge 25 giugno 2008, n. 112: "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la
semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione
tributaria".
Articolo 58: "Il pagamento della spesa"
Comma 1: "1. Il pagamento delle spese è ordinato al tesoriere entro i limiti delle previsioni di cassa,
mediante l'emissione di mandati di pagamento numerati in ordine progressivo e contrassegnati da
evidenze informatiche del capitolo. Gli stanziamenti riguardanti i rimborsi delle anticipazioni di
tesoreria e le partite di giro non costituiscono limite ai pagamenti.".
Articolo 62: "Mutui e altre forme di indebitamento".
Comma 1: "1. Il ricorso al debito da parte delle regioni, fatto salvo quanto previsto dall'art. 40,
comma 2, è ammesso esclusivamente nel rispetto di quanto previsto dalle leggi vigenti in materia,
con particolare riferimento agli articoli 81 e 119 della Costituzione, all'art. 3, comma 16, della legge
24 dicembre 2003, n. 350, e, a decorrere dal 1° gennaio 2016, dagli articoli 9 e 10 della legge 24
dicembre 2012, n. 243.".
Note agli articoli 4 e 5.
Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118 già citato nella nota all’articolo 3.
Articolo 51: "Variazioni del bilancio di previsione, del documento tecnico di accompagnamento e
del bilancio gestionale".
"1. Nel corso dell'esercizio, il bilancio di previsione può essere oggetto di variazioni autorizzate con
legge.
2. Nel corso dell'esercizio la giunta, con provvedimento amministrativo, autorizza le variazioni del
documento tecnico di accompagnamento e le variazioni del bilancio di previsione riguardanti:
a) l'istituzione di nuove tipologie di bilancio, per l'iscrizione di entrate derivanti da assegnazioni
vincolate a scopi specifici nonché per l'iscrizione delle relative spese, quando queste siano
tassativamente regolate dalla legislazione in vigore;
b) variazioni compensative tra le dotazioni delle missioni e dei programmi riguardanti l'utilizzo
di risorse comunitarie e vincolate, nel rispetto della finalità della spesa definita nel
provvedimento di assegnazione delle risorse, o qualora le variazioni siano necessarie per
l'attuazione di interventi previsti da intese istituzionali di programma o da altri strumenti di
programmazione negoziata;
c) variazioni compensative tra le dotazioni delle missioni e dei programmi limitatamente alle
spese per il personale, conseguenti a provvedimenti di trasferimento del personale all'interno
dell'amministrazione;
d) variazioni compensative tra le dotazioni di cassa delle missioni e dei programmi di diverse
missioni;
e) variazioni riguardanti il fondo pluriennale di cui all'art. 3, comma 4;
f) e variazioni riguardanti l'utilizzo del fondo di riserva per le spese impreviste di cui all'art. 48,
lettera b);
g) le variazioni necessarie per l'utilizzo della quota accantonata del risultato di amministrazione
riguardante i residui perenti.
3. L'ordinamento contabile regionale disciplina le modalità con cui la giunta regionale o il
Segretario generale, con provvedimento amministrativo, autorizza le variazioni del bilancio
gestionale che non sono di competenza dei dirigenti e del responsabile finanziario.
4. Salva differente previsione definita dalle Regioni nel proprio ordinamento contabile, i dirigenti
responsabili della spesa o, in assenza di disciplina, il responsabile finanziario della regione possono
effettuare variazioni del bilancio gestionale compensative fra capitoli di entrata della medesima
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categoria e fra i capitoli di spesa del medesimo macroaggregato, le variazioni di bilancio riguardanti
la mera reiscrizione di economie di spesa derivanti da stanziamenti di bilancio dell'esercizio
precedente corrispondenti a entrate vincolate, secondo le modalità previste dall'art. 42, commi 8 e 9,
le variazioni necessarie per l'adeguamento delle previsioni, compresa l'istituzione di tipologie e
programmi, riguardanti le partite di giro e le operazioni per conto di terzi, le variazioni degli
stanziamenti riguardanti i versamenti ai conti di tesoreria statale intestati all'ente e i versamenti a
depositi bancari intestati all'ente, e le variazioni di bilancio riguardanti il fondo pluriennale
vincolato escluse quelle previste dall'art. 3, comma 4, di competenza della giunta, nonché le
variazioni di bilancio, in termini di competenza o di cassa, relative a stanziamenti riguardanti le
entrate da contributi a rendicontazione o riferiti a operazioni di indebitamento già autorizzate o
perfezionate, contabilizzate secondo l'andamento della correlata spesa, necessarie a seguito delle
variazioni di esigibilità della spesa stessa. Salvo differente autorizzazione della giunta, con
riferimento ai macroaggregati riguardanti i trasferimenti correnti, i contributi agli investimenti e ai
trasferimenti in conto capitale, i dirigenti responsabili della spesa o, in assenza di disciplina, il
responsabile finanziario, possono effettuare variazioni compensative solo dei capitoli di spesa
appartenenti al medesimo macroaggregato e al medesimo codice di quarto livello del piano dei
conti.
5. Sono vietate le variazioni amministrative compensative tra macroaggregati appartenenti a titoli
diversi e spostamenti di somme tra residui e competenza.
6. Nessuna variazione al bilancio può essere approvata dopo il 30 novembre dell'anno a cui il
bilancio stesso si riferisce, fatta salva:
a) l'istituzione di tipologie di entrata di cui al comma 2, lettera a);
b) l'istituzione di tipologie di entrata, nei casi non previsti dalla lettera a) con stanziamento pari
a zero, a seguito di accertamento e riscossione di entrate non previste in bilancio, secondo le
modalità previste dal principio applicato della contabilità finanziaria;
c) le variazioni del fondo pluriennale vincolato;
d) le variazioni necessarie per consentire la reimputazione di obbligazioni già assunte agli
esercizi in cui sono esigibili;
e) i prelievi dai fondi di riserva per le spese obbligatorie, per le spese impreviste, per l'utilizzo
della quota accantonata del risultato di amministrazione riguardante i residui perenti e le spese
potenziali;
f) le variazioni necessarie alla reimputazione agli esercizi in cui sono esigibili, di obbligazioni
riguardanti entrate vincolate già assunte e, se necessario, delle spese correlate;
g) le variazioni delle dotazioni di cassa di cui al comma 2, lettera d);
h) le variazioni degli stanziamenti riguardanti i versamenti ai conti correnti di tesoreria statale
intestati all'ente e i versamenti a depositi bancari intestati all'ente.
7. I provvedimenti amministrativi che dispongono le variazioni al bilancio di previsione e, nei casi
previsti dal presente decreto, non possono disporre variazioni del documento tecnico di
accompagnamento o del bilancio gestionale.
8. Salvo quanto disposto dal presente articolo e dagli articoli 48 e 49, sono vietate le variazioni
compensative degli stanziamenti di competenza da un programma all'altro del bilancio con atto
amministrativo.
9. Le variazioni al bilancio di previsione sono trasmesse al tesoriere inviando il prospetto di cui
all'art. 10, comma 4, allegato alla legge o al provvedimento di approvazione della variazione. Sono
altresì trasmesse al tesoriere:
a) le variazioni dei residui a seguito del loro riaccertamento;
b) le variazioni del fondo pluriennale vincolato effettuate nel corso dell'esercizio finanziario.
10. Nel corso dell'esercizio 2015 sono applicate le norme concernenti le variazioni di bilancio
vigenti nell'esercizio 2014, fatta salva la disciplina del fondo pluriennale vincolato e del
riaccertamento straordinario dei residui. Gli enti che hanno partecipato alla sperimentazione nel
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2014 adottano la disciplina prevista dal presente articolo a decorrere dal 1° gennaio 2015.”.
Articolo 3: "Principi contabili generali e applicati".
Comma 4: "4. Al fine di dare attuazione al principio contabile generale della competenza finanziaria
enunciato nell'allegato 1, gli enti di cui al comma 1 provvedono, annualmente, al riaccertamento dei
residui attivi e passivi, verificando, ai fini del rendiconto, le ragioni del loro mantenimento. Le
regioni escludono dal riaccertamento ordinario dei residui quelli derivanti dal perimetro sanitario
cui si applica il titolo II e, fino al 31 dicembre 2015, i residui passivi finanziati da debito autorizzato
e non contratto. Possono essere conservati tra i residui attivi le entrate accertate esigibili
nell'esercizio di riferimento, ma non incassate. Possono essere conservate tra i residui passivi le
spese impegnate, liquidate o liquidabili nel corso dell'esercizio, ma non pagate. Le entrate e le spese
accertate e impegnate non esigibili nell'esercizio considerato, sono immediatamente reimputate
all'esercizio in cui sono esigibili. La reimputazione degli impegni è effettuata incrementando, di pari
importo, il fondo pluriennale di spesa, al fine di consentire, nell'entrata degli esercizi successivi,
l'iscrizione del fondo pluriennale vincolato a copertura delle spese reimputate. La costituzione del
fondo pluriennale vincolato non è effettuata in caso di reimputazione contestuale di entrate e di
spese. Le variazioni agli stanziamenti del fondo pluriennale vincolato e agli stanziamenti correlati,
dell'esercizio in corso e dell'esercizio precedente, necessarie alla reimputazione delle entrate e delle
spese riaccertate, sono effettuate con provvedimento amministrativo della giunta entro i termini
previsti per l'approvazione del rendiconto dell'esercizio precedente. Il riaccertamento ordinario dei
residui è effettuato anche nel corso dell'esercizio provvisorio o della gestione provvisoria. Al
termine delle procedure di riaccertamento non sono conservati residui cui non corrispondono
obbligazioni giuridicamente perfezionate.".
Articolo 48: "Fondi di riserva".
"1. Nel bilancio regionale sono iscritti:
a) nella parte corrente, un «fondo di riserva per spese obbligatorie» dipendenti dalla
legislazione in vigore. Le spese obbligatorie sono quelle relative al pagamento di stipendi,
assegni, pensioni ed altre spese fisse, le spese per interessi passivi, quelle derivanti da obblighi
comunitari e internazionali, le spese per ammortamenti di mutui, nonché quelle così
identificative per espressa disposizione normativa;
b) nella parte corrente, un «fondo di riserva per spese impreviste» per provvedere alle eventuali
deficienze delle assegnazioni di bilancio, che non riguardino le spese di cui alla lettera a), e che,
comunque, non impegnino i bilanci futuri con carattere di continuità;
c) il fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa di cui al comma 3.
2. L'ordinamento contabile della regione disciplina le modalità e i limiti del prelievo di somme dai
fondi di cui al comma 1, escludendo la possibilità di utilizzarli per l'imputazione di atti di spesa. I
prelievi dal fondo di cui al comma 1, lettera a), sono disposti con decreto dirigenziale. I prelievi dal
fondo di cui al comma 1, lettera b), sono disposti con delibere della giunta regionale.
3. Il fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa è iscritto nel solo bilancio di cassa per un
importo definito in rapporto alla complessiva autorizzazione a pagare ivi disposta, secondo modalità
indicate dall'ordinamento contabile regionale in misura non superiore ad un dodicesimo e i cui
prelievi e relative destinazioni ed integrazioni degli altri programmi di spesa, nonché dei relativi
capitoli del bilancio di cassa, sono disposti con decreto dirigenziale.
Articolo 42: "Il risultato di amministrazione".
Commi 8 e 9: "8. Le quote del risultato di amministrazione presunto dell'esercizio precedente
costituite da accantonamenti risultanti dall'ultimo consuntivo approvato o derivanti da fondi
vincolati possono essere immediatamente utilizzate per le finalità cui sono destinate, attraverso
l'iscrizione di tali risorse, come posta a sé stante dell'entrata, del primo esercizio del bilancio di
previsione o con provvedimento di variazione al bilancio. L'utilizzo della quota vincolata o
accantonata del risultato di amministrazione è consentito, sulla base di una relazione documentata
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
del dirigente competente, anche in caso di esercizio provvisorio, esclusivamente per garantire la
prosecuzione o l'avvio di attività soggette a termini o scadenza, la cui mancata attuazione
determinerebbe danno per l'ente.
9. Se il bilancio di previsione impiega quote vincolate del risultato di amministrazione presunto ai
sensi del comma 8, entro il 31 gennaio, la Giunta verifica l'importo delle quote vincolate del
risultato di amministrazione dell'anno precedente sulla base di un preconsuntivo relativo alle entrate
e alle spese vincolate e approva l'aggiornamento dell'allegato al bilancio di previsione di cui all'art.
11, comma 3, lettera a). Se la quota vincolata del risultato di amministrazione presunto è inferiore
rispetto all'importo applicato al bilancio di previsione, l'ente provvede immediatamente alle
necessarie variazioni di bilancio che adeguano l'impiego del risultato di amministrazione vincolato".
Articolo 12: "Omogeneità della classificazione delle spese".
"1. Allo scopo di assicurare maggiore trasparenza delle informazioni riguardanti il processo di
allocazione delle risorse pubbliche e la destinazione delle stesse alle politiche pubbliche settoriali, e
al fine di consentire la confrontabilità dei dati di bilancio in coerenza con le classificazioni
economiche e funzionali individuate dai regolamenti comunitari in materia di contabilità nazionale
e relativi conti satellite, le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 2 adottano uno schema di
bilancio articolato per missioni e programmi che evidenzi le finalità della spesa".
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
Legge regionale 20 gennaio 2017, n. 5.
“Interventi per favorire la coltura della canapa (Cannabis sativa L.) e le relative filiere produttive”.
IL CONSIGLIO REGIONALE
ha approvato
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
promulga
La seguente legge:
Art. 1
(Finalità)
1. La Regione Campania, nel quadro delle politiche di multifunzionalità e sostenibilità delle
produzioni agricole e nel rispetto delle disposizioni comunitarie e nazionali vigenti, promuove e
favorisce il ripristino della coltivazione della canapa industriale (Cannabis sativa L.) sul territorio
regionale quale coltura da reddito per i diversi impieghi dei suoi derivati, nonché quale specie
vegetale in grado di ridurre l’impatto ambientale in agricoltura.
2. La presente legge si applica alle coltivazioni di canapa delle varietà ammesse iscritte nel catalogo
comune delle varietà delle specie di piante agricole previste dalla Direttiva 2002/53/CE del
Consiglio, del 13 giugno 2002, relativa al catalogo comune delle varietà delle specie di piante
agricole, le quali non rientrano nell’ambito di applicazione del testo unico delle leggi in materia di
disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi
stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309
(Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope,
prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza).
3. La presente legge contiene disposizioni anche per favorire lo sviluppo, su base territoriale, di
filiere produttive integrate riguardanti i prodotti realizzabili attraverso la coltivazione della canapa
per uso alimentare, industriale e ambientale.
4. La Regione riconosce il valore della canapa anche per il suo ruolo strategico nella bonifica dei
terreni, nel contrasto al dissesto idrogeologico, nella fitodepurazione dei siti inquinati, nella
bioedilizia e nella bioingegneria.
5. La Regione favorisce i processi volti alla creazione di filiere produttive complete sulla canapa
industriale e all’implementazione di reti tra i soggetti in grado di erogare servizi di supporto al
settore.
Art. 2
(Istituzione marchio di qualità)
1. La Regione Campania istituisce apposito marchio di qualità per promuovere, sensibilizzare e
incentivare le azioni dirette alla coltivazione della Cannabis sativa L. nei terreni inquinati.
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
Art. 3
(Attività di coltivazione)
1. La coltivazione della canapa per le finalità di cui all’articolo 1, non necessita di alcuna
autorizzazione.
2. L’uso della canapa come biomassa ai fini energetici è consentito esclusivamente alle aziende che
si occupano della lavorazione e trasformazione della canapa per autoproduzione energetica dagli
scarti derivanti dalle lavorazioni nei limiti previsti dalla parte V dell’allegato X del decreto
legislativo 3 aprile 2006, n.152 (Norme in materia ambientale).
3. L’uso della canapa come biomassa è escluso nel caso di utilizzo della coltivazione ai fini di
bonifica e fitodepurazione dei siti inquinati.
4. La coltivazione della canapa è consentita utilizzando esclusivamente seme certificato
appartenente alle varietà della specie Cannabis sativa L. iscritte nel catalogo comune delle varietà
delle specie di piante agricole previste dalla Direttiva 2002/57/CE del Consiglio, del 13 giugno
2002, n. 57 relativa alla commercializzazione delle sementi di piante oleaginose e da fibra. Il
coltivatore ha l’obbligo della conservazione dei cartellini della semente acquistata per un periodo
non inferiore a dodici mesi e l’obbligo di conservare le fatture di acquisto della semente per il
periodo previsto dalla normativa vigente.
5. La coltivazione della canapa è consentita su tutto il territorio regionale.
6. I coltivatori e i detentori di canapa e derivati da essa sono sottoposti a controlli da parte degli
organi nazionali di polizia giudiziaria e di altri organi governativi autorizzati, i quali possono
ricorrere al prelevamento e alla successiva analisi di campioni vegetali in pieno campo, di prodotto
raccolto oppure di semilavorati. In tali ipotesi i prelievi sono eseguiti in presenza del coltivatore o
imprenditore al quale è rilasciato un campione analogo per eventuali contraddittori e
controverifiche.
Art. 4
(Azioni di sostegno per lo sviluppo della coltivazione e delle filiere produttive)
1. Per il perseguimento delle finalità di cui all’articolo 1, la Regione sostiene le seguenti attività
realizzate attraverso azioni e progetti pilota:
a) prove di collaudo dell’innovazione varietale e di processo nella coltivazione che abbiano
carattere di sostenibilità ambientale ed economica;
b) reperimento, riproduzione e gestione del materiale di propagazione, con priorità per i progetti
che prevedono la creazione di una banca del seme regionale a gestione associata;
c) sperimentazione applicata di nuove agrotecniche, compresa la meccanizzazione delle fasi di
raccolta, movimentazione del prodotto, lavorazione e trasformazione per i diversi usi consentiti;
d) studi e ricerche su utilizzi industriali, ambientali ed aziendali innovativi e alternativi della
canapa;
e) progetti di formazione di operatori specializzati nella coltivazione della canapa;
f) realizzazione di centri di stoccaggio e prima lavorazione.
2. I beneficiari degli interventi pilota di cui al comma 1 sono:
a) imprese agricole, singole e associate;
b) associazioni di produttori agricoli costituite a norma di legge;
c) reti di impresa, partenariati costituiti da imprese agricole, enti di ricerca, aziende sementiere,
imprese di trasformazione ed altri soggetti che hanno tra i propri scopi la lavorazione,
commercializzazione e promozione della canapa e dei prodotti derivati.
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n. 7 del 20 Gennaio 2017
Art. 5
(Accesso al sostegno regionale)
1. Entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale, con
deliberazione, fissa i termini e le condizioni per la presentazione dei progetti pilota previsti
all’articolo 4.
2. La selezione e valutazione dei progetti è effettuata secondo criteri che tengono conto di:
a) validità ed efficacia delle attività previste nel progetto;
b) rappresentatività del proponente e del territorio oggetto di intervento, la priorità è data ai
proponenti organizzati in contratti di rete o reti di imprese, volti a favorire l’integrazione tra
imprese agricole e trasformatori in un’ottica di filiera corta;
c) collegamento funzionale tra i soggetti presenti nel partenariato, all’interno della filiera
produttiva;
d) coerenza con le modalità previste nella vigente programmazione regionale dei fondi per lo
sviluppo rurale;
e) progettualità informata a criteri ecosostenibili.
3. I provvedimenti regionali di cui alla presente legge che istituiscono o modificano misure di aiuto
in regime di de minimis, sono adottati nel rispetto della vigente normativa europea, senza obbligo di
preventiva notifica o comunicazione alla Commissione europea.
4. La Regione per favorire lo sviluppo del settore su tutto il territorio regionale:
a) promuove attività di formazione in favore di coloro che operano nella filiera della canapa e
diffonde, attraverso specifici canali informativi, la conoscenza delle proprietà della canapa e dei
suoi utilizzi nel campo agronomico, agroindustriale, tessile, della bioedilizia, della
biocomponentistica e del confezionamento;
b) divulga e pubblicizza in apposita sezione del portale istituzionale, attraverso la competente
struttura amministrativa, le azioni di sostegno realizzate ed i risultati ottenuti.
Art. 6
(Norma finanziaria)
1. Agli oneri derivanti dall’ applicazione della presente legge, quantizzati in euro 30.000,00, si
provvede con le risorse disponibili della Missione 16, Programma 1, Titolo 2, per l’esercizio
finanziario 2016 del bilancio di previsione finanziario per il triennio 2016 – 2018.
Art. 7
(Entrata in vigore)
1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione sul Bollettino
Ufficiale della Regione Campania.
La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Campania.
E' fatto obbligo a chiunque spetti, di osservarla e di farla osservare come legge della Regione
Campania.
De Luca
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
Lavori preparatori
Proposta di legge 321 ad iniziativa dei Consiglieri Gennaro Oliviero e Maurizio Petracca acquisito
dal Consiglio regionale in data 14 luglio 2016.
Proposta assegnata alla VIII Commissione Consiliare Permanente per l'esame e alla II, III, VII per il
parere.
Approvata dall'Assemblea legislativa regionale nella seduta del 29 dicembre 2016.
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
Legge regionale 20 gennaio 2017, n. 6.
“Riconoscimento di debito fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto
legislativo 23 giugno 2011, n. 118 come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126.
Importo euro 467.927,28”.
IL CONSIGLIO REGIONALE
ha approvato
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
promulga
La seguente legge:
Art. 1
(Riconoscimento di debito fuori bilancio)
1. Il debito fuori bilancio, pari a complessivi euro 467.927,28, derivante da provvedimento
esecutivo pronunciato dall’autorità giudiziaria, riassuntivamente descritto nell’allegato A e nella
scheda di rilevazione di partita debitoria unita alla deliberazione di Giunta regionale del 20
dicembre 2016, n. 753, è riconosciuto legittimo ai sensi e per gli effetti dell’articolo 73, comma 1,
lettera a), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione
dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a
norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42), come modificato dal decreto legislativo
10 agosto 2014, n. 126.
Art. 2
(Norma Finanziaria)
1. Al finanziamento del debito di cui all’articolo 1 si provvede con le modalità e le procedure
individuate dalla deliberazione dell’11 novembre 2016, n. 1 a firma del Commissario ad Acta dott.
Biagio Del Prete, nominato con decreto n. 103602/Gab/Pers/Pref a seguito della sentenza del
Consiglio di Stato in sede Giurisdizionale, V Sezione n. 2036/2014 cui ha fatto seguito il giudizio di
ottemperanza conclusosi con la sentenza n. 2257/2015 del Consiglio di Stato, in sede
Giurisdizionale, V Sezione.
Art. 3
(Entrata in vigore)
1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale
della Regione Campania.
La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Campania.
E' fatto obbligo a chiunque spetti, di osservarla e di farla osservare come legge della Regione
Campania.
De Luca
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017
Lavori preparatori
Disegno di legge di iniziativa degli assessori Lidia D’Alessio e Chiara Marciani.
Acquisito dal Consiglio regionale in data 21 dicembre 2016 con il n. 394 del registro generale ed
assegnata alla II Commissione Consiliare Permanente per l'esame.
Approvata dall'Assemblea legislativa regionale nella seduta del 29 dicembre 2016.
Note
Avvertenza: il testo della legge viene pubblicato con le note redatte dall'Ufficio Legislativo del
Presidente della Giunta regionale, al solo scopo di facilitarne la lettura (D.P.G.R.C. n. 15 del 20
novembre 2009 - “Regolamento di disciplina del Bollettino ufficiale della regione Campania in
forma digitale”).
Note all'articolo 1.
Comma 1
Delibera Giunta regionale 20 dicembre 2016, n. 753: “Proposta al Consiglio Regionale di legge per
il riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio di euro 467.927,28, derivante dalla
sentenza del consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, V sez., n. 2036/2014 – Presa d’atto della
Deliberazione n. 1 dell’11/11/2015 del Commissario ad acta”.
Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118: “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi
contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma
degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42”.
Articolo 73: “Riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio delle Regioni.”.
“1. Il Consiglio regionale riconosce con legge, la legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da:
a) sentenze esecutive;”.
fonte: http://burc.regione.campania.it
n. 7 del 20 Gennaio 2017