UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali
MOBILITY MANAGEMENT NEGLI OSPEDALI DI LONDRA 1
Sabrina Spaghi Collaboratrice Università di Pavia, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali La città di Londra è un esempio di implementazione del mobility management nel settore
sanitario, avendo infatti concretizzato in alcune strutture ospedaliere politiche di gestione
della mobilità al fine di ottenere un orientamento più sostenibile.
Un primo strumento usato per raggiungere tale scopo è la creazione e adozione di piani di
spostamento. A Londra ogni giorno si registrano circa un milione di viaggi per motivi di
salute: ciò ha impatto sulla congestione stradale, sull’ambiente, sulla salute, sulla qualità di
vita e sull’accesso stesso ai servizi sanitari. Per arginare tali impatti, nella città di Londra è
stato creato un programma di piani di spostamento per gli ospedali. Il piano è un pacchetto di
misure che può essere rivolto ai lavoratori dipendenti, ai pazienti e ai loro parenti/visitatori, ai
collaboratori, ai fornitori degli ospedali, ecc. E’ un documento modificabile secondo le
circostanze e le necessità delle persone coinvolte e ha l’obiettivo di ridurre l’impatto sul
traffico dei viaggi ospedalieri. La sua implementazione può portare diversi benefici: risparmio
di denaro pubblico (per il sistema sanitario nazionale) e privato (per i dipendenti), maggiore
scelta fra le modalità di trasporto per i viaggi da/verso gli ospedali, riduzione delle emissioni
di CO2, creazione di un luogo di lavoro più salutare, produttivo e attrattivo, ecc.
1 Documento prodotto dall’Università degli Studi di Pavia (Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali) nell’ambito del progetto “Pavia Mobility Manager”, co-finanziato dalla Fondazione Cariplo nell’ambito del Bando 2010 “Promuovere forme di mobilità sostenibile alternative all’auto privata”.
L’Amministrazione Comunale di Londra sottolinea la necessità di un maggiore utilizzo dei
trasporti pubblici e si pone quindi l’obiettivo di incrementare l’uso del TPL dal 31% del 2006
al 34% del 2031 (target di riferimento). Si prevede tuttavia in questi 25 anni un incremento
del numero dei viaggi previsti per motivi ospedalieri pari a 3 milioni (passando da 24 a 27
milioni di viaggi) 2. Di seguito alcuni esempi di piani adottati: il primo case study riguarda
due ospedali (Mile End Hospital e Aneurin Bevan House) del servizio sanitario nazionale
(NHS) del distretto di Tower Hamlets; il secondo è inerente il Northwick Park Hospital; il
terzo descrive il caso Chelsea and Westminster Hospital.
CASE STUDY 1:
MILE END HOSPITAL e ANEURIN BEVAN HOUSE
Obiettivi:
Nel distretto londinese di Tower Hamlets, il servizio sanitario nazionale regionale ha
implementato un piano di spostamento per i suoi 2 siti nell’area, l’ospedale Mile End e la
Aneurin Bevan House. Lo scopo è quello di generare un cambiamento mirato all’abbandono
dell’automobile a favore di spostamenti a piedi e in bicicletta, e alla promozione di metodi di
viaggio attivi nel distretto. Gli obiettivi per il periodo 2009-2011 erano: aumentare l’uso
della bicicletta (del 6%) e gli spostamenti a piedi (di 1 punto percentuale), ridurre l’uso
dell’auto per andare a lavoro (di 3 punti percentuali).
Descrizione:
Sono state previste misure per favorire l’utilizzo della bicicletta, quali: ampliamento del
parcheggio bici dell’Ospedale Mile End (30 posti bici); nuove rastrelliere per bici con riparo
presso la Aneurin Bevan House; in entrambi i siti è stato attivato il servizio “dottor bike” di
riparazione biciclette, sono stati installati armadietti di sicurezza e docce, sono state
2 Mayor of London, Transport for London (TfL), Transport planning for healthier lifestyles: a best practice guide, 2011, p. 25.
promosse colazioni per ciclisti e compensi in denaro simbolici per chi usa la bicicletta. Per
favorire i movimenti a piedi è stata organizzata la settimana “Al lavoro a piedi” e distribuiti
depliant informativi di sensibilizzazione.
Costo:
Il costo del progetto è stato di 20.000£ ed è stato finanziato tramite la partnership fra il
consiglio comunale di Tower Hamlets e l’azienda TfL (Transport for London).
Monitoraggio:
Ogni due anni sono previsti sondaggi per monitorare i cambiamenti delle scelte modali in
corso, a partire dalla baseline del 2009.
Impatto:
Alla primavera 2012 si sono raggiunti i seguenti obiettivi: ampliamento del parcheggio
biciclette in entrambi i siti; presso la Aneurin Bevan House si è registrato un incremento
dell’uso della bicicletta per recarsi a lavoro (la quota modale è passata dal 5 al 13%) 3.
CASE STUDY 2:
NORTHWICK PARK HOSPITAL
Obiettivi:
Al Northwick Park Hospital è stato implementato un piano degli spostamenti (PSCL) per
lavoratori, pazienti e visitatori al fine di promuovere scelte efficienti ed efficaci per la
salvaguardia della salute e dell’ambiente. Il motivo della mobilitazione è stato la situazione
difficile della zona dell’ospedale: troppe auto in circolazione e forte congestione stradale,
forte pressione per nuovi parcheggi auto, problemi di accessibilità per pedoni e ciclisti.
L’ospedale inoltre aspirava a promuovere uno stile di vita più attivo prevedendo spostamenti
casa-lavoro a piedi e in bicicletta, sottolineando il grande beneficio del lasciare a casa la
3 Fonte: Eltis, portale per la mobilità urbana, http://www.eltis.org/index.php?id=13&lang1=en&study_id=3341
propria auto o usarne una in car-pooling, oltre il vantaggio di riduzione del suolo ospedaliero
occupato dai parcheggi.
Descrizione:
Il primo PSCL per il Northwick Hospital è stato prodotto nel 2006, in seguito è stato
realizzato un secondo piano nel 2010. Questo secondo PSCL si è posto ambiziosi obiettivi da
raggiungere entro il 2014, quali: 2% incremento del car sharing, 2% incremento nel TPL, 3%
incremento dei viaggi a piedi, 3% incremento dei viaggi in bici, 5% decremento delle auto
con il solo conducente a bordo per viaggi di lavoro, 4% decremento delle auto con il solo
conducente a bordo per i viaggi dei pazienti, 4% incremento dell’uso di TPL da parte di
pazienti. Per raggiungere tali target sono state proposte le seguenti misure d’intervento: a)
estensione del tragitto dell’autobus così da servire un secondo ospedale (St Mark’s Hospital);
b) promozione di iniziative di car-pooling, promozione della ciclabilità attraverso i gruppi di
ciclisti e la gratuità della manutenzione e della sicurezza delle biciclette; c) sviluppare il
tragitto a piedi ospedale-stazione metropolitana; d) organizzare tragitti ciclabili; e)
informazioni in tempo reale su bus e metro; f) introduzione della possibilità di un biglietto
stagionale del TPL per dipendenti; g) promozione del telelavoro e del lavoro da casa; h)
rivisitazione degli spazi di parcheggio per disabili; i) altro.
Costo:
Inizialmente il progetto è stato finanziato dalla società TfL (Transport for London). In
seguito si useranno i fondi dell’ospedale.
Monitoraggio:
Le baseline di riferimento sono al 2005 e 2009, con monitoraggi annuali delle scelte modali
dei lavoratori dipendenti e pazienti dell’ospedale. Il progetto prevede una revisione nel 2014.
Impatto:
L’iniziativa ha avuto successo come dimostrano i dati: uso del trasporto pubblico locale
incrementato da 22 a 30% (in particolare forte incremento del’uso della metro, uso del bus
inalterato), uso dell’auto ridotto del 6%, pressoché costante il numero di pedoni e ciclisti 4.
4 Fonte: Eltis, portale per la mobilità urbana, http://www.eltis.org/index.php?id=13&lang1=en&study_id=3342
CASE STUDY 3:
CHELSEA AND WESTMINSTER HOSPITAL
Obiettivi:
Obiettivo era garantire un accesso all’ospedale sicuro, sostenibile ambientalmente ed
economicamente. Sicuro, ovvero che garantisca il servizio sanitario a tutti i cittadini,
indipendentemente dallo status psico-fisico e dalle condizioni personali. Sostenibile per
l’ambiente, ovvero che favorisca modalità di accesso all’ospedale il più possibile sostenibili,
ad esempio favorendo l’uso del trasporto pubblico. Sostenibile economicamente, ovvero un
accesso che abbia un costo ragionevole e onesto per i cittadini (è stata pensata una card per il
trasporto pubblico dell’ospedale meno costosa rispetto all’uso dell’auto privata).
Descrizione:
Il progetto è iniziato nel luglio 2010. Sono state distribuite 50 card con 7£ di credito ai
pazienti con difficoltà economiche per l’uso dei servizi di trasporto per pazienti
dell’ospedale. Queste card dovrebbero incoraggiare i pazienti a recarsi in ospedale usando il
trasporto pubblico invece che il mezzo privato.
Costo:
Il progetto ha un costo totale di 500£ ed è interamente finanziato dai fondi dell’ospedale.
Monitoraggio:
Non previsto.
Impatto:
L’uso della card ha effettivamente ridotto l’uso dell’auto privata per i viaggi da/verso
l’ospedale, contribuendo quindi a ridurre le emissioni inquinanti in città e il costo di trasporto
dei pazienti5.
5 Mayor of London, Transport for London (TfL), Transport planning for healthier lifestyles: a best practice guide, 2011, pp. 31-32.
Un altro aspetto da considerare nell’obiettivo di una mobilità sanitaria più sostenibile riguarda
le modalità di trasporto dei fornitori degli ospedali. Il settore sanitario poggia infatti sul
trasporto a noleggio per fornitura di materiale medico e chimico, pulizie, mensa e catering,
corrieri, ecc. Come molte aziende private, anche gli ospedali gestiscono le proprie catene a
monte, se esse sono una componente chiave del business. Avere un controllo efficiente dei
propri fornitori è molto importante nell’ambito del mobility management perché può portare
benefici sia per l’azienda sia per il settore dei trasporti. Ad esempio, gli ospedali possono
beneficiare di: minori costi legati all’eliminazione di viaggi non necessari; maggiore
efficienza e produttività e precisione nelle consegne; minore impatto sulle emissioni
inquinanti; migliore immagine aziendale (meno auto, meno impatto sul traffico, più
sicurezza); maggiore potere d’acquisto attraverso le economie di scala ottenute con i lavori in
partnership. In misura più ampia, per la città ciò equivale a meno congestione stradale. La
società dei trasporti londinese TfL ha ideato piani di consegne e di servizio, ovvero piani di
viaggio per merci, che prevedono l’analisi del tragitto migliore con il mezzo migliore per le
merci che costituiscono fornitura per gli ospedali. Scopo è ridurre il numero totale di
consegne e assicurarsi che esse siano svolte in sicurezza e nel rispetto dell’ambiente. Un
esempio di ciò è stato realizzato al Great Ormond Street Hospital (Case study 4).
CASE STUDY 4:
GREAT ORMOND STREET HOSPITAL (GOSH)
Obiettivi:
Conoscere nel dettaglio il numero e la tipologia delle consegne, valutarne l’efficienza ed
eventualmente migliorarla. Abbattere i costi ospedalieri e ottenere benefici ambientali grazie
alla mobilità sostenibile.
Descrizione:
Nel 2010 è stata esaminata per 5 giorni la situazione nelle tre strutture GOSH (quella
principale, l’Istituto di Neurologia, l’Ospedale Nazionale di Neurologia e Neurochirurgia). E’
stato fatto un inventario della merce depositata e dei veicoli, sono state inoltre condotte
alcune brevi interviste ai soggetti coinvolti nel trasporto merci. A partire da maggio 2011 è
iniziata la fase 2 dell’analisi, con uno studio più approfondito dei canali di fornitura. Tale
analisi ha previsto un tempo di osservazione più lungo ed ha rappresentato un progetto pilota
per estendere l’idea a tutti gli ospedali sul territorio nazionale. Il lavoro prevedeva: la ricerca
e progettazione di piani di consegna e servizio per il GOSH, la quantificazione di potenziali
benefici dovuti alla collaborazione nelle strategie di distribuzione, la comparazione con
esperienze di altri ospedali e best practice in materia, la definizione di linee guida per ridurre
il numero totale di consegne e il loro impatto sul traffico e l’ambiente a Londra, la
preparazione di un documento riassuntivo sul lavoro fatto per farlo diventare un caso studio
per altri ospedali.
Costo:
L’analisi e il progetto sono stati entrambi finanziati dalla società TfL e dall’ospedale GOSH.
Monitoraggio:
Il lavoro svolto ha permesso di raccogliere una grande quantità di dati relativi alle consegne
(es. contenuto, quantità, destinazione, mittente e destinatario, frequenza, tipologie particolari
di consegna, veicoli coinvolti e loro emissioni inquinanti).
Impatto:
Dall’analisi è emerso che su un totale di 366 consegne, il 45% erano relative alla sede
principale dell’ospedale, il 17% all’Istituto di Neurologia, 13% all’Ospedale Nazionale di
Neurologia e Neurochirurgia. Ogni giorno in media si verificano 70 consegne, con maggiore
frequenza il giorno mercoledì e nelle ore 8-12 del mattino e 14-15 del pomeriggio. In merito
invece alla tipologia di merce consegnata, il grafico sopra riportato fotografa la situazione.
Per quanto riguarda le emissioni veicolari, si è stimata la produzione di 1,252 tonnellate di
CO2 all’anno 6.
Un’altra via scelta nella città di Londra per fare mobility management nelle strutture
ospedaliere è la promozione di uno stile di vita attivo anche per gli spostamenti casa-ospedale,
che si traduce nella scelta non solo di un mezzo di trasporto sostenibile, ma possibilmente
anche salutare per il singolo e la cittadinanza. Il trasporto pubblico genera benefici per la
salute (si può camminare prima o dopo l’uso del bus, si possono fare le scale in metropolitana,
ecc.); l’andare a piedi o in bicicletta sono modalità di trasporto “attive” perché, ai benefici per
la salute del singolo che si muove, si aggiungono i benefici per il settore dei trasporti (meno
congestione) e per la salute pubblica (meno emissioni). Promuovere spostamenti attivi per
recarsi in ospedale presuppone un cambiamento culturale e fisico nelle persone, che può
verificarsi solo con un impegno giornaliero in tal senso. Sono importanti inoltre investimenti e
attività di partnership fra il settore dei trasporti e il settore sanitario. Un esempio è la
creazione a Londra del London NHS Travel Network.
Un altro esempio è la registrazione di molti ospedali londinesi alla Barclays Cycle
Superhighways 7, una rete di 12 “superautostrade ciclabili” che vuole collegare i quartieri
periferici al centro città attraverso vie preferenziali sicure, dirette e pratiche. Per partecipare
allo schema, un’azienda deve distare non più di 1,5 km da una delle 12 superautostrade
ciclabili, avere almeno 50 dipendenti, non avere un programma di ciclabilità per il personale.
Le aziende/enti che si registrano ricevono crediti che poi sono scambiati con prodotti o servizi
inerenti la bicicletta (ad esempio controlli di sicurezza delle bici, rastrelliere, bonus e sconti
presso negozi di biciclette, ecc.). I crediti vengono elargiti secondo la dimensione
dell’azienda/ente partecipante, fino a un massimo di 9.300£. Gli ospedali londinesi registrati
all’iniziativa sono: South West London and St George’s Mental Health NHS Trust, Guys and
St Thomas’ NHS Trust, East London NHS Foundation Trust, NHS Newham, Newham
University Hospital NHS Trust 8.
Di seguito, quattro esempi di politiche di viaggi attivi per dipendenti di strutture ospedaliere.
6 Mayor of London, Transport for London (TfL), Transport planning for healthier lifestyles: a best practice guide, 2011, pp. 34-36. 7 Per maggiori informazioni: http://www.tfl.gov.uk/roadusers/cycling/11901.aspx 8 Mayor of London, Transport for London (TfL), Transport planning for healthier lifestyles: a best practice guide, 2011, p. 45.
CASE STUDY 5:
UNIVERSITY HOSPITAL LEWISHAM
Obiettivi:
Lewisham, una delle 33 unità amministrative di Londra, ha deciso di promuovere gli
spostamenti a piedi come una delle modalità più sostenibili di mobilità. L’obiettivo è ridurre
le emissioni atmosferiche limitando il numero di auto in circolazione e informare le persone
per ridurre la loro esposizione all’inquinamento. L’ospedale del quartiere (Lewisham
Healthcare NHS Trust) ha definito l’obiettivo di aumentare il numero di dipendenti che si
sposta giornalmente per recarsi a lavoro a piedi o in bicicletta.
Descrizione:
I percorsi di cammino sono stati elaborati con la collaborazione del sito internet walkit.com.
Sono state analizzate le mappe e creati dei percorsi da seguire a piedi. Sono stati raccolti dati
per rendere l’offerta informativa il più completa possibile. Sono state calcolate le distanze, i
tempi di percorrenza, le calorie, è stato fatto anche un calcolo dei benefici ambientali e delle
emissioni di CO2 evitate. Il tutto è messo a confronto con l’uso della metro, per valutare
vantaggi e differenze fra due viaggi simili con mezzi differenti. E’ disponibile anche una
applicazione per smartphone, che aiuta i camminatori a orientarsi e li guida nei percorsi.
Costo:
5.000£ finanziati dal servizio sanitario nazionale.
Monitoraggio:
Periodico e realizzato dall’ospedale.
Impatto:
Si stima un aumento del numero di dipendenti che si recano a lavoro camminando o in bici 9.
9 Mayor of London, Transport for London (TfL), Transport planning for healthier lifestyles: a best practice guide, 2011, pp. 48-49.
CASE STUDY 6:
EPSOM & ST HELIER UNIVERSITY HOSPITALS NHS TRUST
Obiettivi:
Ridurre il numero di viaggi casa-lavoro in auto, aumentare il numero di personale
ospedaliero che si reca giornalmente a lavoro in modo attivo.
Descrizione:
Il punto di partenza è l’offerta di corsi per ciclisti, anche per inesperti. Le lezioni spiegano
come andare in bicicletta in modo sicuro, conoscendo il mezzo, il codice della strada e la
segnaletica. A disposizione un pool di biciclette per fare pratica. Inoltre sono forniti
parcheggi sicuri per bici, armadietti e docce per dipendenti che si recano sul posto di lavoro
pedalando, possibilità di acquistare biciclette a prezzi scontati.
Costo:
Il corso è organizzato da Smarter Travel Sutton.
Monitoraggio:
Non è stato calcolato il numero dei partecipanti al corso e dei nuovi ciclisti post-corso. Le
lezioni più seguite sono state quelle per famiglie, che trattavano quindi di tematiche legate
alla sicurezza dei piccoli ciclisti.
Impatto:
I membri dello staff ospedaliero sono oltre 4.000 su più sedi. Non è stato calcolato un
impatto quantitativo dell’iniziativa. In termini qualitativi, si è osservato un tendenziale
incremento del numero di dipendenti che usano la bici per recarsi a lavoro. Un fattore che
incide sulla scelta modale è la disponibilità di un parco-bici per i lavoratori 10.
10 Mayor of London, Transport for London (TfL), Transport planning for healthier lifestyles: a best practice guide, 2011, pp. 50-51.
CASE STUDY 7:
LAMBETH CARE CENTER
Obiettivi:
Promuovere l’attività fisica nell’ambito del posto di lavoro.
Descrizione:
Nel luglio 2009 è iniziato un programma di 2 anni che prevedeva l’uso di un podometro ad
personam, i cui dati venivano poi caricati su un sito web che raccoglieva anche altre
informazioni, come ad esempio le calorie spese, un programma alimentare, esercizi da
realizzare, confronto fra i risultati, ecc.
Punto chiave del programma è stata l’iniziativa “Walking at Work”: camminate di 20-30
minuti in una zona dove sono presenti 14 centri sanitari, con indicate le destinazioni, la
durata e le distanze.
Costo:
Il progetto è stato finanziato il primo anno dal Workforce Development and London
Community Challenge, il secondo anno dal centro sanitario Lambeth.
Monitoraggio:
Il sito web raccoglie tutti i dati. I livelli di risultato dell’attività fisica sono misurati all’inizio
e in seguito ogni 3 mesi.
Impatto:
Al progetto hanno partecipato 350 dipendenti. Sono incrementati i viaggi a piedi e i livelli di
salute. Il programma ha avuto successo nel motivare il personale. I partecipanti soddisfatti
hanno dichiarato che non hanno trovato il programma così duro. Anche chi non ama l’attività
fisica ha accettato di buon grado l’idea di scendere qualche fermata prima dal bus e
percorrere a piedi l’ultimo tragitto verso il luogo di lavoro. Molti hanno conseguito i propri
traguardi di perdita di peso 11.
CASE STUDY 8:
ROYAL FREE HOSPITAL
Obiettivi:
Incoraggiare le persone a camminare di più attraverso l’utilizzo di mappe con rotte definite,
per aiutare i pazienti che vogliono beneficiare di uno stile di vita più attivo.
Descrizione:
E’ stata creata, seguendo le direttive dettagliate del Dipartimento dei Trasporti e della Guida
11 Mayor of London, Transport for London (TfL), Transport planning for healthier lifestyles: a best practice guide, 2011, pp. 54-56.
inglese alle migliori pratiche pedonali, una mappa di accesso pedonale al Royal Free
Hospital. Le mappe segnalano i servizi offerti dalla città, fra cui le stazioni e linee di
trasporto pubblico locale, così da favorire l’intermodalità nell’uso dei mezzi sostenibili. Le
mappe prevedono percorsi di camminata di circa 30 minuti, ovvero il tempo indicato dalla
medicina essere il meglio per una efficace ginnastica cardiovascolare, respiratoria e
muscolare. Le mappe sono state disegnate in modo da poter essere seguite e usate facilmente,
con edifici in 3d e strade ampie. La legenda è di facile consultazione. Le mappe sono state
stampate su blocchi di fogli di dimensioni A4 strappabili, disponibili nelle librerie, nei centri
di quartiere e nelle strutture sanitarie. La scelta dei percorsi pedonali è stata ben studiata
prendendo un campione di cittadini e pazienti con pregresse condizioni di patologia medica,
in modo che i tragitti fossero adeguati.
Costo:
Il Dipartimento dei Trasporti ha fornito 20.000£ per la ricerca e la redazione della Guida alle
migliori pratiche sulla produzione di mappe pedonali.
Monitoraggio:
Gli itinerari di queste mappe vengono aggiunti alle mappe gratuite on-line di Walk England,
dove le persone o i gruppi possono registrare i loro livelli di attività, come pure cercare le
passeggiate migliori e accettare delle “sfide pedonali”. I dati riepilogativi delle attività
possono essere condivisi con il sistema sanitario nazionale.
Impatto:
Le mappe di cammino sono uno strumento a disposizione dei cittadini, prescritte dallo staff
medico ai pazienti sedentari per aiutarli a camminare di più; sono inoltre usate dai preparatori
atletici per favorire l’attività fisica dei propri clienti. Secondo Walk England: il 54% dei
pazienti usa le mappe, il 64% è stato incoraggiato a camminare di più, il 62% consiglierebbe
le mappe ai propri amici 12.
Per raggiungere l’obiettivo di ridurre le emissioni generate dai trasporti, in parte responsabili
di problemi alla salute delle persone più a rischio, si può pensare, oltre alla promozione delle
camminate e della ciclabilità, all’utilizzo di veicoli aziendali a basso impatto (elettrici ad es.).
L’Amministrazione Comunale di Londra vorrebbe infatti rendere la capitale britannica un
esempio modello in tema di aria pulita: l’obiettivo è ridurre le emissioni di CO2 del 60% entro
12 Mayor of London, Transport for London (TfL), Transport planning for healthier lifestyles: a best practice guide, 2011, pp. 57-58.
il 2025 (rispetto ai valori del 1990). Secondo le stime, il 72% delle emissioni di CO2
deriverebbero dal traffico stradale. Un esempio di ospedale londinese che ha attuato un
programma in tal senso è descritto nel caso studio 9.
CASE STUDY 9:
WHITTINGTON HOSPITAL
Obiettivi:
Ridurre le emissioni di CO2 causate dai veicoli che ogni giorno transitano sul suolo
ospedaliero per motive di lavoro e di tutti i veicoli in visita all’ospedale.
Descrizione:
L’ospedale si pone l’obiettivo di ridurre la propria “impronta di carbonio” (ovvero
l’ammontare delle sue emissioni di CO2) del 10% entro il 2015 (rispetto al valore del 2007).
Per questo sono stati predisposti alcuni posti per auto elettriche con relative colonnine di
ricarica. E’ stata inoltre fornita un’auto Citroen Berlingo per l’ospedale, che viene usata per
le consegne interne.
Costo:
Il progetto fa parte di un programma del Governo che prevede il 50% di finanziamento per
l’installazione di colonnine di ricarica elettrica.
Monitoraggio:
La supervisione del progetto è svolta in accordo fra l’ospedale e la società TfL.
Impatto:
Attraverso le colonnine di ricarica elettrica è possibile calcolare l’impatto del progetto in
termini di riduzione delle emissioni 13.
13 Mayor of London, Transport for London (TfL), Transport planning for healthier lifestyles: a best practice guide, 2011, p. 66.