SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
AUGUSTO CAPERLE
CLASSE I C
ODE ALLE CAPERLE
Ovvero la scuola più bella del mondo…
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
Dedicato a…
la nostra dirigente
Dott.ssa Nicoletta Morbioli
È bionda, alta, snella
E decisamente bella!
Sempre elegantemente vestita
E con lo smalto sulle dita.
Consegna ogni anno le pagelle
E non giudica solo quelle belle.
Si congratula con i migliori,
ma valorizza anche ai peggiori!
Da’ consigli ai più monelli
Che giocherellano con i pastelli
E disegnano sulla lavagna nera
Che le bidelle puliscono la sera.
Lei è la dirigente:
un importante ente
ed è davvero la migliore
perché con lei trascorriamo felicemente le ore
(Elisa Rose arcosti – Iacopo Corradi )
INTRODUZIONE
Questa raccolta di poesie vuole essere una dedica d’amore alla nostra scuola, che
ogni giorno ci accoglie, a volte per farci soffrire (compiti, interrogazioni,
verifiche…), a volte per farci trascorrere ore in allegria (ricreazione, palestra,
musica...), a volte per consentirci di creare o rinsaldare legami di amicizia, ma
sempre con l’intenzione di aiutarci a crescere per permetterci di diventare uomini e
donne del domani.
Abbiamo quindi deciso di descrivere in rima tutte le componenti che rendono
uniche le Caperle: la dirigente (alla quale dedichiamo il lavoro), gli spazi, i
professori, le collaboratrici scolastiche (che noi affettuosamente chiamiamo
“bidelle”) e – perché no? – anche le materie che studiamo.
Il lavoro è suddiviso in quattro parti distinte, ma che speriamo insieme possano
dar voce ai nostri pensieri, a seconda della rima usata (baciata – alternata –
incrociata e incatenata) e della modalità di scrittura (singoli – coppia – piccoli
gruppi - classe).
Nella prima parte abbiamo descritto gli ambienti della scuola: ognuno di noi è
andato in un’aula diversa, ha osservato per un’ora la stanza, prendendo nota delle
sue peculiarità e poi ha trasposto singolarmente sensazioni ed emozioni provate in
rima baciata (AA – BB - CC).
La seconda parte è stata dedicata agli insegnanti, professori alternativi. Qui ci
siamo divertiti a giocare ad una sorta di “indovina chi”. A coppie abbiamo estratto
un biglietto chiuso con scritto il nome di uno dei nostri docenti, li abbiamo
osservati di nascosto, meditato e poi a coppie abbiamo scritto una poesia a rima
alternata (ABAB), che non dovesse contenere né il nome né la materia insegnata
dal professore in questione (altrimenti sarebbe stato troppo facile!!!) e poi la classe
avrebbe dovuto indovinare di chi si trattasse. Ci siamo accorti che ognuno ha un
tratto distintivo (un oggetto, uno strumento, un profumo…) che li caratterizza e
rende unici.
Nella terza parte abbiamo preso in considerazione tutte le materie svolte a scuola,
ci siamo soffermati sugli argomenti sviluppati in quel momento e poi, in maniera
totalmente casuale, li abbiamo incrociati, creando abbinate strane e stravaganti.
Abbiamo così scritto a gruppi storie tra il reale e il surreale, forse un po’ pazze, ma
divertenti e spiritose, utilizzando rime incrociate (ABBA).
La quarta parte è interamente dedicata alle nostre bidelle, vero cuore della scuola,
che con la loro disponibilità, abilità, capacità di distribuire sorrisi in qualunque
situazione e un tè ad ogni mal di pancia rendono semplicemente più bello il nostro
essere a scuola. A loro va il nostro grazie e per questo abbiamo voluto legarle a noi
con una poesia scritta tutti assieme in rima incatenata (ABA – BCB – CDC).
Con la speranza che vi possiate divertire quanto ci siamo divertiti noi a crearla,
ecco per voi la nostra “ode alle Caperle”, ovvero “la scuola più bella del mondo”
La classe I C
e
Prof.ssa Wanna Bianchi
PARTE PRIMA
LE CAPERLE BACIATE
Elisa Rose Arcosti
AULA D’ARTE
Persone buone e cattive,
Siate un po’ creative!
Prendete anche voi i colori
E ascoltate i vostri cuori.
Mattonelle grigio chiaro
Siate il nostro faro,
Guidateci nella fantasia
E dateci la giusta via.
Parete gialla e panna,
Non metterci a nanna.
Vogliamo dipingere un capolavoro
Che valga come l’oro.
Oh, luce intensa,
Non essere di ricordi la dispensa.
Aiutaci tu, pennello,
A disegnar qualcosa di bello.
L’aria fresca
Mi ricorda una pesca
Sull’ albero in primavera
Che non matura alla sera.
Prendiamo spunto dai disegni,
Sui muri, che ne son degni.
Così lo sguardo va sul banco
Come fa ad essere ancora bianco?
Adesso il disegno è finito:
Rappresenta l’infinito
Dell’amore nei nostri cuori
Che lega tutti i nostri valori.
Matteo Ballini
LA BIBLIOTECA
C’è al primo piano ed è bellissima
Una nascosta stanza vivacissima
I suoi libri son maestosi
Ed estremamente contagiosi.
Qui il vero silenzio esiste
E l’armonia persiste
Perché dentro la biblioteca
L’alunno a leggere si reca.
Viola Benatti
L’AULA DI MUSICA
La stanza è molto accogliente,
Questo lo afferma ogni studente.
Le pareti sono colorate in bianco e giallo,
E qualche attrezzo è rosa corallo.
Suonare in questo luogo è eccitante,
Mi dona emozioni in ogni istante.
Il profumo in quella stanza
È un’ottima fragranza.
Se chiudo gli occhi posso sentire,
Aroma di fiori e prati d’aprile.
D’un tratto nella mia mente,
Inizia un concerto travolgente.
Grilli e cicale scandiscono un tempo lento;
Mentre farfalle dorate danzano nel vento.
Suona la campana e la lezione finisce,
Apro gli occhi e il sogno svanisce.
Nicole Comerlati
L’AULA DI TECNOLOGIA
L'aula di tecnologia
È piena di magia,
Dove il professore
Ci fa lavorare per ore
All'inizio sembra un tormento
Ma poi è anche un divertimento.
Tempere, pennelli, cartoncini
A usarli ci divertiam come bambini.
Ci sono mille oggetti
Per creare tanti progetti
Entra nell'aula di tecnologia
E libera la tua fantasia.
Giulia Corazza
Il LABORATORIO DI SCIENZE
Del laboratorio di scienze vi voglio parlare
E per farlo la rima io devo usare.
Porte rosse, tende gialle
Mi nascondon la visione di una grande valle.
Il pavimento di color azzurro
Ha sfumature di bianco burro.
In basso fili elettrici attorcigliati
come capelli spettinati.
Su ogni tavolo c'è un microscopio
che con un disegno io ricopio.
La lavagna è sporca di gesso bianco
che come neve cade sul mio banco.
Dalla finestra tanta luce entra
E ogni angolo buio centra.
Dopo averla descritta con costanza
Mi spiace uscire da questa bella stanza.
Iacopo Corradi
LA MENSA
Suona la campanella e si pensa:
È l’ora della mensa!
Ci prepariamo due a due per entrare
Pronti per andare a mangiare.
Tutte le pietanze sono servite
Da persone assai squisite
E dopo aver mangiato in abbondanza
Ognuno può uscire dalla stanza.
Francesca D’Angelo
L’AULA DI RECUPERO
E' una stanza molto piccolina,
Ma tanto dolce, simpatica e carina.
L'orologio con il suo ticchettio
Mi ricorda un balbettio.
Il suo buon profumo di colla
Vorrei racchiuderlo in ampolla.
Colorata e decorata
Sembra quasi fatata.
Caterina de’ Manzoni
LA CLASSE
Se in una classe vuoi entrare,
Una porta rossa devi varcare.
A volte nel mezzo c’è una vetrata
Tonda e allegramente colorata.
L’aula è piccola, gialla e quadrata
E profuma di dizionari e carta consumata
Regna la gioia su verdi banchi in fila
Con sopra astucci e libri a formare una pila.
Di qui pareti bianche di disegni adornate,
Di là finestre luminose, ma chiuse da grate.
Una grande lavagna con gessetti e cancellino
E uno scaffale ricolmo di cartelline lì vicino.
Dalla sua cattedra tutto domina il professore
E con diario e registro dà il ritmo a tutte le ore.
Questa classe è proprio bella,
Spero resterà per sempre quella!
Filippo Ferrante
L’INGRESSO Entrata grande e rettangolare
Dove puoi anche telefonare.
Pareti bianche e blu
Che col sole si illuminano di più.
Tu che profumo di fiori hai
Il ricordo delle elementari mi ridai.
Un gran portone laterale
È dopo l’ingresso centrale.
Lì gli alunni fai entrare
Per poi nelle aule andare.
Nicola Giarola
IL CORTILE
Il luogo dove si svolge la ricreazione
Va al di là di ogni immaginazione
L’ erba è di un verde speranza
E quando c’è vento sembra faccia una danza.
Nel cortile si chiacchera assieme agli amici
E ci si ritrova contenti e felici
Quando, poi, a calcio si vuole giocare
La seconda ricreazione si deve aspettare.
Daniel Kaempfer
L’ARCHIVIO
Una volta nell’ archivio entrai
E di contemplarlo non mi stancai:
Libri su libri, cartoni su cartoni
Ma di chi erano quei disegni nei cantoni?
Penso chi a questa stanza pensò,
Perché assai bene la realizzò!
Infatti bei pensieri questa stanza mi donò
E la mia felicità ben presto riaffiorò.
Caterina Menegatti
LA PRESIDENZA
La stanza di cui voglio parlare
E’ quella dove pochi possono entrare,
Dove si va, ahimè, per qualche penitenza,
Io sto parlando proprio della presidenza!
Tutti quei premi immobili e ordinati
Sembrano quasi addormentati,
Illuminati dal penetrare del sole
Che riempie la stanza di lieve calore.
Qui regna pace, silenzio, serenità
Per chiunque cerchi tranquillità
Tanti quadri pieni di colore
Evitano l’eccessivo pallore.
Di questo luogo andrei avanti a parlare
Perché chiunque può affascinare.
E dalla finestra vedi il panorama là in fondo
Mentre sei nella scuola più bella del mondo.
Anna Morando
LO SPOGLIATOIO
Ha le piastrelle di color marrone,
Mentre le pareti sono giallo limone.
Nello spogliatoio ci sono molte panche,
Dove le ragazze si siedono quando sono stanche.
Ci sono anche molti appendini
E tante scarpe con dentro calzini.
Ma se le finestre apriamo
Una brezza gentile aspiriamo.
Lorenzo Ottaviani
IL BAGNO
Il bagno delle Caperle è azzurro
e non si sente neanche un sussurro.
Il lampadario è molto bello e luminoso,
Ma avvicinarsi alla porta rossa non oso.
Tremano tutte le mie ossa
Non ci sarà forse una mummia grossa?
Il termosifone arrugginito,
Sembra ormai assai sfinito.
E adesso cosa posso dire?
Forse si potrebbe un po' abbellire!
Mattia Pasquato
LA SALA PROFESSORI
È molto carina,
Ma non piccolina.
È grande e spaziosa,
Ordinata e preziosa.
È come una inestimabile gioielleria,
Ma a volte sembra una cartoleria.
Si può bere un tè
O sorseggiare un caffè.
Alla cassettiera giro gli sguardi
Ecco la targhetta di Longobardi!
Alessandro Rancan
IL CAMPO DA CALCIO
Ecco il nostro campo da calcio
Giusto proprio per un lancio!
Tutto verde e colorato
È il suo bel gran prato.
Ti fa sognare, ti fa svagare
E forse un campione ti fa diventare.
Ma anche se solo giocherai
Tantissimo ti divertirai.
Elisa Righetti
L’AULA MAGNA
È alta, ampia con forma regolare
E molte cose vi possono stare.
Questa stanza è senza sapore,
Ma la temperatura fresca è garantita per ore.
Se dalla palestra proviene baccano,
Qui si genera un fracasso strano.
Il fischietto usato dal professore
Riempie la stanza di molto rumore.
La voce da fuori si sente confusa,
Armonia e tranquillità a porta chiusa.
Ha un dolce profumo di fresco e pulito
E superficie ruvida o satinata al tocco del mio dito.
Tommaso Zanotti
AULA DI INFORMATICA
Aula incanta
Dai computer stregata
In te il mondo scopriamo
E al futuro ci prepariamo
Mondo di rete e tecnologia
Ricco anche di amicizia e fantasia
Il professore ci spiega un suo uso saggio
Per arrivare migliori alla fine di maggio.
Carlo Zarattini
LA PALESTRA
Entrando qui in palestra si sente dello sforzo l’odore
È chiaro: stiam giocando da quasi un paio d’ore.
Vi invito quindi amici, finito ‘ sto diletto
Lavate i vostri corpi, pria d’ andar a letto.
Attenti poi a non far troppa confusione
Perché c’è un bel rimbombo in questo gran stanzone;
Se poi non ascoltiamo la “profe” Marta Cino
Rischiamo un bel castigo là dentro lo stanzino.
Or per finir in bello sta’ grande poesia,
Giochiamo qui in palestra con gioia e allegria!
PARTE SECONDA
PROFESSORI
ALTERNATIVI
Elisa Rose Arcosti – Caterina de’ Manzoni
È piccola e raffinata, Quieta e calma, Graziosa ed educata E ha pure una bella alma… Occhi osservatori E trucco assai poco Raccontano i suoi valori Vispi come fuoco. Naso a patatina E bocca rosata Dalla prima mattina La rendono più colorata. Orecchie piccole e proporzionate Insieme al profumo dolce e soave Rendono allegre tutte le giornate, E il lavoro non diventa grave! Delicate sono le mani E i capelli castano chiari Come i petali dei tulipani Molto particolari.
Non elevata è la sua altezza E ciò determina la sua andatura Con una certa tenerezza E tranquilla addirittura. Massiccia lei non è E con vestiti semplici Ha sempre ornato il decolté, Ma cose sempre assai felici! Insegna tranquillamente: Sopporta i più maldestri. Vorrei avere io la sua mente… È la più simpatica dei maestri!
Prof.ssa Guarinoni
Matteo Ballini – Nicola Giarola
Ha i capelli corti e brizzolati Fini, intensi e tipici del suo paese Che da un pittore sembrano pitturati Che gli dà un aspetto da marchese. È alto più o meno un metro e ottanta Un metro e trenta no di sicuro Non sarà alto un metro e novanta? O forse più di un muro? Ha un profumo fantastico E quando passa non hai dubbio di chi sia Usa sempre un tono sarcastico Ma la maggior pare delle volte è serio con qualche amnesia Quando insegna vuole un rispetto reciproco E guai a chi gli ha mai disobbedito E a chi pensa che sia un gioco E di sicuro morto e finito La sua celebre battuta “Farai strada nella vita” È a fronte di una risposta computa Ed ecco qua la poesia finita.
Prof. Longobardi
Viola Benatti – Caterina Menegatti
Con il profumo di fiori
Che emana un ottima fragranza
E una borsa di tanti colori
Che si nota in ogni stanza
Ha la voce calda e armoniosa
Un carattere deciso
Una corporatura formosa
E il modo di insegnare preciso
“Questa è la scuola più bella del mondo”
Così dice ogni mattina
Per farci capire fino in fondo
L’importanza della disciplina
Prof.ssa Bianchi
Nicole Comerlati – Giulia Corazza
I suoi capelli sono color biondo
I suoi occhi sono chiari
Lei ha un viso quasi tondo
E tutti i suoi segni sono particolari.
Il suo sguardo può esser cattivo,
Il suo parlar spesso cadenzato
Non è però mai negativo
E il nostro saper è aumentato.
Con passo fermo e deciso
A volte in classe entra
Spesso senza preavviso
Con occhi monelli ci centra.
Severa e precisa
Sembra quasi un soldato
Che appena può getta la divisa
E consola lo studente svogliato.
Prof.ssa Aldegheri
Iacopo Corradi – Tommaso Zanotti
Molto tecnologico il professore
Capelli scuri e grandi occhiali
Lui ti insegna con calore
Le materie ecclesiali
Un naso un po’ aquilino
Bocca grande e assai rosata
Sulla giacca un gomitolino
E un’espressione motivata
Alla classe allegramente
Con il computer lui addita
Sempre assai dottamente.
I valori della vita.
Prof. Benetti
Francesca D’Angelo – Anna Morando – Elisa Righetti
Ha i capelli brizzolati,
Gli occhi marroni
Molto molto motivati,
E il naso come quello nei cartoni.
La sua bocca è sottile e carnosa,
E la corporatura robusta,
Tutte sono entrambe rosa,
E la sua andatura giusta.
Con pennelli e pastelli
Pittura fogli sopra i banchi
E senza l’uso righelli
Che nessun colore manchi!
Prof. Tedeschi
Francesca D’Angelo – Anna Morando – Elisa Righetti
Ha i capelli castani con ciocche bionde
Occhi azzurri come il mare,
Che ricordano molte onde
E ti possono far sognare.
Il naso magro e retto,
Con un profumo zuccherato,
Quasi come un amaretto
O un dolce appena sfornato.
Solare e sorridente
Tanti schemi ci fa fare
In un modo divertente
Lei ci permette di studiare.
Prof.ssa Brunelli
Filippo Ferrante – Daniel Kaempfer
Io conosco una signora
La sua voce non si sente
Alta magra mora
Con profumo travolgente
I suoi occhi son marroni
Il suo naso è piccolino
Ci fa giocare con i palloni
E saltare in giardino
Ci fa sempre divertire
Ma quando prende il suo fischietto
Noi dobbiamo subito partire
Con ritmo serrato e schietto.
Prof.ssa Cino
Lorenzo Ottaviani – Carlo Zarattini
Il professore, che abbiamo in questione
Ha un modo simpatico e accattivante
Per rendere bella ogni lezione
Anche se a volte è molto stancante.
Porta sempre una Valigetta nera
Con dentro goniometri, compassi, righelli
Sarà proprio di pelle vera?
Con lui siamo studenti modelli!
Le cifre son tante e i numeri pure
Ma i suoi sorrisi che mostrano i denti
Tagliano l’aria come una scure
Per renderci tutti felici e contenti.
Prof. Paparo
Mattia Pasquato – Alessandro Rancan
Con quei capelli ricci e rossicci
E con quel simpatico e dolce sorriso
Ogni mattina accoglie in nostri capricci
E quando si è in quell’ aula è il paradiso
Che per noi è una festa
A volte gioca a fare la regista
Un flauto prende dalla cesta
Chi di voi può essere pianista?
State attenti a questa proposta,
Suonate la chitarra a destra,
Voi di là date una vostra risposta.
È proprio una vera maestra!
Prof.ssa Forneron
PARTE TERZA
PENSIERI
INCROCIATI
Elisa Rose Arcosti – Giulia Corazza – Filippo Ferrante – Lorenzo Ottaviani
I quatro oci del clima
(Incrocio di musica e geografia)
Il clima è tutto teso
E in ansia tutti siamo
Per la musica che amo
E il cuore rende acceso.
A noi piace molto geografia
E a lezione ci divertiamo
Perché la testa noi usiamo
Quella cartina! Che fotografia!
Insieme poi cantiamo
Un bellissimo brano
Forse un po’ strano
Quatro oci noi suoniamo.
Matteo Ballini – Francesca D’Angelo - Caterina de’ Manzoni – Daniel Kaempfer
Il minimo comune multiplo della Zimmer
(Incrocio di matematica e tedesco)
Il minimo comune multiplo voleva
Mangiare dalla panettiera
Vicino al peluche di nome Pantera
Ma lui proprio non poteva!
Poi andò in camera sua
E lì incontrò un tedesco
Che trotterellando andò verso un pesco
Tornando inciampò: Ahi che bua!
Ich gehe immer
L’MCM non capì nulla
E sul davanzale trovò un bimbo in culla
E disse: “Das ist mein Zimmer”
Viola Benatti – Caterina Menegatti – Tommaso Zanotti
I Normanni astratti
(Incrocio di storia e arte)
Un ragazzo normanno
Andò a cercare
Frutti rossi da cucinare
Per la sua torta di compleanno
Nel tornare al villaggio
Sulla strada trovò
Un ragazzo con cui si scontrò
In una fresca mattina di maggio.
Tutta la frutta si rovesciò e si mischiò
Rosso, giallo e blu marino
Con qualche sfumatura color ciclamino.
Che opera astratta che si creò!
Nicole Comerlati – Iacopo Corradi - Nicola Giarola – Mattia Pasquato
Rolando gioca a baseball
(Incrocio di italiano e motoria)
Rolando in una giornata di primavera
Fece un fuoricampo
Ma gli venne un crampo
E andò in ospedale a tarda sera.
Tre giorni dopo uscì dall’ospedale
E alla voglia di giocare
Non volle rinunciare
Così ebbe un’idea geniale!
Anche se il corno non volle sonare
A vincere la battaglia lui pensò:
“Anche da solo ci riuscirò
Ma prima baseball non voglio saltare”
Anna Morando – Elisa Righetti – Carlo Zarattini
La giornata alimentare della cellula
(Incrocio di scienze e tecnologia)
Si mangiano i mitocondri a colazione
Insieme al denso citoplasma
Mentre mi viene una forte asma
Come puoi farmi questa azione?
A pranzo nucleo e apparato di Golgi
Ma prima preparo un panino
Magari con dentro un bel formaggino
Ehi, tu che guardi e l’occhio rivolgi!
Per cena ci sono i centrioli
E un tenero vacuolo
Che ha un grande ruolo
Anche se preferisco i gladioli.
Wanna Bianchi - Alessandro Rancan
I Testi nella house
(Incrocio di religioni e inglese)
Clicca con il mouse,
Apri la pagina di Wikipedia
Di certo troverai la via
Che porta alla mia house.
Avanti e gira a destra
It’s very simple, no so difflicult
E poi forse vedremo un film cult
Ti vedrò dalla finestra.
Che cosa ne diresti
Se invece ti proponessi
Sempre se tu volessi
Lo studio degli antichi testi?
PARTE QUARTA
INCATENATE
LE
BIDELLE
Tutta la classe I C
Luisa Elena
Laura Ivana
Laura mano d’artista
Con il suo motorino
Scende in pista.
Ivana fa sorridere ogni bambino
Ti offre un tè
E lo gira con il cucchiaino.
Elena beve caffè
Risponde sempre educata
E più gentile non ce n’è
Luisa non è mai abbronzata
Giardiniera perfetta
Con lei ogni pianta è rinata.
Se voi dite ai grandi: “Ho visto una bella casa di mattoni rosa, con gerani alle
finestre e dei colombi sul tetto”, loro non arrivano a immaginarsela.
Bisogna dire: “Ho visto una casa da centomila soldi” e allora esclamano: “Com’è
bella!”
Sono fatti così. Non c’è da prendersela. I bambini devono essere indulgenti con i
grandi.
Da Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry