Percorso educativo didattico di lingua friulana
“Gotis in viaç”
“Gotis in viaç”Lis gotis nassudis de font a corin jù pe monta vegnin jù a sangluçe a diventin un riuç.
Di bevi a dan ai prâtsfin a rivâ intai lâtsil soreli lis racueiadalt in cîl lis vûl vei.
Ma insieme a vuelin stâtant che nûl si diventaràdi viazâ a àn voietornin jù tant che ploie.
Se e je lizere e finecu lis gotis al rasine.
La aghe de ploiea forme une roieche un flum al deventenancje chi no si sente.
Nissun nus pues fermâtal grant mâr si laràchì sot ce grande maraveeogni gote si dispee.
Une e cjate la copasseocjo! un granç al passebiei pessuts di ogni savôrverzelats di ogni colôr.
Il viaç nol à mai finvie lis gotis sul dolfin.
Fasi e contenuti
Questa poesia ci permetterà di conoscere il viaggio delle goccioline d’acqua e scoprire gli ambienti naturali: montagna, prato, cielo, mare.
Ogni incontro seguirà un rituale ben preciso e svilupperà i contenuti delle diverse strofe.
L’attività si svolge in sezione
Ci si dispone in cerchio, ci si presenta, ci si saluta, accompagnati dal battito delle mani.
“Jo mi clami…”
Si aspetta il silenzio e si accende una candela per creare una magica atmosfera. L’insegnante recita e mima la poesia, poi ripete la prima strofa e la rappresenta alla lavagna invitando i bambini a fare altrettanto su un cartoncino bianco.
Ci si dispone in fila e l’insegnante farà la conta per scegliere il conduttore del treno che guiderà il gruppo a preparare il tavolo per l’attività pittorica. Uno alla volta, recitando una conta, i bambini prenderanno uno straccio, 2 pennelli, un cartoncino bianco e un bicchier d’acqua e si siederanno attorno al tavolo di lavoro.
“un peçot, un pinel piçul, un pinel grant e un pas indenant”
“une tace mieze di aghe, dôs mans, e un pas indenant”
Prima di iniziare a dipingere si “giocherà” con i pennelli bagnandoli, pettinandoli, asciugandoli e accarezzandoli… allo scopo di impararne il corretto utilizzo.
Quindi inizia il lavoro fatto con cura e sintonia. Si bagna il cartoncino bianco recitando una formula magica.
“aghe de ploie, aghe de roje, aghe agute.muci…ven jù dute!”