PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
Redatto ai sensi degli artt. 91 e 100
del D.LGS. 9 aprile 2008, n° 81
Indice revisione Motivo della revisione
__________________________________________________________________________ Data Firma Committente Dir.Reg. Beni Culturali e Paesaggisitici Lombardia
Responsabile dei lavori Dott.ssa Caterina Bon Valsassina
Coordinatore per la progettazione Arch. Aldo FERRARIS di GRUPPO DELTA
Coordinatore per l'esecuzione Arch. Aldo FERRARIS di GRUPPO DELTA
COMMITTENTE
Committente dei lavori
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia
Indirizzo Cod.Fiscale
Corso Magenta, 24 – 20123 MILANO 97314410156
IDENTIFICAZIONE DEL CANTIERE
Indirizzo del cantiere
Via G. Marconi
Località
Comune CAP Provincia
Candia Lomellina 27031 Pavia
Natura dei lavori Chiesa di San Michele Arcangelo
Intervento di risanamento da umidità
Programmazione ordinaria 2010/2012- Cap. 7434/4
Data di emissione Maggio 2012
IDENTIFICAZIONE DEI RESPONSABILI
COMMITTENTE
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia
Codice fiscale 97314410156
Recapito Corso Magenta, 24 – 20123 MILANO
RESPONSABILE DEI LAVORI
Dott.ssa Caterina Bon Valsassina
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia
Nato a Perugia il 26.02.1952 Codice fiscale BNV CRN 52B66 G478T
Recapito Corso Magenta, 24 – 20123 MILANO
________________________________________________________________________________
COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE
Arch. Aldo Ferraris di GRUPPO DELTA
Nato a Vercelli il 11.06.1948
Recapito Vercelli – Via Duomo, 31
Codice fiscale FRR LDA 48H11 L750V
Data affidamento incarico 29.11.2011 Data rilascio attestato art. 10 494/96 19/11/97
COORDINATORE PER L'ESECUZIONE
Arch. Aldo Ferraris di GRUPPO DELTA
Nato a Vercelli il 11.06.1948
Recapito Vercelli – Via Duomo, 31
Codice fiscale FRR LDA 48H11 L750V
Data affidamento incarico 29.11.2011 Data rilascio attestato art. 10 494/96 19/11/97
INDICE GENERALE
Elementi del piano di sicurezza e coordinamento
Parte 1 – Indicazioni generali
Parte 2 – Prescrizioni specifiche per il cantiere
Relazione tecnica
Descrizione dell’intervento
Dati generali dell’opera
Analisi del sito
Caratteristiche dimensionali e costruttive dell’opera
Durata presunta dei lavori
Costo presunto dell’opera
Programma di realizzazione delle opere
Modalità di attuazione delle fasi di lavoro
Costi della sicurezza
Elaborati grafici relativi al cantiere
Individuazione del cantiere su estratto Catasto Fabbricati
Inquadramento territoriale - Vista fotografica dall’alto
Oggetto dell’intervento – Documentazione fotografica
Planimetria di cantiere – scala 1:200
Pianta della chiesa – scala 1:100
Dettagli costruttivi
Programma esecuzione dei lavori - diagramma di Gantt
Schede tecniche allegate alle fasi di lavorazione
Elenco ditte appaltatrici (da completare in seguito alla scelta delle ditte appaltatrici)
Esecutori delle fasi di lavorazione: elenco addetti idonei per le attività (da compilare in seguito alla consegna del POS da parte delle ditte appaltatrici)
Trattamento dei dati personali ai sensi del D.Lgs. 196/2003
ELEMENTI DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
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PARTE 1 – INDICAZIONI GENERALI pag. 2
Premessa
Legislazione di riferimento
Visite mediche
Mezzi di protezione collettiva ed individuale
Segnaletica di sicurezza
Coordinamento e misure disciplinari
Indicazioni generali, attribuzioni e compiti in materia di sicurezza
Competenze del Direttore di Cantiere e Capo Cantiere
Competenze e obblighi delle maestranze
Regolamento di cantiere
Metodologia per la valutazione dei rischi
PARTE 2 – PRESCRIZIONI SPECIFICHE PER IL CANTIERE pag. 9
Telefoni utili
Pronto soccorso ed evacuazione antincendio
Documentazione da tenere in cantiere
Organizzazione generale del cantiere
Indicazioni operative
Valutazione delle spese prevedibili
ELEMENTI DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
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PREMESSA
Il presente Piano di igiene e sicurezza è il documento base per la prevenzione degli infortuni e l’igiene sul
lavoro in Cantiere.
Poichè si tratta di un’analisi preventiva dei rischi, lo stesso verrà aggiornato o integrato nel corso dei lavori,
ogni qualvolta sarà necessario.
LEGISLAZIONE DI RIFERIMENTO
PRINCIPI GENERALI DI TUTELA:
- Costituzione (artt. 32, 35, 41)
- Codice Civile (artt. 2043, 2050, 2086 ,2087)
- Codice Penale ( artt. 437, 451, 589, 590)
- D.M. 22 febbraio 1965: attribuzione all’ENPI dei campi relativi alle verifiche dei dispositivi e delle
installazioni di protezione contro le scariche atmosferiche e degli impianti di messa a terra.
- D.P.R. 1124/65: Testo unico disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro.
- Legge 300/70 : Statuto dei lavoratori.
- Legge 833/78: Istituzione del servizio sanitario nazionale.
- D.P.R. 619/80: Istituzione dell’ISPESL.
FUNZIONI DI VIGILANZA:
- D.P.R 520/55: Riorganizzazione centrale e periferica del Ministero del lavoro e della previdenza sociale.
- Legge 628/61: Modifiche all’ordinamento del Ministero del lavoro e della previdenza sociale.
- D.Lgs. 758/94: Modificazione alla disciplina sanzionatoria in materia di lavoro.
PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI:
- Legge 12/02/1955, n. 51: Delega al potere esecutivo ad emanare norme generali e speciali in materia di
prevenzione degli infortuni e di igiene del lavoro.
- D.P.R. 547/55: Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.
- D.P.R.302/56: Norme di prevenzione infortuni sul lavoro integrative di quelle emanate con D.P.R. 547/55.
- D.M. 3 aprile 1957: Attribuzione dei compiti inerenti alle verifiche e controlli ai sensi dell’art. 398 del D.P.R.
547/55.
- D.M. 12 settembre 1958: Istituzione del registro degli infortuni.
- D.M. 10 agosto 1984: Integrazioni al D.M. 12 settembre 1958 concernente l’approvazione del modello del
registro infortuni.
- D.Lgs. 475/92: Attuazione della Direttiva CEE 89/686 relativa ai dispositivi di protezione individuale.
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IGIENE DEL LAVORO:
- D.P.R. 303/56: Norme generali per l’igiene del lavoro.
- D.M. 28 luglio 1958: Presidi chirurgici e farmaceutici (Pacchetto di medicazione, Cassetta di P.S.).
- D.M. 21 gennaio 1987: Norme tecniche per l’esecuzione di visite mediche periodiche ai lavoratori esposti al
rischio di asbestosi.
- D.P.R. 336/94: Regolamento recante le nuove tabelle delle malattie professionali nell’Industria e
nell’agricoltura.
SICUREZZA NELLE COSTRUZIONI:
- D.P.R. 164/56: Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni.
- D.P.R. 320/56: Norme per la prevenzione degli infortuni e l’igiene del lavoro in sotterraneo.
- D.P.R. 321/56: Norme per la prevenzione degli infortuni e l’igiene del lavoro in aria compressa.
- D.P. 12 marzo 1959: Presidi medici-chirurgici nei cantieri per lavori in sotterraneo.
- D.P. 12 marzo 1959: Attribuzione dei compiti e determinazione delle modalità e delle documentazioni rela-
tive all’esercizio delle verifiche e dei controlli previste dalle norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro.
- D.M. 2 settembre 1968: Riconoscimento di efficacia di alcune misure tecniche di sicurezza per i ponteggi
metallici fissi sostitutive di quelle indicate nel D.P.R. 164/56.
- D.M. 4 marzo 1982: Riconoscimento di efficacia di nuovi mezzi e sistemi di sicurezza per i ponteggi sospesi
motorizzati.
- D.M. 28 maggio 1985: Riconoscimento di efficacia di un sistema individuale anticaduta per gli addetti al
montaggio e allo smontaggio dei ponteggi metallici.
- D.M. 12 marzo 1987: Modificazione al D.M. 4 marzo 1982 concernente il riconoscimento di efficacia di
nuovi mezzi e sistemi di sicurezza per i ponteggi sospesi motorizzati.
- D.M. 22 gennaio 2008, n. 38, “Disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno
degli edifici” (in sostituzione della Legge 5/3/1990 n. 46: Norme per la sicurezza degli impianti e relativo
Regolamento di applicazione).
AGENTI CHIMICI, FISICI E BIOLOGICI:
- D.LGS.277/91: Attuazione delle direttive CEE in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti
da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro, a norma dell’art. 7 della L. 212/90.
SICUREZZA SUL LAVORO:
D. LGS. 9 aprile 2008, n° 81 – Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro – Testo coordinato con le
modifiche introdotte dal D.Lgs. 106/2009
D.LGS. 493/96 attuazione della Direttiva CEE 92/58 concernente le prescrizioni minime per la segnaletica di
sicurezza e/o di salute sul luogo di lavoro
D.P.R. 459/96 Regolamento per l'attuazione delle direttive CEE 89/392, 91/368 e 93/68 relative alle macchine.
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VISITE MEDICHE
Saranno eseguite, a cura delle Ditte appaltatrici, le visite mediche, da parte del medico competente, prima
dell’inizio dei lavori e comunque nel rispetto di quanto è stabilito dal DPR 303/56 e DL 277/91.
MEZZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA E DI PROTEZIONE PERSONALE
Quando è possibile, i rischi vanno eliminati alla fonte.
Per i rischi che non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da
mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi e procedimenti atti eventualmente a riorganizzare il lavoro, si
dovrà ricorrere ai mezzi personali di protezione (DPI), che dovranno essere conformi alle norme di cui al D.Lgs.
475/92 e delle successive integrazioni e modifiche.
I DPI dovranno essere adeguati ai rischi da prevenire ed alle condizioni esistenti sui luoghi di lavoro; inoltre
dovranno tener conto delle esigenze ergonomiche e di salute del lavoratore ed essere adatti all’utilizzazione
secondo le esigenze.
La dotazione per il personale addetto sarà:
- Casco di protezione,
- Scarpe antinfortunistiche (invernali o estive),
- Guanti da lavoro,
- Tuta da lavoro (invernale o estiva),
mentre saranno distribuiti quando necessario:
- Cinture di sicurezza (in fase di montaggio / smontaggio di ponteggi e per lavori in quota senza protezioni
fisse),
- Occhiali, Visiere e Schermi,
- Mascherine antipolvere
- Cuffie auricolari
Eventuali altri dispositivi di protezione per particolari esigenze attualmente non prevedibili dovranno essere
utilizzati in caso di necessità su valutazione del Direttore di Cantiere.
SEGNALETICA DI SICUREZZA
Ricordiamo che lo scopo della segnaletica di sicurezza è quello di attirare l’attenzione su oggetti, macchine,
situazioni e comportamenti che possono provocare rischi, e non quello di sostituire la prevenzione e le misure di
sicurezza.
La segnaletica deve essenzialmente adempiere allo scopo di fornire in maniera facilmente comprensibile le
informazioni, le indicazioni, i divieti e le prescrizioni necessarie.
A titolo indicativo per questo cantiere si indicano le categorie dei cartelli che dovranno essere esposti:
- Avvertimento,
- Divieto,
- Prescrizione,
- Antincendio,
- Informazione.
Si rammenta che la segnaletica dovrà essere esposta - in maniera stabile e non facilmente rimuovibile:
- all’ingresso del Cantiere,
- lungo le vie di transito di mezzi di trasporto e di movimentazione,
- sui mezzi di trasporto,
- sugli sportelli dei quadri elettrici,
- nei luoghi dove sussistono degli specifici pericoli,
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SEGNALETICA DI SICUREZZA INSTALLATA IN CANTIERE
Tipologia cartello
Informazione
trasmessa
Collocazione
in cantiere
Responsabile
Installazione
e controlli
Vietato l’ingresso
agli estranei
Ingresso cantiere
capocantiere
Vietato sostare nel raggio
d’azione degli apparecchi
di sollevamento
Area di sollevamento dei
materiali con montacarichi
capocantiere
Attenzione
Caduta di materiali
dall’alto
Alla base del ponteggio
capocantiere
Obbligo di utilizzare
l’imbracatura di sicurezza
In prossimità di luoghi di
lavoro non protetti
capocantiere
Casco di protezione
obbligatorio
Area di cantiere
capocantiere
Calzature di sicurezza
obbligatorie
Area di cantiere
capocantiere
Guanti di protezione
obbligatori
Area di cantiere
capocantiere
Protezione obbligatoria
dell’udito
Uso di macchine e
attrezzature rumorose
capocantiere
Posizionamento
dell’estintore
Baracca di cantiere e area
di lavoro
capocantiere
Posizionamento
Cassetta di medicazione
Baracca di cantiere
capocantiere
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COORDINAMENTO E MISURE DISCIPLINARI
Tutto il personale, nessuno escluso, avrà l’obbligo dell’uso dei mezzi di protezione.
Le Imprese subappaltatrici ed i lavoratori autonomi - per non creare interferenze pericolose - dovranno
conoscere ed agire nel rispetto del presente Piano di sicurezza, che sottoscriveranno prima dell’inizio dei
lavori.
Per quanto riguarda le loro Fasi di lavoro, devono integrare il Piano di sicurezza e coordinamento con il
proprio Piano Operativo della Sicurezza, che non può essere in contrasto con il presente.
Il Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione adotterà i provvedimenti che riterrà più opportuni, per
l’inosservanza delle Norme e del Piano di sicurezza.
In particolare, a mezzo Ordini di servizio egli comunicherà all’Impresa principale (che sarà tenuta a rispettare
ed a far rispettare dai Subappaltatori, anche con i provvedimenti disciplinari previsti dal contratto di lavoro):
- Diffide al rispetto delle norme,
- Allontanamento della Ditta o del Lavoratore recidivo,
- La sospensione dell’intero lavoro o delle Fasi di lavoro interessate ed il ripristino delle condizioni di
sicurezza.
INDICAZIONI GENERALI, ATTRIBUZIONI E COMPITI IN MATERIA DI SICUREZZA
La salvaguardia della sicurezza dei lavoratori costituisce il criterio fondamentale nella conduzione dei lavori, ed
in applicazione di tale principio generale sarà buona norma ricordare sempre che:
- In nessun caso i lavori possono iniziare o proseguire quando siano carenti le misure di sicurezza
prescritte dalle leggi vigenti, e comunque richieste dalle particolari condizioni operative delle varie Fasi di
lavoro programmate nell’allegato Programma di esecuzione.
- Responsabili del Cantiere (Direttore, Capocantiere, preposti) e maestranze hanno la piena responsabilità,
nell’ambito delle proprie competenze, circa l’ottemperanza delle prescrizioni di sicurezza previste dalle leggi
vigenti ed in particolare di quanto verrà stabilito e verbalizzato nelle riunioni per la Formazione ed Informazione,
in cui ciascun dipendente verrà informato dei rischi esistenti in Cantiere, con particolare riguardo a quelli
attinenti alle mansioni affidate ed alle fasi lavorative in atto.
- I luoghi di lavoro al servizio del Cantiere dovranno in ogni caso rispondere alle norme di cui al Titolo II
del D.Lgs. 81/2008.
COMPETENZE DEL CAPO CANTIERE
- Egli ha la responsabilità della gestione tecnico-esecutiva dei lavori, così come risultano nel Programma di
esecuzione dei lavori e negli allegati ad ogni Fase lavorativa del presente Piano di sicurezza.
- Illustrerà a tutto il personale lo stesso Piano di sicurezza e verificherà che venga attuato quanto è in esso
contenuto o è regolato dalle leggi vigenti e dalle norme della buona tecnica.
-Presiederà normalmente all’esecuzione delle Fasi lavorative ma, in sua assenza, fornirà ai preposti tutte quante
le istruzioni necessarie alla prosecuzione dei lavori in sicurezza; disporrà però che non vengano comunque
eseguiti lavori con rischi particolari o non sufficientemente programmati.
- Provvederà affinchè tutte le macchine e le attrezzature saranno mantenute in efficienza ed utilizzate in modo
corretto e curerà l’affissione della segnaletica di sicurezza, di volta in volta, secondo le esigenze.
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COMPETENZE ED OBBLIGHI DELLE MAESTRANZE
- Il personale di cantiere è tenuto all’osservanza del Piano di sicurezza e di tutti gli obblighi e doveri posti
a carico dei lavoratori dalle norme di legge, ed ad attuare tutte le altre disposizioni impartite dal Direttore di
Cantiere-Capo cantiere e dai Preposti incaricati.
- In nessun caso deve rimuovere o modificare le protezioni ed i dispositivi di sicurezza.
- Deve sempre usare i mezzi personali di protezione che sono necessari, sia quelli in dotazione personale
che quelli forniti per lavori particolari, secondo le istruzioni ricevute e segnalarne al diretto superiore le
eventuali insufficienze o carenze.
- Deve esporre il tesserino di riconoscimento; che deve consentire l’inequivoco e immediato riconoscimento
del lavoratore interessato e quindi contiene: fotografia, nome, cognome, data di nascita, nome o ragione sociale
del datore di lavoro.
REGOLAMENTO DI CANTIERE
1. L'impresa esecutrice deve dichiarare per iscritto di aver ottemperato a tutti gli obblighi previsti dal
D.Lgs 81/2008 e che gli addetti hanno ricevuto adeguata formazione ed informazione.
2. L'impresa, prima di iniziare i lavori, deve comunicare il nominativo del RSPP e del medico competente.
3. L'impresa deve attestare per iscritto che i lavoratori sono vaccinati contro il tetano (L.292 del 5/3/63).
4. L'impresa deve utilizzare le attrezzature conformemente alle istruzioni del costruttore, senza apporre
modifiche nè rimuovere i dispositivi di sicurezza, ed effettuare le manutenzioni previste dal costruttore.
5. Prima di introdurre in cantiere un'attrezzatura non provvista del marchio CE, l'impresa dovrà attestare che
essa ha i requisiti di legge che la rendono idonea all'uso; dovrà inoltre dichiarare di impegnarsi a non
modificare l'attrezzatura nell'assetto per cui è stata dichiarata idonea all'uso.
6. Le macchine operatrici aventi bracci girevoli (semoventi, escavatori, gru a torre, falconi, derrik, ecc.)
dovranno essere, a fine giornata e nelle pause di lavoro, lasciate nell'assetto previsto dal costruttore, per
evitare, in caso di vento, sbandieramenti e/o urti pericolosi.
7. E' vietato introdurre in cantiere attrezzature portatili elettriche prive di doppio isolamento.
8. E' vietato introdurre in cantiere DPI che non abbiano i requisiti di cui all'art. 76 del D.Lgs. 81/2008.
9. L'impresa non dovrà lasciare sui luoghi di lavoro materiale infiammabile.
10. I materiali di risulta dovranno essere portati a terra in contenitori metallici ed avviati alla pubblica
discarica.
11. E' fatto divieto all'impresa di spandere nell’ambiente sostanze chimiche nocive.
12. E' fatto divieto all'impresa di utilizzare agenti cancerogeni; prima di introdurre una tale sostanza in cantiere,
l'impresa dovrà ottenere il benestare dopo aver presentato una relazione che motiva l'uso che intende fare e
la quantità necessaria, nonchè copia del documento della valutazione del rischio di cui agli artt. 28 e 29 del
D.Lgs. 81/2008 e di quanto dallo stesso previsto per le misure tecniche, organizzative e procedurali.
13. L'impresa dovrà impedire che vengano accesi fuochi nei locali chiusi, nei locali aperti o nei piazzali ove
siano presenti apparecchiature elettriche, cavi e/o materiali infiammabili.
14. In caso di infortunio chiamare immediatamente il Pronto Soccorso.
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METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
La valutazione del rischio effettivo avviene associando ad ogni Argomento di rischio per ogni sorgente
individuata una probabilità di accadimento di incidenti provocata da tale sorgente ed una magnitudo di danno
derivante atteso. La probabilità di accadimento è fissata in tre livelli di valore numerico 1-2-3. La magnitudo del
danno atteso è fissata parimenti in tre livelli di valore 1-2-3. L’entità del rischio associato ad ogni possibile
Argomento è rappresentata dal prodotto del volore della magnitudo del danno potenziale M per il valore della
probabilità di accadimento P relativi a quel rischio. Di seguito sono descritti i livelli di magnitudo e probabilità
considerati.
Scala dell'indice "M" (magnitudo del danno potenziale)
Basso (1)
Si sono verificati danni che hanno prodotto inabilità temporanea con prognosi inferiore o uguale a 3 giorni di
guarigione.
Nell’ambito dell’attività è stata individuata una tipologia di incidente durante una fase dell’attività che può
causare danni lievi a persone o cose. Sono presenti agenti biologici del gruppo 1, sostanze e/o preparati tossici
per ingestione, nocivi per inalazione e/o contatto cutaneo o irritanti.
Medio (2)
Si sono verificati danni che hanno prodotto inabilità temporanea con prognosi compresa tra 3 e 30 giorni.
Nell’ambito dell’attività è stata individuata una tipologia di incidente durante una fase dell’attività che può
causare danni moderati a persone o cose e/o produrre una limitata contaminazione dell’ambiente. Sono presenti
sostanze e/o preparati cancerogeni, agenti biologici del gruppo 2, molto tossici per ingestione e/o contatto
cutaneo, infiammabili, comburenti.
Alto (3)
Si sono verificati danni che hanno prodotto sulle persone effetti irreversibili (morte, perdite anatomiche e/o
funzionali). Si sono verificati danni che hanno prodotto inabilità temporanea con prima prognosi superiore a 30
giorni di guarigione.
Nell’ambito dell’attività è stata individuata una tipologia di incidente durante una fase dell’attività che può
causare danni gravi a persone o cose e/o produrre alta contaminazione dell’ambiente. Sono presenti sostanze e/o
preparati cancerogeni e tossici o molto tossici, altamente infiammabili, capaci di esplodere, molto pericolosi per
l’ambiente, agenti biologici dei gruppi 3 o 4.
Scala dell'indice "P" (probabilità - frequenza eventi)
Bassa (1)
Il fattore di rischio può provocare un danno solo in circostanze occasionali o sfortunate di eventi. Non sono noti
o sono nati solo rari episodi già verificatisi. Non esiste una correlazione tra attività lavorativa e fattori di rischio.
Esiste una correlazione tra l’attività e un miglior andamento infortunistico e/o di malattie professionali (tre /
cinque anni).
Media (2)
Il fattore di rischio può provocare un danno, anche se non in maniera automatica o diretto. E’ noto qualche
episodio che, per la tipologia considerata ha dato luogo a danno. L’attività lavorativa comporta la necessità di
intervento su attrezzatura di lavoro in funzionamento. Esiste una correlazione tra l’attività e/o il fattore di rischio
e le anomalie dell’andamento infortunistico e/o di malattie professionali su un periodo significativo (tre / cinque
anni).
Alta (3)
ELEMENTI DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
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Si sono registrati danni per la tipologia considerata (incidenti, infortuni, malattie professionali). L’attività
lavorativa richiede una particolare organizzazione del lavoro perché presenta interferenze, sovrapposizione,
incompatibilità di operazioni, ecc. Esiste una correlazione tra l’attività e/o il fattore di rischio ed il
peggioramento dell’andamento infortunistico e/o di malattie professionali su un periodo significativo (tre, cinque
anni). Sono state segnalate situazioni di rischio potenziale per danni gravi.
I valori del rischio per le varie combinazioni di probabilità di accadimento e magnitudo del danno potenziale
sono riassunti di seguito.
Molto alto (9)
Occorre individuare e programmare miglioramenti con interventi di protezione e prevenzione per ridurre sia la
probabilità che il danno potenziale.
Alto (6)
Occorre individuare e programmare miglioramenti con interventi di protezione e prevenzione per ridurre
prevalentemente o la probabilità o il danno potenziale.
Lieve (da 2 a 4)
Occorre verificare che i pericoli potenziali siano tenuti sotto controllo.
Trascurabile (1)
I pericoli potenziali sono tenuti sufficientemente sotto controllo.
ELEMENTI DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
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TELEFONI UTILI
Per poter affrontare rapidamente le situazioni di emergenza inseriamo in queste prime pagine, di rapida
consultazione, una serie di recapiti telefonici utili.
Si ricorda al responsabile di cantiere di riportarli, ben visibili, in prossimità del posto di lavoro perchè sia
di facile consultazione da parte di tutti, in caso di bisogno.
Si rammenta inoltre allo stesso la necessità di integrarli, prima dell’inizio dei lavori, con i recapiti telefonici dei
presidi più vicini.
Polizia (Soccorso pubblico) 113 Pronto Intervento 0381 340911
Carabinieri (Pronto intervento) 112 Stazione CC di Candia 0384 74007
Vigili del Fuoco 115
Pronto soccorso Ambulanze 118
Ospedale di Mortara 0384 2041
Ospedale di Mede 0384 8081 0384 820231
Pronto Soccorso: 0384 295858 (Mortara)
0384 79102 (Valle Lomellina)
Elettricità (ENEL) 800 900800
Acquedotto (ASM Vigevano) 0381 697211
Gas (ENEL GAS) 800 998998
Polizia Municipale 0384 74003 interno 3
Ufficio Tecnico Comunale 0384 74003 interno 8
PRONTO SOCCORSO ED EVACUAZIONE ANTINCENDIO
Il Cantiere è situato in Candia Lomellina, , in zona semi-centrale: l’area di intervento (Chiesa di San
Michele Arcangelo) è prospiciente via G. Marconi, strada comunale a basso traffico veicolare.
Entro un raggio di circa 15 km si trovano le strutture di pronto soccorso ed ospedaliere di Mortara e di
Mede: sono sufficienti 20 minuti circa per raggiungere il presidio sanitario.
Inoltre a circa 10 Km dall’area di cantiere si trova il casello autostradale Terranova sulla A/26 Genova
Voltri - Gravellona che permette un rapido collegamento con strutture sanitarie di livello nazionale.
Per il cantiere è sufficiente avere in dotazione una cassetta di medicazione contenente i presidi previsti
dall’Allegato 1 del D.M. 15 luglio 2003 n. 388, da collocare nel locale adibito a spogliatoio definito
all’interno del cantiere.
Ricordiamo che il contenuto minimo della cassetta di medicazione comprende: Guanti sterili monouso (5 paia). Visiera paraschizzi Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 1 litro (1). Flaconi di soluzione fisiologica ( sodio cloruro - 0, 9%) da 500 ml (3). Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole (10). Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole (2). Teli sterili monouso (2). Pinzette da medicazione sterili monouso (2). Confezione di rete elastica di misura media (1). Confezione di cotone idrofilo (1). Confezioni di cerotti di varie misure pronti all'uso (2). Rotoli di cerotto alto cm. 2,5 (2).
ELEMENTI DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
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Un paio di forbici. Lacci emostatici (3). Ghiaccio pronto uso (due confezioni). Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari (2). Termometro. Apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa.
Poichè non sono previsti depositi di carburante o l’utilizzo di prodotti particolarmente infiammabili, nel
Cantiere sarà sufficiente collocare anche:
- idonea segnaletica di cantiere;
- n° 1 estintore portatile, in zona facilmente accessibile: può essere posizionato all’interno del deposito
attrezzi, e portato nei pressi della zona lavorativa in caso di necessità.
L’idonea formazione ed informazione di tutto il personale comprenderà anche le relative esercitazioni in
materia di pronto soccorso e di antincendio.
DOCUMENTAZIONE DA TENERE IN CANTIERE
- il presente PSC
- POS delle ditte appaltatrici.
- Planimetria del Cantiere con l’ubicazione di tutti i servizi e le aree di lavorazione fuori opera e di stoccaggio.
- Dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico di cantiere.
- Libretto autorizzazione ministeriale per ponteggi metallici (se utilizzati).
- Libretti d’uso e manutenzione delle macchine ed attrezzature.
- Libretti di immatricolazione per impianti di sollevamento di portata superiore a 200 Kg, o documenti inviati
all'ISPESL attestanti la richiesta di prima verifica.
- Annotazioni delle verifiche trimestrali delle funi e catene degli impianti di sollevamento.
- Nomine dei soggetti referenti per la sicurezza.
- Notifica preliminare all’ASL competente.
- Documenti attestanti la formazione e l’informazione degli addetti.
- Eventuali Verbali di riunioni periodiche.
- Schede tossicologiche di eventuali prodotti pericolosi (chimici, ecc.) se impiegati in cantiere.
ELEMENTI DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
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ORGANIZZAZIONE GENERALE DEL CANTIERE
I lavori riguardano opere di manutenzione straordinaria per il risanamento da umidità della Chiesa di
San Michele Arcangelo in Candia Lomellina, comprendenti:
- formazione di vespaio aerato per il risanamento da umidità della pavimentazione interna, delle
camere ipogee e delle murature perimetrali.
- installazione di un sistema elettronico di deumidificazione passivo (tipo MUR-TRONIC o similari),
per l’eliminazione della risalita capillare.
Per i dettagli vedere la relazione tecnica.
I lavori previsti si svolgono quasi interamente all’interno della chiesa.
L’area di cantiere è costituita dal fabbricato (interno chiesa e perimetro esterno); non vi sono spazi esterni
di pertinenza, se non il sagrato su strada: tutto il perimetro esterno del fabbricato, ad eccezione della
facciata, confina con proprietà private (vedi planimetria di cantiere).
Occorrerà quindi richiedere le autorizzazioni alle proprietà confinanti per le lavorazioni da effettuarsi sul
perimetro esterno della chiesa, ovvero: - sul lato Ovest della Chiesa, che affaccia su area di altra proprietà, con accesso carraio su via Marconi, a
confine con la facciata principale della chiesa
- sul lato Sud (zona absidale) e sul lato Est, che confinano con area a verde privato.
L’installazione delle attrezzature e delle aree di servizio all’attività di cantiere è prevista sul sagrato; sarà
allestita adeguata recinzione provvisoria, in modo tale da inibire l’accesso ai non addetti ai lavori.
E’ necessario prevedere l’allestimento di servizi provvisionali, costituiti da:
- baraccamento prefabbricato ad uso spogliatoio e deposito attrezzi, che conterrà la cassetta di
medicazione e n. 1 estintore per eventuali emergenze; in aggiunta è disponibile una parte del locale
sacrestia, sul retro della chiesa;
- servizio igienico chimico in box mobile prefabbricato; in alternativa è presente un locale pubblico
(bar) di fronte alla chiesa.
Se necessario, previa richiesta di autorizzazione alla proprietà Rosina, l’area esterna sul lato nord-est
della chiesa potrà essere utilizzata a supporto dell’attività di cantiere per :
- lo spazio per deposito temporaneo di materiali;
- lo spazio per lavorazioni e confezionamento di materiali fuori opera (lavorazioni da banco, postazione
betoniera, ecc.).
Non è necessario definire una viabilità all'interno del cantiere.
La viabilità esterna è quella comunale.
Gli automezzi necessari per le operazioni di carico/scarico di materiali necessari al cantiere
(approvvigionamento di nuovo materiale e operazioni di carico dei materiali provenienti dalle rimozioni e
dalle demolizioni) dovranno sostare su strada, adeguatamente segnalati per la sicurezza della circolazione
veicolare su via Marconi.
Predisporre in sicurezza la sosta dei mezzi di cantiere mediante apposita segnaletica temporanea ed
eventuale controllo di addetto.
L'impianto elettrico e di terra di cantiere saranno realizzati dalla stessa ditta esecutrice o da ditta
specializzata che ai sensi del DM 37/2008 ne certificherà la conformità alle norme CEI e a quanto
prescritto dalla vigente legislazione.
Utilizzare piccolo gruppo elettrogeno da cantiere.
È fatto obbligo all’Impresa di verificare preventivamente i luoghi al fine di potersi adeguare con mezzi e
comportamenti ad eventuali mutamenti del contesto imprevedibili all’atto della stesura del presente piano
di sicurezza.
ELEMENTI DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
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INDICAZIONI OPERATIVE
RISCHI PROVENIENTI DALL'AMBIENTE
Non sono stati riscontrati particolari rischi provenienti dall'ambiente esterno.
IMPIANTI DI ALIMENTAZIONE E RETI PRINCIPALI DI ELETTRICITA', ACQUA,
GAS ED ENERGIA DI QUALSIASI TIPO
Le lavorazioni previste non riguardano linee tecniche interrate o aeree.
Fare comunque riferimento all’Ufficio Tecnico del Comune per eventuali necessità.
PRESENZA DI CONDUTTURE SOTTERRANEE O AEREE
L'area di intervento è libera da elementi che possano ostacolare i lavori, ovvero non sono presenti reti
aeree e/o sotterranee.
Si segnala la presenza di un cavo elettrico tesato a partire dallo spigolo destro della facciata principale, ad
altezza di circa 8 m da terra, che non interferisce con i lavori ma cui prestare attenzione.
MISURE GENERALI DI PROTEZIONE DA ADOTTARE CONTRO IL RISCHIO DI CADUTA
DALL'ALTO
Non sono previste lavorazioni con possibilità di caduta dall'alto.
In fase di utilizzo di scale fare riferimento alla vigente normativa in fatto di sicurezza.
DISPOSIZIONI VARIE
E' prevista una riunione prima dell'inizio dei lavori a cui partecipano il coordinatore per la sicurezza in
fase di progettazione e di esecuzione, i datori di lavoro delle ditte esecutrici e i rappresentanti dei
lavoratori per la sicurezza, nella quale illustrare il presente piano di sicurezza e fornire tutti i chiarimenti
del caso sulle procedure operative.
VALUTAZIONE, IN RELAZIONE ALLA TIPOLOGIA DEI LAVORI, DELLE SPESE PREVEDIBILI
PER L'ATTUAZIONE DEI SINGOLI ELEMENTI DEL PIANO
Non sono previste lavorazioni particolari e pericolose nell'ambito del cantiere, per cui il rispetto della sicurezza
dovrà essere insito nelle normali procedure di lavoro.
In questo senso sono a carico dell’impresa tutti i dispositivi, le attrezzature e gli approntamenti per
eseguire i lavori in sicurezza ai sensi del D.Lgs. 81/2008 (sicurezza sui luoghi di lavoro).
In caso di utilizzo dei ponteggi o trabattelli, seguire le istruzioni, le procedure e gli schemi di montaggio riportati
sul libretto di autorizzazione ministeriale.
Le spese prevedibili quali oneri della sicurezza sono valutate complessivamente in € 2.200,00 per oneri
della sicurezza e sono compresi nell’importo dei lavori.
Per il dettaglio vedi la relazione tecnica.
Relazione tecnica allegata al piano di sicurezza e coordinamento
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RELAZIONE TECNICA
Descrizione dell’intervento
Dati generali dell’opera
Analisi del sito
Caratteristiche dimensionali
Durata presunta dei lavori
Costo presunto dell’opera
Programma di realizzazione delle opere
Modalità di attuazione delle fasi di lavoro
Costi della sicurezza
Relazione tecnica allegata al piano di sicurezza e coordinamento
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DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO
Dati generali dell'opera
I lavori consistono in opere di manutenzione straordinaria per il risanamento da umidità della
Chiesa di San Michele Arcangelo in Candia Lomellina, comprendenti:
- formazione di vespaio aerato per il risanamento da umidità della pavimentazione interna, delle
camere ipogee e delle murature perimetrali;
- installazione di un sistema elettronico di deumidificazione passivo (tipo MUR-TRONIC o
similari), per l’eliminazione della risalita capillare.
L’intervento prevede in sintesi:
1. Opere provvisionali:
- allestimento area di cantiere
2. Opere di risanamento da umidità delle murature perimetrali e delle cripte sotterranee
- demolizione della pavimentazione in battuto di cemento dell’aula e della pavimentazione in
cotto delle cappelle laterali e di parte della sagrestia, con asportazione di uno strato di
terreno dello spessore di 50 cm;
- posa in opera di n. 20 pozzetti prefabbricati in cls vibrato, senza fondo, dimensioni interne
40x40 cm, altezza 80 cm, completi di griglia in cemento, che costituiscono le “prese”
esterne per il sistema di ventilazione del vespaio;
- scavo per formazione di vespaio aerato
- formazione di vespaio aerato costruito con casseri modulari a perdere, in propilene riciclato
di altezza 27-40 cm, e caldana superiore in cls armato con rete elettrosaldata, con sistema di
ventilazione tramite tubazioni in PVC fuoriuscenti all’interno dei pozzetti.
L’intervento di risanamento è esteso alle camere ipogee “cripte”: una volta messo in vista
l’estradosso delle volte, a seguito dello scavo per la predisposizione del vespaio aerato,
l’interno delle cripte sarà messo in collegamento con il vespaio stesso mediante la posa in
opera di tubi in pvc ai fini della ventilazione delle cripte.
3. Installazione di un sistema elettronico di deumidificazione di tipo passivo, costituito da:
- apparecchiatura con adeguato raggio d’azione posizionato a parete come da specifiche della
ditta produttrice.
Analisi del sito
L'area in cui si svolgeranno i lavori è sita in Candia Lomellina (Pv) in via G. Marconi, all’interno
del nucleo urbano, nelle immediate vicinanze della piazza principale del paese, Piazza San Carlo.
L’edificio religioso confina:
- a Nord con via Marconi (facciata principale) con ingresso alla chiesa da sagrato avente
profondità di circa 7 m;
- sugli altri lati con terreni di altre proprietà: non vi sono spazi esterni di pertinenza, se non il
sagrato su strada.
Al lato Ovest della Chiesa si accede da cancello carraio su via Marconi, larghezza circa 4,5 m, a
confine con la facciata principale della chiesa, che immette su area residenziale di altra proprietà;
Relazione tecnica allegata al piano di sicurezza e coordinamento
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nelle vicinanze del campanile è presente un fabbricato ad uso deposito / autorimessa distante meno
di 4 m dalla chiesa.
Il terreno è in pendenza, a salire dal cancello (in linea con la facciata della chiesa) verso l’abside: il
dislivello è di circa 1 metro, da tenere presente per il montaggio dei ponteggi su questo lato.
Il lato Sud (zona absidale) e il lato Est confinano con area a verde privato a cui si accede da cancello
carraio esistente al numero civico 21 di via Marconi.
La chiesa è conformata a navata centrale (aula) con cappelle laterali e abside.
La copertura, recentemente rifatta, è a doppia falda sulla navata centrale e a falda unica sulle
cappelle laterali; l’orditura è in legno con manto in coppi.
La strada di accesso comunale, via G. Marconi, è a basso traffico veicolare, a doppio senso di
marcia; con sezione di larghezza 8.50 m circa.
Si segnala la presenza di un cavo elettrico tesato a partire dallo spigolo destro della facciata
principale, ad altezza di circa 8 m da terra, che non interferisce con i lavori ma cui prestare
attenzione.
L'area di intervento è libera da elementi che possano ostacolare i lavori.
Non sono ipotizzabili pericoli per le aree limitrofe derivanti dalla presenza del cantiere, se non la
presenza temporanea di automezzi fermi su strada per carico / scarico di materiali: la sosta dovrà
essere adeguatamente segnalata per la sicurezza della circolazione veicolare su via Marconi.
Caratteristiche dimensionali
La superficie della pavimentazione interna della chiesa da demolire è la seguente:
- Navata centrale: 158 mq
- Abside: 35 mq
- Cappelle: 117 mq
Le altezze interne sono le seguenti:
- Navata centrale h= 12,6 m circa in chiave di volta
h= 8,6 m circa trabeazione, imposta archi
- Cappelle h= 4,6 m circa imposta volte
h= 6,7 m circa chiave di volta
Durata presunta dei lavori
La durata presunta dei lavori descritti in precedenza è di giorni 90.
Costo presunto dell'opera
La spesa complessiva presunta è di € 45.000,00 ed è comprensiva degli oneri per la sicurezza.
Relazione tecnica allegata al piano di sicurezza e coordinamento
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PROGRAMMA DI REALIZZAZIONE DELLE OPERE
Sono previste le seguenti FASI lavorative, qui suddivise per tipologia di opere:
1. IMPIANTO DI CANTIERE
Installazione del cantiere, con adeguata cartellonistica e segnaletica
Predisposizione di baraccamenti di cantiere (spogliatoio/deposito attrezzi, servizio igienico
chimico) nell’area del sagrato sul fronte della chiesa.
Impianto elettrico e di terra di cantiere (utilizzo di piccolo gruppo elettrogeno)
Installazione di betoniera elettrica e altre macchine da cantiere
Approvvigionamento di materiali
2. DEMOLIZIONI E RIMOZIONI
Rimozione di pavimentazioni interne, compresi sottofondi e battuti di cemento
3. SCAVI
Scavo per formazione di vespaio aerato sotto-pavimento
Scavo per posa pozzetti prefabbricati in cls
4. OPERE DI RISANAMENTO
Formazione di vespaio aerato al di sotto della pavimentazione interna, realizzato con casseri
modulari a perdere in propilene riciclato e caldana superiore in cls armato con rete
elettrosaldata, con sistema di ventilazione tramite tubazioni in PVC fuoriuscenti all’esterno in
appositi pozzetti
1 demolizione della pavimentazione esistente (aula, cappelle, abside) con rimozione del
sottofondo in malta cementizia;
2 scavo di cassonetto per formazione del vespaio aerato;
3 taglio nelle murature perimetrali (carotaggio) per la fuoriscita delle tubazioni di
ventilazione all’interno del vespaio e all’esterno nei pozzetti di ventilazione;
4 posa di pozzetti prefabbricati in cls (terminali di aerazione del vespaio), aperti sul fondom
con scavo di profondità adeguata e posa di mariale ghiaioso per formazione di fondo
drenante; i pozzetti sono completi di griglia superiore in cemento;
5 getto di cls magro per la formazione di sottofondo del vespaio;
6 posa degli elementi in PVC a cassero tipo IGLU;
7 posa delle tubazioni di ventilazione per il vespaio;
8 getto di cls, armato con rete elettrosaldata, per la formazione della caldana superiore del
vespaio;
Deumidificazione delle strutture murarie e delle cripte da umidità di risalita capillare mediante
l’installazione di un sistema elettronico di deumidificazione passivo. Si tratta di una fornitura
scorporata dai lavori principale, da affidare a ditta specializzata.
Relazione tecnica allegata al piano di sicurezza e coordinamento
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5. SMONTAGGIO CANTIERE
Smontaggio opere provvisionali (recinzione provvisoria, spogliatoio e deposito attrezzature)
Rimozione segnaletica di cantiere
La collocazione temporale (inizio/fine) e la durata delle varie fasi è stata analizzata con una
stima di massima ed è visualizzata nell’allegato diagramma di Gantt: l’Appaltatore è tenuto a
fornire obbligatoriamente il piano di lavoro dettagliato per ognuna delle fasi individuate, con
il programma cronologico esplicitato per ogni lavorazione, in modo da poter coordinare le fasi
che risultano sovrapposte e che potrebbero creare interferenze tra le diverse lavorazioni.
Relazione tecnica allegata al piano di sicurezza e coordinamento
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MODALITA’ DI ATTUAZIONE DELLE FASI DI LAVORO
IMPIANTO DI CANTIERE
I lavori si svolgono:
- sul perimetro esterno della chiesa (scavo e posa di pozzetti),
- all’interno della chiesa (realizzazione di vespaio aerato).
Non essendovi spazi esterni di pertinenza utilizzabili, se non il sagrato su strada, occorrerà
richiedere le autorizzazioni alle proprietà confinanti per le operazioni da svolgere sul perimetro
esterno della chiesa.
L’area del sagrato, che ha dimensioni di circa 7 m di profondità per 18 m (larghezza facciata
principale), sarà chiuso verso l’esterno con recinzione provvisoria per essere utilizzato come area
logistica per il cantiere: saranno definite le seguenti zone:
- baraccamento prefabbricato ad uso spogliatoio e ufficio di cantiere che conterrà la cassetta di
medicazione e n. 1 estintore per eventuali emergenze;
- servizio igienico chimico in box mobile prefabbricato.
- deposito temporaneo di materiali,.
- spazio per lavorazioni e confezionamento di materiali fuori opera (lavorazioni da banco,
betoniera, ecc.).
Installare segnaletica di cantiere con:
tabellone lavori e autorizzazioni comunali
divieto di accesso ai non addetti ai lavori
cartello indicante le principali norme di sicurezza e di comportamento all’interno del cantiere.
L'impianto elettrico e di terra saranno realizzati dalla stessa ditta esecutrice o da ditta specializzata
che ai sensi del DM 37/2008 ne certificherà la conformità alle norme CEI e a quanto prescritto dalla
vigente legislazione.
Utilizzare piccolo gruppo elettrogeno da cantiere.
La betoniera elettrica deve essere collegata elettricamente e a terra seguendo la normativa vigente.
L’uso eventuale di trabattelli deve avvenire secondo le indicazioni fornite dal costruttore; le ruote
devono essere fornite di dispositivo di blocco, i piani di scorrimento devono essere livellati.
APPROVVIGIONAMENTO DI MATERIALI
Segnalare la zona interessata alle operazioni di carico/scarico e vietare la presenza di non addetti ai
lavori.
Nella movimentazione manuale di carichi far rispettare le istruzioni impartite per una corretta
posizione da assumere: in caso di carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con
l’intervento di più persone.
DEMOLIZIONI - RIMOZIONI
Segnalare la zona di intervento, e se necessario delimitarla con sbarramenti sui lati esterni.
Vietare la presenza di qualsiasi persona non autorizzata.
Relazione tecnica allegata al piano di sicurezza e coordinamento
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Per le demolizioni utilizzare martello demolitore e attrezzi manuali. Il materiale di risulta deve
essere smaltito alla pubblica discarica.
Al fine di ridurre il sollevamento di polvere i materiali di risulta devono essere adeguatamente
irrorati con acqua.
Per i carotaggi nelle murature utilizzare apposito attrezzo carotatrice.
Seguendo le lavorazioni verificare le condizioni delle parti in demolizione e di quelle limitrofe,
segnalando tempestivamente eventuali problemi di instabilità.
Utilizzare i dispositivi di protezione individuale: casco, guanti, scarpe antinfortunistiche,
mascherine, cuffia antirumore.
Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi manuali, con particolare riguardo alla solidità
degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.
Utilizzare attrezzi elettrici con doppio isolamento.
La zona di lavoro deve essere mantenuta in ordine e liberata dal materiale di risulta.
Nella movimentazione manuale di carichi far rispettare le istruzioni impartite per una corretta
posizione da assumere: in caso di carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con
l’intervento di più persone.
Predisporre spazio di sosta su strada per l’automezzo di carico del materiale di risulta, da portare
successivamente alla pubblica discarica; la sosta dovrà essere adeguatamente segnalata per la
sicurezza della circolazione veicolare e pedonale.
SCAVI
Lo scavo per le opere di risanamento verrà eseguito a macchina, con l’utilizzo di miniescavatore, e
rifinito a mano ove necessario e ove non sia possibile accedere con il mezzo.
Tenersi a distanza di sicurezza dal mezzo operativo in movimento e prestare attenzione alle
segnalazioni acustiche e luminose e alla segnaletica di sicurezza.
Non accumulare terreno o materiali in prossimità del ciglio dello scavo.
Vietare la presenza di persone non addette ai lavori.
Per le parti di scavo da eseguire a mano, usare i dispositivi di protezione individuale (guanti e
calzature di sicurezza) e verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi manuali.
Nella movimentazione manuale di carichi far rispettare le istruzioni impartite per una corretta
posizione da assumere: in caso di carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con
l’intervento di più persone.
OPERE IN CALCESTRUZZO
Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi manuali, con particolare riguardo alla solidità
degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.
Usare i dispositivi di protezione individuale: casco, guanti e calzature di sicurezza, occhiali,
indumenti protettivi.
Casseri
L’uso della sega circolare è autorizzata solo per personale competente, verificando la dotazione di
tutte le protezioni.
Ferro di armatura
Relazione tecnica allegata al piano di sicurezza e coordinamento
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Il sollevamento e la movimentazione deve essere effettuato da personale competente: effettuare una
corretta ed idonea imbracatura del materiale da sollevare.
Per la posa impartire disposizioni precise per impedire che l’armatura metallica possa procurare
danni agli addetti.
Proteggere o segnalare le estremità dell’armatura metallica sporgenti.
Getto del calcestruzzo
Il calcestruzzo per la realizzazione del vespaio aerato verrà fornito da autobetoniera; il getto verrà
effettuato con l’ausilio di pompa con sbraccio snodabile e ove non possibile a mano mediante
carriole. Il mezzo arriverà al cantiere ad andatura ridotta e facendo attenzione alla eventuale
presenza di altri mezzi in movimento.
L'area di stazionamento deve essere segnalata e delimitata per evitare interferenze con persone o
mezzi non addetti ai lavori.
OPERE SU MURATURE
Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi manuali.
Usare i dispositivi di protezione individuale: casco, guanti e calzature di sicurezza.
Nella movimentazione manuale di carichi far rispettare le istruzioni impartite per una corretta
posizione da assumere: in caso di carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con
l’intervento di più persone.
Relazione tecnica allegata al piano di sicurezza e coordinamento
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COSTI DELLA SICUREZZA
Non sono previste lavorazioni particolari e pericolose nell'ambito dell’intervento, per cui il rispetto
della sicurezza sarà insito nelle normali procedure di lavoro.
In questo senso l’impresa deve fornire tutti i dispositivi, le attrezzature e gli approntamenti per
eseguire i lavori in sicurezza ai sensi del D.Lgs. 81/2008 (sicurezza sui luoghi di lavoro).
I costi della sicurezza prevedibili per i lavori in oggetto sono valutati in € 2.200,00 secondo il
computo metrico estimativo di seguito allegato.
Sono identificate le seguenti categorie di oneri della sicurezza:
- Impianti di cantiere
- Opere di segregazione delle aree
- Segnaletica di sicurezza
- Dotazione di pronto soccorso
- Dotazione antincendio
- Dispositivi di protezione individuale
- Oneri per il coordinamento sicurezza
Tutti gli oneri della sicurezza sono compresi nell’importo dei lavori e non sono soggetti a ribasso
d’asta.
CHIESA SAN MICHELE ARCANGELO - CANDIA LOM.NA (PV)
Intervento di risanamento da umidità
ONERI DELLA SICUREZZA
codice N VOCE UM FATTORI PARZ. QUANT.PREZZO
UNITARIOIMPORTO
L1 L2 L3 P N
IMPIANTI DI CANTIERE
M15013.b 1 Prefabbricato modulare per spogliatoi/ufficio di cantiere,
dimensioni 4500x2400 mm altezza 2,70 m, costo al mese n 1,00 2 2,00 2,00 50,57 101,14
M15014 2 Trasporto in cantiere, montaggio e smontaggio di
monoblocco prefabbricato per logistica n 1,00 1,00 1,00 285,06 285,06
M15016 Bagno chimico portatile, dimensioni 110x110x 230 cm,
compreso allestimento e successivo smontaggio a fine
lavori, manutenzione settimanale, ed ogni accessorio per
l'utilizzo. Costo al mese n 1,00 2 2,00 2,00 130,00 260,00
M15007.b
M15008
3 Tettoie per la protezione dall'investimento di oggetti
caduti dall'alto, fissate su struttura, inclusa nel prezzo,
compreso fornitura del materiale, valutata al costo di
utilizzo per un anno, montaggio, smontaggio e ritiro dello
stesso a fine lavoro: con lamiere in acciaio zincate e
grecate da 8/10 mmmq 2,00 2,50 5,00 5,00 36,54 182,70
NP 4 Impianto elettrico di cantiere cpo 1 400,00 400,00
SEGREGAZIONE AREE
5 Recinzione provvisoria modulare da cantiere in pannelli
di altezza 200 cm e larghezza 350 cm, con tamponatura
in rete elettrosaldata con maglie 35x250 mm e tubolari
laterali o perimetrali diametro 40 mm, fissati a terra su
basi in calcestruzzo, uniti tra loro con giunti zincati con
collare, comprese aste di controventatura
area sagrato = 6,50+18,2+6,50 = 31,20 m
M15017.a allestimento in opera e successivo smontaggio a fine
lavori
m 31,20 31,20 31,20 1,15 35,88
M15017.b costo di utilizzo mensile m 31,20 2 62,40 62,40 0,32 19,97
M15025 6 Delimitazione zone di lavoro (percorsi, aree interessate
da vincoli di accesso) realizzata con la stesura di un
doppio ordine di nastro in polietilene stampato bicolore
(bianco e rosso), sostenuto da appositi paletti di
sostegno in ferro, altezza 1,2 m, fissati nel terreno a
distanza di 2 m, compresa fornitura del materiale, da
considerarsi valutata per tutta la durata dei lavori,
montaggio e smontaggio della struttura m 100,00 0,74 74,00
SEGNALETICA
M15025.c 7 Cartelli di pericolo, conformi al DLgs 493/96, in lamiera di
alluminio 5/10, con pellicola adesiva rifrangente
grandangolare; costo di utilizzo mensile n 2,00 2 4,00 4,00 0,42 1,68
M15026.d 8 Cartelli di divieto, conformi al DLgs 493/96, in lamiera di
alluminio 5/10, con pellicola adesiva rifrangente
grandangolare; costo di utilizzo mensile n 3,00 2 6,00 6,00 0,41 2,46
M15027.c 9 Cartelli di obbligo, conformi al DLgs 493/96, in lamiera di
alluminio 5/10, con pellicola adesiva rifrangente
grandangolare; costo di utilizzo mensile n 2,00 2 4,00 4,00 0,42 1,68
M15033.f 10 Cartelli riportanti indicazioni associate di avvertimento,
divieto e prescrizione, conformi al DLgs 81/08, in lamiera
di alluminio 5/10, con
pellicola adesiva rifrangente; costo di utilizzo mensile n 2,00 2 4,00 4,00 0,89 3,56
M15034 11 Posizionamento a parete o altri supporti verticali di
cartelli di sicurezza, con adeguati sistemi di fissaggio n 9,00 9,00 9,00 6,28 56,52
PRONTO SOCCORSO
M15198.b 12 Cassette in ABS complete di presidi chirurgici e
farmaceutici secondo le disposizioni del DM 28/7/1958
integrate con il DLgs 626/94; da valutarsi come costo di
utilizzo mensile del dispositivo comprese le eventuali
reintegrazioni dei presidi: cassetta, dimensioni 44,5 x 32
x 15 cm, completa di presidi secondo l'art. 2 DM 28/7/58 n 1,00 2 2,00 2,00 4,53 9,06
SICUREZZA ANTINCENDIO
CHIESA SAN MICHELE ARCANGELO - CANDIA LOM.NA (PV)
Intervento di risanamento da umidità
ONERI DELLA SICUREZZA
codice N VOCE UM FATTORI PARZ. QUANT.PREZZO
UNITARIOIMPORTO
L1 L2 L3 P N
NP 13 Nolo di estintore a polvere da 6 kg tipo ABC omologato,
compresi oneri per trasporto e manutenzione periodica.
Prezzo per sei mesi o frazione n 1,00 1,0 1,00 1,00 21,90 21,90
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
M15102.a 14
Elmetto in polietilene ad alta densità, bardatura
regolabile, fascia antisudore, sedi laterali per inserire
adattatori per cuffie e visiere, peso pari a 350 g; costo di
utilizzo mensile n 6,00 2 12,00 12,00 0,58 6,96
M15115.a 15 Occhiali di sicurezza a mascherina con montatura in
vinile dotata di bordatura laterale, lenti in policarbonato;
costo di utilizzo mensile: con
sistema di aerazione a forellini n 6,00 2 12,00 12,00 1,86 22,32
M15129 16 Facciale filtrante per polveri non nocive; costo di utilizzo
mensile n 6,00 2 12,00 12,00 0,14 1,68
M15117 17 Cuffia antirumore per esposizione a livelli medi di rumore,
peso 180 g, confezionata a norma UNI EN 352/01 con
riduzione semplificata del rumore
(SNR) pari a 27 dB; costo di utilizzo mensile n 3,00 2 6,00 6,00 1,40 8,40
M15120.a 18 Inserti auricolari monouso costituiti da materiale morbido
in schiuma poliuretanica ipoallergica, confezionati a
norma UNI EN 352/02 con
riduzione semplificata del rumore (SNR) pari a 31 dB:
valutati a coppia: inserti senza cordicella n 15,00 6 90,00 90,00 0,14 12,60
M15144.d 19 Guanti da lavoro in filato leggero, dotati di marchio di
conformità CE ai sensi del DLgs 475/92 (1 categoria);
costo di utilizzo mensile a paio: in cotone e nylon con
palmo puntinato in PVC n 6,00 2 12,00 12,00 1,45 17,40
M15152.b 20 Scarpa a norma UNI EN 345, puntale di acciaio,
assorbimento di energia nel tallone, antistatica, con
tomaia impermeabile in pelle naturale foderata, con
suola in poliuretano bidensità (antiolio, antiacido); costo
di utilizzo mensile a paio: scarpa alta n 6,00 2 12,00 12,00 7,71 92,52
M15158 21 Stivali a norma UNI EN 345, con suola e gambale, suola
di usura in nitril-grip, protezione S4, puntale
antischiacciamento in acciaio; costo di utilizzo mensile a
paio n 3,00 2 6,00 6,00 2,97 17,82
M15178.b 22 Imbracatura di sicurezza a norma UNI EN 361 e 358,
completa di cintura di posizionamento, taglia unica
regolabile, ancoraggio dorsale e sternale e due laterali,
cordino di ancoraggio regolabile con moschettone; costo
di utilizzo mensile n 2,00 2 4,00 4,00 1,87 7,48
COORDINAMENTO SICUREZZA
NP 23 Incontri iniziali e periodici del responsabile di cantiere e
dei datori di lavoro con il coordinatore per l'esecuzione
per l'esame del PSC, dei POS e direttive di attuazione.
Previste 8 ore per 2 persone a 35,00 €/ora cpo 1,00 1,00 1,00 560,00 560,00
Sommano 2.202,79
Arrotondamento -2,79
TOTALE ONERI DELLA SICUREZZA 2.200,00
ELABORATI GRAFICI RELATIVI AL CANTIERE
Individuazione del cantiere su Estratto catasto fabbricati
Inquadramento territoriale - Vista fotografica dall’alto
Oggetto dell’intervento – Documentazione fotografica
Planimetria di cantiere – scala 1:200
Pianta piano terra – scala 1:100
Dettagli vespaio aerato – scala 1:20
Scheda tecnica allegata alla fase di lavorazione
Indice delle schede per le fasi di lavorazione
1. Opere provvisionali Allestimento area di cantiere
2. Opere provvisionali Installazione impianto di terra
3. Opere provvisionali Installazione impianto elettrico di cantiere
4. Opere provvisionali Impianti di cantiere (macchine per lavorazioni)
5. Opere accessorie Approvvigionamento di materiali
6. Demolizioni e rimozioni Demolizioni e rimozioni
7. Scavi Scavo generale e a sezione obbligata
8. Opere in c.a. Fornitura di calcestruzzo su autobetoniera
9. Opere in c.a. Sollevamento e getto di calcestruzzo con pompa
10. Completamento rustico Vespai e sottofondi in calcestruzzo
11. Opere accessorie Preparazione malte
12. Consolidamenti Opere su elementi in muratura
13. Assistenze murarie Assistenze murarie
14. Impianti tecnici Rete tubazioni per aerazione cripte
15. Finiture Intonaci
16. Finiture Pavimenti
17. Smobilizzo di cantiere Smontaggio di attrezzature e opere provvisionali
N.B. I riferimenti normativi riportano gli articoli dei singoli decreti vigenti prima dell’entrata in
vigore del D.Lgs. 81/2008 “Testo Unico sulla sicurezza” che li ha ricompresi tutti.
Scheda tecnica allegata alla fase di lavorazione
ID Fase di lavorazione Opere provvisionali - Allestimento area di cantiere
1 Opere relative a:
delimitazione di aree di servizio e lavorazioni
installazione segnaletica e cartellonistica di sicurezza
allestimento spogliatoio, deposito attrezzi e DPI, servizi igienici
Cautele Vietare la presenza di persone non addette nelle zone di lavoro
Segnalare la zona interessata alle operazioni.
DPI Casco
Guanti
Scarpe antinfortunistiche
Leggi Usare i dispositivi di protezione individuale.
Impedire l’avvicinamento, la sosta e l’attraversamento di persone non addette, con segnalazioni e sbarramenti.
547/55 art. 11. 164/56 art.12.
Macchine Autocarro
Materiali Materiale minuto
Paletti metallici o in legno.
Rete plastificata.
Mezzi Attrezzi di uso comune
Rischi Probabilità Magnitudo Entità
Offese varie a parti del corpo. Bassa Media Lieve
Cadute accidentale dell'operatore. Bassa Media Lieve
Prescrizioni specifiche per la fase in cantiere
Installare segnaletica di cantiere con:
tabellone lavori e autorizzazione edilizia
divieto di accesso ai non addetti ai lavori
cartello indicante le principali norme di sicurezza e di comportamento all’interno del cantiere.
Tenere chiuso a chiave il cancello di ingresso all’area di cantiere durante le ore non lavorative.
Predisporre baraccamenti per la logistica di cantiere (vedi relazione tecnica).
Scheda tecnica allegata alla fase di lavorazione
ID Fase di lavorazione Opere provvisionali - Impianto di terra
2 Installazione di impianto di terra ai sensi degli artt. 39 - 40 del DPR 547/55
Cautele Vietare la presenza di persone non addette nelle zone di lavoro
DPI Guanti
Scarpe antinfortunistiche
Leggi Lavorare senza tensione e fare uso di mezzi personali di protezione 547/55 art.344.
Interconnettere le terre dell'impianto per ottenere l'equipotenzialità. 547/55 artt. 271-272.
Impianti messa a terra e contro scariche atmosferiche, vanno denunciati all' USSL comp. entro 30 gg. dalla messa
in esercizio (D.M. 12/9/59), verificati da personale qualificato prima dell'utilizzo e periodicamente ad intervalli
non sup. a 2anni. 547/55 art 328
Il valore di resistenza dell'impianto di terra non deve superare i 20 Ohm. 547/55 art. 326
I materiali, le installazioni, gli impianti elettrici, devono essere realizzati e costruiti seguendo le norme C.E.I.
(legge 186/68)
Macchine ---
Materiali Tubazioni in PVC
Corda di rame
Soluzione chimica spandente
Mezzi Mazza
Pinza a manico lungo
Attrezzi di uso corrente
Puntazze
Rischi Probabilità Magnitudo Entità
Elettrocuzione Bassa Alta Lieve
Offese al capo alle mani ai piedi Media Media Lieve
Lesioni e contusioni per l'uso della mazza,
durante l'infissione del dispensore
Media Media Lieve
Sfilamento della mazza Bassa Media Lieve
Prescrizioni specifiche per la fase in cantiere
L’impianto di messa a terra deve essere realizzato da installatore abilitato e certificato con dichiarazione di conformità ex
DM 37/2008.
Scheda tecnica allegata alla fase di lavorazione
ID Fase di lavorazione Opere provvisionali - Impianto elettrico
3 Opere relative alla installazione dell'impianto elettrico di Cantiere. Distribuzione e installazione delle macchine.
Cautele Interconnettere le terre dell'impianto
Durante le fasi di smontaggio, sezionare le linee di alimentazione dal punto di allacciamento dell'ente fornitore.
Prima della messa in esercizio dell'impianto:a. accertare l'osservanza di tutte le prescrizioni, b. accertare il grado
di isolamento con misurazioni.
Dopo la messa in esercizio: a controllare le correnti assorbite, b. controllare le cadute di tensione, c. controllare la
taratura dei dispositivi di protezione. Periodicamente controllare: a. la resistenza di isolamento, b. l'efficienza dei
dispositivi di protezione, di sicurezza e di controllo.
DPI Casco
Guanti
Scarpe antinfortunistiche
Leggi Fare uso di mezzi personali di protezione. 547/55 artt. 381-383-384.
Vietare l'avvicinamento, la sosta e il transito di persone mediante avvisi e sbarramenti o transenne. 547/55 art.11
Consentire l'uso di utensili con le caratteristiche rispondenti al D.M. 20 novembre 1968 (in deroga agli artt. 314-
395 del DPR 547/55)
Eseguire i collegamenti elettrici a terra. 547/55 artt. 271-272-324-325.
Schermare le parti in tensione con interruttori onnipolari di sicurezza. 547/55 art.287
Lavorare senza tensione e fare uso di mezzi personali di protezione isolanti 547/55 art.344.
Macchine Escavatore
Pala meccanica
Camion
Materiali Quadri elettrici
Cavi
Tubazioni in PVC
Materiale minuto
Mezzi Martello demolitore
Piccone
Pala
Rischi Probabilità Magnitudo Entità
Elettrocuzione Bassa Alta Lieve
Offese al capo alle mani ai piedi Media Media Lieve
Lesioni e contusioni per l'uso della mazza Media Media Lieve
Sfilamento della mazza Media Media Lieve
Prescrizioni specifiche per la fase in cantiere
L’impianto elettrico di cantiere deve essere realizzato da installatore abilitato e certificato con dichiarazione di conformità ex
DM 37/2008.
Scheda tecnica allegata alla fase di lavorazione
ID Fase di lavorazione Opere provvisionali – Impianti di cantiere
4 Installazione di betoniera elettrica e di altre macchine per le normali lavorazioni di cantiere. (molazze, tagliaferri,
piegaferri, seghe circolari ecc.).
Cautele Le macchine e gli apparecchi elettrici devono portare le indicazioni delle tensioni, del tipo di corrente e delle altre
caratteristiche costruttive.
E' opportuno installare gli apparecchi con funzionamento elettrico su pedate in legno per il loro perfetto
isolamento.
Verificare l'integrità dell'isolamento dei cavi.
DPI Casco
Guanti
Scarpe antinfortunistiche
Occhiali
Leggi Indossare mezzi di protezione personali. 547/55 artt. 381-383-384-377.
Allontanare i non addetti mediante segnali e transenne. 547/55 art.11.
Vietare di eseguire lavori su parti in tensioni. 547/55 art.344.
Eseguire i collegamenti elettrici a terra. 547/55 artt.271-272-324-325.
Allestire impalcato protettivo su banco lavorazione del ferro e sulle macchine, cesoia e piegaferri. 164/56 art.9.
Predisporre rete di protezione alla molazza. 547/55 art. 127.
Munire la sega circolare di coltello divisore e di cuffia registrabile. 547/55 art.109.
Tutti gli apparecchi saranno muniti di interruttore onnipolare. 547/55 art. 288.
Macchine Autocarro
Betoniera elettrica
Molazza
Tagliaferro e piegaferri
Sega circolare
Materiali Energia elettrica F.M.
Mezzi Attrezzi di uso corrente
Rischi Probabilità Magnitudo Entità
Danni causati dal movimento delle macchine
operatrici e dei pezzi componenti la struttura.
Media Media Lieve
Schiacciamento degli arti inferiori e superiori. Media Media Lieve
Contatto accidentale con le parti in movimento
della cesoia e della piegaferri.
Media Media Lieve
Elettrocuzione Media Media Lieve
Offese al capo, alle mani, ai piedi e agli occhi. Media Media Lieve
Prescrizioni specifiche per la fase in cantiere
Scheda tecnica allegata alla fase di lavorazione
ID Fase di lavorazione Approvvigionamento materiale
5 Scarico e stoccaggio di materiale vario in cantiere con l'uso di autocarro con gruetta.
Cautele Segnalare adeguatamente l’uscita di mezzi di cantiere su strada.
Vietare la presenza di persone non addette nelle zone di scarico.
Durante le fasi di stoccaggio fare in modo da evitare il rovesciamento del materiale stoccato.
Verificare la compattezza del piano di appoggio prima di effettuare lo stoccaggio.
Lasciare tra una fila e l'altra almeno cm.60 di spazio.
DPI Casco
Guanti
Scarpe antinfortunistiche
Leggi Tenere lontane le persone non addette mediante segnalazioni o transenne. 547/55 art.11.
Predisporre vie obbligate di corsa e opportune segnalazioni. 164/56 art.4.
Usare mezzi di protezione personali. 547/55 art.381-383-384.
Controllare le imbracature, l'efficienza delle brache e la portata ammissibile del gancio. 547/55 artt. 181-171.
Adottare ganci con il dispositivo di sicurezza. 547/55 art.172.
Macchine Autocarro con gruetta
Materiali ---
Mezzi Brache in acciaio e/o nylon
Attrezzatura varia
Rischi Probabilità Magnitudo Entità
Contatto accidentale con macchine operatrici. Media Media Lieve
Offese al capo, ai piedi e alle mani. Media Media Lieve
Possibile tranciatura e sfilacciamento delle
funi o delle brache.
Bassa Alta Lieve
Sbilanciamento del carico durante la messa in
tiro.
Bassa Alta Lieve
Sganciamento del carico. Bassa Alta Lieve
Prescrizioni specifiche per la fase in cantiere
Scheda tecnica allegata alla fase di lavorazione
ID Fase di lavorazione Demolizioni e rimozioni
6 Rimozione di pavimentazioni con sottofondo e massetti in cemento.
Cautele Impedire l’accesso a non addetti ai lavori.
Predisporre l’area per il carico del materiale di risulta.
DPI Casco
Guanti
Scarpe antinfortunistiche
Mascherine e otoprotettori
Leggi Far uso di mezzi personali di protezione. 547/55 artt. 381-383- 384-385-386-387.
Macchine Escavatore
Autocarro
Materiali ---
Mezzi Martello demolitore
Attrezzi di normale uso
Rischi Probabilità Magnitudo Entità
Offese a varie parti del corpo. Bassa Media Lieve
Rumore Media Media Lieve
Prescrizioni specifiche per la fase in cantiere
Segnalare la zona di intervento: in tutta l’area interessata dalle demolizioni deve essere impedito il transito di persone non
strettamente addette ai lavori.
Prima di iniziare le demolizioni, accertarsi che siano state disattivate le linee elettriche.
Scheda tecnica allegata alla fase di lavorazione
ID Fase di lavorazione Scavi
7 Lavori di scavo generale e a sezione obbligata per opere edili e per posa di tubazioni per allacciamenti, eseguiti
con mezzi meccanici o a mano, compreso il trasporto alle pubbliche discariche.
Cautele Vietare la presenza di persone non addette nelle zone di lavoro
Segnalare la zona interessata alle operazioni all’esterno dell’area di cantiere.
Segnalare con appositi cartelli la presenza di mezzi movimento terra.
Se lo scavo supera la profondità di m 1,50 è obbligatoria l’armatura dello stesso.
Allestire opere provvisionali di sbarramento sul perimetro dello scavo per evitare cadute.
DPI Casco
Guanti
Scarpe antinfortunistiche
Leggi Non costituire deposito di materiale presso il ciglio dello scavo.
Vietare l'avvicinamento delle persone mediante avvisi e sbarramenti. 164/56 art.12.
Predisporre scale a mano con pioli incastrati ai montanti, con dispositivo antisdrucciolevole alla base. 164/56
art.8/b.
Macchine Escavatore meccanico
Camion di portata varia
Materiali ---
Mezzi Pala
Piccone
Rischi Probabilità Magnitudo Entità
Smottamento delle pareti Bassa Media Lieve
Contatto con le macchine operatrici Bassa Media Lieve
Caduta di persone nello scavo Bassa Media Lieve
Caduta di materiale nello scavo Media Media Lieve
Prescrizioni specifiche per la fase in cantiere
Scheda tecnica allegata alla fase di lavorazione
ID Fase di lavorazione Fornitura di calcestruzzo
8 Fornitura in cantiere di calcestruzzo preconfezionato su autobetoniera del fornitore ed eventuale additivazione
effettuata in cantiere.
Cautele Sottoporre gli addetti alle operazioni di additivazione, a visite mediche mirate e periodiche.
Controllare che l’autobetoniera si posizioni ad almeno 1,5 m dalgli scavi.
DPI Casco
Guanti
Scarpe antinfortunistiche
Occhiali e maschere
Leggi Usare mezzi personale di protezione. 547/55 artt.381-383-384.
Permettere il transito delle autobetoniere su carreggiata solida e con pendenza adeguata. 164/56 art.4.
Allontanare i non addetti mediante segnalazioni e sbarramenti. 547/55 art.11 e Circ. Min. n. 103/80.
Visite mediche mirate e periodiche. 303/56 art.33.
Controllare il collegamento all'impianto di terra. 547/55 artt. 271-272-324-325.
Macchine Autobetoniera
Materiali Fluidificante
Additivi
Mezzi Attrezzatura varia
Rischi Probabilità Magnitudo Entità
Offese alle mani, ai piedi e agli occhi. Media Media Lieve
Contatto o inalazione di sostanze chimiche.
(Additivo).
Bassa Alta Lieve
Prescrizioni specifiche per la fase in cantiere
Disporre percorsi sicuri per l’autobetoniera.
Scheda tecnica allegata alla fase di lavorazione
ID Fase di lavorazione Sollevamento e getto di Cls mediante l'uso della pompa
9 Sollevamento e getto di Cls, cementizio mediante l'uso di pompa per getti verticali ed orizzontali. (confezionato in
cantiere o fornito su autobetoniere).
Cautele E' opportuno fare calzare stivali in gomma agli addetti al getto del Cls.
Evitare bruschi spostamenti della tubazione della pompa.
La visita medica obbligatoria e la sua periodicità è condizionata alla composizione chimica del disarmante.
Per elementi orizzontali, ove non vi sia normale protezione, allestire impalcati atti a ridurre l'altezza di cadute.
DPI Casco
Guanti
Scarpe antinfortunistiche o Stivali
Occhiali e mascherine
Leggi Tenere lontane le persone non addette mediante segnalazioni o transenne. 547/55 art.11.
Usare mezzi di protezione personali. 547/55 art.381-383-384.
Accertarsi del normale funzionamento delle attrezzature di pompaggio.
Allestire gli impalcati atti a impedire o ridurre l'altezza di possibili cadute. 164/56 art.16.
Verificare l'integrità di cavi elettrici e il loro isolamento. 547/55 artt. 271-272-324-325.
Nel caso di cls additivato, usare mezzi di protezione personali e sottoporre gli addetti a visite mediche periodiche
mirate. 547/55 artt.387-4-33.
Verificare l'integrità dei cavi elettrici oltre al loro isolamento. 547/55 artt.271-272-324-325.
Verificare che gli addetti al getto usino stivali in gomma.
Controllare l'efficienza delle autobetoniere di proprietà del fornitore del Cls. e verificare che esse siano
rispondenti a quanto prescrive la circ. del Min. del Lavoro n° 103/80.
Macchine Autobetoniera
Pompa di sollevamento
Materiali Calcestruzzo, Additivo fluidificante e Disarmante
Mezzi Attrezzatura varia
Rischi Probabilità Magnitudo Entità
Contatto accidentale con l'autobetoniera e
l'impianto di pompaggio.
Bassa Alta Lieve
Offese alle mani, ai piedi, agli occhi Media Media Lieve
Cattivo funzionamento della pompa. Bassa Media Lieve
Danni derivati dalla vibrazione. Media Media Lieve
Elettrocuzione Bassa Alta Lieve
Rumore Media Media Lieve
Inalazioni di vapori. Bassa Alta Lieve
Irritazioni epidermiche alle mani. Media Media Lieve
Prescrizioni specifiche per la fase in cantiere
Scheda tecnica allegata alla fase di lavorazione
ID Fase di lavorazione Completamento rustico – Vespai e Sottofondi
10 Formazione di vespaio in ghiaia o con elementi prefabbricati tipo IGLU’ e massetto superiore in cls armato con
rete eletteosaldata.
Sottofondi di pavimenti.
Cautele Usare gli stivali di gomma per un miglior isolamento.
Predisporre un piano di scorrimento per le carriole.
DPI Guanti
Scarpe antinfortunistiche
Stivali in gomma
Leggi Usare mezzi di protezione personali. 547/55 artt.383-384-181.
Predisporre linee di alimentazione per gli utensili elettrici portatili, con tensione non superiore a 50Volt verso
terra. 547/55 art.313.
Eseguire i collegamenti elettrici di terra. 547/55 artt. 271-272-324-325.
Macchine Ruspa
Autocarro
Staggia vibrante
Materiali Elementi per vespaio aerato in PVC tipo IGLU’
Calcestruzzo
Rete elettrosaldata
Mezzi Carriole
Attrezzatura varia
Rischi Probabilità Magnitudo Entità
Ferite e contusioni alle mani e ai piedi. Media Media Lieve
Inalazioni di polveri Media Media Lieve
Rumore Bassa Media Lieve
Sganciamento del carico Bassa Alta Lieve
Elettrocuzione Bassa Alta Lieve
Prescrizioni specifiche per la fase in cantiere
Scheda tecnica allegata alla fase di lavorazione
ID Fase di lavorazione Preparazione malte
11 Confezionamento di malta per vario uso: per murature, intonaci tradizionali, con calce idrata o grassello, sabbia
calcarea e cemento.
Cautele ---
DPI Casco
Guanti
Scarpe antinfortunistiche
Occhiali e mascherina
Leggi Usare i mezzi di protezione personali. 547/55 art.377-381-383-382-387.
Eseguire i collegamenti di terra. 547/55 artt. 271-272-324-325.
Macchine Betoniera elettrica a bicchiere
Materiali Sabbia
Calce idrata
Grassello
Cemento
Malta
Mezzi Carriole
Attrezzatura varia
Rischi Probabilità Magnitudo Entità
Offese alle mani e agli occhi Media Media Lieve
Inalazione di vapori Media Media Lieve
Contatto accidentale con organi in movimento. Bassa Media Lieve
Elettrocuzione Bassa Alta Lieve
Prescrizioni specifiche per la fase in cantiere
Scheda tecnica allegata alla fase di lavorazione
ID Fase di lavorazione Consolidamenti su apparati murari
12 - Consolidamento di muratura di pareti verticali o di volte in genere, con rimozione delle parti deteriorate o
manomesse e la chiusura con tecnica a cuci-scuci.
- Iniezioni di malte colloidali a bassa resistenza e basso modulo elastico o di malte speciali a basso ritiro
Cautele I ponti di servizio interni, se superano l'altezza di m.2,00, devono necessariamente essere muniti di regolare
parapetto.
Durante il lavoro su scale a mano o a forbice, gli utensili devono essere tenuti entro guaine apposite.
DPI Casco
Guanti
Scarpe antinfortunistiche
Leggi Usare mezzi di protezione personali. 547/55 art.384.
Adottare corrette imbracature. 547/55 art.181.
Predisporre linee di alimentazione per gli utensili elettrici portatili, con tensione non superiore a 50Volt verso
terra. 547/55 art.313.
Macchine ---
Materiali Malte
Gesso
Mattoni pieni in laterizio
Mezzi Secchione
Carriole
Cestoni
Attrezzatura varia
Rischi Probabilità Magnitudo Entità
Ferite e contusioni alle mani e ai piedi. Media Media Lieve
Caduta verso l'esterno. Bassa Alta Lieve
Caduta accidentale da ponti di servizio di
attrezzi, di materiale e di persone.
Media Media Lieve
Irritazioni epidermiche. Bassa Media Lieve
Prescrizioni specifiche per la fase in cantiere
Scheda tecnica allegata alla fase di lavorazione
ID Fase di lavorazione Assistenze murarie
13 Formazione di tracce e fori, in qualsiasi struttura, eseguiti a mano o a rotazione.
Ripristini vari con malta di calce.
Cautele I materiali e gli impianti elettrici devono essere a norma CEI Legge 186/68.
Controllare e verificare, prima del loro uso, gli attrezzi di lavoro.
Verificare l'integrità dei cavi elettrici e il loro grado di isolamento.
DPI Casco
Guanti
Scarpe antinfortunistiche
Mascherine
Leggi Usare i mezzi di protezione personali. 547/55 art.377-381-383-382-387.
Eseguire i collegamenti elettrici di terra. 547/55 artt. 271-272-324-325.
Allestire impalcati atti a impedire o ridurre l'altezza di possibili cadute. 164/56 art.16.
Macchine ---
Materiali Malta di calce
Mezzi Tracciatore elettrico
Trapano
Attrezzatura varia
Rischi Probabilità Magnitudo Entità
Caduta dall’alto dell’operatore. Bassa Media Lieve
Offese alle mani e ad altre parti del corpo. Media Media Lieve
Inalazioni di polvere. Media Media Lieve
Elettrocuzione Bassa Alta Lieve
Prescrizioni specifiche per la fase in cantiere
Scheda tecnica allegata alla fase di lavorazione
ID Fase di lavorazione Impianti tecnici - Tubazioni
14 Posa di tubazioni in PVC, compreso scavo e rinterro.
Posa di pozzetti in cls prefabbricati, compreso scavo e rinterro.
Cautele ---
DPI Casco
Guanti
Scarpe antinfortunistiche
Mascherine
Occhiali antinfortunistica
Leggi Usare i mezzi di protezione personali. 547/55 art.377-381-383-382-387.
Predisporre linee di alimentazione per utensili elettrici portatili con tensione inferiore a 50 Volt verso terra.
547/55 art.313
Le smerigliatrici devono essere sempre avere la mascherina di protezione totale. 547/55 artt. 89-92
Sbadacchiare le pareti dello scavo, con profondità maggiore di m. 1,50 ed eseguire parapetto sul ciglio h=cm.30.
164/56 art.13.
Vietare di depositare il materiale sul ciglio dello scavo. 164/56 art. 14.
Macchine MiniEscavatore, autocarro
Piegatubi a mano ed elettrica
Filettatrice elettrica
Materiali Tubazioni in PVC
Pozzetti in cls
Malta e mastice
Mezzi Smerigliatrice
Utensili di normale uso
Rischi Probabilità Magnitudo Entità
Caduta di persone e di materiale nello scavo. Bassa Media Lieve
Contatto con macchine operatrici. Bassa Media Lieve
Abrasione e tagli alle mani Media Media Lieve
Contusioni ai piedi Media Media Lieve
Offese agli occhi Media Media Lieve
Prescrizioni specifiche per la fase in cantiere
Scheda tecnica allegata alla fase di lavorazione
ID Fase di lavorazione Finiture – Intonaci
15 Intonaco rustico o civile del tipo tradizionale, dalla sbruffatura allo strato a finire, da eseguire all'interno o
all'esterno.
Cautele Predisporre appoggi regolari dei ponti in legno con sbalzi laterali non superiori a cm 20
E' vietato sovraccaricare gli impalcati dei ponteggi e dei ponti su cavalletti, con materiali vari
DPI Guanti
Scarpe antinfortunistiche
Mascherine e Occhiali
Leggi Usare ponti su cavalletti regolari. 164/56 art. 56 art.51
Usare mezzi personali di protezione. 547/55 artt. 377-382-383-387
Eseguire i collegamenti a terra. 547/55 artt. 271-272-324-325
Predisporre linee di alimentazione per utensili elettrici con tensione inferiore a 50 Volt verso terra. 547/55 art.313
Macchine ---
Materiali Malta
Stabilitura
Mezzi Fratazzo
Righellone
Carriola
Paraspigoli
Rischi Probabilità Magnitudo Entità
Offese a mani, occhi e altre parti del corpo. Media Media Lieve
Caduta accidentale dell'operatore dal ponte. Bassa Media Lieve
Caduta di materiale e attrezzi Media Media Lieve
Irritazioni epidermiche alle mani. Media Media Lieve
Prescrizioni specifiche per la fase in cantiere
Scheda tecnica allegata alla fase di lavorazione
ID Fase di lavorazione Finiture – Pavimenti e rivestimenti
16 Posa in opera di pavimenti e rivestimenti interni in gres,-ceramica e simili compreso sottofondo e collante adesivo.
Cautele Verificare prima del loro uso i cavi elettrici specie per quanto attiene la loro integrità di isolamento.
Controllare preventivamente gli attrezzi di lavoro.
DPI Guanti
Scarpe antinfortunistiche
Leggi Usare mezzi personali di protezione. 547/55 artt. 377-382-383-387
Predisporre linee elettriche di alimentazione per utensili portatili, con tensione inferiore a 50Volt verso terra.
547/55 art.313.
Macchine Klipper tagliapiastrelle elettrica
Materiali Piastrelle in gres, ceramica, monocottura
Malte e collanti
Mezzi Tenaglie
Flex
Scalpello
Rischi Probabilità Magnitudo Entità
Offese agli occhi e alle mani Bassa Media Lieve
Irritazioni epidermiche alle mani. Media Media Lieve
Caduta di personale da ponti di servizio
interno.
Media Media Lieve
Caduta di materiale dal ponte. Media Media Lieve
Prescrizioni specifiche per la fase in cantiere
Scheda tecnica allegata alla fase di lavorazione
ID Fase di lavorazione Smobilizzo di cantiere
17 Smontaggio di gru, ponteggi fissi e mobili, impianto elettrico di cantiere e altre opere provvisionali.
Cautele E' opportuno rimuovere per ultimo l'impianto di terra.
Verificare che durante lo smontaggio di strutture metalliche collegate a terra, non venga interrotto l'anello
generale di terra.
DPI Casco
Guanti
Scarpe antinfortunistiche
Leggi Fare uso di mezzi personali di protezione. 547/55 artt.381-382-383-384-385-387-377.
Vietare l'avvicinamento, la sosta e il transito delle persone non addette ai lavori. 547/55 art. 11
Macchine Gruetta
Compressore
Camion
Materiali ---
Mezzi Attrezzatura varia
Rischi Probabilità Magnitudo Entità
Offese a varie parti del corpo Media Media Lieve
Elettrocuzione Media Media Lieve
Cadute accidentali. Media Media Lieve
Cadute di sovrastrutture Media Media Lieve
Caduta di materiale Media Media Lieve
Sfilamento di materiale per imperfetta
imbracatura
Bassa Alta Lieve
Prescrizioni specifiche per la fase in cantiere
Sgomberare l'area di cantiere da tutti i materiali ed attrezzature; pulire l'area di lavorazione.
Rimuovere nell'ordine: baraccamenti, segnalazioni, recinzione, segnaletica.
Elenco ditte appaltatrici e lavoratori autonomi selezionati per l'opera
ELENCO DITTE APPALTATRICI
DA COMPILARE IN SEGUITO ALLA SCELTA DELLA DITTA APPALTATRICE
Elenco ditte appaltatrici e lavoratori autonomi selezionati per l'opera
Ragione sociale o denominazione
Indirizzo ...............................................................................................
CAP ……….. Città ……………………. Prov ……………. Tel …………………
Partita IVA ……………… Iscrizione CCIAA . …………….. Pos. INPS. ………………..
Registro imprese . …………….. Pos. INAIL ……………….
Attività ....................................................................................................................
Rappresentante legale ............................................... Codice fiscale ....................................
Ragione sociale o denominazione
Indirizzo ...............................................................................................
CAP ……….. Città ……………………. Prov ……………. Tel …………………
Partita IVA ……………… Iscrizione CCIAA . …………….. Pos. INPS. ………………..
Registro imprese . …………….. Pos. INAIL ……………….
Attività ....................................................................................................................
Rappresentante legale ............................................... Codice fiscale ....................................
Ragione sociale o denominazione
Indirizzo ...............................................................................................
CAP ……….. Città ……………………. Prov ……………. Tel …………………
Partita IVA ……………… Iscrizione CCIAA . …………….. Pos. INPS. ………………..
Registro imprese . …………….. Pos. INAIL ……………….
Attività ....................................................................................................................
Rappresentante legale ............................................... Codice fiscale ....................................
Elenco ditte appaltatrici e lavoratori autonomi selezionati per l'opera
Ragione sociale o denominazione
Indirizzo ...............................................................................................
CAP ……….. Città ……………………. Prov ……………. Tel …………………
Partita IVA ……………… Iscrizione CCIAA . …………….. Pos. INPS. ………………..
Registro imprese . …………….. Pos. INAIL ……………….
Attività ....................................................................................................................
Rappresentante legale ............................................... Codice fiscale ....................................
Ragione sociale o denominazione
Indirizzo ...............................................................................................
CAP ……….. Città ……………………. Prov ……………. Tel …………………
Partita IVA ……………… Iscrizione CCIAA . …………….. Pos. INPS. ………………..
Registro imprese . …………….. Pos. INAIL ……………….
Attività ....................................................................................................................
Rappresentante legale ............................................... Codice fiscale ....................................
Ragione sociale o denominazione
Indirizzo ...............................................................................................
CAP ……….. Città ……………………. Prov ……………. Tel …………………
Partita IVA ……………… Iscrizione CCIAA . …………….. Pos. INPS. ………………..
Registro imprese . …………….. Pos. INAIL ……………….
Attività ....................................................................................................................
Rappresentante legale ............................................... Codice fiscale ....................................
Elenco addetti idonei per le attività
Pagina 1
ESECUTORI DELLE FASI DI LAVORAZIONE
DA COMPILARE IN SEGUITO ALLA SCELTA DELLA DITTA APPALTATRICE
Elenco addetti idonei per le attività
Pagina 2
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Rif. scheda Fasi lavorative
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Ditta esecutrice …………………………………………………………………
Addetti Qualifica Dispon. mansionario Formaz. e informaz. Idoneità sanitaria
……………………. ……………………. NO SI SI
……………………. ……………………. NO SI SI
……………………. ……………………. NO SI SI
……………………. ……………………. NO SI SI
……………………. ……………………. NO SI SI
……………………. ……………………. NO SI SI
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Rif. scheda Fasi lavorative
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……… …………………………………………………………………………………
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……… …………………………………………………………………………………
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Ditta esecutrice …………………………………………………………………
Addetti Qualifica Dispon. mansionario Formaz. e informaz. Idoneità sanitaria
……………………. ……………………. NO SI SI
……………………. ……………………. NO SI SI
……………………. ……………………. NO SI SI
……………………. ……………………. NO SI SI
……………………. ……………………. NO SI SI
……………………. ……………………. NO SI SI
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Elenco addetti idonei per le attività
Pagina 3
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Rif. scheda Fasi lavorative
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Ditta esecutrice …………………………………………………………………
Addetti Qualifica Dispon. mansionario Formaz. e informaz. Idoneità sanitaria
……………………. ……………………. NO SI SI
……………………. ……………………. NO SI SI
……………………. ……………………. NO SI SI
……………………. ……………………. NO SI SI
……………………. ……………………. NO SI SI
……………………. ……………………. NO SI SI
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Rif. scheda Fasi lavorative
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Ditta esecutrice …………………………………………………………………
Addetti Qualifica Dispon. mansionario Formaz. e informaz. Idoneità sanitaria
……………………. ……………………. NO SI SI
……………………. ……………………. NO SI SI
……………………. ……………………. NO SI SI
……………………. ……………………. NO SI SI
……………………. ……………………. NO SI SI
……………………. ……………………. NO SI SI
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Elenco addetti idonei per le attività
Pagina 4
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Rif. scheda Fasi lavorative
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Ditta esecutrice …………………………………………………………………
Addetti Qualifica Dispon. mansionario Formaz. e informaz. Idoneità sanitaria
……………………. ……………………. NO SI SI
……………………. ……………………. NO SI SI
……………………. ……………………. NO SI SI
……………………. ……………………. NO SI SI
……………………. ……………………. NO SI SI
……………………. ……………………. NO SI SI
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Rif. scheda Fasi lavorative
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Ditta esecutrice …………………………………………………………………
Addetti Qualifica Dispon. mansionario Formaz. e informaz. Idoneità sanitaria
……………………. ……………………. NO SI SI
……………………. ……………………. NO SI SI
……………………. ……………………. NO SI SI
……………………. ……………………. NO SI SI
……………………. ……………………. NO SI SI
……………………. ……………………. NO SI SI
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Trattamento dei dati personali ai sensi del D.Lgs. 196/2003
Tutti i dati personali contenuti nel presente piano di sicurezza sono utilizzati al solo fine
della redazione del documento di sicurezza per il cantiere in oggetto ai sensi del D.Lgs.
81/2008.
Gli stessi dati non saranno utilizzati e non dovranno essere utilizzati da terzi per altri
scopi senza il consenso scritto dell’interessato secondo i termini e le modalità previste
dalla normativa vigente.